il Trimestrale di CADIAI 14 › dicembre 2006 numero Periodico trimestrale di CADIAI - Registrazione Tribunale di Bologna: n. 7703 del 18/10/2006 Campagna del fiocco bianco Uomini, con le donne, contro la violenza alle donne: un impegno per cambiare il futuro Direttore Responsabile: Mattia Miani Comitato di redazione: Ornella Montanari, Daniela Musolesi, Gloria Verricelli Proprietario ed Editore: CADIAI Cooperativa Sociale - via Boldrini 8 – 40121 Bologna Direzione e Redazione: via Boldrini 8 - 40121 Bologna - Tel 051 74 19 001 - Fax 051 74 57 288 Coordinatore di redazione: Roberto Malaguti Collaboratori: Rosy Blanco, Andrea Gualandi, Fabio Liistro, Laura Piana, Caterina Mastrosimone, Raffaela Rossi, Donato Testoni, Paola Pettazzoni Progetto grafico – Impaginazione: WELLS - via San Donato 191 - 40127 Bologna Stampa: Casmatipolito - via Provaglia 3/b, 3/c, 3/d - 40138 Bologna [email protected] La violenza domestica è una delle principali te, formatore di gruppi e oratore professionale sui cause di morte per le donne, prima degli incitemi delle relazioni di genere per enti pubblici, corpodenti stradali, del cancro e della guerra. razioni, sindacati, Università, scuole e organizzazioni Finalmente è arrivata anche in Italia la “Camnon governative, in particolare le Nazioni Unite. E’ pagna del Fiocco Bianco”, iniziativa che dà uno dei fondatori della Campagna del Fiocco Bianco. spazio e visibilità agli uomini che vogliono Ha pubblicato numerosi libri ed articoli. Michael impegnarsi contro la violenza alle Kaufman ha tenuto delle donne. giornate di sensibilizzazione Il fiocco bianco è un simbolo, rivolte a studenti e insegnanindossato dagli uomini, che rapti in diverse città italiane. presenta l’impegno personale a L’obbiettivo è di creare un non commettere mai, a non tolmomento di riflessione e lerare a non rimanere in silenzio confronto con gli studenti rispetto alla violenza contro le delle scuole medie superiori, donne. sul tema della violenza alle Nel 1991, a seguito di un inquiedonne, dando la possibilità tante fatto di cronaca che ha ai giovani uomini di identifivisto la strage di 14 studentesse carsi con modelli positivi ed dell’École Polytechnique di Monalternativi alla violenza. treal per mano di Marc Lepine, Le città che hanno aderito un gruppo di uomini in Canada ha alla campagna sono Firenze, deciso che avevano la responsaMilano, Prato, Pistoia, Roma, bilità di esortare gli uomini a parLucca, Pisa, Bologna, Parlare di violenza contro le donne, a ma, Torino, Gubbio, Terni, prendere le proprie iniziative e a Ancona, Livorno e Chieti. muoversi in maniera attiva. HanLa tappa bolognese del 4 no deciso che portare un nastro dicembre ha previsto vari bianco sarebbe stato un simbolo appuntamenti rivolti alle dell'opposizione degli uomini alla scuole secondarie e alla citviolenza contro le donne. Dopo tadinanza, condotti direttasolo sei settimane di preparazione, più di centomila mente da Michael Kaufman, fra i quali una uomini in tutto il Canada portavano un nastro bianco. seduta appositamente convocata della ConfeOra più che mai, il silenzio rende complici. In occarenza Metropolitana dei Sindaci dei comuni sione del 25 Novembre 2006, Giornata internazionadella provincia. le contro la violenza alle donne, l’Associazione ArteCADIAI ha voluto sostenere il progetto “Campamisia di Firenze, in collaborazione con enti locali e con gna del fiocco bianco”, erogando 1.000 euro e associazioni attive a tutela dei diritti umani, ha procontribuendo, grazie al prezioso lavoro degli mosso la “Campagna Nazionale del fiocco bianco”. anziani e degli operatori dei centri diurni ”PizIn occasione del lancio della campagna, è stato invizoli”, “Castelletto” e “I Tulipani” di Bologna, alla tato in Italia lo scrittore Michael Kaufman, consulenrealizzazione dei fiocchetti bianchi. Attività sociale Assemblea dei Soci del 10 Ottobre Intervista alla presidente di CADIAI Martedì 10 Ottobre, presso la sede di Via Pubblichiamo di seguito alcuni passi di un’intervista di BepBoldrini n. 8, si è tenuta la seconda assempe Picca alla presidente di CADIAI, Rita Ghedini, pubbliblea dei soci dell’anno. Questi i punti all’ordicata nella sezione dedicata all’imprenditoria femminile del ne del giorno: sito internet della Regione Emilia Romagna › Andamento della gestione nella prima metà (http://www.ermesimprese.it/wcm/imprenditoriafemminile/pagine/articoli_hp/storie.htm) dell’esercizio e previsioni per la chiusura. › Informazioni ai soci su appalti e contratti. A che età è diventata presidente? › Comunicazioni della presidente. 39 anni. › Varie ed eventuali. I soci presenti erano 55. A questi vanno aggiunHa fatto la gavetta o è nata dirigente? te n.18 deleghe rilasciate da altrettanti soci che Tutto quello che so fare l´ho imparato qui. La mia non potevano essere presenti. assunzione in CADIAI come educatrice è dell’87, ma Il primo punto all’O.d.G. è stato esposto con l’illuda alcuni anni collaboravo già come volontaria nei strazione di alcune diapositive, che hanno dato servizi territoriali per le tossicodipendenze. Le tapconto, ai soci presenti, dei risultati ottenuti nel pripe successive sono state il coordinamento di un mo semestre. gruppo-appartamento per disabili psichici, poi la Complessivamente, l’andamento è stato migliore responsabilità dell’area educativa, della progettadelle previsioni, ma sono state comunque confermazione e della formazione e infine, dal ´99, la presire le scelte fatte nell’assemblea di maggio, relative denza. alla grande attenzione ed oculatezza con cui occorre Il contesto femminile della cooperativa l´ha seguire la gestione di tutti i servizi. aiutata a lasciare l´università? Il secondo ed il terzo punto all’ordine del giorno hanMi ha aiutato a scegliere CADIAI. Qui ho avuto no riguardato in particolar modo l’andamento della delle maestre. gara per la RSA “Virgo Fidelis” di Bologna: i soci sono stati informati sul modo in cui si erano sviluppati i fatSi può dire che questa sia un´azienda “ovviati fino a quel momento e sulle scelte future che il Conmente” femminile? siglio di Amministrazione aveva pensato di portare Dipende dall’intenzione messa in quell’avverbio. avanti. E’ stato sicuramente il momento più partecipaNel 1974, quando nacque CADIAI, si trattava di to dell’assemblea, anche perché il dato di realtà della tutelare e qualificare il lavoro di cura svolto dalperdita della gara era sotto gli occhi di tutti: per la prile cosiddette badanti. Sono passati 32 anni e a ma volta da alcuni anni a questa parte l’assemblea dei questo mestiere continuano ad accedere soci si faceva presso la sede centrale della CADIAI e non soprattutto donne, ma la presenza maschile è alla “Virgo Fidelis”. ormai un dato dello scenario. Rilevazione della soddisfazione dei dipendenti Secondo quanto previsto dal Sistema Qualità Aziendale, ogni due anni la Cooperativa effettua un’indagine volta alla rilevazione, tramite la somministrazione di un questionario, del grado di soddisfazione dei dipendenti dei settori a proposito degli aspetti lavorativi e relazionali. L’obiettivo è coinvolgere i lavoratori - attraverso la raccolta dei loro giudizi e dei loro suggerimenti - nel processo di miglioramento dell’organizzazione del lavoro in Cooperativa e nei servizi, al fine di valorizzare gli aspetti positivi esistenti e di affrontare quelli ritenuti insoddisfacenti. Ad essere coinvolti nell’indagine, che si concluderà a fine dicembre, sono i lavoratori della sede e dei settori Residenze Anziani, Socio Assistenziale, Educativo. Al termine dell’elaborazione dei dati, verrà redatto un report che sarà restituito a coloro che hanno partecipato all’indagine. 