il Trimestrale di CADIAI
13 › settembre 2006
numero
Comitato di redazione: Ornella Montanari, Daniela Musolesi,
Gloria Verricelli
Collaboratori: Rosy Blanco, Andrea Gualandi, Fabio Liistro,
Laura Piana, Caterina Mastrosimone, Raffaela Rossi,
Donato Testoni, Paola Pettazzoni.
Coordinatore di redazione: Roberto Malaguti
CADIAI “torna” a Porretta
[email protected]
Molti ricorderanno che nella tarda primavera
riteneva che questa decisione concordasse con la nostra
scorsa sulla stampa locale si è molto parlato
mission che ci porta ad essere responsabili verso gli utendi una situazione critica (presenza di anziani
ti del territorio e i nostri lavoratori. La struttura venne
maggiore a quanto previsto, irregolarità a prodefinitivamente chiusa a luglio del 2005.
posito della prescrizione della contenzione e dei
La novità di questa estate è che la vecchia gestione di
farmaci) presso la casa di riposo “Villa Mar“Villa Margherita” si è fatta da parte. Il proprietario delgherita” di Porretta Terme, gestita da un prival’edificio, avendo richiesto l’autorizzazione al funzionato. In seguito a questi fatti la Procura della
mento, è diventato gestore del servizio; non avendo però
Repubblica aveva “congelato” la gestione, affiesperienza nel campo, ha chiesto a CADIAI l’intero serdandola, per il tempo necessario allo svolgimenvice di fornitura del personale.
to degli accertamenti del caso, all’Azienda USL
CADIAI ha accettato, alla condizione che la pianta orgadi Bologna. Quest’ultima ha richiesto la collabonica venisse decisa da noi - questo per rimanere sugli
razione di CADIAI per garantire operativamente il
standard abituali della Cooperativa per questa tipologia
proseguimento delle prestazioni assistenziali
agli anziani ospiti della struttura.
Il Consiglio di Amministrazione, in coerenza
con il senso di responsabilità più volte dimostrato dalla Cooperativa nei confronti degli
utenti e degli operatori di quel territorio, ha
accolto la richiesta dell’Azienda USL, esprimendo soddisfazione per il fatto che essa
abbia ritenuto di ricorrere alla collaborazione
di CADIAI in questo frangente delicato.
Qui occorre fare un passo indietro. Per
Villa Margherita
ricordare che per 10 anni CADIAI ha gestito
a Porretta la Casa Protetta “Villa Maria” all’interno
di servizio - con personale che rispondesse al coordello stesso edificio del vecchio ospedale. Negli ultidinatore e alla nostra struttura organizzativa.
mi anni, era stato deciso di chiudere la struttura in
Il nuovo gestore ha accettato queste condizioni. La
vista della costruzione del nuovo ospedale e di riparfornitura del personale è operativa dal 1 agosto.
tire - ritenendo troppo oneroso mettere a norma l’eQueste le caratteristiche dell’organico: 1 respondificio vecchio - i ventisei posti convenzionati tra le
sabile, 2 RAA, 22 addetti all’assistenza, 1 fisiotecase protette del territorio. Prima però di arrivare alla
rapista,1 animatrice, 4 infermieri, 3 addetti alla
definitiva chiusura di “Villa Maria”, a causa delle altercucina, 3 addetti alle pulizie.
ne fasi delle discussioni di merito fra i vari attori del
La struttura, che contiene 71 posti letto, è molto
tavolo decisionale, si era dovuti passare attraverso ben
bella: si tratta di una villa novecentesca, con
cinque proroghe del contratto: questo ha significato
ampio giardino, completamente ristrutturata con
per la Cooperativa, per gli operatori, ma anche per i
finiture di pregio. Ci auguriamo che la bellezza
famigliari degli utenti, un lungo e logorante stato di
del posto e la professionalità dei nostri operatoincertezza; CADIAI, in accordo con il gruppo di lavoro,
ri siano gli ingredienti che garantiranno finaldecise comunque di accordare le proroghe in quanto
mente una serena permanenza agli ospiti.
Attività sociale
Centro di documentazione CADIAI
COOLTURA:
si dice cultura,
Negli oltre 30 anni di storia di CADIAI sono tanti i materiali
- libri, riviste, manifesti, etc - che abbiamo accumulato. Per
si fa cooperando.
questo si è pensato che fosse arrivato il momento di riordiVenerdì 7 luglio è partita
narli e catalogarli, allestendo, nella sala polivalente della
una campagna di comunisede della Cooperativa, una piccola biblioteca/emeroteca.
cazione di Legacoop BoloPer fare questo ci siamo avvalsi della collaborazione di Matgna per sensibilizzare la città sul contributo della coopeteo Livi, un tirocinante del master universitario in Economia
razione al finanziamento di iniziative culturali. La campadella Cooperazione, che ha svolto un periodo di stage
gna ha per slogan “COOLTURA: Si dice cultura, si fa
durante l’estate presso l’ufficio Marketing. Matteo, oltre
cooperando” e comparsa nel corso dell’estate sulle pagiad aver svolto l’importante ricerca sull’utilità ulteriore nei
ne di tutti i giornali cittadini.
nostri servizi, di cui parliamo in un altro articolo del giorLa campagna, alla quale CADIAI ha aderito, è partita dall’inale, si è occupato di raccogliere e catalogare i libri e le
dea che creatività e conoscenza siano le basi di una città
riviste sparsi per i vari uffici, inserendo i dati relativi in un
vivibile. “Per questo, la spesa delle aziende a sostegno di
data base da lui stesso impostato. Adesso rimane da
iniziative culturali deve essere considerata a tutti gli effetti
ideare una modalità per valorizzare e divulgare questo
un investimento” spiega Gianpiero Calzolari, presidente di
materiale presso i soci e i dipendenti. Appena questa
Legacoop Bologna. Nell’inserzione pubblicitaria si ricorda
ulteriore parte di lavoro sarà compiuta, la comunichereche Legacoop e le sue associate, mediamente, ogni anno
mo attraverso il giornale.
investono 2,8 milioni di euro nelle attività culturali promosse
a Bologna.
Il consorzio INRETE a EuroP.A. 2006
La campagna ha coinciso con l’importante sponsorizzazione
Il
consorzio
INRETE, di cui CADIAI fa parte unitamendi Legacoop Bologna alle iniziative estive del Comune di Bolote
alle
cooperative
sociali Cidas, Coopselios, Gulliver,
gna di Bè Estate. Grazie al contributo di Legacoop si sono fatProges,
ha
partecipato
con un proprio stand a
te la rassegna musicale nel chiostro di Santa Cristina e il
EuroP.A
2006,
il
Salone
dedicato alle Autonomie
concerto dei Mamuthones il 16 luglio in Piazza Santo Stefano.
Locali,
che
si
è
svolto
alla
Fiera di Rimini dal 14 al
Inoltre, Legacoop Bologna ha sostenuto la rassegna di danza
17
giugno
scorso.
“Amores” e la X edizione del Festival Blues Gospel & Soul
tenutasi dal 18 al 20 luglio nei giardini di Piazza Giovanni XXIII.
EuroP.A. è l’unico appuntamento nazionale intera“Anche questo è un modo di cooperare con Bologna” chiude
mente dedicato al mondo delle Autonomie Locali e
l’annuncio.
costituisce un luogo di incontro fra i vari soggetti del
Oltre a CADIAI, hanno contribuito alla campagna, Coop Ansalosettore pubblico - sia a livello centrale che locale –
ni, Unipol Assicurazioni - Assicoop Sicura, CESI, CONSCOOPER,
e intende favorire l’intreccio di relazioni e di busiCoop Adriatica, Coop Costruzioni, Cosepuri, COTABO, CTA, CTL,
ness fra gli operatori economici e la Pubblica
Fibo, Granarolo, Manutencoop, Coop Murri, Coop Risanamento,
Amministrazione.
Unilog Group.
Erogazione all’associazione
“Gli amici di Luca”
Tradizionalmente la Cooperativa eroga nel corso dell’anno delle
somme di denaro in favore di enti o associazioni esterne (negli ultimi 4 anni sono stati stanziati in media circa 7.000 euro l’anno). In
coerenza con quanto stabilito nelle linee di indirizzo per il 2006
(contenute nel Bilancio Sociale Preventivo) che prevedevano di
sostenere almeno un progetto di solidarietà sviluppato sul territorio
provinciale, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, anche quest’anno, l’erogazione di 1.000 euro all’associazione “Gli amici di
Luca” di Bologna, che si occupa di sostenere le famiglie con congiunti in stato di coma e di promuovere la ricerca in questo ambito.
Chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza sull’attività di
questa associazione, può consultare il sito www.amicidiluca.it.
2
Allo stand si sono alternati i rappresentanti delle
cooperative componenti il consorzio per dare
informazioni sulle attività di INRETE.
INRETE ha come obiettivi la ricerca di modelli
gestionali originali e avanzati, lo sviluppo di attività di costruzione e gestione di strutture socioassistenziali, sanitarie ed educative ad elevata
complessità.
