Istituto Tecnico Statale “Michelangelo Buonarroti” Settore Tecnologico- indirizzi : Costruzioni ambiente territorio - Sirio serale Costruzioni ambiente territorio articolazione “Geotecnico” Chimica , Materiali e Biotecnologie articolazione “Biotecnologie sanitarie” Agraria, agroalimentare, agroindustriale Settore economico- indirizzi: Turismo - Amministrazione finanza e Marketing articolazione “Relazioni Internazionali per il marketing “ Centro AICA ECDL, ECDL CAD. Centro TRINITY Museo “Michelangelo” riconoscimento regionale L. R. 12/2005 ISTITUTO BUONARROTI CASERTA Pof 2012/2013 ABSTRACT ( Il testo integrale in formato ipertestuale è consultabile sul sito della scuola) 1 INDICE La storia Pag .3 L’identità e i valori Pag.3 Gli indirizzi di studio Pag.7 I quadri – orario Pag.9 Le competenze Pag.16 L’organizzazione del progetto educativo Pag.17 (dipartimenti, consigli di classe, valutazione degli alunni, crediti e debiti formativi) Gli stages Pag.21 Le attività extracurriculari 2012-2013 L’orientamento Pag.22 La formazione degli adulti Pag.25 Il regolamento Pag.26 Pag.24 (Diritti e doveri degli studenti, uso di aule speciali e palestra,sanzioni, visite guidate e viaggi di istruzione) 2 LA STORIA L’Istituto tecnico “Michelangelo Buonarroti” è stato istituito nel 1963. La sua radice risale a Ferdinando II di Borbone il quale volle la fondazione di un Istituto Tecnico Agrario, inaugurato effettivamente nel 1864 sotto la Deputazione Provinciale di Terra di Lavoro e denominato, successivamente, Regio Istituto Agrario Garibaldi. Nel 1914 l’Istituto Agrario fu trasformato in Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Terra di Lavoro” dal quale l’Istituto Buonarroti gemmò nel 1963 ereditando collezioni ed oggetti di topografia, calcolo e agrimensura già appartenenti all’antico Istituto Agrario . Tali oggetti sono oggi visibili nel Museo Permanente istituito ed aperto al pubblico nel 2004 in partenariato con la Soprintendenza di Caserta e Benevento che ne ha la tutela. A partire dall’a.s. 2004/05 lo storico ITG si è trasformato in I.S.I.S.S. (Istituto di istruzione secondaria superiore) perché, all’indirizzo geometri, si sono aggiunti l’indirizzo turistico ITER, l’indirizzo agrario ITAS e il corso Serale per geometri- progetto SIRIO. In forza della riforma della scuola secondaria del 2010 , il Buonarroti ha riassunto la denominazione di Istituto Tecnico Statale . La ritrovata denominazione offre lo spunto per sottolineare in maniera inequivocabile la “mission” della scuola orientata alla formazione di tecnici per i diversi settori produttivi ed economici ; quei tecnici che tanto hanno fatto per lo sviluppo del Paese e tanto ancora possono fare ; tecnici oggi sottovalutati da mode cieche che non sanno – o non vogliono – fare i conti con i talenti dei giovani e con le prospettive reali del mercato del lavoro . L’ IDENTITÀ L’ ITS Buonarroti si colloca sul territorio come un polo per la formazione di tecnici nel campo edile, turistico ed agrario. L’istituto progetta il suo piano dell’offerta formativa coerentemente con le indicazioni dei curricoli e del territorio di appartenenza, ridisegnandoi percorsi didattici nel rispetto della centralità dell’alunno ed in una continua opera di miglioramento di quanto realizzato . “Formare tecnici” significa sviluppare nei giovani competenze ed abilità con immediata ricaduta professionale, partendo da una solida preparazione culturale di base, necessaria ai bisogni di crescita , identità e cittadinanza europea. Ciò ha riflesso immediato sul modo di fare scuola, pertanto: 3 1. l’istituto conduce una seria riflessione sulla valenza formativa ed orientativa delle discipline e organizza l’attuazione dei curricoli in funzione di competenze rispondenti alla realtà professionale e culturale; 2. le competenze professionali sono integrate con quelle della cultura umanistico- letteraria, scientifica e tecnologica per rispondere all’esigenza di equilibrio e di sintesi tra competenze tecniche e preparazione socio-culturale ; 3. le iniziative, curricolari ed extracurricolari, intendono dare una risposta concreta all’esigenza di crescita civile ed umana dei giovani, con particolare riferimento ai temi di attualità ed alle problematiche giovanili. Profilo Formativo in uscita degli studenti dell’ITS Buonarroti L’ITS Buonarroti, nella prospettiva della formazione integrale della persona, assume l’educazione ai valori come linea guida della sua organizzazione e del suo curricolo. Le motivazioni fondamentali di questa scelta pedagogica discendono da alcune problematiche cruciali della società contemporanea : necessità di contrastare il relativismo culturale ed etico,che priva i giovani di punti di riferimento e di orientamento morale universalmente riconosciuti , e la tendenzaall’individualismo a alla chiusura nel privatosempre più diffusa; l’urgenza di sviluppare nelle nuove generazioni un approccio valoriale interculturale, per abituarle a vivere e relazionarsi correttamente in un contesto sociale sempre più multietnico e multiculturale. Pertanto la scuola si pone quali finalità educative: la formazione di personalità armoniche attraverso lo sviluppo di atteggiamenti etici la costruzione di conoscenze, abilità e competenze idonee a sviluppare comportamenti coerenti con i principi ed i valori sopra esposti; il superamento del relativismo culturale ed etico attraverso: losviluppo della motivazione la cura di memorizzazione , organizzazione ed elaborazione dei contenuti la consapevolezza della propria conoscenza il controllo delle operazioni che la mente svolge durante l’attività di apprendimento finalizzato allo sviluppo del metodo di studio la rimozione della sfiducia ed il rafforzamento dell’autostima l’autonomia di scelta e di pensiero Nell’educazione ai valori sono coinvolte tutte le discipline di cui vengono approfonditi gli aspetti epistemologici quali strumento di orientamento per il personale progetto di vita. Un’attenzione particolare è posta al monitoraggio costantedel comportamento scolastico e sociale degli allievi. In tale ottica si muove il tradizionale ricorso al CIC finalizzato ad offrire un supporto alla crescita nelle fasi di disagio adolescenziale ; la struttura , affidata a psicologi del Melagrana ONULS , è aperta a genitori e docenti . Lo stesso gruppo assicura per gli allievi in uscita il “ bilancio delle competenze “ , utile strumento di auto orientamento e di conoscenza delle proprie potenzialità . A sostegno del successo formativo della sua popolazione scolastica il “sistema Buonarroti” pone in essere una progettazione didattica che lega gli obiettivi in uscita alla definizione di standard minimi nelle singole discipline. È bene precisare che gli obiettivi minimi rappresentano strumenti di regolazione del processo 4 formativo, punti di arrivo irrinunciabili che non esauriscono l’insieme delle competenze del curricolo, ma che costituiscono la base comune per poter costruire il sapere nel rispetto delle capacità e potenzialità del singolo allievo . La procedura di verifica delle competenze si fonda su un lessico comune a garanzia di uniformità. Il processo di certificazione di alcune competenze viene integrato anche attraverso il ricorso ad Enti valutatori esterni. Così dal 2001 l’Istituto offre alla sua utenza servizi di certificazione delle competenze informatiche e linguistiche essendo Test Center AICA per il conseguimento della Patente Europea del Computer e Test Center TRINITY per lalingua inglese. Nel 2006, nel rispetto della specificità degli obiettivi professionali del profilo formativo in uscita, il servizio si è arricchito attraverso l’attivazione di un Test Center CAD per la certificazione delle competenze necessarie ad operare con programmi di progettazione assistiti dal computer. La certificazione esterna è assicurata anche per lelingue oggetto di studio nell’indirizzo turistico : spagnolo,francese, tedesco. Le certificazioni esterne, riconosciute a livello europeo, permettono l’acquisizione di crediti formativi spendibili sia nella formazione che nel mondo del lavoro. La politica delBuonarroti prevede uno stretto rapporto con la realtà territorialee vede l’Istituto, con le sue risorse strutturali e professionali, luogo di risposta ai bisogni formativi degli studenti e strumento di crescita culturale per il territorio. L’Istituto, infatti, ha sottoscritto convenzioni con Enti Locali, Soprintendenza per i Beni Architettonici-Paesaggio-Patrimonio storico-artistico e demoetnoantropologico per le province di Caserta e Benevento, Archivio di Stato di Caserta, Laboratorio sperimentale di Frutticultura di Caserta,Centro di Enologia del Ministero dell’Agricoltura di Velletri; mantiene rapporti con : Ordini Professionali,Seconda Università degli studi di Napoli, Università degli Studi Federico II di Napoli , Enti di Formazione accreditati. L’Istituto stesso è Ente di formazione accreditato dalla Regione Campania dal 2004. La professionalizzazione degli allievi è favorita anche attraverso l’attivazione di corsi extracurriculari e l’adesionea progetti finanziati dal Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito del Piano Operativo Nazionale. I bandi PONhanno lo scopo di adeguare ed innovare i sistemi di istruzione e formazione nazionali, migliorandone la qualità. In particolare essi sono finalizzati al conseguimento dellecompetenze-chiave , quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione dello sviluppo personale , della cittadinanza attiva, dell’inclusione sociale e dell’occupazione. Nella logica europea,aconclusione dell’istruzione e formazione iniziale, tutti i giovani dovrebbero aver sviluppato le competenze-chiave a un livello tale che li prepari per la vita adulta e dette competenze dovrebbero essere sviluppate ulteriormente, mantenute e aggiornate nel contesto dell’apprendimento permanente. Le competenze-chiave si sostanziano nell’ imparare ad imparare che rappresenta l’abilità di perseverare nell’apprendimento. La correlata competenza comprende la consapevolezza del proprio processodi apprendimento e dei propri bisogni, l'identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli in modo da apprendere in modo efficace. Ciò comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità, ed anche la ricerca e l’uso di strumenti orientativi . Imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti- a casa, sul lavoro, in situazione di istruzione e formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. GLI OBIETTIVI far acquisire la padronanza di competenze scientifiche e tecnologiche che consentano al diplomato tecnico di interpretare, partecipare, gestire e coordinare processi produttivi caratterizzati da innovazioni continue, anche in una prospettiva di sviluppo . 