2 Nel senso comune, però, questa figura è sempre stata percepita come femminile... E infatti, a volte, gli utenti mostrano resistenze ad accettare presenze maschili. Storicamente, prendersi cura dei malati e degli anziani è stato considerato un´estensione dei compiti svolti in famiglia dalle donne. Un lavoro umile, mal retribuito e non regolamentato. Poi, con l´istituzione negli anni ’90 dei profili socio-assistenziali e, da ultimo, nel 2001 degli OSS, gli operatori socio-sanitari, la funzione accuditiva è stata finalmente riconosciuta e normata. Allora sono arrivati anche gli uomini... Insomma: offri soldi e riconoscimento giuridico e altererai gli equilibri di genere, è così? Detta in maniera un po’ sommaria: le don- il Trimestrale di CADIAI 14 › dicembre 2006 numero Rita Ghedini ne sono larga maggioranza in tutti i settori e a tutti i livelli della cooperativa, ma laddove la competenza tecnica e il riconoscimento di ruolo sono più visibili, la presenza maschile si avverte maggiormente. E´ un problema di statuto sociale. Se le aspettative di status spiegano il versante maschile di queste dinamiche, cosa spiega il versante femminile: la carenza di aspettative? Non sono in grado di proporre analisi, mi limito a un´osservazione. In questi decenni abbiamo svolto un ruolo formativo molto forte, riqualificando decine e decine di donne espulse da diversi settori produttivi. Se la loro spinta fosse stata legata solo alla scarsità delle chances, avremmo avuto un turnover mostruoso, cosa che non è. Ne deduco che deve esserci anche un aspetto motivazionale, perché il lavoro è duro e il guadagno relativo. Tutti italiani i vostri operatori? Il 9-10% viene da altri paesi, comunitari e non. Può descrivermi gli equilibri di genere procedendo dal basso verso l´alto della gerarchia aziendale? Del settore assistenziale ho già detto. Considerazioni analoghe valgono per l´educativo. La presenza maschile è più consistente nei servizi a maggiore caratterizzazione tecnica, tossicodipendenze e psichiatria per capirci. Diminuisce nel segmento handicap, in cui l´elemento accuditivo è molto forte, e si differenzia significativamente in quello della prima infanzia. Pensi che, in tutta la provincia di Bologna, abbiamo solo due “dadi”... 3 Pesa essere donna nel suo ruolo? Sono la quarta presidente donna di CADIAI, per cui certi nodi critici – per esempio il rapporto con le banche – sono ormai superati. Certo, è un po’ faticoso dover sempre fare esami di fronte a “commissioni” maschili. Dove c´è erogazione di credito, responsabilità tecnica o amministrativa, decisione politica, là incontro solo uomini. Anche nelle istituzioni? Bologna è un po’ in controtendenza. In Comune c´è una donna al bilancio, assessorato tradizionalmente maschile. In passato abbiamo avuto una donna all’urbanistica. Per lo più, però, le assessore si occupano di scuola, di giovani e di politiche sociali... E nella Lega delle cooperative? Uguale. Ci sono donne al vertice di cooperative sociali e culturali, ma generalmente, con l´aumento delle dimensioni aziendali, il management e la rappresentanza ridiventano maschili. Sono vicepresidente della Lega provinciale e faccio parte del comitato di presidenza in cui siedono solo presidenti di imprese. Tutti uomini, tranne me. Remunerazione, riconoscimento sociale, visibilità. Dati oggettivi che pesano nell’azienda cooperativa come in qualunque altra. E dati soggettivi, come la difficoltà di conciliare famiglia e lavoro o famiglia e politica. D´altra parte, i gruppi dirigenti non si improvvisano. Serve tempo, serve una crescita vera. Si deve partire dall’interno delle aziende. Che ne è delle percentuali di genere, 90 donne ogni 10 uomini, a mano a mano che aumenta il livello di responsabilità e di potere? La presenza maschile sta crescendo nei ruoli intermedi. E´ del 20% circa nel Consiglio di Amministrazione, 3 consiglieri su 13, e del 40% in Direzione. La tecnostruttura, specie in ambiente cooperativo, è la più appetibile... E´ un segno della nostra crescita e quindi dell’aumentato appeal di certi ruoli e riguarda anche il Consiglio d´Amministrazione. Lo rinnoviamo ogni tre anni dopo aver definito i criteri nell’Assemblea dei soci. L´ultima volta, un anno fa, la discussione sul rispetto della composizione di genere del Consiglio in rapporto alla base sociale è stata piuttosto accesa. Abbiamo sostanzialmente confermato il punto, ma con un dibattito per la prima volta così forte. E lei, una mosca bianca? Io ho alle spalle una scelta forte e ho sposato un uomo che contribuisce attivamente agli impegni familiari, ma, con un figlio di 10 anni e una madre anziana, non avrei fatto quello che ho fatto se non vivessi in una città, Bologna, che ha i servizi che sappiamo, a cominciare dai nidi. Allora hanno ragione le donne in carriera, arroganti e maschili, che mettono il successo al centro della loro vita... Se la domanda è: esiste un modo femminile di acquisire status, responsabilità, potere? la risposta è: non lo so. Io lavoro in un´area meno ambita dagli uomini e non mi sono mai trovata a dover competere duramente con un collega maschio all’interno dell’impresa. Ho imparato quel che faccio da altre donne. La mia è una genealogia tutta femminile. (a cura di Beppe Picca) Attività sociale Premiato il Bilancio Sociale 2005 di CADIAI I gruppi di lavoro sono composti da rappresentanti delle varie cooperative sociali e si occuperanno di promuovere lo studio di progetti e iniziative relativi alle Il Bilancio Sociale 2005 di CADIAI ha ricevuto aree di attività del Consorzio: Infanzia, Anziani, Sanità una Menzione Speciale nel concorso “PREMIO e Comunicazione. QUADROFEDELE 2006”, indetto da AIRCES I rappresentanti di CADIAI sono: Roberto Rinaldi (Associazione Italiana Revisori Contabili dell'Eco(responsabile del Settore educativo) e Daria Quaglia nomia Sociale) – in collaborazione con Coopfond (coordinatrice pedagogica responsabile degli assetti - per selezionare il miglior Bilancio Sociale delle tecnici dei nostri nidi) per il gruppo cooperative aderenti a Legacoop. Infanzia; Nicola Sisto (responsabile di E’ il terzo anno consecutivo che il struttura) e Marco Domenicali (gerianostro Bilancio Sociale riceve quetra) per il gruppo Anziani; Fiorella sto importante riconoscimento. Gabriele (responsabile del Settore Ad aggiudicarsi il primo premio, il Residenze Anziani) e Lorena Roffi Bilancio Sociale di Coop Adriatica. (fisiatra) per il gruppo Sanità; RoberDa evidenziare, anche quest’anno, to Malaguti (in staff presso il Servizio la notevole presenza di cooperative Marketing) per il gruppo Comunicasociali fra i premiati: ben tre delle zione. quattro menzioni speciali (oltre a Ricordiamo che INRETE ha come CADIAI, Koiné di Arezzo e La Rupe obiettivo lo sviluppo di attività di di Sasso Marconi; l’altra menzione costruzione e gestione di strutture a UNIECO di Reggio Emilia). socio-assistenziali, sanitarie ed educative ad elevata complessità; aspira Prestito sociale a posizionarsi a livello nazionale nella Molti, sentendo parlare di prestito fascia alta di mercato, relativa cioè sociale, sono convinti che si tratti di alla realizzazione di progetti complesun prestito che la Cooperativa può si che necessitano l’espressione di fare ai propri soci. In realtà è esattamente il contrario! know how qualificato e l’investimento di consiIl prestito sociale costituisce una forma di finanziamento stenti risorse finanziarie; il consorzio intende così delle società cooperative che si concretizza nell'apporto, essere strumento di promozione cooperativa, un da parte dei soci, di capitali rimborsabili, a fronte dei quamodo per far emergere opportunità anche per li vengono corrisposti degli interessi per remunerare l’inaltre realtà della cooperazione sociale dei terrivestimento. Le risorse raccolte con il prestito sociale tori nei quali si troverà ad agire. finanziano la realizzazione dell’oggetto sociale. Roberto Malaguti Chi è socio CADIAI da almeno tre mesi, può aprire un libretto di prestito sociale che consente di maturare interessi vantaggiosi (il 3% lordo) sul denaro versato, “Le voci della cura” senza alcuna spesa né alcun vincolo. Il limite di versaC’è un importante aggiornamento sulla ricermento per ogni libretto è di € 60.063,16. Per i titolari ca condotta da Lorenza Maluccelli e intitoladel libretto di deposito è inoltre in essere una polizza assita “Le voci della cura”. curativa gratuita che, in caso di decesso o di invalidità Come molti di voi ricorderanno, circa un permanente di grado pari o superiore al 50%, causati da anno fa si è concluso un secondo giro di infortunio, indennizza il 100% del saldo di chiusura del consultazioni, attraverso la realizzazione di deposito il giorno precedente l’infortunio. 