Aspira a posizionarsi a livello nazionale nella
fascia alta di mercato, relativa cioè alla realizzazione di progetti complessi che necessitano
l’espressione di know how qualificato e l’investimento di consistenti risorse finanziarie; il consorzio intende così essere strumento di pro-
3
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mozione cooperativa, un modo per far emergere opportunità anche per altre realtà della
cooperazione sociale dei territori nei quali si troverà ad agire.
CADIAI partecipa ad un’indagine
sulle cooperative sociali italiane
CADIAI è entrata a far parte del campione statistico predisposto
per l’indagine sulle cooperative sociali italiane denominata ICSI
2006: si tratta di un’importante iniziativa promossa da sei università statali italiane (Bergamo, Brescia, Milano, Napoli, Reggio
Calabria e Trento) con la collaborazione dell’Istat e che rientra in
un programma di ricerca scientifica di rilevante interesse nazionale promosso dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
Obiettivo principale della ricerca è quello di aggiornare ed
approfondire la conoscenza del mondo delle cooperative
sociali italiane e dei lavoratori che in queste operano.
L’indagine verrà effettuata mediante la somministrazione di
questionari dedicati alla rilevazione di informazioni sull’organizzazione della Cooperativa, sui dirigenti e su 56 lavoratori
scelti casualmente tra quelli attualmente attivi. Per agevolare la rilevazione e per cercare di coinvolgere maggiorLo stand di INRETE
mente i lavoratori “sorteggiati”, si è pensato di mettere in
piedi tre momenti formativi (nel senso che i partecipanti li
registreranno come tali) - nei quali il dottor Kristian ManProgetto Migratools:
cinone illustrerà il progetto di ricerca e il questionario, che,
collaborazione di CADIAI
per chi vuole, potrà essere compilato all’istante.
CADIAI ha collaborato con EFESO allo sviluppo del proLa buona riuscita dell’indagine consentirà al gruppo di
getto “MIGRATOOLS. Servizi per l’integrazione lavoratiricerca di comprendere meglio i fenomeni della cooperava di persone immigrate” finanziato dalla Regione Emizione sociale, del lavoro e del volontariato, di mettere in
lia Romagna. Il progetto ha previsto lo sviluppo di iniluce e dare visibilità sociale alle opportunità offerte da
ziative a sostegno dell’integrazione lavorativa degli strauna parte sempre più significativa del mondo non profit
nieri, in particolare delle assistenti domiciliari impiegate
e di individuare le attività che possono offrire ai giovani
privatamente presso le famiglie.
opportunità occupazionali di maggiore qualità.
A conclusione dell’indagine, una sintesi dei principali
Nell’ambito del progetto, CADIAI ha contribuito:
risultati della ricerca sarà inviata alle cooperative che
- alla realizzazione di un libretto divulgativo sulla prevenhanno partecipato alla rilevazione.
zione e sicurezza sui luoghi di lavoro;
- alla realizzazione di due seminari pubblici sul tema dell’assistenza all’anziano a domicilio: problematiche prevalenti e buone prassi di base da seguire, rivolti alle assistenti domiciliari ed alle famiglie che le impiegano per
assistere il proprio congiunto anziano.
Il libretto è stato distribuito ai lavoratori ed alle lavoratrici immigrate che si rivolgono ai Centri per l’Impiego della
provincia. I seminari si sono svolti il 16 Giugno alle ore 17
in via del Fanciullo 6 a Casalecchio di Reno e il 27 Giugno
alle ore 17 presso la Sala Polivalente del Quartiere Savena (via Faenza 4).
Purtroppo la partecipazione a questi seminari è stata piuttosto scarsa, a ulteriore dimostrazione delle difficoltà che si
incontrano ad agganciare ufficialmente, in modo pubblico e
formalizzato, il mondo delle assistenti domiciliari private.
Revisione contabile annuale
Il 26 giugno scorso la Cooperativa è stata sottoposta
alla revisione relativa al biennio 2005-2006 svolta dal
revisore contabile incaricato da Legacoop, dott. Stefano Veratti, nell’ambito dell’esercizio della vigilanza
sugli Enti Cooperativi prevista dal D.Lgs. 2 agosto
2002 N. 220, delegata dal Ministero delle Attività
Produttive.
La revisione ha dato esito positivo, come attestato
dal certificato di revisione, confermando la coerenza
della gestione con gli scopi statutari, il carattere
mutualistico della società e l’adeguatezza della
gestione e dell’amministrazione della cooperativa.
Il verbale di revisione è disponibile presso la Sede
Sociale di Via Boldrini, 8 (BO) e potrà essere fornito ai soci che ne facciano richiesta.
Attività sociale
Ricerca sull’“utilità ulteriore”
nei servizi CADIAI
Mi chiamo Matteo Livi e, dopo la laurea in Scienze Politiche corso di laurea in Servizio Sociale, sto
frequentando il Master in Economia della Cooperazione presso la facoltà di Economia dell’Università di Bologna. In questo percorso di studi ho
svolto il periodo di tirocinio presso la cooperativa
CADIAI, con l’incarico di organizzare una ricerca
interna alla cooperativa stessa. L’obbiettivo era
quello di verificare l’utilità sociale che nasce dalle
collaborazioni extra contrattuali tra i servizi CADIAI
e gli altri enti del territorio.
Un aspetto che ho chiamato utilità ulteriore in quanto occorreva guardare oltre l’operatività base di
CADIAI - assistere, educare, riabilitare e intrattenere - per capire se e come i suoi servizi sono inseriti
nella comunità, per comprendere se esistono scambi di esperienze e di collaborazioni fra cooperativa e
comunità ed in quali forme si manifestano; in breve,
per capire se i servizi possano essere considerati
come risorsa del e per il territorio.
CADIAI trova utile e indispensabile il sostegno che il
volontario assicura nello sviluppo di tutti quei servizi la
cui attività non richiede alta professionalità, mentre l’utilità per le organizzazioni deriva dalla disponibilità con
cui CADIAI si apre e mette in rete le proprie conoscenze, che, attraverso le collaborazioni, diventano patrimonio dei volontari.
Anche i rapporti con le famiglie degli utenti risultano
essere profondi e strutturati. Ogni servizio organizza,
infatti, due incontri assembleari annuali per discutere
sulle problematiche generali, incontri individuali per la
creazione del PAI (piano assistenza individuale) oltre a
incontri straordinari per affrontare problemi specifici.
L’importanza di queste attività è direttamente collegabile alla riduzione del conflitto domanda/offerta,
perché più si comunica, più ci si capisce e più si
riesce a seguire una strada condivisa.
Per indagare l’oggetto utilità ulteriore, ho utilizzato un
questionario a risposte aperte, ritenendo che l’indagine di tipo qualitativo fosse lo strumento più idoneo per
raccogliere le informazioni necessarie e per far emergere le collaborazioni, i rapporti, le utilità in entrata ed
in uscita. Ho distribuito il questionario/traccia fra i
coordinatori responsabili delle strutture della cooperativa impegnati in servizi e collaborazioni con enti del territorio che potevano risultare utili ai fini di questa indagine
(ho escluso, ad esempio, l’assistenza domiciliare, non
avendo questo servizio la necessità di contatti e collaborazioni esterne). Ho raccolto tutte le informazioni che ho
suddiviso sulla base della tipologia di enti/strutture del
territorio che sono entrati in contatto con i servizi della
Cooperativa. Il risultato di questo lavoro è stato quello di
dare un’immagine dell’utilità “ulteriore” suddivisa per portatori di interesse - o stakeholders - della cooperativa che
ho individuato in: volontariato, famiglie degli utenti, enti
locali, comunità locale, scuole/Università/enti formativi e
movimento cooperativo.
Vediamo ora, in sintesi, i risultati della ricerca.
Le collaborazioni col volontariato sono risultate molto articolate. I rapporti profondi sia con le organizzazioni che con singoli volontari producono effetti positivi per entrambe le parti.
4
Note meno positive nascono dalle collaborazioni
con gli enti locali. Prima della ricerca avevo la sensazione che i comuni, essendo i principali committenti dei servizi, fossero partners fondamentali
anche per gli aspetti extra convenzione. Alla verifica dei fatti ho invece riscontrato una situazione
poco sviluppata quantitativamente (solo 4 servizi
su 27 ne parlano) sebbene molto interessante a
livello qualitativo.
Di tutt’altro spessore risultano le collaborazioni
con la comunità locale. Queste collaborazioni,
nate per evitare la ghettizzazione del diverso (disabile, anziano), portano utilità sia per CADIAI che
può beneficiare di aiuti nell’organizzazione di
feste ed altri eventi, che per la comunità locale
che trae giovamento, per esempio, da tutte le
produzioni culturali che i servizi offrono a tutta
la comunità.
Per quanto riguarda scuola/Università/enti
formativi, le informazioni raccolte mostrano
una situazione di forte collaborazione che si
manifesta, per esempio, nella disponibilità dei
servizi ad accettare tirocinanti: questa attività
risulta funzionale sia per la formazione di professionisti della solidarietà, sia per l’aggiornamento sull’evoluzione delle teorie, con le quali occorre confrontarsi continuamente per
evitare il rischio dell’autoreferenzialità.
