Ufficio stampa Rassegna stampa lunedì 5 novembre 2012 Pagina 1 di 18 INDICE Corriere Romagna Cesena Parte questa sera l’8ª Settimana sociale diocesana 05/11/12 Protezione civile “gemellata” 3 4 05/11/12 Multa e stop per le auto dei volontari 5 05/11/12 Il Corriere Romagna Forlì La biblioteca si affida agli “amici” 6 05/11/12 Wwf, assemblea del Forlivese 7 05/11/12 Il Sole 24 Ore EVENTI: Contro i crimini forestali e le perforazioni 05/11/12 Oggi i premi Sodalitas Giornalismo 8 10 05/11/12 I bilanci online non bastano 11 05/11/12 I principi della Csr trovano una Carta 12 05/11/12 L'energia della gratuità diventa una division 13 05/11/12 Con la medicina di genere più risparmi e occupazione 05/11/12 Il ruolo dell'economia civile per il rilancio dello sviluppo 05/11/12 14 15 La Voce di Romagna Cesena Doni La città non dimentica mai i piccoli del Bufalini 05/11/12 Quest’anno a Natale regalate il vostro tempo 16 17 05/11/12 Cronache di un’Italia sempre più povera 18 05/11/12 Pagina 2 di 18 pressunE ci,o'r'fiere di Forlì e Cesena Direttore Responsabile: Pietro Caricato 05/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Quattro incontri il lunedì sera che saranno "anticipati" da risultati di laboratori svolti dai giovani Parte questa sera l'8a Settimana sociale diocesana CESENA. Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli, è il primo ospite della Settimana sociale: quattro incontri che si terranno i lunedì di novembre alle 21 a partire da oggi. La Commissione diocesana "Gaudium et Spes" e il servizio diocesano di Pastorale Giovanile hanno scelto 4 ambiti precisi per affrontare la problematica giovanile: il lavoro, la Chiesa e a seguire l'impegno socio-politico e il volontariato. Aprirà il ciclo Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) che nella Sala pinacoteca della Cassa di Risparmio di Cesena, affronterà il tema "I giovani e il lavoro". "I giovani nella Chiesa, oggi e in prospettiva" sarà l'argomento affrontato lunedì 12 novembre, nella chiesa di Sant'Agostino da monsignor Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina (Roma). Le esigenze e le potenzialità dei giovani in rapporto all'impegno socio-politico saranno il tema dell'incontro di lunedì 19 novembre, nella Sala pinacoteca della Cassa di Risparmio di Cesena, con Marco Tarquinio, direttore del quotidiano "Avvenire". Conclude la rassegna il 26 novembre, nella Sala Pinacoteca della Crc, Edo Patriarca, già portavoce del Forum Terzo Settore e neo presidente del Centro nazionale per il Volontariato, con "I giovani e il volontariato". L'8a edizione della Settimana Sociale ha come novità dei "laboratori" (coordinati dal sociologo Giancarlo Dall'Ara) che hanno coinvolto alcuni gruppi di giovani cesenati ed i cui risultati saranno presentati all'inizio di ogni serata. Pagina 15 CronacatliCesere H.2 mani mette a fuoco i nodi Pagina 3 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE ci,o'r'fiere 05/11/2012 Periodicità: Quotidiano di Forlì e Cesena Direttore Responsabile: Pietro Caricato Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Protezione civile "gemellata" Unione d'intenti per Savignano sui Rubicone e Cesena Dopo tanta collaborazione siglato anche un patto SAVIGNANO SIL RUBICONE. La Protezione Civile comunale ha siglato il patto di gemellaggio con la neonata Protezione Civile comunale di Cesena. Il momento si è celebrato sabato 27 ottobre alla Sala Rossa del Centro Culturale San Biagio a Cesena. La firma del patto ha formalizzato un'amicizia che esisteva da tempo tra i due gruppi. La Protezione Civile di Savignano aveva accolto la chiamata del Comune avvenuta qualche tempo fa, mettendo a disposizione la propria consolidata esperienza e un modello operativo che funziona con buoni risultati da ormai quattro anni. La collaborazione si è rivelata utile sia in ordine alla redazione del regolamento che per le attività di divulgazione delle tematiche della protezione civile. «L'obiettivo di una collaborazione fattiva nel campo della Protezione Civile - dichiara l'assessore alla Protezione Civile di Savignano sul Rubicone Nazzareno Mainarcli era e resta quello di una azione comune, e quindi più efficace, per la solidarietà e la sicurezza delle rispettive cittadinanze». Con la firma del documento di gemellaggio i Sindaci Elena Battistini e Paolo Lucchi hanno voluto dare "piena affermazione al rispetto della vita umana", impegnandosi ad una "migliore attività di protezione dell'ambiente, della qualità della vita e del progresso scientifico e culturale"; hanno inoltre impegnato le rispettiva Amministrazioni in uno scambio "continuo e fattivo delle azioni La cerimonia che ha sancito l'unione d'intenti di prevenzione e protezione e nella diffusione della conoscenza delle tematiche della protezione civile oltre che all'incentivazione delle ricerche per lo sviluppo dei sistemi locali di protezione civile". Tra le attività previste, la reciproca ospitalità e la realizzazione di