Gestione ASMA e BPCO: una Rete Ospedale – Territorio? Carpi 17 marzo 2012 M. Giovannini AUSL Modena Andare oltre le Linee Guida? Classificazione di Gravità prima dell’inizio del trattamento Classificazione spirometrica(*) di gravità della BPCO STADIO I LIEVE Progetto M ondia le A SM A 2010 CARATTERISTICHE CLASSIFICAZIONE DI GRAVITÀ Caratteristiche cliniche in assenza di terapia VEMS/CVF < 0.7; VEMS 80% del teorico Sintomi Sintomi notturni FEV1 o PEF VEMS/CVF< 0.7; 50% VEMS < 80% STEP 4 Grave Persistente Continui Attività fisica limitata III GRAVE VEMS/CVF < 0.7; 30% VEMS < 50% STEP 3 Moderato Persistente Quotidiani Attacchi che limitano L’attività IV MOLTO GRAVE VEMS/CVF < 0.7; VEMS < 30% del teorico o VEMS < 50% del teorico in presenza di insufficienza respiratoria (PaO2 < 60 mmHg) STEP 2 Lieve Persistente > 1 volta/settimana ma < 1 volta / giorno > 2 volte al mese STEP 1 Intermittent e <1 volta/settimana £ 2 volte al mese II MODERATA Variabilità PEF> 30% > 1 volta Alla settimana FEV1 60 - 80% predetto Variabilità PEF > 30% FEV1 ³ 80% predetto Variabilità PEF 20-30% FEV1 ³ 80% predetto Variabilita PEF < 20% La presenza di almeno uno dei criteri di gravità è sufficiente per classificare un paziente in un determinato livello di gravità (*) Basata sulla spirometria post-broncodilatatore © 2011 PROGETTO LIBRA • www.goldcopd.it FEV1 £ 60% predetto Frequenti 13 13 © 2010 PROG ETTO LIBRA • www.ginasma.it 86 Parliamo di Terapia? Terapia della BPCO in base allo stadio di gravità in prima visita I: Lieve II: Moderato III: Grave IV: Molto Grave P r og e tto M o nd ia le A SM A 2 0 1 0 APPROCCIO PROGRESSIVO ALLA TERAPIA DELL ’ASMA NELL’ADULTO STEP 1 Opzione principale VEMS/CVF < 0.7 VEMS/CVF < 0.7 VEMS > 80% del predetto VEMS/CVF < 0.7 VEMS/CVF < 0.7 30% < VEMS < 50% del predetto VEMS < 30% del predetto o VEMS < 50% del predetto più insufficienza respiratoria cronica Altre opzioni (in ordine decrescent e di efficacia) 50% < VEMS < 80% predetto Smettere di fumare.Riduzionedel attiva degli altri fattori di rischio.Vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica Aggiungere broncodilatatori a breve durata d’azione (quando necessario) β 2 -agonisti a breve azione al bisogno STEP 2 STEP 3 Scegliere uno: CSI a bassa dose Scegliere uno: Antileucotrieni * Cromoni CSI a bassa dose + antileucotrieni * CSI a dose medio-alta CSI a bassa dose + LABA Aggiungere un trattamento regolare con 1 o + broncodilatatori a lunga durat a d’azione; Aggiungere riabilitazione Aggiungere glucocorticosteroidi inalatori* Aggiungere ossigeno-terapia a lungo termine in caso di insufficienza respiratoria Prendere in cosiderazione la terapia chirurgica * Le autorità regolatorie Europea (EMEA) e Italiana (AIFA) hanno approvato l’uso della combinazione salmeterolo fluticasone in pazienti sintomatici c on VEMS prebroncodilatatore <60%. © 2011 PROGETTO LIBRA • www.goldcopd.it 81 81 STEP 4 Aggiungere 1 o più: CSI a media dose + LABA Antileucotrieni Teofilline-LR STEP 5 Aggiungere in progressione : CSI a alta dose + LABA Antileucotrieni Anti-IgE (omalizumab ) ** Teofilline-LR CS orali β 2-agonisti a rapida azione al bisogno *** Programma personalizzato di educazione Controllo ambientale, Immunoterapia specifica, Trattamento delle comorbilità CSI = corticosteroidi inalatori; LABA = long-acting β -agonisti; LR = a lento rilascio 2 * i pazienti con asma e rinite rispondono bene agli anti-leucotrieni ** nei pazienti allergici ad allergeni perenni e con livelli di IgE totali sieriche compresi tra 30 e 1300 U/ml *** la combinazione Budesonide/Formoterolo al bisogno può essere usata nell’ambito della strategia SMART © 2010 PROGETTO LIBRA • www.ginasma.it 108 FATTORI DETERMINANTI DELLA GRAVITA’ NELLA PATOLOGIA OSTRUTTIVA DELLE VIE AEREE •Gravità dei sintomi •Gravità della riduzione del flusso