ISTITUTO COMPRENSIVO PARITARIO “SANTA GIOVANNA D’ARCO” Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2016 - 2019 Via Del Fante, 231- 31029 VITTORIO VENETO (TV) Tel. 0438 53238 – 0438 53611 – Fax 0438 943771 e-mail [email protected] - www.campusgiovannadarco.it 1 Rev. 0 Verificato da Coordinatrice delle Attività Gennaio 2016 Educative e Didattiche e dal Legale Rappresentante Data 2 Approvato da CIU Consiglio di Istituto Unico Natura delle modifiche Prima emissione SCHEDA DEI DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO “S.GIOVANNA D’ARCO” DISTRETTO SCOLASTICO ORDINE DI SCUOLA TIPOLOGIA CITTA’ E CAP VIA PROVINCIA TELEFONO FAX E. MAIL PEC SITO N° TOTALE CLASSI N° TOTALE ALUNNI N° TOTALE DOCENTI N° TOT. PERS. NON DOC. N° 5 Vittorio Veneto – TV Scuola Primaria Scuola Secondaria di 1° grado Paritaria VITTORIO VENETO – 31029 DEL FANTE, 231 TREVISO 0438-53238/53611 0438-943771 [email protected] [email protected] www.campusgiovannadarco.it 8 117 25 11 L’Istituto è situato nel quartiere di Ceneda, a sud ovest della città di Vittorio Veneto, ad 1 Km dall’uscita Vittorio Veneto Sud dell’autostrada A 27. Si estende lungo le vie del Fante e Cinzio Cenedese, dal loro incrocio. E’ raggiungibile a piedi dalla fermata Soffratta della stazione ferroviaria (direzione Belluno-Conegliano e viceversa) ed è collegata con la stazione ferroviaria, fermata Vittorio Veneto Centro, e con la stazione delle corriere dalla linea 2 del MOM (servizio autobus cittadino). Dati aggiornati a gennaio 2016 3 4 FINALITÀ E INTENZIONALITÀ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO: PRIORITÀ DELLA PERSONA DELL’EDUCANDO. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), richiesto dalla Legge 107/2015 art. 14, che informa le istituzioni scolastiche dirette dalle Figlie di S. Giuseppe del Beato Luigi Caburlotto (sede centrale D.D. 1690/A – 30123 Venezia) trae motivazione da una ispirazione carismatica cristianocattolica a cui fa continuo riferimento. Il PTOF tracciando le linee fondamentali dell’Offerta Formativa specifica per il nostro Istituto scolastico, si ispira alla visione antropologica dell’umanesimo cristiano, e al carisma educativo descritto nel Progetto Educativo(PES) della Famiglia religiosa (cf Allegato 1). In tale documento sono descritti i principi ispiratori immutabili dell’azione educativa: da essi discendono le scelte e le attività didattico-educative, curricolari ed extracurricolari. Educare e istruire è per le Sorelle e per quanti sono chiamati a compiti di coordinamento, di docenza e di educazione e di collaborazione un servizio reso alla persona nello spirito evangelico. La Famiglia religiosa, promotrice e garante di tutte le realtà scolastiche che si richiamano al Progetto Educativo sopra ricordato, ha ricevuto dal Fondatore, il Beato Luigi Caburlotto (sacerdote veneziano, 1817-1897), insieme al nome una precisa priorità: porre al centro di ogni attenzione la persona dell’allievo. Il modello di riferimento S. Giuseppe, educatore di Gesù Cristo Uomo-Dio, indica nell’educando il valore assoluto di ogni allievo assimilato allo stesso Signore Gesù. S. Giuseppe diviene così un maestro di chi si pone a fianco dei piccoli, dei ragazzi e dei giovani. Sul suo esempio l’educatore promuove, osserva, accompagna, orienta il loro progressivo crescere umano, culturale e cristiano; è dunque invitato a porsi come presenza autorevole ed umile, che, consapevole della dignità assoluta di ogni persona e del mistero che cela in sé, ne promuove lo sviluppo con discrezione, professionalità, speranza assumendo una relazione educativa improntata a quella dolce fermezza che costituisce il nucleo propulsivo del Carisma dell’Istituto. PROFILO DEL FONDATORE E SUO PENSIERO EDUCATIVO Divenuto sacerdote, don Luigi Caburlotto, nel suo ministero parrocchiale nella città di Venezia, identifica come emergenza primaria il bisogno educativo dei bambini e dei giovani. Attraverso la fondazione di scuole femminili, fin dal 1850, e la direzione di Istituti educativo-professionali anche maschili, egli persegue lo scopo di formare la mente e il cuore delle giovani generazioni perché acquisiscano il senso profondo della personale dignità, la stima di sé e della progettualità del loro futuro attraverso competenze cognitive e lavorative, si assumano in proprio la responsabilità di costruire un futuro per se stessi, la propria famiglia e il progresso civile del proprio Paese. A questo scopo fonda anche una Congregazione religiosa femminile, le Figlie di S. Giuseppe, e collabora a tutto campo con professionisti ed educatori laici, convinto che il benessere di una comunità civile e religiosa dipenda dalla buona formazione delle singole persone. RIFERIMENTI NORMATIVI E REGOLAMENTI DELL’ISTITUZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA Il PTOF per alcuni specifici ambiti rimanda ai seguenti documenti elaborati in continuità educativodidattica e conservati agli Atti. 5 Consultabili presso la Segreteria Didattica dell’Istituto Progetto Unitario Pedagogico (PUP) (Venezia 2011); All.01.Progetto Educativo Scuola (PES) - Progetto Educativo Scuola Locale (PESL) (Venezia 2013) All.02.Carta dei Servizi (1995) le successive modifiche ed integrazioni sono presenti nei documenti che seguono. All.03.Riforma 1° ciclo di istruzione (DPR n. 81 e 89 del 20 marzo 2009) All.04.Piano Annuale per l’Inclusione (PAI2015) All.05.Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola del primo ciclo d’istruzione (2012) All.06. Norme sulla Sicurezza: legge 81/08 e s.m.i; Istruzioni Operative e Regolamenti interni All.07. Regolamento scolastico - Patto Educativo di Corresponsabilità tra Scuola e Famiglia (DPR n°235 del 22/11/2007) –Statuto degli Studenti Scuola Primaria – Scuola Sec. I Gr. All.08. Descrizione dei compiti dei Docenti All.09. Progetti curricolari per Primaria e Secondaria di I grado All.10. Regolamento Viaggi d’Istruzione Scuola Secondaria All.11. Organi collegiali All.12. Curricolo d’Istituto verticale delle competenze 2015-2016 (In fase di ampliamento e di completamento) All.13. Rapporto di Autovalutazione (RAV 2015) All.14. Piano di miglioramento e relativi Progetti (PdM 2015-16) All.15. Griglie di valutazione Consultabili presso l’Economato dell’Ist. REGOLAMENTI E PROCEDURE Regolamento disciplinare dei dipendenti ai sensi dell’art. 55 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) AGIDAE SCUOLA (in fase di rinnovo). Codice Etico dell’Istituto Suore Figlie di San Giuseppe del Caburlotto come previsto dal D.lgs. 231/01 Parte Speciale A: Reati contro la P.A. Parte Speciale B: Reati contro la Personalità Individuale Parte Speciale C: Reati informatici Piano Gestione Emergenze - Piano di Evacuazione (Revisione ogni inizio A.S.) Piano di Primo Soccorso (Revisione ogni inizio A.S.) PRINCIPI ISPIRATORI I principi che fondano la missione educativa dell’Istituto comprensivo, convalidati dalle Competenze Chiave Europee (2006) e dalle Competenze Chiave di Cittadinanza (2007), sono i seguenti: a) educare è prezioso servizio alla persona, creatura di Dio, perché possa raggiungere la sua piena maturazione (libertà e felicità) nel tempo e nell’eternità (Competenze sociali e civiche - Collaborare e partecipare) b) considerare la persona dell’allievo valore umano prioritario, spirituale e sacro, secondo il modello della Santa Famiglia di Nazareth (Consapevolezza ed espressione culturale - Agire in modo autonomo e responsabile) 6 c) perseguire l’educazione integrale cioè scoprire e sviluppare ogni potenzialità fino a formare cittadini religiosi, onesti, corresponsabili ed attivi (Beato Caburlotto) (Spirito di iniziativa e imprenditorialità - Agire in modo autonomo e responsabile -Progettare) d) privilegiare nell’azione educativa il dialogo e la relazione cordiale, cioè l’accoglienza rispettosa della realtà concreta (personale, familiare, sociale, culturale) di ogni allievo e l’accompagnamento nella sua crescita graduale (Comunicazione nella madrelingua - Imparare a imparare, Comunicare) e) informare del pensiero cristiano tutta l’azione pedagogico-educativa, con oculato discernimento e vaglio delle fonti di formazione, in piena sintonia con la Chiesa cattolica. (Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia - Risolvere problemi - Acquisire ed interpretare