eventi ad- destrativi congiunti. Oltre agli amministratori e ai volontari, era presente alla cerimonia Cosimo Golizia, già funzionario del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile ed attuale vicepresidente dell'Associazione Nazionale Disaster Manager. Pagina 19 .7, Adesso lastra& dimenticata è dotata di asfalto gru. Pagina 4 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE ci,o"'jr''' Fiere di Forlì e Cesena Direttore Responsabile: Pietro Caricato 05/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Il caso. La polizia municipale ha rilevato delle irregolarità rispetto al codice della strada: un precedente che guarda a tutto il territorio Multa e stop per le auto dei volontari Trasporto disabili all'ospedale, sanzione e libretto sequestrato alla vettura Auser CESENATICO. Vetture fuori regola tra quelle che offrono il trasporto di dializzati e disabili necessitanti di cure all'ospedale. La polizia municipale di Cesenatico in questi giorni ha effettuato dei controlli. Dai quali emerge, codice della strada alla mano, uno "stato d'irregolarità" che allarga lo sguardo ad un po' tutto il territorio (ed i Comuni) del Cesenate. Al momento i fatti sono delineati in questa maniera: un veicolo dell'Auser è stato sanzionato (alcune centinaia di euro) ed allo stesso è stato ritirato il libretto ed il diritto di circolare. Il contesto è quello dei volontari che portano all'ospedale (su richiesta) dializzati e disabili che necessitano di cure. L'Ausl ha, per questo tipo di servizio, dato in appalto i trasporti dei disabili e dei dializzati ad un'azien- da privata. Ma una consistente fetta del lavoro viene comunque svolta da associazioni di volontariato del territorio. In questi giorni la Pm cesenaticense ha eseguito dei controlli su veicoli che compiono questo tipo di trasporti ed ha elevato contravvenzione con sanzione accessoria del sequestro del libretto di circolazione. Il motivo, codice della strada alla mano, è semplice e difficilmente contestabile. Il "noleggio di vettura con autista" è disciplinato da apposite licenze e deve essere fatto con veicoli appositamente immatricolati. La vettura Auser in questione è una auto "normale" (come quella di qualsiasi privato), di proprietà dell'associazione. Chi usufruisce del servizio lo fa su chiamata e non come socio dell'associazione (che in quel caso lo potrebbe assimilare ad un "co-proprietario" del veicolo sanando la situazione). Sul fatto che associazione come Auser compiano un'opera meritoria, facendo muovere persone natura assicurativa in caso di "trasporto irregolare" a fronte di un incidente stradale. Un grattacapo, questo, che può velocemente allargarsi a macchia d'olio a tutto il ter- che altrimenti avrebbero difficoltà a potersi curare, nessuno ha dubbi. I problemi sono di natura disciplinare rispetto al codice della strada e potrebbero essere anche di ritorio: viste le tante auto come quella del'Auser che quotidianamente svolgono servizi simili in tutto il comprensorio Cesenate. Daniele Della Strada Pagina 20 Multa e stop perle auto dei volontari d'inizio anno studiando la città Pagina 5 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 ci,o"'jr'''Flere press LinE 05/11/2012 Periodicità: Quotidiano di Forlì e Cesena Direttore Responsabile: Pietro Caricato Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Il caso. Singolare esperienza da parte di un gruppo di 21 volontari impegnati a dare il loro tempo per l'efficienza della struttura comunale La biblioteca si affida agli "amici" L'assessore: «Spero aumentino per tenera aperta la "Saffi" anche di sera e la domenica» FORLÌ. Crescono gli utenti, cala il personale e per fare fronte alle esigenze dei sempre più numerosi forlivesi e studenti fuori sede che si rivolgono alla Biblioteca "Saffi", è nato un gruppo di volontari che sta iniziando ad affiancare quotidianamente i dipendenti nelle loro mansioni. Sono gli "Amici della Biblioteca", ventuno persone che dal febbraio scorso hanno aderito all'appello lanciato dagli istituti culturali forlivesi per coadiuvare il personale attivo alla "Saffi" nei servizi di prestito librario, di presidio dell'emeroteca e delle sale di lettura, di sorveglianza e controllo, di organizzazione di eventi culturali anche nei fine settimana e financo nello svolgimento di piccoli lavori di manutenzione. Folla. L'iniziativa nasce, appunto, dal paradosso in premessa: dal 2009 al 2011, le frequenze della biblioteca sono aumentate da 35mila a circa 95mila all'anno e ogni giorno circa 300 persone, di cui un centinaio alla sezione dedicata ai ragazzi, vi fanno riferimento per studiare, assistere a presentazioni e letture pubbliche o per prendere in consultazione volumi. Prestito che nel primo semestre Il loro servizio ha preso il via in settembre L'afflusso di pubblico nel 2011 è stato di 95mila utenti dell'anno è cresciuto del 15 per cento rispetto al 2011 e del 20 per cento prendendo in esame i soli dati di