EDITORIALE
TEMPO D’AUTUNNO...
Con l’arrivo dell’autunno avviene
come di consueto la distribuzione
del nuovo numero del Notiziario
comunale.
La redazione desidera innanzitutto
ringraziare tutti coloro che hanno
espresso commenti favorevoli e
costruttivi riguardanti la nuova
veste grafica del giornalino.
In questo numero abbiamo posto
particolare attenzione agli eventi
dell’estate appena trascorsa e
abbiamo dato spazio al rendiconto
di esercizio dell’anno 2004, al fine
di fornire un quadro generale del
primo anno di amministrazione
della nuova giunta comunale.
Nell’avvicinarci al 25° anniversario
della morte del Generale Galvaligi,
che ricorrerà il 31/12/2005, abbiamo deciso di sintetizzare in una
pagina gli aspetti salienti della sua
carriera e il suo forte legame con
Brinzio...
Buona Lettura!
La Redazione
PROSSIMI EVENTI
25a Sagra del fungo
17/18 SETTEMBRE
02 OTTOBRE
Castagnata pro Asilo
09 OTTOBRE
Castagnata degli Alpini
16 OTTOBRE
TreBrinzio e Castagnata
30 OTTOBRE
Festa attorno alla Grà
08 DICEMBRE
Mercatino della solidarietà
Pedalata con i Campioni
TRE VALLI: PREMIO BRINZIO
Martedì 16 Agosto 2005 si è svolto
il tradizionale appuntamento ciclistico della Tre Valli Varesine, giunto
quest’anno alla sua 85a edizione.
La gara, che ha avuto inizio a Varese,
è transitata anche nel nostro comune, per poi attraversare la parte settentrionale della provincia e concludersi a Campione d’Italia.
Durante le premiazioni finali, il
Sindaco di Brinzio Sergio Vanini
(nella foto) ha avuto l’onore di
donare un quadro al vincitore della
gara, Stefano Garzelli, già trionfatore del Giro d’Italia 2000.
Il quadro è stato fornito dalla
Biblioteca Comunale di Brinzio ed è
stato realizzato dal pittore Mario
Alioli. L’opera ha come soggetto il
caratteristico scorcio del Cantunasc.
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CREDITS
Anno 9 – Numero 2
Settembre 2005
Redazione:
Viale Indipendenza, 9 - Brinzio (VA)
[email protected]
Redattori:
Lorenzo Crespi, Carlo Scaramuzzi,
Matteo Brutto, Cristina Pulice,
Luciano Piccinelli
Foto Realizzate da:
Emilio Vanini (pag. 2 e 12),
Mario Chiodo (copertina al centro, pag. 5),
Foto Sangalli - Laveno (pag. 4),
Fotocolor Varesino (copertina in basso)
Settembre 2005
BENTORNATO PADRE GIACOMO!
Padre Giacomo Piccinelli, missionario in America Latina, ha fatto
ritorno al paese natio, dopo 4 anni
dal suo ultimo soggiorno, oltre
che per ritrovare la sua gente, per
motivi di salute.
Ci è giunta ora notizia, nel
momento in cui andiamo in stampa, che l’operazione al ginocchio è
andata a buon fine.
In seguito inizierà un lungo perio-
do di convalescenza riabilitativa.
Cogliamo l’occasione per ringraziarlo ancora una volta non solo
per il dono degli immobili destinati a Museo della Civiltà
Contadina, ma anche per il bene
che ha fatto in tutti questi anni e
gli auguriamo un pronto recupero.
La Redazione
Autorizzazione Tribunale
di Varese n. 721 del 3 agosto 1996
Direttore Responsabile:
Roberto Piccinelli
Amministrazione:
Comune di Brinzio
www.comune.brinzio.va.it
[email protected]
Fotolito e Stampa:
Archimede
Via Sanvito Silvestro, 73 - Varese
Grafica:
Carlo Scaramuzzi
Tiratura
370 copie, distribuite gratuitamente
Versione Online:
www.biblio.brinzio.va.it/notiziario
ULTIMI CONSIGLI COMUNALI E DELIBERE DI GIUNTA
Padre Giacomo, sullo sfondo la parte esterna del Museo della Civiltà Contadina
Consiglio Comunale del 21/06/05
Mensa Scolastica, Attività integratiSeduta Straordinaria
ve pomeridiane e Progetti Didattici
• Rinegoziazione e conversione di
Speciali, e contestuale revoca della
prestiti concessi dalla Cassa
delibera consiliare n. 40 del
Depositi e Prestiti (il Comune si è
24/11/04
avvalso della possibilità di rinegoziare e rifinanziare alcune categorie • Individuazione organi collegiali
indispensabili per la realizzazione
di mutui)
dei fini istituzionali
Consiglio Comunale del 28/06/05 • Ratifica delibera di Giunta
Seduta Ordinaria
Comunale n. 27 del 10/05/05 ad
• Approvazione rendiconto esercizio
oggetto “Variazione al bilancio di
finanziario 2004 (vedi pagina 3)
previsione 2005 - 1° provvedimento”
• Esame ed approvazione nuovo
• Approvazione convenzione con il
regolamento cimiteriale
Comune di Varese per l’ospitalità
• Approvazione convenzione tra i
di emergenza di residenti nel
Comuni di Brinzio e Castello
distretto in condizioni di precarietà
Cabiaglio per l’utilizzo, con relativo
riparto della spesa, dei servizi di
alloggiativa
Ultime delibere di giunta
• 14/05/05 - Fondo per il sostegno
finanziario all’accesso alle abitazioni
in locazione e istituzione Sportello
Affitto 2005
• 12/07/05 - Erogazione contributo all’Associazione Genitori della
Scuola Elementare di Brinzio
• 12/07/05 - Contributo alla Scuola
Elementare di Brinzio - legge regionale 70/80 art. 3 ex l.r. 40/74 titolo
II - Piano di intervento ordinario
fondi di bilancio anno 2005
• 12/07/05 - Contributo alla Scuola
Materna di Brinzio - legge regionale
70/80 art. 3 ex l.r. 40/74 titolo II Piano di intervento ordinario fondi
di bilancio anno 2005
• 30/08/05 - Variazione bilancio di
previsione 2005 - 2° provvedimento
Settembre 2005
AMMINISTRAZIONE
RENDICONTO DELLA
GESTIONE
ESERCIZIO 2004
Il bilancio di previsione per l’esercizio 2004 è
stato approvato con deliberazione del
Consiglio Comunale n. 5/04 del
30/03/2004. Sono state in seguito apportate
delle modifiche al bilancio tramite una delibera di Giunta Comunale ratificata con delibera
di Consiglio in data 27/09/04 e con una delibera di Consiglio Comunale del 24/11/2004.
