OTTOBRE 2008
EDITORIALE
SCUSATE IL RITARDO
“Scusate il ritardo”: così recitava la
maglietta indossata da Valentino Rossi
lo scorso 28 settembre per festeggiare la
conquista dell’ottavo titolo mondiale
dopo due anni di digiuno. Una frase che
prendiamo in prestito volentieri per
darvi il benvenuto sulle pagine del
nuovo notiziario, che esce con un mese
di ritardo rispetto al consueto appuntamento settembrino. L’evento dei mondiali ci ha “costretti” a posticipare
l’uscita di questo numero, in cui troverete un’intervista a Renzo Oldani, vicepresidente di Varese 2008 (pag. 15).
A pagina 4 invece abbiamo dato spazio alla lettera scritta dai ragazzi di
Brinzio a seguito dell’imbrattamento
delle sagome per la sicurezza stradale.
L’inaugurazione del museo (pag. 14) e il
ritorno di Padre Giacomo nella comunità brinziese (pag. 12) sono altri due
temi importanti che abbiamo voluto
approfondire... Buona lettura!
La Redazione
IL MUSEO DELLA CULTURA RURALE PREALPINA
di Sergio Vanini, Sindaco
Del nostro museo ne condivido principalmente lo spirito di fondo, cioè la
convinzione che l’azione culturale sia
soprattutto incontro umano che dà
senso al vivere: ed in questo senso
sono orgoglioso d’aver partecipato
alla sua realizzazione.
L’idea del Museo della Cultura Rurale
Prealpina è nata, di massima circa 25
anni fa, quando un gruppo di giovani
(di cui facevano parte alcuni brinziesi,
oggi non più tanto giovani), hanno
iniziato a raccogliere oggetti e fotografie per allestire mostre, nell’ambito
delle iniziative culturali estive programmate dalla Pro Loco e successivamente dalla Provincia di Varese.
Si sono raccolti centinaia di oggetti
antichi, rovistando nei solai, passando
di casa in casa.
Nel 1983, grazie alla donazione da parte
del nostro caro Padre Giacomo dello
stabile avuto in eredità dagli zii, si pensò
alla realizzazione di un museo permanente che non poteva trovare migliore
collocazione: era, infatti, una cascina con
relativa stalla e fienile, quindi luogo d’incontro e intreccio di attività essenziali
per l’economia del paese e della valle.
Un edificio che riprende vita attraverso
gli oggetti, i documenti, le immagini, le
testimonianze orali che illustrano il lavoro incessante, faticoso e le condizioni
strutturali e ambientali imposte agli
uomini e alle donne della Valcuvia.
Il Museo non è dunque il contenitore di
una raccolta di oggetti disusati. Patinati
dal tempo, né un “monumento” fissato
una volta per tutte, bensì un primo articolato percorso che rappresenta le
caratteristiche essenziali della società e
dell’economia della Valle, colte soprattutto attraverso la cultura materiale.
segue a pagina 2...
Ottobre 2008
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CREDITS
Anno 12 – Numero 2
Ottobre 2008
Redazione:
Piazza Galvaligi, 2 - Brinzio (VA)
[email protected]
Redattori:
Lorenzo Crespi, Carlo Scaramuzzi,
Letizia Soldano, Matteo Brutto,
Luciano Piccinelli
Fotografie:
Paolo Ricciardi (www.valganna.info)
Carlo Scaramuzzi
Archivio Comune di Brinzio
Amministrazione:
Comune di Brinzio
Viale Indipendenza, 9 - Brinzio (VA)
www.comune.brinzio.va.it
[email protected]
Autorizzazione Tribunale:
di Varese n. 721 del 3 agosto 1996
Direttore Responsabile:
Roberto Piccinelli
Fotolito e Stampa:
Tipografia Cunardese Digiprint
Via Ariosto, 10 - Cunardo (VA)
Tiratura:
405 copie, distribuite gratuitamente
Il Notiziario online:
www.biblio.brinzio.va.it/notiziario
In copertina:
Particolare del neonato Museo
...segue dalla copertina
Nell’attuazione del progetto complessivo in futuro si prevedono sviluppi e arricchimenti dal punto di
vista etnografico.
Non è un caso però che il Museo sia
sorto inizialmente come manifestazione culturale nell’intera provincia:
doveva cioè servire ad attirare i turisti! Naturalmente ciò ha i suoi lati
positivi, ma nasconde purtroppo un
errore di fondo che fa sentire tuttora il suo peso negativo; il Museo è
innanzi tutto per la gente del posto!
E da questo punto di vista devo
dire che non ci siamo ancora: è
necessario lavorare ancora molto
su questo terreno, dagli amministratori ai professori, per far sì che
davvero il Museo decolli in paese.
Significativa pertanto la scelta di questa sede per il museo, testimonianza
di numerose importanti attività che si
svolgevano proprio al suo interno.
Il Museo della Cultura Rurale di
Brinzio, nato dal proposito di restituire alla popolazione un patrimonio
culturale essenziale alla conservazione della sua memoria storica, intende evidenziare gli strumenti di lavoro e gli oggetti della vita quotidiana,
inserendoli nel contesto socio-economico della comunità in cui furono
prodotti e usati.
L’obiettivo essenziale consiste nel
cogliere le principali caratteristiche economiche, sociali e culturali della valle,
attraverso i reperti e i materiali documentari, iconografici, cartografici che
fanno parte del momento espositivo.
Il percorso è legato ad una lettura
dell’ambiente inteso come spazio
vissuto e trasformato dal lavoro: il
paesaggio è natura integrata dalla
cultura; non è vergine ma segnato
da secolari interventi dell’uomo.
Anche sotto il profilo storico il
museo si presta a suggerire e documentare alcuni aspetti importanti, a
partire dalla vita e dall’economia
familiare, cui sono dedicati, oltre a
un settore specifico, numerosi
accenni in varie parti dell’esposizione.
Altre tematiche riguardano la condizione e il ruolo del lavoro, i rituali e
le tradizioni legate al ciclo campestre.
Le risorse che io ritengo decisive per
il futuro del Museo sono però i
Brinziesi... Il Museo, dicevo all’inizio, è stato inizialmente voluto fortemente da poche persone: se sapremo mantenere la stessa larghezza di
idee dimostrata inizialmente e la trasmetteremo a tutta la popolazione, il
Museo avrà risolto gran parte dei suoi
problemi e migliorerà costantemente.
I volontari Brinziesi, l’Università
dell’Insubria hanno dato al Museo
un’impostazione vincente e spero
perciò che continuino la loro opera
nella gestione dello stesso, perché il
loro lavoro è unanimemente riconosciuto dagli esperti come “raro e
interessante”.
Gli anziani del paese che volontariamente si mettono a disposizione, per
raccontare dal vivo quella storia già
nascosta negli oggetti esposti, completano eloquentemente un discorso
tuttora aperto che il Museo di
Brinzio intende continuare a scrivere
giorno dopo giorno!
Ottobre 2008
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AMMINISTRAZIONE
ULTIMI CONSIGLI
COMUNALI
dei rifiuti urbani ingombranti e spe- 03 giugno 2008
ciali assimilati.
CONSIGLIO DEL 05/09/08
• Procedura
di
aggregazione
di
• “Museo della Cultura rurale prealpi-
lavori di completamento ristruttura-
na di Brinzio”: istituzione e appro-
zione immobile di Via Trieste n. 24
vazione regolamento.
da adibire a Museo della Civiltà con-
Aspem Spa con A2A. Modifiche
statutarie conseguenti.