ottobre. Tagli. A fronte di questo rinnovato feeling tra cittadini, universitari, ricercatori e biblioteca, la scure della "spending review" si è abbattuta sul servizio. «Delle 23 persone che lavoravano alla "Saffi", causa impossibilità di rinnovare i contratti a termine, ne sono rimaste 17 - spiega l'assessore alla cultura, Patrick Leech e questo ci ha costretto a prolungare l'orario estivo, più ridotto, sino al 23 settembre. In questa situazione, ma anche al fine di mantenere la - Volontari in servizio per la biblioteca connotazione del servizio quale una "public library" aperta alla città, era necessario trovare alternative e per questo abbiamo chiesto aiuto ai cittadini che hanno risposto in modo straordinario». Compiti. Gli "Amici della Biblioteca" hanno iniziato a dare il loro apporto da fine settembre, impegnandosi per un minimo di tre mesi a seconda delle personali disponibi- lità. Sono presenti sia nella gestione quotidiana, sia in occasione di eventi. Sono tanto uomini quanto donne, hanno un'età compresa tra i 24 e i 60 anni e tra loro ci sono neo laureati, insegnanti, esperti di computer grafic, operai, pensionati, casalinghe e persino un ex regista Rai. Vi fanno parte, poi, anche molti componenti del gruppo di 80 "Lettori volontari" costi- tuitosi nei mesi scorsi e molto attivo nelle iniziative rivolte ai bambini. «Il loro inserimento sta iniziando ora - spiega Renata Penni, dirigente del servizio Biblioteche e Fondo Piancastelli - perché prima affrontano un breve corso di formazione e poi lavorano con un dipendente in qualità di tutor. Il loro sostegno è importante anche negli eventi serali e dei fine settimana quando lavorano dietro le quinte per la presentazione di artisti e autori. Nel gruppo c'è un piccolo insieme ristretto di personalità della cultura forlivese e non, che mette a disposizione dei cittadini il proprio sapere, gratuitamente». E di questo gruppetto "qualificato" fanno parte anche Dario Fo e Franca Rame. «Per aderire agli "Amici della Biblioteca" c'è sempre tempo, basta recarsi a Palazzo del Merenda e chiedere di farne parte - spiega Leech -. Spero che il gruppo cresca perché io alla possibilità di tenere la biblioteca sempre aperta, anche di sera e alla domenica, non ho mai rinunciato». Enrico Pasini Pagina 11 La biblioteca. si affida agli "amici" Pagina 6 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 - 2015 pressunE ci,o"'jr'''Flere 05/11/2012 Periodicità: Quotidiano di Forlì e Cesena Direttore Responsabile: Pietro Caricato Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Wwf, assemblea del Forlivese Gli ambientalisti danno appuntamento a venerdì 9 novembre FORLÌ. Si svolgerà venerdì prossimo, 9 novembre, alle 20.30 nel Centro per la pace di via Anderlini, l'assemblea dei soci del Wwf Italia del comprensorio forlivese, da distinguersi dal Wwf forlivese che dal 2008 non è più una sezione dell'associazione nazionale ma è diventata una associazione di volontariato vera e propria, autonoma e guidata dall'ingegner Alberto Conti. E' sarà proprio lui ad iniziare i lavori con la relazione sull'attività svolta nel comprensorio, illustrando poi le voci del bilancio 2012 e le necessarie modifiche allo statuto per adeguarlo alle direttive nazionali. Durante l'assemblea sarà possibile diventare soci, sia del Wwf Italia sia del Wwf Forlì; il costo della quota per quest'ultimo è di 10 euro all'anno. «Può diventare socio del Wwf Forlì - ricordano i responsabili della sezione - solo chi è contemporaneamente iscritto al Wwf Italia». La sezione locale dell'associazione ambientalista «è impegnata dal 1973 per la tutela dell'ambiente e del nostro territorio; le principali tematiche affrontate riguardano: acqua, biodiversità. energia. mobilità sostenibile, rifiuti, urbanistica e consumo dei suoli». L'appello, rivolto a tutta la cittadinanza, è quello di «contributi di idee per migliorare l'efficacia dell'azione comune». Per comunicazioni, via posta elettronica per risparmiare carta, [email protected]. Pagina 11 Pagina 7 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE llsmerldus Enti 05/11/2012 Periodicità: Settimanale Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. III AMBIENTE / Wwf e Greenpeace tengono desta l'attenzione sugli attacchi alla natura e alle popolazioni Contro i crimini forestali e le perforazioni Pesca, boschi, colture. Le campagne di informazione delle associazioni ambientaliste a foresta amazzonica è L sempre più a rischio. Questa volta per colpa del Nuovo Codice Forestale. In Israele, invece, è previsto un programma di perforazioni nella valle di Elah per cercare petrolio. Intanto gli oceani sono alla "bancarotta" e le colture Ogm stanno creando problemi agli agricoltori americani dal momento che hanno portato allo sviluppo e la rapida diffusione di quasi due dozzine di varietà di piante infestanti resistenti ai diserbanti. Ma per fortuna, per ognuno dei casi citati in questo articolo, gruppi di cittadini si