ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO “BUONARROTI”, RUBANO (PD) PROGETTO DIDATTICO SCUOLA DELL'INFANZIA STATALE “MARY POPPINS” Dici: "E' faticoso lavorare con i bambini.” Hai ragione, aggiungi: "Perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, scendere, farsi piccoli." Sbagli, non è questo l'aspetto più faticoso. È piuttosto di essere costretti ad elevarsi fino all'altezza dei loro sentimenti... di stiracchiarsi, allungarsi, sollevarsi sulle punte dei piedi, per non ferirli. Janus Korczak 1 La società in cui viviamo è sempre più complessa, dinamica, in continua trasformazione, ricca di stimoli ma anche di rischi e di incertezze. Oggi il bambino è sempre più coinvolto nelle dinamiche degli adulti ed è condizionato da esse, è sempre esposto dal punto di vista emotivo ed affettivo nelle vicende della propria famiglia. Questo insieme di fattori inevitabilmente ne condiziona gli atteggiamenti, i comportamenti, gli apprendimenti, gli interessi conoscitivi. I bambini e le bambine arrivano alla scuola dell’infanzia con una loro storia personale: hanno imparato a camminare, a parlare, hanno sperimentato le loro prime significative relazioni, hanno appreso i tratti fondamentali delle culture di appartenenza, e noi come educatori siamo tenuti a tenerle in considerazione. La scuola dell’infanzia si inserisce in questo contesto di vita come una “nuova” esperienza di relazione, di cura e di apprendimento dove vengono acquisiti, filtrati, rielaborati numerosi nuovi, e diversi, stimoli. Si pone in questo contesto sociale come filtro delle molteplici informazioni, di mediazione delle diverse culture e di formazione delle personalità attraverso la maturazione dell’IDENTITA’, la conquista dell’AUTONOMIA, lo sviluppo delle COMPETENZE e del valore della CITTADINANZA. IDENTITA’ intesa come la costruzione di una immagine positiva di sé dal punto di vista corporeo, intellettivo e psicodinamico. AUTONOMIA intesa come apertura alle relazioni, comprensione e sviluppo delle proprie capacità di espressione di pensieri e sentimenti. COMPETENZE come frutti del desiderio di conoscere, di scoprire, di progettare e di inventare, consolidando le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, epressive ed intellettive di esplorazione e di ricostruzione della realtà. SENSO DELLA CITTADINANZA significa scoprire gli altri nei loro bisogni e imparare a gestire i contrasti attraverso regole condivise, cogliendo il punto di vista dell’altro e valorizzando il dialogo, così attuando il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri. Tutte queste finalità sono esplicitate dalle insegnanti attraverso una metodologia didattica che pone l’attenzione sulle buone relazioni con bambini e genitori, in un clima di rispetto e collaborazione, grazie alla valida organizzazione di spazi e tempi, e alle modalità di lavoro coi bambini in sezione o nei laboratori. LA NOSTRA SCUOLA La scuola dell’Infanzia Statale “Mary Poppins” dall'anno scolastico 2013/14 fa parte dell’Istituto Comprensivo “BUONARROTI”. Si trova a Sarmeola di Rubano, in Via Rolandino, località del Comune di Rubano. Accoglie 75 bambini e bambine dai 3 ai 6 anni di età provenienti da famiglie residenti in prevalenza nel territorio comunale di Rubano, sia italiane che di altra origine. 2 L’ambiente storico-culturale ha subito, negli ultimi anni, una notevole crescita urbanistica e demografica: in progressivo aumento è il numero di residenti di provenienza estera. I paesi di provenienza in ordine di rappresentatività sono: Romania, Moldavia, Albania, Marocco, Filippine. La maggior parte dei bambini di origine straniera è però nata in Italia e la frequenza della scuola dell’infanzia favorisce la costruzione dei cittadini del futuro, integrando felicemente tutti i bambini senza alcuna distinzione. L’elemento primario che assicura la loro integrazione è la conoscenza della lingua italiana che, se al loro ingresso a 3 anni è minima (e in alcuni casi nulla), al termine del percorso scolastico consente loro un fluido passaggio alla scuola primaria in possesso di un’adeguata competenza linguistica al pari dei loro coetanei madrelingua. L'ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI L’edificio scolastico che ci ospita è costituito da un unico piano e circondato da un ampio, accogliente ed ombreggiato giardino, alberato e fornito di attrezzature per giochi motori dei bambini. L’ambiente “scuola” è pensato e predisposto a misura di bambino, in relazione ai diversi momenti del quotidiano e in funzione delle azioni che in essi si svolgono. L'obiettivo è quello di valorizzare le valenze comunicative, relazionali e cognitive che tali ambienti sono in grado di offrire ai bambini e di facilitare l'autonomia e l'orientamento del bambino nello spazio-scuola. Gli spazi della nostra scuola dell'infanzia sono: l'entrata; un ampio corridoio che conduce a tutti gli altri ambienti della scuola; le 3 aule per le sezioni; la sala mensa, comune per tutti i bambini; una piccola cucina con relativa dispensa; il dormitorio; una stanza per l'attività motoria ed altre attività che necessitano di ampio spazio; un grande bagno, comune per tutte e 3 le sezioni; 3 l'ufficio, fornito di computer, stampante, telefono, fax, fotocopiatore e un armadio dotato di chiavi di sicurezza in cui sono riposti materiali didattici e documenti; i servizi igienici per le insegnanti e il personale; un ampio giardino. CHI SIAMO Nell’anno scolastico 2015/2016 sono iscritti 75 bambini dai 3 ai 6 anni provenienti quasi tutti dal comune di Rubano. I bambini sono suddivisi in 3 sezioni eterogenee per età: PALLONCINI BLU con 15 bambini di 4 anni (M6, F8) e 11 bambini di 5 anni (M3, F8); PALLONCINI GIALLI con 10 bambini di 3 anni (M5, F5) e 13 bambini di 5 anni (M4, F9); PALLONCINI ROSSI con 10 bambini di 3 anni (M6, F4) e 16 bambini di 4 anni (M3, F11). Le insegnanti che prestano servizio nella scuola sono: Sez. palloncini blu: BARBIERI ROBERTA, ZILIO MIRIAM, FONTANA ELISABETTA (completamento di orario, 10 h). Sez. palloncini gialli: TUCCI BIANCA, ISPIOLA CLAUDIA, FONTANA ELISABETTA (completamento di orario, 10 h), CESTARO GIULIANA (insegnante supplente di sostegno), DI LORENZO MARIA ROSARIA (insegnante supplente di sostegno). Sez. palloncini rossi: VIERO ANNA, PETTE’ LETIZIA. L’insegnante di Religione Cattolica: GUIDOLIN LAURA. LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE La Scuola accoglie i bambini dalle ore 7.45 (fino alle ore 8.oo vi è la presenza di una sola insegnante a turno per il numero limitato dei bambini) alle ore 16.00 dal lunedì al venerdì. La scansione delle attività nell’arco della giornata segue i ritmi e i bisogni dei bambini delle tre diverse età. La scuola dell'infanzia, infatti, è contesto di vita e di 4 apprendimento e ciò implica che in esso il bambino deve avere garantite stabilità, tranquillità e sicurezza; nello stesso tempo, però, deve anche trovare sollecitazioni per la sua intelligenza e i suoi desideri di conoscenza e di socializzazione. LA NOSTRA GIORNATA La nostra giornata scolastica è così composta: 7.45-9.00 entrata ed accoglienza, giochi individuali e collettivi; 9.00-9.30 riordino, bagno e merenda; 9.30-10.00 circle time; 10.00-11.45 attività didattiche/laboratori; 11.45-12.00 preparazione al pranzo; 12.00-12.45 pranzo; 12.45-13.30 gioco libero; 13.30-15.30 riposo per i bambini di 3 e 4 anni, attività didattiche per i bambini di 5 anni; 15.30-16.00 merenda e uscita. La ritualità degli eventi serve a garantire punti di riferimento stabili, con lo scopo di infondere sicurezza. Per questo è importante che i bambini sappiano cosa avviene “prima e dopo” in modo tale da vivere con serenità la successione degli avvenimenti, specialmente nel periodo iniziale di ambientamento nella struttura. Vi sono diversi momenti della giornata che si ripetono quotidianamente: l’accoglienza, la merenda, il pranzo, l’igiene personale, l’uscita. L’insieme di questi momenti prende il nome di routines. 