Durante il Consiglio Comunale del 28
Giugno scorso è stato infine approvato il rendiconto dell’esercizio finanziario 2004.
I controlli di gestione rivelano un’adeguata e
corretta gestione delle risorse disponibili, della
gestione delle entrate ed un risultato complessivo che determina un avanzo di amministrazione pari a Euro 147.192,70.
Per quanto riguarda il piano delle opere pubbliche si evidenzia quanto segue:
Formazione del Museo all’aperto e
ristrutturazione della Grà: La maggior
parte dei lavori, previsti per un importo di
51.645,69 €finanziati con fondi propri e con
contributo del Parco Regionale del Campo
dei Fiori, sono stati effettuati. Sono stati stanziati ulteriori 40.000 €, derivanti dall’avanzo
di amministrazione dell’esercizio 2003, con lo
scopo di realizzare gli ultimi lavori inerenti
all’area interessata.
Ristrutturazione immobile di Via
Trieste da adibire a Museo della
Civiltà Contadina: I lavori relativi al primo
lotto sono quasi del tutto ultimati. Durante
l’esecuzione dei lavori è stata redatta una perizia supplettiva allo scopo di porre delle necessarie variazioni al progetto finale. Al fine di
mettere in atto queste modifiche sono stati
stanziati 15.000 € provenienti dall’avanzo di
amministrazione del 2003. Il completamento
dell’opera necessita inoltre di un secondo lotto
di lavori, il cui impegno finanziario è stimabile attorno a 300.000 €.
Realizzazione fognatura in Via
Giovanni XXIII: I lavori, previsti per un
importo di 11.305,24 €, sono stati totalmente finanziati con un contributo del Consorzio
Comuni Bacino Imbrifero Montano (BIM) e
sono in fase di ultimazione.
Sistemazione edificio comunale in
piazza Gen. Galvaligi: La ristrutturazione
dell’edificio in questione prevede la realizzazione di un locale al piano terra da destinare a
nuova Biblioteca Comunale e di un locale al
primo piano da destinare a sala riunioni o
ritrovo per giovani, ragazzi e associazioni.
È stato inoltre sottoscritto un comodato d’uso
con la Parrocchia per l’utilizzo di alcune aree
di sua proprietà limitrofe all’immobile comunale. Il Comune di contro si è impegnato a
provvedere alla ristrutturazione del tetto di tale
edificio parrocchiale. I lavori sono tuttora in
fase di realizzazione e la spesa prevista ammonta a 103.000 €, totalmente finanziati con
fondi propri.
Lavori di sistemazione del Laghetto
e del torrente Intrino: A completamento dei lavori si è provveduto al ripristino dell’area utilizzata quale deposito del materiale
estratto, spianandola e seminandola con
essenze adeguate. L’importo complessivo dell’opera pari a 77.000 € è stato finanziato con
contributo del Parco Campo dei Fiori e con
fondi propri.
Lavori di formazione strada e fognatura acque bianche in Via Piave: I lavori sono attualmente in fase di esecuzione ed è
previsto un importo di spesa di 40.800 €,
interamente finanziato con il contributo del
Consorzio Comuni Bacino Imbrifero
Montano di Varese.
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Lavori di adeguamento sponde e
manufatti idraulici sul torrente
Rancina: I lavori sono in fase di ultimazione
per un importo di 40.200 €, finanziati per
30.000 € con un contributo regionale e per
10.200 € con fondi propri.
Lavori di rifacimento manufatti
fognari che attraversano i torrenti Brivola e Valmolina e formazione tratto di scogliera: I lavori, non ancora iniziati, sono previsti per un importo di 56.810,25 €,interamente finanziato con un
contributo della Regione Lombardia in seguito
agli eventi atmosferici del mese di maggio 2002.
Lavori di ripristino strade forestali di
Scer, Fiascalino, Pardom e Sciuresa:
Anche in questo caso i lavori, previsti per un importo di 103.291,37 €, sono interamente finanziati
con un contributo della Regione Lombardia in
merito agli eventi atmosferici del maggio 2002. I
lavori non sono ancora stati intrapresi.
Una delle voci principali tra le spese del Comune
è l’istruzione pubblica (14,20%). A questo proposito ci interessa presentare dei dati che riassumono
gli sforzi portati avanti dall’Amministrazione
Comunale in questo campo fondamentale della
vita di Brinzio: Scuola Materna: 28 alunni
iscritti, 28.175, 80 €
Istruzione primaria: 83 alunni iscritti,
38.319,53 €, costo medio per bambino
461,68 €, di cui a carico dell’Amministrazione
Comunale 342,84 €
Istruzione media inferiore: 36 studenti, 6261,50 € consistenti in contributi alle
famiglie per l’acquisto di libri di testo.
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BIBLIOTECA
UNA PAGINA DI
STORIA LOCALE
Questa è la storia vera di due uomini del
risorgimento, due piccoli “eroi” dei quali
sappiamo poco, anche perché noi, figli
del terzo millennio, la storia non l’abbiamo studiata un granché o peggio ancora
l’abbiamo dimenticata.
Inizierò col parlarvi del Dottor Francesco
Piccinelli, il quale all’età di vent’anni,
dopo aver concluso gli studi classici, si
trasferisce a Pavia dove, presso
l’Università, frequenta la facoltà di
Medicina per cinque anni; nel 1848
abbandona gli studi per partecipare alla
campagna di liberazione del Nord Italia
dalla dominazione austriaca (i famosi
moti insurrezionali del ’48).
Disertore e cospiratore è braccato dalla
feroce polizia austriaca, sul suo capo
pende la condanna alla pena capitale; tornato a Brinzio trova rifugio nelle baite
poste quasi alla sommità del Monte
Martica, in località Prégambaritt.
L’avanzare dell’inverno e le cattive condizioni di salute dovute all’artrite, lo costringono a ridiscendere in paese; è il padre
della cognata, Pietro Piccinelli, ad ospitar-
DIARIO ESTIVO
Grazie all’ospitalità della signora Angela
Vanini Brusa, che gentilmente ha aperto le
porte della sua elegante villa e alla bravura
del giornalista professor Riccardo Prando,
che ha coinvolto nella discussione i numerosi ospiti, la serata di inizio estate denominata “Il cortile letterario” (una specie di
Porta a Porta senza politici e senza Bruno
Vespa), ha soddisfatto i presenti.
Interessanti sono stati gli interventi dei
conti Panza di Biumo, del professor Silvio
Della Porta Raffo, del dottor Giuseppe
Armocida a proposito di arte, cultura e
storia; esilaranti le trovate di Natale Gorini
con il suo dialetto, come Agostino
Grimoldi e infine curiose le ricerche
“gastronomiche” di Marco Colombo.
