Ufficio stampa
Rassegna stampa
lunedì 5 novembre 2012
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INDICE
Corriere Romagna Cesena
Parte questa sera l’8ª Settimana sociale diocesana
05/11/12
Protezione civile “gemellata”
3
4
05/11/12
Multa e stop per le auto dei volontari
5
05/11/12
Il Corriere Romagna Forlì
La biblioteca si affida agli “amici”
6
05/11/12
Wwf, assemblea del Forlivese
7
05/11/12
Il Sole 24 Ore
EVENTI: Contro i crimini forestali e le perforazioni
05/11/12
Oggi i premi Sodalitas Giornalismo
8
10
05/11/12
I bilanci online non bastano
11
05/11/12
I principi della Csr trovano una Carta
12
05/11/12
L'energia della gratuità diventa una division
13
05/11/12
Con la medicina di genere più risparmi e occupazione
05/11/12
Il ruolo dell'economia civile per il rilancio dello sviluppo
05/11/12
14
15
La Voce di Romagna Cesena
Doni La città non dimentica mai i piccoli del Bufalini
05/11/12
Quest’anno a Natale regalate il vostro tempo
16
17
05/11/12
Cronache di un’Italia sempre più povera
18
05/11/12
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pressunE
ci,o'r'fiere
di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
05/11/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Quattro incontri il lunedì sera che saranno "anticipati" da risultati di laboratori svolti dai giovani
Parte questa sera l'8a Settimana sociale diocesana
CESENA. Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli, è il
primo ospite della Settimana sociale: quattro incontri che si terranno i lunedì di novembre alle 21
a partire da oggi.
La Commissione diocesana
"Gaudium et Spes" e il servizio
diocesano di Pastorale Giovanile
hanno scelto 4 ambiti precisi per
affrontare la problematica giovanile: il lavoro, la Chiesa e a seguire l'impegno socio-politico e il volontariato. Aprirà il ciclo Andrea
Olivero, presidente nazionale delle Acli (Associazioni Cristiane
Lavoratori Italiani) che nella Sala pinacoteca della Cassa di Risparmio di Cesena, affronterà il
tema "I giovani e il lavoro".
"I giovani nella Chiesa, oggi e in
prospettiva" sarà l'argomento affrontato lunedì 12 novembre, nella chiesa di Sant'Agostino da
monsignor Domenico Sigalini,
vescovo di Palestrina (Roma).
Le esigenze e le potenzialità dei
giovani in rapporto all'impegno
socio-politico saranno il tema
dell'incontro di lunedì 19 novembre, nella Sala pinacoteca della
Cassa di Risparmio di Cesena,
con Marco Tarquinio, direttore
del quotidiano "Avvenire". Conclude la rassegna il 26 novembre,
nella Sala Pinacoteca della Crc, Edo Patriarca, già portavoce del
Forum Terzo Settore e neo presidente del Centro nazionale per il
Volontariato, con "I giovani e il
volontariato". L'8a edizione della
Settimana Sociale ha come novità
dei "laboratori" (coordinati dal
sociologo Giancarlo Dall'Ara)
che hanno coinvolto alcuni gruppi di giovani cesenati ed i cui risultati saranno presentati all'inizio di ogni serata.
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CronacatliCesere
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mani mette a fuoco i nodi
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ci,o'r'fiere
05/11/2012
Periodicità: Quotidiano
di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Protezione civile "gemellata"
Unione d'intenti per Savignano sui Rubicone e Cesena
Dopo tanta collaborazione siglato anche un patto
SAVIGNANO SIL RUBICONE. La Protezione
Civile comunale ha siglato il patto di gemellaggio con la neonata
Protezione Civile comunale di Cesena.
Il momento si è celebrato sabato 27 ottobre
alla Sala Rossa del Centro Culturale San Biagio
a Cesena. La firma del
patto ha formalizzato
un'amicizia che esisteva da tempo tra i due
gruppi. La Protezione
Civile di Savignano aveva accolto la chiamata
del Comune avvenuta
qualche tempo fa, mettendo a disposizione la
propria consolidata esperienza e un modello
operativo che funziona
con buoni risultati da
ormai quattro anni.
La collaborazione si è
rivelata utile sia in ordine alla redazione del
regolamento che per le
attività di divulgazione
delle tematiche della
protezione civile. «L'obiettivo di una collaborazione fattiva nel campo della Protezione Civile - dichiara l'assessore
alla Protezione Civile di
Savignano sul Rubicone
Nazzareno Mainarcli era e resta quello di una
azione comune, e quindi
più efficace, per la solidarietà e la sicurezza
delle rispettive cittadinanze».
