Istituto Comprensivo Statale
“Don Lorenzo Milani”
Via Roma, 35 35010 VIGONZA (Padova)
Tel. 049 8095079 Fax 049 8096010
E-mail: [email protected] - p.e.c. [email protected]
www.donlorenzomilanivigonza.it
Scuola Primaria ”Don Bosco” Codiverno
Scuola Secondaria di Primo Grado “Don Lorenzo Milani”
Codiverno e Vigonza
ANNO SCOLASTICO
2010/2011
1. PRESENTAZIONE
Che cos'è il POF, Piano dell'Offerta Formativa?
Come dice il regolamento dell’autonomia scolastica, il POF “è il documento fondamentale
costitutivo dell’identità culturale e progettuale” della scuola, è cioè il documento che identifica
l'Istituto e ne indica la progettazione educativa e organizzativa.
Il POF cerca di dire "chi siamo", qual è l'identità del nostro Istituto, attorno a quali assi
culturali, pedagogici ed educativi intendiamo muoverci, in un rapporto stretto con i bisogni e le
richieste che ci provengono dai nostri utenti e dalla realtà in cui siamo presenti.
Il POF è frutto dell’elaborazione collegiale dell’Istituto, ne raccoglie e riflette la ricchezza e
la complessità e diventa il documento di sintesi e di “governo” della nostra azione
scolastica.
Il POF ha lo scopo di pianificare e coordinare l’insieme dei nostri interventi, di renderli
efficaci in funzione degli obiettivi che ci siamo posti, delle risorse professionali e materiali di cui
disponiamo; il POF, quindi, definisce gli scopi, le azioni, i mezzi e i metodi dell’Istituto,
fungendo da punto di riferimento per tutti coloro che vi operano.
Diventa, pertanto, il documento programmatico che determina e guida gli interventi
educativi, didattici, organizzativi e gestionali dell’Istituto: è sicuramente un documento "forte",
un documento cioè che, una volta approvato, "impegna" e vincola l'Istituto in un contratto con
i ragazzi, con le famiglie, con il territorio.
Il POF è la carta d’identità della scuola e serve a “presentarci” e comunicare con gli
studenti, le famiglie e tutte le realtà culturali, sociali ed economiche del territorio, esplicitando
le caratteristiche della scuola, le sue risorse e le opportunità che “offre”, mantenendo
un’attenzione sensibile e collaborativa con le istanze e le potenzialità espresse dalla realtà in
cui siamo calati.
Nella situazione attuale di grandi trasformazioni che stanno coinvolgendo il mondo
scolastico, il POF assume anche una funzione di orientamento e di bussola per il nostro
operare in un contesto in continuo cambiamento.
Il POF, dunque, presenta l’attuale assetto dell’Istituto, ma è anche lo strumento che ne
gestisce l’evoluzione e indica il modello su cui intende svilupparsi, in una dialettica continua di
analisi, riflessione e discussione che coinvolga tutte le componenti interessate.
2
2. ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ED
EXTRASCOLASTICA
2a. Il contesto socio-economico ed i rapporti col territorio
Il Comune di Vigonza, in provincia di Padova, ha una superficie di 33,32 km2 e una
popolazione di circa 20.000 abitanti. Ha sede a Vigonza e comprende le frazioni di Busa,
Codiverno, Perarolo, Peraga, Pionca e S. Vito; il suo territorio è ampio e complesso e risente
della sua collocazione all’interno della cintura metropolitana Venezia-Padova.
Dal punto di vista produttivo, Vigonza rispecchia la struttura socio-economica del NordEst italiano. I dati evidenziano come, nonostante il vasto territorio ancora destinato
all’agricoltura (21% delle unità locali), i settori più sviluppati siano l'industria (61% degli
addetti) ed il terziario ( 37% degli addetti, 47% delle unità locali). In particolare le imprese di
piccole e medie dimensioni (dai 5 ai 30 dipendenti), formano l'ossatura del sistema produttivo.
Tra i settori industriali tradizionali spiccano il meccanico, l'edile e il calzaturiero. L’industria
delle calzature costituisce un settore rilevante di sviluppo del territorio di Vigonza, a pieno
titolo inserito nel “Distretto industriale della Riviera del Brenta”.
A Vigonza, negli ultimi anni, si è registrato un notevole incremento dell’afflusso di
stranieri.
E’, questo, un elemento di novità importante che modifica la composizione sociale e
culturale del nostro territorio e pone problematiche e prospettive nuove, in particolare per
l’istituzione scolastica.
La scuola interagisce in un rapporto vivo, positivo e in continua evoluzione, con le
istituzioni operanti nel territorio: Amministrazione Comunale, Azienda ULSS n. 15 Alta
Padovana, Direzione Didattica, Scuola Materna, Parrocchie, Protezione civile, ETRA ecc.
Questa interazione agevola il contatto tra realtà adulta e realtà studentesca nell’ottica
dell’educazione alla cittadinanza permanente. In particolare, da alcuni anni, col progetto
"Consiglio Comunale dei Ragazzi" si è attuato un percorso che vede alcuni momenti di
confronto tra gli amministratori comunali
(Sindaco, Assessori e Funzionari tecnici) e i
rappresentanti degli alunni eletti all'interno dell'Istituto con analoghe cariche rappresentative,
con il fine di concordare interventi sul territorio di interesse giovanile.
La Biblioteca Comunale di Vigonza è il fulcro delle attività culturali del territorio. Oltre alla
tradizionale attività di consultazione e prestito libri offre servizi informatizzati, l'emeroteca e
un'aula di studio.
Gli ampi spazi esterni del Castello dei Da Peraga vengono utilizzati per iniziative svolte in
collaborazione con la locale Protezione Civile.
Vigonza è dotata di un Auditorium Comunale, gestito dall'associazione Teatrotergola. Vi si
organizzano manifestazioni teatrali, proiezioni cinematografiche, concerti e spettacoli teatrali. É
a disposizione per iniziative organizzate dal Comune e da altre associazioni.
Molti gruppi amatoriali operano nel campo dell’espressività, della creatività e della
cultura. Per il corrente anno scolastico è in fase di ristrutturazione.
Il Comune è dotato di vari impianti sportivi, dislocati nel territorio: palestre, campi di
calcio e una piscina. Operano nel territorio numerose associazioni sportive, che organizzano
corsi di avviamento allo sport, corsi di insegnamento di numerose discipline sportive e
agonistiche (calcio, pallavolo, ginnastica, nuoto). Una serie di associazioni di volontariato e noprofit opera nel campo dell'impegno sociale e della solidarietà.
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2b. Spazi disponibili
L’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Vigonza, istituito il 1° settembre 1999, è
composto dalla scuola secondaria di primo grado, formata dalla sede centrale di Vigonza e
dalla sede staccata di Codiverno, e dalla scuola primaria “Don Bosco” di Codiverno.
Scuola Primaria “Don Bosco”
Il plesso della scuola primaria, composto di 8 classi per un totale di 122 alunni, è situato
a Codiverno in via Campolino 2.
Il plesso dispone di 7 spazi adibiti ad aule, uno spazio biblioteca, un’aula insegnanti e un
ampio atrio, pertanto per il corrente anno scolastico la classe V, composta da 27 alunni,
utilizza una delle aule “speciali” situata nel corridoio centrale della Scuola secondaria di 1°
grado. Dotata di un ingresso indipendente.
Tutte le classi utilizzano il laboratorio di informatica e la palestra dell’adiacente Scuola
secondaria di primo grado.
Scuola Secondaria di primo grado
La Sede centrale è situata a Vigonza in via Roma 35. Accoglie 15 classi, di cui 5 prime, 5
seconde e 5 terze, per un totale di 359 alunni.
È distribuita su 2 piani con 15 aule ordinarie per la normale attività didattica, 1 locale
adibito a mensa, 1 aula magna, 1 palestra, 1 biblioteca e 5 aule speciali: artistica, musica,
informatica, lingue straniere, scienze e sostegno.
La Sede staccata di Codiverno è situata in via Campolino 7. Accoglie 6 classi di cui 2
prime, 2 seconde e 2 terze, per un totale di 138 alunni.
È distribuita su 2 piani con 6 aule ordinarie per la normale attività didattica, 1 locale
adibito a mensa, 1 palestra comunale, 1 biblioteca, 1 aula destinata alla V elementare e 4 aule
speciali: artistica, musica, informatica e scienze.
Da rilevare la disponibilità di un ampio spazio-giardino esterno all’edificio.
4
3. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ISTITUTO
3a. Organigramma
Consiglio d’Istituto
Collegio Docenti
Consigli d’interclasse e di classe
Dirigente
Direttore Servizi Generali Amministrativi
Collaboratore vicario
Secondo collaboratore del D.S.
Coordinatore della sede staccata
Coordinatori di plesso
Docenti
Assistenti Amministrativi
Collaboratori scolastici
Docenti Funzioni Strumentali
Dirigente, rappresentanti dei genitori, del
personale docente e ATA
Tutti gli insegnanti
Insegnanti di classe e rappresentanti dei genitori
Dott.ssa Virginia Spinnato
Sig.ra Franca Melinato
Prof. Carlo Scalise
Prof.ssa Antonia Randi – secondaria di Codiverno
Prof.ssa Pennisi Carmela -sede
Ins. Rossella Bechini - primaria
N. 65
N. 3
N. 11
N. 4
5
Nell’anno scolastico 2010/2011 il Collegio dei docenti ha nominato le seguenti Funzioni
Strumentali:
1. Gestione del Piano dell’offerta formativa - Area 1
2. Coordinamento e gestione delle attività riferite alla Biblioteca alunni e docenti - Area 2
3. Coordinamento e gestione delle attività relative alla continuità e all’orientamento
scolastico e professionale - Area 3
4. Rapporti con il territorio - Consiglio Comunale dei Ragazzi - Area 4
Tali Funzioni Strumentali operano avvalendosi del contributo di Commissioni, che il
Collegio elegge, insieme ad altre, nel quadro di un’opportuna distribuzione di incarichi
funzionali all’attività educativa e d’insegnamento.
3b. Orario di segreteria
L'orario di apertura al pubblico, per agevolare gli utenti, è:
da lunedì a sabato:
martedì:
ore
ore
11.00 – 13.30
15.00 – 16.30
3c. Servizio mensa e trasporti
Nella scuola secondaria di primo grado è attivo il servizio mensa per i ragazzi
frequentano le classi a tempo prolungato.
Il Comune garantisce e organizza il trasporto scolastico.
6
che
3d. Orario delle lezioni
Numero ore
per materia
Materie
SCUOLA
secondaria di
primo grado
Tutti i giorni
da lunedì a sabato
8.15-13.15 sede
8.20-13.20 succursale
.
Martedì e Giovedì
rientro pomeridiano
del Tempo prolungato
13.15-16.15 sede
13.20-16.20 succursale
.
Religione
Italiano
I pomeriggi sono
Storia
organizzati in
Geografia
mensa: 0.45
Inglese
1° ora di lezione: 1.15 Francese
2° ora di lezione: 1.00 Matematica
Scienze
Tec/Infor
Art/Imm.
.
Musica.
Sc.Motorie
Materie
SCUOLA
primaria
Da lunedì a venerdì
8.00 – 13.00
1
6
2
2
3
2
4
2
2
2
2
2
Italiano
Clas
.1°
7
Clas
.2°
7
Classi
3°4°5
7
Matemat
6
5
5
Il lunedì pomeriggio,
per le attività
laboratoriali,
Scienze
2
2
2
Storia
2
2
2
14.00 – 16.30
Geograf.
2
2
2
Inglese
1
2
3
Rel.Catt.
2
2
2
Motoria
1
1
1
Arte
1
1
1
Musica
1
1
2,5
2,5
Lab.pom
7
2,5
3e. Organizzazione oraria delle classi della scuola secondaria di primo
grado
Per la secondaria di primo grado, la Riforma della Scuola prevede una quota oraria
settimanale di 30 ore per il Tempo normale e di 36 ore per il Tempo Prolungato così articolate:
Tempo normale
(30 ore settimanali)
Italiano
Storia
Geografia
Matematica e Scienze
Tecnologia
Inglese
Francese
Arte e immagine
Scienze motorie e sportive
Musica
Religione cattolica
Tempo prolungato
(36 ore settimanali)
Italiano/Storia/Geografia
Matematica/Scienze
Tecnologia
Inglese
Francese
Arte e immagine
Scienze motorie e sportive
Musica
Religione cattolica
Approfondimenti di I
Mensa
6
2
2
6
2
3
2
2
2
2
1
10
6
2
3
2
2
2
2
1
4,30
1,30
3f. Organizzazione oraria della scuola primaria
La Scuola Primaria di Codiverno, sulla base dell’organico assegnato prosegue la sua
organizzazione oraria offrendo 940 ore annue a tutti, 10 ore aggiuntive alla classe prima e 30
ore aggiuntive a tutte le altre.
Il Collegio dei Docenti del nostro Istituto ha deliberato quanto segue riguardo ai punti
sottostanti:
organizzazione oraria settimanale di h 27.30 con una distribuzione delle stesse in 5
mattinate da lunedì a venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 13.00, e con un rientro
pomeridiano, al lunedì, dalle ore 14.00 alle 16.30 per tutte le classi; al sabato di norma
gli alunni rimangono a casa.
il rientro pomeridiano nella giornata di lunedì con attività didattiche a carattere
preferibilmente ludico, come attività motoria in palestra, psicomotricità, nuoto,
laboratorio teatrale e/o espressivo.
le giornate di “Sabato a scuola”, per complessive 30 ore annue, per gli alunni i cui
genitori hanno fatto richiesta così articolate:
10 ore costituite da 2 mattinate di sabato di 5 ore ciascuna dedicate a eventi
didattici quali: Giornata dell’Accoglienza, Giornata della Sicurezza per tutte le
classi
20 ore da effettuarsi nei mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio per 4
sabati di 5 ore ciascuno, da dedicare al recupero-rinforzo e ad attività relative
all’educazione alla Convivenza Civile per le classi terza, quarta e quinta.
La ricreazione, dalle 10.30 alle 10.50 per la scuola primaria e dalle 11.10 alle 11.25 per la
scuola secondaria, si può effettuare negli spazi di cortile antistanti le aule o all’interno
dell’edificio scolastico compatibilmente con le condizioni climatico-stagionali.
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4. FINALITÀ ED OBIETTIVI DIDATTICO-FORMATIVI
Promuovere il successo formativo di tutti gli alunni, nessuno escluso
Promuovere il successo formativo vuol dire avere come fine principale la centralità
dell’alunno, in tutta la sua ricchezza, varietà e complessità.
La realizzazione delle potenzialità di tutti e di ognuno, nella diversità di modi, tempi e
bisogni, sarà il nostro obiettivo fondamentale e verrà attuata attraverso:
il rispetto e lo sviluppo dell'unità psicofisica dell'alunno nella sua dimensione sociale,
etico-morale, civica e culturale;
la valorizzazione e il rafforzamento dell'identità personale di ognuno differenziando e
individualizzando la nostra proposta formativa, con particolare riguardo alle situazioni di
