Istituto Tecnico Statale
“Michelangelo Buonarroti”
Settore Tecnologico- indirizzi : Costruzioni ambiente territorio - Sirio serale
Costruzioni ambiente territorio articolazione “Geotecnico”
Chimica , Materiali e Biotecnologie articolazione “Biotecnologie sanitarie”
Agraria, agroalimentare, agroindustriale
Settore economico- indirizzi: Turismo - Amministrazione finanza e
Marketing articolazione “Relazioni Internazionali per il marketing “
Centro AICA ECDL, ECDL CAD. Centro TRINITY
Museo “Michelangelo”
riconoscimento regionale
L. R. 12/2005
ISTITUTO BUONARROTI
CASERTA
Pof 2012/2013
ABSTRACT
( Il testo integrale in formato ipertestuale è consultabile sul sito
della scuola)
1
INDICE
La storia
Pag .3
L’identità e i valori
Pag.3
Gli indirizzi di studio
Pag.7
I quadri – orario
Pag.9
Le competenze
Pag.16
L’organizzazione del progetto
educativo
Pag.17
(dipartimenti, consigli di classe, valutazione degli
alunni, crediti e debiti formativi)
Gli stages
Pag.21
Le attività extracurriculari
2012-2013
L’orientamento
Pag.22
La formazione degli adulti
Pag.25
Il regolamento
Pag.26
Pag.24
(Diritti e doveri degli studenti, uso di aule
speciali e palestra,sanzioni, visite guidate e
viaggi di istruzione)
2
LA STORIA
L’Istituto tecnico “Michelangelo Buonarroti” è stato istituito nel 1963.
La sua radice risale a Ferdinando II di Borbone il quale volle la fondazione di un Istituto Tecnico Agrario,
inaugurato effettivamente nel 1864 sotto la Deputazione Provinciale di Terra di Lavoro e denominato,
successivamente, Regio Istituto Agrario Garibaldi.
Nel 1914 l’Istituto Agrario fu trasformato in Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Terra di Lavoro”
dal quale l’Istituto Buonarroti gemmò nel 1963 ereditando collezioni ed oggetti di topografia, calcolo e
agrimensura
già appartenenti
all’antico Istituto Agrario . Tali oggetti sono
oggi visibili nel Museo
Permanente istituito ed aperto al pubblico nel 2004 in partenariato con la Soprintendenza di Caserta e
Benevento che ne ha la tutela.
A partire dall’a.s. 2004/05 lo storico ITG si è trasformato in I.S.I.S.S. (Istituto di istruzione secondaria
superiore) perché, all’indirizzo geometri, si sono aggiunti l’indirizzo turistico ITER, l’indirizzo agrario ITAS
e il corso Serale per geometri- progetto SIRIO. In forza della riforma della scuola secondaria del 2010 , il
Buonarroti ha riassunto la denominazione di Istituto Tecnico Statale .
La ritrovata denominazione offre lo spunto per sottolineare in maniera inequivocabile la “mission”
della scuola orientata alla formazione di tecnici per i diversi settori produttivi ed economici ; quei
tecnici che tanto hanno fatto per lo sviluppo del Paese e tanto ancora possono fare ; tecnici oggi
sottovalutati da mode cieche che non sanno – o non vogliono – fare i conti con i talenti dei giovani e con
le prospettive reali del mercato del lavoro .
L’ IDENTITÀ
L’ ITS Buonarroti si colloca sul territorio come un polo per la formazione di tecnici nel campo edile, turistico
ed agrario.
L’istituto progetta il suo piano dell’offerta formativa coerentemente con le indicazioni dei curricoli e del
territorio di appartenenza, ridisegnandoi percorsi didattici nel rispetto della centralità dell’alunno ed in una
continua opera di miglioramento di quanto realizzato .
“Formare tecnici” significa sviluppare nei giovani competenze ed abilità con immediata ricaduta
professionale, partendo da una solida preparazione culturale di base, necessaria ai bisogni di crescita , identità
e cittadinanza europea.
Ciò ha riflesso immediato sul modo di fare scuola, pertanto:
3
1. l’istituto conduce una seria riflessione sulla valenza formativa ed orientativa delle discipline e
organizza l’attuazione dei curricoli in funzione di competenze rispondenti alla realtà professionale e
culturale;
2. le competenze professionali sono integrate con quelle della cultura umanistico- letteraria, scientifica
e tecnologica per rispondere all’esigenza di equilibrio e di sintesi tra competenze tecniche e
preparazione socio-culturale ;
3. le iniziative, curricolari ed extracurricolari, intendono dare una risposta concreta all’esigenza di
crescita civile ed umana dei giovani, con particolare riferimento ai temi di attualità ed alle
problematiche giovanili.
Profilo Formativo in uscita degli studenti dell’ITS Buonarroti
L’ITS Buonarroti, nella prospettiva della formazione integrale della persona, assume l’educazione ai valori
come linea guida della sua organizzazione e del suo curricolo.
Le motivazioni fondamentali di questa scelta pedagogica discendono da alcune problematiche cruciali della
società contemporanea :
 necessità di contrastare il relativismo culturale ed etico,che priva i giovani di punti di riferimento e
di orientamento morale universalmente riconosciuti , e la tendenzaall’individualismo a alla
chiusura nel privatosempre più diffusa;
 l’urgenza di sviluppare nelle nuove generazioni un approccio valoriale interculturale, per abituarle
a vivere e relazionarsi correttamente in un contesto sociale sempre più multietnico e multiculturale.
Pertanto la scuola si pone quali finalità educative:
la formazione di personalità armoniche attraverso lo sviluppo di atteggiamenti etici
la costruzione di conoscenze, abilità e competenze idonee a sviluppare comportamenti coerenti
con i principi ed i valori sopra esposti;
il superamento del relativismo culturale ed etico attraverso:
 losviluppo della motivazione
 la cura di memorizzazione , organizzazione ed elaborazione dei contenuti
 la consapevolezza della propria conoscenza
 il controllo delle operazioni che la mente svolge durante l’attività di apprendimento
finalizzato allo sviluppo del metodo di studio
 la rimozione della sfiducia ed il rafforzamento dell’autostima
 l’autonomia di scelta e di pensiero

