EDITORIALE TEMPO D’AUTUNNO... Con l’arrivo dell’autunno avviene come di consueto la distribuzione del nuovo numero del Notiziario comunale. La redazione desidera innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno espresso commenti favorevoli e costruttivi riguardanti la nuova veste grafica del giornalino. In questo numero abbiamo posto particolare attenzione agli eventi dell’estate appena trascorsa e abbiamo dato spazio al rendiconto di esercizio dell’anno 2004, al fine di fornire un quadro generale del primo anno di amministrazione della nuova giunta comunale. Nell’avvicinarci al 25° anniversario della morte del Generale Galvaligi, che ricorrerà il 31/12/2005, abbiamo deciso di sintetizzare in una pagina gli aspetti salienti della sua carriera e il suo forte legame con Brinzio... Buona Lettura! La Redazione PROSSIMI EVENTI 25a Sagra del fungo 17/18 SETTEMBRE 02 OTTOBRE Castagnata pro Asilo 09 OTTOBRE Castagnata degli Alpini 16 OTTOBRE TreBrinzio e Castagnata 30 OTTOBRE Festa attorno alla Grà 08 DICEMBRE Mercatino della solidarietà Pedalata con i Campioni TRE VALLI: PREMIO BRINZIO Martedì 16 Agosto 2005 si è svolto il tradizionale appuntamento ciclistico della Tre Valli Varesine, giunto quest’anno alla sua 85a edizione. La gara, che ha avuto inizio a Varese, è transitata anche nel nostro comune, per poi attraversare la parte settentrionale della provincia e concludersi a Campione d’Italia. Durante le premiazioni finali, il Sindaco di Brinzio Sergio Vanini (nella foto) ha avuto l’onore di donare un quadro al vincitore della gara, Stefano Garzelli, già trionfatore del Giro d’Italia 2000. Il quadro è stato fornito dalla Biblioteca Comunale di Brinzio ed è stato realizzato dal pittore Mario Alioli. L’opera ha come soggetto il caratteristico scorcio del Cantunasc. 2 2 CREDITS Anno 9 – Numero 2 Settembre 2005 Redazione: Viale Indipendenza, 9 - Brinzio (VA) [email protected] Redattori: Lorenzo Crespi, Carlo Scaramuzzi, Matteo Brutto, Cristina Pulice, Luciano Piccinelli Foto Realizzate da: Emilio Vanini (pag. 2 e 12), Mario Chiodo (copertina al centro, pag. 5), Foto Sangalli - Laveno (pag. 4), Fotocolor Varesino (copertina in basso) Settembre 2005 BENTORNATO PADRE GIACOMO! Padre Giacomo Piccinelli, missionario in America Latina, ha fatto ritorno al paese natio, dopo 4 anni dal suo ultimo soggiorno, oltre che per ritrovare la sua gente, per motivi di salute. Ci è giunta ora notizia, nel momento in cui andiamo in stampa, che l’operazione al ginocchio è andata a buon fine. In seguito inizierà un lungo perio- do di convalescenza riabilitativa. Cogliamo l’occasione per ringraziarlo ancora una volta non solo per il dono degli immobili destinati a Museo della Civiltà Contadina, ma anche per il bene che ha fatto in tutti questi anni e gli auguriamo un pronto recupero. La Redazione Autorizzazione Tribunale di Varese n. 721 del 3 agosto 1996 Direttore Responsabile: Roberto Piccinelli Amministrazione: Comune di Brinzio www.comune.brinzio.va.it [email protected] Fotolito e Stampa: Archimede Via Sanvito Silvestro, 73 - Varese Grafica: Carlo Scaramuzzi Tiratura 370 copie, distribuite gratuitamente Versione Online: www.biblio.brinzio.va.it/notiziario ULTIMI CONSIGLI COMUNALI E DELIBERE DI GIUNTA Padre Giacomo, sullo sfondo la parte esterna del Museo della Civiltà Contadina Consiglio Comunale del 21/06/05 Mensa Scolastica, Attività integratiSeduta Straordinaria ve pomeridiane e Progetti Didattici • Rinegoziazione e conversione di Speciali, e contestuale revoca della prestiti concessi dalla Cassa delibera consiliare n. 40 del Depositi e Prestiti (il Comune si è 24/11/04 avvalso della possibilità di rinegoziare e rifinanziare alcune categorie • Individuazione organi collegiali indispensabili per la realizzazione di mutui) dei fini istituzionali Consiglio Comunale del 28/06/05 • Ratifica delibera di Giunta Seduta Ordinaria Comunale n. 27 del 10/05/05 ad • Approvazione rendiconto esercizio oggetto “Variazione al bilancio di finanziario 2004 (vedi pagina 3) previsione 2005 - 1° provvedimento” • Esame ed approvazione nuovo • Approvazione convenzione con il regolamento cimiteriale Comune di Varese per l’ospitalità • Approvazione convenzione tra i di emergenza di residenti nel Comuni di Brinzio e Castello distretto in condizioni di precarietà Cabiaglio per l’utilizzo, con relativo riparto della spesa, dei servizi di alloggiativa Ultime delibere di giunta • 14/05/05 - Fondo per il sostegno finanziario all’accesso alle abitazioni in locazione e istituzione Sportello Affitto 2005 • 12/07/05 - Erogazione contributo all’Associazione Genitori della Scuola Elementare di Brinzio • 12/07/05 - Contributo alla Scuola Elementare di Brinzio - legge regionale 70/80 art. 3 ex l.r. 40/74 titolo II - Piano di intervento ordinario fondi di bilancio anno 2005 • 12/07/05 - Contributo alla Scuola Materna di Brinzio - legge regionale 70/80 art. 3 ex l.r. 40/74 titolo II Piano di intervento ordinario fondi di bilancio anno 2005 • 30/08/05 - Variazione bilancio di previsione 2005 - 2° provvedimento Settembre 2005 AMMINISTRAZIONE RENDICONTO DELLA GESTIONE ESERCIZIO 2004 Il bilancio di previsione per l’esercizio 2004 è stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 5/04 del 30/03/2004. Sono state in seguito apportate delle modifiche al bilancio tramite una delibera di Giunta Comunale ratificata con delibera di Consiglio in data 27/09/04 e con una delibera di Consiglio Comunale del 24/11/2004. Durante il Consiglio Comunale del 28 Giugno scorso è stato infine approvato il rendiconto dell’esercizio finanziario 2004. I controlli di gestione rivelano un’adeguata e corretta gestione delle risorse disponibili, della gestione delle entrate ed un risultato complessivo che determina un avanzo di amministrazione pari a Euro 147.192,70. Per quanto riguarda il piano delle opere pubbliche si evidenzia