disagio e difficoltà;
l’inserimento degli alunni stranieri con progetti di integrazione linguistica e
scolastica garantendo il rispetto delle differenze culturali;
l’integrazione di alunni portatori di handicap con interventi rispettosi delle
specifiche potenzialità.
Promuovere le condizioni di “benessere” di alunni, personale docente e
non docente
Vogliamo costruire un ambiente sereno, che aiuti ognuno ad esprimere e a vivere al
meglio se stesso. La relazione positiva tra tutte le componenti scolastiche, nel rispetto delle
differenze di tutti e delle identità di ciascuno, la disponibilità all’ascolto e al dialogo soprattutto
tra insegnanti e alunni, nonché il coordinamento e la collaborazione sinergica tra docenti e
non-docenti, ognuno nella sua specificità, sono particolarmente curate perché essenziali alla
buona riuscita del nostro progetto educativo e didattico.
Promuovere la qualità e la ricchezza della nostra proposta didattica
Parte qualificante e dominante è l’attività didattica curriculare, che copre la maggior
quota del tempo e dell’impegno di docenti e discenti, finalizzata a una formazione culturale
solida e completa.
Le attività ed i progetti, cercando di intaccare il meno possibile le ore curriculari, mirano ad
ampliare e migliorare la nostra offerta, rispondendo a interessi, esigenze e attitudini particolari
degli alunni, valorizzando la nostra dotazione professionale e organizzativa (vedi Linee di
indirizzo).
La linea educativa dell’Istituto, che parte dalle finalità della scuola, viene esplicitata
attraverso i seguenti obiettivi educativi formulati dal Collegio docenti:
comunicare in modo positivo con gli altri (relazione con gli altri)
essere responsabili (impegno-comportamento)
concentrarsi (interesse e partecipazione)
organizzare autonomamente e adeguatamente il proprio lavoro
affrontare e risolvere problemi
consapevolezza di sé
Nei singoli Consigli di classe e interclasse, quindi, la progettazione si esprime con una serie
di obiettivi operativi per gli alunni e strategie per i docenti e i genitori, che di anno in anno
ciascun consiglio fa propri e che diventano il contratto formativo della classe.
Per conseguire finalità formative efficaci è indispensabile costruire un’Alleanza Educativa
comune: scuola e famiglia si supportano vicendevolmente riconoscendo i reciproci
ruoli (all. n° 2 ).
Dall’anno scolastico 2008/09, come previsto dall’art. 3 del D.P.R. 21 novembre 2007, n°
235, è stato elaborato il Patto Educativo di Corresponsabilità, inteso come il documento che
sintetizza gli impegni delle tre componenti Alunni, Docenti e Genitori al fine di ottenere risultati
sempre migliori (all. n°3).
9
5. CRITERI METODOLOGICO - DIDATTICI
Nel rispetto della libertà di insegnamento e valorizzando le caratteristiche individuali e
culturali di ogni docente, l’approccio metodologico ai concetti disciplinari ed alle conoscenze
trasversali è quanto più possibile flessibile e vario in modo da:
- favorire i diversi stili di apprendimento dei ragazzi;
- stimolare la motivazione, l’interesse e la curiosità nei confronti delle conoscenze;
- promuovere la creatività personale e di gruppo;
- consolidare un atteggiamento di critica costruttiva nei confronti della realtà circostante;
- rendere l’ambiente scolastico sereno, piacevole e ricco di stimoli di apprendimento;
- aiutare gli allievi a dare significato a ciò che imparano proponendo attività con graduato
livello di difficoltà in modo che essi possano sentirsi valorizzati nell’affrontare l'impegno
scolastico.
-
-
-
-
Questa flessibilità metodologica è supportata da una flessibilità organizzativa:
le lezioni frontali sono interattive e utilizzano strategie di costruzione delle conoscenze;
oltre al lavoro di classe ed alle attività individuali si organizzano attività di laboratorio,
intese come momenti di apprendimento strutturate in piccoli gruppi di ragazzi, che
agiscono insieme per realizzare un prodotto o costruire nuovi itinerari di
apprendimento, per promuovere l’autonomia, la socializzazione, la collaborazione, per
dare importanza alle diverse capacità di ogni ragazzo, favorendo l’integrazione di alunni
in difficoltà o con stili di apprendimento, abilità e culture diverse e la relazione
insegnanti/allievi.
la diversità fra gli individui è valorizzata come elemento di arricchimento per il gruppo e
per l’elaborazione di nuove conoscenze; si educa alla volontà di comprensione ed al
rispetto reciproco;
è favorita una metodologia che veda l’alunno attivo, consapevole e partecipe nella
elaborazione delle proprie conoscenze ed abilità, una metodologia del “fare per
conoscere”, del problem solving, della valorizzazione degli errori come occasione di
correzione e di crescita personale;
l'approccio pluridisciplinare è attuato attraverso interventi coordinati fra i docenti delle
varie aree di studio;
si utilizzano tecnologie multimediali;
gli alunni sono aiutati nella creazione di personali percorsi di apprendimento e nella
ricerca di un proprio metodo di studio;
vengono attivati momenti di recupero e di potenziamento;
la scuola è aperta ad esperienze di collaborazione con altre scuole e con istituzioni del
territorio;
gli alunni sono stimolati ad approfondire la conoscenza del proprio territorio e la ricerca
d'ambiente;
proseguono iniziative e comportamenti relativi alla Cittadinanza e Costituzione:
la collaborazione, la discussione, il dialogo fra docenti ed alunni sono valorizzati con
momenti di riflessione per migliorare la situazione di apprendimento.
10
6. CRITERI E METODI DI VALUTAZIONE
6a. La valutazione degli alunni
La valutazione degli alunni riveste un ruolo determinante nello sviluppo dell’azione
educativa della scuola in funzione della continua regolazione dei processi di insegnamentoapprendimento, in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le opportunità
educative.
La conoscenza della situazione di partenza viene analizzata attraverso prove d’accesso
per le classi quinte della scuola primaria, finalizzate alla formazione delle classi prime, e
d’ingresso per le classi prime della secondaria di primo grado, concordate per ambiti
disciplinari. L’esito di tali prove, supportato dall'osservazione diretta da parte degli insegnanti,
conduce alla programmazione generale di classe e agli interventi individualizzati di recupero,
consolidamento e/o potenziamento, i cui tempi e modi di attuazione vengono definiti di volta in
volta.
La valutazione, sia disciplinare sia globale del livello di maturazione raggiunta, cerca di
coniugare ed armonizzare l'aspetto soggettivo con quello oggettivo: situazione di partenza,
impegno e interesse dimostrati, comportamento a scuola e partecipazione alle attività
proposte, ma anche i risultati raggiunti, verificati attraverso prove di vario tipo, strutturate e
non, che tendono a controllare il grado di apprendimento e di evoluzione d’ogni singolo alunno
e l’efficacia delle strategie didattiche adottate (all. n° 4).
Si rendono noti ai ragazzi gli obiettivi proposti, i criteri di valutazione e i risultati
ottenuti.
Le valutazioni, sia quadrimestrali che interquadrimestrali, effettuate attraverso prove di
verifica strutturate e non, sono comunicate alle famiglie, che sono invitate e stimolate a
prendere visione e coscienza delle stesse, proprio per favorire un rapporto trasparente e
collaborativo.
La valutazione assume una valenza formativa e orientativa.
Nel giudizio globale emerge un profilo dinamico conclusivo che evidenzia i progressi
compiuti rispetto al livello di partenza, le finalità e gli obiettivi raggiunti, gli esiti degli interventi
realizzati, il grado di maturazione e il profitto.
6b. La valutazione degli alunni stranieri
La valutazione degli alunni stranieri si articola come segue:
osservazione sistematica degli obiettivi educativi prescelti secondo i parametri della
Programmazione Educativa d’Istituto
verifica quotidiana relativa all’esatta comprensione e riproduzione di parole e/o
messaggi
verifica sistematica dell’apprendimento in riferimento ai percorsi individualizzati.
Per una coerente valutazione conclusiva del percorso scolastico di alunni stranieri e
nomadi, il Collegio dei Docenti, in considerazione anche delle “linee guida per
l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” (M.I.U.R. C.M. n°24 del 1 marzo
2006), ha espresso una serie di riflessioni:
il numero di alunni stranieri, Rom, Sinti, nomadi e figli di giostrai frequentanti la nostra
scuola ha comportato la necessità di attrezzarsi quanto ad offerta formativa curriculare
ed integrativa, attraverso la progettazione di corsi di italiano come lingua seconda e
programmazioni individualizzate, anche in collaborazione con associazioni aventi come
scopo l'integrazione scolastica e nel territorio di alunni stranieri e delle loro famiglie e
con l'Associazione Opera Nomadi - sezione di Padova per gli alunni Rom, Sinti , nomadi
e figli di giostrai;
la normativa vigente in materia prevede:
o diritto allo studio dell'alunno straniero (D.L.vo 297/1994, l'art. 36 L. 40/1998,
C.M. 2 dell’8. 01.2010);
o diritto all'accesso effettivo ai servizi educativi e di formazione;
o diritto alla valorizzazione della lingua e cultura di appartenenza (C.M. 301
dell'8/9/ 1989 ed inoltre C.M. 73 del 2/3/1994);
o diritto alla integrazione sociale e contro ogni forma di discriminazione (C.M. 56
del 16/2/1995);
11
le ordinanze ministeriali in merito alle norme per lo svolgimento degli scrutini ed esami
nelle scuole statali e non statali di istruzione primaria e secondaria di primo e secondo
grado prevedono:
a) che il giudizio finale debba tener conto dei giudizi analitici per disciplina e delle
valutazioni espresse nel corso dell'anno sul livello globale di maturazione, con
riguardo anche alle capacità ed attitudini dimostrate;
b) che nella riunione preliminare vengano esaminati anche gli interventi di sostegno
e di integrazione effettuati;
c) che i Consigli di classe siano tenuti a considerare "l’indispensabile coerenza tra
l'itinerario didattico percorso e lo sbocco finale nell'esame di licenza";
d) che il Consiglio di classe debba stabilire per gli alunni ammessi, i criteri essenziali
del colloquio, consistenti nell'individuazione delle modalità di conduzione del
colloquio stesso in relazione ai candidati ed alla programmazione educativa e
didattica attuata nel triennio;
e) che le prove scritte non abbiano valore eliminatorio rispetto alle prove orali.
Pertanto il Collegio dei docenti ha definito i seguenti criteri per lo svolgimento delle prove
d'esame di licenza media per gli alunni stranieri, Rom-Sinti, nomadi e figli di giostrai:
1. le prove scritte somministrate saranno graduate;
2. i Consigli di classe interessati dichiareranno gli obiettivi minimi previsti per
gli stranieri destinatari di percorsi didattici personalizzati, ai fini della
valutazione delle prove e del colloquio;
3. la conduzione del colloquio verterà anche sui contenuti del curricolo integrato
costituito dai corsi di italiano come lingua seconda, svolti anche da
collaborazioni esterne e da ogni progetto specifico che abbia disegnato un
percorso individuale di apprendimento definito sulle condizioni di partenza e
sugli obiettivi fissati.
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7. PROGRAMMAZIONI, PROGETTI E ATTIVITÀ
Le attività programmate, curriculari e di ampliamento, sono il mezzo con cui si
perseguono gli obiettivi proposti tenendo conto delle effettive risorse e capacità disponibili.
7a. La progettazione curriculare
Il Collegio dei docenti elabora ogni anno:
per la scuola primaria, una programmazione di plesso all’interno della quale ogni
team-docente adotta secondo le indicazioni ministeriali, un proprio percorso disciplinare
che prevede una progettazione cognitiva trasversale quinquennale, concordata, per
alcune attività, in sede di classi parallele con il Circolo di Vigonza.
per la scuola secondaria di 1° grado, una programmazione cognitiva triennale
d’Istituto, al cui interno, sempre secondo le indicazioni ministeriali, ogni singolo
consiglio di classe e ogni docente articola una propria programmazione specifica
secondo il seguente percorso:
il Consiglio di Classe e ciascun insegnante definiscono gli obiettivi e i
contenuti indicati nel documento generale in relazione alla situazione
specifica della classe;
i contenuti vincolanti sono quelli del protocollo comune per le prove
d’ingresso classi prime e di uscita classi seconde;
il lavoro cognitivo disciplinare si salda con quello educativo proprio nella
costruzione di un sapere che dia valore alle capacità ed abilità dei
singoli, attraverso strategie incoraggianti, per una pedagogia
dell’incremento.
Le programmazioni dei singoli plessi e dei Consigli di Classe sono consultabili, su
richiesta, in Segreteria; quelle delle varie discipline chiedendole direttamente agli insegnanti.
7b. La progettazione extracurriculare e interdisciplinare
I progetti e le attività extracurriculari, che proponiamo per ampliare la qualità e la
ricchezza della nostra proposta didattica, costituiscono uno strumento importante per la
realizzazione del nostro piano educativo-didattico e rappresentano uno dei dati caratterizzanti
la nostra scuola.
Sono concordati collegialmente, a partire dalle finalità, per articolarsi poi secondo gli
obiettivi educativi che ci siamo dati e vengono attuati in funzione delle scelte e dei bisogni
dell’Istituto.
I progetti che negli ultimi anni si sono consolidati e appartengono al patrimonio comune
del nostro Istituto, si articolano mediante attività che cercano di rispondere nel modo più
preciso ed efficace possibile alle esigenze degli alunni ed alle competenze degli insegnanti (all.
n° 5).
13
8. RAPPORTI
SCUOLA - FAMIGLIA
La collaborazione tra scuola e famiglia si realizza, su delibera del Collegio dei Docenti,
attraverso le seguenti modalità:














