UFFICIO IMMIGRATI COMUNE DI SCANDICCI RAPPORTO ANNO 2011 IL FENOMENO MIGRATORIO NEL COMUNE DI SCANDICCI Rapporto curato da Roberto Menichetti (ARCI Firenze) Indice 1. Residenti stranieri – dati relativi al 31 dicembre 2011 - pag. 3 incremento residenti nazionalità fasce d’età residenti e quartieri pag pag pag pag 5 6 8 10 2. Studenti e alunni negli asili nido, materne e scuole dell’obbligo – dati relativi a Ottobre 2011 - pag. 12 nido e scuola d’infanzia e primaria secondaria primo e secondo grado pag 16 pag 17 3. Utenze e consulenze dell’ufficio immigrati del Comune di Scandicci – anno 2011 - pag. 19 Nazionalità macrocategorie rinnovo permesso ricongiungimento familiare iter pratiche rapporti con la P.A. consulenza legale scuola,casa e lavoro profughi conclusioni pag pag pag pag pag pag pag pag pag pag 24 27 28 28 30 32 33 34 35 36 2 UFFICIO IMMIGRATI COMUNE DI SCANDICCI RAPPORTO ANNO 2011 RESIDENTI STRANIERI EUROPEI E NON EUROPEI NEL COMUNE DI SCANDICCI DATI RELATIVI AL 31 DICEMBRE 2011 3 incremento residenti non comunitari e comunitari 3115 2878 2620 2445 2330 Cittadini non europei 1849 2026 2073 1484 1254 1164 1098 694 anno 1998 1428 790 Cittadini europei 130 anno 1997 1312 928 954 651 1225 anno 1999 anno 2000 anno 2001 anno 2002 anno 2003 225 anno 2004 240 anno 2005 250 anno 2006 anno 2007 anno 2008 anno 2009 anno 2010 Aumento costante di residenti stranieri a Scandicci, quasi stessa crescita numerica in due anni. 237 residenti in più rispetto all’anno passato per i cittadini non comunitari e 116 per gli europei . Nessun aumento sensibile dunque, ma nemmeno nessuna inversione di tendenza evidente come invece vorrebbero alcuni punti di vista. Alcuni sono frutto di ricongiungimenti familiari, o nuovi inserimenti in conseguenza ai decreti flussi che si sono svolti all’inizio del 2011. Molti comunque sono spostamenti provenienti da altri Comuni limitrofi Dal grafico seguente è possibile notare l’incremento delle principali nazionalità nell’ultimo anno. La linea in basso di ogni nazionalità riportata si riferisce alle presenze rilevate al 31 dicembre 2010, mentre la linea superiore a quelle del 31 dicembre 2011 4 anno 2011 residenti stranieri 31 dic 2009 - 31 dic 2010 INDIA 56 ECUADOR 58 MOLDOVA 56 SRI LANKA 66 67 75 76 85 FILIPPINE 86 99 POLONIA 99 EGITTO UCRAINA KOSOVO MAROCCO CINA 99 104 123 102 135 177 209 260 244 296 214 343 323 PERU' ALBANIA 732 697 ROMANIA 1034 1143 Le nazionalità maggiormente presenti si assestano, con piccoli accomodamenti di presenza numerica. Ad esempio aumentano i residenti di nazionalità romena, composti soprattutto da famiglie, così come quelli di nazionalità albanese, una nazionalità ormai storica a Scandicci e presente da oltre 20 anni. Rallenta molto il numero dei cittadini peruviani, che un anno fa rappresentavano una delle nazionalità più emergenti dalla sanatoria del 2009. La percentuale più alta di crescita numerica in un anno quest’anno spetta ai cittadini di nazionalità cinese, che passano dalle 214 presenze di un anno fa ai 296 presenze attuali ITALIANI NON COMUNITARI COMUNITARI TOT 46057 3115 1428 50600 I residenti stranieri sono in totale 4543, rappresentano il 9 % sul totale e provengono da 103 paesi diversi COMUNITARI 3% NON COMUNITARI 6% ITALIANI 91% 5 Numero nazionalità residenti nel Comune di Scandicci al 31 dicembre 2011 ( * paesi europei) nazione numero ROMANIA * 1143 ALBANIA 732 PERU' 343 REP. POPOLARE CINESE 296 MAROCCO 260 KOSOVO 209 UCRAINA 135 EGITTO 102 POLONIA * 99 FILIPPINE 86 SRI LANKA 85 MOLDOVA 75 ECUADOR 67 INDIA 66 BRASILE 48 SENEGAL 46 BANGLADESH 44 NIGERIA 34 CUBA 34 TUNISIA 30 GERMANIA * 30 FRANCIA * 30 COLOMBIA 28 GEORGIA 27 STATI UNITI D'AMERICA 24 SERBIA E MONTENEGRO 24 SPAGNA * 22 PAKISTAN 20 REGNO UNITO * 19 GIAPPONE 17 BULGARIA * 16 ALGERIA 16 ETIOPIA 15 FEDERAZIONE RUSSA 14 CAMERUN 13 PAESI BASSI * 12 THAILANDIA 11 REPUBBLICA DOMINICANA 11 ERITREA 11 COSTA D'AVORIO 11 SOMALIA 10 TURCHIA 9 CROAZIA 9 TOGO 8 SVEZIA * 8 HONDURAS 8 EL SALVADOR 8 CAPO VERDE 8 AUSTRIA * 8 SVIZZERA 7 PORTOGALLO * MAURITIUS IRAN GRECIA * BOLIVIA UNGHERIA * MESSICO DANIMARCA * BENIN BIELORUSSIA BHUTAN ARGENTINA REPUBBLICA CECA * ISRAELE GUINEA GIORDANIA CANADA VENEZUELA REPUBBLICA DI COREA PARAGUAY KAZAKISTAN IRLANDA * GUATEMALA FINLANDIA * UZBEKISTAN SLOVACCHIA * MONTENEGRO MACEDONIA LIBANO INDONESIA GUINEA BISSAU GHANA CONGO BELGIO * TANZANIA SLOVENIA * SIRIA SIERRA LEONE PANAMA NUOVA ZELANDA NORVEGIA MAURITANIA LIBERIA KUWAIT IRAK GRENADA CILE BURKINA FASO BRUNEI BOSNIA-ERZEGOVINA AUSTRALIA ARABIA SAUDITA 7 7 7 7 7 6 6 6 6 5 5 5 4 4 4 4 4 3 5 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 6 residenti stranieri europei e non europei maggiorenni sesso F M Numero 1985 1653 M 45% F 55% Nel totale dei residenti stranieri maggiorenni prevale come sempre la componente femminile. Dalla tabella sottostante è possibile notare la differenziazione di genere per le nazionalità maggiormente presenti. ( * paesi europei) nazione ROMANIA * ROMANIA * ALBANIA ALBANIA PERU' REP. POPOLARE CINESE MAROCCO PERU' REP. POPOLARE CINESE KOSOVO UCRAINA MAROCCO POLONIA * KOSOVO EGITTO MOLDOVA SRI LANKA FILIPPINE EGITTO FILIPPINE BRASILE ECUADOR SENEGAL INDIA SRI LANKA ECUADOR sesso numero F 625 M 518 M 419 F 313 F 206 M 160 M 154 M 137 F 136 M 124 F 108 F 106 F 88 F 85 M 62 F 52 M 51 F 47 F 40 M 39 F 37 F 36 M 35 M 35 F 34 M 31 INDIA UCRAINA BANGLADESH NIGERIA CUBA GEORGIA MOLDOVA GERMANIA * FRANCIA * TUNISIA COLOMBIA BANGLADESH SPAGNA * GIAPPONE SERBIA E MONTENEGRO BULGARIA PAKISTAN STATI UNITI D'AMERICA FEDERAZIONE RUSSA REGNO UNITO * ALGERIA POLONIA * BRASILE TUNISIA SENEGAL STATI UNITI D'AMERICA FRANCIA * COLOMBIA THAILANDIA ETIOPIA F M M F F F M F F M F F F F M F M F F F M M M F F M M M F F 31 27 27 26 26 25 23 22 20 19 18 17 16 16 15 15 14 14 14 13 12 11 11 11 11 10 10 10 10 10 7 • Fasce d’età fasce d'età cittadini stranieri non europei residenti oltre 60 4% 41\60 22% non europei 0\17 18\40 41\60 oltre 60 tot 698 1621 677 119 3115 0\17 22% 18\40 52% fasce d'età cittadini europei residenti oltre 60 2% 0\17 14% 41\60 30% europei 0\17 19\40 41\60 oltre 60 tot 207 761 429 31 1428 18\40 53% 8 La popolazione straniera si conferma tendenzialmente più giovane. Sempre alto il numero dei minorenni presenti e nati in Italia. Si assottiglia leggermente la differenza tra la popolazione europea e non europea, la prima quasi sempre più anziana. Aumentano infatti minori comunitari, e per la prima volta, fra gli europei residenti, i nati in Italia superano il numero dei nati all’estero. non comunitari minorenni nati in Italia nati all'estero tot nati in Italia 0\6 anni 7\12 13\18 tot nati all'estero 0\6 anni 7\12 13\18 tot num 451 247 698 292 127 32 451 24 82 141 247 comunitari minorenni nati in Italia nati all'estero tot nati in Italia 0\6 anni 7\12 13\18 tot nati all'estero 0\6 anni 7\12 13\18 tot num 106 101 207 89 15 2 106 13 43 45 101 minori stranieri non europei residenti a Scandicci nati in Italia 13\18 8% 7\12 28% 0\6 anni 65% 9 • Quartieri Rimane una distribuzione eterogenea sul territorio di Scandicci, con maggiore densità nelle zone più popolate. Ufficialmente non si può parlare di quartieri o vie abitati da una particolare nazionalità. Permane una eterogeneità diffusa nella locazione sul territorio. NON EUROPEI 2011 quartiere Casellina Le Bagnese - San Giusto Piana di Settimo Scandicci,Turri,Ponte a Greve Vingone - Giogoli Zona collinare TOT NUM 890 370 481 774 462 138 3115 EUROPEI 2011 quartiere Casellina Le Bagnese - San Giusto Piana di Settimo Scandicci,Turri,Ponte a Greve Vingone - Giogoli Zona collinare TOT TOTALE STRANIERI RESIDENTI quartiere CASELLINA LE BAGNESE - SAN GIUSTO PIANA DI SETTIMO SCANDICCI,TURRI,PONTE A GREVE VINGONE - GIOGOLI ZONA COLLINARE TOT NUM 370 161 318 301 142 136 1428 