Con la firma del documento di gemellaggio i
Sindaci Elena Battistini e Paolo Lucchi hanno voluto dare "piena affermazione al rispetto
della vita umana", impegnandosi ad una "migliore attività di protezione dell'ambiente, della qualità della vita e del
progresso scientifico e
culturale"; hanno inoltre impegnato le rispettiva Amministrazioni
in uno scambio "continuo e fattivo delle azioni
La cerimonia che ha sancito l'unione d'intenti
di prevenzione e protezione e nella diffusione
della conoscenza delle
tematiche della protezione civile oltre che
all'incentivazione delle
ricerche per lo sviluppo
dei sistemi locali di protezione civile". Tra le attività previste, la reciproca ospitalità e la realizzazione di eventi ad-
destrativi congiunti.
Oltre agli amministratori e ai volontari, era
presente alla cerimonia
Cosimo Golizia, già
funzionario del Dipartimento Nazionale della
Protezione Civile ed attuale vicepresidente
dell'Associazione Nazionale Disaster Manager.
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Adesso lastra& dimenticata
è dotata di asfalto gru.
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ci,o"'jr''' Fiere
di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
05/11/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Il caso. La polizia municipale ha rilevato delle irregolarità rispetto al codice della strada: un precedente che guarda a tutto il territorio
Multa e stop per le auto dei volontari
Trasporto disabili all'ospedale, sanzione e libretto sequestrato alla vettura Auser
CESENATICO. Vetture
fuori regola tra quelle che
offrono il trasporto di dializzati e disabili necessitanti di cure all'ospedale.
La polizia municipale
di Cesenatico in questi
giorni ha effettuato dei
controlli. Dai quali emerge, codice della strada alla mano, uno "stato d'irregolarità" che allarga lo
sguardo ad un po' tutto il
territorio (ed i Comuni)
del Cesenate.
Al momento i fatti sono
delineati in questa maniera: un veicolo dell'Auser è stato sanzionato (alcune centinaia di euro)
ed allo stesso è stato ritirato il libretto ed il diritto
di circolare.
Il contesto è quello dei
volontari che portano
all'ospedale (su richiesta)
dializzati e disabili che
necessitano di cure.
L'Ausl ha, per questo tipo
di servizio, dato in appalto i trasporti dei disabili e
dei dializzati ad un'azien-
da privata. Ma una consistente fetta del lavoro
viene comunque svolta
da associazioni di volontariato del territorio. In
questi giorni la Pm cesenaticense ha eseguito dei
controlli su veicoli che
compiono questo tipo di
trasporti ed ha elevato
contravvenzione con sanzione accessoria del sequestro del libretto di circolazione. Il motivo, codice della strada alla mano,
è semplice e difficilmente
contestabile. Il "noleggio
di vettura con autista" è
disciplinato da apposite
licenze e deve essere fatto
con veicoli appositamente immatricolati. La vettura Auser in questione è
una auto "normale" (come quella di qualsiasi
privato), di proprietà
dell'associazione. Chi usufruisce del servizio lo
fa su chiamata e non come socio dell'associazione (che in quel caso lo potrebbe assimilare ad un
"co-proprietario" del veicolo sanando la situazione).
Sul fatto che associazione come Auser compiano
un'opera meritoria, facendo muovere persone
natura assicurativa in caso di "trasporto irregolare" a fronte di un incidente stradale. Un grattacapo, questo, che può velocemente allargarsi a macchia d'olio a tutto il ter-
che altrimenti avrebbero
difficoltà a potersi curare, nessuno ha dubbi. I
problemi sono di natura
disciplinare rispetto al
codice della strada e potrebbero essere anche di
ritorio: viste le tante auto
come quella del'Auser
che quotidianamente
svolgono servizi simili in
tutto il comprensorio Cesenate.
Daniele Della Strada
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Multa e stop perle auto dei volontari
d'inizio anno studiando la città
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05/11/2012
Periodicità: Quotidiano
di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Il caso. Singolare esperienza da parte di un gruppo di 21 volontari impegnati a dare il loro tempo per l'efficienza della struttura comunale
La biblioteca si affida agli "amici"
L'assessore: «Spero aumentino per tenera aperta la "Saffi" anche di sera e la domenica»
FORLÌ. Crescono gli utenti, cala il personale e per
fare fronte alle esigenze dei sempre più numerosi
forlivesi e studenti fuori sede che si rivolgono alla
Biblioteca "Saffi", è nato un gruppo di volontari
che sta iniziando ad affiancare quotidianamente i
dipendenti nelle loro mansioni.
Sono gli "Amici della
Biblioteca", ventuno persone che dal febbraio
scorso hanno aderito
all'appello lanciato dagli
istituti culturali forlivesi
per coadiuvare il personale attivo alla "Saffi" nei
servizi di prestito librario, di presidio dell'emeroteca e delle sale di lettura, di sorveglianza e
controllo, di organizzazione di eventi culturali
anche nei fine settimana
e financo nello svolgimento di piccoli lavori di
manutenzione.
Folla. L'iniziativa nasce, appunto, dal paradosso in premessa: dal 2009 al
2011, le frequenze della biblioteca sono aumentate
da 35mila a circa 95mila
all'anno e ogni giorno circa 300 persone, di cui un
centinaio alla sezione dedicata ai ragazzi, vi fanno
riferimento per studiare,
assistere a presentazioni
e letture pubbliche o per
prendere in consultazione volumi. Prestito che
nel primo semestre
Il loro servizio ha preso
il via in settembre
L'afflusso di pubblico
nel 2011 è stato
di 95mila utenti
dell'anno è cresciuto del
15 per cento rispetto al
2011 e del 20 per cento
prendendo in esame i soli
dati di ottobre.