quanto segue: Formazione del Museo all’aperto e ristrutturazione della Grà: La maggior parte dei lavori, previsti per un importo di 51.645,69 €finanziati con fondi propri e con contributo del Parco Regionale del Campo dei Fiori, sono stati effettuati. Sono stati stanziati ulteriori 40.000 €, derivanti dall’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2003, con lo scopo di realizzare gli ultimi lavori inerenti all’area interessata. Ristrutturazione immobile di Via Trieste da adibire a Museo della Civiltà Contadina: I lavori relativi al primo lotto sono quasi del tutto ultimati. Durante l’esecuzione dei lavori è stata redatta una perizia supplettiva allo scopo di porre delle necessarie variazioni al progetto finale. Al fine di mettere in atto queste modifiche sono stati stanziati 15.000 € provenienti dall’avanzo di amministrazione del 2003. Il completamento dell’opera necessita inoltre di un secondo lotto di lavori, il cui impegno finanziario è stimabile attorno a 300.000 €. Realizzazione fognatura in Via Giovanni XXIII: I lavori, previsti per un importo di 11.305,24 €, sono stati totalmente finanziati con un contributo del Consorzio Comuni Bacino Imbrifero Montano (BIM) e sono in fase di ultimazione. Sistemazione edificio comunale in piazza Gen. Galvaligi: La ristrutturazione dell’edificio in questione prevede la realizzazione di un locale al piano terra da destinare a nuova Biblioteca Comunale e di un locale al primo piano da destinare a sala riunioni o ritrovo per giovani, ragazzi e associazioni. È stato inoltre sottoscritto un comodato d’uso con la Parrocchia per l’utilizzo di alcune aree di sua proprietà limitrofe all’immobile comunale. Il Comune di contro si è impegnato a provvedere alla ristrutturazione del tetto di tale edificio parrocchiale. I lavori sono tuttora in fase di realizzazione e la spesa prevista ammonta a 103.000 €, totalmente finanziati con fondi propri. Lavori di sistemazione del Laghetto e del torrente Intrino: A completamento dei lavori si è provveduto al ripristino dell’area utilizzata quale deposito del materiale estratto, spianandola e seminandola con essenze adeguate. L’importo complessivo dell’opera pari a 77.000 € è stato finanziato con contributo del Parco Campo dei Fiori e con fondi propri. Lavori di formazione strada e fognatura acque bianche in Via Piave: I lavori sono attualmente in fase di esecuzione ed è previsto un importo di spesa di 40.800 €, interamente finanziato con il contributo del Consorzio Comuni Bacino Imbrifero Montano di Varese. 3 Lavori di adeguamento sponde e manufatti idraulici sul torrente Rancina: I lavori sono in fase di ultimazione per un importo di 40.200 €, finanziati per 30.000 € con un contributo regionale e per 10.200 € con fondi propri. Lavori di rifacimento manufatti fognari che attraversano i torrenti Brivola e Valmolina e formazione tratto di scogliera: I lavori, non ancora iniziati, sono previsti per un importo di 56.810,25 €,interamente finanziato con un contributo della Regione Lombardia in seguito agli eventi atmosferici del mese di maggio 2002. Lavori di ripristino strade forestali di Scer, Fiascalino, Pardom e Sciuresa: Anche in questo caso i lavori, previsti per un importo di 103.291,37 €, sono interamente finanziati con un contributo della Regione Lombardia in merito agli eventi atmosferici del maggio 2002. I lavori non sono ancora stati intrapresi. Una delle voci principali tra le spese del Comune è l’istruzione pubblica (14,20%). A questo proposito ci interessa presentare dei dati che riassumono gli sforzi portati avanti dall’Amministrazione Comunale in questo campo fondamentale della vita di Brinzio: Scuola Materna: 28 alunni iscritti, 28.175, 80 € Istruzione primaria: 83 alunni iscritti, 38.319,53 €, costo medio per bambino 461,68 €, di cui a carico dell’Amministrazione Comunale 342,84 € Istruzione media inferiore: 36 studenti, 6261,50 € consistenti in contributi alle famiglie per l’acquisto di libri di testo. 4 4 BIBLIOTECA UNA PAGINA DI STORIA LOCALE Questa è la storia vera di due uomini del risorgimento, due piccoli “eroi” dei quali sappiamo poco, anche perché noi, figli del terzo millennio, la storia non l’abbiamo studiata un granché o peggio ancora l’abbiamo dimenticata. Inizierò col parlarvi del Dottor Francesco Piccinelli, il quale all’età di vent’anni, dopo aver concluso gli studi classici, si trasferisce a Pavia dove, presso l’Università, frequenta la facoltà di Medicina per cinque anni; nel 1848 abbandona gli studi per partecipare alla campagna di liberazione del Nord Italia dalla dominazione austriaca (i famosi moti insurrezionali del ’48). Disertore e cospiratore è braccato dalla feroce polizia austriaca, sul suo capo pende la condanna alla pena capitale; tornato a Brinzio trova rifugio nelle baite poste quasi alla sommità del Monte Martica, in località Prégambaritt. L’avanzare dell’inverno e le cattive condizioni di salute dovute all’artrite, lo costringono a ridiscendere in paese; è il padre della cognata, Pietro Piccinelli, ad ospitar- DIARIO ESTIVO Grazie all’ospitalità della signora Angela Vanini Brusa, che gentilmente ha aperto le porte della sua elegante villa e alla bravura del giornalista professor Riccardo Prando, che ha coinvolto nella discussione i numerosi ospiti, la serata di inizio estate denominata “Il cortile letterario” (una specie di Porta a Porta senza politici e senza Bruno Vespa), ha soddisfatto i presenti. Interessanti sono stati gli interventi dei conti Panza di Biumo, del professor Silvio Della Porta Raffo, del dottor Giuseppe Armocida a proposito di arte, cultura e storia; esilaranti le trovate di Natale Gorini con il suo dialetto, come Agostino Grimoldi e infine curiose le ricerche “gastronomiche” di Marco Colombo. Altrettanto gradita è stata la partecipazione del professor Salvatore Furia; le stelle, il tempo e