ANNO SCOLASTICO 2015/2016
ISTITUTO COMPRENSIVO “BUONARROTI”, RUBANO (PD)
PROGETTO DIDATTICO
SCUOLA DELL'INFANZIA STATALE
“MARY POPPINS”
Dici: "E' faticoso lavorare con i bambini.”
Hai ragione, aggiungi: "Perché bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi, scendere, farsi piccoli."
Sbagli, non è questo l'aspetto più faticoso.
È piuttosto di essere costretti ad elevarsi fino all'altezza dei loro sentimenti...
di stiracchiarsi, allungarsi, sollevarsi sulle punte dei piedi, per non ferirli.
Janus Korczak
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La società in cui viviamo è sempre più complessa, dinamica, in continua trasformazione,
ricca di stimoli ma anche di rischi e di incertezze. Oggi il bambino è sempre più coinvolto
nelle dinamiche degli adulti ed è condizionato da esse, è sempre esposto dal punto di
vista emotivo ed affettivo nelle vicende della propria famiglia. Questo insieme di fattori
inevitabilmente ne condiziona gli atteggiamenti, i comportamenti, gli apprendimenti, gli
interessi conoscitivi.
I bambini e le bambine arrivano alla scuola dell’infanzia con una loro storia personale:
hanno imparato a camminare, a parlare, hanno sperimentato le loro prime significative
relazioni, hanno appreso i tratti fondamentali delle culture di appartenenza, e noi come
educatori siamo tenuti a tenerle in considerazione.
La scuola dell’infanzia si inserisce in questo contesto di vita come una “nuova”
esperienza di relazione, di cura e di apprendimento dove vengono acquisiti, filtrati,
rielaborati numerosi nuovi, e diversi, stimoli. Si pone in questo contesto sociale come
filtro delle molteplici informazioni, di mediazione delle diverse culture e di formazione
delle personalità attraverso la maturazione dell’IDENTITA’, la conquista
dell’AUTONOMIA, lo sviluppo delle COMPETENZE e del valore della CITTADINANZA.
IDENTITA’ intesa come la costruzione di una immagine positiva di sé dal punto di vista
corporeo, intellettivo e psicodinamico.
AUTONOMIA intesa come apertura alle relazioni, comprensione e sviluppo delle proprie
capacità di espressione di pensieri e sentimenti.
COMPETENZE come frutti del desiderio di conoscere, di scoprire, di progettare e di
inventare, consolidando le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, epressive
ed intellettive di esplorazione e di ricostruzione della realtà.
SENSO DELLA CITTADINANZA significa scoprire gli altri nei loro bisogni e imparare a
gestire i contrasti attraverso regole condivise, cogliendo il punto di vista dell’altro e
valorizzando il dialogo, così attuando il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri.
Tutte queste finalità sono esplicitate dalle insegnanti attraverso una metodologia
didattica che pone l’attenzione sulle buone relazioni con bambini e genitori, in un clima
di rispetto e collaborazione, grazie alla valida organizzazione di spazi e tempi, e alle
modalità di lavoro coi bambini in sezione o nei laboratori.
LA NOSTRA SCUOLA
La scuola dell’Infanzia Statale “Mary Poppins” dall'anno scolastico 2013/14 fa parte
dell’Istituto Comprensivo “BUONARROTI”. Si trova a Sarmeola di Rubano, in Via
Rolandino, località del Comune di Rubano. Accoglie 75 bambini e bambine dai 3 ai 6 anni
di età provenienti da famiglie residenti in prevalenza nel territorio comunale di Rubano,
sia italiane che di altra origine.
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L’ambiente storico-culturale ha subito, negli ultimi anni, una notevole crescita
urbanistica e demografica: in progressivo aumento è il numero di residenti di
provenienza estera. I paesi di provenienza in ordine di rappresentatività sono: Romania,
Moldavia, Albania, Marocco, Filippine. La maggior parte dei bambini di origine straniera
è però nata in Italia e la frequenza della scuola dell’infanzia favorisce la costruzione dei
cittadini del futuro, integrando felicemente tutti i bambini senza alcuna distinzione.
L’elemento primario che assicura la loro integrazione è la conoscenza della lingua
italiana che, se al loro ingresso a 3 anni è minima (e in alcuni casi nulla), al termine del
percorso scolastico consente loro un fluido passaggio alla scuola primaria in possesso di
un’adeguata competenza linguistica al pari dei loro coetanei madrelingua.
L'ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI
L’edificio scolastico che ci ospita è costituito da un unico piano e circondato da un
ampio, accogliente ed ombreggiato giardino, alberato e fornito di attrezzature per
giochi motori dei bambini.
L’ambiente “scuola” è pensato e predisposto a misura di bambino, in relazione ai diversi
momenti del quotidiano e in funzione delle azioni che in essi si svolgono. L'obiettivo è
quello di valorizzare le valenze comunicative, relazionali e cognitive che tali ambienti
sono in grado di offrire ai bambini e di facilitare l'autonomia e l'orientamento del
bambino nello spazio-scuola.
Gli spazi della nostra scuola dell'infanzia sono:
 l'entrata;
 un ampio corridoio che conduce a tutti gli altri ambienti della scuola;
 le 3 aule per le sezioni;
 la sala mensa, comune per tutti i bambini;
 una piccola cucina con relativa dispensa;
 il dormitorio;
 una stanza per l'attività motoria ed altre attività che necessitano di ampio spazio;
 un grande bagno, comune per tutte e 3 le sezioni;
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 l'ufficio, fornito di computer, stampante, telefono, fax, fotocopiatore e un armadio
dotato di chiavi di sicurezza in cui sono riposti materiali didattici e documenti;
 i servizi igienici per le insegnanti e il personale;
 un ampio giardino.
CHI SIAMO
Nell’anno scolastico 2015/2016 sono iscritti 75 bambini dai 3 ai 6 anni provenienti quasi
tutti dal comune di Rubano.
I bambini sono suddivisi in 3 sezioni eterogenee per età:
 PALLONCINI BLU con 15 bambini di 4 anni (M6, F8) e 11 bambini di 5 anni (M3, F8);
 PALLONCINI GIALLI con 10 bambini di 3 anni (M5, F5) e 13 bambini di 5 anni (M4,
F9);
 PALLONCINI ROSSI con 10 bambini di 3 anni (M6, F4) e 16 bambini di 4 anni (M3,
F11).
Le insegnanti che prestano servizio nella scuola sono:
 Sez. palloncini blu: BARBIERI ROBERTA, ZILIO MIRIAM, FONTANA ELISABETTA
(completamento di orario, 10 h).
 Sez. palloncini gialli: TUCCI BIANCA, ISPIOLA CLAUDIA, FONTANA ELISABETTA
(completamento di orario, 10 h), CESTARO GIULIANA (insegnante supplente di
sostegno), DI LORENZO MARIA ROSARIA (insegnante supplente di sostegno).
 Sez. palloncini rossi: VIERO ANNA, PETTE’ LETIZIA.
L’insegnante di Religione Cattolica: GUIDOLIN LAURA.
LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE
La Scuola accoglie i bambini dalle ore 7.45 (fino alle ore 8.oo vi è la presenza di una sola
insegnante a turno per il numero limitato dei bambini) alle ore 16.00 dal lunedì al
venerdì.
La scansione delle attività nell’arco della giornata segue i ritmi e i bisogni dei bambini
delle tre diverse età. La scuola dell'infanzia, infatti, è contesto di vita e di
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apprendimento e ciò implica che in esso il bambino deve avere garantite stabilità,
tranquillità e sicurezza; nello stesso tempo, però, deve anche trovare sollecitazioni per
la sua intelligenza e i suoi desideri di conoscenza e di socializzazione.
LA NOSTRA GIORNATA
La nostra giornata scolastica è così composta:
 7.45-9.00 entrata ed accoglienza, giochi individuali e collettivi;
 9.00-9.30 riordino, bagno e merenda;
 9.30-10.00 circle time;
 10.00-11.45 attività didattiche/laboratori;
 11.45-12.00 preparazione al pranzo;
 12.00-12.45 pranzo;
 12.45-13.30 gioco libero;
 13.30-15.30 riposo per i bambini di 3 e 4 anni, attività didattiche per i bambini di 5
anni;
 15.30-16.00 merenda e uscita.
La ritualità degli eventi serve a garantire punti di riferimento stabili, con lo scopo di
infondere sicurezza. Per questo è importante che i bambini sappiano cosa avviene
“prima e dopo” in modo tale da vivere con serenità la successione degli avvenimenti,
specialmente nel periodo iniziale di ambientamento nella struttura.
Vi sono diversi momenti della giornata che si ripetono quotidianamente: l’accoglienza,
la merenda, il pranzo, l’igiene personale, l’uscita. L’insieme di questi momenti prende il
nome di routines.
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LA NOSTRA SETTIMANA