NUM 1260 531 799 1075 604 274 4543 10 residenti non europei per quartiere Zona collinare 4% Vingone - Giogoli 15% Scandicci,Turri,Pont e a Greve 25% Casellina 29% Le Bagnese - San Giusto 12% Piana di Settimo 15% Zona collinare 10% Vingone - Giogoli 10% Scandicci,Turri,Pont e a Greve 21% residenti europei per quartiere Casellina 26% Le Bagnese - San Giusto 11% Piana di Settimo 22% 11 UFFICIO IMMIGRATI COMUNE DI SCANDICCI STUDENTI E ALUNNI STRANIERI ISCRITTI NELLE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO DEL COMUNE DI SCANDICCI ANNO SCOLASTICO 2011\ 2011\2012 DATI RELATIVI RELATIVI A OTTOBRE 2011 12 OTTOBRE 2011 NIDO 11 13 6 1 5 1 ALBANIA ROMANIA PERU' KOSOVO MAROCCO CINA INDIA EGITTO MOLDAVIA 1 ECUADOR FILIPPINE 1 UCRAINA POLONIA SOMALIA 1 COLOMBIA 2 TUNISIA BANGLADESH COSTA D'AVORIO HONDURAS SRI LANKA NIGERIA BRASILE ALGERIA SANTO DOMINGO PAKISTAN OLANDA GUINEA ETIOPIA 1 SENEGAL 1 CUBA VENEZUELA THAILANDIA SALVADOR PORTOGALLO IRAN VIETNAM 1 USA TOGO 1 NIGER KAZAKISTAN ISRAELE IRAK GUATEMALA 1 GRECIA FRANCIA CROAZIA CILE CAMBOGIA BULGARIA BOLIVIA BENIN 1 ANGOLA AFGHANISTAN TOT 48 INFANZIA 29 25 11 7 5 1 2 3 1 2 1 1 PRIMARIA 42 51 15 22 13 19 4 7 4 5 3 4 1 5 3 5 1 2 1 1 1 1 1 1 3 2 2 1 1 SECONDARIA 1 31 24 13 17 10 2 7 3 3 5 4 3 2 SECONDARIA 2 35 32 18 5 11 6 7 5 4 1 1 4 3 1 1 3 1 1 1 3 2 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 101 222 1 1 138 143 TOT 148 145 63 52 44 29 18 17 15 12 11 11 7 6 6 5 5 4 3 3 3 4 3 3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 652 13 OTTOBRE ALBANIA ROMANIA PERU' KOSOVO MAROCCO EGITTO CINA INDIA ECUADOR FILIPPINE MOLDAVIA TUNISIA SOMALIA UCRAINA BRASILE SRI LANKA POLONIA NIGERIA PAKISTAN ALGERIA COLOMBIA BANGLADESH HONDURAS BOSNIA COSTA 'AVORIO IRAN ERITREA BOLIVIA SENEGAL CILE VENEZUELA THAILANDIA SALVADOR PORTOGALLO ETIOPIA SAN.DOMINGO OLANDA MALI ISRAELE IRAK GUINEA GRECIA FRANCIA BENIN ANGOLA TOT 2010 NIDO 9 9 8 1 2 1 INFANZIA 25 29 7 8 6 5 2 1 4 2 3 2 2 1 1 1 2 1 1 1 1 PRIMARIA 42 36 10 22 15 10 7 4 3 5 3 6 5 1 1 1 3 3 1 3 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 SECONDARIA 1 34 24 14 14 9 3 2 5 6 2 5 SECONDARIA 2 43 27 14 4 9 4 5 6 4 1 1 1 1 2 1 2 3 3 4 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 37 109 197 1 132 136 TOT 153 125 53 49 41 22 16 15 14 13 11 9 9 7 7 6 5 5 5 4 4 4 3 3 3 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 611 14 2011/2012 nido alunni stranieri 48 alunni italiani 337 tot 385 infanzia primaria secondaria 1 tot 101 222 138 509 1058 1947 1156 4498 1159 2169 1294 5005 2010/2011 nido alunni stranieri 37 alunni italiani 363 tot 400 infanzia primaria secondaria 1 tot 109 197 132 475 1089 1945 1203 4461 1198 2142 1335 5075 I presenti dati sono relativi a ottobre del 2011. Sono considerati stranieri in questa relazione soltanto i figli di entrambi i genitori stranieri. I figli di coppie miste italiani e stranieri sono considerati italiani come del resto la legge stessa prevede. All’appello mancano due scuole private, ovvero una materna e una primaria delle suore del Sacro Cuore Dal nido alle scuole superiori si contano 652 alunni stranieri, circa il 10% del totale degli iscritti, 41 in più rispetto all’anno scolastico passato. Si confermano come al solito le nazionalità più numerose con quelle presenti anagraficamente nel Comune di Scandicci . La nazionalità più numerosa rimane quella albanese, anche se subisce un lieve calo ( 148 rispetto ai 153 dello scorso anno) quasi raggiunti dagli alunni di nazionalità romena (145), seguiti poi dagli alunni di nazionalità peruviana ( 63) e kosovara (52). Aumenta tuttavia l’eterogeneità dei paesi presenti, ben 53 rispetto ai 45 dello scorso anno scolastico Aumenta anche il numero degli alunni stranieri nati in Italia, come vuole la tendenza naturale per la gran parte dei cittadini immigrati che ormai hanno eletto Scandicci come luogo stabile dove vivere. Se dovesse entrare in vigore la proposta di legge che prevede la concessione della cittadinanza italiana a coloro che sono nati in Italia da genitori presenti regolarmente da almeno un anno ( ma anche se due o tre) cambierebbe drasticamente il panorama degli iscritti stranieri nelle scuole di Scandicci. Non si parlerebbe più di alunni stranieri ma se proprio volessimo fare una distinzione solo di alunni nati da genitori stranieri. Altro dato importante che conferma un crescente interesse nei confronti della scuola da parte delle famiglie di immigrati è sicuramente la presenza di alunni stranieri nelle scuole secondarie di 2° grado, 143 in tutto, un numero destinato a crescere e che sconfessa il pericolo di mortalità scolastica degli studenti stranieri dopo le scuole dell’obbligo 15 NIDO NIDO stranieri tot comunale 48 385 % 12,40% Esattamente come nell’anno scolastico passato sono stati contemplati anche tutti i centro giochi presenti. Sono 11 i bambini stranieri in più rispetto allo scorso anno. Naturalmente influiscono molto sulla percentuale in quanto è diminuito il numero totale degli accolti. Sono stati anche registrate molte domande di inserimento da parte di famiglie non italiane rimaste però fuori graduatoria. Fra le presenze, come visibile dalla tabella della prima pagina, prevalgono quelle dei residenti più numerosi. INFANZIA Per il secondo anno consecutivo in questo settore si registra un calo di presenza di iscritti stranieri. Da rilevare anche un calo del totale degli iscritti. Comunque anche la percentuale si abbassa leggermente rispetto all’anno passato. In questa categoria oltre l’85% degli iscritti stranieri sono nati in Italia. INFANZIA stranieri tot % comunali 7 136 5,10% molin nuovo 7 123 6% san giusto 8 72 9,70% campana 3 47 6% bagnese 2 50 4% verdi 22 100 22,00% Italo Calvino 10 122 8,10% turziani 10 76 13,00% sturiale 18 173 10,40% san colombano 11 166 6,60% rinaldi 0 50 0,00% marciola 3 44 6,80% TOT 101 1159 8,70% SCUOLA PRIMARIA PRIMARIA stranieri tot xxv aprile 30 401 gabbrielli 30 225 dino campana 57 414 sandro pertini 8 219 marconi 44 494 pettini 45 344 enrico toti 8 70 TOT 222 2167 % 7,40% 13,30% 13,70% 3,60% 9,00% 13,00% 11,40% 10,20% In questa categoria invece aumentano significativamente le presenze degli alunni stranieri. 25 in più dell’anno passato. Si contano anche nuovi inserimenti direttamente dall’estero. Tuttavia la percentuale degli alunni stranieri nati in Italia supera il 63% ( 3% in più dell’anno passato) 16 SECONDARIA PRIMO GRADO Soltanto 3 gli alunni stranieri rispetto a un anno fa, tuttavia diminuisce la presenza totale, e ciò porta la presenza dei ragazzi non italiani a superare per la prima volta a Scandicci la soglia del 10%. Percentuale solo simbolica e senza alcun valore specifico. SECONDARIA stranieri tot 1° GRADO fermi 51 489 rodari 57 507 spinelli 30 298 tot 138 1294 % 10,40% 11,20% 10,00% 10,60% Aumenta invece sensibilmente la percentuale degli alunni stranieri nati in Italia superando il 28% ( l’anno scorso si era fermata al 21%) SECONDARIA SECONDO GRADO SUPERIORI stranieri tot % russel newton 116 1390 8,30% l. b. alberti 4 86 4,60% Sassetti 23 153 15,00% TOT 143 1629 9% Aumentano leggermente gli studenti stranieri nelle scuole superiori del nel territorio comunale scandiccese e per la prima volta si registrano studenti stranieri anche alla sezione distaccata del Leon Battista Alberti. Continua l’interesse delle famiglie immigrate nel voler far proseguire gli studi ai propri figli. Naturalmente in questa categoria sono meno gli studenti stranieri nati in Italia. E’ stato possibile appurare questo dato numerico solo nell’istituto Russel Newton, dove quasi il 7% degli iscritti non italiani risultano nati in Italia. Da notare che secondo la legge attuale sono coloro più prossimi ad ottenere la cittadinanza italiana. Qua sotto la tabella numerica che indica i ragazzi stranieri