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Mercoledì 5 Dicembre 2007
P RO P RIE TÀ I M M OB I L I A R E
Si è svolto a Piacenza un convegno a tema organizzato da Confedilizia
Il sistema bonifica non regge
Nei confronti di consorzi proteste e malcontento
S
i è svolto alla Sala convegni Banca di Piacenza del
capoluogo emiliano (affollata di professionisti e di
interessati alla materia) il Convegno nazionale organizzato dalla
Confedilizia sul tema «Contributi
di bonifica, quando non sono dovuti». I lavori sono stati aperti dal
presidente dell’organizzazione della proprietà immobiliare Corrado
Sforza Fogliani che, citando una
casistica abnorme, che interessa
un po’ tutta Italia, ha fatto presente che «il sistema bonifica», così
com’è congegnato «non può resistere»: troppe sono le proteste, troppo
è il malcontento, «il malgoverno
dei consorzi», ha detto il presidente confederale, «rischia di condannarli alla pubblicazione, facendo
venir meno la loro autonomia».
Sono poi intervenuti i relatori sui
diversi temi interessanti la bonifica. Il professor Vittorio Angiolini,
ordinario di diritto costituzionale
all’università di Milano, parlando
sul tema «Acque reflue e acque
DECALOGO
meteoriche: perché non si deve pagare il contributo ai consorzi», ha
sottolineato, in particolare, come il
rapporto tra consorzi e proprietari
sia regolato unicamente dalle leggi dello stato, a nulla rilevando le
leggi regionali e la definizione che
esse danno di «opera di bonifica»:
spesse volte le regioni lo fanno per
non finanziare esse stesse quelle
opere, ma scaricarne il finanziamento sui privati proprietari,
attraverso i contributi consortili.
Parlando sul tema «Contributo
consortile e piano di classifica», il
professor Franco Francario, ordinario di diritto amministrativo a
Siena, ha evidenziato che i piani di
classifica consortili devono essere
una specie di tabella millesimale e
basta, e che possono quindi regolare esclusivamente i rapporti con la
contribuenza, non potendo invece
minimamente legittimare nuove
funzioni dei consorzi. Ha anche
specificato che i piani di classifica
devono prevedere un indice di contribuenza per singoli immobili. I
ESECUZIONI
Vacanze,
locazioni
facili
Sfratti,
guardie
in campo
Per tutti coloro che abbiano deciso di dare in affitto per la stagione invernale la propria casa
di villeggiatura, dal sito della
Confedilizia (www.confedilizia.
it) è possibile attingere ogni
utile informazione in merito e
scaricare materiale di grande
utilità come:
- il decalogo per una villeggiatura senza liti, con tutte le istruzioni per utilizzare al meglio i
contratti tipo predisposti dalla
Confedilizia per le locazioni di
breve durata (i cui modelli sono
richiedibili presso le associazioni territoriali dell’organizzazione, i cui indirizzi possono essere
reperiti telefonando al numero
06.679.34.89);
- il cartoncino del tempo, col
quale il proprietario può fornire
informazioni climatiche al proprio ospite (come si usa fare nei
migliori alberghi), prelevando i
dati sul sito della Confedilizia;
- il libretto d’uso della casa di
villeggiatura, mediante il quale l’inquilino può acquisire le
notizie tecniche sugli impianti
domestici (impianto elettrico,
dell’acqua, del gas ecc.) presenti nell’abitazione nonché
indicazioni sui principali punti
di riferimento della zona (dalle
farmacie ai ristoranti);
- il decalogo dello sciatore, da
consegnare a tutti gli appassionati di sci, e contenente regole
di carattere comportamentale
che gli utenti delle piste devono rispettare per evitare
conseguenze di natura civile
e penale.