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
h. 7,45 –
9,00
Entrata e
accoglienza
Gioco libero
Entrata e
accoglienza
Gioco libero
Entrata e
accoglienza
Gioco libero
Entrata e
accoglienza
Gioco libero
Entrata e
accoglienza
Gioco libero
h. 9,00 –
9,30
Riordino, bagno,
merenda
Riordino, bagno,
merenda
Riordino, bagno,
merenda
Riordino, bagno,
merenda
Riordino, bagno,
merenda
h. 9,30 –
10,00
Circle time
Circle time
Circle time
Circle time
Circle time
h. 10,00 –
11,45
Attività didattiche
Attività didattiche
Laboratori
Psicomotricità
Religione
Attività didattiche
Laboratori
Attività didattiche
Psicomotricità
h. 11,45 –
12,00
Preparazione al
pranzo
Preparazione al
pranzo
Preparazione al
pranzo
Preparazione al
pranzo
Preparazione al
pranzo
h. 12,45 –
13,30
Gioco libero
Gioco libero
Gioco libero
Gioco libero
Gioco libero
h. 13,30 –
15,30
Riposo
(b.ni 3-4 anni)
Attività didattiche
(b.ni 5 anni)
Inglese (II
quadrimestre)
Riposo
(b.ni 3-4 anni)
Attività didattiche
(b.ni 5 anni)
Riposo
(b.ni 3-4 anni)
Religione
(b.ni 5 anni)
Riposo
(b.ni 3-4 anni)
Attività didattiche
(b.ni 5 anni)
Riposo
(b.ni 3-4 anni)
Attività didattiche
(b.ni 5 anni)
h. 15,30 –
16,00
Merenda
Uscita
Merenda
Uscita
Merenda
Uscita
Merenda
Uscita
Merenda
Uscita
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GLI SPAZI DA VICINO
Parlare di spazio nella scuola dell'infanzia significa non solo strutturare meri spazi fisici,
con collocazione di materiale e arredi, ma richiede di porsi in un’ottica organizzativa
attenta a valorizzare le loro valenze comunicative, relazionali e cognitive.
L'entrata
Adibita a spogliatoio per i bambini, è attrezzata con armadietti, ciascuno
contraddistinto dalla propria foto, dove i piccoli utenti depositano le loro cose. Questo
spazio è simpatico, funzionale, comodo, risponde ai bisogni affettivi, mantiene il legame
con la famiglia.
Il corridoio
E' un luogo di passaggio tra le varie sezioni e il bagno, talvolta con funzioni di
socializzazione tra le varie sezioni. In questo spazio le pareti, così come nelle sezioni, si
trasformano in “tracce” delle attività svolte dai bambini.
Le sezioni
La sezione è il luogo dell’accoglienza, fondamentale luogo di riferimento per i bambini,
della rassicurazione affettiva; è il luogo che testimonia ciò che avviene giorno per
giorno, è la storia delle esperienze del gruppo-classe.
Per questo motivo le sezioni sono strutturate in modo tale da far sentire i bambini a
proprio agio, per rispettare i loro bisogni, per poter rispondere all’esigenza di passare
da momenti di attività o gioco individuali a momenti di piccolo e grande gruppo.
Gli angoli gioco allestiti all’interno delle varie sezioni permettono dunque di: rispettare i
percorsi individuali; favorire l’aggregazione spontanea; dare ai bambini la possibilità di
fare scelte autonome, di utilizzare gli oggetti secondo le loro esigenze, con tempi e
modalità personali.
Gli angoli allestiti nelle sezioni sono:
-
L’angolo cucina: per sollecitare il gioco simbolico e l'identificazione nei ruoli della
vita familiare. Nel gioco del “far finta” essi ripetono modi di fare dei loro genitori
o degli adulti della scuola. E’ un angolo che aiuta i bambini ad elaborare, gestire
sentimenti ed emozioni.
-
L’angolo dei giochi logici e delle costruzioni: è dotato di giochi strutturati di tipo
logico (puzzle, incastri, chiodini, costruzioni, ecc) che favoriscono lo sviluppo
della logica, della memoria, della creatività, della coordinazione oculo-manuale e
della motricità fine.
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-
Lo spazio espressivo: corredato di tavoli, fogli per il disegno libero, colori, pastelli,
pennarelli e pastelli a cera, in questo angolo il bambino può sperimentare le
diverse tecniche grafico pittoriche, esprimere la sua creatività attraverso
esperienze libere e strutturate.
-
L’angolo della lettura: offre ai bambini l’opportunità di incontrare e conoscere “il
libro”, di utilizzarlo con cura, con autonomia e libertà, da soli o con altri
compagni.
La mensa
E' uno spazio dove i bambini si incontrano per consumare insieme il cibo. Il momento
del pranzo è un momento molto atteso dai bambini e particolarmente intenso sul piano
affettivo ed emotivo, in cui deve essere garantita a tutti un'atmosfera serena, piacevole
e rilassante e favorendo gli scambi comunicativi tra i bambini.
Il dormitorio
Viene utilizzato per il riposo pomeridiano dei bambini di 3 e 4 anni. E' una stanza
attrezzata con lettini in cui i bambini ritrovano oggetti (copertina, cuscino, eventuale
oggetto transizionale) personali che tranquillizzano e rassicurano, favorendo il
rilassamento e l'addormentamento.
Il laboratorio del movimento
Viene utilizzato per l'attività motoria. In esso troviamo materiale strutturato per
operare in modo coordinato e flessibile con e su oggetti (palle di varie dimensioni,
cerchi, blocchi psicomotori, tappeti e cuscini); materiale non strutturato e di recupero
per favorire l’evoluzione simbolica della motricità (teli di stoffa, funi, scatoloni ecc.).
I servizi igienici
Sono strutturati in modo da incoraggiare il più possibile l'autonomia dei bambini.
Ciascuno può riconoscere l’asciugamano personale grazie alla propria foto.
Il giardino
Ampio, luminoso ma ombreggiato da numerose piante, ospita vari giochi attrezzati. Il
giardino permette ai bambini di sperimentare la capacità di padroneggiare il movimento
e di mettersi in relazione con la natura e le cose.
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METODOLOGIA
La centralità del bambino, le azioni di cura educativa sono indispensabili per una crescita
sana ed armoniosa. Le metodologie utilizzate dagli insegnanti nella quotidianità sono:
L'importanza della routine: sono i momenti che scandiscono la vita scolastica:
accoglienza, gioco, riordino, merenda, bagno, attività didattica ecc. Sono
momenti importanti che danno ritmo e sicurezza al bambino perchè "sa già ciò
che verrà dopo...", scandendo il tempo in modo preciso, garantendo benessere
e riconoscimento di situazioni e figure di riferimento.
Il circle-time: Il cerchio è uno dei rituali più importanti della giornata, durante il
quale i bambini sono disposti sulle sedie o sulle panchine posizionate in modo
tale da permette di stare tutti più vicini, di guardarsi tutti negli occhi e di essere
tutti allo stesso livello. La disposizione circolare permette a tutti di sentirsi
parte del gruppo, di mettersi in gioco, di ascoltare e sentirsi ascoltati: favorisce
la comunicazione e la partecipazione di tutti ed è quindi un momento
fondamentale della giornata scolastica. Il circle-time inizia ogni mattina tra le
nove e le nove e trenta, cioè quando tutti i bambini sono arrivati ed è un
momento nel quale i bambini imparano a conoscersi meglio, imparano ad
esprimersi e anche ad ascoltare gli altri; il circle-time è un modo di iniziare in
modo tranquillo la giornata facendo sentire tutti “importanti” e protagonisti
del tempo-scuola.
La valorizzazione del gioco: mediante l'attività ludica il bambino immagina,
pensa, costruisce, trasforma (giocare a far finta di...) organizzando il proprio
pensiero. Attraverso il gioco il bambino entra in relazione con l'altro, impara a
rispettare le regole.
Il ricorso all'esplorazione e alla ricerca: come dimensione dell'agire educativo:
sfruttando la naturale curiosità del bambino si stimola la formazione del
pensiero critico attraverso l'esperienza diretta con l'ambiente e la natura
(formulazione di ipotesi, problem-solving, esperienze di causa-effetto: se.....,
allora….. )
L'attenzione alla vita di relazione: attraverso un clima positivo che punta sempre
alla qualità dei tempi di ascolto e delle relazioni con bambini e adulti.
L'osservazione, la progettazione, la verifica: sono strumenti irrinunciabili per le
esigenze del bambino. Le proposte educative vanno sempre riequilibrate in
base alla qualità delle sue risposte.
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La documentazione: l'itinerario didattico che si compie a scuola è più
significativo se può venire riesaminato, ricostruito, socializzato. Il progetto
diventa visibile, viene lasciata una "traccia" del lavoro svolto, attraverso l'uso di
diversi strumenti che favoriscono la comunicazione dei dati relativi all'attività.