Altrettanto gradita è stata la partecipazione del professor Salvatore Furia; le stelle,
il tempo e l’ambiente naturale sono le
materie da lui trattate e l’applauso finale,
Settembre 2005
lo presso la propria abitazione e la cosa,
purtroppo, non rimane segreta a lungo.
Così, per ragioni di sicurezza, occorre
organizzare una fuga del ricercato oltre il
confine svizzero; è lo stesso Pietro
Piccinelli a preparare il piano, nella primavera del 1849; all’alba una povera
carovana composta da Pietro, Francesco
ed un asino con sul dorso due grandi
ceste, si incammina verso Ganna attraverso la via dei Valicc, una mulattiera
faticosa che scavalca la montagna e sbocca nei pressi della Badia di Ganna.
Vicino all’omonimo laghetto staziona un
reparto di soldati Austriaci e i due viandanti avvertono subito il pericolo; Francesco
allora entra in una delle ceste mentre
Pietro, dopo averlo coperto con un telo,
mette nella cesta uno strato di dolciumi.
Con il terrore nel cuore Pietro e l’asino con
il suo “carico pericoloso” passano davanti al
posto di blocco austriaco; alla domanda del
soldato che gli chiede dove vada così di
buon’ora, il brav’uomo risponde: “Vado su
al Tedesco, c’è una festa e devo portare i
“bomboni”(dolciumi) alla “bombonata”
(venditrice di dolciumi).
Il soldato lo fa passare e, scampato il pericolo, nei pressi del laghetto di Ghirla, la
carovana inizia la salita verso Cavagnano,
Cuasso ed infine raggiunge Brusimpiano,
dove un barcaiolo preventivamente
avvertito li attende.
Dalla Svizzera poi, Francesco raggiunge
Torino, dove si stabilisce e completa gli
studi di Medicina e nell’anno accademico
1850-1851, ottiene la laurea.
Ancor oggi al cimitero di Brinzio, in cima
alla scalinata che conduce ai loculi, sulla
sinistra è posta una lapide, scritta nel linguaggio retorico ottocentesco, che testimonia questa vicenda; la tradizione orale
legata all’episodio, che pochi anziani
ormai ricordano, ci permette di definire
l’intellettuale Dottor Francesco Piccinelli
e il coraggioso “bombunat” Pietro, due
piccoli eroi del Risorgimento.
Il pensiero finale lo dedico alla signora
Antonietta Riscignolo Turri, insegnante a
Brinzio per oltre trentacinque anni; questa preziosa pagina, chi scrive l’ha ricavata
da un suo quaderno degli anni Sessanta,
intitolato semplicemente “Brinzio”!
Ogni tanto mi capita di incontrarla nei
pressi della chiesa Kolbe a Varese ed è
sempre piacevole chiacchierare con lei;
signora maestra, grazie di tutto.
che ha salutato il suo intervento, ha idealmente superato alcune incomprensioni
che oltre vent’anni fa erano nate tra qualche residente e il direttore del centro
Geofisico Prealpino a proposito della
legge regionale che istituiva l’area protetta del Parco Campo dei Fiori. Anzi, nei
giorni seguenti, nell’ambito della tradizionale festa dei cortili denominata
“Brinzio in Cornice” il professor Furia è
tornato in paese e, accompagnato dal presidente del Parco dottor Giovanni
Castelli e dal presidente della Comunità
Montana dottor Marco Magrini, ha
voluto consegnare a Carlo Scaramuzzi
(nella foto) un attestato di benemerenza
ed una targa a testimonianza dell’apprezzamento per un prezioso lavoro, durato
oltre trent’anni, di registrazione dei dati
relativi al tempo.
Nonostante i capricci del tempo, numerosi sono stati i visitatori che hanno raggiunto il paese nei due giorni di festa; come
ormai avviene da oltre vent’anni l’evento,
che trova il suo equilibrio tra tradizione e
novità, è diventato uno dei più apprezzati
appuntamenti estivi dell’intera provincia.
A conferma di quanto appena scritto
abbiamo il piacere di comunicare che
l’Amministrazione Provinciale, attraverso
l’assessorato competente concederà un
generoso contributo al nostro comune in
funzione dell’originalità e dei messaggi
artistico-storico-culturali che “Brinzio in
Cornice” ha saputo offrire.
Carlo Piccinelli
Settembre 2005
CIVILTÀ CONTADINA
TEMPO DI CASTAGNE
Credevo di aver esaurito tutti i miei ricordi sulle castagne, ma cercando ho trovato
ancora qualche fatto, sono fatti semplici
che però aiutano ad avere un’idea di quei
tempi lontani. Mi viene in mente come
iniziava la nostra giornata lavorativa del
raccogliere le castagne. Noi avevamo il
castagneto lungo la strada per Cabiaglio,
di conseguenza questi alberi centenari
con i rami molto allargati lasciavano
cadere le castagne anche sulla strada, perciò al mattino erano le prime che dovevamo raccogliere per non lasciarle schiacciare dai carri.
A quei tempi la strada non era asfaltata,
perciò il fondo era di quel colore grigio
che con le castagne colorate dava un bel
colpo d’occhio. Giunti sul posto, si legava alla vita la bisaccia (besascia) fatta con
tela di canapa molto resistente (era un
prodotto locale), era utile perché le mani
rimanevano libere senza bisogno di portare il cesto.
Finito il raccolto sulla strada, si entrava
nel castagneto e mentre si raccoglievano
se ne mangiava qualcuna lessata che ave-
DISCORSO DEL
CAPOGRUPPO
Alpini carissimi, amici ed autorità eccoci
di nuovo a rinnovare il nostro incontro
dedicato al ricordo di chi ha dato tanto
anzi troppo per darci una Patria bella ed
unita e per ripetere il nostro grazie a chi
ci ha preceduto e che ci guarda dal
Paradiso di Cantore. È un incontro che,
nonostante i molti anni al quale partecipo, mi emoziona tutte le volte, mi emoziona perché vedo tanti amici che condividono con molta simpatia questa nostra
manifestazione. Può darsi che in essa ci
sia un po’ di retorica ma è solo quella
necessaria per un completo significato
d’importanza che noi vogliamo accordare
alla stessa. Affermano che stiamo attraversando tempi duri per la nostra
Associazione, dopo la chiusura completa
del servizio militare di leva, per il
momento non ce ne siamo accorti, perché il nostro Gruppo anche quest’anno
vamo sempre in tasca. Una grande soddisfazione si aveva quando si svuotava la
bisaccia nel sacco, e si vedeva quest’ultimo che si riempiva. Verso mezzogiorno,
siccome la fame si faceva maggiormente
sentire, si guardava la strada per vedere se
arrivava la massaia con il cesto del pranzo. Era un pranzo semplice, ma si gustava con tanto appetito, e dopo un poco di
riposo si ricominciava fino a sera.