sono organizzati per non fare passare queste azioni sotto silenzio. Per esempio, nel caso della deforestazione dell'Amazzonia e per porre l'attenzione sui crimini forestali, è stata lanciata una petizione per creare una legge "Deforestazione Zero" che è stati firmata da oltre 600mila persone. Per la legislazione brasiliana, se 1,4 milioni di persone appoggeranno l'iniziativa, questa proposta potrà approdare in Parlamento e diventare legge. Intanto, Jessica Miller di Campagna Amazzonia, ha. scritto su Greenpeace che "con un condono in vista, il tasso di deforestazione negli ultimi mesi ha superato quello di tutto il 2011". Invece, sul fronte delle perforazioni petrolifere nella valle di Elah, oltre 500 israeliani si sono uniti a Greenpeace e hanno dato vita a un enorme striscione umano con la scritta Stop: messaggio rivolto al Primo ministro Netanyahu per fermare l'esperimento. Lo scorso 15 ottobre, sul fronte della salvaguardia degli oceani, il Wwf ha 'lanciato una civilissima campagna europea per chiedere ai parlamentari Ue una riforma della pesca che salvi i mari e l'industria ittica. Si tratta di una lettera su Internet (www.wwf eu/stopbankrupting) che verrà indirizzata automaticamente agli onorevoli della commissione parlamentare del Parlamento Europeo e del comitato pesca (Pech). L'obiettivo è arrivare alla riforma della Pcp (Politica Comune della Pesca) per assicurare che le popolazioni di specie pescate siano più abbondanti del livello che permette il Massimo Rendimento Sostenibile (Bmsy) entro il 2015. Finora i firmatari sono stati 13.550. Su fronte degli Ogm tolleranti agli erbicidi l'economista agrario Charles Benbrook ha elaborato per Greenpeace il Rapporto Colture resistenti al glifosato nell'Unione europea. Si tratta di una ricerca unica nel suo genere e i dati sono molto interessanti. La previsione parte dall'esperienza degli Stati Uniti. Secondo Benbrook, se gli agricoltori europei dovessero utilizzare Ogm tolleranti agli erbicidi con la stessa velocità con cui è avvenuto negli Stati Uniti, l'uso del glifosato nella coltivazione del mais (la più importante e ampiamente diffusa in Europa) aumenterebbe di oltre il 1.000% entro il 2025, e l'uso totale di erbicidi raddoppierebbe. In pratica significherebbe consegnarsi alle multinazionali del biotech. Per questo Greenpeace auspica un rafforzamento delle procedure di valutazione dei rischi Ogm. Buone notizie, invece, sul fronte del cosiddetto "Protocollo Trasporti" della Convenzione delle Alpi. Approvato lo scorso dopo 20 anni di attesa era il tassello mancante della Convenzione Alpi: trattato internazionale che dal 1991 unisce tutti i Paesi alpini per salvaguardare questo prezioso ecosistema e promuoverne lo sviluppo sostenibile. Il provvedimento del "Protocollo Trasporti", l'ultimo dei protocolli attuativi che l'Italia non aveva ancora ratificato, evita, per esempio, la nuova autostrada Asti-Cuneo-Mercantour, la prosecuzione oltre confine della Alemagna - A27 e il completamento oltre Brennero del cosiddetto Ti-Bre Tirreno- Brennero': Pagina 7 —,— Conto i oimini finstali e le perforazial OELPIANO MATERIALI une &rada Va! >peana, 0 hespiccic 43045 ihrnove Ii Taro iranue) /PI Pagina 8 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 - 2015 " 3525 - . E» P52, MQ 4, deleìaignurainudi.curn pressunE lls°ierld(MS Enti Direttore Responsabile: Roberto Napoletano 05/11/2012 Periodicità: Settimanale Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. "Politiche agricole comuni e riforme" Per il Wwf segni di tracollo alimentare nel 2008 Bisogna ripensare allafiliera dell'intero sistema a riforma della Politica Agricola Comune (Pac) in discusL sione al Parlamento europeo è un'opportunità che i Paesi dell'Unione Europea per aumentare la sostenibilità ambientale delle filiere agricole. Lo afferma una nota stampa del Wwf Italia che sottolinea come serva rafforzare le azioni per lo sviluppo rurale, per la conservazione della biodiversità, la gestione sostenibile delle risorse idriche e per contrastare i cambiamenti climatici. È da non sottovalutare anche il rischio del tracollo alimentare. Secondo il Wwf se ne sono osseraati segni premonitori già nel 2008, quando i prezzi mondiali dei cereali hanno subito un brusco raddoppio per una concomitanza di cause: da un alto per gli effetti dei cambiamenti climatici, e dall'altra strategia errate di contrasto come la politica degli incentivi alle produzioni dei biocarburanti che stanno progressivamente sottraendo terreni alle produzioni alimentari e agli habitat naturali. Pagina 7 ...