aereo espiratorio •Frequenza e gravità delle riacutizzazioni •Presenza di complicanze della malattia •Presenza di insufficienza respiratoria •Co-morbidità •Stato di salute generale •Numero di farmaci richiesti per controllare la malattia Quindi vogliamo parlare di GESTIONE APPROPRIATA dell’ASMA e della BPCO! • • • • • Anticipazione Diagnostica Prima Diagnosi Gestione della Cronicità Stabile Gestione delle riacutizzazioni Percorso dell’Insuff. Respiratoria Acuta e Acuta su Cronica Cioè, di chi fa che cosa, nelle varie situazioni, con Percorsi Diagnostico Terapeutici adeguati DALL’ALLERGIA ALL’ASMA: c’è tempo? ANTICIPAZIONE DIAGNOSTICA ? Soggetti giovani, sotto i 25 anni -Sintomatici per rinite e tosse stizzosa ma non dispnea MMG - Invia a CUP con richiesta di spirometria con curva F/V - Esegue nell’Ambulatorio la Spirometria Esito Positivo per Ostruzione Bronchiale VISITA PNEUMOLOGICA per INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO e di GRAVITA’ DALLA BPCO ALL’INSUFFICIENZA RESPIRATORIA: c’è tempo? ANTICIPAZIONE DIAGNOSTICA ? Soggetti fumatori, sopra 45 anni - Asintomatici -Sintomatici per tosse e catarro ma non dispnea MMG - Invia a CUP con richiesta di spirometria con curva F/V - Esegue nell’Ambulatorio la Spirometria Esito Positivo per Ostruzione Bronchiale VISITA PNEUMOLOGICA per INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO e di GRAVITA’ PERCHE’ LA SPIROMETRIA E’ E RESTERA’ UN TEST INSOSTITUIBILE ? Una significativa ostruzione delle vie aeree puo’ essere presente nonostante una normale auscultazione del torace Horak et al Pediatr Pulm 2003 Nair et al. J Pediatr 2005 100% FEV1 50% 0% lieve moderata severa Percezione soggettiva della gravità della dispnea Spirometry in primary care practice Spirometry can be done in family physicians' offices and alters clinical decisions in management of asthma and COPD (CHEST 2007) De Huisdoctor, 1870: emphysema pulmonum DALL’ALLERGIA ALL’ASMA: c’è tempo? PRIMA DIAGNOSI Soggetti giovani, sotto i 25 anni -Sintomatici per rinite e tosse stizzosa, dispnea e Wheezing MMG - Invia a CUP con richiesta di spirometria globale ed ev. test di broncodilatazione - Esegue nell’Ambulatorio la Spirometria -Richiede VISITA PNEUMOLOGICA URGENTE per INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO e di GRAVITA’ -(Il Pneumologo decide, in base ai dati clinici, se proseguire gli accertamenti, v. test con Metacolina Dalla BPCO all’Insufficienza Respiratoria PRIMA DIAGNOSI Soggetti sintomatici per dispnea e wheezing, fumatori MMG - Invia a CUP per inquadramento con spirometria pletismografica + test di broncodilatazione - Invia a CUP per Visita Pneumologica Prioritaria (entro 7 giorni) o Urgente (secondo SatO2?) + Spirometria e Test di Broncodilatazione Deficit Ventilatorio • OSTRUTTIVO • RESTRITTIVO • MISTO (Lieve – Moderato – Grave) SPIROMETRIA E CURVA FLUSSO VOLUME FVC 70.9% FEV1 51.9% PEF 57% Deficit ventilatorio misto, prev. ostruttivo, di grado moderato ESAME PLETISMOGRAFICO 1 - Completezza 2 - Rapidità 3 - Ricchezza di informazioni Resistenza e Conduttanza delle Vie Aeree Volumi polmonari statici (VR, CFR) Capacità Polmonare Totale Test di Broncodilatazione Farmacologica (Dopo 400 mcg di Salbutamolo) Negativo n e g a t i v o Positivo a 390 mcg FLOGOSI? Test NO. Test con Mannitolo EMOGASANALISI Saturimetria Capillare Arteriosa Quadri Emogasanalitici pO2 76 pCO2 39 pH 7.43 SatO2 95% : NORMALE pO2 51 pCO2 40 pH 7.41 SatO2 88%: INSUFFICIENZA RESPIRATORIA PARZIALE, IPOSSIEMICA pO2 56 pCO2 70 pH 7.38 SatO2 90% INSUFFICIENZA RESPIRATORIA GLOBALE, METABOLICAMENTECOMPENSATA pO2 52 pCO2 93 pH 7.22 SatO2 85% INSUFFICIENZA RESPIRATORIA GLOBALE, SCOMPENSATA VALUTAZIONE E MONITORAGGIO: Ulteriori indagini • Test del cammino (6 minuti): distanza percorsa camminando alla massima velocità per 6 minuti • “Body Mass