l’ambiente naturale sono le materie da lui trattate e l’applauso finale, Settembre 2005 lo presso la propria abitazione e la cosa, purtroppo, non rimane segreta a lungo. Così, per ragioni di sicurezza, occorre organizzare una fuga del ricercato oltre il confine svizzero; è lo stesso Pietro Piccinelli a preparare il piano, nella primavera del 1849; all’alba una povera carovana composta da Pietro, Francesco ed un asino con sul dorso due grandi ceste, si incammina verso Ganna attraverso la via dei Valicc, una mulattiera faticosa che scavalca la montagna e sbocca nei pressi della Badia di Ganna. Vicino all’omonimo laghetto staziona un reparto di soldati Austriaci e i due viandanti avvertono subito il pericolo; Francesco allora entra in una delle ceste mentre Pietro, dopo averlo coperto con un telo, mette nella cesta uno strato di dolciumi. Con il terrore nel cuore Pietro e l’asino con il suo “carico pericoloso” passano davanti al posto di blocco austriaco; alla domanda del soldato che gli chiede dove vada così di buon’ora, il brav’uomo risponde: “Vado su al Tedesco, c’è una festa e devo portare i “bomboni”(dolciumi) alla “bombonata” (venditrice di dolciumi). Il soldato lo fa passare e, scampato il pericolo, nei pressi del laghetto di Ghirla, la carovana inizia la salita verso Cavagnano, Cuasso ed infine raggiunge Brusimpiano, dove un barcaiolo preventivamente avvertito li attende. Dalla Svizzera poi, Francesco raggiunge Torino, dove si stabilisce e completa gli studi di Medicina e nell’anno accademico 1850-1851, ottiene la laurea. Ancor oggi al cimitero di Brinzio, in cima alla scalinata che conduce ai loculi, sulla sinistra è posta una lapide, scritta nel linguaggio retorico ottocentesco, che testimonia questa vicenda; la tradizione orale legata all’episodio, che pochi anziani ormai ricordano, ci permette di definire l’intellettuale Dottor Francesco Piccinelli e il coraggioso “bombunat” Pietro, due piccoli eroi del Risorgimento. Il pensiero finale lo dedico alla signora Antonietta Riscignolo Turri, insegnante a Brinzio per oltre trentacinque anni; questa preziosa pagina, chi scrive l’ha ricavata da un suo quaderno degli anni Sessanta, intitolato semplicemente “Brinzio”! Ogni tanto mi capita di incontrarla nei pressi della chiesa Kolbe a Varese ed è sempre piacevole chiacchierare con lei; signora maestra, grazie di tutto. che ha salutato il suo intervento, ha idealmente superato alcune incomprensioni che oltre vent’anni fa erano nate tra qualche residente e il direttore del centro Geofisico Prealpino a proposito della legge regionale che istituiva l’area protetta del Parco Campo dei Fiori. Anzi, nei giorni seguenti, nell’ambito della tradizionale festa dei cortili denominata “Brinzio in Cornice” il professor Furia è tornato in paese e, accompagnato dal presidente del Parco dottor Giovanni Castelli e dal presidente della Comunità Montana dottor Marco Magrini, ha voluto consegnare a Carlo Scaramuzzi (nella foto) un attestato di benemerenza ed una targa a testimonianza dell’apprezzamento per un prezioso lavoro, durato oltre trent’anni, di registrazione dei dati relativi al tempo. Nonostante i capricci del tempo, numerosi sono stati i visitatori che hanno raggiunto il paese nei due giorni di festa; come ormai avviene da oltre vent’anni l’evento, che trova il suo equilibrio tra tradizione e novità, è diventato uno dei più apprezzati appuntamenti estivi dell’intera provincia. A conferma di quanto appena scritto abbiamo il piacere di comunicare che l’Amministrazione Provinciale, attraverso l’assessorato competente concederà un generoso contributo al nostro comune in funzione dell’originalità e dei messaggi artistico-storico-culturali che “Brinzio in Cornice” ha saputo offrire. Carlo Piccinelli Settembre 2005 CIVILTÀ CONTADINA TEMPO DI CASTAGNE Credevo di aver esaurito tutti i miei ricordi sulle castagne, ma cercando ho trovato ancora qualche fatto, sono fatti semplici che però aiutano ad avere un’idea di quei tempi lontani. Mi viene in mente come iniziava la nostra giornata lavorativa del raccogliere le castagne. Noi avevamo il castagneto lungo la strada per Cabiaglio, di conseguenza questi alberi centenari con i rami molto allargati lasciavano cadere le castagne anche sulla strada, perciò al mattino erano le prime che dovevamo raccogliere per non lasciarle schiacciare dai carri. A quei tempi la strada non era asfaltata, perciò il fondo era di quel colore grigio che con le castagne colorate dava un bel colpo d’occhio. Giunti sul posto, si legava alla vita la bisaccia (besascia) fatta con tela di canapa molto resistente (era un prodotto locale), era utile perché le mani rimanevano libere senza bisogno di portare il cesto. Finito il raccolto sulla strada, si entrava nel castagneto e mentre si raccoglievano se ne mangiava qualcuna lessata che ave- DISCORSO DEL CAPOGRUPPO Alpini carissimi, amici ed autorità eccoci di nuovo a rinnovare il nostro incontro dedicato al ricordo di chi ha dato tanto anzi troppo per darci una Patria bella ed unita e per ripetere il nostro grazie a chi ci ha preceduto e che ci guarda dal Paradiso di Cantore. È un incontro che, nonostante i molti anni al quale partecipo, mi emoziona tutte le volte, mi emoziona perché vedo tanti amici che condividono con molta simpatia questa nostra manifestazione. Può darsi che in essa ci sia un po’ di retorica ma è solo quella necessaria per un completo significato d’importanza che noi vogliamo accordare alla stessa. Affermano che stiamo attraversando tempi duri per la nostra Associazione, dopo la chiusura completa del servizio militare di leva, per il momento non ce ne siamo accorti, perché il nostro Gruppo anche quest’anno vamo sempre in tasca. Una grande soddisfazione si aveva quando si svuotava la bisaccia nel sacco, e si vedeva quest’ultimo che si riempiva. Verso mezzogiorno, siccome la fame si faceva maggiormente sentire, si guardava la strada per vedere se arrivava la massaia con il cesto del pranzo. Era un pranzo semplice, ma si gustava con tanto appetito, e dopo un poco di riposo si ricominciava fino a sera. Per completare i miei ricordi sulle castagne debbo arrivare fino al 2 novembre: ricorrenza dei defunti. In quel giorno, alla sera era regola fare le mondelle calde. In certe famiglie non si mangiavano tutte, ma bisognava lasciarne una parte per i defunti i quali tornavano di notte a mangiarle: non mi risulta che qualcuno sia tornato dall’aldilà... 