Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB Milano Trimestrale Pavoniano N° 1/2014 ANNO LIX GENNAIO - MARZO Padre Pavoni 3 L’ABC della crescita 6 Giopav 19 Pavonia news 2 Editoriale 4 Fatti e persone 16 Ex Allievi 22 ✔ 528 pagine con un ricchissimo e inedito apparato iconografico a colori ✔ Immagini a piena pagina e particolari ✔ Confezione cartonata con sovraccoperta Pagine: 528 Prezzo: € 59,00 Il leone mostra le due facce della potenza; la scimmia è la maschera del diavolo; il gallo è l’araldo della luce...e altri 40 animali Questo libro racconta il significato simbolico delle numerose e diverse rappresentazioni “zoologiche” che affollano gli edifici sacri e le pagine miniate dell’età medievale: un alfabeto di animali che oggi non sappiamo più leggere. Riscoprirete un linguaggio complesso e misterioso, ispirato ai testi biblici e ai Padri della Chiesa, ma anche alla tradizione classica e alle credenze popolari, che si serve dei simboli e dei segni della natura per parlare delle cose celesti. Riconoscenza 2 3 4 6 7 10 11 12 14 16 19 22 32 Educare alla soda pietà Editoriale Il matrimonio è un’istituzione seria, almeno per la Chiesa Villavicencio: scena di “coleo”, un rodeo ‘tipico’ del luogo EDITORE srl - MILANO Comitato di redazione Alberto Comuzzi (direttore responsabile), p. Gildo Bandolini (coordinatore), Lucia Comuzzi, Franca Galimberti, p. Giuseppe Munaro, p. Raffaele Peroni Redazione e Pubblicità Editrice Via G.B. Niccolini, 8 - 20154 Milano Tel. 02.345608.1 - E-mail: [email protected] Internet Site: www.ancoralibri.it Progetto grafico e Stampa Arti Grafiche Via B. Crespi, 30 - 20159 Milano Tel. 02.608522.1 E-mail: [email protected] Ufficio Abbonamenti Editrice Via G.B. 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Tribunale di Milano - n. 1845 dell’1-2-1950 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB Milano IVA assolta dall’Editore ai sensi dell’art. 74, 1° comma, lettera C, del D.P.R. 633/72 e D.M. 29-12-1989. di Alberto Comuzzi L’ABC della crescita Elogio della Provvidenza Fatti e persone Il 39° Capitolo generale dei Pavoniani Una scelta forte in una società tribolata Svegliate il mondo! Religiosi e Laici insieme Il Signore benedica l’opera delle sue mani! Buon compleanno, Sacchieri! L’intervista a… / Giopav P. In Lodovico Pavoni ed i giovani, oggi Momenti alla Cappuccina Ex allievi Federazione, Monza, Milano, Pavia e Trento Pavonianews Asmara, Brescia, Milano, Roma, Tradate, Trento, Messico, Filippine, Burkina Faso, Spagna e Brasile Nella casa del Padre P. Giovanni Pennati Riconoscenza Educare alla soda pietà Non manca nei Brevi Cenni – prima biografia completa del Pavoni, di cui continuiamo a pubblicare ampi stralci – l’attenzione ai modi usati dal Beato Fondatore nell’educare i giovani che gli erano affidati. Anche oggi, annota p. Mauri – e siamo nel 1899 – si fa “un gran discorrere di educazione e di metodi educativi, anzi si pretende che la vera educazione sia frutto propriamente di questo secolo razionalista e sensuale, che superbamente, ma con terribili rovine ha scosso il dolce e soave giogo della Divina Verità”. Invece, è proprio nella fede vissuta – la soda pietà – la base del sistema educativo di p. Pavoni. A fondamento della sua educazione invece il Can. Pavoni poneva la pietà, quella pietà soda e verace, che al dir dell’Apostolo è utile ad ogni cosa e senza la quale è impossibile si educhi veramente e si formino ottimi costumi. Ogni giorno quindi, anche di lavoro, le orazioni al mattino ed alla sera, l’assistere alla S. Messa, il premettere brevi preghiere ad ogni importante occupazione: nei giorni festivi poi si aggiungevano facili e brevi spiegazioni del Vangelo e del Catechismo, e la Benedizione col SS. E tutto facevasi in comune, perché Maggiore fosse l’edificazione e nascesse quasi una mutua gara nel bene. Anzi a questi esercizii di pietà dovevano intervenire anche gli esterni, specialmente nei giorni di festa pur troppo più pericolosi pei giovanetti scioperati. Così tutta la Pia Casa respirava atmosfera soprannaturale, di cui si accorgevano anche i semplici visitatori, cosicché molti dicevano essere quella il vero asilo della Pietà. E come non lo poteva essere, se il Pavoni stesso era di pietà ferventissima, la quale quasi senza volerlo si trasfonda negli altri? Invitiamo a segnalare al Superiore della Comunità pavoniana più vicina, o al Superiore generale, eventuali “grazie” ottenute per intercessione del beato Lodovico Pavoni 2 Vita 1/2014 Editoriale Il matrimonio è un’istituzione seria, almeno per la Chiesa I l Comitato di redazione di Vita ha deciso di dedicare gli editoriali di quest’anno al tema che papa Francesco ha scelto per il suo primo Sinodo: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. L’importante evento vedrà la Chiesa impegnata in due momenti: l’assemblea generale straordinaria (5-19 Ottobre 2014) e quella generale ordinaria, prevista per il 2015. Le domande che molti si fanno sono: perché la Chiesa annette tanta importanza alla famiglia? Con tutto ciò che accade nel mondo perché il Magistero insiste tanto sul matrimonio? Che cosa può interessare (e che cosa può sapere) il clero cattolico, che è pure celibe, di ciò che accade tra coniugi e tra genitori e figli? Sgomberiamo subito il campo da tanti luoghi comuni e ricordiamo il punto di vista della Chiesa la quale, da sempre, ha difeso l’indissolubilità del matrimonio arrivando a subire persino uno scisma, quello della “Chiesa di Inghilterra”. Gli Anglicani si sono separati dal Papa non a causa di differenze dottrinali, ma perché il successore di Pietro, fedele alla parola di Gesù, non ha assecondato la richiesta di Enrico VIII di sciogliere il suo matrimonio. Il concilio di Trento (1545-1563), pietra miliare nella storia della Chiesa, ha confermato la dottrina dell’indissolubilità del matrimonio sacramentale e ha chiarito che essa corrisponde all’insegnamento del Vangelo. Ai nostri giorni il conci- lio Vaticano II ha ribadito, nella costituzione pastorale “Gaudium et spes”, il principio dell’indissolubilità del matrimonio cristiano spiegando che è fondato sia sotto il profilo teologico sia spirituale. Di fatto, il matrimonio è inteso come una completa comunione corporale e spirituale di vita e di amore tra uomo e donna, che si donano e si accolgono l’un l’altro in quanto persone. Attraverso l’atto personale e libero del reciproco consenso viene fondata per diritto divino un’istituzione stabile, ordinata al bene dei coniugi e della prole, e non dipendente dall’arbitrio dell’uomo: «Questa intima unione, in quanto mutua donazione di due persone, come pure il bene dei figli, esigono la piena fedeltà dei coniugi e ne reclamano l’indissolubile unità». Ciò significa che attraverso il sacramento Dio concede ai coniugi una grazia speciale: «Infatti, come un tempo Dio ha preso l’iniziativa di un’alleanza di amore e fedeltà con il suo popolo così ora il Salvatore degli uomini e sposo della Chiesa viene incontro ai coniugi cristiani attraverso il sacramento del matrimonio. Inoltre rimane con loro perché, come egli stesso ha amato la Chiesa e si è dato per essa, così anche i coniugi possano amarsi l’un l’altro fedelmente, per sempre, con mutua dedizione». Non c’è pontefice che non abbia confermato l’importanza della famiglia anche sotto il profilo della coesione sociale. Un papa universalmente apprezzato come Giovanni Paolo II è autore di quel testo tutt’oggi fondamentale che è l’esortazione apostolica “Familiaris consortio”, pubblicata il 22 novembre 1981 dopo il Sinodo dei vescovi sulla famiglia cristiana nel mondo contemporaneo, nella quale è riconfermato l’insegnamento dogmatico della Chiesa sul matrimonio. Alberto Comuzzi Vita 1/2014 3 L’ABC della crescita Elogio della provvidenza Cari lettori di VITA! La Provvidenza non è argomento di moda. Neppure tra i discepoli di Gesù. Negli ultimi secoli gli uomini si sono sentiti sempre più padroni della storia e artefici delle fortune personali. Oggi, però, il ricco Occidente sta attraversando una profonda crisi dominata dalla paura del presente e dall’incertezza del futuro. Questa stagione in cui si sbriciolano tutte le sicurezze non potrebbe essere l’occasione per riscoprire la Divina Provvidenza? I capitoli di questo libretto, Elogio della Provvidenza, di Mattia Zani, Editrice Àncora, sono piccole finestre che si affacciano su un orizzonte spirituale affascinante e misterioso: riflessioni, aneddoti, brani scelti (da Agostino a Caterina da Siena a Manzoni… al beato Pavoni), profili dei grandi “santi della Provvidenza”, preghiere al Dio provvidente. Sarà questo il libro che ci accompagnerà nei quattro numeri del trimestrale 2014. Non per alienarci dal “principio di responsabilità” che ci vede impegnati nel costruire la nostra storia, ma per abbandonarci anche al “principio della gratuità”, della cura e del dono, categorie di Dio nella sua presa in carico dell’umanità. Nell’ABC della nostra crescita scopriremo il primato di un Dio che ci precede, ci sorregge, ci tiene nella sua mano. Buona lettura! PROLOGO «Una volta fu portata in dono a un Pio Istituto di beneficenza una grossa forma di cacio. Il servo di Dio diede ordine alla suora dispensiera, suor Maria della Carità, affinché lo distribuisse tutto