Per quanto riguarda l’ultima categoria di sta-
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keholders, il movimento cooperativo, ho
notato che CADIAI, a fronte di collaborazioni
ancora poco sviluppate con altre cooperative
nazionali, è molto aperta e ben avviata nei
rapporti di scambio con il movimento cooperativo internazionale.
Concludendo mi sento di poter affermare che
CADIAI, in coerenza con la propria mission, è
ben inserita nel territorio ed ha avviato rapporti di reciproco scambio con tutte le strutture interessate a qualsiasi forma di collaborazione. Questo fitto dialogo è però svolto completamente all’esterno della cooperativa; a mio
parere, un coinvolgimento diretto negli assetti
di governance dei vari portatori di interesse
assicurerebbe alle parti una migliore conoscenza e consapevolezza con la conseguente riduzione di quel conflitto che è fisiologico nelle situazioni in cui una parte è preposta a risolvere i problemi mentre l’altra parte si aspetta che i problemi vengano risolti.
Matteo Livi
Gare
d’
appalto
Aggiornamento gare d’appalto
Per tutto il trimestre 18 Giugno/18 Settembre l’attività di partecipazione alle gare d’appalto è stata molto intensa, impegnando i servizi di staff e i settori volta a volta interessati in
modo davvero consistente.
Cominciamo dando conto dell’esito delle gare per cui abbiamo
presentato offerta nel trimestre precedente.
Hanno dato esito positivo le gare per la gestione di:
- il centro diurno per anziani “Pizzoli”, di Bologna, a cui abbiamo partecipato in qualità di soci del Consorzio Aldebaran;
- Il centro diurno per disabili “Le farfalle” e la Residenza
Socio Riabilitativa “Corte del Sole” di San Giovanni in Persiceto; in cui sono confluiti il Centro Diurno “I Cappuccini”
e il gruppo appartamento “La corte del sole”, già gestiti
da CADIAI. I nuovi servizi contemplano una considerevole
estensione delle capacità di accoglienza e quindi di attività;
- La gestione congiunta dei servizi per la prima infanzia del
Comune di Cento (FE), a cui abbiamo partecipato in ATI
con la cooperativa sociale “Le pagine” di Ferrara e con
la cooperativa “Voli” di Bologna.
Un libro dal Giappone…
A giugno è giunto inaspettatamente in Cooperativa
un pacchetto dal Giappone. Conteneva un libro,
naturalmente scritto in giapponese… che per fortuna era accompagnato da una lettera, in inglese,
dell’autrice Mariko Hoshino. Si tratta di una ricerca
intitolata “I grandi esperimenti di Bologna: una città
creata dal potere dei cittadini”, effettuata nell’arco
di alcuni anni, nella quale l’autrice ha sondato i vari
aspetti e le varie anime della città, privilegiando la
modalità dell’intervista, per far emergere quella che
ritiene essere la grande peculiarità di Bologna: la
democrazia partecipativa, vale a dire la modalità molto diffusa che vede i cittadini affrontare, attraverso
organizzazioni di vario tipo (come ad esempio le associazioni), problematiche e esprimere ipotesi per
affrontarle.
Il libro, analizzando anche la cooperazione sociale, contiene alcune pagine dedicate a CADIAI.
Purtroppo non siamo in grado di interpretare gli splendidi monogrammi del libro…
C’è per caso qualcuno che conosce il giapponese???
È stata invece aggiudicata ad un altro concorrente la
gara del servizio di Assistenza Domiciliare agli Anziani e
ai Disabili, sempre del Comune di Cento (FE), a cui avevamo partecipato in ATI con CIDAS e SERENA, cooperative sociali del ferrarese. Si trattava per noi di un servizio nuovo, gestito in precedenza dalle sole CIDAS e
SERENA.
Veniamo ora alle gare svolte in questo trimestre:
- come già detto in altro articolo, ha dato esito negativo la partecipazione alla gara per la gestione delle
Residenze per Anziani del Comune di Bologna “Virgo Fidelis” (in concessione per la gestione a CADIAI
da 5 anni) e “Via Calvi”. Per entrambe le strutture
è stata l’ATI guidata da ELLEUNO (cooperativa
sociale di Casale Monferrato in provincia di Alessandria, già gestore della residenza di Via Calvi) ad
aggiudicarsi l’appalto; CADIAI si è presentata
come capofila di un’ATI composta inoltre da ADA,
Società Dolce, Ancora, CAMST, Manutencoop
Facility Management;
- altra gara di esito negativo è stata quella per il
micronido “Il castello degli gnomi” (servizio nuovo)
del comune di Castello di Serravalle, a cui abbiamo partecipato in ATI con Società Dolce; il servizio è stato aggiudicato all’associazione “Senza il
banco”;
- hanno invece dato esito positivo le gare per altri
importanti servizi per la prima infanzia: i due
Segue a pag. 6
Continua da pag. 6
asili nido del Comune di San Lazzaro “La Tana
dei Cuccioli” e “Maria Trebbi” (già gestiti da
CADIAI); una sezione di nido, lo spazio bimbo,
il centro genitori bambini e l’integrazione di altri
servizi nel centro per la prima infanzia “Iolanda
Vitali” del Comune di Bentivoglio (già gestito da
CADIAI in ATI con VOLI, ma ulteriormente esteso con la nuova gara); la sezione lattanti dell’asilo nido del Comune di Sant’Agata Bolognese
(servizio nuovo);
- ha avuto esito positivo anche la gara per il servizio di assistenza domiciliare agli anziani del consorzio dei comuni “Terre d’acqua” (Anzola dell’Emilia, San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Sala
Bolognese, Sant’Agata Bolognese, Calderara di
Reno) a cui abbiamo partecipato in qualità di soci
del consorzio Aldebaran. Si tratta in parte di servizi che avevamo già in gestione e in parte di un’estensione su territori per noi nuovi.
Gare
d’
appalto
Gara per la RSA “Virgo Fidelis”
di Bologna
Non sappiamo ancora nulla di ufficiale! Ad oggi (7 settembre 2006) non sappiamo ancora nulla di ufficiale,
ma in base a quello che si è potuto dedurre da quanto ci è stato comunicato nella seduta pubblica del 28
luglio scorso, la gara per la concessione della gestione delle due residenze per anziani del comune di Bologna, di via Campana (“Virgo Fidelis”) e di via Calvi, è
stata vinta dall’ATI composta da ELLEUNO cooperativa sociale di Alessandria, e L’OPEROSA cooperativa
di produzione e lavoro di Bologna.
Allo scadere dei termini previsti dal bando di gara, il
5 luglio, hanno presentato offerta per i due lotti, ben
Infine abbiamo presentato offerta per tre importanti
12 concorrenti: 5 per Via Campana e 7 per via Calservizi dell’area disabili:
vi. La commissione, composta da tre esperti del
- la residenza socio riabilitativa “Casa Rodari” (che
settore più il responsabile del procedimento e la
CADIAI gestisce fin dalla sua apertura, avvenuta nel
responsabile amministrativa, ha quindi dovuto esanovembre del 1991); per questa gara ci siamo preminare in 22 giorni di calendario ben 12 progetti
sentati come capofila di un’ATI composta, oltre che
piuttosto onerosi. Quello presentato dall’ATI di cui
da noi, da AIAS, Bologna Integrazione a marchio
CADIAI è capofila conteneva elaborati che, somANFFAS, Società Dolce; con la stessa ATI, guidata
mati, costituivano un tomo di circa 500 pagine
però dalle altre associate, abbiamo partecipato anche
(464 per l’esattezza, esclusi gli indici), uno per
alle gare per la gestione di altre due residenze per disciascuna delle strutture per cui abbiamo presenabili “Battindarno” e “Caserme Rosse”; queste due
tato offerta.
gare si sono già concluse con esito positivo per la
Il 28 di luglio, in seduta pubblica, sono stati letti
nostra ATI;
i punteggi attribuiti alla parte tecnica e sono sta- il servizio di assistenza domiciliare e attività educative
te aperte le buste delle offerte economiche: sulterritoriali per disabili adulti della ASL di Bologna (che
la base di calcoli approssimativi fatti a voce si è
CADIAI gestisce in ATI con ADA, Società Dolce e Conpotuto dedurre che i progetti che hanno ottenusorzio EPTA dal 2001); per questa gara ci siamo preto il maggior punteggio su tutti e due i lotti, sono
sentati in ATI con gli stessi partner della gestione prequelli presentati appunto da ELLEUNO + OPEROcedente, a cui si è aggiunto la cooperativa sociale
SA; l’ATI guidata da CADIAI si sarebbe piazzata
“ACCAPARLANTE”;
seconda in tutte e due i lotti.