Tale processo offre a bambini e genitori la possibilità di rendersi conto delle
conquiste fatte.
I laboratori: nella nostra scuola utilizziamo questa metodologia didattica poiché
soddisfa pienamente le caratteristiche che le insegnanti ritengono
fondamentali, dato che valorizza la “pratica del fare”. Qui l’allievo diventa
protagonista del processo di costruzione delle sue conoscenze in una
situazione collettiva di scambio comunicativo tra pari, le arricchisce e rielabora
attraverso l’esperienza diretta, trova soluzioni a eventuali problematiche, vive
un’atmosfera positiva, collaborativa e gioiosa. Il laboratorio diventa quindi uno
spazio di comunicazione con le insegnanti e i compagni, di personalizzazione
per sviluppare autosufficienza, partecipazione, autonomia culturale ed
emotiva. È inoltre uno spazio di esplorazione e creatività guidata e libera, oltre
che di socializzazione e di cooperazione attraverso l’impegno e la solidarietà.
Nel corso dell’anno scolastico vengono solitamente effettuati due laboratori,
uno per la realizzazione del pensiero natalizio alle famiglie e uno nella seconda
parte dell’anno scolastico.
Attività pomeridiane: sono espressamente dedicate ai bambini grandi che
inizieranno la scuola primaria l’anno successivo, mentre i bambini piccoli e medi
effettuano il loro riposino nel dormitorio. Nel corso dell’anno scolastico si
alternano le insegnanti nelle cui sezioni sono presenti i bambini grandi e diverse
sono le proposte offerte. Nei primo quadrimestre i bambini grandi delle sezioni
A (gialla) e C (blu) sperimenteranno attività teoriche e pratiche in laboratori di
pregrafismo e precalcolo, ascolto e drammatizzazione di storie narrate e
pittura. Nella seconda parte dell’anno si aggiungeranno a queste proposte il
Progetto inglese e di Educazione stradale. Per tutto l’anno il mercoledì
pomeriggio vi sarà l’insegnamento della religione cattolica e in parallelo
l’attività alternativa per chi non se ne avvale.
Il ruolo dell'insegnante: si concretizza nella centralità dell'ascolto. Nelle attività
didattiche che si svolgono in compresenza, assume la forma di una presenza
costante che affianca, sostiene ed incoraggia con proposte i bambini, ma
soprattutto predispone spazi e situazioni di apprendimento. Nei laboratori
esperienziali, condotti sempre da due insegnanti, queste mettono conoscenze
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e abilità al servizio degli allievi, li aiutano fattivamente a concretizzare gli
obiettivi prefissati, dopo aver accuratamente progettato le attività da
realizzare.
Relazioni con le famiglie: la relazione educativa non può attuarsi appieno senza
la presenza e la collaborazione dei genitori. La scuola infatti come agenzia
educativa si affianca alla famiglia nel compito di educare. Le insegnanti
incontrano: i genitori dei bambini nuovi iscritti (3 anni) a settembre; tutti i
genitori in assemblea a ottobre e a febbraio/marzo; tutti i genitori nei colloqui
individuali a gennaio/febbraio; i genitori dei bambini "grandi" in uscita nei
colloqui individuali a giugno; a richiesta su appuntamento.
PROGETTI DI ISTITUTO
Piacere di leggere: Il progetto è rivolto ai bambini di 4 e 5 anni, attraverso la visita in
orario scolastico alla biblioteca comunale, per sperimentare la lettura in forma ludicoemotiva; per acquisire il piacere di leggere attraverso letture animate.
Continuità: Visita alla scuola primaria da parte dei bambini "grandi" di 5 anni, per
conoscere ed entrare in contatto, attraverso un'esperienza piacevole di ascolto di una
storia, con i luoghi, i docenti, i compagni che incontreranno l'anno successivo.
In tale occasione vengono inoltre consegnate agli insegnanti della scuola primaria le
griglie d'osservazione compilate dalle insegnanti della scuola dell'infanzia, finalizzate ad
una prima conoscenza dei futuri alunni delle classi prime.
Sicurezza: Ai fini della cultura sulla sicurezza bisogna educare i bambini a sperimentare
la realtà, valutandone i possibili rischi e imparando a comportarsi di conseguenza
nell'ambito scolastico e familiare. A tal fine vengono svolte prove di esodo di classe e
proposte ai bambini la lettura di storie inerenti la sicurezza.
PROGETTI DI PLESSO
Accoglienza: Il primo periodo dell'anno (settembre-ottobre) è dedicato e all'inserimento
dei bambini "piccoli" di 3 anni che entrano per la prima volta alla scuola dell'infanzia e
all'accoglienza dei bambini "medi" e "grandi" che ritornano a scuola dopo le vacanze
estive. In tale periodo iniziale dell'anno, si prevede una didattica con orario flessibile, un
rapporto quotidiano con le famiglie e attività stimolanti che aiutino i bambini a scoprire
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e ri-scoprire la bellezza dell'andare a scuola, scuola intesa come luogo di apprendimento
e di relazione e socializzazione con i compagni.
Psicomotricità: l'attività principale del progetto è quella di stimolare il piacere di agire
attraverso il gioco spontaneo e quello guidato, di sviluppare le capacità senso motorie e
gli schemi motori di base e, non da ultimo, migliorare la conoscenza di sé. Condotto da
una psicomotricista in qualità di esperto esterno, si propone, seguendo quello che è la
proposta educativa scolastica ed i suoi obiettivi formativi, di interagire, condividere,
osservare in sintonia e con empatia, di confrontarsi e di creare una coerenza pedagogica
con le insegnanti di riferimento della scuola d'infanzia “Mary Poppins”, rispondendo
così, alle reali necessità dei gruppi classe.
Mediante l’attività psicomotoria si favorisce un buon sviluppo dello schema corporeo e
della consapevolezza spazio-temporale attraverso attività motorie e ritmiche,
consapevolezza indispensabile per un’adeguata percezione del mondo circostante e
della realtà.
L’attività ludica è fondamentale per uno sviluppo equilibrato e armonico del bambino,
per tanto il gioco è la prima forma di espressione, il suo modo di conoscere.
Il gioco è la cosa fondamentale che permette lo sviluppo dei tre saperi: “Sapere, Saper
fare, Saper essere”, che sono la valenza psicologica determinante per lo sviluppo
equilibrato della personalità.
La psicomotricità relazionale propone una educazione globale, privilegiando il gioco
psicomotorio e le relazioni corporee. E’ una pratica idonea a promuovere lo sviluppo
armonico del bambino promuovendo l’agio e prevenendo il disagio psicofisico. Privilegia
la ricerca di una relazione autentica, di ascolto profondo e di accoglienza e sostegno del
bambino nella sua globalità stimolandolo a scoprire e valorizzare le proprie potenzialità
e le parti più sane di sé, contribuendo al superamento di eventuali disarmonie tipiche
dell’età evolutiva.
Periodo: da fine gennaio per tutti i bambini divisi in 6 gruppi per età, ciascuno per una
volta alla settimana.
Inglese: Il progetto è rivolto ai bambini di 5 anni delle sezioni gialla e blu e prevede
l’intervento di un esperto interno all’ istituto comprensivo per un primo approccio alla
lingua straniera in modo facile e divertente. L’obiettivo formativo si propone di favorire
un primo contatto con la lingua inglese, attraverso un intervento di sensibilizzazione del
bambino nei confronti di un codice linguistico diverso dal proprio, come azione di
conoscenza e di rispetto di altre culture.
Sul piano linguistico, si vuole favorire lo sviluppo delle capacità di ascolto, comprensione
e produzione orale, tramite la conoscenza e l’utilizzo di vocaboli e semplici espressioni
in lingua inglese.
Sul piano culturale, la promozione delle prime forme di educazione multiculturale.
Periodo: da febbraio a maggio 2016, una volta alla settimana, in due sottogruppi.
Festa di fine anno: ogni anno, a conclusione dell'anno scolastico, come momento di
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convivialità, di partecipazione ad un progetto comune e anche come verifica delle
attività svolte durante l'anno, si svolge la festa di fine anno, a cui, in tale occasione, sono
invitate anche le famiglie dei bambini nuovi iscritti.
USCITE DIDATTICHE
Le uscite didattiche programmate per l'anno scolastico 2015-2016 sono le seguenti:
 visita alla biblioteca comunale, nell'ambito del progetto: “Il piacere di leggere”;
 visita alla scuola primaria, nell'ambito del progetto continuità dell'istituto;
 visita al Comune;