• Approvazione piano diritto allo stu-
• Autorizzazione al subappalto per i
tadina (installazione piattaforma ele-
ULTIME DELIBERE
DI GIUNTA
dio anno scolastico 2008/2009.
vatrice).
• Presa d’atto ricostituzione inventario beni mobili ed immobili.
11 luglio 2008
CONSIGLIO DEL 24/06/08
• Approvazione rendiconto esercizio
• Adesione “ad adiuvandum” al ricorso Anci al consiglio di Stato avverso
la sentenza n. 4259/08 del Tar
finanziario 2007.
• Variazione al bilancio di previsione
2008 - 1° provvedimento.
Lazio, sede di Roma sezione II relativo al decentramento catastale.
• Immobile di Via Maria Piccinelli: • Fondo per il sostegno finanziario
all’accesso alle abitazioni in locaziodeterminazioni.
• Individuazione organi collegiali
ne - L. n. 431 del 09/12/1998 art.
indispensabili per la realizzazione
11 e L.R. n. 2 del 14/01/2000 art. 2
dei fini istituzionali.
commi 9-18. Istituzione sportello
• Adesione del Comune di Castronno
affitto 2008.
gestione associata del servizio di 24 giugno 2008
segreteria comunale fra i Comuni di • Autorizzazione al subappalto per i
Brissago
Valtravaglia,
Dumenza e Porto Valtravaglia.
• Delega alla Comunità Montana della
Valcuvia per la gestione del servizio
• Autorizzazione al subappalto per i
lavori di completamento ristrutturazione immobile di Via Trieste n. 24
da adibire a Museo della Civiltà contadina (impianto idro termo sanitario e riscaldamento).
• Autorizzazione al subappalto per i
lavori di completamento ristrutturazione immobile di Via Trieste n. 24
da adibire a Museo della Civiltà con-
alla convenzione in essere per la
Brinzio,
13 maggio 2008
tadina
(impianto
geotermico).
lavori di completamento ristruttura- 23 aprile 2008
zione immobile di Via Trieste n. 24 • Incarico professionale per assistenda adibire a Museo della Civiltà con-
za tecnica ai lavori di assegno e ven-
tadina (impianto elettrico).
dita di lotti boschivi comunali.
rifiuti. 01/07/2008 - 31/12/2019. • Espressione di gradimento in ordine • Approvazione della relazione illustrativa sul conto consuntivo del• Approvazione del Regolamento per
al progetto di aggregazione del
il servizio di raccolta differenziata
gruppo Aspem-A2A. Atto d’indirizzo.
l’esercizio 2007.
Ottobre 2008
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L’ANGOLO DELLA SCUOLA
CARI IMBRATTATORI...
Cari “imbrattatori” delle sagome,
siamo i ragazzi delle scuole medie e
superiori che insieme a genitori, nonni,
insegnanti e bambini della scuola elementare “Piccinelli” hanno realizzato il
progetto delle “Sagome per la sicurezza stradale”.
Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre avete
cercato di rovinare il nostro lavoro,
dipingendo di bianco le sagome dei
bambini di colore.
Avremmo a disposizione molte parole,
tutte poco belle, per definirvi, ma riteniamo che non valga neanche la pena
di elencarle.
Pensiamo sia più sensato invece dirvi
alcune cose che spiegano il nostro pen-
siero e spiegarvi perché ci siamo impegnati in questo lavoro. Tutto è cominciato dalle riunioni del mercoledì sera
tra alcuni genitori ed abitanti di Brinzio.
Durante una di queste riunioni, una
rappresentante delle insegnanti della
scuola primaria chiese collaborazione
per il progetto di preparazione di sagome da esporre ai lati della strada provinciale, per indurre gli automobilisti a
rallentare in vista dell’attraversamento
pedonale, dato che più di una volta era
capitato che i bambini avessero rischiato di essere travolti da auto passate con
il semaforo rosso.
Dopo due mesi di impegno, nel tempo
libero dal lavoro o dallo studio, durante i rientri scolastici pomeridiani dei
bambini, siamo riusciti a completare
questo progetto originale che finora a
Varese non era mai stato realizzato e
che si era visto solo oltre confine, in
Svizzera.
È stato bello ricevere anche gli elogi
dell’Amministrazione Provinciale e di
molte persone che sono rimaste colpite dal nostro lavoro, pur non abitando
nella nostra zona.
Noi siamo orgogliosi di avere realizzato questo progetto perché abbiamo
lavorato a stretto contatto: ragazzi,
bambini, adulti, insegnanti.
Insieme ci siamo divertiti, a nostro
agio a progettare, tagliare il legno, verniciare e rifinire le sagome.
Siamo indignati per quello che avete
Cari imbrattatori, condividiamo e d
apprezziamo il pensiero dei bambini.
Vi ricordiamo che ha più valore il
ragionamento dei bambini che qualsiasi altro commento da parte
dell’Amministrazione.
Se non siete codardi o peggio conigli, vi
consigliamo di fare ciò che i bambini vi
chiedono alla fine del loro articolo.
L’Amministraz ione
Brinzio
Comunale
di
fatto, perché avete rovinato qualcosa di
utile, di bello e di significativo:
utile per la sicurezza di bambini e
adulti del nostro paese,
bello per l’impegno e l’ abilità che avevamo messo,
significativo perché sottolinea il desiderio e la volontà di integrazione per
tutti, nella nostra piccola scuola,come
in tutto il modo civile.
I bambini (tra l’altro, bianchi e italiani...) che avevano progettato il disegno,
realizzato e dipinto le sagome dei bambini di colore, rovinate da voi imbrattatori, ci sono rimasti male per quello
che avete fatto. Riflettete, che cosa
avete ottenuto?
Ci piacerebbe che voi imbrattatori,
comprendendo quanto è stato inutile e
brutto il vostro gesto, sapeste prendere diluente e vernice per farci ritrovare
una mattina le nostre sagome come
erano.
I ragazzi “grandi” delle sagome
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POSTA IN ARRIVO
Si racconta che, una volta giunto in
America dopo la fuga dalla
Germania Nazista, Albert Einstein,
alla domanda che gli veniva posta
alla frontiera sulla sua razza, rispose
candidamente “UMANA”. Secondo
il dizionario, la parola razza sta a
indicare: un gruppo di individui, animali o vegetali, che per un certo
numero di caratteri comuni possono
essere distinti da altri appartenenti
alla stessa specie.
È evidente che ancora oggi per alcuni imbecilli di Brinzio il concetto di
razza è tra i più controversi, al 30
settembre 885 abitanti e 12 Etnie,
situazione ideale per poter parlare di
integrazione in particolare tra i bambini che proprio le sagome imbrattate rappresentano.
Mi ero abituato a sentir parlare del
nostro bel Paesello per il nostro
nuovo Museo, per le belle sagre o
feste che riusciamo ancora ad organizzare con tanto entusiasmo, trasmettendolo anche a tutti coloro
che si affollano fraternizzando e
ballando fino a tarda ora oppure
chiacchierando davanti ad un bicchiere di vino senza fare caso all’
etnia dell’interlocutore.
Bene, ora siamo finiti sulle prime
pagine dei giornali e andiamo in
onda nei principali telegiornali
nazionali per colpa dell’imbecille di
turno che circola tranquillamente
per Brinzio rovinando i lavori che
tanti piccoli studenti della nostra
scuola hanno realizzato con passione aiutati dai propri genitori.
