UFFICIO IMMIGRATI
COMUNE DI SCANDICCI
RAPPORTO ANNO 2011
IL FENOMENO MIGRATORIO
NEL COMUNE DI SCANDICCI
Rapporto curato da
Roberto Menichetti
(ARCI Firenze)
Indice
1. Residenti stranieri – dati relativi al 31 dicembre 2011
- pag. 3
incremento residenti
nazionalità
fasce d’età
residenti e quartieri
pag
pag
pag
pag
5
6
8
10
2. Studenti e alunni negli asili nido, materne e scuole dell’obbligo –
dati relativi a Ottobre 2011
- pag. 12
nido e scuola d’infanzia e primaria
secondaria primo e secondo grado
pag 16
pag 17
3. Utenze e consulenze dell’ufficio immigrati del Comune di
Scandicci – anno 2011
- pag. 19
Nazionalità
macrocategorie
rinnovo permesso
ricongiungimento familiare
iter pratiche
rapporti con la P.A.
consulenza legale
scuola,casa e lavoro
profughi
conclusioni
pag
pag
pag
pag
pag
pag
pag
pag
pag
pag
24
27
28
28
30
32
33
34
35
36
2
UFFICIO IMMIGRATI
COMUNE DI SCANDICCI
RAPPORTO ANNO 2011
RESIDENTI STRANIERI EUROPEI E
NON EUROPEI NEL COMUNE DI SCANDICCI
DATI RELATIVI AL 31 DICEMBRE 2011
3
incremento residenti non comunitari e comunitari
3115
2878
2620
2445
2330
Cittadini non europei
1849
2026
2073
1484
1254
1164
1098
694
anno
1998
1428
790
Cittadini europei
130
anno
1997
1312
928
954
651
1225
anno
1999
anno
2000
anno
2001
anno
2002
anno
2003
225
anno
2004
240
anno
2005
250
anno
2006
anno
2007
anno
2008
anno
2009
anno
2010
Aumento costante di residenti stranieri a Scandicci, quasi stessa crescita numerica in due anni. 237
residenti in più rispetto all’anno passato per i cittadini non comunitari e 116 per gli europei . Nessun
aumento sensibile dunque, ma nemmeno nessuna inversione di tendenza evidente come invece
vorrebbero alcuni punti di vista. Alcuni sono frutto di ricongiungimenti familiari, o nuovi
inserimenti in conseguenza ai decreti flussi che si sono svolti all’inizio del 2011. Molti comunque
sono spostamenti provenienti da altri Comuni limitrofi
Dal grafico seguente è possibile notare l’incremento delle principali nazionalità nell’ultimo anno.
La linea in basso di ogni nazionalità riportata si riferisce alle presenze rilevate al 31 dicembre 2010,
mentre la linea superiore a quelle del 31 dicembre 2011
4
anno
2011
residenti stranieri 31 dic 2009 - 31 dic 2010
INDIA
56
ECUADOR
58
MOLDOVA
56
SRI LANKA
66
67
75
76
85
FILIPPINE
86
99
POLONIA
99
EGITTO
UCRAINA
KOSOVO
MAROCCO
CINA
99
104
123
102
135
177
209
260
244
296
214
343
323
PERU'
ALBANIA
732
697
ROMANIA
1034
1143
Le nazionalità maggiormente presenti si assestano, con piccoli accomodamenti di presenza
numerica. Ad esempio aumentano i residenti di nazionalità romena, composti soprattutto da
famiglie, così come quelli di nazionalità albanese, una nazionalità ormai storica a Scandicci e
presente da oltre 20 anni. Rallenta molto il numero dei cittadini peruviani, che un anno fa
rappresentavano una delle nazionalità più emergenti dalla sanatoria del 2009.
La percentuale più alta di crescita numerica in un anno quest’anno spetta ai cittadini di nazionalità
cinese, che passano dalle 214 presenze di un anno fa ai 296 presenze attuali
ITALIANI
NON COMUNITARI
COMUNITARI
TOT
46057
3115
1428
50600
I residenti stranieri sono in totale 4543,
rappresentano il 9 % sul totale
e provengono da 103 paesi diversi
COMUNITARI
3%
NON COMUNITARI
6%
ITALIANI
91%
5
Numero nazionalità residenti nel Comune di Scandicci al 31 dicembre 2011 ( * paesi europei)
nazione
numero
ROMANIA *
1143
ALBANIA
732
PERU'
343
REP. POPOLARE CINESE
296
MAROCCO
260
KOSOVO
209
UCRAINA
135
EGITTO
102
POLONIA
*
99
FILIPPINE
86
SRI LANKA
85
MOLDOVA
75
ECUADOR
67
INDIA
66
BRASILE
48
SENEGAL
46
BANGLADESH
44
NIGERIA
34
CUBA
34
TUNISIA
30
GERMANIA *
30
FRANCIA
*
30
COLOMBIA
28
GEORGIA
27
STATI UNITI D'AMERICA
24
SERBIA E MONTENEGRO
24
SPAGNA
*
22
PAKISTAN
20
REGNO UNITO
*
19
GIAPPONE
17
BULGARIA *
16
ALGERIA
16
ETIOPIA
15
FEDERAZIONE RUSSA
14
CAMERUN
13
PAESI BASSI *
12
THAILANDIA
11
REPUBBLICA DOMINICANA
11
ERITREA
11
COSTA D'AVORIO
11
SOMALIA
10
TURCHIA
9
CROAZIA
9
TOGO
8
SVEZIA *
8
HONDURAS
8
EL SALVADOR
8
CAPO VERDE
8
AUSTRIA *
8
SVIZZERA
7
PORTOGALLO *
MAURITIUS
IRAN
GRECIA *
BOLIVIA
UNGHERIA *
MESSICO
DANIMARCA
*
BENIN
BIELORUSSIA
BHUTAN
ARGENTINA
REPUBBLICA CECA *
ISRAELE
GUINEA
GIORDANIA
CANADA
VENEZUELA
REPUBBLICA DI COREA
PARAGUAY
KAZAKISTAN
IRLANDA
*
GUATEMALA
FINLANDIA *
UZBEKISTAN
SLOVACCHIA *
MONTENEGRO
MACEDONIA
LIBANO
INDONESIA
GUINEA BISSAU
GHANA
CONGO
BELGIO
*
TANZANIA
SLOVENIA *
SIRIA
SIERRA LEONE
PANAMA
NUOVA ZELANDA
NORVEGIA
MAURITANIA
LIBERIA
KUWAIT
IRAK
GRENADA
CILE
BURKINA FASO
BRUNEI
BOSNIA-ERZEGOVINA
AUSTRALIA
ARABIA SAUDITA
7
7
7
7
7
6
6
6
6
5
5
5
4
4
4
4
4
3
5
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
6
residenti stranieri europei e non europei maggiorenni
sesso
F
M
Numero
1985
1653
M
45%
F
55%
Nel totale dei residenti stranieri maggiorenni prevale come sempre la componente femminile.
Dalla tabella sottostante è possibile notare la differenziazione di genere per le nazionalità
maggiormente presenti. ( * paesi europei)
nazione
ROMANIA *
ROMANIA *
ALBANIA
ALBANIA
PERU'
REP. POPOLARE CINESE
MAROCCO
PERU'
REP. POPOLARE CINESE
KOSOVO
UCRAINA
MAROCCO
POLONIA
*
KOSOVO
EGITTO
MOLDOVA
SRI LANKA
FILIPPINE
EGITTO
FILIPPINE
BRASILE
ECUADOR
SENEGAL
INDIA
SRI LANKA
ECUADOR
sesso numero
F
625
M
518
M
419
F
313
F
206
M
160
M
154
M
137
F
136
M
124
F
108
F
106
F
88
F
85
M
62
F
52
M
51
F
47
F
40
M
39
F
37
F
36
M
35
M
35
F
34
M
31
INDIA
UCRAINA
BANGLADESH
NIGERIA
CUBA
GEORGIA
MOLDOVA
GERMANIA *
FRANCIA *
TUNISIA
COLOMBIA
BANGLADESH
SPAGNA
*
GIAPPONE
SERBIA E MONTENEGRO
BULGARIA
PAKISTAN
STATI UNITI D'AMERICA
FEDERAZIONE RUSSA
REGNO UNITO *
ALGERIA
POLONIA *
BRASILE
TUNISIA
SENEGAL
STATI UNITI D'AMERICA
FRANCIA *
COLOMBIA
THAILANDIA
ETIOPIA
F
M
M
F
F
F
M
F
F
M
F
F
F
F
M
F
M
F
F
F
M
M
M
F
F
M
M
M
F
F
31
27
27
26
26
25
23
22
20
19
18
17
16
16
15
15
14
14
14
13
12
11
11
11
11
10
10
10
10
10
7
•
Fasce d’età
fasce d'età cittadini stranieri non europei residenti
oltre 60
4%
41\60
22%
non
europei
0\17
18\40
41\60
oltre 60
tot
698
1621
677
119
3115
0\17
22%
18\40
52%
fasce d'età cittadini europei residenti
oltre 60
2%
0\17
14%
41\60
30%
europei
0\17
19\40
41\60
oltre 60
tot
207
761
429
31
1428
18\40
53%
8
La popolazione straniera si conferma tendenzialmente più giovane. Sempre alto il numero dei
minorenni presenti e nati in Italia. Si assottiglia leggermente la differenza tra la popolazione
europea e non europea, la prima quasi sempre più anziana. Aumentano infatti minori comunitari, e
per la prima volta, fra gli europei residenti, i nati in Italia superano il numero dei nati all’estero.