l’informazione) f) innovare i metodi e i linguaggi, aprire il cuore alle nuove frontiere, promuovere la creatività, l’accoglienza e l’integrazione. (Consapevolezza ed espressione culturale - Comunicazione nelle lingue straniere- Competenza digitale - Individuare collegamenti e relazioni) I principi educativi sono esplicitazione del carisma educativo trasmesso dal Beato Luigi Caburlotto alle Figlie di S. Giuseppe. Esse si impegnano ad attuarlo e lo condividono con coordinatori, docenti e collaboratori laici per offrire alle famiglie e agli alunni un servizio educativo qualificato, coerente ed efficace. La Scuola riconosce la famiglia come prima ed insostituibile comunità educativa. Essa rappresenta il contesto primario e fondamentale nel quale i figli acquisiscono gradualmente i criteri per interpretare la realtà e interiorizzare norme di comportamento sociale. La Scuola si impegna a collaborare con la famiglia attraverso il dialogo aperto, rispettoso, costruttivo, nella consapevolezza che solo dall’azione congiunta l’alunno, immerso in un contesto socio-culturale altamente frammentato, potrà trovare un orizzonte unitario in cui avviare un cammino di crescita e di maturazione integrale. Dal dialogo scuola-famiglia nasce il Patto Educativo di Corresponsabilità che chiede la collaborazione diretta e integrata delle due realtà. STORIA DELLA SCUOLA L’Istituto nella sua attuale fisionomia è il risultato di una istituzione educativo- scolastica nata nel 1859 e che si è andata evoluta rispondendo al mutare delle situazioni storico-sociali e scolastiche. Le tappe fondamentali sono così riassumibili: 1859: Le "Figlie di S. Giuseppe" del Beato Mons. Luigi Caburlotto (ente gestore dell'Istituto) avviano una scuola elementare femminile, popolare e gratuita e contemporaneamente un corso elementare e complementare per collegiali (Collegio S. Giuseppe) secondo la legislazione austriaca per il Veneto. Dal 1866 vengono adottati i programmi scolastici del Regno d’Italia, pur rimanendo scuola privata, cosa che imponeva esami esterni in scuole pubbliche. 1922: In una sede, ubicata nel centro cittadino, viene attivata la Scuola S. Giovanna d’Arco: Corso completo di formazione Magistrale, trasferito nel 1926 nella sede attuale. Questa scuola assorbì i corsi del Collegio S. Giuseppe. 1932: L’Istituto ottiene il riconoscimento legale come Scuola Media e Istituto Magistrale, il corso elementare rimase invece privato, fino alla sua estinzione nel 1965. 1970: Da femminile la Scuola diviene mista in tutti i corsi. 1986-87: viene attivata nell'Istituto Magistrale una Sperimentazione quinquennale ad indirizzo sociopsico-pedagogico, meglio rispondente all’esigenza di una preparazione professionale specifica. 1984: E’ attivato il Liceo Linguistico (legalmente riconosciuto nel 1988). 1996: Nel Liceo Linguistico ha inizio la sperimentazione secondo i programmi del Liceo Linguistico Europeo. 7 1998: In sostituzione dell’Istituto Magistrale, soppresso nella legislazione scolastica italiana, viene attivato la sperimentazione assistita del Liceo della Comunicazione (opzione sociale e ambientale). 2000: Nel clima di riforma scolastica viene riattivata la Scuola Elementare (dal 2003 Scuola Primaria). Nel 2001/2002 ottenne la parità e gradualmente, una classe all’anno, anche la parifica (dal 2004/05 tutte le classi sono parificate). 2000/01: I licei “S. Giovanna d’Arco” ottengono la parità. 2004/05: Nella Scuola Media si avvia la riforma scolastica, a partire dalla classe prima. La Scuola diviene Scuola Secondaria di primo grado. 2010/11: Varata in via definitiva la riforma della Scuola Superiore in Italia, mentre si darà prosecuzione fino a compimento ai Licei della Comunicazione e Linguistico Europeo attivi, si dà inizio con la classe prima a due nuovi Licei, coerenti con la tradizione della Scuola, Liceo delle Scienze Umane e Liceo Linguistico. 2012/13: Cessano le iscrizioni alle classi prime delle Scuole Secondarie di II grado (Liceo Linguistico e Liceo delle Scienze Umane) e si inizia la chiusura di questo ordine di scuola. CONTESTO L’Istituto è ubicato nella parte sud della città di Vittorio Veneto in località Ceneda – (via del Fante 231 – Via Cenedese 2). Gli alunni provengono principalmente dai Comuni di Vittorio Veneto e limitrofi, nella Provincia di Treviso, Belluno, Pordenone. Si trova in zona con traffico locale residenziale o di attraversamento, ma nello stesso tempo ben servita dai mezzi pubblici. Servito: una stazione ferroviaria dista circa duecento metri dalla Scuola, la linea MOM del servizio cittadino permette un rapido collegamento con il centro della città e le rispettive stazioni ferroviaria e di autopullman. Il servizio dei mezzi urbani viene potenziato nelle fasce orarie coincidenti con l'inizio e la conclusione delle lezioni. Il calo demografico che interessa il Comune di Vittorio Veneto incide, da alcuni anni, sulla diminuzione di popolazione scolastica. Su tale fenomeno incide pure la chiusura di varie industrie e centri lavorativi e la partenza dalla città di tutte le sedi dell’esercito italiano che ne incrementava l’economia. La struttura è molto buona, di recente ristrutturata ed adeguata alle norme di sicurezza vigenti. Gode al suo interno di spazi adeguati alle esigenze e necessità degli alunni e degli insegnanti: aule speciali, spazi verdi, mensa interna, cortili e palestre. Inoltre la strumentazione in uso è in fase di arricchimento. Il corpo insegnante ha un’età medio bassa. Tutti gli insegnanti sono laureati e/o abilitati, alcuni hanno conseguito la certificazione I.R.C. o lauree specialistiche. I docenti di entrambi gli ordini scolastici lavorano in sintonia, sostenuti dai valori del progetto educativo. Sono continuamente stimolati a programmare in modo collegiale, a percorrere itinerari pluridisciplinari nuovi; a sperimentare metodologie didattiche innovative, a privilegiare l’ascolto e il dialogo con gli alunni e le famiglie, in prospettiva di realizzare il curricolo verticale delle competenze e la continuità educativo-didattica. DESTINATARI Destinatari diretti del servizio educativo-didattico sono gli alunni, di qualsiasi fascia sociale e identità culturale, etnica e religiosa, le cui famiglie scelgono le nostre Scuole, ed accettano il Progetto Educativo d’Istituto. Essi sono avviati ad un graduale processo di integrazione ed inclusività, nella convinzione che la conoscenza reciproca stimoli l’accoglienza e l’apprezzamento sia di quanto risulta universale sia dello specifico che ogni popolo porta in sé. 8 Da anni l'Istituto considera un privilegio accogliere gli alunni diversamente abili e/o con Bisogni Educativi Speciali (BES), integrarli (cfr. PAI all.4.) nel gruppo classe, seguirli in modo personalizzato, sollecitarli a sviluppare al massimo le potenzialità, monitorare i successi, incoraggiare l’impegno. La loro presenza offre a tutti gli studenti un’ulteriore opportunità educativa e didattica. I Docenti collaborano con grande attenzione e disponibilità e frequentano corsi di aggiornamento per acquisire competenze specifiche. Destinatari cointeressati sono poi le famiglie la cui collaborazione assicura un efficace esito di tutto il percorso formativo. PLESSO SCOLASTICO E STRUTTURE La Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado occupa una parte dell’unico plesso dell’istituto “S. Giovanna d’Arco”. Oltre alle aule per ciascuna classe, tutte fornite di LIM, l’Istituto scolastico dispone di: Laboratorio di informatica; Laboratorio linguistico e multimediale Laboratorio di fisica e scienze; Aule di proiezione; Aula Magna: sala conferenze; Biblioteca; Palestre interne attrezzate; Sala per la mensa; Sale di accoglienza e di gioco. I locali, gli arredi e le attrezzature didattiche sono conformi alle norme vigenti (v. legge n.62/2000) LE NOSTRE SCUOLE: TIPOLOGIA DELL’OFFERTA FORMATIVA ED ORGANIZZAZIONE DELL’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO SCUOLA PRIMARIA FINALITÀ DELLA SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base come primo esercizio dei diritti della Costituzione; è l’ambiente educativo che si pone a servizio del bambino affinché maturi progressivamente le proprie capacità di apprendimento, di autonomia, di azione diretta, di relazioni umane, di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione logico-critica e di studio individuale. L’attività didattica si svolge su un tempo-scuola di 40 ore settimanali: accoglienza e preghiera, lezioni in aula, palestra e laboratori, momenti ricreativi, mensa, progetti di ampliamento dell’offerta formativa. L’offerta formativa, in base alle Indicazioni nazionali relative alla Scuola Primaria si propone: Verso gli alunni di favorire: - lo sviluppo integrale della personalità del bambino; - la formazione dell’identità personale sviluppando una progressiva maturazione delle potenzialità personali; - l’acquisizione di competenze attraverso le conoscenze (sapere) radicate sulle esperienze (fare e agire) - l’assunzione di atteggiamenti socio-relazionali corretti e responsabili. 