Non mi resta che fare una piccola
considerazione: ebbene si, sono razzista, non tollero la razza “IDIOTA”.
Maurizio Soldano
VITA BRINZIESE
SERATE MONDIALI
A BRINZIO
L’Amministrazione Comunale di
Brinzio ha colto al volo l’occasione
per “firmare” i Mondiali di ciclismo
su strada transitati dal paese con una
serie di eventi, a partire dall’esposizione di una bicicletta, anzi, un biciclo stile Ottocento da guinness dei
primati, con la ruota grande del diametro di 3 metri e 85 centimetri.
La grande bicicletta il giorno del montaggio
Dopo le due gare a cronometro, a
Brinzio siamo entrati nel vivo con le
“Serate Mondiali”: giovedì 25 e
venerdì 26 dalle ore 18 a mezzanotte, con la collaborazione delle
Associazioni Locali un susseguirsi di
vari eventi gratuiti aperti a tutti: i
Mondiali storici su maxischermo, le
prime “mondelle”, musica in piazza,
visite guidate plurilingue al centro
storico ed al neonato “Museo della
Cultura Rurale Prealpina”, gazebo di
Poste Italiane con annullo filatelico
La consegna dei riconoscimenti
speciale, grigliata e grande risottata
È stata esposta per diverse settimane offerta da Riso Mignone.
davanti al palazzo del Municipio.
La bicicletta, costruita da Elviro
Piazza sui modelli ottocenteschi,
interamente in ferro, saldato a mano
pezzo per pezzo (raggi, cerchioni,
freni, manubrio, sella e pedali) pesa
oltre 3 quintali, con il ciclista sospeso ad un’altezza di oltre 4 metri dal
suolo. Il signor Piazza per terminarla ci ha messo oltre sei mesi; nella
prossima primavera verrà effettuato
un tentativo per entrare nel
Guinness dei primati, pedalando per
almeno 100 metri.
La grande affluenza della seconda serata
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BIBLIOTECA
BRINZIO IN CORNICE
24a EDIZIONE
RINGRAZIAMENTO
Nei giorni 12 e 13 luglio si è svolta la 24a
edizione di Brinzio in Cornice. Per la
prima volta è stato bandito il concorso di
Poesia Dialettale che ha visto protagonisti una
decina di Poeti tra i più noti della provincia.
Il vincitore è risultato Enrico Tediosi, al
secondo posto il concittadino Geremia
Vanini e terza classificata Lidia Munaretti.
Pubblichiamo le poesie classificatesi ai
primi tre posti. Colgo l’occasione per
porgere il mio sincero ringraziamento ai
proprietari dei cortili, e a chi ha collaborato all’organizzazione e a tutti do l’appuntamento per la 25a edizione del 2009. Il manifesto dell’evento
Gent.mi Margherita ed Ermanno,
Vi ringrazio per la nuova donazione.
Il Vostro atto è un importante aiuto per la
crescita della Biblioteca che, unitamente
al nuovo Museo, ci si augura, diventi per
Brinzio un vero punto di aggregazione,
non solo culturale. Nel ricordo del caro
Riccardo quest’anno utilizzeremo il
Vostro contributo per l’acquisto di
libri, per l’adeguamento tecnologico
e con quant’altro possa contribuire
all’arricchimento culturale di tutti
coloro che vorranno essere assidui
frequentatori della Biblioteca.
Grazie ancora per la Vostra generosità.
Il Presidente, Maurizio Soldano
STORIA D’UN AFÈTT PA’ ’N PAÉS E D’UN AMICIZIA NASSÜVA PAR CÀAS.
(a Luigi che ha scolpito nel legno la storia di gente vera e sincera come Emilio e Roberto)
di Enrico Tediosi
Sèmm incuntràa, inscì, par càas,
d’un paés dal cöör paisàn,
pa’ ’n paés, cui sò cùrt, i sò cà,
p’ra festa da Brìnsc in Curnìis,
cu’ra vita cüntàv’ in di stàll
sàss ròss, nònu Càrlu,’l Saéta,
l’éva ’na paüsa da pàas
scandìva dal lento tràn- tràn,
ul “Grüpp”, la Pro Loco, la Gràa,
e pö, m’ha culpìi ‘l sò surìis,
di rintócch di campànn in vàll.
i Alpìtt, ul Museo, la Geséta,
l’éva lì par scrìv una storia
Un càar da féen cun tàch dü böö,
pa’ ’n’ laghétt e ’n sciücch fai baléna
cu’i màn e l’amùur d’un artista,
’na cà,’na scàréta, ’n paisàn,
da drèe d’ra Madòna dul Mùnt,
da quél bùrgh d’antìga memoria
’na stàla, di pùj, un quài fiöö,
par quél’acqua frésca e serena
che fa inamuràa a prima vista.
di sò màn nassévan piàn piàn.
che canta ’legrìa sótt al pùnt,
«Ma ciàmi Lüìs» al ma fa,
Quél trùnch che ’l Lüìs l’ha sculpìi,
pa’ ’l pariöö cun dènt ’ra pulénta
«Sculpìssi la vita in dul légn,
che ’l cünta di cùrt ula stòria,
da mangià cui fùng trifulàa
anima d’ra mè libertà
che in Cumün l’è stài metüü lì,
tra vin sincéer e gént cunténta
e d’un sögn che divénta ségn.»
p’ra gént, a futüra memòria,
in ’na sìra da fin’estàa,
L’éva ammò intrégh e stòrt
par mi l’è l’impégn d’un amìis,
par Brìnsc, cassétt da memoria,
quél trùnch ch’al duéva cüntà
l’è ’l cöör d’Emìlio e Roberto,
par Brìnsc, che ’l m’ha regalàa
la storia d’ra vita e d’ra mòrt
l’è ’n’afètt nassüü cu’ ’n surìis
trì amìis e ’na bèla storia
d’un paés e d’ra sò civiltà,
cùm’un lìbar a “cielo aperto”
che incöö in dialètt ho cantàa.
Ottobre 2008
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BIBLIOTECA
INTURNU AR FÖEC
di Geremia Vanini
Inturnu ar föec se stava in cumpagnia
Se cuminciava a sentìi un grand prufum
are sira prima de na in lett
ch’el nava par i strà dur nost paés
quater bràs che daven alegria
Re fiama la dueva ves ben forta
e i man intant peraven re mundéla
e re masera che lavava i piatt
par scepà re rola di castegn
do in boca e vuna in dre biela
che bateva dent par e padela
Naùd e noni tucc in armonia
par diventà da farù... mundèla
me l’eva dolza me l’eva bona
diseven ur rosari e pöe i preghiér
un quai vöen el cucava via
e ur regiù ne beveva n’alt bicièr
Quand gheva però de fa i mundéll
nisoench se indurmentava
Pöe ur föec dasi dasi el nava indrè
par mia truas dopo un dispiasè
de ves gremàt cumè ne carbunéla
inveci che ben còtt me ne mundéla
re mia l’è marscia le gà dent ür giuanin
e ur nonu ne versava n’alt gutin
Intant se cuntava quater ball
ròp de paés se sa
o ròp de cà
anzi... i pusèe pinitt
naven a töe ne bresciada de bachitt
A mi mé capità ne venegona
Mò ghe vureva do bei foi de verza
nisoench a chi temp là nava in città
che ne volta in dr’ort gheven tucc
Intant se preparava re padela
magari cun su sora un zic de brina
Re biela sur taur l’eva piena
tacàd a re cadena dür camin
par metei sora e fa murisnàa ur tutt
e r’ora urmai de na a dùrmii
e i dòn intant cun fil e gùgia
duman latt e castagn a culaziòn
giustaven i pedùu dur so tusin
par cunservàa i noster tradizion.