fra le diverse famiglie. La dispensiera distribuì a ciascuna famiglia una discreta porzione, ma ne tenne in serbo una parte per distribuirlo poi all’indomani. Alla sera, il servo di Dio chiamò la dispensiera, e le domandò se aveva distribuito tutta la forma del cacio, e sentendo che no, le diede ordine di far subito una nuova distribuzione del pezzo rimanente, e le soggiunse “che la Provvidenza aveva inviato quel cacio per quella giornata, che il riservare un pezzo per l’indomani avrebbe impedito la Provvidenza di inviarne altro, perché la Provvidenza avrebbe saputo che ce n’era ancora». Il servo di Dio è san Giuseppe Cottolengo. Suor Maria della Carità è la testimone che ha raccontato il fatto. Di fronte a questo gustoso episodio, che cosa ci viene da pen- 4 Vita 1/2014 sare? Probabilmente ci sentiamo in sintonia con il prudente comportamento della suora; mentre ci stupisce, forse ci scandalizza, la sconfinata e «cieca» fiducia nella Divina Provvidenza del Cottolengo. Eppure, come lui, molti altri santi, vissuti in tempi difficili e travagliati, hanno saputo avviare imponenti imprese di carità, grazie alle loro capacità e impegno, ma soprattutto grazie alla incrollabile fiducia nella Provvidenza. Le cause di una eclissi Come mai in questo ultimo secolo si è affievolita la fiducia nella Divina Provvidenza? Le cause di ordine teologico, spirituale, sociale e culturale sono molteplici e complesse. Ne accenno solo alcune. La prima causa è che l’uomo contemporaneo si sente padrone della vita. La vuole gestire in proprio, e quindi ritiene di poter fare William Turner, Nave olandese nella tempesta - 1801 L’ABC della crescita a meno di ricorrere a Dio. Anzi, Dio talvolta è vissuto come antagonista dell’uomo: là dove è presente la mano di Dio, viene annullata la libertà e la responsabilità dell’uomo. Al massimo le donne e gli uomini di oggi ammettono il destino, il fato, il caso, la fortuna o la sfortuna, ma Dio lo lasciano fuori dalla porta. Anche se qualcuno ha scritto che il Destino è il nome pagano della Provvidenza e che la Provvidenza è il nome cristiano del Destino. Una seconda causa è la fiducia illimitata e quasi magica che l’uomo ripone nella scienza. I progressi della scienza e della tecnologia in tutti i campi rendono «superfluo» il ricorso a Dio. È vero che esistono limiti davanti ai quali oggi la scienza si deve fermare. Ma domani questi limiti saranno superati e l’uomo potrà quindi ricorrere sempre meno alla Provvidenza. In un certo senso l’uomo di oggi è homo technicus o technologicus e nella tecnica o nella tecnologia non c’è spazio per l’«ipotesi Dio». Una terza causa è la drammatica domanda che da sempre l’uomo si pone: se Dio è Padre buono e provvidente perché il mondo è attraversato da tanto male? E perché Dio permette la sofferenza innocente? Come si spiegano le migliaia di innocenti vittime di cataclismi? Perché questa disgrazia capitata proprio a una persona così buona? Domande brucianti e scomode su cui avremo modo di riflettere. Una quarta causa è il modo evangelicamente poco ispirato con cui alcuni scrittori sacri o predicatori hanno parlato e scritto della Divina Provvidenza, arrivando a farne quasi una caricatura. O contrabbandando come fiducia nella Provvidenza un certo fatalismo o una passiva rassegnazione. O, peggio ancora, presentando le prove e le disgrazie Johannes Vermeer, Het melkmeisje (la lattaia), ca. 1660, Rijksmuseum, Amsterdam come «provvidenziali» castighi di Dio per spingere alla conversione l’umanità peccatrice. Per cui molti cristiani non vogliono più sentire parlare in modo distorto del Padre provvido. Un’ultima causa a cui faccio cenno. L’uomo di oggi ha molta più fiducia nella «Previdenza» che nella «Provvidenza». Mi riferisco a quella rete di protezione sociale che la nostra società offre alle persone: le pensioni, la sanità, le assicurazioni, il conto in banca. Sono previdenze che garantiscono il futuro. E sono certamente conquiste importanti, una vera benedizione per le persone e le famiglie. I nostri vecchi non avevano queste previdenze per cui dovevano necessariamente porre la loro fiducia nella Provvidenza. Quindi avevano più fede di noi oggi? Forse. Di certo facevano parte del popolo dei poveri che poneva la fiducia non nei propri mezzi, ma solo nel Signore. E per questo erano «beati». Ma le cause accennate, e le molte altre che potremmo elencare, possono spiegare l’eclissi della devozione alla Provvidenza? I credenti possono permettersi di mettere in soffitta la fiducia nella Provvidenza? Credo proprio di no. Probabilmente è arrivato il momento di ricuperare la valenza evangelica della fiducia nella Provvidenza. Quanto mai attuale. Tra l’altro, la grande crisi economica di questi anni ha fatto crollare molte certezze nell’uomo occidentale che si è sentito in balia di forze finanziario-economiche sovranazionali e profondamente corrotte, preoccupate solo del proprio profitto… A chi vogliamo affidare il nostro futuro? Alle incerte e spesso voraci mani degli uomini oppure alle provvide seppur misteriose mani di Dio? Vita 1/2014 5 Fatti e persone Il 39° Capitolo generale dei Pavoniani Pubblicata in data 10 gennaio la lettera di indizione. Temi e note organizzative di un evento in preparazione già da settembre 2013 “O ggi, 10 gennaio 2014, con il voto unanime dei Consiglieri, indico il 39° Capitolo generale ordinario della nostra Congregazione, a norma della Regola di Vita”. È l’inizio della lettera inviata dal Superiore generale ai Provinciali di Italia, Spagna e Brasile e all’intera Famiglia pavoniana, con le indicazioni necessarie per l’organizzazione dell’evento che ogni sei anni convoca insieme i rappresentanti di tutta la Congregazione. Non cambia, rispetto alle ultime due edizioni, il dove ed il quando del Capitolo: si celebrerà, infatti, a Ponte di Legno (Brescia), nella casa della Congregazione in località Zoanno, dove tutti i Capitolari dovranno essere presenti dalla sera di domenica 6 luglio 2014. L’assemblea sarà composta, in primo luogo, da 27 Religiosi: 9 in ragione del loro incarico (“ex officio”), ossia il Superiore generale, i suoi Consiglieri (4), i Superiori provinciali (3), l’Amministratore generale; 18 Religiosi, invece, saranno presenti per elezione. Questi verranno scelti – e qui c’è una L’aula capitolare, come era nel luglio 2008 6 Vita 1/2014 novità – da 7 diverse circoscrizioni: 9 dall’Italia, 3 dal Brasile, 2 dalla Spagna, 1 dalla Colombia, 1 dall’Eritrea, 1 dal Messico/Burkina Faso e 1 dalle Filippine. Per favorire, infatti, una rappresentanza più ampia possibile ed estesa a tutte le Comunità, è stato deciso di suddividere le Province in macro-zone geografiche. Sarà più facile così portare direttamente in Capitolo la voce e l’esperienza di tutti. Questi 27 Religiosi, così designati, costituiscono l’organo legislativo e decisionale supremo della Congregazione, come si esprime la Regola di Vita, e avranno diritto di voto nelle procedure per l’approvazione dei documenti capitolari e l’elezione della nuova Direzione generale. Per arricchire ulteriormente il confronto in assemblea e contribuire all’approfondimento dei temi in discussione, al Capitolo saranno invitati anche 2 Laici per ogni Provincia, ed eventualmente altri Religiosi, con diritto di parola ma non di voto. Anzi; è prevista fin d’ora una sessione aperta a Religiosi e Laici della Famiglia pavoniana, come momento di partecipazione più visibile e vasta. I lavori saranno distribuiti in “sessioni” giornaliere secondo il cronogramma che l’assemblea approverà nella seduta di apertura. Non è quindi stabilita una data di conclusione: dall’esperienza delle ultime edizioni si ricava una durata media di circa tre settimane. Ora tutti sono invitati ad intensificare la preparazione. Una prima serie di contributi e proposte sui temi dei “Percorsi di riflessione”, il documento preparatorio distribuito alle Comunità, è già arrivata al Superiore generale entro la data prevista del 31 dicembre. Entro il 31 marzo è attesa la seconda serie. Le proposte che otterranno maggiore consenso entreranno nello Strumento di lavoro che verrà consegnato ai Capitolari. Il Superiore generale ha chiuso la lettera di indizione richiamando al dovere di pregare per il buon esito del Capitolo. Che padre Pavoni accompagni il cammino della sua Famiglia, sotto la guida dello Spirito Santo e la materna protezione di Maria Immacolata! Una scelta forte in una società tribolata Con la comunità di Villavicencio in Colombia chiudiamo la nostra panoramica sulle realtà della Provincia pavoniana di Spagna Un po’ di storia Il 14 gennaio 2004, p. Vittorio Vitali, fr. Jesús Mateos e due novizi giungono a Villavicencio, città degli Llanos Orientali, nella parte dell’Orinoco colombiano. Obiettivo: dare inizio ad una Comunità pavoniana. Il clima tropicale, la grande umidità ed il caldo rendono difficile il lavoro in una zona culturalmente, economicamente e socialmente piuttosto svantaggiata. Nonostante questo, i Fratelli vogliono dar vita ad alcune attività specifiche pavoniane e far nascere delle vocazioni anche in questa parte difficile della Colombia. Gli inizi sono rivolti alla conoscenza della realtà locale, dedicati soprattutto all’animazione giovanile, ed a porre le radici di una futura