ISTITUTO COMPRENSIVO "G. LEOPARDI" CALCINELLI - SALTARA
via Marconi, 1/3 - 61030 Calcinelli di SALTARA (PU) – tel: 0721/892980 - fax:
0721/892987 e-mail: [email protected] web: www.leopardisaltara.it
A. S. 2010 / 2011
ANNO SCOLASTICO 2010/11: sono trascorsi 11 anni dalla costituzione dell'Istituto Comprensivo
"G. Leopardi" di Saltara, costituito di 9 plessi, di cui 4 di Scuola dell'Infanzia, 3 di Scuola Primaria
(due di Scuola Secondaria di I° grado, dislocati in due territori comunali, Saltara, Montemaggiore) .
L'ampiezza del territorio su cui insiste l'Istituto e la numerosità delle scuole possono costituire
un ostacolo sul piano della coesione e dell'unitarietà del progetto educativo.
Rappresentano invece un punto di forza in quanto consentono di salvaguardare e socializzare
differenti vissuti professionali, tradizioni, esperienze, storie diverse iscrivendole in un Progetto
costruito su linee congruenti rispetto a mete condivise, quali la precisa definizione del profilo
formativo atteso al termine di ogni ciclo scolastico, una selezione dei contenuti visti in un'ottica di
continuità senza inutili sovrapposizioni, una scelta di educazioni con una prospettiva di sviluppo dai
tre ai quattordici anni.
Un impegno grande per gli operatori scolastici, ma l'opportunità nuova di elaborare e realizzare
un PROGETTO EDUCATIVO UNITARIO, CONDIVISO, COERENTE con la "Mission"
dell'Istituto.
Dall’a.s. 2000/01 s è assistito ad una profonda trasformazione delle Scuole, sia nell'assetto
organizzativo, sia sul piano pedagogico-didattico. Con l'autonomia, le Scuole italiane sono
divenute, infatti, un SOGGETTO POLITICO che, con le proprie scelte educative, contribuiscono
ad orientare i processi di sviluppo dei diversi contesti di riferimento.
La riforma della Scuola , inoltre, induce gli operatori scolastici a riprogettare assetti organizzativi e
didattici, sulla base, anche, delle richieste dell’utenza, in un rapporto sinergico con le famiglie, e la
Comunità locale.
Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) che identifica ogni Istituto è, di fatto, un atto di politica
scolastica locale.
L'autonomia richiede pertanto alle Scuole la capacità di stabilire relazioni, di mettersi a contatto
con la Società e la Comunità locale, di interconnettere l'offerta con la domanda formativa, di
diversificarla nei vari ordini scolastici e nei differenti territori.
La Scuola autonoma deve porsi, perciò, in un'attitudine di ascolto, essere capace di interagire ed
accogliere persone appartenenti a culture ed etnie diverse, di cogliere i bisogni e le aspettative della
sua utenza.
Nei confronti della Scuola autonoma deve cambiare, tuttavia, anche l'atteggiamento della
Comunità locale e delle Amministrazioni Comunali chiamate a contribuire alle scelte di politica
scolastica, a sviluppare il coinvolgimento diretto, la partecipazione produttiva.
La Scuola non è più un'"isola racchiusa in sé", autosufficiente ed autoreferenziale, ma una risorsa
socio-culturale forte del territorio e, come tale, va vissuta dagli operatori e dagli utilizzatori del
servizio scolastico.
Si richiede perciò agli amministratori di definire, insieme agli operatori, la POLITICA
SCOLASTICA LOCALE che abbia respiro culturale e sociale, prospettive future per le giovani
generazioni, con accordi di programma nell'ambito dell'edilizia e della sicurezza, dell'integrazione
degli alunni extracomunitari e disabili, dell'offerta integrativa nell'extracurricolo.
La Scuola autonoma richiede un atteggiamento nuovo anche ai genitori poiché riconosce loro il
diritto/dovere della partecipazione, del coinvolgimento, della richiesta e del "controllo" del servizio
offerto.
La Scuola deve avvicinarsi altresì al mondo produttivo locale ed a tutte le altre Agenzie culturali
ed educative del territorio per uno scambio reciproco di personalità, esperienze e risorse.
Dal 27 aprile 2006 l’Istituto Comprensivo è stato certificato in base alle norme UNI EN ISO
9001:2000 dall’Ente Certificatore CERTIQUALITY di Milano e, per questo, persegue la
POLITICA della QUALITÀ.
Pof unitario2010/11
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Il presente Piano dell'Offerta Formativa Unitario è il documento con il quale l'Istituto
Comprensivo "G. Leopardi" esprime la sua identità partendo dal recupero e valorizzazione della
propria memoria storica, delineando il proprio sviluppo e tracciando le sue scelte pedagogicodidattiche sulla base dell'analisi del "proprio" presente in termini sia di risorse umane e materiali,
sia della domanda formativa, espressa esplicitamente o implicitamente dal territorio.
È altresì un CONTRATTO FORMATIVO che viene stipulato con l'utenza tramite la precisa
definizione del profilo formativo atteso, al termine di ogni ciclo scolastico, l'esplicitazione delle
scelte, in ambito valutativo - metodologico - didattico, delle attività e dei progetti in continuità,
delle modalità organizzative.
In quanto tale, il P.O.F. vincola non solo gli operatori scolastici, ma anche gli studenti e le loro
famiglie.
Il presente Piano dell'Offerta Formativa è integrato dai Piani dei tre ordini scolastici e dalla
Carta dei Servizi che ne costituisce parte integrante.
Lo stesso sarà tenuto costantemente sotto controllo e monitorato sia dagli operatori scolastici, sia
dagli utilizzatori del servizio poiché la Scuola non è né può essere autoreferenziale.
Il P.O.F. è stato deliberato dal Collegio Docenti unitario nella seduta del .
E’ stato adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del
E’ stato elaborato non solo dalla componente docenti, ma anche con il contributo degli Enti Locali
e di altri soggetti.
Pof unitario2010/11
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Mission
delle Scuole dell’Istituto Comprensivo
“G. Leopardi”
di Calcinelli – Saltara
Scuole autonome per il III Millennio:
Adeguate ai “bisogni” dell'alunno
Attente alle tradizioni
Disponibili alle innovazioni
Rispettose ed accoglienti le diversità
Interagenti con il territorio
Aperte al “Mondo”
Pof unitario2010/11
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Vision
A SOSTEGNO della PROPRIA MISSION ,
l’ISTITUTO COMPRENSIVO “ G. LEOPARDI”
INTENDE
FAVORIRE LA CONOSCENZA DEGLI ALUNNI , PER RISPONDERE IN
MODO EFFICACE AI LORO BISOGNI ,
SVILUPPANDO
In ognuno di loro:
la presa di coscienza di sé in relazione agli altri nella loro molteplice
diversità ed al contesto scolastico e territoriale;
l ’autostima e l’autonomia;
la cittadinanza attiva intesa anche come impegno diretto nel sociale;
la conoscenza delle radici storico- culturali del territorio , senza
trascurare la dimensione interculturale ;
nel personale:
il senso di appartenenza all’Istituzione scolastica per contribuire alla
qualità del servizio offerto, in primo luogo dell’insegnamento, nel
rispetto pieno del codice etico e deontologico;
la disponibilità alla formazione continua;
nelle famiglie
il senso di appartenenza alla comunità scolastica ed il senso di
alleanza con la Scuola.
nel territorio
la consapevolezza che la scuola non è un’isola, ma un’istituzione
educativa e culturale radicata nel suo territorio che richiede
perciò l’impegno e la collaborazione di tutti e non solo degli
operatori scolastici.
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Per gli alunni
Vivi la vita
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, custodiscila.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è felicità, raccontala.
La vita è vita, difendila.
(Madre Teresa di Calcutta)
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Ai genitori
I tuoi figli non sono figli tuoi,
sono i figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo, ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore, non le tue idee,
perché essi hanno le loro proprie idee.
Tu puoi dare dimora al loro corpo, non alla loro anima,
perché la loro anima abita nella casa dell’avvenire,
dove a te non è dato entrare , neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro,ma non volere
che essi somigliano a te,
perché la vita non ritorna indietro e non si ferma a ieri.
Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani.
( Kahil Gibran )
Agli insegnanti
“ Bisogna amare la materia che si insegna,
amare il modo di comunicarla
e amare con curiosita’ antropologica
quella “ tribu’” di alunni
che ogni mattina ci si trova di fronte.
( J.Pennac )
Pof unitario2010/11
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CALENDARIO SCOLASTICO A.S. 2010-2011
IL CONSIGLIO D'ISTITUTO
- LETTO il calendario scolastico per l’a.s. 2010/2011 della Giunta Regionale, DGR n.803 del 17
maggio 2010;.
- SENTITO il Dirigente Scolastico che evidenzia gli eventuali problemi di trasporto determinati
dalla Ditta AMI a cui è affidato dal Comune di Saltara il trasporto degli allievi alla Scuola
Secondaria di Saltara;
- sentiti i vari membri del Consiglio di Istituto, in modo particolare la componente genitori;
- dopo ampia e circostanziata discussione;
DELIBERA
all’unanimità dei voti espressi nei termini di legge, il seguente calendario scolastico per l’a.s.
2010/2011.
SCUOLE dell’INFANZIA-SCUOLE PRIMARIE- SCUOLE SECONDARIE
INIZIO LEZIONI
TERMINE LEZIONI
il giorno 15/09/2010
Scuola Primaria
Scuola Secondaria
Scuola Infanzia
08 giugno 2011
08 giugno 2011
30 giugno 2011
Festività civili e religiose : come da calendario regionale:
I novembre; 8 Dicembre 2010 ; 25 aprile; I maggio; 2 giugno 2011.
festività del Santo Patrono:
20 gennaio 2011 nelle Scuole del Comune di Saltara
26 maggio 2011 nelle Scuole del Comune di Montemaggiore.
VACANZE NATALIZIE dal giorno 24 dicembre 2010 al giorno 8 gennaio 2011.
VACANZE PASQUALI
dal giorno 21 aprile 2011 al giorno 26 aprile 2011.
GIORNO DI SOSPENSIONE DELLE LEZIONI a recupero del giorno di anticipo
dell'inizio delle lezioni: 2 novembre 2010.
Il Consiglio d’Istituto delibera altresì:
SCUOLA INFANZIA
La I^ settimana di scuola dedicata all’accoglienza sarà così organizzata:
- dal giorno 15 settembre 2010 al giorno 17 settembre 2010 frequenza dei soli bambini di anni
3;
- nei giorni 20/21 settembre 2010 frequenza anche degli alunni di anni 4 e 5.
La frequenza degli alunni nella I^ settimana avverrà fino alle h 13.00.
Dal giorno 22 settembre 2010 avrà inizio il tempo pieno,salvo diversa disposizione dei Comuni
determinate da cause di “ forza maggiore “.
Pof unitario2010/11
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SCUOLA PRIMARIA
Il Consiglio di Istituto autorizza le scuole primarie a garantire il tempo scuola di ore 29
settimanali in tutte le classi, compatibilmente con l'organico del personale docente assegnato
all'istituto, h. 40 nelle classi a tempo pieno della Scuola Primaria di Saltara e di confermare,
nei singoli plessi, gli orari delle lezioni del corrente a.s.
Nella Scuola Secondarie di Saltara, visto i risultati il monitoraggio effettuato dall'Istituto tra i
genitori degli alunni delle attuali cl. I e II di SS e tra i genitori delle Cl. V, si delibera di
riconfermare l'orario delle lezioni del corrente a.s.:
dal lunedì al venerdì: dalle h. 7,55/8,00 alle h. 13,30;
sabato; dalle h. 7,55/8,00 alle h. 10,30
Autorizza anche l’eventuale modifica dell’orario della Scuola Secondaria di Montemaggiore:
dalle h. 8,00 alle h. 13,00 o, in subordine, dalle h. 8,15 alle h. 13,15, compatibilmente con
l'orario dei trasporti.
Il Consiglio di Istituto prende atto altresì che il giorno 10 dicembre 2010 è giornata dedicata alle
Marche.
CRITERI PER LA FORMULAZIONE DEL POF A.S. 2010/11,
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IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
preso atto che si rende necessario individuare i criteri per la stesura del POF per l’ a. s
2010/11 in considerazione che sono aperte le iscrizioni alle classi e sezioni delle scuole dei
tre ordini scolastici dell’Istituto;
visto il D.P.R n° 89 del 20 marzo ’09 “ Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo
e didattico delle Scuole dell’Infanzia e del I ciclo d’istruzione”;
visto l’atto di indirizzo del Ministro dell’Istruzione dell’08 settembre ’09;
sentito il Dirigente Scolastico e viste le delibere dei Collegi Docenti di ordine del mese di
gennaio ‘10;
DELIBERA
all’unanimità dei voti espressi nei termini di legge quanto segue:
SCUOLE DELL’INFANZIA:
di privilegiare il tempo- pieno di ore 40 sia per rispondere alle esigenze delle
famiglie, sia per consentire ai docenti un intervento educativo significativo ed incisivo,
affermando in tal modo le finalità educative di tale ordine scolastico;
SCUOLE PRIMARIE:
- mantenimento del tempo-pieno di ore 40 c/o la Scuola Primaria “ R. Dezi” di
Saltara e del tempo-scuola di ore 30 nelle altre Scuole Primarie dell’Istituto (di cui 27
curriculari e tre opzionali ), come orario privilegiato per salvaguardare sia gli
apprendimenti curriculari, sia quelli opzionali( per i quali i Collegi hanno già
programmato le relative attività), intesi come arricchimento e risposta a differenti
interessi. Quanto sopra per salvaguardare anche le positive esperienze pregresse.
SCUOLE SECONDARIE:
- mantenimento delle ore 30 curriculari, di cui h. 29 riservate alle discipline ed
un’ora all’approfondimento culturale , da destinare a tematiche culturali , di
carattere storico, letterario artistico e musicale per far comprendere agli alunni le
connessioni tra periodi storici e movimenti culturali e per favorire la
multidisciplinarietà e l’interdisciplinarietà;
- offerta del tempo prolungato a 36 ore settimanali, di più lingue straniere
comunitarie e della classe ad indirizzo musicale, a condizione che venga concesso
l’organico necessario;
offerta di attività anche per l’extrascuola ( scuole aperte): sportive, musicali,
scientifiche, teatrali……, come risposta a specifici interessi.
DELIBERA altresì i seguenti criteri generali a cui i Collegi Docenti ed i Comitati tecnicoscientifici dovranno attenersi per la stesura del Piano dell’Offerta Formativa:
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1) Favorire ed affermare in ogni ordine scolastico la CENTRALITA’ dell’ALUNNO nelle sue
componenti socio- affettivo- relazionale e cognitiva;
2) Fare di ogni scuola un luogo significativo per gli interventi compensativi finalizzati alla piena
attuazione delle PARI OPPORTUNITA’, che richiede la differenziazione degli interventi
educativo-didattici, nel rispetto di intelligenze multiple ed interessi, bisogni differenziati,
favorendo nel contempo il benessere psico-fisico-sociale di ogni alunno;
3) Costruire un curricolo di scuola orizzontale e verticale definito sui reali bisogni formativi di
ogni allievo, tenendo conto delle esperienze personali e scolastiche pregresse, dell’istruzione
formale e di quella informale che si acquisisce nell’extrascuola, delle modalità di
apprendimento degli alunni appartenenti a differenti fasce di età;
4) Promuovere, pur nella diversità degli interventi, il successo formativo dei singoli allievi
portando la maggior parte di loro al conseguimento dei traguardi attesi in ogni ordine
scolastico, traguardi che dovranno essere delineati con chiarezza e verificati con rigore; per
favorire ciò si dovranno prevedere interventi individualizzati, anche in orario extrascolastico,
con personale interno o con volontari, qualora le finanze dell’Istituto non consentano la messa
in atto di consistenti interventi didattici di supporto;
5) Garantire in ogni ordine scolastico il giusto spazio ai linguaggi non verbali senza alcuna loro
sussidiarietà rispetto a quelli verbali; curare l’insegnamento delle lingue straniere prevedendo
eventuali certificazioni esterne; potenziare l’insegnamento scientifico e tecnologico;
6) Evitare insegnamenti enciclopedici ed onnicomprensivi, soprattutto nella Scuola Secondaria di
I grado, a favore dell’ insegnamento di CONTENUTI SIGNIFICATIVI e di un approccio
curriculare verticale ancorato alla dimensione formativa ed orientativa delle discipline;
7) Favorire l’acquisizione di un personale metodo di lavoro e di studio per garantire, al termine
del I ciclo, che gli alunni imparino ad imparare, riconoscendo pari dignità alle discipline e
valorizzando anche tutti gli apprendimenti informali, acquisiti nell’extrascuola.
8) Favorire nella stesura e nell’attuazione del P.O.F il coinvolgimento delle varie componenti
scolastiche e non scolastiche : dirigente, docenti, non docenti, alunni, genitori, Enti Locali e
Territoriali, affinché esso sia realmente una risposta ai bisogni del territorio e dell’utenza.
Si dà mandato al Dirigente Scolastico di coinvolgere anche le componenti esterne, con la
costituzione di GRUPPI MISTI di LAVORO;
9) Garantire che i progetti del P.O.F., soprattutto quelli incentivabili, abbiano una reale ricaduta
sulla crescita armonica dell’alunno e, possibilmente, una durata pluriennale ed una dimensione
PLURIDISCIPLINARE. Gli stessi dovranno tener conto anche delle differenze fisiche, etnicoculturali degli allievi. Si dovrà, pur nel rispetto del 20% riservato alle Scuole autonome per i
progetti e per eventuali discipline non previste nel curriculo, aver cura di riservare
inderogabilmente alle singole discipline l’80% affinché gli apprendimenti scolastici
disciplinari non siano compromessi.
10) Prevedere interventi di recupero e di sostegno per gli alunni in difficoltà, extracomunitari e
stranieri senza per altro trascurare quelli con potenzialità per i quali possono essere previste
attività aggiuntive anche nell’extracurricolo, come da Mission e Vision.
11) Nelle progettazioni didattiche, soprattutto opzionali, trovare un giusto equilibrio fra le scelte
dei genitori espresse al momento dell’iscrizione e le potenzialità professionali dei docenti.
12) Pur nel nuovo quadro normativo, preservare le esperienze positive pregresse, le
sperimentazioni metodologico-didattiche, la modularità e la flessibilità oraria e didattica.
13) Qualora il tempo- scuola non consenta l’attivazione dei laboratori, i Collegi dovranno
prevedere nel curricolo attività riconducibili ai laboratori che hanno,negli anni,
rappresentato un significativo arricchimento culturale, anche con temporanee sospensioni delle
normali lezioni curriculari.
14) Elaborare il profilo dell’allievo in modo che siano evidenti i suoi interessi, le eventuali
attitudini manifestate, gli stili di apprendimento, anche al fine dell’orientamento scolastico.
15) Curare gli apprendimenti scolastici disciplinari prevedendo varie e differenti modalità di
verifica degli stessi,anche esterne all’istituzione scolastica, favorendo nel contempo in ognuno
l’acquisizione di competenze per la vita stabili nel tempo .