’NA PÈRLA IN CURNIS
di Lidia Munaretti
Incrüsciàva ai pee dul Camp di Fiùr,
Ma ’l cöör da Brinsc l’è la sò gènt,
in mèzz ai vall pièn da culùr,
óman e dònn tücc vìscur e cuntènt;
un öcc ai tradiziùn, chéll áltar al dumàn
Brinsc l’è ’na pèrla in ’na curnìs lüsènta;
brasciava sü di munt la sa indurmènta,
la disséda ’l sù a la matina
al bóff du n’ariéta tévidina.
Danànz a la gésa ’na piazéta,
drè ’n cantùn, a l’umbrìa, ’na banchéta;
sü par la rizzava, dàsi-dàsi a caminà
Par fìna che ’l tèmp ’l sa sia fermàa
tanti ann fa, sènza passà,
in mèzz a ’na ranza, a ’n cudée, ai stall, al fèn
quand paréva che i robb andassan tütt bèn.
Sónan i ur dul campanìn
e ’na vùus da mama la cüna ’l sò ninìn.
par fà che i sò bagài pòdan vugà luntàn:
aar da parpàj par cercà la libertà,
radìs bèi franch par pudè turnà.
E intànt che ’na campana l’è drè sunà l’avemaria,
’na nìula murgnìna, prima da pèrdas via,
bianca e ligéra cumè un véel,
curt e pórtigh ca làssan stracüntàa:
dopo avé fai ’na piruléta in ciéel,
i cà da sass, i stràa strécc,
la sa rimìra, innànz da réquià,
cunt i ségn dul laurà di nostar vécc.
in d’un spécc d’acqua culùr di pràa.
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MINORANZE: BRINZIO FUTURA
STRISCIONE D’ARRIVO
O NASTRO
DI PARTENZA?
Sfogliando le pagine del notiziario
distribuito nel mese di maggio abbiamo finalmente ritrovato il piacere
della lettura; in base alle proprie convinzioni si potrà condividere o criticare quanto pubblicato, ma almeno
questa volta il lettore ha trovato articoli ed argomenti sui quali riflettere.
Anche le sei pagine interne al giornalino, generosamente dedicate a tabelle
tratte dai bilanci comunali, riteniamo
possano aver fornito ai lettori esaustive informazioni; magari sarebbe stato
utile rendere pubblica anche la sezione
dedicata ai mutui accesi dal Comune,
tanto per condividere con i nostri concittadini le notizie sugli impegni di
spesa che nei prossimi anni graveranno
sulle casse comunali, probabilmente lo
spazio a disposizione non è stato sufficiente, perciò confidiamo di poterle
visionare in occasione di prossime
pubblicazioni.
Degna di lode è stata l’iniziativa proposta dalla scuola di intraprendere il progetto di sicurezza stradale, originali le
sagome realizzate e collocate ai lati
della strada, esplicito ed immediato il
messaggio rivolto agli automobilisti in
transito; educativa anche la scelta dei
soggetti riprodotti, da un lato il vigile e
dall’altro la “vigilessa”, scolari biondi e
sorridenti assieme ad altri, provenienti
da paesi lontani, altrettanto sereni ed
allegri. Bello il lavoro e ben scritto l’articolo ad esso dedicato, contributo
ospitato sulle ultime pagine dell’edizione primaverile del notiziario.
È stimolante leggere pareri anche
diversi dai nostri, è onorevole che
ognuno se ne attribuisca la responsabi-
lità ed è ragionevole che tutto avvenga
nell’ottica del confronto, dell’equilibrio
e della proposta; spesso dalle critiche si
traggono gli insegnamenti più costruttivi, perciò evviva anche alla rubrica della
posta in arrivo, soprattutto quando questa pone questioni di interesse generale.
Archiviati i mondiali di ciclismo che
hanno caratterizzato la parte finale dell’estate e la sagra del fungo che, come
sempre, ha accolto migliaia di visitatori, ci prepariamo con immutato entusiasmo ad affrontare le tradizionali
castagnate ottobrine.
Eccoci ora all’argomento Museo, finalmente inaugurato dopo un’attesa ultra
ventennale, nonostante la pioggia
molti visitatori ed autorità, uniti ai tanti
brinziesi presenti, sgomitando un po’
per trovare posto sotto al tendone
hanno assistito al taglio del nastro.
Cerimonia che è stata preceduta dai
discorsi di protocollo, misurato e politicamente corretto è stato quello del
sindaco, rispettosi e competenti quelli
dei vari politici ed esperti che si sono
alternati al microfono, “istituzionali” i
messaggi pervenuti dalle autorità
nazionali, commuovente e genuino
quello recitato a braccio da Padre
Giacomo (Santiago) Piccinelli.
Questa in breve la cronaca della giornata, poi ognuno potrà magari ricordarsi
maggiormente dell’abbondante rinfresco piuttosto che del sofisticato impianto di riscaldamento, della razionale
disposizione degli oggetti esposti o del
futuristico strumento informatico che
riunisce varie testimonianze, comunque
la pensiate da oggi il museo esiste.
Per questo, a nostro avviso, non è più
utile insistere su quanto fatto fino ad
oggi, per noi gruppo di opposizione
sarebbe fin troppo facile cavalcare la
retorica dei costi e dei ritardi, degli
errori e delle omissioni; il museo c’è e
per non correre il rischio di vanificare
tutti gli sforzi fatti fino ad ora occorrerà un’ ampia partecipazione della
società civile per garantire un futuro
alla struttura museale.
Non solo una perla da mostrare ai visitatori, non solo un contenitore di
oggetti più o meno antichi alternati ad
opere d’arte, ma il luogo dove è archi-
viata la storia di una valle, per questo
riteniamo indispensabile il coinvolgimento alla gestione delle nuove generazioni, perché ad esse e ai loro figli
sarà dedicato quel mondo, racchiuso e
raccontato dagli oggetti catalogati ed
esposti e sarà opportuno non perdere
il contatto con l’università, perché il
museo rurale, è la sintesi delle nostre
origini, e l’ateneo è il contatto con il
mondo esterno fatto di tecnologia e
sapere; da questa porta virtuale passerà
la storia della nostra gente verso l’universo e il mondo della conoscenza
verso Brinzio.
Il pensiero finale lo dedichiamo al vecchio simbolo del museo che per oltre
dieci anni ha accompagnato tutti gli
eventi culturali ad esso collegati, e che
sbrigativamente è stato mandato in
pensione; questa non vuole essere una
nota polemica, anzi ringraziamo chi si
è impegnato per produrre il nuovo
bozzetto, ma, partendo dal concetto
che un museo serve anche per non
dimenticare le cose, ci congediamo
proponendovi l’immagine del vecchio
logo e la frase che lo accompagnava.