iscritti nelle scuole di Scandicci nati in Italia infanzia primaria secondaria istituto russell newton totale stranieri 101 220 138 nati in italia 86 139 39 nati all'estero 15 81 99 % nati in Italia 85,10% 63,20% 28,30% 116 8 108 6,80% 17 d iffe re n z e a u m e n to a n n u a le d i is c riz io n i d i a lu n n i s tra n ie ri n e lle s c u o le d i o g n i o rd in e e g ra d o n e l C o m u n e d i S c a n d ic c i 105 84 75 58 43 39 41 28 17 a .s 0 1 \0 2 a .s .0 2 \0 3 a .s .0 3 \0 4 14 a .s .0 4 \0 5 a .s .0 5 \0 6 a .s .0 6 \0 7 a .s .0 7 \0 8 a .s .0 8 /0 9 a .s .0 9 /1 0 20 a .s 1 0 /1 1 a .s .1 1 /1 2 Aumenta leggermente la tendenza degli iscritti rispetto all’anno scolastico passato, tuttavia siamo sempre in presenza di numeri minimi rispetto al totale degli iscritti 18 UFFICIO IMMIGRATI COMUNE DI SCANDICCI RAPPORTO ANNO 2011 L’attività dell’Ufficio Immigrati A Scandicci Gestione operativa Roberto Menichetti (responsabile) Martina Burberi Marco Sodi (Arci Firenze) Stefano Stefano Maioli Daniela Saccardi Saccardi Comune di Scandicci 19 Con la fine del 2011 l’Ufficio Immigrati del Comune di Scandicci è arrivato al 13° anno di attività sotto la gestione di Arci – Comitato territoriale di Firenze. In tutti questi anni abbiamo seguito le vicissitudini che hanno contraddistinto le problematiche dei cittadini stranieri contemporaneamente agli sviluppi legislativi che si sono caratterizzati nel settore. Dalla legge Martelli, in atto alla nascita dell’Ufficio, alla legge Turco Napolitano, entrata in vigore nel 1998, alle modifiche della legge Bossi Fini del 2002, sino ai cambiamenti procedurali degli ultimi anni. Siamo passati attraverso tre sanatorie e più di una decina di decreti flussi, abbiamo curato centinaia di ricongiungimenti familiari e qualche migliaio di rinnovi di permesso di soggiorno: abbiamo fornito circa 38.000 consulenze incontrando almeno 18.000 persone diverse. Abbiamo stabilito anche ottimi rapporti con le principali istituzioni coinvolte nel campo dell’immigrazione: Questura, Asl e soprattutto Prefettura, il cui Sportello Unico sull’Immigrazione, ci ha accreditato da oltre 5 anni come uno degli uffici della provincia di Firenze per la preistruttoria di moltissime pratiche, a partire dai ricongiungimenti familiari sino ad arrivare alle speciali conversioni dei permessi e chiamate nominative, il tutto attraverso l’utilizzo di programmi ministeriali on line, ai quali siamo accreditati tramite concessione di password speciali come uffici predisposti a questo settore. Naturalmente tutto questo è stato possibile grazie all’ottimo dialogo interno con le varie sezioni amministrative del Comune di Scandicci, che hanno sempre accolto bene l’operato dell’Ufficio e ne hanno contribuito al suo sviluppo. In particolare mi riferisco ai Servizi Sociali, CRED (dove è ubicato l’ufficio immigrati) Anagrafe, Ufficio Casa, Pubblica Istruzione, Urbanistica, Sviluppo Economico,Vigili Urbani, Urp, CED e tutti gli uffici coinvolti con l’utenza dei cittadini stranieri. Insomma, dopo oltre dieci anni possiamo vantare un bilancio di lavoro più che positivo, ed è possibile considerare questo Ufficio non solo come un buon investimento, ma come un esempio di “buone prassi”. Certo non si tratta di un processo concluso, anzi il lavoro da fare è ancora molto, e notevoli le energie da investire, soprattutto per rimanere al passo con i cambiamenti attuali e con quelli che si prospettano. Tuttavia il Comune di Scandicci si trova sicuramente in condizione da non dover partire da zero qualsiasi cosa possa succedere in questo settore. Anno 2011 Per il quinto anno consecutivo superiamo le 4000 consulenze all’anno. Quasi normale per un ufficio immigrati ormai avviato da molto tempo. Tuttavia non si tratta di un lavoro di routine, perché i problemi cambiano nel tempo, si evolvono, richiedono aggiornamenti ed attenzioni specifici, anche su casi apparentemente simili. L’anno 2011 è stato un anno molto particolare sui temi legati all’immigrazione. Di sicuro gli effetti della crisi economica in Italia ed in Europa, e quelli politici internazionali hanno avuto una conseguenza determinante sugli sviluppi della vita di un cittadino straniero in Italia. Tradotta in termini narrativi, questa conseguenza la potremmo interpretare come una ricerca esasperata di sicurezza, che si è espressa su più livelli. Da una parte i cittadini stranieri già presenti regolarmente in Italia che hanno concentrato la loro attenzione alla propria presenza regolare. Sono aumentate infatti le richieste legate al permesso ce lungo soggiornante senza scadenza, le richieste di rinnovo dei permessi di soggiorno molto in anticipo sui tempi previsti dalla legge e le richieste di cittadinanza italiana, anche perché sono sempre di più numerosi coloro che hanno raggiunto i requisiti necessari per avviare la pratica di naturalizzazione. Dall’altra, oltre ad 20 essere aumentate le richieste di entrata in Italia per motivi di lavoro, c’è stato il fenomeno degli sbarchi sulle coste italiane dal nord Africa da parte di profughi. Oltre 25000, divisi a sua volta in vari Comuni d’Italia che hanno offerto la loro proposta di accoglienza. Uno di questi è appunto Scandicci. Le questioni principali che hanno caratterizzato l’operato dell’ufficio immigrati del Comune di Scandicci nell’anno 2011 le possiamo riassumere così: • A fine gennaio è entrato in vigore il decreto flussi varato nel dicembre 2010. Tre click days a partire dai quali è stato possibile inviare le domande on line per fare entrare cittadini stranieri in Italia da paesi non comunitari. Si tratta di un evento importante in quanto è stato il primo decreto flussi nuovo dopo quello del 2007, ed ha infatti stabilito un record di frequenze mensili dell’ufficio immigrati, 616 presenze nel mese di gennaio. Per quanto riguarda il lavoro dell’ufficio la questione non si è chiusa con l’invio delle domande bensì si è protratta sino a questi giorni per capire i tempi e i modi di risposta alle domande • Numerose anche le procedure on line e cartacee per il rinnovo dei permessi di soggiorno, rilasci di carte di soggiorno, aggiornamenti, e le richieste sempre on line di ricongiungimenti familiari e conversione di permessi di soggiorno. A queste si sono aggiunte le prenotazioni del test di italiano divenuto obbligatorio per tutti coloro che hanno fatto richiesta di “permesso di soggiorno ce lungo soggiornante”, ovvero il permesso di soggiorno senza scadenza. Ricordiamo che ciò è possibile grazie alla concessione di password che come ufficio del Comune ci consente di lavorare su una modulistica telematica in accordo con Ancitel e Ministero Interno. In particolare dall’ufficio abbiamo inviato 488 rinnovi di permesso, 234 richieste di permessi senza scadenza, abbiamo prenotato 240 test di italiano e concluso 85 ricongiungimenti familiari nonché effettuato 8 conversioni di permesso da studio a lavoro. • Il famoso “Pacchetto sicurezza” varato nel 2009 e sviluppatosi completamente nel 2010, ha visto in questo anno ridimensionarsi notevolmente in alcuni dei suoi passi principali, ad esempio è stato abolito il reato penale per la clandestinità dalla Corte di Giustizia Europea, così come inteso dalle modifiche della legge 94/2009, e con una sentenza della Corte Costituzionale è stato abolito anche il divieto di matrimonio del cittadino straniero in assenza del permesso di soggiorno. Le questioni non hanno influito profondamente sul nostro operato, ma sono state informazioni importanti da fornire in alcuni casi. • A fine anno è entrato in vigore l’accordo di integrazione, chiamato anche “permesso di soggiorno a punti”. Tale accordo prevede che a partire dal 10 marzo 2012, chiunque entri in Italia e richieda il primo permesso di soggiorno dovrà firmare un accordo