9 Verso le famiglie: - di curare lo scambio di informazioni; - di offrire occasioni di incontro. Verso gli altri ordini di scuole: - di realizzare la continuità con la Scuola dell’infanzia e la Scuola secondaria di primo grado. Verso le istituzioni: - di utilizzare le risorse; - di instaurare rapporti di collaborazione; - di condividere iniziative. PROGETTO EDUCATIVO ANNUALE Come fulcro intorno al quale orientare tutta l’azione educativa e didattica, il processo di azioni di conoscenza, esperienza, attività pratiche, teatrali…, per la formazione graduale ed armonica della personalità umana e cristiana del bambino, la Scuola si dà ogni anno un tema educativo. Scopo primario di questo Progetto è: a. assicurare ai bambini le condizioni culturali, relazionali, didattiche e organizzative idonee alla formazione della loro personalità; b. promuovere l’acquisizione dei linguaggi specifici delle varie discipline e una consapevolezza di base delle conoscenze e abilità; c. promuovere nuove curiosità e conoscenze attraverso attività adeguate per raggiungere le competenze richieste; d. di educare all’acquisizione del reciproco rispetto, della partecipazione, della collaborazione, dell’impegno responsabile e della solidarietà; e. curare nei fanciulli lo sviluppo dell’affettività; f. coltivare l’ammirazione per il creato come ambiente che accoglie e favorisce la vita dell’uomo in ogni sua dimensione; g. proporre una conoscenza adeguata del Cristianesimo tenendo conto delle indicazioni della Chiesa aprendosi al dialogo con le altre confessioni religiose. IMPOSTAZIONE SCOLASTICA L’organizzazione dell’orario settimanale, della Scuola Primaria, si articola come segue: Classi: Tutte Tutti i giorni Rientri settimanali cl 1^ martedì cl 2^ giovedì cl 3^ martedì e giovedì cl.4^ martedì e giovedì cl 5^ lunedì e venerdì ore 8.00 - 13.00 ore 14.00 ore 14.00 ore 14.00 ore 14.00 ore 14.00 Un sabato al mese obbligatorio per tutti - 16.00 - 16.00 - 16.00 - 16.00 - 16.00 ore 8.00 - 13.00 N.B. Il collegio docenti ha aggiunto come obbligatorio, qualche altro sabato (vedi calendario annuale: uscita inizio anno – auguri di Natale – fine anno) 10 ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE OBIETTIVI DIDATTICI L’organizzazione delle attività educative e didattiche rientra nell’autonomia e nella responsabilità delle istituzioni scolastiche (art. 7 comma 5) L’Istituto ha cura di garantire le condizioni per la continuità didattica. L’insegnamento delle discipline previste dalle Indicazioni Nazionali ed articolate secondo il curricolo verticale d’Istituto è affidato ad un insegnante prevalente affiancato da specialisti per Inglese, Musica, Scienze Motorie, Informatica e Religione. Le relazioni Scuola-Famiglia, docenti e Alunni sono descritte nel Regolamento (cf All. n.7) Le unità didattiche elaborate dagli insegnanti, costituiscono i piani di studio personalizzati e mirano a fornire conoscenze e metodologie attraverso le quali l’alunno, consapevolmente, raggiunga almeno le competenze standard richieste. E’ cura degli insegnanti personalizzare l’intervento didattico, prestando attenzione sia alle situazioni di svantaggio che di eccellenza. PROGETTI DIDATTICI (per il dettaglio cfr all. n.9) A supporto e a coordinamento e completamento delle attività didattiche curriculari, la Scuola ogni anno propone alcuni progetti che facilitino agli alunni di apprendere in un clima di reciprocità emotiva, cognitiva e relazionale, di collaborazione costruttiva dinanzi a compiti concreti da svolgere. Di tali progetti dà conto alle famiglie (tema, obiettivi, attività). Alcuni progetti sono ciclici, altri annuali variabili per estensione, tematiche, esperienze. Eccone una esemplificazione: PROGETTO GROWING UP WITH ENGLISH – avviato dal 2015-2016 Partendo dagli Alunni della classe 1a Primaria, il progetto si propone il rafforzamento dell’abilità di ascolto, lettura, scrittura ed esposizione in lingua inglese; inoltre maggiore flessibilità ed integrazione che facilitino la comunicazione e la relazione interculturale. PROGETTO SETTIMANA DELLA LINGUA INGLESE per tutte le classi Il progetto prevede due momenti nel 1° e nel 2° quadrimestre di potenziamento dell’uso della lingua inglese attraverso l’ascolto, la comprensione, la comunicazione e la scrittura. PROGETTO PEN PALS (per le cl. 4^ e 5^) Favorire il dialogo e la espressione verbale in lingua inglese con coetanei di lingua madre anglofona attraverso i vari mezzi di comunicazione (lettere, e-mail, skype, telefono, video, ecc.). PROGETTO SOLIDARIETÀ/INTERCULTURA PROGETTO DAL GRANO AL PANE Il progetto ha l’obiettivo di guidare i bambini alla scoperta del ciclo di crescita e di lavorazione che dal seme conduce al pane, per apprezzarne il valore nella alimentazione quotidiana. PROGETTO “Scuola d’Arco in musica” PROGETTO “ARTE E PITTURA” PROGETTO NELL’AMBITO DELLA PREVENZIONE DALLE DIPENDENZE PROGETTO: PIÙ SPORT A SCUOLA PROGETTO: EDUCAZIONE CINEMATOGRAFICA- TELEVISIVA A tali progetti si affiancano: USCITE culturali, naturalistiche, ludiche VISITE Alla scoperta del mondo: arte, musica e cultura (per tutte le classi): LABORATORI orientativi per una conoscenza del territorio e del mondo del lavoro PARTECIPAZIONE A SPETTACOLI TEATRALI anche in lingua straniera 11 METODOLOGIE E STRUMENTI Tenuto conto delle mutate capacità di apprendimento degli alunni e delle innovazioni offerte sul piano tecnologico, - i docenti fanno uso delle strutture, degli spazi interni ed esterni, dei sussidi didattici, degli strumenti mediali a disposizione nell’Istituto - si avvalgono di esperienze extrascolastiche e didattiche offerte dal territorio quali: visite culturali, rappresentazioni teatrali, uscite d’istruzione e ricreative. MENSA E DOPOSCUOLA E’ funzionante il servizio mensa e il doposcuola per chi ne fa richiesta, con i seguenti orari di uscita: ore 14.00 -16.00 o 17.00 o 17.30. Inoltre sono previsti tempi di socializzazione dalle 7.30 alle ore 8.00 (entrata) e nei giorni di rientro e di doposcuola (ricreazione) dalle ore 13.00 alle ore 14.00. LA VALUTAZIONE (cfr All.15) In merito alla valutazione, la nostra scuola intende avvalersi della sua autonomia per elaborare lo strumento valutativo che ritiene più idoneo. La valutazione periodica e annuale, degli apprendimenti e dei comportamenti, come la certificazione delle competenze acquisite, spetta ai docenti. I criteri di valutazione sono resi noti alle Famiglie. Alla fine della classe 5^, la Scuola “S. Giovanna d’Arco”, per qualificare e gratificare l’impegno di ogni allievo, prevede un test conclusivo. COLLEGAMENTO SCUOLA-FAMIGLIA A partire da febbraio 2016, la Scuola rende accessibile ai genitori il Registro scolastico elettronico per permettere loro di aggiornarsi quotidianamente sullo svolgimento delle attività educativo-didattiche. Questo non va a sostituire il necessario incontro Genitori-docenti per il quale la Scuola fissa degli appuntamenti durante l’anno scolastico: - per lo scambio d’informazioni sui piani di studio personalizzati e loro applicazioni; - incontri individuali relativi all’andamento dei singoli alunni. N.B. Gli insegnanti sono disponibili ad eventuali colloqui personali previo appuntamento. INIZIATIVE APERTE ALLE FAMIGLIE - USCITA: di inizio anno seguita da attività d’occasione - NATALE: iniziative di solidarietà che verranno concordate - CARNEVALE: rappresentazioni, giochi e momenti di socializzazione - GIORNATA DELLA FAMIGLIA: iniziative degli alunni e delle famiglie per favorire la collaborazione - INCONTRI FORMATIVI: di vario tipo su