Risulta che in alcune città
d’Italia le questure abbiano
rappresentato agli ufficiali
giudiziari l’impossibilità di
assicurare la forza pubblica
per le esecuzioni di rilascio
(sfratti). La circostanza, rileva una nota della Confedilizia, dimostra la situazione in
cui è oggi l’Italia. L’invocata
«impossibilità» di prestare
assistenza all’esecuzione
degli sfratti, rileva ancora
la Confedilizia, non esime lo
stato dalla responsabilità di
risarcimento dei danni, estensibile anche oltre la persona
giuridica statuale ove tale
impossibilità non risultasse
dimostrata. In ogni caso, l’assistenza della forza pubblica
per le esecuzioni degli sfratti non è obbligatoria e, anzi,
essa è vista come eccezionale
dal codice di procedura civile e solo per i casi in cui, per
vincere resistenze consistenti
e provate, sia effettivamente
necessario supportare con la
forza gli atti che l’ufficiale
giudiziario è tenuto a compiere per mandato dell’autorità. La Confedilizia invita gli
ufficiali giudiziari a svolgere
serenamente il proprio compito, indipendentemente
dall’assistenza della forza
pubblica, e i proprietari ad
assicurare, in occasione
degli sfratti, la presenza di
guardie private in funzione dei compiti dalla legge
a queste ultime affidati.
«Caratteri del beneficio di bonifica»
sono stati specificati dall’avvocato
Pilade Frattini di Bergamo: deve
essere un beneficio diretto, specifico, non potenziale, mentre può essere generale ma non generico. Il
beneficio deve inoltre essere incrementativo del valore dell’immobile
e non può consistere in un danno
evitato. Il giudice tributario della
Commissione regionale di Perugia,
professor Alfredo Quarchioni, si è
dal canto suo soffermato in un’accurata disamina delle problematiche del settore, sottolineando
come il beneficio esistente debba
essere annualmente aggiornato
e verificato; ha anche evidenziato
che le acque reflue rientrano (Codice dell’ambiente: art. 74, lett. i)
tra le acque meteoriche, che devono quindi essere smaltite dal
servizio di fognatura. Da ultimo,
ha tenuto una relazione l’avvocato Giacinto Marchesi di Piacenza
evidenziando che le commissioni
tributarie possono disapplicare i
piani di classifica illegittimi. Fra
Brevi
Affitti.
Affi
A
ffitti. Il presidente della
Confedilizia ha dichiarato:
«La presa di posizione dei
segretari confederali di Cgil,
Cisl, Uil contro la misura di
rilancio dell’affitto costituita dal varo della cedolare
secca del 20%, è quantomeno
curiosa. Si vogliono, in sostanza, far male da soli. Ma
se lo hanno fatto, avranno
certo le loro buone ragioni,
anche al di là della visione
prettamente dirigistica che
permea di sé una presa di
posizione del genere».
Denuncia pozzi entro il 31
dicembre. In seguito all’ultima delle numerose proroghe
gli interventi nel dibattito, quello
dell’avvocato De Carolis di Grosseto, il quale ha sostenuto che solo
gli immobili esistenti all’interno di
un perimetro di bonifica trascritto sono soggetti alla contribuenza.
Nel corso della riunione ha parlato
(ai quali è stato fornito ampio materiale documentario) anche l’on.
Foti, che ha illustrato una sua
proposta di legge che abroga la
possibilità dei consorzi di pretendere il pagamento dei contributi
consortili in via coattiva mediante ruoli esecutivi (che non sono
vistati da alcuno): «È un privilegio attribuito ai consorzi da una
vecchia legge del 1933», ha detto
il parlamentare di An, «che deve
essere eliminato nel momento in
cui da poche e limitate zone di
bonifica integrale (dove si giustificava il sistema esattoriale in
questione, per le imponenti opere
effettuate) il sistema consortile e
la pretesa obbligatorietà dei contributi è stata estesa praticamente a tutta Italia».
n
nel tempo succedutesi, è
a
attualmente fissato al 31
d
dicembre 2007 il termine
p
per effettuare, secondo le
modalità stabilite dalle
singole regioni, la denuncia
dei pozzi. Si ricorda che
per i pozzi a uso domestico o agricolo è sufficiente
l’autocertificazione e che è
soggetta a sanzione soltanto
l’omessa denuncia dei pozzi
diversi da quelli adibiti a usi
domestici (per tali intendendosi anche quelli utilizzati
per annaffiare giardini od
orti e abbeverare il bestiame). La presentazione della
denuncia estingue ogni
eventuale precedente illecito
amministrativo per omessa
denuncia.
