24 Mercoledì 5 Dicembre 2007 P RO P RIE TÀ I M M OB I L I A R E Si è svolto a Piacenza un convegno a tema organizzato da Confedilizia Il sistema bonifica non regge Nei confronti di consorzi proteste e malcontento S i è svolto alla Sala convegni Banca di Piacenza del capoluogo emiliano (affollata di professionisti e di interessati alla materia) il Convegno nazionale organizzato dalla Confedilizia sul tema «Contributi di bonifica, quando non sono dovuti». I lavori sono stati aperti dal presidente dell’organizzazione della proprietà immobiliare Corrado Sforza Fogliani che, citando una casistica abnorme, che interessa un po’ tutta Italia, ha fatto presente che «il sistema bonifica», così com’è congegnato «non può resistere»: troppe sono le proteste, troppo è il malcontento, «il malgoverno dei consorzi», ha detto il presidente confederale, «rischia di condannarli alla pubblicazione, facendo venir meno la loro autonomia». Sono poi intervenuti i relatori sui diversi temi interessanti la bonifica. Il professor Vittorio Angiolini, ordinario di diritto costituzionale all’università di Milano, parlando sul tema «Acque reflue e acque DECALOGO meteoriche: perché non si deve pagare il contributo ai consorzi», ha sottolineato, in particolare, come il rapporto tra consorzi e proprietari sia regolato unicamente dalle leggi dello stato, a nulla rilevando le leggi regionali e la definizione che esse danno di «opera di bonifica»: spesse volte le regioni lo fanno per non finanziare esse stesse quelle opere, ma scaricarne il finanziamento sui privati proprietari, attraverso i contributi consortili. Parlando sul tema «Contributo consortile e piano di classifica», il professor Franco Francario, ordinario di diritto amministrativo a Siena, ha evidenziato che i piani di classifica consortili devono essere una specie di tabella millesimale e basta, e che possono quindi regolare esclusivamente i rapporti con la contribuenza, non potendo invece minimamente legittimare nuove funzioni dei consorzi. Ha anche specificato che i piani di classifica devono prevedere un indice di contribuenza per singoli immobili. I ESECUZIONI Vacanze, locazioni facili Sfratti, guardie in campo Per tutti coloro che abbiano deciso di dare in affitto per la stagione invernale la propria casa di villeggiatura, dal sito della Confedilizia (www.confedilizia. it) è possibile attingere ogni utile informazione in merito e scaricare materiale di grande utilità come: - il decalogo per una villeggiatura senza liti, con tutte le istruzioni per utilizzare al meglio i contratti tipo predisposti dalla Confedilizia per le locazioni di breve durata (i cui modelli sono richiedibili presso le associazioni territoriali dell’organizzazione, i cui indirizzi possono essere reperiti telefonando al numero 06.679.34.89); - il cartoncino del tempo, col quale il proprietario può fornire informazioni climatiche al proprio ospite (come si usa fare nei migliori alberghi), prelevando i dati sul sito della Confedilizia; - il libretto d’uso della casa di villeggiatura, mediante il quale l’inquilino può acquisire le notizie tecniche sugli impianti domestici (impianto elettrico, dell’acqua, del gas ecc.) presenti nell’abitazione nonché indicazioni sui principali punti di riferimento della zona (dalle farmacie ai ristoranti); - il decalogo dello sciatore, da consegnare a tutti gli appassionati di sci, e contenente regole di carattere comportamentale che gli utenti delle piste devono rispettare per evitare conseguenze di natura civile e penale. Risulta che in alcune città d’Italia le questure abbiano rappresentato agli ufficiali giudiziari l’impossibilità di assicurare la forza pubblica per le esecuzioni di rilascio (sfratti). La circostanza, rileva una nota della Confedilizia, dimostra la situazione in cui è oggi l’Italia. L’invocata «impossibilità» di prestare assistenza all’esecuzione degli sfratti, rileva ancora la Confedilizia, non esime lo stato dalla responsabilità di risarcimento dei danni, estensibile anche oltre la persona giuridica statuale ove tale impossibilità non risultasse dimostrata. In ogni