„— Conto i oimini finstali e le perforazial OELPIANO MATERIALI une &rada Va! Sposa, h hespiccic 43045 ihnove id Tarli /PI Pagina 9 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 M, 3525 371, - IlelPìdhPhIlt 05r, 9aVi pressunE s'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano 05/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 COMUNICAZIONE SOCIALE i premi Sodalitas Giornalismo Oggi Oggipomeriggio a Milano, nella sala Falck di Assolombarda (via Chiaravalle 8), avranno luogo le premiazioni della decima edizione del premio Sodalitas Giornalismo per il sociale, manifestazione che, nel corso degli anni, ha coinvolto oltre 1.500 giornalisti, che hanno contribuito con 3mila elaborati. Il «premio speciale» sarà conferito per il 2012 al direttore del quotidiano "La Stampa", Mario,Calabresi, che interverrà su "Il giornalismo sociale tra racconto e memoria", mentre Laura Cantoni diAstarea presenteràtma ricerca sull'evoluzione del giornalismo sociale in questi ultimi dieci anni.I partecipantipotranno, inoltre, ritirare il "Libro d'oro della comunicazione sociale", che riunisce i contributipiù significativi espressi in occasione dell'iniziativa. Pagina 20 Pagina 10 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 05/11/2012 pressunE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 , ni52T,M~T~iTM,2 Sost I Una ricerca Lundquist mostra che la fiducia si crea con una strategia continua and onlm a e non bastano Gli «stakeholders» vanno informati sempre e in caso di eventi di rilievo Elio Silva Il bilancio di sostenibilità pubblicato online è un documento indispensabile, ma non sufficiente per sviluppare un rapporto di fiducia tra le imprese e le diverse categorie di persone interessate alla Csr. Lo rileva la quinta edizione del questionario Lundquist per gli ODE- ne Awards, realizzato dall'omonima società di consulenza sullabase di un formulario sottoposto a un campione di1.200 esperti e manager. La ricerca, che sarà presentata ufficialmente nei prossimi giorni, evidenzia come la comunicazione di sostenibilità online abbia ormai superato la fase della mora pubblicazione del bilancio. Continua a diminuire, infatti, la percentuale di chi afferma che il sito aziendale serve soprattutto per scaricare o leggere questo documento: nel 2009 era 1'84% degli stakeholders, nell'edizione di quest'anno appena la metà (51%). Gli utenti hanno, viceversa, bisogno di da- ti di performance (49%) o di informazioni relative agli obiettivi della società in campo sociale e ambientale (48%). Altre priorità riguardano la necessità di trovare spiegazioni dettagliate sulle azioni concrete di Csr (38%), casistica (35%) e informazioni di contatto (27%). «Il messaggio degli stakeholders è chiaro», commenta Joaldin Lundquist, promotore dei Csr Online Awards. «Le aziende non devono rimanere in silenzio tra un bilancio e l'altro, soprattutto quando sono chiamate a rispondere a eventi o fatti di rilievo per l'opinione pubblica». PerJames Osborne, responsabile Csr di Lundquist, «la rete è il 51% Chi legge la Csr In base alla ricerca Lundquist, solo uno stakeholder su due si limita a leggere o scaricare i bilancio online di sostenibilità: nel 2009 era l'84% 49% Dati di performance Tra le priorità segnalate dagli stakeho(ders spiccano il bisogno di dati di performance e spiegazioni dettagliate sulle azioni concrete di Csr (38%) canale privilegiato attraverso cuilasocietàsimette ingioco per il suo impegno sociale e ambientale. Per questo la presenza online di un'azienda non può essere improvvisata, ma deve essere frutto diunimpegno e diuna strategia continua». Il questionario mette in evidenza, tra l'altro, come i consumatori attenti alle tematiche ambientali spingano le società a migliorare le politiche di sostenibilità. L'input dei consumatori è addirittura valutato dai manager come più importante rispetto a ragioni di business, quali una maggiore efficienza e competitività. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 20 i Fulanei'■iiiiieuXeba,:tlo Pagina 11 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 05/11/2012 pressunE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 SosCenibiblà/2. All'iniziativa hanno già aderito molti parlamentari I princìpi della Csr trovano una Carta L'impegno sociale delle imprese, le iniziative a favore dei dipendenti, l'attenzione all'ambiente, il sostegno all'arte e alla cultura in Italia sono in crescita nonostante la crisi e producono un valore economico di oltre un miliardo l'anno, oltre a un effetto di coesione sociale ancora difficile da quantificare con modalità scienti- ficamente condivise. Per crescere ancora nelle politiche di Csr, però, le aziende chiedono alle istituzioni maggiori riconoscimenti e una chiara collaborazione. È quanto è stato rimarcato la settimana scorsa a Roma alla presentazione della Carta della responsabilità sociale d'impresa, promossa dall'Osservatorio Socialis di Errepi comunicazione ed illustrata a parlamentari di tutti gli schieramenti. La Carta è il frutto delle indicazioni di un campione rappresentativo delle aziende italiane impegnate nel sociale e sintetizza in nove punti gli aspetti considerati fondamentaliper l'affermazione della Csr, dagli incentivi fiscali a una precisa condivi- sione dei sistemi di rendicontazione, dalla messa in atto di politiche di partecipazione