5 promuovere la sistematica e intenzionale integrazione tra le “tre culture”: umanistica, scientifica e tecnologica intercettare l’evoluzione del fabbisogno di competenze che emerge dalle richieste del mondo del lavoro e offrire una risposta alle nuove necessità occupazionali assicurare le competenze richieste dal mercato del lavoro : capacità comunicative e linguis tiche, capacitàdi risolvere problemi, di ideazione e di creatività, di lavorare in team, I VALORI DI RIFERIMENTO accoglienza e solidarietà libertà e responsabilità rispetto delle regole e delle Istituzioni onestà e lealtà legalità ed etica della professione laboriosità e creatività spirito di ricerca giustizia e pace spirito di collaborazione per lavorare in team speranza ed ottimismo coraggio e partecipazione tutela della persona , dell’ambiente , del territorio e dei beni culturali GLI STRUMENTI valorizzazione del metodo scientifico e dell’approccio laboratoriale, diffuso non solo alle discipline tecnologiche, ma a tutte le discipline del curricolo utilizzo della didattica metacognitiva stage , esperienze aziendali orientamento , Incontri con testimoni del mondo del lavoro e della produzione , bilancio delle competenze , clic lavoro – azione di intermediazione secondo le linee guida del ministero del lavoro 6 GLI INDIRIZZI DI STUDIO AL “BUONARROTI” Il “Michelangelo Buonarroti” attiva tre indirizzi di studio: • SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO • SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO ARTICOLAZIONE GEOTECNICO SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE ARTICOLAZIONE “BIOTECNOLOGIE SANITARIE” • SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO TURISMO • SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING Articolazione “RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING “ • SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA L’ identità della istruzione tecnica – che il Buonarroti persegue nella sua totalità – è “ connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’ Unione Europea “ . I risultati di apprendimento,come appresso elencati, consentono agli studenti di Inserirsi direttamente nel mondo del lavoro Accedere all’Università o al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore Accedere ai percorsi di studio-lavoro previsti per l’iscrizione agli albi professionali. Le competenze conseguite al termine del primo biennio confluiscono nel “certificato di assolvimento dell’obbligo scolastico” che viene rilasciato al termine del secondo anno. Profilo culturale e risultati di apprendimento propri del settore economico analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto; riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali; orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale; intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione; utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti; 7 distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali; agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico; elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali; analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti. Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. 8 QUADRI - ORARIO L’ INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO I II III IV V 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 3 4 3 2 3 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 Scienze Integrate Fisica Scienze Integrata Chimica Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie Informatiche Scienze e Tecnologie applicate Complementi di Matematica Progettazioni, Costruzioni e Impianti Geopedologia, economia ed estimo Gestione di cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro Topografia 3 3 3 3 3 3 3 1 7 3 2 4 1 6 4 2 4 7 4 2 4 Totale ore Settimanali 32 32 32 32 32 Totale annuo ore discipline Comuni Totale annuo ore discipline di Indirizzo 660 396 660 396 495 561 495 561 495 561 AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e Lettere italiane Lingua Inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze Integrate (Sc. Della Terra e Biologia) Scienze Motorie e Sportive Religione Cattolica o attività alternativa AREA DI INDIRIZZO 3 Totale annuo generale 1056* 1056* 1056** 1056** 1056** * Laboratorio: 264 ore nel Biennio ** Laboratorio: 561 ore in 3a e 4a e 330 in 5a 9 SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo : Ambiente e territorio - Articolazione “GEOTECNICO” Discipline 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Area Comune Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 1 1 2 2 2 Complementi di Matematica Scienze integrate -scienze della terra e biologia 2 2 Scienze integrate -Fisica 3 3 Scienze integrate - Chimica 3 3 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 Tecnologie informatiche 3 Scienze e tecnologie applicate 3 Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Geologia e geologia applicata 5 5 5 Topografia e costruzioni 3 3 3 Tecnologie per la gestione del territorio e dell’ambiente 6 6 6 32 32 32 Area di indirizzo 32 32 10 Settore tecnologico Indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie Articolazione “Biotecnologie sanitarie” Discipline 1° anno 2° anno 3° anno 4° anno 5° anno Area Comune Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 1 1 Complementi di Matematica Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Fisica 3 3 Chimica 3 3 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 Tecnologie informatiche e laboratorio 3 Scienze e tecnologie applicate 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 6 6 6 4 4 4 3 3 4 3 3 Area di indirizzo Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia Biologia, Microbiologia e tecnologie di controllo sanitario Chimica organica e biochimica Chimica analitica e strumentale Legislazione sanitaria 3 32 11 32 32 32 32 L’ INDIRIZZO TURISMO I II III IV V 4 3 2 4 3 2 4 3 2 4 3 2 4 3 2 Matematica Diritto ed Economia Scienze Integrate (Sc. della Terra e Biologia) Scienze Motorie e Sportive 4 2 4 2 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 Religione Cattolica o attività alternativa 1 1 1 1 1 AREA DI INDIRIZZO Scienze Integrate Fisica Scienze Integrata Chimica 2 3 3 4 2 3 2 3 3 4 2 3 2 3 3 4 2 3 2 AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e Lettere italiane Lingua Inglese Storia 2 Geografia Informatica Economia Aziendale Seconda Lingua Terza Lingua Discipline Turistiche Aziendali Geografia Turistica Diritto e Legislazione Turistica Arte e Territorio 3 2 2 3 3 2 2 3 Totale ore Settimanali 32 32 32 32 32 Totale annuo ore discipline Comuni 660 660 495 495 495 Totale annuo ore discipline di Indirizzo 396 396 561 561 561 Totale annuo generale 1056 1056 1056 1056 1056 12 SETTORE ECONOMICO Amministrazione Finanza e Marketing Articolazione “ Relazioni Internazionali per il marketing “ 1^ anno 2^ anno 3^ anno 4^ anno 5^ anno Italiano 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Inglese 3 3 3 3 3 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 Diritto 2 2 2 Relazioni internazionali 2 2 3 Terza lingua straniera Matematica 4 4 Informatica 2 2 Scieze integrate 2 2 (sc della Terra e Biologia Scienze integrate (Fisica) 2 Scienze integrate (Chimica Geografia 2 3 3 Tecnologie della comunicazione Diritto-economia 2 2 Economia aziendale e geo-politica 4 4 5 5 6 Ed.fisica 2 2 2 2 2 Religione 1 1 1 1 1 Totale 32 32 32 32 32 13 L’ INDIRIZZO AGRARIA AGROALIMENTARE AGROINDUSTRIA AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e Lettere italiane Lingua Inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze Integrate (Sc. della Terra e Biologia) Scienze Motorie e Sportive Religione Cattolica o attività alternativa AREA DI INDIRIZZO Scienze Integrate Fisica Scienze Integrata Chimica Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie Informatiche Scienze e tecnologie applicata Complementi di Matematica Produzioni Animali Produzioni Vegetali Trasformazione dei prodotti Economia,estimo o marketing e legislazione Genio rurale Biotecnologie agrarie Gestione dell’ambiente e del territorio Totale ore Settimanali I II III IV V 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 3 4 3 2 3 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 3 3 3 3 3 3 3 1 3 5 2 3 3 1 3 4 3 2 2 2 2 2 4 3 3 3 2 32 32 32 32 32 Totale annuo ore discipline Comuni 660 Totale annuo ore discipline di