Nell’educazione ai valori sono coinvolte tutte le discipline di cui vengono approfonditi gli aspetti
epistemologici quali strumento di orientamento per il personale progetto di vita.
Un’attenzione particolare è posta al monitoraggio costantedel comportamento scolastico e sociale degli
allievi.
In tale ottica si muove il tradizionale ricorso al CIC finalizzato ad offrire un supporto alla crescita nelle fasi
di disagio adolescenziale ; la struttura , affidata a psicologi del Melagrana ONULS , è aperta a genitori e
docenti . Lo stesso gruppo assicura per gli allievi in uscita il “ bilancio delle competenze “ , utile strumento di
auto orientamento e di conoscenza delle proprie potenzialità .
A sostegno del successo formativo della sua popolazione scolastica il “sistema Buonarroti” pone in essere
una progettazione didattica che lega gli obiettivi in uscita alla definizione di standard minimi nelle singole
discipline. È bene precisare che gli obiettivi minimi rappresentano strumenti di regolazione del processo
4
formativo, punti di arrivo irrinunciabili che non esauriscono l’insieme delle competenze del curricolo, ma che
costituiscono la base comune per poter costruire il sapere nel rispetto delle capacità e potenzialità del singolo
allievo .
La procedura di verifica delle competenze si fonda su un lessico comune a garanzia di uniformità. Il processo
di certificazione di alcune competenze viene integrato anche attraverso il ricorso ad Enti valutatori esterni.
Così dal 2001 l’Istituto offre alla sua utenza servizi di certificazione delle competenze informatiche e
linguistiche essendo Test Center AICA per il conseguimento della Patente Europea del Computer e Test
Center TRINITY per lalingua inglese. Nel 2006, nel rispetto della specificità degli obiettivi professionali del
profilo formativo in uscita, il servizio si è arricchito attraverso l’attivazione di un Test Center CAD per la
certificazione delle competenze necessarie ad operare con programmi di progettazione assistiti dal computer.
La certificazione esterna è assicurata anche per lelingue oggetto di studio nell’indirizzo turistico :
spagnolo,francese, tedesco.
Le certificazioni esterne, riconosciute a livello europeo, permettono l’acquisizione di crediti formativi
spendibili sia nella formazione che nel mondo del lavoro.
La politica delBuonarroti prevede uno stretto rapporto con la realtà territorialee vede l’Istituto, con le sue
risorse strutturali e professionali, luogo di risposta ai bisogni formativi degli studenti e strumento di crescita
culturale per il territorio. L’Istituto, infatti, ha sottoscritto convenzioni con Enti Locali, Soprintendenza per i
Beni Architettonici-Paesaggio-Patrimonio storico-artistico e demoetnoantropologico per le province di
Caserta e Benevento, Archivio di Stato di Caserta, Laboratorio sperimentale di Frutticultura di
Caserta,Centro di Enologia del Ministero dell’Agricoltura di Velletri; mantiene rapporti con : Ordini
Professionali,Seconda Università degli studi di Napoli, Università degli Studi Federico II di Napoli , Enti di
Formazione accreditati. L’Istituto stesso è Ente di formazione accreditato dalla Regione Campania dal 2004.
La professionalizzazione degli allievi è favorita anche attraverso l’attivazione di corsi extracurriculari e
l’adesionea progetti finanziati dal Ministero della Pubblica Istruzione nell’ambito del Piano Operativo
Nazionale.
I bandi PONhanno lo scopo di adeguare ed innovare i sistemi di istruzione e formazione nazionali,
migliorandone la qualità. In particolare essi sono finalizzati al conseguimento dellecompetenze-chiave ,
quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione dello sviluppo personale , della cittadinanza attiva,
dell’inclusione sociale e dell’occupazione. Nella logica europea,aconclusione dell’istruzione e formazione
iniziale, tutti i giovani dovrebbero aver sviluppato le competenze-chiave a un livello tale che li prepari per la
vita adulta e dette competenze dovrebbero essere sviluppate ulteriormente, mantenute e aggiornate nel
contesto dell’apprendimento permanente.
Le competenze-chiave si sostanziano nell’ imparare ad imparare che rappresenta l’abilità di perseverare
nell’apprendimento. La correlata competenza comprende la consapevolezza del proprio processodi
apprendimento e dei propri bisogni, l'identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare
gli ostacoli in modo da apprendere in modo efficace. Ciò comporta l’acquisizione, l’elaborazione e
l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità, ed anche la ricerca e l’uso di strumenti orientativi . Imparare
a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro
esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti- a casa, sul lavoro, in
situazione di istruzione e formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una
persona possa acquisire tale competenza.
GLI OBIETTIVI
 far acquisire la padronanza di competenze scientifiche e tecnologiche che consentano al
diplomato tecnico di interpretare, partecipare, gestire e coordinare processi produttivi
caratterizzati da innovazioni continue, anche in una prospettiva di sviluppo .
5
 promuovere la sistematica e intenzionale integrazione tra le “tre culture”: umanistica, scientifica
e tecnologica
 intercettare l’evoluzione del fabbisogno di competenze che emerge dalle richieste del mondo del
lavoro e offrire una risposta alle nuove necessità occupazionali
 assicurare le competenze richieste dal mercato del lavoro : capacità comunicative e linguis tiche,
capacitàdi risolvere problemi, di ideazione e di creatività,
di lavorare in team,
I VALORI DI RIFERIMENTO
 accoglienza e solidarietà
 libertà e responsabilità
 rispetto delle regole e delle Istituzioni
 onestà e lealtà
 legalità ed etica della professione
 laboriosità e creatività
 spirito di ricerca
 giustizia e pace
 spirito di collaborazione per lavorare in team
 speranza ed ottimismo
 coraggio e partecipazione
 tutela della persona , dell’ambiente , del territorio e dei beni culturali
GLI STRUMENTI
 valorizzazione del metodo scientifico e dell’approccio laboratoriale, diffuso non solo alle
discipline tecnologiche, ma a tutte le discipline del curricolo
 utilizzo della didattica metacognitiva
 stage , esperienze aziendali
 orientamento , Incontri con testimoni del mondo del lavoro e della produzione , bilancio delle
competenze , clic lavoro – azione di intermediazione secondo le linee guida del ministero del
lavoro
6
GLI INDIRIZZI DI STUDIO AL “BUONARROTI”
Il “Michelangelo Buonarroti” attiva tre indirizzi di studio:
•
SETTORE TECNOLOGICO
INDIRIZZO
COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
•
SETTORE TECNOLOGICO
INDIRIZZO
COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
ARTICOLAZIONE GEOTECNICO
 SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO CHIMICA, MATERIALI E
BIOTECNOLOGIE ARTICOLAZIONE “BIOTECNOLOGIE SANITARIE”
•
SETTORE ECONOMICO INDIRIZZO TURISMO
•
SETTORE
ECONOMICO
INDIRIZZO
AMMINISTRAZIONE
FINANZA
E
MARKETING Articolazione
“RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING “
•
SETTORE
TECNOLOGICO
INDIRIZZO
AGRARIA,
AGROALIMENTARE
E
AGROINDUSTRIA
L’ identità della istruzione tecnica – che il Buonarroti persegue nella sua totalità – è “ connotata da una solida
base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’ Unione Europea “ .
I risultati di apprendimento,come appresso elencati, consentono agli studenti di

Inserirsi direttamente nel mondo del lavoro

Accedere all’Università o al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore

Accedere ai percorsi di studio-lavoro previsti per l’iscrizione agli albi professionali.
Le competenze conseguite al termine del primo biennio confluiscono nel “certificato di assolvimento
dell’obbligo scolastico” che viene rilasciato al termine del secondo anno.
Profilo culturale e risultati di apprendimento propri del settore economico
 analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a
spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;
 riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le
categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;
 riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro
dimensione locale/globale;
 analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali;
 orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale;
 intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e controllo
di gestione;
 utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti;
7
 distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per
individuare soluzioni ottimali;
 agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo
adeguamento organizzativo e tecnologico;
 elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti
informatici e software gestionali;
 analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti.
Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico
 individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni
intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;
 orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate
tecniche di indagine;
 utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
 orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare
attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio;
 intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del
prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione,
documentazione e controllo;
 riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi
processi produttivi;
 analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi
e al cambiamento delle condizioni di vita;
 riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali
dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;
 riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
8
QUADRI - ORARIO
L’ INDIRIZZO COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
I
II
III
IV
V
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
3
4
3
2
3
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
Scienze Integrate Fisica
Scienze Integrata Chimica
Tecnologie e Tecniche di rappresentazione
grafica
Tecnologie Informatiche
Scienze e Tecnologie applicate
Complementi di Matematica
Progettazioni, Costruzioni e Impianti
Geopedologia, economia ed estimo
Gestione di cantiere e sicurezza dell’ambiente di
lavoro
Topografia
3
3
3
3
3
3
3
1
7
3
2
4
1
6
4
2
4
7
4
2
4
Totale ore Settimanali
32
32
32
32
32
Totale annuo ore discipline Comuni
Totale annuo ore discipline di Indirizzo
660
396
660
396
495
561
495
561
495
561
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Lingua e Lettere italiane
Lingua Inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze Integrate (Sc. Della Terra e Biologia)
Scienze Motorie e Sportive
Religione Cattolica o attività alternativa
AREA DI INDIRIZZO
3
Totale annuo generale 1056* 1056* 1056** 1056** 1056**
* Laboratorio: 264 ore nel Biennio
** Laboratorio: 561 ore in 3a e 4a e 330 in 5a
9
SETTORE TECNOLOGICO
Indirizzo : Ambiente e territorio - Articolazione “GEOTECNICO”
Discipline
1° anno 2° anno 3° anno 4° anno
5° anno
Area Comune
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
1
1
2
2
2
Complementi di Matematica
Scienze integrate -scienze della terra e
biologia
2
2
Scienze integrate -Fisica
3
3
Scienze integrate - Chimica
3
3
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
3
3
Tecnologie informatiche
3
Scienze e tecnologie applicate
3
Gestione del cantiere e sicurezza
dell’ambiente di lavoro
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Geologia e geologia applicata
5
5
5
Topografia e costruzioni
3
3
3
Tecnologie per la gestione del territorio e
dell’ambiente
6
6
6
32
32
32
Area di indirizzo
32
32
10
Settore tecnologico
Indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie
Articolazione “Biotecnologie sanitarie”
Discipline
1° anno 2° anno 3° anno
4°
anno
5°
anno
Area Comune
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
1
1
Complementi di Matematica
Scienze integrate
(Scienze della Terra e Biologia)
2
2
Fisica
3
3
Chimica
3
3
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3
3
Tecnologie informatiche e laboratorio
3
Scienze e tecnologie applicate
3
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
6
6
6
4
4
4
3
3
4
3
3
Area di indirizzo
Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia
Biologia, Microbiologia e tecnologie di controllo
sanitario
Chimica organica e biochimica
Chimica analitica e strumentale
Legislazione sanitaria
3
32
11
32
32
32
32
L’ INDIRIZZO TURISMO
I
II
III
IV
V
4
3
2
4
3
2
4
3
2
4
3
2
4
3
2
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze Integrate
(Sc. della Terra e Biologia)
Scienze Motorie e Sportive
4
2
4
2
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o attività alternativa
1
1
1
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze Integrate Fisica
Scienze Integrata Chimica
2
3
3
4
2
3
2
3
3
4
2
3
2
3
3
4
2
3
2
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Lingua e Lettere italiane
Lingua Inglese
Storia
2
Geografia
Informatica
Economia Aziendale
Seconda Lingua
Terza Lingua
Discipline Turistiche Aziendali
Geografia Turistica
Diritto e Legislazione Turistica
Arte e Territorio
3
2
2
3
3
2
2
3
Totale ore Settimanali
32
32
32
32
32
Totale annuo ore discipline Comuni
660
660
495
495
495
Totale annuo ore discipline di Indirizzo
396
396
561
561
561
Totale annuo generale 1056 1056 1056 1056
1056
12
SETTORE ECONOMICO
Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione “ Relazioni Internazionali per il marketing “
1^
anno
2^
anno
3^
anno
4^
anno
5^ anno
Italiano
4
4
4
4
4
Storia
2
2
2
2
2
Inglese
3
3
3
3
3
Seconda lingua comunitaria
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
Diritto
2
2
2
Relazioni internazionali
2
2
3
Terza lingua straniera
Matematica
4
4
Informatica
2
2
Scieze integrate
2
2
(sc della Terra e Biologia
Scienze integrate (Fisica)
2
Scienze integrate (Chimica
Geografia
2
3
3
Tecnologie della comunicazione
Diritto-economia
2
2
Economia aziendale e geo-politica
4
4
5
5
6
Ed.fisica
2
2
2
2
2
Religione
1
1
1
1
1
Totale
32
32
32
32
32
13
L’ INDIRIZZO AGRARIA AGROALIMENTARE AGROINDUSTRIA
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Lingua e Lettere italiane
Lingua Inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze Integrate (Sc. della Terra e Biologia)
Scienze Motorie e Sportive
Religione Cattolica o attività alternativa
AREA DI INDIRIZZO
Scienze Integrate Fisica
Scienze Integrata Chimica
Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica
Tecnologie Informatiche
Scienze e tecnologie applicata
Complementi di Matematica
Produzioni Animali
Produzioni Vegetali
Trasformazione dei prodotti
Economia,estimo o marketing e legislazione
Genio rurale
Biotecnologie agrarie
Gestione dell’ambiente e del territorio
Totale ore Settimanali
I
II
III
IV
V
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
3
4
3
2
3
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
3
3
3
3
3
3
3
1
3
5
2
3
3
1
3
4
3
2
2
2
2
2
4
3
3
3
2
32
32
32
32
32
Totale annuo ore discipline Comuni 660
Totale annuo ore discipline di Indirizzo 396
660
396
495
561
495
561
495
561
Totale annuo generale 1056 1056 1056 1056 1056
264 ore di laboratorio nel Biennio
561 ore di laboratorio in 3a e 4a
330 ore di laboratorio in 5a
14
SETTORE TECNOLOGICO
INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE e AGROINDUSTRIA
Articolazione trasformazione e produzione
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Lingua e Lettere italiane
Lingua Inglese
Storia
Matematica
Diritto ed Economia
Scienze Integrate (Sc. della Terra e Biologia)
Scienze Motorie e Sportive
Religione Cattolica o attività alternativa
AREA DI INDIRIZZO
Scienze Integrate Fisica
Scienze Integrata Chimica
Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica
Tecnologie Informatiche
Scienze e tecnologie applicata
Complementi di Matematica
Produzioni Animali
Produzioni Vegetali
Trasformazione dei prodotti
Economia,estimo o marketing e legislazione
Genio rurale
Biotecnologie agrarie
Gestione dell’ambiente e del territorio
I
II
III
IV
V
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
4
2
2
2
1
4
3
2
3
4
3
2
3
4
3
2
3
2
1
2
1
2
1
3
3
3
3
3
3
3
1
3
5
2
3
3
1
3
4
3
2
2
2
2
2
4
3
3
3
2
Totale ore Settimanali
32
32
32
32
32
Totale annuo ore discipline Comuni
Totale annuo ore discipline di Indirizzo
660
396
660
396
495
561
495
561
495
561
Totale annuo generale
1056
1056
1056
1056
1056
264 ore di laboratorio nel Biennio
561 ore di laboratorio in 3a e 4a
330 re di laboratorio in 5a
15
Competenze chiave
In ragione delle scelte etiche e pedagogiche operate dal collegio e dai consigli di classe , il Buonarroti
ha individuato le competenze chiave necessarie allo sviluppo globale della personalità dell’allievo sia
trasversali e dunque comuni a tutte le discipline , sia di area disciplinare .
Competenze chiave trasversali
1)
2)
3)
relazionarsi alle persone :