5 LA NOSTRA SETTIMANA LUN MAR MER GIO VEN h. 7,45 – 9,00 Entrata e accoglienza Gioco libero Entrata e accoglienza Gioco libero Entrata e accoglienza Gioco libero Entrata e accoglienza Gioco libero Entrata e accoglienza Gioco libero h. 9,00 – 9,30 Riordino, bagno, merenda Riordino, bagno, merenda Riordino, bagno, merenda Riordino, bagno, merenda Riordino, bagno, merenda h. 9,30 – 10,00 Circle time Circle time Circle time Circle time Circle time h. 10,00 – 11,45 Attività didattiche Attività didattiche Laboratori Psicomotricità Religione Attività didattiche Laboratori Attività didattiche Psicomotricità h. 11,45 – 12,00 Preparazione al pranzo Preparazione al pranzo Preparazione al pranzo Preparazione al pranzo Preparazione al pranzo h. 12,45 – 13,30 Gioco libero Gioco libero Gioco libero Gioco libero Gioco libero h. 13,30 – 15,30 Riposo (b.ni 3-4 anni) Attività didattiche (b.ni 5 anni) Inglese (II quadrimestre) Riposo (b.ni 3-4 anni) Attività didattiche (b.ni 5 anni) Riposo (b.ni 3-4 anni) Religione (b.ni 5 anni) Riposo (b.ni 3-4 anni) Attività didattiche (b.ni 5 anni) Riposo (b.ni 3-4 anni) Attività didattiche (b.ni 5 anni) h. 15,30 – 16,00 Merenda Uscita Merenda Uscita Merenda Uscita Merenda Uscita Merenda Uscita 6 GLI SPAZI DA VICINO Parlare di spazio nella scuola dell'infanzia significa non solo strutturare meri spazi fisici, con collocazione di materiale e arredi, ma richiede di porsi in un’ottica organizzativa attenta a valorizzare le loro valenze comunicative, relazionali e cognitive. L'entrata Adibita a spogliatoio per i bambini, è attrezzata con armadietti, ciascuno contraddistinto dalla propria foto, dove i piccoli utenti depositano le loro cose. Questo spazio è simpatico, funzionale, comodo, risponde ai bisogni affettivi, mantiene il legame con la famiglia. Il corridoio E' un luogo di passaggio tra le varie sezioni e il bagno, talvolta con funzioni di socializzazione tra le varie sezioni. In questo spazio le pareti, così come nelle sezioni, si trasformano in “tracce” delle attività svolte dai bambini. Le sezioni La sezione è il luogo dell’accoglienza, fondamentale luogo di riferimento per i bambini, della rassicurazione affettiva; è il luogo che testimonia ciò che avviene giorno per giorno, è la storia delle esperienze del gruppo-classe. Per questo motivo le sezioni sono strutturate in modo tale da far sentire i bambini a proprio agio, per rispettare i loro bisogni, per poter rispondere all’esigenza di passare da momenti di attività o gioco individuali a momenti di piccolo e grande gruppo. Gli angoli gioco allestiti all’interno delle varie sezioni permettono dunque di: rispettare i percorsi individuali; favorire l’aggregazione spontanea; dare ai bambini la possibilità di fare scelte autonome, di utilizzare gli oggetti secondo le loro esigenze, con tempi e modalità personali. Gli angoli allestiti nelle sezioni sono: - L’angolo cucina: per sollecitare il gioco simbolico e l'identificazione nei ruoli della vita familiare. Nel gioco del “far finta” essi ripetono modi di fare dei loro genitori o degli adulti della scuola. E’ un angolo che aiuta i bambini ad elaborare, gestire sentimenti ed emozioni. - L’angolo dei giochi logici e delle costruzioni: è dotato di giochi strutturati di tipo logico (puzzle, incastri, chiodini, costruzioni, ecc) che favoriscono lo sviluppo della logica, della memoria, della creatività, della coordinazione oculo-manuale e della motricità fine. 7 - Lo spazio espressivo: corredato di tavoli, fogli per il disegno libero, colori, pastelli, pennarelli e pastelli a cera, in questo angolo il bambino può sperimentare le diverse tecniche grafico pittoriche, esprimere la sua creatività attraverso esperienze libere e strutturate. - L’angolo della lettura: offre ai bambini l’opportunità di incontrare e conoscere “il libro”, di utilizzarlo con cura, con autonomia e libertà, da soli o con altri compagni. La mensa E' uno spazio dove i bambini si incontrano per consumare insieme il cibo. Il momento del pranzo è un momento molto atteso dai bambini e particolarmente intenso sul piano affettivo ed emotivo, in cui deve essere garantita a tutti un'atmosfera serena, piacevole e rilassante e favorendo gli scambi comunicativi tra i bambini. Il dormitorio Viene utilizzato per il riposo pomeridiano dei bambini di 3 e 4 anni. E' una stanza attrezzata con lettini in cui i bambini ritrovano oggetti (copertina, cuscino, eventuale oggetto transizionale) personali che tranquillizzano e rassicurano, favorendo il rilassamento e l'addormentamento. Il laboratorio del movimento Viene utilizzato per l'attività motoria. In esso troviamo materiale strutturato per operare in modo coordinato e flessibile con e su oggetti (palle di varie dimensioni, cerchi, blocchi psicomotori, tappeti e cuscini); materiale non strutturato e di recupero per favorire l’evoluzione simbolica della motricità (teli di stoffa, funi, scatoloni ecc.). I servizi igienici Sono strutturati in modo da incoraggiare il più possibile l'autonomia dei bambini. Ciascuno può riconoscere l’asciugamano personale grazie alla propria foto. Il giardino Ampio, luminoso ma ombreggiato da numerose piante, ospita vari giochi attrezzati. Il giardino permette ai bambini di sperimentare la capacità di padroneggiare il movimento e di mettersi in relazione con la natura e le cose. 8 METODOLOGIA La centralità del bambino, le azioni di cura educativa sono indispensabili per una crescita sana ed armoniosa. Le metodologie utilizzate dagli insegnanti nella quotidianità sono: L'importanza della routine: sono i momenti che scandiscono la vita scolastica: accoglienza, gioco, riordino, merenda, bagno, attività didattica ecc. Sono momenti importanti che danno ritmo e sicurezza al bambino perchè "sa già ciò che verrà dopo...", scandendo il tempo in modo preciso, garantendo benessere e riconoscimento di situazioni e figure di riferimento. Il circle-time: Il cerchio è uno dei rituali più importanti della giornata, durante il quale i bambini sono disposti sulle sedie o sulle panchine posizionate in modo tale da permette di stare tutti più vicini, di guardarsi tutti negli occhi e di essere tutti allo stesso livello. La disposizione circolare permette a tutti di sentirsi parte del gruppo, di mettersi in gioco, di ascoltare e sentirsi ascoltati: favorisce la comunicazione e la partecipazione di tutti ed è quindi un momento fondamentale della