- il servizio per la mediazione educativa e l’inserimento
Usiamo il condizionale perché, come dicevamo
lavorativo dei disabili (nell’ambito del quale lavora da oltre
all’inizio, a tutt’oggi, e sono passati ben 40
un anno un’operatrice di CADIAI). Per questa gara ci siagiorni, non ci è pervenuto nulla di ufficiale: nesmo presentati in ATI con ASSCOOP e Consorzio EPTA che
suna graduatoria, nessuna comunicazione dei
già in precedenza gestivano la parte prevalente di questo
punteggi ottenuti, nessun verbale della seduta
servizio.
pubblica, tanto meno la comunicazione ufficiaDi queste ultime gare non è ancora noto l’esito.
le dell’avvenuta aggiudicazione.
Alle nostre ripetute richieste formali è stato
Come si può vedere, sono ormai ben poche le gare a cui
sempre risposto che la commissione non ha
CADIAI partecipa da sola: abbiamo fin qui parlato di 18 serancora ultimato i propri lavori.
vizi in gara e solo per 5 di questi CADIAI si è presentata da
È importante considerare che il termine delsola.
la proroga per la gestione dei servizi è il 15
Si tratta esattamente de: il centro diurno per disabili “Le Fardi settembre: a poco più di una settimana
falle”, la residenza socio riabilitativa “La Corte del Sole”, gli asidal momento in cui si dovrebbe procedere
li nido “Tana dei Cuccioli” e “Maria Trebbi”, la sezione lattanti
con il cambio di gestione, non si sa ancora
dell’asilo nido di Sant’Agata Bolognese.
nulla di ufficiale.
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il Trimestrale di CADIAI
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numero
Bologna, 10.8.06
Oggetto: Affidamento gestione casa protetta “Virgo Fidelis” via Dino
Campana, 57, Bologna
I famigliari degli anziani degli ospiti della casa protetta Virgo Fidelis
esprimono tutto il loro sconcerto e la loro profonda preoccupazione
nell’apprendere che l’esito della gara d’appalto per l’affidamento del
servizio pare non abbia riconfermato la soc. cooperativa CADIAI, che
ha gestito, con la massima soddisfazione degli utenti e dei sottoLo sgomento e lo sconforto che ci hanno
scritti familiari, questa struttura sin dalla sua apertura, risalente
colpito dopo la seduta pubblica del 28 luglio
all’anno 2000.
sono grandi, così come è grande il disagio
Per quanto consta ai suddetti familiari risulta che il Comune di Boloche colpisce tutte le persone che sono coingna abbia affidato il servizio in questione ad una società cooperativolte in questa situazione sospesa, che non
va piemontese, la Elleuno, pressoché sconosciuta alla nostra realci consente di capire le motivazioni che stantà, quanto meno cittadina e che pare si sia assicurata la gestione
no alla base di questo esito, che non ci dà
di entrambe le case protette di proprietà del Comune di Bologna.
modo di agire ufficialmente, ma che ci impoOra, senza volere esprimere un giudizio di merito sulla qualità della
ne, responsabilmente, di adoperarci da subicooperativa Elleuno che, come detto, poco si conosce e nel demanto, per rendere meno traumatico il passaggio
dare ad eventuali iniziative giudiziarie di parte CADIAI la contestadi consegne al probabile nuovo gestore.
zione dell’altrettanto eventuale illegittimità della gara e del provveAll’assemblea con tutto il personale del servizio,
dimento di aggiudicazione, si osserva quanto segue.
presente la presidente Rita Ghedini, fatta subito
Innanzi tutto si contesta recisamente il ricorso a strumenti quali
dopo la seduta pubblica del 28 (esattamente
la gara d’appalto per l’affidamento di un servizio sanitario ed assil’assemblea si è svolta il 31 Luglio), ne è seguita
stenziale che già da anni - anzi da sempre - viene gestito, da un
un’altra che si è svolta il 9 Agosto, presente la
soggetto, come detto, al meglio delle sue competenze tecniche
responsabile di settore Fiorella Gabriele.
ed umane.
È necessario infatti gestire con competenza questa
Gli anziani ora invece sono costretti loro malgrado, in tutta fretdelicata situazione di passaggio, per tutelare
ta (si parla di due mesi al massimo, peraltro in piena estate) ad
soprattutto gli ospiti, ed è in questo che sono impeessere totalmente sradicati da quella che sinora hanno vissuto
gnati adesso gli operatori della strutcome una famiglia, per subire la terribile e destabilizzante incotura, lo staff di coordinamengnita del cambio di gestione.
to del servizio, la responSi ritiene che, per la salute e il delicato equilibrio psico-fisico
sabile di settore ed i
degli anziani, questa scelta sia inaccettabile e meraviglia che
suoi collaboratori, la
sia stata assunta dal Comune di Bologna, l’Ente locale prepopresidente della
sto all’erogazione dei servizi socio assistenziali ai cittadini.
Cooperativa. Nei
Ci si augurava, infatti che in questo caso fosse posta una parprossimi giorni si
ticolare e diversa attenzione rispetto a quella effettivamente
dovrebbero avere
utilizzata circa le modalità e la tempistica dell’assegnazione.
nuove informazioni e
Se quindi non venisse capovolto l’esito della gara o comunforse anche comunique trovata una soluzione alternativa, gli anziani verrebbero
cazioni ufficiali.
esposti al rischio di un difficile e lento riadattamento ad
Sarà nostra premura,
un’altra e del tutto nuova realtà gestionale, a nuovo persotramite il sito web, informanale (pare che pressoché nessuno di CADIAI intenda infatti
re tutti i soci ed i dipendenti delle
transitare nella nuova cooperativa) magari ad un diverso
novità che dovessero presentarsi.
modus operandi sotto il profilo assistenziale, sanitario ed
umano.
Non si comprendono le oggettive ragioni di tale scelta,
posto che, come più volte detto, CADIAI ha da sempre
Vogliamo pubblicare la bella lettera che i famigliari degli
riscosso il massimo gradimento da parte degli anziani e
ospiti della casa protetta/RSA “Virgo Fidelis” di Bologna ci
dei loro famigliari proprio per la dimostrata capacità di
hanno fatto pervenire, dopo essere venuti a conoscenza
rispondere, con competenza e sensibilità, alle loro esidella mancata riaggiudicazione a CADIAI del servizio.
genze.
La lettera è stata inoltre inviata: a Adriana Scaramuzzino
Si osserva che la maggior parte delle famiglie ha avuto già
(Vice Sindaco del Comune di Bologna); a Riccardo Malaesperienze pregresse in altre case protette private e congoli (Presidente del Quartiere San Donato); a Franco Ribolvenzionate e conosce bene quale sia, mediamente, il liveldi (Direttore Generale dell’Azienda USL di Bologna); a Luca
lo qualitativo della maggior parte dei gestori di questo
Barbieri (Direttore del Distretto Città di Bologna dell’Aziengenere di servizi. Contrariamente a quanto avviene comuda USL); a Walther Orsi (Responsabile Programma Salute
nemente, infatti, CADIAI ricorre in misura minima all’uso
Anziani dell’Azienda USL di Bologna).
di psicofarmaci per sedare i pazienti (certamente non ne
Segue a pag. 8
Continua da pag. 7
Formazione
abusa), ricorre in misura altrettanto ridotta alla contenzione degli ospiti “critici” non utilizzando tale strumento per risolvere problemi di insufficienza di personale o di scarsa formazione dello stesso, garantisce, anche con la presenza stabile di un proprio fisiatra sia l’attività riabilitativa che quella abilitativa degli
Le prossime iniziative di formazione
ospiti, assicura la massima trasparenza, consentendo
Presentiamo qui alcune importanti iniziative di formazioai parenti di accedere alla struttura senza limiti di orane in programma per l’ultimo quadrimestre del 2006. È
rio, coinvolge i familiari ed assicura la massima igiene
sia della struttura che dei pazienti.
utile precisare che non si tratta delle uniche iniziative
Ciò posto, non si riesce quindi ad individuare un valido
che si svolgeranno in questo periodo, perché nei singomotivo per cui gli ospiti di Virgo Fidelis ed i loro familiali settori e servizi prosegue lo svolgimento del piano forri debbano nuovamente essere esposti, loro malgrado,
mativo annuale, così come programmato ad inizio anno.
al travaglio dell’adattarsi ad un’altra realtà, al rischio di
Si tratta però delle iniziative trasversali, che interessatrovarsi forse ad esserne insoddisfatti e quindi a dovere
no più settori e/o servizi e per le quali ci avvaliamo di
cercare dei rimedi alternativi.
finanziamenti esterni.
A tal proposito occorre aggiungere che la richiesta di
In particolare, abbiamo ottenuto finanziamenti da FONinserimento in una casa protetta spesso è preceduta da
COOP per i seguenti corsi di formazione:
ricerche ed assunzioni di informazioni da parte dei familiari, al fine di evitare di incorrere, come detto, in spiacevoli
Il clown nei servizi per la prima infanzia:
sorprese. Orbene per quello che riguarda la struttura in
approccio al gioco e tecniche di coinvolgimento dei
oggetto i giudizi espressi anche dai servizi sociali del terribambini incentrate sulla “clownerie”. Il corso, della
torio sono sempre stati lusinghieri, motivando così la sceldurata complessiva di 20 ore, si svilupperà tra
ta del parente che, con l’assegnazione della gestione ad
momenti di aula (8 ore) ed attività di laboratorio
altra cooperativa, viene del tutto disattesa.