non
comunitari
minorenni
nati in Italia
nati all'estero
tot
nati in Italia
0\6 anni
7\12
13\18
tot
nati all'estero
0\6 anni
7\12
13\18
tot
num
451
247
698
292
127
32
451
24
82
141
247
comunitari
minorenni
nati in Italia
nati all'estero
tot
nati in Italia
0\6 anni
7\12
13\18
tot
nati all'estero
0\6 anni
7\12
13\18
tot
num
106
101
207
89
15
2
106
13
43
45
101
minori stranieri non europei residenti a Scandicci nati in Italia
13\18
8%
7\12
28%
0\6 anni
65%
9
•
Quartieri
Rimane una distribuzione eterogenea sul territorio di Scandicci, con maggiore densità nelle zone più
popolate. Ufficialmente non si può parlare di quartieri o vie abitati da una particolare nazionalità.
Permane una eterogeneità diffusa nella locazione sul territorio.
NON EUROPEI 2011
quartiere
Casellina
Le Bagnese - San Giusto
Piana di Settimo
Scandicci,Turri,Ponte a Greve
Vingone - Giogoli
Zona collinare
TOT
NUM
890
370
481
774
462
138
3115
EUROPEI 2011
quartiere
Casellina
Le Bagnese - San Giusto
Piana di Settimo
Scandicci,Turri,Ponte a Greve
Vingone - Giogoli
Zona collinare
TOT
TOTALE STRANIERI
RESIDENTI
quartiere
CASELLINA
LE BAGNESE - SAN GIUSTO
PIANA DI SETTIMO
SCANDICCI,TURRI,PONTE A
GREVE
VINGONE - GIOGOLI
ZONA COLLINARE
TOT
NUM
370
161
318
301
142
136
1428
NUM
1260
531
799
1075
604
274
4543
10
residenti non europei per quartiere
Zona collinare
4%
Vingone - Giogoli
15%
Scandicci,Turri,Pont
e a Greve
25%
Casellina
29%
Le Bagnese - San
Giusto
12%
Piana di Settimo
15%
Zona collinare
10%
Vingone - Giogoli
10%
Scandicci,Turri,Pont
e a Greve
21%
residenti europei per quartiere
Casellina
26%
Le Bagnese - San
Giusto
11%
Piana di Settimo
22%
11
UFFICIO IMMIGRATI
COMUNE DI SCANDICCI
STUDENTI E ALUNNI STRANIERI ISCRITTI NELLE SCUOLE
DI OGNI ORDINE E GRADO DEL COMUNE DI SCANDICCI
ANNO SCOLASTICO 2011\
2011\2012
DATI RELATIVI
RELATIVI A OTTOBRE 2011
12
OTTOBRE
2011
NIDO
11
13
6
1
5
1
ALBANIA
ROMANIA
PERU'
KOSOVO
MAROCCO
CINA
INDIA
EGITTO
MOLDAVIA
1
ECUADOR
FILIPPINE
1
UCRAINA
POLONIA
SOMALIA
1
COLOMBIA
2
TUNISIA
BANGLADESH
COSTA D'AVORIO
HONDURAS
SRI LANKA
NIGERIA
BRASILE
ALGERIA
SANTO DOMINGO
PAKISTAN
OLANDA
GUINEA
ETIOPIA
1
SENEGAL
1
CUBA
VENEZUELA
THAILANDIA
SALVADOR
PORTOGALLO
IRAN
VIETNAM
1
USA
TOGO
1
NIGER
KAZAKISTAN
ISRAELE
IRAK
GUATEMALA
1
GRECIA
FRANCIA
CROAZIA
CILE
CAMBOGIA
BULGARIA
BOLIVIA
BENIN
1
ANGOLA
AFGHANISTAN
TOT
48
INFANZIA
29
25
11
7
5
1
2
3
1
2
1
1
PRIMARIA
42
51
15
22
13
19
4
7
4
5
3
4
1
5
3
5
1
2
1
1
1
1
1
1
3
2
2
1
1
SECONDARIA 1
31
24
13
17
10
2
7
3
3
5
4
3
2
SECONDARIA 2
35
32
18
5
11
6
7
5
4
1
1
4
3
1
1
3
1
1
1
3
2
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
101
222
1
1
138
143
TOT
148
145
63
52
44
29
18
17
15
12
11
11
7
6
6
5
5
4
3
3
3
4
3
3
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
652
13
OTTOBRE
ALBANIA
ROMANIA
PERU'
KOSOVO
MAROCCO
EGITTO
CINA
INDIA
ECUADOR
FILIPPINE
MOLDAVIA
TUNISIA
SOMALIA
UCRAINA
BRASILE
SRI LANKA
POLONIA
NIGERIA
PAKISTAN
ALGERIA
COLOMBIA
BANGLADESH
HONDURAS
BOSNIA
COSTA 'AVORIO
IRAN
ERITREA
BOLIVIA
SENEGAL
CILE
VENEZUELA
THAILANDIA
SALVADOR
PORTOGALLO
ETIOPIA
SAN.DOMINGO
OLANDA
MALI
ISRAELE
IRAK
GUINEA
GRECIA
FRANCIA
BENIN
ANGOLA
TOT
2010
NIDO
9
9
8
1
2
1
INFANZIA
25
29
7
8
6
5
2
1
4
2
3
2
2
1
1
1
2
1
1
1
1
PRIMARIA
42
36
10
22
15
10
7
4
3
5
3
6
5
1
1
1
3
3
1
3
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
SECONDARIA
1
34
24
14
14
9
3
2
5
6
2
5
SECONDARIA
2
43
27
14
4
9
4
5
6
4
1
1
1
1
2
1
2
3
3
4
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
37
109
197
1
132
136
TOT
153
125
53
49
41
22
16
15
14
13
11
9
9
7
7
6
5
5
5
4
4
4
3
3
3
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
611
14
2011/2012
nido
alunni stranieri
48
alunni italiani
337
tot
385
infanzia primaria secondaria 1 tot
101
222
138
509
1058
1947
1156
4498
1159
2169
1294
5005
2010/2011
nido
alunni stranieri
37
alunni italiani
363
tot
400
infanzia primaria secondaria 1 tot
109
197
132
475
1089
1945
1203
4461
1198
2142
1335
5075
I presenti dati sono relativi a ottobre del 2011. Sono considerati stranieri in questa relazione soltanto
i figli di entrambi i genitori stranieri. I figli di coppie miste italiani e stranieri sono considerati
italiani come del resto la legge stessa prevede. All’appello mancano due scuole private, ovvero una
materna e una primaria delle suore del Sacro Cuore
Dal nido alle scuole superiori si contano 652 alunni stranieri, circa il 10% del totale degli iscritti, 41
in più rispetto all’anno scolastico passato.
Si confermano come al solito le nazionalità più numerose con quelle presenti anagraficamente nel
Comune di Scandicci . La nazionalità più numerosa rimane quella albanese, anche se subisce un
lieve calo ( 148 rispetto ai 153 dello scorso anno) quasi raggiunti dagli alunni di nazionalità romena
(145), seguiti poi dagli alunni di nazionalità peruviana ( 63) e kosovara (52).
Aumenta tuttavia l’eterogeneità dei paesi presenti, ben 53 rispetto ai 45 dello scorso anno scolastico
Aumenta anche il numero degli alunni stranieri nati in Italia, come vuole la tendenza naturale per la
gran parte dei cittadini immigrati che ormai hanno eletto Scandicci come luogo stabile dove vivere.
Se dovesse entrare in vigore la proposta di legge che prevede la concessione della cittadinanza
italiana a coloro che sono nati in Italia da genitori presenti regolarmente da almeno un anno ( ma
anche se due o tre) cambierebbe drasticamente il panorama degli iscritti stranieri nelle scuole di
Scandicci. Non si parlerebbe più di alunni stranieri ma se proprio volessimo fare una distinzione
solo di alunni nati da genitori stranieri.
