Close window to return to IVIS in collaborazione con RICHIESTO ACCREDITAMENTO SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA SOCIETÀ FEDERATA ANMVI organizzato da certificata ISO 9001:2000 INFORMATION SCIVAC Secretary Palazzo Trecchi, via Trecchi 20 Cremona Tel. (0039) 0372-403504 - Fax (0039) 0372-457091 [email protected] www.scivac.it Close window to return to IVIS 50° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC I risultati che “contano” (dall’obiettivo al bilancio con i piedi per terra) Roberto Bellei Med Vet, Sassuolo (MO) Questo lavoro si propone di fare un’analisi di metodo nella determinazione dei costi e dei ricavi della nostra professione; non vuole sostituirsi al lavoro e al supporto, indispensabili, del commercialista e del fiscalista, quanto piuttosto essere uno strumento per iniziare a valutare oggettivamente quelle che spesso sono solo sensazioni scritte su un foglio di carta. In questo modo è possibile misurare nel tempo i risultati ottenuti da obiettivi che ci siamo dati, potendoli quantificare realmente. In un mercato come il nostro sono fondamentali la professionalità e la qualità del servizio offerti, ma tutto questo comporta costi che dobbiamo essere in grado di valutare. La tariffa della prestazione non può essere certo calcolata sulla base dei soli costi, ma averne consapevolezza rende più facile stabilirne quale valore effettivo vogliamo dare al nostro impegno professionale. La raccolta dei dati che andremo a ricercare è fondamentale; deve essere fatta in modo corretto per poterci consentire l’analisi successiva. L’insieme dei valori che andremo a raccogliere costituiranno il conto profitti e perdite (o costi e ricavi) dal quale potremmo valutare il margine (differenza tra le entrate e gli acquisti); l’utile operativo (margine meno le spese di gestione); l’utile al lordo delle imposte (utile operativo meno oneri finanziari) ed infine l’utile al netto delle imposte. della nostra azienda. Tra i principali possiamo annoverare l’acquisto dei farmaci, il materiale sanitario di consumo, i reagenti per il laboratorio, reagenti e pellicole radiografiche e ancora tutto ciò che potremmo acquistare per il pet corner. Un dato importante nella valutazione dei costi variabili è sicuramente l’incidenza che essi hanno in rapporto alle entrate prodotte: ovvero il rapporto tra i costi variabili e le entrate moltiplicato 100, definita come incidenza dei costi variabili. Nella nostra professione può variare parecchio a seconda del prodotto o della prestazione (nella dispensazione di un farmaco l’incidenza può aggirarsi intorno al 70%, mentre è molto più bassa 10-15% nell’effettuazione di una vaccinazione). I costi semivariabili hanno la caratteristica di variare sempre in funzione delle prestazioni eseguite, ma in modo non proporzionale. In questo tipo di costi avremo quindi una quota variabile ed una fissa il cui scorporo può essere effettuato attraverso diversi metodi (interpolazione grafica, minimi quadrati, analitico), ma che noi tratteremo, per semplicità come fissi per la prevalente incidenza di questa quota nella nostra professione. Tra questi potremmo elencare le utenze, la cancelleria, la manutenzione, le spese per la pulizia o eventuali collaborazioni a provvigione. ANALISI DEI COSTI Il punto di pareggio (break even point) Per comprendere meglio quali sono le spese che partecipano all’attuazione e lo sviluppo della nostra professione dobbiamo innanzi tutto tenere i costi separati per tipologia che potremmo raggruppare in: • Fissi • Variabili • Semivariabili I costi fissi sono quelli che rimangono costanti, entro certi limiti, e indipendenti dalla quantità di prestazioni eseguite. Sono di fatto i costi della struttura e non dipendono da decisioni immediate, ma