con la Prefettura dove gli viene riconosciuto in partenza un punteggio di 30 punti che lo straniero potrà incrementare ( principalmente con corsi di italiano, lezioni di educazione civica, e tutta una serie di possibilità elencate in una lista apposita come ad esempio avere il libretto sanitario, fare volontariato, aprire una partita iva etc), o vedersi penalizzare ( esclusivamente con reati, anche lievi, differenziati per punteggio). Ogni due anni verrà fatto il controllo, e se si arriva a 0 punti viene tolto il permesso di soggiorno. • Proprio il 31 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo che attiva la tassa sul permesso di soggiorno. Era da tanto che era stato scritto sulla legge ma non era mai stato reso effettivo. Si tratta di una tassa che i cittadini stranieri dovranno pagare ad ogni rinnovo di permesso di soggiorno. Il decreto attuativo, in vigore dal 30 gennaio 2012, smorza leggermente i toni da ciò che si poteva prevedere, riducendo il pagamento 21 della tassa quasi esclusivamente a permessi per motivi di lavoro. Pare restino fuori i permessi per famiglia, i rinnovi dei permessi dei minori e gli aggiornamenti dei permessi e delle carte di soggiorno. Tuttavia rimane la tassa di 80 euro per chi lo vorrà rinnovare per un anno, di 100 per due anni e di 200 euro per il primo rilascio di permesso ce lungo soggiornante. Questo accomodamento legislativo creerà molti problemi economici, soprattutto data la scarsa efficienza dei tempi di rilascio dei permessi • L’accoglienza dei profughi ha impegnato molto anche l’ufficio immigrati, in quanto si tratta di una forma di immigrazione completamente diversa da quella che siamo abituati a trattare. Se nei percorsi normali migratori, lo straniero che arriva ha un progetto per la sua vita e soprattutto una base dove appoggiarsi ( parenti amici), il profugo non ha programmato il suo viaggio e non ha basi di appoggio, è solo scappato per salvare la sua vita, il resto lo si deve tutto costruire, da zero. I richiedenti asilo ospitati a Scandicci sono tunisini, nigeriani e del Ciad . Tutti provenienti dalla Libia a parte i tunisini. A pag. un resoconto più specifico sulla storia che accompagna il loro arrivo, che merita appunto un attenzione mirata in quanto molto particolare. • Infine il triste evento avvenuto il 13 dicembre, ovvero l’assassinio dei 2 lavoratori senegalesi in Piazza Dalmazia e il ferimento di altri 3, uno sempre in Piazza Dalmazia e gli altri due al mercato di San Lorenzo. La cosa ha coinvolto emotivamente sia l’ufficio immigrati che il Comune di Scandicci, presente alla manifestazione del 17 dicembre con il Gonfalone del Comune. L’assassinio è avvenuto su ispirazione di ideali folli di stampo xenofobo e razzista ( la convinzione che l’essere umano si divida in razze e quindi la classificazione per merito di queste presunte razze, sia per colore della pelle che per religione) ed ha avuto come obiettivi persone con la pelle nera…. semplicemente persone con la pelle nera, indipendentemente da qualsiasi fosse il loro status, condizione giuridica o altri motivi pur sempre ingiustificabili da essere considerati come moventi per uccidere. E ciò è avvenuto a Firenze, e non in una grandissima metropoli. Quanto basta per capire il lavoro per insegnare il rispetto è ancora lungo e articolato. Il nostro ufficio svolge un ruolo importante da questo punto di vista 22 utenze ufficio 4400 4552 4241 4401 4151 3658 3213 2228 2280 1874 975 1192 514 278 anno 1998 anno 1999 anno 2000 anno 2001 anno 2002 anno 2003 anno 2004 anno 2005 anno 2006 anno 2007 anno 2008 anno 2009 anno 2010 anno 2011 Come già accennato la frequenza annuale rimane costante, le varianti di presenza annuale (grafico in alto) e mensile (grafico in basso) dipendono esclusivamente dagli eventi in atto. L’alta frequenza di gennaio 2011 è scandita dal periodo di preparazione dei moduli telematici per le domande di decreto flussi, il primo che ha consentito l’ingresso in Italia per motivi di lavoro da dicembre del 2007. utenze mensili 2011 616 364 416 383 335 341 311 334 306 312 264 169 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 23 Nonostante le nazionalità maggiormente numerose che frequentano l’ufficio siano quasi sempre le stesse nel corso degli anni ( e corrispondenti con quelle maggiormente presenti anagraficamente), tuttavia vanno rilevati cambiamenti interessanti in base al numero dei frequentanti. nazionalità utenti Nigeria 1% altri 12% Albania 20% Colombia 1% Ecuador Romania 1% 1% Cina 2% Filippine 2% Bangladesh 2% Egitto 2% Moldova 2% Perù 15% Senegal 3% Marocco 11% Sri Lanka 3% Ucraina 5% kosovo 6% Italia 10% Un anno fa pensavamo che il numero degli utenti di nazionalità albanese andasse progressivamente assottigliandosi perché ritenuti ormai per la maggior parte una comunità storica che ha compiuto i passi per non dover più preoccuparsi di problemi legati alla propria permanenza legale. Invece l’alto numero di cittadini albanesi che hanno frequentato il nostro ufficio rivela il contrario. Ad un analisi più attenta si può notare che molti cittadini albanesi hanno effettuato richieste legate al permesso senza scadenza o alla cittadinanza, confermando un po’ ciò che pensavamo, ma il motivo principale della frequenza così alta è probabilmente dovuto alla cancellazione del visto di entrata per turismo dal 1 gennaio 2011 per i cittadini albanesi. In poche parole dal primo gennaio per entrare per turismo in Italia al cittadino albanese è stato sufficiente avere il passaporto valido, niente più trafile all’ambasciata per giustificare la propria intenzione di viaggio dunque, e l’entrata per turismo ha indotto qualcuno a tentare coesioni familiari previste per legge, abbreviando i tempi di attesa lunghissimi di un normale ricongiungimento familiare (vd pag) . 24 Nazione Richieste Albania 845 Perù 640 Marocco 477 Italia 433 Kosovo 239 Ucraina 193 Sri Lanka 117 Senegal 105 Moldova 90 Egitto 79 Bangladesh 78 Cina 72 Filippine 63 Equador 61 Romania 56 Colombia 55 Nigeria 42 Russia 40 India 39 Enti pubblici e privati e associazioni 37 Georgia 30 Brasile 30 Tunisia 29 Costa d'Avorio 27 Camerun 20 Algeria 18 Cuba 17 Etiopia 14 Eritrea 13 Ciad 12 Benin 11 Guatemala 11 Honduras 11 Dominicana Iugoslavia (Serbia e Montenegro) Togo Pakistan Somalia Armenia Bielorussia Iran Mexico Turchia Inghilterra Corea del Nord Salvador USA Cile Congo Israele Mauritius Madagascar Giappone Bolivia Bulgaria Guinea Australia Austria Thailandia Polonia Croazia Slovacchia Altro Angola Argentina Uzbekistan Burkina faso El Salvador Cambogia Libano Libia Capo Verde Spagna Canada Taiwan Oman 11 9 8 7 7 7 6 6 5 5 5 5 4 4 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Prime 5 nazionalità più numerose nel 2010 Nazione Perù Albania Italia Marocco Kosovo Richieste 745 728 661 535 226 Prime 5 nazionalità più numerose nel 2009 Nazione Italia Albania Perù Marocco Ucraina Richieste 791 754 611 516 175 Prime 5 nazionalità più numerose nel 2008 Nazione Albania Perù Italia Marocco Ucraina Richieste 922 641 541 482 221 25 • Molte le frequenze da parte di cittadini peruviani e marocchini, ormai diventati due nazionalità stabili nel Comune di Scandicci, mentre sono poche le frequenze dei cittadini cinesi, nonostante siano una delle nazionalità la cui presenza numerica è aumentata di più in percentuale rispetto all’anno precedente. Da evidenziare in questo caso che molti utenti cinesi sono venuti accompagnati da mediatori (quasi sempre gli stessi) di propria fiducia, per cui è possibile che abbiano sviluppato un sistema autonomo affidato a mediatori cinesi e commercialisti italiani, per sbrigare le pratiche inerenti al permesso di soggiorno. Niente di male in tutto ciò, se non una presunta sfiducia rispetto al servizio pubblico, forse causata