Pof unitario2010/11
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16) Progettare le attività curriculari ed opzionali utilizzando strategie, metodi, strumenti
diversificati; per l’acquisto di questi ultimi, qualora le risorse finanziarie ministeriali non
consentano di arricchire la dotazione delle scuole, occorrerà individuare diverse forme di
autofinanziamento;
17) Prevedere un’organizzazione oraria che salvaguardi la pari “dignità” fra discipline e linguaggi
e possa garantire anche la flessibilità, consentendo un utilizzo autonomo del monte-ore annuo
disciplinare.
18) Garantire un orario delle lezioni nei plessi che tenga conto delle esigenze delle famiglie, ma
anche dei vincoli interni all’Istituto e/o esterni, quali l’orario dei mezzi di trasporto.
Avverso la presente deliberazione è ammesso reclamo al Consiglio stesso da chiunque vi abbia
interesse entro il quindicesimo giorno dalla data di pubblicazione all'albo della scuola. Decorso
tale termine la deliberazione diventa definitiva e può essere impugnata solo con ricorso
giurisdizionali al TAR o ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente nei termini di
60 e 120 giorni.
LINEE DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE PER L’ OFFERTA FORMATIVA
RELATIVA ALL’ A. S. 2010/11
ED ALLA PROGETTAZIONE DIDATTICA CON RELATIVA TEMPISTICA DI
MASSIMA
Il Dirigente Scolastico
Vista la delibera del Consiglio di Istituto n° 14 del 12 febbraio 2010;
IMPARTISCE AI COLLEGI DOCENTI DEI TRE ORDINI SCOLASTICI le SEGUENTI
DIRETTIVE quali linee di indirizzo per i COMITATI TECNICO- SCIENTIFICI
cui spetterà la fase istruttoria dell’ elaborazione del POF e per le
équipes pedagogiche per la progettazione dei PSP:
SUPERAMENTO DELLA LOGICA DELL’ADEMPIMENTO CON L’ AFFERMAZIONE
DELLA CULTURA DELLA RESPONSABILITA’ E CORRESPONSABILITA’.
Ne consegue che le varie progettazioni dovranno coinvolgere tutto il personale, senza deleghe
o adesioni passive o puramente formali. I Collegi sono chiamati a fare scelte pedagogicodidattiche condivise e coerenti con i principi e con gli obiettivi per la QUALITA’.
TUTTI I DOCENTI PERTANTO DOVRANNO CONOSCERE ED APPLICARE I CODICI; I
REGOLAMENTI; I PATTI ED I CONTRATTI,
I POF e LE PROGRAMMAZIONI ED
OGNI ALTRO DOCUMENTO UTILE PER LA COMPRENSIONE DELLA STORIA DELLA
SCUOLA E DEL TERRITORIO IN CUI OPERA; COMPRESA LA COMPOSIZIONE
SOCIALE dell’utenza.
SARANNO CENSURATI TUTTI I COMPORTAMENTI DIFFORMI DAI CODICI E DAI
REGOLAMENTI POICHE’ NESSUNO , DOCENTE ED ATA, E’ ESENTATO DAL
RISPETTO E DALL’APPLICAZIONE DI NORME COMUNI.
SUPERAMENTO DELL’AUTO- REFERENZIALITA ’ tramite il COINVOLGIMENTO
NELLA STESURA DEL POF DI ALUNNI, GENITORI, ENTI;
SUPERAMENTO DELLA FRAMMENTAZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI E
DIDATTICI TRAMITE CONDIVISI PATTI TRA LE COMPONENTI:
- docente- docente ( PATTO DI TEAM)
INIZIO A. S.
- docente- alunno ( CONTRATTO DI AULA )
INIZIO A. S. E INIZIO di OGNI U. A.
- docente- famiglia (PATTO DI CORRESPONSABILITA’ e CONTRATTO FORMATIVO)
OTTOBRE- NOVEMBRE
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nella salvaguardia della collegialità e nell’affermazione del curriculo unitario in contrapposizione a
progetti estemporanei.
PARI DIGNITA’ TRA CURRICULO OBBLIGATORIO E CURRICULO OPZIONALE
( Scuola Primaria )
MEDIAZIONE , per la scelta del curriculo opzionale, FRA RICHIESTE DELLE FAMIGLIE
E COMPETENZE PROFESSIONALI INTERNE;
PARI DIGNITA’ FRA DISCIPLINE E FRA LINGUAGGI;( RISPETTO DEL MONTE
ANNUO ASSEGNATO ALLA DISCIPLINA; DECURTATO DEL 15% );
Offerta Formativa che coniughi EQUITA‘ ed ECCELLENZA, capace di garantire le pari
opportunità di tutti nella possibilità del SUCCESSO FORMATIVO; L’ECCELLENZA DEI
RISULTATI e LA VALORIZZAZIONE DEI MERITI INDIVIDUALI E che quindi metta al
centro l’ALUNNO non quale passivo destinatario dell‘offerta formativa, ma come soggetto
attivo e protagonista delle sue scelte e della sua crescita culturale, educativa e formativa..
INDIVIDUALIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO con conseguente MEDIAZIONE FRA
INTERVENTI DI RECUPERO PER LE FASCE DEBOLI E DI POTENZIAMENTO PER
L’ECCELLENZA; l’ECCELLENZA nella SCUOLA SECONDARIA SARA’ PREMIATA
con APPOSITA CERIMONIA
OFFERTA FORMATIVA RICCA E DIVERSIFICATA CHE TENGA CONTO DI DIVERSI
INTERESSI E DIFFERENTI POTENZIALITA’; DEI TERRITORI , DELLE LORO STORIE;
DELLA LORO CULTURA, DELLA GRANDE STORIA, DELLE PICCOLE STORIE;
DELLE PROBLEMATICHE SOCIALI
AI FINI DELLA FORMAZIONE , DELLA
PREVENZIONE ; DEL BENE- ESSERE e dell’ ORIENTAMENTO.
VALORIZZAZIONE della PARTECIPAZIONE ATTIVA DEGLI ALLIEVI soprattutto nel II
biennio della Scuola PRIMARIA e nella Scuola SECONDARIA prevedendo occasioni di
incontro, aggregazione…..e INCENTIVAZIONE della PRATICA della CITTADINANZA
ATTIVA con impegni in campo sociale nei confronti degli altri e dell’ambiente.
POTENZIAMENTO DEL SENSO DI APPARTENENZA ALL’ISTITUZIONE ANCHE CON
MOTTI; SLOGAN PUBBLICITARI ; DIVISE.
INDIVIDUAZIONE , IN AMBITO DISCIPLINARE, DEI SAPERI FONDANTI. E
DEFINIZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI E DI CONVIVENZA DA
PERSEGUIRE, con conseguente definizione di attività per svilupparle e prove per verificarle.
VALORIZZAZIONE DELLA CONTINUITA’ VERTICALE TRAMITE APPOSITI
PROGETTI RIVOLTI AGLI ALUNNI NEGLI ANNI-PONTE con la SCELTA DI UNA
TEMATICA DI FORTE IMPATTO , TALE DA FAVORIRE ANCHE L’EDUCAZIONE
PERMANENTE ( MOSTRE, RICERCHE ).
CIRCOLAZIONE DELLA COMUNICAZIONE IN MODO CHE I PROGETTI DIDATTICI,
GLI OBIETTIVI degli stessi, i MATERIALI PRODOTTI SIANO RESI NOTI ALL’UTENZA.
Interna ed esterna.
SI CONSIGLIA DI APPRONTARE , IN OGNI ORDINE SCOLASTICO, UN ARCHIVIO
DIDATTICO INFORMATICO CHE VERRA’ CONSEGNATO AL TECNICO SCOLASTICO
PER L’INSERIMENTO NEL SITO DELLA SCUOLA.
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NEL SITO VERRA’ INSERITA ANCHE LA MODULISTICA DIDATTICA A CUI I DOCENTI
POTRANNO ACCEDERE CON PASSWORD CHE VERRA’CONSEGNATA ALL’INIZIO
DELL’ANNO SCOLASTICO.
PARTECIPAZIONE AD ALCUNE ATTIVITA’ TERRITORIALI, in occasione del Natale,
Carnevale, ricorrenze varie, festività nazionali, anche con il coinvolgimento del CONSIGLIO
COMUNALE DELLE RAGAZZE e DEI RAGAZZI.
LINEE GUIDA SPECIFICHE PER GLI ORDINI SCOLASTICI
SCUOLA INFANZIA
:> Si consiglia , per i vari campi di esperienza , di tenere presente quanto segue:
-- CAMPO DI ESPERIENZA “ I DISCORSI E LE PAROLE “ :
continuare a sviluppare il linguaggio con il vocabolario illustrato e ragionato ; SVILUPPARE
IL LINGUAGGIO MUSICALE CON le ATTIVITA’ suggerite dal prof. SPACCAZOCCHI,
soprattutto quelle volte a favorire l’ascolto e la gestione del tono di voce.
Sviluppare il gusto estetico proponendo attività di fruizione di opere d’arte con visite a
mostre o tramite la visione di opere d’arte proiettate con il video-proiettore. Si consiglia di
avvicinare gli alunni anche alla scultura oltre che alla pittura.
-- CAMPO DI ESPERIENZA “ LA CONOSCENZA DEL MONDO“ :
dovranno essere obbligatoriamente sviluppate l ‘aritmetica con il calcolo mentale, la geometria e la
geografia , il problem solving con risoluzione di problemi pratici, l’osservazione ed il metodo
scientifico ( ipotesi- previsione; raccolta dati- osservazione; legge- regola ) .
> SI CONSIGLIA DI RECUPERARE TUTTE LE ESPERIENZE PREGRESSE CON
L’ATTIVAZIONE DI UN ARCHIVIO DIDATTICO INFORMATICO CHE SARA’
AFFIDATO ALLA FUNZIONE STRUMENTALE PER IL POF ( si vedano giochi quali il
quadrix ed altri giochi inventati in occasione del progetto continuità di alcuni anni fa ) in modo che
tutti i docenti possano prendere visione dal proprio plesso: Tale archivio sarà inserito nel sito
d’istituto ed accessibile tramite una password.
> SVILUPPARE con gli allievi, soprattutto dei 5 anni, IL METODO PROGETTUALE NELLE
SUE VARIE FASI: dall’IDEAZIONE ALLA REALIZZAZIONE con un’attenzione per tutte le fasi
intermedie (DIAGRAMMA DI FLUSSO CON FINALE METACOGNIZIONE E
VERBALIZZAZIONE da parte degli alunni )
> SCOPRIRE IL RAPPORTO TRA FORMA E FUNZIONE DEGLI OGGETTI DI USO
COMUNE ( matita, forchetta, cucchiaio…… )per comprendere il concetto base della tecnologia.
RAPPORTI CON I GENITORI:
QUESTIONARIO “ CONOSCIAMOCI “ : miglioramento con l’integrazione di una sezione
riservata a bisogni ed aspettative del genitore nei confronti della scuola dell’infanzia e per cogliere
la visione che gli stessi hanno di questo ordine scolastico ( asilo? Scuola di che genere ? ……)
MENSA
Si consiglia di inserire nella programmazione di plesso strategie per migliorare il momento della
mensa riducendo il rumore (musica, proiezione di immagini, di fotografie degli alunni)
SCUOLA PRIMARIA
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> MIGLIORAMENTO DELLA VALUTAZIONE DISCIPLINARE
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA tramite:
- un confronto tra i docenti della / e stessa /e disciplina /e e classe ;
- un confronto con docenti di altre classi ed ordini;
- la costituzione di un apposito gruppo di lavoro;
E
DELLA
COSI’ INTESO:
Es. produzione scritta che comprende contenuto ( pertinenza, tipologia testuale; ricchezza di idee,
originalità…. ); ortografia ( a seconda della classe di riferimento elencare le regole ortografiche
irrinunciabili da considerare errori gravi o meno gravi ); morfologia ( elencare le regole
grammaticali che, a seconda della classe, saranno considerate irrinunciabili e, di conseguenza, errori
gravi o meno gravi ); sintassi ( elencare le prestazioni richieste alle singole classi in termine di
struttura
del
periodo,
espansioni,
coordinate,
subordinate….
)
SI INVITA AD USARE UN LESSICO DISCIPLINARE COMUNE NELL’ORDINE E CON
LA SUCCESSIVA SCUOLA SECONDARIA ( si veda il lavoro svolto dal gruppo di ricerca
didattica )
Ciò fatto: in presenza di quali prestazioni ( stabili, meno stabili ) 10- 9 -8- 7- 6- 5 ?
DOVRANNO ESSERE STABILITI CHIARAMENTE ANCHE
l’OBIETTIVO DEVE ESSERE RAGGIUNTO ALMENO DAL 90 %
GLI
STANDARD:
IL LAVORO DOVRA’ ESSERE DETTAGLIATO e COSTITUIRA’ UN ALLEGATO DI OGNI
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE.
>
INSERIRE NELLA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE LE STRATEGIE
DELL’APPRENDIMENTO COOPERATIVO, SOPRATTUTTO PER L’ACCOGLIENZA O LA
PREACCOGLIENZA, ma anche per la normale attività didattica evitando l’estemporaneità
nell’utilizzo di strategie che per produrre degli effetti devono essere utilizzate con costanza e da
tutti gli insegnanti almeno della stessa èquipe.
MIGLIORARE i TEMPI DI LAVORO DEGLI ALUNNI, anche in considerazione delle
PROVE INVALSI:
- durante le normali attività e nei primi anni del ciclo rispettare i ritmi, intervenendo tuttavia
con strategie adeguate per rimuovere lentezze eccessive e distrazioni;
- durante le verifiche, soprattutto se strutturate, ma non solo, assegnare tempi rigidi e ritirare i
quaderni allo scadere del tempo, preavvertendo gli alunni ed utilizzando cronometri o altri
strumenti.
GLI ALUNNI DEVONO CAPIRE CHE IL TEMPO E’ PREZIOSO E NON SI PUO’ “
SPRECARE”
Si può prevedere anche una tabella oraria per i compiti pomeridiani:
“questo compito può essere svolto in mezz’ora…”
SCUOLA SECONDARIA di I GRADO
- MIGLIORARE IL QUADERNO DEGLI STRUMENTI E DELLE EDUCAZIONI
RENDENDOLI SEMPRE DI PIU’ UNO STRUMENTO DI LAVORO EFFICACE PER GLI
ALUNNI, A PARTIRE DALLACLASSE I E NON IN III , IN VISTA DEGLI ESAMI (
controllo periodico)
- FAVORIRE NELL’AMBITO DELL’EDUCAZIONE CULTURALE UN PERCORSO CHE
PREVEDA LO SVILUPPO PARALLELO DELLA STORIA; DELLA LETTERATURA,
DELL’ARTE e DELLA MUSICA affinchè gli alunni, soprattutto delle classi III, comprendano le
connessioni e siano in grado di individuare tra periodi storici e correnti culturali permanenze e
mutamenti.
Pof unitario2010/11
14
- SVILUPPARE L’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE E PROPORRE AGLI
ALUNNI DELLA FASCIA DELL’ECCELLENZA ANCHE LA CERTIFICAZIONE ESTERNA
ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO.
- FAVORIRE NELL’APPRENDIMENTO, OLTRE AD UNA COSTANTE METACOGNIZIONE
( riflessione sugli apprendimenti e sui processi cognitivi attivati ) anche la METAEMOZIONE ,
OVVERO LA RIFLESSIONE SUI CAMBIAMENTI CHE AVVENGONO NEI
CONVINCIMENTI E NELLE IDEE DEGLI ALUNNI DOPO UN PERCORSO DIDATTICO
RELATIVO ALLO STUDIO DI UNA TEMATICA SOCIALE ( RIFIUTI, LEGALITA’,
IMMIGRAZIONE…. )
- MIGLIORARE IL PATTO D’AULA: GLI ALUNNI DEVONO SAPERE, PRIMA DI DARE
INIZIO AD UNA U.D.A QUALI GLI OBIETTIVI e LE PRESTAZIONI TERMINALI ; QUALE
E’ LO STANDARD ACCETTABILE (%) ; QUALI I TEMPI;
- PUNTARE SULL’ECCELLENZA, SOPRATTUTTO NELLE CLASSI III ; FAVORENDO UNA
SANA COMPETIZIONE FRA GLI ALUNNI E LE CLASSI; NON ACCETTARE LA
MEDIOCRITA’ “ VOLARE ALTO ANCHE CON I CONTENUTI “
- COMUNICAZIONE ON-LINE CON I GENITORI, ANCHE PER LA VALUTAZIONE DEGLI
ALUNNI (ex Progetto Studiare )
Pof unitario2010/11
15
Pof unitario2010/11
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PROFILO
GEOSTORICO DEL TERRITORIO
I plessi dell’Istituto sono distribuiti sui due territori comunali di Saltara e Montemaggiore
al Metauro .
Nei centri storici dei suddetti comuni si possono cogliere evidenti ed inequivocabili
caratteristiche paesaggistiche tipiche del periodo medievale, mentre risulta più complessa la
ricostruzione delle vicende risalenti al periodo Romano.
A tutt’oggi, soltanto per quanto concerne Calcinelli, frazione del comune di Saltara, esiste
una documentazione storiografica che attinge a fonti scritte, cartografiche e, anche se da tempi
abbastanza recenti, materiali. Il rinvenimento archeologico di tessere appartenenti ad un mosaico
bicromo, tipico della domus romana, in località Gambarelli, conferma una presenza abbastanza
importante della civiltà romana in questo territorio, ubicato a metà strada fra i due più importanti
centri urbani collegati dall’antica via consolare Flaminia: Fanum Fortunae (Fano) e Forum
Sempronii (Fossombrone). Da ulteriori testimonianze scritte e cartografiche, risulta che i viaggiatori
dell’antica Roma trovavano ristoro per i loro cavalli presso la Mutatio ad octavo (Ad VIII), in
corrispondenza dell’attuale località Posta Vecchia.
Restando in epoca Romana, alcuni studiosi, sulla base delle testimonianze letterarie, stanno
avvalorando l’ipotesi relativa al territorio di Montemaggiore, quale teatro della celebre battaglia del
Metauro, combattuta nel 207 a.C. fra i Romani e le truppe cartaginesi, giunte in soccorso di
Annibale. Queste ultime furono sconfitte, insieme al loro condottiero Asdrubale, che fu decapitato.
Una struttura architettonica più marcatamente medievale si riscontra nel centro storico di
Montemaggiore.
A causa della privilegiata posizione strategica del colle, non per nulla già chiamato Monte
Maior (da cui l’origine del toponimo attuale), l’antico borgo risale addirittura a prima dell’VIII
secolo. Il castello costituì successivamente uno dei principali baluardi difensivi del territorio
costiero malatestiano, contro l’entroterra feltresco.
Un aspetto spiccatamente medievale si riscontra anche nel centro storico di Saltara, il cui
toponimo è particolarmente incerto: l’ipotesi attualmente più accreditata, supportata dagli elementi
raffigurati nello stemma comunale, riporta la derivazione dal latino “saltus ara” (saltus→bosco,
ara→altare; a ricordo di un altare innalzato dagli antichi abitanti, probabilmente in località
S.Martino, per placare con sacrifici un dragone alato che abitava nei boschi della zona).