La memoria conferisce alle cose dello spazio la
misura del tempo: di tutto quel tempo che è
prima di noi. (Ernesto N. Rogers)
Considerando che nella primavera
2009 si tornerà a votare per rinnovare
il consiglio comunale, il nostro gruppo
è disponibile ad ascoltare chiunque
abbia desiderio di scambiare con noi
opinioni sul futuro del paese; i partiti
fanno i congressi programmatici, noi
semplicemente ci mettiamo a disposizione, se volete fermateci per strada
oppure scrivete ai seguenti indirizzi
mail: [email protected] oppure
[email protected]
Gruppo di Minoranza “Brinzio Futura”
Ottobre 2008
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AMMINISTRAZIONE
MUTUI
riporta il totale da impegnare sul bilancio dell’anno corrispondente.
Esaudiamo volentieri la richiesta del Per maggior comprensione, riteniamo
gruppo “Brinzio Futura” e pubblichia- utile riportare la norma di legge che
regola l’assunzione di mutui da parte
mo il prospetto Mutui.
In esso si riporta, a fronte di ciascun dei Comuni:
mutuo il tipo di investimento, l’anno di
D. Lgs. 267/00 : ART. 4 assunzione e di estinzione, il tasso d’inREGOLE
PARTICOLARI PER
teresse, l’importo iniziale e, per gli anni
L’ASSUNZIONE DI MUTUI
2008, 2009 e 2010 la quota di rimborCOMMA 1
so, suddivisa per interesse e capitale.
La tabella è parte integrante degli ela- “...Oltre al rispetto delle condizioni di
borati allegati al Bilancio di previsione cui all’articolo 203(*), l’ente locale può
2008, approvato dal Consiglio assumere nuovi mutui solo se l’imporComunale nello scorso mese di giugno to annuale degli interessi sommato a
e quindi non può contenere il mutuo di quello dei mutui precedentemente
€ 160.000 assunto nel mese di settem- contratti ed a quello derivante da
bre per l’acquisizione dell’immobile di garanzie prestate ai sensi dell’art. 207,
via Maria Piccinelli. La riga finale al netto dei contributi statali e regiona-
li in conto interessi, non supera il
15(**) per cento delle entrate relative ai
primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente
quello in cui viene prevista l’assunzione dei mutui...”
(*) = L’art. 203 dice che si può ricorrere
all’assunzione di mutui solo se è stato approvato il rendiconto dell’esercizio del penultimo
anno precedente e il bilancio annuale.
(**) = Il limite di indebitamento del 15% è
stato portato dalle ultime finanziarie, in precedenza era pari al 25%.
A dimostrazione di quanto sopra, si
riporta il prospetto per il calcolo della
capacità di indebitamento utilizzato in
occasione dell’assunzione del mutuo di
160.000 Euro.
CAPACITÀ DI INDEBITAMENTO ANNO 2008
Titolo I
Entrate Tributarie
Titolo II Entrate da contributi e trasferimenti da Stato, Regioni, Altri
Titolo III Entrate Extratributarie
TOTALE
Euro
Euro
Euro
Euro
347.278,55
110.916,20
200.315,21
658.509,96 (a)
Quota delegabile (15% di (a))
Euro
98.776,49 (b)
Interessi passivi per mutui già contratti
Interessi passivi nuovo mutuo di 160.000 €
Totale interessi
Euro -40.642,20
Euro - 8.214,98
Euro 48.857,18 (c)
Margine residuo disponibile e delegabile per ulteriori nuovi finanziamenti ( b - c ) Euro 49.919,31
I mutui
Tipo
Investimento
Istit.
mut.
Periodo
Tas- Importo Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010
so iniziale Q.Int. Q.Cap. Q.Int. Q.Cap. Q.Int. Q.Cap.
Ampliamento scuole
Cassa DD.PP. 1979-2013 6,50
25.822,84
373
Ampliamento scuole
Cassa DD.PP. 2005-2034 4,50
54.422,47 2352
Ristrutturazione Museo 1
Cassa DD.PP. 2004-2023 4,09 206.582,00
Ristrutturazione Museo 2
Cassa DD.PP. 2008-2027 4,46 300.000,00
838
317
1029 2305
0
114
Cassa DD.PP. 2005-2034 5,54
50.779,97
2719
821 2673
Marciapiede Viale Indipendenza Cassa DD.PP. 2008-2027 4,70 100.000,00
0
0 4670
Caserma CC
Cassa DD.PP. 2000-2019 4,60
16.645,46
Ampliamento Cimitero
Cassa DD.PP. 2005-2034 5,04 147.990,77
TOTALE RATE
TOTALE GENERALE
952
1075 2256
1124
0 13293 9547 12862 9979
77.468,50
Marciapiede Viale Monte Rosa Cassa DD.PP. 2008-2027 5,05 120.000,00
258
7177 8047 6845 8379 6499 8725
Costruzione canali di raccolta Cassa DD.PP. 1975-2009 5,00
Marciapiede Via Marconi
893
1276
50
1340
0
0
867 2624
915
3101 4523 3248
6018 3585 5835 3769 5642 3962
531
752
496
787
7186 2579 7054
2711
460
823
6916 2849
26470 18926 43538 32469 42040 32577
1.099.712
45.396
76.007
74.617
Ottobre 2008
10
MINORANZE: BRINZIO VIVA
PARCO CAMPO DEI
FIORI: SCONFITTA
DELLA LEGA
• Roberto Sonzogni
(Ente Montano Valcuvia - Forza Italia)
• Alessandro Boriani
(Luvinate - Forza Italia)
Lunedì 30 settembre 2008 nonostante un accordo sottoscritto tra • Simone Foti
le segreterie Provinciali di Forza
(Gavirate - Alleanza Nazionale)
Italia e Lega Nord, il voto di tre
franchi tiratori ha fatto sì che gli La Lega esce di scena per la scoreletti alla testa del Parco con Sede rettezza politica e morale di uomiin Brinzio siano i seguenti:
ni eletti dal popolo.
• Roberto Castelli
(Presidente uscente)
• Roberto Piccinelli
(Brinzio - Indipendente)
Le future scelte sul nostro territorio
non saranno imputabili alla Lega.
Valeria Pierobon
Gruppo di Minoranza “Brinzio Viva”
Per completezza di informazione, negli
eletti citati nell’articolo sono stati
omessi i seguenti:
• Paolo Barosi
(Varese - Lega Nord)
• Bruno Paolillo
(Provincia di Varese - Forza Italia)
La Redazione
VITA BRINZIESE
GMG SYDNEY 2008
Dal giorno 12 al 29 luglio di quest’anno mi sono recato in Australia, a
Sydney, per partecipare alla giornata
mondiale della gioventù. Un viaggio
che ho affrontato con grande entusiasmo, ma anche con molta paura; la lontananza era considerevole, il freddo
(essendo inverno, non come in Italia,
ma comunque la sera la temperatura
scendeva a 5 gradi) e le condizioni logistiche erano sicuramente poco agevoli.
Nonostante tutto sono partito da
Brinzio il 19 luglio; dopo esserci trovati a Como, insieme ai ragazzi delle altre
diocesi (Lodi, Pavia e Vigevano), in
tutto 162 persone, ci siamo recati a
Venezia per prendere l’aereo per
Dubai, dove, dopo due ore e mezza di
attesa, la navetta ci ha portato in albergo. Dall’aeroporto all’hotel vi erano
solamente 300 metri, e sapendolo li
avremmo fatti a piedi: stare due ore
all’aperto a Dubai è come essere
immersi in una pentola di brodo.