Altro dato importante che conferma un crescente interesse nei confronti della scuola da parte delle
famiglie di immigrati è sicuramente la presenza di alunni stranieri nelle scuole secondarie di 2°
grado, 143 in tutto, un numero destinato a crescere e che sconfessa il pericolo di mortalità scolastica
degli studenti stranieri dopo le scuole dell’obbligo
15
NIDO
NIDO
stranieri tot
comunale
48
385
%
12,40%
Esattamente come nell’anno scolastico passato sono stati contemplati anche tutti i centro giochi
presenti. Sono 11 i bambini stranieri in più rispetto allo scorso anno. Naturalmente influiscono
molto sulla percentuale in quanto è diminuito il numero totale degli accolti. Sono stati anche
registrate molte domande di inserimento da parte di famiglie non italiane rimaste però fuori
graduatoria. Fra le presenze, come visibile dalla tabella della prima pagina, prevalgono quelle dei
residenti più numerosi.
INFANZIA
Per il secondo anno consecutivo in questo settore
si registra un calo di presenza di iscritti stranieri.
Da rilevare anche un calo del totale degli iscritti.
Comunque anche la percentuale si abbassa
leggermente rispetto all’anno passato.
In questa categoria oltre l’85% degli iscritti
stranieri sono nati in Italia.
INFANZIA
stranieri tot
%
comunali
7
136 5,10%
molin nuovo
7
123
6%
san giusto
8
72 9,70%
campana
3
47
6%
bagnese
2
50
4%
verdi
22
100 22,00%
Italo Calvino
10
122 8,10%
turziani
10
76 13,00%
sturiale
18
173 10,40%
san colombano
11
166 6,60%
rinaldi
0
50 0,00%
marciola
3
44 6,80%
TOT
101
1159 8,70%
SCUOLA PRIMARIA
PRIMARIA
stranieri tot
xxv aprile
30
401
gabbrielli
30
225
dino campana
57
414
sandro pertini
8
219
marconi
44
494
pettini
45
344
enrico toti
8
70
TOT
222
2167
%
7,40%
13,30%
13,70%
3,60%
9,00%
13,00%
11,40%
10,20%
In questa categoria invece aumentano
significativamente le presenze degli alunni
stranieri. 25 in più dell’anno passato. Si contano
anche nuovi inserimenti direttamente dall’estero.
Tuttavia la percentuale degli alunni stranieri
nati in Italia supera il 63% ( 3% in più
dell’anno passato)
16
SECONDARIA PRIMO GRADO
Soltanto 3 gli alunni stranieri rispetto a un anno
fa, tuttavia diminuisce la presenza totale, e ciò
porta la presenza dei ragazzi non italiani a
superare per la prima volta a Scandicci la soglia
del 10%. Percentuale solo simbolica e senza
alcun valore specifico.
SECONDARIA
stranieri tot
1° GRADO
fermi
51
489
rodari
57
507
spinelli
30
298
tot
138
1294
%
10,40%
11,20%
10,00%
10,60%
Aumenta invece sensibilmente la percentuale degli alunni stranieri nati in Italia superando il
28% ( l’anno scorso si era fermata al 21%)
SECONDARIA SECONDO GRADO
SUPERIORI stranieri tot %
russel newton 116
1390
8,30%
l. b. alberti
4
86
4,60%
Sassetti
23
153 15,00%
TOT
143
1629
9%
Aumentano leggermente gli studenti stranieri nelle
scuole superiori del nel territorio comunale
scandiccese e per la prima volta si registrano
studenti stranieri anche alla sezione distaccata del
Leon Battista Alberti. Continua l’interesse delle
famiglie immigrate nel voler far proseguire gli
studi ai propri figli. Naturalmente in questa categoria sono meno gli studenti stranieri nati in Italia.
E’ stato possibile appurare questo dato numerico solo nell’istituto Russel Newton, dove quasi il 7%
degli iscritti non italiani risultano nati in Italia. Da notare che secondo la legge attuale sono coloro
più prossimi ad ottenere la cittadinanza italiana.
Qua sotto la tabella numerica che indica i ragazzi stranieri iscritti nelle scuole di Scandicci nati in
Italia
infanzia
primaria
secondaria
istituto russell newton
totale
stranieri
101
220
138
nati in italia
86
139
39
nati
all'estero
15
81
99
% nati in
Italia
85,10%
63,20%
28,30%
116
8
108
6,80%
17
d iffe re n z e a u m e n to a n n u a le d i is c riz io n i d i a lu n n i s tra n ie ri n e lle s c u o le d i o g n i o rd in e e
g ra d o n e l C o m u n e d i S c a n d ic c i
105
84
75
58
43
39
41
28
17
a .s 0 1 \0 2
a .s .0 2 \0 3
a .s .0 3 \0 4
14
a .s .0 4 \0 5
a .s .0 5 \0 6
a .s .0 6 \0 7
a .s .0 7 \0 8
a .s .0 8 /0 9
a .s .0 9 /1 0
20
a .s 1 0 /1 1
a .s .1 1 /1 2
Aumenta leggermente la tendenza degli iscritti rispetto all’anno scolastico passato, tuttavia siamo
sempre in presenza di numeri minimi rispetto al totale degli iscritti
18
UFFICIO IMMIGRATI
COMUNE DI SCANDICCI
RAPPORTO ANNO 2011
L’attività dell’Ufficio Immigrati
A Scandicci
Gestione operativa
Roberto Menichetti
(responsabile)
Martina Burberi
Marco Sodi
(Arci Firenze)
Stefano
Stefano Maioli
Daniela Saccardi
Saccardi
Comune di Scandicci
19
Con la fine del 2011 l’Ufficio Immigrati del Comune di Scandicci è arrivato al 13° anno di attività
sotto la gestione di Arci – Comitato territoriale di Firenze.
In tutti questi anni abbiamo seguito le vicissitudini che hanno contraddistinto le problematiche dei
cittadini stranieri contemporaneamente agli sviluppi legislativi che si sono caratterizzati nel settore.
Dalla legge Martelli, in atto alla nascita dell’Ufficio, alla legge Turco Napolitano, entrata in vigore
nel 1998, alle modifiche della legge Bossi Fini del 2002, sino ai cambiamenti procedurali degli
ultimi anni. Siamo passati attraverso tre sanatorie e più di una decina di decreti flussi, abbiamo
curato centinaia di ricongiungimenti familiari e qualche migliaio di rinnovi di permesso di
soggiorno: abbiamo fornito circa 38.000 consulenze incontrando almeno 18.000 persone diverse.
Abbiamo stabilito anche ottimi rapporti con le principali istituzioni coinvolte nel campo
dell’immigrazione: Questura, Asl e soprattutto Prefettura, il cui Sportello Unico sull’Immigrazione,
ci ha accreditato da oltre 5 anni come uno degli uffici della provincia di Firenze per la
preistruttoria di moltissime pratiche, a partire dai ricongiungimenti familiari sino ad arrivare alle
speciali conversioni dei permessi e chiamate nominative, il tutto attraverso l’utilizzo di programmi
ministeriali on line, ai quali siamo accreditati tramite concessione di password speciali come uffici
predisposti a questo settore.
Naturalmente tutto questo è stato possibile grazie all’ottimo dialogo interno con le varie sezioni
amministrative del Comune di Scandicci, che hanno sempre accolto bene l’operato dell’Ufficio e ne
hanno contribuito al suo sviluppo. In particolare mi riferisco ai Servizi Sociali, CRED (dove è
ubicato l’ufficio immigrati) Anagrafe, Ufficio Casa, Pubblica Istruzione, Urbanistica, Sviluppo
Economico,Vigili Urbani, Urp, CED e tutti gli uffici coinvolti con l’utenza dei cittadini stranieri.
Insomma, dopo oltre dieci anni possiamo vantare un bilancio di lavoro più che positivo, ed è
possibile considerare questo Ufficio non solo come un buon investimento, ma come un esempio di
“buone prassi”.
Certo non si tratta di un processo concluso, anzi il lavoro da fare è ancora molto, e notevoli le
energie da investire, soprattutto per rimanere al passo con i cambiamenti attuali e con quelli che si
prospettano. Tuttavia il Comune di Scandicci si trova sicuramente in condizione da non dover
partire da zero qualsiasi cosa possa succedere in questo settore.