Saltara, che, a differenza di Montemaggiore si estende sulla riva sinistra del Metauro, visse
vicende medievali molto simili a quelle di Montemaggiore, nel periodo del dominio dei Malatesta e
dei Montefeltro, seguite dall’accorpamento allo Stato Pontificio nel XVII sec., per poi entrare a far
parte del Regno d’Italia, nel 1860.
Rispetto a quello di Montemaggiore, il castello di Saltara fu costruito in epoca più recente,
sicuramente dopo il Mille, nel periodo storico caratterizzato da una notevole ripresa socioeconomica. I mercati coperti, ben conservati all’interno della cinta muraria, rappresentano una
struttura sicuramente poco frequente in questa tipologia di architetture medievali, a conferma
dell’importanza economica che il borgo di Saltara ebbe avuto, a partire almeno dal XV secolo. Tale
aspetto, favorito indubbiamente dalla collocazione geografica fra i due centri maggiori di Fano e
Fossombrone, caratterizzò il Comune di Saltara fino a tempi relativamente recenti, quando il centro
storico di Saltara ospitava sistematicamente fiere e mercati in grado di richiamare, dai vari paesi
circostanti, numerosi contadini, allevatori, artigiani e, naturalmente, clienti.
Come è accaduto poi, in tempi più recenti, in ognuno di questi territori attraversati dalla
Flaminia e dal Metauro, i centri storici dislocati sulle colline, hanno subìto una graduale, ma
inesorabile trasformazione a livello economico. L’agricoltura e l’artigianato hanno lasciato via via
spazio all’industria. Naturalmente, la zona più favorevole allo sviluppo di quest’ultima attività, è
stata individuata a valle, dove le caratteristiche naturali del territorio facilitavano notevolmente sia
la fornitura idrica che la viabilità. Di conseguenza lo sviluppo demografico all’interno dei singoli
territori comunali, ha interessato sempre più le frazioni della vallata, mentre i centri storici, pur
Pof unitario2010/11
17
mantenendo le loro valenze storico-culturali, hanno continuato a perdere importanza, soprattutto
nei settori produttivi e nel commercio.
Tornando al secolo scorso, merita di essere menzionato un avvenimento di particolare
rilevanza storica, riguardante il Comune di Montemaggiore. Qui, durante la seconda guerra
mondiale, lungo la famosa “linea gotica” (uno sbarramento lungo 320 chilometri, che tagliava in
due l’Italia da Pesaro fino a La Spezia) si scontrarono le truppe tedesche in ritirata e quelle alleate.
Dall’alto del colle, nell’estate del 1944, i generali Alexander e Leese, assieme a Winston Churchill,
guidarono gli Alleati allo sfondamento della “Linea gotica”.
Il Museo storico-ambientale del fiume Metauro, all’ingresso del centro abitato, offre un’ampia
documentazione scritta e fotografica dell’evento.
Un altro museo di rilevante richiamo turistico e didattico è quello del Balì, allestito nella
villa cinquecentesca, fatta costruire dal Negusanti per i suoi studi astronomici, sulla sommità del
colle di S. Martino, che sovrasta l’abitato di Saltara. La villa, recentemente restaurata, passò
successivamente al Conte Marcolini, Balì (da cui prende il nome il Museo stesso) dell’Ordine dei
Cavalieri di S.Stefano.
Si tratta di un museo un po’ fuori del comune, in quanto presenta un carattere più
specificatamente laboratoriale. Qui il visitatore può sperimentare direttamente molteplici fenomeni
fisici naturali, oltre ad avere la possibilità di avvicinarsi all’astronomia attraverso strumenti in grado
di suscitare un particolare fascino, quali il planetario ed un potente telescopio.
L’I. C. “Leopardi”, oltre all’utenza proveniente dai tre territori comunali che accorpa,
accoglie anche ragazzi dai due comuni limitrofi di Cartoceto e Serrungarina. Ancora una volta, i
rispettivi centri storici presentano aspetti tipicamente medievali, che rievocano la comune ragione
storica per la quale furono edificati: la difesa.
Nel periodo medievale, le loro cinte murarie innalzate sulle sommità collinari, svolsero la duplice
funzione strategica e difensiva. Entrambi i territori comunali, però, ospitarono certamente
insediamenti a partire da tempi molto più lontani. Questo vale soprattutto per Serrungarina, nel cui
territorio sono state rinvenute tombe neolitiche ed una spada di bronzo attribuita ai Piceni, esposta
al Museo Vernarecci.
Al periodo imperiale dell’epoca Romana, risalgono, invece, i resti della “statio”, luogo di
sosta e ristoro per uomini e cavalli, lungo la Flaminia, nell’attuale frazione di Tavernelle. Anche le
origini di Cartoceto (l’etimo “Carticeto”, come fu chiamato per lungo tempo questo luogo dalle
persone di cultura, alludendo, appunto, ai Cartaginesi) dovrebbero risalire all’epoca Romana: infatti
se ne ipotizza la fondazione da parte dei Cartaginesi scampati alla battaglia del Metauro, nel 207
a.C..
È comunque armai appurato che durante le invasioni barbariche del VI-VII secolo, la
morfologia di questi territori si prestò al fenomeno dell’incastellamento, permettendo alle
popolazioni della valle di sfuggire alle devastazioni dei Goti. In questo periodo, infatti, si collocano
i primi insediamenti che diedero origine ai castelli di Bargni e Pozzuolo, frazioni di Serrungarina:
castelli che furono soggetti a distruzioni e riedificazioni nel susseguirsi delle varie contese fra
papato, Malatesta e Montefeltro. Particolarmente caratteristica, in rapporto ai centri dei dintorni, la
struttura urbanistica a cerchi concentrici, delimitata dalla cinta muraria, del centro storico di
Serrungarina (il cui toponimo, molto incerto, potrebbe riferirsi ad un notaio del XIV secolo, Ser
Ungaro degli Atti). Tale struttura non era supportata da finalità estetiche, ma semplicemente
funzionali: i vicoli semicircolari, infatti, impedendo una visuale totale, rendevano più rischiosi i
movimenti di chi non conosceva bene quel luogo.
Se durante il Medio Evo Serrungarina fu maggiormente legata ai Malatesta, a differenza di
Cartoceto che ebbe rapporti più intensi con il Papa e con il Ducato di Urbino, le vicende postmedievali non differirono da quelle degli altri comuni della valle.
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9. Presenza di istituzioni educative:
Comune
Indirizzo
Saltara
P.zza B. Buozzi, 2
1. Collocazione geomorfologica del territorio:
pianura 70%
collina 30%
montagna
2. Possibilità di comunicazioni:
mediante le ferrovie
mediante pullman di linea
solo con mezzi propri
mediante altri mezzi
3. Estensione: Km2 9.97
4. Abitanti: n° 6800
(+ 26 rispetto all’anno 2009)
(+ 274 rispetto all’anno 2008)
(+ 283 rispetto all’anno 2007)
(+ 228 rispetto all’anno 2006)
(+ 1350 rispetto all’anno 2000)
5. Densità di popolazione: 682,04 ab/km2
6. Tipologia della popolazione: .
nuclei familiari prevalentemente:
numerosi
ridotti
presenza di anziani
7. Caratterizzazione della zona:
centro urbano
quartiere urbano di periferia
centro rurale
frazione in costante espansione
altro
8. Attività prevalenti:
tipologia:
scuola dell’infanzia
scuola primaria
sc. secondaria di 1° grado
sc. secondaria di 2° grado
10. Spazi attività per il tempo libero dei
ragazzi:
centri sportivi:
pubblici
privati
tipo di attività svolte:
calcio, bocce, basket, pallavolo,
pesca/caccia
gruppi spontanei di aggregazione per
attività:
squadre di calcio, di basket,
di pallavolo
gruppi ecologici
gruppi scout
gruppi musicali (banda)
altri (gruppo micologico/Pro-loco)
centri per il tempo libero
biblioteche
centri di aggregazione giovanile
altri (gruppo parrocchiale, AVIS,
gruppo volontariato e protezione civile,
ass. carabinieri.
Attività ricreative
Corsi-laboratori di:
canto, musica, ricamo, fotografia,
ceramica, corsi di lingue straniere, teatro,
pittura
industria ed artigianato
agricoltura
terziario
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Comune
Indirizzo
Montemaggiore al Metauro
P.zza Italia
1. Collocazione geomorfologica del territorio:
pianura 50%
collina 50%
montagna
2. Possibilità di comunicazioni:
mediante le ferrovie
mediante pullman di linea (servizio scarso)
solo con mezzi propri
mediante altri mezzi
3. Estensione: Km2 13.04
4. Abitanti: n°2782
(+ 110 rispetto all’anno 2009)
(+ 145 rispetto all’anno 2008)
(+ 113 rispetto all’anno 2006)
(+ 397 rispetto all’anno 2000)
5. Densità di popolazione: 213,34 ab/km2
6. Tipologia della popolazione: .
nuclei familiari prevalentemente:
numerosi
ridotti
presenza o prevalenza di anziani
7. Caratterizzazione della zona:
9. Presenza di istituzioni educative:
tipologia:
scuola dell’Infanzia
scuola primaria
sc. secondaria di 1° grado
sc. secondaria di 2° grado
10. Spazi attività per il tempo libero dei
ragazzi:
centri sportivi:
pubblici
privati
tipo di attività svolte:
calcio, pallavolo, tennis, deltaplano
gruppi spontanei di aggregazione per
attività:
squadre di calcio, pallavolo, e tennis
gruppi ecologici
gruppi scout
gruppi musicali
altri
centri per il tempo libero
biblioteche
centri di aggregazione giovanile
altri gruppo parrocchiale
centro urbano
quartiere urbano di periferia
centro rurale
frazione
frazione in espansione
8. Attività prevalenti:
industria
agricoltura
terziario
economia mista
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9. Presenza di istituzioni educative:
Comune
Indirizzo
Cartoceto
Via Marcolini, 1
1. Collocazione geomorfologica del territorio:
pianura 70%
collina 30%
montagna
2. Possibilità di comunicazioni:
mediante le ferrovie
mediante pullman di linea
solo con mezzi propri
mediante altri mezzi
3. Estensione: Km2 23.17
4. Abitanti: n°7965
(+ 116 rispetto all’anno 2008)
(+ 300 rispetto all’anno 2007)
(+ 281 rispetto all’anno 2006)
(+ 1302 rispetto all’anno 2000)
5. Densità di popolazione: 343,76 ab/km2
6. Tipologia della popolazione: .
nuclei familiari prevalentemente:
numerosi
ridotti
presenza o prevalenza di anziani
sensibile aumento del processo
immigratorio
7. Caratterizzazione della zona:
tipologia:
scuola dell’infanzia
scuola primaria
sc. secondaria di 1° grado
sc. secondaria di 2° grado
10. Spazi attività per il tempo libero dei
ragazzi:
centri sportivi:
pubblici
privati
tipo di attività svolte:
avviamento al calcio, alla pallavolo,
alla danza
gruppi spontanei di aggregazione per
attività:
squadre di calcio, di basket,
di pallavolo
gruppi ecologici
gruppi scout
gruppi musicali
altri
centri per il tempo libero
biblioteche
centri di aggregazione giovanile
altri (gruppo parrocchiale)
attività ricreative
centro urbano
quartiere urbano di periferia
centro rurale
frazione
altro
8. Attività prevalenti:
industria
agricoltura
terziario
Pof unitario2010/11
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9. Presenza di istituzioni educative:
Comune
Indirizzo
Serrungarina
Via Serafini, 1
1. Collocazione geomorfologica del territorio:
pianura 10%
collina 90%
montagna
2. Possibilità di comunicazioni:
mediante le ferrovie
mediante pullman di linea
solo con mezzi propri
mediante altri mezzi
3. Estensione: Km2 22
4. Abitanti: n°2589
(+ 117 rispetto all’anno 2009)
(+ 124 rispetto all’anno 2008)
5. Densità di popolazione: 113,95 ab/km2
6. Tipologia della popolazione: .
nuclei familiari prevalentemente:
numerosi
ridotti
presenza o prevalenza di anziani
7. Caratterizzazione della zona:
centro urbano
quartiere urbano di periferia
centro rurale
frazione
altro
tipologia:
scuola dell’infanzia
scuola primaria
sc. secondaria di 1° grado
sc. secondaria di 2° grado
10. Spazi attività per il tempo libero dei
ragazzi:
centri sportivi:
pubblici
privati
tipo di attività svolte:
avviamento al calcio, alla pallavolo,
alla danza
gruppi spontanei di aggregazione per
attività:
squadre di calcio, di basket,
di pallavolo
gruppi ecologici
gruppi scout
gruppi musicali
altri
centri per il tempo libero
biblioteche
centri di aggregazione giovanile
altri (gruppo parrocchiale)
8. Attività prevalenti:
industria
agricoltura
terziario
economia mista
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LE SCUOLE DEL TERRITORIO
Scuole dell’Infanzia
Comune di Saltara: n°3 (Saltara “M. Montessori” – Calcinelli “C. Collodi” – Postavecchia
“G. Rodari”)
Comune di Montemaggiore al Metauro: n° 1 (Villanova “Don G. Bosco”)
Scuole Primarie
Comune di Saltara: n°2
Capoluogo “R. Dezi”: scuola a tempo pieno (ore 40 settimanali)
Calcinelli “B. Lugli”: scuola a tempo normale
Comune di Montemaggiore: n°1
Capoluogo “C. Ciavarini”: scuola a tempo normale
San Liberio: scuola a tempo normale
Tutte le scuole primarie hanno un orario di 29 ore settimanali, di cui 27 curriculari e 2 opzionali
Scuole Secondarie di I grado
Comune di Saltara: n°1
Scuola Secondaria “G. Leopardi” n. 4 CL. I e n. 3 CL. II ; n. 4 CL III.
Comune di Montemaggiore: n°1
Scuola Secondaria “G. Marconi” (n°1 CL I; n° 1 CL II; n°2 CL. III )
Tutte le classi hanno un orario settimanale di 30 ore
Per l’organizzazione interna delle Scuole e per gli orari si rimanda ai P.O.F. di
ordine.
Pof unitario2010/11
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ANALISI DEL PROFILO DELL’UTENZA E DEI BISOGNI
FORMATIVI DEL TERRITORIO
Premessa
Da qualche anno a questa parte si assiste, nel territorio del comune di Saltara e in quello dei paesi
limitrofi, ad un significativo afflusso demografico, determinato, principalmente, dal recente
sviluppo economico dell’area. L’offerta lavorativa delle attività industriali costituisce, infatti, un
importante fattore di attrazione per coloro che sono alla ricerca di un’occupazione maggiormente
remunerativa e di migliori condizioni di vita.
La presenza in questa zona di numerose piccole e medie industrie locali, la posizione geografica
favorevole per il raggiungimento di centri urbani più grandi ( facilitato anche da una buona rete di
comunicazione ), un ambiente naturale ancora vivibile, uno sviluppo edilizio abbastanza
“controllato” e a misura d’uomo, hanno fatto del territorio un polo di attrazione per il trasferimento
di nuovi nuclei familiari non solo locali. Negli ultimi anni, infatti, si è verificato un significativo
aumento della presenza di stranieri, anch’essi assunti dal sistema produttivo locale – lavoro
industriale, terziario assistenziale – fornendo manodopera necessaria e, ormai, insostituibile. La loro
provenienza è plurima: il gruppo etnico più numeroso è rappresentato dai marocchini, seguito da
quello albanese e da persone provenienti dai paesi dell’est europeo.
L’immigrazione è spesso richiamata dalle positive testimonianze dei conterranei precedentemente
immigrati (catena migratoria) e/o per soddisfare esigenze di ricongiungimento famigliare.
I nuovi gruppi appartengono a realtà socio-culturali molto differenti tra di loro e diverse,
sostanzialmente da quella in cui vanno a risiedere: alla complessità derivante dalla non sempre
facile integrazione tra le varie comunità, si aggiunge quella determinata dalla stabilità insediativa
dei migranti che varia al mutare delle opportunità occupazionali offerte, rendendo talvolta
temporanea e imprevedibile la loro presenza nel territorio.
Il dinamismo demografico connotante la collettività saltarese, ampiamente riscontrabile in molte
altre realtà territoriali nazionali ed internazionali, va oramai considerato come una caratteristica
strutturale della comunità residente nell’area. Si tratta di un profilo sociale che pone una serie di
inedite, quanto indilazionabili, problematiche di fronte alle quali i vari soggetti territoriali, tra cui
quello scolastico, non possono certo restare indifferenti. La volontà di non sottrarsi ad importanti
responsabilità, unitamente alla consapevolezza della necessità di elaborare un Piano dell’Offerta
Formativa il più possibile rispondente alle emergenti istanze sociali, hanno condotto l’Istituto
Comprensivo Statale “G.Leopardi” di Saltara, a svolgere sistematicamente indagini finalizzate a
delineare il profilo dell’utenza, a rilevarne i reali bisogni, sulla base dei quali articolare la
programmazione delle attività educative. Tali iniziative di ricerca rappresentano una testimonianza
concreta della sensibilità dell’Istituto per le problematiche sociali presenti e della sua peculiare
capacità di dialogare, di ridefinirsi, di mettersi in discussione, di pensarsi costantemente come
soggetto fattivamente partecipe dello sviluppo territoriale. Questi, sinteticamente, gli spunti di
riflessione derivanti dalle più recenti inchieste e inerenti le famiglie e gli alunni.
Le famiglie
Le condizioni socio-economiche e culturali delle famiglie risultano alquanto eterogenee. Si tratta
perlopiù di nuclei famigliari giovani, con titolo di studio medio alto. I dati forniti dai comuni
interessati indicano che che il 39% dei padri e il 41% delle madri hanno il diploma di maturità.
Un altro aspetto che si può evincere da questa rilevazione è rappresentato dalla progressiva
emancipazione realizzata dalle donne, grazie al prolungamento degli studi e alla loro presenza sul
mercato del lavoro.
Il costo sociale che il lavoro femminile comporta ricade però sul tempo a disposizione da dedicare
alla famiglia. L’atteggiamento e l’attenzione nei confronti, dei figli nonché il rapporto con
l’istituzione scolastica sono vari. Alcuni genitori mostrano un’eccessiva preoccupazione nei
confronti dell’andamento scolastico dei figli e ostentano una protezione che va contenuta per evitare
che degeneri in vera ingerenza. I problemi maggiori sono riscontrabili in quei nuclei famigliari in
cui entrambi i genitori hanno un’occupazione lavorativa che li costringe ad allontanarsi da casa per
l’intera giornata e in cui, quindi, i figli si trovano soli, investiti di compiti e di responsabilità – tra
cui la gestione dell’impegno scolastico - quando ancora non hanno raggiunto il livello di autonomia
Pof unitario2010/11
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necessaria. I bambini/ragazzi che trascorrono molto tempo a casa da soli diventano facili prede di
trasmissioni televisive inappropriate per la loro età o di navigazioni internet controproducenti sul
piano educativo. La partecipazione di questi genitori alla formazione dei rispettivi figli è assai poco
attiva e la loro corresponsabilità educativa è spesso delegata ad operatori scolastici, ad
associazioni/enti del territorio o a locali pubblici di aggregazione spontanea che, tuttavia, non si
rivelano sempre luoghi idonei a compensare la scarsità delle cure parentali. Un numero sempre
maggiore di coppie di genitori si separa o divorzia e, in alcuni casi, ricostituisce una nuova famiglia
che risulta composta da membri di diversi nuclei famigliari originari, lasciando spesso aperti
conflitti irrisolti. Questo fenomeno di disaggregazione famigliare rende particolarmente vulnerabili
i bambini/ragazzi, che sono sempre più spesso a rischio di disagio in quanto la perdita di punti di
riferimento genitoriali genera disturbi del comportamento e della personalità. In tali situazioni di
mancanza di cura e di interesse da parte delle famiglie, emergono questioni contingenti come quella
della mancanza di disponibilità del materiale scolastico e dei libri di testo, che spesso finiscono per
essere a carico della scuola stessa che si trova costretta a far appello alla sensibilità degli insegnanti
e della dirigente scolastica in modo tale da garantire pari opportunità a tutti gli alunni della scuola.