caso, l’assistenza della forza pubblica per le esecuzioni degli sfratti non è obbligatoria e, anzi, essa è vista come eccezionale dal codice di procedura civile e solo per i casi in cui, per vincere resistenze consistenti e provate, sia effettivamente necessario supportare con la forza gli atti che l’ufficiale giudiziario è tenuto a compiere per mandato dell’autorità. La Confedilizia invita gli ufficiali giudiziari a svolgere serenamente il proprio compito, indipendentemente dall’assistenza della forza pubblica, e i proprietari ad assicurare, in occasione degli sfratti, la presenza di guardie private in funzione dei compiti dalla legge a queste ultime affidati. «Caratteri del beneficio di bonifica» sono stati specificati dall’avvocato Pilade Frattini di Bergamo: deve essere un beneficio diretto, specifico, non potenziale, mentre può essere generale ma non generico. Il beneficio deve inoltre essere incrementativo del valore dell’immobile e non può consistere in un danno evitato. Il giudice tributario della Commissione regionale di Perugia, professor Alfredo Quarchioni, si è dal canto suo soffermato in un’accurata disamina delle problematiche del settore, sottolineando come il beneficio esistente debba essere annualmente aggiornato e verificato; ha anche evidenziato che le acque reflue rientrano (Codice dell’ambiente: art. 74, lett. i) tra le acque meteoriche, che devono quindi essere smaltite dal servizio di fognatura. Da ultimo, ha tenuto una relazione l’avvocato Giacinto Marchesi di Piacenza evidenziando che le commissioni tributarie possono disapplicare i piani di classifica illegittimi. Fra Brevi Affitti. Affi A ffitti. Il presidente della Confedilizia ha dichiarato: «La presa di posizione dei segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil contro la misura di rilancio dell’affitto costituita dal varo della cedolare secca del 20%, è quantomeno curiosa. Si vogliono, in sostanza, far male da soli. Ma se lo hanno fatto, avranno certo le loro buone ragioni, anche al di là della visione prettamente dirigistica che permea di sé una presa di posizione del genere». Denuncia pozzi entro il 31 dicembre. In seguito all’ultima delle numerose proroghe gli interventi nel dibattito, quello dell’avvocato De Carolis di Grosseto, il quale ha sostenuto che solo gli immobili esistenti all’interno di un perimetro di bonifica trascritto sono soggetti alla contribuenza. Nel corso della riunione ha parlato (ai quali è stato fornito ampio materiale documentario) anche l’on. Foti, che ha illustrato una sua proposta di legge che abroga la possibilità dei consorzi di pretendere il pagamento dei contributi consortili in via coattiva mediante ruoli esecutivi (che non sono vistati da alcuno): «È un privilegio attribuito ai consorzi da una vecchia legge del 1933», ha detto il parlamentare di An, «che deve essere eliminato nel momento in cui da poche e limitate zone di bonifica integrale (dove si giustificava il sistema esattoriale in questione, per le imponenti opere effettuate) il sistema consortile e la pretesa obbligatorietà dei contributi è stata estesa praticamente a tutta Italia». n nel tempo succedutesi, è a attualmente fissato al 31 d dicembre 2007 il termine p per effettuare, secondo le modalità stabilite dalle singole regioni, la denuncia dei pozzi. Si ricorda che per i pozzi a uso domestico o agricolo è sufficiente l’autocertificazione e che è soggetta a sanzione soltanto l’omessa denuncia dei pozzi diversi da quelli adibiti a usi domestici (per tali intendendosi anche quelli utilizzati per annaffiare giardini od orti e abbeverare il bestiame). La presentazione della denuncia estingue ogni eventuale precedente illecito amministrativo per omessa denuncia. Questa pagina viene pubblicata ogni primo mercoledì del mese ed è realizzata dall’ UFFICIO STAMPA della CONFEDILIZIA L’ORGANIZZAZIONE DELLA PROPRIETÀ IMMOBILIARE Gli interessati possono avere maggiori informazioni dal mensile Confedilizia notizie e rivolgendosi alle oltre 200 sedi territoriali, presenti in tutti i capoluoghi di provincia e anche nei maggiori centri. Presso le