giornata scolastica. Il circle-time inizia ogni mattina tra le nove e le nove e trenta, cioè quando tutti i bambini sono arrivati ed è un momento nel quale i bambini imparano a conoscersi meglio, imparano ad esprimersi e anche ad ascoltare gli altri; il circle-time è un modo di iniziare in modo tranquillo la giornata facendo sentire tutti “importanti” e protagonisti del tempo-scuola. La valorizzazione del gioco: mediante l'attività ludica il bambino immagina, pensa, costruisce, trasforma (giocare a far finta di...) organizzando il proprio pensiero. Attraverso il gioco il bambino entra in relazione con l'altro, impara a rispettare le regole. Il ricorso all'esplorazione e alla ricerca: come dimensione dell'agire educativo: sfruttando la naturale curiosità del bambino si stimola la formazione del pensiero critico attraverso l'esperienza diretta con l'ambiente e la natura (formulazione di ipotesi, problem-solving, esperienze di causa-effetto: se....., allora….. ) L'attenzione alla vita di relazione: attraverso un clima positivo che punta sempre alla qualità dei tempi di ascolto e delle relazioni con bambini e adulti. L'osservazione, la progettazione, la verifica: sono strumenti irrinunciabili per le esigenze del bambino. Le proposte educative vanno sempre riequilibrate in base alla qualità delle sue risposte. 9 La documentazione: l'itinerario didattico che si compie a scuola è più significativo se può venire riesaminato, ricostruito, socializzato. Il progetto diventa visibile, viene lasciata una "traccia" del lavoro svolto, attraverso l'uso di diversi strumenti che favoriscono la comunicazione dei dati relativi all'attività. Tale processo offre a bambini e genitori la possibilità di rendersi conto delle conquiste fatte. I laboratori: nella nostra scuola utilizziamo questa metodologia didattica poiché soddisfa pienamente le caratteristiche che le insegnanti ritengono fondamentali, dato che valorizza la “pratica del fare”. Qui l’allievo diventa protagonista del processo di costruzione delle sue conoscenze in una situazione collettiva di scambio comunicativo tra pari, le arricchisce e rielabora attraverso l’esperienza diretta, trova soluzioni a eventuali problematiche, vive un’atmosfera positiva, collaborativa e gioiosa. Il laboratorio diventa quindi uno spazio di comunicazione con le insegnanti e i compagni, di personalizzazione per sviluppare autosufficienza, partecipazione, autonomia culturale ed emotiva. È inoltre uno spazio di esplorazione e creatività guidata e libera, oltre che di socializzazione e di cooperazione attraverso l’impegno e la solidarietà. Nel corso dell’anno scolastico vengono solitamente effettuati due laboratori, uno per la realizzazione del pensiero natalizio alle famiglie e uno nella seconda parte dell’anno scolastico. Attività pomeridiane: sono espressamente dedicate ai bambini grandi che inizieranno la scuola primaria l’anno successivo, mentre i bambini piccoli e medi effettuano il loro riposino nel dormitorio. Nel corso dell’anno scolastico si alternano le insegnanti nelle cui sezioni sono presenti i bambini grandi e diverse sono le proposte offerte. Nei primo quadrimestre i bambini grandi delle sezioni A (gialla) e C (blu) sperimenteranno attività teoriche e pratiche in laboratori di pregrafismo e precalcolo, ascolto e drammatizzazione di storie narrate e pittura. Nella seconda parte dell’anno si aggiungeranno a queste proposte il Progetto inglese e di Educazione stradale. Per tutto l’anno il mercoledì pomeriggio vi sarà l’insegnamento della religione cattolica e in parallelo l’attività alternativa per chi non se ne avvale. Il ruolo dell'insegnante: si concretizza nella centralità dell'ascolto. Nelle attività didattiche che si svolgono in compresenza, assume la forma di una presenza costante che affianca, sostiene ed incoraggia con proposte i bambini, ma soprattutto predispone spazi e situazioni di apprendimento. Nei laboratori esperienziali, condotti sempre da due insegnanti, queste mettono conoscenze 10 e abilità al servizio degli allievi, li aiutano fattivamente a concretizzare gli obiettivi prefissati, dopo aver accuratamente progettato le attività da realizzare. Relazioni con le famiglie: la relazione educativa non può attuarsi appieno senza la presenza e la collaborazione dei genitori. La scuola infatti come agenzia educativa si affianca alla famiglia nel compito di educare. Le insegnanti incontrano: i genitori dei bambini nuovi iscritti (3 anni) a settembre; tutti i genitori in assemblea a ottobre e a febbraio/marzo; tutti i genitori nei colloqui individuali a gennaio/febbraio; i genitori dei bambini "grandi" in uscita nei colloqui individuali a giugno; a richiesta su appuntamento. PROGETTI DI ISTITUTO Piacere di leggere: Il progetto è rivolto ai bambini di 4 e 5 anni, attraverso la visita in orario scolastico alla biblioteca comunale, per sperimentare la lettura in forma ludicoemotiva; per acquisire il piacere di leggere attraverso letture animate. Continuità: Visita alla scuola primaria da parte dei bambini "grandi" di 5 anni, per conoscere ed entrare in contatto, attraverso un'esperienza piacevole di ascolto di una storia, con i luoghi, i docenti, i compagni che incontreranno l'anno successivo. In tale occasione vengono inoltre consegnate agli insegnanti della scuola primaria le griglie d'osservazione compilate dalle insegnanti della scuola dell'infanzia, finalizzate ad una prima conoscenza dei futuri alunni delle classi prime. Sicurezza: Ai fini della cultura sulla sicurezza bisogna educare i bambini a sperimentare la realtà, valutandone i possibili rischi e imparando a comportarsi di conseguenza nell'ambito scolastico e familiare. A tal fine vengono svolte prove di esodo di classe e proposte ai bambini la lettura di storie inerenti la sicurezza. PROGETTI DI PLESSO Accoglienza: Il primo periodo dell'anno (settembre-ottobre) è dedicato e all'inserimento dei bambini "piccoli" di 3 anni che entrano per la prima volta alla scuola dell'infanzia e all'accoglienza dei bambini "medi" e "grandi" che ritornano a scuola dopo le vacanze estive. In tale periodo iniziale dell'anno, si prevede una didattica con orario flessibile, un rapporto quotidiano con le famiglie e attività stimolanti che aiutino i bambini a scoprire 11 e ri-scoprire la bellezza dell'andare a scuola, scuola intesa come luogo di apprendimento e di relazione e socializzazione con i compagni. Psicomotricità: l'attività principale del progetto è quella di stimolare il piacere di agire attraverso il gioco spontaneo e quello guidato, di sviluppare le capacità senso motorie e gli schemi motori di base e, non da ultimo, migliorare la conoscenza di sé. Condotto da una psicomotricista in qualità di esperto esterno, si propone, seguendo quello che è la proposta educativa scolastica ed i suoi obiettivi formativi, di interagire, condividere, osservare in sintonia e con empatia, di confrontarsi e di creare una coerenza pedagogica con le insegnanti di riferimento della scuola d'infanzia “Mary Poppins”, rispondendo così, alle reali necessità dei gruppi classe. Mediante l’attività psicomotoria si favorisce un buon sviluppo dello schema corporeo e della consapevolezza