2 incontri formativi, per la revisione e il I soci prestatori sono 92 (dato a giugno di quest’anno). completamento delle interviste che erano state fatte a circa 20 socie e soci della cooperativa. Consorzio INRETE: Al termine di quel lavoro, Lorenza si è mescostituiti 4 gruppi di lavoro sa a scrivere i capitoli di rielaborazione e Sono stati costituiti quattro gruppi di lavoro tematici per di analisi teorica degli elementi emersi dalsupportare operativamente l’attività del Consorzio INRETE, la ricerca e, nel frattempo, il Servizio di cui CADIAI fa parte unitamente alle cooperative sociali Marketing e Sviluppo si è dato da fare per Cidas, Coopselios, Gulliver, Proges e a COOPFOND e CCFS. 4 5 il Trimestrale di CADIAI 14 › dicembre 2006 numero cercare una forma di pubblicazione della ricerca che le desse il giusto valore. Di una cosa infatti eravamo e siamo certi: il materiale raccolto da Lorenza è molto bello e interessante, merita di essere adeguatamente valorizzato. Sono così cominciati i contatti con il Centro di Documentazione sulla Cooperazione e l’Economia Sociale che ha sede in Via Mentana e grazie al prezioso aiuto di Elena Romagnoli, la direttrice del centro, siamo arrivati a definire un accordo con la casa editrice Il Mulino di Bologna, per la pubblicazione della ricerca nella collana “Storia e studi cooperativi” dedicata al Movimento Cooperativo. E’ un risultato molto importante perché questa casa editrice è una delle più prestigiose non solo a livello locale, ma anche su scala nazionale. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi del progetto! Esce il quinto QUADERNO CADIAI “Il Castello dei Mostri” racconta con parole, ma soprattutto con immagini, il percorso di un bambino che è diventato ragazzo, e che attraverso il disegno, la manipolazione dell’argilla, la scrittura, l’invenzione di storie fantastiche, ha fatto un pezzetto di strada insieme ai suoi educatori, ha superato alcuni ostacoli… Mostra come le attività espressive offrano la possibilità di dire di sé e di dare una forma a ciò che è difficoltà o sofferenza, ma anche piacere e divertimento. Consentono di comunicare e di affermare…di creare. Roberto Malaguti Responsabilità Sociale di Impresa CADIAI è sempre interessata alle iniziative ed alle ricerche legate ai temi della Responsabilità Sociale di Impresa e si fa volentieri coinvolgere nei progetti promossi da LegaCoop. In questo periodo le iniziative più significative a cui abbiamo aderito sono state due. La prima riguarda il “Gruppo di Ricerca di LegacoopSociali nazionale” che sta lavorando per: - approfondire il livello di conoscenza della cooperazione sociale associata a Legacoop, riflettendo anche sulle prospettive di sviluppo; - analizzare il livello di diffusione ed utilizzo degli strumenti di rendicontazione sociale tra Cooperative Sociali associate a Legacoop. Verrà distribuito ai soci all’inizio dell’anno un nuovo “Quaderno CADIAI”: si tratta della quinta uscita di questa collana nata per raccogliere le esperienze maturate nei nostri servizi. Il quaderno, intitolato “Il Castello dei Mostri”, è stato curato dagli educatori Milena Fugazzaro e Antonio Bicchielli e dalla pedagogista Lucia Zucchi, del Servizio educativo presso il Day Hospital di Psichiatria e Psicoterapia dell’Età Evolutiva dell’Ospedale Maggiore. Il Day Hospital opera in situazioni di urgenza nell’ambito della Psichiatria dell’Età evolutiva, offrendo consulenza ed approfondimenti diagnostici, oppure prendendo in carico direttamente bambini ed adolescenti in situazione di crisi acuta, provenienti dal Pronto Soccorso, dai Servizi Territoriali o che si rivolgono direttamente al presidio ospedaliero; l’intervento educativo, gestito da CADIAI in convenzione con l’Ausl di Bologna, si affianca e si integra con quello clinico, offrendo un supporto diverso - fatto di accoglimento, tempo trascorso insieme, gioco, attività anche lievi - che aiuta il bambino o l’adolescente a contenere lo stato di crisi e di grave disagio esistenziale e lo orienta verso nuovi percorsi evolutivi. La seconda riguarda la ricerca condotta dal professor Capecchi, dell’Università di Bologna, su incarico della Lega delle Cooperative di Bologna. Attraverso un’intervista aperta alle Cooperative di Bologna che redigono già da alcuni anni il Bilancio Sociale, la ricerca intende indagare i seguenti aspetti: - il percorso compiuto dalla cooperativa verso la Responsabilità Sociale di Impresa - i progetti più significativi sviluppati dalla cooperativa in materia di Responsabilità Sociale di Impresa - le proposte ed i suggerimenti che le cooperative ritengono utile far avere agli organi istituzionali di governo (Comuni, Regioni, Governo nazionale) finalizzate alla valorizzazione dei comportamenti socialmente responsabili delle imprese. Franca Guglielmetti f ormazione Iniziative di formazione Sono partiti in questi giorni alcuni dei principali corsi di formazione del piano formativo 2006/2007. Il corso sulla Responsabilità Sociale di Impresa ha preso avvio il 21 Novembre con la lezione di apertura condotta dalla Responsabile della redazione del Bilancio sociale di CADIAI Franca Guglielmetti. Ad oggi si sono già svolti tre incontri che hanno visto la presenta dei professori Massimiliano Zanigni del MUEC (Master Universitario in Economia della Cooperazione) e Vittorio Capecchi, docente di sociologia dell’Università di Bologna, nonché la testimonianza di Sebastiano Renna, responsabile delle Politiche Sociali di Granarolo SpA. Il 13 Novembre è invece cominciato il corso “La clownerie nei servizi per la prima infanzia”: in quella data si è svolto il primo dei due seminari di apertura previsti, tenuti uno dalla dott.ssa Farneti e l’altro dalla dott.ssa Cadamuro. I seminari si sono svolti nella sede di CADIAI ed erano rivolti all’insieme delle educatrici, ovvero a 30 allieve. Il 7 di Dicembre sono invece partiti i due laboratori paralleli, seguiti da 15 allieve ciascuno, uno presso “Progetto 1.6”, l’altro presso il nido “ABBA”. Sono già partiti, alla data attuale, anche tutti i corsi di qualificazione per OSS, ovvero sia le misure compensative (95 e 110 ore) che i corsi di qualificazione sul lavoro (500 ore). Queste nel dettaglio, le date di avvio. CLASSI CORSO OSS 95 ORE: Numero iscritti Sede Corso 2 Via Benelli, 9 - S. Pietro in C. (Bo) 9 Via Naz. Toscana, 1 - S. Lazzaro (Bo) Ente Formazione Futura CEFAL Data inizio Corso 6.11.2006 19.10.2006 Giorni della settimana Lunedì Giovedì CLASSI CORSO OSS 110 ORE: Numero iscritti Sede Corso 2 Via Naz. Toscana, 1 - S. Lazzaro (Bo) Ente Formazione CEFAL Data inizio Corso 18.10.2006 Giorni della settimana Lunedì Mercoledì CLASSI CORSO OSS 500 ORE Numero iscritti Sede Corso 7 Via Aldo Moro, 16 - Bologna 12 Via Benelli, 9 - S. Pietro in C. (Bo) 1 Vergato (Bo) Ente Formazione EFESO Futura ISCOM Data inizio Corso 2.10.2006 6.12.2006 13.12.2006 Giorni della settimana Lunedì Mercoledì Venerdì Lunedì Mercoledì Venerdì Martedì Giovedì Percorso di formazione di avventura A giugno di quest’anno si è svolto un ciclo di incontri formativi per gli educatori del servizio minori, incentrato sulla sperimentazione del senso del limite, del disorientamento, della gestione di sentimenti di sconcerto e paura di fronte all’imprevisto o al non ancora sperimentato. L’occasione per queste esperienze è stata offerta da una serie di tre incontri outdoor (trekking, arrampicata sportiva e discesa in grotta): ovviamente ognuna di queste esperienze è avvenuta in condizioni di sicurezza e con il supporto dell’attrezzatura necessaria. Il tecnico formatore che ha condotto questo percorso, Augusto de Col, ha poi raccolto in un incontro finale, teorico e di sintesi, l’elaborazione dei temi proposti e la loro declinazione all’interno dei per- 6 corsi educativi con l’utenza e dei rapporti professionali tra i colleghi e le figure responsabili referenti. L’esito positivo di questo