conoscersi e valutare i propri punti di forza e debolezza;

promuovere lo sviluppo di sé

comunicare

lavorare in gruppo

relazionarsi in ambito europeo

relazionarsi con le istituzioni
gestire le situazioni, con particolare riferimento:

al tempo

ai cambiamenti

agli eventi che richiedono iniziativa e assunzione di decisioni
accedere alle informazioni:
 reperire, organizzare, interpretare, selezionare, rielaborare il materiale informativo anche
attraverso le nuove tecnologie
 individuare il senso delle dinamiche socio-storico-economiche
4)
gestire il proprio autoapprendimento lungo tutto l’arco della vita attraverso l’utilizzo di una gamma di
metodi e tecniche, quali:
5)

osservazione e interpretazione di fatti e fenomeni

definizione di obiettivi e risultati attesi

soluzione di problemi

programmazione

progettazione

verifica dei risultati
compiere scelte di

promozione della solidarietà

di espressione etica della professionalità
 di civiltà e di democrazia attraverso l’accesso consapevole e critico al testo scritto.
16
Le competenze di costituzione e cittadinanza previste dagli ordinamenti vigenti ,per la loro trasversalità,
sono oggetto di attenzione di tutte le discipline ,anche se storia e diritto ne cureranno più da vicino gli aspetti
correlati ad alcune specifiche tematiche.
Per il dettaglio delle competenze disciplinari si rinvia al testo integrale del POF.
ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO
L’ ALLEANZA SCUOLA-FAMIGLIA
La scuola ricerca l’alleanza della famiglia per la condivisione delle scelte educative e per centrare l’obiettivo
del successo scolastico attraverso la definizione di un patto formativo che descrive i reciproci obblighi e i
diritti dell’utenza .
Esso è sottoscritto tra
studente – quale titolare del diritto soggettivo allo studio e centro intorno al quale ruota un
meccanismo educativo che invia sollecitazioni e riceve risposte in termini di
comportamenti e risultati;
famiglia – quale nucleo primario di educazione e substrato socio-culturale di ciò che ogni
individuo è ;
scuola
– quale responsabile del setting pedagogico e della trasparenza del percorso attraverso
l’esplicitazione, da parte dei docenti, del percorso didattico, nelle sue varie fasi, così
che l’allievo sia consapevole di quanto gli viene richiesto e del perché gli viene
richiesto.
Lo scenario dei diritti doveri di ciascuna componente è descritto in particolare nel Regolamento d’Istituto di
cui il Patto Formativo è parte integrante e nel quale sono riportate le regole e l’organizzazione della scuola
(appendice 2).
Inoltre il dialogo scuola famiglia è tenuto attivo attraverso incontri generali o singoli , messaggi ufficiali e
SMS che giungono direttamente al cellulare del genitore , utilizzo di scuolanet ove la famiglia trova
informazioni sul profitto e sulla condotta del proprio ragazzo .
L’ ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
A.
I Dipartimenti
Dei dipartimenti, istituiti dal collegio dei docenti nel 2004, fanno parte i docenti della stessa disciplina o area
disciplinare. Sono organi di progettazione didattica ed elaborano e propongono ai consigli di classe percorsi
modulari costruiti sulla scorta degli obiettivi del profilo formativo in uscita e dei programmi e linee guida
ministeriali.
B.
I Consigli di classe
I consigli di classe, sulla scorta delle valutazioni diagnostiche dei singoli docenti, trasformano le
proposte dei dipartimenti in percorsi operativi, definendo priorità, metodi, iniziative di recupero e
sostegno,ambiti e percorsi di interdisciplinarietà; ciò al fine di adeguare il profilo di competenze da
17
promuovere negli allievi ed i nuclei fondanti delle discipline al fabbisogno formativo della classe. Particolare
attenzione è posta alla condivisione delle competenze trasversali cui concorre l’opera di tutte le discipline .
In ordine alle competenze trasversali per attuare al meglio la riforma del curricolo , ciascun
consiglio di classe individua una competenza trasversale oggetto di osservazione e verifica da parte di
ciascun componente il consiglio.
Inoltre con l’anno scolastico 2012/2013 sono stati attivati i CTS – comitati tecnico scientifici – previsti
dalla riforma per interfacciare la scuola al mondo del lavoro .
La costituzione del CTS è finalizzata particolarmente a :
- trasferire all’istituzione scolastica le competenze tecniche e la cultura organizzativa propria del
mondo del lavoro, in una con i valori, i comportamenti formali ed informali che caratterizzano il
modo di lavorare proprio nel settore edilizio, turistico ed agrario ;
- realizzare una significativa integrazione del curriculum scolastico con l’individuazione di profili
professionali e correlate competenze per un radicamento della formazione tecnica dell’indirizzo CAT
, TUR ed Agrario nel tessuto socio economico produttivo proprio del territorio casertano ;
- pianificare l’utilizzo della quota di flessibilità per la realizzazione di stage ed alternanza scuola lavoro
;
- sviluppare i processi di apprendimento degli studenti dell’Istituto con esperienze vissute in attività
produttiva al fine di acquisire flessibilità nell’adattarsi a metodi innovativi di produzione ;
- sviluppare negli studenti l’attitudine all’apprendimento continuo per tutto l’arco della vita , al lavoro
in team ;
- promuovere la diffusione di studi e ricerche proprie del settore ;
- favorire l’ aggiornamento del personale docente ;
- sostenere l’orientamento post diploma ;
- promuovere l’innovazione dell’offerta formativa ;
-
favorire la diffusione della cultura dell’istruzione tecnica quale luogo di integrazione tra cultura
umanistica , scientifica e tecnologica ;
-
favorire l’incontro tra la scuola e le aziende di settore per la concreta realizzazione degli stage e
dell’alternanza scuola lavoro .
Le scelte dei CTS sono filtrate dal collegio dei docenti che resta l’organo principe della politica
didattico metodologica della scuola .
I CTS si relazionano con il consiglio d’Istituto che è l’organo deputato alla definizione della politica
scolastica sul territorio .
C.
La Verifica e la Valutazione
La verifica avviene attraverso prove strutturate, non strutturate, semi strutturate coerenti alla unità di lavoro
svolta e adeguata al tempo disponibile allo svolgimento. Le verifiche rappresentano il luogo del controllo
dell’apprendimento e consentono al docente di:
1. apportare eventuali modifiche al percorso didattico, rispetto ai modi ed ai tempi fissati;
2. differenziare la proposta formativa;
3. attuare attività di recupero per gli allievi che non hanno raggiunto gli obiettivi .
L’ allievo è informato circa l’obiettivo del lavoro in corso e circa le modalità di lavoro richiesto, nonché sulle
modalità di verifica e di valutazione,
18
Tali informazioni gli consentono
qualitativi che quantitativi.
di individuare correttivi al proprio modo di studiare, in termini sia
Alla valutazione finale degli alunni concorrono:



il percorso di apprendimento, ovvero il cammino compiuto dall’alunno in termini di prestazioni di tipo
cognitivo;
l’impegno e il rispetto delle scadenze, cioè la diligenza con la quale l’alunno affronta lo studio ed
osserva i termini stabiliti per le prestazioni richieste;
la partecipazione, quale apporto personale dell’alunno in termini di interventi, quesiti posti, opinioni
espresse durante lo svolgimento delle lezioni, così descritta:
- propositiva: gli interventi sono pertinenti, costruttivi, realizzati autonomamente;
- sollecitata: la partecipazione deve essere stimolata da precise richieste del docente;
- passiva:
lo studente subisce l’attività scolastica;
- di disturbo: gli interventi sono eccessivi ed inopportuni.
Il metodo di studio è così descritto:
- organizzato: lo studente gestisce lo studio in modo efficace, quindi ripartisce i carichi di lavoro, prende
appunti, analizza i testi, riorganizza le idee, ripete quanto studiato;
- ripetitivo: la preoccupazione dello studente non è quella di capire quanto studiato, ma di imparare a
memoria e/o applicare meccanicamente procedure e tecniche operative;
- disorganizzato: lo studente non programma il tempo, né individua principi e procedure nella modalità di
svolgimento del lavoro;


la frequenza che non deve essere inferiore a tre quarti dell’orario annuale previsto dal curricolo
la partecipazione ad attività extrascolastiche significative che entrano nel computo del voto della
singola disciplina interessata o ,in mancanza di corrispondenza del credito scolastico
Per il dettaglio dei descrittori di livello relativi ai voti numerici si rimanda al testo integrale del POF.
D
Il Credito Scolastico
L’attribuzione del credito scolastico, che i Consigli di classe sono chiamati ad assegnare durante gli scrutini
finali agli alunni del triennio, segue il dettato del DM 99 /2009 – come da tabella seguente :
Media dei voti Credito scolastico
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9 < M ≤ 10
I anno
II anno
III anno
3-4
4-5
5-6
6-7
7-8
3- 4
4- 5
5- 6
6- 7
7- 8
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
L’allievo entra nella fascia corrispondente alla sua media dei voti e può assumere il massimo di fascia in
ragione degli elementi di valutazione descritti sopra e/o per la partecipazione ad attività significative in cui ha
dimostrato particolare valore. In particolare se la media risulta :
 > X,5 ed è correlata ad un giudizio di condotta > 6 , si assegna il massimo di fascia ,
 = X, 5 ed è correlata ad un giudizio di condotta > 6 ed al possesso di certificazioni o attestati di
frequenza di PON o altre attività extracurricolari contemplate dal POF , si assegna il massimo di
fascia
 < X,5 , sarà il consiglio a decidere l’eventuale riconoscimento di fascia in presenza di particolari altri
documentati meriti
19
Se la condotta è = 6 si assegna comunque solo il minimo di fascia
Agli allievi può essere riconosciuto un credito formativo maturato al di fuori della scuola , purché sia
coerente con il curricolo , trasparente nella modalità di attuazione coerenti alle norme vigenti in materia di
formazione e lavoro e rechi le competenze acquisite secondo le definizioni EURIPASS.
D.
Il recupero del Debito Formativo
Così come sancito dal dpr 122/09 uno studente non può essere promosso alla classe successiva se al termine
dell’anno scolastico non ha raggiunto un profitto sufficiente in tutte le discipline. Il mancato raggiungimento
dei livelli minimi in una o più discipline costituisce il “debito formativo”e comporta il congelamento del
giudizio .
E’ consentito un numero massimo di TRE debiti formativi .
Tuttavia, la presenza di due debiti formativi contratti ,per gravi insufficienze, con
comporta la non ammissione alla classe successiva.
voto 3(tre)
Lo studente deve saldare il debito scolastico superando con tutte sufficienze le prove di accertamento e per
sostenerlo in tale compito la scuola attiva corsi di sostegno e/o di recupero estivi nei limiti di bilancio
L’allievo che non segue le attività di recupero e sostegno della scuola deve, comunque, con l’impegno attivo
della famiglia, impegnarsi nel superamento del debito e sottoporsi agli accertamenti di rito fissati
dall’apposito calendario.
L’allievo con debito non è ammesso all’esame di stato ; l’ammissione all’esame di stato è possibile solo in
presenza di sufficienze in tutte le discipline.
Per gli allievi che nel corso dell’ anno presentino insufficienze , la scuola attiva modalità di recupero il cui
esito è comunicato alle famiglie .
Valutazione e Monitoraggio del sistema
L’istituto ha individuato come strategia per la realizzazione di un continuo miglioramento dell’offerta la
realizzazione di azioni di :
 monitoraggio, inteso come costante verifica della realizzazione degli interventi e dei loro effetti,
 valutazione, intesa come supporto alla scelta di criteri per la riprogettazione dell’offerta.
Il sistema di indicatori numerici scelti per misurare il buon funzionamento della scuola riguarda quattro aree
di indagine:

Contesto

Risorse

Processi

Risultati
Gli strumenti di monitoraggio utilizzati sono :
- atti d’ufficio
- questionari a campione somministrati ad alunni e genitori
- questionari censuari somministrati ai docenti
- analisi quantitative e qualitative
20
- allestimento della documentazione alla fine di ciascun progetto o azione relativa a dati qualitativi e
quantitativi .
FIS – fondo d’istituto
Per la realizzazione delle attività previste dal pof , il fondo d’istituto è così destinato:










straordinario personale ata
straordinario docenti in lezioni frontali o azioni di coordinamento nei progetti
formazione del personale docente ed ata
direzione azienda agraria
supporto attività sportiva
compensi esperti cic per il supporto agli allievi
compensi ufficio sicurezza
compenso collaboratore vicario
incentivi per progetti di miglioramento del sistema.
corsi di recupero e sostegno
Fondi diversi dal fis sono impegnati per garantire agli allievi :