Per completare i miei ricordi sulle castagne debbo arrivare fino al 2 novembre:
ricorrenza dei defunti. In quel giorno,
alla sera era regola fare le mondelle calde.
In certe famiglie non si mangiavano
tutte, ma bisognava lasciarne una parte
per i defunti i quali tornavano di notte a
mangiarle: non mi risulta che qualcuno
sia tornato dall’aldilà...
5
Il giorno successivo aveva inizio il pusarusp. Poiché era finito il raccolto delle
castagne, era concesso di entrare in tutti i
castagneti a raccogliere quelle rimaste.
Si andava con un piccolo rastrellino detto
ruspétt; era un rastrellino con pochi denti
molto distanti uno dall’altro, con questo
attrezzo si muoveva leggermente il fogliame cercando le castagne che erano nascoste. Si cercava di non andare in quei
castagneti dove erano state raccolte dai
proprietari, perché questi mettevano
tanto impegno a raccoglierle bene, di
conseguenza se ne trovavano poche. Si
andava invece dove erano state raccolte a
mezzadria: tra questi raccoglitori vi erano
anche quelli meno onesti, i quali di proposito le raccoglievano male lasciandone
molte per poi andarle a prendere quando
iniziava il pusarusp, e di questo cercavamo di approfittarne anche noi.
Descrivere questi fatti ora in tempo di
abbondanza, specialmente per i giovani,
sembra raccontare cose inverosimili, però
io che li ho vissuti posso testimoniare
della loro realtà.
GRUPPO ALPINI
Carlo Scaramuzzi, classe 1910
ha aumentato i suoi iscritti. Cercheremo
di tenere duro impostando con sempre
più impegno la nostra attività nel campo
della Protezione Civile e dello Sport, che
sono i fattori trainanti per i giovani.
Cercheremo di rendere più ricettiva la
nostra bella sede per far sì che essa possa
accogliere tutti quelli che vogliono partecipare alle attività del Gruppo. Non l’ho
mai fatto prima d’ora, ma anche perché
siamo in scadenza di mandato, voglio
ringraziare pubblicamente tutti i miei
collaboratori che in questi anni mi hanno
reso agevole la gestione di un Gruppo
sempre in attività, come il nostro. Il pensiero ora corre a tutti quei soci che per
problemi di salute o per impegni non
sono riusciti ad essere presenti: ai primi i
nostri auguri di una pronta guarigione, ai
secondi quello di poter esserlo, in futuro.
I nostri ringraziamenti alle autorità presenti ed a quelle che ci hanno fatto pervenire le loro lettere d’auguri per la nostra
manifestazione. Abbiamo tra noi:
Il Presidente cav. uff. Francesco Bertolasi,
i consiglieri Bonin Valentino, Armando
Cadario e Gian Paolo Canavesi della
sezione di Varese, i vice presidenti Busti e
Zaffrani della Sezione di Luino, gli amici
del Gruppo di Canzo della Sezione di
Como e del Gruppo di Tavagnasco della
Sezione di Ivrea, il comandante della stazione Carabinieri di Cuvio, la Signora
Federica, vedova del Generale Enrico
Riziero Galvaligi, l’alpino Cassani Carlo
coordinatore della commissione emergenze presso la Sede Nazionale e vice del
nostro Giotto nel coordinamento della
Protezione Civile del 2° Raggruppamento,
il nostro Parroco don Aldo che come
sempre ha parole eccezionali per noi e si
fa sentire vicino alle nostre attività, Padre
Giacomo missionario in Salvador. Per
ultimo ma non perché lo è in classifica il
nostro Sindaco Sergio Vanini nuovo socio
e soprattutto nuovo volontario della
Protezione Civile, con lui abbiamo un
rapporto di collaborazione importante.
Viva l’Italia, Viva gli Alpini.
6
Settembre 2005
FOCUS
CAMPAGNA
CERTIFICAZIONE
IMPIANTI TERMICI
Manutenzione della caldaia
Va effettuata una volta l’anno da un
manutentore che deve essere abilitato ed
in possesso dei requisiti previsti dalla
Legge 46/90. La verifica di rendimento
(prova di combustione) si effettua all’installazione e successivamente ogni due
anni per gli impianti entro i 35 kW.
Per gli impianti nuovi la prima manutenzione va eseguita a distanza di un anno
dall’installazione.
Libretto di impianto
È il documento “ufficiale” previsto dalle
Leggi che certifica la corretta effettuazione della manutenzione e della prova di
combustione. Va compilato e conservato
a cura dell’Occupante (Proprietario od
Affittuario) dell’unità immobiliare e non
va confuso con il “libretto di istruzioni”
fornito dalla Ditta costruttrice.
La prima compilazione del libretto di
impianto, deve essere effettuata contemporaneamente alla dichiarazione di conformità dell’impianto, da una Ditta abilitata ai sensi della Legge 46/90.
Le successive compilazioni del libretto di
impianto devono essere eseguite dall’installatore o dal manutentore dell’impianto.
Il libretto deve essere firmato dal
Responsabile del corretto esercizio e della
manutenzione che coincide con
l’Occupante dell’unità immobiliare
oppure da un Terzo Responsabile (se
nominato); esso deve essere messo a
disposizione del Verificatore incaricato
dalla Provincia di Varese, in caso di visita.
In caso di trasferimento, l’Occupante
dovrà consegnare il libretto al
Proprietario che provvederà a consegnarlo a chi subentra.
Il Rapporto di Controllo Tecnico - Alleg. H
È un documento introdotto dalla recente normativa (DPR 551/99) che ogni
manutentore deve obbligatoriamente
consegnare al Cliente dopo aver effettuato la manutenzione. Esso riporta i dati
dell’impianto controllato e i risultati del
controllo. Una copia dell’Allegato H va
poi inviata alla Provincia. Se unito al versamento previsto dalla Provincia, ha
anche funzione di Certificazione.
È l’Occupante dell’unità immobiliare a
far eseguire la manutenzione, la prova di
combustione, conservare il libretto e
provvedere alla trasmissione dell’Allegato
H, unitamente al versamento se si aderisce alla campagna della Provincia.
La Provincia di Varese, proseguirà i controlli degli impianti termici presenti sul
territorio, facendo seguito alle precedenti
campagne, durante le quali sono stati
verificati oltre 13.200 impianti in 138
Comuni.
Le classi di potenza relative agli impianti
termici sono le seguenti:
< 35
kW
35 ÷ 50
kW
50,1 ÷ 116,3 kW
116,4 ÷ 350
kW
kW
> 350
IL NOTIZIARIO DI BRINZIO CONSIGLIA...