uscita in quartiere;

visita ad una fattoria didattica.
INIZIATIVE DELLA SCUOLA
 Castagnata
 Spettacolo di burattini con teatrino in dicembre
 Visita di Babbo Natale e degli zampognari in prossimità delle vacanze
natalizie
PIANO DI SVILUPPO DIDATTICO ANNUALE
Con la programmazione di plesso le insegnanti intendono fissare gli obiettivi generali,
gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei
bambini di 3, 4 e 5 anni per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Ogni campo di
esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso
tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei
anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di
autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come
elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione
alle dimensioni etiche e sociali).
(dalle “Indicazioni Nazionali 2012”)
TRAGUARDI GENERALI

MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ;

CONQUISTA DELL’AUTONOMIA;

SVILUPPO DELLE COMPETENZE;

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA.
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TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
(relativi ai diversi CAMPI DI ESPERIENZA)





IL SE' E L"ALTRO : Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme;
IL CORPO IN MOVIMENTO : Identità, autonomia, salute;
IMMAGINI, SUONI, COLORI: arte, musica, multimedialità;
I DISCORSI E LE PAROLE : comunicazione, lingua, cultura;
LA CONOSCENZA DEL MONDO : ordine, misura, spazio, tempo, natura.
TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Campo di esperienza: "IL SE' E L’ALTRO”
3 ANNI
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Prendere coscienza di sé;
conoscere l'ambiente scolastico;
superare serenamente il distacco dalla famiglia;
rafforzare l'autonomia;
conoscere gli altri bambini e relazionarsi con loro;
conoscere e rispettare le prime regole;
scoprire la differenza tra "io" e "tu";
scoprire momenti e situazioni che suscitano stupore ed ammirazione;
esprimere e comunicare sentimenti;
prendere coscienza delle diversità di genere;
cogliere il senso di appartenenza e sentirsi parte della comunità;
sviluppare la creatività;
avviarsi alla conoscenza della propria realtà territoriale;
riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura, gioia);
ripercorrere le tappe dei lavoro svolto insieme;
riconoscere i progressi compiuti;
dare un senso al proprio vissuto.
14
4 ANNI
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Rafforzare l'autonomia, la stima di sé, l'identità;
rispettare gli altri;
cercare di capire azioni e sentimenti degli altri;
lavorare in gruppo e darsi delle regole;
ricostruire la "mia storia" e la "nostra storia";
registrare momenti e situazioni che suscitano stupore ed ammirazione;
riconoscere le diversità di genere;
intuire le diversità di pensieri, di azioni e sentimenti dei maschi e delle femmine;
sviluppare il senso di appartenenza;
utilizzare la creatività come traccia di sé;
conoscere la propria realtà territoriale;
avviarsi alla creatività per lasciare traccia di sé;
acquisire un corretto atteggiamento verso le differenze culturali e religiose;
riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura, gioia);
ripercorrere le tappe del lavoro svolto insieme;
riconoscere i progressi compiuti;
dare senso al proprio vissuto;
documentare il proprio lavoro.
5 ANNI
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Rispettare e aiutare gli altri;
cercare di capire pensieri, azioni e sentimenti degli altri;
imparare a collaborare;
ricostruire la "mia storia" e la "nostra storia";
registrare momenti e situazioni che suscitano stupore, ammirazione, gratitudine;
discutere insieme sul senso di questi sentimenti;
intuire la diversità di pensieri, di azioni e sentimenti dei maschi e delle femmine e
il perché;
rafforzare il senso di appartenenza: scuola-famiglia;
utilizzare la creatività come traccia di sé;
conoscere la propria realtà territoriale;
condividere i valori della comunità di appartenenza;
acquisire un corretto atteggiamento verso le differenze culturali e religiose;
riconoscere momenti e situazioni che suscitano emozioni (paura, gioia);
ripercorrere le tappe dei lavoro svolto insieme;
riconoscere i progressi compiuti;
dare un senso al proprio vissuto;
documentare il proprio lavoro.
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TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Campo di esperienza: "IL CORPO IN MOVIMENTO”
3 ANNI
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




Prendere coscienza di sé nel movimento;
prendere coscienza di sé in rapporto agli oggetti;
percepire lo schema corporeo;
conoscere globalmente lo schema corporeo;
utilizzare intenzionalmente il proprio corpo;
prendere coscienza della propria dominanza corporea;
coordinare i movimenti degli arti;
utilizzare intenzionalmente il proprio corpo.
4 ANNI








Rafforzare la coscienza di sé;
conoscere lo schema corporeo;
percepire in modo analitico lo schema corporeo;
coordinare i movimenti dei corpo nello spazio;
percepire il sé corporeo nel rapporto con gli oggetti;
percepire il sé corporeo in movimento;
percepire la relazione esistente tra destra e sinistra;
conoscere le relazioni esistenti all’interno della scuola.
5 ANNI










Rafforzare la coscienza di sé;
conoscere lo schema corporeo;
percepire il corpo in senso analitico;
coordinare i movimenti dei corpo nello spazio;
orientarsi nella scuola;
percepire il proprio corpo in rapporto allo spazio;
esprimere le proprie emozioni;
esprimere con il corpo una situazione di relazione;
vivere esperienze di vita sociale;
muoversi nello spazio con sicurezza.
16
TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Campo di esperienza: “IMMAGINI, SUONI, COLORI”
3 ANNI




Distinguere i vari tipi di linguaggio;
dare forma e colore all'esperienza con varie modalità espressive;
utilizzare la voce e il corpo per imitare, riprodurre, inventare suoni;
sperimentare diverse forme di espressione artistica.
4 - 5 ANNI









Distinguere i vari tipi di linguaggio;
dare forma e colore all'esperienza con vari strumenti;
utilizzare il corpo e la voce per imitare, riprodurrei inventare suoni;
sperimentare diverse forme di espressione artistica;
sperimentare diverse forme di espressione artistica come riproduzione di
elementi della realtà;
ascoltare, comprendere, riesprimere narrazioni o contenuti visti attraverso i mass
media;
elaborare congetture in ordine a codici simbolici;
individuare le caratteristiche che differenziano il disegno dalla scrittura;
essere fiduciosi nelle proprie capacità espressive.
TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Campo di esperienza: “I DISCORSI E LE PAROLE”
3 ANNI




