il Trimestrale di CADIAI 13 › settembre 2006 numero Comitato di redazione: Ornella Montanari, Daniela Musolesi, Gloria Verricelli Collaboratori: Rosy Blanco, Andrea Gualandi, Fabio Liistro, Laura Piana, Caterina Mastrosimone, Raffaela Rossi, Donato Testoni, Paola Pettazzoni. Coordinatore di redazione: Roberto Malaguti CADIAI “torna” a Porretta [email protected] Molti ricorderanno che nella tarda primavera riteneva che questa decisione concordasse con la nostra scorsa sulla stampa locale si è molto parlato mission che ci porta ad essere responsabili verso gli utendi una situazione critica (presenza di anziani ti del territorio e i nostri lavoratori. La struttura venne maggiore a quanto previsto, irregolarità a prodefinitivamente chiusa a luglio del 2005. posito della prescrizione della contenzione e dei La novità di questa estate è che la vecchia gestione di farmaci) presso la casa di riposo “Villa Mar“Villa Margherita” si è fatta da parte. Il proprietario delgherita” di Porretta Terme, gestita da un prival’edificio, avendo richiesto l’autorizzazione al funzionato. In seguito a questi fatti la Procura della mento, è diventato gestore del servizio; non avendo però Repubblica aveva “congelato” la gestione, affiesperienza nel campo, ha chiesto a CADIAI l’intero serdandola, per il tempo necessario allo svolgimenvice di fornitura del personale. to degli accertamenti del caso, all’Azienda USL CADIAI ha accettato, alla condizione che la pianta orgadi Bologna. Quest’ultima ha richiesto la collabonica venisse decisa da noi - questo per rimanere sugli razione di CADIAI per garantire operativamente il standard abituali della Cooperativa per questa tipologia proseguimento delle prestazioni assistenziali agli anziani ospiti della struttura. Il Consiglio di Amministrazione, in coerenza con il senso di responsabilità più volte dimostrato dalla Cooperativa nei confronti degli utenti e degli operatori di quel territorio, ha accolto la richiesta dell’Azienda USL, esprimendo soddisfazione per il fatto che essa abbia ritenuto di ricorrere alla collaborazione di CADIAI in questo frangente delicato. Qui occorre fare un passo indietro. Per Villa Margherita ricordare che per 10 anni CADIAI ha gestito a Porretta la Casa Protetta “Villa Maria” all’interno di servizio - con personale che rispondesse al coordello stesso edificio del vecchio ospedale. Negli ultidinatore e alla nostra struttura organizzativa. mi anni, era stato deciso di chiudere la struttura in Il nuovo gestore ha accettato queste condizioni. La vista della costruzione del nuovo ospedale e di riparfornitura del personale è operativa dal 1 agosto. tire - ritenendo troppo oneroso mettere a norma l’eQueste le caratteristiche dell’organico: 1 respondificio vecchio - i ventisei posti convenzionati tra le sabile, 2 RAA, 22 addetti all’assistenza, 1 fisiotecase protette del territorio. Prima però di arrivare alla rapista,1 animatrice, 4 infermieri, 3 addetti alla definitiva chiusura di “Villa Maria”, a causa delle altercucina, 3 addetti alle pulizie. ne fasi delle discussioni di merito fra i vari attori del La struttura, che contiene 71 posti letto, è molto tavolo decisionale, si era dovuti passare attraverso ben bella: si tratta di una villa novecentesca, con cinque proroghe del contratto: questo ha significato ampio giardino, completamente ristrutturata con per la Cooperativa, per gli operatori, ma anche per i finiture di pregio. Ci auguriamo che la bellezza famigliari degli utenti, un lungo e logorante stato di del posto e la professionalità dei nostri operatoincertezza; CADIAI, in accordo con il gruppo di lavoro, ri siano gli ingredienti che garantiranno finaldecise comunque di accordare le proroghe in quanto mente una serena permanenza agli ospiti. Attività sociale Centro di documentazione CADIAI COOLTURA: si dice cultura, Negli oltre 30 anni di storia di CADIAI sono tanti i materiali - libri, riviste, manifesti, etc - che abbiamo accumulato. Per si fa cooperando. questo si è pensato che fosse arrivato il momento di riordiVenerdì 7 luglio è partita narli e catalogarli, allestendo, nella sala polivalente della una campagna di comunisede della Cooperativa, una piccola biblioteca/emeroteca. cazione di Legacoop BoloPer fare questo ci siamo avvalsi della collaborazione di Matgna per sensibilizzare la città sul contributo della coopeteo Livi, un tirocinante del master universitario in Economia razione al finanziamento di iniziative culturali. La campadella Cooperazione, che ha svolto un periodo di stage gna ha per slogan “COOLTURA: Si dice cultura, si fa durante l’estate presso l’ufficio Marketing. Matteo, oltre cooperando” e comparsa nel corso dell’estate sulle pagiad aver svolto l’importante ricerca sull’utilità ulteriore nei ne di tutti i giornali cittadini. nostri servizi, di cui parliamo in un altro articolo del giorLa campagna, alla quale CADIAI ha aderito, è partita dall’inale, si è occupato di raccogliere e catalogare i libri e le dea che creatività e conoscenza siano le basi di una città riviste sparsi per i vari uffici, inserendo i dati relativi in un vivibile. “Per questo, la spesa delle aziende a sostegno di data base da lui stesso impostato. Adesso rimane da iniziative culturali deve essere considerata a tutti gli effetti ideare una modalità per valorizzare e divulgare questo un investimento” spiega Gianpiero Calzolari, presidente di materiale presso i soci e i dipendenti. Appena questa Legacoop Bologna. Nell’inserzione pubblicitaria si ricorda ulteriore parte di lavoro sarà compiuta, la comunichereche Legacoop e le sue associate, mediamente, ogni anno mo attraverso il giornale. investono 2,8 milioni di euro nelle attività culturali promosse a Bologna. Il consorzio INRETE a EuroP.A. 2006 La campagna ha coinciso con l’importante sponsorizzazione Il consorzio INRETE, di cui CADIAI fa parte unitamendi Legacoop Bologna alle iniziative estive del Comune di Bolote alle cooperative sociali Cidas, Coopselios, Gulliver, gna di Bè Estate. Grazie al contributo di Legacoop si sono fatProges, ha partecipato con un proprio stand a te la rassegna musicale nel chiostro di Santa Cristina e il EuroP.A 2006, il Salone dedicato alle Autonomie concerto dei Mamuthones il 16 luglio in Piazza Santo Stefano. Locali, che si è svolto alla Fiera di Rimini dal 14 al Inoltre, Legacoop Bologna ha sostenuto la rassegna di danza 17 giugno scorso. “Amores” e la X edizione del Festival Blues Gospel & Soul tenutasi dal 18 al 20 luglio nei giardini di Piazza Giovanni XXIII. EuroP.A. è l’unico appuntamento nazionale intera“Anche questo è un modo di cooperare con Bologna” chiude mente dedicato al mondo delle Autonomie Locali e l’annuncio. costituisce un luogo di incontro fra i vari soggetti del Oltre a CADIAI, hanno contribuito alla campagna, Coop Ansalosettore pubblico - sia a livello centrale che locale – ni, Unipol Assicurazioni - Assicoop Sicura, CESI, CONSCOOPER, e intende favorire l’intreccio di relazioni e di busiCoop Adriatica, Coop Costruzioni, Cosepuri, COTABO, CTA, CTL, ness fra gli operatori economici e la Pubblica Fibo, Granarolo, Manutencoop, Coop Murri, Coop Risanamento, Amministrazione. Unilog Group. Erogazione all’associazione “Gli amici di Luca” Tradizionalmente la Cooperativa eroga nel corso dell’anno delle somme di denaro in favore di enti o associazioni esterne (negli ultimi 4 anni sono stati stanziati in media circa 7.000 euro l’anno). In coerenza con quanto stabilito nelle linee di indirizzo per il 2006 (contenute nel Bilancio Sociale Preventivo) che prevedevano di sostenere almeno un progetto di solidarietà sviluppato sul territorio provinciale, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, anche quest’anno, l’erogazione di 1.000 euro all’associazione “Gli amici di Luca” di Bologna, che si occupa di sostenere le famiglie con congiunti in stato di coma e di promuovere la ricerca in questo ambito. Chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza sull’attività di questa associazione, può consultare il sito www.amicidiluca.it. 2 Allo stand si sono alternati i rappresentanti delle cooperative componenti il consorzio per dare informazioni sulle attività di INRETE. INRETE ha come obiettivi la ricerca di modelli gestionali originali e avanzati, lo sviluppo di attività di costruzione e gestione di strutture socioassistenziali, sanitarie ed educative ad elevata complessità. Aspira a posizionarsi a livello nazionale nella fascia alta di mercato, relativa cioè alla realizzazione di progetti