Tagli. A fronte di questo
rinnovato feeling tra cittadini, universitari, ricercatori e biblioteca, la
scure della "spending review" si è abbattuta sul
servizio. «Delle 23 persone che lavoravano alla
"Saffi", causa impossibilità di rinnovare i contratti a termine, ne sono
rimaste 17 - spiega l'assessore alla cultura, Patrick
Leech e questo ci ha costretto a prolungare l'orario estivo, più ridotto, sino al 23 settembre. In questa situazione, ma anche
al fine di mantenere la
-
Volontari in servizio per la biblioteca
connotazione del servizio
quale una "public library" aperta alla città, era
necessario trovare alternative e per questo abbiamo chiesto aiuto ai cittadini che hanno risposto
in modo straordinario».
Compiti. Gli "Amici della Biblioteca" hanno iniziato a dare il loro apporto da fine settembre, impegnandosi per un minimo di tre mesi a seconda
delle personali disponibi-
lità. Sono presenti sia nella gestione quotidiana,
sia in occasione di eventi.
Sono tanto uomini quanto donne, hanno un'età
compresa tra i 24 e i 60 anni e tra loro ci sono neo
laureati, insegnanti, esperti di computer grafic,
operai, pensionati, casalinghe e persino un ex regista Rai. Vi fanno parte,
poi, anche molti componenti del gruppo di 80
"Lettori volontari" costi-
tuitosi nei mesi scorsi e
molto attivo nelle iniziative rivolte ai bambini.
«Il loro inserimento sta iniziando ora - spiega Renata Penni, dirigente del
servizio Biblioteche e
Fondo Piancastelli - perché prima affrontano un
breve corso di formazione e poi lavorano con un
dipendente in qualità di
tutor. Il loro sostegno è
importante anche negli eventi serali e dei fine settimana quando lavorano
dietro le quinte per la presentazione di artisti e autori. Nel gruppo c'è un
piccolo insieme ristretto
di personalità della cultura forlivese e non, che
mette a disposizione dei
cittadini il proprio sapere, gratuitamente». E di
questo gruppetto "qualificato" fanno parte anche
Dario Fo e Franca Rame.
«Per aderire agli "Amici della Biblioteca" c'è
sempre tempo, basta recarsi a Palazzo del Merenda e chiedere di farne parte - spiega Leech -. Spero
che il gruppo cresca perché io alla possibilità di
tenere la biblioteca sempre aperta, anche di sera
e alla domenica, non ho
mai rinunciato».
Enrico Pasini
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La biblioteca. si affida agli "amici"
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05/11/2012
Periodicità: Quotidiano
di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Pietro Caricato
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Wwf, assemblea del Forlivese
Gli ambientalisti danno appuntamento a venerdì 9 novembre
FORLÌ. Si svolgerà venerdì prossimo,
9 novembre, alle 20.30 nel Centro per la
pace di via Anderlini, l'assemblea dei
soci del Wwf Italia del comprensorio
forlivese, da distinguersi dal Wwf forlivese che dal 2008 non è più una sezione
dell'associazione nazionale ma è diventata una associazione di volontariato
vera e propria, autonoma e guidata
dall'ingegner Alberto Conti. E' sarà proprio lui ad iniziare i lavori con la relazione sull'attività svolta nel comprensorio, illustrando poi le voci del bilancio
2012 e le necessarie modifiche allo statuto per adeguarlo alle direttive nazionali. Durante l'assemblea sarà possibile
diventare soci, sia del Wwf Italia sia del
Wwf Forlì; il costo della quota per quest'ultimo è di 10 euro all'anno. «Può diventare socio del Wwf Forlì - ricordano i
responsabili della sezione - solo chi è
contemporaneamente iscritto al Wwf Italia». La sezione locale dell'associazione ambientalista «è impegnata dal 1973
per la tutela dell'ambiente e del nostro
territorio; le principali tematiche affrontate riguardano: acqua, biodiversità. energia. mobilità sostenibile, rifiuti,
urbanistica e consumo dei suoli». L'appello, rivolto a tutta la cittadinanza, è
quello di «contributi di idee per migliorare l'efficacia dell'azione comune». Per
comunicazioni, via posta elettronica
per risparmiare carta, [email protected].
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press LinE
llsmerldus Enti
05/11/2012
Periodicità: Settimanale
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
III AMBIENTE / Wwf e Greenpeace tengono desta l'attenzione sugli attacchi alla natura e alle popolazioni
Contro i crimini forestali e le perforazioni
Pesca, boschi, colture. Le campagne di informazione delle associazioni ambientaliste
a foresta amazzonica è
L
sempre più a rischio. Questa volta per colpa del Nuovo
Codice Forestale.