fino àun efficace sistema di controlli. «In Italia sette aziende su dieci con oltre ioo dipendenti si impegnano con investimenti mirati nel sociale -ha ricordato Roberto Orsi, direttore dell'Osservatorio Socialis - Adesso è necessario che cresca l'attenzione al fenomeno anche da parte delle istituzioni: servono norme, programmi di sensibilizzazione, standard minimi e riconoscimenti». La Carta ha già raccolto l'adesione di numerosi parlamentari di diversi gruppi politici e i promotori dell'iniziativa hanno assunto l'impegno di approfondire in sede di commissione il confronto su specifici aspetti delle pratiche di responsabilità sociale. , RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 20 Pagina 12 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 05/11/2012 pressunE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 A CURA DI Vita (WWW. Vita. it) L'energia della gratuità diventa una «division» orporate social re« sponsability? Sì, certo, c'è anche quella. Ma non è che lo facciamo per quello. È che in azienda si lavora meglio quando esiste la dimensione della gratuità». Alla Dse, multi-utility bolognese che a oggi eroga gas e luce a 6omila famiglie in tutta Italia, si lavora, si fa business e lo si fa per far crescere il bilancio. Ma la "gratuità" è, da un anno, una delle divisioni strutturali dell'azienda, così come ci sono il marketing, le vendite, l'It. «Ogni due settimane una ventina di colleghi si trovano a discutere sui progetti cui destinare i fondi aziendali dedicati alsociale», spiega Marco Bernardi, 35 anni, responsabile di Dse social energy, la "divisione" social che ha il compito di gestire il 2% dell'utile netto annuale dell'azienda. Per il 2012 stiamo parlando di 2oomila euro, cifra destinata a salire in futuro, dato che la Dse sta vivendo una crescita vertiginosa (ha raddoppiato i clienti solo nell'ultimo anno, contando su 500 milioni di euro di fatturato). I dipendenti che danno il loro apporto all'attività sociale lo fanno a titolo volontario. «Ognuno presenta un proprio progetto e, se approvato dal gruppo, ne diventa referente», continua Bernardi. «Capita così che sia la segretaria a fare da capo progetto, e si ritrova il dirigente come suo sottoposto: questi ribaltamenti di gerarchia per un fine buono rimettono in gioco le relazioni, le migliorano». Dse social energy è attiva in quattro settori - educazione, povertà, ricerca e disabilità - e i finanziamenti vanno per i150% a macroprogetti (superiori a 3omila euro) come quello della Colletta alimentare, l'altra metà a microprogetti come, per quest'anno, il sostegno a Fides per la costruzione di un'aula in Kenya. Tre volte all'anno, poi, decine di dipendenti dedicano una giornata retribuita a opere di impegno sociale, mentre una trentina di loro ha accettato una minima decurtazione dello stipendio per attivare adozioni a distanza di bambini del Congo. L'attenzione all'altro va oltre l'attività della divisione social e contagia spesso anche altri ambiti aziendali. «Inpartenafiato con la cooperativa sociale Giotto - conferma Francesco Bernardi, padre di Marco e fondatore-presidente della Dse abbiamo assunto 28 detenuti del carcere di Padova per la nostra attività di cali center». RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 20 Pagina 13 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 05/11/2012 pressunE Periodicità: Quotidiano S°Ie rld CAS Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano rg2:11~152. Diffusione: 262.360 "17172111221213M-25MEMRDz.•:,J L:2-2 ,IIA.-52,5;n:,,,,A,g.::,2 ,,,225DZIMA-,511a,,W1,2à1,1MIVa;úgsà,w1.1,2.:-;15-asmerizrzmmiugugawag Sanità. Le iniziative a favore della salute femminile Con la medicina di genere più risparmie occupazione MARKA Lucilla Vazza «Promuovere la salute femminile è una missione impegnativa. Per questo l'associazionismo è uno dei terreni più adatti su cui far crescere progetti concreti, laddove gli enti pubblici richiedono tempi molto più lenti». Flavia Franconi, docente di farmacologia e da anni promotrice della medicina di genere, spiega così l'impegno che scienziati, economisti, ma anche persone semplicemente sensibili all'argomento portano avanti nella ricerca di soluzioni terapeutiche, ma non solo, a misura di donne. «Nel gruppo Giseg per la promozione della salute di genere, di cui sono presidente, siamo riusciti in poco tempo a portare avanti diverse iniziative parlando a target molto ampi. Attraverso la comunicazione sul web, con un linguaggio molto semplice, abbiamo realizzato, per esempio, una campagna sull'incontinenza femminile, che provoca disagi e imbarazzi in una notevole percentuale di over 45, ma che nemmeno è riconosciuta come patologia invalidante e i cui farmaci non sono rimborsabili dal Ssn». Ma la medicina di genere, in tempi di spending review della sanità pubblica, possiamo permettercela? «La salute attenta ai generi produce risparmi - continua Franconi perché permette di spendere meglio, dosando