Va tuttavia sottolineato che la collaborazione dei genitori, per la scuola, rappresenta una risorsa di
inestimabile valore. Si ritiene infatti che soltanto nella chiarezza comunicativa e nella reciproca
disponibilità sia possibile far sorgere quella capacità sinergica di educare bambini e ragazzi. Grazie
cioè ad un’intesa sugli specifici scopi e sulle specifiche competenze, si rende attuabile ed efficace
un percorso di crescita globale all’interno del quale l’alunno sa ritrovare i suoi punti di riferimento.
Alla luce di quanto esposto l’Istituto Comprensivo ha attuato alcune proposte migliorative atte a
favorire e a regolare la partecipazione dei genitori alla vita scolastica trovandovi una collocazione
programmatica.
Gli alunni
Il dinamismo connotante la struttura e la residenza dei nuclei familiari di cui si è fatto cenno sopra
dà luogo ad effetti molto negativi sugli alunni che subiscono continui mutamenti di domicilio cui
fanno seguito continui cambi di scuola, di programmazioni scolastiche, di professori di riferimento,
di compagni. Le conseguenze sono particolarmente gravi quando questi trasferimenti da una realtà
geografica ad un’altra si verificano nel corso dello stesso anno scolastico: tale circostanza,
infatti, incrementa notevolmente il rischio di abbandono da parte di minori che non hanno assolto
ancora all’obbligo o, nella migliore delle ipotesi, ne rende la frequenza tanto altalenante da non
garantire il numero minimo di presenze sufficiente al passaggio alla classe successiva. Una pratica
recentemente messa in atto dagli Enti Locali per far fronte al problema della disaggregazione e della
mancanza di cura parentale è stata quella dell’affido di questi ragazzi con disagio e instabilità
psicologica ed emotiva a famiglie del territorio disponibili a farsi carico delle situazioni, del
mantenimento e dell’educazione degli stessi. Diversa, ma pur sempre importante, è poi la questione
della gestione degli alunni stranieri che frequentano l’Istituto “G.Leopardi”. Il loro numero, nel
corso degli ultimi anni, è notevolmente cresciuto così come sono aumentati i paesi di provenienza:
permangono, come in passato, l’Albania, il Marocco ed altri paesi dell’Africa, e tuttavia, oggigiorno
una sostanziosa compagine di alunni stranieri residente stabilmente nel territorio saltarese proviene
da paesi dell’Europa Orientale come la Romania, la Polonia, la Moldavia ecc. Se da un lato questa
varietà nella popolazione scolastica rappresenta un’occasione di arricchimento culturale, è pur vero
che essa pone problematiche di non facile soluzione. L’Istituto comprensivo “G. Leopardi” per
fronteggiare questa situazione ha realizzato una serie di iniziative e di accorgimenti atti a favorire
l’accoglimento/inserimento degli alunni stranieri, il quale avviene con modalità differenti a seconda
dell’età, della lingua madre, delle conoscenze possedute, della permanenza in Italia. L’intento è
quello di trasformare, il prima possibile, l’iniziale svantaggio legato alla scarsa padronanza della
lingua italiana, in modo che l’alunno straniero sia per la classe che lo accoglie una risorsa, una
finestra sul mondo per sé e per i suoi compagni, attraverso la quale allargare gli orizzonti culturali,
sociali ed emotivi.
Tempo libero
Il territorio presenta alcune strutture e spazi verdi adibiti all’utilizzo ricreativo del tempo libero da
impegni scolastici. Tali strutture, che si rilevano anche dalla lettura delle schede descrittive del
Pof unitario2010/11
25
territorio fornite dalle Amministrazioni comunali e precedentemente inserite nel Piano dell’Offerta
Formativa, sono principalmente collocate nei centri di Calcinelli, Villanova, Cartoceto e Tavernelle
e possono essere identificate in palestre, campi da calcio, campi da tennis, biblioteche, centri
ricreativi ed un informagiovani che funge da punto di riferimento per i sopracitati Comuni. Anche le
parrocchie offrono spazi nel complesso idonei e favorevoli all’aggregazione adolescenziale e
giovanile; vi si svolgono in genere attività di svago quali l’ascolto della musica, la visione di film,
l’organizzazione di canti corali nonché di spettacoli teatrali amatoriali. La scuola secondaria
consente, su richiesta, l’uso dei locali per le attività sportive. Il concetto di “tempo libero”, inteso
come attività al di fuori del normale iter scolastico è, per il bambino e l’adolescente, un momento
formativo e rigenerativo dell’essere, un momento in cui sperimentare la propria creatività, le proprie
potenzialità, il proprio benessere. Il tempo libero è anche un momento privilegiato di
socializzazione e aggregazione in cui l'adolescente, in particolare, può sperimentarsi, imparare ad
autogestirsi, fare autonomamente le proprie scelte. Il tempo libro è una grande opportunità di
crescita, essendo uno spazio di libertà e di ricerca interiore personale; è lo spazio dell’elaborazione,
dell’interrogarsi su di sé. Questo vale ovviamente per tutti gli uomini, ma soprattutto per i giovani: è
in questa fase che si elaborano i grandi progetti di vita ed un giovane senza ideali, senza slanci è un
giovane senza futuro. Quindi il tempo libero è la possibilità di entrare in se stessi, di conoscersi e di
costruire il futuro.
Il tempo libero invece risulta spesso un “tempo occupato” in quanto i bambini/ragazzi praticano
numerose e diversificate attività predisposte dalla famiglia. L’eccesso di impegni extrascolastici
impedisce pertanto l’esperienza effettiva ed autonoma del tempo libero, col rischio anche di creare
nei soggetti uno stato d’ansia da prestazione per le attese “efficientiste” da parte del nucleo
familiare. Viceversa, anche se in casi meno frequenti, si riscontra una gestione del tempo libero per
niente supportata dalla famiglia che procura mancanza di punti di riferimento, noia e smarrimento,
incapacità di organizzarsi spazi autonomi ed alternativi. Questi studenti sono maggiormente esposti
ai condizionamenti multimediali quali la televisione, il computer e video giochi. In un breve
sondaggio condotto dall’Informagiovani presso le classi terze di Scuola Secondaria lo scorso anno è
emerso infatti che il pomeriggio viene prevalentemente così trascorso: il 24% dei ragazzi pratica
uno sport, il 20% studia, il 16% guarda la TV, il 16% ascolta musica, il 9% naviga su internet, l’8%
gioca alla play station, il 5% fa altro e solo l’1% legge. Se è vero quindi che fino agli 11 anni il
bambino, che attraversa la fase di latenza, ha bisogno di ricevere stimoli che vadano a sviluppare le
sue potenzialità, è anche vero che tutte le ricerche dimostrano come dai 12 anni in poi diminuisce
progressivamente la frequenza a gruppi formali (parrocchiali, sportivi, culturali…) a favore di
gruppi informali (gli amici…). L’impegno del genitore dovrebbe andare quindi nella direzione di
stimolare, sostenere e permettere al figlio di diventare attore, e quindi protagonista, del proprio
tempo ed evitare che si riduca ad essere solo spettatore o consumatore passivo di proposte
(ricreative, culturali, politiche o sportive che siano) pensate, realizzate e organizzate da altri.
Promuovere il tempo libero, sganciato dal tempo del consumo, significa anche promuovere una
cultura del tempo libero inteso come tempo della crescita, della stima in se stessi, dell’essere (io
sono, io mi relaziono, io faccio, io scelgo, io decido e di conseguenza: io esisto, io conto, io
comprendo, io valgo), della creatività, della possibilità di esprimere e sviluppare la propria cultura.
Educare ad una cittadinanza attiva significa anche questo, soprattutto per la fascia d’età più
sganciata che va dai 14 ai 20 anni: poter mettere a disposizione le proprie risorse, creatività, cultura
anche per l’intero territorio; e questo lo si apprende già dai primi anni.
Pof unitario2010/11
26
IDENTITÀ DELLA SCUOLA, RISORSE E CARATTERISTICHE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
1.
INTEGRAZIONE SCUOLA – ENTI LOCALI.
2.
RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA.
1. INTEGRAZIONE SCUOLA – ENTI LOCALI
L'Istituto mantiene costanti rapporti con le Amministrazioni Comunali di riferimento e
precisamente:
-
Saltara
Montemaggiore
Serrungarina
Cartoceto (solo per alcuni allievi)
per :
-
Interagire sinergicamente con la politica scolastica territoriale, inserendosi in quelle
iniziative e nelle tradizioni locali che permettano all’ Istituzione scolastica di esprimere al
meglio la propria peculiarità formativa, fornendole opportune occasioni per produrre
cultura all’interno della realtà sociale in cui opera.
- stipulare accordi di programma per alunni disabili ed extracomunitari;
- stipulare accordi di programma relativi alla sicurezza degli edifici ed alla loro
manutenzione;
- definire alcuni progetti integrati.
In seguito ad accordi formali ed informali con gli Assessori alla Pubblica Istruzione dei Comuni di
Saltara, Montemaggiore, sono state individuate le manifestazioni locali a cui la scuola parteciperà
con propri materiali e/ o iniziative per l'anno scolastico in corso.
PROGETTI di PLESSO in collaborazione con gli EE. LL.
a.s. 2010/11
COMUNE di
SALTARA
Festa dell’autunno
Scuole dell’Infanzia e Primarie
Scuola secondaria di Saltara
Manifestazioni
natalizie
Scuole dell’Infanzia e Primarie
Scuola secondaria di Saltara
COMUNE di
MONTEMAGGIORE
Scuola dell’Infanzia di Villanova
Scuola primaria
Scuola Secondaria di I grado di
Montemaggiore
Carnevale
Festa della Primavera
Scuola secondaria di I grado di Saltara
e di montemaggiore
Scuola dell’infanzia di calcinelli
L’Istituto promuove inoltre Progetti di Plesso specifici, volti all’arricchimento dell’Offerta
Formativa, all’interno dei quali sono previste manifestazioni finali, anche in collaborazione con gli
EE. LL. e/o con Società private presenti nel territorio.
L'Istituto stipula CONVENZIONI con le SOCIETÀ SPORTIVE LOCALI e con PRIVATI
- per l’ATTIVITA’ MOTORIA e SPORTIVA (Società Sportiva e Bocciofila)
- per l’INSEGNAMENTO e le attività nelle Scuole
- per l’AGGIORNAMENTO e la FORMAZIONE di docenti e non
Pof unitario2010/11
27
L’ISTITUTO stipula, altresì, una CONVENZIONE con l’UNIVERSITA’ di URBINO per l’attività
di tirocinio che verrà effettuata nelle Scuole dagli Studenti di SCIENZE della FORMAZIONE
PRIMARIA e SECONDARIA e con l’Istituto Professionale ai servizi sociali di Fossombrone per il
Tirocinio di studenti nelle scuole dell’Infanzia.
Per sviluppare la motivazione verso le scienze, L’ ISTITUTO stipula una convenzione con il
MUSEO DELLA SCIENZA DEL BALI’ DI SALTARA.
2. RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA
L’Istituto Comprensivo “G. Leopardi” dispone di risorse umane e professionali interne rilevabili
dalla tabella allegata al P.O.F.
L’Istituto dispone, altresì, di risorse materiali quali
biblioteche per ragazzi ed adulti (genitori, docenti);
videoteche;
laboratori informatici, scientifici, linguistici, operativi;
palestre;
aule per attività differenziate (Recupero-Consolidamento-Potenziamento), attività motorie e
di sostegno;
refettori;
spazi verdi esterni adiacenti ai plessi, nelle scuole dell’infanzia allestiti con materiale ludico
strutturato.
L’Istituto stipula convenzioni e contratti con collaboratori specialistici esterni per attività:
avviamento allo sport;
teatrali;
lingua inglese;
educazione ambientale e alla salute.
Alcune delle suddette attività vengono finanziate con fondi e risorse economiche messe a
disposizione da terzi.
L’Istituto aderisce, altresì, a progetti finanziati dall’ U.S.R., dalla Provincia, dalla Regione
( scuola in ospedale e istruzione domiciliare)
Pof unitario2010/11
28
SITUAZIONE ALUNNI / PERSONALE DELL’I. C. – A.S. 2010/11
PLESSI (n°11)
SCUOLA DELL'INFANZIA "CARLO COLLODI"
SCUOLA DELL'INFANZIA "DON G.BOSCO"
SCUOLA DELL'INFANZIA "G.RODARI"
SCUOLA DELL'INFANZIA "MARIA MONTESSORI"
SCUOLA PRIMARIA "BRUNO LUGLI"
SCUOLA PRIMARIA "CARISIO CIAVARINI"
SCUOLA PRIMARIA "ROMEO DEZI"
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO "GIACOMO LEOPARDI"
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO "GUGLIELMO MARCONI"
ALUNNI
SCUOLA
INFANZIA
ALUNNI
SCUOLA
PRIMARIA
ALUNNI
SCUOLA
PRIMARIA
T.P.
ALUNNI
SCUOLA
SECONDARIA
1° GRADO
TOTALE
12
20
5
15
52
327
403
105
328
1163
5
12
5
9
31
48
52
23
47
170
ORARIO
COMPLETO
25
42
25
92
ORARIO
RIDOTTO
4
6
9
19
ORARIO
COMPLETO
1
ORARIO
RIDOTTO
0
1
7
0
7
24
1
25
32
1
33
CLASSI /
SEZIONI
TOTALE
ALUNNI
ALUNNI
DISABILI
ALUNNI
STRANIERI
DOCENTI
INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
TOTALE
ATA
D.S.G.A.
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
COLLABORATORI
SCOLASTICI
TOTALE
Pof unitario2010/11
CLASSI /
SEZIONI
5
4
2
1
11
9
5
11
4
TOTALI
52
ALUNNI
133
112
53
29
244
159
105
249
79
1163
TOTALE
29
48
34
111
29
Pof unitario2010/11
30
INCARICO
DIRIGENTE SCOLASTICO
I° COLLABORATORE VICARIO
II° COLLABORATORE
FUNZIONI STRUMENTALI
SCUOLA DELL’INFANZIA:
CONTINUITA’, ORIENTAMENTO, ACCOGLIENZA
STESURA P.O.F. E SOSTEGNO AL LAVORO DEI
COLLEGHI
NOMINATIVO
PAOLO OLIVIERI
ADRIANA GAGGIOLI
ROBERTA OMICIOLI
PIERSANTI CARLA
BERTI ALESSANDRA
SCUOLA PRIMARIA:
COORDINAMENTO, SOSTEGNO, CONTINUITA’
CATIA CIPRESSI
SOSTEGNO AI COLLEGHI, ARCHIVIO DIDATTICO,
MONITORAGGIO
LUCIANO POGGIASPALLA
STESURA P.O.F. SCUOLA PRIMARIA, SOSTEGNO AI
COLLEGHI, COORDINAMENTO ATTIVITA’ DI
TIROCINIO
SCUOLA SECONDARIA
ORIENTAMENTO CLASSI II E III
SPORTELLO PSICOLOGICO
BRUNA MENCARELLI
ANNAMARIA FABIANI
MONITORAGGIO D’ISTITUTO E QUALITA’
ELISABETTA CORVINO
SOSTEGNO AL LAVORO DEI COLLEGHI
GRUPPO QUALITA’
RESPONSABILE AUDIT INTERNO
RESPONSABILE QUALITA’
ROSSI ANDREA
MEMBRI GRUPPO QUALITA’
MENCARELLI BRUNA
SEVERI VIVIANA
BERTI ALESSANDRA
CORVINO ELISABETTA
GAGGIOLI ADRIANA
Tali docenti costituiscono lo STAFF dirigenziale ed hanno compiti a loro delegati e formalizzati.
Per quanto concerne gli altri docenti a cui sono stati delegati specifici incarichi si rimanda alla
CARTA DEI SERVIZI
Pof unitario2010/11
31
P.O.F. unitario 2010-11
29
PIANO STRATEGICO :
OBIETTIVI PER L’ANNO SCOLASTICO 2010/11
di cui al MANUALE della QUALITÀ MOTIVAZIONI ALL’ORIGINE DEL PROGETTO
La Politica della Qualità dell’Istituto si fonda sul concetto che la scuola è un efficace centro di
formazione e di cultura quando opera in un clima di consenso sociale condiviso da studenti e
famiglie prioritariamente e dagli stakeolder in generale.
In base alla Linee guida dettate nel Piano dell’Offerta Formativa dell’’Istituto “G.
Leopardi”, si procede a definire una Politica della Qualità attenta alle esigenze ed alle necessità reali
dell’Utente scuola.
La Politica della Qualità dell’Istituto viene elaborata dal Dirigente Scolastico, d’intesa con il
gruppo qualità e gli Organi Collegiali della Scuola, in base ai bisogni dei seguenti soggetti
interessati all’istruzione-formazione:
• Utente scuola e famiglia
• territorio
• società
• personale docente e non docente.
Sulla base dei risultati ottenuti dall’analisi del territorio, riportata nel dettaglio nel presente P.O.F.
unitario ed in quelli di ordine, il Dirigente Scolastico ha definito un documento programmatico che si
chiama “Linee di Sviluppo del P.O.F.” dove sono riportati i micro-obiettivi-azioni da intraprendere.
Tale procedimento verrà ripetuto per ogni anno e deliberato, come prevede la norma, dagli organi
interni preposti (Consiglio di Istituto).
Tutta la Politica e la strategia del SISTEMA di GESTIONE della QUALITA’ assume per il Dirigente
Scolastico una duplice veste: da un lato il Sistema Scuola, che con le sue norme e con i suoi processi
definisce gli obiettivi specifici della formazione; dall’altro il Sistema Qualità che non tiene in
considerazione solo l’attività propriamente detta dei “Servizi per l’organizzazione della Formazione”
ma anche, soprattutto, della qualità di tutti i servizi interni identificati nella presentazione
dell’Istituto.
Definiti i campi di applicazione della Politica della Qualità e la sua origine procedurale, passiamo
ora a presentare la strategia impostata nell’istituto “G. Leopardi” per l’anno scolastico.
Il Dirigente Scolastico, in base al progetto formativo e culturale dell’Istituto “G. Leopardi”, si
propone di rispondere alle esigenze degli studenti e delle famiglie sia nell’ambito dell’individuazione
delle Richieste-Bisogni del territorio, sia in termini di servizi aggiuntivi alla Formazione.