Parlare con i grandi e i coetanei;
individuare le caratteristiche che differenziano gli altri dell'ascoltare e dei parlare;
distinguere i vari tipi di linguaggio;
ascoltare, comprendere narrazioni lette o improvvisate di favole, fiabe, storie.
4 – 5 ANNI




Parlare con i grandi e i coetanei;
individuare le caratteristiche che differenziano gli altri dell’ascoltare e dei parlare;
distinguere i vari tipi di linguaggio;
ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette o improvvisate di favole,
fiabe, storie;
17








riconoscere alcuni testi della letteratura per l'infanzia;
parlare, descrivere, raccontare con fiducia, nelle proprie capacità espressive;
scambiarsi domande, giudizi, sentimenti;
elaborare codici personali in ordine alla lingua scritta;
elaborare congetture in ordine a codici simbolici;
distinguere il significato dal significante;
avere fiducia nelle proprie capacità espressive e comunicative;
distinguere i diversi generi letterari.
TRAGUARDI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Campo di esperienza: “LA CONOSCENZA DEL MONDO”
3 ANNI













Toccare, guardare, sentire,, assaporare oggetti e materiali;
dare un nome a ciò che si è toccato, assaggiato, ascoltato;
manipolare materiali;
discriminare i colori;
promuovere atteggiamenti di rispetto per l’ambiente;
intuire la successione degli eventi;
compiere le azioni in successione e verbalizzarle;
essere capaci di porre in relazione eventi ed oggetti;
ricordare e ricostruire ciò che si è fatto o sentito;
collocare persone e oggetti nel tempo e nello spazio;
cogliere la diversità;
utilizzare il linguaggio simbolico per esprimere i propri sentimenti ed emozioni;
cogliere uguaglianze tra forme geometriche.
4 ANNI










Ricordare, ricostruire attraverso oggetti, foto e documenti le esperienze vissute;
intuire il prima e il dopo di un'azione;
individuare le proprietà percettive delle cose;
discriminare forme e colori diversi;
promuovere atteggiamenti di rispetto per l'ambiente;
prendere coscienza di sé nel tempo;
memorizzare una sequenza;
intuire una sequenza numerica;
intuire la trasformazione degli elementi;
collocare persone, oggetti e fatti nel tempo e nello spazio e individuare i
collegamenti;
18








cogliere la diversità;
utilizzare il linguaggio simbolico per esprimere i propri sentimenti ed emozioni;
cogliere uguaglianze e differenze tra forme geometriche;
raggruppare in base ad uno o più attributi;
operare corrispondenze;
conoscere la realtà territoriale per scoprire e classificare le caratteristiche fisiche;
verbalizzare l'esperienza usando concetto di natura topologica;
collaborare attivamente all'allestimento delle feste.
5 ANNI
 Comunicare ai compagni, attraverso testimonianze e documenti, esperienze
vissute;
 formulare ipotesi;
 elaborare istogrammi;
 cogliere i rapporti e le relazioni tra eventi;
 compiere esperienze di misurazione;
 effettuare raggruppamenti e classificazioni;
 elaborare successioni e contemporaneità;
 collocare in tempi specifici avvenimenti e ricorrenze;
 contare e aggiungere;
 fare previsioni;
 costruire una mappa;
 negoziare una proposta;
 individuare la posizione di oggetti e persone;
 cogliere le diversità;
 elaborare ipotesi;
 utilizzare il linguaggio simbolico per esprimere i propri sentimenti ed emozioni;
 identificare e nominare le forme geometriche;
 interpretare simboli e scritte;
 comprendere il ciclo di vita di una pianta;
 comprendere le azioni connesse con le operazioni dell'aggiungere e dei togliere;
 verbalizzare un'esperienza usando concetti di natura topologica.
Si precisa che l'attribuzione ad uno specifico campo di esperienza è indicativa, poiché
tutti sono contrassegnati da forte trasversalità.
19
MACRO UNITA’ DI APPRENDIMENTO

TEMPO DI ACCOGLIENZA: “ECCOCI A SCUOLA, BENVENUTI E BENTORNATI!”

INTRODUZIONE AL TEMA DELL’ANNO SULL’AMBIENTE:
“ARRIVA FELIPE PAPPAGALLO FELICE CHE CI ACCOMPAGNERÀ NELLE NOSTRE SCOPERTE”

TEMPO DI NATALE: LABORATORIO PER CREARE IL LIBRO DONO

OSSERVIAMO LE NOSTRE ABITAZIONI: “…E’ UNA CASA TANTO CARINA…”

TEMPO DI CARNEVALE: CHE ALLEGRIA!