percorso formativo, per alcuni versi sperimentale, ha fornito nuovi spunti di riflessione rispetto alla comprensione degli stati d’animo dell’utenza, di quello degli educatori stessi, che spesso si trovano in condizioni limite, al di là di routine consolidate e di codici sociali condivisi. Non ultimo da segnalare la restituzione di un nuovo sentimento di gruppo all’interno di un servizio domiciliare sul territorio. Mirna Tagliavini il Trimestrale di CADIAI 14 › dicembre 2006 numero Senti chi parla… di inserimenti! Settori 7 ceva questo nido: mangiammo anche la pappa e la mamma era sempre lì con me. Fra un po’ arriva la mamma, arriva sempre Così andò per un po’ di tempo, ma un giorno la “signorina” dopo la merenda! Sono così contento quando disse con la mamma di salutarmi. la vedo entrare dalla porta che non riesco a -Ciao, tesoro, vado a fare la spesa. Tu resti qui con la dada, contenermi. Salto e corro per tutta la sezione, torno subito dopo la pappa! finché riesce a fermarmi e mi prende in bracCosa?!? La mamma se ne va? Come è possibile, io stavo cio. Sono un po’ stanco. Oggi ho lavorato molbene qui con la mia mamma! Chi è questa che mi prende in to con le mie dade: ho cantato e ballato, abbiabraccio? Io non la voglio. Voglio la mia mamma! Mammo dipinto coi colori a dita…ora devo proprio maaaa!!! andare a casa. Torna? Quando torna? I pennarelli? Si, mi piacciono i penIo sto bene all’asilo, anche se…non è sempre narelli, disegno la mia mamma. Mammaaa!!! stato così. Questa pappa è buona… sì ne mangio un po’, ma è più buo-Domani è il tuo primo giorno di asilo nido, tesona quella della mia mamma. Mammaaa!!! ro, cominciamo l’inserimento! Vedrai ti piacerà, Dada, quando torna la mia mamma? Sì, prendimi in bracè pieno di bimbi come te e di signorine tanto cio… è carina la mia dada, non come la mia mamma, ma carine che ti faranno fare un sacco di giochi.mi aiuta ad aspettare… la mia mamma. Non capivo bene cosa volesse dire la mamma; Poi la mamma tornò. Torna sempre, tutte le sere. La mia cosa è questo nido?! Una volta al parco il nonno mamma e il mio papà lavorano tutto il giorno e sto al nido me ne aveva fatto vedere uno. Era su un albero con le mie dade e gli altri bambini. Qui faccio tante cose e c’era dentro l’uovo di un uccellino: mi sembra interessanti, è un posto che hanno costruito per i bambiun po’ piccolo perché ci possano entrare tanti ni. Le mie dade sono davvero carine come dice la mia bambini e perfino delle signorine carine! Carine… mamma, anche se pretendono che stia seduto per tutto il la voce della mamma mi sembrava si incrinasse pranzo! A volte ho un po’ di nostalgia, allora la mia dada un po’ quando pronunciava questa parola… mi abbraccia e mi parla della mia mamma, che è al lavoIo mi fido della mia mamma, così andai a letto ro, che dopo la nanna arriva… ed è vero, la mamma o come tutte le sere col mio “bibe” pieno di latte e mi papà, tornano, e io sono contento, così contento che non addormentai sognando tanti uccellini che facevano riesco a stare fermo… un “giro tondo” nel nido. Laura Piana La mamma mi svegliò con un bacio, mi vestì e partimmo per andare al nido a fare il “mio inserimento”. Arrivammo davanti ad un cancello, dietro il quale c’eNotizie “teatrali” da Castel Maggiore ra un giardino molto grande con tanti alberi, tanti gioAnche quest’anno CADIAI sponsorizza la rassechi per bambini e una specie di casa dalle vetrate gna teatrale per ragazzi organizzata dal Comune grandissime. Mi guardai intorno un po’ perplesso, ma di Castel Maggiore e realizzata dall’Associazione tutto sommato il posto mi piaceva. Culturale “Belleville” presso la Sala-Teatro “BiagiArrivammo alla porta di quella che sarebbe stata la D’Antona”. mia sezione (adesso so tutto, ma allora queste parole La rassegna si è aperta martedì 31 ottobre con mi sembravano tanto strane) dove ci accolsero con “La famiglia Addams”. Prima dello spettacolo i tanto entusiasmo le famose “signorine carine”. In quelbambini potevano partecipare ad un laboratola stanza c’erano tanti giochi (uhau !!) …ma subito mi rio: hanno costruito maschere “terrificanti” e si misero a sedere a mangiare la frutta: a me non imporsono trasformati in piccoli maghi e streghette. tava un fico secco della frutta, io volevo giocare! Dopo Un modo divertente per esorcizzare tutte le andammo tutti insieme a cantare sul tappeto. Belle le paure e festeggiare la serata di Halloween, canzoni, battevamo le manine tutti insieme, ma ahi, un una festa che, pur non facendo parte della bimbetto dispettoso batté sulla mia testa il tamburello… nostra tradizione, è da anni ormai un succesAhi mamma, questi sono “selvaggi”, portami via, ahii! so e ci dà un assaggio di Carnevale ancora La “signorina carina” sgridò il selvaggio e gli disse di chiecosì lontano. dermi scusa. Sì, sì scusa, scusa, quando ti becco… La rassegna, che prevede in cartellone 9 Facemmo i collage, con la carta e la colla e nessuno ci spettacoli, si concluderà nella primavera del sgridava se “paciugavamo” e ci sporcavamo, mentre la 2007. mamma parlava con le signorine ed altre mamme. Mi piaLaura Piana s I nostri ervizi Monografie sui servizi CADIAI SERVIZIO TERRITORIALE MINORI ATTIVITA’: Si evince quindi che una grossa componente del lavoro eduTIPOLOGIA: cativo in questo servizio è la gestione di relazioni frontali, il Questo servizio territoriale eroga interventi educafatto di funzionare contemporaneamente da modello posititivi terapeutico - riabilitativi a favore di minori che, vo, rassicurante e raggiungibile e, al tempo stesso, conteper lo più, fanno riferimento all’Unità Operativa di nitivo e, all’occorrenza normativo. Neuropsichiatria della città di Bologna. In età adolescenziale e pre-adolescenziale è infatti imporObiettivi primari sono il recupero e lo sviluppo di comtante, più ancora di lunghi discorsi, avere a disposizione un petenze relazionali, sociali, di autonomie di base, esempio umano adeguato, in cui potersi riconoscere, offrendo sostegno alla formazione di una immagine come pure da mettere in discussione, per potere infine positiva di sé dei bambini e dei ragazzi coinvolti nei interiorizzare ed eleggere ciò che sia più funzionale alla diversi percorsi educativi. formazione della propria identità personale. Gli interventi si svolgono prevalentemente nella fascia Giochi, passeggiate, attività ludico-sportive (piscina, ippooraria pomeridiana, successivamente agli impegni terapia, ecc.), piccole commissioni, merende, ecc. divenscolastici degli utenti; tali interventi sono sia a caratgono lo strumento di mediazione tra l’educatore e l’utentere individuale che di piccolo gruppo: attualmente te, al fine di condividere delle esperienze e degli obiettivi sono seguiti individualmente 17 minori e sono strutche permettano di acquisire maggiori autonomie e sicuturati 6 gruppi. rezze. Tra le competenze dell’educatore vi è quindi quella di sapere eleggere e programmare, all’interno delle STORIA: risorse ed iniziative offerte dal territorio, quelle più utili Il servizio territoriale minori come tale è nato nel 1996, a raggiungere quegli obiettivi che promuovano ed indicon l’aggiudicazione della gara d’appalto ad un’ATI costichino una evoluzione positiva nello stato di benessere tuita da CADIAI, CSAPSA, NUOVA SANITA’: la gara racdell’utente. coglieva servizi già in essere, commissionati dall’AUSL Sono inoltre in essere laboratori scolastici in classi in di Bologna. Attualmente l’ATI che si è aggiudicata l’ulticui siano inseriti studenti certificati: uno di essi propoma gara d’appalto comprende CADIAI, EPTA, CSAPSA, ne percorsi di acquaticità, l’altro percorsi di esperienAIAS, AIAS SPORT, dove CADIAI ha il ruolo di capofila. ze teatrali. PERSONALE: Attualmente per CADIAI fanno riferimento a questo servizio 13 educatori ed un coordinatore; ci si avvale inoltre della collaborazione di altri due operatori che provengono dal Settore Disabili; una danza-terapeuta, una psicomotricista ed un’arte-terapeuta collaborano come libere professioniste. IDENTITA’ DEL SERVIZIO: Il servizio territoriale minori trae gli strumenti educativi di cui necessita per