Associazioni aderenti alla Confederazione, i soci possono avere una qualificata e valida assistenza in materia locatizia e per la stipula e gestione dei contratti di locazione sia liberi che con agevolazioni fiscali nonché ogni consulenza (tributaria, catastale, condominiale, portierato, colf, ecc.) e ogni utile servizio (assistenza fiscale CAF, registrazione telematica contratti, ecc.). Tramite le Associazioni territoriali (che curano la tenuta dei Registri locali amministratori) gli amministratori condominiali possono iscriversi al Registro nazionale amministratori della Confedilizia nonché utilizzare il Servizio assistenza amministratori. Presso le stesse Associazioni gli iscritti possono fruire gratuitamente del Servizio di visure catastali on-line e tutelarsi contro il rischio di morosità del proprio inquilino grazie al Servizio Garanzia Affitto. Per informazioni sulle strutture locali della Confedilizia tf 06/6792532 (r.a.) CONFEDILIZIA dal 1883 a difesa del proprietario di casa Presidenza e Segreteria generale - via Borgognona, 47 - 3º piano - 00187 Roma tf 06/6793489 (r.a.) - fax 06/6793447 Uffici operativi - via Borgognona, 47 - 2º piano - 00187 Roma tf 06/69942495 (r.a.) - fax 06/6796051 Uffici amministrativi - via della Vite, 32 - 00187 Roma tf 06/6798742 (r.a.) - fax 06/69797107 Uffici Organizzazioni collegate - via Emauele Gianturco, 5 - 00196 Roma tf 06/32650952 (r.a.) - fax 06/32652673 Uffici Enti bilaterali - corso Trieste, 10 - 00198 Roma tf 06/44251191 (r.a.) - fax 06/44251456 www.confedilizia.it www.confedilizia.eu APPELLO AI POLITICI Rilanciare l’affitto è necessario Ventitré organizzazioni protestano insieme alla Confedilizia perché la Finanziaria trascura la casa, e l’immobiliare in genere, ma trascura soprattutto l’affitto, in un momento in cui occorre invece un suo rilancio. In un appello alle forze politiche, le ventiquattro organizzazioni dell’intero mondo immobiliare rilevano come l’affitto significhi mobilità sul territorio e opportunità per intere categorie (universitari e dipendenti statali, soprattutto), e costituisca oggi una possibile via di fuga nella crisi dei mutui. «Perché ritorni l’affitto (con conseguente calmieramento dei canoni), deve, sottolineano le ventiquattro organizzazioni, ritornare la redditività dell’affitto, oggi azzerata dall’imposizione fiscale, locale ed erariale. Ma la Finanziaria non prevede, neppure per i contratti calmierati, la cedolare secca sui redditi da locazione, l’unica misura in grado di coniugare emersione da contratti illegali e ripristino della redditività». Secondo le organizzazioni «non cogliere l’occasione della Finanziaria per ridare redditività all’affitto sarebbe una scelta di una gravità enorme». Insieme con la Confedilizia hanno sottoscritto l’appello alle forze politiche le seguenti organizzazioni: AgiaiAssociazione geometri italiani amministratori immobiliari; Aici-Associazione italiana consulenti e gestori immobiliari; Alac-Associazione liberi amministratori condominiali; AmpicAssociazione multiproprietari italiani; Anama-Associazione nazionale agenti e mediatori d’affari; Anbba-Associazione nazionale bed & breakfast e affittacamere; Appc-Associazione piccoli proprietari case; AsagesAssociazione archivi gentilizi e storici; Aspesi-Associazione nazionale società immobiliari; Assindatcolf-Associazione sindacale nazionale datori di lavoro colf; Assotrusts-Coordinamento trusts immobiliari; Cites-Coordinamento italiani all’estero; Cncc-Consiglio nazionale dei centri commerciali; Cnr Casa coordinamento nazionale case riscatto edilizia pubblica; Confcasalinghe-Confederazione nazionale casalinghe; Coram-Coordinamento registri amministratori. Fiabci-Federazione internazionale delle professioni immobiliari; FiaipFederazione italiana agenti immobiliari professionali; Fimaa-Federazione italiana mediatori agenti d’affari; Fimpe-Fondo integrativo multiservizi proprietari edilizi; Gesticond-Libera associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari; Isivi-Istituto italiano di valutazione immobiliare; Unioncasa-Associazione nazionale proprietari di casa.