SVILUPPO DEL TEMA SULL’AMBIENTE: CONOSCIAMO IL NOSTRO PAESE

IMPARIAMO A RISPETTARE IL LUOGO DOVE VIVIAMO

TEMPO DI SALUTI: FACCIAMO LA FESTA! BUON CAMMINO AGLI AMICI GRANDI E
ARRIVEDERCI A SETTEMBRE PER TUTTI GLI ALTRI!
La scuola dell'infanzia "Mary Poppins", nel proprio percorso educativo-didattico, utilizza
da alcuni anni la presenza di un personaggio mediatore che, attraverso un racconto o un
viaggio immaginario, conduce i bambini a fare esperienze nei vari campi, arricchendo
così le loro competenze emotive, affettive, linguistiche e logiche. Anche
l'organizzazione dello spazio, in cui avviene la narrazione, diventa un elemento di
qualità pedagogica, necessario per motivare i bambini e stimolare la loro immaginazione
creando un luogo invitante e attraente.
Quest'anno il protagonista principale del racconto, il pappagallo Felipe, riveste il
compito non solo di guidare i bambini alla scoperta degli ambienti (la propria casa e il
paese), ma anche quello di mediare situazioni di conflitto, paure e ansie che possono
nascere di fronte a nuove esperienze.
La sua simpatica presenza può attenuare le situazioni problematiche e offrire soluzioni
comportamentali in cui i bambini possono identificarsi, accrescendo così la loro
autonomia affettiva ed emotiva. Infatti il pappagallo Felipe, inizialmente timido e
pauroso, si accorge di quante conoscenze e nuovi amici può fare se lascia il suo nido. E'
un invito rivolto ai bambini ad intraprendere il viaggio per conoscere nuovi amici, nuovi
spazi, nuove persone e sensibilizzarli al rispetto dell'ambiente.
20
UNITA' DI APPRENDIMENTO
ECCOCI A SCUOLA:
Benvenuti e Bentornati
Periodo: SETTEMBRE-OTTOBRE
Accogliere un bambino non significa solo farlo entrare nell’edificio scolastico, vuol dire
riconoscere il suo mondo interiore, i suoi bisogni, le sue paure, le sue necessità nascoste,
ascoltarlo, rispettare i suoi tempi per aiutarlo ad affrontare un momento delicato dal
punto di vista affettivo-relazionale.
CAMPO DI
ESPERIENZA
COMPETENZA:
IL BAMBINO...
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
IL BAMBINO SA...
IL BAMBINO GIOCA
CON GLI ALTRI E SI
CONFRONTA CON
BAMBINI E ADULTI
Accettare con serenità il
distacco dai genitori.
Apprendere i nomi dei
compagni e adulti presenti a
scuola.
SVILUPPA IL SENSO
DELL’IDENTITA’
Scoprire le prime regole di
comunità.
Riallacciare positivi rapporti
con compagni e adulti.
IL SE E L’ALTRO
SA ESPRIMERSI IN MODO
SEMPRE PIU’ ADEGUATO
IL SE E L’ALTRO
PERCEPISCE LE PROPRIE
ESIGENZE E I PROPRI
SENTIMENTI
Ricordare le regole di vita
comune e applicarle.
Comprendere l’appartenenza
alla sez. e al gruppo
riconoscendo i simboli che lo
identificano (palloncino blu,
giallo, rosso).
DIMOSTRA DI POSSEDERE Assumere comportamenti
21
ALCUNE PRIME
COMPETENZE SOCIALI
I DISCORSI E LE
PAROLE
corretti verso i compagni e i
giochi.
Prestare attenzione alla
lettura di una storia.
SA ESPRIMERE E
COMUNICARE AGLI ALTRI
EMOZIONI, SENTIMENTI,
EVENTI ATTRAVERSO IL
LINGUAGGIO VERBALE
Presentarsi utilizzando frasi
semplici di senso compiuto.
Riconoscere le parti principali
di una storia.
Esprimere il proprio pensiero
rispettando tempi e modalità.
USA LA LINGUA ITALIANA,
MEMORIZZA
FILASTROCCHE CANTI E
POESIE E STORIE
IMMAGINI, SUONI,
COLORI
Riconoscere le proprie
emozioni nominandole
dialogando con compagni e
insegnante.
COMUNICA L’ESPERIENZA Associare il proprio nome a un
simbolo.
FATTA ATTRAVERSO IL
DISEGNO, LA PITTURA,
Rappresentare se stesso
LA MANIPOLAZIONE
associato ad un simbolo
(bambino medio- palloncino
medio, bambino grandepalloncino grande).
IMMAGINI, SUONI,
COLORI
Usare tecniche diverse per
rappresentare la realtà,
descrivere esperienze fatte.
Eseguire senza inibizione le
attività proposte.
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
VIVE PIENAMENTE LA
PROPRIA CORPOREITA’
22
Dimostrare sicurezza nel
nuovo ambiente scolastico,
muovendosi dentro spazi
delimitati.
Scoprire le possibilità e i limiti
della corporeità eseguendo
gesti su imitazione.
Scoprire e definire i confini
della propria corporeità.
Muoversi nello spazio in base a
suoni e musiche.
23
UNITA' DI APPRENDIMENTO
ARRIVA FELIPE PAPPAGALLO FELICE
Periodo: NOVEMBRE
Il pappagallo Felipe viene da lontano per conoscere i bambini della nostra scuola. Sarà il
personaggio conduttore con cui compiranno il viaggio di scoperta dell’ambiente che li
circonda. La vita a scuola è una grande palestra educativa dal punto di vista della
socializzazione: lo spazio, i giochi, i materiali, i tempi, le insegnanti devono essere condivisi
da tutti con pari opportunità. Per imparare a stare bene insieme, esistono delle regole che
devono essere rispettate da tutti in quanto fondamentali per la costruzione di rapporti
interpersonali basati sul rispetto reciproco, sulla solidarietà, sull’amicizia.
CAMPO DI
ESPERIENZA
I DISCORSI E LE
PAROLE
IL SE' E L'ALTRO
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
COMPETENZA:
IL BAMBINO...
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
IL BAMBINO SA...
Ascoltare con attenzione
USA LA LINGUA ITALIANA, una storia.
ARRICCHISCE E PRECISA IL Presentarsi e raccontarsi ai
compagni.
PROPRIO LESSICO.
Partecipare alla
conversazione in modo
pertinente.
Osservare e descrivere.
SVILUPPARE IL SENSO
DELL’ IDENTITA’
PERSONALE.
RAGGRUPPARE,
ASSOCIARE IMMAGINI
IDENTIFICANDONE
ALCUNE PROPRIETA’
24
Scoprire la scuola come
luogo d’ incontro.
Consolidare il legame con i
compagni.
Dimostrare atteggiamenti di
accoglienza e rispetto verso
gli altri.
Osservare per individuare
caratteristiche percettive.
Mettere in relazione,
ordinare, fare
corrispondenze.
Mettere in relazione
numero e quantità.
UNITA' DI APPRENDIMENTO
NATALE: UNA STORIA DA DONARE
Periodo: NOVEMBRE/DICEMBRE
CAMPO DI
ESPERIENZA
IMMAGINI, SUONI,
COLORI
I DISCORSI E LE
PAROLE
IL SE’ E L’ ALTRO
COMPETENZA:
IL BAMBINO...
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
IL BAMBINO SA...
COMUNICARE, ESPRIMERE
EMOZIONI E RACCONTARE
UTILIZZANDO MATERIALI
E STRUMENTI, TECNICHE
ESPRESSIVE E
MANIPOLATIVE
Rappresentare
graficamente parti di una
storia con tecniche
espressive diverse.
Acquisire fiducia nelle
proprie capacità espressive.
ESPRIMERE E
COMUNICARE AGLI ALTRI
EMOZIONI, SENTIMENTI
ATTRAVERSO IL
LINGUAGGIO VERBALE
Memorizzare canti e poesie.
Esprimere verbalmente idee
ed emozioni.
Ascoltare e comprendere un
testo narrato.
SCOPRIRE E VIVERE CON I
COMPAGNI MOMENTI E
SITUAZIONI CHE
SUSCITANO STUPORE,
GIOIA, TREPIDAZIONE
Collaborare insieme per uno
scopo comune.
Realizzare un piccolo dono
per mamma e papà.
Essere disponibili all’ aiuto
reciproco, alla condivisione
di giochi e materiali.
Il laboratorio che abbiamo organizzato mira a potenziare uno specifico linguaggio e le
competenze ad esso collegato.
Nel laboratorio svolto nel periodo di fine Novembre e tutto Dicembre noi insegnanti
abbiamo scelto di privilegiare il linguaggio espressivo riconducibile al campo di
esperienza “Immagini, suoni e colori”, dove i bambini hanno potuto sperimentare
diverse tecniche espressive e manipolare specifici materiali.
Tutta l’attività svolta nel laboratorio è stata finalizzata alla realizzazione di un libro
tratto dalla storia: “IL BOSCHETTO”, di Alberto Benevelli e Loretta Serafini, edizioni
25
ARKA, da donare ai genitori per Natale.
All’esperienza manipolata e creativa vi è collegata quella verbale e sociale.
VERBALE, poiché i bambini oltre a verbalizzare la storia, devono ricordare la successione
temporali delle sequenze, devono riuscire ad esprimersi con chiarezza e proprietà per
farsi comprendere dall’adulto e dai compagni. Ogni fase di lavoro è conseguente a una
successiva fino ad arrivare al termine con un prodotto che è il libro.
SOCIALE, perché nel laboratorio si instaurano nuove relazioni sia con compagni che con
insegnanti diversi da quelli della propria sezione di appartenenza, e si consolidano
amicizie già esistenti.
Nell’eseguire una attività si deve imparare ad osservare, ascoltare, e aspettare il proprio
turno di lavoro.
L’attività di laboratorio è stata svolta nei giorni di Martedì e Giovedì perché sono i giorni
dove le insegnanti hanno maggior compresenza, e di conseguenza possono seguire
meglio i bambini. Come spazi abbiamo usato le sezioni, con due insegnanti per ogni
gruppo poiché i gruppi sono molto numerosi (principalmente quello dei bambini medi),
e non abbiamo spazi sufficienti per dividerli ulteriormente
L’attività laboratoriale è stata fatta per gruppi omogenei per età con due insegnanti
diverse da quelle della sezione di appartenenza per i bambini di 5 anni, invece per il