a settembre, assemblea con i genitori delle classi “prima” della scuola
primaria, su invito delle insegnanti;
a settembre, un colloquio, su appuntamento, tra l’insegnante coordinatore e i
genitori di ciascun alunno di classe prima della scuola secondaria di primo
grado;
l’elezione dei rappresentanti dei genitori per ogni classe ad inizio anno
scolastico;
l’elezione dei rappresentanti degli alunni per ogni classe ad inizio anno
scolastico;
la partecipazione dei rappresentanti dei genitori eletti ai Consigli di Interclasse
e di Classe con la possibilità di partecipazione di tutti i genitori;
le comunicazioni scuola-famiglia tramite il libretto personale;
il ricevimento dei genitori della scuola primaria su appuntamento nel giorno
concordato;
un’ora di ricevimento settimanale nella scuola secondaria di primo grado in
cui ciascun insegnante è a disposizione dei genitori;
la comunicazione delle valutazioni delle verifiche riportate sul libretto
disciplinare;
la consegna della scheda personale dell’alunno con la valutazione disciplinare
e globale quadrimestrale e finale;
un colloquio individuale bimensile per tutti i genitori degli alunni della scuola
primaria;
i ricevimenti pomeridiani generali a novembre e aprile riservati principalmente
ai genitori che per motivi di lavoro sono impossibilitati ai colloqui settimanali;
i ricevimenti generali in occasione della restituzione della scheda del 1°
quadrimestre ed alla fine dell'anno scolastico per la consegna della scheda
con i risultati finali;
i ricevimenti straordinari, su richiesta degli insegnanti e/o dei genitori.
14
9. RISORSE FINANZIARIE FINALIZZATE AL PIANO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Le risorse finanziarie per l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa derivano da:
1.
2.
3.
4.
contributi
contributi
contributi
contributi
statali
del Comune di Vigonza
derivanti da progetti di Rete
dei genitori
I finanziamenti per i compensi accessori al personale sono ripartiti in base alle esigenze
derivate dall’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa e dai criteri stabiliti in sede di
contrattazione d’Istituto con le R.S.U.
I fondi finalizzati al funzionamento scolastico e i contributi d’iscrizione sono impiegati per
garantire l’ordinario e normale funzionamento dei tre plessi scolastici.
I fondi del M.I.U.R. e del Comune finalizzati all’ampliamento dell’Offerta Formativa sono
destinati all’espletamento delle predette finalità e dei relativi progetti.
In particolare il contributo dell’Amministrazione Comunale, secondo gli accordi della
convenzione triennale, è destinato per il corrente anno a finanziare i seguenti progetti:







Orientamento e continuità
Educazione alla cittadinanza
Laboratori di approfondimento disciplinare nella scuola primaria e secondaria
Star bene a scuola - Spazio/ascolto
Biblioteca
Gestione dei laboratori di informatica
Interventi di assistenza scolastica
10. RAPPORTI CON ALTRI ISTITUTI SCOLASTICI, ENTI
E UNIVERSITA’
Il nostro Istituto aderisce alla Rete delle Istituzioni scolastiche del territorio di
riferimento dell’ Azienda U.L.S.S. n° 15, denominata “Rete Consilium” e ai suoi diversi
gruppi di lavoro: Mosaico, Arcobaleno, Sicurezza, Formazione del personale.
Aderisce inoltre alla Rete del Progetto BIBLIOMEDIASCUOLE la cui scuola capofila
è il Liceo scientifico “A. Cornaro” di Padova.
All’interno delle scuole dell’Istituto vengono accolti studenti specializzandi per
attuare percorsi di tirocinio per l’insegnamento.
15
ALLEGATO n° 1
CONTRATTO FORMATIVO DEGLI ALUNNI E DEI DOCENTI
da realizzare attraverso obiettivi operativi per gli alunni e strategie/metodologie per i
docenti
COMUNICARE IN MODO POSITIVO CON GLI ALTRI
(RELAZIONE CON GLI ALTRI)
ALUNNO

Esprime opinioni e sentimenti con
linguaggi verbali e non

Argomenta le proprie opinioni

Ascolta le opinioni degli altri

Accetta opinioni diverse dalla propria e
critiche/richiami degli altri

È in grado di cambiare opinione

Riconosce le caratteristiche positive
degli altri e ne accetta la diversità

Svolge un ruolo positivo all’interno del
gruppo-classe, sa interagire con i
compagni e farsi accettare dal gruppo

Opera per risolvere positivamente i
conflitti

Sa controllare la propria aggressività

Collabora con compagni ed insegnanti
DOCENTE
16

Dà spazio alla libera espressione di sé
non solo in termini di discussione, ma
di operatività individuale e collettiva

Evita giudizi sulla persona, limita la
valutazione alle singole prestazioni

Valorizza il tentativo di espressione di
chi deve superare timidezze, difficoltà,
ecc.