complessi che necessitano l’espressione di know how qualificato e l’investimento di consistenti risorse finanziarie; il consorzio intende così essere strumento di pro- 3 il Trimestrale di CADIAI 13 › settembre 2006 numero mozione cooperativa, un modo per far emergere opportunità anche per altre realtà della cooperazione sociale dei territori nei quali si troverà ad agire. CADIAI partecipa ad un’indagine sulle cooperative sociali italiane CADIAI è entrata a far parte del campione statistico predisposto per l’indagine sulle cooperative sociali italiane denominata ICSI 2006: si tratta di un’importante iniziativa promossa da sei università statali italiane (Bergamo, Brescia, Milano, Napoli, Reggio Calabria e Trento) con la collaborazione dell’Istat e che rientra in un programma di ricerca scientifica di rilevante interesse nazionale promosso dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Obiettivo principale della ricerca è quello di aggiornare ed approfondire la conoscenza del mondo delle cooperative sociali italiane e dei lavoratori che in queste operano. L’indagine verrà effettuata mediante la somministrazione di questionari dedicati alla rilevazione di informazioni sull’organizzazione della Cooperativa, sui dirigenti e su 56 lavoratori scelti casualmente tra quelli attualmente attivi. Per agevolare la rilevazione e per cercare di coinvolgere maggiorLo stand di INRETE mente i lavoratori “sorteggiati”, si è pensato di mettere in piedi tre momenti formativi (nel senso che i partecipanti li registreranno come tali) - nei quali il dottor Kristian ManProgetto Migratools: cinone illustrerà il progetto di ricerca e il questionario, che, collaborazione di CADIAI per chi vuole, potrà essere compilato all’istante. CADIAI ha collaborato con EFESO allo sviluppo del proLa buona riuscita dell’indagine consentirà al gruppo di getto “MIGRATOOLS. Servizi per l’integrazione lavoratiricerca di comprendere meglio i fenomeni della cooperava di persone immigrate” finanziato dalla Regione Emizione sociale, del lavoro e del volontariato, di mettere in lia Romagna. Il progetto ha previsto lo sviluppo di iniluce e dare visibilità sociale alle opportunità offerte da ziative a sostegno dell’integrazione lavorativa degli strauna parte sempre più significativa del mondo non profit nieri, in particolare delle assistenti domiciliari impiegate e di individuare le attività che possono offrire ai giovani privatamente presso le famiglie. opportunità occupazionali di maggiore qualità. A conclusione dell’indagine, una sintesi dei principali Nell’ambito del progetto, CADIAI ha contribuito: risultati della ricerca sarà inviata alle cooperative che - alla realizzazione di un libretto divulgativo sulla prevenhanno partecipato alla rilevazione. zione e sicurezza sui luoghi di lavoro; - alla realizzazione di due seminari pubblici sul tema dell’assistenza all’anziano a domicilio: problematiche prevalenti e buone prassi di base da seguire, rivolti alle assistenti domiciliari ed alle famiglie che le impiegano per assistere il proprio congiunto anziano. Il libretto è stato distribuito ai lavoratori ed alle lavoratrici immigrate che si rivolgono ai Centri per l’Impiego della provincia. I seminari si sono svolti il 16 Giugno alle ore 17 in via del Fanciullo 6 a Casalecchio di Reno e il 27 Giugno alle ore 17 presso la Sala Polivalente del Quartiere Savena (via Faenza 4). Purtroppo la partecipazione a questi seminari è stata piuttosto scarsa, a ulteriore dimostrazione delle difficoltà che si incontrano ad agganciare ufficialmente, in modo pubblico e formalizzato, il mondo delle assistenti domiciliari private. Revisione contabile annuale Il 26 giugno scorso la Cooperativa è stata sottoposta alla revisione relativa al biennio 2005-2006 svolta dal revisore contabile incaricato da Legacoop, dott. Stefano Veratti, nell’ambito dell’esercizio della vigilanza sugli Enti Cooperativi prevista dal D.Lgs. 2 agosto 2002 N. 220, delegata dal Ministero delle Attività Produttive. La revisione ha dato esito positivo, come attestato dal certificato di revisione, confermando la coerenza della gestione con gli scopi statutari, il carattere mutualistico della società e l’adeguatezza della gestione e dell’amministrazione della cooperativa. Il verbale di revisione è disponibile presso la Sede Sociale di Via Boldrini, 8 (BO) e potrà essere fornito ai soci che ne facciano richiesta. Attività sociale Ricerca sull’“utilità ulteriore” nei servizi CADIAI Mi chiamo Matteo Livi e, dopo la laurea in Scienze Politiche corso di laurea in Servizio Sociale, sto frequentando il Master in Economia della Cooperazione presso la facoltà di Economia dell’Università di Bologna. In questo percorso di studi ho svolto il periodo di tirocinio presso la cooperativa CADIAI, con l’incarico di organizzare una ricerca interna alla cooperativa stessa. L’obbiettivo era quello di verificare l’utilità sociale che nasce dalle collaborazioni extra contrattuali tra i servizi CADIAI e gli altri enti del territorio. Un aspetto che ho chiamato utilità ulteriore in quanto occorreva guardare oltre l’operatività base di CADIAI - assistere, educare, riabilitare e intrattenere - per capire se e come i suoi servizi sono inseriti nella comunità, per comprendere se esistono scambi di esperienze e di collaborazioni fra cooperativa e comunità ed in quali forme si manifestano; in breve, per capire se i servizi possano essere considerati come risorsa del e per il territorio. CADIAI trova utile e indispensabile il sostegno che il volontario assicura nello sviluppo di tutti quei servizi la cui attività non richiede alta professionalità, mentre l’utilità per le organizzazioni deriva dalla disponibilità con cui CADIAI si apre e mette in rete le proprie conoscenze, che, attraverso le collaborazioni, diventano patrimonio dei volontari. Anche i rapporti con le famiglie degli utenti risultano essere profondi e strutturati. Ogni servizio organizza, infatti, due incontri assembleari annuali per discutere sulle problematiche generali, incontri individuali per la creazione del PAI (piano assistenza individuale) oltre a incontri straordinari per affrontare problemi specifici. L’importanza di queste attività è direttamente collegabile alla riduzione del conflitto domanda/offerta, perché più si comunica, più ci si capisce e più si riesce a seguire una strada condivisa. Per indagare l’oggetto utilità ulteriore, ho utilizzato un questionario a risposte aperte, ritenendo che l’indagine di tipo qualitativo fosse lo strumento più idoneo per raccogliere le informazioni necessarie e per far emergere le collaborazioni, i rapporti, le utilità in entrata ed in uscita. Ho distribuito il questionario/traccia fra i coordinatori responsabili delle strutture della cooperativa impegnati in servizi e collaborazioni con enti del territorio che potevano risultare utili ai fini di questa indagine (ho escluso, ad esempio, l’assistenza domiciliare, non avendo questo servizio la necessità di contatti e collaborazioni esterne). Ho raccolto tutte le informazioni che ho suddiviso sulla base della tipologia di enti/strutture del territorio che sono entrati in contatto con i servizi della Cooperativa. Il risultato di questo lavoro è stato quello di dare un’immagine dell’utilità “ulteriore” suddivisa per portatori di interesse - o stakeholders - della cooperativa che ho individuato in: volontariato, famiglie degli utenti, enti locali, comunità locale, scuole/Università/enti formativi e movimento cooperativo. Vediamo ora, in sintesi, i risultati della ricerca. Le collaborazioni col volontariato sono risultate molto articolate. I rapporti profondi sia con le organizzazioni che con singoli volontari producono effetti positivi per entrambe le parti. 