Dopo ben tre ore di sonno siamo
ripartiti con l’aereo per andare in
Australia, ma siamo arrivati a Brisbane,
a mille chilometri da Sydney, un tragitto che abbiamo percorso in pullman su
strada provinciale: dopo tutto questo
viaggio non ti ricordi neanche come ti
chiami e chi sei, non vedi l’ora di arrivare, vivi su un altro pianeta.
Siamo arrivati a dormire, finalmente
dopo il fuso orario, che neanche ho
percepito, talmente era lungo il tempo
del viaggio, in una scuola, col tappetino per terra. È stata una delle cose più
difficili dormire in questo modo per
diciotto giorni, dormivo tre ore a notte,
poi per disperazione stavo seduto per
lungo tempo a gambe incrociate.
Il primo giorno, martedì 15 luglio,
prima della messa di inaugurazione
con l’arcivescovo di Sydney, abbiamo
fatto un giro panoramico del centro;
girare in una città con 500.000 persone
in più del normale non è come visitarla da turisti, la gente venuta per uno
stesso motivo fa quasi piacere e spaventa allo stesso tempo, è qualcosa che
se non si vive difficilmente si capisce.
Il mangiare, a parte lo spezzatino con
la pasta di pizza il primo giorno, era
praticamente immangiabile; scatole di
tonno e minestre che odoravano di
acido, tartine e bibite all’ananas, per cui
qualche volta ho anche provato vari
tipi di ristorante, dalla steak house al
giapponese.
Il secondo giorno, dopo la catechesi
con Giovanni Giudici, vescovo di
Pavia, che ha trascorso tutti i 15 giorni con noi, altro giro, al freddo, panoramico di Sydney e concerto in piazza
con musiche degli U2. Era dura
affrontare il freddo, tanto che ho
dovuto acquistare una giacca in più.
Il terzo giorno, catechesi col vescovo
di Castellaneta e primo incontro col
papa nella baia del porto di Sydney.
L’ultima catechesi con Filippo
Strofabi, vescovo di Ischia, che, anziché spiegare il vangelo nel modo tradizionale, cantava canzoni di sua composizione, raccontava fattarielli napoleta-
Ottobre 2008
11
VITA BRINZIESE
ni, parlando di Totò, facendo battute e
svolgendo il suo compito in modo
molto efficace, coinvolgendo il pubblico nel cantare i ritornelli.
Finita la catechesi, abbiamo assistito
alla Via Crucis. Abbiamo visto dal vivo
la terza stazione, e le altre sul megaschermo. Gesù era interpretato da un
attore, che solo con la mimica sembrava vero, e veniva veramente messo in
croce. Gli attori leggevano i passi del
vangelo, tutto abbellito da musica
molto lugubre. Quel giorno, io e altri
ragazzi siamo stati intervistati da una
radio che trasmetteva per gli italiani in
Australia; il presentatore ci ha fermato in
strada e ci ha intervistato telefonicamente.
Il giorno prima sono stato intervistato da
Sat2000, dove il giornalista mi ha chiesto
di raccontare le mie giornate della gioventù, visto che sono alla quinta.
Sempre quel giorno abbiamo assistito
alla festa per gli italiani, presentata da
Lorena Bianchetti, ma con artisti decisamente di serie Z: dai Metatrono,
gruppo metallaro che si ispirava ai
valori cristiani (niente di più contrastante), a Edoardo Santone, cantautore
italo australiano che cantava in inglese,
all’autore dell’inno delle giornate mondiale, ai Gen rosso.
Sabato e domenica sono stati i giorni
dell’incontro col papa: una moltitudine
di gente incredibile, tutti per uno stesso ideale e sotto lo stesso freddo a dormire all’aperto, io mi sono “mummificato” non lasciando scoperto neanche
un centimetro di pelle, sacco a pelo,
pile, poncio e un’altra coperta.
Il papa si è ispirato allo spirito santo,
spiegando i 7 doni, illustrandolo dal
punto di vista teologico; ha inoltre esortato i giovani ad avere fede, a essere testimoni della fede come furono gli apostoli, che erano gente “normale”, umile;
solo così il cristianesimo avrà un futuro
staccato dal relativismo imperante. La
prossima giornata sarà a Madrid nel 2011.
La domenica siamo tornati alle scuole,
dopo essere stati immersi in una folla che
spingeva in modo scriteriato, tutti volevano andarsene, fortunatamente non è
successo nulla, nessuno si è fatto male.
La seconda settimana è stata dedicata
al turismo: il monumento più emozionante è stato “l’Opera house”, con una
grande vela sul tetto, costruita nel
1969, dove abbiamo ascoltato un
pezzo della prova di una sinfonia di
Sibellius; purtroppo non abbiamo
visto il teatro dell’opera vero e proprio,
Il Teatro dell’opera di Sydney (Sydney Opera House)
perché Gianluigi Gelmetti stava provando la “Lucia di Lammermour” di
Donizzetti. Infatti l’opera comprende 5
teatri, tra cui anche uno per i bambini.
Altre mete turistiche sono lo zoo, il
fishmarket dove a prezzi stracciati si
mangia pesce freschissimo di tutti i
tipi, le Blue Mountains, a tre ore da
Sydney dove ho potuto toccare il canguro e il koala e il ponte sul mare.
La sistemazione era ancora più spartana, in una palestra del Marconi club,
centro che riuniva gli italiani a Sydney
dove si giocava a calcio, si praticavano
molti sport e si ballava con serate
dance. Dormivamo in 300: non c’era neanche spazio per muoversi o camminare.
Questo condividere le esperienze in
modo massiccio unisce tantissimo le
persone, e fa vivere emozioni irripetibili, che spero di riassaporare fra tre anni.
Matteo Brutto
Ottobre 2008
12
VITA BRINZIESE
RIFLESSIONI DI
QUALCUNO CHE
AMA BRINZIO MA
VIVE LONTANO
Approfitto dell’ospitalità del
“Notiziario” per comunicare le mie
impressioni che ho provato tornando a Brinzio.
Tre anni fa il mio ritorno aveva uno
scopo ben prefisso, ovvero operarmi
un ginocchio, per cui fra i giorni di
ospedale, quelli passati in rieducazione e poi la neve ben poco ho
potuto ammirare e godere le bellezze del paese e dintorni.
Una prima cosa che mi ha meravigliato è la pulizia, vengo da una delle zone
più povere di El Salvador e anche la
più popolata e molto disordinata.
Cuscatancingo è cresciuta per la gente
che scappava dalle campagne durante
la guerriglia che è durata più di 12
anni, e si rifugiava nelle periferie delle
grandi città per cercare protezione.
Come hanno potuto, alla rinfusa
hanno costruito una ciampa 1 con
quattro pali e un po’ di lamiere.
La gente, abituata nel campo, butta
tutto per terra e quelle montagne di
rifiuti che, a volte, vediamo alla televisione, da noi sono cose di ogni giorno.
Qui invece tutto pulito, tutto ordinato,
le case messe a posto bene, con gusto,
fiori e cespugli ben messi. Molto bello.
Mentre prendevo fiato per la strada
ogni tanto mi fermavo a vedere angolini preziosi, un tetto, un comignolo,
dei gerani rossi, sullo sfondo la montagna e il cielo azzurro. Il cuore si apre
in una lode al Signore. Che benedizione vivere in questi luoghi. Quanti grazie si dovrebbero dare al Signore...