temi di interesse generale o specifico o di attualità 12 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO FINALITÀ La scuola secondaria di primo grado è finalizzata alla crescita dell’autonomia, al rafforzamento delle attitudini e all'interazione sociale, attraverso le discipline di studio. Promuove processi formativi adoperando il sapere (le conoscenze) e il fare (abilità), che è tenuta ad insegnare per sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le dimensioni (etiche, religiose, sociali, intellettuali, affettive, operative, creative, ludiche, ecc…) e per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile. I principi ispiratori del servizio scolastico sono: - la centralità della persona dell’educando all’interno della visione cristiana del mondo e della storia; - la partecipazione attiva e responsabile dell’educando al proprio processo di crescita integrale e alla propria formazione culturale; - il dialogo come via privilegiata dell’educazione; - la collaborazione aperta, costruttiva e leale con la famiglia; - l’apertura alla realtà contemporanea mediante l’ascolto e la partecipazione alle problematiche in essa presenti. La Scuola si richiama inoltre ai principi del dettato costituzionale: - uguaglianza: non applica infatti discriminazioni; - imparzialità e regolarità: questi sono impegni responsabilmente assunti dal personale docente e non docente; - accoglienza e integrazione; - diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza; partecipazione, efficienza e trasparenza STRUTTURA E ORARIO L’orario è scandito in 30 ore settimanali obbligatorie. In base alla legge dell’Autonomia (D. R. n. 75/99), la nostra Scuola decide di ampliare le lezioni con n. 1 ora/ U.T. di religione, essendo la scuola di ispirazione cattolica, ed n. 1 ora/ U.T. di potenziamento della 2^ lingua straniera. Tale scelta porterà la suddivisione dell’orario in 32 U.T. suddivise in 20 ore di 60 min. (in tre giorni con i rientri) e 12 ore di 50 min. (in due giorni). I giorni di lezione sono 5 con due rientri pomeridiani: il lunedì e il venerdì, essendo modificata la richiesta dell’utenza. Le lezioni quindi inizieranno alle ore 8.00 e termineranno ogni giorno alle ore 13.00. Nei rientri l’attività inizia alle ore 14.00 e termina alle 16.00 (il lunedì) e alle 17.00 (il venerdì). ORARIO Discipline di insegnamento ITALIANO STORIA GEOGRAFIA MATEMATICA SCIENZE TECN. e INFORMATICA INGLESE 2^ LINGUA STRANIERA ARTE e IMMAGINE MUSICA SC. MOTORIE RELIGIONE Ore / U.T. 6 2 2 4 Tot. N.B. UT = UNITA’ TEMPORALI 13 2 2 3 3 2 2 2 2 32 ATTIVITÀ CURRICOLARI A supporto e integrazione dell’attività didattica curriculare, la Scuola mette in atto, opportunamente ogni anno, o in alternanza e con taglio di volta in volta mirato, le seguenti attività: Attività di accoglienza Visione di film con discussione Teatro Lezioni concerto Gita scolastica Uscite naturalistiche Visite a mostre d’arte e luoghi di lavoro Progetto “Avvio allo Sport” Utilizzo del laboratorio informatico multimediale Feste: Natale, San Giuseppe, S. Giovanna d’Arco, premiazioni fine anno Scuola aperta Partecipazione a concorsi Progetto nell’ambito della prevenzione dalle dipendenze Progetto Solidarietà Ed. Stradale - Corso per il Patentino Docente Tutor Laboratori didattici Orientamento: in rete con altre scuole Sportello CIC Assistenza spirituale Educazione alla cittadinanza Potenziamento delle lingue Educazione cinematografica -televisiva e radiofonica Educazione sessuale ed affettiva Educazione alla salute Educazione alimentare Educazione ambientale ATTIVITÀ EXTRA CURRICOLARI Ulteriore offerte a libera scelta delle famiglie e degli allievi, la scuola organizza: Doposcuola Attività sportive Sportelli didattici di sostegno Recupero Potenziamento Laboratorio teatrale Corso di latino Giochi logici matematici Stage linguistici all’estero Scuola di Musica Laboratorio musicale ed espressivo Teatro-Mostre Incontri di formazione per i Genitori Grest e City Camp estivi AREA EDUCATIVO-DIDATTICA Il piano di studio personalizzato dell’alunno preadolescente (PSP) formato nel nostro Istituto, desunto dalle Indicazioni Nazionali, è derivato da un’attenta lettura dell’età evolutiva dell’alunno con le relative implicazioni educativo- didattiche. Si inserisce nel PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) che contribuisce ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante, sulla centralità e trasversalità dei processi inclusivi. Obiettivi di apprendimento che rappresentano le conoscenze e le abilità specifiche di ciascuna materia. Obiettivi formativi calibrati sulle esigenze/risorse dei singoli allievi. I percorsi formativi che realizzano il PSP sono inseriti nel CURRICOLO e passano attraverso le programmazioni educativo- didattiche annuali, UdA disciplinari o pluridisciplinari disponibili in segreteria su richiesta. 14 LA QUALITÀ DEI PROCESSI DI INSEGNAMENTO E DI APPRENDIMENTO Per realizzare la finalità e gli obiettivi del Progetto Educativo, docenti e collaboratori assumono personalmente e collegialmente il metodo e lo stile educativi propri del Fondatore e della tradizione della famiglia delle Suore Figlie di San Giuseppe: - Metodo preventivo - persuasivo - dialogico che scaturisce dalla spiritualità di S. Francesco di Sales e fa riferimento costante all’imitazione di Gesù, modello di ogni educatore; - Stile di carità umile e dolce (dolce fermezza) che propone valori in un clima di dialogo, di libertà, di reciproco rispetto; - Un rapporto personale, attento alle reali capacità e situazioni dell’educando e rivelatore di amore, di sollecitudine, di pazienza la più longanime; - La disponibilità alla collaborazione con alunni, colleghi, famiglie e altre istituzioni educative; - Un ambiente di famiglia che si ispira al modello relazionale di Gesù, Maria e Giuseppe a Nazaret. L’AMBIENTE L’ambiente è considerato dalla comunità educativa un fattore culturale e formativo che contribuisce a creare un clima di serenità, di senso di appartenenza e di impegno. L’ambiente scolastico della Scuola Secondaria di I grado offre, agli studenti, attività parascolastiche culturali, sociali, ricreative ed esperienze religiose che integrano e stimolano positivamente l’ambiente di apprendimento strettamente curricolare. L’ORIENTAMENTO Nell’ ambiente scolastico l’orientamento si colloca nel processo educativo come un modo permanente di realizzare la persona nelle sue potenzialità, preparandola a motivare le proprie scelte nei vari stadi del suo sviluppo. L’attenzione alla persona, considerata nel cammino di crescita e nell’inserimento nell’ambito sociale, si concretizza in: - Orientamento interno - formativo curato dai singoli docenti con la collaborazione dei Genitori, attraverso il servizio del CIC e del tutorato è offerto agli alunni e genitori uno sportello secondo un orario settimanale apposto nella bacheca dell’Istituto. - Orientamento post-diploma informativo curato dei singoli docenti - Orientamento in rete guidato dai singoli docenti. STRUMENTI Ai sensi della lettera b), comma 4, articolo unico, L. n° 62/2000, la Scuola Secondaria di I grado è dotata di locali, arredi ed attrezzature didattiche proprie del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti, descritti dettagliatamente nella Carta dei servizi depositata presso la Segreteria e disponibile su richiesta degli interessati. In particolare sono utilizzati quotidianamente dagli studenti: - Audiovisivi, video registratori, tv color, DVD, videocassette, CD-ROM, proiettori. - Laboratorio d’informatica: server, 17 computer multimediali collegati in rete locale, stampante laser e getto d’inchiostro colore, scanner - Laboratorio scientifico - Aule con LIM - Aula di educazione artistica 15 - Biblioteca e Sala lettura Palestre Aule di musica attrezzate Aula Magna Aula video Mensa Sala giochi RETI DI SCUOLE La Scuola Secondaria di I grado collabora con la Scuola Primaria dell’istituto al fine di presentare nel territorio un’offerta completa in continuità educativo- didattica. Collabora con le scuole del territorio primarie e secondarie di I° grado e con esse ha costituito rete per progetti comuni; partecipa ad iniziative culturali e sportive. E’ in rete con le Scuole Cattoliche della provincia e della Regione Veneto (FIDAE) con le quali