Anno 2011
Per il quinto anno consecutivo superiamo le 4000 consulenze all’anno. Quasi normale per un ufficio
immigrati ormai avviato da molto tempo. Tuttavia non si tratta di un lavoro di routine, perché i
problemi cambiano nel tempo, si evolvono, richiedono aggiornamenti ed attenzioni specifici, anche
su casi apparentemente simili. L’anno 2011 è stato un anno molto particolare sui temi legati
all’immigrazione. Di sicuro gli effetti della crisi economica in Italia ed in Europa, e quelli politici
internazionali hanno avuto una conseguenza determinante sugli sviluppi della vita di un cittadino
straniero in Italia. Tradotta in termini narrativi, questa conseguenza la potremmo interpretare come
una ricerca esasperata di sicurezza, che si è espressa su più livelli. Da una parte i cittadini stranieri
già presenti regolarmente in Italia che hanno concentrato la loro attenzione alla propria presenza
regolare. Sono aumentate infatti le richieste legate al permesso ce lungo soggiornante senza
scadenza, le richieste di rinnovo dei permessi di soggiorno molto in anticipo sui tempi previsti dalla
legge e le richieste di cittadinanza italiana, anche perché sono sempre di più numerosi coloro che
hanno raggiunto i requisiti necessari per avviare la pratica di naturalizzazione. Dall’altra, oltre ad
20
essere aumentate le richieste di entrata in Italia per motivi di lavoro, c’è stato il fenomeno degli
sbarchi sulle coste italiane dal nord Africa da parte di profughi. Oltre 25000, divisi a sua volta in
vari Comuni d’Italia che hanno offerto la loro proposta di accoglienza. Uno di questi è appunto
Scandicci.
Le questioni principali che hanno caratterizzato l’operato dell’ufficio immigrati del Comune di
Scandicci nell’anno 2011 le possiamo riassumere così:
•
A fine gennaio è entrato in vigore il decreto flussi varato nel dicembre 2010. Tre click days
a partire dai quali è stato possibile inviare le domande on line per fare entrare cittadini
stranieri in Italia da paesi non comunitari. Si tratta di un evento importante in quanto è stato
il primo decreto flussi nuovo dopo quello del 2007, ed ha infatti stabilito un record di
frequenze mensili dell’ufficio immigrati, 616 presenze nel mese di gennaio. Per quanto
riguarda il lavoro dell’ufficio la questione non si è chiusa con l’invio delle domande bensì si
è protratta sino a questi giorni per capire i tempi e i modi di risposta alle domande
•
Numerose anche le procedure on line e cartacee per il rinnovo dei permessi di soggiorno,
rilasci di carte di soggiorno, aggiornamenti,
e le richieste sempre on line di
ricongiungimenti familiari e conversione di permessi di soggiorno. A queste si sono
aggiunte le prenotazioni del test di italiano divenuto obbligatorio per tutti coloro che hanno
fatto richiesta di “permesso di soggiorno ce lungo soggiornante”, ovvero il permesso di
soggiorno senza scadenza. Ricordiamo che ciò è possibile grazie alla concessione di
password che come ufficio del Comune ci consente di lavorare su una modulistica
telematica in accordo con Ancitel e Ministero Interno. In particolare dall’ufficio abbiamo
inviato 488 rinnovi di permesso, 234 richieste di permessi senza scadenza, abbiamo
prenotato 240 test di italiano e concluso 85 ricongiungimenti familiari nonché effettuato 8
conversioni di permesso da studio a lavoro.
•
Il famoso “Pacchetto sicurezza” varato nel 2009 e sviluppatosi completamente nel 2010, ha
visto in questo anno ridimensionarsi notevolmente in alcuni dei suoi passi principali, ad
esempio è stato abolito il reato penale per la clandestinità dalla Corte di Giustizia Europea,
così come inteso dalle modifiche della legge 94/2009, e con una sentenza della Corte
Costituzionale è stato abolito anche il divieto di matrimonio del cittadino straniero in
assenza del permesso di soggiorno. Le questioni non hanno influito profondamente sul
nostro operato, ma sono state informazioni importanti da fornire in alcuni casi.
•
A fine anno è entrato in vigore l’accordo di integrazione, chiamato anche “permesso di
soggiorno a punti”. Tale accordo prevede che a partire dal 10 marzo 2012, chiunque entri in
Italia e richieda il primo permesso di soggiorno dovrà firmare un accordo con la Prefettura
dove gli viene riconosciuto in partenza un punteggio di 30 punti che lo straniero potrà
incrementare ( principalmente con corsi di italiano, lezioni di educazione civica, e tutta una
serie di possibilità elencate in una lista apposita come ad esempio avere il libretto sanitario,
fare volontariato, aprire una partita iva etc), o vedersi penalizzare ( esclusivamente con reati,
anche lievi, differenziati per punteggio). Ogni due anni verrà fatto il controllo, e se si arriva
a 0 punti viene tolto il permesso di soggiorno.
•
Proprio il 31 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo che
attiva la tassa sul permesso di soggiorno. Era da tanto che era stato scritto sulla legge ma
non era mai stato reso effettivo. Si tratta di una tassa che i cittadini stranieri dovranno pagare
ad ogni rinnovo di permesso di soggiorno. Il decreto attuativo, in vigore dal 30 gennaio
2012, smorza leggermente i toni da ciò che si poteva prevedere, riducendo il pagamento
21
della tassa quasi esclusivamente a permessi per motivi di lavoro. Pare restino fuori i
permessi per famiglia, i rinnovi dei permessi dei minori e gli aggiornamenti dei permessi e
delle carte di soggiorno. Tuttavia rimane la tassa di 80 euro per chi lo vorrà rinnovare per un
anno, di 100 per due anni e di 200 euro per il primo rilascio di permesso ce lungo
soggiornante. Questo accomodamento legislativo creerà molti problemi economici,
soprattutto data la scarsa efficienza dei tempi di rilascio dei permessi
•
L’accoglienza dei profughi ha impegnato molto anche l’ufficio immigrati, in quanto si tratta
di una forma di immigrazione completamente diversa da quella che siamo abituati a trattare.
Se nei percorsi normali migratori, lo straniero che arriva ha un progetto per la sua vita e
soprattutto una base dove appoggiarsi ( parenti amici), il profugo non ha programmato il suo
viaggio e non ha basi di appoggio, è solo scappato per salvare la sua vita, il resto lo si deve
tutto costruire, da zero. I richiedenti asilo ospitati a Scandicci sono tunisini, nigeriani e del
Ciad . Tutti provenienti dalla Libia a parte i tunisini. A pag. un resoconto più specifico sulla
storia che accompagna il loro arrivo, che merita appunto un attenzione mirata in quanto
molto particolare.
•
Infine il triste evento avvenuto il 13 dicembre, ovvero l’assassinio dei 2 lavoratori senegalesi
in Piazza Dalmazia e il ferimento di altri 3, uno sempre in Piazza Dalmazia e gli altri due al
mercato di San Lorenzo. La cosa ha coinvolto emotivamente sia l’ufficio immigrati che il
Comune di Scandicci, presente alla manifestazione del 17 dicembre con il Gonfalone del
Comune. L’assassinio è avvenuto su ispirazione di ideali folli di stampo xenofobo e razzista
( la convinzione che l’essere umano si divida in razze e quindi la classificazione per merito
di queste presunte razze, sia per colore della pelle che per religione) ed ha avuto come
obiettivi persone con la pelle nera…. semplicemente persone con la pelle nera,
indipendentemente da qualsiasi fosse il loro status, condizione giuridica o altri motivi pur
sempre ingiustificabili da essere considerati come moventi per uccidere. E ciò è avvenuto a
Firenze, e non in una grandissima metropoli. Quanto basta per capire il lavoro per insegnare
il rispetto è ancora lungo e articolato. Il nostro ufficio svolge un ruolo importante da questo
punto di vista
22
utenze ufficio
4400
4552
4241
4401
4151
3658
3213
2228
2280
1874
975
1192
514
278
anno
1998
anno
1999
anno
2000
anno
2001
anno
2002
anno
2003
anno
2004
anno
2005
anno
2006
anno
2007
anno
2008
anno
2009
anno
2010
anno
2011
Come già accennato la frequenza annuale rimane costante, le varianti di presenza annuale (grafico
in alto) e mensile (grafico in basso) dipendono esclusivamente dagli eventi in atto. L’alta frequenza
di gennaio 2011 è scandita dal periodo di preparazione dei moduli telematici per le domande di
decreto flussi, il primo che ha consentito l’ingresso in Italia per motivi di lavoro da dicembre del
2007.
utenze mensili 2011
616
364
416
383
335
341
311
334
306
312
264
169
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre Dicembre
23
Nonostante le nazionalità maggiormente numerose che frequentano l’ufficio siano quasi sempre le
stesse nel corso degli anni ( e corrispondenti con quelle maggiormente presenti anagraficamente),
tuttavia vanno rilevati cambiamenti interessanti in base al numero dei frequentanti.
nazionalità utenti
Nigeria
1%
altri
12%
Albania
20%
Colombia
1%
Ecuador
Romania
1%
1%
Cina
2%
Filippine
2%
Bangladesh
2%
Egitto
2%
Moldova
2%
Perù
15%
Senegal
3%
Marocco
11%
Sri Lanka
3%
Ucraina
5%
kosovo
6%
Italia
10%
Un anno fa pensavamo che il numero degli utenti di nazionalità albanese andasse progressivamente
assottigliandosi perché ritenuti ormai per la maggior parte una comunità storica che ha compiuto i
passi per non dover più preoccuparsi di problemi legati alla propria permanenza legale.
