ISTITUTO COMPRENSIVO "G. LEOPARDI" CALCINELLI - SALTARA via Marconi, 1/3 - 61030 Calcinelli di SALTARA (PU) – tel: 0721/892980 - fax: 0721/892987 e-mail: [email protected] web: www.leopardisaltara.it A. S. 2010 / 2011 ANNO SCOLASTICO 2010/11: sono trascorsi 11 anni dalla costituzione dell'Istituto Comprensivo "G. Leopardi" di Saltara, costituito di 9 plessi, di cui 4 di Scuola dell'Infanzia, 3 di Scuola Primaria (due di Scuola Secondaria di I° grado, dislocati in due territori comunali, Saltara, Montemaggiore) . L'ampiezza del territorio su cui insiste l'Istituto e la numerosità delle scuole possono costituire un ostacolo sul piano della coesione e dell'unitarietà del progetto educativo. Rappresentano invece un punto di forza in quanto consentono di salvaguardare e socializzare differenti vissuti professionali, tradizioni, esperienze, storie diverse iscrivendole in un Progetto costruito su linee congruenti rispetto a mete condivise, quali la precisa definizione del profilo formativo atteso al termine di ogni ciclo scolastico, una selezione dei contenuti visti in un'ottica di continuità senza inutili sovrapposizioni, una scelta di educazioni con una prospettiva di sviluppo dai tre ai quattordici anni. Un impegno grande per gli operatori scolastici, ma l'opportunità nuova di elaborare e realizzare un PROGETTO EDUCATIVO UNITARIO, CONDIVISO, COERENTE con la "Mission" dell'Istituto. Dall’a.s. 2000/01 s è assistito ad una profonda trasformazione delle Scuole, sia nell'assetto organizzativo, sia sul piano pedagogico-didattico. Con l'autonomia, le Scuole italiane sono divenute, infatti, un SOGGETTO POLITICO che, con le proprie scelte educative, contribuiscono ad orientare i processi di sviluppo dei diversi contesti di riferimento. La riforma della Scuola , inoltre, induce gli operatori scolastici a riprogettare assetti organizzativi e didattici, sulla base, anche, delle richieste dell’utenza, in un rapporto sinergico con le famiglie, e la Comunità locale. Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) che identifica ogni Istituto è, di fatto, un atto di politica scolastica locale. L'autonomia richiede pertanto alle Scuole la capacità di stabilire relazioni, di mettersi a contatto con la Società e la Comunità locale, di interconnettere l'offerta con la domanda formativa, di diversificarla nei vari ordini scolastici e nei differenti territori. La Scuola autonoma deve porsi, perciò, in un'attitudine di ascolto, essere capace di interagire ed accogliere persone appartenenti a culture ed etnie diverse, di cogliere i bisogni e le aspettative della sua utenza. Nei confronti della Scuola autonoma deve cambiare, tuttavia, anche l'atteggiamento della Comunità locale e delle Amministrazioni Comunali chiamate a contribuire alle scelte di politica scolastica, a sviluppare il coinvolgimento diretto, la partecipazione produttiva. La Scuola non è più un'"isola racchiusa in sé", autosufficiente ed autoreferenziale, ma una risorsa socio-culturale forte del territorio e, come tale, va vissuta dagli operatori e dagli utilizzatori del servizio scolastico. Si richiede perciò agli amministratori di definire, insieme agli operatori, la POLITICA SCOLASTICA LOCALE che abbia respiro culturale e sociale, prospettive future per le giovani generazioni, con accordi di programma nell'ambito dell'edilizia e della sicurezza, dell'integrazione degli alunni extracomunitari e disabili, dell'offerta integrativa nell'extracurricolo. La Scuola autonoma richiede un atteggiamento nuovo anche ai genitori poiché riconosce loro il diritto/dovere della partecipazione, del coinvolgimento, della richiesta e del "controllo" del servizio offerto. La Scuola deve avvicinarsi altresì al mondo produttivo locale ed a tutte le altre Agenzie culturali ed educative del territorio per uno scambio reciproco di personalità, esperienze e risorse. Dal 27 aprile 2006 l’Istituto Comprensivo è stato certificato in base alle norme UNI EN ISO 9001:2000 dall’Ente Certificatore CERTIQUALITY di Milano e, per questo, persegue la POLITICA della QUALITÀ. Pof unitario2010/11 2 Il presente Piano dell'Offerta Formativa Unitario è il documento con il quale l'Istituto Comprensivo "G. Leopardi" esprime la sua identità partendo dal recupero e valorizzazione della propria memoria storica, delineando il proprio sviluppo e tracciando le sue scelte pedagogicodidattiche sulla base dell'analisi del "proprio" presente in termini sia di risorse umane e materiali, sia della domanda formativa, espressa esplicitamente o implicitamente dal territorio. È altresì un CONTRATTO FORMATIVO che viene stipulato con l'utenza tramite la precisa definizione del profilo formativo atteso, al termine di ogni ciclo scolastico, l'esplicitazione delle scelte, in ambito valutativo - metodologico - didattico, delle attività e dei progetti in continuità, delle modalità organizzative. In quanto tale, il P.O.F. vincola non solo gli operatori scolastici, ma anche gli studenti e le loro famiglie. Il presente Piano dell'Offerta Formativa è integrato dai Piani dei tre ordini scolastici e dalla Carta dei Servizi che ne costituisce parte integrante. Lo stesso sarà tenuto costantemente sotto controllo e monitorato sia dagli operatori scolastici, sia dagli utilizzatori del servizio poiché la Scuola non è né può essere autoreferenziale. Il P.O.F. è stato deliberato dal Collegio Docenti unitario nella seduta del . E’ stato adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del E’ stato elaborato non solo dalla componente docenti, ma anche con il contributo degli Enti Locali e di altri soggetti. Pof unitario2010/11 3 Mission delle Scuole dell’Istituto Comprensivo “G. Leopardi” di Calcinelli – Saltara Scuole autonome per il III Millennio: Adeguate ai “bisogni” dell'alunno Attente alle tradizioni Disponibili alle innovazioni Rispettose ed accoglienti le diversità Interagenti con il territorio Aperte al “Mondo” Pof unitario2010/11 4 Vision A SOSTEGNO della PROPRIA MISSION , l’ISTITUTO COMPRENSIVO “ G. LEOPARDI” INTENDE FAVORIRE LA CONOSCENZA DEGLI ALUNNI , PER RISPONDERE IN MODO EFFICACE AI LORO BISOGNI , SVILUPPANDO In ognuno di loro: la presa di coscienza di sé in relazione agli altri nella loro molteplice diversità ed al contesto scolastico e territoriale; l ’autostima e l’autonomia; la cittadinanza attiva intesa anche come impegno diretto nel sociale; la conoscenza delle radici storico- culturali del territorio , senza trascurare la dimensione interculturale ; nel personale: il senso di appartenenza all’Istituzione scolastica per contribuire alla qualità del servizio offerto, in primo luogo dell’insegnamento, nel rispetto pieno del codice etico e deontologico; la disponibilità alla formazione continua; nelle famiglie il senso di appartenenza alla comunità scolastica ed il senso di alleanza con la Scuola. nel territorio la consapevolezza che la scuola non è un’isola, ma un’istituzione educativa e culturale radicata nel suo territorio che richiede perciò l’impegno e la collaborazione di tutti e non solo degli operatori scolastici. Pof unitario2010/11 5 Per gli alunni Vivi la vita La vita è un’opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura. La vita è una ricchezza, conservala. La vita è amore, custodiscila. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza, superala. La vita è inno, cantalo. La vita è una lotta, accettala. La vita è un’avventura, rischiala. La vita è felicità, raccontala. La vita è vita, difendila. (Madre Teresa di Calcutta) Pof unitario2010/11 6 Ai genitori I tuoi figli non sono figli tuoi, sono i figli e le figlie della vita stessa. Tu li metti al mondo, ma non li crei. Sono vicini a te, ma non sono cosa tua. Puoi dar loro tutto il tuo amore, non le tue idee, perché essi hanno le loro proprie idee. Tu puoi dare dimora al loro corpo, non alla loro anima, perché la loro anima abita nella casa dell’avvenire, dove a te non è dato entrare , neppure col sogno. Puoi cercare di somigliare a loro,ma non volere che essi somigliano a te, perché la vita non ritorna indietro e non si ferma a ieri. Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani. ( Kahil Gibran ) Agli insegnanti “ Bisogna amare la materia che si insegna, amare il modo di comunicarla e amare con curiosita’ antropologica quella “ tribu’” di alunni che ogni mattina ci si trova di fronte. ( J.Pennac ) Pof unitario2010/11 7 CALENDARIO SCOLASTICO A.S. 2010-2011 IL CONSIGLIO D'ISTITUTO - LETTO il calendario scolastico per l’a.s. 2010/2011 della Giunta Regionale, DGR n.803 del 17 maggio 2010;. - SENTITO il Dirigente Scolastico che evidenzia gli eventuali problemi di trasporto determinati dalla Ditta AMI a cui è affidato dal Comune di Saltara il trasporto degli allievi alla Scuola Secondaria di Saltara; - sentiti i vari membri del Consiglio di Istituto, in modo particolare la componente genitori; - dopo ampia e circostanziata discussione; DELIBERA all’unanimità dei voti espressi nei termini di legge, il seguente calendario scolastico per l’a.s. 2010/2011. SCUOLE dell’INFANZIA-SCUOLE PRIMARIE- SCUOLE SECONDARIE INIZIO LEZIONI TERMINE LEZIONI il giorno 15/09/2010 Scuola Primaria Scuola Secondaria Scuola Infanzia 08 giugno 2011 08 giugno 2011 30 giugno 2011 Festività civili e religiose : come da calendario regionale: I novembre; 8 Dicembre 2010 ; 25 aprile; I maggio; 2 giugno 2011. festività del Santo Patrono: 20 gennaio 2011 nelle Scuole del Comune di Saltara 26 maggio 2011 nelle Scuole del Comune di Montemaggiore. VACANZE NATALIZIE dal giorno 24 dicembre 2010 al giorno 8 gennaio 2011. VACANZE PASQUALI dal giorno 21 aprile 2011 al giorno 26 aprile 2011. GIORNO DI SOSPENSIONE DELLE LEZIONI a recupero del giorno di anticipo dell'inizio delle lezioni: 2 novembre 2010. Il Consiglio d’Istituto delibera altresì: SCUOLA INFANZIA La I^ settimana di scuola dedicata all’accoglienza sarà così organizzata: - dal giorno 15 settembre 2010 al giorno 17 settembre 2010 frequenza dei soli bambini di anni 3; - nei giorni 20/21 settembre 2010 frequenza anche degli alunni di anni 4 e 5. La frequenza degli alunni nella I^ settimana avverrà fino alle h 13.00. Dal giorno 22 settembre 2010 avrà inizio il tempo pieno,salvo diversa disposizione dei Comuni determinate da cause di “ forza maggiore “. Pof unitario2010/11 8 SCUOLA PRIMARIA Il Consiglio di Istituto autorizza le scuole primarie a garantire il tempo scuola di ore 29 settimanali in tutte le classi, compatibilmente con l'organico del personale docente assegnato all'istituto, h. 40 nelle classi a tempo pieno della Scuola Primaria di Saltara e di confermare, nei singoli plessi, gli orari delle lezioni del corrente a.s. Nella Scuola Secondarie di Saltara, visto i risultati il monitoraggio effettuato dall'Istituto tra i genitori degli alunni delle attuali cl. I e II di SS e tra i genitori delle Cl. V, si delibera di riconfermare l'orario delle lezioni del corrente a.s.: dal lunedì al venerdì: dalle h. 7,55/8,00 alle h. 13,30; sabato; dalle h. 7,55/8,00 alle h. 10,30 Autorizza anche l’eventuale modifica dell’orario della Scuola Secondaria di Montemaggiore: dalle h. 8,00 alle h. 13,00 o, in subordine, dalle h. 8,15 alle h. 13,15, compatibilmente con l'orario dei trasporti. Il Consiglio di Istituto prende atto altresì che il giorno 10 dicembre 2010 è giornata dedicata alle Marche. CRITERI PER LA FORMULAZIONE DEL POF A.S. 2010/11, - - - IL CONSIGLIO D’ISTITUTO preso atto che si rende necessario individuare i criteri per la stesura del POF per l’ a. s 2010/11 in considerazione che sono aperte le iscrizioni alle classi e sezioni delle scuole dei tre ordini scolastici dell’Istituto; visto il D.P.R n° 89 del 20 marzo ’09 “ Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico delle Scuole dell’Infanzia e del I ciclo d’istruzione”; visto l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione dell’08 settembre ’09; sentito il Dirigente Scolastico e viste le delibere dei Collegi Docenti di ordine del mese di gennaio ‘10; DELIBERA all’unanimità dei voti espressi nei termini di legge quanto segue: SCUOLE DELL’INFANZIA: di privilegiare il tempo- pieno di ore 40 sia per rispondere alle esigenze delle famiglie, sia per consentire ai docenti un intervento educativo significativo ed incisivo, affermando in tal modo le finalità educative di tale ordine scolastico; SCUOLE PRIMARIE: - mantenimento del tempo-pieno di ore 40 c/o la Scuola Primaria “ R. Dezi” di Saltara e del tempo-scuola di ore 30 nelle altre Scuole Primarie dell’Istituto (di cui 27 curriculari e tre opzionali ), come orario privilegiato per salvaguardare sia gli apprendimenti curriculari, sia quelli opzionali( per i quali i Collegi hanno già programmato le relative attività), intesi come arricchimento e risposta a differenti interessi. Quanto sopra per salvaguardare anche le positive esperienze pregresse. SCUOLE SECONDARIE: - mantenimento delle ore 30 curriculari, di cui h. 29 riservate alle discipline ed un’ora all’approfondimento culturale , da destinare a tematiche culturali , di carattere storico, letterario artistico e musicale per far comprendere agli alunni le connessioni tra periodi storici e movimenti culturali e per favorire la multidisciplinarietà e l’interdisciplinarietà; - offerta del tempo prolungato a 36 ore settimanali, di più lingue straniere comunitarie e della classe ad indirizzo musicale, a condizione che venga concesso l’organico necessario; offerta di attività anche per l’extrascuola ( scuole aperte): sportive, musicali, scientifiche, teatrali……, come risposta a specifici interessi. DELIBERA altresì i seguenti criteri generali a cui i Collegi Docenti ed i Comitati tecnicoscientifici dovranno attenersi per la stesura del Piano dell’Offerta Formativa: Pof unitario2010/11 9 1) Favorire ed affermare in ogni ordine scolastico la CENTRALITA’ dell’ALUNNO nelle sue componenti socio- affettivo- relazionale e cognitiva; 2) Fare di ogni scuola un luogo significativo per gli interventi compensativi finalizzati alla piena attuazione delle PARI OPPORTUNITA’, che richiede la differenziazione degli interventi educativo-didattici, nel rispetto di intelligenze multiple ed interessi, bisogni differenziati, favorendo nel contempo il benessere psico-fisico-sociale di ogni alunno; 3) Costruire un curricolo di scuola orizzontale e verticale definito sui reali bisogni formativi di ogni allievo, tenendo conto delle esperienze personali e scolastiche pregresse, dell’istruzione formale e di quella informale che si acquisisce nell’extrascuola, delle modalità di apprendimento degli alunni appartenenti a differenti fasce di età; 4) Promuovere, pur nella diversità degli interventi, il successo formativo dei singoli allievi portando la maggior parte di loro al conseguimento dei traguardi attesi in ogni ordine scolastico, traguardi che dovranno essere delineati con chiarezza e verificati con rigore; per favorire ciò si dovranno prevedere interventi individualizzati, anche in orario extrascolastico, con personale interno o con volontari, qualora le finanze dell’Istituto non consentano la messa in atto di consistenti interventi didattici di supporto; 5) Garantire in ogni ordine scolastico il giusto spazio ai linguaggi non verbali senza alcuna loro sussidiarietà rispetto a quelli verbali; curare l’insegnamento delle lingue straniere prevedendo eventuali certificazioni esterne; potenziare l’insegnamento scientifico e tecnologico; 6) Evitare insegnamenti enciclopedici ed onnicomprensivi, soprattutto nella Scuola Secondaria di I grado, a favore dell’ insegnamento di CONTENUTI SIGNIFICATIVI e di un approccio curriculare verticale ancorato alla dimensione formativa ed orientativa delle discipline; 7) Favorire l’acquisizione di un personale metodo di lavoro e di studio per garantire, al termine del I ciclo, che gli alunni imparino ad imparare, riconoscendo pari dignità alle discipline e valorizzando anche tutti gli apprendimenti informali, acquisiti nell’extrascuola. 8) Favorire nella stesura e nell’attuazione del P.O.F il coinvolgimento delle varie componenti scolastiche e non scolastiche : dirigente, docenti, non docenti, alunni, genitori, Enti Locali e Territoriali, affinché esso sia realmente una risposta ai bisogni del territorio e dell’utenza. Si dà mandato al Dirigente Scolastico di coinvolgere anche le componenti esterne, con la costituzione di GRUPPI MISTI di LAVORO; 9) Garantire che i progetti del P.O.F., soprattutto quelli incentivabili, abbiano una reale ricaduta sulla crescita armonica dell’alunno e, possibilmente, una durata pluriennale ed una dimensione PLURIDISCIPLINARE. Gli stessi dovranno tener conto anche delle differenze fisiche, etnicoculturali degli allievi. Si dovrà, pur nel rispetto del 20% riservato alle Scuole autonome per i progetti e per eventuali discipline non previste nel curriculo, aver cura di riservare inderogabilmente alle singole discipline l’80% affinché gli apprendimenti scolastici disciplinari non siano compromessi. 10) Prevedere interventi di recupero e di sostegno per gli alunni in difficoltà, extracomunitari e stranieri senza per altro trascurare quelli con potenzialità per i quali possono essere previste attività aggiuntive anche nell’extracurricolo, come da Mission e Vision. 11) Nelle progettazioni didattiche, soprattutto opzionali, trovare un giusto equilibrio fra le scelte dei genitori espresse al momento dell’iscrizione e le potenzialità professionali dei docenti. 12) Pur nel nuovo quadro normativo, preservare le esperienze positive pregresse, le sperimentazioni metodologico-didattiche, la modularità e la flessibilità oraria e didattica. 13) Qualora il tempo- scuola non consenta l’attivazione dei laboratori, i Collegi dovranno prevedere nel curricolo attività riconducibili ai laboratori che hanno,negli anni, rappresentato un significativo arricchimento culturale, anche con temporanee sospensioni delle normali lezioni curriculari. 14) Elaborare il profilo dell’allievo in modo che siano evidenti i suoi interessi, le eventuali attitudini manifestate, gli stili di apprendimento, anche al fine dell’orientamento scolastico. 15) Curare gli apprendimenti scolastici disciplinari prevedendo varie e differenti modalità di verifica degli stessi,anche esterne all’istituzione scolastica, favorendo nel contempo in ognuno l’acquisizione di competenze per la vita stabili nel tempo . Pof unitario2010/11 10 16) Progettare le attività curriculari ed opzionali utilizzando strategie, metodi, strumenti diversificati; per l’acquisto di questi ultimi, qualora le risorse finanziarie ministeriali non consentano di arricchire la dotazione delle scuole, occorrerà individuare diverse forme di autofinanziamento; 17) Prevedere un’organizzazione oraria che salvaguardi la pari “dignità” fra discipline e linguaggi e possa garantire anche la flessibilità, consentendo un utilizzo autonomo del monte-ore annuo disciplinare. 18) Garantire un orario delle lezioni nei plessi che tenga conto delle esigenze delle famiglie, ma anche dei vincoli interni all’Istituto e/o esterni, quali l’orario dei mezzi di trasporto. Avverso la presente deliberazione è ammesso reclamo al Consiglio stesso da chiunque vi abbia interesse entro il quindicesimo giorno dalla data di pubblicazione all'albo della scuola. Decorso tale termine la deliberazione diventa definitiva e può essere impugnata solo con ricorso giurisdizionali al TAR o ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente nei termini di 60 e 120 giorni. LINEE DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE PER L’ OFFERTA FORMATIVA RELATIVA ALL’ A. S. 2010/11 ED ALLA PROGETTAZIONE DIDATTICA CON RELATIVA TEMPISTICA DI MASSIMA Il Dirigente Scolastico Vista la delibera del Consiglio di Istituto n° 14 del 12 febbraio 2010; IMPARTISCE AI COLLEGI DOCENTI DEI TRE ORDINI SCOLASTICI le SEGUENTI DIRETTIVE quali linee di indirizzo per i COMITATI TECNICO- SCIENTIFICI cui spetterà la fase istruttoria dell’ elaborazione del POF e per le équipes pedagogiche per la progettazione dei PSP: SUPERAMENTO DELLA LOGICA DELL’ADEMPIMENTO CON L’ AFFERMAZIONE DELLA CULTURA DELLA RESPONSABILITA’ E CORRESPONSABILITA’. Ne consegue che le varie progettazioni dovranno coinvolgere tutto il personale, senza deleghe o adesioni passive o puramente formali. I Collegi sono chiamati a fare scelte pedagogicodidattiche condivise e coerenti con i principi e con gli obiettivi per la QUALITA’. TUTTI I DOCENTI PERTANTO DOVRANNO CONOSCERE ED APPLICARE I CODICI; I REGOLAMENTI; I PATTI ED I CONTRATTI, I POF e LE PROGRAMMAZIONI ED OGNI ALTRO DOCUMENTO UTILE PER LA COMPRENSIONE DELLA STORIA DELLA SCUOLA E DEL TERRITORIO IN CUI OPERA; COMPRESA LA COMPOSIZIONE SOCIALE dell’utenza. SARANNO CENSURATI TUTTI I COMPORTAMENTI DIFFORMI DAI CODICI E DAI REGOLAMENTI POICHE’ NESSUNO , DOCENTE ED ATA, E’ ESENTATO DAL RISPETTO E DALL’APPLICAZIONE DI NORME COMUNI. SUPERAMENTO DELL’AUTO- REFERENZIALITA ’ tramite il COINVOLGIMENTO NELLA STESURA DEL POF DI ALUNNI, GENITORI, ENTI; SUPERAMENTO DELLA FRAMMENTAZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI TRAMITE CONDIVISI PATTI TRA LE COMPONENTI: - docente- docente ( PATTO DI TEAM) INIZIO A. S. - docente- alunno ( CONTRATTO DI AULA ) INIZIO A. S. E INIZIO di OGNI U. A. - docente- famiglia (PATTO DI CORRESPONSABILITA’ e CONTRATTO FORMATIVO) OTTOBRE- NOVEMBRE Pof unitario2010/11 11 nella salvaguardia della collegialità e nell’affermazione del curriculo unitario in contrapposizione a progetti estemporanei. PARI DIGNITA’ TRA CURRICULO OBBLIGATORIO E CURRICULO OPZIONALE ( Scuola Primaria ) MEDIAZIONE , per la scelta del curriculo opzionale, FRA RICHIESTE DELLE FAMIGLIE E COMPETENZE PROFESSIONALI INTERNE; PARI DIGNITA’ FRA DISCIPLINE E FRA LINGUAGGI;( RISPETTO DEL MONTE ANNUO ASSEGNATO ALLA DISCIPLINA; DECURTATO DEL 15% ); Offerta Formativa che coniughi EQUITA‘ ed ECCELLENZA, capace di garantire le pari opportunità di tutti nella possibilità del SUCCESSO FORMATIVO; L’ECCELLENZA DEI RISULTATI e LA VALORIZZAZIONE DEI MERITI INDIVIDUALI E che quindi metta al centro l’ALUNNO non quale passivo destinatario dell‘offerta formativa, ma come soggetto attivo e protagonista delle sue scelte e della sua crescita culturale, educativa e formativa.. INDIVIDUALIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO con conseguente MEDIAZIONE FRA INTERVENTI DI RECUPERO PER LE FASCE DEBOLI E DI POTENZIAMENTO PER L’ECCELLENZA; l’ECCELLENZA nella SCUOLA SECONDARIA SARA’ PREMIATA con APPOSITA CERIMONIA OFFERTA FORMATIVA RICCA E DIVERSIFICATA CHE TENGA CONTO DI DIVERSI INTERESSI E DIFFERENTI POTENZIALITA’; DEI TERRITORI , DELLE LORO STORIE; DELLA LORO CULTURA, DELLA GRANDE STORIA, DELLE PICCOLE STORIE; DELLE PROBLEMATICHE SOCIALI AI FINI DELLA FORMAZIONE , DELLA PREVENZIONE ; DEL BENE- ESSERE e dell’ ORIENTAMENTO. VALORIZZAZIONE della PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI ALLIEVI soprattutto nel II biennio della Scuola PRIMARIA e nella Scuola SECONDARIA prevedendo occasioni di incontro, aggregazione…..e INCENTIVAZIONE della PRATICA della CITTADINANZA ATTIVA con impegni in campo sociale nei confronti degli altri e dell’ambiente. POTENZIAMENTO DEL SENSO DI APPARTENENZA ALL’ISTITUZIONE ANCHE CON MOTTI; SLOGAN PUBBLICITARI ; DIVISE. INDIVIDUAZIONE , IN AMBITO DISCIPLINARE, DEI SAPERI FONDANTI. E DEFINIZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI E DI CONVIVENZA DA PERSEGUIRE, con conseguente definizione di attività per svilupparle e prove per verificarle. VALORIZZAZIONE DELLA CONTINUITA’ VERTICALE TRAMITE APPOSITI PROGETTI RIVOLTI AGLI ALUNNI NEGLI ANNI-PONTE con la SCELTA DI UNA TEMATICA DI FORTE IMPATTO , TALE DA FAVORIRE ANCHE L’EDUCAZIONE PERMANENTE ( MOSTRE, RICERCHE ). CIRCOLAZIONE DELLA COMUNICAZIONE IN MODO CHE I PROGETTI DIDATTICI, GLI OBIETTIVI degli stessi, i MATERIALI PRODOTTI SIANO RESI NOTI ALL’UTENZA. Interna ed esterna. SI CONSIGLIA DI APPRONTARE , IN OGNI ORDINE SCOLASTICO, UN ARCHIVIO DIDATTICO INFORMATICO CHE VERRA’ CONSEGNATO AL TECNICO SCOLASTICO PER L’INSERIMENTO NEL SITO DELLA SCUOLA. Pof unitario2010/11 12 NEL SITO VERRA’ INSERITA ANCHE LA MODULISTICA DIDATTICA A CUI I DOCENTI POTRANNO ACCEDERE CON PASSWORD CHE VERRA’CONSEGNATA ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO. PARTECIPAZIONE AD ALCUNE ATTIVITA’ TERRITORIALI, in occasione del Natale, Carnevale, ricorrenze varie, festività nazionali, anche con il coinvolgimento del CONSIGLIO COMUNALE DELLE RAGAZZE e DEI RAGAZZI. LINEE GUIDA SPECIFICHE PER GLI ORDINI SCOLASTICI SCUOLA INFANZIA :> Si consiglia , per i vari campi di esperienza , di tenere presente quanto segue: -- CAMPO DI ESPERIENZA “ I DISCORSI E LE PAROLE “ : continuare a sviluppare il linguaggio con il vocabolario illustrato e ragionato ; SVILUPPARE IL LINGUAGGIO MUSICALE CON le ATTIVITA’ suggerite dal prof. SPACCAZOCCHI, soprattutto quelle volte a favorire l’ascolto e la gestione del tono di voce. Sviluppare il gusto estetico proponendo attività di fruizione di opere d’arte con visite a mostre o tramite la visione di opere d’arte proiettate con il video-proiettore. Si consiglia di avvicinare gli alunni anche alla scultura oltre che alla pittura. -- CAMPO DI ESPERIENZA “ LA CONOSCENZA DEL MONDO“ : dovranno essere obbligatoriamente sviluppate l ‘aritmetica con il calcolo mentale, la geometria e la geografia , il problem solving con risoluzione di problemi pratici, l’osservazione ed il metodo scientifico ( ipotesi- previsione; raccolta dati- osservazione; legge- regola ) . > SI CONSIGLIA DI RECUPERARE TUTTE LE ESPERIENZE PREGRESSE CON L’ATTIVAZIONE DI UN ARCHIVIO DIDATTICO INFORMATICO CHE SARA’ AFFIDATO ALLA FUNZIONE STRUMENTALE PER IL POF ( si vedano giochi quali il quadrix ed altri giochi inventati in occasione del progetto continuità di alcuni anni fa ) in modo che tutti i docenti possano prendere visione dal proprio plesso: Tale archivio sarà inserito nel sito d’istituto ed accessibile tramite una password. > SVILUPPARE con gli allievi, soprattutto dei 5 anni, IL METODO PROGETTUALE NELLE SUE VARIE FASI: dall’IDEAZIONE ALLA REALIZZAZIONE con un’attenzione per tutte le fasi intermedie (DIAGRAMMA DI FLUSSO CON FINALE METACOGNIZIONE E VERBALIZZAZIONE da parte degli alunni ) > SCOPRIRE IL RAPPORTO TRA FORMA E FUNZIONE DEGLI OGGETTI DI USO COMUNE ( matita, forchetta, cucchiaio…… )per comprendere il concetto base della tecnologia. RAPPORTI CON I GENITORI: QUESTIONARIO “ CONOSCIAMOCI “ : miglioramento con l’integrazione di una sezione riservata a bisogni ed aspettative del genitore nei confronti della scuola dell’infanzia e per cogliere la visione che gli stessi hanno di questo ordine scolastico ( asilo? Scuola di che genere ? ……) MENSA Si consiglia di inserire nella programmazione di plesso strategie per migliorare il momento della mensa riducendo il rumore (musica, proiezione di immagini, di fotografie degli alunni) SCUOLA PRIMARIA Pof unitario2010/11 13 > MIGLIORAMENTO DELLA VALUTAZIONE DISCIPLINARE CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA tramite: - un confronto tra i docenti della / e stessa /e disciplina /e e classe ; - un confronto con docenti di altre classi ed ordini; - la costituzione di un apposito gruppo di lavoro; E DELLA COSI’ INTESO: Es. produzione scritta che comprende contenuto ( pertinenza, tipologia testuale; ricchezza di idee, originalità…. ); ortografia ( a seconda della classe di riferimento elencare le regole ortografiche irrinunciabili da considerare errori gravi o meno gravi ); morfologia ( elencare le regole grammaticali che, a seconda della classe, saranno considerate irrinunciabili e, di conseguenza, errori gravi o meno gravi ); sintassi ( elencare le prestazioni richieste alle singole classi in termine di struttura del periodo, espansioni, coordinate, subordinate…. ) SI INVITA AD USARE UN LESSICO DISCIPLINARE COMUNE NELL’ORDINE E CON LA SUCCESSIVA SCUOLA SECONDARIA ( si veda il lavoro svolto dal gruppo di ricerca didattica ) Ciò fatto: in presenza di quali prestazioni ( stabili, meno stabili ) 10- 9 -8- 7- 6- 5 ? DOVRANNO ESSERE STABILITI CHIARAMENTE ANCHE l’OBIETTIVO DEVE ESSERE RAGGIUNTO ALMENO DAL 90 % GLI STANDARD: IL LAVORO DOVRA’ ESSERE DETTAGLIATO e COSTITUIRA’ UN ALLEGATO DI OGNI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE. > INSERIRE NELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE LE STRATEGIE DELL’APPRENDIMENTO COOPERATIVO, SOPRATTUTTO PER L’ACCOGLIENZA O LA PREACCOGLIENZA, ma anche per la normale attività didattica evitando l’estemporaneità nell’utilizzo di strategie che per produrre degli effetti devono essere utilizzate con costanza e da tutti gli insegnanti almeno della stessa èquipe. MIGLIORARE i TEMPI DI LAVORO DEGLI ALUNNI, anche in considerazione delle PROVE INVALSI: - durante le normali attività e nei primi anni del ciclo rispettare i ritmi, intervenendo tuttavia con strategie adeguate per rimuovere lentezze eccessive e distrazioni; - durante le verifiche, soprattutto se strutturate, ma non solo, assegnare tempi rigidi e ritirare i quaderni allo scadere del tempo, preavvertendo gli alunni ed utilizzando cronometri o altri strumenti. GLI ALUNNI DEVONO CAPIRE CHE IL TEMPO E’ PREZIOSO E NON SI PUO’ “ SPRECARE” Si può prevedere anche una tabella oraria per i compiti pomeridiani: “questo compito può essere svolto in mezz’ora…” SCUOLA SECONDARIA di I GRADO - MIGLIORARE IL QUADERNO DEGLI STRUMENTI E DELLE EDUCAZIONI RENDENDOLI SEMPRE DI PIU’ UNO STRUMENTO DI LAVORO EFFICACE PER GLI ALUNNI, A PARTIRE DALLACLASSE I E NON IN III , IN VISTA DEGLI ESAMI ( controllo periodico) - FAVORIRE NELL’AMBITO DELL’EDUCAZIONE CULTURALE UN PERCORSO CHE PREVEDA LO SVILUPPO PARALLELO DELLA STORIA; DELLA LETTERATURA, DELL’ARTE e DELLA MUSICA affinchè gli alunni, soprattutto delle classi III, comprendano le connessioni e siano in grado di individuare tra periodi storici e correnti culturali permanenze e mutamenti. Pof unitario2010/11 14 - SVILUPPARE L’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE E PROPORRE AGLI ALUNNI DELLA FASCIA DELL’ECCELLENZA ANCHE LA CERTIFICAZIONE ESTERNA ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO. - FAVORIRE NELL’APPRENDIMENTO, OLTRE AD UNA COSTANTE METACOGNIZIONE ( riflessione sugli apprendimenti e sui processi cognitivi attivati ) anche la METAEMOZIONE , OVVERO LA RIFLESSIONE SUI CAMBIAMENTI CHE AVVENGONO NEI CONVINCIMENTI E NELLE IDEE DEGLI ALUNNI DOPO UN PERCORSO DIDATTICO RELATIVO ALLO STUDIO DI UNA TEMATICA SOCIALE ( RIFIUTI, LEGALITA’, IMMIGRAZIONE…. ) - MIGLIORARE IL PATTO D’AULA: GLI ALUNNI DEVONO SAPERE, PRIMA DI DARE INIZIO AD UNA U.D.A QUALI GLI OBIETTIVI e LE PRESTAZIONI TERMINALI ; QUALE E’ LO STANDARD ACCETTABILE (%) ; QUALI I TEMPI; - PUNTARE SULL’ECCELLENZA, SOPRATTUTTO NELLE CLASSI III ; FAVORENDO UNA SANA COMPETIZIONE FRA GLI ALUNNI E LE CLASSI; NON ACCETTARE LA MEDIOCRITA’ “ VOLARE ALTO ANCHE CON I CONTENUTI “ - COMUNICAZIONE ON-LINE CON I GENITORI, ANCHE PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI (ex Progetto Studiare ) Pof unitario2010/11 15 Pof unitario2010/11 16 PROFILO GEOSTORICO DEL TERRITORIO I plessi dell’Istituto sono distribuiti sui due territori comunali di Saltara e Montemaggiore al Metauro . Nei centri storici dei suddetti comuni si possono cogliere evidenti ed inequivocabili caratteristiche paesaggistiche tipiche del periodo medievale, mentre risulta più complessa la ricostruzione delle vicende risalenti al periodo Romano. A tutt’oggi, soltanto per quanto concerne Calcinelli, frazione del comune di Saltara, esiste una documentazione storiografica che attinge a fonti scritte, cartografiche e, anche se da tempi abbastanza recenti, materiali. Il rinvenimento archeologico di tessere appartenenti ad un mosaico bicromo, tipico della domus romana, in località Gambarelli, conferma una presenza abbastanza importante della civiltà romana in questo territorio, ubicato a metà strada fra i due più importanti centri urbani collegati dall’antica via consolare Flaminia: Fanum Fortunae (Fano) e Forum Sempronii (Fossombrone). Da ulteriori testimonianze scritte e cartografiche, risulta che i viaggiatori dell’antica Roma trovavano ristoro per i loro cavalli presso la Mutatio ad octavo (Ad VIII), in corrispondenza dell’attuale località Posta Vecchia. Restando in epoca Romana, alcuni studiosi, sulla base delle testimonianze letterarie, stanno avvalorando l’ipotesi relativa al territorio di Montemaggiore, quale teatro della celebre battaglia del Metauro, combattuta nel 207 a.C. fra i Romani e le truppe cartaginesi, giunte in soccorso di Annibale. Queste ultime furono sconfitte, insieme al loro condottiero Asdrubale, che fu decapitato. Una struttura architettonica più marcatamente medievale si riscontra nel centro storico di Montemaggiore. A