anche dalla difficoltà di comunicazione. • Come ogni anno va specificato che il numero delle nazionalità non rappresenta il numero effettivo degli utenti, infatti in molti casi si tratta delle stesse persone che richiedono informazioni diverse o ritornano più volte per seguire l’iter della stessa pratica. Sono state quindi contate tutte le presenze allo sportello perché ogni volta si è trattato di risposte su problemi diversi o su modifiche e integrazioni sulla stessa pratica in corso • E’ inclusa nel grafico la voce “ enti pubblici privati e associazioni” che chiaramente non fanno riferimento alla nazionalità dei richiedenti ma alla fonte della richiesta di informazione. In particolare, per enti pubblici si intendono le Pubbliche Amministrazioni dei Comuni più o meno limitrofi che con le nuove normative, non hanno sempre gli strumenti per affrontare le problematiche dei residenti stranieri. Per le associazioni, gli enti privati e gli uffici immigrati di altri Comuni, non si tratta tanto di richieste di informazioni, quanto uno scambio di opinioni per capire come muoversi in determinati contesti 26 Come ogni anno, le consulenze fornite e registrate nel database dell’ufficio sono state suddivise per argomento, ed in particolare in macrocategorie di richiesta. Per macrocategoria si intende l’argomento generale della consulenza. Ogni macrocategoria è stata a sua volta suddivisa in categorie più specifiche attinenti comunque alla materia di riferimento. Tuttavia va precisato che la suddivisione delle macrocategorie è risultata molto difficile quest’anno in quanto le sfaccettature presenti in ogni caso ed in ogni pratica avrebbero richiesto una classificazione più dettagliata, per questo ci siamo limitati ad una suddivisione essenziale cercando di spiegare argomento per argomento le caratteristiche che lo hanno contraddistinto. Nel grafico sottostante è possibile vedere le percentuali di macrocategorie trattate nell’ufficio macrocategorie Scuola Casa 1% 0% Lavoro 2% Consulenza legale 8% P.S. e Visti 60% Iter pratiche 13% Rapporti con la Pubblica Amministrazione 16% Macrocategoria P.S. e Visti Rapporti con la Pubblica Amministrazione Iter pratiche Consulenza legale Lavoro Scuola Casa Richieste 2440 684 551 352 65 42 17 L’ufficio immigrati è diventato ormai definitivamente un luogo dove ci si occupa in gran parte delle problematiche che interessano il permesso di soggiorno. Le relazioni annuali rilevano come da diversi anni l’argomento più trattato sia proprio questo. Se poi consideriamo che l’argomento legato all’iter delle pratiche riguarda proprio l’analisi e i percorsi di molte istanze legate all’ottenimento o al rinnovo del permesso possiamo decretare che per ben oltre il 70% delle consulenze riguardano proprio questo. L’alta richiesta legata ai Rapporti con Pubblica Amministrazione è dovuta al grosso interesse che ormai si è sviluppato attorno al certificato idoneità alloggio, documento purtroppo importantissimo, che per legge adesso può rilasciare solo il Comune, e che è indispensabile per i ricongiungimenti familiari, per l’estensione del permesso ce lungo soggiornante alla famiglia, ma anche per la semplice ricerca di lavoro. In crescita anche le domande relative all’ottenimento della cittadinanza italiana 27 • Permessi di Soggiorno e Visti Rinnovo del P.S. Carta di Soggiorno Ricongiungimento familiare aggiornamento Invito formale coesione familiare Regolarizzazione 956 595 P.S. e Visti 60% 418 189 138 76 68 Rinnovo del permesso Quasi mille consulenze legate a questo argomento. E’ un passo obbligato per ogni cittadino straniero non comunitario e quindi importante. Il sistema è rimasto invariato da anni. Compilazione del modulo con tutti gli allegati necessari ( è qui che noi facciamo la nostra parte, ed è un input molto importante perché è in base a come si imposta la richiesta di rinnovo che poi la pratica va a buon fine), spedizione del modulo alla posta, ottenimento dalla posta di ricevute ed un appuntamento alla questura per il controllo dei documenti e fotosegnalamento e quindi nuovo appuntamento in questura per il ritiro del permesso rinnovato. Nonostante l’impegno e una certa elasticità migliorata nel tempo dalla Questura di Firenze, ci vogliono minimo 4 mesi per avere il documento rinnovato, e ciò influisce enormemente su eventuali progetti di viaggio, spostamenti ma anche progetti di lavoro a altro. Il problema del permesso scaduto con ricevuta di rinnovo è ancora una grossa causa di disagi negli spostamenti attraverso le frontiere, nei rapporti con alcune istituzioni e mondo del lavoro. Carta di soggiorno Si tratta del “permesso di soggiorno ce lungo soggiornante” che si può avere dopo 5 anni di regolare permesso di soggiorno e se si dispone di un reddito sufficiente e di una residenza. Lo si può anche estendere alla famiglia se il reddito è sufficiente per tutti e se la casa risulta idonea. A ciò si è aggiunto l’obbligo del test di italiano. Un passaggio in più importante ma che fa perdere molto tempo. L’ufficio fa la prenotazione on line, l’esame viene poi fissato entro 30 gg e conseguito presso la scuola Beato Angelico di Firenze. Solo se l’esame viene superato si ha diritto ad ottenere l’agognato documento, anche in presenza di tutti gli altri requisiti idonei. I più penalizzati in questo caso sono gli anziani, che essendo a carico dei figli faticano ad imparare la lingua italiana. Ricongiungimento familiare Rimane l’unico meccanismo che consente l’entrata regolare in Italia a lungo termine senza numero chiuso. Tuttavia resta un percorso difficile che richiede molto tempo. L’iter è sempre il solito da qualche anno. L’utente si presenta all’Ufficio Immigrati che gli fornisce una lista personalizzata di documenti da preparare, l’utente prepara tutti i documenti e quando li ha pronti torna in ufficio per trascrivere tutta la domanda sul modulo on line. Il modulo viene inviato elettronicamente alla Prefettura che a sua volta convoca il richiedente per il controllo effettivo dei documenti. I numeri danno l’idea della difficoltà del percorso. Per 85 ricongiungimenti effettuati sono state necessarie oltre 400 consulenze. A ciò si aggiungono i lunghi tempi di risposta, la Prefettura infatti al momento risponde dopo oltre 5 mesi dall’invio della domanda. 28 Aggiornamento Aumentano le richieste di aggiornamento perché aumentano i possessori di carte di soggiorno, questa pratica infatti viene effettuata soprattutto da questi, e quasi sempre a causa di una nascita di un figlio o perché si deve cambiare la foto. Peccato che anche questo passaggio viene fatto attraverso la spedizione del modulo postale e che quindi richiede la solita spesa di 72 euro più il tempo perso per gli appuntamenti in questura. Invito formale Sono aumentate sensibilmente le richieste legate a questo argomento. La maggior parte di queste richieste sono state presentate da cittadini del Nord Africa e dell’Africa centrale regolarmente presenti nel tentativo di fare entrare i propri amici o parenti in Italia (soprattutto in seguito ai disordini politici che si sono verificati in questi paesi) . Molte richieste anche per il sud america, in particolare il Perù. Pochissime di queste richieste vanno a buon fine perché le ambasciate italiane che devono rilasciare i visti per turismo, solo su questo argomento hanno la piena discrezionalità e anche l’ordine di bloccare più entrate possibili. L’entrata per turismo infatti ancora rappresenta una delle prime cause di presenza irregolare in quanto chi entra per turismo ha scarsissime possibilità di mantenere regolare la propria presenza oltre i tempi concessi. L’eccezione riguarda solo i parenti sino al 2° grado di cittadini italiani e chi ha il coniuge regolarmente presente, impossibile restare in Italia se