organizza i piani di formazione dei Docenti e del personale della Direzione e personale ATA. Collabora nel territorio con Centri sanitari per la valutazione diagnostica degli apprendimenti degli alunni; per la formazione continua dei docenti e del personale non docente; per incontri di approfondimento tematico con alunni e genitori. Partecipa ai progetti didattico-laboratoriali banditi dal Comune di Vittorio Veneto, dalla Regione Veneto e nazionali. Per la formazione ex-legge e l’aggiornamento delle competenze del personale docente e non docente l’Istituto si avvale inoltre dei corsi promossi dalla FONDAZIONE AGIDAELABOR utilizzando prevalentemente i corsi finanziati dal Fondo Enti Religiosi, (denominato Fonder.) il Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua negli Enti Religiosi previsto dalla legge 388/2000. PRIORITÀ E TRAGIARDI PER IL MIGLIORAMENTO (Dal PdM 2015-16) (cf All.n14) Da quanto emerso dal RAV (Rapporto di autovalutazione (cf All. n.13) il Collegio docenti ha individuato come prioritari i seguenti obiettivi di processo: 1. Stesura del curricolo verticale per competenze elaborandolo completarlo con esplicitazione di metodologa e valutazione. Riferirsi costantemente ad esso per le programmazioni, i laboratori, i progetti che si intendono realizzare. Utilizzare criteri enunciati nel curricolo, per una valutazione oggettiva e trasparente e per allenare gli alunni all'autovalutazione consapevole 2. Elaborazione di una griglia progressiva (dalla Primaria alla Secondaria di primo grado) con relativi criteri di valutazione delle competenze ed elaborazione di griglie di autovalutazione Tali obiettivi di processo saranno la guida nell’ opera didattico-formativa degli insegnanti e contribuirà a monitorare costantemente il percorso progressivo degli studenti e verificare il raggiungimento delle priorità evidenziate. OBIETTIVI FORMATIVI INDIVIDUATI COME PRIORITARI 1. Portare anche gli alunni della Scuola Secondaria di I grado a livelli superiori alla media nazionale, regionale e locale 2. Potenziare le competenze socio-affettive e relazionali degli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado. Il corpo docente decide di lavorare su queste priorità, perché la scuola ritiene fondamentale nell’opera educativo-didattica lo sviluppo globale della persona, attraverso anche lo sviluppo delle competenze sociali e intende formalizzare un percorso formativo adeguato e strutturato, nonché accompagnato da una griglia di valutazione periodica e finale. Inoltre punta ad elevare la qualità delle competenze in uscita. Per questo ha steso un piano di miglioramento che progressivamente sarà realizzato nei tre anni: 2016-2019. 16 LINEE STRATEGICHE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’OFFERTA FORMATIVA E DEI RISULTATI DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI DEFINIZIONE DI INDICATORI OBIETTIVI STRATEGICI Stesura del CURRICOLO VERTICALE di Istituto. Garantire il MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI DEGLI STUDENTI Sviluppare capacità di AUTOVALUTAZIONE - Riflessione interna sul curricolo coinvolgente l’intera comunità professionale. - Sviluppo del curricolo a partire dalle caratteristiche del contesto. - Sviluppo del curricolo a partire dai bisogni formativi della specifica utenza. - Elaborazione curricolo, comprensivo delle diverse discipline e anni di corso. - Utilizzo del curricolo da parte di tutti i docenti come strumento di lavoro per la programmazione delle attività didattiche. - Inserimento nel progetto educativo di istituto delle attività di ampliamento dell’offerta formativa. - Progettazione delle attività di ampliamento dell’offerta formativa. - Valutazione delle attività di ampliamento dell’offerta formativa da parte degli alunni. - Valutazione delle attività di ampliamento dell’offerta formativa da parte dei genitori. - Rafforzamento delle competenze di base degli alunni rispetto alla situazione di partenza. - Valutazione degli esiti degli alunni nel breve e medio periodo attraverso dati oggettivi: - numero alunni in ritardo, - numero alunni rimandati, - numero alunni promossi con il minimo dei voti, - numero alunni trasferiti, - numero alunni che hanno abbandonato la scuola. - Valutazione degli esiti degli alunni attraverso le prove INVALSI. - Valutazione degli esiti degli alunni sulla base di prove strutturate - Valutazione degli esiti degli scrutini intermedi. - Valutazione degli esiti degli scrutini finali. - Riduzione variabilità di risultati in italiano interna alla scuola - Riduzione variabilità di risultati in matematica interna alla scuola - Riduzione incidenza numerica degli alunni con livelli di apprendimento in italiano sotto una determinata soglia - Riduzione incidenza numerica degli alunni con livelli di apprendimento in matematica sotto una determinata soglia. - Riduzione dimensione del gap formativo degli alunni con livelli di apprendimento in italiano sotto una determinata soglia. - Riduzione dimensione del gap formativo degli alunni con livelli di apprendimento in matematica sotto una determinata soglia. - Confronto tra i datti dell’Istituto e quelli di altre scuole con background socio-economico-culturale simile. - Valorizzazione degli esiti a distanza degli alunni. Presenza di attività di autovalutazione. - Individuazione di aree e aspetti specifici su cui fare autovalutazione. - Utilizzazione di tecniche e strumenti di qualità per rilevare gli aspetti dell’autovalutazione. - Confronto tra i dati dell’Istituto e quelli di altre scuola. - Confronto tra i datti dell’Istituto e riferimenti esterni. - Riflessione sui risultati degli alunni nelle prove INVALSI. - Individuazione di problematiche sulla base dei risultati degli alunni nelle prove INVALSI. - Realizzazione di interventi, sulla base dei risultati degli alunni nelle prove INVALSI, volti al miglioramento - Diffusione dei risultati Invalsi tra gli stakeholder interni ed esterni. - Condivisione del processo di autovalutazione tra l’intera comunità professionale. 17 Incrementare e potenziare le ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO - Strutturazione del Rapporto di Autovalutazione attraverso il lavoro di più persone. - Individuazione, a seguito dell’autovalutazione, di punti di forza e di debolezza. - Realizzazione di specifici interventi di miglioramento. - Valutazione degli esiti del miglioramento. - Diffusione degli interventi e degli esiti del miglioramento tra gli stakeholder interni ed esterni. - Presenza di attività di continuità - Collaborazione tra docenti di gradi di scuola: Scuola Primaria – Scuola Secondaria di primo grado. - Collaborazione tra docenti di gradi di scuola: Scuola Secondaria di primo grado - Scuola Secondaria di secondo grado. - Presenza di progettazione di attività per alunni finalizzate a favorire il passaggio Scuola Primaria – Scuola Secondaria di primo grado. - Presenza di progettazione di attività per alunni finalizzate a favorire il passaggio Scuola Secondaria di primo grado - Scuola Secondaria di secondo grado. - Definizione di competenze, a livello di Scuola Primaria, in entrata e in uscita degli alunni. - Definizione di competenze, a livello di Scuola Secondaria di primo grado, in entrata e in uscita degli alunni. - Predisposizione di informazioni articolate sul percorso scolastico dei singoli alunni. - Individuazione di strumenti che seguano e documentino il percorso degli studenti - Raccolta di informazioni sui bisogni formativi del territorio. - Presenza di attività di orientamento - Presenza di attività strutturate di orientamento rivolte anche alle famiglie. - Apprestamento di un consiglio di orientamento. - Supporto agli alunni nella scelta dell’indirizzo della Scuola Secondaria di secondo grado. - Monitoraggio degli esiti degli alunni dopo l’uscita dalla scuola secondaria di primo grado. ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO GRADO AREA DA MIGLIORARE SELEZIONE DEI SAPERI, SCELTE CURRICOLARI E OFFERTA FORMATIVA Definizione dell’area: Individuazione del curricolo fondamentale a livello di istituto e capacità di rispondere alle attese educative e formative provenienti dalla comunità di appartenenza. Definizione di obiettivi e traguardi di apprendimento per le varie classi e anni di corso. Attività opzionali ed elettive che arricchiscono l’offerta curricolare. NECESSITÀ DI MIGLIORAMENTO La scuola ha definito solo alcuni aspetti del proprio curricolo. La riflessione interna sul curricolo appare ancora agli inizi e da sviluppare in modo più approfondito. La stesura di un curricolo verticale di istituto oltre ad indicare la mera divisione degli argomenti inerenti le varie discipline dovrà coinvolgere aspetti più profondi di condivisione del lavoro dei docenti quali metodologie comuni, criteri di valutazione e continuità educativa. 18 DI PRIORITÀ 9 MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI Definizione dell’area: Il miglioramento degli esiti rimanda alla necessità di assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di alcuni livelli essenziali di competenza. L’azione della scuola dovrebbe quindi essere volta a ridurre l’incidenza numerica e la dimensione del gap formativo degli studenti con livelli di apprendimento sotto una determinata soglia. Informazioni puntuali sul miglioramento degli esiti sono desumibili dalla restituzione dei risultati delle prove INVALSI. In particolare è da considerare la variabilità di risultati interna alla scuola, così come la distribuzione degli studenti nei diversi livelli di rendimento. Gli esiti (successo formativo, obiettivi, finalità scuola…) delle varie classi, sia per la matematica sia per l’italiano, sono risultati sostanzialmente in linea con la media nazionale, mostrando una leggera tendenza sopra la media, tranne che nel confronto delle prove rispetto a scuole con background familiare simile. Per la scuola secondaria di I grado sono state però registrate delle differenze negli esiti finali. Da qui l’esigenza della scuola di assicurare esiti più positivi in tali classi e di ridurre le disparità a livello di rendimento tra gli alunni meno dotati e quelli più dotati. 6 ATTIVITÀ DI AUTOVALUTAZIONE Definizione dell’area: Attività di autovalutazione d’istituto e forme di controllo e monitoraggio (es. pianificazione strategica, misurazione delle performance, rendicontazione sociale). La scuola non ha ancora acquisito una sufficiente ed autonoma esperienza di autovalutazione. L’azione deve essere estesa a tutti gli attori e i materiali prodotti resi pubblici ed i risultati diffusi all’interno ed all’esterno della comunità scolastica. La riflessione sui risultati INVALSI, condivisa in sede di Collegio Docenti, dovrebbe essere approfondita in futuro e i risultati essere diffusi tra gli stakeholders interni ed esterni. In particolare, manca il monitoraggio degli esiti delle scuole superiori e/o, comunque, il confronto con altre scuole. 6 CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO (Definizione dell’area: Attività per garantire la continuità dei percorsi scolastici. Attività finalizzate all’orientamento personale, scolastico e professionale degli allievi.) Le attività di orientamento proposte agli studenti è per lo più limitata a presentare agli alunni i diversi indirizzi di scuola superiore/corsi di studio universitari. Gli studenti e i genitori incontrati esprimono pareri discordanti in merito all’efficacia delle attività di continuità e/o di orientamento e fanno scelte non sempre coerenti con i consigli orientativi della scuola. 3 Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere: 1. SELEZIONE DEI SAPERI, SCELTE CURRICOLARI E OFFERTA FORMATIVA 2. MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI 3. ATTIVITÀ DI AUTOVALUTAZIONE 4. CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO 19 Nello specifico dunque i progetti sono identificati come: 1. “Il curricolo: una scuola di tutti per un miglioramento di ciascuno” 2. “Autovalutazione: star bene con se stessi, con gli altri e con le istituzioni.” 3. “Orientare per scegliere Tali progetti stesi per il miglioramento sono allegati (vedi allegato n.14 bis) ALTRI MIGLIORAMENTI CHE SI È DECISO DI REALIZZARE A LIVELLO FORMATIVO Per realizzare il miglioramento si intende potenziare tra gli obiettivi formativi di cui all’art.1, comma 7, della L. 107/2015 le seguenti priorità: a) Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese anche mediante l’utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning CLIL; b) Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c) Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori; d) Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; e) Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; f) Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; g) Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media; h) Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; i) Potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014; j) Incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; k) Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla primalità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; l) Definizione di un sistema di orientamento. IL CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE E’ stato elaborato ed è in fase di ampliamento e di completamento. (Vedi allegato n. 12) 20 MODALITÀ DI VERIFICAE CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI (all. n 16) Per misurare correttamente le competenze dell’alunno vengono utilizzati tre momenti: Rilevazione iniziale della situazione ambientale e dei livelli di partenza degli alunni (attraverso colloqui con il personale docente dell’ordine di Scuola precedentemente frequentata e con i genitori; prove d’ingresso disciplinari e trasversali) Rilevazione intermedia attraverso percorsi di valutazione formativa che consentono di intervenire con opportune attività di recupero, sostegno e potenziamento e con interventi didattici mirati a favorire la motivazione, elemento imprescindibile delle attività formative. Rilevazione finale (valutazione sommativa) attraverso griglie di riscontro dei progressi nei livelli di competenza raggiunti dai singoli alunni rispetto ai traguardi educativi e didattici previsti (D.lgs. 01/09/2008 n° 137). Per la verifica dell’attività didattica e del comportamento si usano specifiche griglie elaborate dai Consigli dei Docenti e dai Collegi dei Docenti di seguito riportate: SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Valutazione nella scuola primaria In conformità alle nuove direttive ministeriali - decreto legge n.137/08- la valutazione degli apprendimenti nelle singole discipline sarà espressa in decimi in relazione agli obiettivi, ai descrittori e agli indicatori fissati dagli specifici gruppi disciplinari articolati nel dettaglio secondo i seguenti criteri generali: VOTO DESCRITTORI (in relazione agli obiettivi cognitivi) 6 Conoscenze approfondite ed esaustive. Piena padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline. Notevole capacità di rielaborazione e riflessione personale. Conoscenze approfondite, chiarezza espositiva, piena capacità di rielaborare e organizzare collegamenti fra saperi diversi. Conoscenze approfondite, uso appropriato dei vari linguaggi, sicura capacità espositiva. Conoscenze pertinenti, positiva padronanza delle abilità e delle strumentalità nelle varie discipline, capacità di organizzare i contenuti appresi. Conoscenze essenziali degli elementi basilari delle singole discipline, parziale padronanza delle abilità e delle strumentalità di base, semplice capacità espositiva. 5 Conoscenze lacunose ed esposizione impropria, scarsa capacità di riconoscere e risolvere problemi essenziali. 