Index” (BMI): peso (Kg) diviso Altezza al quadrato (m2) • Grado di dispnea (Scala del Medical Research Council) – – – – – 0: no dispnea 1: dispnea camminando in salita 2: dispnea camminando in pianura 3: necessità di fermarsi camminando in pianura 4: dispnea al minimo sforzo Assieme al FEV1 (% teorico) sono fattori prognostici di mortalità La gestione domiciliare dell’ASMA e della BPCO stabilizzata MMG : può seguire direttamente i Pazienti con BPCO I e II GOLD e ASMA I II GINA -Può richiedere a CUP controlli spirometrici o controllare il FEV1 in ambulatorio -Invia allo specialista i Pazienti in aggravamento PNEUMOLOGO : segue i Pazienti in III e IV stadio -controlla l’EGA, valuta le comorbidità e i rischi di riacutizzazione - segue le terapie non farmacologiche - prende in carico (?) i P. più gravi BPCO STABILIZZATA Terapie Non Farmacologiche Riabilitazione Ossigenoterapia lungo termine Ventilazione meccanica a lungo termine Terapia chirurgica Terapia Endoscopica Liste di attesa per Trapianto BPCO STABILIZZATA Terapie Non Farmacologiche Ossigenoterapia a lungo termine • L’ossigenoterapia a lungo termine (≥ 15 ore/die) nei pazienti con insufficienza respiratoria cronica si è dimostrata efficace nell’aumentare la sopravvivenza (A). • E’ suggerito un utilizzo più vicino possibile alle 24 ore/die (A). • L’efficacia della OLT in pazienti con ipossiemia intermittente (notturna, sforzo) non e’ provato. •L’ossigenoterapia a lungo termine consente di ridurre i giorni di ospedalizzazione del 43,5%, le percentuali di ricovero del 23,8% ed il numero di pazienti con almeno un’ospedalizzazione del 31,2%. OSSIGENOTERAPIA 1 – CONCENTRATORE 2 - OSSIGENO LIQUIDO DA BOMBOLA MADRE + STROLLER 3 - OSSIGENO GASSOSO IN BOMBOLE OSSIGENOTERAPIA • NEL PAZIENTE CON VALORI EGA STABILI • CON CONTROLLO DEL TEST DI TOLLERANZA ALL’O2 • SEMPRE A BASSI FLUSSI, INCREMENTABILI SOTTO SFORZO • DA VALUTARE ATTENTAMENTE NELLE RIACUTIZZAZIONI BPCO STABILIZZATA Terapie Non Farmacologiche Ventilazione meccanica a lungo termine NPPV in aggiunta a OLT può migliorare scambi respiratori, sintomi, QoL, ma non la sopravvivenza, in pazienti ipercapnici con BPCO stabile (B) VENTILAZIONE MECCANICA NON INVASIVA DOMICILIARE NELLA BPCO NIPPV : con maschere nasali , modalità CPAP Bi-LEVEL: Pochi pazienti a domicilio rispetto a quelli con O2 Quasi sempre C-PAP per OSAS Gestione delle riacutizzazioni di ASMA e BPCO • Lieve-moderata, non febbrile : MMG a domicilio, controllo SatO2 e grado di dispnea • Intensa : MMG contatta lo Pneumologo direttamente per controllo rapido H24 • Grave : MMG invia in PS ALGORITMO PER LA GESTIONE DELLA RIACUTIZZAZIONE DELLA BPCO A DOMICILIO Inizio o aumento dei broncodilatatori eventuale antibiotico-terapia Rivalutare entro poche ore Risoluzione o miglioramento dei segni e dei sintomi Nessun miglioramento Corticosteroidi per via orale Continua il trattamento riducendolo quando è possibile Rivalutare il trattamento a lungo termine Rivalutare entro poche ore Peggioramento dei sintomi Ospedalizzazione Il trattamento delle riacutizzazioni lievi-moderate dell’Asma Valutazione iniziale Anamnesi, esame obiettivo (eloquio, FC, FR), PEF Trattamento iniziale 2 agonisti a breve durata d’azione (da 2 a 4 puffs ogni 3-4 ore) Corticosteroidi sistemici o per via inalatoria ad alte dosi Risposta buona Terapia domiciliare (controllo a breve) Risposta incompleta o scarsa Asma severo o a rischio di morte Invio in Ospedale © 2010 PROGETTO LIBRA • www.ginasma.it 31 RIACUTIZZAZIONI CRITERI DI richiesta di valutazione specialistica o di OSPEDALIZZAZIONE • Marcato aumento dell’intensità dei sintomi come ad esempio la comparsa della dispnea a riposo • Riacutizzazione nel paziente classificato come grave • Comparsa di nuovi segni obiettivi (cianosi, edemi periferici) • Mancata risposta al trattamento