4 Note meno positive nascono dalle collaborazioni con gli enti locali. Prima della ricerca avevo la sensazione che i comuni, essendo i principali committenti dei servizi, fossero partners fondamentali anche per gli aspetti extra convenzione. Alla verifica dei fatti ho invece riscontrato una situazione poco sviluppata quantitativamente (solo 4 servizi su 27 ne parlano) sebbene molto interessante a livello qualitativo. Di tutt’altro spessore risultano le collaborazioni con la comunità locale. Queste collaborazioni, nate per evitare la ghettizzazione del diverso (disabile, anziano), portano utilità sia per CADIAI che può beneficiare di aiuti nell’organizzazione di feste ed altri eventi, che per la comunità locale che trae giovamento, per esempio, da tutte le produzioni culturali che i servizi offrono a tutta la comunità. Per quanto riguarda scuola/Università/enti formativi, le informazioni raccolte mostrano una situazione di forte collaborazione che si manifesta, per esempio, nella disponibilità dei servizi ad accettare tirocinanti: questa attività risulta funzionale sia per la formazione di professionisti della solidarietà, sia per l’aggiornamento sull’evoluzione delle teorie, con le quali occorre confrontarsi continuamente per evitare il rischio dell’autoreferenzialità. Per quanto riguarda l’ultima categoria di sta- il Trimestrale di CADIAI 13 › settembre 2006 numero keholders, il movimento cooperativo, ho notato che CADIAI, a fronte di collaborazioni ancora poco sviluppate con altre cooperative nazionali, è molto aperta e ben avviata nei rapporti di scambio con il movimento cooperativo internazionale. Concludendo mi sento di poter affermare che CADIAI, in coerenza con la propria mission, è ben inserita nel territorio ed ha avviato rapporti di reciproco scambio con tutte le strutture interessate a qualsiasi forma di collaborazione. Questo fitto dialogo è però svolto completamente all’esterno della cooperativa; a mio parere, un coinvolgimento diretto negli assetti di governance dei vari portatori di interesse assicurerebbe alle parti una migliore conoscenza e consapevolezza con la conseguente riduzione di quel conflitto che è fisiologico nelle situazioni in cui una parte è preposta a risolvere i problemi mentre l’altra parte si aspetta che i problemi vengano risolti. Matteo Livi Gare d’ appalto Aggiornamento gare d’appalto Per tutto il trimestre 18 Giugno/18 Settembre l’attività di partecipazione alle gare d’appalto è stata molto intensa, impegnando i servizi di staff e i settori volta a volta interessati in modo davvero consistente. Cominciamo dando conto dell’esito delle gare per cui abbiamo presentato offerta nel trimestre precedente. Hanno dato esito positivo le gare per la gestione di: - il centro diurno per anziani “Pizzoli”, di Bologna, a cui abbiamo partecipato in qualità di soci del Consorzio Aldebaran; - Il centro diurno per disabili “Le farfalle” e la Residenza Socio Riabilitativa “Corte del Sole” di San Giovanni in Persiceto; in cui sono confluiti il Centro Diurno “I Cappuccini” e il gruppo appartamento “La corte del sole”, già gestiti da CADIAI. I nuovi servizi contemplano una considerevole estensione delle capacità di accoglienza e quindi di attività; - La gestione congiunta dei servizi per la prima infanzia del Comune di Cento (FE), a cui abbiamo partecipato in ATI con la cooperativa sociale “Le pagine” di Ferrara e con la cooperativa “Voli” di Bologna. Un libro dal Giappone… A giugno è giunto inaspettatamente in Cooperativa un pacchetto dal Giappone. Conteneva un libro, naturalmente scritto in giapponese… che per fortuna era accompagnato da una lettera, in inglese, dell’autrice Mariko Hoshino. Si tratta di una ricerca intitolata “I grandi esperimenti di Bologna: una città creata dal potere dei cittadini”, effettuata nell’arco di alcuni anni, nella quale l’autrice ha sondato i vari aspetti e le varie anime della città, privilegiando la modalità dell’intervista, per far emergere quella che ritiene essere la grande peculiarità di Bologna: la democrazia partecipativa, vale a dire la modalità molto diffusa che vede i cittadini affrontare, attraverso organizzazioni di vario tipo (come ad esempio le associazioni), problematiche e esprimere ipotesi per affrontarle. Il libro, analizzando anche la cooperazione sociale, contiene alcune pagine dedicate a CADIAI. Purtroppo non siamo in grado di interpretare gli splendidi monogrammi del libro… C’è per caso qualcuno che conosce il giapponese??? È stata invece aggiudicata ad un altro concorrente la gara del servizio di Assistenza Domiciliare agli Anziani e ai Disabili, sempre del Comune di Cento (FE), a cui avevamo partecipato in ATI con CIDAS e SERENA, cooperative sociali del ferrarese. Si trattava per noi di un servizio nuovo, gestito in precedenza dalle sole CIDAS e SERENA. Veniamo ora alle gare svolte in questo trimestre: - come già detto in altro articolo, ha dato esito negativo la partecipazione alla gara per la gestione delle Residenze per Anziani del Comune di Bologna “Virgo Fidelis” (in concessione per la gestione a CADIAI da 5 anni) e “Via Calvi”. Per entrambe le strutture è stata l’ATI guidata da ELLEUNO (cooperativa sociale di Casale Monferrato in provincia di Alessandria, già gestore della residenza di Via Calvi) ad aggiudicarsi l’appalto; CADIAI si è presentata come capofila di un’ATI composta inoltre da ADA, Società Dolce, Ancora, CAMST, Manutencoop Facility Management; - altra gara di esito negativo è stata quella per il micronido “Il castello degli gnomi” (servizio nuovo) del comune di Castello di Serravalle, a cui abbiamo partecipato in ATI con Società Dolce; il servizio è stato aggiudicato all’associazione “Senza il banco”; - hanno invece dato esito positivo le gare per altri importanti servizi per la prima infanzia: i due Segue a pag. 6 Continua da pag. 6 asili nido del Comune di San Lazzaro “La Tana dei Cuccioli” e “Maria Trebbi” (già gestiti da CADIAI); una sezione di nido, lo spazio bimbo, il centro genitori bambini e l’integrazione di altri servizi nel centro per la prima infanzia “Iolanda Vitali” del Comune di Bentivoglio (già gestito da CADIAI in ATI con VOLI, ma ulteriormente esteso con la nuova gara); la sezione lattanti dell’asilo nido del Comune di Sant’Agata Bolognese (servizio nuovo); - ha avuto esito positivo anche la gara per il servizio di assistenza domiciliare agli anziani del consorzio dei comuni “Terre d’acqua” (Anzola dell’Emilia, San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Sala Bolognese, Sant’Agata Bolognese, Calderara di Reno) a cui abbiamo partecipato in qualità di soci del consorzio Aldebaran. Si tratta in parte di servizi che avevamo già in gestione e in parte di un’estensione su territori per noi nuovi. Gare d’ appalto Gara per la RSA “Virgo Fidelis” di Bologna Non sappiamo ancora nulla di ufficiale! Ad oggi (7 settembre 2006) non sappiamo ancora nulla di ufficiale, ma in base a quello che si è potuto dedurre da quanto ci è stato comunicato nella seduta pubblica del 28 luglio scorso, la gara per la concessione della gestione delle due residenze per anziani del comune di Bologna, di via Campana (“Virgo Fidelis”) e di via Calvi, è stata vinta dall’ATI composta da ELLEUNO cooperativa sociale di Alessandria, e L’OPEROSA cooperativa di produzione e lavoro di Bologna. Allo scadere dei termini previsti dal bando di gara, il 5 luglio, hanno presentato offerta per i due lotti, ben Infine abbiamo presentato offerta per tre importanti 12 concorrenti: 5 per Via Campana e 7 per via Calservizi dell’area disabili: vi. La commissione, composta da tre esperti del - la residenza socio riabilitativa “Casa Rodari” (che settore più il responsabile del procedimento e la CADIAI gestisce fin dalla sua apertura, avvenuta nel responsabile amministrativa, ha quindi dovuto esanovembre del 1991); per questa gara ci siamo preminare in 22 giorni di calendario ben 12 progetti sentati come capofila di un’ATI composta, oltre che piuttosto onerosi. Quello presentato dall’ATI di cui da noi, da AIAS, Bologna Integrazione a marchio CADIAI è capofila conteneva elaborati che, somANFFAS, Società Dolce; con la stessa ATI, guidata mati, costituivano un tomo di circa 500 pagine però dalle altre associate, abbiamo partecipato anche (464 per l’esattezza, esclusi gli indici), uno per alle gare per la gestione di altre due residenze per disciascuna delle strutture per cui abbiamo presenabili “Battindarno” e “Caserme Rosse”; queste due tato offerta. gare si sono già concluse con esito positivo per la Il 28 di luglio, in seduta pubblica, sono stati letti nostra ATI; i punteggi attribuiti alla parte tecnica e sono sta- il servizio di assistenza domiciliare e attività educative te aperte le buste delle offerte economiche: sulterritoriali per disabili adulti della ASL di Bologna (che la base di calcoli approssimativi fatti a voce si è CADIAI gestisce in ATI con ADA, Società Dolce e Conpotuto dedurre che i progetti che hanno ottenusorzio EPTA dal 2001); per questa gara ci siamo preto il maggior punteggio su tutti e due i lotti, sono sentati in ATI con gli stessi partner della gestione prequelli presentati appunto da ELLEUNO + OPEROcedente, a cui si è aggiunto la cooperativa sociale SA; l’ATI guidata da CADIAI