Indirizzo 396 660 396 495 561 495 561 495 561 Totale annuo generale 1056 1056 1056 1056 1056 264 ore di laboratorio nel Biennio 561 ore di laboratorio in 3a e 4a 330 ore di laboratorio in 5a 14 SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE e AGROINDUSTRIA Articolazione trasformazione e produzione AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e Lettere italiane Lingua Inglese Storia Matematica Diritto ed Economia Scienze Integrate (Sc. della Terra e Biologia) Scienze Motorie e Sportive Religione Cattolica o attività alternativa AREA DI INDIRIZZO Scienze Integrate Fisica Scienze Integrata Chimica Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie Informatiche Scienze e tecnologie applicata Complementi di Matematica Produzioni Animali Produzioni Vegetali Trasformazione dei prodotti Economia,estimo o marketing e legislazione Genio rurale Biotecnologie agrarie Gestione dell’ambiente e del territorio I II III IV V 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 3 4 3 2 3 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 3 3 3 3 3 3 3 1 3 5 2 3 3 1 3 4 3 2 2 2 2 2 4 3 3 3 2 Totale ore Settimanali 32 32 32 32 32 Totale annuo ore discipline Comuni Totale annuo ore discipline di Indirizzo 660 396 660 396 495 561 495 561 495 561 Totale annuo generale 1056 1056 1056 1056 1056 264 ore di laboratorio nel Biennio 561 ore di laboratorio in 3a e 4a 330 re di laboratorio in 5a 15 Competenze chiave In ragione delle scelte etiche e pedagogiche operate dal collegio e dai consigli di classe , il Buonarroti ha individuato le competenze chiave necessarie allo sviluppo globale della personalità dell’allievo sia trasversali e dunque comuni a tutte le discipline , sia di area disciplinare . Competenze chiave trasversali 1) 2) 3) relazionarsi alle persone : conoscersi e valutare i propri punti di forza e debolezza; promuovere lo sviluppo di sé comunicare lavorare in gruppo relazionarsi in ambito europeo relazionarsi con le istituzioni gestire le situazioni, con particolare riferimento: al tempo ai cambiamenti agli eventi che richiedono iniziativa e assunzione di decisioni accedere alle informazioni: reperire, organizzare, interpretare, selezionare, rielaborare il materiale informativo anche attraverso le nuove tecnologie individuare il senso delle dinamiche socio-storico-economiche 4) gestire il proprio autoapprendimento lungo tutto l’arco della vita attraverso l’utilizzo di una gamma di metodi e tecniche, quali: 5) osservazione e interpretazione di fatti e fenomeni definizione di obiettivi e risultati attesi soluzione di problemi programmazione progettazione verifica dei risultati compiere scelte di promozione della solidarietà di espressione etica della professionalità di civiltà e di democrazia attraverso l’accesso consapevole e critico al testo scritto. 16 Le competenze di costituzione e cittadinanza previste dagli ordinamenti vigenti ,per la loro trasversalità, sono oggetto di attenzione di tutte le discipline ,anche se storia e diritto ne cureranno più da vicino gli aspetti correlati ad alcune specifiche tematiche. Per il dettaglio delle competenze disciplinari si rinvia al testo integrale del POF. ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO L’ ALLEANZA SCUOLA-FAMIGLIA La scuola ricerca l’alleanza della famiglia per la condivisione delle scelte educative e per centrare l’obiettivo del successo scolastico attraverso la definizione di un patto formativo che descrive i reciproci obblighi e i diritti dell’utenza . Esso è sottoscritto tra studente – quale titolare del diritto soggettivo allo studio e centro intorno al quale ruota un meccanismo educativo che invia sollecitazioni e riceve risposte in termini di comportamenti e risultati; famiglia – quale nucleo primario di educazione e substrato socio-culturale di ciò che ogni individuo è ; scuola – quale responsabile del setting pedagogico e della trasparenza del percorso attraverso l’esplicitazione, da parte dei docenti, del percorso didattico, nelle sue varie fasi, così che l’allievo sia consapevole di quanto gli viene richiesto e del perché gli viene richiesto. Lo scenario dei diritti doveri di ciascuna componente è descritto in particolare nel Regolamento d’Istituto di cui il Patto Formativo è parte integrante e nel quale sono riportate le regole e l’organizzazione della scuola (appendice 2). Inoltre il dialogo scuola famiglia è tenuto attivo attraverso incontri generali o singoli , messaggi ufficiali e SMS che giungono direttamente al cellulare del genitore , utilizzo di scuolanet ove la famiglia trova informazioni sul profitto e sulla condotta del proprio ragazzo . L’ ORGANIZZAZIONE DIDATTICA A. I Dipartimenti Dei dipartimenti, istituiti dal collegio dei docenti nel 2004, fanno parte i docenti della stessa disciplina o area disciplinare. Sono organi di progettazione didattica ed elaborano e propongono ai consigli di classe percorsi modulari costruiti sulla scorta degli obiettivi del profilo formativo in uscita e dei programmi e linee guida ministeriali. B. I Consigli di classe I consigli di classe, sulla scorta delle valutazioni diagnostiche dei singoli docenti, trasformano le proposte dei dipartimenti in percorsi operativi, definendo priorità, metodi, iniziative di recupero e sostegno,ambiti e percorsi di interdisciplinarietà; ciò al fine di adeguare il profilo di competenze da 17 promuovere negli allievi ed i nuclei fondanti delle discipline al fabbisogno formativo della classe. Particolare attenzione è posta alla condivisione delle competenze trasversali cui concorre l’opera di tutte le discipline . In ordine alle competenze trasversali per attuare al meglio la riforma del curricolo , ciascun consiglio di classe individua una competenza trasversale oggetto di osservazione e verifica da parte di ciascun componente il consiglio. Inoltre con l’anno scolastico 2012/2013 sono stati attivati i CTS – comitati tecnico scientifici – previsti dalla riforma per interfacciare la scuola al mondo del lavoro . La costituzione del CTS è finalizzata particolarmente a : - trasferire all’istituzione scolastica le competenze tecniche e la cultura organizzativa propria del mondo del lavoro, in una con i valori, i comportamenti formali ed informali che caratterizzano il modo di lavorare proprio nel settore edilizio, turistico ed agrario ; - realizzare una significativa integrazione del curriculum scolastico con l’individuazione di profili professionali e correlate competenze per un radicamento della formazione tecnica dell’indirizzo CAT , TUR ed Agrario nel tessuto socio economico produttivo proprio del territorio casertano ; - pianificare l’utilizzo della quota di flessibilità per la realizzazione di stage ed alternanza scuola lavoro ; - sviluppare i processi di apprendimento degli studenti dell’Istituto con esperienze vissute in attività produttiva al fine di acquisire flessibilità nell’adattarsi a metodi innovativi di produzione ; - sviluppare negli studenti l’attitudine all’apprendimento continuo per tutto l’arco della vita , al lavoro in team ; - promuovere la diffusione di studi e ricerche proprie del settore ; - favorire l’ aggiornamento del personale docente ; - sostenere l’orientamento post diploma ; - promuovere l’innovazione dell’offerta formativa ; - favorire la diffusione della cultura dell’istruzione tecnica quale luogo di integrazione tra cultura umanistica , scientifica e tecnologica ; - favorire l’incontro tra la scuola e le aziende di settore per la concreta realizzazione degli stage e dell’alternanza scuola lavoro . Le scelte dei CTS sono filtrate dal collegio dei docenti che resta l’organo principe della politica didattico metodologica della scuola . I CTS si relazionano con il consiglio d’Istituto che è l’organo deputato alla definizione della politica scolastica sul territorio . C. La Verifica e la Valutazione La verifica avviene attraverso prove strutturate, non strutturate, semi strutturate coerenti alla unità di lavoro svolta e adeguata al tempo disponibile allo svolgimento. Le verifiche rappresentano il luogo del controllo dell’apprendimento e consentono al docente di: 1. apportare eventuali modifiche al percorso didattico, rispetto ai modi ed ai tempi fissati; 2. differenziare la proposta formativa; 3. attuare attività di recupero per gli allievi che non hanno raggiunto gli obiettivi . L’ allievo è informato circa l’obiettivo del lavoro in corso e circa le modalità di lavoro richiesto, nonché sulle modalità di verifica e di valutazione, 18 Tali informazioni gli consentono qualitativi che quantitativi. di individuare correttivi al proprio modo di studiare, in termini sia Alla valutazione finale degli alunni concorrono: il percorso di apprendimento, ovvero il cammino compiuto dall’alunno in termini di prestazioni di tipo cognitivo; l’impegno e il rispetto delle scadenze, cioè la diligenza con la quale l’alunno affronta lo studio ed osserva i termini stabiliti per le prestazioni richieste; la partecipazione, quale apporto personale dell’alunno in termini di interventi, quesiti posti, opinioni espresse durante lo svolgimento delle lezioni, così descritta: - propositiva: gli interventi sono pertinenti, costruttivi, realizzati autonomamente; - sollecitata: la partecipazione deve essere stimolata da precise richieste del docente; - passiva: lo studente subisce l’attività scolastica; - di disturbo: gli interventi sono eccessivi ed inopportuni. Il metodo di studio è così descritto: - organizzato: lo studente gestisce lo studio in modo efficace, quindi ripartisce i carichi di lavoro, prende appunti, analizza i