Invece l’alto numero di cittadini albanesi che hanno frequentato il nostro ufficio rivela il contrario.
Ad un analisi più attenta si può notare che molti cittadini albanesi hanno effettuato richieste legate
al permesso senza scadenza o alla cittadinanza, confermando un po’ ciò che pensavamo, ma il
motivo principale della frequenza così alta è probabilmente dovuto alla cancellazione del visto di
entrata per turismo dal 1 gennaio 2011 per i cittadini albanesi.
In poche parole dal primo gennaio per entrare per turismo in Italia al cittadino albanese è stato
sufficiente avere il passaporto valido, niente più trafile all’ambasciata per giustificare la propria
intenzione di viaggio dunque, e l’entrata per turismo ha indotto qualcuno a tentare coesioni familiari
previste per legge, abbreviando i tempi di attesa lunghissimi di un normale ricongiungimento
familiare (vd pag) .
24
Nazione Richieste
Albania
845
Perù
640
Marocco
477
Italia
433
Kosovo
239
Ucraina
193
Sri Lanka
117
Senegal
105
Moldova
90
Egitto
79
Bangladesh
78
Cina
72
Filippine
63
Equador
61
Romania
56
Colombia
55
Nigeria
42
Russia
40
India
39
Enti pubblici
e privati e
associazioni
37
Georgia
30
Brasile
30
Tunisia
29
Costa
d'Avorio
27
Camerun
20
Algeria
18
Cuba
17
Etiopia
14
Eritrea
13
Ciad
12
Benin
11
Guatemala
11
Honduras
11
Dominicana
Iugoslavia
(Serbia e
Montenegro)
Togo
Pakistan
Somalia
Armenia
Bielorussia
Iran
Mexico
Turchia
Inghilterra
Corea del
Nord
Salvador
USA
Cile
Congo
Israele
Mauritius
Madagascar
Giappone
Bolivia
Bulgaria
Guinea
Australia
Austria
Thailandia
Polonia
Croazia
Slovacchia
Altro
Angola
Argentina
Uzbekistan
Burkina faso
El Salvador
Cambogia
Libano
Libia
Capo Verde
Spagna
Canada
Taiwan
Oman
11
9
8
7
7
7
6
6
5
5
5
5
4
4
3
3
3
3
3
3
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
Prime 5 nazionalità più
numerose nel
2010
Nazione
Perù
Albania
Italia
Marocco
Kosovo
Richieste
745
728
661
535
226
Prime 5 nazionalità più
numerose nel
2009
Nazione
Italia
Albania
Perù
Marocco
Ucraina
Richieste
791
754
611
516
175
Prime 5 nazionalità più
numerose nel
2008
Nazione
Albania
Perù
Italia
Marocco
Ucraina
Richieste
922
641
541
482
221
25
•
Molte le frequenze da parte di cittadini peruviani e marocchini, ormai diventati due
nazionalità stabili nel Comune di Scandicci, mentre sono poche le frequenze dei cittadini
cinesi, nonostante siano una delle nazionalità la cui presenza numerica è aumentata di più in
percentuale rispetto all’anno precedente. Da evidenziare in questo caso che molti utenti
cinesi sono venuti accompagnati da mediatori (quasi sempre gli stessi) di propria fiducia,
per cui è possibile che abbiano sviluppato un sistema autonomo affidato a mediatori cinesi e
commercialisti italiani, per sbrigare le pratiche inerenti al permesso di soggiorno. Niente di
male in tutto ciò, se non una presunta sfiducia rispetto al servizio pubblico, forse causata
anche dalla difficoltà di comunicazione.
•
Come ogni anno va specificato che il numero delle nazionalità non rappresenta il numero
effettivo degli utenti, infatti in molti casi si tratta delle stesse persone che richiedono
informazioni diverse o ritornano più volte per seguire l’iter della stessa pratica. Sono state
quindi contate tutte le presenze allo sportello perché ogni volta si è trattato di risposte su
problemi diversi o su modifiche e integrazioni sulla stessa pratica in corso
•
E’ inclusa nel grafico la voce “ enti pubblici privati e associazioni” che chiaramente non
fanno riferimento alla nazionalità dei richiedenti ma alla fonte della richiesta di
informazione. In particolare, per enti pubblici si intendono le Pubbliche Amministrazioni dei
Comuni più o meno limitrofi che con le nuove normative, non hanno sempre gli strumenti
per affrontare le problematiche dei residenti stranieri. Per le associazioni, gli enti privati e gli
uffici immigrati di altri Comuni, non si tratta tanto di richieste di informazioni, quanto uno
scambio di opinioni per capire come muoversi in determinati contesti
26
Come ogni anno, le consulenze fornite e registrate nel database dell’ufficio sono state suddivise per
argomento, ed in particolare in macrocategorie di richiesta. Per macrocategoria si intende
l’argomento generale della consulenza. Ogni macrocategoria è stata a sua volta suddivisa in
categorie più specifiche attinenti comunque alla materia di riferimento. Tuttavia va precisato che la
suddivisione delle macrocategorie è risultata molto difficile quest’anno in quanto le sfaccettature
presenti in ogni caso ed in ogni pratica avrebbero richiesto una classificazione più dettagliata, per
questo ci siamo limitati ad una suddivisione essenziale cercando di spiegare argomento per
argomento le caratteristiche che lo hanno contraddistinto.
Nel grafico sottostante è possibile vedere le percentuali di macrocategorie trattate nell’ufficio
macrocategorie
Scuola Casa
1% 0%
Lavoro
2%
Consulenza legale
8%
P.S. e Visti
60%
Iter pratiche
13%
Rapporti con la
Pubblica
Amministrazione
16%
Macrocategoria
P.S. e Visti
Rapporti con la Pubblica
Amministrazione
Iter pratiche
Consulenza legale
Lavoro
Scuola
Casa
Richieste
2440
684
551
352
65
42
17
L’ufficio immigrati è diventato ormai definitivamente un luogo dove ci si occupa in gran parte delle
problematiche che interessano il permesso di soggiorno. Le relazioni annuali rilevano come da
diversi anni l’argomento più trattato sia proprio questo. Se poi consideriamo che l’argomento legato
all’iter delle pratiche riguarda proprio l’analisi e i percorsi di molte istanze legate all’ottenimento o
al rinnovo del permesso possiamo decretare che per ben oltre il 70% delle consulenze riguardano
proprio questo. L’alta richiesta legata ai Rapporti con Pubblica Amministrazione è dovuta al grosso
interesse che ormai si è sviluppato attorno al certificato idoneità alloggio, documento purtroppo
importantissimo, che per legge adesso può rilasciare solo il Comune, e che è indispensabile per i
ricongiungimenti familiari, per l’estensione del permesso ce lungo soggiornante alla famiglia, ma
anche per la semplice ricerca di lavoro. In crescita anche le domande relative all’ottenimento della
cittadinanza italiana
27
•
Permessi di Soggiorno e Visti
Rinnovo del P.S.
Carta di Soggiorno
Ricongiungimento
familiare
aggiornamento
Invito formale
coesione familiare
Regolarizzazione
956
595
P.S. e Visti
60%
418
189
138
76
68
Rinnovo del permesso
Quasi mille consulenze legate a questo argomento. E’ un passo obbligato per ogni cittadino
straniero non comunitario e quindi importante. Il sistema è rimasto invariato da anni. Compilazione
del modulo con tutti gli allegati necessari ( è qui che noi facciamo la nostra parte, ed è un input
molto importante perché è in base a come si imposta la richiesta di rinnovo che poi la pratica va a
buon fine), spedizione del modulo alla posta, ottenimento dalla posta di ricevute ed un
appuntamento alla questura per il controllo dei documenti e fotosegnalamento e quindi nuovo
appuntamento in questura per il ritiro del permesso rinnovato. Nonostante l’impegno e una certa
elasticità migliorata nel tempo dalla Questura di Firenze, ci vogliono minimo 4 mesi per avere il
documento rinnovato, e ciò influisce enormemente su eventuali progetti di viaggio, spostamenti ma
anche progetti di lavoro a altro. Il problema del permesso scaduto con ricevuta di rinnovo è ancora
una grossa causa di disagi negli spostamenti attraverso le frontiere, nei rapporti con alcune
istituzioni e mondo del lavoro.
Carta di soggiorno
Si tratta del “permesso di soggiorno ce lungo soggiornante” che si può avere dopo 5 anni di
regolare permesso di soggiorno e se si dispone di un reddito sufficiente e di una residenza. Lo si
può anche estendere alla famiglia se il reddito è sufficiente per tutti e se la casa risulta idonea. A ciò
si è aggiunto l’obbligo del test di italiano. Un passaggio in più importante ma che fa perdere molto
tempo. L’ufficio fa la prenotazione on line, l’esame viene poi fissato entro 30 gg e conseguito
presso la scuola Beato Angelico di Firenze. Solo se l’esame viene superato si ha diritto ad ottenere
l’agognato documento, anche in presenza di tutti gli altri requisiti idonei. I più penalizzati in questo
caso sono gli anziani, che essendo a carico dei figli faticano ad imparare la lingua italiana.