si sarebbe piazzata “ACCAPARLANTE”; seconda in tutte e due i lotti. - il servizio per la mediazione educativa e l’inserimento Usiamo il condizionale perché, come dicevamo lavorativo dei disabili (nell’ambito del quale lavora da oltre all’inizio, a tutt’oggi, e sono passati ben 40 un anno un’operatrice di CADIAI). Per questa gara ci siagiorni, non ci è pervenuto nulla di ufficiale: nesmo presentati in ATI con ASSCOOP e Consorzio EPTA che suna graduatoria, nessuna comunicazione dei già in precedenza gestivano la parte prevalente di questo punteggi ottenuti, nessun verbale della seduta servizio. pubblica, tanto meno la comunicazione ufficiaDi queste ultime gare non è ancora noto l’esito. le dell’avvenuta aggiudicazione. Alle nostre ripetute richieste formali è stato Come si può vedere, sono ormai ben poche le gare a cui sempre risposto che la commissione non ha CADIAI partecipa da sola: abbiamo fin qui parlato di 18 serancora ultimato i propri lavori. vizi in gara e solo per 5 di questi CADIAI si è presentata da È importante considerare che il termine delsola. la proroga per la gestione dei servizi è il 15 Si tratta esattamente de: il centro diurno per disabili “Le Fardi settembre: a poco più di una settimana falle”, la residenza socio riabilitativa “La Corte del Sole”, gli asidal momento in cui si dovrebbe procedere li nido “Tana dei Cuccioli” e “Maria Trebbi”, la sezione lattanti con il cambio di gestione, non si sa ancora dell’asilo nido di Sant’Agata Bolognese. nulla di ufficiale. 6 il Trimestrale di CADIAI 13 › settembre 2006 numero Bologna, 10.8.06 Oggetto: Affidamento gestione casa protetta “Virgo Fidelis” via Dino Campana, 57, Bologna I famigliari degli anziani degli ospiti della casa protetta Virgo Fidelis esprimono tutto il loro sconcerto e la loro profonda preoccupazione nell’apprendere che l’esito della gara d’appalto per l’affidamento del servizio pare non abbia riconfermato la soc. cooperativa CADIAI, che ha gestito, con la massima soddisfazione degli utenti e dei sottoLo sgomento e lo sconforto che ci hanno scritti familiari, questa struttura sin dalla sua apertura, risalente colpito dopo la seduta pubblica del 28 luglio all’anno 2000. sono grandi, così come è grande il disagio Per quanto consta ai suddetti familiari risulta che il Comune di Boloche colpisce tutte le persone che sono coingna abbia affidato il servizio in questione ad una società cooperativolte in questa situazione sospesa, che non va piemontese, la Elleuno, pressoché sconosciuta alla nostra realci consente di capire le motivazioni che stantà, quanto meno cittadina e che pare si sia assicurata la gestione no alla base di questo esito, che non ci dà di entrambe le case protette di proprietà del Comune di Bologna. modo di agire ufficialmente, ma che ci impoOra, senza volere esprimere un giudizio di merito sulla qualità della ne, responsabilmente, di adoperarci da subicooperativa Elleuno che, come detto, poco si conosce e nel demanto, per rendere meno traumatico il passaggio dare ad eventuali iniziative giudiziarie di parte CADIAI la contestadi consegne al probabile nuovo gestore. zione dell’altrettanto eventuale illegittimità della gara e del provveAll’assemblea con tutto il personale del servizio, dimento di aggiudicazione, si osserva quanto segue. presente la presidente Rita Ghedini, fatta subito Innanzi tutto si contesta recisamente il ricorso a strumenti quali dopo la seduta pubblica del 28 (esattamente la gara d’appalto per l’affidamento di un servizio sanitario ed assil’assemblea si è svolta il 31 Luglio), ne è seguita stenziale che già da anni - anzi da sempre - viene gestito, da un un’altra che si è svolta il 9 Agosto, presente la soggetto, come detto, al meglio delle sue competenze tecniche responsabile di settore Fiorella Gabriele. ed umane. È necessario infatti gestire con competenza questa Gli anziani ora invece sono costretti loro malgrado, in tutta fretdelicata situazione di passaggio, per tutelare ta (si parla di due mesi al massimo, peraltro in piena estate) ad soprattutto gli ospiti, ed è in questo che sono impeessere totalmente sradicati da quella che sinora hanno vissuto gnati adesso gli operatori della strutcome una famiglia, per subire la terribile e destabilizzante incotura, lo staff di coordinamengnita del cambio di gestione. to del servizio, la responSi ritiene che, per la salute e il delicato equilibrio psico-fisico sabile di settore ed i degli anziani, questa scelta sia inaccettabile e meraviglia che suoi collaboratori, la sia stata assunta dal Comune di Bologna, l’Ente locale prepopresidente della sto all’erogazione dei servizi socio assistenziali ai cittadini. Cooperativa. Nei Ci si augurava, infatti che in questo caso fosse posta una parprossimi giorni si ticolare e diversa attenzione rispetto a quella effettivamente dovrebbero avere utilizzata circa le modalità e la tempistica dell’assegnazione. nuove informazioni e Se quindi non venisse capovolto l’esito della gara o comunforse anche comunique trovata una soluzione alternativa, gli anziani verrebbero cazioni ufficiali. esposti al rischio di un difficile e lento riadattamento ad Sarà nostra premura, un’altra e del tutto nuova realtà gestionale, a nuovo persotramite il sito web, informanale (pare che pressoché nessuno di CADIAI intenda infatti re tutti i soci ed i dipendenti delle transitare nella nuova cooperativa) magari ad un diverso novità che dovessero presentarsi. modus operandi sotto il profilo assistenziale, sanitario ed umano. Non si comprendono le oggettive ragioni di tale scelta, posto che, come più volte detto, CADIAI ha da sempre Vogliamo pubblicare la bella lettera che i famigliari degli riscosso il massimo gradimento da parte degli anziani e ospiti della casa protetta/RSA “Virgo Fidelis” di Bologna ci dei loro famigliari proprio per la dimostrata capacità di hanno fatto pervenire, dopo essere venuti a conoscenza rispondere, con competenza e sensibilità, alle loro esidella mancata riaggiudicazione a CADIAI del servizio. genze. La lettera è stata inoltre inviata: a Adriana Scaramuzzino Si osserva che la maggior parte delle famiglie ha avuto già (Vice Sindaco del Comune di Bologna); a Riccardo Malaesperienze pregresse in altre case protette private e congoli (Presidente del Quartiere San Donato); a Franco Ribolvenzionate e conosce bene quale sia, mediamente, il liveldi (Direttore Generale dell’Azienda USL di Bologna); a Luca lo qualitativo della maggior parte dei gestori di questo Barbieri (Direttore del Distretto Città di Bologna dell’Aziengenere di servizi. Contrariamente a quanto avviene comuda USL); a Walther Orsi (Responsabile Programma Salute nemente, infatti, CADIAI ricorre in misura minima all’uso Anziani dell’Azienda USL di Bologna). di psicofarmaci per sedare i pazienti (certamente non ne Segue a pag. 8 Continua da pag. 7 Formazione abusa), ricorre in misura altrettanto ridotta alla contenzione degli ospiti “critici” non utilizzando tale strumento per risolvere problemi di insufficienza di personale o di scarsa formazione dello stesso, garantisce, anche con la presenza stabile di un proprio fisiatra sia l’attività riabilitativa che quella abilitativa degli Le prossime iniziative di formazione ospiti, assicura la massima trasparenza, consentendo Presentiamo qui alcune importanti iniziative di formazioai parenti di accedere alla struttura senza limiti di orane in programma per l’ultimo quadrimestre del 2006. È rio, coinvolge i familiari ed assicura la massima igiene sia della struttura che dei pazienti. utile precisare che non si tratta delle uniche iniziative Ciò posto, non si riesce quindi ad individuare un valido che si svolgeranno in questo periodo, perché nei singomotivo per cui gli ospiti di Virgo Fidelis ed i loro familiali settori e servizi prosegue lo svolgimento del piano forri debbano nuovamente essere esposti, loro malgrado, mativo annuale, così come programmato ad inizio anno. al travaglio dell’adattarsi ad un’altra realtà, al rischio di Si tratta però delle iniziative trasversali, che interessatrovarsi forse ad esserne insoddisfatti e quindi a dovere no più settori e/o servizi e per le quali ci avvaliamo di cercare dei rimedi alternativi. finanziamenti esterni. A tal proposito occorre aggiungere che la richiesta di In particolare, abbiamo ottenuto finanziamenti da FONinserimento in una casa protetta spesso è preceduta da COOP per i seguenti corsi di formazione: ricerche ed assunzioni di informazioni da parte dei familiari, al fine di