prese in passato con implicazioni sul futuro. Vengono sostenuti per dare all’azienda una struttura capace di utilizzare in modo ottimale le risorse disponibili. Tra i costi fissi della nostra professione possiamo inserire l’affitto, spese condominiali, consulenze fiscali e contabili, collaborazioni, assicurazioni, utenze, costi d’aggiornamento, ammortamenti, rate di mutui ed altri. I costi variabili sono invece proporzionati alle prestazioni eseguite in maniera diretta; sono di fatto i costi di produzione Considerata la presenza dei costi, è evidente che una riduzione delle prestazioni effettuate o prodotti dispensati (volume di produzione) porta la struttura veterinaria da una situazione di “utile” ad una situazione di “perdita”. Il punto di pareggio indica il volume di entrate minime che è necessario raggiungere se si vuole passare dalla zona delle perdite a quella dei profitti. Non sarà ovviamente sufficiente incassare più dei costi fissi per avere un guadagno, ma, dal momento che ogni prestazione effettuata comporta dei costi propri, occorrerà andare anche oltre i costi variabili che questa prestazione comporta. Il Punto di pareggio si ricava applicando la formula: costi fissi/(1-incidenza % dei costi variabili). ANALISI DELLE ENTRATE Le principali entrate che derivano dalle nostre attività sono senza dubbio le prestazioni che noi effettuiamo. Sarà molto utile catalogarle in modo chiaro utilizzando voci Close window to return to IVIS 50° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC ESEMPIO DI SCHEDA PER OBIETTIVO Obiettivo Prevenzione e trattamento dell’obesità data inizio data fine 01/10/2005 30/04/2006 responsabile Dr. Slim Weight come proporlo - un articolo nelle news letter da allegare a casa al richiamo vaccinale - nota informativa nell’album delle news letter in sala d’aspetto - inserire la voce nel tariffario esposto (visita di consulto dietetico) - inserire il controllo routinario del peso ad ogni visita - segnare il peso sul grafico personale da mettere nel libretto fornire un questionario ai proprietari di animali in sovrappeso con lo scopo di informare, valutare le abitudini alimentari e stimolare l’interesse ad una successiva visita specifica come realizzarlo - prima visita con approfondimento - supporto di approfondimenti diagnostici strumentali - avere disponibili prodotti dietetici idonei - effettuare consegne a domicilio della dieta - controlli dei risultati ottenuti ogni 30 giorni quanto farlo pagare 1° visita Profilo biochimico Un sacco di mangime per la riduzione del peso totale numero di azioni tre al mese che aderiscono al programma budget disponibile 1000 brocure da inserire nelle news letter e nell’album in sala d’aspetto mailing a casa € 150 € 100 140 € X 3 volte al mese X 6 mesi =>> indotto derivato dalla vendita (altri 45 sacchi a 30 euro cad.) totale entrate € 2.520 € 1.350 € 3.870 costo dei sacchi di mangime (sconto 40% su 63 sacchi) spese mailing e realizz. Brochure costo laboratorio per analisi (€ 35 per profilo) totale uscite € € € € facciamo i conti entrate presunte uscite presunte Conti € € € € 30 80 30 140 1.134 250 630 2.014 € 1.856 saldo finale costi fissi Acquisti Margine (utile lordo) Spese di gestione affitto spese condominiali iscrizione Ordine assicurazioni inail rifiuti speciali ammortamenti aggiornamento (corsi, cong, libri..) servizi amm.tivi e contabili aggiornamento software collaborazioni utenze materiale per pulizie pubblicità/mailing cancelleria manutenzione 114.656,00 € 28.050,00 € 86.606,00 € 36.652,00 € 9.600,00 € 500,00 € 200,00 € 300,00 € 47,00 € 350,00 € 2.500,00 € 900,00 € 2.500,00 € 250,00 € 15.000,00 € 2.985,00 € 370,00 € 600,00 € 550,00 € 500,00 € totale costi fissi e semivariabili 36.652,00 € Utile operativo 