testi, riorganizza le idee, ripete quanto studiato; - ripetitivo: la preoccupazione dello studente non è quella di capire quanto studiato, ma di imparare a memoria e/o applicare meccanicamente procedure e tecniche operative; - disorganizzato: lo studente non programma il tempo, né individua principi e procedure nella modalità di svolgimento del lavoro; la frequenza che non deve essere inferiore a tre quarti dell’orario annuale previsto dal curricolo la partecipazione ad attività extrascolastiche significative che entrano nel computo del voto della singola disciplina interessata o ,in mancanza di corrispondenza del credito scolastico Per il dettaglio dei descrittori di livello relativi ai voti numerici si rimanda al testo integrale del POF. D Il Credito Scolastico L’attribuzione del credito scolastico, che i Consigli di classe sono chiamati ad assegnare durante gli scrutini finali agli alunni del triennio, segue il dettato del DM 99 /2009 – come da tabella seguente : Media dei voti Credito scolastico M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤9 9 < M ≤ 10 I anno II anno III anno 3-4 4-5 5-6 6-7 7-8 3- 4 4- 5 5- 6 6- 7 7- 8 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 L’allievo entra nella fascia corrispondente alla sua media dei voti e può assumere il massimo di fascia in ragione degli elementi di valutazione descritti sopra e/o per la partecipazione ad attività significative in cui ha dimostrato particolare valore. In particolare se la media risulta : > X,5 ed è correlata ad un giudizio di condotta > 6 , si assegna il massimo di fascia , = X, 5 ed è correlata ad un giudizio di condotta > 6 ed al possesso di certificazioni o attestati di frequenza di PON o altre attività extracurricolari contemplate dal POF , si assegna il massimo di fascia < X,5 , sarà il consiglio a decidere l’eventuale riconoscimento di fascia in presenza di particolari altri documentati meriti 19 Se la condotta è = 6 si assegna comunque solo il minimo di fascia Agli allievi può essere riconosciuto un credito formativo maturato al di fuori della scuola , purché sia coerente con il curricolo , trasparente nella modalità di attuazione coerenti alle norme vigenti in materia di formazione e lavoro e rechi le competenze acquisite secondo le definizioni EURIPASS. D. Il recupero del Debito Formativo Così come sancito dal dpr 122/09 uno studente non può essere promosso alla classe successiva se al termine dell’anno scolastico non ha raggiunto un profitto sufficiente in tutte le discipline. Il mancato raggiungimento dei livelli minimi in una o più discipline costituisce il “debito formativo”e comporta il congelamento del giudizio . E’ consentito un numero massimo di TRE debiti formativi . Tuttavia, la presenza di due debiti formativi contratti ,per gravi insufficienze, con comporta la non ammissione alla classe successiva. voto 3(tre) Lo studente deve saldare il debito scolastico superando con tutte sufficienze le prove di accertamento e per sostenerlo in tale compito la scuola attiva corsi di sostegno e/o di recupero estivi nei limiti di bilancio L’allievo che non segue le attività di recupero e sostegno della scuola deve, comunque, con l’impegno attivo della famiglia, impegnarsi nel superamento del debito e sottoporsi agli accertamenti di rito fissati dall’apposito calendario. L’allievo con debito non è ammesso all’esame di stato ; l’ammissione all’esame di stato è possibile solo in presenza di sufficienze in tutte le discipline. Per gli allievi che nel corso dell’ anno presentino insufficienze , la scuola attiva modalità di recupero il cui esito è comunicato alle famiglie . Valutazione e Monitoraggio del sistema L’istituto ha individuato come strategia per la realizzazione di un continuo miglioramento dell’offerta la realizzazione di azioni di : monitoraggio, inteso come costante verifica della realizzazione degli interventi e dei loro effetti, valutazione, intesa come supporto alla scelta di criteri per la riprogettazione dell’offerta. Il sistema di indicatori numerici scelti per misurare il buon funzionamento della scuola riguarda quattro aree di indagine: Contesto Risorse Processi Risultati Gli strumenti di monitoraggio utilizzati sono : - atti d’ufficio - questionari a campione somministrati ad alunni e genitori - questionari censuari somministrati ai docenti - analisi quantitative e qualitative 20 - allestimento della documentazione alla fine di ciascun progetto o azione relativa a dati qualitativi e quantitativi . FIS – fondo d’istituto Per la realizzazione delle attività previste dal pof , il fondo d’istituto è così destinato: straordinario personale ata straordinario docenti in lezioni frontali o azioni di coordinamento nei progetti formazione del personale docente ed ata direzione azienda agraria supporto attività sportiva compensi esperti cic per il supporto agli allievi compensi ufficio sicurezza compenso collaboratore vicario incentivi per progetti di miglioramento del sistema. corsi di recupero e sostegno Fondi diversi dal fis sono impegnati per garantire agli allievi : premialità delle eccellenze avvio a gare o stage di orientamento viaggi di istruzione comodato gratuito libri tenuta del sito produzione di servizi culturali esonero dal contributo scolastico per la miglior pagella di classe oppure supporto alla squadra di basket acquisizione di dispositivi di sicurezza acquisizione di nuove strumentazioni didattiche manutenzione delle attrezzature in tempo zero acquisizione di materiali di consumo just in time allestimento di documentazione L’ITS BUONARROTI COME LUOGO DI SVILUPPO DELLA PROFESSIONALITÀ Gli stage La scuola , all’ interno del sistema Italia , assume il ruolo specifico ed insostituibile di agenzia culturale ed educativa ; ma oggi , per assolvere adeguatamente a tale compito , deve anche tener conto dei cambiamenti della società e della evoluzione economica e produttiva del Paese e del territorio di riferimento . Soprattutto , in ragione della centralità della persona alunno nel processo educativo , la scuola deve “lavorare per una società migliore che ancora non esiste” ( Luciano Corradini ) e saper cogliere i “segni del tempo” ed in essi i bisogni formativi , anche inespressi , delle nuove generazioni e del territorio . Ciò vale per tutti gli indirizzi di studio , ma in particolare per l’istruzione tecnica che , storicamente titolare del compito di preparare i quadri intermedi per il mondo del lavoro, ha il ruolo specifico di diffondere la cultura del lavoro guardando non solo al settore di diretto riferimento , ma anche a settori innovativi e trainanti . Nella particolare congiuntura di valori che sta caratterizzando l’epoca attuale , l’istruzione tecnica 21 deve , in modo particolare, consentire che gli allievi possano, attraverso l’esperienza di lavoro, sperimentare la legalità e l’etica e maturare “ la consapevolezza del ruolo sociale del lavoro” (Hessen ). Nello stage, l’allievo costruisce la propria identità di cittadino lavoratore ,“ ci costruiamo facendo” era espressione cara a Comenio ( XVII SEC ) educa la sua mente , il suo cuore , la sua mano e va verso l’educazione globale e la promozione integrale della sua personalità ; sviluppa moralità e conoscenza ; si avvia alla autorealizzazione personale e si educa a contribuire al progresso sociale” ( Pestalozzi , XVIII SEC ) sviluppa un atteggiamento oggettivo (Kerschensteiner XIX SEC ) La didattica di stage è didattica laboratoriale nel senso più pieno : L’azienda è il luogo di soluzione dei problemi reali L’azienda si pone come ambiente di apprendimento dove si fanno proposte operative ricche di significato L’azienda diventa luogo di produzione culturale dove ciascuno può costruire il proprio sapere LE ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI L ’Istituto cura lo studio dell’ambiente e della sua tutela, attiva progetti di promozione della “cultura della protezione civile”, favorisce il protagonismo giovanile , garantisce ai giovani esperienze di presenza a meeting nazionali quali l’Expòscuola , Torino 150 , Tre giorni per la Scuola ; esalta l’educazione sportiva nelle sue diverse specialità, specialmente per il basket con una squadra iscritta alla FIP. Il Buonarroti, inoltre, aderisce a progetti che pongono l’attenzione ai valori della dignità umana, legalità, pace, solidarietà, cittadinanza attiva, cittadinanza europea ; assicura la conoscenza del patrimonio culturale del territorio locale e nazionale attraverso progetti di studio dell’arte specialmente centrati sullo studio del patrimonio architettonico ; cura la conoscenza dei linguaggi non verbali ; organizza percorsi per il conseguimento del patentino per la guida del ciclomotore ; promuove la formazione al benessere personale attraverso interventi curriculari di educazione alla salute. I criteri di scelta delle attività previste dal POF si ricollegano di anno in anno alla tradizione consolidata della scuola ; e pertanto anche per l’anno 2012/2013 sono ammesse attività di: Fruizione e tutela dei beni culturali , dell’ Arte e Monumenti / Sensibilizzazione alla tutela dell’ Ambiente e paesaggio con candidature ai finanziamenti LR 6 /2006 e concorsi locali e nazionali Laboratorio di Scrittura creativa Laboratorio di lettura Partecipazione al progetto “ forum delle scuole storiche “ indetto dal Liceo Vittorio Emanuele II di Napoli Partecipazione al progetto Scuola e Scienza in rete – capofila il Torricelli di Napoli Promozione del Museo e del Planetario Partecipazione alla settimana della cultura Attività pomeridiana per i docenti di educazione