causa della privilegiata posizione strategica del colle, non per nulla già chiamato Monte Maior (da cui l’origine del toponimo attuale), l’antico borgo risale addirittura a prima dell’VIII secolo. Il castello costituì successivamente uno dei principali baluardi difensivi del territorio costiero malatestiano, contro l’entroterra feltresco. Un aspetto spiccatamente medievale si riscontra anche nel centro storico di Saltara, il cui toponimo è particolarmente incerto: l’ipotesi attualmente più accreditata, supportata dagli elementi raffigurati nello stemma comunale, riporta la derivazione dal latino “saltus ara” (saltus→bosco, ara→altare; a ricordo di un altare innalzato dagli antichi abitanti, probabilmente in località S.Martino, per placare con sacrifici un dragone alato che abitava nei boschi della zona). Saltara, che, a differenza di Montemaggiore si estende sulla riva sinistra del Metauro, visse vicende medievali molto simili a quelle di Montemaggiore, nel periodo del dominio dei Malatesta e dei Montefeltro, seguite dall’accorpamento allo Stato Pontificio nel XVII sec., per poi entrare a far parte del Regno d’Italia, nel 1860. Rispetto a quello di Montemaggiore, il castello di Saltara fu costruito in epoca più recente, sicuramente dopo il Mille, nel periodo storico caratterizzato da una notevole ripresa socioeconomica. I mercati coperti, ben conservati all’interno della cinta muraria, rappresentano una struttura sicuramente poco frequente in questa tipologia di architetture medievali, a conferma dell’importanza economica che il borgo di Saltara ebbe avuto, a partire almeno dal XV secolo. Tale aspetto, favorito indubbiamente dalla collocazione geografica fra i due centri maggiori di Fano e Fossombrone, caratterizzò il Comune di Saltara fino a tempi relativamente recenti, quando il centro storico di Saltara ospitava sistematicamente fiere e mercati in grado di richiamare, dai vari paesi circostanti, numerosi contadini, allevatori, artigiani e, naturalmente, clienti. Come è accaduto poi, in tempi più recenti, in ognuno di questi territori attraversati dalla Flaminia e dal Metauro, i centri storici dislocati sulle colline, hanno subìto una graduale, ma inesorabile trasformazione a livello economico. L’agricoltura e l’artigianato hanno lasciato via via spazio all’industria. Naturalmente, la zona più favorevole allo sviluppo di quest’ultima attività, è stata individuata a valle, dove le caratteristiche naturali del territorio facilitavano notevolmente sia la fornitura idrica che la viabilità. Di conseguenza lo sviluppo demografico all’interno dei singoli territori comunali, ha interessato sempre più le frazioni della vallata, mentre i centri storici, pur Pof unitario2010/11 17 mantenendo le loro valenze storico-culturali, hanno continuato a perdere importanza, soprattutto nei settori produttivi e nel commercio. Tornando al secolo scorso, merita di essere menzionato un avvenimento di particolare rilevanza storica, riguardante il Comune di Montemaggiore. Qui, durante la seconda guerra mondiale, lungo la famosa “linea gotica” (uno sbarramento lungo 320 chilometri, che tagliava in due l’Italia da Pesaro fino a La Spezia) si scontrarono le truppe tedesche in ritirata e quelle alleate. Dall’alto del colle, nell’estate del 1944, i generali Alexander e Leese, assieme a Winston Churchill, guidarono gli Alleati allo sfondamento della “Linea gotica”. Il Museo storico-ambientale del fiume Metauro, all’ingresso del centro abitato, offre un’ampia documentazione scritta e fotografica dell’evento. Un altro museo di rilevante richiamo turistico e didattico è quello del Balì, allestito nella villa cinquecentesca, fatta costruire dal Negusanti per i suoi studi astronomici, sulla sommità del colle di S. Martino, che sovrasta l’abitato di Saltara. La villa, recentemente restaurata, passò successivamente al Conte Marcolini, Balì (da cui prende il nome il Museo stesso) dell’Ordine dei Cavalieri di S.Stefano. Si tratta di un museo un po’ fuori del comune, in quanto presenta un carattere più specificatamente laboratoriale. Qui il visitatore può sperimentare direttamente molteplici fenomeni fisici naturali, oltre ad avere la possibilità di avvicinarsi all’astronomia attraverso strumenti in grado di suscitare un particolare fascino, quali il planetario ed un potente telescopio. L’I. C. “Leopardi”, oltre all’utenza proveniente dai tre territori comunali che accorpa, accoglie anche ragazzi dai due comuni limitrofi di Cartoceto e Serrungarina. Ancora una volta, i rispettivi centri storici presentano aspetti tipicamente medievali, che rievocano la comune ragione storica per la quale furono edificati: la difesa. Nel periodo medievale, le loro cinte murarie innalzate sulle sommità collinari, svolsero la duplice funzione strategica e difensiva. Entrambi i territori comunali, però, ospitarono certamente insediamenti a partire da tempi molto più lontani. Questo vale soprattutto per Serrungarina, nel cui territorio sono state rinvenute tombe neolitiche ed una spada di bronzo attribuita ai Piceni, esposta al Museo Vernarecci. Al periodo imperiale dell’epoca Romana, risalgono, invece, i resti della “statio”, luogo di sosta e ristoro per uomini e cavalli, lungo la Flaminia, nell’attuale frazione di Tavernelle. Anche le origini di Cartoceto (l’etimo “Carticeto”, come fu chiamato per lungo tempo questo luogo dalle persone di cultura, alludendo, appunto, ai Cartaginesi) dovrebbero risalire all’epoca Romana: infatti se ne ipotizza la fondazione da parte dei Cartaginesi scampati alla battaglia del Metauro, nel 207 a.C.. È comunque armai appurato che durante le invasioni barbariche del VI-VII secolo, la morfologia di questi territori si prestò al fenomeno dell’incastellamento, permettendo alle popolazioni della valle di sfuggire alle devastazioni dei Goti. In questo periodo, infatti, si collocano i primi insediamenti che diedero origine ai castelli di Bargni e Pozzuolo, frazioni di Serrungarina: castelli che furono soggetti a distruzioni e riedificazioni nel susseguirsi delle varie contese fra papato, Malatesta e Montefeltro. Particolarmente caratteristica, in rapporto ai centri dei dintorni, la struttura urbanistica a cerchi concentrici, delimitata dalla cinta muraria, del centro storico di Serrungarina (il cui toponimo, molto incerto, potrebbe riferirsi ad un notaio del XIV secolo, Ser Ungaro degli Atti). Tale struttura non era supportata da finalità estetiche, ma semplicemente funzionali: i vicoli semicircolari, infatti, impedendo una visuale totale, rendevano più rischiosi i movimenti di chi non conosceva bene quel luogo. Se durante il Medio Evo Serrungarina fu maggiormente legata ai Malatesta, a differenza di Cartoceto che ebbe rapporti più intensi con il Papa e con il Ducato di Urbino, le vicende postmedievali non differirono da quelle degli altri comuni della valle. Pof unitario2010/11 18 9. Presenza di istituzioni educative: Comune Indirizzo Saltara P.zza B. Buozzi, 2 1. Collocazione geomorfologica del territorio: pianura 70% collina 30% montagna 2. Possibilità di comunicazioni: mediante le ferrovie mediante pullman di linea solo con mezzi propri mediante altri mezzi 3. Estensione: Km2 9.97 4. Abitanti: n° 6800 (+ 26 rispetto all’anno 2009) (+ 274 rispetto all’anno 2008) (+ 283 rispetto all’anno 2007) (+ 228 rispetto all’anno 2006) (+ 1350 rispetto all’anno 2000) 5. Densità di popolazione: 682,04 ab/km2 6. Tipologia della popolazione: . nuclei familiari prevalentemente: numerosi ridotti presenza di anziani 7. Caratterizzazione della zona: centro urbano quartiere urbano di periferia centro rurale frazione in costante espansione altro 8. Attività prevalenti: tipologia: scuola dell’infanzia scuola primaria sc. secondaria di 1° grado sc. secondaria di 2° grado 10. Spazi attività per il tempo libero dei ragazzi: centri sportivi: pubblici privati tipo di attività svolte: calcio, bocce, basket, pallavolo, pesca/caccia gruppi spontanei di aggregazione per attività: squadre di calcio, di basket, di pallavolo gruppi ecologici gruppi scout gruppi musicali (banda) altri (gruppo micologico/Pro-loco) centri per il tempo libero biblioteche centri di aggregazione giovanile altri (gruppo parrocchiale, AVIS, gruppo volontariato e protezione civile, ass. carabinieri. Attività ricreative Corsi-laboratori di: canto, musica, ricamo, fotografia, ceramica, corsi di lingue straniere, teatro, pittura industria ed artigianato agricoltura terziario Pof unitario2010/11 19 Comune Indirizzo Montemaggiore al Metauro P.zza Italia 1. Collocazione geomorfologica del territorio: pianura 50% collina 50% montagna 2. Possibilità di comunicazioni: mediante le ferrovie mediante pullman di linea (servizio scarso) solo con mezzi propri mediante altri mezzi 3. Estensione: Km2 13.04 4. Abitanti: n°2782 (+ 110 rispetto all’anno 2009) (+ 145 rispetto all’anno 2008) (+ 113 rispetto all’anno 2006) (+ 397 rispetto all’anno 2000) 5. Densità di popolazione: 213,34 ab/km2 6. Tipologia della popolazione: . nuclei familiari prevalentemente: numerosi ridotti presenza o prevalenza di anziani 7. Caratterizzazione della zona: 9. Presenza di istituzioni educative: tipologia: scuola dell’Infanzia scuola primaria sc. secondaria di 1° grado sc. secondaria di 2° grado 10. Spazi attività per il tempo libero dei ragazzi: centri sportivi: pubblici privati tipo di attività svolte: calcio, pallavolo, tennis, deltaplano gruppi spontanei di aggregazione per attività: squadre di calcio, pallavolo, e tennis gruppi ecologici gruppi scout gruppi musicali altri centri per il tempo libero biblioteche centri di aggregazione giovanile altri gruppo parrocchiale centro urbano quartiere urbano di periferia centro rurale frazione frazione in espansione 8. Attività prevalenti: industria agricoltura terziario economia mista Pof unitario2010/11 20 9. Presenza di istituzioni educative: Comune Indirizzo Cartoceto Via Marcolini, 1 1. Collocazione geomorfologica del territorio: pianura 70% collina 30% montagna 2. Possibilità di comunicazioni: mediante le ferrovie mediante pullman di linea solo con mezzi propri mediante altri mezzi 3. Estensione: Km2 23.17 4. Abitanti: n°7965 (+ 116 rispetto all’anno 2008) (+ 300 rispetto all’anno 2007) (+ 281 rispetto all’anno 2006) (+ 1302 rispetto all’anno 2000) 5. Densità di popolazione: 343,76 ab/km2 6. Tipologia della popolazione: . nuclei familiari prevalentemente: numerosi ridotti presenza o prevalenza di anziani sensibile aumento del processo immigratorio 7. Caratterizzazione della zona: tipologia: scuola dell’infanzia scuola primaria sc. secondaria di 1° grado sc. secondaria di 2° grado 10. Spazi attività per il tempo libero dei ragazzi: centri sportivi: pubblici privati tipo di attività svolte: avviamento al calcio, alla pallavolo, alla danza gruppi spontanei di aggregazione per attività: squadre di calcio, di basket, di pallavolo gruppi ecologici gruppi scout gruppi musicali altri centri per il tempo libero biblioteche centri di aggregazione giovanile altri (gruppo parrocchiale) attività ricreative centro urbano quartiere urbano di periferia centro rurale frazione altro 8. Attività prevalenti: industria agricoltura terziario Pof unitario2010/11 21 9. Presenza di istituzioni educative: Comune Indirizzo Serrungarina Via Serafini, 1 1. Collocazione geomorfologica del territorio: pianura 10% collina 90% montagna 2. Possibilità di comunicazioni: mediante le ferrovie mediante pullman di linea solo con mezzi propri mediante altri mezzi 3. Estensione: Km2 22 4. Abitanti: n°2589 (+ 117 rispetto all’anno 2009) (+ 124 rispetto all’anno 2008) 5. Densità di popolazione: 113,95 ab/km2 6. Tipologia della popolazione: . nuclei familiari prevalentemente: numerosi ridotti presenza o prevalenza di anziani 7. Caratterizzazione della zona: centro urbano quartiere urbano di periferia centro rurale frazione altro tipologia: scuola dell’infanzia scuola primaria sc. secondaria di 1° grado sc. secondaria di 2° grado 10. Spazi attività per il tempo libero dei ragazzi: centri sportivi: pubblici privati tipo di attività svolte: avviamento al calcio, alla pallavolo, alla danza gruppi spontanei di aggregazione per attività: squadre di calcio, di basket, di pallavolo gruppi ecologici gruppi scout gruppi musicali altri centri per il tempo libero biblioteche centri di aggregazione giovanile altri (gruppo parrocchiale) 8. Attività prevalenti: industria agricoltura terziario economia mista Pof unitario2010/11 22 LE SCUOLE DEL TERRITORIO Scuole dell’Infanzia Comune di Saltara: n°3 (Saltara “M. Montessori” – Calcinelli “C. Collodi” – Postavecchia “G. Rodari”) Comune di Montemaggiore al Metauro: n° 1 (Villanova “Don G. Bosco”) Scuole Primarie Comune di Saltara: n°2 Capoluogo “R. Dezi”: scuola a tempo pieno (ore 40 settimanali) Calcinelli “B. Lugli”: scuola a tempo normale Comune di Montemaggiore: n°1 Capoluogo “C. Ciavarini”: scuola a tempo normale San Liberio: scuola a tempo normale Tutte le scuole primarie hanno un orario di 29 ore settimanali, di cui 27 curriculari e 2 opzionali Scuole Secondarie di I grado Comune di Saltara: n°1 Scuola Secondaria “G. Leopardi” n. 4 CL. I e n. 3 CL. II ; n. 4 CL III. Comune di Montemaggiore: n°1 Scuola Secondaria “G. Marconi” (n°1 CL I; n° 1 CL II; n°2 CL. III ) Tutte le classi hanno un orario settimanale di 30 ore Per l’organizzazione interna delle Scuole e per gli orari si rimanda ai P.O.F. di ordine. Pof unitario2010/11 23 ANALISI DEL PROFILO DELL’UTENZA E DEI BISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO Premessa Da qualche anno a questa parte si assiste, nel territorio del comune di Saltara e in quello dei paesi limitrofi, ad un significativo afflusso demografico, determinato, principalmente, dal recente sviluppo economico dell’area. L’offerta lavorativa delle attività industriali costituisce, infatti, un importante fattore di attrazione per coloro che sono alla ricerca di un’occupazione maggiormente remunerativa e di migliori condizioni di vita. La presenza in questa zona di numerose piccole e medie industrie locali, la posizione geografica favorevole per il raggiungimento di centri urbani più grandi ( facilitato anche da una buona rete di comunicazione ), un ambiente naturale ancora vivibile, uno sviluppo edilizio abbastanza “controllato” e a misura d’uomo, hanno fatto del territorio un polo di attrazione per il trasferimento di nuovi nuclei familiari non solo locali. Negli ultimi anni, infatti, si è verificato un significativo aumento della presenza di stranieri, anch’essi assunti dal sistema produttivo locale – lavoro industriale, terziario assistenziale – fornendo manodopera necessaria e, ormai, insostituibile. La loro provenienza è plurima: il gruppo etnico più numeroso è rappresentato dai marocchini, seguito da quello albanese e da persone provenienti dai paesi dell’est europeo. L’immigrazione è spesso richiamata dalle positive testimonianze dei conterranei precedentemente immigrati (catena migratoria) e/o per soddisfare esigenze di ricongiungimento famigliare. I nuovi gruppi appartengono a realtà socio-culturali molto differenti tra di loro e diverse, sostanzialmente da quella in cui vanno a risiedere: alla complessità derivante dalla non sempre facile integrazione tra le varie comunità, si aggiunge quella determinata dalla stabilità insediativa dei migranti che varia al mutare delle opportunità occupazionali offerte, rendendo talvolta temporanea e imprevedibile la loro presenza nel territorio. Il dinamismo demografico connotante la collettività saltarese, ampiamente riscontrabile in molte altre realtà territoriali nazionali ed internazionali, va oramai considerato come una caratteristica strutturale della comunità residente nell’area. Si tratta di un profilo sociale che pone una serie di inedite, quanto indilazionabili, problematiche di fronte alle quali i vari soggetti territoriali, tra cui quello scolastico, non possono certo restare indifferenti. La volontà di non sottrarsi ad importanti responsabilità, unitamente alla consapevolezza della necessità di elaborare un Piano dell’Offerta Formativa il più possibile rispondente alle emergenti istanze sociali, hanno condotto l’Istituto Comprensivo Statale “G.Leopardi” di Saltara, a svolgere sistematicamente indagini finalizzate a delineare il profilo dell’utenza, a rilevarne i reali bisogni, sulla base dei quali articolare la programmazione delle attività educative. Tali iniziative di ricerca rappresentano una testimonianza concreta della sensibilità dell’Istituto per le problematiche sociali presenti e della sua peculiare capacità di dialogare, di ridefinirsi, di mettersi in discussione, di pensarsi costantemente come soggetto fattivamente partecipe dello sviluppo territoriale. Questi, sinteticamente, gli spunti di riflessione derivanti dalle più recenti inchieste e inerenti le famiglie e gli alunni. Le famiglie Le condizioni socio-economiche e culturali delle famiglie risultano alquanto eterogenee. Si tratta perlopiù di nuclei famigliari giovani, con titolo di studio medio alto. I dati forniti dai comuni interessati indicano che che il 39% dei padri e il 41% delle madri hanno il diploma di maturità. Un altro aspetto che si può evincere da questa rilevazione è rappresentato dalla progressiva emancipazione realizzata dalle donne, grazie al prolungamento degli studi e alla loro presenza sul mercato del lavoro. Il costo sociale che il lavoro femminile comporta ricade però sul tempo a disposizione da dedicare alla famiglia. L’atteggiamento e l’attenzione nei confronti, dei figli nonché il rapporto con l’istituzione scolastica sono vari. Alcuni genitori mostrano un’eccessiva preoccupazione nei confronti dell’andamento scolastico dei figli e ostentano una protezione che va contenuta per evitare che degeneri in vera ingerenza. I problemi maggiori sono riscontrabili in quei nuclei famigliari in cui entrambi i genitori hanno un’occupazione lavorativa che li costringe ad allontanarsi da casa per l’intera giornata e in cui, quindi, i figli si trovano soli, investiti di compiti e di responsabilità – tra cui la gestione dell’impegno scolastico - quando ancora non hanno raggiunto il livello di autonomia Pof unitario2010/11 24 necessaria. I bambini/ragazzi che trascorrono molto tempo a casa da soli diventano facili prede di trasmissioni televisive inappropriate per la loro età o di navigazioni internet controproducenti sul piano educativo. La partecipazione di questi genitori alla formazione dei rispettivi figli è assai poco attiva e la loro corresponsabilità educativa è spesso delegata ad operatori scolastici, ad associazioni/enti del territorio o a locali pubblici di aggregazione spontanea che, tuttavia, non si rivelano sempre luoghi idonei a compensare la scarsità delle cure parentali. Un numero sempre maggiore di coppie di genitori si separa o divorzia e, in alcuni casi, ricostituisce una nuova famiglia che risulta composta da membri di diversi nuclei famigliari originari, lasciando spesso aperti conflitti irrisolti. Questo fenomeno di disaggregazione famigliare rende particolarmente vulnerabili i bambini/ragazzi, che sono sempre più spesso a rischio di disagio in quanto la perdita di punti di riferimento genitoriali genera disturbi del comportamento e della personalità. In tali situazioni di mancanza di cura e di interesse da parte delle famiglie, emergono questioni contingenti come quella della mancanza di disponibilità del materiale scolastico e dei libri di testo, che spesso finiscono per essere a carico della scuola stessa che si trova costretta a far appello alla sensibilità degli insegnanti e della dirigente scolastica in modo tale da garantire pari opportunità a tutti gli alunni della scuola. Va tuttavia sottolineato che la collaborazione dei genitori, per la scuola, rappresenta una risorsa di inestimabile valore. Si ritiene infatti che soltanto nella chiarezza comunicativa e nella reciproca disponibilità sia possibile far sorgere quella capacità sinergica di educare bambini e ragazzi. Grazie cioè ad un’intesa sugli specifici scopi e sulle specifiche competenze, si rende attuabile ed efficace un percorso di crescita globale all’interno del quale l’alunno sa ritrovare i suoi punti di riferimento. Alla luce di quanto esposto l’Istituto Comprensivo ha attuato alcune proposte migliorative atte a favorire e a regolare la partecipazione dei genitori alla vita scolastica trovandovi una collocazione programmatica. Gli alunni Il dinamismo connotante la struttura e la residenza dei nuclei familiari di cui si è fatto cenno sopra dà luogo ad effetti molto negativi sugli alunni che subiscono continui mutamenti di domicilio cui fanno seguito continui cambi di scuola, di programmazioni scolastiche, di professori di riferimento, di compagni. Le conseguenze sono particolarmente gravi quando questi trasferimenti da una realtà geografica ad un’altra si verificano nel corso dello stesso anno scolastico: tale circostanza, infatti, incrementa notevolmente il rischio di abbandono da parte di minori che non hanno assolto ancora all’obbligo o, nella migliore delle ipotesi, ne rende la frequenza tanto altalenante da non garantire il numero minimo di presenze sufficiente al passaggio alla classe successiva. Una pratica recentemente messa in atto dagli Enti Locali per far fronte al problema della disaggregazione e della mancanza di cura parentale è stata quella dell’affido di questi ragazzi con disagio e instabilità psicologica ed emotiva a famiglie del territorio disponibili a farsi carico delle situazioni, del mantenimento e dell’educazione degli stessi. Diversa, ma pur sempre importante, è poi la questione della gestione degli alunni stranieri che frequentano l’Istituto “G.Leopardi”. Il loro numero, nel corso degli ultimi anni, è notevolmente cresciuto così come sono aumentati i paesi di provenienza: permangono, come in passato, l’Albania, il Marocco ed altri paesi dell’Africa, e tuttavia, oggigiorno una sostanziosa compagine di alunni stranieri residente stabilmente nel territorio saltarese proviene da paesi dell’Europa Orientale come la Romania, la Polonia, la Moldavia ecc. Se da un lato questa varietà nella popolazione scolastica rappresenta un’occasione di arricchimento culturale, è pur vero che essa pone problematiche di non facile soluzione. L’Istituto comprensivo “G. Leopardi” per fronteggiare questa situazione ha realizzato una serie di iniziative e di accorgimenti atti a favorire l’accoglimento/inserimento degli alunni stranieri, il quale avviene con modalità differenti a seconda dell’età, della lingua madre, delle conoscenze possedute, della permanenza in Italia. L’intento è quello di trasformare, il prima possibile, l’iniziale svantaggio legato alla scarsa padronanza della lingua italiana, in modo che l’alunno straniero sia per la classe che lo accoglie una risorsa, una finestra sul mondo per sé e per i suoi compagni, attraverso la quale allargare gli orizzonti culturali, sociali ed emotivi. Tempo libero Il territorio presenta alcune strutture e spazi verdi adibiti all’utilizzo ricreativo del tempo libero da impegni scolastici. Tali strutture, che si rilevano anche dalla lettura delle schede descrittive del Pof unitario2010/11 25 territorio fornite dalle Amministrazioni comunali e precedentemente inserite nel Piano dell’Offerta Formativa, sono principalmente collocate nei centri di Calcinelli, Villanova, Cartoceto e Tavernelle e possono essere identificate in palestre, campi da calcio, campi da tennis, biblioteche, centri ricreativi ed un informagiovani che funge da punto di riferimento per i sopracitati Comuni. Anche le parrocchie offrono spazi nel complesso idonei e favorevoli all’aggregazione adolescenziale e giovanile; vi si svolgono in genere attività di svago quali l’ascolto della musica, la visione di film, l’organizzazione di canti corali nonché di spettacoli teatrali amatoriali. La scuola secondaria consente, su richiesta, l’uso dei locali per le attività sportive. Il concetto di “tempo libero”, inteso come attività al di fuori del normale iter scolastico è, per il bambino e l’adolescente, un momento formativo e rigenerativo dell’essere, un momento in cui sperimentare la propria creatività, le proprie potenzialità, il proprio benessere. Il tempo libero è anche un momento privilegiato di socializzazione e aggregazione in cui l'adolescente, in particolare, può sperimentarsi, imparare ad autogestirsi, fare autonomamente le proprie scelte. Il tempo libro è una grande opportunità di crescita, essendo uno spazio di libertà e di ricerca interiore personale; è lo spazio dell’elaborazione, dell’interrogarsi su di sé. Questo vale ovviamente per tutti gli uomini, ma soprattutto per i giovani: è in questa fase che si elaborano i grandi progetti di vita ed un giovane senza ideali, senza slanci è un giovane senza futuro. Quindi il tempo libero è la possibilità di entrare in se stessi, di conoscersi e di costruire il futuro. Il tempo libero invece risulta spesso un “tempo occupato” in quanto i bambini/ragazzi praticano numerose e diversificate attività predisposte dalla famiglia. L’eccesso di impegni extrascolastici impedisce pertanto l’esperienza effettiva ed autonoma del tempo libero, col rischio anche di creare nei soggetti uno stato d’ansia da prestazione per le attese “efficientiste” da parte del nucleo familiare. Viceversa, anche se in casi meno frequenti, si riscontra una gestione del tempo libero per niente supportata dalla famiglia che procura mancanza di punti di riferimento, noia e smarrimento, incapacità di organizzarsi spazi autonomi ed alternativi. Questi studenti sono maggiormente esposti ai condizionamenti multimediali quali la televisione, il computer e video giochi. In un breve sondaggio condotto dall’Informagiovani presso le classi terze di Scuola Secondaria lo scorso anno è emerso infatti che il pomeriggio viene prevalentemente così trascorso: il 24% dei ragazzi pratica uno sport, il 20% studia, il 16% guarda la TV, il 16% ascolta musica, il 9% naviga su internet, l’8% gioca alla play station, il 5% fa altro e solo l’1% legge. Se è vero quindi che fino agli 11 anni il bambino, che attraversa la fase di latenza, ha bisogno di ricevere stimoli che vadano a sviluppare le sue potenzialità, è anche vero che tutte le ricerche dimostrano come dai 12 anni in poi diminuisce progressivamente la frequenza a gruppi formali (parrocchiali, sportivi, culturali…) a favore di gruppi informali (gli amici…). L’impegno del genitore dovrebbe andare quindi nella direzione di stimolare, sostenere e permettere al figlio di diventare attore, e quindi protagonista, del proprio tempo ed evitare che si riduca ad essere solo spettatore o consumatore passivo di proposte (ricreative, culturali, politiche o sportive che siano) pensate, realizzate e organizzate da altri. Promuovere il tempo libero, sganciato dal tempo del consumo, significa anche promuovere una cultura del tempo libero inteso come tempo della crescita, della stima in se stessi, dell’essere (io sono, io mi relaziono, io faccio, io scelgo, io decido e di conseguenza: io esisto, io conto, io comprendo, io valgo), della creatività, della possibilità di esprimere e sviluppare la propria cultura. Educare ad una cittadinanza attiva significa anche questo, soprattutto per la fascia d’età più sganciata che va dai 14 ai 20 anni: poter mettere a disposizione le proprie risorse, creatività, cultura anche per l’intero territorio; e questo lo si apprende già dai primi anni. Pof unitario2010/11 26 IDENTITÀ DELLA SCUOLA, RISORSE E CARATTERISTICHE DELL’OFFERTA FORMATIVA 1. INTEGRAZIONE SCUOLA – ENTI LOCALI. 2. RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA. 1. INTEGRAZIONE SCUOLA – ENTI LOCALI L'Istituto mantiene costanti rapporti con le Amministrazioni Comunali di riferimento e precisamente: - Saltara Montemaggiore Serrungarina Cartoceto (solo per alcuni allievi) per : - Interagire sinergicamente con la politica scolastica territoriale, inserendosi in quelle iniziative e nelle tradizioni locali che permettano all’ Istituzione scolastica di esprimere al meglio la propria peculiarità formativa, fornendole opportune occasioni per produrre cultura all’interno della realtà sociale in cui opera. - stipulare accordi di programma per alunni disabili ed extracomunitari; - stipulare accordi di programma relativi alla sicurezza degli edifici ed alla loro manutenzione; - definire alcuni progetti integrati. In seguito ad accordi formali ed informali con gli Assessori alla Pubblica Istruzione dei Comuni di Saltara, Montemaggiore, sono state individuate le manifestazioni locali a cui la scuola parteciperà con propri materiali e/ o iniziative per l'anno scolastico in corso. PROGETTI di PLESSO in collaborazione con gli EE. LL. a.s. 2010/11 COMUNE di SALTARA Festa dell’autunno Scuole dell’Infanzia e Primarie Scuola secondaria di Saltara Manifestazioni natalizie Scuole dell’Infanzia e Primarie Scuola secondaria di Saltara COMUNE di MONTEMAGGIORE Scuola dell’Infanzia di Villanova Scuola primaria Scuola Secondaria di I grado di Montemaggiore Carnevale Festa della Primavera Scuola secondaria di I grado di Saltara e di montemaggiore Scuola dell’infanzia di calcinelli L’Istituto promuove inoltre Progetti di Plesso specifici, volti all’arricchimento dell’Offerta Formativa, all’interno dei quali sono previste manifestazioni finali, anche in collaborazione con gli EE. LL. e/o con Società private presenti nel territorio. L'Istituto stipula CONVENZIONI con le SOCIETÀ SPORTIVE LOCALI e con PRIVATI - per l’ATTIVITA’ MOTORIA e SPORTIVA (Società Sportiva e Bocciofila) - per l’INSEGNAMENTO e le attività nelle Scuole - per l’AGGIORNAMENTO e la FORMAZIONE di docenti e non Pof unitario2010/11 27 L’ISTITUTO stipula, altresì, una CONVENZIONE con l’UNIVERSITA’ di URBINO per l’attività di tirocinio che verrà effettuata nelle Scuole dagli Studenti di SCIENZE della FORMAZIONE PRIMARIA e SECONDARIA e con l’Istituto Professionale ai servizi sociali di Fossombrone per il Tirocinio di studenti nelle scuole dell’Infanzia. Per sviluppare la motivazione verso le scienze, L’ ISTITUTO stipula una convenzione con il MUSEO DELLA SCIENZA DEL BALI’ DI SALTARA. 2. RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA L’Istituto Comprensivo “G. Leopardi” dispone di risorse umane e professionali interne rilevabili dalla tabella allegata al P.O.F. L’Istituto dispone, altresì, di risorse materiali quali biblioteche per ragazzi ed adulti (genitori, docenti); videoteche; laboratori informatici, scientifici, linguistici, operativi; palestre; aule per attività differenziate (Recupero-Consolidamento-Potenziamento), attività motorie e di sostegno; refettori; spazi verdi esterni adiacenti ai plessi, nelle scuole dell’infanzia allestiti con materiale ludico strutturato. L’Istituto stipula convenzioni e contratti con collaboratori specialistici esterni per attività: avviamento allo sport; teatrali; lingua inglese; educazione ambientale e alla salute. Alcune delle suddette attività vengono finanziate con fondi e risorse economiche messe a disposizione da terzi. L’Istituto aderisce, altresì, a progetti finanziati dall’ U.S.R., dalla Provincia, dalla Regione ( scuola in ospedale e istruzione domiciliare) Pof unitario2010/11 28 SITUAZIONE ALUNNI / PERSONALE DELL’I. C. – A.S. 2010/11 PLESSI (n°11) SCUOLA DELL'INFANZIA "CARLO COLLODI" SCUOLA DELL'INFANZIA "DON G.BOSCO" SCUOLA DELL'INFANZIA "G.RODARI" SCUOLA DELL'INFANZIA "MARIA MONTESSORI" SCUOLA PRIMARIA "BRUNO LUGLI" SCUOLA PRIMARIA "CARISIO CIAVARINI" SCUOLA PRIMARIA "ROMEO DEZI" SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO "GIACOMO LEOPARDI" SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO "GUGLIELMO MARCONI" ALUNNI SCUOLA INFANZIA ALUNNI SCUOLA PRIMARIA ALUNNI SCUOLA PRIMARIA T.P. ALUNNI SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO TOTALE 12 20 5 15 52 327 403 105 328 1163 5 12 5 9 31 48 52 23 47 170 ORARIO COMPLETO 25 42 25 92 ORARIO RIDOTTO 4 6 9 19 ORARIO COMPLETO 1 ORARIO RIDOTTO 0 1 7 0 7 24 1 25 32 1 33 CLASSI / SEZIONI TOTALE ALUNNI ALUNNI DISABILI ALUNNI STRANIERI DOCENTI INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA TOTALE ATA D.S.G.A. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COLLABORATORI SCOLASTICI TOTALE Pof unitario2010/11 CLASSI / SEZIONI 5 4 2 1 11 9 5 11 4 TOTALI 52 ALUNNI 133 112 53 29 244 159 105 249 79 1163 TOTALE 29 48 34 111 29 Pof unitario2010/11 30 INCARICO DIRIGENTE SCOLASTICO I° COLLABORATORE VICARIO II° COLLABORATORE FUNZIONI STRUMENTALI SCUOLA DELL’INFANZIA: CONTINUITA’, ORIENTAMENTO, ACCOGLIENZA STESURA P.O.F. E SOSTEGNO AL LAVORO DEI COLLEGHI NOMINATIVO PAOLO OLIVIERI ADRIANA GAGGIOLI ROBERTA OMICIOLI PIERSANTI CARLA BERTI ALESSANDRA SCUOLA PRIMARIA: COORDINAMENTO, SOSTEGNO, CONTINUITA’ CATIA CIPRESSI SOSTEGNO AI COLLEGHI, ARCHIVIO DIDATTICO, MONITORAGGIO LUCIANO POGGIASPALLA STESURA P.O.F. SCUOLA PRIMARIA, SOSTEGNO AI COLLEGHI, COORDINAMENTO ATTIVITA’ DI TIROCINIO SCUOLA SECONDARIA ORIENTAMENTO CLASSI II E III SPORTELLO PSICOLOGICO BRUNA MENCARELLI ANNAMARIA FABIANI MONITORAGGIO D’ISTITUTO E QUALITA’ ELISABETTA CORVINO SOSTEGNO AL LAVORO DEI COLLEGHI GRUPPO QUALITA’ RESPONSABILE AUDIT INTERNO RESPONSABILE QUALITA’ ROSSI ANDREA MEMBRI GRUPPO QUALITA’ MENCARELLI BRUNA SEVERI VIVIANA BERTI ALESSANDRA CORVINO ELISABETTA GAGGIOLI ADRIANA Tali docenti costituiscono lo STAFF dirigenziale ed hanno compiti a loro delegati e formalizzati. Per quanto concerne gli altri docenti a cui sono stati delegati specifici incarichi si rimanda alla CARTA DEI SERVIZI Pof unitario2010/11 31 P.O.F. unitario 2010-11 29 PIANO STRATEGICO : OBIETTIVI PER L’ANNO SCOLASTICO 2010/11 di cui al MANUALE della QUALITÀ MOTIVAZIONI ALL’ORIGINE DEL PROGETTO La Politica della Qualità dell’Istituto si fonda sul concetto che la scuola è un efficace centro di formazione e di cultura quando opera in un clima di consenso sociale condiviso da studenti e famiglie prioritariamente e dagli stakeolder in generale. In base alla Linee guida dettate nel Piano dell’Offerta Formativa dell’’Istituto “G. Leopardi”, si procede a definire una Politica della Qualità attenta alle esigenze ed alle necessità reali dell’Utente scuola. La Politica della Qualità dell’Istituto viene elaborata dal Dirigente Scolastico, d’intesa con il gruppo qualità e gli Organi Collegiali della Scuola, in base ai bisogni dei seguenti soggetti interessati all’istruzione-formazione: • Utente scuola e famiglia • territorio • società • personale docente e non docente. Sulla base dei risultati ottenuti dall’analisi del territorio, riportata nel dettaglio nel presente P.O.F. unitario ed in quelli di ordine, il Dirigente Scolastico ha definito un documento programmatico che si chiama “Linee di Sviluppo del P.O.F.” dove sono riportati i micro-obiettivi-azioni da intraprendere. Tale procedimento verrà ripetuto per ogni anno e deliberato, come prevede la norma, dagli organi interni preposti (Consiglio di Istituto). Tutta la Politica e la strategia del SISTEMA di GESTIONE della QUALITA’ assume per il Dirigente Scolastico una duplice veste: da un lato il Sistema Scuola, che con le sue norme e con i suoi processi definisce gli obiettivi specifici della formazione; dall’altro il Sistema Qualità che non tiene in considerazione solo l’attività propriamente detta dei “Servizi per l’organizzazione della Formazione” ma anche, soprattutto, della qualità di tutti i servizi interni identificati nella presentazione dell’Istituto. Definiti i campi di applicazione della Politica della Qualità e la sua origine procedurale, passiamo ora a presentare la strategia impostata nell’istituto “G. Leopardi” per l’anno scolastico. Il Dirigente Scolastico, in base al progetto formativo e culturale dell’Istituto “G. Leopardi”, si propone di rispondere alle esigenze degli studenti e delle famiglie sia nell’ambito dell’individuazione delle Richieste-Bisogni del territorio, sia in termini di servizi aggiuntivi alla Formazione. P.O.F. unitario 2010-11 30 MAPPA STRATEGICA DESTINATARI ALUNNI SCUOLA INFANZIA ALUNNI SCUOLA PRIMARIA ALUNNI SCUOLA SECONDARIA P.O.F. unitario 2010-11 BISOGNI OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI Bisogno di sviluppare la coscienza di sé, l’autonomia personale e sociale; di imparare a cooperare e di acquisire abilità in differenti campi di esperienza stabili al punto di divenire competenze per l’ordine successivo Bisogno di sviluppare la coscienza di sé nel contesto sociale, maturando abilità e competenze e acquisendo conoscenze disciplinari e trasversali stabili e tali da consentire la continuità scolastica. Favorire lo sviluppo umano e cognitivo di ogni alunno sulla base dei suoi bisogni e dei suoi talenti. Progettare attività di educazione alla convivenza civile ed attività specifiche riferite ai singoli campi di esperienza, individualizzando e personalizzando gli interventi, a seconda delle necessità. Favorire lo sviluppo umano, sociale ed intellettivo sulla base dei bisogni e dei talenti di ciascun alunno. Bisogno di autonomia comportamentale e di giudizio per l’inserimento nel contesto sociale e per l’elaborazione di un personale progetto di vira; di conoscenze ed abilità stabili tali da divenire competenze disciplinari e per la vita Favorire lo sviluppo psico-fisicointellettivo sulla base di bisogni e talenti individuali ; l’autonomia comportamentale e di giudizio che consenta scelte autonome e capacità di critica; favorire l’acquisizione di conoscenze disciplinari e sovradisciplinari come mezzo per acquisire abilità e competenze per il proseguimento degli studi e per la vita. Progettare ed attuare attività di educazione alla convivenza civile, affrontare contenuti disciplinari e sovradisciplinari per l’acquisizione di abilità stabili , tali da divenire competenze per la vita e per il proseguimento degli studi. Progettare ed attuare nelle classi, tenendo conto delle diversità, dei bisogni e dei talenti, percorsi trasversali di educazione alla convivenza civile, tra cui attività specifiche di orientamento e di continuità fra ordini; affrontare contenuti disciplinari e sovradisciplinari collegandoli all’attualità e sviluppandoli in una dimensione interculturale e non etnocentrica;favorire lo sviluppo di abilità disciplinari e trasversali nonché di competenze utili per il proseguimento degli studi e per la vita , avendo cura di ampliare gli orizzonti culturali (educazione all’arte ed approfondimenti culturali ) 31 DOCENTI DEI TRE ORDINI Bisogno di rafforzare le competenze pedagogiche, metodologico-didattiche e valutative , alla luce delle riforme, della specificità degli alunni, del fenomeno della presenza nelle classi di alunni extracomunitari e stranieri e/o con disagi di origine prevalentemente sociale. Bisogno di collaborare con la scuola in modo attivo e propositivo, di poter fare proposte per le progettazioni GENITORI ENTI TERRITORIA LI Bisogno di mettere in comune risorse umane e materiali, esperienze, spazi … RETI Bisogno di stabilire alleanze con altre scuole in orizzontale o in verticale, con l’Università, l’USP, per condividere progetti, risorse, attività di tirocinio, materiali P.O.F. unitario 2010-11 Ampliamento e/o consolidamento delle competenze professionali ed extraprofessionali individuali tramite il lavoro di équipe, la socializzazione di competenze, lo scambio di materiali e di buone prassi, la formazione e l’autoformazione; la disponibilità a flessibilizzare ed a personalizzare gli interventi didattici LORO coinvolgimento nella fase progettuale ( PROGETTO IDEA ),in alcune specifiche attività, favorendo i patti condivisi, la trasparenza delle informazioni e la celerità delle comunicazioni. Socializzare risorse, iniziative, spazi; favorire progetti integrati . Mantenere migliorandoli gli accordi di rete esistenti; stipulare nuovi accordi in base a progetti, obiettivi condivisi. Organizzazione di specifici incontri di formazione, di lavoro in équipe; costituzione di ARCHIVI DIDATTICI anche multimediali; uso ragionato del sito della scuola; comunicazione on- line; blog e forum d’istituto; bibliografie ragionate distinte per argomento per l’auto-aggiornamento Prevedere appositi incontri per la progettazione integrata; incontri informativi; la comunicazione on_ line; valorizzare l’associazione AGIL anche ai fini della formazione dei genitori su tematiche di interesse generale Promuovere accordi, convenzioni, protocolli; progettare iniziative in comune. Rete di scuole per l’intercultura; reti con scuole superiori (SCIRE e progetto di cittadinanza attiva, tirocini); con l’università (progetti, tirocini ); disabilità , qualità 32 S.W.O.T. PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA - Continuità fra tre ordini scolastici ( POF IN CONTINUITA’); sostanziale coerenza tra quanto dichiarato nel POF e nella carta dei Servizi; disponibilità all’innovazione ed alla sperimentazione; - buone capacità progettuali ed organizzative; - buon rapporto fra Enti territoriali; - continuità di servizio del D. S.; - abitudine al lavoro d’équipe ed alla socializzazione delle buone prassi; - buon clima relazionale, anche con le famiglie; - abitudine a monitorare apprendimenti, risultati, soddisfazione degli stakeolder. - certificazione di qualità -Tur-over dei docenti che costringe l’istituzione a mettere in atto azioni di tutoraggio e di illustrazione di documenti e procedure; - adesione da parte di alcuni solo formale alle scelte degli OO.CC. OPPORTUNITA’ - -risorse finanziarie scarse; - strutture scolastiche disseminate territori e con pochi spazi ; nei - disomogeneità di preparazione pedagogicodidattica nei docenti, anche per differenti percorsi di aggiornamento ed autoaggiornamento; - necessità di rivedere continuamente programmazioni ed organizzazione del curricolo a causa delle continue riforme della scuola VINCOLI Autonomia scolastica ; - Presenza di molti plessi, alcuni piccoli e Certificazione di qualità; non adeguati relativamente a spazi, Continuità fra tre ordini scolastici; sicurezza, arredi, attrezzature, soprattutto Tessuto sociale non ancora molto informatiche; compromesso grazie anche alla - Rigidità burocratiche nell’assunzione collaborazione con molte famiglie e con i selezione e gestione del personale; servizi sociali territoriali. - Mancanza di carriera e di meritocrazia; - Diverso atteggiamento delle famiglie nei confronti della scuola. P.O.F. unitario 2010-11 33 Fasi di Lavoro più significative SETT. ‘10 Elaborazione integrata del POF di ordine ed unitario //// Approvazione del POF da parte del C.D. ed adozione daparte del C. I. OTT. ‘10 NOV. ‘10 DIC. ‘10 GEN1 ‘11 FEB. ‘11 MAR. ‘11 APR ‘11. MAG. ‘11 GIU. ‘11 ///// ///// ///// Elaborazione ////// dei PSP disciplinari e pluridisciplinari ////// Illustrazione dei POF e dei PSP alle famiglie /////// Stipula contratto formativo SCUOLA FAMIGLIA /////// /////// _ - Aggiornamento ///// docenti e lavori d’équipe Verifica intermedia e progettazione per l’a.s. successivo P.O.F. unitario 2010-11 34 OBIETTIVI PER LA QUALITÀ Gli obiettivi per la qualità, condivisi ed approvati nella loro definizione generale, nel Collegio Docenti Unitario del 18/10/2010 rappresentano un miglioramento rispetto all’anno scolastico 2009/10. Ne consegue che essi sono stati ridefiniti tenendo conto dei risultati degli apprendimenti/insegnamenti dello scorso anno scolastico e di quelli degli aa.ss. precedenti. Tutte le parole e le frasi riportate in rosso rappresentano i miglioramenti rispetto al precedente anno scolastico. Gli obiettivi per la qualità riguardano le seguenti componenti: A. COMPONENTE ALUNNI BISOGNO N°1 ( NON PIU’ PRIORITARIO ) Nel decorso a.s. si era registrato un forte flusso immigratorio, soprattutto nel Comune di Saltara, e, in subordine, in quello di Montemaggiore , che ha determinato iscrizioni di alunni provenienti da vari Paesi europei ed extraeuropei, da altre scuole, specialmente dal Sud d’ Italia, anche ad anno scolastico iniziato, con forti disagi per loro, per gli altri alunni e per i docenti a causa delle esperienze scolastiche pregresse, quasi sempre poco positive, a volte della mancanza di libri di testo, degli strumenti di lavoro. Il personale di segreteria “ Area alunni “ è stato costretto a modificare continuamente gli elenchi delle classi. NEL CORRENTE A.S. IL FENOMENO SEMBRA RIDURSI, ANCHE SE SI REGISTRANO ANCORA ISCRIZIONI DI ALUNNI STRANIERI ,soprattutto nella scuola primaria. OBIETTIVO A.S. 2009 / 10 - RICONFERMATO PER A.S. 2010 /11 Favorire nelle sezioni /classi il processo di integrazione degli alunni provenienti da altre scuole o da altri Paesi promuovendo la conoscenza e l’accettazione reciproche nonché il loro sereno inserimento nella nuova realtà scolastica. STRATEGIE EDUCATIVO- DIDATTICHE • Progetti accoglienza ed orientamento in ingresso; • Continuità fra ordini e circolazione di comunicazione fra Scuole; • Interventi tempestivi di recupero, se necessari; • Coinvolgimento delle famiglie. DOCUMENTI P.O.F. unitario e di ordine; Progetti accoglienza; Piani di Studio Personalizzati (P.S.P.) dei docenti; P.O.F. unitario 2010-11 35 Registri dei verbali dei Consigli di Classe; Fascicoli personali. CRITERI DI MISURABILITÀ N° alunni provenienti da altri territori inseriti nelle classi ed integrati SOGLIA DI ACCETTABILITA’ 95% di alunni integrati TEMPI anno scolastico RISORSE umane: Dirigente, docenti, alunni finanziarie: Fondo dell’Istituzione Scolastica, contributi Legge 440/97 RESPONSABILITÀ Dirigente Scolastico Docenti Servizi sociali territoriali. RISULTATI OTTENUTI ANNO SCOLASTICO 2009 /10 Rispetto al 100% di quanto dichiarato in termini di strategie, materiali e documenti, risorse, responsabilità PERCENTUALE DI ALUNNI INTEGRATI: 95%, come previsto DIFFICOLTA’ RISCONTRATE: - INSERIMENTI IN CORSO D’ANNO ( gennaio, marzo); - FREQUENZA IRREGOLARE; - MANCANZA DI STRUMENTI DI LAVORO da parte degli alunni; - MOBILITA’ delle famiglie di questi allievi che non consente ai docenti di mettere in atto quanto programmato MIGLIORAMENTI PER L’A.S. 2010/11: MIGLIORAMENTO DELLE METOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE NELL’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO LINGUA 2 E DEL PROGETTO INTERCULTURALE di cui al POF Unitario e sulla base degli input forniti dal corso di aggiornamento. P.O.F. unitario 2010-11 36 PROGETTI interculturali nelle classi; CORSI DI RECUPERO OBBLIGATORI DA EFFETTUARSI NEL PERIODO FEBBRAIO - APRILE ATTENZIONE alla visione interculturale delle discipline, in modo particolare della storia; ATTIVITA’ DI SOSTEGNO LINGUISTICO NEL CURRICULO E NELL’EXTRACURRICULO; STIPULA di un PATTO FORMATIVO e di CORRESPONSABILITA’ CON LE FAMIGLIE; COINVOLGIMENTO DI ENTI TERRITORIALI; CONTROLLO ASSENZE e MATERIALI CON EVENTUALI PRESTITI degli stessi. RISULTATI ATTESI: • nessun abbandono scolastico da parte di tali allievi; • 80% di promozioni alle classi successive . SOGLIA di ACCETTABILITA’ : 100% di quanto previsto; BISOGNO N° 2 La percentuale di alunni con un comportamento non adeguato( 5 o 6 ) è risultata abbastanza alta, soprattutto nella scuola secondaria.. Sono molti gli alunni, nei vari ordini, poco rispettosi delle regole . OBIETTIVO per l’a.s 2009 /10 RICONFERMATO PER L’A.S. 2010 / 11 Migliorare il comportamento degli alunni favorendo il rispetto delle regole, degli altri e dell’ambiente, l’accettazione reale e non formale del patto di corresponsabilità e del contratto scuola-famiglia. RIDUZIONE DEI COMPORTAMENTI VALUTATI CON I VOTI 5 o 6 ( S.S. ); con 7 /8 ( S. P. ); INCREMENTO DELLA PERCENTUALE DI ALUNNI CON UN COMPORTAMENTO VALUTATO 9/10, sia nella Scuola Primaria, sia nella Secondaria: STRATEGIE EDUCATIVO -DIDATTICHE • • • • • P.O.F. unitario 2010-11 Coinvolgimento degli alunni nell’analisi dei regolamenti d’Istituto; Statuto degli studenti e delle studentesse con regolamento, sanzioni disciplinari, carta dei diritti, PATTO DI CORRESPONSABILITA’ con genitori ed ALUNNI ( SS. SS ); Progetti di Educazione alla Legalità; Promozione di attività autogestite; Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi. 37 DOCUMENTI • P.O.F.; • Programmazioni educativo- didattiche delle équipes pedagogiche; • Schede di valutazione; • Registri dei docenti. CRITERI DI MISURABILITA’ e SOGLIA di ACCETTAZIONE 0% di 5 nelle schede di valutazione relativamente agli obiettivi del comportamento; 0% di decreti di sospensione dalle lezioni. + 4% di 9 / 10 nel comportamento TEMPI Anno scolastico RISORSE Umane: dirigente, docenti, collaboratori scolastici, famiglie, servizi sociali; Finanziarie: Fondo d’Istituto; L. 440 RESPONSABILITA’ Dirigente e docenti RISULTATI OTTENUTI NELL’A. S. 2009/ 10 RIDUZIONE DELLE PERCENTUALI DI 5/6 nella SCHEDA del II quadrimestre, rispetto al I: ( allievi di S.S) DECRETI DI SOSPENSIONE: n° 4 nella SS; DIFFICOLTA’ INCONTRATE: RAPPORTO CON LE FAMIGLIE MOLTO PROTETTIVE: RAPPORTO CON FAMIGLIE POCO PARTECIPATIVE; COMPORTAMENTI INADEGUATI SIN DALLA Scuola dell’ Infanzia da parte di alcuni allievi; DIFFORMITA’ DI COMPORTAMENTI SCUOLA- FAMIGLIA ; SOTTOSCRIZIONE SOLO FORMALE DEL CONTRATTO FORMATIVO ScUOLAFAMIGLIA e del PATTO di CORRESPONSABILITA’ DIFFICOLTA’ NEL FAR INTERIORIZZARE agli alunni COMPORTAMENTI ADEGUATI e far sì che siano adottati anche in ambienti non scolastici. MIGLIORAMENTI PER L’A.S. 2010 /11: PATTO DI CORRESPONSABILITA’ CON I SINGOLI GENITORI e CON GLI ALUNNI ( S.S ) IN CAMPO EDUCATIVO; PROGETTO “ SPORTELLO D’ASCOLTO” RIVOLTO AI GENITORI E DOCENTI DI TUTTI GLI ORDINI SCOLASTICI; PROGETTO “SPORTELLO D’ASCOLTO” RIVOLTO A TUTTI GLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA APPRENDIMENTO COOPERATIVO in tutti gli ordini scolastici; PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE ED ALLA LEGALITA’. P.O.F. unitario 2010-11 38 DEFINIZIONE DI STRUMENTI INFORMATICI CHE CI CONSENTANO DI DEFINIRE E CONFRONTARE LE PERCENTUALI IN TEMPI BREVI ( funzioni strumentali ) RISULTATI ATTESI: - 0 % di cinque in condotta; - 0% di decreti di sospensione; - + 4% di 9/ 10 in condotta - 2% di alunni esclusi dalle visite di istruzione per il comportamento nella scuola secondaria di I°; - riduzione del numero delle comunicazioni alle famiglie per il comportamento; - riduzione del numero di note nel registro di classe. SOGLIA DI ACCETTABILITA’: 95% di quanto previsto BISOGNO N° 3: PRIORITARIO Nella società attuale , italiana e locale, si assiste ad una graduale perdita di valori, frutto anche di un eccesso di AVERE ed una carenza dell’ESSERE. I mass-media, in particolare modo la televisione, esaltano comportamenti, stili di vita, modelli a volte diseducativi. Occorre che ci si riappropri del senso di appartenenza al proprio Paese, senza per questo emarginare coloro che provengono da altri luoghi, ricercare le proprie radici, ma allargare lo sguardo al Mondo e, soprattutto, riappropriarsi di valori sani, quali quelli dell’amicizia, della cooperazione pacifica, del rispetto dell’altro, dell’ambiente e, in modo particolare, della LEGALITA’ OBIETTIVO per l’a.s. 2009 / 10 RICONFERMATO per l’a.s. 2010 /11 Promuovere l’esercizio alla CITTADINANZA ATTIVA ed all’EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ favorendo la partecipazione degli allievi anche ad attività di cooperazione e di solidarietà e renderli sensibili alle problematiche socio-economico-ambientali attuali., sia locali, sia europee e mondiali, in continuità fra ordini. STRATEGIE EDUCATIVO-DIDATTICHE • • • • Adozione delle strategie del cooperative learning; Promuovere attività di cooperazione e di solidarietà; Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi ; Lavori di ricerca, dibattiti, tavole rotonde su problematiche attuali. CRITERI DI MISURABILITA’ • N° progetti di educazione alla cittadinanza, legalità, intercultura previsti nei P.O.F. e nelle programmazioni; P.O.F. unitario 2010-11 39 SOGLIA DI ACCETTABILITA’ DELL’OBIETTIVO • • Almeno un progetto di educazione alla cittadinanza nelle programmazioni dei docenti; Almeno una iniziativa di cooperazione e di solidarietà. DOCUMENTI P.O.F e programmazioni Relazioni finali TEMPI Anno scolastico RISORSE Umane: docenti,gruppi di volontariato, esperti; Finanziarie: fondo d’istituto e legge 440. RESPONSABILI Docenti e dirigente RISULTATI OTTENUTI nell’a.s. 2009 /10: Rispetto al 100% della soglia di accettabilità prevista. DIFFICOLTA’ INCONTRATE Messa in atto di comportamenti stabili nel tempo in relazione a quanto affrontato teoricamente. MIGLIORAMENTI PER l’A.S. 2010 / 11 PROGETTI ATTIVI DI COOPERAZIONE e di SOLIDARIETA’; PROGETTI in collaborazione con ENTI; PARTECIPAZIONE A CONCORSI ED A MANIFESTAZIONI; PROGETTI DI RICERCA STORICA LOCALE; PROGETTO “SPORTELLO D’ASCOLTO” RIVOLTO A TUTTI GLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA PROGETTI AMBIENTALI e di CITTADINANZA ATTIVA SOGLIA: viene confermata quella dell’a.s. 2009 /010 BISOGNO N°4 NON TUTTI GLI ALUNNI VENGONO AMMESSI ALLA CLASSE SUCCESSIVA SENZA DEBITI. IL VOTO NON HA , DI FATTO, POTENZIATO LA MOTIVAZIONE E L’IMPEGNO DEGLI ALUNNI CARENTI, NE’ MODIFICATO L’ATTEGGIAMENTO DI ALCUNE FAMIGLIE NEI CONFRONTI DELLA SCUOLA. LA SCUOLA , NEL TERRITORIO, NON E’ ANCORA “CENTRALE”, almeno per alcune famiglie, per le forze produttive, mentre le nuove Amministrazioni Comunali iniziano ad occuparsi in modo significativo di politica scolastica e non solo delle emergenze, manifestando in tal senso una crescita culturale ed un piano strategico SINERGICO ( fra Comuni, con gli OO. CC. scolastici ) P.O.F. unitario 2010-11 40 OBIETTIVO PER l’a.s. 2010/ 11 Aumentare la percentuale degli alunni che, al termine dell’a.s., raggiungono il “SEI PIENO” come soglia di accettabilità, in tutte le delle discipline,in modo particolare nella lingua italiana, nelle lingue ed in matematica e, al termine di OGNI ciclo, raggiungono almeno le competenze elementari. AUMENTARE IL NUMERO DI ALUNNI PROMOSSI CON LA MEDIA DEL NOVE E DEL DIECI , sia nella Scuola Primaria, che Secondaria; MIGLIORARE I RISULTATI DELLE PROVE INVALSI NELLE CLASSI II, V di Scuola Primaria e nella Cl. III di Scuola Secondaria rispetto all’a.s. 2009/10. STRATEGIE EDUCATIVO- DIDATTICHE • Stili di insegnamento adeguati rispetto a quelli di apprendimento degli allievi • Interventi individualizzati; • Lavori di gruppo per gruppi omogenei di livello; • Corsi di recupero, anche in orario extrascolastico; • Interventi da parte dei servizi sociali e contratto formativo Scuola –Famiglia. CRITERI DI MISURABILITA’ Dati degli scrutini; Dati degli esami; Dati prove strutturate d’uscita e , nella SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA, delle PROVE INVALSI. ( ELABORARE un PROGRAMMA PER UN LORO CONFRONTO ) • • • SOGLIA DI ACCETTABILITA’ • percentuale dei trattenuti non superiore al 2% ; • Diminuire la percentuale degli ammessi alla classe successiva con debiti del 3%; • Diminuire la percentuale dei 6 o dei 5 in italiano, in lingua ed in matematica del 2%. • Aumentare del 4% la percentuale dei 9/10. DOCUMENTI • • • Schede di valutazione; Prove di uscita; Comunicazioni alle famiglie sui debiti formativi. TEMPI Anno scolastico RISORSE Umane: docenti, educatori, famiglie Finanziarie: fondo dell’istituzione e legge 440; altri contributi per allievi extracomunitari. RESPONSABILI Dirigente, docenti e famiglie RISULTATI OTTENUTI NELL’A. S. 2009 / 10 -RISPETTO AL 100% della Soglia di ACCETTABILITA’ programmata. P.O.F. unitario 2010-11 41 DIFFICOLTA’ INCONTRATE: FARE ACQUISIRE COMPETENZE DISCIPLINARI STABILI; FARE ACQUISIRE AGLI ALUNNI L’ABILITA’ DI TRASFERIRE CONOSCENZE ED ABILITA’ DA UN AMBITO AD UN ALTRO; FARE ACQUISIRE UN EFFICACE E STABILE METODO DI STUDIO. MIGLIORAMENTI PREVISTI PER l’ a.s. 2010 / 11 UTILIZZO DI NUOVE METODOLOGIE, soprattutto in ITALIANO, LINGUE, MATEMATICA con insegnamenti in situazione, con l’utilizzo di strumenti di sintesi ( modeling e planning ); privilegiando la riflessione rispetto alle tecniche riservata ai primi anni di SCUOLA Primaria. POTENZIAMENTO DI STRUMENTI MULTIMEDIALI (LIM) Quaderno delle ABILITA’ ( S.P. ) e degli strumenti (S.S. ) ATTIVITA’ DIDATTICHE sui CONNETTIVI LOGICI SIN DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA; TRASVERSALITA’ FRA DISCIPLINE ( es. analisi linguistica dei testi dei problemi ). COOPERATIVE LEARNING SOGLIA: 95% di allievi che al termine di ogni ciclo raggiunge le competenze previste almeno a livello elementare. BISOGNO N°5 Nell’a.s. 2009 / 10 si desiderava migliorare i risultati delle PROVE INVALSI. e le valutazioni terminali disciplinari. OBIETTIVO Potenziare la percentuale di alunni licenziati e promossi con 9 e 10 e migliorare la percentuale dei risultati delle PROVE INVALSI. STRATEGIE EDUCATIVO- DIDATTICHE • • • Attività di potenziamento; Progetti e laboratori di approfondimento culturale; Attività quali cineforum, teatro,visite didattiche a mostre, città d’arte, lettura di giornali, libri…. • CRITERI DI MISURABILITA’ • percentuale di alunni licenziati e promossi con 10 e 9 SOGLIA DI ACCETTABILITA’ • incremento della percentuale dei promossi e licenziati con 9 e 10 del 2% DOCUMENTI • • schede di valutazione diplomi P.O.F. unitario 2010-11 42 • dati degli scrutini TEMPI Anno scolastico RISORSE Umane: docenti,famiglie, esperti; Finanziarie: fondo di istituto ; Legge 440 RESPONSABILITA’ Dirigente, docenti, famiglie B. COMPONENTE DOCENTI BISOGNO n°1- PRIORITARIO E’ diffuso nella Scuola il fenomeno del turnover dei docenti determinato anche dal precariato OBIETTIVO per l’A. S. 2009/10 RICONFERMATO PER L’AS. 2010 /11 • • Favorire l’integrazione dei nuovi docenti nella scuola potenziando il loro benessere ed il senso dell’appartenenza all’Istituto. Favorire il benessere di tutti i docenti, anche in situazioni rese difficili da “tagli”negli organici, dall’aumentato numero di alunni nelle sezioni / classi, dalle richieste di un’utenza non sempre consapevole delle problematiche scolastiche, presidiando l’etica, la professionalità e la motivazione per il proprio lavoro. STRATEGIE • • • • Favorire la collegialità e la collaborazione tra colleghi; un buon clima relazionale, evitando o riducendo conflitti, confronti, rivendicazioni, personalismi Potenziare il lavoro d’équipe Favorire la trasparenza e la circolazione di idee, di materiali, strumenti , valorizzando l’archivio didattico, anche informatico, il sito della scuola ; Favorire la socializzazione delle competenze altre. CRITERI DI MISURABILITA’ N° incontri di équipe N° comitati e gruppi di lavoro N° circolari relative all’organizzazione SOGLIA DI ACCETTABILITA’ • Soddisfazione espressa dall’80% dei docenti al termine dell’anno scolastico TEMPI Anno scolastico DOCUMENTI P.O.F. unitario 2010-11 43 Dati relativi ai questionari docenti Circolari Verbali dei gruppi RISORSE Umane: dirigente, altri docenti Finanziarie: fondo d’istituto RESPONSABILITA’ Dirigente BISOGNO N°2 Le continue riforme della scuola dal 2000 ad oggi, nonché la particolare difficile situazione di molti alunni in campo socio-affettivo-relazionale ed in quello cognitivo, rendono indispensabile un continuo processo di formazione dei docenti, la conoscenza di nuove strategie didattiche, attività di ricerca-azione. OBIETTIVO per l’A.S. 2009 /10 RICONFERMATO nell’A.S. 2010 /11 -Sviluppo delle competenze professionali, sia attraverso attività di ricerca-azione, sia tramite un continuo processo di formazione, valorizzando nel contempo il lavoro d’équipe; -socializzazione di competenze diverse rispetto a quelle prettamente disciplinari. STRATEGIE • • promuovere corsi di aggiornamento e di autoaggiornamento promuovere sperimentazioni didattiche, anche in collaborazione con l’ASAS ( ex IRRE ) el’Università. CRITERI DI MISURABILITA’ n° corsi di aggiornamento e di auto-aggiornamento attivati n° sperimentazioni attivate SOGLIA DI ACCETTABILITA’ o almeno un corso di aggiornamento per ordine; o almeno una sperimentazione o un progetto significativo , interdisciplinare o in continuità , per ordine DOCUMENTI P.O.F. unitario e di ordine; P.O.F. unitario 2010-11 P.S.P. disciplinari e progetti di Laboratori Opzionali; 44 progetti di aggiornamento/formazione; manuale organizzativo; affidamento di incarichi per membri di Comitati; curriculum vitae dei nuovi docenti. TEMPI anno scolastico. RISORSE umane: esperti esterni;utenti interni con specifiche professionalità o con motivazione verso il compito. finanziarie: Fondo dell’Istituzione Scolastica; finanziamenti per aggiornamento. RESPONSABILITÀ Dirigente Scolastico; Collaboratori del Dirigente. C. COMPONENTE A.T.A. BISOGNO Nella scuola c’è il fenomeno del tournover anche del personale ATA, soprattutto degli AA.AA a causa di pensionamenti e del precariato e si pone il problema del loro inserimento e della conoscenza delle procedure relative alle varie attività OBIETTIVI per l’A.S. 2009 / 10 RICONFERMATO NELL’A.S. 2010 /11 • Sviluppo delle competenze individuali professionali e di quelle relazionali; • Sviluppo delle competenze informatiche STRATEGIE Diffusione di procedure Socializzazione di competenze con coppie di aiuto DOCUMENTI P.O.F. unitario; manuale organizzativo Personale A.T.A. progetti di aggiornamento/formazione CRITERI DI MISURABILITA’ P.O.F. unitario 2010-11 45 o corsi di aggiornamento attivati o disposizioni date relativamente alle procedure di lavoro - SOGLIA DI ACCETTABILITA’ almeno un corso di aggiornamento attivato; soddisfazione utenza nei confronti del servizio :80% TEMPI anno scolastico. RISORSE umane: esperti esterni; finanziarie: finanziamenti per l’aggiornamento/formazione; strumentali: computer per l’eventuale formazione on-line. RESPONSABILITÀ Dirigente Scolastico; D.S.G.A. D. COMPONENTE GENITORI BISOGNO In un territorio con le problematiche già descritte, si pone il problema dell’inclusione dei nuovi nuclei familiari, la loro presa di coscienza del servizio offerto, di vincoli e risorse. OBIETTIVO PER L’A.S. 2009/ 10 RICONFERMATO PER l’a.s. 2010 /11 - Ulteriore e più incisivo coinvolgimento dei genitori nelle attività del P.O.F., sia in fase progettuale, sia nella realizzazione di alcuni progetti specifici; - potenziamento del grado di soddisfazione del servizio offerto dall’Istituto Comprensivo. - POTENZIAMENTO DELLA COMUNICAZIONE ON- LINE CON I GENITORI DISPONIBILI A RENDERE NOTA ALLA SCUOLA IL LORO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA STRATEGIE -Coinvolgimento dei genitori nell’elaborazione del POF - Illustrazione del POF e delle programmazioni - Coinvolgimento dei genitori in attività, in comitati, negli Organi Collegiali; - Comunicazione on-line con i genitori ed area riservata nel nostro sito. - Coinvolgimento dell’ Associzione dei genitori dell’ Istituto ( AGIL) P.O.F. unitario 2010-11 46 DOCUMENTI registri verbali incontri di plesso. CRITERI DI MISURABILITÀ incontri con i genitori rappresentanti nel momento della progettazione/verifica del P.O.F.; genitori coinvolti in progetti anche di formazione; questionari di soddisfazione. SOGLIA DI ACCETTAZIONE - 80% di genitori soddisfatti del servizio offerto; - almeno due incontri con i genitori, uno per la progettazione ed uno per la verifica. TEMPI anno scolastico. RISORSE utenti esterni RESPONSABILITA’ Dirigente Scolastico; Responsabili di Plesso; Funzioni strumentali. DIFFICOLTA’ INCONTRATE: SCARSO COINVOLGIMENTO DEI GENITORI nelle ATTIVITA’ soprattutto nelle scuole primarie e secondarie; PARTECIPAZIONE DI POCHI GENITORI AD ASSEMBLEE ED INCONTRI MIGLIORAMENTI PER L’A. S. 2010 / 11 MIGLIORAMENTO della GIORNATA DELLE FAMIGLIE a SCUOLA: - partecipazione diretta di alcuni genitori con progettazioni di classe o di plesso; COSTITUZIONE DEL COMITATO GENITORI ( ASSOCIAZIONE AGIL ) VALORIZZAZIONE DEI CONSIGLIO DI ISTITUTO P.O.F. unitario 2010-11 GENITORI MEMBRI DEL 47 E. SCUOLA BISOGNO L’Istituto ha un sistema documentale molto ricco. Si può correre il rischio, tuttavia, che al dichiarato non corrisponda l’agito con adesioni puramente formali da parte del personale, soprattutto di quello di nuova nomina. OBIETTIVO per l’a.s. 2009 /10 RICONFERMATO PER L’A.S. 2010/11 • • Rispetto delle progettazioni, dei criteri definiti dal Consiglio di Istituto, delle direttive del dirigente al fine di evitare CONDIVISIONI da parte del personale solo FORMALI. Potenziamento delle responsabilità individuali del personale, evitando deleghe. STRATEGIE -definizione chiara di criteri e procedure per la progettazione; - progettazioni in équipe - comunicazione on –line, non solo con i plessi, ma anche con i docenti ( indirizzi personali di posta elettronica ) CRITERI DI MISURABILITA’ E SOGLIA DI ACCETTAZIONE - Rispondenza fra quanto programmato e quanto realizzato: 95% - Rispetto dei progetti e dei loro esiti: 90% DOCUMENTI POF,progetti, programmazioni, relazioni finali TEMPI Anno scolastico RISORSE Umane: dirigente ,altro personale, eventuali esperti Finanziarie: fondo d’istituto e Legge 440 RESPONSABILITA’ Dirigente BISOGNO La scuola deve conoscere il grado di soddisfazione degli Stakeolder e tenere sotto controllo i risultati dell’insegnamento per progettare il miglioramento continuo OBIETTIVO per l’a.s. 2009 / 10 RICONFERMATO PER L’a.s. 2010 /11 Miglioramento degli strumenti di MONITORAGGIO dei SERVIZI e degli APPRENDIMENTI DOCUMENTI P.O.F. unitario 2010-11 48 P.O.F. unitario; Manuale del Monitoraggio; MISURABILITÀ: percentuale di soddisfazione dell’utenza; percentuale di alunni che acquisiscono le abilità essenziali; risultati prove INVALSI (se presenti); CRITERI DI ACCETTABILITA’. 