presenza continuativa. Nel 2005 accettano la respon- La grandiosa distesa degli Llanos (pianure) orientali sabilità della parrocchia San Marco. La chiesa è formata da quattro pali ed una copertura di lamiera. Spazio assai misero che i Fratelli cercano di ampliare ed abbellire, fornire di tutto quello che è necessario per le celebrazioni ed i Sacramenti. La prima chiesa e la struttura del nuovo “tempio” Vita 1/2014 7 Fatti e persone LE PREOCCUPAZIONI PRIORITARIE Oltre i muri da costruire, è più importante far nascere una Comunità, formare i vari gruppi, creare un Consiglio pastorale,…: aspetti da subito presi in considerazione. Dalle persone coinvolte nella pastorale viene la decisione di iniziare la costruzione della chiesa, con tutti i locali necessari al funzionamento della parrocchia. Prima, però, sorgono delle attività dirette all’educazione dei ragazzi e giovani poveri ed abbandonati. Nel 2006 viene inaugurato il Centro Juvenil Pavo- ni. Propone un’educazione informale attraverso queste offerte: ✔ Aiuto scolastico Il Centro Juvenil, luogo di ampia offerta educativa ✔ Biblioteca virtuale ✔ Ludoteca ✔ Laboratori di arte, sport e cultura spagnoli. La Comunità, inoltre, ospita il noviziato ✔ Corsi professionali,… per la Colombia ed il Messico, momento per far Il Centro è finanziato dalla “Fundación Beato vivere il carisma pavoniano nel concreto a questi Ludovico Pavoni”, creata da benefattori locali e giovani aspiranti. LE OPERE ATTUALI IL CONTESTO Il Barrio Marco Antonio Pinilla è abitato da gente giovane e povera da poco immigrata. I principali problemi sono legati alla povertà, alla mancanza di lavoro o ad un lavoro raffazzonato (ambulanti, piccoli negozianti,…), alla debolezza culturale, spirituale e di valori. Le strade sono per lo più sterrate e l’igiene lascia a desiderare assai. I conflitti familiari sono numerosi e l’alcol pare sia l’unico diversivo per gli uomini, specie al sabato sera. I ragazzi spesso abbandonano la scuola per mancanza di mezzi o per trovarsi un lavoro. Molti di loro cercano la realizzazione personale nell’alcol, nella droga, nelle bande, nella violenza e nella prostituzione. Religiosamente la gente è molto superstiziosa. Il cattolicesimo rischia di essere di facciata e considerato importante per la festa annessa a certi Sacramenti. Abbondano le sette religiose, stregoni e fattucchiere. Il cammino pastorale in questo campo è agli inizi, ma la speranza è presente e nasce dal lavoro positivo con i ragazzi ed i giovani. Sono tre. ✔la Parroquia San Marcos. Ha un buon numero di catechisti. Sono presenti Gruppi di preghiera, di lettura della Bibbia, di pastorale sociale, chierichetti, amici del Pavoni,… In questo modo sta crescendo sempre più la presenza pastorale tra la gente. Per esempio: nel 2012, più di cento bambini/e hanno fatto la prima Comunione e sessanta giovani hanno ricevuto la Cresima. Per una parrocchia di 5.000 abitanti che ha una forte presenza di Evangelici, è una buona riuscita. ✔ Il Centro Juvenil Beato Ludovico Pavoni. Gli educatori sono soprattutto giovani professionisti ed insegnanti, tutti volontari, che si prendono cura dei ragazzi più poveri. Non ci sono numeri di riferimento precisi, ma per l’Aiuto scolastico la presenza giornaliera è di 60/70 bambini. Attività sportive e di gruppo, animate instancabilmente da fr Jesús (secondo da sinistra) IL RAPPORTO CON LA CHIESA In processione per le vie del barrio 8 Vita 1/2014 p. Vittorio Il Vescovo locale ha chiesto ai Fratelli di farsi carico della Parrocchia di San Marcos. È molto contento del lavoro pastorale svolto dalla Comunità in un ambiente tanto difficile. Addirittura il Vescovo ha voluto p. Vittorio come suo consigliere, vista anche la stima dei sacerdoti e religiosi locali per lui ed i Fratelli pavoniani. Fatti e persone LA FAMIGLIA PAVONIANA È animata dai Religiosi della Comunità e da alcuni Laici associati. Il comune lavoro apostolico verte principalmente sulla presenza nei gruppi parrocchiali, negli incontri di preghiera e nel ritiro mensile, in qualche giorno di convivenza annuale con la Famiglia Pavoniana di Bogotà. Caratteristico è un gruppo formato da bambini, chiamato ‘Los amigos de Pavoni’. Settimanalmente si incontrano, pregano, studiano la vita del Fondatore. Anche loro, come gli adulti, hanno un incontro annuale con l’omonimo gruppo di Bogotà. Incontro familiare in occasione della visita del Provinciale QUALE FUTURO? I Fratelli vogliono continuare, approfondendole, le attività già intraprese, sottolineando quelle che sono maggiormente rispondenti al carisma pavoniano: il lavoro con i ragazzi ed i giovani della loro zona. La pastorale vocazionale e la Famiglia pavoniana potranno offrire un maggiore dinamismo con l’acquisizione di nuovi membri, perché da qui sgorga la forza apostolica del futuro. Un impegno che i Religiosi sperano porti i suoi frutti, aggre✔ Cappellania del SENA (Scuola professionale pubblica). Una bella possibilità per essere a contatto con i giovani studenti, soprattutto quelli che hanno bisogno di un sostegno a tutti i livelli, specie circa i rapporti familiari. IL RAPPORTO CON LA SOCIETÀ CIVILE Tutti sappiamo della situazione politica-sociale-economica della Colombia. Il lavoro svolto dai Pavoniani è apprezzato anche in questo ambito civile, soprattutto perché rivolto alla parte più svantaggiata della città. E non è invadente! Di solito la voce più roboante viene da chi ha il potere. Ma quella più vera nasce dalla gente comune che comprende chi sta loro vicino e sa apprezzare chi cammina con loro. gando sempre più altri membri. Infine, la Comunità si sforzerà di essere una testimonianza di povertà evangelica, vivendo con i poveri ed aperta ai poveri (ha deciso, per esempio, di non acquistare l’automobile), specie i ragazzi ed i giovani abbandonati, quelli più cari al cuore di padre Lodovico Pavoni. RELIGIOSOS PAVONIANOS Calle 25 – n. 17 – 18 Este / Barrio Marco Antonio Pinilla VILLAVICENCIO – META (Colombia) / Tel. 86.67.33.60 E-mail: [email protected] CENTRO JUVENIL LUDOVICO PAVONI Calle 25 – n. 17 – 18 Este / Barrio Marco Antonio Pinilla VILLAVICENCIO – META (Colombia) / Cell.: 313.497.58.15 PARROQUIA SAN MARCOS Calle 22 – n. 12 – 10 Este / Barrio Los Maracos Vita 1/2014 9 VILLAVICENCIO – META (Colombia) / Tel: 86.65.04.45 Fatti e persone Svegliate il mondo! Così la “Civiltà Cattolica” titolava sull’incontro di papa Francesco con i Superiori generali. Per noi la parola e le emozioni di un testimone diretto, p. Lorenzo Agosti, nostro Superiore generale N on poteva avere migliore conclusione l’82a Assemblea dei Superiori generali, che si è tenuta a Roma dal 27 al 29 novembre 2013. Nell’Aula del Sinodo, in Vaticano, abbiamo incontrato Papa Francesco, che ha dialogato con noi in modo familiare, rispondendo con cuore aperto alle nostre domande. In quelle tre ore trascorse con lui, la mattina di venerdì 29 novembre, ci siamo trovati bene, ci siamo sentiti a nostro agio, abbiamo sentito il Papa vicino alle nostre inquietudini, abbiamo apprezzato che abbia voluto dedicarci tanto tempo, abbiamo accolto da lui nuovi stimoli e incoraggiamento per il cammino della nostra vita religiosa. E al termine, dopo un breve scambio a quattr’occhi con il cardinale Prefetto della Congregazione della vita consacrata, Joào Braz de Aviz (già arcivescovo di Brasilia e ben conosciuto dai Pavoniani), papa Francesco ha annunciato che l’anno 2015 sarà dedicato nella Chiesa alla vita religiosa. E stata una gradita sorpresa, accompagnata da un lungo applauso da parte dei circa 120 Superiori generali presenti. L’incontro è iniziato puntualmente alle 9.30. «Buongiorno. Grazie per l’invito» ha salutato Papa Francesco. Poi, dopo un momento di preghiera, si è reso disponibile a rispondere alle domande che i Superiori generali, nei due giorni precedenti, avevano preparato e raccolto attorno a cinque argomenti: identità e missione della vita consacrata; la formazione; la fraternità; i religiosi nella Chiesa particolare; le nuove frontiere della missione Il Papa ha parlato quasi sempre in spagnolo. All’inizio un accenno al fatto che Papa Francesco, gesuita, proveniva dalla vita religiosa dopo quasi due secoli. In modo sornione e sorridente Papa Francesco ha chiesto P. Lorenzo saluta papa Francesco, auspicando che possa essere lui a proclamare la santità di p. Pavoni 10 Vita 1/2014 chi era stato l’ultimo Papa religioso. E alla risposta: «Gregorio XVI», ha replicato, sempre facendo finta di ignorarlo: «A quale ordine apparteneva?». Risposta corale, divertita: «Ai Camaldolesi». È stato un modo per creare subito un clima disteso e sereno. Diverse e interessanti le sottolineature – il testo completo del racconto di p. Lorenzo si trova sulla rivista Vita Consacrata n.1-2014 – a partire dalla necessità di uscire verso le periferie: «Gesù non ci ha chiamati per stare chiusi, come in un nido in cui si sta bene ... ma per essere inviati, perché il vangelo cresca». «La vita religiosa è profezia. Siamo uomini e donne che possiamo svegliare il mondo e illuminare il futuro». Trattando del discernimento vocazionale, il Papa ha accennato ai religiosi laici (non «una vocazione a metà strada», ma «una vocazione differente») e - si percepiva che questo argomento gli stava particolarmente a cuore - ha ricordato «i quattro pilastri della formazione: spirituale, intellettuale, comunitaria, apostolica». Dopo un richiamo all’esperienza di Taizé (un polo apostolico impressionante per i giovani, che sono evangelizzati da questa fraternità) il discorso ha toccato, infine, le “frontiere della missione”, tra cui l’educazione. «Il problema è come educare. Sono tre i pilastri dell’educazione: trasmettere conoscenze, trasmettere abitudini buone, trasmettere valori; e, attraverso questi, trasmettere la fede». E ha proseguito: «Non possiamo educare per inerzia ... Come educare un ragazzo che viene da una famiglia distrutta? Come dire Gesù Cristo a questi giovani di una cultura che cambia in continuazione?». Domande pesanti, ma che non devono spegnere la speranza. Prima di impartire la benedizione finale, il Papa ha salutato l’assemblea: «Grazie per quello che fate, per la vostra testimonianza, per i martiri. Grazie anche per gli insuccessi che sapete sopportare bene. Grazie di cuore». Fatti e persone Fatti e persone Religiosi e Laici insieme A Lonigo, nei giorni 1-2 febbraio istituzione; 2014 il 6° Incontro provinciale Quarant’anni rappresentano oggi un tempo “lungo” per una dicono della Famiglia pavoniana in Italia fedeltà, ma non immobilismo. Molte sono state le trasformazioni a cui il CEAL/ UN’ATTENZIONE CAPACE DI RINNOVARSI LP è andato incontro, tutte mirate a continuare l’attenzione e l’amore di Padre Pavoni per i sordi. Così, infatti, si esprimeva un testimone al Processo Informativo: “Se tutti gli allievi vedevano in lui la carità del padre, i sordo-muti specialmente a forza gioiosa del Vangelo periferie dell’umano), dall’omonimo trovavano in lui la tenerezza di una madre” (G. Mazza). nelle periferie dell’umano, libro dell’Àncora su Melville. C’è stata una trasformazione “interna”. La nostra comunità religiosa si è ridotta di religiosi e laici insieme verCentodieci i partecipanti, che numero mentre la presenza dei laici è andatal’incontro via via crescendo. so il 39° Capitolo generale. Così si hanno vissuto con inte-Un dato di fatto, pure il il risultato di una mentalità ecclesiale più matura è celebratoma a Lonigo 6° incontro resse, confrontandosi anche esuadulta, al- che ha aperto laiciFamiglia spazi fino a poco prima totalmente chiusi.da dare al prosprovincialeaidella pavoniacuni suggerimenti del CEAL/LP. chedel all’inizio na italiana.Sono poi cambiati gli obiettivisimo CapitoloQuelle generale luglio erano le priorità P. Magoni illustrato 2014. delha lavoro con il’Evangesordi – diagnosi e riabilitazione precoce, integrazione nella familii gaudium;glia, p. Cantù l’animae evan2 febbraio, si nella scuola nella società Domenica – oggi si sono trasformatepoi, in politiche pubbliche gelica del Fondatore; il sig. Tranfa le celebrava la Giornata della Vita nazionali. Ma i cambiamenti sociali di questi ultimi anni hanno provocato una periferie di trasformazione oggi e il modelloradicale educati-della Consacrata (la “Candelora”): cam-Non è più una “scuola speciale per sordi”, struttura e dell’azione del CEAL/LP. vo sistemico; p. Grigioni l’accompaminando incontro al Signore con le ma un “centro di diagnosi, impianto di protesi, riabilitazione e appoggio pedagogico all’inserimento dei gnamento personale dei processi volampade accese, abbiamo chiesto al sordi nella scuola e nella società, attraverso la professionalizzazione e l’accompagnamento al lavoro”. Ciò cazionali. Il sabato sera ha visto lo Padre di benedire la Congregazione ha richiesto una specializzazione crescente, che ne religiose ha potenziato scrittore Gulisano e l’attrice Stimacon nuove vocazioni e di la struttura riabilitativa con un numeroso corpo di logopediste, e la scelta di una tecnologia di punta a livello miglio mettere in scena lo spettacorafforzare il contributo laicale alla riabilitativo, l’impianto cocleare. Il lavosvolto ha dato– buoni promuovendo nei sordi e nelle loro famiglie una consapevolezza sempre lo letterarioroFino all’abisso Il mitorisultati, diffusione del carisma educativo, maggiore dei propri diritti e doveri, per diventare veri cittadini moderno di Moby Dick (Viaggio alle sempre nuovo, del Beato Pavoni. attivi e capaci di partecipazione. Anche a livello ecclesiale la “Pastorale dei Sordi” si è andata perfezionando. Dopo aver organizzato per anni vari incontri di educazione religiosa nella scuola, è passata a un impegno specifico per l’evangelizzazione, la catechesi, la maturazione e crescita nella fede, puntando sulla presenza dei sordi nella comunità cristiana e valorizzandoli come suoi membri attivi (vari hanno il ministero della catechesi per i loro fratelli sordi). Quanto alla Congregazione… dopo l’apertura di Patos de Minas, dopo che molti nostri studenti di teologia hanno vissuto significative esperienze nella catechesi e nella pastorale dei sordi, dopo che la Provincia italiana ha aperto la nuova attività in Burkina Faso… bisogna proprio dire che l’attenzione ai sordi non è venuta meno! E resiste il sogno di un lavoro non solo di promozione umana e di educazione alla fede di questi “piccoli” (qui tra noi, non nel Regno dei Cieli!), ma di attenzione ogni giorno più profonda, per amarli “come la pupilla del nostro proprio occhio” e prenderci cura di loro possibilmente “con la carità del padre e con la tenerezza di una madre”! p. Giuseppe Rinaldi L ONLUS apas ASSOCIAZIONE PAVONIANA DI SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE Via B. Crespi, 30 - 20159 Milano Per informazioni: Tel. 0269006173 e-mail: [email protected] 14 Vita 3/2013 www.pavoniani.it Aiutaci ad aiutare... Chi volesse destinare degli aiuti alle attività pavoniane del Brasile, dell’Eritrea, del Messico, del Burkina Faso e delle Filippine lo può fare attraverso l’A.PA.S. (Associazione Pavoniana di Solidarietà) Onlus. Possiamo assicurarti che il tuo contributo arriverà integro al destinatario, senza spese di gestione. Ti verrà inviata la ricevuta dell’avvenuto versamento. Puoi destinare il 5 PER MILLE delle tue imposte riportando sul CUD il C.F. dell’A.PA.S. 97252070152 DATI BANCARI E POSTALI: Conto Corrente Postale 13858469 B.P.M. (Banca Popolare di Milano) IBAN IT63F0558401631000000015244 Fatti e persone Il Signore benedica l’opera delle sue mani! Dopo un anno di “rodaggio”, la Provincia pavoniana d´Italia ha inaugurato ufficialmente il “Centre Effatà Ludovic Pavoni” per l´alfabetizzazione, la formazione e la professionalizzazione dei sordomuti «H a fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!» (Mc 7,37) 8 dicembre 2013. A Saaba di Ouagadougou (Burkina Faso - Africa) ancora una volta una pagina di Vangelo è diventata storia di oggi con l’inaugurazione del “Centre Effatà Ludovic Pavoni”, affidato alla protezione di Maria Immacolata. Cinquecento persone hanno condiviso questo momento di gioia e di festa, un segno di speranza nelle “periferie del silenzio”. Oltre a p. Magoni (Superiore provinciale) e a Paola Garbini Siani (presidente dell’Associazione “La Goccia Striscione di benvenuto onlus”), erano presenti il Nunzio apostolico della Santa Sede (S. E. Mons. Vito Rallo), il Ministro dell´Educazione (M.me Koumba Bolly Barry), il Sindaco di Saaba (M.me Josiane Zoungrana), il Vescovo (S.E. Mons. Philippe Ouédraogo, di recente nominato Cardinale da papa Francesco) e il suo ausiliare (S.E. Mons. Léopold Processione d’ingresso e concelebrazione sotto la paillotte 12 Vita 1/2014 Ouédraogo), i due “re” (Moro Naaba) di Saaba e di Ouagadougou, il prof. Celo dell’Università Bicocca di Milano, la corale del quartiere e molti fedeli. Dopo la solenne concelebrazione, ecco il taglio del nastro e la benedizione dei locali del Centro; quindi si è pranzato in gran gala e si sono aperte le danze. Fatti e persone Tra le offerte anche il pane della nostra boulangerie È stato suggellato, così, un patto di buona collaborazione tra l’Opera e il Territorio, con apprezzamenti dalla vita politica, amministrativa e con la sinergia della Scuola Cattolica locale. Soprattutto si è saldato il legame di testimonianza evangelica tra i “Pavoniani” e “La Goccia”: un servizio d’amore compiuto insie- Gemellaggio con scambio di bandiere tra CEAL di Brasilia (p. Rinaldi) e Centre Effata (M.me M. Virginie) me, religiosi e laici, sotto il manto di Maria, di p. Pavoni e di Chiara Lubich. La Provvidenza ha fatto capolino con concreti aiuti finanziari da parte della Conferenza Episcopale Italiana, dall’APAS, dalle Case pavoniane, da Enti italiani e da privati simpatizzanti. Il nunzio, la Ministro dell’Educazione e la presidente de “La Goccia” procedono al taglio del nastro per l’inaugurazione ufficiale del Centro Le tre insegnanti: Valentine, Judith e M. Virginie (direttrice) Ringraziamo il Signore per averci permesso, come Provincia, di recuperare un aspetto del carisma (la pastorale dei sordi), che rischiava di avverarsi per lo più nel solo Brasile. Dalla cui terra, peraltro, è volato a Saaba p. Giuseppe Rinaldi, direttore del CEAL di Brasilia, per profondere consigli alla nascente Scuola per i sordi. Tra il CEAL e il Centro Effatà è nato un gemellaggio didattico, educativo ed affettivo, con relativo scambio di bandiere. P. Flavio, fr. Fiorenzo e Paola hanno toccato con mano che “i sogni, talvolta, si realizzano”, allorquando noi lavoriamo