Contiene chi non dà limiti di spazio e
tempo al proprio protagonismo

Evita modalità di comunicazione che
producono insicurezza e disistima negli
alunni

Spiega i propri comportamenti non
compresi dalla classe.

Conosce le dinamiche relazionali della
classe e agisce per il superamento dei
conflitti e delle situazioni di
emarginazione

Evidenzia le caratteristiche positive
degli alunni e valorizza le culture “altre”
ESSERE RESPONSABILI
(IMPEGNO – COMPORTAMENTO)
ALUNNO
DOCENTE

Cura la propria persona e usa un
abbigliamento adeguato

Esplicita un codice di comportamento in
classe (regole condivise)

Rispetta gli orari


Rispetta oggetti e materiali altrui e della
scuola
Interviene sistematicamente sulle
trasgressioni con comportamenti
concordati con i colleghi e comunicati agli
alunni

Porta sempre tutto il materiale
necessario alle lezioni e il libretto
personale aggiornato e firmato

Controlla periodicamente il lavoro svolto a
casa e vi attribuisce valore


Esegue gli incarichi assegnati
Distribuisce incarichi che prevedono
assunzione di responsabilità

Svolge i compiti a casa regolarmente e
adeguatamente

Organizza il tempo-lezione suddividendolo
tra lezione e operatività

È attento durante le spiegazioni

Fa della lezione un momento interattivo

Distingue "giochi" e "scherzi" da
provocazioni e dispetti

Organizza l’orario settimanale (anche in
modo flessibile) a seconda delle esigenze
della classe

Sa valutare le conseguenze delle proprie
azioni (cfr. conoscenza di sé)

Conosce le regole dei comportamenti
sociali e le regole di comportamento
richieste dalla scuola
Richiede frequentemente l'intervento della
famiglia, se tale intervento risulta
responsabilizzante

Fa compiere operazioni di autovalutazione,
sia individuale sia di gruppo

Comunica alla famiglia la programmazione
di classe


Accetta le regole consapevolmente e/o
le mette criticamente ed esplicitamente
in discussione
17
CONCENTRARSI
(INTERESSE - PARTECIPAZIONE)
ALUNNO

Riesce a concentrarsi senza circondarsi
di oggetti "distraenti"

Mantiene l’attenzione per il tempo
necessario

DOCENTE

Favorisce un clima sereno in classe.

Organizza frequenti situazioni operative

Mantiene la disposizione dei banchi
come decisa dal Consiglio di Classe

Abitua gli alunni a tenere sul banco solo
i materiali necessari per lo svolgimento
delle attività
Ascolta con interesse

Sa intervenire in modo opportuno e
pertinente

Legge attentamente le consegne e le
comprende

Esplicita le consegne e si accerta che gli
alunni le abbiano comprese

In classe sa concentrarsi durante
l'esecuzione del compito

Si attiva per far rispettare il silenzio,
condizione necessaria per lo
svolgimento delle attività

Porta a termine il compito


Individua e comunica in modo preciso
ciò che non ha capito, enucleando
elementi specifici dal contesto
Evita la "falsa ricerca" fatta di
ricopiature

Richiede rielaborazione personale

Sa utilizzare fonti diverse dai libri di
testo

Rinforza in positivo chi richiede
spiegazioni

E’ disponibile a lavori personali di
approfondimento

Stabilisce i tempi adeguati per la
conclusione del compito e non accetta
dilazioni

Fa riflettere gli alunni sull’importanza di
porre domande e rinforza in modo
positivo chi richiede ulteriori spiegazioni
18
ORGANIZZARE AUTONOMAMENTE E
ADEGUATAMENTE
IL PROPRIO LAVORO
ALUNNO
DOCENTE

Conosce e accetta senza ambiguità
l'utilità dei compiti a casa

Definisce i tempi delle U. A.
programmate

Riconosce la necessità di comprendere
le consegne


Tiene in ordine diario, libri, quaderni e
materiali e non li perde
Conosce l'importanza del rinforzo in
positivo ed evita frustrazioni ai ragazzi
in difficoltà con consegne
personalizzate e differenziate


Conclude il lavoro nei tempi stabiliti
Controlla spesso il lavoro fatto a casa e
gli attribuisce valore

Non inventa scuse e giustificazioni


Conosce l'orario settimanale delle
lezioni e impara ad organizzarsi i tempi
per l’esecuzione dei compiti nell’ambito
della settimana
Verifica che i compiti siano equilibrati e
programma i compiti in classe,
cercando di evitare che in una
mattinata ce ne sia più di uno

Esamina con i ragazzi l'orario
settimanale e concorda le modalità del
lavoro a casa

Nelle prime classi guida l'uso del diario
e lo controlla

Esplicita le consegne, ne verifica la
comprensione e abitua l’ alunno ad
operare confronti tra le sue produzioni
e quelle dei compagni

Corregge in tempi brevi le verifiche e
ne comunica agli alunni e alle famiglie i
risultati

Ipotizza i tempi necessari per
l'esecuzione delle consegne, a casa e a
scuola, ne discute a posteriori, mette i
ragazzi a confronto tra loro

Dopo un lavoro di gruppo e/o
un’esercitazione fa compiere agli alunni
operazioni di autovalutazione e
confronto sui tempi di esecuzione e il
materiale prodotto.

Sa valutare "oggettivamente" le proprie
prestazioni e cogliere le differenze tra il
proprio lavoro e il "modello" richiesto
(cfr. conoscenza di sé)
19
AFFRONTARE E RISOLVERE PROBLEMI
ALUNNO
DOCENTE

Riconosce l'esistenza di un problema
sia cognitivo che sociale, umano

Evita spiegazioni e interpretazioni
preconfezionate e risolutive

Sa analizzare i dati di partenza


Riconosce gli elementi in contraddizione
di una situazione data
Sa adeguare alle fasce di livello la
difficoltà delle consegne, (anche
diversificandole)

Esercita all'analisi

Conosce e applica il principio di
contraddizione

Abitua gli alunni ad utilizzare e
produrre schemi di sintesi e mappe
concettuali

Affronta le difficoltà

Chiede aiuto senza rinunciare a
svolgere un ruolo attivo nella soluzione
del problema

Fa matematicizzare dati e fenomeni
della realtà (quantità, probabilità, dati,
proiezioni, grafici….)

Non assume atteggiamenti di delega
nel lavoro di gruppo

Guida la discussione in classe e ne
rende esplicita la conclusione

Riconosce la soluzione data da altri e
ne sa valutare la positività

Abitua i ragazzi alle azioni in positivo

È motivato a trovare soluzioni
divergenti e originali

Riesce a costruire ragionamenti fondati
su: "se….allora…"
20
CONSAPEVOLEZZA DI SE’
ALUNNO
DOCENTE

E’ consapevole della propria evoluzione
(la propria storia) e non teme i
cambiamenti futuri

Conosce gli stereotipi a monte dei
comportamenti degli alunni e ne mette
in luce l'inconsistenza e la ritualità

Conosce le caratteristiche dominanti dei
propri comportamenti


Sa valutare le conseguenze dei propri
comportamenti/atteggiamenti e scelte
Conosce le caratteristiche della
comunicazione verbale e non verbale
ed evita le modalità che producono
insicurezza e disistima di se stessi


Sa analizzare le cause dei propri
(in)successi scolastici, sociali e affettivi
Stipula "contratti" con gli alunni
finalizzati al raggiungimento di
obiettivi condivisi e concordati

Sa porsi obiettivi personali da
raggiungere, valutando le proprie
risorse

Si preoccupa di rendere articolati ed
espliciti i criteri di verifica e di
valutazione

Chiede aiuto agli adulti, ma non cerca
di usarli come schermo e/o difesa

Promuove modalità di avvio alla
autocorrezione e all’autovalutazione

Sa esplicitare eventuali conflitti con
coetanei, familiari, ecc.

Discute il consiglio orientativo, informa
e aiuta nella scelta

Sa confrontare il proprio sistema di
valori con quello degli altri

Sa cogliere le differenze tra il proprio
lavoro e il "modello" richiesto

Sa valutare le proprie inclinazioni e fare
scelte consapevoli (scuola Secondaria
2° grado)
21
CONTRATTO FORMATIVO DEI GENITORI
strategie per i genitori

Abituano i ragazzi ad assumersi specifiche e concrete responsabilità (nella gestione
della vita quotidiana in famiglia).

Abituano i propri figli a fare una buona colazione al mattino, per evitare che durante la
mattinata scolastica mangino caramelle e altro; cercano poi di dare, come merendina
per l’intervallo, prodotti salutari.

Controllano sistematicamente il libretto delle comunicazioni e il diario, soprattutto
quando si sentono dire che non ci sono compiti da eseguire e nessuna lezione da
studiare; vengono ai colloqui individuali con i docenti.

Controllano lo zaino e si attivano per far sì che i ragazzi non portino a scuola oggetti di
distrazione (giochi,…).

Si attivano perché la cura della persona e l’abbigliamento dei propri figli siano adeguati.

Collaborano per convincere i propri figli a lasciare il cellulare a casa e comunque li
invitano a
tenerlo spento durante tutto il tempo–scuola (art 47 e 47 bis del
Regolamento d’Istituto).