premialità delle eccellenze
avvio a gare o stage di orientamento
viaggi di istruzione
comodato gratuito libri
tenuta del sito
produzione di servizi culturali
esonero dal contributo scolastico per la miglior pagella di classe
oppure
 supporto alla squadra di basket
 acquisizione di dispositivi di sicurezza
 acquisizione di nuove strumentazioni didattiche
 manutenzione delle attrezzature in tempo zero
 acquisizione di materiali di consumo just in time
 allestimento di documentazione
L’ITS BUONARROTI COME LUOGO DI SVILUPPO DELLA PROFESSIONALITÀ
Gli stage
La scuola , all’ interno del sistema Italia , assume il ruolo specifico ed insostituibile di agenzia
culturale ed educativa ; ma oggi , per assolvere adeguatamente a tale compito , deve anche tener conto dei
cambiamenti della società e della evoluzione economica e produttiva del Paese e del territorio di riferimento
. Soprattutto , in ragione della centralità della persona alunno nel processo educativo , la scuola deve
“lavorare per una società migliore che ancora non esiste”
( Luciano Corradini ) e saper cogliere i “segni del tempo” ed in essi i bisogni formativi , anche inespressi ,
delle nuove generazioni e del territorio .
Ciò vale per tutti gli indirizzi di studio , ma in particolare per l’istruzione tecnica che , storicamente titolare
del compito di preparare i quadri intermedi per il mondo del lavoro, ha il ruolo specifico di diffondere la
cultura del lavoro guardando non solo al settore di diretto riferimento , ma anche a settori innovativi e
trainanti . Nella particolare congiuntura di valori che sta caratterizzando l’epoca attuale , l’istruzione tecnica
21
deve , in modo particolare, consentire che gli allievi possano, attraverso l’esperienza di lavoro,
sperimentare la legalità e l’etica e maturare
“ la consapevolezza del ruolo sociale del lavoro” (Hessen ).
Nello stage, l’allievo
costruisce la propria identità di cittadino lavoratore ,“ ci costruiamo facendo” era espressione cara a
Comenio ( XVII SEC )
educa la sua mente , il suo cuore , la sua mano e va verso l’educazione globale e la promozione
integrale della sua personalità ; sviluppa moralità e conoscenza ; si avvia alla autorealizzazione
personale e si educa a contribuire al progresso sociale” ( Pestalozzi , XVIII SEC )
sviluppa un atteggiamento oggettivo (Kerschensteiner XIX SEC )
La didattica di stage è didattica laboratoriale nel senso più pieno :
 L’azienda è il luogo di soluzione dei problemi reali
 L’azienda si pone come ambiente di apprendimento dove si fanno proposte operative ricche di
significato
 L’azienda diventa luogo di produzione culturale dove ciascuno può costruire il proprio sapere
LE ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI
L ’Istituto cura lo studio dell’ambiente e della sua tutela, attiva progetti di promozione della “cultura
della protezione civile”, favorisce il protagonismo giovanile , garantisce ai giovani esperienze di presenza a
meeting nazionali quali l’Expòscuola , Torino 150 , Tre giorni per la Scuola ; esalta l’educazione sportiva
nelle sue diverse specialità, specialmente per il basket con una squadra iscritta alla FIP.
Il Buonarroti, inoltre, aderisce a progetti che pongono l’attenzione ai valori della dignità umana, legalità,
pace, solidarietà, cittadinanza attiva, cittadinanza europea ; assicura la conoscenza del patrimonio
culturale del territorio locale e nazionale attraverso progetti di studio dell’arte specialmente centrati sullo
studio del patrimonio architettonico ; cura la conoscenza dei linguaggi non verbali ; organizza percorsi per il
conseguimento del patentino per la guida del ciclomotore ; promuove la formazione al benessere personale
attraverso interventi curriculari di educazione alla salute.
I criteri di scelta delle attività previste dal POF si ricollegano di anno in anno alla tradizione
consolidata della scuola ; e pertanto anche per l’anno 2012/2013 sono ammesse attività di:
 Fruizione e tutela dei beni culturali , dell’ Arte e Monumenti / Sensibilizzazione alla tutela dell’
Ambiente e paesaggio con candidature ai finanziamenti LR 6 /2006 e concorsi locali e nazionali
 Laboratorio di Scrittura creativa
 Laboratorio di lettura
 Partecipazione al progetto “ forum delle scuole storiche “ indetto dal Liceo Vittorio Emanuele II di
Napoli
 Partecipazione al progetto Scuola e Scienza in rete – capofila il Torricelli di Napoli
 Promozione del Museo e del Planetario
 Partecipazione alla settimana della cultura
 Attività pomeridiana per i docenti di educazione fisica nell’ambito del finanziamento specifico con
partecipazione a gare
22
 Organizzazione centro sportivo per attività pomeridiane di avviamento alla pratica sportiva
 Partecipazione al campionato FIP per la squadra under 19
 Partecipazione della squadra under 17 a.s. 1012 al Memorial Cottone con oneri a carico dei
partecipanti e partecipazione della squadra under 19 al campionato FIP 2012/2013
 Formazione alla certificazione esterna Ecdl ( per classi diverse dalla prima ) , Ecdl Cad , lingua
straniera , sicurezza sui luoghi di lavoro .
 Visite e viaggi di istruzione coerenti al curricolo realizzati secondo il regolamento specifico
 Stage ed alternanza scuola lavoro
 Partecipazione a gare locali e nazionali disciplinari e/o correlate ad azioni di promozione dei beni
culturali
 Partecipazione ad eventi ,a seminari di studio coerenti con il curricolo e con il pof ( per es legalità ,
ambiente, educazione stradale)
 Percorsi di formazione alla differenziata e alle energie alternative
 Orientamento in uscita , quest’ultimo con realizzazione di percorsi di formazione alle prove
d’ingresso all’università aperti al territorio e con contributo dei partecipanti ; partecipazione open
day; bilancio delle competenze ; operazioni on line di intermediazione per CLIC LAVORO – banca
dati nazionale Ministero del Lavoro
 Partecipazione a TRE GIORNI PER LA SCUOLA con la presentazione del progetto di
orientamento disciplinare in continuità e con i progetti di innovazione
 Benessere e successo formativo , protagonismo giovanile , ampliamento dello spettro esperienziale
degli studenti
 Cic : incontri per gruppi classe finalizzati al benessere del sé ( con particolare riferimento
all’alcolismo e alla sessualità protetta ) e alla cultura della legalità ( a partire dalla cultura del rispetto
di sé e dell’altro ) realizzati con ricorso al Service bus della Melagrana e/o Capitan Uncino ; incontri
per singoli allievi , a domanda e/o su proposta dei consigli di classe ; incontri , a domanda , per
genitori e docenti
 Giornata della memoria 27 gennaio
 Giornata della legalità 19 marzo
 prosecuzione dei progetti di alternanza scuola lavoro riservati ai ragazzi disabili con la miglior
utilizzazione delle risorse umane rispetto al numero di disabili frequentanti e progetti per area di
interesse con affido del disabile anche a docente diverso da quello di classe.
 Per il dettaglio delle attività di stage si fa riferimento al testo integrale del POF.
23
L’ORIENTAMENTO
La politica del Buonarroti nel settore dell’orientamento scolastico e professionale è incentrata su una
didattica orientativa che sostiene gli allievi
- nell’ individuazione dei propri punti di forza e debolezza
- nella riflessione sul proprio stile cognitivo .
La didattica orientativa si coniuga con la didattica laboratoriale che rende l’allievo protagonista del suo
percorso di apprendimento ed è supportata da una informazione sistematica quale chiave di successo nella
costruzione del personale progetto di vita .
Si inizia con la informazione in ingresso realizzata a favore di genitori ed allievi frequentanti la III classe
della scuola secondaria di primo grado , i quali possono:
visitare la scuola
- conoscerne i curricoli
- effettuare esperienze in laboratorio
- sviluppare percorsi di educazione tra pari con l’accompagnamento di allievi del biennio (cfr
progetto “Foglie, molle, densità e…rette” sul sito della scuola)
L’informazione compiuta intorno al curricolo ed alle sue finalità consente ai genitori ed ai ragazzi della III
classe della scuola secondaria di primo grado di compiere una scelta consapevole. Scelta che nel caso
dell’istruzione tecnica si sostanzia anche di un attento esame dello scenario delle professioni storiche ed
emergenti e delle reali possibilità di lavoro . In tal senso è opportuno che le famiglie acquisiscano
informazioni serie presso gli uffici di massima occupazione , presso i COP o consultino le banche dati
dell’ISFOL e dell’ Excelsior , senza incorrere nell’errore di ascoltare consigli modaioli di conoscenti , amici
o parenti che nulla hanno a che vedere con le reali potenzialità ed i talenti del proprio figlio .
Il Buonarroti non promette miracoli , ma lavora da sempre su settori economici strutturali dell’economia del
Paese e sa aggiornare ed articolare le competenze in uscita per garantire agli allievi di possedere conoscenze
ed abilità congrue all’attuale assetto lavorativo nei settori edile , turistico ed agrario.
Tutti i curricoli del Buonarroti consentono l’ iscrizione all’Università .
L’orientamento prosegue durante il corso di studi con la organizzazione degli stage e l’attivazione di incontri
con esponenti del mondo del lavoro e dell’Università.
Gli allievi delle classi terminali sono accompagnati in un percorso di conoscenza delle opportunità del
territorio in materia scolastica post secondaria e universitaria e di offerte di lavoro . Quest’ultima è curata in
modo specifico perché l’Istituto é sede di intermediazione del Ministero del Lavoro avendo aderito alla
Banca dati CLIC LAVORO ; tale banca prevede l’inserimento della scheda-allievo nella omonima
piattaforma collegata al sito della scuola, ove viene inserito il curriculum vitae.
La costruzione del curriculum vitae è oggetto di particolare cura sia attraverso percorsi specifici di
formazione e certificazione delle competenze da parte di Enti esterni , sia attraverso la realizzazione del
bilancio delle competenze affidata ad un gruppo di psicologi esperti .
24
LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI
L ‘ Istituto Buonarroti ha seguito lo sviluppo delle norme ed ha partecipato all’EDA LAB ,
importante esperienza di formazione dei docenti impegnati nella educazione degli adulti particolarmente
dedicata allo studio e all’utilizzo delle prove funzionali ; inoltre l’EDA LAB ha consentito all’Istituto di
intrecciare una fitta rete di rapporti di collaborazione con altre scuole sfociata nella costituzione della rete
Adultinsieme . Grazie alla rete sono stati realizzati e si realizzano annualmente corsi funzionali o di
alfabetizzazione rivolti ad adulti con scarsa qualificazione con la necessità di consolidare le abilità di base
ed acquisire competenze professionali ed informatiche nell’ottica “dell’apprendimento continuo” .
Significative anche le esperienze maturate nei POR per la formazione alle nuove tecnologie e alle lingue . E