od impossibilità di rivalutazione • Presenza di importanti patologie concomitanti (insufficienza d’organo grave, diabete, ecc) • Aritmie di nuova insorgenza • Dubbio diagnostico • Età avanzata • Comparsa di disturbo del sensorio • Non autosufficienza e/o mancato supporto familiare Asma Grave di difficile controllo Presentazioni cliniche La definizione individua uno spettro di quadri clinici diversi per gravità e caratteristiche - “brittle”asma: insorgenza improvvisa, in pieno benessere, di broncospasmo senza evidenti fattori scatenanti; PEF variabile/caotico - asma quasi-fatale: pregresso episodio di rischio di morte, ventilazione meccanica, acidosi respiratoria, ricovero in terapia intensiva - asma steroido-dipendente: necessità di glucocorticoidi sistemici per mantenere il controllo della malattia - asma steroido-resistente L’asma con ostruzione persistente: funzione non normalizzata nonostante una terapia ottimale © 2010 PROGETTO LIBRA • www.ginasma.it 34 TRATTAMENTO DELLA BPCO e dell’ASMA GRAVE : Pneumologo RIACUTIZZAZIONE CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA Quadro clinico di riacutizzazione grave (dispnea, tachipnea, respiro paradosso) + PaO2/FiO2 < 300 e/o SaO2 < 90 % in aria ambiente con o senza acidosi respiratoria TRATTAMENTO INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA DA RIACUTIZZAZIONE • Terapia Medica • Ossigenoterapia • Assistenza ventilatoria meccanica invasiva non invasiva (NIV) : - a pressione positiva - a pressione negativa OSSIGENOTERAPIA In corso di insufficienza respiratoria acuta •Il target e’ mantenere una PaO2> 60 mmHg senza contestualmente aumentare la PaCO2 • I gas andrebbero monitorati 30’ dopo arrivo in Reparto • La maschera di Venturi garantisce un più accurato controllo della Fi02, ma meno tollerata delle cannule nasali RIACUTIZZAZIONI Indicazioni alla NIV • Dispnea a riposo con uso evidente dei mm accessori e/o paradosso addominale •Frequenza respiratoria > 25 a/m •Acidosi respiratoria pH < 7.35 Dopo ottimizzazione della terapia medica e dell’ossigenoterapia RIACUTIZZAZIONI • • • • La ventilazione meccanica non invasiva a pressione positiva (NPPV): migliora i gas ed il pH arteriosi (A); riduce la mortalità ospedaliera, la necessità di intubazione e la durata della degenza ospedaliera (A); favorisce lo svezzamento dal ventilatore (A) riduce la mortalità ad un anno (C). NIMV: Indicazioni sulla sede di applicazione Gravità Intervento pH > 7.36 pH 7.36 -7.30 pH <7.30; Paz. Vigile pH < 7.25 e/o Alterazione dello stato neurologico, Fatica muscolare, Indicazione alla IOT, MOF Luogo di cura Trattamento Degenza ordinaria Farmaci+Ossigeno UMR NIMV + Terapia Medica UTIIR NIMV UTIR se non MOF UTI se MOF IOT o NPPV o NPV IOT: Intubazione Oro-Tracheale MOF: Multi Organ Failure UMR: Unità di Monitoraggio Respiratorio UTIIR: Unità di Terapia Intensiva Intermedia Respiratoria UTIR: Unità di Terapia Intensiva Respiratoria UTI: Unità di Terapia Intensiva Indicazioni per l’intubazione Arresto respiratorio Instabilità emodinamica (ipotensione, aritmie gravi, infarto miocardico) Coma, paziente non collaborante Secrezioni vischiose e/o abbondanti, incapacità di proteggere le vie aeree Recente chirurgia facciale o addominale Trauma facciale - anormalità naso faringea Insufficienza multiorgano FALLIMENTO NIMV (B) (peggioramento clinico/gasanalitico entro 1-2 ore o mancato miglioramento dopo 4-6 ore) CONCLUSIONI • La gestione dell’ASMA e della BPCO si presta come modello per una strategia pre-definita tra territorio ed ospedale • La carta vincente è una RETE diretta tra MMG e Pneumologi • E’ fondamentale prevedere per il futuro strutture alternative all’ospedale per acuti per gestire cronicità ed invalidità respiratoria in fase di bassa intensità di cura ma alta complessità gestionale Grazie per l’attenzione!