Se informati di comportamenti inadeguati dei figli (es. note sul libretto, richiami forti
ecc…), cercano di evitare giudizi immediati sull’evento, aspettando di chiarire i fatti con
i docenti.
22
ALLEGATO n° 2
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “DON LORENZO MILANI”
Via Roma, 35 - 35010 VIGONZA (PD)
Tel. 049/8095079 – Tel. e Fax. 049/8096010
e – mail: [email protected]
www.donlorenzomilanivigonza.it
C.F. 92073450287
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(art. 3 D.P.R. 21 novembre 2007, n°235)
Siate il meglio……
Siate il meglio di qualunque cosa siate.
Cercate ardentemente di scoprire a che cosa siete chiamati,
E poi mettetevi a farlo appassionatamente.
(Martin Luther King)
La Scuola, il luogo in cui si realizzano apprendimento e
formazione, è una comunità organizzata e dotata di risorse umane,
materiali e immateriali, tempi e organismi che necessitano di
interventi complessi di coordinamento, gestione, conservazione e
partecipazione.
Il documento che si presenta vuole essere un insieme
strutturato di impegni in cui le tre componenti Alunni, Docenti e
Genitori si sentano partecipi di una Alleanza Educativa al fine di
ottenere risultati sempre migliori.
23
IL DOCENTE
é impegnato a :
R
E
S
P
O
N
S
A
B
I
L
I
T
À
L’ALUNNA/O
é impegnato a :
IL GENITORE
é impegnato a :
comunicare le regole
di comportamento da
tenere a scuola;
rispettare le regole
di comportamento
sociale e della
comunità scolastica;
verificare che la/il
figlia/o non porti a
scuola oggetti di
distrazione e
cellulare (art. 47-47
bis del Regolamento
d’Istituto);
intervenire
sistematicamente
sulle trasgressioni con
le sanzioni previste
dal Regolamento di
Istituto;
adottare un
abbigliamento
consono
all’ambiente;
controllare
l’abbigliamento dei
propri figli;
attenersi agli orari
stabiliti;
far rispettare
l’orario scolastico;
controllare
periodicamente il
lavoro svolto a casa e
in classe
attribuendovi valore;
svolgere compiti e
incarichi assegnati a
scuola e a casa;
controllare
regolarmente il
diario e il libretto
delle comunicazioni;
stabilire i tempi per la
conclusione dei
compiti senza
accettare ritardi nella
consegna degli stessi;
seguire con
attenzione il lavoro
scolastico nei modi e
nei tempi dovuti;
spronare la/il figlia/o
a fare affidamento
sulle sue
possibilità;
distribuire incarichi
che prevedano
assunzione di
responsabilità;
aver cura dei
materiali propri,
altrui e dell’Istituto
scolastico;
favorire l’assunzione
di specifiche e
concrete
responsabilità;
partecipare ai
colloqui collettivi ed
individuali con i
docenti;
R
E
L
A
Z
I
O
N
E
favorire il dialogo e la
collaborazione
operativa nel rispetto
delle diverse culture;
dare spazio e
valorizzare le
modalità espressive
di ognuno;
interagire,
collaborare con
compagni e
insegnanti nel
rispetto reciproco e
delle diverse
individualità;
ascoltare con
attenzione e in
silenzio le opinioni
degli altri;
24
abituare la/il figlia/o
al dialogo e alla
collaborazione;
insegnare a essere
disponibili e
collaborativi;
IL DOCENTE
é impegnato a :
C
O
N
C
E
N
T
R
A
Z
I
O
N
E
C
O
N
S
A
P
E
V
O
L
E
Z
Z
A
favorire un clima sereno
in classe attivandosi per
far rispettare il silenzio;
stimolare gli alunni a
porre domande e
chiedere spiegazioni;
guidare l’alunna/o a
mantenere un
comportamento sincero
e responsabile;
L’ALUNNA/O
é impegnato a :
IL GENITORE
é impegnato a :
concentrarsi durante
le attività scolastiche
(lezioni, verifiche,
interrogazioni...);
abituare la/il figlia/o
all’ascolto e al
silenzio;
partecipare in modo
attivo alle varie
proposte;
stimolare la/il
figlia/o a
intervenire, porre
domande, chiedere
spiegazioni;
riflettere sulle
conseguenze dei
propri
comportamenti,
senza usare adulti e
compagni come
schermo e/o difesa;
collaborare
affinché la/il
figlia/o tenga
comportamenti
corretti ed
adeguati;
far riflettere la/il
figlia/o sui propri
comportamenti;
aiutare l’alunna/o nel
raggiungimento dei
propri obiettivi;
chiedere aiuto quando
incontra delle
difficoltà;
aiutare l’alunna/o a non
scoraggiarsi di fronte a
situazioni
problematiche e ad
affrontarle confidando
nelle proprie risorse;
migliorare,
valorizzando le
proprie risorse;
esplicitare i criteri di
verifica e valutazione.
comprendere le
motivazioni della
valutazione.
aiutare la/il
figlia/o a
superare gli
ostacoli;
incoraggiare la/il
figlia/o a dare il
meglio di sé;
far comprendere i
criteri di
valutazione.
Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di
fiducia reciproca per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al
successo scolastico.
________________________________________________________________________________
Firmare per adesione e riconsegnare al docente coordinatore di classe
Vigonza, li ______________
Per I DOCENTI
Dirigente scolastico
L’ALUNNA/O
25
IL GENITORE Il
ALLEGATO n° 3
VALUTAZIONE FORMATIVA
La valutazione degli alunni da parte dei docenti riveste un ruolo determinante nello
sviluppo dell’azione educativa della scuola in funzione della continua regolazione dei processi di
insegnamento-apprendimento, in rapporto alle diversità individuali e alla promozione di tutte le
opportunità educative.
Già da numerosi anni il Collegio dei docenti ha deliberato che:
“Si valuta per differenze che entrano in gioco simultaneamente e relative:
all'alunno rispetto a se stesso
all'alunno rispetto agli standard e agli obiettivi esplicitati dalla programmazione di
classe
alle prestazioni dell'alunno nelle varie aree disciplinari
alle diverse azioni pedagogiche dei docenti”.
La valutazione formativa del nostro Istituto si articola attraverso il raggiungimento di
obiettivi formativi (vedi all. n°2 Contratto formativo e all. n°3 P.E.C) che vengono esplicitati
nella programmazione di classe e valutati mediante obiettivi operativi ad essi funzionali.
Ogni obiettivo viene valutato da ciascun docente riferendosi a 5 fasce di livello, indicate
con 1-2-3-4-5, con lo scopo di ottenere un valore complessivo indicativo del livello raggiunto
da ciascun alunno:
livello
livello
livello
livello
livello
1
2
3
4
5
Non sufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Ottimo
Vengono valutate tutte le attività a cui l’alunno partecipa, sia curriculari che di
ampliamento.
Tali informazioni concorreranno alla formulazione complessiva delle valutazioni del 1° e
2° quadrimestre dalle quali emergerà un profilo dinamico dell’alunno che evidenzierà i
progressi compiuti rispetto al livello di partenza, gli obiettivi raggiunti, gli esiti degli interventi
realizzati e il grado di maturazione.
26
VALUTAZIONE DISCIPLINARE E DEL COMPORTAMENTO
Contribuiscono alla determinazione della valutazione disciplinare:
l’impegno: volontà e costanza nella continuazione del lavoro
la progressione: dell’apprendimento rispetto ai livelli di partenza
il curricolo: valutazione finale degli anni precedenti
il raggiungimento degli obiettivi educativi
la situazione personale: eventuali difficoltà di relazione, di salute ec
Scuola primaria
Per quanto riguarda la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli
alunni della scuola primaria di Codiverno, in accordo con la Direzione Didattica di Vigonza,
sono stati stabiliti i seguenti criteri:
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LE DISCIPLINE
VOTO PERCENTUALI
CONOSCENZE
4
0 – 40 %
Nessuna o
scarsissima
conoscenza degli
argomenti proposti
5
41 – 55 %
Frammentarie
incomplete e
superficiali
6
56 – 69 %
Sufficienti
7
70 – 79 %
Essenziali, con
approfondimento di
alcuni argomenti
27
DESCRITTORI
COMPETENZE
Non riesce ad
applicare le sue
conoscenze. Non
riesce a
comprendere il
testo.
Riesce ad applicare
le conoscenze in
compiti semplici, ma
commette errori
gravi anche
nell’esecuzione,
comprende il testo
in modo settoriale.
Applica le
conoscenze
acquisite
nell’esecuzione dei
compiti semplici in
modo
sostanzialmente
corretto. E’ incerto
nella soluzione dei
problemi complessi.
Non coglie tutti i
livelli del testo ma
solo globalmente.
Applica le conoscenze acquisite in modo
sostanzialmente
corretto. Si orienta
nella soluzione dei
problemi più
complessi.
Comprende tutti i
livelli del testo se
guidato.
CAPACITA’
Non è capace di
effettuare analisi
né di sintetizzare
conoscenze.
Effettua analisi e
sintesi parziali ed
imprecise.
Guidato esprime
valutazioni non
approfondite.
Analizza e
sintetizza in modo
semplice le
conoscenze
acquisite e sulla
base di queste
esprime
valutazioni
superficiali o
molto semplici.
Effettua analisi
corrette e
sintetizza in modo
coerente. Esprime
valutazioni
argomentando in
modo semplice.
8
80 – 89 %
Complete e
coordinate
9
90 – 97 %
Complete,
approfondite e
coordinate
98 – 100 %
Complete,
approfondite e
coordinate
10
Applica le
conoscenze
acquisite in modo
corretto. Coglie
autonomamente
tutti i livelli del
testo.
Applica le
conoscenze
acquisite in modo
corretto. Si orienta
nella soluzione di
problemi complessi.
Comprende tutti gli
elementi costitutivi
del testo sia
linguistici che
metalinguistici.
Applica le
conoscenze
acquisite in modo
preciso. Sa risolvere
problemi complessi
in modo autonomo
ed originale.
Comprende tutti gli
elementi costitutivi
del testo sia
linguistici che
metalinguistici
28
Effettua analisi
corrette e sintesi
coerenti. Esprime
valutazioni
adeguatamente
argomentate.
Effettua analisi
corrette ed
approfondite e
sintesi coerenti.
Esprime
valutazioni
personalmente
argomentate
Effettua analisi
corrette ed
approfondite e
sintesi coerenti ed
originali. Esprime
valutazioni
personalmente
argomentate.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
GIUDIZIO
OTTIMO
INDICATORI
1.
2.
3.
4.
1.
2.
DISTINTO
3.
4.
1.
2.
BUONO
3.
4.
SUFFICIENTE
1.
2.
3.
4.
Rispetta sempre le regole convenute.
Porta a termine azioni assunte o assegnate.
Ha sempre cura delle proprie e delle altrui cose.
Si relaziona con gli altri in modo positivo e
costruttivo.
Solitamente rispetta le regole convenute.
Solitamente porta a termine azioni assunte o
assegnate.
Ha cura delle proprie e delle altrui cose.
Si relaziona con gli altri in modo rispettoso.
Fatica a rispettare le regole convenute.
Va sollecitato a portare a termine le azioni
assunte o assegnate.
E’ incostante nella cura delle proprie e delle
altrui cose.
Non sempre è disponibile o rispettoso nei
confronti degli altri.
Dimostra poco rispetto per le regole convenute.
Fatica a mantenere azioni assunte o assegnate.
Non sempre ha cura delle proprie e delle altrui
cose.
Non sempre ha un rapporto positivo e corretto
con gli altri.
29
Scuola secondaria di 1° grado
Nel nostro Istituto, per quanto riguarda la scuola secondaria di 1° grado, la modalità di
verifica dei processi cognitivi degli alunni si effettua anche con la somministrazione di prove
oggettive di profitto e la loro elaborazione. Tali procedure sono svolte con gli obiettivi di:
usare un sistema di valutazione che consenta di fornire al docente e all'allievo informazioni
oggettive su quale posizione occupi il singolo rispetto al gruppo-classe per ogni
prestazione;
usare un sistema di valutazione che consenta di confrontare tra loro i risultati delle prove di
verifica tra classi di uguale livello (anche sede centrale con succursale).
Pertanto:
all’inizio di ogni anno scolastico vengono somministrate alle classi prime prove di
ingresso di matematica, italiano e inglese uguali per ogni classe.
al termine di ciascun anno scolastico vengono somministrate alle classi seconde
prove di uscita di varie discipline.
Dalla elaborazione statistica dei dati che si ottengono da queste prove vengono
calcolate le percentuali che collocano ogni alunno in un determinato livello di profitto.
Questo può essere considerato indice di prestazione dell'alunno all'interno della
popolazione scolastica e dell'alunno all'interno del gruppo classe.
Per quanto riguarda la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli
alunni della scuola secondaria di 1° grado, il Collegio dei docenti ha deliberato i seguenti criteri
comuni:
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LE DISCIPLINE
VOTO
PERCENTUALI DI
RIFERIMENTO
LIVELLO
4
0 - 45
gravemente insufficiente
5
46 - 59
Non sufficiente
6
60 – 69
sufficiente
7
70 - 79
buono
8
80 – 89
distinto
9
90 – 97
ottimo
10
98 - 100
eccellente
30
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
VALUTAZIONE
10
9
8
7
6
5
INDICATORI
Corretto,
sa
assumere
le
proprie
responsabilità individuali e collettive.
E’ costruttivo nel rapporto educativo.
Rispetta le persone, gli ambienti e gli spazi di
intervento.
Rispetta le regole. E’ corretto nel rapporto
educativo. Rispetta le persone, gli ambienti e
gli spazi di intervento.
Rispetta le regole, anche se non sempre
assume comportamenti adeguati al luogo e
alle situazioni. E’ abbastanza consapevole
delle conseguenze delle proprie azioni.
Non sempre rispetta le regole stabilite
dall’istituto.
Ha ricevuto richiami verbali e qualche
annotazione nel libretto personale. E’ stato
invitato più volte ad assumere comportamenti
adeguati al luogo e alla situazione.
Non si adegua alle regole di comportamento
della scuola. Manca di rispetto a persone e
ambiente. Ha ricevuto frequenti richiami
verbali, diverse annotazioni nel libretto
personale e/o sanzioni di sospensione inferiori
ai quindici giorni.
Non si adegua alle regole di comportamento
della scuola. Manca di rispetto a persone e
ambiente. Ha ricevuto diverse annotazioni nel
libretto personale e sanzioni disciplinari che
comportano “l’allontanamento temporaneo
dalla comunità scolastica per periodi superiori
a quindici giorni” (art. 4, commi 9, 9 bis e 9
ter dello Statuto).
Obiettivi, criteri di valutazione e risultati raggiunti sono comunicati agli alunni e alle
famiglie, che sono invitate a prenderne visione per favorire un rapporto trasparente e
collaborativo con la scuola.
31
ALLEGATO n° 4
I PROGETTI
PROMUOVERE IL SUCCESSO FORMATIVO
OBIETTIVI
PROGETTI e ATTIVITA'
Rinforzo/recupero/potenziamento
Affrontare e risolvere problemi
Concentrarsi
Essere responsabili
Essere consapevoli di sé
Organizzare autonomamente e
adeguatamente il proprio lavoro
Orientamento/Continuità
Più Sport @scuola:
Giochi sportivi studenteschi*
Biblioteca
Affrontare e risolvere problemi
Concentrarsi
Organizzare autonomamente e
adeguatamente il proprio lavoro
“Tutti i bambini stanno bene a scuola”
Affrontare e risolvere problemi
Concentrarsi
Organizzare autonomamente e
adeguatamente il proprio lavoro
Alfabetizzazione informatica
Lettorato di madrelingua
Più Sport @scuola:
Psicomotricità
Nuoto
Educazione alla cittadinanza C.C.R. 
Comunicare in modo positivo con gli altri
Essere consapevoli di sé
Concentrarsi
Scuola primaria e secondaria di primo grado
Solo scuola primaria
Solo scuola secondaria di primo grado*
32