49.954,00 € 2.500,00 € 47.454,00 € oneri finanziari Utile al lordo delle tasse farmaci materiale sanitario ossigeno materiale per lab analisi farmaci per dispen. pet corner totale costi variabili energia elettrica acqua gas/riscaldam telefono/internet totale incidenza obiettivi incidenza costi variabili incidenza costi fissi punto di pareggio annuo punto di pareggio die costi fissi al di (260 lav) 7.400,00 € 5.400,00 € 350,00 € 4.150,00 € 2.750,00 € 6.000,00 € 2.000,00 € 28.050,00 € obiettivi 1.856,00 € 5.000,00 € 6.800,00 € 200,00 € 13.856,00 € costi variabili totale da obiettivi totale fatturato costi semivariabili obiettivo A obiettivo B obiettivo C obiettivo D 1.120,00 € 35,00 € 950,00 € 880,00 € 2.985,00 € utenze 13.856,00 € 90.000,00 € 8.200,00 € 2.600,00 € da obiettivi programmati altri onorari dispensa farmaci Pet corner altre entrate 12,08% 24,46% 31,97% 48.522,87 € 186,63 € 140,97 € indici entrate IPOTESI DI SCHEMA COSTI E RICAVI PER UNA STRUTTURA MEDIA DI 80 MQ CON TITOLARE E COLLABORATORE Close window to return to IVIS 50° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC quanto più univoche nelle nostre ricevute comprendendo tra queste quelle presenti nel tariffario dei minimi dell’Ordine della nostra Provincia (in attesa di quello nazionale). Un maggiore dettaglio ci aiuterà a capire ad esempio quali sono le prestazioni maggiormente effettuate, quelle maggiormente redditizie, quelle sulle quali si deve programmare un incremento. Andranno considerate inoltre le entrate derivanti da un eventuale pet corner, dalla dispensazione dei farmaci e da altre possibili fonti se ci sono. La situazione ottimale sarebbe quella di poter avere tutte le entrate suddivise per tipologia con l’importo totale quantificabile ed il numero di volte in cui la singola prestazione viene effettuata. Un’analisi di questo tipo non può prescindere dall’impiego di un computer con un software appropriato. Oggi in commercio ve ne sono alcuni in grado di soddisfare le esigenze sia della parte di gestione clinica che di quella contabile ed il loro utilizzo rende assolutamente tutto più semplice e comprensibile. A questo punto per avere gli elementi utili a capire come si muovono i nostri conti manca solo di inserire i movimenti finanziari e la nostra situazione è finalmente tangibile. ATTUARE UNA STRATEGIA Sulla base dei risultati avuti nell’anno o negli anni precedenti possiamo finalmente interrogarci sui cambiamenti da apportare per migliorare la nostra situazione. Inizia allora la fase di strategia grazie alla quale, con i dati finalmente raccolti, possiamo prepararci ad organizzare le operazioni che vorremmo accadessero. Oggi dobbiamo prendere atto che la vaccinazione, come elemento “vincolante” alla regolare visita dei nostri pazienti, sta sempre più sfuggendoci di mano, anche per motivazioni scientifiche prevalenti che ne fanno uno strumento da praticare non più con quella assiduità a cui eravamo abituati. Ciononostante abbiamo mille occasioni per proporre la nostra professionalità. Si tratta solo di allargare l’orizzonte ed impegnarci in campi non ancora da tutti esplorati, ma che ogni giorno si aprono ai nostri occhi. Quali possono essere gli obiettivi che ci possiamo dare per migliorare la nostra situazione? Innanzi tutto occorre chiarire che i beni primari da perseguire sono la qualità e la durata della vita di nostri pazienti; solo così potremmo rag- giungere anche gli obiettivi economici auspicati trasferendo l’immagine professionale che ci compete. Gli spunti di miglioramento ci sono attorno e sta a noi saperli vedere e sfruttare secondo le nostre attitudini, le nostre strutture e le nostre capacità. Tra le opportunità che non dovremmo trascurare vorrei ricordarne alcune: - la dispensazione