80% , intesa come soglia soddisfacente TEMPI: anno scolastico. RISORSE umane (funzioni strumentali, …) finanziarie (finanziamenti del M.P.I) RESPONSABILITÀ Dirigente Scolastico D.S.G.A. F. ENTI TERRITORIALI BISOGNO La scuola deve mantener costanti rapporti con il territorio e con gli Enti territoriali, in primis con gli Enti Locali, e favorire la conoscenza da parte degli alunni del territorio, della sua storia, delle sue potenzialità OBIETTIVO PER l’a.s. 2009 / 10 RICONFERMATO PER L’A.S. 2010/ 11 Miglioramento dei rapporti con il territorio, sia in termini di conoscenza (ricerche storico-sociali), sia in termini di valorizzazione di alcune aree (progetti di miglioramento), sia anche in termini di politica scolastica . DOCUMENTI: P.O.F. Unitario e di Ordine Progetti CRITERI DI MISURABILITÀ numero dei progetti riferiti al territorio (ricerche storiche o valorizzazione del territorio); collaborazioni con Enti ed Associazioni del territorio (Convenzioni, Accordi di programma, …) P.O.F. unitario 2010-11 49 SOGLIA DI ACCETTAZIONE Almeno un progetto sul territorio per classe Mantenimento degli accordi ed incremento dell’1% TEMPI anno scolastico. RISORSE umane: esperti, docenti; finanziarie: Fondo dell’Istituzione Scolastica, contributi legge 440/97. RESPONSABILITÀ Dirigente Scolastico; docenti. MIGLIORAMENTI PER l’A.S. 2010 /11 PARTECIPAZIONE A CONCORSI e MANIFESTAZIONI LOCALI promosse da Enti o Associazioni; RICERCHE STORICHE ; COLLABORAZIONE CON IL LOCALE MUSEO del BALI’e con il MUSEO DEL FIUME; MINI-GUIDE ESPERTE IN STORIA LOCALE P.O.F. unitario 2010-11 50 P.O.F. unitario 2010-11 51 Il Piano dell’Offerta Formativa così come la Carta dei Servizi della scuola hanno come fonte di ispirazione fondamentale la Costituzione italiana e le Carte dei Diritti dell’uomo e del fanciullo. La scuola organizza il servizio in riferimento ai seguenti principi : UGUAGLIANZA La scuola si impegna a perseguire il diritto allo studio nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali di ciascun bambino/ragazzo. Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio sarà compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche. Favorire l’accettazione di tutti senza distinzioni di ruoli. Favorire un pari trattamento senza distinzione di cultura, opinioni,razza ed età. Favorire le condizioni affinché tutti ricevano una formazione educativa e cognitiva almeno essenziale, indipendentemente dalla situazione di partenza, dalle condizioni socio-culturali, familiari. IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ I soggetti che operano a vario titolo nella scuola agiscono secondo criteri di obiettività e di equità. La scuola, nell'ambito delle proprie competenze, si impegna ad assicurare la regolarità e la continuità del servizio delle attività educative. Garantire un servizio scolastico regolare. Promuovere lo sviluppo della motivazione al lavoro scolastico. Prevenire il disagio, gli abbandoni e la mortalità scolastica. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE La scuola si impegna a favorire l'accoglienza degli alunni, il loro inserimento e la loro integrazione. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni disabili e a quelli stranieri. Promuovere la conoscenza, l’accoglienza e la partecipazione per favorire il raggiungimento del senso di appartenenza. Promuovere la collaborazione fra le varie componenti. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, EFFICACIA E TRASPARENZA La scuola, anche per favorire la più ampia realizzazione dei contenuti del presente documento, promuove la partecipazione e la collaborazione di tutte le componenti. Essa, nel determinare le scelte organizzative (ad es.: orario delle attività, orario dei servizi amministrativi ...), si ispira ai criteri di efficienza, efficacia e flessibilità; ricerca la semplificazione delle procedure, garantisce un'adeguata informazione su tutte le attività promosse. P.O.F. unitario 2010-11 52 Promuovere la sensibilizzazione dell’utenza al valore della scuola come agenzia formativa, educativa e culturale. Favorire il coinvolgimento e il contributo di tutte le componenti. Garantire la conoscenza del Piano dell’Offerta Formativa e dei risultati ottenuti. Garantire la conoscenza dei risultati di verifiche e valutazioni. Garantire l’utilizzo di un linguaggio chiaro e non eccessivamente specialistico. Garantire il rispetto dei tempi stabiliti nella Carta dei Servizi. Promuovere l’arricchimento delle competenze professionali individuali. Favorire l’utilizzo ottimale delle risorse umane e materiali. LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE I docenti svolgono la loro funzione nell'ambito della libertà di insegnamento e dell’autonomia professionale loro riconosciuta dalla norma. L’esercizio di tale libertà ed autonomia è finalizzato alla formazione della personalità degli alunni. Gli insegnanti, per dare intenzionalità alla propria azione e adeguare le Indicazioni nazionali alle esigenze educative degli alunni, procedono, individualmente e collegialmente, alla elaborazione dei Piani di Studio Personalizzati. Il personale scolastico si impegna a migliorare la propria professionalità attraverso la partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento deliberate dai competenti organi collegiali. Favorire la creatività e la possibilità di scegliere percorsi educativi e didattici rispondenti agli stili cogniti di ciascun alunno. Favorire la realizzazione di mini-sperimentazioni didattiche nella classe e nell’istituto, al fine di arricchire l’offerta formativa. COERENZA FRA DICHIARATO ED AGITO Favorire la condivisione sostanziale, non formale, del Piano dell’Offerta formativa e promuoverne l’attuazione. Favorire la conoscenza del P.O.F. tramite le sedute apposite del collegio docenti e la sua esposizione nelle sale docenti Favorire il lavoro d’équipe, sia per la programmazione, sia per la verifica dei risultati. P.O.F. unitario 2010-11 53 P.O.F. unitario 2010-11 54 COMPETENZE PER LA VITA Il profilo educativo, culturale e professionale che segue rappresenta ciò che un ragazzo di quattordici anni dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui. Il traguardo può ritenersi raggiunto se, le conoscenze disciplinari ed interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative(il fare)apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso), sono diventate competenze personali di ciascuno. Un ragazzo è competente quando utilizza conoscenze e abilità per: IDENTITA’ ESPRIMERE IL PERSONALE MODO DI ESSERE E MANIFESTARLO SENZA TIMORI, “MASCHERE” O IMITAZIONI DI COMPORTAMENTI PROPOSTI DA “ALTRI”. AUTONOMIA AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE; ESSERE SUFFICIENTEMENTE AUTONOMO NEI GIUDIZI E NEI COMPORTAMENTI SAPENDO ESPRIMERE ALCUNE OPINIONI PERSONALI E CHIEDENDO AIUTO, SE NECESSARIO. ESSERE DISPOSTI A RIVEDERE LA PROPRIA ORIENTAMENTO SAPER FARE SCELTE PERSONALI PER LA PROPRIA VITA SENZA MOLTI CONDIZIONAMENTI; SAPER ELABORARE UN PROGETTO DI VITA COERENTE CON INTERESSI ED ATTITUDINI; SAPER COGLIERE LA PROPRIA “ VOCAZIONE “. CITTADINANZA ATTIVA RISPETTARE SE STESSO E GLI ALTRI, ANCHE I DIVERSI, E L’AMBIENTE; INTERAGIRE CON L’AMBIENTE E INFLUENZARLO POSITIVAMENTE. ESSERE TOLLERANTE, SOLIDALE CON GLI ALTRI, A SCUOLA E NELL’AMBIENTE SOCIALE. CONOSCERE E RISPETTARE LE REGOLE DELLA CONVIVENZA CIVILE STRUMENTI CULTURALI ACQUISIRE UN ADEGUATO METODO DI STUDIO CHE CONSENTA DI AUTOAPPRENDERE. ACQUISIRE UNA SUFFICIENTE “CULTURA” DI BASE, LA CONOSCENZA DEI PIÙ IMPORTANTI MASS MEDIA E DEI LINGUAGGI VERBALI E NON VERBALI. COMPRENDERE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE, VALUTANDONE L’ATTENDIBILITÀ E L’UTILITÀ, DISTINGUENDO FATTI ED OPINIONI ACQUISIRE UNA SUFFICIENTE CAPACITA’ DI PROBLEMATIZZARE E DI ADATTARSI ALLE SITUAZIONI, ANCHE NUOVE E DI RISOLVERE I PROBLEMI CHE SI INCONTRANO. SVILUPPARE ED AFFINARE IL SENSO ESTETICO, SAPENDO APPREZZARE DIVERSE FORME D’ARTE, A PARTIRE DA QUELLE DEL TERRITORIO. P.O.F. unitario 2010-11 55 OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Non esiste momento dell’età evolutiva, né ordine scolastico che non siano importanti…Si tratta di stimolare al massimo livello possibile, e in tutte le dimensioni della personalità, le capacità di ciascuno affinché diventino competenze…Tuttavia se un ragazzo (un bambino, un fanciullo, un preadolescente) non ha potuto….godere di queste opportunità, potrà sempre recuperare le capacità sottovalutate nelle età e nelle scuole precedenti…Il processo educativo individuale, infatti, ha inizio con la vita e cessa con essa, in una inarrestata dinamica di conquiste e di eventuali involuzioni…Alla luce di queste consapevolezze pedagogiche, esplicitiamo di seguito ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è lecito attendersi da lui in questo momento della sua crescita globale. L'Istituto Comprensivo "G. Leopardi " di Saltara promuove la formazione dell'uomo e del cittadino nel rispetto dell’alunno e delle diversità etnico- culturali, sociali sia nella Scuola dell'Infanzia che nella Scuola Primaria e Secondaria. Le finalità formative/educative che l'Istituto persegue sono riconducibili alle seguenti categorie declinate in maniera specifica per ogni ordine di scuola: P.O.F. unitario 2010-11 56 FINALITÀ DEL PROCESSO EDUCATIVO CATEGORIE P.O.F. unitario 2010-11 SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO Favorire la conoscenza di sé e degli altri sperimentando ruoli diversi e diverse forme di identità. Favorire la presa di coscienza dell’identità personale, sociale e culturale. Favorire la presa di coscienza di sé, nel gruppo di appartenenza, nella società e nella collettività globale. Promuovere la capacità di orientarsi nello spazio e gestire e governare il proprio corpo. Promuovere la capacità di autocontrollo, di iniziativa e di esprimere giudizi personali. Favorire la conquista dell’autonomia comportamentale e di giudizio. Favorire la capacità di compiere scelte autonome in contesti relazionali differenti. Favorire la capacità di operare scelte consapevoli. Promuovere la capacità di elaborare un personale progetto di vita tenendo conto di interessi e attitudini. Favorire il rispetto delle regole, dell’altro, dei suoi bisogni, dei suoi punti di vista e della natura. Favorire la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità e della cooperazione. Consolidare il senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della corresponsabilità anche attraverso esperienze/attività di solidarietà e cooperazione. Favorire lo sviluppo di capacità cognitive tali da avvicinare il bambino alla complessità della realtà attraverso l’osservazione, l’esplorazione e l’esercizio al confronto. Promuovere abilità di studio, di documentazione e ricerca, di esplorazione, di progettazione, di riflessione cogliendo e utilizzando le valenze sinergiche dei linguaggi. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di”imparare ad imparare”. Saper cogliere e risolvere problemi cercando soluzioni originali attraverso un pensiero divergente e creativo. 57 …che possono essere sviluppate attraverso: CATEGORIE METODI E STRATEGIE • • • • • • • PROMOZIONE DELL’AUTOSTIMA COME STRATEGIA ESPERIENZE DIRETTE CON ASSUNZIONE DI RUOLI E RESPONSABILITA’ • • • PROBLEM SOLVING METODOLOGIA DELLA RICERCA BRAIN STORMING • CONOSCENZA DEI DIRITTI E DOVERI NELL’AMBITO DELLA CONVIVENZA APPROCCIO ALL’APPRENDIMENTO COOPERATIVO ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE E DI GRUPPO ALL’INTERNO DI ATTIVITA’ CON ASSEGNAZIONE DI COMPITI, RUOLI, RESPONSABILITA’. ATTIVITA’ DI LABORATORIO PROBLEM SOLVING OSSERVAZIONE DAL VERO SPERIMENTAZIONE PROCEDURA DELLA PROGETTAZIONE RICERCA DELLA DOCUMENTAZIONE METACOGNIZIONE SUPERAMENTO DELLA SETTORIALITA’ NELL’INSEGNAMENTO FAVORENDO LA TRASVERSALITA’ E LA CONTINUITA’ SOPRATTUTTO DEI LINGUAGGI. • • • • • • • • • • P.O.F. unitario 2010-11 COMUNICAZIONE CIRCOLARE SCAMBIO DI ESPERIENZE (RACCONTO) VALORIZZAZIONE DELLE PROPRIE ESPERIENZE APPROCCIO AD UN APPRENDIMENTO COOPERATIVO SCAMBIO FRA CULTURA LOCALE E CULTURE ALTRE E LORO INTEGRAZIONE. 58 La scuola predispone il Curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa. Il curricolo si articola in campi di esperienza nella scuola dell’infanzia, in aree disciplinari e discipline nella scuola del primo ciclo. Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado vengono individuati traguardi di sviluppo della competenza per ciascun campo di esperienza, area e discipline . Tali traguardi rappresentano punti di riferimento posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare e sono visti in un ’ottica di continuità del percorso formativo dai 3 ai 14 anni. P.O.F. unitario 2010-11 59 SCUOLA DELL’INFANZIA Nel corso del triennio della Scuola dell’Infanzia, l’Istituto attiverà strategie e metodologie finalizzate al raggiungimento dei seguenti traguardi,in ambito socio-relazionale: Campo di esperienza: IL SÉ E L’ALTRO -Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme1. Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato. 2. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza. 3. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o è male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento. E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto. 4. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. 5. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. 6. Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità. P.O.F. unitario 2010-11 60 Nel corso del triennio della Scuola dell’Infanzia, l’Istituto attiverà strategie e metodologie finalizzate al raggiungimento dei seguenti traguardi,in ambito socio-relazionale: Traguardi per lo sviluppo della competenza Obiettivi di apprendimento Campo di esperienza: IL SÉ E L’ALTRO -Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme1. Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato. 2. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza. 3. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o è male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento. E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto. 4. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. 5. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. P.O.F. unitario 2010-11 1.a. Acquisire fiducia nelle proprie capacità. 2.a. Conoscere la propria storia e il nucleo famigliare. 2.b. Acquisire il senso di appartenenza alla famiglia, alla comunità, alla scuola. 3.a. Conoscere e rispettare le diversità di ordine culturale, etico, religioso. 3.b. Apprendere e rispettare le regole principali necessarie alla convivenza civile. 4.a. Collaborare con il gruppo di appartenenza e con gli adulti di riferimento, esprimendo le proprie idee ed imparando ad ascoltare anche quelle degli altri. 4.b. esprimere le proprie idee ed imparare ad ascoltare anche quelle degli altri. 5.a. Imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’osservazione, l’esplorazione e il confronto. 61 SCUOLA PRIMARIA Alla fine del quinquennio della Scuola PRIMARIA, l'alunno, in ambito EDUCATIVO deve aver raggiunto i seguenti obiettivi: OB. EDUCATIVI STRATEGIE Far autovalutare i comportamenti. 1. Rispetto delle regole e delle norme comuni e/o Discutere norme e regole collettive. condivise. Favorire rapporti di collaborazione scuola/famiglia. Favorire la lezione dialogica e guidata all’ascolto 2. delle opinioni altrui. Interventi pertinenti ed adeguati. Valorizzare gli interventi individuali. Stimolare gli interessi e rimuovere situazioni di 3. Rimozione di atteggiamenti passivi nei confronti blocco psicologico. delle discipline e delle attività in generale. Migliorare l’autostima. Intervenire in aiuto dell’alunno. Attivare lezioni dialogiche. 4. Valorizzare gli interventi. Potenziamento dell’attenzione e della Esplicitare unità di lavoro (obiettivi, tempi, concentrazione. strumenti, contenuti). Controllare l’attenzione con domande. Presentare contenuti interessanti e stimolanti. 5. Manifestare i propri interessi ed essere motivati Favorire la partecipazione attiva dell’alunno. ad apprendere. Controllare sistematicamente i lavori assegnati. 6. Rispettare le consegne e svolgere regolarmente i Utilizzare più metodi: lezioni frontali, compiti. dialogiche, lavori di gruppo, a coppie, ecc… Facilitare la rielaborazione personale. 7. Svolgere in modo accurato i compiti assegnati e Rinforzare i progressi. ogni altro lavoro. Incentivare l’autostima. Fornire indicazioni precise e dettagliate sull’iter 8. Migliorare l’ordine formale nei propri lavori. del lavoro. Fornire indicazioni scritte. Insegnare l’uso di semplici strumenti. 9. Avere sempre il materiale opportuno a Favorire lavori di gruppo ed assegnare compiti disposizione. precisi. Controllare periodicamente il materiale. 10. Avere cura e rispetto del materiale comune e di Assegnare compiti di responsabilità e controllo quello individuale. dei materiali comuni agli alunni. Far rispettare tempi e fasi dei lavori assegnati. 11. Rispettare le consegne ricevute ed incentivare Promuovere autovalutazione. la produzione. Favorire l’esplorazione e la valorizzazione degli elementi storico-ambientale caratterizzanti il 12. Prendere coscienza delle proprie radici culturali proprio territorio. e sociali Favorire la conoscenza, la consapevolezza e il rispetto di culture diverse dalla propria. Promuovere semplici forme di coinvolgimento attivo nell’interazione con la propria realtà socio-culturale. P.O.F. unitario 2010-11 62 SCUOLA SECONDARIA OBIETTIVI EDUCATIVI STRATEGIE COMUNI a. Divulgazione di norme e regole collettive e discussione sulle stesse. b. Autovalutazione dei comportamenti. c. Rapporto di collaborazione con le famiglie. a. Favorire la lezione dialogica e guidata all’ascolto delle opinioni altrui. b. Valorizzare gli interventi individuali. c. Non dare risposte ad interventi non pertinenti. d. Non dare risposte ad interventi non ordinati. a. Attivare lezioni dialogiche b. Controllare l’attenzione con domande. c. Utilizzare brevi lezioni frontali ed attività operative d. Esplicitare l’unità di lavoro (obiettivi, tempi, strumenti contenuti). a. Valorizzare gli interventi pertinenti e costruttivi. b. Sollecitare gli interventi. 1. Rispetto delle regole e delle norme comuni o condivise in ogni situazione scolastica. 2. Interventi pertinenti, ordinati ed adeguati alla situazione 3. Potenziare l’attenzione e la concentrazione 4. Potenziare la partecipazione 5. Rispettare le consegne svolgere 6. regolarmente i compiti. e a. Controllare sistematicamente i lavori assegnati b. Dare consegne chiare e per iscritto. c. Coinvolgere la famiglia. a. Facilitare la rielaborazione con interventi di R/C/P. 7. Svolgere in modo accurato i b. Rinforzare i progressi. compiti assegnati ed ogni c. Valorizzare i progressi. altro lavoro. d. Differenziare le assegnazioni dei compiti. a. Fornire indicazioni precise e dettagliate sull’iter di lavoro, 8. Migliorare l’ordine formale anche per iscritto. nei b. Non accettare lavori disordinati. 9. propri lavori. c. Favorire l’autovalutazione e l'autocorrezione. 10. Avere sempre il materiale a. Controllare sistematicamente gli strumenti richiesti. opportuno a disposizione. b. Insegnare l’uso degli strumenti di lavoro. a. Fornire indicazioni precise e dettagliate sull’iter e sui 11. Rispettare le consegne tempi di lavoro. ricevute. b. Fare rispettare tempi e fasi dei lavori assegnati. c. Gratificare per il lavoro svolto in maniera accurata. a. Stimolare gli interessi, valorizzare ciò che l'alunno sa e sa 12. Rimozione degli atteggiamenti fare. passivi nei confronti delle b. Migliorare l’autostima evidenziando i progressi ottenuti. discipline e delle attività c. Intervenire in aiuto dell’alunno a. Presentare contenuti in modo stimolante. b. Favorire la partecipazione attiva dell’alunno. 13. Manifestare i propri interessi c. Coinvolgere gli allievi nella proposta di alcuni contenuti ed essere motivati ad e/o attività. apprendere. d. Problematizzare gli argomenti, motivare la scelta dei contenuti. P.O.F. unitario 2010-11 63 Campo di esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE -comunicazione, lingua, cultura- 1. Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico. 2. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. 3. Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definire le regole. 4. Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. 5. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. E’ consapevole della propria lingua materna. 6. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura. P.O.F. unitario 2010-11 64 Traguardi per lo sviluppo della competenza Obiettivi di apprendimento Campo di esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE -comunicazione, lingua, cultura- 7. Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico. 8. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. 1.a. Utilizzare un codice linguistico adeguato per esprimere i propri pensieri. 2.a. Partecipare con serenità alle Conversazioni. 2.b.Inserirsi in modo pertinente a seconda delle situazioni. 9. Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definire le regole. 3.a. Ascoltare, comprendere e riesporre narrazioni lette o improvvisate di fiabe, favole, storie, racconti, resoconti. 3.b. Chiedere chiarimenti. 3.c. Fornire semplici spiegazioni. 10. Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza. 4.a. Arricchire il proprio codice linguistico ed utilizzare i nuovi termini in modo appropriato. 11. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. E’ consapevole della propria lingua materna. 12. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura. P.O.F. unitario 2010-11 5.a. Manifestare curiosità e interesse verso lingue diverse da quella materna. 5.b. Manifestare interesse verso il linguaggio poetico. 6.a. Manifestare curiosità verso le forme di comunicazione scritta presenti nell’ambiente. 6.b. Intuire la necessità della scrittura nell’ambito della propria esperienza. 65 Italiano Traguardi di sviluppo delle competenza SCUOLA PRIMARIA obiettivi formativi -saper esplicitare, attraverso il codice linguistico corretto, esperienze personali e conoscenze acquisite nell’arco del quinquennio Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO obiettivi formativi -comprendere testi scritti e orali e scrivere per arricchire le conoscenze e le competenze linguistiche. -affinare il gusto estetico nei confronti di differenti generi letterari. -leggere e decodificare messaggi, apprezzando, nel contenuto, le produzioni letterarie del passato e del presente, sia italiane che straniere Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado -L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione. -Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi. -Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. -Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura). -Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui. -Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa. -L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli altri. -Ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. -Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema. -Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di strumenti informatici. -Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni con compagni e con insegnanti. -Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. -Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo, rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. -È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per migliorare la comunicazione orale e scritta. -Varia opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Sintesi per la certificazione delle competenze Sintesi per la certificazione delle competenze Riconoscere le principali caratteristiche linguistiche e comunicative dei testi; padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa in vari contesti; leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Lettura e comprensione dei contenuti di semplici testi; impiego di registri linguistici in relazione al contesto; produzione di testi ortograficamente e sintatticamente corretti,in forme adeguate a scopo e a destinatario. P.O.F. unitario 2010-11 66 Si riportano, di seguito, le competenze disciplinari definite dai docenti della Scuola Secondaria di I grado nel decorso A. S., distinte in livelli (elementare, intermedio, avanzato), in quanto si ritiene che il lavoro di ricercaazione svolto dai docenti dell’istituto debba avere una continuità ed una sua validazione. COMPETENZE NELLA LINGUA ITALIANA: L’alunno ha, nella lingua italiana, competenze ad un 1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE 1.1.a il vocabolario di base necessario per descrivere se stesso e gli altri, gli oggetti e gli ambienti a lui vicini, i sentimenti e le emozioni; 1.1.b la grammatica funzionale e le caratteristiche delle più comuni tipologie testuali (testo descrittivo, narrativo, regolativo, epistolare, relazione, riassunto); 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a comunicare verbalmente in modo coeso e corretto adeguandosi all’interlocutore ed alla situazione comunicativa; 1.2.b leggere in modo appropriato e scorrevole testi scolastici e non; 1.2.c scrivere in modo coeso, lineare e corretto utilizzando le tipologie testuali che conosce (vedi punto 1.1.b); 1.2.d riferire verbalmente e per iscritto informazioni, contenuti, semplici opinioni; 1.3 DIMOSTRA un atteggiamento sufficientemente disponibile verso la lingua italiana che utilizza anche in ambiente extrascolastico per relazionarsi con gli altri (coetanei ed adulti). 2. LIVELLO “INTERMEDIO” se corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE 2.1.a il vocabolario di base necessario per - descrivere se stesso e gli altri, gli oggetti e gli ambienti a lui vicini, i sentimenti e le emozioni; - per esprimere pareri; 2.1.b la grammatica funzionale e le caratteristiche dei principali stili e registri linguistici e delle tipologie testuali quali: testo descrittivo, narrativo, regolativo, argomentativo, epistolare, relazione, riassunto; 2.2 SA 2.2.a comunicare verbalmente in modo coeso e corretto adeguandosi all’interlocutore ed alla situazione comunicativa e per scopi differenti; 2.2.b leggere scorrevolmente vari e differenti testi comprendendo informazione e messaggi espliciti; 2.2.c scrivere in modo coeso, lineare e corretto utilizzando le tipologie testuali che conosce ed esprimendo opinioni personali; 2.2.d selezionare le informazioni necessarie per conoscere; 2.2.e argomentare utilizzando le informazioni selezionate ed esprimendo opinioni personali; 2.3 DIMOSTRA un atteggiamento disponibile nei confronti della lingua italiana (motivazione buona) riconoscendola come fonte di arricchimento personale e culturale e come mezzo per relazionarsi con gli altri. 3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE 3.1.a il vocabolario di base (sensoriale/emozionale/di contesti di vita e di esperienze personali e socioculturali-ambientali) 3.1.b la grammatica funzionale; 3.1.c le caratteristiche dei diversi stili e registri linguistici; 3.1.d le caratteristiche della varietà delle tipologie testuali (testi letterari e non letterari). 3.2 SA 3.2.a comunicare in forma orale e scritta, in modo chiaro, coerente, coeso e corretto e capire o far capire agli altri diversi messaggi in differenti situazione e per diversi scopi; 3.2.b leggere e capire testi differenti adottando strategie appropriate ai vari scopi di lettura; 3.2.c scrivere differenti tipi di testo tenendo sotto controllo, in modo autonomo, il processo di scrittura; 3.2.d selezionare le informazioni necessarie per conoscere interiorizzandole e portandole ad unità; 3.2.e argomentare in modo efficace utilizzando testi continui e discontinui. 3.3 DIMOSTRA un atteggiamento disponibile nei confronti della lingua italiana (motivazione ottima) riconoscendola come fonte di arricchimento personale, culturale e sociale e come mezzo per relazionarsi costruttivamente e criticamente con gli altri, anche appartenenti ad altre culture. P.O.F. unitario 2010-11 67 Lingue comunitarie Traguardi di sviluppo della competenza SCUOLA PRIMARIA obiettivi formativi -Esplicitare, attraverso un codice linguistico semplice, esperienze personali e conoscenze. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO obiettivi formativi - Leggere, scrivere, conversare in lingua per conoscere ed assimilare gli aspetti “significati” ed identificativi della cultura dei paesi stranieri di cui si studia la lingua. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria -Al termine della scuola primaria l’alunno sa riconoscere se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, sa chiedere spiegazioni, sa svolgere i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, sa stabilire relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera. -Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione delle attività collettive o di gruppo dimostrando interesse e fiducia verso l’altro e individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto. -Riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti familiari (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). -Riesce a interagire nel gioco e a comunicare in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine. -Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Sintesi per la certificazione delle competenze per la lingua P.O.F. unitario 2010-11 Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado per la prima e la seconda lingua straniera -L’alunno sa organizzare il proprio apprendimento, utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi; individua analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e rappresenta linguisticamente collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi; acquisisce ed interpreta l'informazione valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. -L’alunno sa individuare e spiegare le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere spiegandole, senza avere atteggiamenti di rifiuto. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado per la prima lingua straniera -In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti l’alunno discorre con uno o più interlocutori; si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni e mantenendo la coerenza del discorso. -È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. -Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti. -Nella conversazione comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se può avere qualche difficoltà espositiva. -Sa riconoscere i propri errori e a volta riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado per la seconda lingua straniera -L’alunno affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). -Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. -Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Sintesi per la certificazione delle competenze per 68 inglese: Livello A1*- comprensione e utilizzo di espressioni d’uso quotidiano; interazione colloquiale con altri su argomenti personali; scrittura di semplici frasi relative al proprio vissuto e all’ambiente). la prima lingua Interagire in contesti e su argomenti noti; comprendere i punti principali di messaggi chiari; descrivere in modo lineare esperienze personali e familiari. Sintesi per la certificazione delle competenze della seconda lingua comunitaria Interagire in situazioni familiari, per soddisfare bisogni di tipo concreto e riuscire a comprendere frasi ed espressioni relative alla sfera personale; riuscire a comunicare in contesti semplici e di routine; riuscire a descrivere in modo lineare esperienze personali e familiari. COMPETENZE IN LINGUA INGLESE L’alunno ha, nella lingua inglese, competenze ad un 4. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE 1.1.a un repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 1.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 1.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 1.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.) 1.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari di interesse quotidiano 1.2.b leggere testi semplici e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano (pubblicità programmi, menu, orari) 1.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo 1.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari 1.2.e descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze 1.2.f riferire su alcuni aspetti della civiltà anglosassone e operare confronti con la propria cultura 1.2.g scrivere lettere, e-mail, messaggi, dialoghi e brevi descrizioni usando strutture e vocaboli corretti 1.3 DIMOSTRA 1.