non ultime le esperienze numerose esperienze di IFTS , rivolti a giovani diplomati con l’interesse ad una
specializzazione di settore .
Il lavoro sistematico con gli adulti è effettuato con il corso Sirio serale che si conclude con il conseguimento
del diploma di geometra
Il “SIRIO” è un sistema alternativo all’istruzione secondaria tradizionale, rivolto prevalentemente agli
adulti, che intende offrire nuove opportunità culturali e formative a quanti sono usciti dall’iter scolastico
dopo il conseguimento della licenza media e consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in
ambito lavorativo che
avvertono la necessità di ripensare o ricomporre la propria identità professionale.
L’idea-guida del progetto consiste in un percorso flessibile basato sull’approccio al sapere in età adulta,
sull’integrazione fra competenze di cultura generale e professionale, sulla valorizzazione dell’esperienza
pregressa degli studenti non solo in campo lavorativo, ma anche sul piano culturale. Il Progetto Sirio
introduce aspetti innovativi di grande rilievo con i quali si è voluto dare risposta alle esigenze degli adulti che
rientrano nel sistema formativo:
-
Riduzione dell’orario
-
Riconoscimento di crediti formativi formali, informali, non formali
-
Flessibilità
-
Tutoring
Per favorire il rientro in formazione , l’Istituto organizza annualmente dei PON G1 , percorsi di 60 ore per il
conseguimento di competenze trasversali o disciplinari riconosciute per l’iscrizione a percorsi di scuola
secondaria superiore .
25
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
TITOLO II - GLI STUDENTI
A ) Norme
1. l’orario delle lezioni viene comunicato agli alunni ad inizio di anno scolastico.
2. L’ingresso a scuola degli studenti è previsto cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. Dal
momento dell’ingresso all’avvio delle lezioni non è consentito fermarsi nei corridoi o sostare fuori
delle aule.
3. L’uscita degli alunni dalle aule non è consentita, tranne casi di comprovata necessità, prima della fine
della seconda ora di lezione. In ogni caso non può assentarsi dall’aula più di un alunno per volta.
4. Nel cambio, tra una lezione e quella successiva, non è consentito agli allievi di allontanarsi dall’aula.
Gli alunni che hanno ottenuto il permesso di uscire devono rientrare in aula prima della fine della
lezione. Gli alunni non presenti in aula all’arrivo del nuovo docente possono essere da questi
allontanati dall’aula e fatti accompagnare dal Dirigente scolastico per i provvedimenti del caso. Ogni
mancanza a tale riguardo sarà, comunque, annotata sul registro di classe e valutata dal Consiglio di
classe alla prima convocazione utile.
5. Agli alunni è consentito usufruire del punto di ristoro.
6. Non è consentito agli alunni circolare e fermarsi nei corridoi durante le ore di lezione, se non per
svolgere compiti regolarmente autorizzati.
7. Non è consentito ad allievi di altre classi interrompere la lezione per parlare con alunni o docenti,
fatte salve specifiche autorizzazioni scritte dal Dirigente Scolastico.
8. Gli studenti non possono introdurre nell’edificio scolastico materiali e oggetti diversi da quelli
occorrenti per le attività scolastiche o per le attività extrascolastiche. Diverso comportamento farà
scattare sanzioni disciplinari
9. Agli allievi non è consentito alterare alcun atto d’ufficio (registri, libretto delle giustifichi, circolari
all’albo, etc). Tale comportamento è motivo di sanzione
10. Gli studenti sono tenuti al rispetto dei beni della scuola, utilizzando correttamente le strutture , i
macchinari e i sussidi didattici che vengono messi a loro disposizione, in modo da non arrecare danno
al patrimonio della scuola. In caso di danni alle strutture, alle suppellettili, ai beni, si provvederà con
le sanzioni previste nel presente Regolamento, in rapporto alla gravità del danno stesso e, comunque,
l’alunno è tenuto a rimborsare l’equivalente valore dell’oggetto danneggiato.
11. Le aule, i corridoi, i servizi igienici, la palestra, i laboratori ed ogni altro locale dell’Istituto vanno
conservati in condizioni di praticabilità e di igiene.
12. Le assenze devono essere giustificate utilizzando l’apposito libretto personale di giustifica, a cura dei
genitori o, se maggiorenni, a cura degli stessi alunni. Ogni quinta assenza, anche non continuativa, va
giustificata personalmente dai genitori. Per le assenze per malattia pari o superiori a tre giorni è
necessario esibire certificato medico per poter essere riammessi in aula. Le assenze superiori a tre
giorni per motivi di famiglia vanno giustificate con la presenza di un genitore.
I genitori provvedono a richiedere il libretto di giustifica alla prima iscrizione e ogni qual volta se ne
presenti la necessità , lo sottoscrivono alla prima consegna e contestualmente depositano la propria
firma presso la segreteria didattica.
Gli allievi maggiorenni giustificano personalmente le assenze e ne sono personalmente responsabili
delle eventuali ammissioni alla seconda ora . Anche per questi allievi, comunque, la scuola promuove
contatti con le famiglie.
13. Le assenze collettive e arbitrarie dalle lezioni possono comportare sanzioni e saranno notificate alle
famiglie; l’accoglienza della eventuale giustificazione è nella discrezionalità del Dirigente Scolastico .
14. Gli alunni, in mancanza di giustifica, possono essere ammessi in classe con riserva. Il docente in
servizio alla prima ora ne annoterà il nome sul registro di classe . Gli alunni ammessi con riserva sono
tenuti a presentare la dovuta giustificazione massimo entro il terzo giorno successivo all’assenza. Il
quarto giorno non sarà consentito all’allievo l’ingresso in aula se non accompagnato dai genitori.
15. Gli alunni in ritardo possono essere ammessi in aula all’inizio della seconda ora di lezione; il docente
della seconda ora provvederà alle dovute annotazioni sul registro di classe e sul foglio-notizie da
trasmettere alla Segreteria Didattica. Gli ingressi in ore successive sono autorizzati dal dirigente o da
chi ne fa le veci. I ritardi abituali sono considerati violazione del regolamento e sono motivo di
26
sanzione I ritardi vanno giustificati, lo stesso giorno o il giorno successivo, sull’apposito libretto
personale rilasciato agli alunni dall’Istituto, a cura dei genitori o, se maggiorenni, a cura degli stessi
alunni. Il docente assicura la verifica dell’avvenuta giustifica.
16. Per motivi gravi ed eccezionali, la cui valutazione è demandata al dirigente o a chi ne fa le veci,
potranno essere concessi agli alunni permessi di uscita anticipata. Per gli alunni minorenni la richiesta
di uscita anticipata va fatta personalmente da uno dei genitori oppure utilizzando le apposite pagine
del libretto di giustifica ; per i maggiorenni, tramite richiesta scritta sul libretto personale delle
giustificazioni . L’annotazione sul registro di classe è a cura del docente presente in aula all’atto della
concessione .
17. Il sistema dei crediti scolastici e del recupero dei debiti è regolato dalle Norme Ministeriali vigenti.
Si accede al massimo di fascia in presenza di una media superiore ad X,5. Sul credito scolastico
pesano negativamente assenze e ritardi abituali ed uscite anticipate; pesano positivamente la
frequenza, la buona volontà, la disponibilità al dialogo educativo, la partecipazione attiva alla vita
della scuola. Questi ultimi consentono il max di fascia anche a prescindere dalla consistenza della
media. Gli stessi elementi sono presi in considerazione per l’assegnazione del voto di condotta parte
integrante della media dei voti.
18. L’uso dei cellulari da parte degli studenti, durante lo svolgimento delle attività didattiche, è vietato. Il
divieto deriva dai doveri sanciti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. n.249/1998).
La violazione di tale divieto configura un’infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola è tenuta
ad applicare apposite sanzioni.
19. Nei casi di particolare ed estrema gravità, in cui vi siano fatti di rilevanza penale o situazioni di
pericolo per l’incolumità delle persone, anche riconducibili ad episodi di violenza fisica o psichica o a
gravi fenomeni di “bullismo”, ancorché avvenuti fuori dell’edificio scolastico, sarà possibile
applicare, a seguito dell’approvazione delle modifiche normative proposte, sanzioni più rigorose che
potranno condurre anche alla non ammissione allo scrutinio finale o all’esame di Stato conclusivo del
corso di studi(cfr Titolo VI).
20. È fatto assoluto divieto di fumare nei locali della scuola. Per i trasgressori sono previste le sanzioni di
legge.
B ) Diritti e Opportunità
1. Le forme di rappresentanza degli studenti negli Organi Collegiali sono quelle stabilite dal T.U. 297/94 e
294/1998 e le relative elezioni si svolgono nei termini stabiliti dalla normativa vigente.
2. Tutti gli studenti eletti nei Consigli di classe costituiscono il Comitato studentesco. Tale Comitato, oltre
ai compiti previsti dalla legge, periodicamente si riunisce con l’ufficio di Presidenza per esaminare e
discutere i problemi della scuola. Esso propone e predispone anche progetti in merito alle attività
promosse dagli studenti. Il Comitato studentesco usufruisce dei locali dell’Istituto per le proprie attività
ed ha a disposizione uno spazio nella bacheca per le proprie comunicazioni.
3.
Gli studenti hanno il diritto di riunirsi in assemblea, a livello di classe, corso e Istituto secondo quanto
definito all’atto dell’insediamento del comitato studentesco costituito daI rappresentanti di classe e nei
limiti della logistica d’istituto. La richiesta di assemblea va presentata al dirigente scolastico o a chi ne fa
le veci almeno cinque giorni prima.
4. L’ assemblea di classe può essere concessa nella misura max di 8 ore nell’anno. La richiesta va fatta dai
rappresentanti della classe e deve indicare il giorno, le ore di svolgimento e l’ordine del giorno.
L’assemblea di classe o corso può essere concessa previo accordo con i docenti del Consiglio di classe e
la richiesta deve essere sottoscritta dai docenti in servizio nelle ore fissate per la sua realizzazione. I
docenti sono tenuti a presenziare allo svolgimento dell’assemblea e ad annotarne la concessione e
realizzazione sul registro di classe. Questi potranno dichiarare conclusa l’assemblea anche prima del
termine fissato se ravviseranno comportamenti disciplinarmente riprensibili o valuteranno esaurito ogni
tema all’ordine del giorno. L’assemblea si conclude con la stesura da parte dei rappresentanti di classe,
quali responsabili della stessa, di un verbale dettagliato da presentare al docente tutor di classe o al
dirigente scolastico.
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5. L’assemblea di Istituto può essere concessa fino ad un max di 20 ore nell’anno . La richiesta va