non ci sono queste due requisiti, neanche se c’è una proposta di contratto di lavoro. Coesione familiare Aumentate molto le richieste legate alla coesione familiare. Si tratta di quasi esclusivamente cittadini albanesi. La coesione familiare ( o ricongiungimento familiare in deroga), è una possibilità prevista dalla legge sull’immigrazione che concede la possibilità a chi è stato presente regolarmente anche per poco tempo, di ottenere un permesso per motivi familiari se il familiare presente in Italia ( coniuge, figlio o genitore) possiede i requisiti necessari ( reddito e alloggio). Di questa possibilità, come già accennato, ne hanno approfittato soprattutto i cittadini albanesi facendo arrivare la propria moglie o marito per turismo ( dal momento che è stato abolito per loro il visto per turismo) e approfittando della loro presenza temporanea regolare per richiedere il permesso per motivi familiari, saltando in questo modo il lungo percorso previsto da una normale richiesta per ricongiungimento familiare. Poche invece le richieste legate al tema della regolarizzazione. Si tratta perlopiù di tentativi di recupero di vecchie domande dell’emersione dal lavoro irregolare ( detta anche sanatoria) varata nel settembre del 2009, il fatto che sia passato così tanto tempo non deve meravigliare troppo, è capitato che per vari motivi sia stato necessario attendere anche due anni. In qualche caso invece si è trattato di persone che stavano per sconfinare nell’irregolarità e che cercavano un pretesto per non diventare irregolari. Non sempre i casi di queste persone hanno avuto epiloghi positivi. 29 • Iter Pratiche Iter pratiche 13% decreto flussi sportello unico (ricongiungimento) portale immigrazione 411 103 37 Come abbiamo già detto in precedenza, questa categoria di consulenze potrebbe essere accorpata alla precedente in quanto riguarda sempre permessi di soggiorno e pratiche di ricongiungimento. Le due voci “Sportello unico” e “Portale immigrazione” riguardano quasi esclusivamente richieste di informazioni circa le proprie pratiche, nel primo caso quella del ricongiungimento familiare, per la quale noi possiamo accedere sia on line o telefonando direttamente alla prefettura per capire i tempi di risposta o i motivi di un mancato recapito della lettera di convocazione ( a volte è proprio un cognome non leggibile al campanello o alla cassetta postale ad essere la causa primaria ), mentre la seconda riguarda la sicurezza che il permesso rinnovato sia già giunto in questura, e anche questo lo possiamo vedere on line. Decreti flussi Questa voce merita un approfondimento. A fine anno 2010 è stato varato il decreto flussi per circa 98.000 posti di lavoro. Si tratta del primo decreto flussi per nuove entrate di lavoro dal 2007. Le richieste per fare entrare lavoratori stranieri erano possibili solo tramite computer, mediante lo scaricamento di un programma fornito dal ministero dell’interno. Dal momento che si tratta di un decreto flussi si da per scontato che il lavoratore convocato non sia presente in Italia, per cui il datore di lavoro aveva il compito di preparare la domanda compilata al completo ( dati del lavoratore, del datore di lavoro e tipologia di contratto proposta), e inviarla a partire dal momento esatto indicato dal governo con un click al computer. Le domande prese in considerazione venivano valutate come prima istanza in senso cronologico di arrivo e poi nel contenuto della proposta. I click days sono stati 3, seguendo una suddivisione sistematica della presentazione delle domande per i 98.000 posti di lavoro: - il 31 gennaio dalle ore 8 del mattino è partito il primo click day per 20 paesi non europei che hanno stipulato degli accordi bilaterali con l’Italia. Per i cittadini di questi paesi è stato definito una quota minima a disposizione del paese indicato ( Albania 4000 posti, Tunisia 1500 etc) per qualsiasi tipo di lavoro. Posti a disposizione 52.080. - il 2 febbraio, alle ore 8 del mattino partiva invece l’invio delle domande per tutti i cittadini di nazionalità non contemplate nel primo click day, ma solo per contratti di lavoro domestico o assistente familiare. Per questa domanda i posti a disposizione sono stati 30.000 - il 3 febbraio, sempre dalle ore 8 del mattino è partito il click day per chiedere la possibilità di convertire i permessi di soggiorno da studio in lavoro, o per convertire carte di soggiorno di cittadini stranieri residenti in altri paesi europei in permessi di soggiorno italiani, il tutto sempre tramite una proposta di lavoro. In questa fase erano disponibili 16.000 posti di lavoro. 30 In tutto sono state inviate oltre 406.000 domande, e questo per far capire la difficoltà nell’aiutare a organizzare una preparazione di domanda. Il mese di gennaio è stato utilizzato spiegando alla gente come funzionava il programma per fare le domande e dando consigli per come organizzarsi. Nella Provincia di Firenze le domande accolte del primo click day riguardano quelle arrivate entro i primi 40 secondi, mentre nel secondo addirittura quelle arrivate entro i primi 7 secondi ( un po’ più diluito nel tempo il 3° click day in quanto ha normalmente meno richiedenti). Per capire l’ordine di arrivo facevano fede anche i centesimi di millesimi di secondo. I problemi trattati dall’ufficio sono stati di varia natura, per cominciare molti si sono disperati per non aver scaricato bene il programma ( non era facile da capire e non era prevista una simulazione), o peggio ancora di non aver avuto una connessione buona al momento della spedizione. In qualche caso è addirittura deceduto il datore di lavoro qualche tempo dopo aver inoltrato la domanda. Dopodiché i tempi di risposta, che normalmente sono lunghi, si sono protratti per tutto l’anno ed ogni domanda è stata valutata in modo molto specifico. La Prefettura convocava il datore di lavoro e se il contratto era a posto chiedevano la conferma, dopodiché davano il nulla osta da spedire al lavoratore ( che nella maggior parte dei casi era già qua) per permettergli di tornare nel proprio paese per prendere il visto per lavoro all’ambasciata italiana e tornare qua. Questo spiega le oltre 400 consulenze richieste sull’argomento. 31 • Rapporti con Amministrazione la certificato idoneità alloggio Cittadinanza Anagrafe Rapporti con la Pubblica Amministrazione Richiesta contributi cessione di fabbricato Iniziative Ricerca Pubblica 399 161 53 28 19 14 7 3 Rapporti con la Pubblica Amministr azione 16% Questa categoria riguarda principalmente informazioni sui rapporti con alcuni settori dell’ amministrazione comunale ma anche con altre istituzioni. Le uniche due voci degne di nota sono quelle che appunto hanno richiesto maggiore attenzione. Certificati idoneità alloggio Rappresentano ancora una nota difficile della legge sull’immigrazione. Ogni Comune può rilasciare tali certificati solo sugli alloggi presenti su proprio territorio comunale. Si tratta ancora del certificato che indica se la casa dove dichiara di abitare il cittadino straniero risulta idonea sia da un punto di vista alloggiativo che da un punto di vista igienico sanitario, che risponde cioè a determinati canoni previsti per legge. E’ un documento richiesto sia per trovare lavoro ( è questa la nota più dolente in quanto rappresenta ancora un elemento di discriminazione del lavoratore immigrato rispetto a quello italiano), sia per estendere il permesso di soggiorno ce lungo soggiornante alla famiglia, e sia per fare ricongiungimento familiare. In quest’ultimo caso, con il pacchetto sicurezza del 2009, la verifica dell’idoneità igienico sanitaria è passata completamente sotto la competenza dell’Amministrazione comunale, prima era dell’Asl. A Scandicci sono stati richiesti oltre 100 certificati di questo tipo per il