per Dio. Il Signore benedica l’opera delle sue mani! Fr. Fiorenzo con uno dei piccoli sordi La soddisfazione del prof. Celo Vita 1/2014 13 Fatti e persone Buon compleanno, Sacchieri! Celebrati con una serie di iniziative i 50 anni del nuovo Istituto Sacchieri di Montagnana (PD) I giorni 15-16-17 novembre ci hanno visto febbrilmente, ma piacevolmente occupati nei festeggiamenti per il cinquantesimo anniversario della nuova sede dell’Istituto Sacchieri di Montagnana e della presenza dei Religiosi Pavoniani, che nel 1962 ne avevano assunto la direzione educativa. L’apertura ufficiale della “tre giorni” si è avuta venerdì 15 novembre alle 10.00, con la gradita partecipazione del C.F.P. di Trento che, assieme ai nostri ragazzi e ragazze di terza, ha assistito in atrio all’inaugurazione solenne della mostra storico-fotografica dal titolo “Sacchieri fra passato e presente”, al cospetto del sindaco e dell’arciprete del nostro Comune. Suc- 14 Vita 1/2014 Il progetto del nuovo Sacchieri cessivamente i ragazzi hanno animato, come da tradizione, la festa d’autunno, cimentandosi Immagini del convegno in tornei di calcio e pallavolo e in gare culinarie, stupendoci e deliziandoci con bellissime e buonissime torte. La mattinata si è poi conclusa in refettorio davanti ad un appetitoso buffet! Il giorno 16 è stata la volta del momento più “istituzionale”. Alle 16.00, presso la Sala veneziana del castello di San Zeno, si è svolto il convegno dal titolo” Sacchieri: una casa per i giovani”. Attraverso una ricostruzione storica, testimonianze di ex allievi, e letture significative estratte dagli scritti di P. Pavoni, si è riflettuto sul passato per delineare prospettive e visioni future. Il tutto alla Fatti e persone Il giusto riconoscimento all’Orchestra giovanile ed al Maestro Paccagnella presenza del nostro Superiore Provinciale p. G.B. Magoni e delle autorità locali. Alle 21.00 abbiamo avuto il piacere di assistere, in Duomo, al concerto dell’Orchestra giovanile F. Venezze del Conservatorio di Rovigo, diretta dal Maestro Luca Paccagnella. Domenica 17 è stata la giornata conclusiva con la celebrazione della Santa Messa in Duomo, presieduta da mons. Luigi Stucchi, vescovo ausiliare di Milano e amico dei Pavoniani, a cui è seguita una passeggiata commemorativa presso il complesso monastico di S. Francesco, originaria sede dell’istituto Sacchieri. Qui abbiamo avuto I concelebranti con mons. Luigi Stucchi In posa con il Provinciale, una delle classi professionalmente “abilitate” modo di salutare e ringraziare le Suore Clarisse, che attualmente vivono nel convento adiacente la chiesa. E come questa tre giorni si era aperta mettendo al centro i ragazzi, allo stesso modo si è conclusa, consegnando agli ex allievi l’attestato delle qualifiche ed abilitazioni professionali. Buon Compleanno Sacchieri, buon compleanno Religiosi Pavoniani e …altri di questi 50! Elisa Leonardi Vita 1/2014 15 L’intervista a p. Giorgio Grigioni P. Lodovico Pavoni ed i giovani, oggi P. Giorgio Grigioni è il responsabile della Pastorale vocazionale e giovanile della Provincia italiana. Suo compito è vivacizzare le varie Comunità pavoniane in questo campo e far conoscere lo spirito con cui p. Lodovico Pavoni si è avvicinato ai giovani del suo tempo. Gli abbiamo posto alcune domande sul suo impegno attuale Nel 2005 ho assunto la responsabilità della Pastorale giovanile e vocazionale pavoniana d’Italia. Esperienza interessante che può dare discrete soddisfazioni in termini di significatività, di lavoro e di risultati. Bello vedere giovani che poi si impegnano nelle loro parrocchie e danno vita a famiglie cristianamente impegnate. Più difficile il fatto che, soprattutto in questi ultimi anni, non ci siano giovani disposti a fare un ‘salto di qualità’ verso una scelta di vita consacrata pavoniana. Ma bisogna continuare a seminare…. Ti vuoi presentare? Sono p. Giorgio Grigioni, religioso pavoniano dal 1986 e sacerdote dal 1993. Il mio apostolato in Congregazione, fin da giovane, è sempre stato in campo giovanile a vari livelli ed in diverse Comunità: Monza, Lonigo, Tradate e Brescia. Ora mi trovo a Lonigo presso la Comunità della Cappuccina. Il Pavoni ed i giovani. Quanto ha influito sulla tua scelta vocazionale? Fin da bambino ho considerato l’Oratorio quasi una mia seconda casa. Per cui questo mio attuale impegno ha le sue prime radici proprio in questo campo specifico. A Tradate esiste da lunghi anni una Comunità pavoniana, con la quale sono venuto a contatto. Alcuni eventi e, soprattutto, la bella testimonianza di due Fratelli pavoniani mi hanno dato la spinta ad entrare in Congregazione. L’esempio lo ritengo un fatto essenziale nella scelta di vita per un giovane. Quali le tue esperienze ‘pavoniane’ con i giovani? Sono state piuttosto varie, a cominciare da quando ero liceale e partecipavo ai corsi estivi a Susà 16 Vita 1/2014 di Pergine con i ragazzini di quinta elementare. Ricordo con piacere gli anni che ho trascorso a Tradate come Direttore: una via maestra per intessere rapporti ed entrare nel vivo del mondo giovanile. Per me è ancora freschissima l’esperienza di Brescia, con la responsabilità vocazionale ed il lavoro con i giovani. Inoltre ritengo stimolanti e significative le esperienze di campi di lavoro, campi scuola, cammini e pellegrinaggi con i giovani. Sei responsabile della Pastorale giovanile pavoniana. Come e perché questo tuo impegno apostolico? In concreto, cosa viene fatto? Esiste una équipe di pastorale giovanile e vocazionale che periodicamente si riunisce e di cui fa parte almeno un Religioso di ogni Comunità. Compito è animare le realtà locali promuovendo iniziative adatte: incontri di formazione, momenti di spiritualità e di svago, possibilità di accompagnamento personale, partecipazione alle iniziative della Provincia religiosa,… L’équipe provinciale è un organismo deputato alla riflessione sulla pastorale giovanile. E poi organizza attività annuali come: ritiri spirituali a Natale e Pasqua, esperienze L’intervista a p. Giorgio Grigioni estive, la Comminata pavoniana, il GioFest,… Inoltre offre collaborazione per alcuni incontri nelle varie Comunità, quando i Fratelli lo ritengono necessario. Ora vi è un ‘Eremo’ a Lonigo come sede centrale della tua attività. Cosa è, come funziona, cosa propone? È una casa, ricavata dall’ex convento della Cappuccina di Lonigo. Suo scopo principale è coordinare e promuovere in maniera specifica l’azione vocazionale. Attualmente la Comunità, formatasi nel settembre 2011, è composta dal sottoscritto, da p. Delio Donghi e fr. Bruno Paoli. È un luogo per esperienze di spiritualità e discernimento rivolto a ragazzi e giovani. Oltre ad essere sede centrale dell’animazione vocazionale pavoniana, offre incontri di spiritualità e formazione a diverse associazioni parrocchiali, specialmente, ma non solo, del Veneto. Tra le proposte che facciamo, ricordo gli ‘Aperitivi spirituali’ ed i vari momenti di preparazione ai tempi forti dell’anno liturgico. L’aspetto vocazionale è essenziale per la Famiglia pavoniana. Come presentate questa possibile scelta ai giovani? Cerchiamo di partire da discorsi ampi, quali la vita come dono, il progetto di Dio sul mondo e su ciascun uomo. Presentiamo alcuni personaggi biblici particolarmente significativi per approdare poi alla figura di Gesù e di p. Lodovico Pavoni. Parliamo della necessità di arrivare a scoprire la propria vocazione, tenendo presente anche la possibilità di un futuro nella Famiglia dei Pavoniani. La proposta vocazionale vera e propria deve essere fatta all’interno di un rapporto di fiducia e stima reciproca e di un prolungato dialogo personale, altrimenti rischia di essere colta come un modo rozzo per accalappiare persone e può causare la fuga del ragazzo. Carisma pavoniano e mondo femminile. Come vedi questo connubio? Credo non sia possibile, oggi, pensare di proporre incontri di spiritualità ed approfondimento della propria vocazione separando drasticamente mondo maschile e mondo femminile, anche se qualcuno ancora pensa che le nostre esperienze siano delle ottime agenzie matrimoniali. La pastorale giovanile è pastorale vocazionale e la proposta deve essere fatta indistintamente a tutti. Sarà poi compito di ciascun Pavoniano, religioso o laico, diventare compagno di viaggio di qualche giovane particolarmente sensibile ad una proposta vocazionale di speciale consacrazione. Quali le critiche più frequenti che ricevi al riguardo? Mi pare che i Religiosi pavoniani nutrano una discreta stima per le persone che lavorano in ambito vocazionale. In maniera simpatica, ogni tanto qualche Fratello si avvicina e domanda: “Allora, quante vocazioni ci sono all’orizzonte? Dove sono questi giovani Pavoniani?”