Ricongiungimento familiare
Rimane l’unico meccanismo che consente l’entrata regolare in Italia a lungo termine senza numero
chiuso. Tuttavia resta un percorso difficile che richiede molto tempo. L’iter è sempre il solito da
qualche anno. L’utente si presenta all’Ufficio Immigrati che gli fornisce una lista personalizzata di
documenti da preparare, l’utente prepara tutti i documenti e quando li ha pronti torna in ufficio per
trascrivere tutta la domanda sul modulo on line. Il modulo viene inviato elettronicamente alla
Prefettura che a sua volta convoca il richiedente per il controllo effettivo dei documenti. I numeri
danno l’idea della difficoltà del percorso. Per 85 ricongiungimenti effettuati sono state necessarie
oltre 400 consulenze. A ciò si aggiungono i lunghi tempi di risposta, la Prefettura infatti al momento
risponde dopo oltre 5 mesi dall’invio della domanda.
28
Aggiornamento
Aumentano le richieste di aggiornamento perché aumentano i possessori di carte di soggiorno,
questa pratica infatti viene effettuata soprattutto da questi, e quasi sempre a causa di una nascita di
un figlio o perché si deve cambiare la foto. Peccato che anche questo passaggio viene fatto
attraverso la spedizione del modulo postale e che quindi richiede la solita spesa di 72 euro più il
tempo perso per gli appuntamenti in questura.
Invito formale
Sono aumentate sensibilmente le richieste legate a questo argomento. La maggior parte di queste
richieste sono state presentate da cittadini del Nord Africa e dell’Africa centrale regolarmente
presenti nel tentativo di fare entrare i propri amici o parenti in Italia (soprattutto in seguito ai
disordini politici che si sono verificati in questi paesi) . Molte richieste anche per il sud america, in
particolare il Perù. Pochissime di queste richieste vanno a buon fine perché le ambasciate italiane
che devono rilasciare i visti per turismo, solo su questo argomento hanno la piena discrezionalità e
anche l’ordine di bloccare più entrate possibili. L’entrata per turismo infatti ancora rappresenta una
delle prime cause di presenza irregolare in quanto chi entra per turismo ha scarsissime possibilità di
mantenere regolare la propria presenza oltre i tempi concessi. L’eccezione riguarda solo i parenti
sino al 2° grado di cittadini italiani e chi ha il coniuge regolarmente presente, impossibile restare in
Italia se non ci sono queste due requisiti, neanche se c’è una proposta di contratto di lavoro.
Coesione familiare
Aumentate molto le richieste legate alla coesione familiare. Si tratta di quasi esclusivamente
cittadini albanesi. La coesione familiare ( o ricongiungimento familiare in deroga), è una possibilità
prevista dalla legge sull’immigrazione che concede la possibilità a chi è stato presente regolarmente
anche per poco tempo, di ottenere un permesso per motivi familiari se il familiare presente in Italia
( coniuge, figlio o genitore) possiede i requisiti necessari ( reddito e alloggio). Di questa possibilità,
come già accennato, ne hanno approfittato soprattutto i cittadini albanesi facendo arrivare la propria
moglie o marito per turismo ( dal momento che è stato abolito per loro il visto per turismo) e
approfittando della loro presenza temporanea regolare per richiedere il permesso per motivi
familiari, saltando in questo modo il lungo percorso previsto da una normale richiesta per
ricongiungimento familiare.
Poche invece le richieste legate al tema della regolarizzazione. Si tratta perlopiù di tentativi di
recupero di vecchie domande dell’emersione dal lavoro irregolare ( detta anche sanatoria) varata nel
settembre del 2009, il fatto che sia passato così tanto tempo non deve meravigliare troppo, è
capitato che per vari motivi sia stato necessario attendere anche due anni. In qualche caso invece si
è trattato di persone che stavano per sconfinare nell’irregolarità e che cercavano un pretesto per non
diventare irregolari. Non sempre i casi di queste persone hanno avuto epiloghi positivi.
29
•
Iter Pratiche
Iter
pratiche
13%
decreto flussi
sportello unico
(ricongiungimento)
portale immigrazione
411
103
37
Come abbiamo già detto in precedenza, questa categoria di consulenze potrebbe essere accorpata
alla precedente in quanto riguarda sempre permessi di soggiorno e pratiche di ricongiungimento. Le
due voci “Sportello unico” e “Portale immigrazione” riguardano quasi esclusivamente richieste di
informazioni circa le proprie pratiche, nel primo caso quella del ricongiungimento familiare, per la
quale noi possiamo accedere sia on line o telefonando direttamente alla prefettura per capire i tempi
di risposta o i motivi di un mancato recapito della lettera di convocazione ( a volte è proprio un
cognome non leggibile al campanello o alla cassetta postale ad essere la causa primaria ), mentre la
seconda riguarda la sicurezza che il permesso rinnovato sia già giunto in questura, e anche questo lo
possiamo vedere on line.
Decreti flussi
Questa voce merita un approfondimento. A fine anno 2010 è stato varato il decreto flussi per circa
98.000 posti di lavoro. Si tratta del primo decreto flussi per nuove entrate di lavoro dal 2007. Le
richieste per fare entrare lavoratori stranieri erano possibili solo tramite computer, mediante lo
scaricamento di un programma fornito dal ministero dell’interno. Dal momento che si tratta di un
decreto flussi si da per scontato che il lavoratore convocato non sia presente in Italia, per cui il
datore di lavoro aveva il compito di preparare la domanda compilata al completo ( dati del
lavoratore, del datore di lavoro e tipologia di contratto proposta), e inviarla a partire dal momento
esatto indicato dal governo con un click al computer. Le domande prese in considerazione venivano
valutate come prima istanza in senso cronologico di arrivo e poi nel contenuto della proposta.
I click days sono stati 3, seguendo una suddivisione sistematica della presentazione delle domande
per i 98.000 posti di lavoro:
-
il 31 gennaio dalle ore 8 del mattino è partito il primo click day per 20 paesi non europei che
hanno stipulato degli accordi bilaterali con l’Italia. Per i cittadini di questi paesi è stato
definito una quota minima a disposizione del paese indicato ( Albania 4000 posti, Tunisia
1500 etc) per qualsiasi tipo di lavoro. Posti a disposizione 52.080.
-
il 2 febbraio, alle ore 8 del mattino partiva invece l’invio delle domande per tutti i cittadini
di nazionalità non contemplate nel primo click day, ma solo per contratti di lavoro
domestico o assistente familiare. Per questa domanda i posti a disposizione sono stati 30.000
-
il 3 febbraio, sempre dalle ore 8 del mattino è partito il click day per chiedere la possibilità
di convertire i permessi di soggiorno da studio in lavoro, o per convertire carte di soggiorno
di cittadini stranieri residenti in altri paesi europei in permessi di soggiorno italiani, il tutto
sempre tramite una proposta di lavoro. In questa fase erano disponibili 16.000 posti di
lavoro.
30
In tutto sono state inviate oltre 406.000 domande, e questo per far capire la difficoltà nell’aiutare a
organizzare una preparazione di domanda. Il mese di gennaio è stato utilizzato spiegando alla gente
come funzionava il programma per fare le domande e dando consigli per come organizzarsi.
Nella Provincia di Firenze le domande accolte del primo click day riguardano quelle arrivate entro i
primi 40 secondi, mentre nel secondo addirittura quelle arrivate entro i primi 7 secondi ( un po’ più
diluito nel tempo il 3° click day in quanto ha normalmente meno richiedenti). Per capire l’ordine di
arrivo facevano fede anche i centesimi di millesimi di secondo.
I problemi trattati dall’ufficio sono stati di varia natura, per cominciare molti si sono disperati per
non aver scaricato bene il programma ( non era facile da capire e non era prevista una simulazione),
o peggio ancora di non aver avuto una connessione buona al momento della spedizione. In qualche
caso è addirittura deceduto il datore di lavoro qualche tempo dopo aver inoltrato la domanda.
Dopodiché i tempi di risposta, che normalmente sono lunghi, si sono protratti per tutto l’anno ed
ogni domanda è stata valutata in modo molto specifico. La Prefettura convocava il datore di lavoro
e se il contratto era a posto chiedevano la conferma, dopodiché davano il nulla osta da spedire al
lavoratore ( che nella maggior parte dei casi era già qua) per permettergli di tornare nel proprio
paese per prendere il visto per lavoro all’ambasciata italiana e tornare qua. Questo spiega le oltre
400 consulenze richieste sull’argomento.