fisica nell’ambito del finanziamento specifico con partecipazione a gare 22 Organizzazione centro sportivo per attività pomeridiane di avviamento alla pratica sportiva Partecipazione al campionato FIP per la squadra under 19 Partecipazione della squadra under 17 a.s. 1012 al Memorial Cottone con oneri a carico dei partecipanti e partecipazione della squadra under 19 al campionato FIP 2012/2013 Formazione alla certificazione esterna Ecdl ( per classi diverse dalla prima ) , Ecdl Cad , lingua straniera , sicurezza sui luoghi di lavoro . Visite e viaggi di istruzione coerenti al curricolo realizzati secondo il regolamento specifico Stage ed alternanza scuola lavoro Partecipazione a gare locali e nazionali disciplinari e/o correlate ad azioni di promozione dei beni culturali Partecipazione ad eventi ,a seminari di studio coerenti con il curricolo e con il pof ( per es legalità , ambiente, educazione stradale) Percorsi di formazione alla differenziata e alle energie alternative Orientamento in uscita , quest’ultimo con realizzazione di percorsi di formazione alle prove d’ingresso all’università aperti al territorio e con contributo dei partecipanti ; partecipazione open day; bilancio delle competenze ; operazioni on line di intermediazione per CLIC LAVORO – banca dati nazionale Ministero del Lavoro Partecipazione a TRE GIORNI PER LA SCUOLA con la presentazione del progetto di orientamento disciplinare in continuità e con i progetti di innovazione Benessere e successo formativo , protagonismo giovanile , ampliamento dello spettro esperienziale degli studenti Cic : incontri per gruppi classe finalizzati al benessere del sé ( con particolare riferimento all’alcolismo e alla sessualità protetta ) e alla cultura della legalità ( a partire dalla cultura del rispetto di sé e dell’altro ) realizzati con ricorso al Service bus della Melagrana e/o Capitan Uncino ; incontri per singoli allievi , a domanda e/o su proposta dei consigli di classe ; incontri , a domanda , per genitori e docenti Giornata della memoria 27 gennaio Giornata della legalità 19 marzo prosecuzione dei progetti di alternanza scuola lavoro riservati ai ragazzi disabili con la miglior utilizzazione delle risorse umane rispetto al numero di disabili frequentanti e progetti per area di interesse con affido del disabile anche a docente diverso da quello di classe. Per il dettaglio delle attività di stage si fa riferimento al testo integrale del POF. 23 L’ORIENTAMENTO La politica del Buonarroti nel settore dell’orientamento scolastico e professionale è incentrata su una didattica orientativa che sostiene gli allievi - nell’ individuazione dei propri punti di forza e debolezza - nella riflessione sul proprio stile cognitivo . La didattica orientativa si coniuga con la didattica laboratoriale che rende l’allievo protagonista del suo percorso di apprendimento ed è supportata da una informazione sistematica quale chiave di successo nella costruzione del personale progetto di vita . Si inizia con la informazione in ingresso realizzata a favore di genitori ed allievi frequentanti la III classe della scuola secondaria di primo grado , i quali possono: visitare la scuola - conoscerne i curricoli - effettuare esperienze in laboratorio - sviluppare percorsi di educazione tra pari con l’accompagnamento di allievi del biennio (cfr progetto “Foglie, molle, densità e…rette” sul sito della scuola) L’informazione compiuta intorno al curricolo ed alle sue finalità consente ai genitori ed ai ragazzi della III classe della scuola secondaria di primo grado di compiere una scelta consapevole. Scelta che nel caso dell’istruzione tecnica si sostanzia anche di un attento esame dello scenario delle professioni storiche ed emergenti e delle reali possibilità di lavoro . In tal senso è opportuno che le famiglie acquisiscano informazioni serie presso gli uffici di massima occupazione , presso i COP o consultino le banche dati dell’ISFOL e dell’ Excelsior , senza incorrere nell’errore di ascoltare consigli modaioli di conoscenti , amici o parenti che nulla hanno a che vedere con le reali potenzialità ed i talenti del proprio figlio . Il Buonarroti non promette miracoli , ma lavora da sempre su settori economici strutturali dell’economia del Paese e sa aggiornare ed articolare le competenze in uscita per garantire agli allievi di possedere conoscenze ed abilità congrue all’attuale assetto lavorativo nei settori edile , turistico ed agrario. Tutti i curricoli del Buonarroti consentono l’ iscrizione all’Università . L’orientamento prosegue durante il corso di studi con la organizzazione degli stage e l’attivazione di incontri con esponenti del mondo del lavoro e dell’Università. Gli allievi delle classi terminali sono accompagnati in un percorso di conoscenza delle opportunità del territorio in materia scolastica post secondaria e universitaria e di offerte di lavoro . Quest’ultima è curata in modo specifico perché l’Istituto é sede di intermediazione del Ministero del Lavoro avendo aderito alla Banca dati CLIC LAVORO ; tale banca prevede l’inserimento della scheda-allievo nella omonima piattaforma collegata al sito della scuola, ove viene inserito il curriculum vitae. La costruzione del curriculum vitae è oggetto di particolare cura sia attraverso percorsi specifici di formazione e certificazione delle competenze da parte di Enti esterni , sia attraverso la realizzazione del bilancio delle competenze affidata ad un gruppo di psicologi esperti . 24 LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI L ‘ Istituto Buonarroti ha seguito lo sviluppo delle norme ed ha partecipato all’EDA LAB , importante esperienza di formazione dei docenti impegnati nella educazione degli adulti particolarmente dedicata allo studio e all’utilizzo delle prove funzionali ; inoltre l’EDA LAB ha consentito all’Istituto di intrecciare una fitta rete di rapporti di collaborazione con altre scuole sfociata nella costituzione della rete Adultinsieme . Grazie alla rete sono stati realizzati e si realizzano annualmente corsi funzionali o di alfabetizzazione rivolti ad adulti con scarsa qualificazione con la necessità di consolidare le abilità di base ed acquisire competenze professionali ed informatiche nell’ottica “dell’apprendimento continuo” . Significative anche le esperienze maturate nei POR per la formazione alle nuove tecnologie e alle lingue . E non ultime le esperienze numerose esperienze di IFTS , rivolti a giovani diplomati con l’interesse ad una specializzazione di settore . Il lavoro sistematico con gli adulti è effettuato con il corso Sirio serale che si conclude con il conseguimento del diploma di geometra Il “SIRIO” è un sistema alternativo all’istruzione secondaria tradizionale, rivolto prevalentemente agli adulti, che intende offrire nuove opportunità culturali e formative a quanti sono usciti dall’iter scolastico dopo il conseguimento della licenza media e consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che avvertono la necessità di ripensare o ricomporre la propria identità professionale. L’idea-guida del progetto consiste in un percorso flessibile basato sull’approccio al sapere in età adulta, sull’integrazione fra competenze di cultura generale e professionale, sulla valorizzazione dell’esperienza pregressa degli studenti non solo in campo lavorativo, ma anche sul piano culturale. Il Progetto Sirio introduce aspetti innovativi di grande rilievo con i quali si è voluto dare risposta alle esigenze degli adulti che rientrano nel sistema formativo: - Riduzione dell’orario - Riconoscimento di crediti formativi formali, informali, non formali - Flessibilità - Tutoring Per favorire il rientro in formazione , l’Istituto organizza annualmente dei PON G1 , percorsi di 60 ore per il conseguimento di competenze trasversali o disciplinari riconosciute per l’iscrizione a percorsi di scuola secondaria superiore . 25 REGOLAMENTO D’ISTITUTO TITOLO II - GLI STUDENTI A ) Norme 1. l’orario delle lezioni viene comunicato agli alunni ad inizio di anno scolastico. 2. L’ingresso a scuola degli studenti è previsto cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. Dal momento dell’ingresso all’avvio delle lezioni non è consentito fermarsi nei corridoi o sostare fuori delle aule. 3. L’uscita degli alunni dalle aule non è consentita, tranne casi di comprovata necessità, prima della fine della seconda ora di lezione. In ogni caso non può assentarsi dall’aula più di un alunno per volta. 4. Nel cambio, tra una lezione e quella successiva, non è consentito agli allievi di allontanarsi dall’aula. Gli alunni che hanno ottenuto il permesso di uscire devono rientrare in aula prima della fine della lezione. Gli alunni non presenti in aula all’arrivo del nuovo docente possono essere da questi allontanati dall’aula e fatti accompagnare dal Dirigente scolastico per i provvedimenti del caso. Ogni mancanza a tale riguardo sarà, comunque, annotata sul registro di classe e valutata dal Consiglio di classe alla prima convocazione utile. 5. Agli alunni è consentito usufruire del punto di ristoro. 6. Non è consentito agli alunni circolare e fermarsi nei corridoi durante le ore di lezione, se non per svolgere compiti regolarmente autorizzati. 7. Non è consentito ad allievi di altre classi interrompere la lezione per parlare con alunni o docenti, fatte salve specifiche autorizzazioni scritte dal Dirigente Scolastico. 