In Israele, invece, è previsto un
programma di perforazioni
nella valle di Elah per cercare
petrolio. Intanto gli oceani sono alla "bancarotta" e le colture
Ogm stanno creando problemi
agli agricoltori americani dal
momento che hanno portato
allo sviluppo e la rapida diffusione di quasi due dozzine
di varietà di piante infestanti
resistenti ai diserbanti. Ma per
fortuna, per ognuno dei casi
citati in questo articolo, gruppi
di cittadini si sono organizzati per non fare passare queste
azioni sotto silenzio.
Per esempio, nel caso della deforestazione dell'Amazzonia e
per porre l'attenzione sui crimini forestali, è stata lanciata
una petizione per creare una
legge "Deforestazione Zero"
che è stati firmata da oltre
600mila persone. Per la legislazione brasiliana, se 1,4 milioni
di persone appoggeranno l'iniziativa, questa proposta potrà
approdare in Parlamento e diventare legge. Intanto, Jessica
Miller di Campagna Amazzonia, ha. scritto su Greenpeace
che "con un condono in vista,
il tasso di deforestazione negli
ultimi mesi ha superato quello
di tutto il 2011".
Invece, sul fronte delle perforazioni petrolifere nella valle di
Elah, oltre 500 israeliani si sono uniti a Greenpeace e hanno
dato vita a un enorme striscione umano con la scritta Stop:
messaggio rivolto al Primo
ministro Netanyahu per fermare l'esperimento. Lo scorso
15 ottobre, sul fronte della salvaguardia degli oceani, il Wwf
ha 'lanciato una civilissima
campagna europea per chiedere ai parlamentari Ue una
riforma della pesca che salvi
i mari e l'industria ittica. Si
tratta di una lettera su Internet
(www.wwf eu/stopbankrupting)
che verrà indirizzata automaticamente agli onorevoli della
commissione parlamentare
del Parlamento Europeo e del
comitato pesca (Pech). L'obiettivo è arrivare alla riforma della Pcp (Politica Comune della
Pesca) per assicurare che le popolazioni di specie pescate siano più abbondanti del livello
che permette il Massimo Rendimento Sostenibile (Bmsy)
entro il 2015. Finora i firmatari
sono stati 13.550.
Su fronte degli Ogm tolleranti agli erbicidi l'economista
agrario Charles Benbrook ha
elaborato per Greenpeace il
Rapporto Colture resistenti al
glifosato nell'Unione europea.
Si tratta di una ricerca unica
nel suo genere e i dati sono
molto interessanti.
La previsione parte dall'esperienza degli Stati Uniti. Secondo Benbrook, se gli agricoltori europei dovessero
utilizzare Ogm tolleranti agli
erbicidi con la stessa velocità
con cui è avvenuto negli Stati
Uniti, l'uso del glifosato nella
coltivazione del mais (la più
importante e ampiamente diffusa in Europa) aumenterebbe di oltre il 1.000% entro il
2025, e l'uso totale di erbicidi
raddoppierebbe. In pratica significherebbe consegnarsi alle
multinazionali del biotech. Per
questo Greenpeace auspica un
rafforzamento delle procedure di valutazione dei rischi
Ogm.
Buone notizie, invece, sul
fronte del cosiddetto "Protocollo Trasporti" della Convenzione delle Alpi. Approvato lo scorso dopo 20 anni di
attesa era il tassello mancante
della Convenzione Alpi: trattato internazionale che dal
1991 unisce tutti i Paesi alpini
per salvaguardare questo prezioso ecosistema e promuoverne lo sviluppo sostenibile.
Il provvedimento del "Protocollo Trasporti", l'ultimo dei
protocolli attuativi che l'Italia
non aveva ancora ratificato,
evita, per esempio, la nuova
autostrada Asti-Cuneo-Mercantour, la prosecuzione oltre
confine della Alemagna - A27
e il completamento oltre Brennero del cosiddetto Ti-Bre Tirreno- Brennero':
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Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
05/11/2012
Periodicità: Settimanale
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
"Politiche agricole comuni e riforme"
Per il Wwf segni di tracollo alimentare nel 2008
Bisogna ripensare allafiliera dell'intero sistema
a riforma della Politica Agricola Comune (Pac) in discusL
sione al Parlamento europeo è un'opportunità che i Paesi
dell'Unione Europea per aumentare la sostenibilità ambientale delle filiere agricole. Lo afferma una nota stampa del Wwf
Italia che sottolinea come
serva rafforzare le azioni per
lo sviluppo rurale, per la conservazione della biodiversità,
la gestione sostenibile delle risorse idriche e per contrastare
i cambiamenti climatici.
È da non sottovalutare anche
il rischio del tracollo alimentare. Secondo il Wwf se ne
sono osseraati segni premonitori già nel 2008, quando
i prezzi mondiali dei cereali
hanno subito un brusco raddoppio per una concomitanza di cause: da un alto per gli effetti dei cambiamenti climatici, e dall'altra strategia errate di
contrasto come la politica degli incentivi alle produzioni dei
biocarburanti che stanno progressivamente sottraendo terreni
alle produzioni alimentari e agli habitat naturali.