31
•
Rapporti
con
Amministrazione
la
certificato idoneità alloggio
Cittadinanza
Anagrafe
Rapporti con la Pubblica
Amministrazione
Richiesta contributi
cessione di fabbricato
Iniziative
Ricerca
Pubblica
399
161
53
28
19
14
7
3
Rapporti
con la
Pubblica
Amministr
azione
16%
Questa categoria riguarda principalmente informazioni sui rapporti con alcuni settori dell’
amministrazione comunale ma anche con altre istituzioni. Le uniche due voci degne di nota sono
quelle che appunto hanno richiesto maggiore attenzione.
Certificati idoneità alloggio
Rappresentano ancora una nota difficile della legge sull’immigrazione. Ogni Comune può
rilasciare tali certificati solo sugli alloggi presenti su proprio territorio comunale. Si tratta ancora del
certificato che indica se la casa dove dichiara di abitare il cittadino straniero risulta idonea sia da un
punto di vista alloggiativo che da un punto di vista igienico sanitario, che risponde cioè a
determinati canoni previsti per legge. E’ un documento richiesto sia per trovare lavoro ( è questa la
nota più dolente in quanto rappresenta ancora un elemento di discriminazione del lavoratore
immigrato rispetto a quello italiano), sia per estendere il permesso di soggiorno ce lungo
soggiornante alla famiglia, e sia per fare ricongiungimento familiare. In quest’ultimo caso, con il
pacchetto sicurezza del 2009, la verifica dell’idoneità igienico sanitaria è passata completamente
sotto la competenza dell’Amministrazione comunale, prima era dell’Asl. A Scandicci sono stati
richiesti oltre 100 certificati di questo tipo per il ricongiungimento familiare.
Cittadinanza
Si tratta di una consulenza destinata a crescere perché sono sempre di più i cittadini stranieri che
hanno maturato i requisiti necessari per la naturalizzazione, a partire dai 10 anni di residenza in
Italia, come richiesto tuttora. La maggior parte di queste informazioni riguardano l’elenco dei
documenti necessari da presentare presso la Prefettura per avviare la pratica di cittadinanza italiana,
ma sono molte anche le informazioni richieste da chi ha già avviato tale pratica e si preoccupa del
tempo previsto per vedersi approvare la cittadinanza. A volte sono necessari anche 4 anni per avere
la risposta, un po’ meno per chi la inoltra in quanto coniuge di cittadino italiano, e non è la prima
volta che a qualcuno viene mandata una lettera dalla Prefettura che indica qualche requisito
sbagliato che preclude l’accoglimento della domanda. Spesso si tratta di reddito insufficiente.
Dalla relazione sugli studenti stranieri nelle scuole di Scandicci è possibile rilevare, allo stato
attuale della legge, come aumentano ogni anno i ragazzi che, nati in Italia e sempre stati residenti in
questo paese, si avvicinano alla maggiore età e quindi in grado di poter ottenere la cittadinanza
immediatamente. Infatti, per i bambini stranieri che nascono in Italia, è ancora possibile essere
naturalizzati italiani solo al raggiungimento del 18 anno di età, ed possibile sfruttare questo
32
percorso abbreviato sol per un anno di tempo, e cioè sino al compimento del 19 anno, dopodiché si
rientra nel classico percorso della domanda alla Prefettura con i tempi previsti.
E’ all’ordine del giorno una nuova legge sulla cittadinanza che preveda almeno una facilitazione del
rilascio della cittadinanza a coloro che nascono in Italia. Le proposte sono varie ma vanno tutte
nella stessa direzione, e cioè quella di trasformare lo Ius Sanguinis in Ius Soli. Una di queste è la
raccolta delle firme della proposta di legge “L’Italia sono anch’io”, organizzata da una serie di
associazioni e sindacati che sarà in vigore sino a febbraio dell’anno prossimo. La proposta di legge
richiede sia la cittadinanza italiana per chi nasce da cittadini stranieri presenti da almeno un anno,
sia il diritto di voto alle elezioni amministrative per gli stranieri presenti regolarmente da almeno
cinque anni. Se si concretizza qualcosa delle due proposte si dovrebbe modificare notevolmente (
almeno nei prossimi 3 o 4 anni) anche la tipologia del lavoro di un ufficio immigrati.
•
Consulenza legale
Consul
enza
legale
8%
normativa
diritto del lavoro
Sanità
Tutela dei minori
questioni familiari
clandestinità ed espulsioni
149
129
41
12
11
10
Questa tipologia di consulenze non si riferisce,
come invece potrebbe sembrare, ad una richiesta di
informazioni legate esclusivamente alla legge sull’immigrazione. Molte domande su questa
normativa ovviamente, ma si danno informazioni anche su altri campi, che fanno riferimento ad
altre leggi, e questo non perché possiamo vantarci di aver assunto la parvenza di un ufficio legale o
sorta di difensore civico, ma semplicemente perché la fiducia verso il personale dell’ufficio
immigrati porta spesso gli utenti a parlare di questioni che vanno oltre l’aspetto legale del TU
sull’immigrazione. Si tratta spesso di questioni che si riferiscono anche a contesti di vita
quotidiana. Pur facendo notare agli utenti di non essere degli esperti in ogni questione, tuttavia non
ci sottraiamo al colloquio, al dialogo ( alla fine è proprio questa la forza di questo ufficio), e
cerchiamo di fornire una rete di conoscenze in merito che provi a soddisfare la risoluzione di quasi
qualsiasi problema.
Molte delle richieste che si riferiscono alla normativa vera e propria della legge sull’immigrazione,
vengono inoltrate non tanto da utenti dell’ufficio quanto da operatori e funzionari
dell’Amministrazione Comunale che si trovano ad affrontare un utenza composta anche da cittadini
stranieri. Parlo di anagrafe, servizi sociali, vigili urbani ecc, e visti i cambiamenti repentini degli
ultimi mesi si spiega bene la richiesta.
Da parte degli utenti continua purtroppo la tendenza ad incaricare un avvocato per qualsiasi
motivo. Molti stranieri si sentono comunque insicuri e, per prevenire ogni problema, ritengono
che l’intervento di un avvocato possa garantire la risoluzione del contenzioso. Non ci stanchiamo
mai di ripetere che l’ intervento di un legale va richiesto solo quando si deve intervenire verso un’
ingiustizia o un’ accusa, ma non quando c’è semplicemente da richiedere qualcosa. Capita, ad
esempio, che qualcuno si avvalga di un legale per un semplice ricongiungimento familiare, anche in
presenza di requisiti certi e controllati. In questo ed in tutti i casi simili, l’intervento dell’avvocato
diventa un costo economico, a volte anche veramente esoso e quando il cittadino straniero si
presenta a noi lamentandosi della richiesta di soldi è ormai troppo tardi.
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Diritto del lavoro
Un tipo di consulenze in crescita, perché molti sono gli interrogativi che nascono e si sviluppano nel
corso di un rapporto di lavoro. Da noi si presentano quasi esclusivamente lavoratori e datori di
lavoro che hanno a che fare con interrogativi sul contratto di lavoro domestico. Interveniamo solo
dove riusciamo ad arrivarci, altrimenti chiediamo agli utenti di risolvere il contenzioso da un
sindacato. Spesso sono i lavoratori stranieri che chiedono consigli su come comportarsi per
un’assenza prolungata senza danneggiare il datore di lavoro, oppure datori di lavoro che chiedono
notizie più approfondite sui contratti di soggiorno.
Per il resto su questo tipo di categoria ci sono consulenze generiche, sicuramente le più impegnative
sono quelle legate al campo della sanità, non è infatti la prima volta che si aprono dei contenziosi
tra le circolari sulla legge sull’immigrazione tra il Ministero dell’Interno e quello della Sanità, con
contraddizioni evidenti. A Scandicci riusciamo a risolvere le questioni grazie anche a un buon
rapporto con l’Asl territoriale, tuttavia con Asl di altre zone è capitato di avere dei contenziosi
anche aspri. A rimetterci infatti è la salute degli utenti.
Vi sono riportate anche questioni legate a clandestinità ed espulsione. Si tratta in effetti di cittadini
stranieri irregolari che hanno avuto un foglio di via e che chiedono un consiglio su come
comportarsi. Per tutti, dopo aver chiesto il motivo delle principali difficoltà a affrontare un rientro al
proprio paese, li indirizziamo presso le consulenze legali gratuite messe a disposizione da alcune
associazioni nel centro di Firenze.
•
Casa – Lavoro - Scuola
Scuola
1%
Casa
0%
Lavoro
2%
Meno impegnative tutte le altre tipologie di consulenza ( Casa Lavoro e Scuola) e che potrebbero
rappresentare un campanello di allarme da considerare nel caso aumentassero come argomento di
discussione presso l’ufficio immigrati.