PROMUOVERE CONDIZIONI DI BENESSERE
OBIETTIVI
PROGETTI e ATTIVITA'
Comunicare in modo positivo con gli altri
Essere consapevoli di sé
Socialità/Intercultura/Pace:
Integrazione alunni stranieri e nomadi
Integrazione alunni diversamente abili
Musicoterapia*
Essere responsabili
Essere consapevoli di sé
Società:
Educazione stradale
Sicurezza
Consiglio comunale dei ragazzi
Comunicare in modo positivo con gli altri
Affrontare e risolvere problemi
Essere consapevoli di sé
Condivisione/Convivenza
Accoglienza
Educazione socio-affettiva
Prevenzioni
Spazio-ascolto conflitti*
33
QUALITA' E RICCHEZZA DELLA PROPOSTA DIDATTICA
OBIETTIVI
PROGETTI e ATTIVITA'
Affrontare e risolvere problemi
Lettura animata e Teatro
Il recupero delle tradizioni
Concentrarsi
Informatica
Ipermedia
Arti
Caccia all'arte*
Giornata dell'arte
Laboratorio artistico*
Organizzare autonomamente e
adeguatamente il proprio lavoro
Matematica e scienze*
Giochi matematici
Laboratorio di scienze
Fotografia naturalistica
Lingue straniere 
Lettorato di madrelingua
Uscite didattiche
Viaggi d'istruzione*
Formazione, informazione e
aggiornamento di tutto il
personale scolastico
Incontri informativi per i genitori
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Rinforzo/Recupero/Potenziamento
L’attività didattica curriculare delle discipline più strettamente cognitive (italiano, lingue
straniere e matematica) è organizzata in modo da prevedere continui momenti di
accertamento dei livelli raggiunti e delle difficoltà incontrate dai vari alunni in modo da attuare
momenti di rinforzo-recupero per gli alunni più fragili e di ampliamento-potenziamento per
quelli più brillanti.
A questo si aggiungono attività specifiche che vengono attuate utilizzando al meglio le
poche ore di supporto didattico, quando non necessarie per le sostituzioni interne.
Orientamento
L’orientamento scolastico e professionale è uno degli obiettivi assegnati alla scuola
secondaria di primo grado.
Per far sì che al termine della scuola del primo ciclo la scelta del proseguimento agli studi
possa essere la più serena possibile, sia per i ragazzi che per le famiglie, gli insegnanti attuano
nel corso del triennio attività con l’intento di conoscere meglio gli alunni sia dal punto di vista
delle capacità, sia delle abilità.
Tutto questo va a beneficio di un valido orientamento che si concretizza nel corso
dell’ultimo anno con:
Informare a tutto campo gli alunni delle classi terze e le famiglie sulle offerte della
Scuola Superiore.
Promuovere iniziative con la collaborazione di esperti esterni per gli alunni delle
classi terze e le famiglie.
Promuovere attività di stage per gli alunni delle classi terze in collaborazione con le
Scuole Superiori.
Promuovere iniziative di informazione per gli alunni in situazioni di handicap con la
collaborazione del centro per l’orientamento dell’ASL.
L’obiettivo principale è quello di orientare aiutando gli alunni e i genitori a scegliere in
modo consapevole il proseguimento agli studi per evitare gli insuccessi.
Continuità
Sono previste altresì attività e incontri tra scuola dell’infanzia e primaria e tra scuola
primaria e secondaria di primo grado con giornate di visita e una giornata di scuola aperta per:
Facilitare la continuità tra i diversi ordini di scuola;
Eliminare possibili paure e/o timori legati al cambiamento;
Conoscere una nuova struttura scolastica (spazi e attività didattiche);
Consentire una scelta più consapevole per il proseguimento degli studi.
Biblioteca
Nel progetto biblioteca abbiamo inteso raccogliere tutti quei lavori concernenti il LIBRO,
come testo da leggere, sfogliare, narrare, costruire, comporre, scrivere, ricercare ed infine
raccogliere e catalogare.
Nello stesso progetto rientrano a pieno titolo i laboratori di lettura animata, teatro,
cineforum e alcuni lavori che hanno come finalità la realizzazione di un ipertesto su temi di
ricerca storico-scientifica.
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Attività motoria
SCUOLA PRIMARIA
Le attività motorie della scuola primaria sono un arricchimento del percorso scolastico
ordinario e utilizzano le collaborazioni esterne degli istruttori delle piscine comunali, della
psicomotricista e delle società sportive che intendono collaborare nel progetto “Più sport @
scuola” (referente Daniele Bonaldi, esperto esterno).
Sono proposti i seguenti progetti, già attuati negli ultimi anni con favorevole consenso,
della durata di un quadrimestre.
Progetto Psicomotricità nella Primaria (classe prima)
- Favorire il percorso evolutivo e formativo globale
- Facilitare la comunicazione e confermare l’autostima nelle relazioni
- Valutare le risorse individuali e ricercare le potenzialità personali
- Cooperare e condividere
- Promuovere la socializzazione e facilitare l’inserimento
- Prevenire il disagio
Progetto Nuoto nella Primaria (tutte le classi)
- Valutare le proprie risorse
- Acquisire sicurezza personale nell’elemento acqua
- Sviluppare la coordinazione motoria
SCUOLA SECONDARIA
L’attività motoria e la pratica sportiva, attraverso una corretta azione interdisciplinare,
contribuiscono allo sviluppo armonico della persona e alla promozione della cultura della
legalità attraverso la pratica del rispetto dell’altro, delle regole e del fair play.
Lo sport nella scuola secondaria è fonte di esperienza per i ragazzi/e, capace di
costruire uno “stile di vita salutare” permanente, di favorire una maggiore integrazione sociale
e una maggiore apertura ai rapporti interpersonali, di assumere ruoli e responsabilità precise.
L’Istituto Comprensivo aderisce al progetto regionale “Più sport @ scuola” (referente
Prof.ssa Lorena Bessega), nato nel 2004, anno europeo dell’educazione attraverso lo sport.
Tale progetto vuole incrementare le attività motorie e sportive nelle scuole attraverso il
contatto diretto dei giovani con gli organismi sportivi del territorio.
Nell’ambito del progetto le associazioni sportive sono incentivate ad offrire le proprie
esperienze in collaborazione con la scuola e comunque adeguando l’offerta al momento
evolutivo particolarmente importante e delicato dei giovani utenti.
Gli Enti Locali sono sollecitati a sostenere la scuola e le associazioni affinché questa
maggiore attività sportiva, più diffusamente praticata nel territorio, si sviluppi in modo
coerente.
L’Istituto Comprensivo di Vigonza aderisce ai “Giochi sportivi studenteschi” e ai
“Giochi della gioventù”, con gli insegnanti Lorena Bessega, Andrea Capovilla e Romana
Sequenzia.
Progetto “Più sport @ scuola” nella Secondaria
Promuovere il benessere psicofisico
Promuovere un’azione educativa e culturale della pratica motoria che diventi abitudine
di vita
Riscoprire il valore educativo dello sport nei suoi aspetti motorio, socializzante e
comportamentale
Favorire un corretto concetto di competizione
Favorire la partecipazione alle attività motorio-sportive di alunni non praticanti attività
sportive extrascolastiche
Interiorizzare lo sport come momento positivo di aggregazione
Favorire qualsiasi attività motorio-espressiva.
Promuovere attività in ambiente naturale
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Socialità/intercultura/pace
Integrazione alunni portatori di handicap
É responsabilità e competenza della scuola, del consiglio di classe e di ciascun
insegnante l’inserimento e l’integrazione di alunni portatori di handicap o svantaggiati, così
come previsto dalla Legge 104 del 05.02.92
Le linee di comportamento, delineate ed approvate dal Collegio dei Docenti, prevedono
incontri, scambio di informazioni e interazioni tra:
 famiglia
 insegnante di sostegno
 insegnanti di classe
 équipe socio-sanitaria
Nel percorso di ogni inserimento si terranno presenti i seguenti obiettivi:
- conoscere ed accogliere i bambini portatori di handicap da parte di docenti e alunni
- far emergere e sostenere sentimenti di accettazione delle diversità
- considerare la diversità come un arricchimento
- condividere, da parte del consiglio di classe, gli impegni per l’integrazione
- coordinare, da parte dell’insegnante di sostegno, il lavoro e gli interventi di
integrazione e tenere i rapporti con l’unità socio-sanitaria
Integrazione alunni stranieri e nomadi
Nel nostro istituto la realtà degli alunni stranieri si è imposta già dall’anno scolastico
1999-2000 ed è in continua evoluzione, come nelle altre realtà scolastiche presenti sul
territorio.
Da un'analisi dettagliata dei bisogni emersi dalla nuova composizione scolastica si è
venuta evidenziando la necessità di un buon inserimento di tali ragazzi e di un’ adeguata
accoglienza nei confronti loro e delle loro famiglie. Contemporaneamente è emersa la necessità
per gli insegnanti di poter usufruire di validi strumenti di confronto con tali allievi e le realtà
culturali, educative e scolastiche da cui provengono grazie ad aggiornamenti mirati e all'aiuto
di esperte figure d'appoggio nella delicata operazione di inserimento sociale e didattico
(mediatori e /o facilitatori).
In tale quadro l'azione della scuola si articola nei seguenti punti:
Per i docenti:
Accogliere i ragazzi stranieri
Individuare i bisogni comunicativi degli alunni stranieri
Progettare strategie educative
Gestire i rapporti con la famiglia
Per gli alunni stranieri:
Avviare una prima alfabetizzazione e/o insegnare la lingua italiana
Aiutare gli alunni ad organizzare il proprio tempo scolastico
Aiutare i ragazzi ad utilizzare i libri ed i quaderni
Far emergere i vissuti e la cultura di appartenenza
Favorire l'espressione con diversi linguaggi: grafico-pittorico, mimico-gestuale,
linguistico, musicale, informatico, ecc.
Per tutti gli alunni:
Attraverso la conoscenza diretta e culturalmente mediata di altri mondi, altre
culture rafforzare la propria identità senza temere il confronto con identità altre,
nel loro rispetto, nel riconoscimento di pari dignità e pari diritti.
Risorse interne:
Utilizzo di ore di compresenza
Utilizzo dell'ora alternativa di religione
Disponibilità ad ore aggiuntive da parte degli insegnanti
Utilizzazione degli appositi finanziamenti
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Risorse esterne:
Utilizzo di mediatori culturali. Il Comune di Vigonza ha sottoscritto una
convenzione con l’Associazione Cooperativa TERRA per usufruire di mediatori
culturali, fac ilitatori linguistici e della consulenza di altre operatrici a sostegno
del lavoro dei docenti per l’integrazione scolastica degli alunni stranieri.
Società
Educazione stradale
Le attività inerenti l’educazione stradale e la prevenzione dei rischi relativi ai percorsi
che più frequentemente gli alunni compiono nel territorio si avvalgono anche della
collaborazione del personale della Polizia municipale di Vigonza e sono principalmente
finalizzate a:
Conoscere e riconoscere vari tipi di strutture stradali
Conoscere e rispettare con idoneo comportamento la segnaletica stradale utile per un
pedone e un ciclista
Conoscere e rispettare con idoneo comportamento tutta la segnaletica
Conoscere e rispettare le norme previste per l'uso corretto di ciclomotore e bicicletta
Conoscere e rispettare la normativa vigente relativa all'uso di motoveicoli e veicoli
Conoscere gli organi preposti alla circolazione veicolare
Organizzazione dei corsi per il conseguimento del “Patentino” per l’uso del ciclomotore
Sicurezza
L’Istituto Comprensivo organizza il Servizio di Protezione e Prevenzione (SPP) con lo
scopo di:
1) informare Alunni, Personale ed Utenza sui piani di evacuazione dei tre plessi,
2) attuare la normativa relativamente alle due prove di evacuazione obbligatorie annue
distinguendo 3 fasi:
a) informazione alle classi
b) prova con pre-avviso
c) prova senza pre-avviso,
3) aggiornare annualmente i piani di evacuazione,
4) curare le attività di SENSIBILIZZAZIONE sui problemi della sicurezza nella scuola per
tutte le classi,
5) organizzare e informare su eventuali corsi di AGGIORNAMENTO per il personale
dell’Istituto,
6) prevenire gli infortuni e le situazioni di rischio curando l’ACQUISTO di materiali ed
attrezzature didattiche a norma,
7) rispettare le normative di sicurezza quando si organizzano le diverse attività didattiche.
Da parecchi anni l’Istituto si avvale anche della collaborazione della Protezione Civile di
Vigonza per manifestazioni pratico-dimostrative con i ragazzi.
Consiglio Comunale dei ragazzi
Il progetto C.C.R. è presente nella scuola dal 1998 e nasce dalla collaborazione tra la
scuola e il Comune. Tale progetto rappresenta un modo concreto per far partecipare i ragazzi
alla vita scolastica e alle proposte formative dell’amministrazione comunale. E’ altresì una
grande esperienza educativa perché mette alla prova e sviluppa le potenzialità di ciascuno
stimolandolo a suggerire scelte responsabili e utili al territorio. La formazione del cittadino è
poi un obiettivo trasversale a tutte le discipline e compito specifico dei docenti. Esso inoltre
rappresenta per gli alunni un importante momento formativo di crescita personale in termini di
maturità complessiva e di educazione alla cittadinanza.
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Nel corrente anno scolastico il C.C.R. sarà impegnato nella stesura di un giornalino
scolastico e nella valutazione e scelta di un Progetto d’Istituto alla cui ideazione parteciperanno
tutti gli alunni.
Condivisione/convivenza
Sotto questa denominazione vengono raccolti tutti quegli interventi volti a promuovere
negli alunni condizioni di benessere:
Accoglienza
Cittadinanza e Costituzione
Essi si pongono come obiettivi comuni: la conoscenza di sé, la conoscenza dei compagni e
degli insegnanti, le differenze di genere, la riflessione sul ruolo femminile e maschile, la
comunicazione, l’educazione ai rapporti interpersonali non violenti, la costruzione della fiducia
reciproca, il rispetto delle diversità, le responsabilità individuali e sociali.
Già dall’anno scolastico 2005/06, è stato elaborato un curricolo verticale delle educazioni
che fanno riferimento a queste voci. In ogni singolo consiglio di classe sia con interventi
progettati specificamente sia nelle diverse discipline e dai singoli docenti, si attuano momenti
di riflessione e di analisi dei rapporti intrapersonali per riconoscere ed esprimere condizioni di
disagio e/o di agio.
All’interno di tale progetto, per quanto riguarda gli alunni stranieri, Rom-Sinti, nomadi e
figli di giostrai, è stata istituita la Commissione intercultura che lavora sulla base delle seguenti
finalità:
 Creare un polo di riferimento dove far convergere problemi, esigenze, idee, progetti e
programmazioni speciali, che possa servire da tramite fra istituzioni diverse ( il Comune