10 9 8 7 CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Per la valutazione del “comportamento” gli indicatori stabiliti sono i seguenti: Interesse, motivazione e partecipazione al dialogo educativo Collaborazione con compagni e adulti (docenti e altre figure presenti) Rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico e delle regole GIUDIZIO DESCRITTORI OTTIMO L’alunno/a dimostra: rispetto delle regole in tutte le situazioni con senso di responsabilità e consapevolezza puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche interesse e partecipazione propositiva alle lezioni e alle attività della scuola 21 DISTINTO BUONO SUFFICIENTE ruolo propositivo all’interno della classe e ottima socializzazione L’alunno/a dimostra: rispetto generalmente le regole ed è sempre disponibile a modificare i suoi comportamenti in positivo costante adempimento dei doveri scolastici interesse e partecipazione costruttiva alle attività della scuola ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe L’alunno/a dimostra: rispetto delle regole in molte situazioni, anche se a volte ha bisogno di richiami buona consapevolezza del proprio dovere interesse adeguato svolgimento regolare dei compiti assegnati partecipazione attiva correttezza nei rapporti interpersonali L’alunno/a dimostra: di aver bisogno di sollecitazioni e richiami per rispettare le regole nelle varie situazioni sufficiente consapevolezza del proprio dovere interesse selettivo saltuario svolgimento dei compiti assegnati partecipazione discontinua all’attività didattica rapporti sufficientemente collaborativi con gli altri MODELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA PROFILO DELLE COMPETENZE COMPETENZE CHIAVE 1 Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. 2 È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana. Comunicazione nelle lingue straniere. 3 Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi. Competenze digitali. 4 Imparare ad imparare. 5 Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. 6 Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove informazioni. Imparare ad imparare. 7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Consapevolezza ed espressione culturale. 8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Consapevolezza ed espressione culturale. 22 Consapevolezza ed espressione culturale. LIVELLO 9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare semplici progetti. Spirito di iniziativa e imprenditorialità. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche. 10 Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune. Competenze sociali e civiche. 11 Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente come presupposto di un sano e corretto stile di vita. 12 Competenze sociali e civiche. N.B. Il Livello del raggiungimento della competenza è indicato con A – B – C – D, come di seguito descritto. Livello Indicatori esplicativi A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI CONOSCENZE CAPACITA’/ABILITA’ COMPETENZE 4 I contenuti specifici delle discipline sono recepiti in maniera erronea, frammentaria, distorta. Gravi lacune nella preparazione di base. Non sa operare collegamenti e sintesi organica dei materiali. Usa linguaggio, strumenti, tecniche in modo inadeguato ed episodico. Assente l’orientamento autonomo sulle tematiche proposte. Qualche elemento di positività emerge unicamente per un’azione di orientamento e supporto. Gli elementi acquisiti non permettono di accertare alcuna competenza. 5 Da frammentarie e gravemente lacunose fino a superficiali e incerte. Non applica le conoscenze minime; le applica con imprecisioni, se guidato, esegue compiti semplici con errori. Le competenze inerenti la verifica non sono ancora del tutto accertabili. voto 23 6 Conoscenza complessiva dei contenuti, in parte ripetitiva e mnemonica, ma ordinata. Applica le conoscenze minime ed esegue compiti semplici. Evidenzia imprecisioni espositive, ma anche capacità di autocorrezione. Le competenze oggetto del percorso di verifica, risultano accertabili in base agli obiettivi minimi. 7 Sostanzialmente complete con qualche approfondimento autonomo. Sa analizzare problemi complessi in modo globalmente corretto. Sa orientarsi nella soluzione di problemi e/o aderire alla traccia proposta. Usa con metodo consapevole e personale mezzi e tecniche specifiche. Usa generalmente un linguaggio corretto e una terminologia specifica. Le competenze oggetto del percorso di verifica risultano acquisite e personalizzate. 8 Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi. Applica le conoscenze anche a problemi complessi in modo corretto e autonomo. Si orienta con sicurezza, sa operare collegamenti e valutazioni autonome dei materiali. Usa consapevolmente un linguaggio preciso e specifico. Le competenze oggetto del percorso di verifica risultano acquisite ampiamente ed applicate autonomamente. 9 Organiche, approfondite ed ampliate in modo autonomo e personale. Notevole il bagaglio culturale anche pluridisciplinare; personale l’orientamento di studio. Applica le conoscenze a problemi complessi in modo corretto, autonomo e creativo. Sa proporre valide valutazioni critiche. Usa il linguaggio specifico in modo decisamente appropriato. Mostra modalità di lavoro personale, rigorosa e puntuale. Notevoli le competenze obiettivo del percorso di verifica in oggetto. 10 Conoscenza completa, approfondita, organica e pluridisciplinare degli argomenti, notevole il bagaglio culturale, personale l’organizzazione dello studio. Manifesta interesse spiccato verso i saperi e positiva capacità di porsi di fronte a problemi e risolvere quelli nuovi. Sa condurre collegamenti, organizzare, rielaborare i contenuti con corretta criticità e in autonomia formula giudizi con argomentazioni coerenti e documentate espresse in modo brillante. Padroneggia lo strumento linguistico; efficace e personale la componente ideativa. Usa in modo appropriato e critico i linguaggi specifici. Eccellenti le competenze obiettivo del percorso di verifica in oggetto. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO VOTO 10 DESCRITTORI VOTO - Interesse e partecipazione attiva alle lezioni - Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche - Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica - Ruolo propositivo all’interno della classe - Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico - Ottima socializzazione 24 7 DESCRITTORI - Disinteresse per le varie discipline - Saltuario svolgimento dei compiti - Rapporti problematici con gli altri - Frequente disturbo dell’attività didattica - Funzione negativa all’interno della classe - Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico (es.: falsificazione della firma dei genitori, frequenti ritardi e/o uscite anticipate, ecc…) 9 8 - Discreta partecipazione alle lezioni - Costante adempimento dei doveri scolastici - Equilibrio nei rapporti interpersonali - Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto - Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe - Limitata attenzione e partecipazione discontinua alle attività scolastiche - Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati - Osservanza non regolare delle norme relative alla vita scolastica - Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni - Partecipazione poco collaborativa al funzionamento del gruppo classe 6 5 - Completo disinteresse per le attività didattiche - Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni - Assiduo disturbo delle lezioni - Funzione negativa nel gruppo classe - Comportamento gravemente non conforme alle richieste del PEI e del POF. Mancanze gravissime segnalate nel Regolamento disciplinare. La griglia viene utilizzata durante il consiglio di scrutinio per determinare, su proposta dell’insegnante coordinatore di classe, il voto di condotta. Il verbale dello scrutinio motiva i voti di condotta assegnati con riferimento alla griglia. L’allievo il cui comportamento fosse valutato in 5/10, per ciò stesso non è ammesso alla classe successiva o all’Esame di Stato. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DESCRIZIONE DEGLI INDICATORI Livello Indicatori esplicativi A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. 25 Profilo delle competenze Competenze chiave 1 Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione. 2 Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Comunicazione nelle lingue straniere. 3 Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia. Competenze digitali. 4 Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Imparare ad imparare. 5 Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Imparare ad imparare. 6 Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. 7 Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società. Consapevolezza ed espressione culturale. 8 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali. Consapevolezza ed espressione culturale. 9 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Spirito di iniziativa e imprenditorialità. 10 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Imparare ad imparare. Competenze sociali e civiche. 