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• Profughi
Un progetto completamente nuovo per l’Ufficio Immigrati e per il Comune di Scandicci. In seguito
ai disordini che si sono verificati nel Nord Africa a partire da gennaio 2011 sono cominciati gli
sbarchi dei profughi nelle coste italiane in particolare a Lampedusa. A causa dell’intensificarsi del
fenomeno, molti Presidenti regionali hanno offerto la disponibilità ad accogliere un determinato
numero di profughi chiedendo aiuto ai Comuni. La Toscana ha accolto oltre 1500 profughi,
distribuendoli in vari Comuni. A Scandicci sono tuttora accolti 14 richiedenti asilo (3 tunisini, 3
nigeriani e 8 di nazionalità del Ciad). A parte i tunisini, che sono arrivati direttamente con le barche
dalla Tunisia, tutti gli altri provengono direttamente dalla Libia, dove hanno dichiarato di vivere e
lavorare sino al momento della partenza.
Il quadro attuale si è determinato nel modo seguente
Ai primi di aprile, la Protezione Civile invia a Scandicci 6 giovani tunisini. Il di un’ondata di
giovani arrivati dalla Tunisia in seguito ai disordini contro l’allora Presidente Ben Ali. I 6 vengono
ospitati nel centro di accoglienza di Scandicci “Casa Mamma Margherita” diretto dal parroco Don
Tarcisio.
In quel periodo, il Governo, in rotta con l’Europa accusata di non collaborare abbastanza di fronte
ad un’emergenza che coinvolge solo l’Italia, esegue un atto unico nella storia dell’immigrazione in
Italia. Salta completamente tutto il percorso della richiesta di asilo politico e della verifica della
sussistenza dei requisiti per rimanere in Italia regolarmente, e con un decreto straordinario concede
a tutti i tunisini arrivati in Italia sino a 5 aprile ( e non oltre) un permesso di soggiorno per motivi
umanitari e addirittura un titolo di viaggio a sostituzione del passaporto.
Per la cronaca, il permesso di soggiorno per motivi umanitari viene normalmente rilasciato solo
dopo che una commissione ha valutato la storia del richiedente asilo. A chiunque abbia un permesso
per motivi umanitari non viene riconosciuto il titolo di viaggio in quanto può richiedere e ottenere
un passaporto dall’ambasciata del proprio paese. Il decreto emanato dal Governo salta a piè pari
tutti questi passaggi.
L’obiettivo è presto detto. Fare in modo che i tunisini possano attraversare la frontiera e raggiungere
eventuali parenti o amici anche in Francia.
La soluzione fa il suo effetto; a Scandicci 3 dei tunisini ospiti partono per altre mete
Appena saputo della partenza dei 3 tunisini, la Protezione Civile invia 3 nigeriani. Questi non
rientrano nel decreto emesso dal governo. A loro viene accordata la richiesta di asilo politico e
l’attesa che si metta in moto la macchina burocratica per riconoscere loro lo status di rifugiato
oppure no.
A luglio, con l’intensificarsi degli sbarch, ,vengono inviati altri profughi. 6 del Ciad, che vengono
messi direttamente in un Bed and Breakfast dalla Prefettura a Scandicci. I primi di agosto invece
vengono spostati altri 2 del Ciad da un centro di accoglienza di Montelupo a Scandicci a causa di
incomprensioni con altri profughi nello stesso centro. Gli ultimi due arrivati sono ospitati a
Mosciano da una casa di proprietà della Parrocchia di Vingone.
Viene firmato un protocollo di intesa tra Comune e Prefettura che determina le misure organizzative
dell’accoglienza secondo la procedura attualmente in vigore in Italia ( progetto SPRAR). Al
protocollo partecipano pure:
35
-
-
le due parrocchie per tutto ciò che riguarda il vitto e l’alloggio,
l’Arci in quanto conduttore dell’Ufficio Immigrati per tutto ciò che riguarda
l’organizzazione con il territorio ( pocket money mensile, abbonamento Ataf per gli
spostamenti, la tutela legale come preparazione all’incontro con la Commissione che
valuterà il loro status di rifugiati, i contatti con la questura per la richiesta dei permessi di
soggiorno per “richiesta asilo politico”, nonché tutte le spese relative alla mediazione
linguistica e altre spese eccezionali che si verificano nell’accoglienza).
Al Progetto accoglienza partecipa pure l’associazione Arco organizzando a titolo volontario
lezioni di italiano per tutti.
Il progetto prevede la copertura finanziaria della Prefettura
Si stanno affrontando poi le difficoltà classiche in casi in accoglienza di questo tipo, prima fra tutte i
malesseri degli ospiti. I giovani manifestano l’urgenza di lavorare, di essere utili, di spostarsi e
comunque di essere più autonomi possibile, ma la legge prevede che almeno nei primi sei mesi di
presenza, il richiedente asilo non può esercitare alcuna attività lavorativa. Solo se supera i sei mesi
senza che la commissione abbia valutato la storia del richiedente, allora ha la possibilità di lavorare.
A ciò si aggiungono le difficoltà a capire i tempi di rinnovo e rilascio dei permessi di soggiorno.
Di recente è stata creata una Commissione Territoriale a Firenze per l’analisi delle storie dei
richiedenti asilo. Sono già state fatte delle convocazioni e sei del Ciad hanno avuto l’audizione tra il
9 e il 23 di gennaio del 2012.
Degli altri presenti, solo due nigeriani sono stati convocati dalla Commissione di Foggia ( dove
avevano presentato la domanda di asilo politico al momento dell’arrivo), che ancora non ha
comunicato alcunchè
I problemi da affrontare nel 2012 consisteranno nel rendere i profughi più autonomi possibile nel
caso di riconoscimento del loro status di rifugiati ( in tal caso infatti uscirebbero dal progetto e non
avrebbero più diritto all’accoglienza assistita), oppure nel caso che fosse rigettata la loro domanda
di asilo politico, convincerli ad affrontare il viaggio di ritorno in quanto altrimenti rimarrebbero
irregolari. In questo caso possiamo avvalerci anche di un progetto regionale ( progetto Nirva) che
prevede un piccolo rimborso da portare nel rimpatrio.
CONCLUSIONI
I due eventi innovativi che hanno impegnato l’Ufficio Immigrati nel 2011 sono stati senz’altro il
decreto flussi e il progetto di accoglienza dei profughi. Due eventi molto diversi tra se che hanno
però un filo comune, quello della speranza in un futuro migliore delle persone coinvolte.
Anche la percezione della crescente crisi economica ha influito sull’operato dell’Ufficio, ed in
particolare ha intensificato un clima di insicurezza che ha coinvolto soprattutto il cittadino straniero
già presente regolarmente. Insicurezza che si è espressa nel disperato tentativo di non perdere quel
minimo di stabilità ottenuta sul territorio italiano, frutto di un lungo percorso conquistato tappa per
tappa.
Rimane elevato il tempo investito da ogni cittadino straniero per far fronte al mantenimento della
propria presenza legale e per far fronte a tutti i passaggi burocratici in merito. E’ il momento di
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intervenire semplificando alcune norme e rendendo più fluida e gestibile l’organizzazione
dell’inserimento sul nostro territorio da parte dei cittadini stranieri.
Oltre alle consulenze riportate e suddivise per argomento, l’Ufficio Immigrati ha seguito altre
attività anche se più indirettamente. In particolare sono state offerte consulenze specifiche per lo
svolgimento corretto di determinati progetti che hanno visto impegnati in prima persona cittadini
stranieri non europei, ed in particolare
- Continua il servizio di interpretariato e traduzione a disposizione degli
operatori dei Comuni della Zona Socio Sanitaria Firenze Nord Ovest. Da
alcuni anni questo progetto non è più finanziato dai progetti di zona. Tuttora i Comuni
che ne hanno usufruito maggiormente hanno deciso di finanziarselo per conto. Il
progetto è affidato all’Arci di Firenze.
- Rimane attiva la sinergia con gli sportelli immigrati dei Comuni limitrofi, e con
quelli attivi nella Provincia di Firenze. Lo scopo principale consiste nell’affrontare
problematiche simili secondo un percorso uniforme e coerente
- Continua la collaborazione con il “Progetto Donna” gestito da Nosotras, ed in
particolare rimane attivo lo sportello gestito dalla loro associazione che consiste nel far
incontrare domanda e offerta nel campo del lavoro domestico e assistenza alla persona
- Sono stati creati vari percorsi di formazione allo scopo di interagire,
insegnare e divulgare l’esperienza ultradecennale del lavoro dell’Ufficio
Immigrati del Comune di Scandicci. In particolare sono state tenute docenze
di formazione per l’aggiornamento degli insegnanti, lezioni
all’università nel corso degli assistenti sociali presso il Dipartimento di
Scienze Sociali, sono stati ospitati presso l’ufficio giovani del
Servizio Volontario Civile, stagisti universitari, volontari e tirocinanti accordati con i
Centri per l’Impiego.
- Fornita la consulenza ai progetti ministeriali e regionali
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Rapporto immigrati 2011