spazio-temporale attraverso attività motorie e ritmiche, consapevolezza indispensabile per un’adeguata percezione del mondo circostante e della realtà. L’attività ludica è fondamentale per uno sviluppo equilibrato e armonico del bambino, per tanto il gioco è la prima forma di espressione, il suo modo di conoscere. Il gioco è la cosa fondamentale che permette lo sviluppo dei tre saperi: “Sapere, Saper fare, Saper essere”, che sono la valenza psicologica determinante per lo sviluppo equilibrato della personalità. La psicomotricità relazionale propone una educazione globale, privilegiando il gioco psicomotorio e le relazioni corporee. E’ una pratica idonea a promuovere lo sviluppo armonico del bambino promuovendo l’agio e prevenendo il disagio psicofisico. Privilegia la ricerca di una relazione autentica, di ascolto profondo e di accoglienza e sostegno del bambino nella sua globalità stimolandolo a scoprire e valorizzare le proprie potenzialità e le parti più sane di sé, contribuendo al superamento di eventuali disarmonie tipiche dell’età evolutiva. Periodo: da fine gennaio per tutti i bambini divisi in 6 gruppi per età, ciascuno per una volta alla settimana. Inglese: Il progetto è rivolto ai bambini di 5 anni delle sezioni gialla e blu e prevede l’intervento di un esperto interno all’ istituto comprensivo per un primo approccio alla lingua straniera in modo facile e divertente. L’obiettivo formativo si propone di favorire un primo contatto con la lingua inglese, attraverso un intervento di sensibilizzazione del bambino nei confronti di un codice linguistico diverso dal proprio, come azione di conoscenza e di rispetto di altre culture. Sul piano linguistico, si vuole favorire lo sviluppo delle capacità di ascolto, comprensione e produzione orale, tramite la conoscenza e l’utilizzo di vocaboli e semplici espressioni in lingua inglese. Sul piano culturale, la promozione delle prime forme di educazione multiculturale. Periodo: da febbraio a maggio 2016, una volta alla settimana, in due sottogruppi. Festa di fine anno: ogni anno, a conclusione dell'anno scolastico, come momento di 12 convivialità, di partecipazione ad un progetto comune e anche come verifica delle attività svolte durante l'anno, si svolge la festa di fine anno, a cui, in tale occasione, sono invitate anche le famiglie dei bambini nuovi iscritti. USCITE DIDATTICHE Le uscite didattiche programmate per l'anno scolastico 2015-2016 sono le seguenti: visita alla biblioteca comunale, nell'ambito del progetto: “Il piacere di leggere”; visita alla scuola primaria, nell'ambito del progetto continuità dell'istituto; visita al Comune; uscita in quartiere; visita ad una fattoria didattica. INIZIATIVE DELLA SCUOLA Castagnata Spettacolo di burattini con teatrino in dicembre Visita di Babbo Natale e degli zampognari in prossimità delle vacanze natalizie PIANO DI SVILUPPO DIDATTICO ANNUALE Con la programmazione di plesso le insegnanti intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini di 3, 4 e 5 anni per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). (dalle “Indicazioni Nazionali 2012”) TRAGUARDI GENERALI MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ; CONQUISTA DELL’AUTONOMIA; SVILUPPO DELLE COMPETENZE; EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA. 13 TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (relativi ai diversi CAMPI DI ESPERIENZA) IL SE' E L"ALTRO : Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme; IL CORPO IN MOVIMENTO : Identità, autonomia, salute; IMMAGINI, SUONI, COLORI: arte, musica, multimedialità; I DISCORSI E LE PAROLE : comunicazione, lingua, cultura; LA CONOSCENZA DEL MONDO : ordine, misura, spazio, tempo, natura. TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Campo di esperienza: "IL SE' E L’ALTRO” 3 ANNI Prendere coscienza di sé; conoscere l'ambiente scolastico; superare serenamente il distacco dalla famiglia; rafforzare l'autonomia; conoscere gli altri bambini e relazionarsi con loro; conoscere e rispettare le prime regole; scoprire la differenza tra "io" e "tu"; scoprire momenti e situazioni che suscitano stupore ed ammirazione; esprimere e comunicare sentimenti; prendere coscienza delle diversità di genere; cogliere il senso di appartenenza e sentirsi parte della comunità; sviluppare la creatività; avviarsi alla conoscenza della propria realtà territoriale; riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura, gioia); ripercorrere le tappe dei lavoro svolto insieme; riconoscere i progressi compiuti; dare un senso al proprio vissuto. 14 4 ANNI Rafforzare l'autonomia, la stima di sé, l'identità; rispettare gli altri; cercare di capire azioni e sentimenti degli altri; lavorare in gruppo e darsi delle regole; ricostruire la "mia storia" e la "nostra storia"; registrare momenti e situazioni che suscitano stupore ed ammirazione; riconoscere le diversità di genere; intuire le diversità di pensieri, di azioni e sentimenti dei maschi e delle femmine; sviluppare il senso di appartenenza; utilizzare la creatività come traccia di sé; conoscere la propria realtà territoriale; avviarsi alla creatività per lasciare traccia di sé; acquisire un corretto atteggiamento verso le differenze culturali e religiose; riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura, gioia); ripercorrere le tappe del lavoro svolto insieme; riconoscere i progressi compiuti; dare senso al proprio vissuto; documentare il proprio lavoro. 5 ANNI Rispettare e aiutare gli altri; cercare di capire pensieri, azioni e sentimenti degli altri; imparare a collaborare; ricostruire la "mia storia" e la "nostra storia"; registrare momenti e situazioni che suscitano stupore, ammirazione, gratitudine; discutere insieme sul senso di questi sentimenti; intuire la diversità di pensieri, di azioni e sentimenti dei maschi e delle femmine e il perché; rafforzare il senso di appartenenza: scuola-famiglia; utilizzare la creatività come traccia di sé; conoscere la propria realtà territoriale; condividere i valori della comunità di appartenenza; acquisire un corretto atteggiamento verso le differenze culturali e religiose; riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura, gioia); ripercorrere le tappe dei lavoro svolto insieme; riconoscere i progressi compiuti; dare un senso al proprio vissuto; documentare il proprio lavoro. 15 TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Campo di esperienza: "IL CORPO IN MOVIMENTO” 3 ANNI Prendere coscienza di sé nel movimento; prendere coscienza di sé in rapporto agli oggetti; percepire lo schema corporeo; conoscere globalmente lo schema corporeo; utilizzare intenzionalmente il proprio corpo; prendere coscienza della propria dominanza corporea; coordinare i movimenti degli arti; utilizzare intenzionalmente il proprio corpo. 4 ANNI Rafforzare la coscienza di sé; conoscere lo schema corporeo; percepire in modo analitico lo schema corporeo; coordinare i movimenti dei corpo nello spazio; percepire il sé corporeo nel rapporto con gli oggetti; percepire il sé corporeo in movimento; percepire la relazione esistente tra destra e sinistra; conoscere le relazioni esistenti all’interno della scuola. 