8. Gli studenti non possono introdurre nell’edificio scolastico materiali e oggetti diversi da quelli occorrenti per le attività scolastiche o per le attività extrascolastiche. Diverso comportamento farà scattare sanzioni disciplinari 9. Agli allievi non è consentito alterare alcun atto d’ufficio (registri, libretto delle giustifichi, circolari all’albo, etc). Tale comportamento è motivo di sanzione 10. Gli studenti sono tenuti al rispetto dei beni della scuola, utilizzando correttamente le strutture , i macchinari e i sussidi didattici che vengono messi a loro disposizione, in modo da non arrecare danno al patrimonio della scuola. In caso di danni alle strutture, alle suppellettili, ai beni, si provvederà con le sanzioni previste nel presente Regolamento, in rapporto alla gravità del danno stesso e, comunque, l’alunno è tenuto a rimborsare l’equivalente valore dell’oggetto danneggiato. 11. Le aule, i corridoi, i servizi igienici, la palestra, i laboratori ed ogni altro locale dell’Istituto vanno conservati in condizioni di praticabilità e di igiene. 12. Le assenze devono essere giustificate utilizzando l’apposito libretto personale di giustifica, a cura dei genitori o, se maggiorenni, a cura degli stessi alunni. Ogni quinta assenza, anche non continuativa, va giustificata personalmente dai genitori. Per le assenze per malattia pari o superiori a tre giorni è necessario esibire certificato medico per poter essere riammessi in aula. Le assenze superiori a tre giorni per motivi di famiglia vanno giustificate con la presenza di un genitore. I genitori provvedono a richiedere il libretto di giustifica alla prima iscrizione e ogni qual volta se ne presenti la necessità , lo sottoscrivono alla prima consegna e contestualmente depositano la propria firma presso la segreteria didattica. Gli allievi maggiorenni giustificano personalmente le assenze e ne sono personalmente responsabili delle eventuali ammissioni alla seconda ora . Anche per questi allievi, comunque, la scuola promuove contatti con le famiglie. 13. Le assenze collettive e arbitrarie dalle lezioni possono comportare sanzioni e saranno notificate alle famiglie; l’accoglienza della eventuale giustificazione è nella discrezionalità del Dirigente Scolastico . 14. Gli alunni, in mancanza di giustifica, possono essere ammessi in classe con riserva. Il docente in servizio alla prima ora ne annoterà il nome sul registro di classe . Gli alunni ammessi con riserva sono tenuti a presentare la dovuta giustificazione massimo entro il terzo giorno successivo all’assenza. Il quarto giorno non sarà consentito all’allievo l’ingresso in aula se non accompagnato dai genitori. 15. Gli alunni in ritardo possono essere ammessi in aula all’inizio della seconda ora di lezione; il docente della seconda ora provvederà alle dovute annotazioni sul registro di classe e sul foglio-notizie da trasmettere alla Segreteria Didattica. Gli ingressi in ore successive sono autorizzati dal dirigente o da chi ne fa le veci. I ritardi abituali sono considerati violazione del regolamento e sono motivo di 26 sanzione I ritardi vanno giustificati, lo stesso giorno o il giorno successivo, sull’apposito libretto personale rilasciato agli alunni dall’Istituto, a cura dei genitori o, se maggiorenni, a cura degli stessi alunni. Il docente assicura la verifica dell’avvenuta giustifica. 16. Per motivi gravi ed eccezionali, la cui valutazione è demandata al dirigente o a chi ne fa le veci, potranno essere concessi agli alunni permessi di uscita anticipata. Per gli alunni minorenni la richiesta di uscita anticipata va fatta personalmente da uno dei genitori oppure utilizzando le apposite pagine del libretto di giustifica ; per i maggiorenni, tramite richiesta scritta sul libretto personale delle giustificazioni . L’annotazione sul registro di classe è a cura del docente presente in aula all’atto della concessione . 17. Il sistema dei crediti scolastici e del recupero dei debiti è regolato dalle Norme Ministeriali vigenti. Si accede al massimo di fascia in presenza di una media superiore ad X,5. Sul credito scolastico pesano negativamente assenze e ritardi abituali ed uscite anticipate; pesano positivamente la frequenza, la buona volontà, la disponibilità al dialogo educativo, la partecipazione attiva alla vita della scuola. Questi ultimi consentono il max di fascia anche a prescindere dalla consistenza della media. Gli stessi elementi sono presi in considerazione per l’assegnazione del voto di condotta parte integrante della media dei voti. 18. L’uso dei cellulari da parte degli studenti, durante lo svolgimento delle attività didattiche, è vietato. Il divieto deriva dai doveri sanciti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. n.249/1998). La violazione di tale divieto configura un’infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola è tenuta ad applicare apposite sanzioni. 19. Nei casi di particolare ed estrema gravità, in cui vi siano fatti di rilevanza penale o situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone, anche riconducibili ad episodi di violenza fisica o psichica o a gravi fenomeni di “bullismo”, ancorché avvenuti fuori dell’edificio scolastico, sarà possibile applicare, a seguito dell’approvazione delle modifiche normative proposte, sanzioni più rigorose che potranno condurre anche alla non ammissione allo scrutinio finale o all’esame di Stato conclusivo del corso di studi(cfr Titolo VI). 20. È fatto assoluto divieto di fumare nei locali della scuola. Per i trasgressori sono previste le sanzioni di legge. B ) Diritti e Opportunità 1. Le forme di rappresentanza degli studenti negli Organi Collegiali sono quelle stabilite dal T.U. 297/94 e 294/1998 e le relative elezioni si svolgono nei termini stabiliti dalla normativa vigente. 2. Tutti gli studenti eletti nei Consigli di classe costituiscono il Comitato studentesco. Tale Comitato, oltre ai compiti previsti dalla legge, periodicamente si riunisce con l’ufficio di Presidenza per esaminare e discutere i problemi della scuola. Esso propone e predispone anche progetti in merito alle attività promosse dagli studenti. Il Comitato studentesco usufruisce dei locali dell’Istituto per le proprie attività ed ha a disposizione uno spazio nella bacheca per le proprie comunicazioni. 3. Gli studenti hanno il diritto di riunirsi in assemblea, a livello di classe, corso e Istituto secondo quanto definito all’atto dell’insediamento del comitato studentesco costituito daI rappresentanti di classe e nei limiti della logistica d’istituto. La richiesta di assemblea va presentata al dirigente scolastico o a chi ne fa le veci almeno cinque giorni prima. 4. L’ assemblea di classe può essere concessa nella misura max di 8 ore nell’anno. La richiesta va fatta dai rappresentanti della classe e deve indicare il giorno, le ore di svolgimento e l’ordine del giorno. L’assemblea di classe o corso può essere concessa previo accordo con i docenti del Consiglio di classe e la richiesta deve essere sottoscritta dai docenti in servizio nelle ore fissate per la sua realizzazione. I docenti sono tenuti a presenziare allo svolgimento dell’assemblea e ad annotarne la concessione e realizzazione sul registro di classe. Questi potranno dichiarare conclusa l’assemblea anche prima del termine fissato se ravviseranno comportamenti disciplinarmente riprensibili o valuteranno esaurito ogni tema all’ordine del giorno. L’assemblea si conclude con la stesura da parte dei rappresentanti di classe, quali responsabili della stessa, di un verbale dettagliato da presentare al docente tutor di classe o al dirigente scolastico. 27 5. L’assemblea di Istituto può essere concessa fino ad un max di 20 ore nell’anno . La richiesta va presentata da almeno i due terzi degli studenti del Comitato studentesco e deve indicare il giorno di svolgimento e l’ordine del giorno. Spetta al dirigente scolastico concederla, considerati gli impegni della scuola già programmati; questi emanerà un comunicato almeno cinque giorni prima, il quale varrà come comunicazione ai genitori; di esso sarà fatta annotazione sui registri di classe. All’assemblea potrà presenziare il dirigente o un suo delegato. L’assemblea di Istituto degli studenti adotta un regolamento, elaborato dal Comitato studentesco, nel quale vengono specificati i criteri di legittimità dell’assemblea i quali, pur assicurando la libertà di partecipazione, tengano comunque conto del fatto che solo una significativa presenza di studenti alle sue sedute ne rende valida la richiesta e le decisioni. L’assemblea si conclude con la stesura di un verbale dettagliato da consegnare al dirigente scolastico. La partecipazione all’assemblea di esperti, ai sensi del 6° comma dell’art.13 del D. L. n°297 del 16/04/1994, va richiesto al Consiglio di Istituto almeno 15 giorni prima della data nella quale si richiede di tenere l’Assemblea. Non possono tenersi assemblee nel mese di maggio. 6. I diritti e i doveri degli studenti sono quelli sanciti dal D.P.R. n°249 del 24/06/1998 e successive modifiche ed integrazioni 7. Gli studenti hanno il diritto di riunirsi in associazioni o gruppi per svolgere nell’ambito della scuola le attività previste dal P.O.F. o autonomamente progettate, anche in orario pomeridiano o extrascolastico. Essi sono tenuti a presentare al Dirigente scolastico il programma delle attività, con l’indicazione, nel caso di associazioni di studenti, dei partecipanti, delle finalità e degli obiettivi, degli spazi e dei materiali occorrenti, dei giorni e degli orari in cui s’intende utilizzare i locali della scuola, la partecipazione di eventuali soggetti esterni e il ruolo di questi. I responsabili dell’associazione concordano con il dirigente e con il responsabile dei servizi amministrativi della scuola tutti i dettagli delle iniziative, attraverso la stipula di un atto scritto, relativo anche all’assunzione, da parte dell’associazione, di ogni responsabilità nell’utilizzo dei locali e delle strutture e nel rispetto delle norme organizzative e di sicurezza della scuola. 