ricongiungimento familiare. Cittadinanza Si tratta di una consulenza destinata a crescere perché sono sempre di più i cittadini stranieri che hanno maturato i requisiti necessari per la naturalizzazione, a partire dai 10 anni di residenza in Italia, come richiesto tuttora. La maggior parte di queste informazioni riguardano l’elenco dei documenti necessari da presentare presso la Prefettura per avviare la pratica di cittadinanza italiana, ma sono molte anche le informazioni richieste da chi ha già avviato tale pratica e si preoccupa del tempo previsto per vedersi approvare la cittadinanza. A volte sono necessari anche 4 anni per avere la risposta, un po’ meno per chi la inoltra in quanto coniuge di cittadino italiano, e non è la prima volta che a qualcuno viene mandata una lettera dalla Prefettura che indica qualche requisito sbagliato che preclude l’accoglimento della domanda. Spesso si tratta di reddito insufficiente. Dalla relazione sugli studenti stranieri nelle scuole di Scandicci è possibile rilevare, allo stato attuale della legge, come aumentano ogni anno i ragazzi che, nati in Italia e sempre stati residenti in questo paese, si avvicinano alla maggiore età e quindi in grado di poter ottenere la cittadinanza immediatamente. Infatti, per i bambini stranieri che nascono in Italia, è ancora possibile essere naturalizzati italiani solo al raggiungimento del 18 anno di età, ed possibile sfruttare questo 32 percorso abbreviato sol per un anno di tempo, e cioè sino al compimento del 19 anno, dopodiché si rientra nel classico percorso della domanda alla Prefettura con i tempi previsti. E’ all’ordine del giorno una nuova legge sulla cittadinanza che preveda almeno una facilitazione del rilascio della cittadinanza a coloro che nascono in Italia. Le proposte sono varie ma vanno tutte nella stessa direzione, e cioè quella di trasformare lo Ius Sanguinis in Ius Soli. Una di queste è la raccolta delle firme della proposta di legge “L’Italia sono anch’io”, organizzata da una serie di associazioni e sindacati che sarà in vigore sino a febbraio dell’anno prossimo. La proposta di legge richiede sia la cittadinanza italiana per chi nasce da cittadini stranieri presenti da almeno un anno, sia il diritto di voto alle elezioni amministrative per gli stranieri presenti regolarmente da almeno cinque anni. Se si concretizza qualcosa delle due proposte si dovrebbe modificare notevolmente ( almeno nei prossimi 3 o 4 anni) anche la tipologia del lavoro di un ufficio immigrati. • Consulenza legale Consul enza legale 8% normativa diritto del lavoro Sanità Tutela dei minori questioni familiari clandestinità ed espulsioni 149 129 41 12 11 10 Questa tipologia di consulenze non si riferisce, come invece potrebbe sembrare, ad una richiesta di informazioni legate esclusivamente alla legge sull’immigrazione. Molte domande su questa normativa ovviamente, ma si danno informazioni anche su altri campi, che fanno riferimento ad altre leggi, e questo non perché possiamo vantarci di aver assunto la parvenza di un ufficio legale o sorta di difensore civico, ma semplicemente perché la fiducia verso il personale dell’ufficio immigrati porta spesso gli utenti a parlare di questioni che vanno oltre l’aspetto legale del TU sull’immigrazione. Si tratta spesso di questioni che si riferiscono anche a contesti di vita quotidiana. Pur facendo notare agli utenti di non essere degli esperti in ogni questione, tuttavia non ci sottraiamo al colloquio, al dialogo ( alla fine è proprio questa la forza di questo ufficio), e cerchiamo di fornire una rete di conoscenze in merito che provi a soddisfare la risoluzione di quasi qualsiasi problema. Molte delle richieste che si riferiscono alla normativa vera e propria della legge sull’immigrazione, vengono inoltrate non tanto da utenti dell’ufficio quanto da operatori e funzionari dell’Amministrazione Comunale che si trovano ad affrontare un utenza composta anche da cittadini stranieri. Parlo di anagrafe, servizi sociali, vigili urbani ecc, e visti i cambiamenti repentini degli ultimi mesi si spiega bene la richiesta. Da parte degli utenti continua purtroppo la tendenza ad incaricare un avvocato per qualsiasi motivo. Molti stranieri si sentono comunque insicuri e, per prevenire ogni problema, ritengono che l’intervento di un avvocato possa garantire la risoluzione del contenzioso. Non ci stanchiamo mai di ripetere che l’ intervento di un legale va richiesto solo quando si deve intervenire verso un’ ingiustizia o un’ accusa, ma non quando c’è semplicemente da richiedere qualcosa. Capita, ad esempio, che qualcuno si avvalga di un legale per un semplice ricongiungimento familiare, anche in presenza di requisiti certi e controllati. In questo ed in tutti i casi simili, l’intervento dell’avvocato diventa un costo economico, a volte anche veramente esoso e quando il cittadino straniero si presenta a noi lamentandosi della richiesta di soldi è ormai troppo tardi. 33 Diritto del lavoro Un tipo di consulenze in crescita, perché molti sono gli interrogativi che nascono e si sviluppano nel corso di un rapporto di lavoro. Da noi si presentano quasi esclusivamente lavoratori e datori di lavoro che hanno a che fare con interrogativi sul contratto di lavoro domestico. Interveniamo solo dove riusciamo ad arrivarci, altrimenti chiediamo agli utenti di risolvere il contenzioso da un sindacato. Spesso sono i lavoratori stranieri che chiedono consigli su come comportarsi per un’assenza prolungata senza danneggiare il datore di lavoro, oppure datori di lavoro che chiedono notizie più approfondite sui contratti di soggiorno. Per il resto su questo tipo di categoria ci sono consulenze generiche, sicuramente le più impegnative sono quelle legate al campo della sanità, non è infatti la prima volta che si aprono dei contenziosi tra le circolari sulla legge sull’immigrazione tra il Ministero dell’Interno e quello della Sanità, con contraddizioni evidenti. A Scandicci riusciamo a risolvere le questioni grazie anche a un buon rapporto con l’Asl territoriale, tuttavia con Asl di altre zone è capitato di avere dei contenziosi anche aspri. A rimetterci infatti è la salute degli utenti. Vi sono riportate anche questioni legate a clandestinità ed espulsione. Si tratta in effetti di cittadini stranieri irregolari che hanno avuto un foglio di via e che chiedono un consiglio su come comportarsi. Per tutti, dopo aver chiesto il motivo delle principali difficoltà a affrontare un rientro al proprio paese, li indirizziamo presso le consulenze legali gratuite messe a disposizione da alcune associazioni nel centro di Firenze. • Casa – Lavoro - Scuola Scuola 1% Casa 0% Lavoro 2% Meno impegnative tutte le altre tipologie di consulenza ( Casa Lavoro e Scuola) e che potrebbero rappresentare un campanello di allarme da considerare nel caso aumentassero come argomento di discussione presso l’ufficio immigrati. 