gruppo dei 3 e 4 anni una delle due insegnanti è rimasta la stessa per non creare
difficoltà o disagio nei bambini, offrendo loro la possibilità di conoscere meglio anche le
altre insegnanti.
26
UNITA' DI APPRENDIMENTO
…E’ UNA CASA MOLTO CARINA…
La casa è il luogo dove i bambini vivono, creano e sperimentano le prime relazioni affettive,
emotive e cognitive. E’ il luogo dove si sentono protetti e che conoscono. Argomentare su
di esso, è facile, immediato per i bambini. Per questo, partendo dalle conoscenze che i
bambini hanno sul loro ambiente di vita, desideriamo aiutarli ad osservare in modo
organizzato ciò che li circonda e a prenderne coscienza.
Periodo: GENNAIO
CAMPO DI
ESPERIENZA
I DISCORSI E LE
PAROLE
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
COMPETENZA:
IL BAMBINO...
ASCOLTA E COMPRENDE
NARRAZIONI
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
IL BAMBINO SA...
Esprimere piacere e
sviluppare curiosità
nell’ascolto di testi.
Arricchire il lessico.
Utilizzare vocaboli nuovi
relativi a esperienze
SVILUPPARE LA
vissute.
CAPACITA’ DI FORNIRE
Conoscere e nominare gli
INFORMAZIONI
ambienti della casa e le
RELATIVE ALL’AMBIENTE loro funzioni.
DI VITA
Elencare le azioni che si
compiono nei vari
ambienti.
Conoscere la via e il
numero civico.
Conoscere e discriminare
alcune forme
geometriche.
Riconoscere i concetti
SA CREARE RELAZIONI
topologici fondamentali:
aperto-chiuso; soprasotto; dentro-fuori;
davanti-dietro; vicinolontano.
Associare gli oggetti ai loro
ambienti.
27
IMMAGINI SUONI E
COLORI
Rappresentare con
materiale diverso la via e la
COMUNICA ESPRIME
propria casa.
EMOZIONI UTILIZZA
MATERIALI E STRUMENTI Riprodurre, data
un’immagine, una casa.
Usare segni diversi per
disegnare una casa.
Utilizzare creativamente
materiale diverso per
creare una casa
28
UNITA' DI APPRENDIMENTO
CARNEVALE, CHE ALLEGRIA!
Il Carnevale è una festa che appartiene alla nostra tradizione popolare caratterizzata da un
periodo di allegria e di scherzi. È una delle ricorrenze dell’anno fra le più gradite ai bambini,
un momento di divertimento e socializzazione, che consente ai bambini di uscire dai
regolari ritmi di vita quotidiana dalla scuola. Allo stesso tempo diventa occasione per
numerose attività didattiche ed esperienze d’apprendimento che concorrono a sviluppare
la capacità di comunicare ed esprimersi utilizzando linguaggi verbali e non verbali. Il
bambino avrà la possibilità di identificarsi nei diversi personaggi rappresentati dalle
maschere sia tradizionali che moderne, e assumere vari ruoli scaricando tensioni e timori,
vivendo in un clima gioioso e scherzoso che culmina nella consueta festa del giovedì grasso.
Periodo: FEBBRAIO
CAMPO DI
ESPERIENZA
COMPETENZA:
IL BAMBINO...
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
IL BAMBINO SA...
IMMAGINI, SUONI,
COLORI
SA ESPRIMERSI
MEDIANTE DIVERSE
FORME ESPRESSIVE ED
ARTISTICHE
Sperimentare ed usare
tecniche espressive diverse
seguendo il proprio gusto
per la realizzazione di
maschere.
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
OSSERVA E PARTECIPA
ALLE VARIE ESPERIENZE
LABORATORIALI
Scoprire le caratteristiche
percettive di oggetti e cibi.
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Condividere modalità di
CONTROLLA L’ABILITA’
CORPOREA E INTERAGISCE gioco e schemi d’ azione.
CON GLI ALTRI NELLA
COMUNICAZIONE
29
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
IL MIO PAESE
Il bambino ha bisogno di conoscere la realtà in cui vive e di imparare a orientarsi in essa.
L’esperienza diretta lo porta ad una maggiore consapevolezza del proprio ambiente
sociale, rafforza l’identità’ culturale e il rispetto dell’ambiente.
Periodo: MARZO
CAMPO DI
ESPERIENZA
COMPETENZA:
IL BAMBINO...
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
IL BAMBINO SA...
IL SÉ
E L’ALTRO
OSSERVA E
RICONOSCE IL PROPRIO
AMBIENTE SOCIALE:
QUARTIERE-PAESELUOGHI D’INCONTRO
Conoscere e rapportarsi con persone
che operano nell’ambiente sociale.
Collaborare a un progetto comune.
Nominare le attività degli abitanti del
paese.
Interiorizzare il concetto di
appartenenza ad un gruppo sociale.
Riscoprire e valorizzare le esperienze
quotidiane di incontro con la realtà
circostante.
I DISCORSI E LE
PAROLE
ASCOLTA, RISCOPRE E
VALORIZZA LE
ESPERIENZE
D’INCONTRO CON LA
REALTA’ CIRCOSTANTE
Osservare, ascoltare e comunicare le
esperienze personali.
Leggere in modo personale la realtà
circostante.
Comprendere, memorizzare e
conoscere termini nuovi.
Acquisire una conoscenza più
dettagliata dell’ambiente.
Stabilire una buona relazione emotiva
con il mondo esterno.
IMMAGINISUONI E COLORI
ESPLORA I MATERIALI CHE
HA A DISPOSIZIONE E LI
UTILIZZA IN RELAZIONE A
UN PROGETTO DA
REALIZZARE E
RICOSTRUIRE
Rappresentare graficamente con
diverse tecniche espressive le
esperienze personali.
Riprodurre in modo plastico i vari
aspetti del paese: mappe e cartelloni.
Organizzare e riprodurre un plastico
del paese.
30
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
RISPETTO IL MIO AMBIENTE:
NON TUTTO VA BUTTATO CIO’ CHE PUO’ ESSERE RICICLATO
La raccolta differenziata che si svolge ormai in ogni casa ed in ogni città italiana, può
fornire anche un supporto operativo per introdurre il tema del riciclo. In tal modo si
offrono alcune idee creative per riutilizzare oggetti che non servono più e che possono
avere una nuova funzione prima di essere gettati. In questo modo si può cominciare a
creare una mentalità più attenta al recupero e al riciclo.
Periodo: APRILE
CAMPO DI
ESPERIENZA
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
COMPETENZA:
IL BAMBINO...
RAGGRUPPA E ORDINA
OGGETTI E MATERIALI
SECONDO CRITERI
DIVERSI, NE IDENTIFICA
ALCUNE PROPRIETA’
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
IL BAMBINO SA...
Scoprire le relazioni
all’interno di un ambiente.
Cogliere la funzione ed il
ruolo del riciclaggio.
APPROFONDISCE LA
CONOSCENZA SUL
CONCETTO DI RIFIUTO,
RICICLAGGIO, RACCOLTA
DIFFERENZIATA
Intuire la necessità di
mettere in atto la raccolta
differenziata e il recupero
dei materiali.
Ordinare e classificare
oggetti e i rifiuti.
SCOPRE LA NECCESITA’ DI
EFFETTUARE LA
RACCOLTA
DIFFERENZIATA E IL
RECUPERO DEI
MATERIALI
Cogliere le relazioni fra
oggetti e contenitori (le
campane per la raccolta
differenziata).
Confrontare i diversi
materiali degli oggetti:
plastica vetro cartone…
31
IMMAGINI SUONI E
COLORI
SI ESPRIME ATTRAVERSO
IL DISEGNO, LA PITTURA
E ALTRE ATTIVITA’
MANIPOLATIVE, UTILIZZA
MATERIALI E STRUMENTI,
TECNICHE ESPRESSIVE E
CREATIVE
Creare con la carta.
Riciclare la carta.
Fare la carta.
Utilizzare la plastica in
modo creativo.
Manipolare diversi
materiali: plastica, vetro,
carta, cartone.
IL SE’E L’ALTRO
ASSUME ATTEGIAMENTI
CORRETTI E
RESPONSABILI
RELAZIONANDOSI
POSITIVAMENTE CON
L’AMBIENTE E LA
NATURA
Interiorizzare regole per la
convivenza sociale.
Rispettare l’ambiente in
tutte le sue forme.
I DISCORSI E LE
PAROLE
USA IL LINGUAGGIO PER
ESPRIMERE IDEE, E
PREFERENZE
Arricchire il proprio lessico.
Descrivere immagini e
situazioni con linguaggio
appropriato.
32
UNITA' DI APPRENDIMENTO
FACCIAMO LA FESTA!
Periodo: MAGGIO-GIUGNO
CAMPO DI
ESPERIENZA
COMPETENZA:
IL BAMBINO...
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
IL BAMBINO SA...
IL SE’ E L’ ALTRO
GIOCA IN MODO
COSTRUTTIVO E
CREATIVO CON GLI ALTRI
RISPETTANDOLI
Sperimentare ruoli e
compiti diversi.
Partecipare all’
organizzazione di una festa
a scuola.
Collaborare in situazioni
ludiche.
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
SPERIMENTA SCHEMI
MOTORI NEI GIOCHI DI
GRUPPO ED INTERAGIRE
CON GLI ALTRI NEI GIOCHI
E BALLI DI GRUPPO
Muoversi spontaneamente
ed in modo guidato al ritmo
di suoni.
Dimostrare fiducia nelle
proprie capacità motorie ed
espressive.
IMMAGINI, SUONI,
COLORI
UTILIZZA MATERIALI E
STRUMENTI, TECNICHE
ESPRESSIVE E CREATIVE
Sviluppare l’immaginazione
e la fantasia.
Sviluppare la coordinazione
oculo – manuale.
Conoscere e rappresentare
lo schema corporeo.
I DISCORSI E LE
PAROLE
UTILIZZA IL LINGUAGGIO
VERBALE PER ESPRIMERE
DESIDERI E INTERESSE
NELLE RELAZIONI CON GLI
ALTRI
Raccontare esperienze
corporee e motorie.
Riflettere, rielaborare e
comunicare esperienze e
vissuti.
Esercitare la capacità di
raccontarsi.
33
ATTIVITA' ALTERNATIVA ALL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
OBIETTIVI GENERALI
Raggiungere un/una buon/buona:
 sviluppo affettivo ed emotivo;
 sviluppo sociale;
 sviluppo etico-morale;
 educazione al pluralismo.
OBIETTIVI SPECIFICI
3 ANNI