5 Il giorno successivo aveva inizio il pusarusp. Poiché era finito il raccolto delle castagne, era concesso di entrare in tutti i castagneti a raccogliere quelle rimaste. Si andava con un piccolo rastrellino detto ruspétt; era un rastrellino con pochi denti molto distanti uno dall’altro, con questo attrezzo si muoveva leggermente il fogliame cercando le castagne che erano nascoste. Si cercava di non andare in quei castagneti dove erano state raccolte dai proprietari, perché questi mettevano tanto impegno a raccoglierle bene, di conseguenza se ne trovavano poche. Si andava invece dove erano state raccolte a mezzadria: tra questi raccoglitori vi erano anche quelli meno onesti, i quali di proposito le raccoglievano male lasciandone molte per poi andarle a prendere quando iniziava il pusarusp, e di questo cercavamo di approfittarne anche noi. Descrivere questi fatti ora in tempo di abbondanza, specialmente per i giovani, sembra raccontare cose inverosimili, però io che li ho vissuti posso testimoniare della loro realtà. GRUPPO ALPINI Carlo Scaramuzzi, classe 1910 ha aumentato i suoi iscritti. Cercheremo di tenere duro impostando con sempre più impegno la nostra attività nel campo della Protezione Civile e dello Sport, che sono i fattori trainanti per i giovani. Cercheremo di rendere più ricettiva la nostra bella sede per far sì che essa possa accogliere tutti quelli che vogliono partecipare alle attività del Gruppo. Non l’ho mai fatto prima d’ora, ma anche perché siamo in scadenza di mandato, voglio ringraziare pubblicamente tutti i miei collaboratori che in questi anni mi hanno reso agevole la gestione di un Gruppo sempre in attività, come il nostro. Il pensiero ora corre a tutti quei soci che per problemi di salute o per impegni non sono riusciti ad essere presenti: ai primi i nostri auguri di una pronta guarigione, ai secondi quello di poter esserlo, in futuro. I nostri ringraziamenti alle autorità presenti ed a quelle che ci hanno fatto pervenire le loro lettere d’auguri per la nostra manifestazione. Abbiamo tra noi: Il Presidente cav. uff. Francesco Bertolasi, i consiglieri Bonin Valentino, Armando Cadario e Gian Paolo Canavesi della sezione di Varese, i vice presidenti Busti e Zaffrani della Sezione di Luino, gli amici del Gruppo di Canzo della Sezione di Como e del Gruppo di Tavagnasco della Sezione di Ivrea, il comandante della stazione Carabinieri di Cuvio, la Signora Federica, vedova del Generale Enrico Riziero Galvaligi, l’alpino Cassani Carlo coordinatore della commissione emergenze presso la Sede Nazionale e vice del nostro Giotto nel coordinamento della Protezione Civile del 2° Raggruppamento, il nostro Parroco don Aldo che come sempre ha parole eccezionali per noi e si fa sentire vicino alle nostre attività, Padre Giacomo missionario in Salvador. Per ultimo ma non perché lo è in classifica il nostro Sindaco Sergio Vanini nuovo socio e soprattutto nuovo volontario della Protezione Civile, con lui abbiamo un rapporto di collaborazione importante. Viva l’Italia, Viva gli Alpini. 6 Settembre 2005 FOCUS CAMPAGNA CERTIFICAZIONE IMPIANTI TERMICI Manutenzione della caldaia Va effettuata una volta l’anno da un manutentore che deve essere abilitato ed in possesso dei requisiti previsti dalla Legge 46/90. La verifica di rendimento (prova di combustione) si effettua all’installazione e successivamente ogni due anni per gli impianti entro i 35 kW. Per gli impianti nuovi la prima manutenzione va eseguita a distanza di un anno dall’installazione. Libretto di impianto È il documento “ufficiale” previsto dalle Leggi che certifica la corretta effettuazione della manutenzione e della prova di combustione. Va compilato e conservato a cura dell’Occupante (Proprietario od Affittuario) dell’unità immobiliare e non va confuso con il “libretto di istruzioni” fornito dalla Ditta costruttrice. La prima compilazione del libretto di impianto, deve essere effettuata contemporaneamente alla dichiarazione di conformità dell’impianto, da una Ditta abilitata ai sensi della Legge 46/90. Le successive compilazioni del libretto di impianto devono essere eseguite dall’installatore o dal manutentore dell’impianto. Il libretto deve essere firmato dal Responsabile del corretto esercizio e della manutenzione che coincide con l’Occupante dell’unità immobiliare oppure da un Terzo Responsabile (se nominato); esso deve essere messo a disposizione del Verificatore incaricato dalla Provincia di Varese, in caso di visita. In caso di trasferimento, l’Occupante dovrà consegnare il libretto al Proprietario che provvederà a consegnarlo a chi subentra. Il Rapporto di Controllo Tecnico - Alleg. H È un documento introdotto dalla recente normativa (DPR 551/99) che ogni manutentore deve obbligatoriamente consegnare al Cliente dopo aver effettuato la manutenzione. Esso riporta i dati dell’impianto controllato e i risultati del controllo. Una copia dell’Allegato H va poi inviata alla Provincia. Se unito al versamento previsto dalla Provincia, ha anche funzione di Certificazione. È l’Occupante dell’unità immobiliare a far eseguire la manutenzione, la prova di combustione, conservare il libretto e provvedere alla trasmissione dell’Allegato H, unitamente al versamento se si aderisce alla campagna della Provincia. La Provincia di