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera 1.3.b di mettersi in gioco, sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 1.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale 1.3.d di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali 5. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE 2.1.a un buon repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 2.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 2.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 2.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.) 2.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali 2.2 SA (è in grado di) 2.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari di interesse quotidiano 2.2.b leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano (pubblicità, programmi, menu, orari) 2.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie interpretative adeguate e ricavare informazioni esplicite 2.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari 2.2.e dare e chiedere informazioni, usando un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate 2.2.f descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze 2.2.g riferire su alcuni aspetti della civiltà anglosassone e operare confronti con la propria cultura P.O.F. unitario 2010-11 69 2.2.h scrivere dialoghi, messaggi, e-mail e lettere esprimendo semplici opinioni personali 2.3 DIMOSTRA 2.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera 2.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 2.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale 2.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali 6. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE 3.1.a un ampio repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 3.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 3.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 3.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.) 3.1.e le caratteristiche linguistiche e comunicative di varie tipologie testuali 3.1.f le modalità più adatte per affrontare stati d’animo difficili e per risolvere problemi di autonomia 3.2 SA (è in grado di) 3.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari di interesse quotidiano 3.2.b comprendere l’essenziale di una sequenza audiovisiva/televisiva (messaggi, annunci, previsioni meteorologiche, avvenimenti) 3.2.c leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano (pubblicità, programmi, menu, orari) 3.2.d comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie interpretative adeguate 3.2.e ricavare informazioni esplicite e implicite e collegare diverse parti di un testo 3.2.f interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari 3.2.g dare e chiedere informazioni, usando un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate 3.2.h descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze 3.2.i esprimere il proprio punto di vista 3.2.j riferire su alcuni aspetti della civiltà anglosassone e operare confronti con la propria cultura, personali e pertinenti 3.2.k scrivere dialoghi, messaggi, e-mail e lettere motivando opinioni e scelte 3.2.l produrre testi scritti coerenti e coesi su argomenti noti e di interesse personale utilizzando il registro adeguato 3.3 DIMOSTRA 3.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera 3.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 3.3.c di raggiungere attraverso l’uso di una lingua diversa dalla propria la consapevolezza dell’importanza del comunicare 3.3.d di essere interessato e aperto al confronto interculturale 3.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali COMPETENZE IN LINGUA FRANCESE: L’alunno ha, nella lingua francese, competenze ad un 1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE 1.1.a un repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 1.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 1.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 1.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.) 1.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di interesse quotidiano 1.2.b leggere testi semplici e trovare informazioni di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano (pubblicità programmi, menu, orari) P.O.F. unitario 2010-11 70 1.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo 1.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari 1.2.e descrivere e presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze 1.2.f riferire su alcuni aspetti della civiltà francese e fare confronti con la propria 1.2.g scrivere lettere, e-mail, messaggi, dialoghi o brevi descrizioni usando strutture e vocaboli corretti. 1.3 DIMOSTRA 1.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera 1.3.b di mettersi in gioco, sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 1.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale 1.3.d di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali 2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE 2.1.a un buon repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 2.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 2.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 2.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.) 2.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali 2.2 SA (è in grado di) 2.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di interesse quotidiano 2.2.b leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici di uso quotidiano (pubblicità, programmi, menu, orari) 2.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie interpretative adeguate e ricavare informazioni esplicite 2.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari 2.2.e descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze in modo piuttosto dettagliato 2.2.f relazionare sulle caratteristiche fondamentali di alcuni aspetti della civiltà francese e confrontarle con la propria 2.2.g scrivere lettere, e-mail, messaggi, dialoghi o brevi descrizioni usando strutture e vocaboli corretti, dando anche opinioni personali 2.3 DIMOSTRA 2.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento della lingua straniera 2.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 2.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale 2.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali 3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE 3.1.a un ampio repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 3.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 3.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 3.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.) 3.1.e le caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali 3.1.f le modalità più adatte per esprimere opinioni personali 3.2 SA (è in grado di) 3.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari di interesse quotidiano 3.2.b comprendere l’essenziale di una sequenza audiovisiva/televisiva (messaggi, annunci, previsioni meteorologiche, avvenimenti, notiziari) 3.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie interpretative adeguate 3.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari 3.2.e dare e chiedere informazioni, usando un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate 3.2.f descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze P.O.F. unitario 2010-11 71 3.2.g riferire sulle caratteristiche fondamentali di alcuni aspetti della civiltà francese e operare confronti con la propria cultura appropriati e significativi 3.2.h scrivere dialoghi, messaggi, e-mail e lettere motivando opinione e scelte 3.2.i produrre testi scritti coerenti e coesi su argomenti noti e di interesse personale utilizzando il registro adeguato 3.3 DIMOSTRA 3.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento della lingua straniera 3.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 3.3.c di raggiungere attraverso l’uso di una lingua diversa dalla propria la consapevolezza dell’importanza del comunicare 3.3.d di essere interessato e aperto al confronto interculturale 3.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali COMPETENZE IN LINGUA SPAGNOLA: L’alunno ha, nella lingua spagnola, competenze ad un 1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE 1.1.a un repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 1.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 1.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 1.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.) 1.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di interesse quotidiano 1.2.b leggere testi semplici e trovare informazioni di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano (pubblicità programmi, menu, orari) 1.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e strategie interpretative adeguate 1.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari 1.2.e descrivere e presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze in modo semplice 1.2.f scrivere lettere, e-mail, messaggi, dialoghi o brevi descrizioni usando strutture e vocaboli corretti. 1.3 DIMOSTRA 1.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera 1.3.b di mettersi in gioco, sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 1.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale 1.3.d di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali 2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE 2.1.a un buon repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 2.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 2.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 2.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.) 2.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali 2.2 SA (è in grado di) 2.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di interesse quotidiano 2.2.b leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano (pubblicità programmi, menu, orari) 2.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie interpretative adeguate e ricavare informazioni esplicite 2.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari 2.2.e descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze in modo piuttosto dettagliato 2.2.f scrivere lettere, e-mail,messaggi, dialoghi o brevi descrizioni fornendo opinioni personali semplici P.O.F. unitario 2010-11 72 2.3 DIMOSTRA 2.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera 2.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 2.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale 2.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali 3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE 3.1.a un ampio repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 3.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 3.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 3.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.) 3.1.e le caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali 3.1.f le modalità più adatte per esprimere opinioni personali semplici 3.2 SA (è in grado di) 3.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari di interesse quotidiano 3.2.b comprendere l’essenziale di una sequenza audiovisiva/televisiva (messaggi, annunci, avvenimenti) 3.2.c leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano (pubblicità programmi, menu, orari) 3.2.d comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie interpretative adeguate 3.2.e interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari 3.2.f ricavare informazioni esplicite e implicite e collegare diverse parti di un testo 3.2.g dare e chiedere informazioni, usando un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate 3.2.h descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze 3.2.i esprimere il proprio punto di vista in maniera semplice 3.2.j riferire alcuni aspetti della civiltà spagnola 3.2.k scrivere dialoghi, messaggi, e-mail e lettere fornendo semplici opinioni personali 3.2.l produrre testi scritti coerenti e coesi su argomenti noti e di interesse personale utilizzando il registro adeguato 3.3 DIMOSTRA 3.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento della lingua straniera 3.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 3.3.c di raggiungere attraverso l’uso di una lingua diversa dalla propria la consapevolezza dell’importanza del comunicare 3.3.d di essere interessato e aperto al confronto interculturale 3.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali COMPETENZE IN LINGUA TEDESCA: L’alunno ha, nella lingua tedesca, competenze ad un 1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE 1.1.a un repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 1.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 1.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 1.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.) 1.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di interesse quotidiano 1.2.b leggere testi semplici e trovare informazioni di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano (pubblicità programmi, menu, orari) 1.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo 1.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari P.O.F. unitario 2010-11 73 1.2.e descrivere e presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze in modo semplice 1.2.f scrivere lettere, e-mail, messaggi, dialoghi o brevi descrizioni usando strutture e vocaboli corretti. 1.3 DIMOSTRA 1.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera 1.3.b di mettersi in gioco, sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 1.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale 1.3.d di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali 2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE 2.1.a un buon repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 2.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 2.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 2.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.) 2.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali 2.1.f le modalità più adatte per esprimere opinioni personali semplici 2.2 SA (è in grado di) 2.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di interesse quotidiano 2.2.b leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici di uso quotidiano (pubblicità, programmi, menu, orari) 2.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie interpretative adeguate e ricavare informazioni esplicite 2.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari 2.2.e descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze in modo piuttosto dettagliato 2.2.f scrivere lettere, e-mail,messaggi, dialoghi o brevi descrizioni fornendo opinioni personali semplici 2.3 DIMOSTRA 2.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera 2.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 2.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale 2.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali 3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE 3.1.a un ampio repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti 3.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali 3.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione 3.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.) 3.1.e le caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali 3.1.f le modalità più adatte per esprimere opinioni personali semplici 3.2 SA (è in grado di) 3.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari di interesse quotidiano 3.2.b comprendere l’essenziale di una sequenza audiovisiva/televisiva (messaggi, annunci, avvenimenti) 3.2.c leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano (pubblicità, programmi, menu, orari) 3.2.d comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie interpretative adeguate e ricavare informazioni esplicite e implicite 3.2.e interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari 3.2.f dare e chiedere informazioni, usando un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate 3.2.g descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze 3.2.h esprimere il proprio punto di vista in maniera semplice 3.2.i riferire alcuni aspetti della civiltà tedesca 3.2.j scrivere dialoghi, messaggi, e-mail e lettere fornendo semplici opinioni personali 3.3 DIMOSTRA 3.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento della lingua straniera P.O.F. unitario 2010-11 74 3.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni 3.3.c di raggiungere attraverso l’uso di una lingua diversa dalla propria la consapevolezza dell’importanza del comunicare 3.3.d di essere interessato e aperto al confronto interculturale 3.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali Campo di esperienza: LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE -Gestualità, arte, musica, multimedialità1. Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte. 2. Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. 3. Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. 4. E’ preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro. 5. Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. 6. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. 7. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. 8. Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse. P.O.F. unitario 2010-11 75 Traguardi per lo sviluppo della competenza Obiettivi di apprendimento Campo di esperienza: LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE -Gestualità, arte, musica, multimedialità1. Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, 1.a. Manifestare interesse nei confronti musicali, cinematografici); sviluppa dei codici non verbali. interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione e l’analisi di opere d’arte. 2. Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive. 3. Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività. Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e strumenti in relazione al progetto da realizzare. 4. E’ preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro. 5. Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato. 6. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. 7. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. 8. Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse. 2.a. Utilizzare i linguaggi non verbali per esprimere le proprie emozioni ed esperienze. 3.a. Saper elaborare un piano di lavoro,un progetto che comprenda fasi,strumenti ed attività ed eseguirlo poi in maniera autonoma. 4.a. E’ preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro. 5.a. Riflettere e saper comunicare sulle procedure utilizzate per eseguire un lavoro. 6.a. Produrre messaggi musicali attraverso la voce, il corpo, gli oggetti. 7.a. Percepire brani sonori, abbinandovi simbologie non convenzionali: segno, colore, gesto, ritmo. 8.a. Saper riconoscere ed apprezzare varie forme d’arte (pittura,scultura,ecc),saper produrre vari tipi di elaborati utilizzando vari materiali anche attraverso la manipolazione e la trasformazione. 8.b. saper produrre vari tipi di elaborati utilizzando diversi materiali anche attraverso la manipolazione e la trasformazione. P.O.F. unitario 2010-11 76 Musica Traguardi di sviluppo della competenza SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO obiettivi formativi -Avvicinarsi , ascoltare e comprendere il linguaggio espressivo musicale nelle sue diverse forme. obiettivi formativi -Ascoltare musica, analizzarla ed interpretarla. -Saper eseguire composizioni strumentali o corali per affinare il gusto estetico. -Apprezzare la musica come forma d’arte collegata al tempo ed allo spazio e riconoscerne la funzione sociale ed emozionale. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria -L’alunno sa esplorar e discriminare eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. -Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare sé stessi e gli altri; fa uso di forme di notazione convenzionali/non. -Sa articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti. -Sa eseguire, da solo o in gruppo, semplici brani (strumentali) e vocali appartenenti a generi e culture differenti. -A pplica varie strategie interattive e descrittive (orali, grafiche) all’ascolto di brani musicali. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado -L’alunno è in grado di partecipare in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. -Sa far uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisative o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici. -Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali e riconoscendone i significati, anche in relazione al contesto storicoculturale. Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta. -Sa valutare in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche e alle diversità culturali contemporanee. -Sa integrare con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. -Sa orientare lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della costruzione di un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul territorio. -Per le competenze specifiche relative allo studio dello strumento musicale nelle scuole secondarie di primo grado, in attesa di una definitiva attuazione della Riforma degli studi musicali, del conseguente avvio dei Liceo Coreutico e Musicale e della definizione dei livelli di entrata ed uscita di quel settore, restano in vigore le indicazioni contenute nell’Allegato A del DM 201/99. Sintesi per la certificazione delle competenze Esplorazione, discriminazione, riproduzione e interpretazione del linguaggio musicale. P.O.F. unitario 2010-11 77 COMPETENZE IN MUSICA L’alunno ha, in musica, competenze ad un 1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE 1.1a alcuni elementi del linguaggio musicale 1.1b le elementari tecniche esecutive di uno strumento musicale e della voce 1.1c alcune caratteristiche dei generi musicali affrontati 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a eseguire semplici brani musicali con uno strumento per imitazione 1.2.b eseguire brani corali a una o più voci per imitazione 1.2.c riconoscere le fondamentali strutture del linguaggio musicale in maniera parziale 1.3 DIMOSTRA un atteggiamento ancora selettivo nei confronti dei generi musicali, sensibile ma a volte ancora superficiale nei confronti dei messaggi multimediali e nei confronti dell’inquinamento acustico 2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE 2.1.a gli elementi fondamentali del linguaggio musicale 2.1.b le tecniche fondamentali esecutive di uno strumento musicale e della voce 2.1.c le caratteristiche dei generi musicali affrontati differenti per tipologia e per periodo storico 2.2 SA (è in grado di) 2.2.a eseguire semplici brani musicali con uno strumento facendo uso della notazione tradizionale 2.2.b eseguire brani corali a una o più voci per lettura 2.2.c riconoscere le strutture fondamentali del linguaggio musicale 2.2.d cogliere alcuni rapporti tra la musica e gli altri linguaggi 2.3 DIMOSTRA un atteggiamento positivo nei confronti della musica senza preclusioni di genere, periodo o estrazione sociale; sensibile nei confronti dei messaggi multimediali e dell’inquinamento acustico 3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE 3.1.a gli elementi del linguaggio musicale in maniera approfondita 3.1.b le tecniche esecutive di uno strumento musicale e della voce 3.1.c le caratteristiche dei generi musicali affrontati differenti per tipologia e per periodo storico 3.2 SA (è in grado di) 3.2.a eseguire autonomamente brani musicali con uno strumento facendo uso della notazione tradizionale 3.2.b eseguire autonomamente brani corali a una o più voci per lettura 3.2.c riconoscere ed analizzare le strutture fondamentali del linguaggio musicale 3.2.d cogliere e comprendere il rapporto tra la musica e gli altri linguaggi. 3.3 DIMOSTRA un atteggiamento di apertura e curiosità nei confronti della musica senza preclusioni di genere, periodo o estrazione sociale, sensibilità nei confronti dell’inquinamento acustico ed un atteggiamento critico nei confronti dei messaggi multimediali P.O.F. unitario 2010-11 78 Arte e immagine Traguardi di sviluppo della competenza SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO obiettivi formativi -Sviluppare le proprie capacità comunicative ed espressive attraverso l’uso di linguaggi, tecniche e materiali diversi. -Conoscere e comprendere la realtà circostante attraverso la lettura di immagini. obiettivi formativi -Produrre e decodificare messaggi visivi per cogliere il rapporto esistente tra arte, storia e contesto sociale. -Affinare il gusto estetico e potenziare la creatività. -Leggere le testimonianze del patrimonio artisticoculturale riconoscendone le caratteristiche e le funzioni per favorire la cura e la valorizzazione dei beni culturali del territorio. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria -L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale (punto,linea, superficie, colore) per osservare e descrivere immagini statiche e in movimento. -Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso diverse tecniche, di materiali e di strumenti. -Legge e apprezza opere d’arte esprimendo emozioni e sensazioni da esse suscitate. -Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio mettendo in atto pratiche di rispetto e salvaguardia. Sintesi per la certificazione delle competenze Descrizione, rappresentazione e ricostruzione della realtà e delle esperienze attraverso semplici linguaggi espressivi; conoscenza intuitiva del patrimonio artistico - culturale nel territorio. P.O.F. unitario 2010-11 -L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale e legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. -Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, moderna e contemporanea sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; inoltre riconosce il valore culturale di immagini di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. -Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. -Realizza un elaborato personale e creativo applicando le regole del linguaggio visivo utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. -Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico. Sintesi per la certificazione delle competenze Osservare, descrivere e utilizzare gli elementi del codice visivo; applicare le tecniche artistiche in relazione alle esigenze espressive; produrre e rielaborare immagini in modo creativo e personale; riconoscere, descrivere e saper collocare nel rispettivo contesto un documento culturale ed artistico, utilizzando il linguaggio specifico. 79 COMPETENZE IN ARTE E IMMAGINE: L’alunno ha, in Arte e Immagine, competenze ad un 1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE 1.1.a gli elementi basilari del linguaggio visuale 1.1.b gli strumenti, i materiali e le metodologie operative di alcune tecniche artistiche sperimentate 1.1.c alcuni elementi di storia dell’arte 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a leggere ed interpretare un’opera d’arte attraverso l’analisi di alcuni elementi del linguaggio visivo ed in rapporto al contesto in cu è stata prodotta 1.2.b produrre e rielaborare semplici elaborati applicando e sperimentando tecniche e materiali 1.2.c individuare e classificare alcuni simboli e metafore utilizzate nell’arte e nella pubblicità 1.3 DIMOSTRA un atteggiamento positivo nei confronti dei beni artistici del territorio riconoscendo diversi ambiti: architettura, pittura e scultura, il peri0odo artistico di appartenenza ed alcuni elementi fondamentali 2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE 2.1.a gli elementi del linguaggio visuale 2.1.b gli strumenti, i materiali e le metodologie operative delle differenti tecniche artistiche sperimentate 2.1.c elementi di storia dell’arte 2.2 SA (è in grado di) 2.2.a leggere ed interpretare un’opera d’arte attraverso l’analisi degli elementi del linguaggio visivo ed in rapporto al contesto in cui è stata prodotta 2.2.b produrre e rielaborate elaborati applicando e sperimentando tecniche e materiali 2.2.c individuare e classificare diversi simboli e metafore utilizzate nell’arte e nella pubblicità 2.3 DIMOSTRA un atteggiamento positivo nei confronti dei beni artistici del territorio riconoscendo diversi ambiti: architettura, pittura e scultura, il periodo storico-artistico di appartenenza e gli elementi fondamentali 3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE 3.1.a gli elementi del linguaggio visuale 3.1.b gli strumenti, i materiali e le metodologie operative delle differenti tecniche artistiche sperimentate nel triennio 3.1.c gli elementi della storia dell’arte 3.2 SA (è in grado di) 3.2.a leggere ed interpretare un’opera d’arte attraverso l’analisi degli elementi del linguaggio visivo ed in rapporto al contesto in cui è stata prodotta 3.2.b produrre e rielaborare elaborati personali in completa autonomia applicando e sperimentando tecniche e materiali 3.2.c individuare e classificare simboli e metafore utilizzate nell’arte e nella pubblicità 3.3 DIMOSTRA un atteggiamento positivo e di rispetto nei confronti dei beni artistici del territorio riconoscendo diversi ambiti: architettura, pittura e scultura, il periodo storico-artistico di appartenenza e gli elementi fondamentali P.O.F. unitario 2010-11 80 Campo di esperienza: IL CORPO IN MOVIMENTO -identità, autonomia, salute1. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto di regole , all’interno della scuola e all’aperto. 2. Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. 3. Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. 4. Esercita le potenzialità sensoriali,conoscitive, relazionali,ritmiche ed espressive del corpo. 5. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo statico e in movimento. Traguardi per lo sviluppo della competenza Obiettivi di apprendimento Campo di esperienza: IL CORPO IN MOVIMENTO -identità, autonomia,salute- 1. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto di regole , all’interno della scuola e all’aperto. 2. Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. P.O.F. unitario 2010-11 1.a. Capacità di organizzazione spaziotemporale: equilibrio-orientamentolateralizzazione. 1.b. Partecipazione a giochi collettivi rispettandone le regole. 1.c. Vivere in modo positivo a livello corporeo alcuni tipi di relazione con l’altro:dare e ricevere,domandare ed ottenere,chiedere e rispondere, spiegare e comprendere,accettare e rifiutare. 2.a. Cura in autonomia della propria persona, degli oggetti personali, dell’ambiente nella prospettiva della salute e dell’ordine. 2.b. Comprendere l’importanza di corrette abitudini alimentari per il raggiungimento del proprio benessere psicofisico. 81 3.a. Controllo del corpo, dell’affettività e dell’emotività in modo adeguato all’età. 3. Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri. 4 . Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali,ritmiche ed espressive del corpo. 4.a. Comunicare le proprie esperienze sensoriali attraverso il linguaggio corporeo 5.a. Conoscenza del Sé corporeo. 5. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo statico e in movimento. P.O.F. unitario 2010-11 di 5.b. Avvio alla rappresentazione grafica percorsi motori, giochi,ecc. . 82 Corpo movimento sport Traguardi di sviluppo della competenza SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO obiettivi formativi -Padroneggiare le conoscenze e le abilità che consentono, mediante l’esercizio fisico, l’attività motorio-espressiva, il gioco organizzato e la pratica sportiva individuale e di squadra, un equilibrato ed armonico sviluppo della propria persona. obiettivi formativi -Conoscere ed applicare regole sportive. -Praticare sport, giocare ed allenarsi per stabilire corretti rapporti interpersonali e comportamenti equilibrati dal punto di vista fisico, emotivo, cognitivo e socio-relazionale. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado -L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. -Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali. -Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere ed apprezzare molteplici discipline sportive. - Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. -Sa muoversi nell’ambiente di vita e di lavoro rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. -Sa riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e ad un corretto regime alimentare. -Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva. -L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti. -È in grado di utilizzare gli aspetti comunicativo relazionali del linguaggio corporeo – motorio sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive,. -Acquisisce conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita. -Acquisisce la capacità di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole. -Acquisisce la capacità di accettare e rispettare l’altro. -Acquisisce la capacità di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune. -Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori, in diversificati contesti. Sintesi per la certificazione delle competenze Sintesi per la certificazione delle competenze Sviluppare e consolidare le abilità motorie e sportive; utilizzare gli aspetti comunicativi e relazionali del linguaggio corporeo, motorio e sportivo. Impiego di schemi motori e posturali, loro interazioni in situazione combinata e simultanea; rispetto delle regole dei giochi sportivi praticati. P.O.F. unitario 2010-11 83 COMPETENZE IN SCIENZE MOTORIE: L’alunno ha, nelle scienze motorie, competenze ad un 1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE 1.1.a le modalità esecutive di certe azioni 1.1.b la tipologia dei rischi e degli incidenti in alcune attività motorie praticate 1.1.c le principali norme del comportamento stradale 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a selezionare ed utilizzare su specifica richiesta azioni e modalità esecutive in alcune attività sportive 1.2.b comportarsi correttamente per evitare rischi ed incidenti 1.3 DIMOSTRA una certa padronanza nelle diverse azioni che esegue 2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE 2.1.a l’azione da eseguire, il suo esito in rapporto all’intenzione ed allo scopo 2.1.b la segnaletica stradale e le norme che ne regolano il comportamento 2.1.c comportamenti da adottare in caso di incidenti 2.2 SA (è in grado di) 2.2.a adattare tatticamente le sue azioni motorie 2.2.b predisporre i materiali sia per evitare incidenti che per fronteggiarne le conseguenze 2.3 DIMOSTRA una certa padronanza sia nella propria elaborazione concettuale che nella propria esperienza 3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE 3.1.a le principali tecniche di miglioramento e consolidamento delle capacità coordinative e condizionali 3.1.b le norme fondamentali di prevenzione degli infortuni e gli elementi di primo intervento 3.1.c la segnaletica stradale e le norme di conduzione dei cicli e dei ciclomotori 3.2 SA (è in grado di) 3.2.a utilizzare le proprie capacità motorie per eseguire esercizi, piani di lavoro, sport individuali e di squadra 3.2.b utilizzare il corpo per comunicare utilizzando vari codici espressivi 3.3 DIMOSTRA un atteggiamento positivo 3.3.a nei confronti dell’attività motoria e dello sport rispettando il codice deontologico dello sportivo, le regole e gli altri 3.3.b nei confronti del benessere psico-fisico derivante da una corretta e sistematica attività motoria 3.3.c nei confronti dell’educazione stradale comprendendo le ragioni delle regole e avvertendole non come imposizioni ma come elemento della convivenza civile P.O.F. unitario 2010-11 84 Storia Traguardi di sviluppo della competenza SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO obiettivi formativi obiettivi formativi -Cogliere le connessioni tra passato e presente, attraverso la scoperta delle tracce del passato nel proprio territorio -Conoscere e valorizzare le diversità delle culture Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria -L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. -Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. -Usa la linea del tempo per collocare un fatto o un periodo storico. -Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. -Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). -Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante. -Sa raccontare i fatti studiati. -Riconosce le tracce storiche, presenti sul territorio, e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Sintesi per la certificazione delle competenze Orientamento spazio-temporale e identificazione delle peculiari caratteristiche fisico-antropologiche del territorio; uso della documentazione e della osservazione per conoscere realtà storiche e geografiche. P.O.F. unitario 2010-11 -Conoscere la storia locale, regionale, nazionale, europea e mondiale per cogliere analogie, differenze, linee di sviluppo. -Individuare le connessioni tra passato e presente per comprendere che le domande poste al futuro trovano la loro radice nella conoscenza del passato. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado -L'alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici. -Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica -Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. -Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica, alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. -Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. -Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità. -Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi. -Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. -Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Sintesi per la certificazione delle competenze Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica, attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica, attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti umani, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. 85 COMPETENZE IN STORIA: L’alunno ha, in storia, competenze ad un 1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1. CONOSCE, in relazione al contesto fisico, sociale, economico, tecnologico, culturale e religioso, 1.1.a fatti, personaggi, eventi ed istituzioni che caratterizzano l’Europa e il mondo dal Medioevo al Novecento; 1.1.b i processi di costruzione delle civiltà. 1.2. SA (è in grado di) 1.2.a selezionare le conoscenze; 1.2.b capire le grandi permanenze e i mutamenti; 1.2.c usare il manuale e alcuni strumenti (fonti storiografiche, riviste specializzate, cartografia, materiali multimediali) in modo operativo. 1.3. DIMOSTRA nei confronti della disciplina un atteggiamento 1.3.a interessato e positivo; 1.3.b operativo nel riuscire ad acquisire nuovi dati, integrandoli in schematizzazioni; 1.3.c propositivo e partecipativo nell’assunzione di comportamenti responsabili, all’interno del contesto socio-ambientale in cui vive. 2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1. CONOSCE, in relazione al contesto fisico, sociale, economico, tecnologico, culturale e religioso, 2.1.a fatti, personaggi, eventi ed istituzioni che caratterizzano l’Europa e il mondo dal Medioevo al Novecento; 2.1.b i processi di costruzione delle civiltà, delle culture, delle identità collettive ed individuali; 2.1.c il concetto di rivoluzione come processo di trasformazione; 2,1,d gli strumenti essenziali per effettuare comparazioni: periodizzazione, scala spazio-temporale, mutamenti/permanenze, relazioni di contemporaneità. 2.2. SA (è in grado di) 2.2.a gestire autonomamente la quantità dei fatti riportati nei manuali e nelle varie fonti storiche e storiografiche; 2.2.b selezionare le conoscenze; 2.2.c capire le grandi permanenze e i mutamenti; 2.2.d ricostruire quadri di civiltà; 2.2.e attualizzare il passato; 2.2.f usare il manuale e i vari strumenti (fonti storiografiche, articoli di giornale, riviste specializzate, testi letterari, cartografia, materiali multimediali…) in modo operativo. 2.3. DIMOSTRA nei confronti della disciplina un atteggiamento 2.3.a interessato e positivo; 2.3.b costruttivo nel padroneggiare i concetti portanti disciplinari (sviluppo socio-economico, comunicazione interculturale, diversità dei valori, rispetto delle diversità, democrazia, cittadinanza, sviluppo sostenibile, rapporto sistemico uomo-ambiente); 2.3.c operativo nel riuscire ed acquisire nuovi dati, integrandoli in schematizzazioni, eseguendo passaggi intradisciplinari; 2.3.d propositivo e partecipativo nell’assunzione di comportamenti responsabili, all’interno del contesto socio-ambientale in cui vive. 3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1. CONOSCE, in relazione al contesto fisico, sociale, economico, tecnologico, culturale e religioso, 3.1.a fatti, personaggi, eventi ed istituzioni che caratterizzano l’Europa e il mondo dal Medioevo al Novecento; 3.1.b i processi di costruzione delle civiltà, delle culture, delle identità collettive ed individuali; 3.1.c il concetto di rivoluzione come processo di trasformazione; 3.1.d i punti nodali che hanno avviato processi di trasformazione; P.O.F. unitario 2010-11 86 3.1.e gli strumenti essenziali per effettuare comparazioni e valutazioni critiche: periodizzazione, tematizzazione, scala spazio-temporale, mutamenti/permanenze, relazioni di contemporaneità. 3.2. SA (è in grado di) 3.2.a selezionare le conoscenze; 3.2.b capire le grandi permanenze e i mutamenti; 3.2.c attualizzare il passato; 3.2.d gestire autonomamente la quantità dei fatti riportati nei manuali e nelle varie fonti storiche e storiografiche; 3.2.e ricostruire quadri di civiltà; 3.2.f mettere in rete i concetti elaborati; 3.2.g usare il manuale e i vari strumenti (fonti storiche e storiografiche, articoli di giornale, riviste specializzate, testi letterari, cartografia, materiali multimediali…) in modo operativo e critico. 3.3. DIMOSTRA, nei confronti della disciplina, un atteggiamento 3.3.a interessato e positivo; 3.3.b costruttivo nel padroneggiare i concetti portanti disciplinari (sviluppo socio-economico, comunicazione interculturale, diversità dei valori, rispetto delle diversità, democrazia, cittadinanza, sviluppo sostenibile, rapporto sistemico uomo-ambiente); 3.3.c consapevole nel riconoscere che tali concetti possano cambiare e ristrutturarsi; 3.3.d operativo nel riuscire ed acquisire nuovi dati, integrandoli in schematizzazioni, eseguendo passaggi intradisciplinari e raccordi interdisciplinari; 3.3.e propositivo e partecipativo nell’assunzione di comportamenti responsabili, all’interno del contesto socio-ambientale in cui vive; 3.3.f costruttivo nella ricerca di soluzioni di fronte ai problemi. P.O.F. unitario 2010-11 87 Geografia Traguardi di sviluppo della competenza SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO obiettivi formativi -Conoscere la molteplicità delle realtà ambientali, da un punto di vista fisico ed antropico. -Cogliere le coordinate storiche, geografiche ed organizzative della vita umana per cogliere le relazioni fra uomo e ambiente. obiettivi formativi -Conoscere gli stati europei e del mondo, orientarsi nello spazio per individuare le relazioni uomo/ambiente/uomo. -Saper ricavare, da informazioni quantitative relative a fatti e fenomeni geografici, valutazioni qualitative riferibili a risorse economiche, sviluppo, sottosviluppo, rispetto ambientale… Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria -L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. -Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. -Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna,collina, pianura, costieri, vulcanici ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani. -È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia. -Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. -Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie). -L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. -Utilizza opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...), carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull'ambiente che lo circonda. -È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Europa e del Mondo. -Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all'esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze. -Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socioculturali, superando stereotipi e pregiudizi. -Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche ed architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. -Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Sintesi per la certificazione delle competenze Sintesi per la certificazione delle competenze Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica, attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica, attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti umani, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Orientamento spazio-temporale e identificazione delle peculiari caratteristiche fisico-antropologiche del territorio; uso della documentazione e della osservazione per conoscere realtà storiche e geografiche. P.O.F. unitario 2010-11 88 COMPETENZE IN GEOGRAFIA: L’alunno ha, in geografia, competenze ad un 1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE e utilizza propriamente nella vita quotidiana concetti fondanti della disciplina quali: 1.1.a posizione 1.1.b sistema di riferimento topologico, astronomico, coordinate geografiche 1.1.c rappresentazione cartografica 1.1.d scala grafica, numerica, simbolismo cartografico 1.1.e ecosistema, ambiente, territorio, paesaggio 1.1.f sviluppo sostenibile 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a leggere, interpretare e produrre carte di alcune realtà territoriali, individuando la rappresentazione maggiormente adeguata a riprodurre un determinato fatto e fenomeno 1.2.b rilevare le componenti, la struttura e l’organizzazione attuali di un territorio, comprendendo il dinamismo che domina il rapporto uomo-ambiente per interagire in modo responsabile con il territorio 1.3 DIMOSTRA ed attua comportamenti rispettosi nei confronti degli ecosistemi e delle collettività 2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE e utilizza propriamente nella vita quotidiana concetti fondanti della disciplina quali 2.1.a posizione 2.1.b sistema di riferimento topologico, astronomico, coordinate geografiche 2.1.c rappresentazione cartografica (fisica, politica, tematica) 2.1.d scala grafica, numerica, simbolismo cartografico 2.1.e ecosistema, ambiente, territorio, paesaggio 2.1.f sviluppo sostenibile 2.1.g globalizzazione 2.1.h urbanizzazione 2.2 SA (è in grado di) 2.2.a leggere, interpretare e produrre carte di alcune realtà territoriali, individuando la rappresentazione maggiormente adeguata a riprodurre un determinato fatto e fenomeno 2.2.b rilevare le componenti, la struttura e l’organizzazione attuali di un territorio, comprendendo il dinamismo che domina il rapporto uomo-ambiente per interagire in modo responsabile con il territorio 2.3 DIMOSTRA ed attua comportamenti rispettosi nei confronti degli ecosistemi e delle collettività, solidali e pacifici verso gli altri individui anche appartenenti a culture ed etnie diverse da quella di appartenenza 3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE e utilizza propriamente nella vita quotidiana concetti fondanti della disciplina quali 3.1.a posizione 3.1.b sistema di riferimento topologico, astronomico, coordinate geografiche 3.1.c rappresentazione cartografica (topografica, corografica, geografica) 3.1.d scala grafica, numerica, simbolismo cartografico 3.1.e ecosistema, ambiente, territorio, paesaggio 3.1.f sviluppo sostenibile, impronta ecologica, impatto socio-ambientale 3.1.g nord/sud del mondo, globalizzazione 3.1.h urbanizzazione 3.1.i identità territoriale 3.2 SA (è in grado di) 3.2.a ascoltare leggere, interpretare e produrre carte di realtà territoriali, individuando la rappresentazione maggiormente adeguata a riprodurre un determinato fatto e fenomeno 3.2.b rilevare le componenti, la struttura e l’organizzazione attuali di un territorio e quelle del passato, comprendendo il dinamismo che domina il rapporto uomo-ambiente per interagire in modo P.O.F. unitario 2010-11 89 responsabile con il territorio, progettando e gestendo adeguatamente spazi funzionali alle esigenze delle società ed utilizzando in modo controllato le risorse ambientali disponibili 3.3 DIMOSTRA ed attua comportamenti rispettosi nei confronti degli ecosistemi e delle collettività, solidali e pacifici verso gli altri individui anche appartenenti a culture ed etnie diverse da quella di appartenenza P.O.F. unitario 2010-11 90 Campo di esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO -Ordine, misura, spazio, tempo, natura1. Il bambino raggruppa confronta , misura in base a criteri diversi ( colore , forma e dimensione ) ; confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; 2. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. 3. Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Riferisce eventi del passato recente utilizzando opportunamente semplici indicatori temporali (prima, adesso, dopo) ; formula semplici riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. 4. Osserva e coglie i fenomeni e le trasformazioni naturali degli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. 5. Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi. 6. E’ curioso, esplorativo, pone domande, discute, formula ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. 7. Utilizza un linguaggio corretto per descrivere le osservazioni o le esperienze. P.O.F. unitario 2010-11 91 Traguardi per lo sviluppo della competenza Obiettivi di apprendimento Campo di esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO -Ordine,misura,spazio,tempo,natura1.a. Raggruppare e confrontare in ordine al colore, alla forma, alla dimensione. 1. Il bambino raggruppa e ordina 1.b Classificare e formare insiemi. secondo criteri diversi, confronta e 1.c. Riconoscere le quantità valuta quantità; utilizza semplici simboli tanto-poco-niente. per registrare; compie misurazioni 1.d. Discriminare le quantità maggiore mediante semplici strumenti. e minore. 2. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. 3. Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo. 4. Osserva e coglie i fenomeni e le trasformazioni naturali degli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità. 5. Prova interesse per gli artefatti tecnologici,li esplora e sa scoprire funzioni e possibili usi. 6. E’ curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni. P.O.F. unitario 2010-11 2.a. Percepire i concetti spazio-temporali: a) aperto-chiuso; b) dentro-fuori; c) vicino-lontano; d) sopra-sotto; e) davanti-dietro f) in avanti-all’indietro; g) prima-dopo. 2.b. Effettuare spostamenti nello spazio seguendo le indicazioni orali dell’insegnante o di un compagno. 3.a. Riconoscere,descrivere e rappresentare la successione degli eventi della giornata avendo coscienza del prima, adesso,dopo. 4.a. Intuire l’importanza del rispetto della natura, delle cose e degli esseri viventi. 4.b. Compiere osservazioni sui vari organismi,fenomeni,ambienti per individuarne le caratteristiche,i cicli e le esigenze vitali. 4.c. Formulare semplici ipotesi e trovare soluzioni. 5.a. Sa osservare alcuni oggetti di uso comune,descriverne forme e scoprirne le funzioni. 6.a. Adoperare lo schema investigativo del “chi, che cosa, quando, come, perché?” per risolvere problemi, chiarire situazioni, raccontare fatti, spiegare processi. 6.b. Avviare alla formulazione di semplici ipotesi per risolvere problemi concreti. 92 7. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze. 7.a. Ricordare e ricostruire attraverso un appropriato linguaggio verbale diverse forme di documentazione. Matematica Traguardi di sviluppo della competenza SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO obiettivi formativi -Padroneggiare il linguaggio e i simboli della matematica per indagare con metodo fenomeni problematici in contesti vari, per elaborare progetti di risoluzione. obiettivi formativi -Saper produrre congetture, esprimere ragionamenti ed argomentazioni. -Riconoscere situazioni problematiche e trovare possibili soluzioni per sviluppare il pensiero logico-razionale. -Acquisire non tanto regole, tecniche e procedure standardizzate, ma i procedimenti dell’induzione, della deduzione, della generalizzazione, dell’astrazione come habitus per esplorare il mondo. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria -L’alunno ha sviluppato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà. -Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere ad una calcolatrice. -Ha imparato a percepire e a rappresentare forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) ed i più comuni strumenti di misura. -È in grado di utilizzare rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare informazioni. -Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti vista. -Riesce a descrivere e classificare figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni. -Riesce a risolvere facili problemi mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. -Si è reso conto che in molti casi i problemi possono essere affrontati con strategie diverse e possono ammettere più soluzioni. -Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti ad un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. -Grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni ha imparato a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi. -Ha imparato a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando ad usare le espressioni "è più probabile", “è meno probabile” e, nei casi più semplici, dando una prima quantificazione. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado -L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica e, attraverso esperienze in contesti significativi, ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. -Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. -Grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni, ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). -Nelle discussioni rispetta punti di vista diversi dal proprio; è capace di sostenere le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati ed argomentando attraverso concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. -Valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la coerenza tra esse e le conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico. -Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. -Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi. -Usa correttamente i connettivi (e, o, non, se... allora) e i quantificatori (tutti, qualcuno, nessuno) nel linguaggio naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è certo, è impossibile. P.O.F. unitario 2010-11 93 Sintesi per la certificazione delle competenze Sintesi per la certificazione delle competenze Lettura della realtà e risoluzione di situazioni problematiche anche attraverso la ricerca di strategie diverse; raccolta, organizzazione e interpretazione di dati; padronanza e utilizzo dei concetti/strumenti elementari della matematica. Applicare le principali tecniche di calcolo; risolvere problemi concreti e significativi; raccogliere, organizzare, rappresentare e interpretare dati; comprendere e utilizzare i principali simboli matematici e i termini specifici. COMPETENZE IN MATEMATICA: L’alunno ha, nella matematica, competenze ad un 1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE 1.1.a i numeri; 1.1.b le operazioni fondamentali (addizione, sottrazione,moltiplicazione, divisione, potenza, radice quadrata); 1.1.c le misure; 1.1.d le presentazioni matematiche di base quali: figure, tabelle, grafici. 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a eseguire le operazioni fondamentali; 1.2.b calcolare proporzioni e percentuali; 1.2.c utilizzare correttamente le unità di misura; 1.2.d risolvere situazioni problematiche note in cui sono chiaramente indicati dati e richieste. 1.3 DIMOSTRA un atteggiamento positivo nei confronti della disciplina. 2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE 2.1.a il linguaggio matematico e la sua relazione con il linguaggio naturale. 2.2 SA 2.2.a utilizzare gli strumenti di sussidi adeguati ( tavole numeriche, strumenti geometrici); 2.2.b risolvere situazioni problematiche note a partire da informazioni esplicite ed implicite applicando formule ed utilizzando la simbologia convenzionale. 2.3 DIMOSTRA un atteggiamento disponibile e positivo nei confronti della disciplina. 3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE 3.1.a i termini e i concetti matematici (inclusi i più importanti teoremi di geometria e algebra). 3.2 SA 3.2.a usare i procedimenti logici di induzione, deduzione e generalizzazione; 3.2.b valutare criticamente le varie strategie risolutive di problemi; 3.2.c utilizzare le modalità matematiche di presentazione per descrivere e spiegare la realtà (grafici, formule, modelli). 3.3 DIMOSTRA un atteggiamento curioso e critico nei confronti della disciplina e sa utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite anche per risolvere situazioni problematiche in contesti nuovi e di vita reale. P.O.F. unitario 2010-11 94 Scienze Traguardi di sviluppo della competenza SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO obiettivi formativi Conoscere per rispettare l’universo animale e il mondo vegetale nelle loro molteplici sfaccettature; conoscere la geografia fisica della terra e il significato dei principali fenomeni naturali attraverso l’osservazione e la sperimentazione; Conoscere e praticare le fondamentali norme igieniche e di prevenzione. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria obiettivi formativi Saper osservare fatti e fenomeni. Formulare ipotesi, trovare soluzioni, acquisire le procedure del metodo sperimentale per potenziare la conoscenza dell’ambiente. Conoscere il proprio corpo anche per migliorare lo stile di vita. -L’alunno ha acquisito capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni. -Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti. -Essendo stato abituato a non banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni, sta imparando a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco. -A partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti, si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare. -Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, ne produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato. -Sa analizzare e raccontare in forma chiara ciò che ha fatto e imparato. -Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale. -Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari. -L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio. -Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto. -Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa e interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali. -Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. -È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere. -Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. -Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. Conosce i principali problemi legati all’uso delle scienza nel campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a confrontarsi con curiosità ed interesse. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado Sintesi per la certificazione delle competenze Sintesi per la certificazione delle competenze Osservazione della realtà per riconoscere relazioni, modificazioni, rapporti causali; esplorazione dell’ambiente naturale e antropico; sviluppo di atteggiamenti di curiosità nei confronti della realtà naturale e assunzione di comportamenti rispettosi dell’ambiente e del proprio corpo. Osservare la realtà per individuare relazioni e rapporti causaeffetto; comprendere gli elementi dell’ambiente naturale e antropico. P.O.F. unitario 2010-11 95 COMPETENZE NELLE SCIENZE: L’alunno ha, nelle scienze, competenze ad un 1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE 1.1.a fatti e termini di base del mondo naturale; 1.1.b relazioni principali fra progresso scientifico e ambiente. 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a cogliere gli aspetti essenziali di un fenomeno o di un fatto. 1.3 DIMOSTRA interesse nei confronti della scienza e dei problemi ambientali. 2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE 2.1.a le principali regole e leggi del mondo naturale; 2.1.b le relazioni fra progresso scientifico e l’ ambiente. 2.2 SA (è in grado di) 2.2.a formulare semplici ipotesi e spiegare fatti e fenomeni; 2.2.b riconoscere analogie e differenze. 2.3 DIMOSTRA volontà di acquisire conoscenze scientifiche e assumere atteggiamenti responsabili nei confronti dell’ambiente e della salute. 3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE 3.1.a le problematiche scientifiche, le relazioni fra scienza tecnologia società e ambiente. 3.2 SA (è in grado di) 3.2.a utilizzare le conoscenze e le metodologie scientifiche per spiegare il mondo naturale al fine di vederne le problematiche; 3.2.b comprendere i cambiamenti del mondo naturale determinati dall’ attività antropica e loro conseguenze 3.3 DIMOSTRA consapevolezza della responsabilità che ogni cittadino ha nei confronti dell’ ambiente e della salute umana. P.O.F. unitario 2010-11 96 Tecnologia Traguardi di sviluppo della competenza SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO obiettivi formativi Prendere coscienza della notevole richiesta energetica della società attuale. Mettere in atto comportamenti personali responsabili nell’utilizzo delle varie fonti di energia, evitando gli sprechi (educazione ambientale) ed i rischi (educazione alla salute). Saper utilizzare in modo semplice strumenti informatici. obiettivi formativi Riconoscere il ruolo della tecnologia nello sviluppo economico e sociale delle società nel tempo e nello spazio, acquisendo, nel contempo, piena consapevolezza della necessità della ecosostenibilità della stessa. Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria -L’alunno esplora ed interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti coerentemente con le loro funzioni ed ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza. -Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego. -Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con l’ambiente e rileva segni e simboli comunicativi indagando nei prodotti commerciali. -Osservando oggetti del passato, rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle tappe più significative della storia della umanità. -È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per potenziare le proprie capacità comunicative. -Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni significative di gioco e di relazione con gli altri . Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado -L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento. -Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione. -È in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo. -Usando il disegno tecnico esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti. -Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia ed ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione. -È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, avanzare ipotesi e valicarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro. -Ricerca informazioni ed è in grado di selezionarle e di sintetizzarle, sviluppa le proprie idee utilizzando le TIC ed è in grado di condividerle con gli altri. Sintesi per la certificazione delle competenze Sintesi per la certificazione delle competenze Descrivere e classificare oggetti, macchine o impianti in relazione alle forme, ai materiali impiegati e al tipo di energia che richiedono per il loro funzionamento; iniziare a comprendere problemi economici, ecologici e della salute legati alla produzione industriale e fare ipotesi sul risparmio energetico; realizzare un semplice progetto per la produzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative, con il supporto di rappresentazioni tecnico/grafiche; utilizzare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per elaborare, presentare e condividere il proprio lavoro. Utilizzo semplice di strumentazione tecnologica e della metodologia progettuale; impiego della videoscrittura, dei principali programmi informatici. P.O.F. unitario 2010-11 97 COMPETENZE IN TECNOLOGIA: L’alunno ha, in tecnologia, competenze ad un 7. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se 1.1 CONOSCE 1.1.a i prodotti tecnologici ed i passaggi essenziali di un processo produttivo, dell’economia e dell’informatica 1.1.b il linguaggio grafico ed i termini tecnici di base 1.2 SA (è in grado di) 1.2.a utilizzare il disegno tecnico per progettare e realizzare semplici oggetti seguendo modelli predisposti 1.2.b leggere disegni tecnici di oggetti, piantine e semplici impianti 1.3 DIMOSTRA un atteggiamento sufficientemente positivo nei confronti dell’evoluzione tecnologica, riconoscendola indispensabile ma nello stesso tempo manifestando attenzione particolare agli effetti sull’ambiente 8. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se 2.1 CONOSCE 2.1.a i principi fondamentali della tecnica, della tecnologia, dell’economia e dell’informatica 2.1.b il linguaggio grafico, della tecnica e della tecnologia 2.2 SA (è in grado di) 2.2.a utilizzare il disegno tecnico per la progettazione e realizzazione di oggetti e modelli in scala 2.2.b leggere e comprendere disegni tecnici riferiti a oggetti, macchine, planimetrie e schemi di impianti 2.3 DIMOSTRA un atteggiamento disponibile nei confronti dell’evoluzione tecnologica, riconoscendo tuttavia le dinamiche di base dell’equilibrio tra tutela dell’ambiente e progresso tecnologico 9. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se 3.1 CONOSCE 3.1.a i principi della tecnica, della tecnologia, dell’economia e dell’informatica 3.1.b il linguaggio grafico come strumento di comunicazione visiva, della tecnica e della tecnologia per argomentare anche con arricchimenti personali 3.2 SA (è in grado di) 3.2.a utilizzare il disegno tecnico per la progettazione e la realizzazioni di modelli e impianti 3.2.b leggere comprendere ed interpretare disegni tecnici riferiti a macchine, impianti e planimetrie 3.3 DIMOSTRA un atteggiamento curioso e critico nei confronti dell’evoluzione tecnologica cogliendone le relazioni con lo sviluppo della società pur nella consapevolezza che per sviluppo sostenibile si intendono modelli di crescita che coniughino gli aspetti economici con quelli sociali ed ambientali e compatibili con la rigenerazione delle risorse naturali P.O.F. unitario 2010-11 98 PROGETTO IRC SCUOLA DELL’INFANZIA OBIETTIVO GENERALE • Sviluppo di un corretto atteggiamento nei confronti delle religiosità. OBIETTIVI SPECIFICI • • • • • Accettazione di tutti i compagni di sezione; imparare a stare insieme; imparare a contenere l’aggressività; ‘libera’ espressione dei propri sentimenti ed emozioni. Acquisizione di alcune semplici conoscenze PERCORSI METODOLOGICI • Interventi (letture, conversazioni, attività didattiche, ecc…) basati sugli interessi e gli interrogativi dei bambini (senso della nascita, le origini della vita, del cosmo, della malattia, del dolore, del ruolo dell’uomo nell’universo, dell’esistenza di Dio, ecc…); • letture e conversazioni sui valori dell’amicizia, della solidarietà, della fratellanza, della collaborazione; • esperienze didattico-educative (conversazioni, letture, drammatizzazioni, attività grafico-pittoriche, ecc..) per celebrare le ricorrenze (Natale e Pasqua), per coglierne il significato più autentico; • esperienze di vita scolastica attente al vissuto di ogni bambino e alla sua confessione religiosa in un’interazione multiculturale e multiconfessionale. P.O.F. unitario 2010-11 85 Religione SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO obiettivi formativi -Prendere coscienza delle radici che ci legano al mondo ebraico e cristiano e dell’identità spirituale dell’Italia e dell’Europa. -Riflettere sulla dimensione religiosa dell’esperienza umana. -Cogliere le somiglianze e le differenze fra le grandi religioni monoteiste. obiettivi formativi -Prendere coscienza delle radici che ci legano al mondo ebraico e cristiano e dell’identità spirituale dell’Italia e dell’Europa. -Riflettere sulla dimensione religiosa dell’esperienza umana. -Cogliere le somiglianze e le differenze fra le grandi religioni monoteiste. -Cogliere nei documenti della chiesa le indicazioni che favoriscono l’incontro, il confronto e la convivenza tra persone di diversa cultura e religione. -Individuare nelle testimonianze di vita evangelica, anche attuali, scelte di libertà per un proprio progetto di vita. -Confrontare criticamente comportamenti ed aspetti della cultura attuale con la proposta cristiana Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola primaria -Rileva il legame fra l’Antico e il NuovoTestamento -Individua la relazione tra la diffusione del Vangelo e il contributo della Chiesa nel mondo di oggi -Individua i principali insegnamenti di Gesù -Legge e interpretare i principali segni religiosi espressi da culture diverse -Riconosce il significato e il valore dei riti, dei gesti e delle immagini nella religione cattolica -Distingue i ruoli delle istituzioni della Chiesa cattolica -Individua significative espressioni d’arte cristiana Traguardi di sviluppo della competenza al termine della scuola secondaria di primo grado -Conosce la struttura della chiesa e sa individuarne le caratteristiche -Sa individuare i valori fondamentali e sa metterli in relazione con l’esperienza di vita dell’uomo contemporanee -Sa individuare i valori fondamentali e sa metterli in relazione con l’esperienza di vita dell’uomo contemporanee -Sa individuare i valori fondamentali e sa metterli in relazione con l’esperienza di vita dell’uomo contemporanee -Sa individuare i valori fondamentali e sa metterli in relazione con l’esperienza di vita dell’uomo contemporanee -Comprende e sa collegare testi biblici e fonti documentarie -Comprende il significato dei termini specifici, sa utilizzarli e collegarli P.O.F. unitario 2010-11 86 P.O.F. unitario 2010-11 87 ORGANIGRAMMA COMPONENTE GLHI BELTRAMI MILENA CIPRESSI CATIA FERRI SARA OMICIOLI ROBERTA FRANCO LUCIA RENZONI KATIA SANTINI JESSICA GAGGIOLI ADRIANA BOTTACHIARI LUANA GORI MARIANGELA OLIVIERI BEATRICE PIERUCCI NARA ZAGAGLIA FABIOLA membro docente – sostegno Scuola Primaria membro docente – curriculare Scuola Primaria membro docente – sostegno Scuola Primaria membro docente – curriculare Scuola Secondaria membro docente – sostegno Scuola Secondaria membro docente – curriculare Scuola Infanzia membro docente – sostegno Scuola Infanzia membro docente – curriculare Scuola Infanzia membro rappresentante genitori membro rappresentante genitori rappresentante ASUR responsabile servizi educativi Comune di Saltara responsabile servizi educativi Comune di Montemaggiore TRE ORDINI SCOLASTICI PER ESPRIMERE E VALORIZZARE LA PROPRIA DIVERSITÀ Le diversità etniche, culturali, religiose e biologiche non solo saranno accettate da tutte le componenti scolastiche, ma valorizzate. Viene previsto il seguente PROTOCOLLO per garantire una piena accoglienza , una conoscenza dell’alunno e della sua cultura d’origine e una concreta inclusione nella realtà scolastica. VADEMECUM PER TUTTI I DOCENTI CHE HANNO ALUNNI STRANIERI IN CLASSE “In questo spazio puoi trovare spunti, indirizzi, materiali , conoscere come e perché l'alunno è stato inserito nella classe dove stai insegnando, conoscere nomi e funzioni di chi , nella nostra scuola e sul territorio si occupa degli alunni stranieri affinchè tu possa affidarci le tue difficoltà.” Funzione strumentale: Ins. CIPRESSI CATIA P.O.F. unitario 2010-11 88 PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI FATTI Primo arrivo del nuovo alunno/a e dei genitori LUOGO CHI' Personale amministrativo responsabile delle iscrizioni Iscrizione alla scuola COMPITI -Raccolta dati e documentazione anagrafica e scolastica (all.1) -Consegna di fascicoli o schede di informazione -Acquisizione dell’opzione di avvalersi o non avvalersi dell'IRC Dirigente o vice Primo incontro di conoscenza con l’alunno e i genitori Genitori Dirigente scolastico Assegnazione P.O.F. unitario 2010-11 Colloquio e compilazione scheda personale VEDI allegato fine tabella Individuazione della classe/sezione di scuola dell’infanzia Primaria FUNZIONI -ACCOGLIERE -INFORMARE -INDIRIZZARE AI SERVIZI -FISSARE UN INCONTRO CON LA F.S. o con il docente R/P (rinviando l’inserimento a scuola ad un momento successivo da concordare con il Dirigente ) ACQUISIRE INFORMAZIONI UTILI ALL’INDIVIDUAZIONE DELLA CLASSE E FUNZIONALI ALL’ACCOGLIENZA E ALL’INTEGRAZIONE -ANALIZZARE DOCUMENTAZIONE E LE INFORMAZIONI 85 STRUMENTI - modulo iscrizione - fascicolo informativo in lingua italiana o in lingua d’origine Scheda personale, per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria: background socioculturale progetto e percorso migratorio della famiglia storia scolastica biografia linguistica extrascuola aspettative del bambino e della famiglia Normativa Informazioni relative dell’alunno alla classe e alla sezione Direzione Accoglienza e inserimento Aula dell’alunno nella classe Laboratori Progettazione del percorso educativodidattico /secondaria da parte Insegnanti del – del Dirigente -ANALIZZARE LA SITUAZIONE L’équipe DELLE CLASSI, I BISOGNI E LE Assegnazione della RISORSE DISPONIBILI (a livello Classe/sezione di scuola di sezione/ classe e plesso) infanzia/primaria/ secondaria e destinazione delle risorse (la frequenza può iniziare due o tre giorni dopo e in modo graduale) alla scuola nel paese d’origine Assegnazione della classe da parte del Dirigente Insegnanti della Predisposizione dell’accoglienza classe sensibilizzando gli alunni rispetto all’arrivo del Compagni di nuovo compagno/a. Avvio alla conoscenza classe di spazi, tempi, ritmi della Altri alunni dello scuola. stesso paese Individuazione di facilitatori e mediatori ( d’origine anche genitori) della comunicazione. Eventuale verbale della Commissione Intercultura Pronto soccorso linguistico Materiale per l’accoglienza (facilitatori visivi, sonori…) Referente Ambienti della scuola Insegnanti alfabetizz. Insegnanti di P.O.F. unitario 2010-11 -FAVORIRE LA PRIMA ACCOGLIENZA -FACILITARE LA COMUNICAZIONE -INDIVIDUARE STRATEGIE PER COINVOLGERE L’ALUNNO/A IN ATTIVITA’ DELLA CLASSE Somministrazione prove -VALUTARE LA SITUAZIONE DI e registrazione PARTENZA Vedi allegato osservazioni sistematiche -INDIVIDUARE UN PERCORSO Stesura del percorso di GRADUALE DI alfabetizzazione APPRENDIMENTO DELLA 86 Documenti ufficiali d’iscrizione Scheda personale iscrizione Dati relativi alle classi (numerosità, problemi presenti, orari…) Prove elaborate da G.Favaro “Parole non dette” Regione Toscana classe Prime attività di conoscenza della L2 linguistica LINGUA ITALIANA Adeguamento della programmazione di classe -ADOTTARE METODOLOGIE E STRATEGIE CHE CONSENTANO CD “Tutti uguali, tutti LA PARTECIPAZIONE AL diversi” Regione LAVORO DELLA CLASSE Lombardia ……………. Insegnanti del – Attuazione della L’équipe programmazione del percorso di Insegnanti di apprendimento della alfabetizzazione lingua italiana Classe Attuazione degli interventi Attuazione di strategie Compagni di facilitazione Laboratorio di come per facilitare il lavoro in italiano L2 linguistica mediatori/tutors classe L’ educazione interculturale Revisione dei contenuti delle discipline per il superamento di una Tutta la scuola Insegnanti del – visione etnocentrica. l’équipe Facilitazione della comprensione del proprio vissuto passato e La classe di della situazione inserimento Insegnanti presente. aggiunti -FAVORIRE L’ACQUISIZIONE DELLE ABILITA’ LINGUISTICHE UTILI ALLA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE A SCUOLA E NELL’EXTRASCUOLA -FAVORIRE L’APPRENDIMENTO SCOLASTICO -FAVORIRE LA CONOSCENZA, IL CONFRONTO, LA COSTRUZIONE E L’ACCETTAZIONE DELLE DIVERSE IDENTITA’ Mediatori visivi Accorgimenti linguistici Scelte metodologiche Sussidi ( libri, audiocassette, videocassette, CD, giochi, spettacoli, films…) Organizzazione di iniziative, tempi e spazi -Valorizzazione degli elementi della propria P.O.F. unitario 2010-11 Materiali specifici di educazione linguistica per l’apprendimento dell’italiano L2 87 I laboratori Alunni della classe memoria, aspetti della cultura familiare e di gruppo, esperienze condivise dal gruppo dei coetanei. - favorire l’accesso reciproco ai rispettivi mondi Aula Laboratorio Valutazione Insegnanti del modulo Insegnanti di alfabetizz. Funzione strumentale Commissione intercultura,, costituita dalle F/S area alunni Scuole dell’Infanzia Continuità Scuole primarie e secondarie di primo grado Enti, Associazioni… P.O.F. unitario 2010-11 Insegnanti dei vari gradi di scuola Referenti per l’intercultura Operatori di Enti, Associazioni… Rilevazione in itinere e nella fase finale delle competenze acquisite Rilevazione di osservazioni relative all’integrazione Valutazione periodica dell’utilizzo delle risorse Scambio delle informazioni per il passaggio ai diversi ordini di scuola Strumenti specifici di osservazione e di valutazione Monitoraggio dei processi di MONITORARE L’ANDAMENTO integrazione in DEL PROGETTO INTERCULTURA riferimento agli orientamenti generali UTILIZZARE AL MEGLIO LE e alle scelte organizzative. RISORSE DISPONIBILI FAVORIRE UN PROCESSO SIGNIFICATIVO DI APPRENDIMENTO E INTEGRAZIONE PROMUOVERE LA PIENA INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI/E FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI ALUNNI E Collaborazioni, convenzioni, intese tra le DELLE FAMIGLIE diverse scuole e le agenzie del territorio. 88 Schede di osservazione e di valutazione Programmazioni personalizzate Progetti interni ed esterni alla scuola…) Quadro di riferimento per le competenze in LINGUA ITALIANA come lingua P.O.F. unitario 2010-11 85 PER GLI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRE REALTÀ SCOLASTICHE Saranno previsti: ACCOGLIENZA nella classe e nell’Istituto CONOSCENZA dell’alunno e della sua esperienza scolastica pregressa EVENTUALI INTERVENTI DI RINFORZO , se necessario. Per gli alunni diversamente abili, al fine di attivare e promuovere le abilità funzionali, le autonomie e lo sviluppo del potenziale cognitivo di ognuno, nel rispetto dell’offerta delle pari opportunità, saranno previsti: ACCOGLIENZA intesa non solo come inserimento, ma, quanto più possibile, come integrazione che coinvolga tutti gli insegnanti e tutti gli allievi dell’équipe, della sezione, della classe e, ove si renda necessario, dell’Istituto. CORRESPONSABILITÀ E COLLEGIALITÀ nella gestione della disabilità fra tutti i docenti membri dell’équipe pedagogica senza l’esclusiva delega all’insegnante di sostegno. ( PATTO FORMATIVO ) SCAMBIO di ruoli e di professionalità all’interno della classe e/o dell’Istituto. PLURALITÀ DI STRATEGIE DIDATTICHE che rendano significativa la presenza dell’alunno diversamente abile, nella sezione e nella classe; che consentano buoni livelli di individualizzazione; che attivino le risorse informali di insegnamento presenti nel gruppo-classe (coppie di aiuto, coppie di lavoro, lavori in gruppo omogeneo, lavoro in gruppo eterogeneo, tutoraggio); che rispettino l’individualità delle capacità e dei tempi di apprendimento di ognuno attribuendo a ciascun alunno ruoli differenziati ma dignitosi e complementari all’interno della classe. PLURALITÀ DI OFFERTE FORMATIVE, ovvero frequenza dei laboratori opzionali programmati per il gruppo classe e attività quali: teatro, sport, musica, operatività, sia nel tempo scolastico sia in quello extra, se previsto. PLURALITÀ DI STRUMENTI ivi compresi software didattici semplificati ed individualizzabili. COLLABORAZIONE CON GLI OPERATORI degli EE. LL., dell’A.S.U.R. e di cooperative per consentire agli alunni e alle famiglie di ottenere l’affiancamento di educatori, assistenti di base ( per i casi più gravi ) sia in orario scolastico sia in quello extra. ORIENTAMENTO inteso come sostegno e guida al raggiungimento di un’autonomia personale e sociale che consenta la costruzione di un progetto di vita ed una futura integrazione socio-lavorativa. CONTINUITÀ VERTICALE con gli ordini scolastici precedenti e quelli seguenti prevedendo un inserimento “ assistito” nel passaggio da un ordine scolastico all’altro. CONTINUITÀ ORIZZONTALE intesa come completo e documentato passaggio di informazioni diagnostiche e metodologico-didattiche sull’alunno disabile nell’eventuale cambio di insegnante e nel passaggio da un ordine scolastico all’altro. P.O.F. unitario 2010-11 85 CURRICULO FUNZIONALE volto a promuovere la presa di coscienza del sé sociale prevedendo un percorso didattico che favorisca l’autonomia personale nella cura della propria persona e nell’utilizzo di servizi quali negozi, uffici, servizi sanitari, di mezzi di trasporto ( tram, treno) e di comunicazione. DOCUMENTAZIONE PER OGNI ALUNNO. Annualmente, per ogni allievo disabile, verranno redatti i seguenti documenti: - PEI - PATTO FORMATIVO FRA TUTTE LE COMPONENTI - CONTRATTO FORMATIVO Scuola- Famiglia - PIANO DI LAVORO INDIVIDUALIZZATO - QUADERNO DEI MIEI TALENTI Tali documenti, insieme a DF e PDF, costituiranno il curricolo diagnostico-didattico dell’alunno disabile. P.O.F. unitario 2010-11 86 P.O.F. unitario 2010-11 87 SVILUPPO “Recuperare le carenze, valorizzare le eccellenze” L’Istituto favorisce L’INDIVIDUALIZZAZIONE E LA PERSONALIZZAZIONE dell’insegnamento come risposta ai “bisogni diversificati” degli allievi dei tre ordini scolastici CON : Interventi di R/C/P per fasce di livello di alunni in orario curricolare e, se necessario, in orario extrascolastico con appositi corsi. Articolazione flessibile del gruppo-classe Divisione della classe in tre gruppi omogenei per livello o disomogenei Classi aperte in orizzontale e verticale Tutoring (docente; compagno) Coppie di lavoro (omogenee), coppie d’aiuto (disomogenee). Diversificazione del codice linguistico, dei canali, dei registri, delle strategie, degli strumenti didattici, degli spazi, coerentemente alla varietà delle intelligenze, degli stili di apprendimento e degli stili cognitivi. Potenziamento dell’autostima degli allievi con rinforzi positivi, con l’ausilio dei docenti tutor Attività di LABORATORIO per il gruppo elettivo o gruppo di livello. P.O.F. unitario 2010-11 88 METODI Nel corso dell’anno verranno utilizzati dagli insegnanti METODI E STRATEGIE DIVERSIFICATI al fine di rispondere a bisogni e stili di apprendimento differenti. CONTRATTO D’AULA All’inizio di ogni unità di lavoro si espliciteranno: OBIETTIVI CONTENUTI ATTIVITÀ TEMPI DI LAVORO ATTIVITÀ D’INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO LEZIONE FRONTALE LEZIONE DIALOGICA LEZIONE CIRCOLARE LAVORI DI GRUPPO OMOGENEI/COOPERATIVE LEARNING DIBATTITI GUIDATI ATTIVITÀ OPZIONALI PERCORSI: OPERATIVI, ESPRESSIVI, MOTORI, CULTURALI ATTIVITÀ DI LABORATORIO METODO SPERIMENTALE dall’osservazione alla “legge” METODO PROGETTUALE dall’idea alla realizzazione METODO DELLA RICERCA dall’ipotesi alla tesi STRUMENTI VARI LIBRI DI TESTO E NON RIVISTE E QUOTIDIANI LAVAGNA NERA , LUMINOSA e MULTIMEDIALE REGISTRATORE E VIDEOREGISTRATORE COMPUTER E STRUMENTI MULTIMEDIALI STRUMENTI MUSICALI STRUMENTI DI LABORATORIO VIDEOPROIETTORE GIOCHI DIDATTICI ALTRO P.O.F. unitario 2010-11 89 Utilizzando STRATEGIE quali: CAMPO SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE Contratto formativo con gli alunni ed i loro genitori Rinforzo positivo; Colloqui d’aiuto; Conversazioni guidate; Messaggi d’accoglienza verbali e non verbali; Autorevolezza e comprensione. CAMPO COGNITIVO Contratto d’aula; Controllo immediato della comprensione; Utilizzo guidato dei libri di testo; Utilizzo guidato di altri strumenti di lavoro; Utilizzo di schemi, tabelle, mappe ( II biennio di scuola primaria e scuola secondaria); Rinforzo immediato ed in itinere; Esercitazioni immediate su quanto spiegato; Rinforzo dell’attenzione e della concentrazione; Rinforzo della memoria; Flessibilità didattica; Utilizzo di materiale /strumenti diversificati. Nelle classi, se richiesti dai docenti, potrà entrare personale ESPERTO di : MUSICA – SPORT – TEATRO – AMBIENTE – CINEMA nonché MADRELINGUISTI, PSICOLOGI, MEDICI, ecc…. P.O.F. unitario 2010-11 90 VERIFICA E VALUTAZIONE I DOCENTI TERRANNO SISTEMATICAMENTE SOTTO CONTROLLO IL PROCESSO DI MATURAZIONE /APPRENDIMENTO DEGLI ALLIEVI TRAMITE: ♦ Osservazioni analitiche e registrazione dati per la verifica iniziale che sarà di tipo descrittivo; ♦ Valutazione formativa in itinere con prove di verifica differenziate (orali, scritte, strutturate, semistrutturate, non strutturate); a difficoltà graduale e con osservazioni formali ed informali, soprattutto nella scuola dell’infanzia. Al termine del secondo quadrimestre si opererà una valutazione sommativa (scuola primaria e secondaria). I docenti di Scuola dell’Infanzia compileranno le griglie di osservazione. Gli alunni con debiti dovranno essere recuperati con appositi interventi dai loro docenti che, a tal fine, utilizzeranno strategie e strumenti diversificati,in un’ottica di flessibilità didattica. I risultati delle verifiche saranno sempre comunicati alle famiglie che andranno coinvolte nel processo di apprendimento, (attraverso un'opera di controllo, sostegno, ascolto, valorizzazione) ma non in quello di insegnamento, di esclusiva competenza dei docenti. La verifica quadrimestrale è collegiale (équipe pedagogica, classe) e si conclude, al termine dell’anno scolastico, con l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva. Al termine del ciclo della scuola secondaria si consegue la licenza di scuola secondaria di I° grado, in seguito agli esami di stato. Gli apprendimenti degli alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di I grado saranno valutati sistematicamente, con le varie prove di verifica ed alla fine di ogni quadrimestre, in decimi. La valutazione sommativa dovrà tenere conto dei criteri generali deliberati dai Collegi Docenti di ordine, nelle sedute del mese di ottobre ‘10. I CRITERI a cui attenersi sono comunque i seguenti: occorre evitare l’utilizzo di voti quali 1; 2 ; 3 . Una verifica molto negativa sarà valutata 4. Nella Scuola Secondaria, un compito consegnato in BIANCO in via eccezionale, potrà essere valutato con 3, ma si dovrà sempre tener conto del ragazzo affinché, anche con il ritorno ad una valutazione in decimi, non si perda mai l’aspetto formativo di ogni verifica / valutazione. I gruppi disciplinari e di area definiranno con chiarezza e ne renderanno edotte le famiglie i parametri di riferimento per ogni voto. Per la valutazione del comportamento si fa riferimento alla normativa ministeriale. Nella scuola dell’infanzia gli allievi saranno osservati dai docenti e le loro competenze verranno monitorate con apposite prove. I dati saranno riportati nelle griglie di osservazione che, al termine del ciclo, saranno allegate al fascicolo personale dell’allievo. I risultati della valutazione formativa e sommativa saranno sempre comunicati ai genitori con strumenti e modalità diversificati. Il contratto formativo SCUOLA- FAMIGLIA, i documenti di valutazione e la certificazione delle competenze entreranno a far parte del fascicolo personale che accompagnerà l’allievo nel suo percorso scolastico. P.O.F. unitario 2010-11 91 CONTINUITA’ L'Istituto comprensivo promuove la CONTINUITA’: ORIZZONTALE: nell’ambito del medesimo ordine, tramite l’ARCHIVIO DIDATTICO, i documenti di valutazione. VERTICALE: tra i differenti ORDINI SCOLASTICI per l’elaborazione del P.O.F. in continuità, per la realizzazione di PROGETTI, per la socializzazione di esperienze e competenze tra docenti appartenenti a ordini differenti, per lo scambio di informazioni e materiali. L'Istituto comprensivo promuove "PROGETTI in CONTINUITÀ" tra gli ordini: - Scuola dell'Infanzia - Scuola Primaria Scuola Primaria - Scuola Secondaria di I grado Scuola Secondaria di I grado - Scuola Sec. di II grado (S.C.I.R.E.) coordinati dalle funzioni - strumentali e realizzati dalle sezioni - classi terminali di un ordine e quelle iniziali dell'ordine successivo. I progetti prevedono: a. la scelta di una tematica comune; b. lavori a classi aperte; c. lo scambio di docenti. L’Istituto Comprensivo favorisce non solo la CONTINUITA’ fra ordini, ma anche l’ORIENTAMENTO, inteso come conoscenza, negli anni – ponte, delle caratteristiche organizzative e didattiche dell’ordine scolastico successivo, degli spazi, delle risorse umane e materiali, degli orari delle lezioni e dei tempi della didattica. L’orientamento, inteso come pre-accoglienza, prevede VISITE GUIDATE nelle SCUOLE, conoscenza del personale, distribuzione di materiale illustrativo. La continuità si realizza anche con incontri tra docenti di ordini differenti volti a trasmettere informazioni sui singoli allievi, negli anni ponte. L’Istituto Comprensivo promuove, altresì, all’inizio di un nuovo ciclo, l’ACCOGLIENZA degli ALLIEVI con specifici progetti riportati nel P.O.F. di ordine a cui si rimanda. P.O.F. unitario 2010-11 92 (Progetto di Lettura: per accostarsi al piacere dell’ascolto) P.O.F. unitario 2010-11 93 Gli alunni dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia lavorano in gruppi misti insieme ai compagni di I° primaria. I docenti di Scuola dell’Infanzia e di scuola primaria progettano e lavorano in compresenza con scambio di ruoli. Il progetto dettagliato è acquisito agli atti delle Scuole. Gli alunni delle classi V dell’Istituto, suddivisi in gruppi, trascorreranno una giornata nella Scuola Secondaria di riferimento e parteciperanno allo svolgimento di attività programmate dai docenti di Scuola Primaria e Scuola Secondaria. PROGETTO: “Insieme per imparare ad apprendere”. La suddetta attività di orientamento e pre-accoglienza sarà integrata da PROGETTI in CONTINUITA’ e precisamente Istituto Coordinatore: Istituti Partner: SCUOLA PRIMARIA 5^ Calcinelli 5^ Saltara Primary School Mankkaanpuron Koulu Espoo – Finland 1 - Ecole « Saint Vincent de la Providence » Rennes, Francia. 2 – Istituto Comprensivo “G. Leopardi” Calcinelli – Saltara - Italia 3 – Primary School Ulker Ilkogretim Okulu Ankara – Turchia SCUOLA SEC. DI 1° GRADO DI SALTARA Comenius : make friends-stop bulling Comenius : make friends-stop bulling SCUOLA SEC. DI 1° GRADO DI MONTEMAGGIORE 5^ Montemaggiore P.O.F. unitario 2010-11 Comenius : make friends-stop bulling 94 P.O.F. unitario 2010-11 95 EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE Dai tre ai quattordici anni, la scuola promuove con gli alunni le cosiddette “educazioni” volte a favorire la formazione graduale della donna, dell’uomo e del/la cittadino/a. L’alunno, grazie alla maturazione della propria identità e delle competenze culturali, è consapevole di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo di una convivenza civile. È in quest’ottica che, in ogni ordine scolastico, si progettano e si sviluppano con gli allievi le educazioni: 1. 2. 3. 4. 5. alla cittadinanza , “conoscere per convivere”; alla salute ed alimentare,“conoscere per star bene”; all’affettività, “conoscere le emozioni per “viverle” e gestirle ”. all’ambiente, “conoscere per tutelare”; alla sicurezza ,“conoscere per prevenire”; EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA OBIETTIVO: Favorire la formazione del “cittadino” attraverso la conoscenza ed il rispetto delle norme comunitarie delle reciproche diversità. SCUOLA dell’INFANZIA CONOSCENZA E RISPETTO DELLE REGOLE ELEMENTARI riferite alla vita di sezione (con gli adulti, con il gruppo dei pari, con i compagni più grandi),durante le attività guidate, spontanee e durante il pranzo. RISPETTO PER LE COSE proprie ed altrui, per gli spazi, anche comunitari (i bagni, corridoi, l’atrio, ecc.) SCUOLA PRIMARIA Le REGOLE DELL’ISTITUTO E DELLA CLASSE, nei confronti di compagni ed adulti Il RISPETTO PER LE COSE proprie ed altrui, per gli spazi, anche comunitari (i bagni, i corridoi, l’atrio, i laboratori) I DOVERI – I DIRITTI 1. La CONVENZIONE DEI DIRITTI DEL BAMBINO e confronto con la realtà in cui tali diritti vengono “calpestati” (diritto allo studio, alla salute, al gioco) 2. Le ISTITUZIONI LOCALI Comune, Provincia, Regione ( tra cui stemmi, siti e inni ( Marche , Italia, Europa). 3. Le FORME DI GOVERNO SCUOLA SECONDARIA COMPRENSIONE DEI FONDAMENTI DELLE ISTITUZIONI DELLA VITA SOCIALE, CIVILE E POLITICA I e II Sec. III Sec. P.O.F. unitario 2010-11 La FAMIGLIA. Le NORME della COMUNITA’ SCOLASTICA. Le ELEZIONI AMMINISTRATIVE E GLI ORGANI DI GOVERNO EUROPEI. Lo STATO ed i suoi ORDINAMENTI . Le ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI. Le ELEZIONI POLITICHE. La COSTITUZIONE ITALIANA. 96 PER TUTTI GLI ORDINI SPERIMENTARE LA PARTECIPAZIONE Consiglio D’Istituto degli Allievi Consiglio di Plesso degli Allievi Consiglio Comunale degli Allievi (IV- V PRIMARIA; I – II – III SEC del Comune di Saltara) Iniziative ed attività di volontariato EDUCAZIONE ALLA SALUTE/ALIMENTARE OBIETTIVO : Favorire il benessere psico-fisico dell’allievo per prevenire malattie, disagi, dipendenze. SCUOLA dell’ INFANZIA Acquisizione di corrette posture durante le attività ed il pranzo. Acquisizioni di corrette abitudini alimentari, soprattutto a colazione. SCUOLA PRIMARIA Acquisizione di corrette posture e di sane abitudini alimentari Igiene personale Igiene dentale Le dipendenze alimentari Le altre dipendenze (televisione e videogiochi) SCUOLA SECONDARIA I II III P.O.F. unitario 2010-11 Igiene come prevenzione Acquisizione di corrette posture e di sane abitudini alimentari L’alimentazione e le malattie legate al cibo (obesità, anoressia, bulimia) La prevenzione delle malattie Le dipendenze da alcool e fumo Le tossicodipendenze La sessualità 97 EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ OBIETTIVO dei TRE ORDINI SCOLASTICI: Favorire, nel rapporto educativo e nell’approccio ai contenuti, un’educazione affettiva per: • stimolare, far emergere rispetto nei confronti: degli altri (parenti, compagni, educatori, ecc…) degli animali della natura, del proprio paese e della Patria. • far acquisire consapevolezza di: emozioni sentimenti che il bambino/ragazzo potrà esprimere con differenti linguaggi (scritto, orale, grafico-pittorico, musicale, corporeo, ecc….) e con varie tipologie testuali (racconto, poesia, descrizioni, ecc…). Nella visione di film, nella lettura di libri, nella scelta di musiche, i docenti dei vari ordini avranno cura di evidenziare i sentimenti ed i valori universali quali l’amicizia, la pace, la solidarietà, la fratellanza, ecc… L’educazione all’affettività, TRASVERSALE alle discipline e VERTICALE, si pone l’obiettivo di favorire nel bambino/ragazzo una crescita psico-socio-relazionale armonica, in contrapposizione e come “difesa” a modelli che prevalgono su quelli della collettività. E’ un forte IMPEGNO EDUCATIVO che gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo “G. Leopardi” si assumono anche in un MUTUO RAPPORTO con le FAMIGLIE, le PARROCCHIE, le SOCIETA’ SPORTIVE, le ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO presenti nel TERRITORIO. EDUCAZIONE AMBIENTALE OBIETTIVO : Conoscere l’ambiente per apprezzarlo e salvaguardarlo SCUOLA dell’ INFANZIA Nel triennio, prima conoscenza con i cinque sensi, tramite attività guidate ed esperienze dirette, di alcuni ambienti naturali vicini all’esperienza del bambino (campagna, bosco, fiume, mare ) Visite guidate a fattorie didattiche, a isole ecologiche del territorio e a centri di raccolta differenziata. Presenza di animali a scuola (pesci rossi, tartarughe) per favorirne la conoscenza ed il rispetto. SCUOLA PRIMARIA Conoscenza, con l’uso dei cinque sensi e con osservazioni ed esplorazioni, di ambienti naturali locali vicini all’esperienza dei bambini. Conoscenza degli AMBIENTI NATURALI in ITALIA e loro rispetto (fiume, collina, mare, montagna). Conoscenza della STORIA LOCALE con relativa TOPONOMASTICA. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO I II III P.O.F. unitario 2010-11 Conoscenza approfondita di ambienti naturali e di esseri viventi attraverso anche il metodo sperimentale. Eventuale valorizzazione di ambienti locali. Conoscenza del processo di sviluppo del territorio da un punto di vista dell’organizzazione : sociale, economica, urbanistica. Conoscenza approfondita di ambienti naturali e di esseri viventi con particolare attenzione alla tematica dello SMALTIMENTO dei RIFIUTI Le problematiche connesse agli INQUINAMENTI, ai CAMBIAMENTI CLIMATICI, allo SVILUPPO SOSTENIBILE, alla DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA. 98 EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA OBIETTIVO: Informare ed educare per prevenire incidenti a casa, a scuola e nella STRADA SCUOLA dell’INFANZIA COMPORTAMENTI da ADOTTARE in caso di TERREMOTO/ INCENDIO DUE PROVE DI EVACUAZIONE dell’EDIFICIO SCOLASTICO SULLA BASE DEL PIANO DI EVACUAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA EDUCAZIONE STRADALE SCUOLA dell’INFANZIA Conoscenza di alcuni SEGNALI di PERICOLO Il semaforo Le strisce pedonali Come si viaggia in pulmino / in macchina Dove si cammina per la strada: il marciapiedi. SCUOLA PRIMARIA - Conoscenza dei principali SEGNALI di PERICOLO - Segnali di prescrizione Come si circola a piedi e in bicicletta SCUOLA SECONDARIA - Si veda Scuola PRIMARIA con l’aggiunta del CODICE della STRADA (elementi) e le SANZIONI - Il Motociclo; l’uso del casco; la precedenza. - Corso per il conseguimento del PATENTINO per la guida del ciclomotore (Cl. III) - educazione alla convivenza civile - Infortuni domestici; elementi di primo intervento. -- INTERVENTO DI ESPERTI L’EDUCAZIONE STRADALE POTRA’ PREVEDERE ANCHE PROVE PRATICHE. EDUCAZIONE INTERCULTURALE SCUOLA dell’INFANZIA • Conoscenza e valorizzazione di tradizioni (culinarie, usi e costumi, fiabe) SCUOLA PRIMARIA • Conoscenza e valorizzazione di tradizioni (culinarie, usi e costumi, fiabe) SCUOLA SECONDARIA • Conoscenza e valorizzazione di culture differenti attraverso un percorso storico-geografico- artistico P.O.F. unitario 2010-11 99 VISITE GUIDATE Per offrire stimoli e favorire la crescita culturale degli allievi vengono proposte visite guidate e viaggi d’istruzione . CRITERI PER L’EFFETTUAZIONE DELLE VISITE Si stabiliscono i seguenti criteri di massima per la scelta di possibili itinerari e per le modalità di effettuazione delle visite guidate e viaggi d’istruzione. • Visite guidate relative alle educazioni, ai contenuti disciplinari ed ai Progetti (alcune delle quali irrinunciabili nel primo ciclo d’istruzione). • Visite guidate da effettuarsi in orario scolastico o per l’intera giornata o più giornate, con lo scuolabus comunale, il treno o con noleggio di pullman. • Visite guidate in un’ottica di continuità orizzontale e verticale. VISITE GUIDATE IN CONTINUITA’ Per offrire stimoli e favorire la crescita culturale degli allievi vengono proposti possibili itinerari per visite guidate e d’istruzione da effettuarsi da 3 a 14 anni: SCUOLA DELL’ INFANZIA 1) USCITA nel PAESE alla SCOPERTA, soprattutto, dei LUOGHI RISERVATI ai BAMBINI (giardini, parchi) 2) VISITA GUIDATA a: 1) AMBIENTE NATURALE (CAMPAGNA-FIUME, BOSCO, MARE) vicino all’esperienza del bambino. 2) MUSEO DELLA CORDA E DEL MATTONE 3) FATTORIA DIDATTICA 4) CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE SCUOLA PRIMARIA 1) VISITA GUIDATA nel PAESE alla RISCOPERTA delle TRACCE della STORIA 2) VISITA GUIDATA ad ALCUNI AMBIENTI VICINI: BOSCO – COLLINA – FIUME – MARE 3) VISITA a siti archeologici locali; PESARO (capoluogo di Provincia); ANCONA (capoluogo di Regione) o ROMA (capitale). 4) Visite a MUSEI e ad una BIBLIOTECA. SCUOLA SECONDARIA 1) VISITA DI ALCUNE CITTÀ ITALIANE MEDIOEVALI, RINASCIMENTALI, DELL’OTTOCENTO… 2) VISITA DI ROMA SE NON EFFETTUATA NELLA SCUOLA PRIMARIA. 3) EVENTUALE VISITA A STRASBURGO O AD UNA CITTA’ ITALIANA ricca di storia e di arte. 4) VISITA DI UNA MOSTRA D’ARTE. 5) VISITA DI CARATTERE NATURALISTICO (PARCHI NAZIONALI). P.O.F. unitario 2010-11 100 Per favorire la formazione dell’ uomo e del cittadino, l’autonomia personale e sociale dell’individuo, la Scuola favorisce lo sviluppo, nei diversi ordini, di un curriculum funzionale (Educazione Civica). SCUOLA dell’INFANZIA SAPER Presentarsi: nome, cognome, età Salutare (buongiorno, buonasera, ciao) Chiedere per favore e ringraziare Lavarsi le mani Usare i servizi igienici Soffiare il naso ed usare il fazzoletto Usare le posate a tavola Versare l’acqua nei bicchieri Usare le forbici Riordinare il materiale utilizzato per le attività Indossare e togliere i propri indumenti Abbottonare e sbottonare i vestiti Effettuare un fiocco Attraversare le strisce pedonali (per esperienze verbalizzate) Arrestarsi al semaforo rosso (per esperienze verbalizzate) SCUOLA PRIMARIA SAPERE Telefonare e rispondere al telefono usando le forme convenzionali Presentarsi, congedarsi utilizzando il saluto “adeguato” alla situazione , all’ora … Usare il “Lei” adeguandolo alla persona (classi V) Scrivere un indirizzo in una cartolina e/o una busta Saper compilare una modulistica semplice Pianificare il lavoro giornaliero e settimanale P.O.F. unitario 2010-11 101 SCUOLA SECONDARIA SAPERE CLASSI PRIME Usufruire di alcuni servizi territoriali . Leggere le pagine gialle, Tutto Città e l’orario ferroviario. CLASSI SECONDE Accedere alla banca, ai Servizi Comunali ed ai Servizi Sanitari di base. Scrivere lettere, cartoline, telegrammi, vaglia e conti correnti postali. CLASSI TERZE Richiedere la carta d’identità e conoscere il proprio codice fiscale Curare le pratiche per il bollo e l’assicurazione del motorino. Leggere e rispondere a richieste di lavoro. Redigere il curriculum vitae. Conoscere il servizio comunale INFORMAGIOVANI (Saltara) Conoscere il proprio gruppo sanguigno CLASSI PRIME - SECONDE - TERZE Progettare e realizzare un piano di lavoro settimanale. P.O.F. unitario 2010-11 102 ORGANIGRAMMA COMPONENTE GENITORI GENITORI MEMBRI DEL CONSIGLIO d’ISTITUTO UBALDI MICHELA MOLINELLI RAFFAELE GASPARINI TANIA GIULIANI ANDREA HURTADO AGUIRRE VICTOR LONDEI MAURIZIO PARADISI MONICA ROSSINI RAFFAELLA Presidente Vice-Presidente GENITORI rappresentanti di classe/sezione Per i nominativi si fa riferimento alle comunicazioni che saranno inviate alle Scuole ed a tutti i genitori dopo le elezioni per il rinnovo dei Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe: 1 genitore per classe/sezione SCUOLA dell’INFANZIA ed PRIMARIA 4 genitori per classe SCUOLA SECONDARIA L'Istituto promuove la partecipazione delle famiglie degli alunni di cui ricerca la collaborazione al fine di perseguire il benessere psico - fisico dell'allievo e di facilitarne l'apprendimento. I genitori definiscono la "politica scolastica" dell'Istituto, d'intesa con il Collegio dei Docenti e con le Amministrazioni Comunali di riferimento, tramite i loro rappresentanti in seno al Consiglio d'Istituto. I genitori, altresì, collaborano con i docenti di classe/sezione per la realizzazione di progetti, iniziative varie volte a favorire l'apprendimento e la crescita umana e culturale dell'allievo tramite i rappresentanti di classe, d'interclasse, d'intersezione e nelle assemblee. Seguono, inoltre, il percorso scolastico dei loro figli partecipando regolarmente agli incontri promossi dalla scuola e stipulano con i docenti di sezione/classe un CONTRATTO FORMATIVO. L’ ISTITUTO STABILISCE DI RISERVARE UNA MATTINATA DEL MESE DI NOVEMBRE AI GENITORI - “ GIORNATA DELLE FAMIGLIE A SCUOLA”. IN TALE GIORNATA I GENITORI POTRANNO: - ASSISTERE ALLE LEZIONI; - PARTECIPARE AD ATTIVITA’ DIDATTICHE CONCORDATE; - PARTECIPARE A DIBATTITI E AD ATTIVITA’ OPERATIVE P.O.F. unitario 2010-11 103 FORMAZIONE PER GENITORI In collaborazione con altri Enti si promuoverà la formazione dei genitori, con personale esperto, a condizione che ci siano appositi finanziamenti. Si è costituito dallo scorso anno scolastico un COMITATO GENITORI – AGIL, con il compito di promuovere iniziative volte a favorire l’integrazione e la partecipazione dei genitori. P.O.F. unitario 2010-11 104 L’Istituto ha stipulato CONVENZIONI DI RETE con altri istituti e precisamente: 1) RETE RADICI:rete per l’accoglienza e il diritto alla cittadinanza 2) RETE PROGETTO SPIDER: disturbi specifici apprendimento 3) RETE S.C.I.R.E. – per la continuità fra tutte le Scuole Secondarie I grado e le Scuole Secondarie di II grado del Distretto di FANO 4) RETE STUDIARE con la Provincia di Pesaro - Urbino per l’informatizzazione di alcuni servizi rivolti all’utenza. 5) RETE delle BIBLIOTECHE delle MARCHE per la gestione informatica della biblioteca e la messa in rete con le altre biblioteche della Regione aderenti alla rete. 6) RETE SULLE COMPETENZE LINGUISTICHE – LOGICO-MATEMATICHE e TECNOLOGICHE , con gli Istituti di FERMIGNANO; ACQUALAGNA, URBINO, APECCHIO, FOSSOMBRONE. 7) RETE ORIENTAMENTO con gli Istituti di PESARO “GALILEI”, CAGLI, ORCIANO, FERMIGNANO, URBINO” PASCOLI”, FANO “GANDIGLIO”. L’Istituto ha, altresì, stipulato CONVENZIONI: con la FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE dell’UNIVERSITA’ degli STUDI di URBINO per l’attività di TIROCINIO. con l’ISTITUTO PROESSIONAL. PER I SERVIZI SOCIALI DEL POLO SCOLASTICO DI FOSSOMBRONE per stage di alunni nelle scuole dell’infanzia. con IL MUSEO DEL BALì con la SOCIETA’ SPORTIVA con la BOCCIOFILA. con i VOLONTARI. L’Istituto stipula CONTRATTI con esperti per attività teatrali, musicali, linguistiche P.O.F. unitario 2010-11 105 L’Istituto Comprensivo “G. Leopardi” ha conseguito l’accreditamento regionale ai sensi del D.G.R. n°62/01 e del D.G.R. n°2164/01, e innovato con D.G.R. n.39056 del31/07/06. L’Istituto ha conseguito la CERTIFICAZIONE di QUALITA’ il 27/04/2006, ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2000 rilasciata dall’Ente Certificatore CERTIQUALITY di Milano. Nel mese di marzo 2010 l’Istituto ha confermato la CERTIFICAZIONE di QUALITA’ con il passaggio dalla norma UNI EN ISO 9001:2000 alla norma UNI EN ISO 9001:2008. Funzione strumentale con il compito di effettuare audit interni Corvino Elisabetta; Responsabile della Qualità GAGGIOLI ADRIANA Fanno parte del Gruppo Qualità altresì ; Mencarelli Bruna, De Luca Pierangela, Severi Viviana, Berti Alessandra in rappresentanza degli altri ordini scolastici. L’Istituto, in quanto Ente Accreditato, presenta progetti di formazione per accedere a Fondi europei. P.O.F. unitario 2010-2011 106 IL C.T.I. Il Centro Territoriale misto per l’integrazione degli alunni diversamente abili dell’ambito territoriale n° 7, con sede presso l’Istituto Comprensivo “G. Leopardi” di Calcinelli di Saltara, in via Marconi 1/3 si configura come un POLO di informazione, documentazione, scambio, formazione funzionale all’integrazione. Le Scuole afferenti all’ambito territoriale n.7 (II.CC. Saltara, Cartoceto, Fossombrone, Montefelcino; D.D. Fossombrone; Polo Scolastico Fossombrone) stipulano ACCORDI di rete fra loro ed ACCORDI di programma con gli EE.LL., l’A.S.U.R., le Associazioni di volontariato presenti nel territorio, al fine della costituzione e gestione del C.T.I. FUNZIONI DEL C.T.I. Il Centro Territoriale per l’integrazione DIECI PUNTI DI ATTENZIONE 1) L’integrazione Il C.T.I. persegue come obiettivo prioritario l’integrazione degli ALUNNI disabili delle varie istituzioni scolastiche sostenendo con informazioni e consulenze i docenti, i genitori, gli operatori. 2) La collaborazione istituzionale. Il C.T.I. stabilisce relazioni con gli altri C.T.I. provinciali, regionali, nazionali, con il U.S.P. e la U.S.R.. Stabilisce altresì intese, collaborazioni, accordi di programma con gli EE.LL., l’A.S.L., le Associazioni presenti nel territorio. 3) La partecipazione. Opera d’intesa con i soggetti coinvolti favorendo il lavoro d’équipe nella progettazione e nella verifica. 4) L’innovazione. Si pone in una posizione di ricerca continua relativamente alle problematiche della disabilità (normative, testi specialistici, riviste, progetti). 5) Il monitoraggio. Si pone come osservatorio privilegiato dei processi di integrazione e raccoglie e pubblicizza dati significativi relativamente alla DISABILITA’, soprattutto riferiti all’ambito territoriale n. 7. 6) L’immediatezza delle risposte Pone costante attenzione ai bisogni ed alle domande dei soggetti coinvolti per rispondere con flessibilità e cognizione. P.O.F. unitario 2010-2011 107 7) L’ efficienza e l’ascolto. Cerca di coniugare i criteri di efficienza e di un uso razionale delle risorse umane e strumentali con atteggiamenti basati sull’ascolto attivo delle persone che utilizzano lo SPORTELLO. 8) La gratuità. Il servizio è gratuito. 9) La visibilità. Il C.T.I. cerca di diventare visibile a conosciuto da docenti, famiglie, operatori, associazioni tramite diversi canali informativi. 10) L’apertura e lo scambio. Il C.T.I. è aperto allo scambio di esperienze, materiali, progetti tra Scuole, famiglie, Enti. RESPONSABILE DEL CTI: FERRI SARA P.O.F. unitario 2010-2011 108 CONSIGLIO D’ISTITUTO DEGLI ALLIEVI Per favorire la partecipazione degli allievi alla vita della Scuola, viene costituito e reso operativo il CONSIGLIO D’ISTITUTO DEGLI ALLIEVI così formato: SCUOLA INFANZIA: un alunno di anni 5 per ogni plesso. SCUOLA PRIMARIA: un alunno per ogni biennio per ogni plesso (due alunni per ogni biennio nella Scuola Primaria di Calcinelli). SCUOLA SECONDARIA: numero 3 alunni di cui uno di classe prima, uno di seconda, uno di terza (numero sei nella Scuola Secondaria di Saltara). Totale numero 24 alunni. Presidente: un alunno di terza secondaria. Membro di diritto: Dirigente Scolastico. Membri aggregati: responsabili di plesso e Presidente del Consiglio d’Istituto. COMPETENZE 1. Fare proposte didattiche per il curricolo e l’extracurricolo al Dirigente Scolastico e/o al responsabile di plesso; 2. Fare osservazioni e proposte relative al funzionamento, agli orari, agli spazi, alle attività…( Gli alunni di Scuola Secondaria fanno proposte anche per il P.O.F. in appositi incontri). TEMPI Il comitato si riunirà due volte all’anno. Ad un incontro saranno invitati i Sindaci. IL SECONDO INCONTRO SI TERRA’ NEI SINGOLI PLESSI. CONSIGLIO COMUNALE degli ALUNNI Il Consiglio ha competenze propositive in ambito: ambientale, scolastico, ricreativo, culturale, come da progetto agli atti della scuola. Il Consiglio delle ragazze e dei ragazzi viene riconosciuto dal Consiglio Comunale del Comune di Saltara. GLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SALTARA, CON ATTIVITA’ AUTOGESTITE DI VOLONTARIATO , PROPONGONO DI: 1. ORGANIZZARE UN MERCATINO DEI LIBRI DI TESTO USATI PER GLI ALUNNI NEOISCRITTI o CON DIFFICOLTA’ ECONOMICHE; 2. ORGANIZZARE MOMENTI DI TUTORAGGIO NELLO STUDIO POMERIDIANO PER SUPPORTARE I COMPAGNI IN DIFFICOLTA’; 3. METTERE A DISPOSIZIONE PER IL VOLONTARIATO UNA BANCA- ORE. P.O.F. unitario 2010-2011 109 FORMAZIONE DEL PERSONALE (docente e non docente) Si prevede, anche per l’anno scolastico 2010/11, un processo di aggiornamento-formazione per il personale docente e non docente come risposta a bisogni manifestati. SCUOLA dell’INFANZIA Aggiornamento sul tema dell’ animazione teatrale o musicale. SCUOLA PRIMARIA Aggiornamento sulla valutazione. Aggiornamento sull’utilizzo delle LIM. SCUOLA SECONDARIA Aggiornamento sulla valutazione. Aggiornamento sull’utilizzo delle LIM. Gli insegnanti, a domanda, parteciperanno ad aggiornamenti organizzati da altri Enti accreditati su argomenti di carattere pedagogico,didattico, organizzativo. PERSONALE A.T.A. Potenziamento dell’utilizzo della posta elettronica. Per i docenti dei tre ordini e per il personale A.T.A. saranno previsti corsi distrettuali sulla SICUREZZA ed il PRIMO INTERVENTO . P.O.F. unitario 2010-2011 110 L’Istituto controlla i risultati finali della valutazione sommativa elaborando ed utilizzando i dati dei documenti di valutazione delle classi terminali e degli esami di Scuola Secondaria. (Ammissione o non ammissione e valutazioni complessive) Favorisce il confronto tra i docenti degli ANNI PONTE (SCUOLA INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA) al suo interno. Segue il percorso scolastico dei propri allievi nelle Scuole Secondarie di II grado richiedendo alle stesse i risultati finali del I anno. P.O.F. unitario 2010-2011 111 L’Istituto favorisce l’allestimento, in ogni ordine e plesso, dell’ARCHIVIO DIDATTICO CARTACEO, FOTOGRAFICO, VIDEO, con CD, DVD, in cui sono riportati i documenti più significativi, i progetti, i lavori prodotti dagli allievi, prove di verifica per favorire la socializzazione di competenze e dei materiali prodotti dai docenti e dagli allievi. P.O.F. unitario 2010-2011 112 L’istituto favorisce la pubblicazione di PROGETTI/ATTIVITA’ tramite: CARTELLONISTICA – LOCANDINE – DEPLIANTS PAGINA WEB GIORNALI D’ISTITUTO ARTICOLI DI GIORNALE CONFERENZE, MOSTRE P.O.F. unitario 2010-2011 113 IL PRESENTE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA SARA’ VALUTATO DA TUTTE LE COMPONENTI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA SUA STESURA TRAMITE: Questionari per docenti – famiglie – studenti – A.T.A. Assemblee con docenti e genitori Incontri con gli Enti Locali alle proposte educativo - didattiche curricolari ed extracurricolari. SI VALUTERA’ : Il grado di soddisfazione dell’utenza (alunni – genitori) ; Il percorso degli allievi in ambito educativo ed in ambito cognitivo; Il successo scolastico di tutti gli allievi dell’Istituto in relazione anche al precedente anno scolastico. I dati emersi saranno utilizzati per progettare il miglioramento nell’anno scolastico 20112012 Approvato dal Collegio Docenti Unitario nella seduta del 18/10/ ‘10 Adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 20 /10/ ‘10 Verrà illustrato a tutti i genitori: Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria 21/ 10/‘10 28/10/ ‘10 26/10/ ‘10 NB. Tutte le parti riferite alla Scuola dell’Infanzia sono state evidenziate con il colore verde; quelle riferite alla Scuola Primaria con il colore fucsia; quelle invece riferite alla Scuola Secondaria con il colore arancio. Le parti in rosso indicano le integrazioni rispetto allo scorso a.s P.O.F. unitario 2010-2011 114 P.O.F. unitario 2010-2011 115 PROGETTI D’ISTITUTO progetto Comenius progetti continuità progetto agio/disagio(recupero) progetto “coro d’istituto” progetto di alfabetizzazione motoria(USP) SCUOLA DELL’INFANZIA AREA PROGETTI DIDATTICI SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA DELL’INFANZIA “C. COLLODI” CALCINELLI 1. Progetto Natale: “Aspettando Babbo Natale!”. 2. Progetto”Happy Day”: “Io, mamma e babbo…ci mettiamo in gioco”, consegna dei diplomi ai bambini di cinque anni con la partecipazione anche dei bambini di tre, di quattro anni e di tutti i genitori. 3. Progetto gemellaggio che verrà effettuato attraverso uno scambio di doni, durante alcune ricorrenze (Natale e Pasqua), con le Scuola dell’Infanzia “G. Rodari” di Calcinelli e “Don G. Bosco” di Villanova. 4. Progetto biblioteca “Amico libro…..”: esperienza del prestito del libro rivolto agli alunni di 5 anni. 5. Progetto Lingua Inglese: “Noi parliamo Inglese…” rivolto agli alunni di 5 anni, con il. coinvolgimento di un genitore esperto. 6. Progetto “Psicomotricità”: rivolto agli alunni di tre, quattro e cinque anni, con la collaborazione di un esperto esterno e con il contributo delle famiglie. 7. Progetto “Genitori in…scena!”: drammatizzazione ideata per tutti i bambini del plesso e realizzata da un gruppo di genitori, in tema con la programmazione educativo-didattica della scuola. Progetti con Enti: Festa di Primavera. SCUOLA DELL’INFANZIA “G. RODARI” CALCINELLI Progetto: ”Un amico in più….”gemellaggio con la Scuola dell’Infanzia “C. Collodi” di Calcinelli e “Don G. Bosco” di Villanova. 2. Progetto CEA: Progetto alimentare. 3. Progetto alimentare: “Dall'orto alla tavola”. 4. Progetto Natale: “Natale insieme…”. P.O.F. unitario 2010-2011 116 SCUOLA DELL’INFANZIA “M. MONTESSORI” DI SALTARA Progetto: “Un amico in più…” gemellaggio con la Scuola dell’Infanzia “Don Bosco” di Villanova. 2. Progetto Natale: “Festeggiamo insieme il Natale”, drammatizzazione di una semplice storia. 3. Progetto motorio: “Giochi in movimento” (Associazione culturale “Madama Dorè”). 4. Progetto libro: “Un libro tira l’altro”, esperienza del prestito del libro. 5. Progetto musicale: “Crescere con la musica” (Associazione culturale “Madama Dorè”). 6. Progetto”Happy Day”: condivisione di momenti di gioco e di convivialità, consegna dei diplomi ai bambini di cinque anni. 7. Progetto CEA: “Progetto alimentazione”. 8. Progetti con Enti ed Associazioni locali: Festa dell’autunno, Natale e Festa di Primavera. SCUOLA DELL’INFANZIA “DON G. BOSCO” DI VILLANOVA Progetto: “Un amico in più…” gemellaggio con le Scuole dell’infanzia “C.Collodi”, “G. Rodari” di Calcinelli e “M. Montessori” di Saltara. 2. Progetto “Fiori e sapori”: collaborazione alla progettazione e gestione, nell’ambito della mostra mercato “Fiori e sapori”, di un laboratorio per i bambini. 3. Progetto “E’ Natale”: partecipazione alla manifestazione “Seguendo la cometa” in collaborazione con gli Enti locali. 4. Progetto di educazione motoria “Madama Dorè. Giochi in movimento”: danze, musica, drammatizzazione di storie e giochi strutturati, progetto realizzato da una esperta. 5. Progetto “Sto bene nella mia scuola”: allestimento del salone principale per renderlo più accogliente e per favorire nel bambino il legame affettivo con la sua scuola. 6. Progetto “Le fiabe illustrate”: realizzato in collaborazione con l’associazione “Sconfini” prevede la rappresentazione della fiaba “Hansel e Gretel”. 7. Progetto CEA “C’era una volta in un bosco incantato”: prevede l’intervento di un esperto a scuola e una escursione nel bosco. 8. Progetto “Inglese”: rivolto ai bambini di cinque anni e realizzato da una insegnante del plesso con competenze in lingua inglese. 9. Festa di fine anno. P.O.F. unitario 2010-2011 117 SCUOLA PRIMARIA AREA PROGETTI DIDATTICI Progetti del plesso di SALTARA di plesso “Sport a scuola”: attività di volley(tutte le classi) - gioco bocce (cl.3^- ) “Natale con i nonni” riflessione sul tema della solidarietà, degli affetti e degli ideali per superare una visione strettamente consumistica del Natale “Merenda giusta e dintorni” percorso di educ. Alimentare “Suoni e colori del mondo” progetto di educ. Musicale a tema interculturale di classe 1^ 2^ • • • • • • • 3^ 4^ • • • • • 5^ CEA : c’era una volta in un bosco incantato CEA: chi vive nel prato? Mr. Penny e l’arte di dipingere (pinacoteca di Fano) Adotta l’autore CEA: progetto sperimentale sull’alimentazione Dove si nasconde l’aria(Museo del Balì) Progetto ministeriale per il piano nazionale ”Scuola Digitale” : Classe 2.0 CEA: il consumo critico Adotta l’autore CEA: progetto di educazione alimentare Adotta l’autore Crescere nella cooperazione Progetti del plesso di CALCINELLI di plesso Sport a scuola ( volley, gioco bocce ) Musica e arte progetto musicale e artistico con il contributo di esperti esterni di classe Progetti di Educazione all’agio e e e e - classi 1 , 3 , 4 , 5 Progetti recupero per alunni in difficoltà Progetti Lettura e e e -classi 3 , 4 , 5 Adotta l’autore Altri progetti e -classi 2 Acchiappa la notte e -classi 3 Progetto alimentazione e -classe 4 I segreti del bosco (CEA) P.O.F. unitario 2010-2011 118 Progetti del plesso di MONTEMAGGIORE/SAN LIBERIO Di plesso “Seguendo la cometa” IA - IB “Nel bosco incantato” (C.E.A.) II “La catena alimentare marinae tutti i suoi segreti” (C.E.A.) III A - IIIB “Archeologia sperimentale” (C.E.A.) IVA - IVB “L’Acqua e l’ecosistema fiume” (C.E.A.) “Adotta l’Autore” VA - VB “La nostra vegetazione: curiosità e segreti” (C.E.A.) PROGETTO CLASSE 2.0 L’istituto partecipa al Bando di Concorso per le Scuole Statali Primarie “Classe 2.0” nell’ambito del piano nazionale denominato “Scuola Digitale,” della Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi (DGSSSI) del MIUR. P.O.F. unitario 2010-2011 119 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO AREA PROGETTI DIDATTICI PROGETTO ACCOGLIENZA Progetto elaborato e condotto per favorire la continuità tra ordini scolastici e l’integrazione degli alunni delle classi prime e degli alunni extracomunitari e stranieri PROGETTO ORIENTAMENTO CLASSI PRIME - Il sé in rapporto agli altri. Conosco me stesso e gli altri. CLASSI SECONDE - L’adolescente ed il gruppo – la famiglia – gli adulti - L’adolescente nello spazio - Le diversità di genere (maschi e femmine) CLASSI TERZE - Il preadolescente e le sue trasformazioni fisiche, psicologiche, logiche, cognitive - Il preadolescente e le scelte: “Prendere le decisioni” - Le scuole secondarie di secondo grado incontrano gli alunni a scuola - Il mondo del lavoro - Il curriculum funzionale - Corso preparatorio allo strumento della fisarmonica PROGETTO AMBIENTE CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE - Riconoscimento di alberi e arbusti (prevista una attività con Casa Archilei) - “Il sentiero dei frutti dimenticati”: riscoperta di un antico sentiero che collega Saltara alla Villa del Balì - SOS CLIMA, l’inquinamento, il risparmio energetico PROGETTO Ed. ALLA SALUTE CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE - La salute psico-fisica - Psiche e cibo - La sessualità e le dipendenze PROGETTO IDEA CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE P.O.F. unitario 2010-2011 Ogni classe, propone attività, laboratori, giornate particolari da svolgere nel corso dell’anno scolastico, tra queste: corsi sportivi (tennis, calcio femminile, danza), tornei sportivi, corsi 120 creativi (ceramica, fotografia, teatro, botanica), Festa di Halloween, Festa di carnevale, con premiazione della maschera migliore, Festa di fine anno, Musical, calendario fotografico della scuola, adozione a distanza, attività di tutoraggio per alunni meno bravi. PROGETTO PAROLE PER NATALE CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE Progetto in collaborazione con la pro loco e l’ente comunale, in continuità tra la Scuola Primaria (classi III, IV e V di Saltara, Calcinelli e Montemaggiore) e la Scuola Secondaria di primo grado (classi I, II, e III di Saltara e Montemaggiore). Ha per oggetto un concorso indetto dal Consiglio comunale dei ragazzi, avente per tema la solidarietà PROGETTO SPORTELLO D’ASCOLTO CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE Finanziato dall’Associazione Genitori dell’Istituto (AGIL) prevede lo sportello d’ascolto con lo psicologo Gualazzi, rivolto agli alunni delle classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado di Saltara e Montemaggiore. PROGETTO CONTINUITA’ CLASSI PRIME CLASSI SECONDE PROGETTO COMENIUS: “Make friends, stop bullying” avente per tema il bullismo (sono coinvolte le classi V delle scuole primarie di Saltara, Calcinelli e Montemaggiore e le classi I di Saltara e Montemaggiore). Con Scuola Secondaria di II grado: Progetto S.C.I.R.E. di italiano PROGETTO CRESCERE NELLA COOPERAZIONE Promosso dalla Federazione marchigiana Banche di Credito Cooperativo, si propone di sviluppare un'azione di impegno CLASSI I A civico ed etico in grado di favorire la dimensione della SALTARA E II A MONTEMAGGIORE solidarietà e dell'imprenditorialità nel mondo scolastico. Progetto in continuità con la scuola primaria, coinvolge anche la classe V A della Scuola Primaria di Saltara. PROGETTO “DEDICATO A TE” CLASSI TERZE Concorso riservato agli alunni delle classi III di Saltara e Montemaggiore in memoria di una giovane ragazza scomparsa. PROGETTO MUSICA CLASSI PRIME Riguarda la creazione di un coro di voci bianche. Progetto in continuità con la scuola primaria: coinvolge, oltre che le classi I della scuola secondaria di Saltara e Montemaggiore, anche le classi IV e V della scuola primaria di Saltara, Montemaggiore e Calcinelli. PROGETTO CENTRO SPORTIVO P.O.F. unitario 2010-2011 121 CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE Gli alunni parteciperanno alle varie attività proposte in orario extracurricolare (pomeriggio) come preparazione ai Giochi Sportivi Studenteschi e come opportunità, per coloro che non frequentano società sportive, di conoscere e praticare alcuni sport. Le attività riguarderanno le specialità dell’atletica leggera, la corsa campestre e i giochi sportivi di squadra. PROGETTO MANIFESTAZIONI SPORTIVE CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE In orario curricolare è prevista la partecipazione da parte degli alunni a numerose manifestazioni sportive: corsa campestre, atletica leggera su pista, torneo di minivolley, bowling, nuoto, badminton. La fase iniziale, ovvero d’Istituto, avviene attraverso una rilevazione dei risultati ottenuti da parte di tutti gli alunni durante le attività sportive nell’anno scolastico. Le fasi successive (distrettuale, provinciale, regionale e nazionale) sono subordinate ai regolamenti del Comitato organizzatore. NB: i progetti completi sono consultabili a scuola. P.O.F. unitario 2010-2011 122 PROGETTI CONTINUITÀ Con Scuole dell’infanzia: (Progetto di Lettura: per accostarsi al piacere dell’ascolto) P.O.F. unitario 2010-2011 123 Con la scuola primaria Gli alunni dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia lavorano in gruppi misti insieme ai compagni di I° primaria. I docenti di Scuola dell’Infanzia e di scuola primaria progettano e lavorano in compresenza con scambio di ruoli. Il progetto dettagliato è acquisito agli atti delle Scuole. Gli alunni delle classi V dell’Istituto, suddivisi in gruppi, trascorreranno una giornata nella Scuola Secondaria di riferimento e parteciperanno allo svolgimento di attività programmate dai docenti di Scuola Primaria e Scuola Secondaria. PROGETTO: “Insieme per imparare ad apprendere”. La suddetta attività di orientamento e pre-accoglienza sarà integrata da PROGETTI in CONTINUITA’ e precisamente SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC. DI 1° GRADO DI SALTARA 5^ Calcinelli 5^ Saltara Comenius : make friends-stop bullying Comenius : make friends-stop bullying SCUOLA SEC. DI 1° GRADO DI MONTEMAGGIORE 5^ Montemaggiore Comenius : make friends-stop bullying Con Scuole Superiori: Progetto S.C.I.R.E. Italiano – Matematica (classi II) P.O.F. unitario 2010-2011 124 CURRICULO SCUOLA SECONDARIA AREA PLURI DISCIPLINARE AMBITO DELLE ATTIVITÀ LINGUISTICO - ESPRESSIVE VISITE GUIDATE a CASA ARCHILEI : “Green English” PARTECIPAZIONE ALLA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE SMILE (FRANCESE) Classi CICLO DI LEZIONI CON INSEGNANTE MADRELINGUISTA prime GIORNATA DELLE MARCHE PROGETTO COMENIUS PARTECIPAZIONE ALLA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE SMILE (INGLESE E FRANCESE) CICLO DI LEZIONI CON INSEGNANTE MADRELINGUISTA Classi seconde GIORNATA DELLE MARCHE PROGETTO S.C.I.R.E. di italiano A T T I V I Classi terze VISITA AD UNA MOSTRA D'ARTE PARTECIPAZIONE ALLA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE PALCHETTO STAGE ( FRANCESE) CICLO DI LEZIONI CON INSEGNANTE MADRELINGUISTA GIORNATA DELLE MARCHE Classi prime USO DIDATTICO della BIBLIOTECA e della VIDEOTECA e della LAVAGNA Classi seconde MULTIMEDIALE Classi terze AMBITO ARTISTICO E TECNOLOGICO ATTIVITÀ OPERATIVE IN OCCASIONE DEL NATALE FESTA DELLA PRIMAVERA PARTECIPAZIONE A CONCORSI d’ISTITUTO, LOCALI E NAZIONALI VISITE GUIDATE NEL TERRITORIO (cl. I) VISITE GUIDATE A CITTÀ D’ARTE (cl. I , II e III) VISITE GUIDATE A MOSTRE (cl. III) AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO T ATTIVITA’ DI LABORATORIO (cl. I , II e III) INTERVENTO DI ESPERTI NELLE CLASSI PER L’ED. AMBIENTALE/ SALUTE (cl. II e III) GIOCHI MATEMATICI (cl. I , II e III) À AMBITO DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE PROGETTO BOWLING (cl. II) CENTRO SPORTIVO CAMPIONATI STUDENTESCHI NUOTO ( Montemaggiore) TORNEO “DINO AMBROSINI” (cl. I) TORNEO DI BADMINTON P.O.F. unitario 2010-2011 125 AREA PLURI –DISCIPLINARE AMBITO DELLE VISITE GUIDATE A T T I V I T À IN ORARIO SCOLASTICO IN ORARIO SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO Classi prime CASA ARCHILEI (inglese) MUSEO DEL BALI’ (italiano: attività “Mito e stelle”) e FISICANDO 1 g. Visita al castello di Caldarola Classi seconde URBINO MUSEO DEL BALI’ (italiano: attività “Visione e conoscenza astronomica al tempo di Dante” – se attivata) INTERVENTO DI ESPERTI DI CASA ARCHILEI 1 g. Visita al castello di Gradara (attività laboratoriale su Dante) da effettuarsi qualora l’attività al Museo del Balì non venisse attivata Viaggio di istruzione a Mantova 1 g. Visita alla mostra sul Risorgimento che si tiene a Roma, alle scuderie del Quirinale MUSEO DEL BALI’ Classi terze gg.3 Viaggio di istruzione in Germania per visitare la cittadina gemellata con Saltara Gli itinerari potrebbero subire modifiche o integrazioni per motivi di ordine logistico. P.O.F. unitario 2010-2011 126 25 settembre 10 20 novembre ‘10 Novembre/ dicembre date da concordare novembre ‘10 10 dicembre 10 Dicembre 10 “PULIAMO IL MONDO” “GIORNATA DELL’INFANZIA” Visione di un film sui diritti negati dei minori “GIORNATA DELLE FAMIGLIE A SCUOLA” “GIOCHI MATEMATICI D’AUTUNNO” “GIORNATA DELLE MARCHE” Visione di un video documentario sulla regione Marche LABORATORI DI NATALE CONCORSO “PAROLe per Natale 27 gennaio ‘11 LA GIORNATA DELLA MEMORIA 10 febbraio ‘11 GIORNATA DELLE FOIBE – Testimonianza ed esecuzione/ascolto di brani musicali Febbraio ‘11 Marzo ‘11 8 marzo ‘11 aprile ‘11 “M’ILLUMINO DI MENO”: giornata sul risparmio energetico LA CREATIVITÀ IN CLASSE – IL CARNEVALE “GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE FESTA DELLA PRIMAVERA PREMIAZIONI 9 giugno ‘11 Saltara e Montemaggiore Luglio ‘11 P.O.F. unitario 2010-2011 ► Il “lettore” della Scuola ► I “matematici” della Scuola ► I campioni d’Istituto ► L’alunno modello ► La classe con l’aula più accogliente per tutto l’a.s. Dopo gli esami di Stato premiazione degli alunni licenziati con il massimo dei voti nella serata dell’eccellenza 127 ALLEGATI • VADEMECUM ALUNNI STRANIERI • QUESTIONARIO ORALE PER LA FAMIGLIA DELL'ALUNNO AL PRIMO INCONTRO (EVENTUALMENTE CON L'AIUTO di un MEDIATORE). • LIBRETTO DI PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA ITALIANA IN LINGUA ARABA, CINESE. P.O.F. unitario 2010-2011 128