saper partecipare in gruppo ad attività comuni;
saper superare paure in ambiente inconsueto;
saper partecipare e collaborare alla realizzazione di un progetto;
saper dare e chiedere aiuto agli altri;
essere in grado di acquisire comportamenti adeguati alle diverse
situazioni;
saper riconoscre i diversi ambienti scolastici e distinguere la loro
funzione;
acquisire sicurezza in sé e negli altri;
accettare di stare con i compagni senza esclusioni.
4 E 5 ANNI









saper collaborare con i coetanei e con gli adulti;
imparare a rispettare i turni;
perseverare e portare a termine un gioco o un'attività;
rendersi conto della possibilità di trovare diverse soluzioni a un
problema;
saper fornire spiegazioni ad un evento;
saper esprimere i propri sentimenti e le proprie opinioni verso
avvenimenti;
formulare spiegazioni ed idee rispetto al problema “pace”;
valorizzare la curiosità positiva rispetto ad elementi di differenza
tra le persone;
apprendere canzoni, giochi, parole e racconti di altri paesi.
34
ATTIVITÀ POMERIDIANE PER BAMBINI DI 5 ANNI SEZIONI A e C
Laboratorio di pregrafismo, prelettura e prescrittura
Periodo: Uno o due pomeriggi la settimana. Da settembre 2015 a giugno 2016
Insegnante: Fontana Elisabetta
Motivazione: Il bambino che vive e fa esperienze in un contesto sociale industrializzato
entra in relazione, fin dai primissimi anni di vita, con la presenza del codice scritto
(riviste, pubblicità, fumetti, ecc…) e con situazioni alfabetizzate che lo portano a
familiarizzare e a scoprire la lingua scritta e la lettura nonché a riflettere sulle
convenzioni del linguaggio scritto e sulla decodifica dei segni. E’ importante quindi,
soprattutto intorno ai cinque anni, mirare a sviluppare le potenzialità linguistiche ed
affinare il gesto motorio del bambino.
Campi di esperienza: I discorsi e le parole, Il corpo e il movimento, immagini, suoni,
colori.
Competenze in uscita:
- Saper controllare adeguatamente la pressione della mano nella riproduzione del
segno grafico
- Saper padroneggiare la motricità fine della mano
- Saper usare la traccia e il segno grafico in modo finalizzato e decorativo
- Saper rispettare i limiti spaziali dimostrando capacità di autocontrollo nella
gestione della propria mano.
Attività:
- Schede varie di pregrafismo
- Tracciare segni grafici con materiali diversi sia in modo strutturato che
spontaneo-creativo
- Produzione di segni, linee, punti, colori e forme in modo libero o strutturato
- Realizzazione di un quadernone e/o libretto e di cartelloni
Modalità: Prendendo sempre spunto da elementi e particolari o dal periodo dell’anno
che i bambini stanno vivendo si farà prima una conversazione libera o guidata
(supportata all’occorrenza da immagini) finalizzata alla successiva produzione graficopittorica-pregrafica.
Materiali: Schede e fogli bianchi, matite colorate, pennarelli grossi e sottili, cerette,
forbici, cartelloni, cartoncini, materiale vario di recupero.
Verifica e valutazione: Osservazioni sistematiche sull’uso da parte del bambino di
materiali e strumenti.
Valutazioni conclusive sulla partecipazione e sull’interesse dimostrato.
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Laboratorio: “MI RACCONTI UNA STORIA?”
Periodo: settembre 2015 -gennaio 2016
Insegnanti: Zilio Miriam
Campo di esperienza: Il sé e l’altro.
Competenze:
- Gioca e si relaziona in modo positivo con gli altri;
- Si confronta con adulti e bambini.
Obiettivi:
- costruisce relazioni positive con tutti i compagni;
- assume comportamenti corretti verso i compagni e i giochi;
- collabora con i compagni.
Campo di esperienza: I discorsi e le parole.
Competenza: ascolta e comprende narrazioni.
Obiettivi:
- favorire interesse nei confronti della lettura;
- riconoscere i protagonisti e l’ambiente dove si svolge la storia;
- riconoscere il guaio e il finale della storia.
Attività:
- Nel periodo di settembre-ottobre verifichiamo le abilità dei due gruppi di
bambini, proponendo attività di coloritura, ritaglio e disegno libero;
- raccogliamo i nostri lavori in un libretto intitolato: “Ecco cosa so fare…”;
- ascolto del racconto “Pierino e il lupo”, per comprenderlo bene, soffermiamoci
ad elencare i protagonisti del racconto: cosa fanno e dove si trovano;
- coloriamo la copertina del racconto;
- rappresentazione grafica dei protagonisti;
- con le tempere realizziamo lo sfondo che rappresenta l’ambiente in cui si è svolta
la storia, disegniamo, ritagliamo e incolliamo la casa di campagna del nonno;
- leggiamo il racconto: “Il fagiolo magico”, suddividendolo in due momenti per
facilitare la comprensione;
- disegniamo con la tempera nera la pianta del fagiolo magico, poi coloriamo;
- rappresentazione grafica dei seguenti personaggi: Giacomino, la mamma, il
venditore, l’orco e la moglie;
- raccogliamo i nostri lavori in un album a calendario;
- proponiamo ai bambini l’ascolto di un racconto di Carnevale: “Pantalone e i suoi
camerieri”, che vede protagoniste alcune maschere della tradizione italiana,
presentando le loro caratteristiche;
- coloriamo le immagini dei vari personaggi, raccogliendoli a fisarmonica per
formare un libriccino.
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Laboratorio per l’attività logico matematica
Periodo: un pomeriggio alla settimana (Giovedì) da Settembre 2015 a febbraio 2016.
Insegnante: Roberta Barbieri
In questo percorso affronteremo i concetti di insieme, quantità, spazio e di numero.
L’attività si svolgerà in un ambiente calmo e ordinato ma stimolante con giochi che poi
si concretizzeranno in schede operative dove si avrà la possibilità di verificare se
l’attività fatta è stata interiorizzata.
Campo di esperienza: “LA CONOSCENZA DEL MONDO”
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE:
- Il bambino raggruppa ed ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta
quantità.
- Il bambino colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone, segue
correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali
OBBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO:
- Costruisce un insieme in base ad un criterio dato
- Classifica oggetti in base ad un criterio
- Raggruppa e ordina secondo criteri diversi
- Individua proprietà comuni di oggetti
- Individua l’elemento estraneo rispetto alla proprietà comune
- Riconosce l’appartenenza o non appartenenza di un elemento ad un insieme
- Conta e abbina un oggetto a ogni numero pronunciato
- Legge e scrive numeri fino al 10
- Attribuisce un ordine seriale crescente (dal più grande al più piccolo)
- Esegue un percorso e riesce a rappresentarlo graficamente
- Sceglie il percorso più idoneo per risolvere un problema
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Programmazione Mary Poppins 2015-2016