Varese, proseguirà i controlli degli impianti termici presenti sul territorio, facendo seguito alle precedenti campagne, durante le quali sono stati verificati oltre 13.200 impianti in 138 Comuni. Le classi di potenza relative agli impianti termici sono le seguenti: < 35 kW 35 ÷ 50 kW 50,1 ÷ 116,3 kW 116,4 ÷ 350 kW kW > 350 IL NOTIZIARIO DI BRINZIO CONSIGLIA... I verificatori sono tecnici qualificati incaricati dalla Provincia per verificare, ai sensi della legge 10/91, del D.P.R. 412/93 e del D.P.R. 551/99, l’effettivo stato di manutenzione degli impianti termici e segnalare le eventuali inadempienze o irregolarità. Le verifiche saranno effettuate (come previsto dalla Legge): - a campione per gli impianti inferiori a 35 kW per i quali è stata trasmessa la Certificazione ed è stato effettuato il versamento di € 5, prima della data dell'arrivo della verifica; - su tutti gli altri impianti (non certificati o con potenza superiore a 35 kW), con addebito dei costi. La visita avverrà a seguito di comunicazione scritta della Provincia con raccomandata A.R., nella quale sarà riportato il nominativo del Verificatore. Nessuna somma in denaro dovrà essere corrisposta ai Verificatori. In caso di verifica di impianto non certificato o certificato in data successiva a quella dell'avviso la Provincia richiederà il rimborso del costo della verifica che è pari a € 81 (per impianti inferiori a 35 kW). L’art. 34 comma 5 della legge 9.01.1991 n. 10 prevede sanzioni da € 516 a € 2.582 per coloro che non rispettino le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria secondo le prescrizioni della vigente normativa UNI e CEI. Settembre 2005 SPECIALE GEN. GALVALIGI IL RICORDO Il giorno 31 dicembre 2005 ricorrerà il venticinquesimo anniversario dalla morte del Generale Enrico Riziero Galvaligi. Con lo scopo di mantenere viva la sua figura di onesto e generoso servitore dello Stato e di ricordare affettuosamente il suo profondo legame con il nostro paese, il Comune di Brinzio organizzerà una cerimonia in suo suffragio. In preparazione a questo avvenimento, abbiamo deciso di raccogliere in un articolo i fatti salienti della vita del Generale, in modo che tutti i residenti del paese possano conoscere la sua storia. Nell’ultimo numero dell’anno daremo spazio al figlio del Generale, Paolo Galvaligi, a lui affideremo il compito di ricordare la vita e la carriera di suo padre. LA VITA Enrico Riziero Galvaligi nacque a Solbiate Arno l’11 ottobre 1920. Suo padre, Paolo, era un operaio e aveva sposato una donna di Brinzio. Dopo essersi diplomato all’Istituto magistrale di Varese, Enrico decise di intraprendere la carriera militare nel 1939. Tre anni più tardi, all’età di 22 anni, entrò a far parte dell’Arma dei Carabinieri. Durante la Seconda guerra mondiale combatté in Grecia, dove in maniera eroica salvò la vita ad un comandante dei Carabinieri. Dopo l’8 Settembre 1943 decise di non aderire alla Repubblica Sociale e fu quindi arrestato dai tedeschi e trasferito nel carcere di Trieste. Per sua fortuna riuscì a sfuggire dalla prigione pochi giorni prima della deportazione in Germania. Egli ritornò quindi nella zona delle Prealpi varesine, dove iniziò ad operare come partigiano. Proprio nel nostro paese Enrico conobbe la moglie Federica, di origini bolognesi, sfollata dall’Emilia con i suoi familiari. Durante tutto l’arco della sua vita il generale ebbe un rapporto speciale con Brinzio: nella sua casa situata in mezzo al paese Enrico passava i momenti di riposo dal lavoro. Tutti i brinziesi che hanno avuto la fortuna di incontrarlo ne conservano un buon ricordo. Egli instaurò un buon rapporto anche con Don Serafino Faletti che disse di lui: «Per noi era una figura gigantesca, un esempio di vita. Gli volevamo bene, e non tanto perché fosse un personaggio importante, ma in ricordo di tutta la sua vita, a partire da quando, giovanissimo partigiano, si adoperava in tutti i modi per proteggere la sua gente dagli orrori della guerra civile». Alla fine della guerra Galvaligi fu insignito di numerose decorazioni per il valore dimostrato. Nel 1949 egli conobbe a Roma Carlo Alberto Dalla Chiesa, del quale diventò buon amico: anch’egli fu poi vittima del terrorismo all’inizio degli anni ’80. Durante gli anni ’50, ’60 e ’70 Galvaligi operò a Roma, a Palermo e a Torino e poi di nuovo a Roma, collaborando spesso con Dalla Chiesa e crescendo continuamente di grado: capitano, maggiore, tenente-colonnello, colonnello e generale furono le sue cariche. Dalla Chiesa lo nominò infine responsabile del Coordinamento dei Servizi di sicurezza per gli istituti di prevenzione e pena, il rischioso incarico che lo condusse alla morte. Questa mansione consisteva infatti nell’assicurare la sorveglianza delle carceri di massima sicurezza dove erano detenuti i più pericolosi terro- 7 risti d’Italia, tra cui i penitenziari di Trani, Fossombrone, l’Asinara, Nuoro e Cuneo. Nel dicembre del 1980 Galvaligi si occupò di dirigere da Roma un’operazione delicata: in seguito a una rivolta scoppiata nel carcere di Trani per mano di alcuni esponenti dell’eversione armata egli ordinò ai GIS, un reparto speciale dei Carabinieri, di stroncare la sommossa con un blitz senza spargimento di sangue. I terroristi decisero quindi di vendicare quella sconfitta e di attaccare l’importanza simbolica dell’incarico che Galvaligi ricopriva. Pochi giorni dopo, esattamente il 31 dicembre 1980, Galvaligi fu ucciso nel suo palazzo a Roma da due terroristi delle Brigate Rosse, Remo Pancelli e Pietro Vanzi. Oltre alla moglie Federica, Galvaligi lasciò anche l’amato figlio Paolo, che era entrato da pochi anni a far parte dell’Arma dei Carabinieri seguendo le orme del padre. Lorenzo Crespi 8 STAGIONE CHE VA, STAGIONE CHE VIENE Sul finire dell’estate ecco che torna il Notiziario del nostro Comune, più razionale ed elegante nella sua nuova e colorata