(12 ore) organizzate per sottogruppi. È rivolto a
Ci si chiede, in definitiva, se la Commissione di gara nelcomplessive 36 educatrici dei nidi di infanzia. I
l’aggiudicare il servizio di Virgo Fidelis abbia tenuto conto
docenti sono le psicologhe dott.ssa Cadamuro e
degli ottimi riscontri avuti da CADIAI sotto l’aspetto sanitario
dott.ssa Farneti, i clown Andrè Casaca e Roberto
ed assistenziale registrati certamente dall’ASL, con la quale
Flabigni.
la cooperativa ha sempre collaborato in questi anni, garantendo così il buon servizio e giudizio cui ci si riferiva.
Assistere l’utente disabile in mobilità, igiene,
Si vuole comprendere insomma se il lavoro sinora svolto da
alimentazione:
CADIAI sia o meno stato preso in considerazione dalla Comle tecniche e le procedure di base per l’assistenza
missione di gara, pena l’incongruenza dei parametri di valutaai disabili adulti accolti in residenza. Il corso, delle
zione dell’attività della cooperativa e quindi l’irragionevolezza
durata complessiva di 24 ore, si svilupperà attradella scelta del nuovo operatore.
verso 3 moduli didattici della durata di 12 - 6 - 6
Si esprime pertanto tutta la più profonda amarezza nel risconore, con incontri di tre ore ciascuno. Saranno contrare che spesso l’attenzione agli anziani, tanto proclamata, si
dotti da L. Roffi, medico fisiatra, M. Casadei, fisiorisolve nell’esatto contrario, come nel caso che ci occupa, in
terapista, L. Vaccari R.A.A., M. Domenicali,
cui l’affidamento di un servizio tanto delicato, come la gestione
medico geriatra. È rivolto a 24 assistenti di base
di una casa protetta e di una RSA, pare sia stato trattata con
impegnati nelle residenze per disabili adulti.
i metodi propri di un appalto di opere pubbliche o di fornitura di
beni o servizi. Tutti i famigliari sottoscritti chiedono pertanto alle
Tecniche di stimolazione per anziani
autorità competenti, di voler comunicare loro i criteri in base ai
con demenza lieve/moderata:
quali il servizio in oggetto è stato aggiudicato alla cooperativa
quali proposte e quali sollecitazioni per le attiviELLEUNO nonché di vigilare e comunque porre l’attenzione sulla
tà diurne rivolte agli ospiti di una struttura
vicenda sopra rappresentata affinché venga trovata una soluzione
socio-assistenziale. Il corso, della durata comcondivisa a questo grave problema.
plessiva di 18 ore, si articola in 6 incontri di 3
Si chiede pertanto a tali fini un incontro urgente con il Vice Sindaore ciascuno. È rivolto a 18 operatrici dei cenco in indirizzo.
tri diurni per anziani e sarà condotto dalle psiI familiari colgono inoltre l’occasione per manifestare la loro solicologhe M.C. Melon, V. Gualandi, M. Ferro e
darietà a tutto il personale CADIAI in questo momento critico.
dal medico geriatra M. Domenicali.
Con osservanza
I familiari della casa protetta “Virgo Fidelis”
(seguono 40 firme)
8
Infine, EFESO, l’ente formativo aderente a
LEGACOOP, ha ottenuto finanziamenti dalla
Provincia di Bologna per lo svolgimento di un
corso di formazione che noi abbiamo richie-
il Trimestrale di CADIAI
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numero
sto e promosso questa primavera. Si tratta
di un corso dal titolo “La responsabilità sociale di impresa”, della durata di complessive 63
ore (55 di aula e 8 di project work); la didattica sarà articolata in due moduli: l’introduzione della responsabilità sociale nelle imprese
(29 ore); il bilancio sociale e gli altri strumenti
della RSI (24+8 ore); più il consueto ed obbligatorio modulo di 2 ore sulla Sicurezza sul
Lavoro. Il finanziamento di questo corso ci permette di proseguire nel percorso di sostegno e
sollecitazione della partecipazione dei soci alle
scelte della Cooperativa, iniziato da alcuni anni
con l’istituzione del focus group sul Bilancio
Sociale e lo sviluppo del corso “Sostenere l’integrazione, creare appartenenza”, svolto l’anno
scorso.
9
In data 2 agosto 2006 la Provincia ha comunicato a CADIAI
di averle attribuito 11 posti nei corsi da 95 ore e 10 posti nei
corsi da 500, ma di non aver ancora verificato le anzianità
degli operatori presentati e quindi di non essere ancora in
grado di confermare sia la graduatoria definitiva che l’attribuzione delle aule secondo le richieste territoriali inoltrate dai
candidati. Poiché la partenza dei corsi è prevista per il periodo fine settembre-inizio ottobre, il Servizio Formazione e i
Settori hanno intanto avvisato gli operatori che risultano
inseriti nei primi posti della graduatoria provvisoria sulle possibili ipotesi di avvio; non appena ci saranno notizie più ufficiali scatteranno tutte le azioni organizzative e informative
necessarie.
Alcune riflessioni su questa edizione dei corsi
L’attività di riqualificazione è finalmente ripartita, ma in
tempi più lunghi del previsto e rivolta ad un numero di operatori inferiore alle aspettative. Perché? C’è stato, anzitutto, un ritardo nell’uscita del bando per i corsi che la
Corsi di Qualifica OSS
Provincia ha attribuito ai tempi necessari per avere a disposizione i fondi necessari da parte della Regione EmiliaRiprende, dopo una pausa durata molto più del
Romagna: senza i fondi certi a disposizione non si poteprevisto, l’attività di formazione per la qualifica
va effettuare alcuna pubblicazione.
sul lavoro per il profilo di Operatore Socio SanitaUn altro elemento che ha comportato ritardi è più comrio. CADIAI ha partecipato al bando pubblicato
plesso da esaminare e ha dalla sua anche elementi
dalla Provincia di Bologna il 27 marzo 2006, cancomplessivamente positivi. La Provincia ha valutato che
didando operatori sia sui corsi di qualifica sul lavopotevano ancora essere utilizzati dei fondi CE rivolti a
ro (500 ore), per coloro ancora non in possesso
operatori privi di qualifica, ma con criteri di attivazione
di attestato, sia sui corsi relativi alle misure comdiversi con vincoli di utilizzo tassativamente fissati per
pensative (95 ore) per Assistenti di Base con almeil 30.06.2007. Valutato possibile lo svolgimento (con
no 5 anni di anzianità nel ruolo.
presenza in aula più frequente da parte degli operaIl Servizio Formazione e Sviluppo Risorse Umane ha
tori) di tre corsi con questi fondi nel periodo stabilito,
incontrato gli operatori interessati e compilato con
il programma formativo stabilito è stato parzialmente
loro le domande che sono state consegnate all’apstravolto richiedendo una più complessa programposito Ufficio dell’Assessorato alla Formazione il 5
mazione. Il risultato finale di tutto questo, ed è l’amaggio 2006.
spetto positivo di tutta la vicenda, è che presto uscirà un nuovo bando e ci saranno nella primavera
I criteri proposti per la definizione della graduatoria di
2007 più finanziamenti ancora disponibili e quindi
ammissione ai posti sono risultati gli stessi degli anni
un numero di posti a disposizione molto più consiprecedenti privilegiando:
stente per i candidati ai corsi OSS.
a) l’esperienza professionale complessiva acquisita
(come Assistente di Base con attestato o svolgendoIl Servizio Formazione e Sviluppo Risorse Umane,
ne le funzioni);
nella persona di Pierluigi Signaroldi, è disponibile,
b) l’anzianità di servizio aziendale;
in merito a questo percorso, a fornire tutte le
c) l’anzianità anagrafica;
informazioni ritenute necessarie dagli operatori
d) la prestazione lavorativa svolta in struttura residenziaCADIAI.
le o semiresidenziale.
s
I nostri
ervizi
Centro Diurno “Il Castelletto”
UBICAZIONE:
Il Centro Diurno “Il Castelletto” si trova a Bologna,
in Via Emilia Levante 140, all’interno di un piccolo
parco pubblico intitolato a Vittorina Dal Monte, figura femminile impegnata nella Resistenza, nel movimento operaio e nel movimento per le donne. Il parco ospita, oltre al nostro, un centro sociale e culturale chiamato “Villa Paradiso”.
La denominazione “Il Castelletto” attribuita al centro
diurno è dovuta alle piccole guglie che ornano la parte posteriore della struttura e che lo fanno apparire
appunto come un piccolo castello.
STORIA:
Il Centro Diurno “Il Castelletto”
è stato inaugurato il 12
aprile del 1995 ed è stato gestito da CADIAI per
un primo periodo di
due anni, in seguito
per altri 2 anni dall’Istituto Giovanni XXIII
e dal 1999 ad oggi di
nuovo da CADIAI.