evitare di incorrere, come detto, in spiacevoli Il clown nei servizi per la prima infanzia: sorprese. Orbene per quello che riguarda la struttura in approccio al gioco e tecniche di coinvolgimento dei oggetto i giudizi espressi anche dai servizi sociali del terribambini incentrate sulla “clownerie”. Il corso, della torio sono sempre stati lusinghieri, motivando così la sceldurata complessiva di 20 ore, si svilupperà tra ta del parente che, con l’assegnazione della gestione ad momenti di aula (8 ore) ed attività di laboratorio altra cooperativa, viene del tutto disattesa. (12 ore) organizzate per sottogruppi. È rivolto a Ci si chiede, in definitiva, se la Commissione di gara nelcomplessive 36 educatrici dei nidi di infanzia. I l’aggiudicare il servizio di Virgo Fidelis abbia tenuto conto docenti sono le psicologhe dott.ssa Cadamuro e degli ottimi riscontri avuti da CADIAI sotto l’aspetto sanitario dott.ssa Farneti, i clown Andrè Casaca e Roberto ed assistenziale registrati certamente dall’ASL, con la quale Flabigni. la cooperativa ha sempre collaborato in questi anni, garantendo così il buon servizio e giudizio cui ci si riferiva. Assistere l’utente disabile in mobilità, igiene, Si vuole comprendere insomma se il lavoro sinora svolto da alimentazione: CADIAI sia o meno stato preso in considerazione dalla Comle tecniche e le procedure di base per l’assistenza missione di gara, pena l’incongruenza dei parametri di valutaai disabili adulti accolti in residenza. Il corso, delle zione dell’attività della cooperativa e quindi l’irragionevolezza durata complessiva di 24 ore, si svilupperà attradella scelta del nuovo operatore. verso 3 moduli didattici della durata di 12 - 6 - 6 Si esprime pertanto tutta la più profonda amarezza nel risconore, con incontri di tre ore ciascuno. Saranno contrare che spesso l’attenzione agli anziani, tanto proclamata, si dotti da L. Roffi, medico fisiatra, M. Casadei, fisiorisolve nell’esatto contrario, come nel caso che ci occupa, in terapista, L. Vaccari R.A.A., M. Domenicali, cui l’affidamento di un servizio tanto delicato, come la gestione medico geriatra. È rivolto a 24 assistenti di base di una casa protetta e di una RSA, pare sia stato trattata con impegnati nelle residenze per disabili adulti. i metodi propri di un appalto di opere pubbliche o di fornitura di beni o servizi. Tutti i famigliari sottoscritti chiedono pertanto alle Tecniche di stimolazione per anziani autorità competenti, di voler comunicare loro i criteri in base ai con demenza lieve/moderata: quali il servizio in oggetto è stato aggiudicato alla cooperativa quali proposte e quali sollecitazioni per le attiviELLEUNO nonché di vigilare e comunque porre l’attenzione sulla tà diurne rivolte agli ospiti di una struttura vicenda sopra rappresentata affinché venga trovata una soluzione socio-assistenziale. Il corso, della durata comcondivisa a questo grave problema. plessiva di 18 ore, si articola in 6 incontri di 3 Si chiede pertanto a tali fini un incontro urgente con il Vice Sindaore ciascuno. È rivolto a 18 operatrici dei cenco in indirizzo. tri diurni per anziani e sarà condotto dalle psiI familiari colgono inoltre l’occasione per manifestare la loro solicologhe M.C. Melon, V. Gualandi, M. Ferro e darietà a tutto il personale CADIAI in questo momento critico. dal medico geriatra M. Domenicali. Con osservanza I familiari della casa protetta “Virgo Fidelis” (seguono 40 firme) 8 Infine, EFESO, l’ente formativo aderente a LEGACOOP, ha ottenuto finanziamenti dalla Provincia di Bologna per lo svolgimento di un corso di formazione che noi abbiamo richie- il Trimestrale di CADIAI 13 › settembre 2006 numero sto e promosso questa primavera. Si tratta di un corso dal titolo “La responsabilità sociale di impresa”, della durata di complessive 63 ore (55 di aula e 8 di project work); la didattica sarà articolata in due moduli: l’introduzione della responsabilità sociale nelle imprese (29 ore); il bilancio sociale e gli altri strumenti della RSI (24+8 ore); più il consueto ed obbligatorio modulo di 2 ore sulla Sicurezza sul Lavoro. Il finanziamento di questo corso ci permette di proseguire nel percorso di sostegno e sollecitazione della partecipazione dei soci alle scelte della Cooperativa, iniziato da alcuni anni con l’istituzione del focus group sul Bilancio Sociale e lo sviluppo del corso “Sostenere l’integrazione, creare appartenenza”, svolto l’anno scorso. 9 In data 2 agosto 2006 la Provincia ha comunicato a CADIAI di averle attribuito 11 posti nei corsi da 95 ore e 10 posti nei corsi da 500, ma di non aver ancora verificato le anzianità degli operatori presentati e quindi di non essere ancora in grado di confermare sia la graduatoria definitiva che l’attribuzione delle aule secondo le richieste territoriali inoltrate dai candidati. Poiché la partenza dei corsi è prevista per il periodo fine settembre-inizio ottobre, il Servizio Formazione e i Settori hanno intanto avvisato gli operatori che risultano inseriti nei primi posti della graduatoria provvisoria sulle possibili ipotesi di avvio; non appena ci saranno notizie più ufficiali scatteranno tutte le azioni organizzative e informative necessarie. Alcune riflessioni su questa edizione dei corsi L’attività di riqualificazione è finalmente ripartita, ma in tempi più lunghi del previsto e rivolta ad un numero di operatori inferiore alle aspettative. Perché? C’è stato, anzitutto, un ritardo nell’uscita del bando per i corsi che la Corsi di Qualifica OSS Provincia ha attribuito ai tempi necessari per avere a disposizione i fondi necessari da parte della Regione EmiliaRiprende, dopo una pausa durata molto più del Romagna: senza i fondi certi a disposizione non si poteprevisto, l’attività di formazione per la qualifica va effettuare alcuna pubblicazione. sul lavoro per il profilo di Operatore Socio SanitaUn altro elemento che ha comportato ritardi è più comrio. CADIAI ha partecipato al bando pubblicato plesso da esaminare e ha dalla sua anche elementi dalla Provincia di Bologna il 27 marzo 2006, cancomplessivamente positivi. La Provincia ha valutato che didando operatori sia sui corsi di qualifica sul lavopotevano ancora essere utilizzati dei fondi CE rivolti a ro (500 ore), per coloro ancora non in possesso operatori privi di qualifica, ma con criteri di attivazione di attestato, sia sui corsi relativi alle misure comdiversi con vincoli di utilizzo tassativamente fissati per pensative (95 ore) per Assistenti di Base con almeil 30.06.2007. Valutato possibile lo svolgimento (con no 5 anni di anzianità nel ruolo. presenza in aula più frequente da parte degli operaIl Servizio Formazione e Sviluppo Risorse Umane ha tori) di tre corsi con questi fondi nel periodo stabilito, incontrato gli operatori interessati e compilato con il programma formativo stabilito è stato parzialmente loro le domande che sono state consegnate all’apstravolto richiedendo una più complessa programposito Ufficio dell’Assessorato alla Formazione il 5 mazione. Il risultato finale di tutto questo, ed è l’amaggio 2006. spetto positivo di tutta la vicenda, è che presto uscirà un nuovo bando e ci saranno nella primavera I criteri proposti per la definizione della graduatoria di 2007 più finanziamenti ancora disponibili e quindi ammissione ai posti sono risultati gli stessi degli anni un numero di posti a disposizione molto più consiprecedenti privilegiando: stente per i candidati ai corsi OSS. a) l’esperienza professionale complessiva acquisita (come Assistente di Base con attestato o svolgendoIl Servizio Formazione e Sviluppo Risorse Umane, ne le funzioni); nella persona di Pierluigi Signaroldi, è disponibile, b) l’anzianità di servizio aziendale; in merito a questo percorso, a fornire tutte le c) l’anzianità anagrafica; informazioni ritenute necessarie dagli operatori d) la prestazione lavorativa svolta in struttura residenziaCADIAI. le o semiresidenziale. s I nostri ervizi Centro Diurno “Il Castelletto” UBICAZIONE: Il Centro Diurno “Il Castelletto” si trova a Bologna, in Via Emilia Levante 140, all’interno di un piccolo parco pubblico intitolato a Vittorina Dal Monte, figura femminile impegnata nella Resistenza, nel movimento operaio e nel movimento per le donne. Il parco ospita, oltre al nostro, un centro sociale e culturale chiamato “Villa Paradiso”. La denominazione “Il Castelletto” attribuita al centro diurno è dovuta alle piccole guglie che ornano la parte posteriore della struttura e che lo fanno apparire appunto come un piccolo