“Benedetto sei tu Signore Dio dell’universo, dalla tua bontà abbiamo ricevuto
tutte queste cose, fa che con il nostro
lavoro col nostro rispetto possiamo
usarle e goderle per la tua gloria”.
Un’altra cosa mi ha impressionato, è la
vostra capacità organizzativa; il Museo
della Cultura Rurale Prealpina lascia a
bocca aperta al vedere la presentazione
di tante cose che ci fanno rivivere cose
passate soprattutto a quelli che hanno
una certa età. Poi le feste, organizzate
fino all’ultimo particolare, tutto pensato, tutto previsto. Siete proprio bravi.
Vedevo come si sforzavano le cuoche e
Foto di gruppo il giorno del 50° anniversario a Cuscatancingo (El Salvador)
Edificio a Cuscatancingo
che gli alimenti avevano un sapore speciale e tante altre piccole cose.
Sentivo però tanta tristezza al vedere
persone che si affannavano a ingoiare
piatti su piatti e pensavo alle persone
della mia parrocchia che se sono fortunate, possono sfamarsi con un
tamal2 o un paio di popusas3 o se è festa
grande con una ciotola di sopa de pata4.
Mi hanno impressionato tanto le
vostre case, dentro vera oasi di raccoglimento, di pace e di tranquillità.
Belle, organizzate, eleganti, quadri alle
pareti, tante piccole cosette belle qui e
là messe con gusto. Mi sono anche
accorto che il benessere ha anche i suoi
profumi; un tempo i profumi erano
sudore, stalla e, qualche volta il profumo della polenta. Ho potuto gustare
profumi che da tempo non sentivo.
Profumo non solo di fiori ma anche
di qualche arrostino, di erbette
odorose; da noi nemmeno i fiori
sono profumati, come se la povertà
non avesse bisogno di profumi.
Ci sarebbero tante altre cose ma
saranno solo per me per sognarle e
goderle da lontano.
Una cosa però mi preoccupa, come un
piccolo tarlo nella mente: Avete
aumentato il vostro benessere, abbellito il paese e le vostre case, i vostri figli
hanno fatto carriera e i più piccoli
Ottobre 2008
13
VITA BRINZIESE
hanno strade aperte per essere ottimi
professionisti, conoscete molte cose,
sapete organizzare, cercare e risolvere
problemi di ogni tipo ma non siete cresciuti nello spirito; il materialismo, il
consumismo vi ha particolarmente
compressi. Che posto ha quel Dio,
fonte di ogni bene nella vostra vita?
Quel Cristo che ci ha amato e che per
noi è morto? Queste domande le
sento in me e ve le propongo, non per
giudicare, per l’amor di Dio, sono abituato a lasciare a Lui il giudizio perché
è quello giusto, ma per farvi pensare.
Il benessere se è solo materiale un
giorno cade. Lo assistiamo in questi
giorni: grandi imperi finanziari in frantumi e poi anche l’esperienza della vita
cristiana. Senza Dio la nostra vita sarà
sempre povera, vuota, inutile.
Lasciamo il Dio della nostra fede, il
Dio di Gesù, il Dio che ha sostenuto i
nostri padri nei momenti difficili della
vita e cerchiamo altri dei, da noi fabbricati, che non ci domandano obblighi
ma che sempre vogliono la nostra sottomissione e poi risultano fuscelli incapaci di sostenere, di incoraggiare, di
guidare, di dare pace.
Un’altra piccola domanda: Come sono
le vostre relazioni interpersonali?
Ogni persona ha una dignità propria
che va sempre valorizzata e rispettata. Lo spirito di Dio è in ogni persona e non solo in certe persone. Vedo
che non sapete ascoltare. Quando
uno parla tutti parlano e anche urlano per far sentire la propria voce.
La televisione è maestra più grande di
queste assurde sciocchezze. Chi non
ascolta non cresce. Chi non crede nella
sapienza altrui sarà sempre povero e
incapace di uscire dal suo guscio.
Vorrei trascrivere qui quelle belle parole che abbiamo letto nell’ultima domenica di settembre. Sono parole che
scriveva Paolo alla comunità Cristiana
di Filippi: “Abbiate gli stessi sentimen-
La festa durante l’inaugurazione della targa dedicata ai Missionari Comboniani
ti e un medesimo amore, siate concordi e unanimi. Non fate nulla per invidia
o per vanto, anzi, con grande umiltà
stimate gli altri migliori di voi. Badate
agli interessi degli altri e non soltanto
ai vostri. I vostri rapporti reciproci
siano fondati sul fatto che siete una
sola cosa in Cristo Gesù”.
Scusate ma noi preti siamo abituati
sempre a far la predica, ma io sono abituato a far le prediche prima di tutto per
me, perché sempre più ne ho bisogno.
Il Signore vi benedica sempre anche
se lontano, Brinzio e voi tutti, siete
nel mio cuore.
Dio vi dia un cuore misericordioso,
faccia risplendere su di voi il suo
volto e vi doni la sua pace.
Vi voglio bene.
Santiago
1 Ciampa: Abitazione di metri 4 x 4
fatta da pali e lamiere o fogli di cartone con un piccolo corridoio davanti.
2 Tamal: Involtino di farina di mais in
foglia di banano con qualche pezzetto
di carne.
3 Popusa: Tipica di El Salvador, è come
una tartina di mais mescolata con
fagioli macinati e formaggio.
Padre Giacomo a Brinzio
4 Sopa de pata: Brodo con verdure ricavato dalla cottura di ossa delle gambe
di mucca con peperoncino piccante.
Ottobre 2008
14
VITA BRINZIESE
MUSEO: INIZIA
L’AVVENTURA
Dopo 25 anni il sogno è diventato realtà.
Lo scorso 13 settembre è stato inaugurato il Museo della Cultura Rurale
Prealpina di Brinzio. E viste le condizioni atmosferiche di quel pomeriggio, è d’obbligo azzardare un
“museo bagnato, museo fortunato”
di buon auspicio per il futuro della
struttura museale.
All’inaugurazione sono intervenute
numerose autorità, in rappresentanza degli enti che hanno contribuito
alla nascita e alla crescita di questo
progetto insieme all’amministrazione comunale: Provincia di Varese,
Regione Lombardia, Comunità
Montana della Valcuvia, Parco
Campo dei Fiori e ovviamente
l’Università dell’Insubria, con la
quale il comune ha stretto una preziosa collaborazione che ha portato
in tempi brevi alla preparazione e
all’allestimento della struttura in
ogni suo aspetto museografico e
organizzativo.
Un momento dell’inaugurazione del 13 settembre scorso: Padre Giacomo taglia il nastro
Tra il pubblico tanti cittadini di
Brinzio e non solo, oltre ai sindaci
dei comuni confinanti, primo cittadino di Varese compreso.
Non poteva poi mancare Padre
Giacomo, che negli anni ’80 con la
donazione dell’immobile da adibire a
museo ha dato il via a quest’avventura.
La struttura è suddivisa in 3 piani:
Al piano terra sono presenti le attività che si svolgevano prevalentemen-
Una panoramica del primo piano del neonato Museo della Cultura Rurale Prealpina
te all’aperto, dall’allevamento,
all’agricoltura, alla raccolta delle
castagne, allo sfruttamento delle
risorse boschive, all’edilizia e in
misura minore all’apicoltura ed alla
bachicoltura.