5 ANNI Rafforzare la coscienza di sé; conoscere lo schema corporeo; percepire il corpo in senso analitico; coordinare i movimenti dei corpo nello spazio; orientarsi nella scuola; percepire il proprio corpo in rapporto allo spazio; esprimere le proprie emozioni; esprimere con il corpo una situazione di relazione; vivere esperienze di vita sociale; muoversi nello spazio con sicurezza. 16 TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Campo di esperienza: “IMMAGINI, SUONI, COLORI” 3 ANNI Distinguere i vari tipi di linguaggio; dare forma e colore all'esperienza con varie modalità espressive; utilizzare la voce e il corpo per imitare, riprodurre, inventare suoni; sperimentare diverse forme di espressione artistica. 4 - 5 ANNI Distinguere i vari tipi di linguaggio; dare forma e colore all'esperienza con vari strumenti; utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurrei inventare suoni; sperimentare diverse forme di espressione artistica; sperimentare diverse forme di espressione artistica come riproduzione di elementi della realtà; ascoltare, comprendere, riesprimere narrazioni o contenuti visti attraverso i mass media; elaborare congetture in ordine a codici simbolici; individuare le caratteristiche che differenziano il disegno dalla scrittura; essere fiduciosi nelle proprie capacità espressive. TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Campo di esperienza: “I DISCORSI E LE PAROLE” 3 ANNI Parlare con i grandi e i coetanei; individuare le caratteristiche che differenziano gli altri dell'ascoltare e dei parlare; distinguere i vari tipi di linguaggio; ascoltare, comprendere narrazioni lette o improvvisate di favole, fiabe, storie. 4 – 5 ANNI Parlare con i grandi e i coetanei; individuare le caratteristiche che differenziano gli altri dell’ascoltare e dei parlare; distinguere i vari tipi di linguaggio; ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette o improvvisate di favole, fiabe, storie; 17 riconoscere alcuni testi della letteratura per l'infanzia; parlare, descrivere, raccontare con fiducia, nelle proprie capacità espressive; scambiarsi domande, giudizi, sentimenti; elaborare codici personali in ordine alla lingua scritta; elaborare congetture in ordine a codici simbolici; distinguere il significato dal significante; avere fiducia nelle proprie capacità espressive e comunicative; distinguere i diversi generi letterari. TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Campo di esperienza: “LA CONOSCENZA DEL MONDO” 3 ANNI Toccare, guardare, sentire,, assaporare oggetti e materiali; dare un nome a ciò che si è toccato, assaggiato, ascoltato; manipolare materiali; discriminare i colori; promuovere atteggiamenti di rispetto per l’ambiente; intuire la successione degli eventi; compiere le azioni in successione e verbalizzarle; essere capaci di porre in relazione eventi ed oggetti; ricordare e ricostruire ciò che si è fatto o sentito; collocare persone e oggetti nel tempo e nello spazio; cogliere la diversità; utilizzare il linguaggio simbolico per esprimere i propri sentimenti ed emozioni; cogliere uguaglianze tra forme geometriche. 4 ANNI Ricordare, ricostruire attraverso oggetti, foto e documenti le esperienze vissute; intuire il prima e il dopo di un'azione; individuare le proprietà percettive delle cose; discriminare forme e colori diversi; promuovere atteggiamenti di rispetto per l'ambiente; prendere coscienza di sé nel tempo; memorizzare una sequenza; intuire una sequenza numerica; intuire la trasformazione degli elementi; collocare persone, oggetti e fatti nel tempo e nello spazio e individuare i collegamenti; 18 cogliere la diversità; utilizzare il linguaggio simbolico per esprimere i propri sentimenti ed emozioni; cogliere uguaglianze e differenze tra forme geometriche; raggruppare in base ad uno o più attributi; operare corrispondenze; conoscere la realtà territoriale per scoprire e classificare le caratteristiche fisiche; verbalizzare l'esperienza usando concetto di natura topologica; collaborare attivamente all'allestimento delle feste. 5 ANNI Comunicare ai compagni, attraverso testimonianze e documenti, esperienze vissute; formulare ipotesi; elaborare istogrammi; cogliere i rapporti e le relazioni tra eventi; compiere esperienze di misurazione; effettuare raggruppamenti e classificazioni; elaborare successioni e contemporaneità; collocare in tempi specifici avvenimenti e ricorrenze; contare e aggiungere; fare previsioni; costruire una mappa; negoziare una proposta; individuare la posizione di oggetti e persone; cogliere le diversità; elaborare ipotesi; utilizzare il linguaggio simbolico per esprimere i propri sentimenti ed emozioni; identificare e nominare le forme geometriche; interpretare simboli e scritte; comprendere il ciclo di vita di una pianta; comprendere le azioni connesse con le operazioni dell'aggiungere e dei togliere; verbalizzare un'esperienza usando concetti di natura topologica. Si precisa che l'attribuzione ad uno specifico campo di esperienza è indicativa, poiché tutti sono contrassegnati da forte trasversalità. 19 MACRO UNITA’ DI APPRENDIMENTO TEMPO DI ACCOGLIENZA: “ECCOCI A SCUOLA, BENVENUTI E BENTORNATI!” INTRODUZIONE AL TEMA DELL’ANNO SULL’AMBIENTE: “ARRIVA FELIPE PAPPAGALLO FELICE CHE CI ACCOMPAGNERÀ NELLE NOSTRE SCOPERTE” TEMPO DI NATALE: LABORATORIO PER CREARE IL LIBRO DONO OSSERVIAMO LE NOSTRE ABITAZIONI: “…E’ UNA CASA TANTO CARINA…” TEMPO DI CARNEVALE: CHE ALLEGRIA! SVILUPPO DEL TEMA SULL’AMBIENTE: CONOSCIAMO IL NOSTRO PAESE IMPARIAMO A RISPETTARE IL LUOGO DOVE VIVIAMO TEMPO DI SALUTI: FACCIAMO LA FESTA! BUON CAMMINO AGLI AMICI GRANDI E ARRIVEDERCI A SETTEMBRE PER TUTTI GLI ALTRI! La scuola dell'infanzia "Mary Poppins", nel proprio percorso educativo-didattico, utilizza da alcuni anni la presenza di un personaggio mediatore che, attraverso un racconto o un viaggio immaginario, conduce i bambini a fare esperienze nei vari campi, arricchendo così le loro competenze emotive, affettive, linguistiche e logiche. Anche l'organizzazione dello spazio, in cui avviene la narrazione, diventa un elemento di qualità pedagogica, necessario per motivare i bambini e stimolare la loro immaginazione creando un luogo invitante e attraente. Quest'anno il protagonista principale del racconto, il pappagallo Felipe, riveste il compito non solo di guidare i bambini alla scoperta degli ambienti (la propria casa e il paese), ma anche quello di mediare situazioni di conflitto, paure e ansie che possono nascere di fronte a nuove esperienze. La sua simpatica presenza può attenuare le situazioni problematiche e offrire soluzioni comportamentali in cui i bambini possono identificarsi, accrescendo così la loro autonomia affettiva ed emotiva. Infatti il pappagallo Felipe, inizialmente timido e pauroso, si accorge di quante conoscenze e nuovi amici può fare se lascia il suo nido. E' un invito rivolto ai bambini ad intraprendere il viaggio per conoscere nuovi amici, nuovi spazi, nuove persone e sensibilizzarli al rispetto dell'ambiente. 