P.O.F. unitario 2010-11
30
MAPPA STRATEGICA
DESTINATARI
ALUNNI
SCUOLA
INFANZIA
ALUNNI
SCUOLA
PRIMARIA
ALUNNI
SCUOLA
SECONDARIA
P.O.F. unitario 2010-11
BISOGNI
OBIETTIVI
STRATEGICI
OBIETTIVI OPERATIVI
Bisogno di sviluppare
la coscienza di sé,
l’autonomia personale e
sociale; di imparare a
cooperare e di acquisire
abilità in differenti
campi di esperienza
stabili al punto di
divenire competenze per
l’ordine successivo
Bisogno di sviluppare
la coscienza di sé nel
contesto
sociale,
maturando abilità e
competenze
e
acquisendo conoscenze
disciplinari e trasversali
stabili
e
tali
da
consentire la continuità
scolastica.
Favorire lo sviluppo
umano e cognitivo
di ogni alunno sulla
base dei suoi bisogni e
dei suoi talenti.
Progettare attività di
educazione alla convivenza
civile ed attività specifiche
riferite ai singoli campi di
esperienza,
individualizzando e
personalizzando gli
interventi, a seconda delle
necessità.
Favorire lo sviluppo
umano, sociale ed
intellettivo sulla base
dei bisogni e dei
talenti di ciascun
alunno.
Bisogno di autonomia
comportamentale e di
giudizio
per
l’inserimento
nel
contesto sociale e per
l’elaborazione di un
personale progetto di
vira; di conoscenze ed
abilità stabili tali da
divenire
competenze
disciplinari e per la vita
Favorire lo sviluppo
psico-fisicointellettivo sulla base
di bisogni e talenti
individuali
;
l’autonomia
comportamentale e di
giudizio che consenta
scelte autonome e
capacità di critica;
favorire
l’acquisizione
di
conoscenze
disciplinari
e
sovradisciplinari
come
mezzo
per
acquisire abilità e
competenze per il
proseguimento degli
studi e per la vita.
Progettare ed attuare
attività di educazione alla
convivenza civile,
affrontare contenuti
disciplinari e
sovradisciplinari per
l’acquisizione di abilità
stabili , tali da divenire
competenze per la vita e
per il proseguimento degli
studi.
Progettare ed attuare nelle
classi, tenendo conto delle
diversità, dei bisogni e dei
talenti, percorsi trasversali
di educazione alla
convivenza civile, tra cui
attività specifiche di
orientamento e di
continuità fra ordini;
affrontare contenuti
disciplinari e
sovradisciplinari
collegandoli all’attualità e
sviluppandoli in una
dimensione interculturale e
non etnocentrica;favorire
lo sviluppo di abilità
disciplinari e trasversali
nonché di competenze utili
per il proseguimento degli
studi e per la vita , avendo
cura di ampliare gli
orizzonti culturali
(educazione all’arte ed
approfondimenti culturali )
31
DOCENTI DEI
TRE ORDINI
Bisogno di rafforzare le
competenze
pedagogiche,
metodologico-didattiche
e valutative , alla luce
delle riforme, della
specificità degli alunni,
del
fenomeno
della
presenza nelle classi di
alunni extracomunitari
e stranieri e/o con disagi
di
origine
prevalentemente sociale.
Bisogno di collaborare
con la scuola in modo
attivo e propositivo, di
poter fare proposte per
le progettazioni
GENITORI
ENTI
TERRITORIA
LI
Bisogno di mettere in
comune risorse umane e
materiali,
esperienze,
spazi …
RETI
Bisogno di stabilire
alleanze con altre scuole
in orizzontale o in
verticale,
con
l’Università,
l’USP,
per
condividere
progetti, risorse,
attività di tirocinio,
materiali
P.O.F. unitario 2010-11
Ampliamento
e/o
consolidamento delle
competenze
professionali
ed
extraprofessionali
individuali tramite il
lavoro di équipe, la
socializzazione
di
competenze,
lo
scambio di materiali e
di buone prassi, la
formazione e l’autoformazione;
la
disponibilità
a
flessibilizzare ed a
personalizzare
gli
interventi didattici
LORO
coinvolgimento nella
fase progettuale (
PROGETTO IDEA
),in alcune specifiche
attività, favorendo i
patti condivisi, la
trasparenza
delle
informazioni e la
celerità
delle
comunicazioni.
Socializzare risorse,
iniziative,
spazi;
favorire
progetti
integrati .
Mantenere
migliorandoli
gli
accordi
di
rete
esistenti;
stipulare
nuovi accordi in base
a progetti, obiettivi
condivisi.
Organizzazione di specifici
incontri di formazione, di
lavoro
in
équipe;
costituzione di ARCHIVI
DIDATTICI
anche
multimediali; uso ragionato
del sito della scuola;
comunicazione on- line;
blog e forum d’istituto;
bibliografie
ragionate
distinte per argomento per
l’auto-aggiornamento
Prevedere appositi incontri
per
la
progettazione
integrata;
incontri
informativi;
la
comunicazione on_ line;
valorizzare l’associazione
AGIL
anche
ai
fini
della
formazione dei genitori su
tematiche
di
interesse
generale
Promuovere
accordi,
convenzioni, protocolli;
progettare iniziative in
comune.
Rete
di
scuole
per
l’intercultura;
reti con scuole superiori
(SCIRE e progetto di
cittadinanza
attiva,
tirocini); con l’università
(progetti, tirocini );
disabilità , qualità
32
S.W.O.T.
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
- Continuità fra tre ordini scolastici ( POF IN
CONTINUITA’);
sostanziale coerenza tra quanto dichiarato nel
POF e nella carta dei Servizi;
disponibilità
all’innovazione
ed
alla
sperimentazione;
- buone capacità progettuali ed organizzative;
- buon rapporto fra Enti territoriali;
- continuità di servizio del D. S.;
- abitudine al lavoro d’équipe ed alla socializzazione delle buone prassi;
- buon clima relazionale, anche con le famiglie;
- abitudine a monitorare apprendimenti, risultati,
soddisfazione degli stakeolder.
- certificazione di qualità
-Tur-over dei docenti che costringe
l’istituzione a mettere in atto azioni di
tutoraggio e di illustrazione di documenti e
procedure;
- adesione da parte di alcuni solo formale alle
scelte degli OO.CC.
OPPORTUNITA’
-
-risorse finanziarie scarse;
- strutture scolastiche disseminate
territori e con pochi spazi ;
nei
- disomogeneità di preparazione pedagogicodidattica nei docenti, anche per differenti
percorsi di aggiornamento ed autoaggiornamento;
- necessità di rivedere continuamente
programmazioni ed organizzazione del
curricolo a causa delle continue riforme della
scuola
VINCOLI
Autonomia scolastica ;
- Presenza di molti plessi, alcuni piccoli e
Certificazione di qualità;
non adeguati relativamente a spazi,
Continuità fra tre ordini scolastici;
sicurezza, arredi, attrezzature, soprattutto
Tessuto sociale non ancora molto informatiche;
compromesso
grazie
anche
alla - Rigidità burocratiche nell’assunzione
collaborazione con molte famiglie e con i selezione e gestione del personale;
servizi sociali territoriali.
- Mancanza di carriera e di meritocrazia;
- Diverso atteggiamento delle famiglie nei
confronti della scuola.
P.O.F. unitario 2010-11
33
Fasi di
Lavoro più
significative
SETT.
‘10
Elaborazione
integrata
del
POF di ordine
ed unitario
////
Approvazione
del POF da
parte del C.D.
ed
adozione
daparte del C. I.
OTT.
‘10
NOV.
‘10
DIC.
‘10
GEN1
‘11
FEB.
‘11
MAR.
‘11
APR
‘11.
MAG.
‘11
GIU.
‘11
/////
/////
/////
Elaborazione
//////
dei
PSP
disciplinari
e
pluridisciplinari
//////
Illustrazione dei
POF e dei PSP
alle famiglie
///////
Stipula
contratto
formativo
SCUOLA
FAMIGLIA
///////
///////
_
-
Aggiornamento /////
docenti e lavori
d’équipe
Verifica
intermedia
e
progettazione
per
l’a.s.
successivo
P.O.F. unitario 2010-11
34
OBIETTIVI PER LA QUALITÀ
Gli obiettivi per la qualità, condivisi ed approvati nella loro definizione generale, nel Collegio
Docenti Unitario del 18/10/2010 rappresentano un miglioramento rispetto all’anno scolastico
2009/10. Ne consegue che essi sono stati ridefiniti tenendo conto dei risultati degli
apprendimenti/insegnamenti dello scorso anno scolastico e di quelli degli aa.ss. precedenti. Tutte le
parole e le frasi riportate in rosso rappresentano i miglioramenti rispetto al precedente anno
scolastico.
Gli obiettivi per la qualità riguardano le seguenti componenti:
A. COMPONENTE ALUNNI
BISOGNO N°1 ( NON PIU’ PRIORITARIO )
Nel decorso a.s. si era registrato un forte flusso immigratorio, soprattutto nel Comune di Saltara, e, in
subordine, in quello di Montemaggiore , che ha determinato iscrizioni di alunni provenienti da vari Paesi
europei ed extraeuropei, da altre scuole, specialmente dal Sud d’ Italia, anche ad anno scolastico iniziato,
con forti disagi per loro, per gli altri alunni e per i docenti a causa delle esperienze scolastiche
pregresse, quasi sempre poco positive, a volte della mancanza di libri di testo, degli strumenti di lavoro.
Il personale di segreteria “ Area alunni “ è stato costretto a modificare continuamente gli elenchi delle
classi.
NEL CORRENTE A.S. IL FENOMENO SEMBRA RIDURSI, ANCHE SE SI REGISTRANO
ANCORA ISCRIZIONI DI ALUNNI STRANIERI ,soprattutto nella scuola primaria.
OBIETTIVO A.S. 2009 / 10 - RICONFERMATO PER A.S. 2010 /11
Favorire nelle sezioni /classi il processo di integrazione degli alunni provenienti da altre scuole o
da altri Paesi promuovendo la conoscenza e l’accettazione reciproche nonché il loro sereno
inserimento nella nuova realtà scolastica.
STRATEGIE EDUCATIVO- DIDATTICHE
• Progetti accoglienza ed orientamento in ingresso;
• Continuità fra ordini e circolazione di comunicazione fra Scuole;
• Interventi tempestivi di recupero, se necessari;
• Coinvolgimento delle famiglie.
DOCUMENTI
P.O.F. unitario e di ordine;
Progetti accoglienza;
Piani di Studio Personalizzati (P.S.P.) dei docenti;
P.O.F. unitario 2010-11
35
Registri dei verbali dei Consigli di Classe;
Fascicoli personali.
CRITERI DI MISURABILITÀ
N° alunni provenienti da altri territori inseriti nelle classi ed integrati
SOGLIA DI ACCETTABILITA’
95% di alunni integrati
TEMPI
anno scolastico
RISORSE
umane: Dirigente, docenti, alunni
finanziarie: Fondo dell’Istituzione Scolastica, contributi Legge 440/97
RESPONSABILITÀ
Dirigente Scolastico
Docenti
Servizi sociali territoriali.
RISULTATI OTTENUTI ANNO SCOLASTICO 2009 /10
Rispetto al 100% di quanto dichiarato in termini di strategie, materiali e documenti, risorse,
responsabilità
PERCENTUALE DI ALUNNI INTEGRATI: 95%, come previsto
DIFFICOLTA’ RISCONTRATE:
- INSERIMENTI IN CORSO D’ANNO ( gennaio, marzo);
- FREQUENZA IRREGOLARE;
- MANCANZA DI STRUMENTI DI LAVORO da parte degli alunni;
- MOBILITA’ delle famiglie di questi allievi che non consente ai docenti di mettere in atto quanto
programmato
MIGLIORAMENTI PER L’A.S. 2010/11:
MIGLIORAMENTO DELLE METOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE
NELL’INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO LINGUA 2 E DEL PROGETTO
INTERCULTURALE di cui al POF Unitario e sulla base degli input forniti dal
corso di aggiornamento.
P.O.F. unitario 2010-11
36
PROGETTI interculturali nelle classi;
CORSI DI RECUPERO OBBLIGATORI
DA EFFETTUARSI NEL
PERIODO FEBBRAIO - APRILE
ATTENZIONE alla visione interculturale delle discipline, in modo particolare
della storia;
ATTIVITA’ DI SOSTEGNO LINGUISTICO NEL CURRICULO E
NELL’EXTRACURRICULO;
STIPULA di un PATTO FORMATIVO e di CORRESPONSABILITA’ CON
LE FAMIGLIE;
COINVOLGIMENTO DI ENTI TERRITORIALI;
CONTROLLO ASSENZE e MATERIALI CON EVENTUALI PRESTITI
degli stessi.
RISULTATI ATTESI:
•
nessun abbandono scolastico da parte di tali allievi;
•
80% di promozioni alle classi successive .
SOGLIA di ACCETTABILITA’ : 100% di quanto previsto;
BISOGNO N° 2
La percentuale di alunni con un comportamento non adeguato( 5 o 6 ) è risultata abbastanza alta,
soprattutto nella scuola secondaria.. Sono molti gli alunni, nei vari ordini, poco rispettosi delle regole .
OBIETTIVO per l’a.s 2009 /10 RICONFERMATO PER L’A.S. 2010 / 11
Migliorare il comportamento degli alunni favorendo il rispetto delle regole, degli altri e
dell’ambiente, l’accettazione reale e non formale del patto di corresponsabilità e del contratto
scuola-famiglia.
RIDUZIONE DEI COMPORTAMENTI VALUTATI CON I VOTI 5 o 6 ( S.S. ); con 7 /8 (
S. P. );
INCREMENTO DELLA PERCENTUALE DI ALUNNI CON UN COMPORTAMENTO
VALUTATO 9/10, sia nella Scuola Primaria, sia nella Secondaria:
STRATEGIE EDUCATIVO -DIDATTICHE
•
•
•
•
•
P.O.F. unitario 2010-11
Coinvolgimento degli alunni nell’analisi dei regolamenti d’Istituto;
Statuto degli studenti e delle studentesse con regolamento, sanzioni disciplinari, carta
dei diritti, PATTO DI CORRESPONSABILITA’ con genitori ed ALUNNI ( SS. SS );
Progetti di Educazione alla Legalità;
Promozione di attività autogestite;
Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi.
37
DOCUMENTI
• P.O.F.;
• Programmazioni educativo- didattiche delle équipes pedagogiche;
• Schede di valutazione;
• Registri dei docenti.
CRITERI DI MISURABILITA’ e SOGLIA di ACCETTAZIONE
0% di 5 nelle schede di valutazione relativamente agli obiettivi del comportamento;
0% di decreti di sospensione dalle lezioni.
+ 4% di 9 / 10 nel comportamento
TEMPI
Anno scolastico
RISORSE
Umane: dirigente, docenti, collaboratori scolastici, famiglie, servizi sociali;
Finanziarie: Fondo d’Istituto; L. 440
RESPONSABILITA’
Dirigente e docenti
RISULTATI OTTENUTI NELL’A. S. 2009/ 10
RIDUZIONE DELLE PERCENTUALI DI 5/6 nella SCHEDA del II quadrimestre, rispetto al I:
( allievi di S.S)
DECRETI DI SOSPENSIONE: n° 4 nella SS;
DIFFICOLTA’ INCONTRATE:
RAPPORTO CON LE FAMIGLIE MOLTO PROTETTIVE:
RAPPORTO CON FAMIGLIE POCO PARTECIPATIVE;
COMPORTAMENTI INADEGUATI SIN DALLA Scuola dell’ Infanzia da parte di
alcuni allievi;
DIFFORMITA’ DI COMPORTAMENTI SCUOLA- FAMIGLIA ;
SOTTOSCRIZIONE SOLO FORMALE DEL CONTRATTO FORMATIVO ScUOLAFAMIGLIA e del PATTO di CORRESPONSABILITA’
DIFFICOLTA’ NEL FAR INTERIORIZZARE agli alunni COMPORTAMENTI
ADEGUATI e far sì che siano adottati anche in ambienti non scolastici.
MIGLIORAMENTI PER L’A.S. 2010 /11:
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ CON I SINGOLI GENITORI e
CON GLI ALUNNI ( S.S ) IN CAMPO EDUCATIVO;
PROGETTO “ SPORTELLO D’ASCOLTO” RIVOLTO AI
GENITORI E DOCENTI DI TUTTI GLI ORDINI SCOLASTICI;
PROGETTO “SPORTELLO D’ASCOLTO” RIVOLTO A TUTTI
GLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA
APPRENDIMENTO COOPERATIVO in tutti gli ordini scolastici;
PROGETTI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE ED ALLA
LEGALITA’.
P.O.F. unitario 2010-11
38
DEFINIZIONE DI STRUMENTI INFORMATICI CHE CI
CONSENTANO DI DEFINIRE E CONFRONTARE LE
PERCENTUALI IN TEMPI BREVI ( funzioni strumentali )
RISULTATI ATTESI:
- 0 % di cinque in condotta;
- 0% di decreti di sospensione;
- + 4% di 9/ 10 in condotta
- 2% di alunni esclusi dalle visite di istruzione per il comportamento nella scuola
secondaria di I°;
- riduzione del numero delle comunicazioni alle famiglie per il comportamento;
- riduzione del numero di note nel registro di classe.
SOGLIA DI ACCETTABILITA’:
95% di quanto previsto
BISOGNO N° 3: PRIORITARIO
Nella società attuale , italiana e locale, si assiste ad una graduale perdita di valori, frutto anche di un
eccesso di AVERE ed una carenza dell’ESSERE. I mass-media, in particolare modo la televisione,
esaltano comportamenti, stili di vita, modelli a volte diseducativi. Occorre che ci si riappropri del senso
di appartenenza al proprio Paese, senza per questo emarginare coloro che provengono da altri luoghi,
ricercare le proprie radici, ma allargare lo sguardo al Mondo e, soprattutto, riappropriarsi di valori sani,
quali quelli dell’amicizia, della cooperazione pacifica, del rispetto dell’altro, dell’ambiente e, in modo
particolare, della LEGALITA’
OBIETTIVO per l’a.s. 2009 / 10 RICONFERMATO per l’a.s. 2010 /11
Promuovere l’esercizio alla CITTADINANZA ATTIVA ed all’EDUCAZIONE ALLA
LEGALITA’ favorendo la partecipazione degli allievi anche ad attività di cooperazione e di
solidarietà e renderli sensibili alle problematiche socio-economico-ambientali attuali., sia locali, sia
europee e mondiali, in continuità fra ordini.
STRATEGIE EDUCATIVO-DIDATTICHE
•
•
•
•
Adozione delle strategie del cooperative learning;
Promuovere attività di cooperazione e di solidarietà;
Consiglio Comunale delle ragazze e dei ragazzi ;
Lavori di ricerca, dibattiti, tavole rotonde su problematiche attuali.
CRITERI DI MISURABILITA’
•
N° progetti di educazione alla cittadinanza, legalità, intercultura previsti nei P.O.F. e nelle
programmazioni;
P.O.F. unitario 2010-11
39
SOGLIA DI ACCETTABILITA’ DELL’OBIETTIVO
•
•
Almeno un progetto di educazione alla cittadinanza nelle programmazioni dei docenti;
Almeno una iniziativa di cooperazione e di solidarietà.