La prossima scadenza
della convenzione per
la gestione del centro
sarà ad aprile 2007.
Monografie sui servizi CADIAI
IDENTITÀ DEL SERVIZIO:
il centro è collocato geograficamente sulla Via Emilia in
una posizione molto visibile e ben raggiungibile dagli utenti ed è ben integrato nella rete degli altri servizi sociali del
Quartiere, quali il SAD e gli altri centri diurni; vi è infatti
uno scambio continuo con il servizio di assistenza domiciliare e gli altri centri simili con i quali è in atto una stretto rapporto di collaborazione al fine di favorire l’integrazione degli utenti attraverso attività comuni.
Ciò che di primo acchito colpisce i visitatori del centro,
non sono certo gli arredi d’avanguardia o la disposizione degli spazi, bensì l’ambiente familiare, sereno e
armonioso, non solo dal punto di vista strutturale ma
anche e soprattutto da quello relazionale:
particolare attenzione è posta infatti
nella cura dei rapporti interpersonali.
Inoltre, essendo stato
ricavato dalla dependance di una villa ottocentesca, il centro
ha più l’aria di una
casa che non di
struttura pubblica.
TIPOLOGIA:
si tratta di una struttura semiresidenziale socio sanitaria che accoglie
anziani con diverso grado di non autosufficienza.
Obiettivi primari del centro sono il sostegno alle famiglie per posticipare o evitare,
a seconda dei casi, l’istituzionalizzazione
delle persone che lo frequentano e il mantenimento delle autonomie residue tramite
interventi mirati e personalizzati.
Gli anziani che fruiscono del servizio offerto dal
centro nell’arco della settimana sono circa 40, ma
quotidianamente possono essere accolte un massimo
di 20 persone.
PERSONALE:
sono impiegati 5 addetti all’assistenza di base, un pedagogista clinico, un coordinatore RAA e un autista.
10
ATTIVITÀ:
le attività rappresentano il fondamento della vita del centro
e vengono programmate e organizzate tenendo
ben presente che ciascun
anziano che lo frequenta
è un essere umano
con una propria individualità e quindi con
interessi
propri,
una storia di vita
unica e una propria
dignità che deve
essere salvaguardata
attraverso proposte
mirate e rispettose sia
della personalità degli utenti
che di quelle degli operatori che
le realizzano insieme a loro.
Si distinguono pertanto attività legate alla vita
quotidiana che hanno lo scopo di garantire
alle persone il soddisfacimento dei bisogni
primari e attività strutturate con finalità
il Trimestrale di CADIAI
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numero
Notizie Settori
ricreative riabilitative e psicomotorie che hanno l’obiettivo di offrire all’anziano quell’insieme
di stimolazioni ed esperienze utili al mantenimento delle capacità relazionali, cognitive e
motorie.
La pianificazione delle attività viene stabilita
annualmente mentre la programmazione è
definita mensilmente, su base settimanale
affinché tutti gli utenti del centro possano parteciparvi.
A ciò si aggiunge poi una programmazione su
base annuale di svariate attività, gite feste e
uscite, in collaborazione con i Centri Diurni “Pizzoli“ e “I Tulipani”, per favorire l’integrazione tra
gli anziani residenti nei vari quartieri.
La 2a giornata dell’amicizia
Il 23 giugno scorso presso la casa protetta di Granarolo si
è tenuta la “2a giornata dell’amicizia” a cui hanno aderito e
partecipato tutte le otto strutture residenziali per anziani
di CADIAI, insieme ai loro responsabili, animatori e operatori.
Nella giornata in cui la faceva da padrone il solleone, con
temperature superiori ai 30°, le varie squadre si sono
affrontate a ritmo di musica, quiz botta e risposta, pallacanestro ed altri giochi ancora, per aggiudicarsi ogni
“sudato” punto.
Dal 2003 è stato avviato un progetto sperimentale, in parallelo alle attività di routine, reso possibile da uno specifico accordo con il Quartiere, in
seguito al quale il Centro rimane chiuso tutte le
giornate di sabato, solitamente frequentato dagli
utenti in misura ridottissima, nei mesi di luglio e
agosto, così che le ore non consumate possono
essere utilizzate nei mesi di maggio, giugno, settembre ed ottobre per lo svolgimento di attività
specifiche. Tali attività rivolte a tutti gli anziani del
centro, ma sviluppate differenziandole in base alle
capacità cognitive, alle competenze residue, agli
interessi e al vissuto degli anziani stessi, riguardano: attività mnemoniche, attività di stimolazione volte alla socializzazione e alla valorizzazione sociale dell’anziano, uscite in gruppo e individuali, attività di
giardinaggio, attività di cura e stimolazione alla cura
del corpo.
Da maggio 2006, data dell’ultimo rinnovo del contratto, tale progetto è stato formalizzato nel contratto stesso.
Dal 2005 inoltre è stato possibile avviare il “Progetto
Demenze” con un incremento del monte ore di assistenza di base di 15 ore settimanali, da novembre
2005 ad aprile 2006; tale progetto rivolto alle persone con ridotte capacità cognitive, focalizza in particolare il percorso di accoglienza, la rilevazione delle capacità cognitive residue, l’individuazione di attività mirate da
svolgersi individualmente e/o nel piccolo gruppo.
Nonostante la canicola, tutti gli ospiti hanno partecipato con grande slancio e sana competizione ai vari giochi; nei loro occhi abbiamo letto la gioia di essere stati protagonisti della giornata e a noi operatori e animatori è andata la soddisfazione di essere riusciti nell’intento.
La squadra verde formata dalle strutture di Loiano e
Galliera ha totalizzato il massimo punteggio, aggiudicandosi il primo premio.
Le rimanenti squadre si sono comunque aggiudicate
vari premi di consolazione e partecipazione.
La giornata si è conclusa, per la maggior parte degli
intervenuti, con un lauto pranzo preparato nelle
cucine della struttura, molto gradito sia dagli ospiti
che dagli operatori.
Un ringraziamento speciale va alla responsabile
della struttura di Granarolo, Elisa Trombini, agli
operatori, per la calorosa ospitalità e all’animatrice Monica Finelli per l’ottima organizzazione.
Arrivederci alla 3a edizione!
Fabio Liistro - Raffaela Rossi
Notizie Settori
RIORGANIZZAZIONE
SAD BOLOGNA: i primi commenti
Come a tutti è ormai noto, in seguito all’aggiudicazione ad aprile della gara d’appalto del Servizio
di Assistenza Domiciliare agli anziani del Comune
di Bologna, CADIAI ha dovuto, in coerenza con
quanto stabilito nel capitolato, cercare nuove sedi
nei quartieri per lo svolgimento del servizio.
Ci siamo così trasferiti nei locali al piano terra della sede della Cooperativa, in via Boldrini in attesa di
prendere possesso - a settembre - degli uffici della
nuova sede del SAD dei quartieri Navile e San Donato in via Stalingrado.
per chi appoggiava i gomiti (per non dire qualcos’altro)
sulla scrivania: anche le RAA ed il coordinatore si sono
dovuti conoscere meglio ed amalgamare nel gruppo.
Veramente auspichiamo che quella a venire sia una stagione migliore, all’insegna del cambiamento, perché
ormai nulla potrà essere come prima (ve lo immaginate 90 operatori alle 7 del mattino sotto ad un condominio di via Stalingrado per prendere il programma od
altro?), ma nulla potrà più essere come adesso….
Da subito abbiamo cominciato a chiederci come
avremmo vissuto questo momento di cambiamento
ed è giunta l’ora di provare a trarre qualche conclusione.
Per quanto concerne gli operatori con cui abbiamo
avuto occasione di parlare, possiamo senz’altro individuare due modi di approcciarsi ai problemi nettamente diversi: una parte degli operatori (probabilmente con un carattere ed una mentalità più elastica ed
adattabile) ha cercato di superare questo momento
nella speranza che fosse breve, aiutando i colleghi e
l’organizzazione, contribuendo alla risoluzione dei problemi, manifestando così una certa capacità di aggregazione (ma anche di sopportazione) e di voglia di andare avanti; all’opposto invece, ci sono operatori che - a
prescindere dal cambiamento di sede - non sono riusciti ad adattarsi ai cambiamenti e non hanno positivamente reagito ai disagi.
Cambiamenti e disagi che si possono riferire a: poca possibilità di comunicazione tra colleghi, lontananza anche
fisica tra operatori, voglia di stare insieme, voglia del
gruppo, del pettegolezzo e della risata. Ma anche maggiori difficoltà a livello professionale nel passare comunicazioni sugli utenti, l’impossibilità di vedere il materiale
cartaceo (tipo PAI) e difficoltà a reperire indicazioni sugli
interventi.
Si é cercato di supplire a ciò tramite contatti telefonici,
passaparola e collettivi.
Inoltre l’ubicazione della sede, con poca possibilità di parcheggio, non ha facilitato sicuramente il nostro lavoro:
anche lo smistamento dei pasti ha richiesto notevole pazienza a causa dello spazio angusto per lavorare e della quantità da gestire (circa 90 pasti al giorno).