castello. STORIA: Il Centro Diurno “Il Castelletto” è stato inaugurato il 12 aprile del 1995 ed è stato gestito da CADIAI per un primo periodo di due anni, in seguito per altri 2 anni dall’Istituto Giovanni XXIII e dal 1999 ad oggi di nuovo da CADIAI. La prossima scadenza della convenzione per la gestione del centro sarà ad aprile 2007. Monografie sui servizi CADIAI IDENTITÀ DEL SERVIZIO: il centro è collocato geograficamente sulla Via Emilia in una posizione molto visibile e ben raggiungibile dagli utenti ed è ben integrato nella rete degli altri servizi sociali del Quartiere, quali il SAD e gli altri centri diurni; vi è infatti uno scambio continuo con il servizio di assistenza domiciliare e gli altri centri simili con i quali è in atto una stretto rapporto di collaborazione al fine di favorire l’integrazione degli utenti attraverso attività comuni. Ciò che di primo acchito colpisce i visitatori del centro, non sono certo gli arredi d’avanguardia o la disposizione degli spazi, bensì l’ambiente familiare, sereno e armonioso, non solo dal punto di vista strutturale ma anche e soprattutto da quello relazionale: particolare attenzione è posta infatti nella cura dei rapporti interpersonali. Inoltre, essendo stato ricavato dalla dependance di una villa ottocentesca, il centro ha più l’aria di una casa che non di struttura pubblica. TIPOLOGIA: si tratta di una struttura semiresidenziale socio sanitaria che accoglie anziani con diverso grado di non autosufficienza. Obiettivi primari del centro sono il sostegno alle famiglie per posticipare o evitare, a seconda dei casi, l’istituzionalizzazione delle persone che lo frequentano e il mantenimento delle autonomie residue tramite interventi mirati e personalizzati. Gli anziani che fruiscono del servizio offerto dal centro nell’arco della settimana sono circa 40, ma quotidianamente possono essere accolte un massimo di 20 persone. PERSONALE: sono impiegati 5 addetti all’assistenza di base, un pedagogista clinico, un coordinatore RAA e un autista. 10 ATTIVITÀ: le attività rappresentano il fondamento della vita del centro e vengono programmate e organizzate tenendo ben presente che ciascun anziano che lo frequenta è un essere umano con una propria individualità e quindi con interessi propri, una storia di vita unica e una propria dignità che deve essere salvaguardata attraverso proposte mirate e rispettose sia della personalità degli utenti che di quelle degli operatori che le realizzano insieme a loro. Si distinguono pertanto attività legate alla vita quotidiana che hanno lo scopo di garantire alle persone il soddisfacimento dei bisogni primari e attività strutturate con finalità il Trimestrale di CADIAI 13 › settembre 2006 numero Notizie Settori ricreative riabilitative e psicomotorie che hanno l’obiettivo di offrire all’anziano quell’insieme di stimolazioni ed esperienze utili al mantenimento delle capacità relazionali, cognitive e motorie. La pianificazione delle attività viene stabilita annualmente mentre la programmazione è definita mensilmente, su base settimanale affinché tutti gli utenti del centro possano parteciparvi. A ciò si aggiunge poi una programmazione su base annuale di svariate attività, gite feste e uscite, in collaborazione con i Centri Diurni “Pizzoli“ e “I Tulipani”, per favorire l’integrazione tra gli anziani residenti nei vari quartieri. La 2a giornata dell’amicizia Il 23 giugno scorso presso la casa protetta di Granarolo si è tenuta la “2a giornata dell’amicizia” a cui hanno aderito e partecipato tutte le otto strutture residenziali per anziani di CADIAI, insieme ai loro responsabili, animatori e operatori. Nella giornata in cui la faceva da padrone il solleone, con temperature superiori ai 30°, le varie squadre si sono affrontate a ritmo di musica, quiz botta e risposta, pallacanestro ed altri giochi ancora, per aggiudicarsi ogni “sudato” punto. Dal 2003 è stato avviato un progetto sperimentale, in parallelo alle attività di routine, reso possibile da uno specifico accordo con il Quartiere, in seguito al quale il Centro rimane chiuso tutte le giornate di sabato, solitamente frequentato dagli utenti in misura ridottissima, nei mesi di luglio e agosto, così che le ore non consumate possono essere utilizzate nei mesi di maggio, giugno, settembre ed ottobre per lo svolgimento di attività specifiche. Tali attività rivolte a tutti gli anziani del centro, ma sviluppate differenziandole in base alle capacità cognitive, alle competenze residue, agli interessi e al vissuto degli anziani stessi, riguardano: attività mnemoniche, attività di stimolazione volte alla socializzazione e alla valorizzazione sociale dell’anziano, uscite in gruppo e individuali, attività di giardinaggio, attività di cura e stimolazione alla cura del corpo. Da maggio 2006, data dell’ultimo rinnovo del contratto, tale progetto è stato formalizzato nel contratto stesso. Dal 2005 inoltre è stato possibile avviare il “Progetto Demenze” con un incremento del monte ore di assistenza di base di 15 ore settimanali, da novembre 2005 ad aprile 2006; tale progetto rivolto alle persone con ridotte capacità cognitive, focalizza in particolare il percorso di accoglienza, la rilevazione delle capacità cognitive residue, l’individuazione di attività mirate da svolgersi individualmente e/o nel piccolo gruppo. Nonostante la canicola, tutti gli ospiti hanno partecipato con grande slancio e sana competizione ai vari giochi; nei loro occhi abbiamo letto la gioia di essere stati protagonisti della giornata e a noi operatori e animatori è andata la soddisfazione di essere riusciti nell’intento. La squadra verde formata dalle strutture di Loiano e Galliera ha totalizzato il massimo punteggio, aggiudicandosi il primo premio. Le rimanenti squadre si sono comunque aggiudicate vari premi di consolazione e partecipazione. La giornata si è conclusa, per la maggior parte degli intervenuti, con un lauto pranzo preparato nelle cucine della struttura, molto gradito sia dagli ospiti che dagli operatori. Un ringraziamento speciale va alla responsabile della struttura di Granarolo, Elisa Trombini, agli operatori, per la calorosa ospitalità e all’animatrice Monica Finelli per l’ottima organizzazione. Arrivederci alla 3a edizione! Fabio Liistro - Raffaela Rossi Notizie Settori RIORGANIZZAZIONE SAD BOLOGNA: i primi commenti Come a tutti è ormai noto, in seguito all’aggiudicazione ad aprile della gara d’appalto del Servizio di Assistenza Domiciliare agli anziani del Comune di Bologna, CADIAI ha dovuto, in coerenza con quanto stabilito nel capitolato, cercare nuove sedi nei quartieri per lo svolgimento del servizio. Ci siamo così trasferiti nei locali al piano terra della sede della Cooperativa, in via Boldrini in attesa di prendere possesso - a settembre - degli uffici della nuova sede del SAD dei quartieri Navile e San Donato in via Stalingrado. per chi appoggiava i gomiti (per non dire qualcos’altro) sulla scrivania: anche le RAA ed il coordinatore si sono dovuti conoscere meglio ed amalgamare nel gruppo. Veramente auspichiamo che quella a venire sia una stagione migliore, all’insegna del cambiamento, perché ormai nulla potrà essere come prima (ve lo immaginate 90 operatori alle 7 del mattino sotto ad un condominio di via Stalingrado per prendere il programma od altro?), ma nulla potrà più essere come adesso…. Da subito abbiamo cominciato a chiederci come avremmo vissuto questo momento di cambiamento ed è giunta l’ora di provare a trarre qualche conclusione. Per quanto concerne gli operatori con cui abbiamo avuto occasione di parlare, possiamo senz’altro individuare due modi di approcciarsi ai problemi nettamente diversi: una parte degli operatori (probabilmente con un carattere ed una mentalità più elastica ed adattabile) ha cercato di superare questo momento nella speranza che fosse breve, aiutando i colleghi e l’organizzazione, contribuendo alla risoluzione dei problemi, manifestando così una certa capacità di aggregazione (ma anche di sopportazione) e di voglia di andare avanti; all’opposto invece, ci sono operatori che - a prescindere dal cambiamento di sede - non sono riusciti ad adattarsi ai cambiamenti e non hanno positivamente reagito ai disagi. Cambiamenti e disagi che si possono riferire a: poca possibilità di comunicazione tra colleghi, lontananza anche fisica tra operatori, voglia di stare insieme, voglia del gruppo, del pettegolezzo e della risata. Ma anche maggiori difficoltà a livello professionale nel passare comunicazioni