correttamente i medicinali, scegliendo quelli giusti. Inoltre, i Paesi più avanzati ci dimostrano che le politiche di genere producono occupazione». «Oggi negli ospedali, ma Una cura «rosa». La salute di genere, in cui l'Italia resta lontana dai livelli d'eccellenza del Nord Europa, permette di spendere meglio non solo, parlare di salute di genere non è più qualcosa di insolito - puntualizza Francesca Merzagora, presidente dell'Osservatorio nazionale sulla salute della donna -. Quando è nata la nostra iniziativa sentivamo il bisogno di colmare una lacuna di informazione rispetto alla salute femminile e con l'istituzione dei "bollini rosa" per gli ospedali più a misura di donna abbiamo misurato i passi avanti concreti delle aziende sanitarie». Un esempio è il numero crescente dei presidi che aderiscono a iniziative come "Ospedali porte aperte" di Onda, con l'erogazione di servizi gratuiti rispetto a una particolare patologia. Siamo ancora lontani dai livelli di eccellenza dei Paesi nordeuropei, però qualcosa si muove. Lo dimostra l'impegno della Sif, Società italiana di farmacologia, che quest'anno conferirà borse di studio del valore di 3omila euro per la "gen- der innovation" in campo farmacologico. Così come lo dimostra il cambio di mentalità nelle politiche di prevenzione al femminile, che non parlano più solamente di salute riproduttiva, ma spostano il focus sulle patologie cardiocircolatorie, sulle cronicità o sulle malattie respiratorie, in cui i livelli di mortalità delle donne sono in crescita costante. Nel 2013, l'Istituto superiore di sanità metterà a punto le prime linee guida di genere sulle malattie cardiovascolari, aprendo così le porte principali alla medicina di genere. Ma il ruolo del non profit resterà fondamentale: «La crisi chiede alle associazioni più servizi e meno teoria - chiarisce Annamaria Mancuso, fondatrice di Salute Donna Onlus, in prima linea sulla prevenzione dei tumori -: anche nell'associazionismo è tempo di spending review». RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 14 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 20 05/11/2012 pressunE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 C nv g t Da venerdì 9 a Bertinoro [a XII edizione Il ruolo dell'economia civile per il rilancio dello sviluppo Giunte alla dodicesima edizione, le «Giornate di B ertinoro per l'economia civile» sono ormai diventate l'appuntamento annuale di riferimento per studiosi e operatori del Terzo settore. Il convegno di quest'anno, intitolato «Modelli e proposte per uno sviluppo umano integrale», si terrà venerdì 9 e sabato io novembre presso il Centro universitario di Bertinoro, come sempre sotto l'egida di Aiccon, Associazione italiana per la promozio- ne della cultura della cooperazione e del non profit. Come spiega Stefano Zamagni, presidente della commissione scientifica, «le Giornate di Bertinoro vogliono essere non soltanto uno spazio di analisi delle tendenze in atto, ma anche e soprattutto un'occasione di confronto tra soggetti dell'economia civile, istituzioni e imprese per ragionare sul ruolo del Terzo Settore all'interno del nostro modello di sviluppo economico e sociale, con l'obiettivo di definire proposte per nuovi assetti». Un contributo originale è atteso, in particolare, dal mondo della cooperazione sociale, inteso come modalità capace di condividere strumenti e fini comuni. La due giorni di dibattito sarà anche arricchita dalla pres entazione di dati di fonte Istat, Banca d'Italia e Unioncamere in tema di occupazione, credito ed enti non profit. S.L. 0 RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 20 Pagina 15 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 E pressunE 05/11/2012 ROMAGNA FORLÌ & CESENA Periodicità: Quotidiano Direttore Responsabile: Franco Fregni Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. VOLONTARIATO La città non dimentica mai i piccoli del Bufalini Doni CESENA (Lu.Ca.) - Continua l'impegno da parte della città a favore della Pediatria dell'ospedale Bufalini di Cesena. Nei giorni scorsi il signor Massimo Montanari ha deciso di donare un televisore con maxischermo di ultima generazione, vinto partecipando a un concorso a premi organizzato dalla Banca Popolare di Ravenna, ai piccoli pazienti ricoverati in reparto per allietare il tempo trascorso in ospedale. Un piccolo prezioso gesto di solidarietà, al quale hanno voluto partecipare, una volta conosciuta la decisione del signor Montanari, anche il presidente della Banca Popolare di Ravenna Filippo Rinaldini e il direttore Pietro Giornelli, presenti al momento della consegna del televisore al dottor Mauro Pocecco, direttore dell'unità operativa di Pediatria dell'Ospedale Bufalini. Pagina 25 Non si sprecano gli armi Pagina 16 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE DI L VOCE ROMAGNA FORLÌ & CESENA Direttore Responsabile: Franco Fregni 05/11/2012 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. VOLONTARIATO