I verificatori sono tecnici qualificati incaricati dalla Provincia per verificare, ai
sensi della legge 10/91, del D.P.R.
412/93 e del D.P.R. 551/99, l’effettivo
stato di manutenzione degli impianti termici e segnalare le eventuali inadempienze o irregolarità.
Le verifiche saranno effettuate (come
previsto dalla Legge):
- a campione per gli impianti inferiori a
35 kW per i quali è stata trasmessa la
Certificazione ed è stato effettuato il versamento di € 5, prima della data dell'arrivo della verifica;
- su tutti gli altri impianti (non certificati o con potenza superiore a 35 kW), con
addebito dei costi.
La visita avverrà a seguito di comunicazione scritta della Provincia con raccomandata A.R., nella quale sarà riportato
il nominativo del Verificatore.
Nessuna somma in denaro dovrà essere
corrisposta ai Verificatori.
In caso di verifica di impianto non certificato o certificato in data successiva a quella dell'avviso la Provincia richiederà il rimborso del costo della verifica che è pari a
€ 81 (per impianti inferiori a 35 kW).
L’art. 34 comma 5 della legge 9.01.1991
n. 10 prevede sanzioni da € 516 a
€ 2.582 per coloro che non rispettino le
operazioni di manutenzione ordinaria e
straordinaria secondo le prescrizioni della
vigente normativa UNI e CEI.
Settembre 2005
SPECIALE GEN. GALVALIGI
IL RICORDO
Il giorno 31 dicembre 2005 ricorrerà il venticinquesimo anniversario
dalla morte del Generale Enrico
Riziero Galvaligi. Con lo scopo di
mantenere viva la sua figura di onesto e generoso servitore dello Stato e
di ricordare affettuosamente il suo
profondo legame con il nostro paese,
il Comune di Brinzio organizzerà
una cerimonia in suo suffragio.
In preparazione a questo avvenimento, abbiamo deciso di raccogliere in
un articolo i fatti salienti della vita
del Generale, in modo che tutti i
residenti del paese possano conoscere la sua storia. Nell’ultimo numero
dell’anno daremo spazio al figlio del
Generale, Paolo Galvaligi, a lui affideremo il compito di ricordare la
vita e la carriera di suo padre.
LA VITA
Enrico Riziero Galvaligi nacque a
Solbiate Arno l’11 ottobre 1920.
Suo padre, Paolo, era un operaio e aveva
sposato una donna di Brinzio. Dopo
essersi diplomato all’Istituto magistrale
di Varese, Enrico decise di intraprendere la carriera militare nel 1939.
Tre anni più tardi, all’età di 22 anni,
entrò a far parte dell’Arma dei
Carabinieri.
Durante la Seconda guerra mondiale
combatté in Grecia, dove in maniera
eroica salvò la vita ad un comandante dei Carabinieri. Dopo l’8
Settembre 1943 decise di non aderire alla Repubblica Sociale e fu quindi arrestato dai tedeschi e trasferito
nel carcere di Trieste. Per sua fortuna
riuscì a sfuggire dalla prigione pochi
giorni prima della deportazione in
Germania. Egli ritornò quindi nella
zona delle Prealpi varesine, dove iniziò ad operare come partigiano.
Proprio nel nostro paese Enrico
conobbe la moglie Federica, di origini bolognesi, sfollata dall’Emilia con
i suoi familiari. Durante tutto l’arco
della sua vita il generale ebbe un rapporto speciale con Brinzio: nella sua
casa situata in mezzo al paese Enrico
passava i momenti di riposo dal
lavoro. Tutti i brinziesi che hanno
avuto la fortuna di incontrarlo ne
conservano un buon ricordo. Egli
instaurò un buon rapporto anche
con Don Serafino Faletti che disse di
lui: «Per noi era una figura gigantesca, un esempio di vita. Gli volevamo bene, e non tanto perché fosse
un personaggio importante, ma in
ricordo di tutta la sua vita, a partire
da quando, giovanissimo partigiano,
si adoperava in tutti i modi per proteggere la sua gente dagli orrori della
guerra civile». Alla fine della guerra
Galvaligi fu insignito di numerose
decorazioni per il valore dimostrato.
Nel 1949 egli conobbe a Roma
Carlo Alberto Dalla Chiesa, del
quale diventò buon amico: anch’egli
fu poi vittima del terrorismo all’inizio degli anni ’80. Durante gli anni
’50, ’60 e ’70 Galvaligi operò a
Roma, a Palermo e a Torino e poi di
nuovo a Roma, collaborando spesso
con Dalla Chiesa e crescendo continuamente di grado: capitano, maggiore, tenente-colonnello, colonnello e generale furono le sue cariche.
Dalla Chiesa lo nominò infine
responsabile del Coordinamento dei
Servizi di sicurezza per gli istituti di
prevenzione e pena, il rischioso incarico che lo condusse alla morte.
Questa mansione consisteva infatti
nell’assicurare la sorveglianza delle
carceri di massima sicurezza dove
erano detenuti i più pericolosi terro-
7
risti d’Italia, tra cui i penitenziari di
Trani, Fossombrone, l’Asinara,
Nuoro e Cuneo.
Nel dicembre del 1980 Galvaligi si
occupò di dirigere da Roma un’operazione delicata: in seguito a una
rivolta scoppiata nel carcere di Trani
per mano di alcuni esponenti dell’eversione armata egli ordinò ai
GIS, un reparto speciale dei
Carabinieri, di stroncare la sommossa con un blitz senza spargimento di
sangue.
I terroristi decisero quindi di vendicare quella sconfitta e di attaccare
l’importanza simbolica dell’incarico
che Galvaligi ricopriva.
Pochi giorni dopo, esattamente il 31
dicembre 1980, Galvaligi fu ucciso
nel suo palazzo a Roma da due terroristi delle Brigate Rosse, Remo
Pancelli e Pietro Vanzi. Oltre alla
moglie Federica, Galvaligi lasciò
anche l’amato figlio Paolo, che era
entrato da pochi anni a far parte
dell’Arma dei Carabinieri seguendo
le orme del padre.
Lorenzo Crespi
8
STAGIONE CHE VA,
STAGIONE CHE VIENE
Sul finire dell’estate ecco che torna il
Notiziario del nostro Comune, più
razionale ed elegante nella sua nuova e
colorata veste; a dire il vero questa è la
seconda edizione con il formato rinnovato, ma è la prima occasione che
abbiamo per esprimere un parere al
riguardo.