Questa pagina viene pubblicata
ogni primo mercoledì del mese
ed è realizzata dall’
UFFICIO STAMPA
della CONFEDILIZIA
L’ORGANIZZAZIONE DELLA PROPRIETÀ IMMOBILIARE
Gli interessati possono avere maggiori informazioni dal mensile Confedilizia notizie e rivolgendosi
alle oltre 200 sedi territoriali, presenti in tutti i capoluoghi di provincia e anche nei maggiori centri.
Presso le Associazioni aderenti alla Confederazione, i soci possono avere una qualificata e valida
assistenza in materia locatizia e per la stipula e gestione dei contratti di locazione sia liberi che con
agevolazioni fiscali nonché ogni consulenza (tributaria, catastale, condominiale, portierato, colf,
ecc.) e ogni utile servizio (assistenza fiscale CAF, registrazione telematica contratti, ecc.). Tramite le
Associazioni territoriali (che curano la tenuta dei Registri locali amministratori) gli amministratori
condominiali possono iscriversi al Registro nazionale amministratori della Confedilizia nonché
utilizzare il Servizio assistenza amministratori. Presso le stesse Associazioni gli iscritti possono
fruire gratuitamente del Servizio di visure catastali on-line e tutelarsi contro il rischio di morosità
del proprio inquilino grazie al Servizio Garanzia Affitto.
Per informazioni sulle strutture locali della Confedilizia tf 06/6792532 (r.a.)
CONFEDILIZIA
dal 1883 a difesa del proprietario di casa
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APPELLO AI POLITICI
Rilanciare
l’affitto
è necessario
Ventitré organizzazioni
protestano insieme alla Confedilizia perché la Finanziaria
trascura la casa, e l’immobiliare in genere, ma trascura
soprattutto l’affitto, in un momento in cui occorre invece un
suo rilancio. In un appello alle
forze politiche, le ventiquattro
organizzazioni dell’intero mondo immobiliare rilevano come
l’affitto significhi mobilità sul
territorio e opportunità per
intere categorie (universitari e
dipendenti statali, soprattutto),
e costituisca oggi una possibile
via di fuga nella crisi dei mutui. «Perché ritorni l’affitto (con
conseguente calmieramento
dei canoni), deve, sottolineano
le ventiquattro organizzazioni,
ritornare la redditività dell’affitto, oggi azzerata dall’imposizione fiscale, locale ed erariale.
Ma la Finanziaria non prevede,
neppure per i contratti calmierati, la cedolare secca sui redditi
da locazione, l’unica misura in
grado di coniugare emersione
da contratti illegali e ripristino della redditività». Secondo
le organizzazioni «non cogliere
l’occasione della Finanziaria
per ridare redditività all’affitto
sarebbe una scelta di una gravità enorme». Insieme con la
Confedilizia hanno sottoscritto
l’appello alle forze politiche le
seguenti organizzazioni: AgiaiAssociazione geometri italiani
amministratori immobiliari;
Aici-Associazione italiana consulenti e gestori immobiliari;
Alac-Associazione liberi amministratori condominiali; AmpicAssociazione multiproprietari
italiani; Anama-Associazione
nazionale agenti e mediatori
d’affari; Anbba-Associazione
nazionale bed & breakfast e affittacamere; Appc-Associazione
piccoli proprietari case; AsagesAssociazione archivi gentilizi
e storici; Aspesi-Associazione
nazionale società immobiliari; Assindatcolf-Associazione
sindacale nazionale datori di
lavoro colf; Assotrusts-Coordinamento trusts immobiliari;
Cites-Coordinamento italiani
all’estero; Cncc-Consiglio nazionale dei centri commerciali;
Cnr Casa coordinamento nazionale case riscatto edilizia pubblica; Confcasalinghe-Confederazione nazionale casalinghe;
Coram-Coordinamento registri
amministratori. Fiabci-Federazione internazionale delle professioni immobiliari; FiaipFederazione italiana agenti
immobiliari professionali;
Fimaa-Federazione italiana
mediatori agenti d’affari;
Fimpe-Fondo integrativo
multiservizi proprietari
edilizi; Gesticond-Libera associazione nazionale amministratori condominiali
e immobiliari; Isivi-Istituto
italiano di valutazione immobiliare; Unioncasa-Associazione nazionale proprietari di casa.
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5 Dicembre 2007