presentata da almeno i due terzi degli studenti del Comitato studentesco e deve indicare il giorno di
svolgimento e l’ordine del giorno. Spetta al dirigente scolastico concederla, considerati gli impegni della
scuola già programmati; questi emanerà un comunicato almeno cinque giorni prima, il quale varrà come
comunicazione ai genitori; di esso sarà fatta annotazione sui registri di classe. All’assemblea potrà
presenziare il dirigente o un suo delegato. L’assemblea di Istituto degli studenti adotta un regolamento,
elaborato dal Comitato studentesco, nel quale vengono specificati i criteri di legittimità dell’assemblea i
quali, pur assicurando la libertà di partecipazione, tengano comunque conto del fatto che solo una
significativa presenza di studenti alle sue sedute ne rende valida la richiesta e le decisioni. L’assemblea si
conclude con la stesura di un verbale dettagliato da consegnare al dirigente scolastico. La partecipazione
all’assemblea di esperti, ai sensi del 6° comma dell’art.13 del D. L. n°297 del 16/04/1994, va richiesto al
Consiglio di Istituto almeno 15 giorni prima della data nella quale si richiede di tenere l’Assemblea.
Non possono tenersi assemblee nel mese di maggio.
6. I diritti e i doveri degli studenti sono quelli sanciti dal D.P.R. n°249 del 24/06/1998 e successive
modifiche ed integrazioni
7. Gli studenti hanno il diritto di riunirsi in associazioni o gruppi per svolgere nell’ambito della scuola le
attività previste dal P.O.F. o autonomamente progettate, anche in orario pomeridiano o extrascolastico.
Essi sono tenuti a presentare al Dirigente scolastico il programma delle attività, con l’indicazione, nel
caso di associazioni di studenti, dei partecipanti, delle finalità e degli obiettivi, degli spazi e dei materiali
occorrenti, dei giorni e degli orari in cui s’intende utilizzare i locali della scuola, la partecipazione di
eventuali soggetti esterni e il ruolo di questi. I responsabili dell’associazione concordano con il dirigente
e con il responsabile dei servizi amministrativi della scuola tutti i dettagli delle iniziative, attraverso la
stipula di un atto scritto, relativo anche all’assunzione, da parte dell’associazione, di ogni responsabilità
nell’utilizzo dei locali e delle strutture e nel rispetto delle norme organizzative e di sicurezza della scuola.
8. È consentita, negli stessi termini previsti dall’articolo 7, la disponibilità della scuola per associazioni
formate da ex studenti dell’ “M. Buonarroti” di Caserta.
9. Gli studenti hanno il diritto di conoscere il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto predisposto
annualmente dalla scuola e la programmazione didattica del Consiglio di classe. Il dirigente scolastico e i
suoi collaboratori, pertanto, ad inizio di anno scolastico illustreranno il P.O.F. agli studenti del comitato
studentesco; il P.O.F., inoltre, sarà illustrato in ogni classe a cura dei docenti e copia di esso sarà
disponibile all’albo e presso la segreteria per chiunque voglia trarne copia. I docenti del Consiglio di
classe provvederanno, inoltre, ad illustrare gli obiettivi, i percorsi didattici, i criteri di valutazione della
programmazione del Consiglio stesso.
10. Gli studenti hanno diritto ad una informazione tempestiva riguardo il proprio rendimento. I docenti
comunicano immediatamente gli esiti delle verifiche orali e illustrano agli alunni gli elaborati svolti in
classe e corretti entro venti giorni dal loro svolgimento.
11. Gli allievi, a domanda, possono accedere alla frequenza gratuita di corsi curriculari ed extracurriculari
attivati dall’Istituto nei limiti di bilancio e finanziati dal MPI o dalla Regione o da altri Enti Territoriali
conseguendo crediti formativi riconosciuti. Quando il contenuto del corso sia tale da consentire il
conseguimento di una certificazione esterna- Trinity, ECDL ed ECDL Cad , sicurezza - l’allievo è tenuto
al versamento del costo della Skill card – ove prevista- e dell’esame.
12. Gli allievi, a domanda, possono accedere gratuitamente alle attività di protagonismo giovanile attivate
dall’Istituto con fondi di bilancio.
13. Gli allievi accedono al servizio di comodato d’uso gratuito dei testi secondo le norme del bando annuale
emanato dall’istituto
C ) Impegni
Gli allievi si impegnano a:
1. Frequentare regolarmente i corsi per almeno tre quarti dell’orario annuale previsto dal curricolo
2. rispettare gli orari
3. mantenere un comportamento corretto all'entrata e all'uscita, durante l'intervallo, il cambio dei
docenti, gli spostamenti nell'edificio e durante le uscite didattiche e i viaggi d'istruzione
4. rispettare i compagni di scuola
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5.
6.
7.
8.
9.
mantenere un comportamento rispettoso ed educato nei confronti di tutto il personale della scuola,
sviluppare rapporti di integrazione e di solidarietà
rispettare le decisioni della maggioranza e le idee di chi è in minoranza
utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, senza danneggiarli;
rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita
della scuola;
10. perseguire gli obiettivi del percorso di studi presentati dai docenti;
11. assumersi le proprie responsabilità e non arrendersi di fronte alle difficoltà
12. prestare attenzione durante la lezione e collaborare attivamente con impegno e serietà allo
svolgimento della stessa
13. partecipare al lavoro in aula e/o laboratorio ascoltando, segnalando dubbi o difficoltà, chiedendo
spiegazioni ed aiuto
14. seguire il lavoro didattico, comprese le verifiche orali, con attenzione e partecipazione;
15. svolgere i compiti e i lavori affidati per casa;
16. considerare l'aspetto costruttivo dei richiami da parte del personale della scuola, richiamo che avviene
solo quando è stata infranta una regola o è stato assunto un comportamento a rischio e/o indecoroso,
evitando le polemiche e ricercando il dialogo;
17. rispettare il "Patto di corresponsabilità", il regolamento d’Istituto e le disposizioni sulla sicurezza,
consapevoli delle sanzioni.
18. sottoporsi regolarmente alle verifiche
TITOLO III - I GENITORI
1. I genitori degli alunni dell’I.T. “M. Buonarroti” di Caserta hanno il diritto-dovere di interessarsi delle
attività e dei problemi dell’Istituto e di dare il proprio contributo per la loro soluzione. Tale diritto-dovere
viene esercitato mediante la partecipazione, nelle forme stabilite dalla legge, agli organi Collegiali.
2. I rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di classe costituiscono il Comitato dei genitori. Tale
Comitato usufruisce dei locali dell’Istituto per le proprie attività ed ha a disposizione uno spazio nella
bacheca per le proprie comunicazioni.
3. I genitori hanno il diritto di riunirsi in assemblea, a livello di classe, corso e istituto, usufruendo dei locali
dell’Istituto. La richiesta di assemblea va presentata al Dirigente scolastico almeno una settimana prima.
L’assemblea di classe o corso va richiesta dai rappresentanti eletti nei Consigli di classe o da almeno un
decimo dei genitori. L’assemblea di Istituto va richiesta dai rappresentanti dei genitori eletti nel Consiglio
di Istituto o dal Comitato dei genitori, attraverso i suoi portavoce.
4. Attraverso il Comitato dei genitori, i genitori degli alunni esercitano il loro diritto a intervenire nella
formulazione del Piano dell’Offerta Formativa e delle programmazioni di classe.
5. I genitori degli alunni hanno il diritto di riunirsi in gruppi o associazioni ed usare, per attività o riunioni
riguardanti i problemi scolastici, i locali dell’Istituto, previo accordo con il dirigente scolastico e secondo
le disposizioni organizzative in merito alla sicurezza stabilite nel presente regolamento.
6. Ogni genitore ha il diritto di essere informato in merito alla situazione del proprio figlio riguardo le
attività dell’Istituto e in relazione a situazioni impreviste venutesi a creare e che possano determinare
modifiche al calendario delle attività scolastiche programmato.
7. La scuola comunica con i genitori, di norma, per il tramite degli alunni; in casi particolari si avvarrà della
comunicazione telefonica o, in seconda istanza, del servizio postale.
8. I genitori si impegnano a:
1. Prendere visione del "Patto di corresponsabilità educativa" e farne motivo di riflessione con i propri
figli;
2. aiutare i figli a riconoscere e a rispettare il valore di regole comportamentali;
3. controllare con frequenza il diario e responsabilizzare il figlio a casa;
4. sollecitare la conversazione su argomenti scolastici, di attualità, su problematiche tipiche dell'età;
5. aiutare il figlio ad organizzare gli impegni di studio e le attività extrascolastiche in modo adeguato e
proporzionato;
6. evidenziare, nei confronti dei figli e della realtà esterna, l'importanza della scuola;
7. collaborare con i docenti per il raggiungimento degli obiettivi educativi;
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8. utilizzare con frequenza le possibilità di ricevimento settimanale dei docenti per contribuire, in
sintonia con loro, alla formazione dei figli:
9. partecipare alle riunioni organizzate dalla scuola per conoscerne l'offerta formativa;
10. evitare di "giustificare" in modo parziale il proprio figlio ed essere disposti a dare credito ai docenti,
altrimenti verrebbe a mancare quella collaborazione che aiuta e/o potenzia il raggiungimento degli
obiettivi educativi e comportamentali dei ragazzi;
11. non considerare poco importante il proprio apporto educativo alla scuola, ritenendo che i docenti,
essendo "tecnici" della formazione, debbano potersi totalmente sostituire alla famiglia.
TITOLO V – SANZIONI DISCIPLINARI
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità
ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente
attraverso attività di natura sociale, culturale.
In rapporto alla gravità delle mancanze commesse, le sanzioni disciplinari sono:
 ammonizione scritta - organo competente a comminarla: dirigente scolastico o docente; per mancanze
lievi e medie
 accompagnamento dei genitori - organo competente: dirigente scolastico e docente; per mancanze
gravi
 allontanamento dalle lezioni per un periodo inferiore a 5 gg – organo competente il ds
 allontanamento dalle lezioni per un periodo inferiore a quindici giorni - organo competente: Consiglio
di classe
 allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore a quindici giorni - organo competente:
Consiglio d’Istituto
 allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico - organo competente:
Consiglio d’Istituto
 esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del
corso di studi - organo competente: Consiglio d’Istituto
1.Le sanzioni disciplinari dell’ammonizione scritta, privata o sul registro di classe, e dell’accompagnamento
saranno comminate, in rapporto alla frequenza dell’infrazione, secondo il principio di gradualità:
 a coloro che si rendono responsabili di violazioni, relative a comportamenti scorretti e improntati a
mancanza di rispetto nei confronti del capo di Istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e
dei propri compagni;
 ovvero per linguaggio blasfemo, disturbo durante la lezione;
 introduzioni di oggetti pericolosi;
 iniziative volte a favorire l’ingresso di estranei;
 falsificazione di atti e documenti; in caso di assenze individuali o collettive ingiustificate ed in caso di
violazioni delle disposizioni organizzative e della sicurezza contemplate dal presente regolamento;
 in caso di mancato rispetto del patto formativo, mancato rispetto delle norme di sicurezza; sottrazione
di beni della scuola, incuria dell’ambiente scolastico; utilizzo irresponsabile delle attrezzature.
2. L’uso scorretto del telefonino che disturbi una lezione è sanzionato con allontanamento dalle lezioni ed
anche con ritiro temporaneo dell’oggetto.
3. La sanzione disciplinare dell’allontanamento dalla comunità scolastica può essere disposta per un periodo
non superiore ai quindici giorni ed è rapportata alla gravità dell’infrazione. Il Consiglio di classe può
comminarla in caso di gravi o reiterate violazioni disciplinari quali: il danneggiamento volontario del
patrimonio della scuola o del corredo dei compagni, il disturbo reiterato di tutte le attività che si svolgono
all’interno della scuola, gravi mancanze nel rispetto della persona di tutti i soggetti della comunità
scolastica, l’allontanamento dall’aula o dall’Istituto senza autorizzazione.
4. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica potrà essere disposto, inoltre, quando siano
stati commessi reati gravi o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. Durante il periodo di
allontanamento dello studente dalla comunità scolastica il dirigente scolastico convocherà periodicamente
presso la scuola lo studente e i suoi genitori al fine di prepararne il rientro a scuola.
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Inoltre la scuola attiva percorsi educativi di recupero e/o assegna all’allievo attività riparatorie di
rilevanza sociale o comunque rilevanti all’interno della comunità scolastica.
5. La infrazione è ritenuta lieve se trattasi di caso singolo, media se ripetuta due volte, grave se ripetuta tre
volte.
Tuttavia il peso assegnato alla infrazione dipende anche dalla natura della stessa; perciò anche nel caso di
una singola inosservanza della regola, se l’allievo si macchia di disturbo reiterato alla lezione, di atti
contro il patrimonio o contro le persone, di uso scorretto del telefonino durante la lezione, comunque,
l’infrazione è ritenuta grave . In tal caso, il Consiglio di classe si riserva il ricorso alla valutazione
negativa della condotta , salvo evidente ravvedimento.
6. In caso di involontario o volontario danneggiamento alle strutture, alle suppellettili, ai beni della scuola, i
responsabili sono tenuti al risarcimento. Tale risarcimento è obbligo delle famiglie cui compete
rispondere dell’operato dei figli che nel caso di specie si configura come “reato contro il patrimonio”.
7. La responsabilità disciplinare è personale. Nessun allievo può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare può influire sulla
valutazione del profitto. La sanzione disciplinare può essere convertita in attività in favore della scuola.
8. Contro le sanzioni disciplinari, diverse da quelle relative all’allontanamento, per i cui relativi ricorsi si
applicano le disposizioni di cui all’art. 328, commi 2 e 4, del D.L.vo 16/4/1994 n°297 e del D.P.R. n 235
del 21 novembre 2007, è consentito agli studenti presentare ricorso all’Organo di Garanzia dell’Istituto
entro quindici giorni dalla comunicazione. L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci
giorni.(art.5 comma 1). Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà
che ritenersi confermata.
TITOLO VI – L’ORGANO DI GARANZIA
1. Costituzione e composizione dell’Organo di garanzia.
L’Organo di Garanzia, presieduto sempre dal Dirigente Scolastico, è costituito da un docente, da uno
studente e da un genitore. È eleggibile nell’organo di garanzia un qualsiasi docente/ genitore/allievo
dell’istituto. Gli elettori dell’organo di garanzia sono le rispettive componenti scolastiche facenti parte del
consiglio di istituto. Per ciascuna componente viene eletto sia il membro effettivo che quello supplente.
2. Durata in carica dell’Organo.
L’Organo di Garanzia dura in carica un anno scolastico. Esso viene rinnovato all’inizio di ogni anno
scolastico. Nelle more del rinnovo dell’Organo di Garanzia, quello costituito per l’anno precedente
continua a svolgere le sue funzioni in regime di proroga.
3. Competenze dell’Organo
All’Organo di Garanzia vengono attribuite tutte le competenze previste dall’art. 5 dello Statuto degli
studenti ed in particolare esso è competente a valutare le impugnative avverso le sanzioni disciplinari
irrogate in base al Regolamento di istituto.
4. Modalità di accesso.
Gli studenti che intendano ricorrere all’Organo di Garanzia devono inoltrare un’istanza scritta al
Presidente dell’Organo per il tramite dell’ufficio di segreteria.
Gli studenti hanno, altresì, diritto ad essere ascoltati dai componenti dell’Organo appositamente riuniti per
esporre verbalmente le proprie ragioni e/o giustificazioni.
Nel termine di 10 giorni dalla ricezione del ricorso l’organo deve, comunque, decidere sullo stesso.
5. Riunione dell’Organo ed incompatibilità
L’Organo si riunisce su convocazione del Presidente ogni volta che egli ne ravvisi la necessità.
In ogni caso dev’ essere convocato qualora ne facciano istanza tre dei suoi componenti.
In caso di incompatibilità, qualora faccia parte dell’O.G. lo stesso soggetto che abbia erogato la sanzione o
lo studente sanzionato o un suo genitore, subentrano i membri supplenti. L’astensione di uno dei membri
non influisce sul conteggio dei voti.
6. Funzionamento dell’Organo di garanzia
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Le deliberazioni dell’organo di garanzia sono valide solo se sono presenti tutti i membri . L’organo decide
anche sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente
regolamento.
TITOLO VII – UTILIZZO BIBLIOTECA-LABORATORI-PALESTRA-AULE SPECIALI
1. La Biblioteca è aperta tutto l’anno scolastico per il prestito e la consultazione, secondo l’orario esposto
all’ingresso del locale in cui essa ha sede.
2. Sono ammessi al prestito,secondo le modalità previste dallo specifico regolamento di funzionamento, gli
alunni, il personale docente e non docente in servizio nell’Istituto; gli ex alunni e il personale già in
servizio nell’Istituto sono ammessi al prestito previa autorizzazione del dirigente scolastico.
3. Chiunque usufruisca degli spazi della Biblioteca è tenuto al rispetto delle norme stabilite dal responsabile
del servizio, in particolare lo svolgimento nella massima tranquillità delle attività di studio e l’integrità
delle cose. Chi si renderà responsabile di violazioni verrà allontanato dal personale addetto al servizio e
chiamato a risarcire gli eventuali danni, a norma di legge.
4. L’utilizzo dei laboratori e delle aule speciali è assicurato ad ogni classe, in proporzione alle ore
settimanali previste dai curricoli delle diverse discipline. Tutti i docenti pongono la massima cura nel
prevedere, nella propria programmazione didattica, l’utilizzo delle attrezzature esistenti. Essi si
avvalgono della collaborazione del personale tecnico assegnato ai vari laboratori ed aule speciali.
5. L’accesso e l’utilizzo dei laboratori ed aule speciali è regolato dalle norme fissate nei regolamenti
specifici. L’accesso deve essere prenotato attraverso il sito dell’Istituto.
6. La palestra è a disposizione delle classi per le normali attività curricolari e per le attività scolastiche
extracurricolari. Queste ultime si svolgono secondo le modalità previste dal Piano delle attività del
Collegio dei Docenti e gli orari stabiliti dal Consiglio di Istituto. L’utilizzo delle attrezzature della
palestra deve essere rispettoso delle regole impartite dai docenti.
7. I docenti di educazione fisica hanno l’obbligo di accompagnare gli alunni dall’aula alla palestra e
viceversa; per nessun motivo gli alunni possono lasciare l’aula o la palestra senza il docente responsabile.
Nelle ore di utilizzazione della palestra un ausiliario deve prestare servizio nella palestra stessa e ne deve
assicurare la chiusura nelle ore nelle quali non si svolgono attività; questi, inoltre, deve impedire
l’accesso agli alunni non accompagnati dai docenti di educazione fisica.
8. L’uso della palestra è riservato al centro sportivo d’Istituto secondo il dettato dello specifico regolamento
9. Il Museo Michelangelo – ora Museo di interesse Regionale - è aperto per visita ed esercitazioni, secondo
l’orario concordato dal docente con il personale tecnico addetto. La sezione di Mineralogia del Museo è
in esposizione permanete, così come quella dei modellini didattici.
10. La fotocopiatrice può essere utilizzata per uso didattico limitatamente ai compiti e alle esercitazioni; è
fatto divieto procedere a copie di libri, appunti o altro materiale.
TITOLO VIII - VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE
Annualmente, il Collegio dei Docenti stabilisce i criteri per l’effettuazione delle visite guidate e dei viaggi
d’Istruzione; per questi ultimi stabilisce anche durata per classe, finalità e procedure specifiche.
Nell’ambito della delibera di cui al punto precedente ciascun Consiglio di classe può deliberare visite guidate
e viaggi di istruzione nella riunione per la programmazione didattica ed educativa, aperta alla
partecipazione dei rappresentanti degli alunni e dei genitori democraticamente eletti, definendo i criteri e
gli ambiti. Visite guidate e viaggi di istruzione devono avere chiare finalità educative e di conoscenza del
patrimonio artistico-culturale locale e nazionale, esplicitate in fase di proposta operativa dal gruppo dei
docenti interessati alla realizzazione . La proposta di viaggio e la relativa procedura attuativa devono
seguire l’apposito regolamento .
Le visite guidate e i viaggi di istruzione vengono approvati per la parte organizzativa e finanziaria dal
Consiglio di Istituto.
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Le visite guidate devono avere, di norma, la durata dell’orario scolastico; ogni classe ne può programmare
fino a tre nel corso dell’anno scolastico, salvo diverso disposto del collegio
I viaggi di istruzione hanno la durata stabilita annualmente dal Collegio.
Sia per le visite guidate che per i viaggi di istruzione i gruppi dovranno essere formati al massimo da 50
alunni.
Per le altre voci si fa riferimento al testo integrale del POF.
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Abstract del Pof - Istituto Tecnico "Buonarroti"