e gli eventuali centri di organizzazioni di stranieri o di volontariato).
 Analizzare i bisogni, promuovere l’aggiornamento, riorganizzare il materiale in uso e
proporne di nuovo.
 Aggiornare le linee programmatiche per l’accoglienza degli alunni stranieri.
Tale progetto si sviluppa anche in collaborazione con la Rete Consilium-gruppo mosaico.
Spazio-ascolto conflitti
(Uno strumento per facilitare il processo educativo e formativo degli alunni)
Il progetto di spazio-ascolto, che il Collegio dei docenti ha votato di attivare per la prima
volta nell’anno scolastico 2004/05 nella nostra scuola, sottolinea un'attenzione sempre viva ai
bisogni dei ragazzi, per favorirne il benessere psicofisico.
E' in sintonia con il progetto educativo e affianca l’educazione socio-affettiva,
l'accoglienza, il progetto di Mediazione tra Pari e tutte le altre attività che si attuano da anni
per migliorare il clima relazionale all'interno della scuola.
Anche lo spazio-ascolto è un laboratorio che agisce però sul singolo (a differenza degli
altri che agiscono sul gruppo.) e promuove apprendimenti di competenze sociali.
La funzione di questo servizio è dare ai ragazzi "ascolto" e "aiuto" per rielaborare le
situazioni conflittuali che vivono nel quotidiano. Si configura perciò come uno dei tanti
strumenti che la scuola offre per consentire ai ragazzi di vivere il tempo scolastico con
serenità, un mezzo per favorire il “ben-essere” a scuola (condizione che facilita
l'apprendimento).
Il lavoro che si svolge nello spazio-ascolto non si pone in contrapposizione o in
concorrenza con il lavoro svolto in classe anzi è ad esso complementare.
Va premesso che una competenza di base della professione docente è la competenza
relazionale che prevede anche il saper ascoltare. Quindi tutti gli insegnanti sanno ascoltare. Ma
in ambito didattico risulta difficile l'ascolto di tutti i singoli allievi, per il semplice motivo che ci
sono troppi allievi per classe e che spesso le attività didattiche assorbono tutto il tempo
disponibile.
Emerge perciò la necessità di uno spazio maggiore da dedicare all'ascolto del singolo. Lo
sportello può rispondere a questa esigenza perché in esso si va a costruire uno spazio-tempo
apposito, dedicato alla domanda del singolo.
Il tipo di ascolto che si attiva in classe è diverso da quello che si attiva in uno sportello
ascolto. L'insegnante di classe conosce l'alunno nell'ambito del gruppo classe e non può
prescindere da questo tipo di conoscenza anche quando incontra l'alunno singolarmente; anche
39
quando pone attenzione al singolo, è sempre proiettato alla gestione del gruppo e quindi
l'ascolto del singolo è funzionale al lavoro sulle dinamiche del gruppo classe (ascolto esterno).
Inoltre il modo di esprimersi del ragazzo è influenzato dal suo modo di essere nel gruppo di
coetanei e dalla presenza dei propri insegnanti.
Il consulente dello sportello, proprio perché non conosce la situazione esterna, si può
concentrare esclusivamente sul vissuto interno del ragazzo e quindi aiutarlo ad attivare le sue
risorse interne (ascolto interno). L'alunno, d'altro canto, è libero di esprimere se stesso e i suoi
vissuti senza essere influenzato dalla presenza dei suoi coetanei e dalla relazione di
dipendenza che comunque ha con i suoi insegnanti. Il ragazzo può così esplorare il proprio
problema in assoluta libertà ed elaborare soluzioni non condizionato da elementi esterni.
L'operatore dello sportello ha un ruolo di consulenza educativa, aiuta il ragazzo nella
lettura degli eventi che hanno provocato in lui uno stato di malessere o di disarmonia (i ragazzi
infatti vivono sulla pelle il malessere o le situazioni conflittuali senza comprendere ciò che
stanno vivendo perché troppo immersi nel loro vissuto). Non vuole dare soluzioni immediate,
onnipotenti o terapeutiche, ma agisce per far emergere le risorse del ragazzo in modo che lui
stesso possa trovare la sua soluzione al problema e riesca quindi a comprendere qualcosa di
più di se stesso.
Il campo in cui si colloca lo spazio-ascolto è infatti l'acquisizione di una maggiore
autonomia del ragazzo.
L'operatore è un consulente e non vuole essere uno psicologo: lo psicologo cerca i
significati lontani e lavora sul modo di essere, il consulente non chiede al ragazzo di modificare
il suo modo di essere, la sua personalità, ma semplicemente lo conduce ad assumersi un
compito, una responsabilità: ricercare nuovi punti di vista e nuove prospettive di gestione delle
sue aree problematiche.
È essenziale che gli insegnanti che andranno a gestire lo sportello abbiano un’adegata
formazione specifica in questo campo. Nella nostra scuola, gli insegnanti disponibili hanno
avuto, oltre a percorsi formativi individuali, una preparazione almeno triennale da parte del
C.C.P.P. di Piacenza, in collaborazione con A.S.L. di Camposampiero e/o una preparazione con
le scuole della Rete Consilium.
I colloqui sono rivolti a tutti gli alunni, si terranno in orario scolastico e previa
prenotazione. Sono previsti un massimo di 4 o 5 incontri della durata di 20 o 30 minuti
ciascuno. Il colloquio non potrà avvenire durante le verifiche di classe.
I ragazzi saranno lasciati liberi di presentarsi da soli o in coppia.
E' necessario avere una supervisione esterna per tutta la durata del progetto. Gli
insegnanti ritengono questo punto irrinunciabile per la realizzazione del progetto. Le agenzie
che si prevede di interpellare sono:
Azienda A.S.L. di Camposampiero – responsabile Dr. Mambelli
Le scuole in rete.
Va prevista la possibilità di organizzare riunioni di lavoro tra tutti gli insegnanti che
aderiscono al progetto (per autoformazione, scambio di esperienze, sostegno, etc.).
Per la gestione operativa del servizio si sono resi disponibili 3 insegnanti che hanno avuto
una formazione specifica.
È opportuno a questo punto ricordare che esiste già a Vigonza il Punto dAdO, ossia un
punto d’Ascolto e d’Orientamento per adolescenti e genitori, dell’azienda A.S.L.15 dell’Alta
Padovana, con gli Educatori del Servizio di Promozione al Benessere di Camposampiero.
Questo servizio è aperto il mercoledì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30 presso il
Comune- Castello dei da Peraga con accesso libero e gratuito.
Lettura animata/Teatro
Il Progetto Lettura animata/Teatro si articola con laboratori trasversali che attivano
finalità e obiettivi ampi e raggiungibili seguendo prospettive e metodologie diverse, utilizzando
la recita tradizionale, ma anche il mimo, il teatro dei burattini con “contaminazioni” diverse e la
danza.
In generale questo progetto si propone di raggiungere i seguenti obiettivi :
potenziare la capacità di relazione
potenziare la capacità di esprimersi
sviluppare la creatività e la capacità di simbolizzazione
sviluppare la capacità di comunicare con linguaggi non verbali
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migliorare la consapevolezza della propria immagine corporea
scoprire le potenzialità espressive di piccoli gesti e semplici movimenti.
Informatica
Avvicinare i ragazzi alle nuove tecnologie e abituarli ad un loro “normale e quotidiano
utilizzo” come strumento di lavoro anche attraverso il supporto di Lavagne Interattive
Multimediali (L.I.M.) presenti in alcune classi di scuola primaria e di scuola secondaria.
Arti
Questo progetto accoglie le seguenti iniziative volte a sviluppare le capacità creativoespressive degli alunni specificatamente nell’educazione artistica e musicale.
Giornata dell’arte
Caccia all’arte
Laboratorio artistico
Laboratorio musicale
Tali attività coinvolgono la totalità delle classi promuovendo il saper lavorare insieme,
vivere la propria città diventando cittadini del mondo, valorizzando attraverso i linguaggi
verbali e non la creatività e l’espressività dei ragazzi.
Matematica e scienze
Migliorare l’incontro con queste discipline con cui i ragazzi hanno spesso un rapporto
difficile a causa di pregiudizi o difficoltà pregresse.
Creatività matematica
Lo studio della matematica è spesso confuso con l’applicazione di “regole”. Questo
intervento intende aiutare l’alunno a scoprire il fascino della matematica legato alla “ricerca” e
alla “scoperta” che sono alla base delle regole .
Con il gioco matematico è facile divertirsi insieme, stimolandosi vicendevolmente alla
ricerca di nuove e differenti soluzioni ai problemi proposti, sentirsi gratificati dalla creazione di
nuovi fantasiosi problemi.
Il gioco matematico aiuta inoltre molti studenti che si sentono “bloccati” nello studio della
materia, recuperando alcuni di coloro che affermano di non gradire questa disciplina.
Laboratorio di scienze
Avvicinare i ragazzi alle attività laboratoriali delle scienze naturali e/o applicate in modo
da favorire gli apprendimenti, attivare l’approccio sperimentale, sviluppare la manualità.
Probabilmente le scienze sono una delle discipline che esercitano grande influenza sul
senso di attesa e di meraviglia dei ragazzi, sul loro desiderio di sperimentare, di vedere, di
udire, di toccare, di curiosare. La voglia di fare, però, non deve far dimenticare che lo studio
teorico costituisce una base indispensabile per poter svolgere con frutto attività pratiche di
ricerca e di esplorazione: solo studiando e facendo si evita di ridurre le scienze a un semplice
collage di informazioni incasellate in maniera a volte un po’ troppo sterile.
Quest’anno scolastico le classi seconde della scuola secondaria aderiscono al
Progetto”Fotografia naturalistica” con Hyla Ambiente, completamente finanziato dal Comune di
Vigonza.
Lingue straniere: Lettorato di madrelingua
Per anni, prima dell’ultima Riforma, la nostra scuola è stata coinvolta nel “Progetto
Lingue” che riguardava lo studio non curriculare, aggiuntivo e facoltativo, di una seconda
41
lingua straniera comunitaria, l’inglese o lo spagnolo. Esso traeva origine dagli intendimenti del
Consiglio d’Europa il quale, per far fronte, nell’Europa Unita, al problema del plurilinguismo,
nonché per favorire la mobilità e rafforzare la coesione tra i cittadini europei, ha pensato di
incentivare la conoscenza di almeno due lingue europee.
Mentre tutto questo oggi è stato superato dalla Riforma stessa, la nostra scuola continua
a mantenere viva l’esperienza del “Lettorato di madrelingua” : da diversi anni l’insegnante di
lingua straniera è affiancato da un insegnante di madrelingua, per alcune ore nel corso
dell’anno scolastico. L’iniziativa ha sempre accolto il favore dei ragazzi ulteriormente stimolati
ed incentivati a perfezionare le competenze comunicative. Quest’anno scolastico tale attività
viene allargata anche agli alunni delle classi quinte della scuola Primaria.
I lettori o lettrici di madrelingua sono assunti con contratti di prestazione occasionale.
Il costo dell’iniziativa è in parte a carico delle famiglie e in parte sostenuto da un
finanziamento del Comune di Vigonza che non si è mai sottratto all’impegno.
Uscite didattiche
Nell’ambito della qualità e ricchezza della proposta didattica, il Collegio Docenti ritiene
che le uscite didattiche, le visite e i viaggi d’istruzione costituiscano un’importante opportunità
didattico-formativa per l’arricchimento cognitivo, la socializzazione e la maturazione personale
dell’alunno.
Esse rientrano nei progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa che cercano di
rispondere a interessi, esigenze, attitudini e richieste proprie degli alunni.
Tali uscite inoltre sono, per i docenti, importanti momenti di osservazione della classe e
dell’ interazione degli alunni tra loro e con gli insegnanti; in altre parole permettono di
osservare comportamenti al di fuori dell’ambiente scolastico, di valutare la socializzazione,
l’educazione e l’interesse della classe in situazioni di maggior libertà e quindi anche di
maggiore responsabilità del singolo alunno.
Le uscite sono concordate dal Consiglio di interclasse o di classe in base alle diverse
discipline e all’attinenza con i programmi curriculari.
Per visite e viaggi d’istruzione si intendono:
Visite brevi, che si svolgono durante l’orario normale delle lezioni;
Visite guidate, che impegnano un’intera giornata, tenendo conto della
accessibilità degli impianti da visitare, delle esigenze organizzative, della
disponibilità finanziaria dei genitori e di ogni altro motivo che suggerisca la scelta
più adatta;
Visite guidate della durata di più giorni.
Le visite e i viaggi d’istruzione possono diventare una valida occasione per sensibilizzare
ed instaurare più stretti rapporti tra scuola e famiglia, sollecitando l’interessamento e la
collaborazione dei genitori, nella comune opera educativa; esse inoltre possono essere utili per
avvicinare gli alunni ai problemi della società in cui vivono.
Le visite d’istruzione possono riferirsi ad obiettivi compresi nell’ambito del territorio
comunale o ad altri obiettivi più lontani a seconda delle finalità educative.
La frequenza delle visite è rimessa alla valutazione degli insegnanti d’intesa con i genitori
che considereranno insieme tutti i problemi relativi, prima di essere sottoposte all’approvazione
del Consiglio d’Istituto
Le visite nel territorio e/o legate a progetti di ampliamento del P.O.F. saranno
considerate lezioni all’aperto o momenti laboratoriali offerti dal territorio stesso.
Formazione, informazione e aggiornamento
Il Collegio docenti e il personale ATA si attivano nel programmare attività di formazione e
aggiornamento che rispondono ad esigenze sia contingenti che legate alla didattica e/o al
percorso formativo-educativo e alla sicurezza.
Incontri informativi per i genitori
Periodicamente la scuola organizza incontri con i genitori su temi riguardanti
l’adolescenza, l’orientamento, il rapporto genitori-figli e problematiche di attualità, talvolta
anche in collaborazione territoriale
42
INDICE
PRESENTAZIONE
pag.
2
ANALISI DELLA SITUAZIONE SCOLASTICA ES EXTRASCOLASTOCA
pag.
3
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL’ISTITUTO
pag.
5
FINALITA’ ED OBIETTIVI DIDATTICO – FORMATIVI
pag.
9
CRITERI METODOLOGICO – DIDATTICI
pag.
10
CRITERI E METODI DI VALUTAZIONE
pag.
11
PROGRAMMAZIONI, PROGETTI E ATTIVITA’
pag.
13
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
pag.
14
RISORSE FINANZIARIE FINALIZZATE AL PIANO DELL’OFFERTA
FORMETIVA
pag.
15
RAPPORTI CON ALTRI ISTITUTI SCOLASTICI, ENTI E UNIVERSITA’
pag.
15
ALLEGATO n°1: CONTRATTO FORMATIVO ALUNNI-DOCENTI-GENITORI
pag. 16
ALLEGATO n°2: P.E.C.
pag. 23
ALLEGATO n°3: VALUTAZIONE
pag. 26
ALLEGATO n°4: I PROGETTI
pag. 32
ALLEGATO n°5: CURRICULO ALL’EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
43
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