. Al di là delle battute, ritengo che dietro questi interrogativi ci sia la preoccupazione di un futuro e di un presente privo di rincalzi giovani che possano continuare il bellissimo lavoro che tanti Fratelli hanno portato avanti per anni. Tuttavia penso sia da evitare un atteggiamento di ‘delega’ che lasci ad altri il compito di dire e mostrare quanto sia bello essere figli del Pavoni. Per finire. Un tuo sogno nel campo giovanile pavoniano. Il primo sogno che ho è che nessuno di noi smetta di sognare. Il secondo è quello di vedere Religiosi e Laici sempre meno appesantiti dall’attività che svolgono e sempre più felici per la vita che hanno scelto e per la vocazione che hanno ricevuto. Il terzo… Beh! Una Congregazione giovane per i giovani. E mi permetto di ringraziare tutti i Religiosi più avanti nell’età che per noi (ormai ex giovincelli) sono stati una bellissima testimonianza… vocazionale. Prenota una visita dal sito! È sempre possibile prenotare una visita al Museo semplicemente compilando il modulo presente su w w w. m u s e o t i p o g ra f i c o . i t Il Museo della stampa “Lodovico Pavoni” si trova ad Artogne (BS) in Via Concordia 2 - Cap 25040 - Tel 349 4396589 Giopav Momenti alla Cappuccina Ritiro di Natale 2013 Incontro per i ragazzi della Val Liona anche per il 2014 a Ripresa dell’iniziativa “Aperitivi spirituali” Il pittore e l’ubriaco Sperando di lavorare per qualche giorno, un pittore ambulante sostò in una piccola città. Uno dei suoi primi clienti fu un ubriaco il quale, nonostante la sua faccia sporca, la barba lunga e gli abiti inzaccherati, si sedette con tutta la dignità di cui era capace per farsi fare il ritratto. Dopo che l’artista si era prolungato più del solito, alzò il ritratto dal cavalletto e lo mostrò all’uomo. «Questo non sono io», balbettò l’ubriaco sorpreso, mentre guardava l’uomo sorridente e ben vestito del ritratto. L’artista, che aveva guardato oltre l’esteriore e aveva visto la bellezza interiore dell’uomo, disse pensoso: «Ma questo è l’uomo che potresti essere…». Paul J. Wharton Pastorale giovanile vocazionale Pavoniana Lonigo – Eremo pavoniano La Cappuccina Per metterti in contatto, chiama: p. Giorgio Grigioni [email protected] - cell. 3392237860 Via G.B. Niccolini, 8 - 20154 Milano Tel. 02.345608.1 - Fax 02.345608.66 E-mail: [email protected] Internet Site: www.ancoralibri.it Ex allievi FESTE SOCIALI DELLA FEDERAZIONE Federazione ULTIMO ANNO DI PRESIDENZA Con marzo partirà l’ultimo scorcio di anno in cui l’associazione di Trento riveste la presidenza della Federazione. Ad ottobre vi sarà il cambio e si chiuderanno tre anni di lavoro, ma anche di amicizie rinsaldate e piacevoli appuntamenti. In questi anni abbiamo lanciato alcuni spunti che si spera verranno raccolti da chi riceverà il testimone, anche perché sono il frutto dell’impegno delle molte persone che mi hanno affiancato e aiutato. Anno 2014 Anche quest’anno mi sono incaricato della stampa del dépliant con il codice per la destinazione del 5 per mille, da distribuire ai rappresentanti delle associazioni che partecipano all’incontro di marzo a Trento. Come presidente mi sento di chiedere ancora una volta a tutti i soci e amici il sostegno del 5 per mille per i nostri missionari nei paesi in via di sviluppo. Stanno facendo un’opera grande in favore dei meno fortunati, lungo il solco tracciato dal fondato- TURNO DELLE PRESENZE A SAIANO PER L’ANNO 2014 13 aprile 4 maggio 1 giugno 6 luglio 3 agosto 7 settembre 5 ottobre ASSOCIAZIONE DI BRESCIA ASSOCIAZIONE DI PAVIA ASSOCIAZIONE DI MONZA ASSOCIAZIONE DI GENOVA ASSOCIAZIONE DI TRENTO ASSOCIAZIONE DI MILANO ASSOCIAZIONE DI BRESCIA Monza MI RITORNA IN MENTE Rovistando nei nostri archivi, abbiamo trovato questa foto: Ex s. Messa ore 10.00 s. Messa ore 11.00 s. Messa ore 11.00 s. Messa ore 11.00 s. Messa ore 11.00 s. Messa ore 11.00 s. Messa ore 10.00 alunni di Monza in visita a Gardone 1963. Ci piacerebbe dare un nome a tutti i volti ritratti. Da qui il nostro appello: ... chi si riconosce lo comunichi all’e-mail del nostro Presidente: [email protected]! Genova 11 maggio Brescia 1 giugno Pavia 8 giugno Milano 5 ottobre Monza 19 ottobre re, il beato Lodovico Pavoni, e come lui stanno mettendo la propria vita a disposizione dei tanti - troppi - bambini e ragazzi che devono affrontare da soli la dura scuola della strada. Grazie a loro alcuni di questi giovani riusciranno a camminare verso l’indipendenza economica, consci dei diritti e dei doveri che li rendono cittadini a pieno titolo, impegnati nella società e pronti ad affrontare le sfide della vita. Aiutiamoli! Paolo Pisoni APPUNTAMENTI “PAVONIANI” 24 maggio 2014 24 ORE NO STOP DI ADORAZIONE 25 maggio 2014 FESTA DI ALFIANELLO (BS) 28 maggio 2014 MEMORIA LITURGICA DEL BEATO LODOVICO PAVONI Vita 1/2014 19 Ex allievi Milano NATALE IN FAMIGLIA E BEFANA CON TOMBOLA Natale con i tuoi. E così, come da tradizione, gli ex milanesi si sono ritrovati la sera di sabato 21 dicembre nel loro Istituto. Due i momenti molto sentiti: la celebrazione della S. Messa presieduta dal Superiore generale p. Lorenzo Agosti e concelebrata da p. Giuseppe Rimoldi e p. Giuseppe Regazzoni; la “cena natalizia” nella mensa dell’istituto con la partecipazione della comunità religiosa, ospitata dagli ex allievi per fare “Natale insieme”. Nonostante il periodo festivo e l’influenza incombente, la festa della Befana è stata premiata con un’affluenza fuori dalle aspettative. Nella mensa dell’Istituto di via Crespi, i consiglieri milanesi avevano allestito una “tombola” colma di giocattoli, panettoni e dolci per il divertimento dei bambini, e con il “peso del salame” per i più grandi. Prima, come sempre, il superiore della comunità ha tenuto una breve omelia in cappella, coinvolgendo i nostri piccoli nel “bacio al bambino”. Numerosa la partecipazione anche dei genitori e nonni. Alle 16 la tombola è partita distribuendo premi e rendendo tutti contenti per la bella giornata festiva. 20 Vita 1/2014 Ex allievi Pavia UN 2013 DA INCORNICIARE Basta un po’ di cronistoria per capire quanto è stato importante l’anno che si è concluso. 18 maggio: nel nostro vecchio Istituto (oggi sede della Scuola Leonardo da Vinci) viene presentato il libro che ne illustra la storia; autori i Professori Paola Resegotti e Pier Vittorio Chierico. Autorità civili e religiose fanno degna corona all’avvenimento: il Sindaco, lo scrittore Mino Milani, don Maffi e p. Magoni ne illustrano le finalità. Gli allievi della Scuola guidati dal Maestro Enrico Dragoni si esibiscono in varie melodie. Un vero successo anche di pubblico. 19 maggio: si tiene il nostro raduno annuale e, sull’entusiasmo del giorno prima, festeggiamo il 90° di fondazione della nostra Associazione. Grande affluenza, grande gioia, una giornata memorabile. Ci porta il suo saluto il Vescovo di Pavia, mons. Giovanni Giudici, che nominiamo Ex Artigianello ad honorem. Appuntamento al centenario? 5 agosto: a Saiano, nella “stanza della luce” ultimo luogo terreno del Pavoni, preghiamo per noi, per Trento PRESEPI DI ALBIANO Quest’anno siamo stati coinvolti, e ne siamo orgogliosi, dai presepisti di Albiano, che hanno predisposto la loro annuale esposizione nella locale chiesetta di S. Biagio. Obiettivo comune: raccogliere le offerte per fr. Guido Bertuzzi, nel Duomo di Pavia e omaggio alla tomba del card. Riboldi a cui è intitolata la nostra Associazione. Magnifici i ragazzi del Leonardo da Vinci che accompagnano la i nostri cari e per tutto il mondo. 8 settembre: a Salice Terme, per la festa dell’oratorio dedicato al Pavoni, eleggiamo l’amico don Valentino Ex Artigianello ad honorem. 24-27 settembre: pellegrinaggio di alcuni Ex sulle orme di Madre Speranza a Collevalenza di Todi, dove ritroviamo due suore dell’Amore Misericordioso che ci assistettero nel nostro vecchio istituto. 11 novembre: S. Messa dei Defunti celebrata eccezionalmente cerimonia con canti e musiche. Nel Duomo gremito il celebrante, p. Walter pare un vescovo; il quadro del Pavoni sull’altare e la nostra bandiera danno un tono tutto pavoniano all’evento. 8 dicembre: ultimo appuntamento in San Mauro, a Pavia, dove don Franco Tassone della Casa del Giovane, celebra per noi la S. Messa dell’ Immacolata. Un 2013 firmato “Artigianelli sempre”. che si trova nella missione pavoniana di Manila nelle Filippine. All’apertura della mostra il nostro presidente, Lorenzo Girardi, ha presentato l’associazione e l’impegno degli ex allievi di Trento nel sostenere i nostri missionari nel mondo. Pavonianews Asmara COMUNITÀ DI TSAZEGA L’impegno comune di Pavoniani e GMA è stato fondamentale per garantire l’avvio di un sogno… e continuerà ad essere importantissimo perché questo sogno continui ad essere alimentato e si realizzi tra la gente del villaggio di Tsazega. In queste settimane, abbà Kidane con i novizi e alcuni altri giovani religiosi andranno vivere al villaggio, nella casa di cui VITA più volte ha dato notizia, documentando l’avanzamento dei lavori. Qui troverà sede il noviziato e potranno avviarsi le prime attività sociali. All’interno dell’area della casa, è già attivo l’asilo che, attualmente, garantisce l’educazione prescolastica a 160 bambini con l’impegno di due maestre con una lunga esperienza nel settore. Sarà compito della Comunità pavonia- na, affiancarle nella formazione, garantendo costante monitoraggio e formazione specifica e professionalizzante. La gestione dell’asilo è fondamentale per facilitare l’in- Brescia OPERA PAVONIANA GRUPPO FORMAZIONE LAVORO Nel complesso delle attività dell’Opera Pavoniana, non manca – e come poteva – l’attenzione al valore educativo del lavoro. Il nostro Gruppo ha una lunga sto- 22 Vita 1/2014 ria alle spalle e, pur con qualche difficoltà, cerca di tenere il passo e di rinnovarsi. Nel laboratorio, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, siamo