sugli utenti, l’impossibilità di vedere il materiale cartaceo (tipo PAI) e difficoltà a reperire indicazioni sugli interventi. Si é cercato di supplire a ciò tramite contatti telefonici, passaparola e collettivi. Inoltre l’ubicazione della sede, con poca possibilità di parcheggio, non ha facilitato sicuramente il nostro lavoro: anche lo smistamento dei pasti ha richiesto notevole pazienza a causa dello spazio angusto per lavorare e della quantità da gestire (circa 90 pasti al giorno). Paola Pettazzoni (Per SAD quartieri Navile e San Donato) Rassegna teatrale infanzia a Castel Maggiore: il contributo di CADIAI È fantastico osservare il viso dei bambini mentre si racconta loro una fiaba. La carrellata delle emozioni che passano su quei piccoli volti fa capire a noi adulti che in quel momento, per loro, la realtà è quello che state raccontando, non quello che li circonda. Immaginatevi questa magica atmosfera elevata all’ennesima potenza ed avrete…il teatro! Grazie alla sensibilità dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Castel Maggiore e alla sponsorizzazione di CADIAI si è resa possibile, nel corso della stagione teatrale ottobre 2005 giugno 2006, la programmazione di un calendario di rappresentazioni, curate dall’Associazione Teatrale Belleville, dedicate espressamente ai bambini. Nell’accogliente cornice della Sala Biagi-D’Antona è stato proposto ai bambini ed alle loro famiglie un modo leggero, conviviale, “fantastico” per trascorrere le domeniche pomeriggio (durante la stagione invernale) e qualche bella serata (inizio estate). L’iniziativa ha riscosso un grande successo e rappresenta una buona occasione per avvicinare i bambini al teatro. L’affluenza, quasi tremila presenze, è stata veramente da record. Occorreva prenotare con largo anticipo per assicurarsi l’ingresso e quasi sempre all’entrata del teatro c’erano Comunque …un tetto sulla testa lo abbiamo avuto e lo avrefamiglie in speranzosa attesa che qualcuno mo; e così pure lo stipendio…. all’ultimo avesse rinunciato. Questo momento non è stato facile per nessuno, nemmeno L’ambiente, nei minuti che precedevano l’ini- 12 13 il Trimestrale di CADIAI 13 › settembre 2006 numero zio degli spettacoli, era saturo delle risate e degli schiamazzi impazienti dei bambini, ma alle prime battute l’attenzione era tutta per il palcoscenico e per le storie che i vari personaggi tessevano durante la rappresentazione. Principesse bellissime, cavalieri senza macchia e senza paura, lupi, streghe, castelli incantati. Tutto contornato da musiche, canzoni dal vivo e tanta, tanta simpatia. L’esperienza del teatro è per i bambini un’alternativa interessante e fantastica ai cartoni animati o ai film in tv: gli attori che interpretano i personaggi delle fiabe sono, per loro, “personaggi veri”. Poter toccare il vestito della principessa o la spada del cavaliere, che al termine dello spettacolo si mettevano gentilmente a loro disposizione, ha rappresentato una esperienza veramente unica. Laura Piana CORSI per RSPP Il D.Lgs 195 del 23 giugno 2003 ha introdotto notevoli modifiche relativamente al D.Lgs 626/94 in quanto richiede, per la prima volta, una qualifica professionale per le persone che il Datore di Lavoro può nominare come Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) o come Addetto del Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP). Sia gli RSPP che gli ASPP, già nominati e nuovi, devono partecipare, entro un anno dall’entrata in vigore dell’accordo, a specifici corsi di formazione adeguati alla natura dei rischi presenti in azienda e all’attività lavorativa. Alla fine di ogni corso deve essere rilasciato un attestato di frequenza con relativa verifica dell’apprendimento attraverso un valutazione finale. Il RSPP deve anche effettuare, sempre con esame finale, specifici corsi di formazione in materia di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e psico sociale, di gestione e organizzazione delle attività tecnico amministrative e di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali. I requisiti di tali corsi sono stati definiti dalla Conferenza Stato-Regioni con l’accordo siglato il 26 gennaio 2006. Canzonissima La Regione Emilia Romagna, con delibera n. 938 del 3 luglio 2006 che definisce le prime disposizioni per la forIl 22 settembre si svolgerà Canzonissima, un’emazione dei Responsabili e Addetti del Servizio Prevenziosibizione canora a cui parteciperanno utenti e opene e Protezione, ha recepito l’accordo Stato-Regioni. ratori di alcune residenze per anziani della CADIAI. I percorsi formativi sono strutturati in tre moduli: L’iniziativa si svolgerà presso la casa protetta “TorA, B, C. re di Galliera”. Il modulo A costituisce il corso di base sia per gli RSPP che per gli ASPP ed ha una durata di 28 ore. Ogni struttura presenterà tre canzoni e l’esibizione Il modulo B è il corso che si rifà ai rischi specifici preconsiste non solo nel dimostrare le capacità canore, senti sul luogo di lavoro e la sua durata varia da 12 a ma anche nel mostrare le capacità interpretative 68 ore. Il corso riguarda sia gli RSPP che gli ASPP. delle canzoni, attraverso simboli e costumi. Il modulo C fa riferimento alle sole funzioni di RSPP. Esso riguarda le tematiche relative alla prevenzione e Un occhio attento della giuria premierà con una perprotezione dei rischi, anche di natura ergonomica e gamena la migliore esibizione canora, i costumi più psico-sociale, di organizzazione e gestione delle attivioriginali, l’esibizione più simpatica e la migliore coreotà tecnico amministrative e di tecniche di comunicagrafia. zione in azienda e di relazioni sindacali. La sua durata è di 24 ore. Il pranzo concluderà e rifocillerà le fatiche dei cantanti Il Settore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro di intervenuti alla giornata. Inoltre verranno distribuiti dei CADIAI, che dal 1995 organizza corsi sulla sicurezza piccoli regali a tutti i partecipanti. in ambiente di lavoro, ha unito la propria esperienza a quella di EFESO (Ente di Formazione per l’EconoQuale struttura si aggiudicherà una o più pergamene? mia Sociale) e insieme organizzano corsi che si tengono presso le sedi di CADIAI ed EFESO di Bologna Come di consueto ve lo racconteremo sul prossimo e in oltre 10 province del centro-nord con frequennumero di Scoop. za bisettimanale, dalle ore 14 alle ore 18 nei giorni di martedì e giovedì. Lella Rossi e Fabio Liistro Notizie Settori Premio Innovazione nei Servizi Sociali Il settore del Sociale è stato tra i protagonisti della Sesta edizione di EuroP.A - il salone delle Autonomie Locali - tenutosi dal 14 al 17 Giugno presso la Fiera di Rimini. Si è parlato di innovazione delle politiche sociali nell’ambito di “Sviluppo sociale”, l’area espositiva dedicata alla promozione dei Servizi alla Persona: anziani, famiglia e handicap, immigrazione, infanzia ed adolescenza, minori, volontariato e associazionismo. L’attenzione all’innovazione si è concretizzata nel Premio Innovazione nei Servizi Sociali - ormai alla sua quarta edizione - promosso in collaborazione con il Comune di Rimini, con il patrocinio del Ministero delle Pari Opportunità e con il contributo del consorzio INRETE. Il tema di quest’anno: “Progettare e Valutare. Comunicare il Sociale per promuovere identità e solidarietà” Il premio ha lo scopo di valorizzare i progetti meglio costruiti, documentati, comunicati e valutati, segnalando le buone pratiche e le esperienze più innovative e creative realizzate nel campo dei servizi sociali sul territorio nazionale. CADIAI si è candidata con il progetto di ricerca sull’applicazione delle tecniche di Stimolazione Cognitiva alla demenza in fase moderata, condotto all’interno delle strutture per anziani ‘Virgo Fidelis’ e ‘San Biagio’. Il progetto si è piazzato fra i venti progetti finalisti, classificandosi al dodicesimo posto. Risultato che ci sembra assolutamente lusinghiero, trattandosi di un progetto così squisitamente tecnico e settoriale. Punto di forza del progetto la qualità della valutazione che, come ha chiarito la presidente dell’Ass.N.A.S. (Associazione Nazionale delle Assistenti Sociali) che ha presieduto anche la giuria del premio, è purtroppo un elemento ancora molto carente, in un panorama di proposte innovative prodotto dal Sociale nel tentativo di adeguarsi al mondo che sta rapidamente cambiando. M. Christine Melon 14 Servizio Civile in CADIAI Anche per il 2006/2007 CADIAI accoglie 6 ragazze del Servizio Civile Volontario da impiegare nei