Due associazioni che ci fanno riscoprire lo spirito delle festività chiedendo un gesto concreto Quest'anno a Natale regalate il vostro tempo ROMAGNA (Lu.Ca.) Natale è lontano? Non troppo se quest'anno si sceglie di donare il proprio tempo al posto o in aggiunta ai soliti regali. Nei giorni scorsi sono arrivate due proposte di altrettante associazioni alla ricerca di volontari per il periodo delle feste. La prima proposta di volontariato arriva da Mani Tese e riguarda la possibilità per ciascuno di partecipare, dal 1 al 24 dicembre, ad almeno un turno di circa 4 ore in una delle librerie presso cui l'associazione promuoverà l'iniziativa "Molto più di un pacchetto regalo!". Per il primo anno anche a Cesena, nella libreria Feltrinelli di Piazza della Li- bertà 4 saranno presenti dei volontari. http://www.assiprov.it La seconda proposta arriva dal CIAI (Centro Italiano Aiuti all'Infanzia): in tante piazze italiane tornerà infatti "il cioccolato che fa bene", l'iniziativa natalizia di raccolta fondi prevista per 1'1 e il 2 dicembre a sostegno di Alliance, un grande progetto che difende i diritti dei bambini in India, Afghanistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka. L'associazione ha bisogno di volontari per coprire il servizio sulle piazze ancora non raggiunte. Per info è possibile contattare lo 02.84844437 o scrivere a [email protected]. Pagina 25 Non si sprecano gli armi Pagina 17 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 ..s,P.■ E pressunE 05/11/2012 ROMAGNA FORLÌ & CESENA Direttore Responsabile: Franco Fregni Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. VOLONTARIATO La fotografia a tinte scure che emerge dal Rapporto Caritas 2012 su povertà ed esclusione sociale Cronache di un'Italia sempre più povera ROMAGNA (Lu.Ca.) — Italia sempre più povera, disoccupati in aumento, servizi sociali e associazioni di volontariato in difficoltà nel dare risposte. Questa la fotografia a tinte scure che emerge dal Rapporto Caritas 2012 su povertà ed esclusione sociale in Italia "ripartenti. Povertà croniche e inedite. Percorsi di risalita nella stagione della crisi'', presentato ufficialmente nei giorni scorsi, in occasione della Giornata internazionale di lotta alla povertà. I dati delle 220 Caritas diocesane tracciano con precisione le principali tendenze di mutamento, i percorsi di presa in carico delle persone, i progetti arti-crisi economica delle diocesi e la mappa dei servizi socio-assistenziali delle chiese locali. Il rapporto — che parte dai dati relativi al 2011 e al 2012 — evidenzia come la crisi economicofinanziaria abbia determinato l'e- stensione dei fenomeni di impoverimento ad ampi settori di popolazione, non sempre coincidenti con i "vecchi poveri" del passato. Aumentano soprattutto gli italiani, cresce la multi problematicità delle persone, con storie di vita complesse, di non Ma si sente il desiderio di ripartire facile risoluzione, che coinvolgono tutta la famiglia. La fragilità occupazionale è diffusa: rispetto al passato, i poveri sono sempre meno "working" e sempre più "poor". Aumentano gli anziani e le persone in età matura: la presenza in Caritas di pensionati e casalinghe è ormai una regola, non più l'eccezione. Si impoveriscono ulteriormente le famiglie immigrate e peggiorano le condizioni di vita degli emarginati gravi, esclusi da un welfare pubblico sempre più residuale. Nel primo semestre 2012 la situazione sembra aggravarsi ulteriormente. Le persone transitate nei Centri di Ascolto nei primi sei mesi del 2012 ammontano a 22.523 unità (erano state 31.335 persone in tutto il 2011). Se si mantenesse stabile tale andamento anche nel corso del secondo semestre 2012, l'aumento sarebbe pari al 33,5% per anno. Rispetto al 2011 si evidenziano già alcune linee di tendenza: aumentano gli italiani (+15,2%); stabili i disoccupati (59,5%); aumentano i problemi di povertà economica (+10,1%); diminuisce del 10,7% la presenza di persone senza dimora o con gravi problemi abitativi; aumentano gli interventi di erogazione di beni materiali (+ 44,5%). Le tendenze di peggioramento sono evidenti, ma dall'altro lato si registrano segni di speranza: una grande vitalità delle comunità locali, che hanno avviato esperienze di ogni tipo per contrastare le tendenze della marginalità sociale. Gli operatori Caritas narrano di un nuovo desiderio di ripartire, espresso da molte persone in difficoltà: affiora la volontà di rimettersi in gioco, l'aspirazione a migliorare la propria situazione. Aumentano le persone che richiedono ascolto personalizzato e inserimento lavorativo (+34,5 e +17%); aumentano del 122,5% le attività Caritas di orientamento (professionale, a servizi, a opportunità formative, ecc.) e aumenta del 174,8% il coinvolgimento di altri enti e organizzazioni. Pagina 26 ROMAGNA DONNA nograPiCCOla Santiago riminese ire di tilatalio;mpre pown Pagina 18 di 18 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 TF"-z•