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CAS
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
05/11/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Diffusione: 262.360
COMUNICAZIONE SOCIALE
i premi
Sodalitas
Giornalismo
Oggi
Oggipomeriggio a Milano,
nella sala Falck di
Assolombarda (via
Chiaravalle 8), avranno luogo
le premiazioni della decima
edizione del premio Sodalitas
Giornalismo per il sociale,
manifestazione che, nel corso
degli anni, ha coinvolto oltre
1.500 giornalisti, che hanno
contribuito con 3mila
elaborati. Il «premio
speciale» sarà conferito per il
2012 al direttore del
quotidiano "La Stampa",
Mario,Calabresi, che
interverrà su "Il giornalismo
sociale tra racconto e
memoria", mentre Laura
Cantoni diAstarea
presenteràtma ricerca
sull'evoluzione del
giornalismo sociale in questi
ultimi dieci anni.I
partecipantipotranno,
inoltre, ritirare il "Libro d'oro
della comunicazione
sociale", che riunisce i
contributipiù significativi
espressi in occasione
dell'iniziativa.
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05/11/2012
pressunE
ll'erld CAS
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Diffusione: 262.360
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Sost
I
Una ricerca Lundquist mostra che la fiducia si crea con una strategia continua
and onlm
a e non bastano
Gli «stakeholders»
vanno informati
sempre e in caso
di eventi di rilievo
Elio Silva
Il bilancio di sostenibilità
pubblicato online è un documento indispensabile, ma non
sufficiente per sviluppare un
rapporto di fiducia tra le imprese e le diverse categorie di persone interessate alla Csr. Lo rileva la quinta edizione del questionario Lundquist per gli ODE-
ne Awards, realizzato dall'omonima società di consulenza sullabase di un formulario sottoposto a un campione di1.200 esperti e manager.
La ricerca, che sarà presentata ufficialmente nei prossimi
giorni, evidenzia come la comunicazione di sostenibilità online abbia ormai superato la fase
della mora pubblicazione del bilancio. Continua a diminuire, infatti, la percentuale di chi afferma che il sito aziendale serve soprattutto per scaricare o leggere questo documento: nel 2009
era 1'84% degli stakeholders,
nell'edizione di quest'anno appena la metà (51%). Gli utenti
hanno, viceversa, bisogno di da-
ti di performance (49%) o di informazioni relative agli obiettivi della società in campo sociale e ambientale (48%). Altre
priorità riguardano la necessità
di trovare spiegazioni dettagliate sulle azioni concrete di Csr
(38%), casistica (35%) e informazioni di contatto (27%).
«Il messaggio degli stakeholders è chiaro», commenta Joaldin Lundquist, promotore dei
Csr Online Awards. «Le aziende non devono rimanere in silenzio tra un bilancio e l'altro, soprattutto quando sono chiamate a rispondere a eventi o fatti di
rilievo per l'opinione pubblica».
PerJames Osborne, responsabile Csr di Lundquist, «la rete è il
51%
Chi legge la Csr
In base alla ricerca Lundquist,
solo uno stakeholder su due si
limita a leggere o scaricare i
bilancio online di sostenibilità:
nel 2009 era l'84%
49%
Dati di performance
Tra le priorità segnalate dagli
stakeho(ders spiccano il
bisogno di dati di performance
e spiegazioni dettagliate sulle
azioni concrete di Csr (38%)
canale privilegiato attraverso
cuilasocietàsimette ingioco per
il suo impegno sociale e ambientale. Per questo la presenza online di un'azienda non può essere
improvvisata, ma deve essere
frutto diunimpegno e diuna strategia continua».
Il questionario mette in evidenza, tra l'altro, come i consumatori attenti alle tematiche
ambientali spingano le società
a migliorare le politiche di sostenibilità. L'input dei consumatori è addirittura valutato
dai manager come più importante rispetto a ragioni di business, quali una maggiore efficienza e competitività.
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05/11/2012
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ll'erld CAS
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 331.753
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
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SosCenibiblà/2. All'iniziativa hanno già aderito molti parlamentari
I princìpi della Csr trovano una Carta
L'impegno sociale delle imprese, le iniziative a favore dei dipendenti, l'attenzione all'ambiente, il sostegno all'arte e alla cultura in Italia sono in crescita nonostante la crisi e producono un valore economico di oltre un miliardo l'anno, oltre a un effetto di coesione sociale ancora difficile da
quantificare con modalità scienti-
ficamente condivise. Per crescere ancora nelle politiche di Csr,
però, le aziende chiedono alle istituzioni maggiori riconoscimenti
e una chiara collaborazione. È
quanto è stato rimarcato la settimana scorsa a Roma alla presentazione della Carta della responsabilità sociale d'impresa, promossa dall'Osservatorio Socialis
di Errepi comunicazione ed illustrata a parlamentari di tutti gli
schieramenti. La Carta è il frutto
delle indicazioni di un campione
rappresentativo delle aziende italiane impegnate nel sociale e sintetizza in nove punti gli aspetti
considerati fondamentaliper l'affermazione della Csr, dagli incentivi fiscali a una precisa condivi-
sione dei sistemi di rendicontazione, dalla messa in atto di politiche di partecipazione fino àun efficace sistema di controlli.