promuovere l’evoluzione ed il cambiamento degli utenti di cui si occupa, soprattutto da due fonti: dal bagaglio professionale ed esperenziale dell’educatore stesso e dai servizi e dalle opportunità offerte dal territorio di riferimento. Gli interventi individuali prendono l’avvio degli incontri dal domicilio, dalla famiglia o dalle strutture sociali che accolgono il minore. L’educatore diviene così spesso il tramite tra il nucleo famigliare di origine ed i servizi che sono i mandanti dell’intervento stesso. Occorre quindi una competenza particolare nella gestione delle relazioni e delle comunicazioni tra l’operatore, l’utente, i famigliari ed i servizi: questo al fine di consentire un buon aggancio con i bambini ed i ragazzi coinvolti, come pure l’instaurazione di una “alleanza professionale” con le famiglie, spesso afflitte da una multiproblematicità che occorre armonizzare con il percorso terapeutico-riabilitativo del proprio caro. 8 INTERVENTI DI PICCOLO GRUPPO I piccoli gruppi educativi strutturati sul territorio di Bologna, gestiti dagli educatori CADIAI (facendo riferimento al giugno 2006) sono i seguenti: “Scoiattoli fantasiosi” è stato strutturato da due educatrici che hanno accolto 8 utenti di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni circa; le attività svolte da tale gruppo sono state a carattere ricreativo e si sono svolte sia in ambiente esterno che all’interno del poliambulatorio Nani. “Amici del martedì” è stato strutturato da due educatrici che hanno accolto 6 utenti d’età compresa tra gli 11 ed i 14 anni circa; si connota come gruppo “itinerante”, non essendo stata individuata una sede di riferimento stabile, le attività fanno riferimento a centri d’aggregazione e servizi ricreativi presenti sul territorio. “Pitagora” è stato strutturato con due educatrici e un educatore che hanno accolto 4 utenti; il mandato ha previsto il sostegno nello svolgimento dei compiti, l’attività si è svolta all’interno della sala riunioni del poliambulatorio Nani. il Trimestrale di CADIAI 14 › dicembre 2006 numero “Piscina” (attualmente sono in essere due gruppi di questo tipo) è stato strutturato con due educatrici che hanno accolto 3 utenti d’età compresa tra i 13 ed i 15 anni circa; momenti di riferimento cardine di quest’intervento sono stati, sia l’attività che si è svolta in acqua, che quella di igiene e preparazione nello spogliatoio. Notizie Settori 9 Habemus…nuova sede SAD Navile e S. Donato Ebbene sì, il 19 Ottobre scorso una parte degli uffici di Via Boldrini, occupata temporaneamente dall’assistenza domiciliare di Navile e S.Donato, è tornata ai “legittimi proprietari”, cioè ai componenti del Servizio di Medicina del Lavoro a cui va il nostro ringraziamento. In maniera alquanto rocambolesca, con armi e bagagli, guanti e mascherine, ci siamo trasferiti nel giro di quarantotto ore nella nuova sede di Via Stalingrado: CENTO“Fattoria” è stato strutturato con una eduDICIASSETTEMETRIQUADRATI DI UFFICI ADIBITI A SERVIcatrice ed un educatore che hanno accolto, in ZI SOCIO-ASSISTENZIALI! due giornate distinte, due gruppi di utenti, uno Entriamo …e cinque RAA ed il coordinatore sbiancano e composto da due ragazzini di età compresa sudano alla vista di cotanta beltà: per farla breve il locale tra i 6 ed i 9 anni, l’altro composto da 5 utene’ molto bello, spazioso (non tutte le RAA sono magre….), ti di età compresa tra i 10 ed i 14 anni circa. ben illuminato, sembra quasi che parli e dica ”ecco adesQuesto gruppo ha sede all’interno di una stanso tocca a voi, dimostratemi ciò che sapete fare”. za messa a disposizione dal circolo arci “La FatCome automi eseguiamo: mettiamo a posto le scatole toria” e le attività prevedono sia di usufruire dei guanti, spazziamo, spolveriamo e laviamo in terra. degli spazi ricreativi ed attrezzati che si trovano Poi il mitico tocco femminile: piante, oggettini e profuall’esterno della struttura, sia di allestire attività matori per ambienti. ricreative individuali e di gruppo che si svolgono “Bona lè” come si dice da queste parti: siamo stanchi, nello spazio interno. quasi quasi ci mettiamo a fare il “programma settimanale”, anzi faremo sicuramente un programma con Attualmente la coppia educativa che conduce i fiocchi (???). ogni gruppo è composta da una figura maschile Il pensiero va ai colleghi, agli operatori che lavorano e da una figura femminile, mentre il gruppo il con noi…speriamo piaccia anche a loro, speriamo “Pitagora” vede la presenza di due educatori e di siano più comodi per lo svolgimento del lavoro quotiuna educatrice. diano, speriamo riescano a parcheggiare meglio, speriamo di vederci un po’ di più. COLLETTIVI E FORMAZIONE Domanda: chi è il genio/a che ha trovato questi uffici? Tre anni fa è cominciata per tutti gli operatori del Basta scherzare: questa nuova sede è senz’altro un Servizio Minori una formazione sull’elaborazione di simbolo ed una testimonianza del cambiamento che, quei vissuti che scaturiscano all’interno dell’intervento voluto o meno, c’è stato nell’assistenza domiciliare educativo, al fine di sostenere l’educatore nel suo e, in attesa di ciò che verrà in futuro, l’immagine compito di gestire sia il disagio dell’Altro, che le dinadel servizio in tutti i modi risulta rafforzata. miche famigliari ed istituzionali in cui si trovi coinvolto. Ogni anno viene poi individuato uno specifico percorso Paola Pettazzoni formativo a termine, mirato ad arricchire di strumenti metodologici, pratici e teorici, la professionalità di ogni educatore/trice. A seguito dell’ultima gara d’appalto ogni intervento di piccolo gruppo vede riconosciute dalla AUSL due ore di supervisione pedagogica mensile, erogate da un tecnico facente riferimento a CADIAI. Prima o dopo la Supervisione sull’elaborazione dei vissuti, è altresì previsto un collettivo, in cui possa avvenire uno scambio di comunicazioni, più diretto ed esaustivo, tra il coordinatore e gli educatori. Formazioni e collettivi permettono anche di sentirsi parte di un gruppo di riferimento comune, che sollevi gli operatori da quel sentimento di solitudine che, il lavorare da soli, senza l’opportunità di condividere nell’immediato scelte e responsabilità, fa divenire Nuova sede SAD parte importante del carico professionale. Notizie Settori Laboratorio "le famiglie lasciano le impronte" impronte con i piedi; nel corridoio, invece, ci sono i tavoli per fare le impronte con le mani sulle federe bianche, che ciascuna famiglia ha portato come ci eravamo raccomandate (sez. Pesciolini - asilo nido Tana dei Cuccioli - San Lazzaro di Savena) di fare; ci sono pennelli e tempere e i bagni sono attrezzati per pulirsi. L’asilo nido “Tana dei CucSi parte: un gruppo con le cioli” nasce a novembre mani, e un gruppo con i piedi. del 2003 come estensioL'entusiasmo e la coesione ne della gara d’appalto del gruppo si respira fin da del nido “Maria Trebbi” subito. Appena iniziato ci sianel comune di San Lazzamo rese conto che siamo ro di Savena. passate dal momento orgaInizialmente costituito da nizzativo all'operatività del due sezioni e 35 bambini, giocare senza distinzione di il nido ha ampliato la sua ruoli: il piacere del partecicapienza a seguito dell'apare al gioco ha prevalso. pertura di una nuova Al momento dell'arrivo alle sezione nel gennaio 17.30, l'impressione che 2005 ed attualmente abbiamo avuto è stata quelospita 55 bambini suddila che fossero i bambini ad accompagnare per mano visi in 3 sezioni: Coccinelle, Pesciolini e Farfalle. i genitori nel loro mondo: "vieni non ti preoccupare... Tra le tante attività che il servizio svolge ci sono quelle ci sono io, questo è il mio spazio!" di coinvolgimento delle famiglie nella vita del nido. I bambini erano a loro agio e si sono mostrati in graI "laboratori" rientrano tra le proposte che suscitano do di introdurre e gestire la loro esperienza con il maggiori risposte di adesione e di partecipe entusiasmo genitore. Erano divertiti e soddisfatti nel vedere i fra i genitori. Possono essere finalizzati alla realizzazioloro genitori coinvolti in un'attività che, fino a quel ne di piccoli manufatti da