ITAL-UIL Sede Nazionale Via Po, 162 00198 Roma Tel 06 852 331 Fax 06 852 33 488/90 E mail [email protected] MINORI E PERMESSO DI SOGGIORNO Roma, 20 marzo 2007 Hotel Nazionale, Piazza Montecitorio a Roma I MINORI ED IL PERMESSO DI SOGGIORNO L’opuscolo che presentiamo oggi è dedicato a tutte le migliaia di cittadini stranieri ed alle loro famiglie che si rivolgono ai nostri uffici, oramai stabilmente dall'11 dicembre 2006, per presentare le istanze di rinnovo dei titoli di soggiorno. La quota sempre più rilevante che i minori figli di cittadini stranieri (ad oggi sono circa il 22% della presenza straniera con la prospettiva che tra dieci anni saranno più di un milione e mezzo) rappresentano nel mondo della scuola e nel nostro tessuto sociale, merita un'attenzione particolare da parte di tutti i soggetti istituzionali. L'iniziativa del Patronato ITAL-UIL, congiuntamente con la UIL e la UIL-SCUOLA è un'ulteriore segnale del nostro costante impegno nella diffusione a tutti i cittadini della conoscenza e della tutela dei diritti di cittadinanza. La legislazione vigente sebbene contenga norme di salvaguardia in favore del minore straniero (come l’impossibilità della sua espulsione, la tutela prevista riguardo il diritto allo studio anche del minore irregolarmente presente, le garanzie previste per la salute e la profilassi), al contempo prevede disposizioni in materia di soggiorno che comportano una reale e concreta difficoltà a realizzare il diritto all’integrità ed al ricongiungimento familiare. L’esperienza che l’ITAL ha maturato come Patronato in questi anni ed in particolare in quest’ultimo anno, che ci ha visto direttamente impegnati nell’attività di assistenza ai lavoratori migranti per il rinnovo dei permessi di soggiorno in virtù del protocollo siglato con il Ministero dell’Interno, ci consente di evidenziare due specifiche problematiche. La prima concerne l’annosa problematica dei REQUISITI RICHIESTI PER IL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE. Se il requisito del reddito può essere generalmente considerato il meno gravoso (salvo i casi che dovrebbero essere sempre affrontati con il comune senso di responsabilità, specialmente per gli stranieri che perdono improvvisamente il proprio lavoro), quello relativo all’idoneità alloggiativa continua a rimanere un vera e propria barriera. Il problema sociale della casa che riguarda l’intera popolazione in Italia, diviene dannoso per un cittadino straniero che vuole soggiornare regolarmente in Italia con i propri familiari. Poter rispettare i parametri stabiliti in modo contorto (ad es. in metri quadri) per concedere l’idoneità, a volte è condizione di regolarità o meno di un minore in Italia. Il secondo aspetto da sottolineare è la norma introdotta dalla legge Bossi-Fini che prevede che IL COMPIMENTO PROPRIO MINORE DELLA PERMESSO REGOLARMENTE MAGGIORE DI ETÀ, SOGGIORNO SOGGIORNANTE PUÒ SOLO RINNOVARE PER AL IL LAVORO SUBORDINATO O PER STUDIO. In tal modo un minore straniero appena divenuto maggiorenne, magari iscritto all’ultimo anno di scuola superiore, si trova a dover scegliere senza indugio e presto il proprio percorso e scelta di vita, con l’ulteriore rischio, se si opta per il rinnovo per motivo di lavoro, della perdita del primo impiego avendo poi a disposizione solo sei mesi per ricercare una nuova occupazione pena cadere nel magma dell’irregolarità, vista la flessibilità del mercato del lavoro. Nel nuovo impegno verso i cittadini stranieri l’ITAL può anche fare riferimento all’esperienza dell’estero, dove da più di 50 anni noi siamo stati punto di riferimento per i minori. Le massicce ondate migratorie che hanno interessato il nostro Paese fino agli anni Ottanta e le difficoltà di inserimento che hanno subìto milioni di connazionali possono fungere da monito e da stimolo per mettere in campo politiche che promuovano un’integrazione di successo. Il recente annuncio fatto dal Governo della riforma del Testo Unico, che dalle prime anticipazioni almeno in parte risolve le questioni sollevate, non può che sollecitare da parte nostra la richiesta di accelerare il più possibile i tempi previsti per la discussione della nuova legge.