veste; a dire il vero questa è la seconda edizione con il formato rinnovato, ma è la prima occasione che abbiamo per esprimere un parere al riguardo. Il giudizio che diamo è sicuramente positivo, ringraziamo il comitato di redazione per il paziente lavoro di riordino dei vari articoli destinati alla stampa ed aggiungiamo un plauso per le azzeccate migliorie grafiche. La bella stagione, a Brinzio, significa anche diverse occasioni di svago, originali appuntamenti culturali, raffinate manifestazioni gastronomiche ed interessanti tornei sportivi; l’offerta è talmente ricca che ognuno può liberamente orientarsi su ciò che più lo interessa. Nell’ambito della 22a edizione di Brinzio in Cornice è stata proposta una interessante mostra denominata: “Brinzio, terra di muratori” che ha riscosso un notevole successo; tale ricerca è stata ripresa su più pagine dal quotidiano “Il Giorno” ed ha beneficiato del patrocinio dell’Associazione Provinciale di categoria degli Edili. Trovandoci nella condizione di curatori dell’evento sopra descritto, non BRINZIO FUTURA segnaliamo la cosa con lo scopo di autocelebrarci, anzi, ringraziamo tutti coloro che si sono impegnati al meglio nei diversi settori della manifestazione e comunichiamo che nei prossimi mesi svilupperemo ancor di più la ricerca al fine di arricchirla ulteriormente. Ancor oggi i muratori, in dialetto, li chiamiamo “maghutt”, che non è un termine dispregiativo, anzi è un nome che trova la sua etimologia nel latino magister (maestro); c’è chi fa risalire la sua origine al periodo della costruzione del duomo di Milano. Con la consapevolezza che le origini del nostro paese sono agricole e con il rispetto per le molte altre professioni che i nostri concittadini svolgono, il nostro gruppo, nei prossimi mesi, proporrà in consiglio comunale la richiesta di dedicare una via del paese ai muratori di Brinzio. Occupandoci di vie, sarà anche quella l’occasione per discutere di sicurezza stradale; troppi veicoli in transito sulla strada provinciale non rispettano i limiti di velocità e, pur sapendo che la competenza di tale via appartiene ad altro ente, non possiamo comunque fingere che il problema non esista, né tantomeno aspettare che avvenga un incidente grave per prendere provvedimenti. Quando, ogni tre mesi circa, capita di compilare la pagina per il Notiziario, le IL NOTIZIARIO DI BRINZIO CONSIGLIA... Settembre 2005 vicende “politico-amministrative” ci fanno dimenticare l’aspetto altrettanto sentito della vita religiosa; l’estate coincide con gli importanti appuntamenti della festa patronale dei Santi Pietro e Paolo e con la solennità della Madonna di Settembre. Sono eventi che in un paese attento alle proprie tradizioni e alla propria storia, come il nostro, devono essere vissuti con grande partecipazione e senso della comunità. Senza voler “rubare il lavoro” a Don Aldo, il pensiero finale lo dedichiamo ai ragazzi che nel mese di novembre riceveranno il sacramento della Santa Cresima, sarà festa per loro e per l’intero Comune che ospiterà il Vescovo di Como. A Monsignor Alessandro Maggiolini, chi lo vorrà potrà affidare le sue preghiere o i suoi pensieri per la gioventù e... per questo nostro povero mondo. Gruppo di Minoranza “Brinzio Futura” Settembre 2005 I VICHINGHI I vichinghi fecero qualcosa che ancora oggi lascia sorpresi. Probabilmente arrivarono in America, 5 secoli prima di Cristoforo Colombo. La storia è davvero incredibile. È quasi l’anno Mille e siamo in Islanda. Un vichingo, di nome Erik il Rosso, parte con la sua barca e punta verso Ovest nell’Atlantico, arriva ad una terra: la Groenlandia. È il primo europeo a sbarcarci. Vi rimane per tre anni e poi ha un’idea: torna indietro, raccontando di aver trovato una terra meravigliosa, che chiama “Green Land”, letteralmente terra verde, un nome quasi pubblicitario per attirare coloni (i vichinghi erano allevatori). Così partono 25 barche, ma 9 affondano: una tragedia. I sopravvissuti però fondano 2 colonie e proprio da una di esse parte il figlio di Erik il rosso. Si chiama Leif (Lif ). Non sappiamo cosa lo spinge, ma come suo padre punta le prue ad Ovest, in un mare pericolosissimo. Un giorno, gli appaiono delle coste sconosciute. Senza saperlo, aveva scoperto l’America, che battezza “Vinland”, terra del vino, forse per i piccoli grappoli di uva selvatica. I vichinghi ci torneranno più volte, poi anche a causa del clima che diventò più freddo, tutto venne dimenticato. Di questa scoperta sono rimaste poche tracce. La conferma più sorprendente sono le rovine di un’abitazione rurale di tipo vichingo trovata in Canada, in Terranova, a 9 BRINZIO VIVA l’Anse aux Meadows. Nessun indiano o eschimese realizzava allora abitazioni di questo tipo. La popolazione vichinga abitava la Norvegia, la Danimarca e la Svezia settentrionale. I Goti abitavano la Svezia meridionale, i Finni la Finlandia, a Sud della Danimarca la Sassonia abitata dai Sassoni, gli Slavi la Polonia; più a Sud i Bulgari. I Vichinghi perfezionarono le loro imbarcazioni fino ad ottenere navi robuste e sufficientemente atte ai viaggi in alto mare come attraversare il Mare del Nord in tempesta, e nello stesso tempo così leggere ed agili da poter essere trainate per tratti considerevoli via terra; venivano, inoltre, costruite in modo da poter navigare in acque bassissime. Fu proprio grazie a quest’avanzata tecnica navale che i Vichinghi s’inoltrarono anche all’interno del continente Europeo, risalendo ovunque i fiumi: attaccarono Parigi e risalirono i fiumi russi fino al Mar Nero e Costantinopoli. Dall’800 d.C. il Regno Vichingo si era esteso dal Nord Europa all’Africa, dalla Russia all’America e tutto grazie al vigore, alla forza e a strategie molto semplici. Originari della Scandinavia e della Danimarca i Normanni (erano in pratica quegli stessi Vichinghi che si spinsero fino all’America del