Il giudizio che diamo è sicuramente
positivo, ringraziamo il comitato di
redazione per il paziente lavoro di riordino dei vari articoli destinati alla
stampa ed aggiungiamo un plauso per
le azzeccate migliorie grafiche.
La bella stagione, a Brinzio, significa
anche diverse occasioni di svago, originali appuntamenti culturali, raffinate
manifestazioni gastronomiche ed interessanti tornei sportivi; l’offerta è talmente ricca che ognuno può liberamente orientarsi su ciò che più lo interessa.
Nell’ambito della 22a edizione di
Brinzio in Cornice è stata proposta una
interessante mostra denominata:
“Brinzio, terra di muratori” che ha
riscosso un notevole successo; tale
ricerca è stata ripresa su più pagine dal
quotidiano “Il Giorno” ed ha beneficiato del patrocinio dell’Associazione
Provinciale di categoria degli Edili.
Trovandoci nella condizione di curatori dell’evento sopra descritto, non
BRINZIO FUTURA
segnaliamo la cosa con lo scopo di
autocelebrarci, anzi, ringraziamo tutti
coloro che si sono impegnati al meglio
nei diversi settori della manifestazione
e comunichiamo che nei prossimi mesi
svilupperemo ancor di più la ricerca al
fine di arricchirla ulteriormente.
Ancor oggi i muratori, in dialetto, li
chiamiamo “maghutt”, che non è un
termine dispregiativo, anzi è un nome
che trova la sua etimologia nel latino
magister (maestro); c’è chi fa risalire la
sua origine al periodo della costruzione
del duomo di Milano.
Con la consapevolezza che le origini
del nostro paese sono agricole e con il
rispetto per le molte altre professioni
che i nostri concittadini svolgono, il
nostro gruppo, nei prossimi mesi, proporrà in consiglio comunale la richiesta
di dedicare una via del paese ai muratori di Brinzio.
Occupandoci di vie, sarà anche quella
l’occasione per discutere di sicurezza
stradale; troppi veicoli in transito sulla
strada provinciale non rispettano i limiti di velocità e, pur sapendo che la competenza di tale via appartiene ad altro
ente, non possiamo comunque fingere
che il problema non esista, né tantomeno aspettare che avvenga un incidente
grave per prendere provvedimenti.
Quando, ogni tre mesi circa, capita di
compilare la pagina per il Notiziario, le
IL NOTIZIARIO DI BRINZIO CONSIGLIA...
Settembre 2005
vicende “politico-amministrative” ci
fanno dimenticare l’aspetto altrettanto
sentito della vita religiosa; l’estate
coincide con gli importanti appuntamenti della festa patronale dei Santi
Pietro e Paolo e con la solennità della
Madonna di Settembre. Sono eventi
che in un paese attento alle proprie tradizioni e alla propria storia, come il
nostro, devono essere vissuti con grande
partecipazione e senso della comunità.
Senza voler “rubare il lavoro” a Don
Aldo, il pensiero finale lo dedichiamo
ai ragazzi che nel mese di novembre
riceveranno il sacramento della Santa
Cresima, sarà festa per loro e per l’intero Comune che ospiterà il Vescovo di
Como.
A Monsignor Alessandro Maggiolini,
chi lo vorrà potrà affidare le sue preghiere o i suoi pensieri per la gioventù
e... per questo nostro povero mondo.
Gruppo di Minoranza “Brinzio Futura”
Settembre 2005
I VICHINGHI
I vichinghi fecero qualcosa che ancora oggi lascia sorpresi. Probabilmente
arrivarono in America, 5 secoli prima
di Cristoforo Colombo. La storia è
davvero incredibile. È quasi l’anno
Mille e siamo in Islanda. Un vichingo, di nome Erik il Rosso, parte con
la sua barca e punta verso Ovest
nell’Atlantico, arriva ad una terra: la
Groenlandia. È il primo europeo a
sbarcarci.
Vi rimane per tre anni e poi ha
un’idea: torna indietro, raccontando
di aver trovato una terra meravigliosa, che chiama “Green Land”, letteralmente terra verde, un nome quasi
pubblicitario per attirare coloni (i
vichinghi erano allevatori).
Così partono 25 barche, ma 9 affondano: una tragedia.
I sopravvissuti però fondano 2 colonie e proprio da una di esse parte il
figlio di Erik il rosso. Si chiama Leif
(Lif ). Non sappiamo cosa lo spinge,
ma come suo padre punta le prue ad
Ovest, in un mare pericolosissimo.
Un giorno, gli appaiono delle coste
sconosciute. Senza saperlo, aveva scoperto l’America, che battezza
“Vinland”, terra del vino, forse per i
piccoli grappoli di uva selvatica.
I vichinghi ci torneranno più volte,
poi anche a causa del clima che
diventò più freddo, tutto venne
dimenticato. Di questa scoperta sono
rimaste poche tracce. La conferma
più sorprendente sono le rovine di
un’abitazione rurale di tipo vichingo
trovata in Canada, in Terranova, a
9
BRINZIO VIVA
l’Anse aux Meadows.
Nessun indiano o eschimese realizzava allora abitazioni di questo tipo.
La popolazione vichinga abitava la
Norvegia, la Danimarca e la Svezia
settentrionale. I Goti abitavano la
Svezia meridionale, i Finni la
Finlandia, a Sud della Danimarca la
Sassonia abitata dai Sassoni, gli Slavi
la Polonia; più a Sud i Bulgari.
I Vichinghi perfezionarono le loro
imbarcazioni fino ad ottenere navi
robuste e sufficientemente atte ai
viaggi in alto mare come attraversare
il Mare del Nord in tempesta, e nello
stesso tempo così leggere ed agili da
poter essere trainate per tratti considerevoli via terra; venivano, inoltre,
costruite in modo da poter navigare
in acque bassissime.
Fu proprio grazie a quest’avanzata
tecnica navale che i Vichinghi s’inoltrarono anche all’interno del continente Europeo, risalendo ovunque i
fiumi: attaccarono Parigi e risalirono
i fiumi russi fino al Mar Nero e
Costantinopoli.
Dall’800 d.C. il Regno Vichingo si
era esteso dal Nord Europa all’Africa,
dalla Russia all’America e tutto grazie
al vigore, alla forza e a strategie molto
semplici.
Originari della Scandinavia e della
Danimarca i Normanni (erano in
pratica quegli stessi Vichinghi che si
spinsero fino all’America del Nord)
riuscirono ad unificare le regioni del
nostro meridione lasciando tracce
positive e singolarmente illuminate
per quei tempi. Furono rispettati
costumi e tradizioni di tutti i popoli
governati, in uno spirito di grande
tolleranza, anche religiosa.
Fino alla fine dell’anno Mille le diverse città vichinghe che riempivano
tutta l’Europa vissero un periodo di
splendore e floridezza economica.