«In Italia sette aziende su dieci
con oltre ioo dipendenti si impegnano con investimenti mirati
nel sociale -ha ricordato Roberto
Orsi, direttore dell'Osservatorio
Socialis - Adesso è necessario
che cresca l'attenzione al fenomeno anche da parte delle istituzioni: servono norme, programmi di
sensibilizzazione, standard minimi e riconoscimenti».
La Carta ha già raccolto
l'adesione di numerosi parlamentari di diversi gruppi politici e i promotori dell'iniziativa hanno assunto l'impegno di
approfondire in sede di commissione il confronto su specifici aspetti delle pratiche di responsabilità sociale.
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Periodicità: Quotidiano
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Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
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A CURA DI Vita (WWW. Vita. it)
L'energia della gratuità
diventa una «division»
orporate social re« sponsability? Sì, certo, c'è anche quella.
Ma non è che lo facciamo per
quello. È che in azienda si lavora meglio quando esiste la dimensione della gratuità». Alla
Dse, multi-utility bolognese
che a oggi eroga gas e luce a
6omila famiglie in tutta Italia, si
lavora, si fa business e lo si fa
per far crescere il bilancio. Ma
la "gratuità" è, da un anno, una
delle divisioni strutturali
dell'azienda, così come ci sono
il marketing, le vendite, l'It.
«Ogni due settimane una ventina di colleghi si trovano a discutere sui progetti cui destinare i
fondi aziendali dedicati alsociale», spiega Marco Bernardi, 35
anni, responsabile di Dse social energy, la "divisione" social che ha il compito di gestire
il 2% dell'utile netto annuale
dell'azienda. Per il 2012 stiamo
parlando di 2oomila euro, cifra
destinata a salire in futuro, dato che la Dse sta vivendo una
crescita vertiginosa (ha raddoppiato i clienti solo nell'ultimo anno, contando su 500 milioni di euro di fatturato). I dipendenti che danno il loro apporto all'attività sociale lo fanno a titolo volontario. «Ognuno presenta un proprio progetto e, se approvato dal gruppo,
ne diventa referente», continua Bernardi. «Capita così che
sia la segretaria a fare da capo
progetto, e si ritrova il dirigente come suo sottoposto: questi
ribaltamenti di gerarchia per
un fine buono rimettono in gioco le relazioni, le migliorano».
Dse social energy è attiva in
quattro settori - educazione, povertà, ricerca e disabilità - e i finanziamenti vanno per i150% a
macroprogetti (superiori a
3omila euro) come quello della
Colletta alimentare, l'altra metà a microprogetti come, per
quest'anno, il sostegno a Fides
per la costruzione di un'aula in
Kenya. Tre volte all'anno, poi,
decine di dipendenti dedicano
una giornata retribuita a opere
di impegno sociale, mentre una
trentina di loro ha accettato
una minima decurtazione dello
stipendio per attivare adozioni
a distanza di bambini del Congo. L'attenzione all'altro va oltre l'attività della divisione social e contagia spesso anche altri ambiti aziendali. «Inpartenafiato con la cooperativa sociale
Giotto - conferma Francesco
Bernardi, padre di Marco e fondatore-presidente della Dse abbiamo assunto 28 detenuti
del carcere di Padova per la nostra attività di cali center».
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Sanità. Le iniziative a favore della salute femminile
Con la medicina di genere
più risparmie occupazione
MARKA
Lucilla Vazza
«Promuovere la salute
femminile è una missione impegnativa. Per questo l'associazionismo è uno dei terreni più
adatti su cui far crescere progetti concreti, laddove gli enti
pubblici richiedono tempi molto più lenti». Flavia Franconi,
docente di farmacologia e da
anni promotrice della medicina di genere, spiega così l'impegno che scienziati, economisti,
ma anche persone semplicemente sensibili all'argomento
portano avanti nella ricerca di
soluzioni terapeutiche, ma
non solo, a misura di donne.
«Nel gruppo Giseg per la promozione della salute di genere, di cui sono presidente, siamo riusciti in poco tempo a
portare avanti diverse iniziative parlando a target molto ampi. Attraverso la comunicazione sul web, con un linguaggio
molto semplice, abbiamo realizzato, per esempio, una campagna sull'incontinenza femminile, che provoca disagi e
imbarazzi in una notevole percentuale di over 45, ma che
nemmeno è riconosciuta come patologia invalidante e i
cui farmaci non sono rimborsabili dal Ssn».