costruire assieme alle educagiorno, era stata solo di loro competenza. Alcuni trici e da consegnare come "sorprese natalizie" ai bambambini hanno continuato a dipingere il piede, il bini, oppure come "rivisitazione" di alcune attività svolte polpaccio o la caviglia, di mamma e papà anche dai bambini al nido con il coinvolgimento attivo dei papà e delle mamme. L'obiettivo che ci si propone con esperienze come quella di seguito presentata è quello di creare dei ponti tra la vita del bambino al nido e quella in famiglia, con positive reciproche "contaminazioni". Abbiamo pensato ad un laboratorio che potesse coinvolgere i genitori attraverso un'esperienza già nota ai loro bimbi: dipingere mani e piedi con i colori alla ricerca del piacere e del gioco. Quali sensazioni si provano appoggiando i piedi sul lenzuolo? Quali lasciando la propria orma e giocando poi a ripercorrerla? Quali sensazioni si sentono mentre ci dipingiamo? Ci troviamo al nido alle 17.00 circa di una bella giornata di maggio. Alcuni genitori intuendo cosa avremmo fatto insieme, dopo aver lasciato l'impronta. A fine lavori... arrivano già con indumenti molto informali, altri più reticenti ci tutti in bagno per lavarsi sotto la supervisiopongono la domanda: "mi sporco?", ci scherziamo sopra e all'arne dei bambini che indicavano dov'erano il rivo di tutto il gruppo spieghiamo come pensiamo di organizzarci sapone e le salviette. (quasi tutte le famiglie sono presenti, c’è anche una mamma doloA conclusione, la tavola ci ha riuniti per racrante per il mal di schiena, ma presente comunque). contarci... Nella sezione abbiamo preparato due lenzuoli bianchi per le Barbara Maroni 10 il Trimestrale di CADIAI 14 › dicembre 2006 numero Il percorso esperienziale dell’ RSA di S. Pietro in Casale 11 Nel 2006 il percorso esperienziale di apertura all’esterno si è esteso ad altre iniziative: abbiamo partecipato all’“Amarcord al cafè” di S. Pietro in Casale, un’iniziativa rivolta a persone affette da disturbi “Il riso fa buon sangue!” cognitivi e ai loro familiari, scambiandoci inviti reciproci. Abbiamo fatFin dalla sua apertura l’RSA “Virginia Grandi” ha to una bellissima gita al mare, dove é stato importante condividere sperimentato un modello di servizio fortemente la straordinaria esperienza di una nostra anziana che per la prima orientato alla integrazione “a tutto campo”, cioè volta in vita sua ha visto il mare... Siamo andati anche in gita in un aperto a forme di collaborazione agriturismo, in una zona di interesse naturalistico in procon l’esterno ma anche funzionale vincia di Ferrara, e questo ha permesso agli anziani di e il più possibile coeso rispetto fare un’esperienza multisensoriale, con visita guidata a all’organizzazione interna. diverse specie di animali in zone protette. Si è partiti dalla considerazione Una delle nostre ultime esperienze, rivolta agli operache l’RSA era ed è un luogo dove tori, è stata la formazione condotta da docenti-clown vengono condensate sofferenze e dell’Università di Bologna, Facoltà di Psicologia, dal titoproblematiche di vario tipo, ma lo “Il clown in RSA, la Terapia del Sorriso”. Questa foranche scelte familiari difficili da mazione è stata pensata e programmata dopo aver elaborare, spesso con vissuti effettuato un’analisi dei bisogni formativi interni, con il emotivi forti, a causa delle condifine di poter alleggerire e sdrammatizzare gli spazi, i zioni quasi sempre pluripatologitempi e i ruoli assistenziali, attraverso che degli ospiti. un’attività anche ludica. Già da tempo, Attraverso l’osservazione, si rilevava che la ad es. con le feste di Carnevale, si è manifestazione più tipica di uno stato di benescompresa l’importanza della sdrammasere, il sorriso, era in qualche modo un po’ softizzazione, partecipando praticamente focata, compressa, come se chi veniva accolto tutti: dal Coordinatore alle RAA, alla e viveva il proprio quotidiano in struttura, avesCaposala, alla Terapista della riabilitaziose come disperso il senso del Sé, ritrovandosi ne, Adb, IP, Medico, Animatrice e Psicoall’interno di un luogo certamente protetto, che loga. Quest’anno vale la pena ricordare però rimaneva anche un po’ nascosto... la coraggiosa “performance” del medico Nel corso degli anni si è quindi di turno, che ha fatto il giro delle visite andato delineando un percorso, con una buffa parrucca da diavoletto che ha visto crescere progressiinsieme ad una infermiera travestita da Topolino! vamente iniziative e forme di colAttraverso questo percorso formativo, gli operatori dellaborazione con il territorio, la struttura hanno acquisito maggiori conoscenze teoriaventi l’obiettivo di aprire il serviche e competenze pratiche, rispetto alle diverse modazio all’esterno, cercando di far lità comunicative da utilizzare con l’anziano, dalla comuamalgamare il “dentro e il fuori”, nicazione non verbale, attraverso il corpo (mimica, ma anche cercando occasioni gestualità, postura, tono), all’uso del suono, del tatto, per divertirsi, esattamente come del colore, della vista, ecc....imparando modi nuovi di in tutti gli ambienti sani. Si sono entrare in relazione anche con la famiglia e migliorare il quindi programmate varie iniziaticlima percepito in Struttura. ve: le uscite al mercato e la conLa formazione con i clown è il punto di partenza per uno sumazione al bar da parte degli anziani, la collaborazione studio sperimentale, tuttora in corso, che valuta con con le scuole materne ed elementari, il coinvolgimento di parametri oggettivi, misurati statisticamente, l’effetto diverse istituzioni, come i Comuni di S. Pietro in Casale e delle sessioni di laboratorio dei clown, sugli ospiti, sugli di Castelmaggiore (un’ex staffetta partigiana ha ricevuto operatori e sui familiari. Tutto questo lavoro è fatto di una medaglia al valore e due nostre centenarie un omagmomenti di quotidianità impegnativi, ma gratificanti e gio floreale dai rispettivi sindaci), la collaborazione con lo può contare sull’apporto e la condivisione degli operaSPI-CGIL, che ha valorizzato le storie individuali di alcuni tori dell’RSA di S. Pietro, CHE SALUTANO TUTTI I LETanziani ospiti, attraverso una pubblicazione e la sponsorizTORI CON UN SORRISO! zazione della Coop Reno che ha finanziato uno spettacolo di Sabrina Stinziani (Psicologa) burattini in Struttura, ecc. e Lucia Cardone (Animatrice) Notizie Settori DALLA CASA PROTETTA “TORRE DI GALLIERA” Canzonissima e non solo! il piacere di incontrarsi… 22 settembre 2006… a Galliera musica ha favorito a creare un ponte fra le varie realtà, e a far emergere un clima di condivisione e festa. In alcuni casi, le canzoni sono state accompagnate da vere e proprie coreografie, con tanto di costumi e scenografie! Dopo la CANZONISSIMA, nelle sale della struttura si è allestito un pranzo anch’esso caratterizzato da un’atmosfera particolarmente gioiosa! Tutti gli ospiti condividevano l’entusiasmo per la mattinata e anche poi il piacere di assaporare piatti gustosi (tagliatelle ai funghi, gramiglia panna e salciccia, arrosti misti, salsina, dolce e caffè!). Questa occasione è stata documentata da un video, realizzato da un collega animatore, e il filmato, visto e rivisto, ha fatto da eco a questa bella giornata e rimane come una testimanianza di questa opportunità, vissuta fino in fondo Canzonissima dai tanti protagonisti! Dopo la giornata dell’Amicizia a Granarolo, si è organizzata una nuova occasione di incontro, nata da una proposta di Fabio Liistro e Raffaela Rossi e accolta dalla struttura di Galliera. Si sono ritrovati presso la Casa Protetta “Torre di Galliera”, alcuni ospiti e operatori di: Centro Diurno e Casa Protetta “San Biagio” di Casalecchio, Casa Protetta e Centro Diurno "Sandro Pertini” di Altedo, Casa Protetta di Granarolo e RSA “Virginia Grandi” di San Pietro in Casale, oltre naturalmente agli ospiti e al personale della struttura di Galliera. Ci si è dati appuntamento verso le 10,00, e traffico permettendo abbiamo iniziato verso le 10,30 con una speciale: CANZONISSIMA! Oltre all’accompagnamento di Fabio con la sua chiatarra, la mattinata canterina è stata ritmata