Ad Oslo, capitale della Norvegia, si
trova il Museo delle Navi Vichinghe
che custodisce tre imbarcazioni
vichinghe e i loro tesori. Le navi utilizzate come camera sepolcrale erano
coperte d’argilla e conservate sotto un
tumulo di zolle erbose. A corredo
funerario la grande slitta di Oseberg,
il carro, il secchio di Budda e innumerevoli sculture, gioielli ed oggetti
abilmente decorati.
Questo popolo e, quindi, la penisola
Scandinava non subì mai l’occupazione straniera. Si segnalano solo 400
anni di dominazione danese durante
la quale vengono mantenute identità
e lingua propria.
Barbe vichinghe lunghe e rosse,
copricapo a due corna e lunghe trecce che spuntano orgogliose dal copricapo sono d’uso quotidiano.
Vi saluto con un “Detto dei
Vichinghi”:
Solo chi viaggia
e conosce terre lontane
sa capire
lo spirito e la mente
di ciascuno.
Costui è un vero saggio.
Gruppo di Minoranza “Brinzio Viva”
10
GMG COLONIA 2005
Dal 15 al 21 agosto ci siamo recati a
Colonia per la giornata della gioventù.
Di Brinzio eravamo in tre, della
Valcuvia 70, e per tutti credo che sia
stata un’esperienza indimenticabile e
fondamentale per la nostra vita.
Sono stati giorni in cui tutti noi
abbiamo dovuto mettere da parte le
nostre preoccupazioni, paure, agitazioni quotidiane, imbarcarci in questa avventura di fede e condivisione e
sostenerci, nella gioia e nella fatica.
Dopo un lungo viaggio in treno,
siamo arrivati nelle varie famiglie in
cui eravamo ospiti, una buona occasione per parlare e ripassare la lingua
straniera, nel caso mio l’inglese.
Tutte le famiglie sono state molto
carine, aiutandoci in tutti i bisogni
materiali ed essendo estremamente
ospitali e disponibili. Il martedì,
dopo un momento di condivisione
nelle nostre parrocchie di appartenenza, che serviva anche a “ricaricarci” per la giornata che iniziava più o
meno alle 06:30 e finiva a mezzanotte, e che si ripeteva tutti i giorni,
siamo andati a fare un giro a
Colonia, visitando anche una mostra
tenuta dai Salesiani. Abbiamo
cominciato ad avere un contatto con
tutti i giovani presenti, che cantavano tutti insieme, si salutavano e
inneggiavano alla loro nazione. Fra
gli italiani serpeggiava un tormento-
PARROCCHIA
ne: “Italiano batti le mani”, ripetuto
quasi come un coro da stadio per
tutti i giorni della nostra permanenza
a Colonia fino all’ossessione.
Nel pomeriggio ci siamo recati, invano, allo stadio per assistere alla messa
d’inizio della GMG. Dopo aver fatto
molti km al caldo non siamo riusciti
a entrare né allo stadio né a recarci ai
megaschermi e, tentando di tornare a
casa, siamo rimasti bloccati tre quarti d’ora in un tram caldo come un
forno e stracolmo di gente, tant’è che
una ragazza del nostro gruppo non si
è sentita bene; anche queste esperienze non facili si dovevano condividere
tutti quanti insieme, cercando di
sostenersi l’un l’altro.
Il cibo invece veniva consumato
nelle strade, preso in punti allestiti
da volontari e mangiato tutti insieme; non era di qualità e talvolta non
bastava per tutti, da questo punto di
vista l’organizzazione non è stata per
niente efficiente.
Il mercoledì e il venerdì abbiamo
avuto due catechesi molto piene di
contenuti interessanti, tenute da due
vescovi italiani non conosciuti al
grande pubblico e trasmesse da
Sat2000. Anche questo era un modo
per pregare, cantare e parlare tutti
insieme di fede e di religione; si potevano anche porre domande ai vescovi, sia da casa sia sul posto. Nel
pomeriggio del mercoledì ci siamo
poi recati, riuscendo a trovare posto,
allo stadio per la festa degli italiani,
con cantanti come Tosca, Povia, un
coro alpino e il cardinal Ruini, una
festa di spettacolo e di religione.
Eravamo tutti italiani e tutti insieme,
oltre che al Papa e al Signore, inneggiavamo alla nostra nazione; in questa occasione mi sono sentito veramente italiano, in mezzo a tanti gio-
Settembre 2005
vani italiani tutti insieme a festeggiare.
La mattina dopo è stata dedicata al
pellegrinaggio in Duomo, davanti
alle reliquie dei Magi, abbiamo tutti
pregato, accompagnati da musiche e
frasi scritte per la strada che invitavano al raccoglimento. Nel pomeriggio
abbiamo incontrato per la prima
volta il Papa, venuto sul Reno col
battello, che ci ha salutato in varie
lingue; ad accoglierlo una folla sterminata di giovani, tutti applaudenti e
inneggianti. Il venerdì, dopo l’ultima
catechesi, abbiamo assistito ad una
messa celebrata in varie lingue, sotto
una pioggia battente in un parco,
accompagnati da canti gospel.
Il sabato si avvicinava il momento
clou, il momento della veglia col
Papa; avrei dovuto recarmi a piedi e
condividere con tutti gli altri i due
giorni, ma io e altri due ragazzi, spaventati dalle previsioni meteorologiche e dalla minaccia di grandine,
abbiamo preferito passare un giorno
tranquillo da turisti (non sembrava
vero), e assistere alla veglia presso
una famiglia alla televisione, assaporando così da lontano il disagio, la
fatica e la grande gioia provata “dal
vivo” nei giorni precedenti. Per i presenti alla veglia dev’essere stata
comunque una notte faticosissima e
gelida.
Matteo Brutto
Settembre 2005
BRIXEN
Domenica 31 luglio... si parte!!!
Si salutano dal pullman i genitori,
entusiasmo acceso per un viaggio
piuttosto lungo, destinazione:
“Divertimento a Bressanone”.
Già! Giochi, camminate e qualche
lamento, un po’ di vento negli ultimi
giorni ma anche tanto sole e sorrisi
sugli sguardi dei ragazzi. Abbiamo
imparato ad organizzarci, ad aiutarci,
ad accettare situazioni e compagni
meno congeniali di altri, a consolidare e a far nascere nuove amicizie.
Tempo libero e animazione assicurati
3-2-1... VIA
I Ricordi dell’estate nel cuore, i pensieri tutti per il via del nuovo anno
scolastico.