20 UNITA' DI APPRENDIMENTO ECCOCI A SCUOLA: Benvenuti e Bentornati Periodo: SETTEMBRE-OTTOBRE Accogliere un bambino non significa solo farlo entrare nell’edificio scolastico, vuol dire riconoscere il suo mondo interiore, i suoi bisogni, le sue paure, le sue necessità nascoste, ascoltarlo, rispettare i suoi tempi per aiutarlo ad affrontare un momento delicato dal punto di vista affettivo-relazionale. CAMPO DI ESPERIENZA COMPETENZA: IL BAMBINO... OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL BAMBINO SA... IL BAMBINO GIOCA CON GLI ALTRI E SI CONFRONTA CON BAMBINI E ADULTI Accettare con serenità il distacco dai genitori. Apprendere i nomi dei compagni e adulti presenti a scuola. SVILUPPA IL SENSO DELL’IDENTITA’ Scoprire le prime regole di comunità. Riallacciare positivi rapporti con compagni e adulti. IL SE E L’ALTRO SA ESPRIMERSI IN MODO SEMPRE PIU’ ADEGUATO IL SE E L’ALTRO PERCEPISCE LE PROPRIE ESIGENZE E I PROPRI SENTIMENTI Ricordare le regole di vita comune e applicarle. Comprendere l’appartenenza alla sez. e al gruppo riconoscendo i simboli che lo identificano (palloncino blu, giallo, rosso). DIMOSTRA DI POSSEDERE Assumere comportamenti 21 ALCUNE PRIME COMPETENZE SOCIALI I DISCORSI E LE PAROLE corretti verso i compagni e i giochi. Prestare attenzione alla lettura di una storia. SA ESPRIMERE E COMUNICARE AGLI ALTRI EMOZIONI, SENTIMENTI, EVENTI ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO VERBALE Presentarsi utilizzando frasi semplici di senso compiuto. Riconoscere le parti principali di una storia. Esprimere il proprio pensiero rispettando tempi e modalità. USA LA LINGUA ITALIANA, MEMORIZZA FILASTROCCHE CANTI E POESIE E STORIE IMMAGINI, SUONI, COLORI Riconoscere le proprie emozioni nominandole dialogando con compagni e insegnante. COMUNICA L’ESPERIENZA Associare il proprio nome a un simbolo. FATTA ATTRAVERSO IL DISEGNO, LA PITTURA, Rappresentare se stesso LA MANIPOLAZIONE associato ad un simbolo (bambino medio- palloncino medio, bambino grandepalloncino grande). IMMAGINI, SUONI, COLORI Usare tecniche diverse per rappresentare la realtà, descrivere esperienze fatte. Eseguire senza inibizione le attività proposte. IL CORPO E IL MOVIMENTO VIVE PIENAMENTE LA PROPRIA CORPOREITA’ 22 Dimostrare sicurezza nel nuovo ambiente scolastico, muovendosi dentro spazi delimitati. Scoprire le possibilità e i limiti della corporeità eseguendo gesti su imitazione. Scoprire e definire i confini della propria corporeità. Muoversi nello spazio in base a suoni e musiche. 23 UNITA' DI APPRENDIMENTO ARRIVA FELIPE PAPPAGALLO FELICE Periodo: NOVEMBRE Il pappagallo Felipe viene da lontano per conoscere i bambini della nostra scuola. Sarà il personaggio conduttore con cui compiranno il viaggio di scoperta dell’ambiente che li circonda. La vita a scuola è una grande palestra educativa dal punto di vista della socializzazione: lo spazio, i giochi, i materiali, i tempi, le insegnanti devono essere condivisi da tutti con pari opportunità. Per imparare a stare bene insieme, esistono delle regole che devono essere rispettate da tutti in quanto fondamentali per la costruzione di rapporti interpersonali basati sul rispetto reciproco, sulla solidarietà, sull’amicizia. CAMPO DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE IL SE' E L'ALTRO LA CONOSCENZA DEL MONDO COMPETENZA: IL BAMBINO... OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL BAMBINO SA... Ascoltare con attenzione USA LA LINGUA ITALIANA, una storia. ARRICCHISCE E PRECISA IL Presentarsi e raccontarsi ai compagni. PROPRIO LESSICO. Partecipare alla conversazione in modo pertinente. Osservare e descrivere. SVILUPPARE IL SENSO DELL’ IDENTITA’ PERSONALE. RAGGRUPPARE, ASSOCIARE IMMAGINI IDENTIFICANDONE ALCUNE PROPRIETA’ 24 Scoprire la scuola come luogo d’ incontro. Consolidare il legame con i compagni. Dimostrare atteggiamenti di accoglienza e rispetto verso gli altri. Osservare per individuare caratteristiche percettive. Mettere in relazione, ordinare, fare corrispondenze. Mettere in relazione numero e quantità. UNITA' DI APPRENDIMENTO NATALE: UNA STORIA DA DONARE Periodo: NOVEMBRE/DICEMBRE CAMPO DI ESPERIENZA IMMAGINI, SUONI, COLORI I DISCORSI E LE PAROLE IL SE’ E L’ ALTRO COMPETENZA: IL BAMBINO... OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL BAMBINO SA... COMUNICARE, ESPRIMERE EMOZIONI E RACCONTARE UTILIZZANDO MATERIALI E STRUMENTI, TECNICHE ESPRESSIVE E MANIPOLATIVE Rappresentare graficamente parti di una storia con tecniche espressive diverse. Acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive. ESPRIMERE E COMUNICARE AGLI ALTRI EMOZIONI, SENTIMENTI ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO VERBALE Memorizzare canti e poesie. Esprimere verbalmente idee ed emozioni. Ascoltare e comprendere un testo narrato. SCOPRIRE E VIVERE CON I COMPAGNI MOMENTI E SITUAZIONI CHE SUSCITANO STUPORE, GIOIA, TREPIDAZIONE Collaborare insieme per uno scopo comune. Realizzare un piccolo dono per mamma e papà. Essere disponibili all’ aiuto reciproco, alla condivisione di giochi e materiali. Il laboratorio che abbiamo organizzato mira a potenziare uno specifico linguaggio e le competenze ad esso collegato. Nel laboratorio svolto nel periodo di fine Novembre e tutto Dicembre noi insegnanti abbiamo scelto di privilegiare il linguaggio espressivo riconducibile al campo di esperienza “Immagini, suoni e colori”, dove i bambini hanno potuto sperimentare diverse tecniche espressive e manipolare specifici materiali. Tutta l’attività svolta nel laboratorio è stata finalizzata alla realizzazione di un libro tratto dalla storia: “IL BOSCHETTO”, di Alberto Benevelli e Loretta Serafini, edizioni 25 ARKA, da donare ai genitori per Natale. All’esperienza manipolata e creativa vi è collegata quella verbale e sociale. VERBALE, poiché i bambini oltre a verbalizzare la storia, devono ricordare la successione temporali delle sequenze, devono riuscire ad esprimersi con chiarezza e proprietà per farsi comprendere dall’adulto e dai compagni. Ogni fase di lavoro è conseguente a una successiva fino ad arrivare al termine con un prodotto che è il libro. SOCIALE, perché nel laboratorio si instaurano nuove relazioni sia con compagni che con insegnanti diversi da quelli della propria sezione di appartenenza, e si consolidano amicizie già esistenti. Nell’eseguire una attività si deve imparare ad osservare, ascoltare, e aspettare il proprio turno di lavoro. L’attività di laboratorio è stata svolta nei giorni di Martedì e Giovedì perché sono i giorni dove le insegnanti hanno maggior compresenza, e di conseguenza possono seguire meglio i bambini. Come spazi abbiamo usato le sezioni, con due insegnanti per ogni gruppo poiché i gruppi sono molto numerosi (principalmente quello dei bambini medi), e non abbiamo spazi sufficienti per dividerli ulteriormente L’attività laboratoriale è stata fatta per gruppi omogenei per età con due insegnanti diverse da quelle della sezione di appartenenza per i bambini di 5 anni, invece per il gruppo dei 3 e 4 anni una delle due insegnanti è rimasta la stessa per non creare difficoltà o disagio nei bambini, offrendo loro la possibilità di conoscere meglio anche le altre insegnanti. 