Ma la medicina di genere,
in tempi di spending review
della sanità pubblica, possiamo permettercela? «La salute
attenta ai generi produce risparmi - continua Franconi
perché permette di spendere
meglio, dosando correttamente i medicinali, scegliendo
quelli giusti. Inoltre, i Paesi
più avanzati ci dimostrano
che le politiche di genere producono occupazione».
«Oggi negli ospedali, ma
Una cura «rosa». La salute di genere, in cui l'Italia resta lontana dai
livelli d'eccellenza del Nord Europa, permette di spendere meglio
non solo, parlare di salute di genere non è più qualcosa di insolito - puntualizza Francesca
Merzagora, presidente dell'Osservatorio nazionale sulla salute della donna -. Quando è nata
la nostra iniziativa sentivamo
il bisogno di colmare una lacuna di informazione rispetto alla salute femminile e con l'istituzione dei "bollini rosa" per
gli ospedali più a misura di
donna abbiamo misurato i passi avanti concreti delle aziende sanitarie». Un esempio è il
numero crescente dei presidi
che aderiscono a iniziative come "Ospedali porte aperte" di
Onda, con l'erogazione di servizi gratuiti rispetto a una particolare patologia.
Siamo ancora lontani dai livelli di eccellenza dei Paesi
nordeuropei, però qualcosa si
muove. Lo dimostra l'impegno
della Sif, Società italiana di farmacologia, che quest'anno conferirà borse di studio del valore di 3omila euro per la "gen-
der innovation" in campo farmacologico. Così come lo dimostra il cambio di mentalità
nelle politiche di prevenzione
al femminile, che non parlano
più solamente di salute riproduttiva, ma spostano il focus
sulle patologie cardiocircolatorie, sulle cronicità o sulle malattie respiratorie, in cui i livelli di mortalità delle donne sono in crescita costante.
Nel 2013, l'Istituto superiore di sanità metterà a punto le
prime linee guida di genere
sulle malattie cardiovascolari, aprendo così le porte principali alla medicina di genere.
Ma il ruolo del non profit resterà fondamentale: «La crisi
chiede alle associazioni più
servizi e meno teoria - chiarisce Annamaria Mancuso, fondatrice di Salute Donna
Onlus, in prima linea sulla prevenzione dei tumori -: anche
nell'associazionismo è tempo
di spending review».
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C nv g t Da venerdì 9 a Bertinoro [a XII edizione
Il ruolo dell'economia civile
per il rilancio dello sviluppo
Giunte alla dodicesima
edizione, le «Giornate di B ertinoro per l'economia civile» sono ormai diventate l'appuntamento annuale di riferimento
per studiosi e operatori del
Terzo settore. Il convegno di
quest'anno, intitolato «Modelli e proposte per uno sviluppo
umano integrale», si terrà venerdì 9 e sabato io novembre
presso il Centro universitario
di Bertinoro, come sempre sotto l'egida di Aiccon, Associazione italiana per la promozio-
ne della cultura della cooperazione e del non profit.
Come spiega Stefano Zamagni, presidente della commissione scientifica, «le Giornate
di Bertinoro vogliono essere
non soltanto uno spazio di analisi delle tendenze in atto, ma
anche e soprattutto un'occasione di confronto tra soggetti
dell'economia civile, istituzioni e imprese per ragionare sul
ruolo del Terzo Settore all'interno del nostro modello di sviluppo economico e sociale,
con l'obiettivo di definire proposte per nuovi assetti».
Un contributo originale è atteso, in particolare, dal mondo
della cooperazione sociale, inteso come modalità capace di
condividere strumenti e fini comuni. La due giorni di dibattito
sarà anche arricchita dalla pres entazione di dati di fonte
Istat, Banca d'Italia e Unioncamere in tema di occupazione,
credito ed enti non profit.
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ROMAGNA
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VOLONTARIATO
La città
non dimentica mai
i piccoli del Bufalini
Doni
CESENA (Lu.Ca.) - Continua l'impegno da parte della città a favore della
Pediatria dell'ospedale Bufalini di Cesena. Nei giorni scorsi il signor Massimo Montanari ha deciso di donare un
televisore con maxischermo di ultima
generazione, vinto partecipando a un
concorso a premi organizzato dalla
Banca Popolare di Ravenna, ai piccoli
pazienti ricoverati in reparto per allietare il tempo trascorso in ospedale.
Un piccolo prezioso gesto di solidarietà, al quale hanno voluto partecipare, una volta conosciuta la decisione del signor Montanari, anche il presidente della Banca Popolare di Ravenna Filippo Rinaldini e il direttore
Pietro Giornelli, presenti al momento
della consegna del televisore al dottor Mauro Pocecco, direttore dell'unità operativa di Pediatria dell'Ospedale Bufalini.