Nord) riuscirono ad unificare le regioni del nostro meridione lasciando tracce positive e singolarmente illuminate per quei tempi. Furono rispettati costumi e tradizioni di tutti i popoli governati, in uno spirito di grande tolleranza, anche religiosa. Fino alla fine dell’anno Mille le diverse città vichinghe che riempivano tutta l’Europa vissero un periodo di splendore e floridezza economica. Ad Oslo, capitale della Norvegia, si trova il Museo delle Navi Vichinghe che custodisce tre imbarcazioni vichinghe e i loro tesori. Le navi utilizzate come camera sepolcrale erano coperte d’argilla e conservate sotto un tumulo di zolle erbose. A corredo funerario la grande slitta di Oseberg, il carro, il secchio di Budda e innumerevoli sculture, gioielli ed oggetti abilmente decorati. Questo popolo e, quindi, la penisola Scandinava non subì mai l’occupazione straniera. Si segnalano solo 400 anni di dominazione danese durante la quale vengono mantenute identità e lingua propria. Barbe vichinghe lunghe e rosse, copricapo a due corna e lunghe trecce che spuntano orgogliose dal copricapo sono d’uso quotidiano. Vi saluto con un “Detto dei Vichinghi”: Solo chi viaggia e conosce terre lontane sa capire lo spirito e la mente di ciascuno. Costui è un vero saggio. Gruppo di Minoranza “Brinzio Viva” 10 GMG COLONIA 2005 Dal 15 al 21 agosto ci siamo recati a Colonia per la giornata della gioventù. Di Brinzio eravamo in tre, della Valcuvia 70, e per tutti credo che sia stata un’esperienza indimenticabile e fondamentale per la nostra vita. Sono stati giorni in cui tutti noi abbiamo dovuto mettere da parte le nostre preoccupazioni, paure, agitazioni quotidiane, imbarcarci in questa avventura di fede e condivisione e sostenerci, nella gioia e nella fatica. Dopo un lungo viaggio in treno, siamo arrivati nelle varie famiglie in cui eravamo ospiti, una buona occasione per parlare e ripassare la lingua straniera, nel caso mio l’inglese. Tutte le famiglie sono state molto carine, aiutandoci in tutti i bisogni materiali ed essendo estremamente ospitali e disponibili. Il martedì, dopo un momento di condivisione nelle nostre parrocchie di appartenenza, che serviva anche a “ricaricarci” per la giornata che iniziava più o meno alle 06:30 e finiva a mezzanotte, e che si ripeteva tutti i giorni, siamo andati a fare un giro a Colonia, visitando anche una mostra tenuta dai Salesiani. Abbiamo cominciato ad avere un contatto con tutti i giovani presenti, che cantavano tutti insieme, si salutavano e inneggiavano alla loro nazione. Fra gli italiani serpeggiava un tormento- PARROCCHIA ne: “Italiano batti le mani”, ripetuto quasi come un coro da stadio per tutti i giorni della nostra permanenza a Colonia fino all’ossessione. Nel pomeriggio ci siamo recati, invano, allo stadio per assistere alla messa d’inizio della GMG. Dopo aver fatto molti km al caldo non siamo riusciti a entrare né allo stadio né a recarci ai megaschermi e, tentando di tornare a casa, siamo rimasti bloccati tre quarti d’ora in un tram caldo come un forno e stracolmo di gente, tant’è che una ragazza del nostro gruppo non si è sentita bene; anche queste esperienze non facili si dovevano condividere tutti quanti insieme, cercando di sostenersi l’un l’altro. Il cibo invece veniva consumato nelle strade, preso in punti allestiti da volontari e mangiato tutti insieme; non era di qualità e talvolta non bastava per tutti, da questo punto di vista l’organizzazione non è stata per niente efficiente. Il mercoledì e il venerdì abbiamo avuto due catechesi molto piene di contenuti interessanti, tenute da due vescovi italiani non conosciuti al grande pubblico e trasmesse da Sat2000. Anche questo era un modo per pregare, cantare e parlare tutti insieme di fede e di religione; si potevano anche porre domande ai vescovi, sia da casa sia sul posto. Nel pomeriggio del mercoledì ci siamo poi recati, riuscendo a trovare posto, allo stadio per la festa degli italiani, con cantanti come Tosca, Povia, un coro alpino e il cardinal Ruini, una festa di spettacolo e di religione. Eravamo tutti italiani e tutti insieme, oltre che al Papa e al Signore, inneggiavamo alla nostra nazione; in questa occasione mi sono sentito veramente italiano, in mezzo a tanti gio- Settembre 2005 vani italiani tutti insieme a festeggiare. La mattina dopo è stata dedicata al pellegrinaggio in Duomo, davanti alle reliquie dei Magi, abbiamo tutti pregato, accompagnati da musiche e frasi scritte per la strada che invitavano al raccoglimento. Nel pomeriggio abbiamo incontrato per la prima volta il Papa, venuto sul Reno col battello, che ci ha salutato in varie lingue; ad accoglierlo una folla sterminata di giovani, tutti applaudenti e inneggianti. Il venerdì, dopo l’ultima catechesi, abbiamo assistito ad una messa celebrata in varie lingue, sotto una pioggia battente in un parco, accompagnati da canti gospel. Il sabato si avvicinava il momento clou, il momento della veglia col Papa; avrei dovuto recarmi a piedi e condividere con tutti gli altri i due giorni, ma io e altri due ragazzi, spaventati dalle previsioni meteorologiche e dalla minaccia di grandine, abbiamo preferito passare un giorno tranquillo da turisti (non sembrava vero), e assistere alla veglia presso una famiglia alla televisione, assaporando così da lontano il disagio, la fatica e la grande gioia provata “dal vivo” nei giorni precedenti. Per i presenti alla veglia dev’essere stata comunque una notte faticosissima e gelida. Matteo Brutto Settembre 2005 BRIXEN Domenica 31 luglio... si parte!!! Si salutano dal pullman i genitori, entusiasmo acceso per un viaggio piuttosto lungo, destinazione: “Divertimento a Bressanone”. Già! Giochi, camminate e qualche lamento, un po’ di vento negli ultimi giorni ma anche tanto sole e sorrisi sugli sguardi dei ragazzi. Abbiamo imparato ad organizzarci, ad aiutarci, ad accettare