8. È consentita, negli stessi termini previsti dall’articolo 7, la disponibilità della scuola per associazioni formate da ex studenti dell’ “M. Buonarroti” di Caserta. 9. Gli studenti hanno il diritto di conoscere il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto predisposto annualmente dalla scuola e la programmazione didattica del Consiglio di classe. Il dirigente scolastico e i suoi collaboratori, pertanto, ad inizio di anno scolastico illustreranno il P.O.F. agli studenti del comitato studentesco; il P.O.F., inoltre, sarà illustrato in ogni classe a cura dei docenti e copia di esso sarà disponibile all’albo e presso la segreteria per chiunque voglia trarne copia. I docenti del Consiglio di classe provvederanno, inoltre, ad illustrare gli obiettivi, i percorsi didattici, i criteri di valutazione della programmazione del Consiglio stesso. 10. Gli studenti hanno diritto ad una informazione tempestiva riguardo il proprio rendimento. I docenti comunicano immediatamente gli esiti delle verifiche orali e illustrano agli alunni gli elaborati svolti in classe e corretti entro venti giorni dal loro svolgimento. 11. Gli allievi, a domanda, possono accedere alla frequenza gratuita di corsi curriculari ed extracurriculari attivati dall’Istituto nei limiti di bilancio e finanziati dal MPI o dalla Regione o da altri Enti Territoriali conseguendo crediti formativi riconosciuti. Quando il contenuto del corso sia tale da consentire il conseguimento di una certificazione esterna- Trinity, ECDL ed ECDL Cad , sicurezza - l’allievo è tenuto al versamento del costo della Skill card – ove prevista- e dell’esame. 12. Gli allievi, a domanda, possono accedere gratuitamente alle attività di protagonismo giovanile attivate dall’Istituto con fondi di bilancio. 13. Gli allievi accedono al servizio di comodato d’uso gratuito dei testi secondo le norme del bando annuale emanato dall’istituto C ) Impegni Gli allievi si impegnano a: 1. Frequentare regolarmente i corsi per almeno tre quarti dell’orario annuale previsto dal curricolo 2. rispettare gli orari 3. mantenere un comportamento corretto all'entrata e all'uscita, durante l'intervallo, il cambio dei docenti, gli spostamenti nell'edificio e durante le uscite didattiche e i viaggi d'istruzione 4. rispettare i compagni di scuola 28 5. 6. 7. 8. 9. mantenere un comportamento rispettoso ed educato nei confronti di tutto il personale della scuola, sviluppare rapporti di integrazione e di solidarietà rispettare le decisioni della maggioranza e le idee di chi è in minoranza utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, senza danneggiarli; rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola; 10. perseguire gli obiettivi del percorso di studi presentati dai docenti; 11. assumersi le proprie responsabilità e non arrendersi di fronte alle difficoltà 12. prestare attenzione durante la lezione e collaborare attivamente con impegno e serietà allo svolgimento della stessa 13. partecipare al lavoro in aula e/o laboratorio ascoltando, segnalando dubbi o difficoltà, chiedendo spiegazioni ed aiuto 14. seguire il lavoro didattico, comprese le verifiche orali, con attenzione e partecipazione; 15. svolgere i compiti e i lavori affidati per casa; 16. considerare l'aspetto costruttivo dei richiami da parte del personale della scuola, richiamo che avviene solo quando è stata infranta una regola o è stato assunto un comportamento a rischio e/o indecoroso, evitando le polemiche e ricercando il dialogo; 17. rispettare il "Patto di corresponsabilità", il regolamento d’Istituto e le disposizioni sulla sicurezza, consapevoli delle sanzioni. 18. sottoporsi regolarmente alle verifiche TITOLO III - I GENITORI 1. I genitori degli alunni dell’I.T. “M. Buonarroti” di Caserta hanno il diritto-dovere di interessarsi delle attività e dei problemi dell’Istituto e di dare il proprio contributo per la loro soluzione. Tale diritto-dovere viene esercitato mediante la partecipazione, nelle forme stabilite dalla legge, agli organi Collegiali. 2. I rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di classe costituiscono il Comitato dei genitori. Tale Comitato usufruisce dei locali dell’Istituto per le proprie attività ed ha a disposizione uno spazio nella bacheca per le proprie comunicazioni. 3. I genitori hanno il diritto di riunirsi in assemblea, a livello di classe, corso e istituto, usufruendo dei locali dell’Istituto. La richiesta di assemblea va presentata al Dirigente scolastico almeno una settimana prima. L’assemblea di classe o corso va richiesta dai rappresentanti eletti nei Consigli di classe o da almeno un decimo dei genitori. L’assemblea di Istituto va richiesta dai rappresentanti dei genitori eletti nel Consiglio di Istituto o dal Comitato dei genitori, attraverso i suoi portavoce. 4. Attraverso il Comitato dei genitori, i genitori degli alunni esercitano il loro diritto a intervenire nella formulazione del Piano dell’Offerta Formativa e delle programmazioni di classe. 5. I genitori degli alunni hanno il diritto di riunirsi in gruppi o associazioni ed usare, per attività o riunioni riguardanti i problemi scolastici, i locali dell’Istituto, previo accordo con il dirigente scolastico e secondo le disposizioni organizzative in merito alla sicurezza stabilite nel presente regolamento. 6. Ogni genitore ha il diritto di essere informato in merito alla situazione del proprio figlio riguardo le attività dell’Istituto e in relazione a situazioni impreviste venutesi a creare e che possano determinare modifiche al calendario delle attività scolastiche programmato. 7. La scuola comunica con i genitori, di norma, per il tramite degli alunni; in casi particolari si avvarrà della comunicazione telefonica o, in seconda istanza, del servizio postale. 8. I genitori si impegnano a: 1. Prendere visione del "Patto di corresponsabilità educativa" e farne motivo di riflessione con i propri figli; 2. aiutare i figli a riconoscere e a rispettare il valore di regole comportamentali; 3. controllare con frequenza il diario e responsabilizzare il figlio a casa; 4. sollecitare la conversazione su argomenti scolastici, di attualità, su problematiche tipiche dell'età; 5. aiutare il figlio ad organizzare gli impegni di studio e le attività extrascolastiche in modo adeguato e proporzionato; 6. evidenziare, nei confronti dei figli e della realtà esterna, l'importanza della scuola; 7. collaborare con i docenti per il raggiungimento degli obiettivi educativi; 29 8. utilizzare con frequenza le possibilità di ricevimento settimanale dei docenti per contribuire, in sintonia con loro, alla formazione dei figli: 9. partecipare alle riunioni organizzate dalla scuola per conoscerne l'offerta formativa; 10. evitare di "giustificare" in modo parziale il proprio figlio ed essere disposti a dare credito ai docenti, altrimenti verrebbe a mancare quella collaborazione che aiuta e/o potenzia il raggiungimento degli obiettivi educativi e comportamentali dei ragazzi; 11. non considerare poco importante il proprio apporto educativo alla scuola, ritenendo che i docenti, essendo "tecnici" della formazione, debbano potersi totalmente sostituire alla famiglia. TITOLO V – SANZIONI DISCIPLINARI I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale. In rapporto alla gravità delle mancanze commesse, le sanzioni disciplinari sono: ammonizione scritta - organo competente a comminarla: dirigente scolastico o docente; per mancanze lievi e medie accompagnamento dei genitori - organo competente: dirigente scolastico e docente; per mancanze gravi allontanamento dalle lezioni per un periodo inferiore a 5 gg – organo competente il ds allontanamento dalle lezioni per un periodo inferiore a quindici giorni - organo competente: Consiglio di classe allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore a quindici giorni - organo competente: Consiglio d’Istituto allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico - organo competente: Consiglio d’Istituto esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi - organo competente: Consiglio d’Istituto 1.Le sanzioni disciplinari dell’ammonizione scritta, privata o sul registro di classe, e dell’accompagnamento saranno comminate, in rapporto alla frequenza dell’infrazione, secondo il principio di gradualità: a coloro che si rendono responsabili di violazioni, relative a comportamenti scorretti e improntati a mancanza di rispetto nei confronti del capo di Istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei propri compagni; ovvero per linguaggio blasfemo, disturbo durante la lezione; introduzioni di oggetti pericolosi; iniziative volte a favorire l’ingresso di estranei; falsificazione di atti e documenti; in caso di assenze individuali o collettive ingiustificate ed in caso di violazioni delle disposizioni organizzative e della sicurezza contemplate dal presente regolamento; in caso di mancato rispetto del patto formativo, mancato rispetto delle norme di sicurezza; sottrazione di beni della scuola, incuria dell’ambiente scolastico; utilizzo irresponsabile delle attrezzature. 2. L’uso scorretto del telefonino che disturbi una lezione è sanzionato con allontanamento dalle lezioni ed anche con ritiro temporaneo dell’oggetto. 