del farmaco o la sua implementazione - la realizzazione del pet corner o la sua implementazione - la regolare profilassi, non solo vaccinale, ma anche antiparassitaria - l’aiuto nella scelta del cucciolo - le visite comportamentali - la dietologia - l’odontostomatologia - la prevenzione e la terapia del dolore - la geriatria - la prevenzione, il controllo e il trattamento precoce delle patologie articolari nei cani giovani - gli screening preoperatori - la prevenzione e la terapia del dolore Ognuna di queste opportunità, come tante altre ancora, richiedono preparazione con curve d’apprendimento più o meno impegnative e costose, non solo in termini economici, ma anche di tempo e risorse umane (che hanno anche loro un costo). Dobbiamo saperne valutare i vantaggi e gli svantaggi, mettendoli sulla bilancia, o meglio, sul bilancio. Il raggiungimento di alcuni obiettivi porta ad un guadagno diretto, per altri il guadagno è indiretto e legato alle vendite, per altri ancora il guadagno sta nella fidelizzazione. OBIETTIVI Perché un obiettivo sia tale deve avere alcune caratteristiche fondamentali che possono essere sintetizzate nell’acronimo EMAIL, ovvero: • Esattamente definito • Misurabile • Attivabile e basato sull’azione • Interdipendente, che consideri gli effetti sugli altri • Limitato in tempo, denaro e mezzi Da altri autori viene anche utilizzato l’acronimo “smart” per semplice, misurabile, azione, realizzabile, tempo. Close window to return to IVIS 50° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC Un obiettivo non potrà essere “voglio migliorare facendo tutto il possibile”, ma ad esempio “incrementare del 10% la dispensazione degli antiparassitari nei prossimi tre mesi attraverso una campagna d’informazione personale specifica”. Sulla base di queste caratteristiche possiamo quindi fissare obiettivi precisi che andremo a definire nel dettaglio in apposite schede. Proporsi degli obiettivi e raggiungerli richiede metodo, determinazione ed impegno. In questo percorso sono importanti alcuni punti che verranno annotati nello schema: descrizione semplice dell’obiettivo; responsabile del procedimento; tempi di preparazione e di attuazione; come proporlo; come realizzarlo; budget da mettere a disposizione; misurazione dell’obiettivo, controllo della realizzazione nelle fasi intermedie e alla fine con saldo economico presuntivo e consultivo. La progettazione di obiettivi, come strategia di miglioramento, ci obbliga a prevedere una serie di azioni, a volte costanti nei vari progetti. Si comprende allora quanto importanti siano le cose sentite sulla sala d’aspetto, come strumento della nostra comunicazione, o ancora l’importanza di inviare un promemoria scritto all’approssimarsi di una sca- denza nel quale potremmo inserire i nostri spunti per la sensibilizzazione verso gli argomenti che ci stanno a cuore. Si capisce bene ancora come sia importante saper usare un metodo nella comunicazione, ed imparare a comprendere le aspettative di chi ci sta di fronte. Con una comunicazione corretta, un lavoro di squadra e con i dati utili possiamo fare una strategia e con la strategia possiamo andare oltre le difficoltà trasformando i problemi in opportunità. Bibliografia Lo Martire G. e G., (1990), La redditività aziendale, Buffetti editore, Roma, 90-113. Facchinetti I., Rigano L.,Svanoni P., (1993), Il controllo della gestione, Pirola ed., Milano, 25-29. Welsch G.A., (1985), I budget, Franco Angeli ed., Milano, 234-246. Ringrazio Poubanne Y e Clerfeuille F. per gli innumerevoli spunti che mi hanno dato nelle loro relazioni. Indirizzo per la corrispondenza: Roberto Bellei - E-mail: [email protected] This manuscript is reproduced in the IVIS website with the permission of the Congress Organizing Committee