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Non si sprecano gli armi
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DI
L VOCE
ROMAGNA
FORLÌ &
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Direttore Responsabile: Franco Fregni
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Periodicità: Quotidiano
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VOLONTARIATO Due associazioni che ci fanno riscoprire
lo spirito delle festività chiedendo un gesto concreto
Quest'anno a Natale
regalate il vostro tempo
ROMAGNA (Lu.Ca.) Natale è lontano? Non
troppo se quest'anno
si sceglie di donare il
proprio tempo al posto
o in aggiunta ai soliti
regali. Nei giorni scorsi
sono arrivate due proposte di altrettante associazioni alla ricerca
di volontari per il periodo delle feste. La
prima proposta di volontariato arriva da Mani Tese e riguarda
la possibilità per ciascuno di partecipare,
dal 1 al 24 dicembre, ad almeno un turno di circa 4 ore in una delle librerie
presso cui l'associazione promuoverà l'iniziativa "Molto più di un pacchetto regalo!". Per il primo anno anche a Cesena,
nella libreria Feltrinelli di Piazza della Li-
bertà 4 saranno presenti dei volontari.
http://www.assiprov.it
La seconda proposta
arriva dal CIAI (Centro
Italiano Aiuti all'Infanzia): in tante piazze italiane tornerà
infatti "il cioccolato
che fa bene", l'iniziativa natalizia di raccolta
fondi prevista per 1'1 e
il 2 dicembre a sostegno di Alliance, un grande progetto che
difende i diritti dei bambini in India, Afghanistan, Nepal, Bangladesh e Sri
Lanka. L'associazione ha bisogno di volontari per coprire il servizio sulle piazze
ancora non raggiunte. Per info è possibile contattare lo 02.84844437 o scrivere
a [email protected].
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Non si sprecano gli armi
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ROMAGNA
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VOLONTARIATO La fotografia a tinte scure che emerge dal Rapporto Caritas 2012 su povertà ed esclusione sociale
Cronache di un'Italia sempre più povera
ROMAGNA (Lu.Ca.) — Italia sempre
più povera, disoccupati in aumento,
servizi sociali e associazioni di volontariato in difficoltà nel dare risposte. Questa la fotografia a tinte scure
che emerge dal Rapporto Caritas
2012 su povertà ed esclusione sociale in Italia "ripartenti. Povertà croniche e inedite. Percorsi di risalita nella stagione della crisi'', presentato ufficialmente nei giorni scorsi, in occasione della Giornata internazionale di lotta alla povertà. I dati delle
220 Caritas diocesane tracciano con
precisione le principali tendenze di
mutamento, i percorsi di presa in carico delle persone, i progetti arti-crisi economica delle diocesi e la mappa dei servizi socio-assistenziali delle chiese locali. Il rapporto — che parte dai dati relativi al 2011 e al 2012 —
evidenzia come la crisi economicofinanziaria abbia determinato l'e-
stensione dei fenomeni di impoverimento ad ampi settori di popolazione, non sempre coincidenti con i
"vecchi poveri" del passato. Aumentano soprattutto gli italiani, cresce la
multi problematicità delle persone,
con storie di vita complesse, di non
Ma si sente
il desiderio
di ripartire
facile risoluzione, che coinvolgono
tutta la famiglia. La fragilità occupazionale è diffusa: rispetto al passato,
i poveri sono sempre meno
"working" e sempre più "poor". Aumentano gli anziani e le persone in
età matura: la presenza in Caritas di
pensionati e casalinghe è ormai una
regola, non più l'eccezione. Si impoveriscono ulteriormente le famiglie
immigrate e peggiorano le condizioni di vita degli emarginati gravi, esclusi da un welfare pubblico sempre più residuale. Nel primo semestre 2012 la situazione sembra aggravarsi ulteriormente. Le persone transitate nei Centri di Ascolto nei primi
sei mesi del 2012 ammontano a
22.523 unità (erano state 31.335 persone in tutto il 2011). Se si mantenesse stabile tale andamento anche
nel corso del secondo semestre 2012,
l'aumento sarebbe pari al 33,5% per
anno. Rispetto al 2011 si evidenziano
già alcune linee di tendenza: aumentano gli italiani (+15,2%); stabili i disoccupati (59,5%); aumentano i problemi di povertà economica
(+10,1%); diminuisce del 10,7% la
presenza di persone senza dimora o
con gravi problemi abitativi; aumentano gli interventi di erogazione di
beni materiali (+ 44,5%). Le tendenze di peggioramento sono evidenti,
ma dall'altro lato si registrano segni
di speranza: una grande vitalità delle
comunità locali, che hanno avviato
esperienze di ogni tipo per contrastare le tendenze della marginalità
sociale. Gli operatori Caritas narrano
di un nuovo desiderio di ripartire, espresso da molte persone in difficoltà: affiora la volontà di rimettersi
in gioco, l'aspirazione a migliorare
la propria situazione. Aumentano le
persone che richiedono ascolto personalizzato e inserimento lavorativo
(+34,5 e +17%); aumentano del
122,5% le attività Caritas di orientamento (professionale, a servizi, a opportunità formative, ecc.) e aumenta
del 174,8% il coinvolgimento di altri
enti e organizzazioni.
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ROMAGNA DONNA
nograPiCCOla Santiago
riminese
ire di tilatalio;mpre pown
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