3. La sanzione disciplinare dell’allontanamento dalla comunità scolastica può essere disposta per un periodo non superiore ai quindici giorni ed è rapportata alla gravità dell’infrazione. Il Consiglio di classe può comminarla in caso di gravi o reiterate violazioni disciplinari quali: il danneggiamento volontario del patrimonio della scuola o del corredo dei compagni, il disturbo reiterato di tutte le attività che si svolgono all’interno della scuola, gravi mancanze nel rispetto della persona di tutti i soggetti della comunità scolastica, l’allontanamento dall’aula o dall’Istituto senza autorizzazione. 4. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica potrà essere disposto, inoltre, quando siano stati commessi reati gravi o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. Durante il periodo di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica il dirigente scolastico convocherà periodicamente presso la scuola lo studente e i suoi genitori al fine di prepararne il rientro a scuola. 30 Inoltre la scuola attiva percorsi educativi di recupero e/o assegna all’allievo attività riparatorie di rilevanza sociale o comunque rilevanti all’interno della comunità scolastica. 5. La infrazione è ritenuta lieve se trattasi di caso singolo, media se ripetuta due volte, grave se ripetuta tre volte. Tuttavia il peso assegnato alla infrazione dipende anche dalla natura della stessa; perciò anche nel caso di una singola inosservanza della regola, se l’allievo si macchia di disturbo reiterato alla lezione, di atti contro il patrimonio o contro le persone, di uso scorretto del telefonino durante la lezione, comunque, l’infrazione è ritenuta grave . In tal caso, il Consiglio di classe si riserva il ricorso alla valutazione negativa della condotta , salvo evidente ravvedimento. 6. In caso di involontario o volontario danneggiamento alle strutture, alle suppellettili, ai beni della scuola, i responsabili sono tenuti al risarcimento. Tale risarcimento è obbligo delle famiglie cui compete rispondere dell’operato dei figli che nel caso di specie si configura come “reato contro il patrimonio”. 7. La responsabilità disciplinare è personale. Nessun allievo può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare può influire sulla valutazione del profitto. La sanzione disciplinare può essere convertita in attività in favore della scuola. 8. Contro le sanzioni disciplinari, diverse da quelle relative all’allontanamento, per i cui relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all’art. 328, commi 2 e 4, del D.L.vo 16/4/1994 n°297 e del D.P.R. n 235 del 21 novembre 2007, è consentito agli studenti presentare ricorso all’Organo di Garanzia dell’Istituto entro quindici giorni dalla comunicazione. L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni.(art.5 comma 1). Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. TITOLO VI – L’ORGANO DI GARANZIA 1. Costituzione e composizione dell’Organo di garanzia. L’Organo di Garanzia, presieduto sempre dal Dirigente Scolastico, è costituito da un docente, da uno studente e da un genitore. È eleggibile nell’organo di garanzia un qualsiasi docente/ genitore/allievo dell’istituto. Gli elettori dell’organo di garanzia sono le rispettive componenti scolastiche facenti parte del consiglio di istituto. Per ciascuna componente viene eletto sia il membro effettivo che quello supplente. 2. Durata in carica dell’Organo. L’Organo di Garanzia dura in carica un anno scolastico. Esso viene rinnovato all’inizio di ogni anno scolastico. Nelle more del rinnovo dell’Organo di Garanzia, quello costituito per l’anno precedente continua a svolgere le sue funzioni in regime di proroga. 3. Competenze dell’Organo All’Organo di Garanzia vengono attribuite tutte le competenze previste dall’art. 5 dello Statuto degli studenti ed in particolare esso è competente a valutare le impugnative avverso le sanzioni disciplinari irrogate in base al Regolamento di istituto. 4. Modalità di accesso. Gli studenti che intendano ricorrere all’Organo di Garanzia devono inoltrare un’istanza scritta al Presidente dell’Organo per il tramite dell’ufficio di segreteria. Gli studenti hanno, altresì, diritto ad essere ascoltati dai componenti dell’Organo appositamente riuniti per esporre verbalmente le proprie ragioni e/o giustificazioni. Nel termine di 10 giorni dalla ricezione del ricorso l’organo deve, comunque, decidere sullo stesso. 5. Riunione dell’Organo ed incompatibilità L’Organo si riunisce su convocazione del Presidente ogni volta che egli ne ravvisi la necessità. In ogni caso dev’ essere convocato qualora ne facciano istanza tre dei suoi componenti. In caso di incompatibilità, qualora faccia parte dell’O.G. lo stesso soggetto che abbia erogato la sanzione o lo studente sanzionato o un suo genitore, subentrano i membri supplenti. L’astensione di uno dei membri non influisce sul conteggio dei voti. 6. Funzionamento dell’Organo di garanzia 31 Le deliberazioni dell’organo di garanzia sono valide solo se sono presenti tutti i membri . L’organo decide anche sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento. TITOLO VII – UTILIZZO BIBLIOTECA-LABORATORI-PALESTRA-AULE SPECIALI 1. La Biblioteca è aperta tutto l’anno scolastico per il prestito e la consultazione, secondo l’orario esposto all’ingresso del locale in cui essa ha sede. 2. Sono ammessi al prestito,secondo le modalità previste dallo specifico regolamento di funzionamento, gli alunni, il personale docente e non docente in servizio nell’Istituto; gli ex alunni e il personale già in servizio nell’Istituto sono ammessi al prestito previa autorizzazione del dirigente scolastico. 3. Chiunque usufruisca degli spazi della Biblioteca è tenuto al rispetto delle norme stabilite dal responsabile del servizio, in particolare lo svolgimento nella massima tranquillità delle attività di studio e l’integrità delle cose. Chi si renderà responsabile di violazioni verrà allontanato dal personale addetto al servizio e chiamato a risarcire gli eventuali danni, a norma di legge. 4. L’utilizzo dei laboratori e delle aule speciali è assicurato ad ogni classe, in proporzione alle ore settimanali previste dai curricoli delle diverse discipline. Tutti i docenti pongono la massima cura nel prevedere, nella propria programmazione didattica, l’utilizzo delle attrezzature esistenti. Essi si avvalgono della collaborazione del personale tecnico assegnato ai vari laboratori ed aule speciali. 5. L’accesso e l’utilizzo dei laboratori ed aule speciali è regolato dalle norme fissate nei regolamenti specifici. L’accesso deve essere prenotato attraverso il sito dell’Istituto. 6. La palestra è a disposizione delle classi per le normali attività curricolari e per le attività scolastiche extracurricolari. Queste ultime si svolgono secondo le modalità previste dal Piano delle attività del Collegio dei Docenti e gli orari stabiliti dal Consiglio di Istituto. L’utilizzo delle attrezzature della palestra deve essere rispettoso delle regole impartite dai docenti. 7. I docenti di educazione fisica hanno l’obbligo di accompagnare gli alunni dall’aula alla palestra e viceversa; per nessun motivo gli alunni possono lasciare l’aula o la palestra senza il docente responsabile. Nelle ore di utilizzazione della palestra un ausiliario deve prestare servizio nella palestra stessa e ne deve assicurare la chiusura nelle ore nelle quali non si svolgono attività; questi, inoltre, deve impedire l’accesso agli alunni non accompagnati dai docenti di educazione fisica. 8. L’uso della palestra è riservato al centro sportivo d’Istituto secondo il dettato dello specifico regolamento 9. Il Museo Michelangelo – ora Museo di interesse Regionale - è aperto per visita ed esercitazioni, secondo l’orario concordato dal docente con il personale tecnico addetto. La sezione di Mineralogia del Museo è in esposizione permanete, così come quella dei modellini didattici. 10. La fotocopiatrice può essere utilizzata per uso didattico limitatamente ai compiti e alle esercitazioni; è fatto divieto procedere a copie di libri, appunti o altro materiale. TITOLO VIII - VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE Annualmente, il Collegio dei Docenti stabilisce i criteri per l’effettuazione delle visite guidate e dei viaggi d’Istruzione; per questi ultimi stabilisce anche durata per classe, finalità e procedure specifiche. Nell’ambito della delibera di cui al punto precedente ciascun Consiglio di classe può deliberare visite guidate e viaggi di istruzione nella riunione per la programmazione didattica ed educativa, aperta alla partecipazione dei rappresentanti degli alunni e dei genitori democraticamente eletti, definendo i criteri e gli ambiti. Visite guidate e viaggi di istruzione devono avere chiare finalità educative e di conoscenza del patrimonio artistico-culturale locale e nazionale, esplicitate in fase di proposta operativa dal gruppo dei docenti interessati alla realizzazione . La proposta di viaggio e la relativa procedura attuativa devono seguire l’apposito regolamento . Le visite guidate e i viaggi di istruzione vengono approvati per la parte organizzativa e finanziaria dal Consiglio di Istituto. 32 Le visite guidate devono avere, di norma, la durata dell’orario scolastico; ogni classe ne può programmare fino a tre nel corso dell’anno scolastico, salvo diverso disposto del collegio I viaggi di istruzione hanno la durata stabilita annualmente dal Collegio. Sia per le visite guidate che per i viaggi di istruzione i gruppi dovranno essere formati al massimo da 50 alunni. Per le altre voci si fa riferimento al testo integrale del POF. 33