11 Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Competenze sociali e civiche. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Competenze sociali e civiche. 12 26 Consapevolezza ed espressione culturale. Competenze sociali e civiche. LIVELLO MODALITÀ DI COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA Per le comunicazioni scuola-famiglia si utilizzano: registro elettronico, circolari cartacee o dematerializzate, e-mail, telefono, libretto personale dello studente. Le Coordinatrici e ciascun Docente sono a disposizione dei Genitori secondo un orario prestabilito (per gli insegnanti, un’ora settimanale), previo appuntamento. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia può essere distribuito nelle classi, o comunque nell’ area scolastica, senza la preventiva autorizzazione delle Coordinatrici. E’ garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche). Per la comunicazione con il territorio si utilizza il sito della scuola: www.campusgiovannadarco.it. INTERVENTI DI SUPPORTO ALLA QUALITÀ DELL’OFFERTA FORMATIVA a) Formazione del personale: aggiornamento interno ed esterno tramite agenzie riconosciute dal MIUR; incontri sul Carisma educativo dell’Istituto, formazione ex-legge con particolare attenzione al Primo Soccorso, alle procedure per la somministrazione di farmaci salvavita e alla formazione continua del personale coinvolto nella preparazione e distribuzione dei pasti; specifici incontri sui DSA e i BES. b) Promozione della partecipazione delle famiglie e del territorio: incontri con Formatori ed Esperti interni ed esterni su tematiche educative, di prevenzione, di riflessione spirituale, di esperienze di vita. Collaborazione per la valutazione diagnostica dei disturbi specifici di apprendimento. c) Altri servizi offerti: sportello di ascolto dei tutor, attività di recupero e potenziamento. FABBISOGNO DELL’ORGANICO POTENZIATO *Nel corso del triennio i posti di potenziamento/sostegno previsti, saranno assicurati mediante l’utilizzo delle professionalità già presenti in Istituto e di alcune di nuova assunzione. POTENZIAMENTO UMANISTICO Un docente - didattica/gestione. Attivazione di laboratori linguistici in rete. La parte gestionale concerne la produzione di materiali e metodologie mirate per avviare gli alunni ad acquisire un metodo di studio efficace. POTENZIAMENTO AREA LOGICO MATEMATICA PER GRUPPI CLASSE Un docente– didattica. Realizzazione di percorsi didattici per rispondere ai bisogni educativi legati ai differenti modi di apprendere e a condizioni particolari che possono essere causa di difficoltà in quest’area. POTENZIAMENTO AREA SCIENTIFICA Un docente – didattica. Realizzazione di percorsi laboratoriali che sviluppino le capacità di osservazione, deduzione, intuizione, utilizzo di attrezzature e tecniche sperimentali per gruppi di interesse e di livello omogeneo. 27 POTENZIAMENTO LINGUISTICO Un docente – didattica/gestione e di coordinamento. Potenziamento linguistico che prevede la realizzazione del progetto Growing up with English; il docente madrelingua è presente nella scuola Primaria e Secondaria di I grado per 2 ore settimanali per ciascuna classe, in compresenza con metodologia CLIL. POTENZIAMENTO INCLUSIVITÀ H - B.E.S. - D.S.A. Un docente con specializzazione polivalente: didattica/gestione di alunni con bisogni educativi speciali. Progettazione e attivazione di percorsi individualizzati e personalizzati. POTENZIAMENTO INFORMATICO Un docente – didattica/gestione. Attuazione di un progetto formativo per lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, che preveda di sperimentare un ambiente di ricerca e apprendimento online con contenuti digitali a supporto della didattica tradizionale per le aree disciplinari: linguistiche, antropologiche, espressive, logico-matematiche e scientifico-tecnologiche, in un’ottica laboratoriale. POTENZIAMENTO MUSICA/ARTE Un docente - didattica: elaborare e realizzare progetti in continuità e/o pluridisciplinari e programmare visite guidate, partecipazione a spettacoli teatrali, laboratori grafico-espressivi. FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E DI ATTREZZATURE MATERIALI Ai sensi della lettera b), comma 4, articolo unico, L. n° 62/2000 e del D.lgs. n. 81/08 e successive integrazioni, l’Istituto è dotato di locali, arredi ed attrezzature didattiche proprie di ogni ordine di scuola e conformi alle norme vigenti, descritti nella Carta dei servizi. Nel triennio si renderà necessaria la dotazione delle seguenti infrastrutture, attrezzature, materiali: Giochi per gli spazi all’aperto ed interni destinati agli alunni della scuola Primaria Nuova ristrutturazione dei servizi igienici Corpi illuminanti negli ambienti in un’ottica di risparmio energetico Centralino per portineria e allestimento (videocamere esterne, cc) Dotare la palestra multifunzionale di un mixer Tutto ciò che si rende necessario per mantenere in funzione ed in sicurezza ogni ambiente FABBISOGNO DI RISORSE FINANZIARIE Nel triennio saranno necessarie risorse finanziarie per i seguenti fabbisogni: Retribuire gli Insegnanti di sostegno il cui costo attualmente è sostenuto dalle famiglie. Assumere gli insegnanti necessari per l’organico del potenziamento Offrire dei bonus a Famiglie in difficoltà economica, previa presentazione della richiesta e del certificato ISEE Rinnovare i servizi igienici Incrementare i giochi per gli spazi all’aperto ed interni destinati agli alunni della scuola Primaria Completare la sostituzione dei corpi illuminanti negli ambienti in un’ottica di risparmio energetico Sostituire il centralino con allestimento di nuove videocamere esterne Provvedere ad un mixer per gli spettacoli e rappresentazioni degli alunni Mantenere in funzione ed in sicurezza ogni ambiente 28 Il Progetto Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è stato elaborato dai Collegi dei Docenti dell’Istituto Comprensivo paritario S. Giovanna D’Arco, è stato presentato al Legale Rappresentante dell’Istituto ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto Unico (CIU) il 12 gennaio 2016. La Coordinatrice delle Attività Educative e Didattiche Il Legale Rappresentante dell’Istituto Il Presidente del Consiglio di Istituto F.to Valeria Forin F.to Francesca Lorenzet F.to Roberto Baccichet 29 INDICE Dati anagrafici Organizzazione generale delle attività dell’Istituto - Organigramma Finalità e intenzionalità dell’Istituto Profilo del Fondatore e suo pensiero educativo Riferimenti normativi - Regolamenti e procedure dell’Istituzione educativo didattica I principi ispiratori Storia della Scuola Contesto - Destinatari Plesso scolastico e strutture Le nostre scuole: tipologia dell’offerta formativa ed organizzazione dell’ambiente di apprendimento Scuola Primaria: finalità Progetto educativo annuale - Impostazione scolastica Attività educative e didattiche: obiettivi, progetti didattici, Metodologie e strumenti- valutazione- collegamento con la famiglia – Iniziative varie Scuola Secondaria di I grado: finalità, struttura e orario Attività curricolari- Attività extra curricolari - Area educativa - didattica La qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento Ambiente- Orientamento - Strumenti Reti di scuole Priorità e Traguardi per il Miglioramento Obiettivi formativi individuati come prioritari Linee strategiche del Piano di Miglioramento della qualità dell’Offerta formativa e dei risultati degli apprendimenti degli studenti Elenco dei Progetti di Miglioramento Altri Miglioramenti che si è deciso di realizzare a livello Formativo Il Curricolo delle competenze Modalità di verifica e criteri di valutazione degli alunni Scuola primaria: Criteri di valutazione degli apprendimenti Criteri di valutazione del comportamento Modello di certificazione delle competenze in uscita Scuola secondaria di I grado: Criteri di valutazione degli apprendimenti Criteri di valutazione del comportamento Certificazione delle competenze Modalità di comunicazione interna ed esterna Interventi di supporto alla qualità dell’offerta formativa Fabbisogno dell’organico potenziato Fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali Fabbisogno di risorse finanziarie Firme di approvazione Indice 30 3 4 5 5 6 6 7 8 9 9 9 10 11 12 13 14 15 15 16 16 16 17 18-19 20 20 21 21 21 22 23 24 25- 26 27 27 27 28 28 29 30