una decina di tegrazione: i bambini, si sa, sono l’energia della vita: per questo, proprio con loro ci auguriamo di dare energia e speranza a tutto il villaggio! giovani applicati ad acquisire, con l’aiuto dei nostri educatori, le competenze di base di chi cerca occupazione: puntualità, affidabilità nell’esecuzione dei compiti, capacità di lavorare insieme con i colleghi. Le foto ci ritraggono nelle nostre postazioni abituali e in una visita guidata agli stabilimenti di Àncora Arti Grafiche di Milano. Pavonianews Brescia PARROCCHIA S. MARIA IMMACOLATA Qualche nota sul nostro “dopo-scuola”. La nostra realtà locale è davvero multietnica: bresciani, nordafricani, mediorientali, asiatici… Tante tradizioni e tanti stili a confronto, ma soprattutto persone che hanno tanto in comune: gli stessi bisogni vitali, le stesse esigenze sociali, la stessa aspirazione a una vita bella e soddisfacente. E i bambini, in particolare, sono tutti pieni di “belle speranze”. È in questo contesto che si inserisce l’attività del dopo-scuola parrocchiale. Un piccolo spazio, ma di non poca efficacia nella formazione dei bambini che lo frequentano. Ora sono 21 e provengono da vari Paesi. Sono iscritti alla Scuola Elementare, dalla classe prima alla quinta. Che cosa cercano? Soprattutto alfabetizzazione, sostegno nel- lo svolgimento dei compiti e recupero delle lacune. Insieme trovano accoglienza in un bel cortile attrezzato per giocare (il pallone vince anche le piogge di quest’inverno!), spazio nel bar (con giochi da interno) e soprattutto la bella “aula Pavoni”, calda e luminosa. È lì che si riuniscono a gruppi intorno ai grandi tavoli, per studiare con la guida di volontari/e qualificati, competenti e affettuosi. Possono accedere anche a sussidi scolastici quali dizionari, enciclopedia, quaderni didattici. I risultati non mancano. E poi ci sono le “regole di p. Antonio”, responsabile dell’Oratorio, che si possono riassumere in una sola: “Rispetto”. Rispetto per le persone (tutte), per lo studio, per gli ambienti, per le suppellettili. Non è sempre facile osservarle, ma quando arriva p. Antonio… tutto fila liscio: anche i piccoli ribelli si adeguano! Terminato il tempo dello studio c’è la possibilità di fermarsi in oratorio a giocare. Anzi; alcuni bambini arrivano accompagnati dai papà, dalle mamme e dai fratellini, che popolano la sala del bar, finché terminano le lezioni. Anche così, ci sembra, continua ad agire quello spirito pavoniano, che nella “predilezione” per i più piccoli, la nostra speranza, esprime il meglio di sè. Franca e p. Antonio Vita 1/2014 23 Pavonianews Milano PARROCCHIA S. GIOVANNI EVANGELISTA Roma CASA FAMIGLIA L. PAVONI Questa volta vogliamo documentare un’attività che ha coinvolto giovani e adulti, bambini e anziani e ci ha fatto vivere in una maniera tutta particolare e molto coinvolgente il Natale: il presepio vivente. Gli spazi dell’oratorio si sono trasformati nelle vie di Betlemme, animate da venditori e artigiani, soldati e albergatori. Al culmine della rappresentazione ecco p. Claudio, scortato da un corteo di angioletti, portare il bambino – un vero neonato – fino 24 Vita 1/2014 alla capanna dove Maria e Giuseppe hanno potuto trovare rifugio. Qui l’omaggio delle comparse, ma pure la certezza che anche oggi Dio cerca una “casa-famiglia” in tutti i nostri bambini. E… seguiteci su youtube: www.youtube.com/user/casafamigliapavonirm Vacanza Comunitaria a Maggio (Valsassina) dal 28 dicembre al 1° gennaio 2014. Una tappa importante del cammino dell’Oratorio Pavoni di Milano. Pavonianews Tradate ISTITUTO PAVONI Sabato 23 novembre si è tenuta, presso la Biblioteca di Tradate, la presentazione alla cittadinanza del libro “Adventure Trainer - Come scrivere un racconto di avventura in quattro tappe”, un ottimo esem- pio di collaborazione fra scuole pavoniane. Il libro, infatti, edito da La Fabbrica dei Segni, è il frutto del lavoro congiunto della classe 3C dell’Istituto Pavoni di Tradate, che si è occupata dei testi, e della 3 ITI dell’Istituto Grafico Artigianelli di Milano, che ha provveduto alla realizzazione grafica. Alla presenza di genitori, compagni di altre classi e varie autorità – tra le quali spiccavano l’Assessore alla Cultura del Comune di Tradate e il Superiore Provinciale dei Pavoniani – la terza C, con una allegra e simpatica serie di interventi, ha illustrato il proprio lavoro che, proprio pochi giorni prima, era stato premiato a Verona nell’ambito di una manifestazione fieristica come uno dei tre migliori progetti delle scuole della Regione Lombardia. “Adventure Trainer” non resterà un fenomeno isolato: si sta già lavorando alla seconda puntata, il “Galaxy Trainer”, che riguarderà stavolta il racconto di fantascienza. Per festeggiare il 50° di fr. Ugo Bassi e il 60° di fr. AlSCUOLA GRAFICA bino Aste ci siamo trovati al santuario di Pietralba. Nella ARTIGIANELLI celebrazione della s. Messa ci siamo affidati alla nostra Le classi IV della nostra scuola, “cara Madre” perché ci prenda per coadiuvati dai loro insegnanti e da mano e ci conduca lungo la strada una persona esperta, hanno realizdella vita. zato il calendario 2014 per ricordare l’anniversario degli 800 anni del Duomo di Trento. Si è scelto di dare ad alcuni particolari del Duomo un’interpretazione grafica in chiave “pop art”, da cui è scaturito il nome “Dom Pop”. Il calendario ha avuto un notevole successo e ne siamo molto fieri. Alcuni di noi sono andati a trovare il nostro arcivescovo Luigi per presentargli il calendario: è rimasto colpito da questa moderna interpretazione artistica. Trento Vita 1/2014 25 Pavonianews Messico ATOTONILCO I ragazzi del nostro centro, per la visita di padre Lorenzo, superiore generale, hanno presentato alcune scenette, come segno di benvenuto. Ringraziamo i dipendenti dell’azienda “Tequila Patron” per la loro disponibilità e generosità nell’organizzare ogni mese la festa per i ragazzi che compiono gli anni. Messico LAGOS DE MORENO La tradizionale “pastorela” (spettacolo natalizio): quest’anno abbiamo dato diverse rappresentazioni e tutte con molto successo, garantito dalla bravura e dall’impegno dei bambini dell’albergue e dal gruppo dei seminaristi. Un gruppetto di “giovani speranze”. Sono ragazzi conosciuti nelle giornate vocazionali e invitati dagli stessi seminaristi a condividere un week end nel seminario. Qui li vediamo in una escursione alla Mesa Redonda. Ecco un gruppo molto speciale. Non si tratta di una semplice squadra di calcio; fa parte di una Scuola calcio; vi appartengono ragazzi del nostro albergue e ragazzi della città; le magliette sono del Club calcistico León (una città vicina, ma che appartiene ad un altro stato messicano); sono state sponsorizzate dal Rotary Club, dall’Assessorato allo Sport di Lagos e da un signore svizzero, che ha regalato ai ragazzi dell’albergue magliette e scarpe; quando la squadra gioca a León usa il furgoncino dell’albergue: più che una squadra… è una forma di collaborazione! Pellegrinaggio del 2 febbraio a S. Juan de los Lagos per la festa della Virgen de San Juan. Vi hanno partecipato seminaristi e giovani della colonia. 26 Vita 1/2014 Pavonianews Filippine ANTIPOLO Tutti avete sentito parlare del tifone Haiyan – da noi è stato chiamato Yolanda - che ha colpito le Filippine il 7 novembre 2013. Ecco come ha lasciato le case dell’isola di Hilabaan, località da dove viene il nostro giovane religioso Roberto… anche la barca da pesca è andata distrutta. Grazie a Dio i suoi genitori han- no avuto salva la vita. Ora animati da “bayahinihan”, lo spirito filippino di cooperazione, tutti si sono messi al lavoro per ricostruire. E un grazie per l’aiuto che ab- biamo ricevuto da Apas Milano, Gruppo missionario di Albiano, Ufficio diocesano missionario di Trento, Amici del presepio di Albiano ed altri. Qualche foto anche per documentare l’attività dei nostri laboratori, che stiamo portando avanti con il contributo di GMA di Montagnana e Cuore Amico di Brescia, ExA Pavoniani di Trento e Provincia Autonoma di Trento, Conferenza Episcopale Italiana e Solida di Trento. Un grazie sincero a tutti. Vita 1/2014 27 Pavonianews Burkina Faso CENTRE EFFATA L. PAVONI Con l’aiuto di due volontarie abbiamo potuto ampliare le nostre attività: il pallavolo, come gioco di squadra e la coltivazione dell’orto, come attività integrativa per i ragazzi più in difficoltà a livello scolastico, ma orgogliosi di mostrare il frutto del loro lavoro! Con il gioco ed il lavoro, non mancano altri momenti formativi. Qui siamo nel nostro salone, nella settimana pavoniana, mentre attraverso le immagini raccontiamo ai ragazzi la vita di p. Pavoni. Tutti molto contenti ed entusiasti. 