nidi e nella scuola dell’infanzia gestiti dalla Cooperativa, come supporto al programma di attività ludiche, motorie, espressive e creative offerto ai bambini. Il progetto si sviluppa presso 5 Servizi per l’Infanzia con sede in Bologna e Provincia: il nido e scuola d’infanzia “Progetto 1.6” (Bologna) e i nidi “Abba" (Bologna), “Maria Trebbi” (San Lazzaro di Savena), “Gianni Rodari” (Anzola Emilia) e “Le Nuvole” (Cento - FE) Alle volontarie, il progetto vuole offrire opportunità di crescita personale e professionale offrendo loro la possibilità di avvicinarsi con gradualità al lavoro con i bambini. Le ragazze sono impegnate in progetti di animazione che interessano sia le attività di routine che le attività di apprendimento. In particolare si cerca di mettere a frutto le competenze specifiche e le motivazioni di cui le ragazze sono portatrici per arricchire le opportunità di esperienza e di gioco dei bambini accolti nei nostri servizi. L’anno di Servizio Civile Volontario verrà riconosciuto come Credito Formativo per l’accesso professionale ai Servizi della nostra Cooperativa e Tirocinio per il Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione. A sinistra Lorena Roffi A destra M. Christine Melon il Trimestrale di CADIAI 13 › settembre 2006 numero Noi educatori del territorio… 15 Adesso continuerò a lavorare sul territorio con i suoi pro e i suoi contro. Ci risiamo, arriva questo periodo (AGOSTO) e si È un malessere comune, so di alcuni miei colleghi che lavorano è in balia di come recuperare le ore che non hai presso altre cooperative per arrivare a fine mese, o chi lavora lavorato da metà giugno fino a metà settembre in altri servizi per recuperare le ore perse, due mesi e mezzo (se tutto va bene) quando riprenderanno i tuoi di pausa sono tanti, e tu vai sotto di ore, come recuperarle? interventi territoriali. Qualcuno dice “ma perché non cambi lavoro… tanto la situaGli interventi territoriali sui minori, di questo ci zione non migliorerà anzi…”. Perché cambiare, incontro ragazoccupiamo noi educatori del territorio; minori zi in cooperativa che fanno questo lavoro per iniziare, ma che con problemi psico-patologici, interventi che hannon lo vogliono fare per tutta la vita perché “poco remunerano come tempo dalle due alle tre ore giornaliere, to”, o solo per fare esperienza, e quando trovano di meglio per due giorni a settimana, massimo tre. vanno via…. Ma non per tutti è così, c’è chi crede a questo Noi vediamo i nostri ragazzi all’uscita da scuola o lavoro, chi ha investito anche a livello di studio, chi lo fa per li andiamo a prendere a casa, poi… poi c’è l’arte passione e crede nel lavoro della cooperativa (diventando dell’arrangiarsi; perché? Perché non sempre ci socio, come me). sono attività strutturate, non sempre per questioIo ci credo in questo lavoro, ma la realtà non corrisponde ni di orario puoi fare un’attività con il minore, non sempre ai tuoi desideri, e devi fare i conti a fine mese, quansempre lui o lei ne ha voglia, e spesso qualsiasi siado hai il mutuo da pagare e le bollette… allora inizi a penno le condizioni meteorologiche ti vedi costretto a sare anche tu, ma forse mi conviene guardarmi intorno… girare per la città, fermandoti magari in un bar. Noi siamo questi, io ho raccontato di me, ma più o meno E questo lo fai nelle due ore che hai a disposizione, è questo il malessere di noi educatori del territorio, lavonon puoi sforare di molto, nonostante tutto cerchi di rare da soli non aiuta molto, spesso ti porti a casa il lavofare il tuo lavoro nel miglior modo possibile e dare ai ro e la delusione, le difficoltà che incontri, la frustrazione ragazzi quello di cui loro hanno bisogno, quindi la tua perché non ti senti appagata, il problema di non andare massima attenzione, disponibilità e professionalità. sotto di ore altrimenti devi recuperarle (ma come?), e Va meglio quando ci sono attività strutturate, l’intermolto spesso il nostro lavoro non viene neanche riconovento diventa meno pesante e la relazione con il sciuto, la figura dell’educatore viene scambiata come minore s’instaura più facilmente…e le due ore pasbaby-sitter: una mamma una sera mi ha detto: “Caterina sano prima. ma tu che lavoro fai? Era venuta a prendere suo figlio al Riesci a lavorare dalle dieci alle quindici ore a settimagruppo del lunedì; io sono rimasta senza parole e la sera na, non di più, magari lavorando in diversi quartieri dela casa ho pianto. la città, riesci a lavorare fino a giugno poi c’è la sospenFortunatamente abbiamo i collettivi una volta al mese e sione estiva, allora che si fa? La coordinatrice vede le supervisioni ogni venti giorni, o si ha la fortuna di lavocome farti recuperare le ore che perdi, inserendoti in rare in gruppo con una tua collega e le fatiche si DIVIaltri servizi, dandoti la possibilità di non andare troppo DONO, QUESTI MOMENTI SONO UN TOCCA SANA. sotto di ore. Cosa fare? Di idee ce ne sono tante, durante l’anno Che situazione!!! Io lavoro sul territorio da due anni, sono creare dei nuovi laboratori, creare più gruppi di lavoro, iscritta all’università (a Scienze dell’Educazione) ma ho per il periodo estivo fare dei campi solari, delle attività sospeso gli studi, perché con quello che guadagno non estive con i nostri ragazzi; questo lo chiedono anche i posso permettermi di pagarmi l’università, (ho un congenitori dei ragazzi che seguiamo, molto spesso mi tratto part-time di 15 ore settimanali, 65 ore mensili hanno detto: “ Caterina perché la tua cooperativa non guadagno circa 430 euro al mese) avevo deciso di prenfa campi estivi, delle attività estive…” dermi il diploma come dirigente di comunità infantile (a Sarebbero dei buoni investimenti dei buoni progetti…. pagamento) per poter entrare come educatrice di nidi, tutto bene, ironia della sorte all’esame finale mi hanno Forse questo mio articolo sembrerà un po’ polemibocciata. co, sicuramente veritiero. Nonostante tutto contiÈ stata una delusione troppo forte e la vivo come un fallinuo a credere nel mio lavoro, convinta che qualcomento, avevo riposto molte speranze, soprattutto perché sa migliorerà. cosi il mio contratto dopo tre anni non rimaneva più a quindici ore ma poteva aumentare e anche economicamente… Caterina Mastrosimone il Trimestrale di CADIAI 13 › settembre 2006 numero Diamo i numeri Professionalità Dipendenti (al 30/06/2006) Numero Addetti Pulizie Aiuto cuoco Cuoco Manutentore Autisti Addetti all’Assistenza di Base Addetti all’Infanzia con funzioni non educative (non qualificati) Addetti all’Infanzia con funzioni non educative/Adb qualificati Addetti all’Assistenza di Base Qualificati OSS Adb Referenti Coordinatori di Nucleo/Responsabili Attività Assistenziali Animatori Educatori servizi prima infanzia Educatori Educatori Professionali Coordinatori Struttura Infermieri Professionali Psicomotricista Logopedisti Fisioterapista Medico Psicologo Pedagogista Assistente Sociale Impiegati Tecnico-Amministrativo Responsabili di Servizio Responsabili Servizi Amministrativi Responsabile Segreteria Responsabile Area Aziendale Responsabile Area Strategica Totale 31 7 2 4 6 216 34 10 128 84 10 18 4 79 33 73 11 9 2 1 3 1 2 2 4 19 23 1 1 8 2 828 (1° LIV=27/2° LIV= 4) (2° LIV= 2/3° LIV=5) (4° LIV) (3° LIV) (3° LIV=5/4° LIV=1) (3° LIV) (3° LIV) (4° LIV) (4° LIV) (4° LIV) (5° LIV) (7° LIV=6/6° LIV=11/5° LIV=1) (5° LIV) (5° LIV) (5° LIV) (6° LIV) (7° LIV) (6° LIV=8/7° LIV=1) (6° LIV) (6° LIV) (6° LIV) (9° LIV QUADRO) (9° LIV) (9° LIV=1/ 8° LIV=1) (6° LIV=3/7° LIV=1) (6° LIV=1/7°LIV=19/8° LIV= 4) (8° LIV=14/8° QUADRO=9 ) (8° LIV QUADRO) (8° LIV) (9° LIV QUADRO) (10° LIV QUADRO) NB: Nell’ambito di quanto previsto dal CCNL Coop Sociali, lo stesso inquadramento mansionale può essere posto a livelli diversi a seconda della competenza acquisita e degli specifici compiti assegnati. MARTEDÌ 10 OTTOBRE 2006 alle ore 17,00 presso la Sede Sociale di via Boldrini 8 a Bologna - si terrà, in 2ª Convocazione, l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci di CADIAI per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO: 1. Andamento della gestione nella prima metà dell’esercizio e previsioni per la chiusura; 2. Informazioni ai soci su appalti e contratti; 3. Comunicazioni del Presidente; 4. Varie ed eventuali. Hanno inoltre collaborato alla realizzazione di questo numero: Franca Guglielmetti, Marie Christine Melon, Pierluigi Signaroldi, Matteo Livi, il gruppo di lavoro del Centro Diurno “Il Castelletto” 16 Questo numero è stato chiuso il 7 settembre.