GIUGNO 2012
Collezionismo, che passione!
di Aldo Perosa
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Funghi e Vino
Quando Francesco Maria Piave, il Poeta che scrisse il libretto della famosa opera verdiana “La Traviata”, esordì nella prima
scena col suo celebre valzer dove tutti, col calice in mano, brindavano inneggiando all’amore, forse non immaginava in quel
momento che, grazie al genio di Giuseppe Verdi, stessero entrambi consegnando l’Opera all’immortalità.
Ebbene, una cosa così apprezzata come il vino, poteva forse non essere accostata ai profumati funghi, gioielli della nostra italica
cucina? Era forse possibile che la fragranza dei funghi non venisse abbinata ai molteplici effluvi del buon vino italiano che
accompagna sapientemente tutte le più rinomate pietanze regionali della cucina del bel Paese?
Ed infine, avreste mai dubitato voi che ai celebri illustratori di fantasiose cartoline potesse sfuggire l’occasione per celebrare con
la loro arte questo felice connubio?
Ecco allora che ogni beneaugurante brindisi viene raffigurato insieme agli immancabili funghi ed ai simpatici nanetti dai
rubicondi nasini, messaggeri entrambi di un perenne rinnovamento nella pace e nella letizia.
Da parte mia non posso che ricordare con compiacimento il quadretto che mi si presentò anni fa in una osteria di montagna dove,
attorno ad un tavolo ricoperto da una grande tovaglia a quadrettoni bianchi e blu, banchettavano a formaggi e salumi 4 fungaioli
chiaramente soddisfatti della loro giornata, i quali onoravano tutto quel bendiddio con un grande boccale di vino e profumato
pane casareccio.
Cin cin amici, felici brindisi a tutti voi giacché, viste le arie che tirano, ne abbiamo tutti un gran bisogno!
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