26 UNITA' DI APPRENDIMENTO …E’ UNA CASA MOLTO CARINA… La casa è il luogo dove i bambini vivono, creano e sperimentano le prime relazioni affettive, emotive e cognitive. E’ il luogo dove si sentono protetti e che conoscono. Argomentare su di esso, è facile, immediato per i bambini. Per questo, partendo dalle conoscenze che i bambini hanno sul loro ambiente di vita, desideriamo aiutarli ad osservare in modo organizzato ciò che li circonda e a prenderne coscienza. Periodo: GENNAIO CAMPO DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO COMPETENZA: IL BAMBINO... ASCOLTA E COMPRENDE NARRAZIONI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL BAMBINO SA... Esprimere piacere e sviluppare curiosità nell’ascolto di testi. Arricchire il lessico. Utilizzare vocaboli nuovi relativi a esperienze SVILUPPARE LA vissute. CAPACITA’ DI FORNIRE Conoscere e nominare gli INFORMAZIONI ambienti della casa e le RELATIVE ALL’AMBIENTE loro funzioni. DI VITA Elencare le azioni che si compiono nei vari ambienti. Conoscere la via e il numero civico. Conoscere e discriminare alcune forme geometriche. Riconoscere i concetti SA CREARE RELAZIONI topologici fondamentali: aperto-chiuso; soprasotto; dentro-fuori; davanti-dietro; vicinolontano. Associare gli oggetti ai loro ambienti. 27 IMMAGINI SUONI E COLORI Rappresentare con materiale diverso la via e la COMUNICA ESPRIME propria casa. EMOZIONI UTILIZZA MATERIALI E STRUMENTI Riprodurre, data un’immagine, una casa. Usare segni diversi per disegnare una casa. Utilizzare creativamente materiale diverso per creare una casa 28 UNITA' DI APPRENDIMENTO CARNEVALE, CHE ALLEGRIA! Il Carnevale è una festa che appartiene alla nostra tradizione popolare caratterizzata da un periodo di allegria e di scherzi. È una delle ricorrenze dell’anno fra le più gradite ai bambini, un momento di divertimento e socializzazione, che consente ai bambini di uscire dai regolari ritmi di vita quotidiana dalla scuola. Allo stesso tempo diventa occasione per numerose attività didattiche ed esperienze d’apprendimento che concorrono a sviluppare la capacità di comunicare ed esprimersi utilizzando linguaggi verbali e non verbali. Il bambino avrà la possibilità di identificarsi nei diversi personaggi rappresentati dalle maschere sia tradizionali che moderne, e assumere vari ruoli scaricando tensioni e timori, vivendo in un clima gioioso e scherzoso che culmina nella consueta festa del giovedì grasso. Periodo: FEBBRAIO CAMPO DI ESPERIENZA COMPETENZA: IL BAMBINO... OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL BAMBINO SA... IMMAGINI, SUONI, COLORI SA ESPRIMERSI MEDIANTE DIVERSE FORME ESPRESSIVE ED ARTISTICHE Sperimentare ed usare tecniche espressive diverse seguendo il proprio gusto per la realizzazione di maschere. LA CONOSCENZA DEL MONDO OSSERVA E PARTECIPA ALLE VARIE ESPERIENZE LABORATORIALI Scoprire le caratteristiche percettive di oggetti e cibi. IL CORPO E IL MOVIMENTO Condividere modalità di CONTROLLA L’ABILITA’ CORPOREA E INTERAGISCE gioco e schemi d’ azione. CON GLI ALTRI NELLA COMUNICAZIONE 29 UNITA’ DI APPRENDIMENTO IL MIO PAESE Il bambino ha bisogno di conoscere la realtà in cui vive e di imparare a orientarsi in essa. L’esperienza diretta lo porta ad una maggiore consapevolezza del proprio ambiente sociale, rafforza l’identità’ culturale e il rispetto dell’ambiente. Periodo: MARZO CAMPO DI ESPERIENZA COMPETENZA: IL BAMBINO... OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL BAMBINO SA... IL SÉ E L’ALTRO OSSERVA E RICONOSCE IL PROPRIO AMBIENTE SOCIALE: QUARTIERE-PAESELUOGHI D’INCONTRO Conoscere e rapportarsi con persone che operano nell’ambiente sociale. Collaborare a un progetto comune. Nominare le attività degli abitanti del paese. Interiorizzare il concetto di appartenenza ad un gruppo sociale. Riscoprire e valorizzare le esperienze quotidiane di incontro con la realtà circostante. I DISCORSI E LE PAROLE ASCOLTA, RISCOPRE E VALORIZZA LE ESPERIENZE D’INCONTRO CON LA REALTA’ CIRCOSTANTE Osservare, ascoltare e comunicare le esperienze personali. Leggere in modo personale la realtà circostante. Comprendere, memorizzare e conoscere termini nuovi. Acquisire una conoscenza più dettagliata dell’ambiente. Stabilire una buona relazione emotiva con il mondo esterno. IMMAGINISUONI E COLORI ESPLORA I MATERIALI CHE HA A DISPOSIZIONE E LI UTILIZZA IN RELAZIONE A UN PROGETTO DA REALIZZARE E RICOSTRUIRE Rappresentare graficamente con diverse tecniche espressive le esperienze personali. Riprodurre in modo plastico i vari aspetti del paese: mappe e cartelloni. Organizzare e riprodurre un plastico del paese. 30 UNITA’ DI APPRENDIMENTO RISPETTO IL MIO AMBIENTE: NON TUTTO VA BUTTATO CIO’ CHE PUO’ ESSERE RICICLATO La raccolta differenziata che si svolge ormai in ogni casa ed in ogni città italiana, può fornire anche un supporto operativo per introdurre il tema del riciclo. In tal modo si offrono alcune idee creative per riutilizzare oggetti che non servono più e che possono avere una nuova funzione prima di essere gettati. In questo modo si può cominciare a creare una mentalità più attenta al recupero e al riciclo. Periodo: APRILE CAMPO DI ESPERIENZA LA CONOSCENZA DEL MONDO COMPETENZA: IL BAMBINO... RAGGRUPPA E ORDINA OGGETTI E MATERIALI SECONDO CRITERI DIVERSI, NE IDENTIFICA ALCUNE PROPRIETA’ OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL BAMBINO SA... Scoprire le relazioni all’interno di un ambiente. Cogliere la funzione ed il ruolo del riciclaggio. APPROFONDISCE LA CONOSCENZA SUL CONCETTO DI RIFIUTO, RICICLAGGIO, RACCOLTA DIFFERENZIATA Intuire la necessità di mettere in atto la raccolta differenziata e il recupero dei materiali. Ordinare e classificare oggetti e i rifiuti. SCOPRE LA NECCESITA’ DI EFFETTUARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E IL RECUPERO DEI MATERIALI Cogliere le relazioni fra oggetti e contenitori (le campane per la raccolta differenziata). Confrontare i diversi materiali degli oggetti: plastica vetro cartone… 31 IMMAGINI SUONI E COLORI SI ESPRIME ATTRAVERSO IL DISEGNO, LA PITTURA E ALTRE ATTIVITA’ MANIPOLATIVE, UTILIZZA MATERIALI E STRUMENTI, TECNICHE ESPRESSIVE E CREATIVE Creare con la carta. Riciclare la carta. Fare la carta. Utilizzare la plastica in modo creativo. Manipolare diversi materiali: plastica, vetro, carta, cartone. IL SE’E L’ALTRO ASSUME ATTEGIAMENTI CORRETTI E RESPONSABILI RELAZIONANDOSI POSITIVAMENTE CON L’AMBIENTE E LA NATURA Interiorizzare regole per la convivenza sociale. Rispettare l’ambiente in tutte le sue forme. I DISCORSI E LE PAROLE USA IL LINGUAGGIO PER ESPRIMERE IDEE, E PREFERENZE Arricchire il proprio lessico. Descrivere immagini e situazioni con linguaggio appropriato. 32 UNITA' DI APPRENDIMENTO FACCIAMO LA FESTA! Periodo: MAGGIO-GIUGNO CAMPO DI ESPERIENZA COMPETENZA: IL BAMBINO... OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IL BAMBINO SA... IL SE’ E L’ ALTRO GIOCA IN MODO COSTRUTTIVO E CREATIVO CON GLI ALTRI RISPETTANDOLI Sperimentare ruoli e compiti diversi. Partecipare all’ organizzazione di una festa a scuola. Collaborare in situazioni ludiche. IL CORPO E IL MOVIMENTO SPERIMENTA SCHEMI MOTORI NEI GIOCHI DI GRUPPO ED INTERAGIRE CON GLI ALTRI NEI GIOCHI E BALLI DI GRUPPO Muoversi spontaneamente ed in modo guidato al ritmo di suoni. Dimostrare fiducia nelle proprie capacità motorie ed espressive. IMMAGINI, SUONI, COLORI UTILIZZA MATERIALI E STRUMENTI, TECNICHE ESPRESSIVE E CREATIVE Sviluppare l’immaginazione e la fantasia. Sviluppare la coordinazione oculo – manuale. Conoscere e rappresentare lo schema corporeo. I DISCORSI E LE PAROLE UTILIZZA IL LINGUAGGIO VERBALE PER ESPRIMERE DESIDERI E INTERESSE NELLE RELAZIONI CON GLI ALTRI Raccontare esperienze corporee e motorie. Riflettere, rielaborare e comunicare esperienze e vissuti. Esercitare la capacità di raccontarsi. 