34 • Profughi Un progetto completamente nuovo per l’Ufficio Immigrati e per il Comune di Scandicci. In seguito ai disordini che si sono verificati nel Nord Africa a partire da gennaio 2011 sono cominciati gli sbarchi dei profughi nelle coste italiane in particolare a Lampedusa. A causa dell’intensificarsi del fenomeno, molti Presidenti regionali hanno offerto la disponibilità ad accogliere un determinato numero di profughi chiedendo aiuto ai Comuni. La Toscana ha accolto oltre 1500 profughi, distribuendoli in vari Comuni. A Scandicci sono tuttora accolti 14 richiedenti asilo (3 tunisini, 3 nigeriani e 8 di nazionalità del Ciad). A parte i tunisini, che sono arrivati direttamente con le barche dalla Tunisia, tutti gli altri provengono direttamente dalla Libia, dove hanno dichiarato di vivere e lavorare sino al momento della partenza. Il quadro attuale si è determinato nel modo seguente Ai primi di aprile, la Protezione Civile invia a Scandicci 6 giovani tunisini. Il di un’ondata di giovani arrivati dalla Tunisia in seguito ai disordini contro l’allora Presidente Ben Ali. I 6 vengono ospitati nel centro di accoglienza di Scandicci “Casa Mamma Margherita” diretto dal parroco Don Tarcisio. In quel periodo, il Governo, in rotta con l’Europa accusata di non collaborare abbastanza di fronte ad un’emergenza che coinvolge solo l’Italia, esegue un atto unico nella storia dell’immigrazione in Italia. Salta completamente tutto il percorso della richiesta di asilo politico e della verifica della sussistenza dei requisiti per rimanere in Italia regolarmente, e con un decreto straordinario concede a tutti i tunisini arrivati in Italia sino a 5 aprile ( e non oltre) un permesso di soggiorno per motivi umanitari e addirittura un titolo di viaggio a sostituzione del passaporto. Per la cronaca, il permesso di soggiorno per motivi umanitari viene normalmente rilasciato solo dopo che una commissione ha valutato la storia del richiedente asilo. A chiunque abbia un permesso per motivi umanitari non viene riconosciuto il titolo di viaggio in quanto può richiedere e ottenere un passaporto dall’ambasciata del proprio paese. Il decreto emanato dal Governo salta a piè pari tutti questi passaggi. L’obiettivo è presto detto. Fare in modo che i tunisini possano attraversare la frontiera e raggiungere eventuali parenti o amici anche in Francia. La soluzione fa il suo effetto; a Scandicci 3 dei tunisini ospiti partono per altre mete Appena saputo della partenza dei 3 tunisini, la Protezione Civile invia 3 nigeriani. Questi non rientrano nel decreto emesso dal governo. A loro viene accordata la richiesta di asilo politico e l’attesa che si metta in moto la macchina burocratica per riconoscere loro lo status di rifugiato oppure no. A luglio, con l’intensificarsi degli sbarch, ,vengono inviati altri profughi. 6 del Ciad, che vengono messi direttamente in un Bed and Breakfast dalla Prefettura a Scandicci. I primi di agosto invece vengono spostati altri 2 del Ciad da un centro di accoglienza di Montelupo a Scandicci a causa di incomprensioni con altri profughi nello stesso centro. Gli ultimi due arrivati sono ospitati a Mosciano da una casa di proprietà della Parrocchia di Vingone. Viene firmato un protocollo di intesa tra Comune e Prefettura che determina le misure organizzative dell’accoglienza secondo la procedura attualmente in vigore in Italia ( progetto SPRAR). Al protocollo partecipano pure: 35 - - le due parrocchie per tutto ciò che riguarda il vitto e l’alloggio, l’Arci in quanto conduttore dell’Ufficio Immigrati per tutto ciò che riguarda l’organizzazione con il territorio ( pocket money mensile, abbonamento Ataf per gli spostamenti, la tutela legale come preparazione all’incontro con la Commissione che valuterà il loro status di rifugiati, i contatti con la questura per la richiesta dei permessi di soggiorno per “richiesta asilo politico”, nonché tutte le spese relative alla mediazione linguistica e altre spese eccezionali che si verificano nell’accoglienza). Al Progetto accoglienza partecipa pure l’associazione Arco organizzando a titolo volontario lezioni di italiano per tutti. Il progetto prevede la copertura finanziaria della Prefettura Si stanno affrontando poi le difficoltà classiche in casi in accoglienza di questo tipo, prima fra tutte i malesseri degli ospiti. I giovani manifestano l’urgenza di lavorare, di essere utili, di spostarsi e comunque di essere più autonomi possibile, ma la legge prevede che almeno nei primi sei mesi di presenza, il richiedente asilo non può esercitare alcuna attività lavorativa. Solo se supera i sei mesi senza che la commissione abbia valutato la storia del richiedente, allora ha la possibilità di lavorare. A ciò si aggiungono le difficoltà a capire i tempi di rinnovo e rilascio dei permessi di soggiorno. Di recente è stata creata una Commissione Territoriale a Firenze per l’analisi delle storie dei richiedenti asilo. Sono già state fatte delle convocazioni e sei del Ciad hanno avuto l’audizione tra il 9 e il 23 di gennaio del 2012. Degli altri presenti, solo due nigeriani sono stati convocati dalla Commissione di Foggia ( dove avevano presentato la domanda di asilo politico al momento dell’arrivo), che ancora non ha comunicato alcunchè I problemi da affrontare nel 2012 consisteranno nel rendere i profughi più autonomi possibile nel caso di riconoscimento del loro status di rifugiati ( in tal caso infatti uscirebbero dal progetto e non avrebbero più diritto all’accoglienza assistita), oppure nel caso che fosse rigettata la loro domanda di asilo politico, convincerli ad affrontare il viaggio di ritorno in quanto altrimenti rimarrebbero irregolari. In questo caso possiamo avvalerci anche di un progetto regionale ( progetto Nirva) che prevede un piccolo rimborso da portare nel rimpatrio. CONCLUSIONI I due eventi innovativi che hanno impegnato l’Ufficio Immigrati nel 2011 sono stati senz’altro il decreto flussi e il progetto di accoglienza dei profughi. Due eventi molto diversi tra se che hanno però un filo comune, quello della speranza in un futuro migliore delle persone coinvolte. Anche la percezione della crescente crisi economica ha influito sull’operato dell’Ufficio, ed in particolare ha intensificato un clima di insicurezza che ha coinvolto soprattutto il cittadino straniero già presente regolarmente. Insicurezza che si è espressa nel disperato tentativo di non perdere quel minimo di stabilità ottenuta sul territorio italiano, frutto di un lungo percorso conquistato tappa per tappa. Rimane elevato il tempo investito da ogni cittadino straniero per far fronte al mantenimento della propria presenza legale e per far fronte a tutti i passaggi burocratici in merito. E’ il momento di 36 intervenire semplificando alcune norme e rendendo più fluida e gestibile l’organizzazione dell’inserimento sul nostro territorio da parte dei cittadini stranieri. Oltre alle consulenze riportate e suddivise per argomento, l’Ufficio Immigrati ha seguito altre attività anche se più indirettamente. In particolare sono state offerte consulenze specifiche per lo svolgimento corretto di determinati progetti che hanno visto impegnati in prima persona cittadini stranieri non europei, ed in particolare - Continua il servizio di interpretariato e traduzione a disposizione degli operatori dei Comuni della Zona Socio Sanitaria Firenze Nord Ovest. Da alcuni anni questo progetto non è più finanziato dai progetti di zona. Tuttora i Comuni che ne hanno usufruito maggiormente hanno deciso di finanziarselo per conto. Il progetto è affidato all’Arci di Firenze. - Rimane attiva la sinergia con gli sportelli immigrati dei Comuni limitrofi, e con quelli attivi nella Provincia di Firenze. Lo scopo principale consiste nell’affrontare problematiche simili secondo un percorso uniforme e coerente - Continua la collaborazione con il “Progetto Donna” gestito da Nosotras, ed in particolare rimane attivo lo sportello gestito dalla loro associazione che consiste nel far incontrare domanda e offerta nel campo del lavoro domestico e assistenza alla persona - Sono stati creati vari percorsi di formazione allo scopo di interagire, insegnare e divulgare l’esperienza ultradecennale del lavoro dell’Ufficio Immigrati del Comune di Scandicci. In particolare sono state tenute docenze di formazione per l’aggiornamento degli insegnanti, lezioni all’università nel corso degli assistenti sociali presso il Dipartimento di Scienze Sociali, sono stati ospitati presso l’ufficio giovani del Servizio Volontario Civile, stagisti universitari, volontari e tirocinanti accordati con i Centri per l’Impiego. - Fornita la consulenza ai progetti ministeriali e regionali 37 38