Paola Pettazzoni
(Per SAD quartieri Navile e San Donato)
Rassegna teatrale infanzia
a Castel Maggiore: il contributo
di CADIAI
È fantastico osservare il viso dei bambini mentre si
racconta loro una fiaba.
La carrellata delle emozioni che passano su quei
piccoli volti fa capire a noi adulti che in quel
momento, per loro, la realtà è quello che state
raccontando, non quello che li circonda.
Immaginatevi questa magica atmosfera elevata
all’ennesima potenza ed avrete…il teatro!
Grazie alla sensibilità dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Castel Maggiore e alla sponsorizzazione di CADIAI si è resa possibile, nel
corso della stagione teatrale ottobre 2005 giugno 2006, la programmazione di un calendario di rappresentazioni, curate dall’Associazione Teatrale Belleville, dedicate espressamente ai bambini.
Nell’accogliente cornice della Sala Biagi-D’Antona è stato proposto ai bambini ed alle loro famiglie un modo leggero, conviviale, “fantastico”
per trascorrere le domeniche pomeriggio
(durante la stagione invernale) e qualche bella
serata (inizio estate).
L’iniziativa ha riscosso un grande successo e
rappresenta una buona occasione per avvicinare i bambini al teatro.
L’affluenza, quasi tremila presenze, è stata
veramente da record. Occorreva prenotare
con largo anticipo per assicurarsi l’ingresso
e quasi sempre all’entrata del teatro c’erano
Comunque …un tetto sulla testa lo abbiamo avuto e lo avrefamiglie in speranzosa attesa che qualcuno
mo; e così pure lo stipendio….
all’ultimo avesse rinunciato.
Questo momento non è stato facile per nessuno, nemmeno
L’ambiente, nei minuti che precedevano l’ini-
12
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il Trimestrale di CADIAI
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numero
zio degli spettacoli, era saturo delle risate e
degli schiamazzi impazienti dei bambini, ma
alle prime battute l’attenzione era tutta per il
palcoscenico e per le storie che i vari personaggi tessevano durante la rappresentazione.
Principesse bellissime, cavalieri senza macchia e senza paura, lupi, streghe, castelli
incantati.
Tutto contornato da musiche, canzoni dal vivo
e tanta, tanta simpatia.
L’esperienza del teatro è per i bambini un’alternativa interessante e fantastica ai cartoni animati o ai film in tv: gli attori che interpretano i
personaggi delle fiabe sono, per loro, “personaggi veri”. Poter toccare il vestito della principessa o la spada del cavaliere, che al termine
dello spettacolo si mettevano gentilmente a loro
disposizione, ha rappresentato una esperienza
veramente unica.
Laura Piana
CORSI per RSPP
Il D.Lgs 195 del 23 giugno 2003 ha introdotto notevoli modifiche relativamente al D.Lgs 626/94 in quanto richiede, per la
prima volta, una qualifica professionale per le persone che il
Datore di Lavoro può nominare come Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) o come Addetto del Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP).
Sia gli RSPP che gli ASPP, già nominati e nuovi, devono partecipare, entro un anno dall’entrata in vigore dell’accordo, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti in azienda e all’attività lavorativa. Alla fine di ogni corso
deve essere rilasciato un attestato di frequenza con relativa
verifica dell’apprendimento attraverso un valutazione finale.
Il RSPP deve anche effettuare, sempre con esame finale,
specifici corsi di formazione in materia di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e psico sociale, di gestione e organizzazione delle attività tecnico amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di
relazioni sindacali.
I requisiti di tali corsi sono stati definiti dalla Conferenza
Stato-Regioni con l’accordo siglato il 26 gennaio 2006.
Canzonissima
La Regione Emilia Romagna, con delibera n. 938 del 3
luglio 2006 che definisce le prime disposizioni per la forIl 22 settembre si svolgerà Canzonissima, un’emazione dei Responsabili e Addetti del Servizio Prevenziosibizione canora a cui parteciperanno utenti e opene e Protezione, ha recepito l’accordo Stato-Regioni.
ratori di alcune residenze per anziani della CADIAI.
I percorsi formativi sono strutturati in tre moduli:
L’iniziativa si svolgerà presso la casa protetta “TorA, B, C.
re di Galliera”.
Il modulo A costituisce il corso di base sia per gli RSPP
che per gli ASPP ed ha una durata di 28 ore.
Ogni struttura presenterà tre canzoni e l’esibizione
Il modulo B è il corso che si rifà ai rischi specifici preconsiste non solo nel dimostrare le capacità canore,
senti sul luogo di lavoro e la sua durata varia da 12 a
ma anche nel mostrare le capacità interpretative
68 ore. Il corso riguarda sia gli RSPP che gli ASPP.
delle canzoni, attraverso simboli e costumi.
Il modulo C fa riferimento alle sole funzioni di RSPP.
Esso riguarda le tematiche relative alla prevenzione e
Un occhio attento della giuria premierà con una perprotezione dei rischi, anche di natura ergonomica e
gamena la migliore esibizione canora, i costumi più
psico-sociale, di organizzazione e gestione delle attivioriginali, l’esibizione più simpatica e la migliore coreotà tecnico amministrative e di tecniche di comunicagrafia.
zione in azienda e di relazioni sindacali.
La sua durata è di 24 ore.
Il pranzo concluderà e rifocillerà le fatiche dei cantanti
Il Settore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro di
intervenuti alla giornata. Inoltre verranno distribuiti dei
CADIAI, che dal 1995 organizza corsi sulla sicurezza
piccoli regali a tutti i partecipanti.
in ambiente di lavoro, ha unito la propria esperienza
a quella di EFESO (Ente di Formazione per l’EconoQuale struttura si aggiudicherà una o più pergamene?
mia Sociale) e insieme organizzano corsi che si tengono presso le sedi di CADIAI ed EFESO di Bologna
Come di consueto ve lo racconteremo sul prossimo
e in oltre 10 province del centro-nord con frequennumero di Scoop.
za bisettimanale, dalle ore 14 alle ore 18 nei giorni di martedì e giovedì.
Lella Rossi e Fabio Liistro
Notizie Settori
Premio Innovazione
nei Servizi Sociali
Il settore del Sociale è stato tra i protagonisti della Sesta edizione di EuroP.A - il salone delle Autonomie Locali - tenutosi dal 14 al 17 Giugno presso
la Fiera di Rimini.
Si è parlato di innovazione delle politiche sociali nell’ambito di “Sviluppo sociale”, l’area espositiva dedicata alla promozione dei Servizi alla Persona: anziani, famiglia e handicap, immigrazione, infanzia ed
adolescenza, minori, volontariato e associazionismo.
L’attenzione all’innovazione si è concretizzata nel Premio Innovazione nei Servizi Sociali - ormai alla sua
quarta edizione - promosso in collaborazione con il
Comune di Rimini, con il patrocinio del Ministero delle Pari Opportunità e con il contributo del consorzio
INRETE. Il tema di quest’anno: “Progettare e Valutare. Comunicare il Sociale per promuovere identità e
solidarietà”
Il premio ha lo scopo di valorizzare i progetti meglio
costruiti, documentati, comunicati e valutati, segnalando le buone pratiche e le esperienze più innovative e
creative realizzate nel campo dei servizi sociali sul territorio nazionale.
CADIAI si è candidata con il progetto di ricerca sull’applicazione delle tecniche di Stimolazione Cognitiva alla
demenza in fase moderata, condotto all’interno delle
strutture per anziani ‘Virgo Fidelis’ e ‘San Biagio’. Il progetto si è piazzato fra i venti progetti finalisti, classificandosi al dodicesimo posto. Risultato che ci sembra assolutamente lusinghiero, trattandosi di un progetto così squisitamente tecnico e settoriale.
Punto di forza del progetto la
qualità della valutazione che,
come ha chiarito la presidente
dell’Ass.N.A.S. (Associazione
Nazionale delle Assistenti Sociali) che ha presieduto anche la
giuria del premio, è purtroppo
un elemento ancora molto
carente, in un panorama di proposte innovative prodotto dal
Sociale nel tentativo di adeguarsi al mondo che sta rapidamente cambiando.
M. Christine Melon
14
Servizio Civile in CADIAI
Anche per il 2006/2007 CADIAI accoglie 6 ragazze del
Servizio Civile Volontario da impiegare nei nidi e nella
scuola dell’infanzia gestiti dalla Cooperativa, come supporto al programma di attività ludiche, motorie, espressive e creative offerto ai bambini.
Il progetto si sviluppa presso 5 Servizi per l’Infanzia con
sede in Bologna e Provincia:
il nido e scuola d’infanzia “Progetto 1.6” (Bologna)
e i nidi “Abba" (Bologna),
“Maria Trebbi” (San Lazzaro di Savena),
“Gianni Rodari” (Anzola Emilia)
e “Le Nuvole” (Cento - FE)
Alle volontarie, il progetto vuole offrire opportunità di
crescita personale e professionale offrendo loro la
possibilità di avvicinarsi con gradualità al lavoro con i
bambini.