dalle basi musicali e dalla strumentazione del musicista Roberto Gnugnoli, che ha gentilmente fornito supporto musicale sia con la sua competenza che con il suo impianto. E’ stato un piacere vedere gli ospiti delle varie strutture alternarsi intonando canti a loro graditi, contribuendo a creare un’atmosfera gioiosa e, attraverso i cori spontanei di tutti i partecipanti, un senso di unione fra le varie persone. Ognuno ha avuto il suo posto e il suo momento di popolarità e ognuno ha contribuito al successo dell’altro! Tutti sono risultati vincitori, soprattutto gli ospiti che hanno cantato in modo ineccepibile! In ricordo di questa giornata spensierata, tutti i presenti hanno ricevuto in dono delle collane e dei braccialetti, creati con la pasta da un abile utente della struttura di Altedo, che ne ha prodotti più di 150! La 12 Fabio Liistro, Lella Rossi, Lorenza Gallerani Donato un pulmino al Centro “Fava” Da Dicembre il Centro Diurno per disabili adulti “Graziella Fava” di via Demetrio Martinelli 18 a Bologna, ha in dotazione un nuovo pulmino attrezzato donato dalla signora Leila Pagnoni in memoria del figlio Luca Lanzarini. Tutto il personale del Centro Diurno e CADIAI rin- Pulmino in memoria di Luca Lanzarini il Trimestrale di CADIAI 14 › dicembre 2006 numero graziano la Signora per il generoso gesto. Il nuovo mezzo permetterà all’intero gruppo degli utenti del “Fava” di proseguire nello svolgimento delle attività esterne tanto apprezzate da Luca. La coordinatrice e le operatrici del “Fava” La mostra “Colori Diversi” è in CADIAI 13 potrebbero essere assunti come estrosa attività artistica, dato che le opere prodotte sono sempre delle sorprese sia per la novità che le anima, sia per il modo originale di leggere la propria individualità. La mostra “COLORI DIVERSI”, oltre ad essere una esposizione di dipinti, vuole essere momento di confronto con le persone che, osservando le opere esposte, sono maggiormente stimolate a conoscere il mondo della disabilità in uno dei suoi molteplici aspetti. La mostra sarà quindi itinerante in tutti quei luoghi che permettano il confronto su tale tematica. Il ricavato della mostra sarà interamente utilizzato per materiali e strumenti atti a migliorare il nostro operare quotidiano. La mostra, ospitata presso la sede della Cooperativa dal 4 al 18 dicembre, ha raccolto un notevole riscontro, sorprendendo tutti per la qualità dei lavori esposti. Giorgio Franceschi L’ ATELIER “IL MAGGIOCIONDOLO” è nato nell’Aprile del 1992, per accogliere persone disabili. Nonostante siano state apportate, nel corso del tempo, alcune modifiche, non è cambiato l’obiettivo di fondo che resta quello di offrire uno spazio per la socializzazione, la creatività e l’espressività. L’Atelier attualmente è situato all’interno del Cambio di gestione alla “VIRGO FIDELIS” “CENTRO ARBORETO”, servizio polivalente per Il 16 novembre 2006, alle ore 15, c’è stato il passagdisabili adulti dell’Azienda USL di Bologna e gio della gestione tra la nostra Cooperativa e la Coopegestito da CADIAI. rativa Elleuno, che si è aggiudicata la nuova concessioI frequentanti l’Atelier provengono da percorsi di ne. CADIAI ha offerto a tutti gli operatori del servizio formazione e situazioni personali differenti; l’eleun posto di lavoro mento che li alternativo, negli accomuna è la altri servizi della voglia, ognuno Cooperativa. con le proprie La stessa opportucapacità e comnità è stata data petenze, di metdalla Cooperativa tersi in gioco e ADA, in ATI con noi sperimentarsi nella gestione della in attività di struttura, ai propri vario genere. 10 operatori. Da Settembre Alla “Virgo Fidelis”, 2006 l’Atelièr per CADIAI, lavoraha iniziato, sotvano 35 operatori to la guida di un con contratto a pittore profestempo indeterminasionista, a speColori Diversi to, 4 operatori con rimentare la pitcontratto a tempo determinato e 9 in libera protura su tela, con l’utilizzo di varie tecniche legate fessione, per un totale di 48 unità; di queste, 24 all’astrattismo (action-painting e transvisionismo). sono passate a Elleuno e 24 sono rimaste a lavoDalle opere e dai propositi dei ragazzi è evidente la rare in CADIAI. Dei 31 soci di CADIAI, 20 sono volontà di dare nuove forze, mete e significati, al perrimasti; 11 soci sono passati alla nuova gestiocorso svolto all’interno dell’Atelièr “Il Maggiociondolo”, ne. Un sincero ringraziamento va a tutti coloro mediante un linguaggio più libero e attuale. L’arte, che in questi anni hanno lavorato nella struttucome e più di ogni altra attività umana, non è solo ra, per l’impegno quotidiano profuso per ragimpalpabile immaginazione, ma anche lavoro, applicagiungere un alto livello di qualità delle prestaziozione e tecnica. Si deve alla sensibilità dei “ragazzi” la ni erogate a favore degli anziani che hanno scelta delle tecniche, dei colori, e dei materiali utilizzati. usufruito del servizio. La pittura d’azione (action-painting) ed il transvisionismo Notizie Settori Ottobre…”bollente”…al Corniolo ! Il Sindaco sorridendo ci dice che ormai siamo partiti e con il piede giusto, perciò dobbiamo proseguire con questo E’ stato un ottobre veramente caldo al Corniolo, tipo di esperienza…è stata una bella apertura della Strutanzi bollente e non solo climaticamente! tura verso l’esterno! Abbiamo iniziato il 5, con le prove e riprove della Gli ospiti in prima fila commossi ci baciano e ci riempiorecita tratta dai racconti di alcuni ospiti sulla conno di complimenti “Bravi, ci siamo proprio divertiti!” “ Da dizione della donna in risaia. quanto non entravo più in un Teatro…Grazie!” “Per me è I laboratori di reminiscenza hanno dato buoni frutla prima volta…mi piace!” ti e il 14 ottobre, inseriti nel programma della “Fire Ma non c’è tempo per sederci sugli allori… di Sdaz” di Baricella, è partita la tournè della ComLa settimana successiva, il 21 ottobre, alle 10 abbiapagnia Teatrale “Il Teatro che non c’è”. mo la premiazione del Concorso di Poesia e Racconti Abbiamo portato in scena, in un Teatro vero, quelnella Sala Consigliare del Comune. lo Parrocchiale, ”A se steva mei quand a se steva “Olimpia, bisogna andare ad ordinare le coppe e le piz!”. Gli ospiti che hanno assistito alla rappresenmedaglie, e poi acquistare le pergamene per i riconotazione hanno cercato in tutti i modi di tranquillizscimenti speciali, e poi riunire la giuria, e chiedere ai zarci con i loro…“Siete bravi, non preoccupatevi!” o Servizi alla Persona il furgone attrezzato per accom“Sappiate che noi vi applaudiremo comunque!” e pagnare gli ospiti…e il rinfresco…???” ancora “…tanto anche se sbagliate, chi volete che Olimpia è fantastica!…”Tranquilla…si fa tutto!” se ne accorga…?!” Sabato 21 ottobre è tutto pronto: i premi, le motiMa quando abbiamo visto la platea piena e gente in vazioni della giuria,gli ospiti di diverse Strutture venupiedi che veniva ad assistere alla rappresentazione… ti da Bologna, da Casalecchio, da Minerbio, noi e l’agitazione aumentava! l’Assessore alla Cultura che deve consegnare i preNon immaginavamo certo un’affluenza del genere! mi e anche il rinfresco Amici si, parenti pure, che si offrirà ai prema tantissima gente senti al termine! comune che non conoAnche oggi abbiamo scevamo, attratti dalla riempito la Sala Consinovità…no! gliare con tutto esauri“Quelli del Corniolo to e posti in piedi! fanno una commedia Abbiamo avuto la presabato sera in Teatro!” senza del Sindaco che e poi il Sindaco, il Parha voluto ringraziare la roco, gli Assessori, Struttura per l’imperappresentanti di assogno profuso nelle iniziaciazioni, perfino un artitive sottolineando la colo sul giornale! “QUALITA’ CULTURALE”….Uhaauu!!! Come si faceva a restare calmi??? Va bene,è finita ed è andata meglio delle nostre Ma ormai eravamo in ballo e dovevamo ballare! aspettative…ora possiamo rilassarci…??? Con orgoglio e grande soddisfazione devo dire che abbiamo Macché…sabato 28 ottobre abbiamo la cena “ballato” bene. con i parenti! Tutti hanno apprezzato, non solo l’impegno, ma la riuscita Siamo in 72!!!