Al primo piano si trovano le attività
connesse alla vita quotidiana e domestica e le attività produttive artigiane,
dal calzolaio al falegname e al fabbro.
Al secondo piano invece si trova un
ampio salone, utilizzabile per le attività del museo.
Per qualsiasi informazione sugli
orari di apertura, sulle sezioni espositive e sulle ragioni che hanno portato alla nascita del museo è possibile visitare il sito ufficiale:
www.museo.brinzio.va.it
Ottobre 2008
15
SPORT
IL MONDIALE DI
RENZO OLDANI
I Mondiali di Ciclismo di Varese 2008
hanno colto nel segno. Sono stati 7
giorni di sport, spettacolo e festa popolare, vissuti intensamente dai tanti tifosi arrivati da tutto il mondo ma anche e
soprattutto dagli abitanti della provincia di Varese. Un evento storico che
sicuramente ricorderemo per tanti anni.
Tre sono i “padri” del Mondiale
varesino, coloro che sono riusciti a
far diventare realtà il sogno di portare nella città giardino il più importante appuntamento ciclistico dell’anno:
i loro nomi sono Amedeo Colombo,
Gabriele Sola e Renzo Oldani.
A quest’ultimo, presidente della
Società Ciclistica Alfredo Binda e
da anni grande amico di Brinzio,
abbiamo chiesto che cosa ha provato nel vedere da vicino lo spettacolo del suo Mondiale.
Lo ringraziamo per la sua consueta disponibilità e vi proponiamo
nel dettaglio l’intervista.
Redazione: Renzo, ora che il
Mondiale è finito, ci puoi raccontare
che tipo di esperienza hai provato nel
viverlo da “dietro le quinte”?
Oldani: È stata un’esperienza travolgente, emozionante. È stato come
Un momento della gara a cronometro under 23
seguire un master universitario, ho
imparato tantissime cose che di certo
mi saranno utili nel corso della vita.
Ho conosciuto tantissima gente, è
stato un grande impegno, anche molto
stressante, ma il risultato finale ci ha
ripagato di tutto.
R: Qual è stato per te il momento più
emozionante della settimana mondiale?
O: Senza dubbio quando Alessandro
Ballan è arrivato al Cycling Stadium e
tutto il pubblico l’ha accolto con un
boato assordante.
In quel momento ho abbracciato
mio figlio e mi sono commosso perché ho capito che era un grande suc- Il futuro Campione del Mondo Adriano Malori
cesso sia per l’Italia che per noi delR: La gente ha dimostrato tanto affetto
l’organizzazione.
per il ciclismo, anche lungo le strade di
R: I Mondiali di Varese, con le loro Brinzio, tra l’altro nei primi giorni di
novità, una su tutte l’idea del Cylcing gara, che sono considerati quelli minori,
Stadium, diventeranno un modello visto che non gareggiano i campioni noti
al grande pubblico. Come te lo spieghi?
da seguire?
O: Penso proprio di sì. Credo che per O: L’affetto per il ciclismo è davvero
l’UCI il Mondiale di Varese sarà una enorme. Mi ha fatto un grande piacere
pietra miliare per cambiare la mentalità vedere le strade piene di gente anche il
dell’organizzazione del ciclismo. martedì e il mercoledì. Tanti corridori
Abbiamo dimostrato di essere capaci sono venuti da me per dirmi che mai
di coinvolgere tantissima gente, con la negli altri Mondiali avevano visto così
cerimonia d’apertura, che mai era stata tanta gente nei primi giorni di gara.
così bella, e con l’idea dello stadio del Anche questo è un bel successo.
ciclismo e del villaggio commerciale.
Spero che Varese sia un punto di svolta. R: Tra un impegno e l’altro sei pure
riuscito a partecipare all’inaugurazione
del nostro Museo. Dove l’hai trovato il
tempo per fare tutto?
O: Ho cercato di trovare il tempo per
tutti nelle settimane che precedevano i
Mondiali. Se ho trascurato qualcuno
l’ho fatto solo per sopravvivenza...
R: Finito il Mondiale, a Brinzio aspettiamo la Tre Valli. Ci sarà qualche novità?
O: Puntiamo con forza all’inserimento
della gara nel circuito Pro Tour.
D’altronde, se la Binda è capace di
organizzare un Mondiale, perché non
viene ancora inserita la Tre Valli nel
calendario di classiche più importanti
dell’anno?
Ottobre 2008
16
POSTA IN ARRIVO
NONNA OLGA
CI SCRIVE...
ECCO LE ATTIVITÀ CHE SOSTENIAMO
CON LE VOSTRE OFFERTE:
Nonna Olga, volontaria varesina che da anni
raccoglie fondi a favore degli amici a quattro
zampe, ci ha fatto pervenire questo suo appello, nella speranza che il messaggio giunga a
destinazione.
1. Raccolta fondi per la costituzione di un “gattile” nella provincia di Varese che
possa essere un rifugio temporaneo per mici abbandonati in attesa di nuova
famiglia e luogo di degenza temporanea in caso di sterilizzazione o cure particolari;
Egr. Signor/Signora
Mi rivolgo a Lei che circa un mese fa
ha avuto la “civile” idea di percorrere
una strada del mio paese con la sua
auto, verso mezzanotte, aprire la portiera, gettare un piccolo gattino ed
andarsene.
L’hanno vista per casualità-fortuna per
il gattino (anzi gattina).
Non le racconto il miagolio spaventato
che abbiamo sentito per due notti fino
a che siamo riusciti a trovare dove si
era nascosta ed abbiamo potuto portarle da mangiare.
Dopo circa dieci giorni di “corte serrata” siamo riusciti a farle riconquistare
un poco di fiducia nell’uomo e l’abbiamo presa: è semplicemente meravigliosa e riconoscente.
Non rifaccia mai più un gesto così
poco umano, esiste la sterilizzazione
(che non costa un capitale) oppure ci
sono dei negozi di animali ai quali si
possono lasciare i cuccioli che non si
possono tenere.
Animale deriva da “Anima”, cioè significa un essere che ha la vita e che è animato, non un pelouche.
Spero che per altrettanta casualità Lei
possa leggere queste poche righe e ci
possa riflettere.
Concludo con una bellissima frase di
Mahatma Gandhi: “Grandezza e progresso morale di una nazione si giudicano in base al modo in cui tratta gli
animali”.
2. Sterilizzazione, cura e mantenimento delle colonie di gatti randagi dislocate
nella provincia;
3. Pagamento della degenza c/o veterinari o cliniche per animali nel periodo di
convalescenza dopo le operazioni di sterilizzazione o cure in attesa della costituzione del gattile;
4. Acquisto di gabbie a scatto per poter catturare i gatti delle colonie;
5. Sostentamento canili e colonie di gatti attraverso la raccolta e donazione di
cibo per animali;
6. Raccogliamo le numerosissime segnalazioni relative a:
- nuove colonie (che ogni anno si moltiplicano) bisognose di cibo e cure;
- cani e gatti abbandonati e/o maltrattati;
- casi di padroni impossibilitati ad occuparsi ancora dell’animale che si rivolgono a noi per l’aiuto nella ricerca di una nuova “famiglia”;
Tutto questo viene realizzato e mantenuto attraverso i fondi raccolti con i banchetti dislocati nella provincia dalle volontarie, come me.
Nonna Olga
Nonna Olga attivissima in Corso Matteotti a Varese
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Giornale Brinzio Ottobre 2008