Le ragazze sono impegnate in progetti di animazione che interessano sia le attività di routine che le
attività di apprendimento. In particolare si cerca di
mettere a frutto le competenze specifiche e le
motivazioni di cui le ragazze sono portatrici per
arricchire le opportunità di esperienza e di gioco
dei bambini accolti nei nostri servizi. L’anno di Servizio Civile Volontario verrà riconosciuto come Credito Formativo per l’accesso professionale ai Servizi della nostra Cooperativa e Tirocinio per il Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione.
A sinistra Lorena Roffi
A destra M. Christine Melon
il Trimestrale di CADIAI
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numero
Noi educatori
del territorio…
15
Adesso continuerò a lavorare sul territorio con i suoi pro e i suoi
contro.
Ci risiamo, arriva questo periodo (AGOSTO) e si
È un malessere comune, so di alcuni miei colleghi che lavorano
è in balia di come recuperare le ore che non hai
presso altre cooperative per arrivare a fine mese, o chi lavora
lavorato da metà giugno fino a metà settembre
in altri servizi per recuperare le ore perse, due mesi e mezzo
(se tutto va bene) quando riprenderanno i tuoi
di pausa sono tanti, e tu vai sotto di ore, come recuperarle?
interventi territoriali.
Qualcuno dice “ma perché non cambi lavoro… tanto la situaGli interventi territoriali sui minori, di questo ci
zione non migliorerà anzi…”. Perché cambiare, incontro ragazoccupiamo noi educatori del territorio; minori
zi in cooperativa che fanno questo lavoro per iniziare, ma che
con problemi psico-patologici, interventi che hannon lo vogliono fare per tutta la vita perché “poco remunerano come tempo dalle due alle tre ore giornaliere,
to”, o solo per fare esperienza, e quando trovano di meglio
per due giorni a settimana, massimo tre.
vanno via…. Ma non per tutti è così, c’è chi crede a questo
Noi vediamo i nostri ragazzi all’uscita da scuola o
lavoro, chi ha investito anche a livello di studio, chi lo fa per
li andiamo a prendere a casa, poi… poi c’è l’arte
passione e crede nel lavoro della cooperativa (diventando
dell’arrangiarsi; perché? Perché non sempre ci
socio, come me).
sono attività strutturate, non sempre per questioIo ci credo in questo lavoro, ma la realtà non corrisponde
ni di orario puoi fare un’attività con il minore, non
sempre ai tuoi desideri, e devi fare i conti a fine mese, quansempre lui o lei ne ha voglia, e spesso qualsiasi siado hai il mutuo da pagare e le bollette… allora inizi a penno le condizioni meteorologiche ti vedi costretto a
sare anche tu, ma forse mi conviene guardarmi intorno…
girare per la città, fermandoti magari in un bar.
Noi siamo questi, io ho raccontato di me, ma più o meno
E questo lo fai nelle due ore che hai a disposizione,
è questo il malessere di noi educatori del territorio, lavonon puoi sforare di molto, nonostante tutto cerchi di
rare da soli non aiuta molto, spesso ti porti a casa il lavofare il tuo lavoro nel miglior modo possibile e dare ai
ro e la delusione, le difficoltà che incontri, la frustrazione
ragazzi quello di cui loro hanno bisogno, quindi la tua
perché non ti senti appagata, il problema di non andare
massima attenzione, disponibilità e professionalità.
sotto di ore altrimenti devi recuperarle (ma come?), e
Va meglio quando ci sono attività strutturate, l’intermolto spesso il nostro lavoro non viene neanche riconovento diventa meno pesante e la relazione con il
sciuto, la figura dell’educatore viene scambiata come
minore s’instaura più facilmente…e le due ore pasbaby-sitter: una mamma una sera mi ha detto: “Caterina
sano prima.
ma tu che lavoro fai? Era venuta a prendere suo figlio al
Riesci a lavorare dalle dieci alle quindici ore a settimagruppo del lunedì; io sono rimasta senza parole e la sera
na, non di più, magari lavorando in diversi quartieri dela casa ho pianto.
la città, riesci a lavorare fino a giugno poi c’è la sospenFortunatamente abbiamo i collettivi una volta al mese e
sione estiva, allora che si fa? La coordinatrice vede
le supervisioni ogni venti giorni, o si ha la fortuna di lavocome farti recuperare le ore che perdi, inserendoti in
rare in gruppo con una tua collega e le fatiche si DIVIaltri servizi, dandoti la possibilità di non andare troppo
DONO, QUESTI MOMENTI SONO UN TOCCA SANA.
sotto di ore.
Cosa fare? Di idee ce ne sono tante, durante l’anno
Che situazione!!! Io lavoro sul territorio da due anni, sono
creare dei nuovi laboratori, creare più gruppi di lavoro,
iscritta all’università (a Scienze dell’Educazione) ma ho
per il periodo estivo fare dei campi solari, delle attività
sospeso gli studi, perché con quello che guadagno non
estive con i nostri ragazzi; questo lo chiedono anche i
posso permettermi di pagarmi l’università, (ho un congenitori dei ragazzi che seguiamo, molto spesso mi
tratto part-time di 15 ore settimanali, 65 ore mensili
hanno detto: “ Caterina perché la tua cooperativa non
guadagno circa 430 euro al mese) avevo deciso di prenfa campi estivi, delle attività estive…”
dermi il diploma come dirigente di comunità infantile (a
Sarebbero dei buoni investimenti dei buoni progetti….
pagamento) per poter entrare come educatrice di nidi,
tutto bene, ironia della sorte all’esame finale mi hanno
Forse questo mio articolo sembrerà un po’ polemibocciata.
co, sicuramente veritiero. Nonostante tutto contiÈ stata una delusione troppo forte e la vivo come un fallinuo a credere nel mio lavoro, convinta che qualcomento, avevo riposto molte speranze, soprattutto perché
sa migliorerà.
cosi il mio contratto dopo tre anni non rimaneva più a quindici ore ma poteva aumentare e anche economicamente…
Caterina Mastrosimone
il Trimestrale di CADIAI
13 › settembre 2006
numero
Diamo i numeri
Professionalità Dipendenti (al 30/06/2006)
Numero
Addetti Pulizie
Aiuto cuoco
Cuoco
Manutentore
Autisti
Addetti all’Assistenza di Base
Addetti all’Infanzia con funzioni non educative (non qualificati)
Addetti all’Infanzia con funzioni non educative/Adb qualificati
Addetti all’Assistenza di Base Qualificati
OSS
Adb Referenti
Coordinatori di Nucleo/Responsabili Attività Assistenziali
Animatori
Educatori servizi prima infanzia
Educatori
Educatori Professionali
Coordinatori Struttura
Infermieri Professionali
Psicomotricista
Logopedisti
Fisioterapista
Medico
Psicologo
Pedagogista
Assistente Sociale
Impiegati Tecnico-Amministrativo
Responsabili di Servizio
Responsabili Servizi Amministrativi
Responsabile Segreteria
Responsabile Area Aziendale
Responsabile Area Strategica
Totale
31
7
2
4
6
216
34
10
128
84
10
18
4
79
33
73
11
9
2
1
3
1
2
2
4
19
23
1
1
8
2
828
(1° LIV=27/2° LIV= 4)
(2° LIV= 2/3° LIV=5)
(4° LIV)
(3° LIV)
(3° LIV=5/4° LIV=1)
(3° LIV)
(3° LIV)
(4° LIV)
(4° LIV)
(4° LIV)
(5° LIV)
(7° LIV=6/6° LIV=11/5° LIV=1)
(5° LIV)
(5° LIV)
(5° LIV)
(6° LIV)
(7° LIV)
(6° LIV=8/7° LIV=1)
(6° LIV)
(6° LIV)
(6° LIV)
(9° LIV QUADRO)
(9° LIV)
(9° LIV=1/ 8° LIV=1)
(6° LIV=3/7° LIV=1)
(6° LIV=1/7°LIV=19/8° LIV= 4)
(8° LIV=14/8° QUADRO=9 )
(8° LIV QUADRO)
(8° LIV)
(9° LIV QUADRO)
(10° LIV QUADRO)
NB: Nell’ambito di quanto previsto dal CCNL Coop Sociali, lo stesso inquadramento mansionale può essere posto a livelli
diversi a seconda della competenza acquisita e degli specifici compiti assegnati.
MARTEDÌ 10 OTTOBRE 2006 alle ore 17,00
presso la Sede Sociale di via Boldrini 8 a Bologna - si terrà, in 2ª Convocazione, l’Assemblea Generale Ordinaria
dei Soci di CADIAI per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO:
1. Andamento della gestione nella prima metà dell’esercizio
e previsioni per la chiusura;
2. Informazioni ai soci su appalti e contratti;
3. Comunicazioni del Presidente;
4. Varie ed eventuali.
Hanno inoltre collaborato alla realizzazione di questo numero:
Franca Guglielmetti, Marie Christine Melon, Pierluigi Signaroldi,
Matteo Livi, il gruppo di lavoro del Centro Diurno “Il Castelletto”
16
Questo numero è stato chiuso il 7 settembre.
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