33 ATTIVITA' ALTERNATIVA ALL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA OBIETTIVI GENERALI Raggiungere un/una buon/buona: sviluppo affettivo ed emotivo; sviluppo sociale; sviluppo etico-morale; educazione al pluralismo. OBIETTIVI SPECIFICI 3 ANNI saper partecipare in gruppo ad attività comuni; saper superare paure in ambiente inconsueto; saper partecipare e collaborare alla realizzazione di un progetto; saper dare e chiedere aiuto agli altri; essere in grado di acquisire comportamenti adeguati alle diverse situazioni; saper riconoscre i diversi ambienti scolastici e distinguere la loro funzione; acquisire sicurezza in sé e negli altri; accettare di stare con i compagni senza esclusioni. 4 E 5 ANNI saper collaborare con i coetanei e con gli adulti; imparare a rispettare i turni; perseverare e portare a termine un gioco o un'attività; rendersi conto della possibilità di trovare diverse soluzioni a un problema; saper fornire spiegazioni ad un evento; saper esprimere i propri sentimenti e le proprie opinioni verso avvenimenti; formulare spiegazioni ed idee rispetto al problema “pace”; valorizzare la curiosità positiva rispetto ad elementi di differenza tra le persone; apprendere canzoni, giochi, parole e racconti di altri paesi. 34 ATTIVITÀ POMERIDIANE PER BAMBINI DI 5 ANNI SEZIONI A e C Laboratorio di pregrafismo, prelettura e prescrittura Periodo: Uno o due pomeriggi la settimana. Da settembre 2015 a giugno 2016 Insegnante: Fontana Elisabetta Motivazione: Il bambino che vive e fa esperienze in un contesto sociale industrializzato entra in relazione, fin dai primissimi anni di vita, con la presenza del codice scritto (riviste, pubblicità, fumetti, ecc…) e con situazioni alfabetizzate che lo portano a familiarizzare e a scoprire la lingua scritta e la lettura nonché a riflettere sulle convenzioni del linguaggio scritto e sulla decodifica dei segni. E’ importante quindi, soprattutto intorno ai cinque anni, mirare a sviluppare le potenzialità linguistiche ed affinare il gesto motorio del bambino. Campi di esperienza: I discorsi e le parole, Il corpo e il movimento, immagini, suoni, colori. Competenze in uscita: - Saper controllare adeguatamente la pressione della mano nella riproduzione del segno grafico - Saper padroneggiare la motricità fine della mano - Saper usare la traccia e il segno grafico in modo finalizzato e decorativo - Saper rispettare i limiti spaziali dimostrando capacità di autocontrollo nella gestione della propria mano. Attività: - Schede varie di pregrafismo - Tracciare segni grafici con materiali diversi sia in modo strutturato che spontaneo-creativo - Produzione di segni, linee, punti, colori e forme in modo libero o strutturato - Realizzazione di un quadernone e/o libretto e di cartelloni Modalità: Prendendo sempre spunto da elementi e particolari o dal periodo dell’anno che i bambini stanno vivendo si farà prima una conversazione libera o guidata (supportata all’occorrenza da immagini) finalizzata alla successiva produzione graficopittorica-pregrafica. Materiali: Schede e fogli bianchi, matite colorate, pennarelli grossi e sottili, cerette, forbici, cartelloni, cartoncini, materiale vario di recupero. Verifica e valutazione: Osservazioni sistematiche sull’uso da parte del bambino di materiali e strumenti. Valutazioni conclusive sulla partecipazione e sull’interesse dimostrato. 35 Laboratorio: “MI RACCONTI UNA STORIA?” Periodo: settembre 2015 -gennaio 2016 Insegnanti: Zilio Miriam Campo di esperienza: Il sé e l’altro. Competenze: - Gioca e si relaziona in modo positivo con gli altri; - Si confronta con adulti e bambini. Obiettivi: - costruisce relazioni positive con tutti i compagni; - assume comportamenti corretti verso i compagni e i giochi; - collabora con i compagni. Campo di esperienza: I discorsi e le parole. Competenza: ascolta e comprende narrazioni. Obiettivi: - favorire interesse nei confronti della lettura; - riconoscere i protagonisti e l’ambiente dove si svolge la storia; - riconoscere il guaio e il finale della storia. Attività: - Nel periodo di settembre-ottobre verifichiamo le abilità dei due gruppi di bambini, proponendo attività di coloritura, ritaglio e disegno libero; - raccogliamo i nostri lavori in un libretto intitolato: “Ecco cosa so fare…”; - ascolto del racconto “Pierino e il lupo”, per comprenderlo bene, soffermiamoci ad elencare i protagonisti del racconto: cosa fanno e dove si trovano; - coloriamo la copertina del racconto; - rappresentazione grafica dei protagonisti; - con le tempere realizziamo lo sfondo che rappresenta l’ambiente in cui si è svolta la storia, disegniamo, ritagliamo e incolliamo la casa di campagna del nonno; - leggiamo il racconto: “Il fagiolo magico”, suddividendolo in due momenti per facilitare la comprensione; - disegniamo con la tempera nera la pianta del fagiolo magico, poi coloriamo; - rappresentazione grafica dei seguenti personaggi: Giacomino, la mamma, il venditore, l’orco e la moglie; - raccogliamo i nostri lavori in un album a calendario; - proponiamo ai bambini l’ascolto di un racconto di Carnevale: “Pantalone e i suoi camerieri”, che vede protagoniste alcune maschere della tradizione italiana, presentando le loro caratteristiche; - coloriamo le immagini dei vari personaggi, raccogliendoli a fisarmonica per formare un libriccino. 36 Laboratorio per l’attività logico matematica Periodo: un pomeriggio alla settimana (Giovedì) da Settembre 2015 a febbraio 2016. Insegnante: Roberta Barbieri In questo percorso affronteremo i concetti di insieme, quantità, spazio e di numero. L’attività si svolgerà in un ambiente calmo e ordinato ma stimolante con giochi che poi si concretizzeranno in schede operative dove si avrà la possibilità di verificare se l’attività fatta è stata interiorizzata. Campo di esperienza: “LA CONOSCENZA DEL MONDO” TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE: - Il bambino raggruppa ed ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità. - Il bambino colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone, segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali OBBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO: - Costruisce un insieme in base ad un criterio dato - Classifica oggetti in base ad un criterio - Raggruppa e ordina secondo criteri diversi - Individua proprietà comuni di oggetti - Individua l’elemento estraneo rispetto alla proprietà comune - Riconosce l’appartenenza o non appartenenza di un elemento ad un insieme - Conta e abbina un oggetto a ogni numero pronunciato - Legge e scrive numeri fino al 10 - Attribuisce un ordine seriale crescente (dal più grande al più piccolo) - Esegue un percorso e riesce a rappresentarlo graficamente - Sceglie il percorso più idoneo per risolvere un problema 37