DOCUMENTI
P.O.F e programmazioni
Relazioni finali
TEMPI
Anno scolastico
RISORSE
Umane: docenti,gruppi di volontariato, esperti;
Finanziarie: fondo d’istituto e legge 440.
RESPONSABILI
Docenti e dirigente
RISULTATI OTTENUTI nell’a.s. 2009 /10:
Rispetto al 100% della soglia di accettabilità prevista.
DIFFICOLTA’ INCONTRATE
Messa in atto di comportamenti stabili nel tempo in relazione a quanto affrontato
teoricamente.
MIGLIORAMENTI PER l’A.S. 2010 / 11
PROGETTI ATTIVI DI COOPERAZIONE e di SOLIDARIETA’;
PROGETTI in collaborazione con ENTI;
PARTECIPAZIONE A CONCORSI ED A MANIFESTAZIONI;
PROGETTI DI RICERCA STORICA LOCALE;
PROGETTO “SPORTELLO D’ASCOLTO” RIVOLTO A TUTTI GLI ALUNNI
DELLA SCUOLA SECONDARIA
PROGETTI AMBIENTALI e di CITTADINANZA ATTIVA
SOGLIA: viene confermata quella dell’a.s. 2009 /010
BISOGNO N°4
NON TUTTI GLI ALUNNI VENGONO AMMESSI ALLA CLASSE SUCCESSIVA SENZA DEBITI.
IL VOTO NON HA , DI FATTO, POTENZIATO LA MOTIVAZIONE E L’IMPEGNO DEGLI
ALUNNI CARENTI, NE’ MODIFICATO L’ATTEGGIAMENTO DI ALCUNE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DELLA SCUOLA.
LA SCUOLA , NEL TERRITORIO, NON E’ ANCORA “CENTRALE”, almeno per alcune famiglie,
per le forze produttive, mentre le nuove Amministrazioni Comunali iniziano ad occuparsi in modo
significativo di politica scolastica e non solo delle emergenze, manifestando in tal senso una crescita
culturale ed un piano strategico SINERGICO ( fra Comuni, con gli OO. CC. scolastici )
P.O.F. unitario 2010-11
40
OBIETTIVO PER l’a.s. 2010/ 11
Aumentare la percentuale degli alunni che, al termine dell’a.s., raggiungono il “SEI PIENO” come
soglia di accettabilità, in tutte le delle discipline,in modo particolare nella lingua italiana, nelle
lingue ed in matematica e, al termine di OGNI ciclo, raggiungono almeno le competenze
elementari.
AUMENTARE IL NUMERO DI ALUNNI PROMOSSI CON LA MEDIA DEL NOVE
E DEL DIECI , sia nella Scuola Primaria, che Secondaria;
MIGLIORARE I RISULTATI DELLE PROVE INVALSI NELLE CLASSI II, V di
Scuola Primaria e nella Cl. III di Scuola Secondaria rispetto all’a.s. 2009/10.
STRATEGIE EDUCATIVO- DIDATTICHE
• Stili di insegnamento adeguati rispetto a quelli di apprendimento degli allievi
• Interventi individualizzati;
• Lavori di gruppo per gruppi omogenei di livello;
• Corsi di recupero, anche in orario extrascolastico;
• Interventi da parte dei servizi sociali e contratto formativo Scuola –Famiglia.
CRITERI DI MISURABILITA’
Dati degli scrutini;
Dati degli esami;
Dati prove strutturate d’uscita e , nella SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA, delle
PROVE INVALSI. ( ELABORARE un PROGRAMMA PER UN LORO CONFRONTO )
•
•
•
SOGLIA DI ACCETTABILITA’
• percentuale dei trattenuti non superiore al 2% ;
• Diminuire la percentuale degli ammessi alla classe successiva con debiti del 3%;
• Diminuire la percentuale dei 6 o dei 5 in italiano, in lingua ed in matematica del 2%.
• Aumentare del 4% la percentuale dei 9/10.
DOCUMENTI
•
•
•
Schede di valutazione;
Prove di uscita;
Comunicazioni alle famiglie sui debiti formativi.
TEMPI
Anno scolastico
RISORSE
Umane: docenti, educatori, famiglie
Finanziarie: fondo dell’istituzione e legge 440; altri contributi per allievi extracomunitari.
RESPONSABILI
Dirigente, docenti e famiglie
RISULTATI OTTENUTI NELL’A. S. 2009 / 10
-RISPETTO AL 100% della Soglia di ACCETTABILITA’ programmata.
P.O.F. unitario 2010-11
41
DIFFICOLTA’ INCONTRATE:
FARE ACQUISIRE COMPETENZE DISCIPLINARI STABILI;
FARE ACQUISIRE AGLI ALUNNI L’ABILITA’ DI TRASFERIRE CONOSCENZE
ED ABILITA’ DA UN AMBITO AD UN ALTRO;
FARE ACQUISIRE UN EFFICACE E STABILE METODO DI STUDIO.
MIGLIORAMENTI PREVISTI PER l’ a.s. 2010 / 11
UTILIZZO DI NUOVE METODOLOGIE, soprattutto in ITALIANO,
LINGUE, MATEMATICA con insegnamenti in situazione, con l’utilizzo di
strumenti di sintesi ( modeling e planning ); privilegiando la riflessione rispetto
alle tecniche riservata ai primi anni di SCUOLA Primaria.
POTENZIAMENTO DI STRUMENTI MULTIMEDIALI (LIM)
Quaderno delle ABILITA’ ( S.P. ) e degli strumenti (S.S. )
ATTIVITA’ DIDATTICHE sui CONNETTIVI LOGICI SIN DALLA SCUOLA
DELL’INFANZIA;
TRASVERSALITA’ FRA DISCIPLINE ( es. analisi linguistica dei testi dei
problemi ).
COOPERATIVE LEARNING
SOGLIA: 95% di allievi che al termine di ogni ciclo raggiunge le competenze previste almeno a
livello elementare.
BISOGNO N°5
Nell’a.s. 2009 / 10 si desiderava migliorare i risultati delle PROVE INVALSI. e le valutazioni
terminali disciplinari.
OBIETTIVO
Potenziare la percentuale di alunni licenziati e promossi con 9 e 10 e migliorare la
percentuale dei risultati delle PROVE INVALSI.
STRATEGIE EDUCATIVO- DIDATTICHE
•
•
•
Attività di potenziamento;
Progetti e laboratori di approfondimento culturale;
Attività quali cineforum, teatro,visite didattiche a mostre, città d’arte, lettura di
giornali, libri….
•
CRITERI DI MISURABILITA’
• percentuale di alunni licenziati e promossi con 10 e 9
SOGLIA DI ACCETTABILITA’
• incremento della percentuale dei promossi e licenziati con 9 e 10 del 2%
DOCUMENTI
•
•
schede di valutazione
diplomi
P.O.F. unitario 2010-11
42
•
dati degli scrutini
TEMPI
Anno scolastico
RISORSE
Umane: docenti,famiglie, esperti;
Finanziarie: fondo di istituto ; Legge 440
RESPONSABILITA’
Dirigente, docenti, famiglie
B. COMPONENTE DOCENTI
BISOGNO n°1- PRIORITARIO
E’ diffuso nella Scuola il fenomeno del turnover dei docenti determinato anche dal precariato
OBIETTIVO per l’A. S. 2009/10 RICONFERMATO PER L’AS. 2010 /11
•
•
Favorire l’integrazione dei nuovi docenti nella scuola potenziando il loro
benessere ed il senso dell’appartenenza all’Istituto.
Favorire il benessere di tutti i docenti, anche in situazioni rese difficili da
“tagli”negli organici, dall’aumentato numero di alunni nelle sezioni / classi,
dalle richieste di un’utenza non sempre consapevole delle problematiche
scolastiche, presidiando l’etica, la professionalità e la motivazione per il proprio
lavoro.
STRATEGIE
•
•
•
•
Favorire la collegialità e la collaborazione tra colleghi; un buon clima relazionale,
evitando o riducendo conflitti, confronti, rivendicazioni, personalismi
Potenziare il lavoro d’équipe
Favorire la trasparenza e la circolazione di idee, di materiali, strumenti ,
valorizzando l’archivio didattico, anche informatico, il sito della scuola ;
Favorire la socializzazione delle competenze altre.
CRITERI DI MISURABILITA’
N° incontri di équipe
N° comitati e gruppi di lavoro
N° circolari relative all’organizzazione
SOGLIA DI ACCETTABILITA’
• Soddisfazione espressa dall’80% dei docenti al termine dell’anno scolastico
TEMPI
Anno scolastico
DOCUMENTI
P.O.F. unitario 2010-11
43
Dati relativi ai questionari docenti
Circolari
Verbali dei gruppi
RISORSE
Umane: dirigente, altri docenti
Finanziarie: fondo d’istituto
RESPONSABILITA’
Dirigente
BISOGNO N°2
Le continue riforme della scuola dal 2000 ad oggi, nonché la particolare difficile situazione
di molti alunni in campo socio-affettivo-relazionale ed in quello cognitivo, rendono
indispensabile un continuo processo di formazione dei docenti, la conoscenza di nuove
strategie didattiche, attività di ricerca-azione.
OBIETTIVO per l’A.S. 2009 /10 RICONFERMATO nell’A.S. 2010 /11
-Sviluppo delle competenze professionali, sia attraverso attività di ricerca-azione, sia
tramite un continuo processo di formazione, valorizzando nel contempo il lavoro
d’équipe;
-socializzazione di competenze diverse rispetto a quelle prettamente disciplinari.
STRATEGIE
•
•
promuovere corsi di aggiornamento e di autoaggiornamento
promuovere sperimentazioni didattiche, anche in collaborazione con l’ASAS ( ex IRRE )
el’Università.
CRITERI DI MISURABILITA’
n° corsi di aggiornamento e di auto-aggiornamento attivati
n° sperimentazioni attivate
SOGLIA DI ACCETTABILITA’
o almeno un corso di aggiornamento per ordine;
o almeno una sperimentazione o un progetto significativo , interdisciplinare o in continuità ,
per ordine
DOCUMENTI
P.O.F. unitario e di ordine;
P.O.F. unitario 2010-11
P.S.P. disciplinari e progetti di Laboratori Opzionali;
44
progetti di aggiornamento/formazione;
manuale organizzativo;
affidamento di incarichi per membri di Comitati;
curriculum vitae dei nuovi docenti.
TEMPI
anno scolastico.
RISORSE
umane: esperti esterni;utenti interni con specifiche professionalità o con motivazione
verso il compito.
finanziarie: Fondo dell’Istituzione Scolastica;
finanziamenti per aggiornamento.
RESPONSABILITÀ
Dirigente Scolastico;
Collaboratori del Dirigente.
C. COMPONENTE A.T.A.
BISOGNO
Nella scuola c’è il fenomeno del tournover anche del personale ATA, soprattutto degli AA.AA a
causa di pensionamenti e del precariato e si pone il problema del loro inserimento e della conoscenza
delle procedure relative alle varie attività
OBIETTIVI per l’A.S. 2009 / 10 RICONFERMATO NELL’A.S. 2010 /11
• Sviluppo delle competenze individuali professionali e di quelle
relazionali;
•
Sviluppo delle competenze informatiche
STRATEGIE
Diffusione di procedure
Socializzazione di competenze con coppie di aiuto
DOCUMENTI
P.O.F. unitario;
manuale organizzativo Personale A.T.A.
progetti di aggiornamento/formazione
CRITERI DI MISURABILITA’
P.O.F. unitario 2010-11
45
o corsi di aggiornamento attivati
o disposizioni date relativamente alle procedure di lavoro
-
SOGLIA DI ACCETTABILITA’
almeno un corso di aggiornamento attivato;
soddisfazione utenza nei confronti del servizio :80%
TEMPI
anno scolastico.
RISORSE
umane: esperti esterni;
finanziarie: finanziamenti per l’aggiornamento/formazione;
strumentali: computer per l’eventuale formazione on-line.
RESPONSABILITÀ
Dirigente Scolastico;
D.S.G.A.
D. COMPONENTE GENITORI
BISOGNO
In un territorio con le problematiche già descritte, si pone il problema dell’inclusione dei nuovi nuclei
familiari, la loro presa di coscienza del servizio offerto, di vincoli e risorse.
OBIETTIVO PER L’A.S. 2009/ 10 RICONFERMATO PER l’a.s. 2010 /11
- Ulteriore e più incisivo coinvolgimento dei genitori nelle attività del P.O.F., sia in fase
progettuale, sia nella realizzazione di alcuni progetti specifici;
-
potenziamento del grado di soddisfazione del servizio offerto dall’Istituto Comprensivo.
-
POTENZIAMENTO DELLA COMUNICAZIONE ON- LINE CON I GENITORI
DISPONIBILI A RENDERE NOTA ALLA SCUOLA IL LORO INDIRIZZO DI POSTA
ELETTRONICA
STRATEGIE
-Coinvolgimento dei genitori nell’elaborazione del POF
- Illustrazione del POF e delle programmazioni
- Coinvolgimento dei genitori in attività, in comitati, negli Organi Collegiali;
- Comunicazione on-line con i genitori ed area riservata nel nostro sito.
- Coinvolgimento dell’ Associzione dei genitori dell’ Istituto ( AGIL)
P.O.F. unitario 2010-11
46
DOCUMENTI
registri verbali incontri di plesso.
CRITERI DI MISURABILITÀ
incontri con i genitori rappresentanti nel momento della progettazione/verifica del
P.O.F.;
genitori coinvolti in progetti anche di formazione;
questionari di soddisfazione.
SOGLIA DI ACCETTAZIONE
-
80% di genitori soddisfatti del servizio offerto;
-
almeno due incontri con i genitori, uno per la progettazione ed uno per la verifica.
TEMPI
anno scolastico.
RISORSE
utenti esterni
RESPONSABILITA’
Dirigente Scolastico;
Responsabili di Plesso;
Funzioni strumentali.
DIFFICOLTA’ INCONTRATE:
SCARSO COINVOLGIMENTO DEI GENITORI nelle ATTIVITA’ soprattutto nelle scuole
primarie e secondarie;
PARTECIPAZIONE DI POCHI GENITORI AD ASSEMBLEE ED INCONTRI
MIGLIORAMENTI PER L’A. S. 2010 / 11
MIGLIORAMENTO della GIORNATA DELLE FAMIGLIE a
SCUOLA:
- partecipazione diretta di alcuni genitori con progettazioni di
classe o di plesso;
COSTITUZIONE DEL COMITATO GENITORI
( ASSOCIAZIONE AGIL )
VALORIZZAZIONE DEI
CONSIGLIO DI ISTITUTO
P.O.F. unitario 2010-11
GENITORI
MEMBRI
DEL
47
E. SCUOLA
BISOGNO
L’Istituto ha un sistema documentale molto ricco. Si può correre il rischio, tuttavia, che al dichiarato non
corrisponda l’agito con adesioni puramente formali da parte del personale, soprattutto di quello di nuova
nomina.
OBIETTIVO per l’a.s. 2009 /10 RICONFERMATO PER L’A.S. 2010/11
•
•
Rispetto delle progettazioni, dei criteri definiti dal Consiglio di Istituto, delle
direttive del dirigente al fine di evitare CONDIVISIONI da parte del personale
solo FORMALI.
Potenziamento delle responsabilità individuali del personale, evitando deleghe.
STRATEGIE
-definizione chiara di criteri e procedure per la progettazione;
- progettazioni in équipe
- comunicazione on –line, non solo con i plessi, ma anche con i docenti ( indirizzi personali
di posta elettronica )
CRITERI DI MISURABILITA’ E SOGLIA DI ACCETTAZIONE
- Rispondenza fra quanto programmato e quanto realizzato: 95%
- Rispetto dei progetti e dei loro esiti: 90%
DOCUMENTI
POF,progetti, programmazioni, relazioni finali
TEMPI
Anno scolastico
RISORSE
Umane: dirigente ,altro personale, eventuali esperti
Finanziarie: fondo d’istituto e Legge 440
RESPONSABILITA’
Dirigente
BISOGNO
La scuola deve conoscere il grado di soddisfazione degli Stakeolder e tenere sotto controllo i risultati
dell’insegnamento per progettare il miglioramento continuo
OBIETTIVO per l’a.s. 2009 / 10 RICONFERMATO PER L’a.s. 2010 /11
Miglioramento degli strumenti di MONITORAGGIO dei SERVIZI e degli
APPRENDIMENTI
DOCUMENTI
P.O.F. unitario 2010-11
48
P.O.F. unitario;
Manuale del Monitoraggio;
MISURABILITÀ:
percentuale di soddisfazione dell’utenza;
percentuale di alunni che acquisiscono le abilità essenziali;
risultati prove INVALSI (se presenti);
CRITERI DI ACCETTABILITA’.
80% , intesa come soglia soddisfacente
TEMPI:
anno scolastico.
RISORSE
umane (funzioni strumentali, …)
finanziarie (finanziamenti del M.P.I)
RESPONSABILITÀ
Dirigente Scolastico
D.S.G.A.
F. ENTI TERRITORIALI
BISOGNO
La scuola deve mantener costanti rapporti con il territorio e con gli Enti territoriali, in primis con
gli Enti Locali, e favorire la conoscenza da parte degli alunni del territorio, della sua storia, delle
sue potenzialità
OBIETTIVO PER l’a.s. 2009 / 10 RICONFERMATO PER L’A.S. 2010/ 11
Miglioramento dei rapporti con il territorio, sia in termini di conoscenza (ricerche
storico-sociali), sia in termini di valorizzazione di alcune aree (progetti di
miglioramento), sia anche in termini di politica scolastica .
DOCUMENTI:
P.O.F. Unitario e di Ordine
Progetti
CRITERI DI MISURABILITÀ
numero dei progetti riferiti al territorio (ricerche storiche o valorizzazione del
territorio);
collaborazioni con Enti ed Associazioni del territorio (Convenzioni, Accordi di
programma, …)
P.O.F. unitario 2010-11
49
SOGLIA DI ACCETTAZIONE
Almeno un progetto sul territorio per classe
Mantenimento degli accordi ed incremento dell’1%
TEMPI
anno scolastico.
RISORSE
umane: esperti, docenti;
finanziarie: Fondo dell’Istituzione Scolastica, contributi legge 440/97.
RESPONSABILITÀ
Dirigente Scolastico;
docenti.
MIGLIORAMENTI PER l’A.S. 2010 /11
PARTECIPAZIONE A CONCORSI e
MANIFESTAZIONI LOCALI promosse da Enti o
Associazioni;
RICERCHE STORICHE ;
COLLABORAZIONE CON IL LOCALE MUSEO
del BALI’e con il MUSEO DEL FIUME;
MINI-GUIDE ESPERTE IN STORIA LOCALE
P.O.F. unitario 2010-11
50
P.O.F. unitario 2010-11
51
Il Piano dell’Offerta Formativa così come la Carta dei Servizi della scuola
hanno come fonte di ispirazione fondamentale la Costituzione italiana e le
Carte dei Diritti dell’uomo e del fanciullo. La scuola organizza il servizio in
riferimento ai seguenti principi :
UGUAGLIANZA
La scuola si impegna a perseguire il diritto allo studio nel rispetto
e nella valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali di ciascun bambino/ragazzo.
Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio sarà compiuta per motivi riguardanti
sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche.
Favorire l’accettazione di tutti senza distinzioni di ruoli.
Favorire un pari trattamento senza distinzione di cultura, opinioni,razza ed età.
Favorire le condizioni affinché tutti ricevano una formazione educativa e cognitiva almeno essenziale,
indipendentemente dalla situazione di partenza, dalle condizioni socio-culturali, familiari.
IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ
I soggetti che operano a vario titolo nella scuola agiscono secondo criteri di obiettività e di equità.
La scuola, nell'ambito delle proprie competenze, si impegna ad assicurare
la regolarità e la continuità del servizio delle attività educative.
Garantire un servizio scolastico regolare.
Promuovere lo sviluppo della motivazione al lavoro scolastico.
Prevenire il disagio, gli abbandoni e la mortalità scolastica.
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
La scuola si impegna a favorire l'accoglienza degli alunni,
il loro inserimento e la loro integrazione.
Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative
agli alunni disabili e a quelli stranieri.
Promuovere la conoscenza, l’accoglienza e la partecipazione per favorire il raggiungimento del senso
di appartenenza.
Promuovere la collaborazione fra le varie componenti.
PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, EFFICACIA E TRASPARENZA
La scuola, anche per favorire la più ampia realizzazione dei contenuti del presente documento,
promuove la partecipazione e la collaborazione di tutte le componenti.
Essa, nel determinare le scelte organizzative
(ad es.: orario delle attività, orario dei servizi amministrativi ...),
si ispira ai criteri di efficienza, efficacia e flessibilità;
ricerca la semplificazione delle procedure,
garantisce un'adeguata informazione su tutte le attività promosse.
P.O.F. unitario 2010-11
52
Promuovere la sensibilizzazione dell’utenza al valore della scuola come agenzia formativa, educativa
e culturale.
Favorire il coinvolgimento e il contributo di tutte le componenti.
Garantire la conoscenza del Piano dell’Offerta Formativa e dei risultati ottenuti.
Garantire la conoscenza dei risultati di verifiche e valutazioni.
Garantire l’utilizzo di un linguaggio chiaro e non eccessivamente specialistico.
Garantire il rispetto dei tempi stabiliti nella Carta dei Servizi.
Promuovere l’arricchimento delle competenze professionali individuali.
Favorire l’utilizzo ottimale delle risorse umane e materiali.
LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL
PERSONALE
I docenti svolgono la loro funzione nell'ambito della libertà di insegnamento
e dell’autonomia professionale loro riconosciuta dalla norma.
L’esercizio di tale libertà ed autonomia è finalizzato alla formazione della personalità degli alunni.
Gli insegnanti, per dare intenzionalità alla propria azione
e adeguare le Indicazioni nazionali alle esigenze educative degli alunni,
procedono, individualmente e collegialmente, alla elaborazione dei Piani di Studio Personalizzati.
Il personale scolastico si impegna a migliorare la propria professionalità attraverso la partecipazione
ad attività di formazione e di aggiornamento deliberate dai competenti organi collegiali.
Favorire la creatività e la possibilità di scegliere percorsi educativi e didattici rispondenti agli stili
cogniti di ciascun alunno.
Favorire la realizzazione di mini-sperimentazioni didattiche nella classe e nell’istituto, al fine di
arricchire l’offerta formativa.
COERENZA FRA DICHIARATO ED AGITO
Favorire la condivisione sostanziale, non formale, del Piano dell’Offerta formativa e
promuoverne l’attuazione.
Favorire la conoscenza del P.O.F. tramite le sedute apposite del collegio docenti e la sua esposizione
nelle sale docenti
Favorire il lavoro d’équipe, sia per la programmazione, sia per la verifica dei risultati.
P.O.F. unitario 2010-11
53
P.O.F. unitario 2010-11
54
COMPETENZE PER LA VITA
Il profilo educativo, culturale e professionale che segue rappresenta ciò che un ragazzo di quattordici
anni dovrebbe sapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è giusto attendersi da lui. Il traguardo
può ritenersi raggiunto se, le conoscenze disciplinari ed interdisciplinari (il sapere) e le abilità
operative(il fare)apprese ed esercitate nel sistema formale (la scuola), non formale (le altre istituzioni
formative) e informale (la vita sociale nel suo complesso), sono diventate competenze personali di
ciascuno.
Un ragazzo è competente quando utilizza conoscenze e abilità per:
IDENTITA’
ESPRIMERE IL PERSONALE MODO DI ESSERE E MANIFESTARLO
SENZA TIMORI, “MASCHERE” O IMITAZIONI DI COMPORTAMENTI
PROPOSTI DA “ALTRI”.
AUTONOMIA
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE;
ESSERE SUFFICIENTEMENTE AUTONOMO NEI GIUDIZI E NEI
COMPORTAMENTI
SAPENDO
ESPRIMERE
ALCUNE
OPINIONI
PERSONALI E CHIEDENDO AIUTO, SE NECESSARIO.
ESSERE DISPOSTI A RIVEDERE LA PROPRIA
ORIENTAMENTO
SAPER FARE SCELTE PERSONALI PER LA PROPRIA VITA SENZA
MOLTI CONDIZIONAMENTI; SAPER ELABORARE UN PROGETTO DI
VITA COERENTE CON INTERESSI ED ATTITUDINI;
SAPER COGLIERE LA PROPRIA “ VOCAZIONE “.
CITTADINANZA ATTIVA
RISPETTARE SE STESSO E GLI ALTRI, ANCHE I DIVERSI, E L’AMBIENTE;
INTERAGIRE CON L’AMBIENTE E INFLUENZARLO POSITIVAMENTE.
ESSERE TOLLERANTE, SOLIDALE CON GLI ALTRI, A SCUOLA E
NELL’AMBIENTE SOCIALE.
CONOSCERE E RISPETTARE LE REGOLE DELLA CONVIVENZA CIVILE
STRUMENTI CULTURALI
ACQUISIRE UN ADEGUATO METODO DI STUDIO CHE CONSENTA DI
AUTOAPPRENDERE.
ACQUISIRE UNA SUFFICIENTE “CULTURA” DI BASE, LA CONOSCENZA
DEI PIÙ IMPORTANTI MASS MEDIA E DEI LINGUAGGI VERBALI E NON
VERBALI.
COMPRENDERE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE, VALUTANDONE
L’ATTENDIBILITÀ E L’UTILITÀ, DISTINGUENDO FATTI ED OPINIONI
ACQUISIRE UNA SUFFICIENTE CAPACITA’ DI PROBLEMATIZZARE E DI
ADATTARSI ALLE SITUAZIONI, ANCHE NUOVE E DI RISOLVERE I
PROBLEMI CHE SI INCONTRANO.
SVILUPPARE
ED AFFINARE IL
SENSO ESTETICO, SAPENDO
APPREZZARE DIVERSE FORME D’ARTE, A PARTIRE DA QUELLE DEL
TERRITORIO.
P.O.F. unitario 2010-11
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OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
Non esiste momento dell’età evolutiva, né ordine scolastico che non siano importanti…Si tratta di
stimolare al massimo livello possibile, e in tutte le dimensioni della personalità, le capacità di ciascuno
affinché diventino competenze…Tuttavia se un ragazzo (un bambino, un fanciullo, un preadolescente)
non ha potuto….godere di queste opportunità, potrà sempre recuperare le capacità sottovalutate nelle età
e nelle scuole precedenti…Il processo educativo individuale, infatti, ha inizio con la vita e cessa con essa,
in una inarrestata dinamica di conquiste e di eventuali involuzioni…Alla luce di queste consapevolezze
pedagogiche, esplicitiamo di seguito ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere
l’uomo e il cittadino che è lecito attendersi da lui in questo momento della sua crescita globale.
L'Istituto Comprensivo "G. Leopardi " di Saltara promuove la formazione dell'uomo e del cittadino nel
rispetto dell’alunno e delle diversità etnico- culturali, sociali sia nella Scuola dell'Infanzia che nella
Scuola Primaria e Secondaria.
Le finalità formative/educative che l'Istituto persegue sono riconducibili alle seguenti categorie declinate
in maniera specifica per ogni ordine di scuola:
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FINALITÀ DEL PROCESSO EDUCATIVO
CATEGORIE
P.O.F. unitario 2010-11
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
DI 1°GRADO
Favorire la conoscenza di sé
e degli altri sperimentando
ruoli diversi e diverse forme
di identità.
Favorire la presa di
coscienza dell’identità
personale, sociale e
culturale.
Favorire la presa di
coscienza di sé, nel
gruppo di appartenenza,
nella società e nella
collettività globale.
Promuovere la capacità di
orientarsi nello spazio e
gestire e governare il
proprio corpo.
Promuovere la
capacità di
autocontrollo, di
iniziativa e di
esprimere giudizi
personali.
Favorire la conquista
dell’autonomia
comportamentale e di
giudizio.
Favorire la capacità di
compiere scelte autonome in
contesti relazionali
differenti.
Favorire la capacità di
operare scelte
consapevoli.
Promuovere la capacità
di elaborare un
personale progetto di
vita tenendo conto di
interessi e attitudini.
Favorire il rispetto delle
regole, dell’altro, dei suoi
bisogni, dei suoi punti di
vista e della natura.
Favorire la
costruzione del senso
di legalità e lo sviluppo
di un’etica della
responsabilità e della
cooperazione.
Consolidare il senso di
legalità e lo sviluppo di
un’etica della
corresponsabilità anche
attraverso
esperienze/attività di
solidarietà e
cooperazione.
Favorire lo sviluppo di
capacità cognitive tali da
avvicinare il bambino alla
complessità della realtà
attraverso l’osservazione,
l’esplorazione e l’esercizio al
confronto.
Promuovere abilità di
studio, di
documentazione e
ricerca, di
esplorazione, di
progettazione, di
riflessione cogliendo e
utilizzando le valenze
sinergiche dei
linguaggi.
Promuovere la
consapevolezza del
proprio modo di
apprendere al fine
di”imparare ad
imparare”.
Saper cogliere e risolvere
problemi cercando
soluzioni originali
attraverso un pensiero
divergente e creativo.
57
…che possono essere sviluppate attraverso:
CATEGORIE
METODI E STRATEGIE
•
•
•
•
•
•
•
PROMOZIONE DELL’AUTOSTIMA COME
STRATEGIA
ESPERIENZE DIRETTE CON ASSUNZIONE DI
RUOLI E RESPONSABILITA’
•
•
•
PROBLEM SOLVING
METODOLOGIA DELLA RICERCA
BRAIN STORMING
•
CONOSCENZA DEI DIRITTI E DOVERI
NELL’AMBITO DELLA CONVIVENZA
APPROCCIO ALL’APPRENDIMENTO
COOPERATIVO
ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’
INDIVIDUALE E DI GRUPPO ALL’INTERNO DI
ATTIVITA’ CON ASSEGNAZIONE DI COMPITI,
RUOLI, RESPONSABILITA’.
ATTIVITA’ DI LABORATORIO
PROBLEM SOLVING
OSSERVAZIONE DAL VERO
SPERIMENTAZIONE
PROCEDURA DELLA PROGETTAZIONE
RICERCA DELLA DOCUMENTAZIONE
METACOGNIZIONE
SUPERAMENTO DELLA SETTORIALITA’
NELL’INSEGNAMENTO FAVORENDO LA
TRASVERSALITA’ E LA CONTINUITA’
SOPRATTUTTO DEI LINGUAGGI.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
P.O.F. unitario 2010-11
COMUNICAZIONE CIRCOLARE
SCAMBIO DI ESPERIENZE (RACCONTO)
VALORIZZAZIONE DELLE PROPRIE
ESPERIENZE
APPROCCIO AD UN APPRENDIMENTO
COOPERATIVO
SCAMBIO FRA CULTURA LOCALE E CULTURE
ALTRE E LORO INTEGRAZIONE.
58
La scuola predispone il Curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa.
Il curricolo si articola in campi di esperienza nella scuola dell’infanzia, in aree
disciplinari e discipline nella scuola del primo ciclo.
Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola
secondaria di primo grado vengono individuati traguardi di sviluppo della
competenza per ciascun campo di esperienza, area e discipline .
Tali traguardi rappresentano punti di riferimento posti al termine dei più
significativi snodi del percorso curricolare e sono visti in un ’ottica di
continuità del percorso formativo dai 3 ai 14 anni.
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SCUOLA DELL’INFANZIA
Nel corso del triennio della Scuola dell’Infanzia, l’Istituto attiverà strategie e
metodologie finalizzate al raggiungimento dei seguenti traguardi,in ambito
socio-relazionale:
Campo di esperienza: IL SÉ E L’ALTRO
-Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme1. Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e
dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.
2. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza.
3. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o è
male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti
degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento.
E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto.
4. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che
esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto.
Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio
punto di vista.
5. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo
costruttivo e creativo con gli altri bambini.
6. Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti,
sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.
P.O.F. unitario 2010-11
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Nel corso del triennio della Scuola dell’Infanzia, l’Istituto attiverà strategie e metodologie
finalizzate al raggiungimento dei seguenti traguardi,in ambito socio-relazionale:
Traguardi per lo sviluppo della
competenza
Obiettivi di apprendimento
Campo di esperienza: IL SÉ E L’ALTRO
-Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme1. Il bambino sviluppa il senso
dell’identità personale, è
consapevole delle proprie esigenze
e dei propri sentimenti, sa controllarli
ed esprimerli in modo adeguato.
2. Sa di avere una storia personale e
familiare, conosce le tradizioni della
famiglia, della comunità e sviluppa
un senso di appartenenza.
3. Pone domande sui temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su
ciò che è bene o è male, sulla
giustizia, e ha raggiunto una prima
consapevolezza dei propri diritti e
dei diritti degli altri, dei valori, delle
ragioni e dei doveri che determinano
il suo comportamento.
E’ consapevole delle differenze e sa
averne rispetto.
4. Riflette, si confronta, discute con gli
adulti e con gli altri bambini, si rende
conto che esistono punti di vista
diversi e sa tenerne conto.
Ascolta gli altri e dà spiegazioni del
proprio comportamento e del proprio
punto di vista.
5. Dialoga, discute e progetta
confrontando ipotesi e procedure,
gioca e lavora in modo costruttivo e
creativo con gli altri bambini.
P.O.F. unitario 2010-11
1.a. Acquisire fiducia nelle proprie
capacità.
2.a. Conoscere la propria storia e il
nucleo famigliare.
2.b. Acquisire il senso di appartenenza
alla famiglia, alla comunità, alla
scuola.
3.a. Conoscere e rispettare le diversità
di ordine culturale, etico, religioso.
3.b. Apprendere e rispettare le regole
principali necessarie alla
convivenza civile.
4.a. Collaborare con il gruppo di
appartenenza e con gli adulti di
riferimento, esprimendo le proprie
idee ed imparando ad ascoltare
anche quelle degli altri.
4.b. esprimere le proprie
idee ed imparare ad ascoltare
anche quelle degli altri.
5.a. Imparare a riflettere sull’esperienza
attraverso l’osservazione,
l’esplorazione e il confronto.
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SCUOLA PRIMARIA
Alla fine del quinquennio della Scuola PRIMARIA, l'alunno, in ambito
EDUCATIVO deve aver raggiunto i seguenti obiettivi:
OB. EDUCATIVI
STRATEGIE
Far autovalutare i comportamenti.
1.
Rispetto delle regole e delle norme comuni e/o Discutere norme e regole collettive.
condivise.
Favorire
rapporti
di
collaborazione
scuola/famiglia.
Favorire la lezione dialogica e guidata all’ascolto
2.
delle opinioni altrui.
Interventi pertinenti ed adeguati.
Valorizzare gli interventi individuali.
Stimolare gli interessi e rimuovere situazioni di
3.
Rimozione di atteggiamenti passivi nei confronti blocco psicologico.
delle discipline e delle attività in generale.
Migliorare l’autostima.
Intervenire in aiuto dell’alunno.
Attivare lezioni dialogiche.
4.
Valorizzare gli interventi.
Potenziamento dell’attenzione e della
Esplicitare unità di lavoro (obiettivi, tempi,
concentrazione.
strumenti, contenuti).
Controllare l’attenzione con domande.
Presentare contenuti interessanti e stimolanti.
5.
Manifestare i propri interessi ed essere motivati Favorire la partecipazione attiva dell’alunno.
ad apprendere.
Controllare sistematicamente i lavori assegnati.
6.
Rispettare le consegne e svolgere regolarmente i Utilizzare più metodi: lezioni frontali,
compiti.
dialogiche, lavori di gruppo, a coppie, ecc…
Facilitare la rielaborazione personale.
7.
Svolgere in modo accurato i compiti assegnati e Rinforzare i progressi.
ogni altro lavoro.
Incentivare l’autostima.
Fornire indicazioni precise e dettagliate sull’iter
8.
Migliorare l’ordine formale nei propri lavori.
del lavoro.
Fornire indicazioni scritte.
Insegnare l’uso di semplici strumenti.
9.
Avere sempre il materiale opportuno a Favorire lavori di gruppo ed assegnare compiti
disposizione.
precisi.
Controllare periodicamente il materiale.
10.
Avere cura e rispetto del materiale comune e di Assegnare compiti di responsabilità e controllo
quello individuale.
dei materiali comuni agli alunni.
Far rispettare tempi e fasi dei lavori assegnati.
11.
Rispettare le consegne ricevute ed incentivare Promuovere autovalutazione.
la produzione.
Favorire l’esplorazione e la valorizzazione degli
elementi storico-ambientale caratterizzanti il
12.
Prendere coscienza delle proprie radici culturali proprio territorio.
e sociali
Favorire la conoscenza, la consapevolezza e il
rispetto di culture diverse dalla propria.
Promuovere semplici forme di coinvolgimento
attivo nell’interazione con la propria realtà
socio-culturale.
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SCUOLA SECONDARIA
OBIETTIVI EDUCATIVI
STRATEGIE COMUNI
a. Divulgazione di norme e regole collettive e discussione
sulle stesse.
b. Autovalutazione dei comportamenti.
c. Rapporto di collaborazione con le famiglie.
a. Favorire la lezione dialogica e guidata all’ascolto delle
opinioni altrui.
b. Valorizzare gli interventi individuali.
c. Non dare risposte ad interventi non pertinenti.
d. Non dare risposte ad interventi non ordinati.
a. Attivare lezioni dialogiche
b. Controllare l’attenzione con domande.
c. Utilizzare brevi lezioni frontali ed attività operative
d. Esplicitare l’unità di lavoro (obiettivi, tempi, strumenti
contenuti).
a. Valorizzare gli interventi pertinenti e costruttivi.
b. Sollecitare gli interventi.
1. Rispetto delle regole e delle
norme comuni o condivise in
ogni situazione scolastica.
2. Interventi pertinenti, ordinati
ed adeguati alla situazione
3. Potenziare l’attenzione e la
concentrazione
4. Potenziare la partecipazione
5. Rispettare le consegne
svolgere
6. regolarmente i compiti.
e
a. Controllare sistematicamente i lavori assegnati
b. Dare consegne chiare e per iscritto.
c. Coinvolgere la famiglia.
a. Facilitare la rielaborazione con interventi di R/C/P.