Per qualcuno è tutto nuovo, ma le
esperienze estive l’hanno aiutato a
crescere un po’, per qualcun altro,
che magari non ha cambiamenti di
scuola, i pensieri vanno altrove:
“…magari trovo una pozione magica
per combattere il Nanismo che ha
caratterizzato il divertimento della
mia estate!!! Qualche radice in giardino avrà questo potere???”
Comunque sia, il 12 settembre tutti
pronti per il primo giorno di scuola.
Innanzitutto da quest’anno, del servizio doposcuola / mensa (nei giorni di
martedì, giovedì, venerdì), potranno
usufruire anche quei bambini non
frequentanti la Scuola Elementare di
Brinzio purché in età della scuola primaria. Per informazioni ed iscrizioni,
rivolgersi presso l’ufficio del Comune
di Brinzio.
Quindi… nei pomeriggi di non rientro scolastico (martedì, giovedì,
venerdì), noi animatori / insegnanti
del doposcuola (Daniela e Marta), vi
faremo svolgere i compiti in un’at-
ATTIVITÀ
e logicamente gli scherzi non son
mancati; non dimentichiamo pranzi
e cene degni di un ristorante.
Harry Potter il tema della settimana,
con sfide a punti dalle quali ne è uscita vincitrice la squadra di Corvo
nero.
Poi si è arrivati alla serata dei saluti e
dei ringraziamenti: nessuno è mancato di eleganza e di emozione, la debole luce delle candele mimetizza le
lacrime che qualche occhio lascia
cadere sulla tavola adornata in modo
semplice con zucche arancio.
Tutti vengono ricordati da una battuta, da uno scherzo o semplicemente
da un saluto.
mosfera di colori!
Già, cavalcheremo una tavolozza che
ci condurrà nel magnifico mondo del
cambio delle stagioni. Faremo amicizia con i colori e con tutto ciò che le
stagioni ci possono offrire dal lato
sportivo, immaginativo, interpretativo: basket - volley - sci di fondo e ciaspole (novità dell’anno) - ginnastica
artistica / ritmica - hockey - baseball.
La priorità verrà sempre data allo
svolgimento dei compiti, rimanendo
in stretto contatto con le Insegnanti
della scuola e con i Genitori.
Il tempo libero avrà anche lui il suo
spazio come attimo di aggregazione e
svago, utili e necessari per i bambini.
Anche per i più piccoli frequentatori
dell’asilo, l’attività di psicomotricità
sportiva, prevederà un’interazione
con i colori e le stagioni.
Un video fotografico racconterà tutti
questi momenti…
Per i non più “piccini” le proposte verranno incontro agli interessi di tanti:
•MOVIMENTO E BENESSERE
POSTURALE: attività dolce, di
armonico movimento della muscolatura e riequilibrio posturale, ogni
LUNEDÌ e GIOVEDÌ ore 17:15 / 18:15;
•“GAGBRA” WITH STEP (Gambe
11
Domenica 7 agosto, momento degli
abbracci e si riparte, le lacrime insieme alla pioggia sgorgano ma non
lavano via i ricordi.
Ciascuno porta con sé un pezzo di
Brixen nel cuore!!! Un saluto.
Bambini e animazione
Addome Glutei BRAccia): per rigenerare la muscolatura, la mobilità
articolare, la circolazione e perché
no… per divertirsi anche un po’ rilassando le possibili tensioni della giornata. Questo ogni LUNEDÌ,
MERCOLEDÌ, GIOVEDÌ ore
18:30 / 19:30;
•“GAGBRA” AND AEROSTEP: il
potenziamento generale del corpo
con specifica attività aerobica di
“bruciagrassi” con adeguato rilassamento finale. Questo ogni LUNEDÌ,
MERCOLEDÌ, GIOVEDÌ ore
20:30 / 21:30.
Tutti i corsi inizieranno da LUNEDÌ
3 OTTOBRE 2005, quindi tuta,
scarpe da ginnastica, materassino e
via al cancelletto di partenza!!!
Durante l’anno saranno possibili
inserimenti di altre attività sia per
bambini che per adulti, verrete tempestivamente messi al corrente delle
nuove iniziative.
Tutte queste attività vengono svolte
in stretta collaborazione con il
Comune. Buon autunno a tutti!
Daniela Carmagnola
12
AL SERVIZIO DEL PUBBLICO
Uffici Comunali
Viale Indipendenza n. 9
Tel 0332 435714 – Fax 0332 435351
www.comune.brinzio.va.it
[email protected]
Orario Dal lunedì al sabato dalle 09.00 alle 12.00
Mercoledì dalle 14.30 alle 17.00
Il sindaco
Riceve
Venerdì dalle 14.30 alle 17.30
Sabato dalle 9.00 alle 12.00
Ufficio tecnico
Orario
Venerdì dalle 14.30 alle 17.00
Biblioteca Comunale
www.biblio.brinzio.va.it
[email protected]
Orario
Lunedì dalle 21.00 alle 22.30
Mercoledì dalle 21.00 alle 22.30
Sabato dalle 16.00 alle 17.00
S. Messe
Feriali
Prefestiva
Festiva
estate
inverno
18.00
10.00
09.00
16.45
Ufficio Postale
Viale Indipendenza n. 3
Tel 0332 435993 – Fax 0332 435412
www.posteitaliane.it
Orario
Dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 14.00
Sabato dalle 08.30 alle 12.30
Ambulatorio
Dott. Caprari M. Lunedì dalle 09.00 alle 10.00
Mercoledì dalle 09.00 alle 10.00
Venerdì dalle 09.00 alle 10.00
La conclusione del Giornalino di questo mese desideriamo dedicarla al ringraziamento di tutte quelle persone che si sono prodigate per la buona riuscita della
manifestazione “Brinzio In Cornice”.
L’incasso del Banco Gastronomico è stato destinato alle
opere di manutenzione straordinaria della Grotta e
della Chiesa, ed al rifacimento dell’impianto di illuminazione della cella campanaria.
Settembre 2005
Dott. Fusaro M. Martedì dalle 09.00 alle 10.00
Giovedì dalle 17.30 alle 18.30
Venerdì dalle 11.00 alle 12.00
Consorzio di gestione del Parco Campo dei Fiori
Via Trieste n. 40
Tel 0332 435386 – Fax 0332 435403
www.parcocampodeifiori.it
[email protected]
Orario
Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 09.00
alle 12.00
Giovedì dalle 15.00 alle 17.00
Numeri utili
Soccorso pubblico
Pronto Intervento Carabinieri
Stazione Carabinieri di Cuvio
Vigili del Fuoco
Emergenza sanitaria
ENEL segnalazione guasti
GAS segnalazione guasti
Lumini Cimitero
113
112
0332 650105
115
118
800 900 800
0332 335035
800 013 523
La Madonna del Rosario in Chiesa dopo
la tradizionale Processione di settembre
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