situazioni e compagni meno congeniali di altri, a consolidare e a far nascere nuove amicizie. Tempo libero e animazione assicurati 3-2-1... VIA I Ricordi dell’estate nel cuore, i pensieri tutti per il via del nuovo anno scolastico. Per qualcuno è tutto nuovo, ma le esperienze estive l’hanno aiutato a crescere un po’, per qualcun altro, che magari non ha cambiamenti di scuola, i pensieri vanno altrove: “…magari trovo una pozione magica per combattere il Nanismo che ha caratterizzato il divertimento della mia estate!!! Qualche radice in giardino avrà questo potere???” Comunque sia, il 12 settembre tutti pronti per il primo giorno di scuola. Innanzitutto da quest’anno, del servizio doposcuola / mensa (nei giorni di martedì, giovedì, venerdì), potranno usufruire anche quei bambini non frequentanti la Scuola Elementare di Brinzio purché in età della scuola primaria. Per informazioni ed iscrizioni, rivolgersi presso l’ufficio del Comune di Brinzio. Quindi… nei pomeriggi di non rientro scolastico (martedì, giovedì, venerdì), noi animatori / insegnanti del doposcuola (Daniela e Marta), vi faremo svolgere i compiti in un’at- ATTIVITÀ e logicamente gli scherzi non son mancati; non dimentichiamo pranzi e cene degni di un ristorante. Harry Potter il tema della settimana, con sfide a punti dalle quali ne è uscita vincitrice la squadra di Corvo nero. Poi si è arrivati alla serata dei saluti e dei ringraziamenti: nessuno è mancato di eleganza e di emozione, la debole luce delle candele mimetizza le lacrime che qualche occhio lascia cadere sulla tavola adornata in modo semplice con zucche arancio. Tutti vengono ricordati da una battuta, da uno scherzo o semplicemente da un saluto. mosfera di colori! Già, cavalcheremo una tavolozza che ci condurrà nel magnifico mondo del cambio delle stagioni. Faremo amicizia con i colori e con tutto ciò che le stagioni ci possono offrire dal lato sportivo, immaginativo, interpretativo: basket - volley - sci di fondo e ciaspole (novità dell’anno) - ginnastica artistica / ritmica - hockey - baseball. La priorità verrà sempre data allo svolgimento dei compiti, rimanendo in stretto contatto con le Insegnanti della scuola e con i Genitori. Il tempo libero avrà anche lui il suo spazio come attimo di aggregazione e svago, utili e necessari per i bambini. Anche per i più piccoli frequentatori dell’asilo, l’attività di psicomotricità sportiva, prevederà un’interazione con i colori e le stagioni. Un video fotografico racconterà tutti questi momenti… Per i non più “piccini” le proposte verranno incontro agli interessi di tanti: •MOVIMENTO E BENESSERE POSTURALE: attività dolce, di armonico movimento della muscolatura e riequilibrio posturale, ogni LUNEDÌ e GIOVEDÌ ore 17:15 / 18:15; •“GAGBRA” WITH STEP (Gambe 11 Domenica 7 agosto, momento degli abbracci e si riparte, le lacrime insieme alla pioggia sgorgano ma non lavano via i ricordi. Ciascuno porta con sé un pezzo di Brixen nel cuore!!! Un saluto. Bambini e animazione Addome Glutei BRAccia): per rigenerare la muscolatura, la mobilità articolare, la circolazione e perché no… per divertirsi anche un po’ rilassando le possibili tensioni della giornata. Questo ogni LUNEDÌ, MERCOLEDÌ, GIOVEDÌ ore 18:30 / 19:30; •“GAGBRA” AND AEROSTEP: il potenziamento generale del corpo con specifica attività aerobica di “bruciagrassi” con adeguato rilassamento finale. Questo ogni LUNEDÌ, MERCOLEDÌ, GIOVEDÌ ore 20:30 / 21:30. Tutti i corsi inizieranno da LUNEDÌ 3 OTTOBRE 2005, quindi tuta, scarpe da ginnastica, materassino e via al cancelletto di partenza!!! Durante l’anno saranno possibili inserimenti di altre attività sia per bambini che per adulti, verrete tempestivamente messi al corrente delle nuove iniziative. Tutte queste attività vengono svolte in stretta collaborazione con il Comune. Buon autunno a tutti! Daniela Carmagnola 12 AL SERVIZIO DEL PUBBLICO Uffici Comunali Viale Indipendenza n. 9 Tel 0332 435714 – Fax 0332 435351 www.comune.brinzio.va.it [email protected] Orario Dal lunedì al sabato dalle 09.00 alle 12.00 Mercoledì dalle 14.30 alle 17.00 Il sindaco Riceve Venerdì dalle 14.30 alle 17.30 Sabato dalle 9.00 alle 12.00 Ufficio tecnico Orario Venerdì dalle 14.30 alle 17.00 Biblioteca Comunale www.biblio.brinzio.va.it [email protected] Orario Lunedì dalle 21.00 alle 22.30 Mercoledì dalle 21.00 alle 22.30 Sabato dalle 16.00 alle 17.00 S. Messe Feriali Prefestiva Festiva estate inverno 18.00 10.00 09.00 16.45 Ufficio Postale Viale Indipendenza n. 3 Tel 0332 435993 – Fax 0332 435412 www.posteitaliane.it Orario Dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 14.00 Sabato dalle 08.30 alle 12.30 Ambulatorio Dott. Caprari M. Lunedì dalle 09.00 alle 10.00 Mercoledì dalle 09.00 alle 10.00 Venerdì dalle 09.00 alle 10.00 La conclusione del Giornalino di questo mese desideriamo dedicarla al ringraziamento di tutte quelle persone che si sono prodigate per la buona riuscita della manifestazione “Brinzio In Cornice”. L’incasso del Banco Gastronomico è stato destinato alle opere di manutenzione straordinaria della Grotta e della Chiesa, ed al rifacimento dell’impianto di illuminazione della cella campanaria. Settembre 2005 Dott. Fusaro M. Martedì dalle 09.00 alle 10.00 Giovedì dalle 17.30 alle 18.30 Venerdì dalle 11.00 alle 12.00 Consorzio di gestione del Parco Campo dei Fiori Via Trieste n. 40 Tel 0332 435386 – Fax 0332 435403 www.parcocampodeifiori.it [email protected] Orario Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 09.00 alle 12.00 Giovedì dalle 15.00 alle 17.00 Numeri utili Soccorso pubblico Pronto Intervento Carabinieri Stazione Carabinieri di Cuvio Vigili del Fuoco Emergenza sanitaria ENEL segnalazione guasti GAS segnalazione guasti Lumini Cimitero 113 112 0332 650105 115 118 800 900 800 0332 335035 800 013 523 La Madonna del Rosario in Chiesa dopo la tradizionale Processione di settembre