28 Vita 1/2014 Pavonianews Spagna ALBACETE La Scuola “Puente”, che come Pavoniani continuiamo a dirigere, offre stabilmente momenti di formazione agli educatori e a numerosi funzionari che lavorano nel campo dell’emarginazione dei minori. Celebrazione del “Compartir” (condividere). Nella parrocchia dello Spirito Santo è ormai consolidata questa celebrazione in cui si presentano tre progetti sociali (di Caritas, Missioni pavoniane di Colombia, Missioni delle Religiose della Consolazione) per i quali si raccolgono aiuti economici. Quest’anno durante la celebrazione sono stati raccolti 16.000 euro. Spagna CÁCERES Visita natalizia alla “Casa della Misericordia”: un incontro con il “Bambino Gesù” presente nei nostri amici ammalati meno fortunati. La vita è un cammino, che a volte si fa difficile e in salita: arriva il freddo e la neve, il vento si inerpica per le vie, il cielo diventa grigio e tutto sembra invitare a desistere dalla lotta e a cadere nella depressione. Per fortuna in altri giorni si leva un sole radioso e allora guardiamo in faccia alle persone, scopriamo la felicità di vivere insieme, incontriamo il riflesso di Dio in noi e nella natura che ci circonda. Scopriamo di essere “famiglia”. Che i giovani di Villa Uri-gain trovino in noi, religiosi ed educatori che condividiamo le ore con loro, l’aiuto di cui hanno bisogno e imparino che la vita vale la pena ed è aperta alla speranza! Spagna SAN SEBASTIÁN Anche i bambini del gruppo Alborada hanno partecipato attivamente e con gioia all’incontro che abbiamo organizzato ad inizio d’anno in un Centro per anziani. Vita 1/2014 29 Pavonianews Brasile BELO HORIZONTE Cerimonia della “formatura”, ossia momento della consegna dei diplomi a conclusione dei corsi di iniziazione al mondo del lavoro, alla presenza delle autorità del comune e delle istituzioni dello stato. Sono corsi per elettricisti muratori, pittori, tecnici in informatica, ecc. offerti dal nostro Centro sotto la supervisione dello stato e comune. Brasile GAMA Festa di Natale e di fine d´anno. Momento di grande richiamo per la presenza di genitori, bambini e collaboratori laici della Famiglia pavoniana. Più di mille i presenti. Brasile CEAL - BRASILIA In fila per ricevere i regali di Babbo Natale… in costume da bagno? Nessuna meraviglia: qui è estate e poi siamo pronti per una partita di “futebol de sabão” (calcio sul sapone)… divertimento e risate assicurate Il giorno 2 di febbraio grande festa nella parrocchia di San Sebastiano a Gama. Qui, dove risiedono i suoi familiari, il nostro fr. Johnson Farias Marques ha emesso la professione perpetua nella nostra Congregazione durante la Celebrazione Eucaristica, con la partecipazione di Religiosi e Laici della Famiglia pavoniana, venuti da varie parti del Brasile. Anche i piccoli hanno la loro festa! prima, però, una breve preghiera per ringraziare dell’anno che é terminato e per i traguardi raggiunti. 30 Vita 1/2014 Pavonianews Brasile SÃO LEOPOLDO Sabato 14 dicembre, nel cortile del Colégio São Luis, i giovani Marcos Batista de Morais Brasile POUSO ALEGRE Il 31 gennaio l’équipe direttiva del Colégio São José, che è animato da fr. Dino Girardelli, ha riunito professori e impiegati per organizzare l’anno scolastico 2014 (in Brasile si va secondo l’anno solare!). Ha aperto l’incontro la preghiera nella cappella del Collegio, con il saluto di p. Gabriele Crisciotti, Superiore provinciale. Dopo l’intervento del direttore prof. Giovanni, p. Gabriele ha presentato la professoressa Nilda Franco de Paiva come nuova direttrice pedagogica del Colégio São José. La professoressa Nilda ha ringraziato, esprimendo gioia e gratitudine per la chiamata ad assumere questa grande responsabilità. Lavorare in équipe per rinforzare la grande famiglia del Collegio il messaggio ribadito in tutta la giornata. All’inizio della settimana, poi, gli allievi sono stati accolti dall’équipe direttiva e dai professori con l’invito a incominciare l`anno scolastico con grande entusiasmo e desiderio di crescita. e Michael Rosa da Silva, finito l’anno di Noviziato sotto la direzione di p. Renzo Florio, hanno emesso i loro primi voti religiosi, circondati da confratelli e laici della Famiglia pavoniana, familiari e amici. Andranno poi a Belo Horizonte per continuare gli studi di Filosofia. Nella casa del Padre p. Giovanni Pennati Monza 18 agosto 1936 - Genova 14 febbraio 2014 Dopo quasi 60 anni di consacrazione religiosa e 52 di sacerdozio, il Signore ha chiamato a sé e accolto nella “dimora eterna” del cielo p. Giovanni Pennati. Nato a Monza nel 1936, cresciuto nella fede attraverso l’educazione ricevuta da papà e mamma in famiglia e nella comunità cristiana, p. Giovanni fin da ragazzo si è sentito attratto alla vita consacrata. Dopo un tempo di ricerca, si è orientato alla vita religiosa pavoniana, conosciuta nella comunità, presente e attiva nell’istituto educativo e professionale “Artigianelli” della sua città e nell’adiacente oratorio e chiesa della SS. Trinità, proprio la chiesa dove ha ricevuto l’ultimo saluto il giorno del suo funerale, lunedì 17 febbraio. Completata la sua formazione nel seminario pavoniano di Tradate, nel 1954, al termine dell’anno di noviziato, ha emesso la prima professione religiosa e sei anni più tardi, nel 1960, si è consacrato definitivamente al Signore con la professione perpetua. Intanto era incamminato verso la conclusione degli studi di teologia, che lo hanno portato all’ordinazione sacerdotale, avvenuta il 28 giugno 1962, per le mani del cardinale di Milano, G. Battista Montini, futuro papa Paolo VI. Fin da giovane chierico, due sono stati gli ambiti della missione pavoniana in cui p. Giovanni si è distinto e che ha vissuto con profonda passione: l’educazione dei ragazzi e l’impegno editoriale e librario. Come educatore aveva qualità non comuni. Sapeva essere creativo e particolarmente capace di animazione, essendo cresciuto anche alla scuola dello scoutismo. Possedeva inoltre abilità nella scrittura e nel disegno. Furono queste qualità, insieme con l’adesio- 32 Vita 1/2014 ne al movimento scout, che portarono p. Giorgio Galli, allora direttore dell’Àncora, ad orientare p. Giovanni al mondo dell’editrice della Congregazione, lavoro nel quale egli si immerse con tutte le sue energie. Passò così dal servizio al centro editoriale di Milano, dove rimase per 10 anni, a quello di direttore di libreria, prima a Brescia, poi a Trento e infine a Monza, dove nell’Istituto Artigianelli aveva già trascorso una parentesi come segretario della scuola e direttore del pensionato giovanile. P. Giovanni si sentiva particolarmente portato al lavoro nel mondo dei libri, che riteneva un aspetto qualificante del carisma pavoniano. Qui la sua dedizione era instancabile e a volte persino eccessiva. Forse anche questo suo intenso impegno concorse a causargli nel 1987 lo scoppio di un grave aneurisma cerebrale, che gli richiese un delicato intervento chirurgico presso l’ospedale di Verona. Riuscì a guarire e a riprendersi, ma da allora la sua vita e la sua attività rimasero un po’ segnate. Con tutto ciò egli continuò ad impegnarsi alacremente nei compiti che gli erano assegnati. Compiti che gli furono ridimensionati quando fu destinato a Monza per poter collaborare ad assistere la mamma, servizio che egli svolse con particolare amore e dedizione per dieci lunghi anni, intendendo ricambiare l’amorevole assistenza con cui la mamma lo aveva seguito nella lunga degenza di dieci anni prima all’ospedale di Verona. Dopo la morte della mamma, nel 2005 gli toccò, come ultima destinazione, la comunità dell’Opera Pavoniana di Brescia. Qui si dedicò ancora per un certo tempo a collaborare nella libreria, si prestò per l’attività pastorale in favore dei sordo parlanti dell’Istituto Pavoni e si mise a disposizione della chiesa locale, svolgendo la missione sacerdotale della celebrazione eucaristica, delle confessioni e della predicazione. Desiderava sentirsi utile, gli dispiaceva di non potersi dedicare maggiormente al servizio della Congregazione, sempre dichiarandosi “figlio dell’obbedienza”, e approfittava di ogni circostanza per inviare speciali messaggi augurali (i suoi puntuali SMS!) a quanti conosceva, chiedendo loro di pregare per lui. Era appena trascorsa la domenica di Pasqua dello scorso anno quando (il 3 aprile) fu colpito da un nuovo grave aneurisma cerebrale. Dopo l’operazione a Brescia, mentre stava trascorrendo una prolungata convalescenza nella comunità di Genova e stava gradualmente ricuperandosi, in autunno ricadde in un ulteriore trauma cerebrale, dal quale non si riprese più. Per oltre 4 mesi il suo fisico combatté, fino a quando la morte lo colse, nella casa di Genova, la sera di venerdì 14 febbraio, giorno della sua nascita al cielo, assistito con tanto amore dai suoi fratelli e familiari oltre che dalla comunità. Ora riposa nella tomba di famiglia che i Religiosi pavoniani hanno nel Cimitero di Monza, la città dove era nato e cresciuto e per la quale nutriva sempre un grande affetto. Il “papa bambù”, il suo “pensiero scarpa”, il suo “pensiero campana”: le radici di Francesco raccontate da p. Diego, suo amico da 40 anni. Pagine: 80 Prezzo: € 11,00 Tutto quello che Jorge Bergoglio aveva vissuto e pensato fuori dalle luci dei riflettori sta ora “fiorendo” nelle parole e nei gesti di papa Francesco. L’immagine che ci viene subito in mente è quella del bambù giapponese che, appena seminato, per la durata di sette anni ha una crescita quasi impercettibile, e poi, in sei settimane, cresce più di trenta metri. Potremmo dire che il bambù abbia impiegato soltanto sei settimane per crescere? No, la verità è che si è preso sette anni e sei settimane per svilupparsi. Sono pochissime le persone che, con l’età, invece di appassire, fioriscono e danno il meglio di sé. Papa Francesco è una di queste.