…polenta con salsiccia e cous della serata, tutti sono usciti con il sorriso sulle labbra, tutcous con agnello. ti si sono complimentati con noi…”Ma perché non avete Al termine della cena i complimenti dei parencominciato prima?” “Io sono venuto per curiosità, non immati che ci ripagano della fatica fatta per orgaginavo certo che mi sarei divertito così tanto…” “Adesso che nizzare, preparare, servire e far sentire tutti avete iniziato dovete continuare, siete proprio bravi”. a proprio agio! Va bene, è finita ed è andata meglio delle nostre aspettatiVa bene, è finita ed è andata meglio delle ve…ora possiamo rilassarci… nostre aspettative…ora possiamo rilasE’ finita oppure è appena l’inizio??? sarci??? Le Mondine del Coro di Bentivoglio, che avevamo inserito nelSi dai…fino alla fine del mese…di ottobre!!! la recita con intermezzi canori, ci hanno “scritturato” per presentarla nel loro Teatro. Monica Bondioli 14 il Trimestrale di CADIAI 14 › dicembre 2006 numero Nuovi nidi aprono 15 “2 GIORNI DI VACANZA… CHE SOLLIEVO” Il settore Educativo, ed in particolare Nel corso del 2006 è stata presentata richiesta di l’area dei servizi per la prima infanzia, finanziamento alla Fondazione CARISBO per l’attivaè in continua espansione. Nelle prime zione di un progetto relativo all’organizzazione di bresettimane del 2007 dovrebbero infatvi soggiorni, richiedendo alle famiglie un contributo ti aprire tre nuovi servizi: economico decisamente esiguo. > il micro nido “Scandellara”: una sezioLa Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, in ne, a gestione diretta CADIAI, di 16 seguito alla richiesta, ci ha comunicato il 16 posti, di cui 14 convenzionati con il Novembre l’assegnazione della somma di € 10.000 Comune di Bologna. Il piccolo nido è collocato all’interno del nuovo comper il progetto. Nei prossimi mesi si procederà alla plesso residenziale realizzato dalla realizzazione del progetto grazie al generoso conCooperativa Ansaloni in Via Scandellatributo della Fondazione CARISBO. ra. Apertura prevista: 08/01/2007 Descrizione del Progetto: > il micro nido “Pippi Calzelunghe“ a San Organizzare brevi soggiorni, di 2 giorni; destinataBiagio: una sezione a gestione diretta ri dell’intervento sono i ragazzi/adulti disabili, del CADIAI, per 21 posti, di cui 18 in conterritorio di Bologna, che vivono in famiglia. Finavenzione con il Comune di Casalecchio di lità del progetto è di favorire l’integrazione sociaReno. Apertura prevista: 22/01/2007 le di persone disabili che vivono in famiglia, incre> l’asilo nido de “La Meridiana”, sempre mentando le occasioni di socializzazione attravernel territorio del Comune di Casalecchio so brevi soggiorni nei fine settimana con cadendi Reno. Oltre 60 posti di nido per bamza mensile e incrementare momenti di sollievo bini dai 3 ai 36 mesi. Realizzato dal conper la famiglia dai compiti di cura e assistenza, sorzio KarabaK 2, sarà gestito da con l’obiettivo ultimo di evitare l’istituzionalizzaCADIAI, tramite concessione del Comune zione delle persone disabili e consentirgli quindi di Casalecchio di Reno della durata di 25 di vivere in famiglia. anni. Apertura prevista: 22/01/2007 Andrea Veronesi Inaugurazione del centro socio riabilitativo “Caserme Rosse” Sabato 2 dicembre 2006 alle ore 11,30, è stato inaugurato presso i locali di via Saliceto 75, il Centro Socio-Riabilitativo per persone con disabilità “Caserme Rosse”, che l’Amministrazione Comunale ha voluto intitolare a Gianni Selleri e Carla Battaglia, infaticabili animatori nella scena della disabilità sia locale sia nazionale. All’inaugurazione erano presenti la vicesindaco Adriana Scaramuzzino, rappresentanti degli Enti locali, delle Associazioni e Cooperazione di settore e della Fondazione Carisbo. Il servizio - gestito dall’ATI composta da AIAS Bologna Onlus, CADIAI, Società Dolce e BOLOGNA INTEGRAZIONE a marchio ANFFAS - è predisposto per accogliere diciassette persone adulte con disabilità fisica e/o psicofisica, di cui sedici in via permanente, mentre un posto sarà dedicato ad accogliere situazioni d’emergenza. Registrazione di Scoop in Tribunale Come forse avrete notato, abbiamo provveduto a registrare la testata di “Scoop” nel registro periodici presso il Tribunale di Bologna. E’ un passo che si è voluto compiere solo dopo che la crescita del giornale e il coinvolgimento di varie persone si sono fatti stabili. Da questo numero, come tutti i giornali che si rispettano, abbiamo un direttore responsabile: si tratta di Mattia Miani, responsabile della comunicazione di Legacoop Bologna. Nel corso di questi anni, Miani in varie occasioni ci aveva supportato e consigliato nella realizzazione di “Scoop”, pertanto siamo particolarmente contenti che abbia accettato la proposta di assumere questo incarico. Il prossimo passo, su cui abbiamo cominciato ad informarci, è la spedizione attraverso le Poste. E’ probabile che su questo già dal prossimo numero ci siano delle novità. è Auguri con vivo piacere che porgo a Voi e ai Vostri cari i piu sentiti auguri di buon Natale e felice anno nuovo. per il CdA la Presidente Rita Ghedini Diamo i numeri Tabella di sintesi delle gare svolte nel 2006 OGGETTO ENTE APPALTANTE PARTECIPANTI SAD Anziani e disabili residenti a Granarolo, Malalbergo, Baricella, Galliera, Minerbio, Pieve, San Pietro, Castenaso Unità operativa di Riabilitazione e Geriatria presso l’Ospedale di Viadana (Mn) SAD a disabili residenti nel Comune di Pianoro Comune di Granarolo Consorzio ALDEBARAN Assegnato a CADIAI, Società Dolce, ADA Consorzio INRETE Centro Diurno per anziani “Pizzoli” Mediazione socio educativa per l’inserimento lavorativo di disabili Centri diurni e residenziali Socio Riabilitativi per disabili adulti “Le Farfalle” e “Corte del Sole” Gestione di servizi in favore di portatori di disabilità in età adulta RSA-Case Protette “Calvi” e “Virgo Fidelis” Nidi d’infanzia Comunali “Centro Infanzia”, “Lo Scarabocchio” e “Le Nuvole” SAD per anziani e disabili (nei comuni di Cento, Mirabello e Sant’Agostino) SAD e assistenza anziani nei centri diurni dei comuni associati “Terre d’Acqua” (Anzola, Calderara, Crevalcore, Sala Bolognese, San Giovanni in P., Sant’Agata) Centro Residenziale Socio riabilitativo “Caserme Rosse” e C. Res. e Diurno Socio riab. “Battindarno“ per utenti adulti con gravi disabilità psicofisiche Centro Socio-Riabilitativo Residenziale “Casa Rodari” per utenti adulti con gravi disabilità Micronido “Il Castello degli Gnomi” Servizio di Nido d’Infanzia Spazio Bimbo, Centro Bambini Genitori, sezione educativa e servizio sostituzione Az. Ospedaliera “C. Poma” di Mantova Comune di Pianoro (CADIAI, CIDAS, COOPSELIOS, GULLIVER, PRO.GES.) Comune di Bologna Quartiere Navile Ausl di Bologna Consorzio ALDEBARAN Assegnato a Società Dolce Consorzio ALDEBARAN Assegnato a CADIAI ATI: CADIAI, ASSCOOP, EPTA LAVORO SOCIALE Ausl di Bologna CADIAI AGGIUDICAZIONE SÌ SÌ (nuova acquisizione) SÌ SÌ SÌ (nuova acquisizione) SÌ (nuova acquisizione) Ausl di Bologna Comune di Cento ATI: CADIAI, ACCAPARLANTE, ADA, Società Dolce, EPTA LAVORO SOCIALE ATI : CADIAI, ADA, ANCORA, Società Dolce, CAMST, MANUTENCOOP ATI: CADIAI, Le Pagine e Voli Comune di Cento ATI: CIDAS, Coop Serena, CADIAI Comune di Anzola Emilia Consorzio ALDEBARAN Assegnato a CADIAI e Società Dolce ATI: AIAS, Società Dolce, CADIAI, ANFFAS Comune di Bologna Ausl di Bologna SÌ (nuova acquisizione) NO SÌ NO SÌ (nuova acquisizione) SÌ (nuova acquisizione) Ausl di Bologna ATI: CADIAI, AIAS, ANFFAS, Società Dolce SÌ Comune di C. di Serravalle Comune di Argelato Comune di Bentivoglio ATI: CADIAI e Società Dolce ATI: Società Dolce e CADIAI ATI: CADIAI e Voli NO NO SÌ (in parte nuova acquisizione) SAD anziani Comune di Sasso Marconi Servizio di Assistenza domiciliare di base Comune di Monteveglio Nidi “Maria Trebbi” e “Tana dei Cuccioli” Sezione di Nido Comunale + Sostituzioni personale nell’asilo comunale + Sostegno ad alunni disabili nelle scuole del territorio Comune di S. Lazzaro di S. Comune di Sant’Agata B. Consorzio ALDEBARAN Assegnato ad Ancora Servizi Consorzio ALDEBARAN Assegnato a Società Dolce CADIAI CADIAI SÌ SÌ SÌ SÌ (nuova acquisizione) Questo numero è stato chiuso il 12 Dicembre. 16