7. Svolgere in modo accurato i
b. Rinforzare i progressi.
compiti
assegnati ed ogni
c. Valorizzare i progressi.
altro lavoro.
d. Differenziare le assegnazioni dei compiti.
a. Fornire indicazioni precise e dettagliate sull’iter di lavoro,
8. Migliorare l’ordine formale
anche per iscritto.
nei
b. Non accettare lavori disordinati.
9. propri lavori.
c. Favorire l’autovalutazione e l'autocorrezione.
10. Avere sempre il materiale
a. Controllare sistematicamente gli strumenti richiesti.
opportuno a disposizione.
b. Insegnare l’uso degli strumenti di lavoro.
a. Fornire indicazioni precise e dettagliate sull’iter e sui
11. Rispettare le consegne
tempi di lavoro.
ricevute.
b. Fare rispettare tempi e fasi dei lavori assegnati.
c. Gratificare per il lavoro svolto in maniera accurata.
a. Stimolare gli interessi, valorizzare ciò che l'alunno sa e sa
12. Rimozione degli atteggiamenti fare.
passivi nei confronti delle
b. Migliorare l’autostima evidenziando i progressi ottenuti.
discipline e delle attività
c. Intervenire in aiuto dell’alunno
a. Presentare contenuti in modo stimolante.
b. Favorire la partecipazione attiva dell’alunno.
13. Manifestare i propri interessi
c. Coinvolgere gli allievi nella proposta di alcuni contenuti
ed essere motivati ad
e/o attività.
apprendere.
d. Problematizzare gli argomenti, motivare la scelta dei
contenuti.
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Campo di esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE
-comunicazione, lingua, cultura-
1. Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il
proprio lessico.
2. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le
proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale,
utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività.
3. Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute,
chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare le attività e per definire le
regole.
4. Sviluppa un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli apprendimenti compiuti
nei diversi campi di esperienza.
5. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità
linguistica e il linguaggio poetico.
E’ consapevole della propria lingua
materna.
6. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso
la scrittura.
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Traguardi per lo sviluppo della
competenza
Obiettivi di apprendimento
Campo di esperienza: I DISCORSI E LE PAROLE
-comunicazione, lingua, cultura-
7. Il bambino sviluppa la padronanza
d’uso della lingua italiana e
arricchisce e precisa il proprio
lessico.
8. Sviluppa fiducia e motivazione
nell’esprimere e comunicare agli altri
le proprie emozioni, le proprie
domande, i propri ragionamenti e i
propri pensieri attraverso il
linguaggio verbale, utilizzandolo in
modo differenziato e appropriato
nelle diverse attività.
1.a. Utilizzare un codice linguistico
adeguato per esprimere i propri
pensieri.
2.a. Partecipare con serenità alle
Conversazioni.
2.b.Inserirsi in modo pertinente
a seconda delle situazioni.
9. Racconta, inventa, ascolta e
comprende le narrazioni e la lettura
di storie, dialoga, discute, chiede
spiegazioni e spiega, usa il
linguaggio per progettare le attività e
per definire le regole.
3.a. Ascoltare, comprendere e
riesporre narrazioni lette o
improvvisate di fiabe, favole, storie,
racconti, resoconti.
3.b. Chiedere chiarimenti.
3.c. Fornire semplici spiegazioni.
10. Sviluppa un repertorio linguistico
adeguato alle esperienze e agli
apprendimenti compiuti nei diversi
campi di esperienza.
4.a. Arricchire il proprio codice linguistico
ed utilizzare i nuovi termini in modo
appropriato.
11. Riflette sulla lingua, confronta lingue
diverse, riconosce, apprezza e
sperimenta la pluralità linguistica e il
linguaggio poetico.
E’ consapevole della propria lingua
materna.
12. Formula ipotesi sulla lingua scritta e
sperimenta le prime forme di
comunicazione attraverso la
scrittura.
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5.a. Manifestare curiosità e interesse
verso lingue diverse da quella
materna.
5.b. Manifestare interesse verso
il linguaggio poetico.
6.a. Manifestare curiosità verso le forme
di comunicazione scritta presenti
nell’ambiente.
6.b. Intuire la necessità della scrittura
nell’ambito della propria esperienza.
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Italiano
Traguardi di sviluppo delle competenza
SCUOLA PRIMARIA
obiettivi formativi
-saper esplicitare, attraverso il codice linguistico corretto,
esperienze personali e conoscenze acquisite nell’arco del
quinquennio
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della
scuola primaria
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
obiettivi formativi
-comprendere testi scritti e orali e scrivere per arricchire le
conoscenze e le competenze linguistiche.
-affinare il gusto estetico nei confronti di differenti generi
letterari.
-leggere e decodificare messaggi, apprezzando, nel contenuto,
le produzioni letterarie del passato e del presente, sia italiane
che straniere
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della
scuola secondaria di primo grado
-L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e
docenti (conversazione, discussione, scambi epistolari…)
attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati
in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
-Comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali,
di intrattenimento e/o svago, di studio, ne individua il senso
globale e/o le informazioni principali, utilizza strategie di
lettura funzionali agli scopi.
-Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla
letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce
espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo
a formulare su di essi semplici pareri personali.
-Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare)
legati alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre,
rielabora testi manipolandoli, parafrasandoli,
completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura).
-Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio
estrapolando dai testi scritti informazioni su un dato
argomento utili per l'esposizione orale e la memorizzazione,
acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica,
raccogliendo impressioni personali e/o collettive,
registrando opinioni proprie o altrui.
-Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che
si dice o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le
operazioni che si fanno quando si comunica e le diverse
scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua
si usa.
-L’alunno è capace di interagire in modo efficace in diverse
situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee con testi
orali e scritti, che siano sempre rispettosi delle idee degli
altri.
-Ha maturato la consapevolezza che il dialogo, oltre ad
essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande
valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed
elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
-Usa in modo efficace la comunicazione orale e scritta per
collaborare con gli altri, per esempio nella realizzazione di
giochi, nell’elaborazione di progetti e nella valutazione
dell’efficacia di diverse soluzioni di un problema.
-Nelle attività di studio, personali e collaborative, usa i
manuali delle discipline o altri testi di studio, al fine di
ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, le informazioni, i
concetti e le esperienze necessarie, anche con l’utilizzo di
strumenti informatici.
-Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo
e comincia a manifestare gusti personali per quanto riguarda
opere, autori e generi letterari, sui quali scambia opinioni
con compagni e con insegnanti.
-Alla fine di un percorso didattico produce con l’aiuto dei
docenti e dei compagni semplici ipertesti, utilizzando in modo
efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli
iconici e sonori.
-Ha imparato ad apprezzare la lingua come strumento
attraverso il quale può esprimere stati d’animo, rielaborare
esperienze ed esporre punti di vista personali.
-È capace di utilizzare le conoscenze metalinguistiche per
migliorare la comunicazione orale e scritta.
-Varia opportunamente i registri informale e formale in base
alla situazione comunicativa e agli interlocutori; riconosce e
usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Sintesi per la certificazione delle competenze
Sintesi per la certificazione delle competenze
Riconoscere le principali caratteristiche linguistiche e
comunicative dei testi; padroneggiare gli strumenti espressivi
ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa in vari contesti; leggere, comprendere e
interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario
tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Lettura e comprensione dei contenuti di semplici testi;
impiego di registri linguistici in relazione al contesto;
produzione di testi ortograficamente e sintatticamente
corretti,in forme adeguate a scopo e a destinatario.
P.O.F. unitario 2010-11
66
Si riportano, di seguito, le competenze disciplinari definite dai docenti della Scuola Secondaria di I grado nel
decorso A. S., distinte in livelli (elementare, intermedio, avanzato), in quanto si ritiene che il lavoro di ricercaazione svolto dai docenti dell’istituto debba avere una continuità ed una sua validazione.
COMPETENZE NELLA LINGUA ITALIANA:
L’alunno ha, nella lingua italiana, competenze ad un
1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE
1.1.a il vocabolario di base necessario per descrivere se stesso e gli altri, gli oggetti e gli ambienti a lui
vicini, i sentimenti e le emozioni;
1.1.b la grammatica funzionale e le caratteristiche delle più comuni tipologie testuali (testo descrittivo,
narrativo, regolativo, epistolare, relazione, riassunto);
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a comunicare verbalmente in modo coeso e corretto adeguandosi all’interlocutore ed alla situazione
comunicativa;
1.2.b leggere in modo appropriato e scorrevole testi scolastici e non;
1.2.c scrivere in modo coeso, lineare e corretto utilizzando le tipologie testuali che conosce (vedi punto
1.1.b);
1.2.d riferire verbalmente e per iscritto informazioni, contenuti, semplici opinioni;
1.3 DIMOSTRA
un atteggiamento sufficientemente disponibile verso la lingua italiana che utilizza anche in ambiente
extrascolastico per relazionarsi con gli altri (coetanei ed adulti).
2. LIVELLO “INTERMEDIO” se corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE
2.1.a il vocabolario di base necessario per
- descrivere se stesso e gli altri, gli oggetti e gli ambienti a lui vicini, i sentimenti e le emozioni;
- per esprimere pareri;
2.1.b la grammatica funzionale e le caratteristiche dei principali stili e registri linguistici e delle tipologie
testuali quali: testo descrittivo, narrativo, regolativo, argomentativo, epistolare, relazione, riassunto;
2.2 SA
2.2.a comunicare verbalmente in modo coeso e corretto adeguandosi all’interlocutore ed alla situazione
comunicativa e per scopi differenti;
2.2.b leggere scorrevolmente vari e differenti testi comprendendo informazione e messaggi espliciti;
2.2.c scrivere in modo coeso, lineare e corretto utilizzando le tipologie testuali che conosce ed esprimendo
opinioni personali;
2.2.d selezionare le informazioni necessarie per conoscere;
2.2.e argomentare utilizzando le informazioni selezionate ed esprimendo opinioni personali;
2.3 DIMOSTRA
un atteggiamento disponibile nei confronti della lingua italiana (motivazione buona) riconoscendola come
fonte di arricchimento personale e culturale e come mezzo per relazionarsi con gli altri.
3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE
3.1.a il vocabolario di base (sensoriale/emozionale/di contesti di vita e di esperienze personali e socioculturali-ambientali)
3.1.b la grammatica funzionale;
3.1.c le caratteristiche dei diversi stili e registri linguistici;
3.1.d le caratteristiche della varietà delle tipologie testuali (testi letterari e non letterari).
3.2 SA
3.2.a comunicare in forma orale e scritta, in modo chiaro, coerente, coeso e corretto e capire o far capire
agli altri diversi messaggi in differenti situazione e per diversi scopi;
3.2.b leggere e capire testi differenti adottando strategie appropriate ai vari scopi di lettura;
3.2.c scrivere differenti tipi di testo tenendo sotto controllo, in modo autonomo, il processo di scrittura;
3.2.d selezionare le informazioni necessarie per conoscere interiorizzandole e portandole ad unità;
3.2.e argomentare in modo efficace utilizzando testi continui e discontinui.
3.3 DIMOSTRA
un atteggiamento disponibile nei confronti della lingua italiana (motivazione ottima) riconoscendola come
fonte di arricchimento personale, culturale e sociale e come mezzo per relazionarsi costruttivamente e
criticamente con gli altri, anche appartenenti ad altre culture.
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Lingue comunitarie
Traguardi di sviluppo della competenza
SCUOLA PRIMARIA
obiettivi formativi
-Esplicitare, attraverso un codice linguistico semplice,
esperienze personali e conoscenze.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
obiettivi formativi
- Leggere, scrivere, conversare in lingua per conoscere ed
assimilare gli aspetti “significati” ed identificativi della
cultura dei paesi stranieri di cui si studia la lingua.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della
scuola primaria
-Al termine della scuola primaria l’alunno sa riconoscere se
ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi
scritti, sa chiedere spiegazioni, sa svolgere i compiti secondo
le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, sa
stabilire relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e
culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua
straniera.
-Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione
delle attività collettive o di gruppo dimostrando interesse e
fiducia verso l’altro e individua differenze culturali veicolate
dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere
atteggiamenti di rifiuto.
-Riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente
relative ad ambiti familiari (ad es. informazioni di base sulla
persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).
-Riesce a interagire nel gioco e a comunicare in modo
comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in
scambi di informazioni semplici e di routine.
-Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono
a bisogni immediati.
Sintesi per la certificazione delle competenze per la lingua
P.O.F. unitario 2010-11
Traguardi di sviluppo della competenza
al termine della scuola secondaria di primo grado per la
prima e la seconda lingua straniera
-L’alunno sa organizzare il proprio apprendimento, utilizza
lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri
messaggi; individua analogie e differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti e rappresenta linguisticamente
collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti
diversi; acquisisce ed interpreta l'informazione valutandone
l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
-L’alunno sa individuare e spiegare le differenze culturali
veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere
spiegandole, senza avere atteggiamenti di rifiuto.
Traguardi di sviluppo della competenza
al termine della scuola secondaria di primo grado per la
prima lingua straniera
-In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti
l’alunno discorre con uno o più interlocutori; si confronta
per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze
personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni e
mantenendo la coerenza del discorso.
-È in grado di comprendere i punti essenziali di messaggi
chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta
normalmente a scuola e nel tempo libero.
-Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze,
ambizioni, espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di
opinioni e progetti.
-Nella conversazione comprende i punti chiave del racconto
ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se
può avere qualche difficoltà espositiva.
-Sa riconoscere i propri errori e a volta riesce a correggerli
spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle
convenzioni comunicative che ha interiorizzato.
Traguardi di sviluppo della competenza
al termine della scuola secondaria di primo grado per la
seconda lingua straniera
-L’alunno affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni
di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed espressioni
di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad
es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia,
acquisti, geografia locale, lavoro).
-Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che
richiedono solo uno scambio di
informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e
abituali.
-Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono
a bisogni immediati.
Sintesi per la certificazione delle competenze per
68
inglese:
Livello A1*- comprensione e utilizzo di espressioni
d’uso quotidiano; interazione colloquiale con altri su
argomenti personali; scrittura di semplici frasi relative
al proprio vissuto e all’ambiente).
la prima lingua
Interagire in contesti e su argomenti noti; comprendere i
punti principali di messaggi chiari; descrivere in modo
lineare esperienze personali e familiari.
Sintesi per la certificazione delle competenze della
seconda lingua comunitaria
Interagire in situazioni familiari, per soddisfare bisogni di
tipo concreto e riuscire a comprendere frasi ed espressioni
relative alla sfera personale; riuscire a comunicare in
contesti semplici e di routine; riuscire a descrivere in modo
lineare esperienze personali e familiari.
COMPETENZE IN LINGUA INGLESE
L’alunno ha, nella lingua inglese, competenze ad un
4.
LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE
1.1.a un repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti
1.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
1.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
1.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.)
1.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari
di interesse quotidiano
1.2.b leggere testi semplici e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso
quotidiano (pubblicità programmi, menu, orari)
1.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo
1.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
1.2.e descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze
1.2.f riferire su alcuni aspetti della civiltà anglosassone e operare confronti con la propria cultura
1.2.g scrivere lettere, e-mail, messaggi, dialoghi e brevi descrizioni usando strutture e vocaboli corretti
1.3 DIMOSTRA
1.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera
1.3.b di mettersi in gioco, sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
1.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale
1.3.d di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
5.
LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE
2.1.a un buon repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e
fatti
2.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
2.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
2.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.)
2.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali
2.2 SA (è in grado di)
2.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua standard su argomenti
familiari di interesse quotidiano
2.2.b leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano
(pubblicità, programmi, menu, orari)
2.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie
interpretative adeguate e ricavare informazioni esplicite
2.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
2.2.e dare e chiedere informazioni, usando un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate
2.2.f descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze
2.2.g riferire su alcuni aspetti della civiltà anglosassone e operare confronti con la propria cultura
P.O.F. unitario 2010-11
69
2.2.h scrivere dialoghi, messaggi, e-mail e lettere esprimendo semplici opinioni personali
2.3 DIMOSTRA
2.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera
2.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
2.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale
2.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
6.
LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE
3.1.a un ampio repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e
fatti
3.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
3.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
3.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.)
3.1.e le caratteristiche linguistiche e comunicative di varie tipologie testuali
3.1.f le modalità più adatte per affrontare stati d’animo difficili e per risolvere problemi di autonomia
3.2 SA (è in grado di)
3.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua standard su argomenti
familiari di interesse quotidiano
3.2.b comprendere l’essenziale di una sequenza audiovisiva/televisiva (messaggi, annunci, previsioni
meteorologiche, avvenimenti)
3.2.c leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano
(pubblicità, programmi, menu, orari)
3.2.d comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie
interpretative adeguate
3.2.e ricavare informazioni esplicite e implicite e collegare diverse parti di un testo
3.2.f interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
3.2.g dare e chiedere informazioni, usando un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate
3.2.h descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze
3.2.i esprimere il proprio punto di vista
3.2.j riferire su alcuni aspetti della civiltà anglosassone e operare confronti con la propria cultura,
personali e pertinenti
3.2.k scrivere dialoghi, messaggi, e-mail e lettere motivando opinioni e scelte
3.2.l produrre testi scritti coerenti e coesi su argomenti noti e di interesse personale utilizzando il registro
adeguato
3.3 DIMOSTRA
3.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera
3.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
3.3.c di raggiungere attraverso l’uso di una lingua diversa dalla propria la consapevolezza dell’importanza
del comunicare
3.3.d di essere interessato e aperto al confronto interculturale
3.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
COMPETENZE IN LINGUA FRANCESE:
L’alunno ha, nella lingua francese, competenze ad un
1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE
1.1.a un repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti
1.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
1.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
1.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.)
1.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di
interesse quotidiano
1.2.b leggere testi semplici e trovare informazioni di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano
(pubblicità programmi, menu, orari)
P.O.F. unitario 2010-11
70
1.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo
1.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
1.2.e descrivere e presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze
1.2.f riferire su alcuni aspetti della civiltà francese e fare confronti con la propria
1.2.g scrivere lettere, e-mail, messaggi, dialoghi o brevi descrizioni usando strutture e vocaboli corretti.
1.3 DIMOSTRA
1.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera
1.3.b di mettersi in gioco, sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
1.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale
1.3.d di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE
2.1.a un buon repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e
fatti
2.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
2.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
2.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.)
2.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali
2.2 SA (è in grado di)
2.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di
interesse quotidiano
2.2.b leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici di uso quotidiano (pubblicità,
programmi, menu, orari)
2.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie
interpretative adeguate e ricavare informazioni esplicite
2.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
2.2.e descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze in modo piuttosto dettagliato
2.2.f relazionare sulle caratteristiche fondamentali di alcuni aspetti della civiltà francese e confrontarle
con la propria
2.2.g scrivere lettere, e-mail, messaggi, dialoghi o brevi descrizioni usando strutture e vocaboli corretti,
dando anche opinioni personali
2.3 DIMOSTRA
2.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento della lingua straniera
2.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
2.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale
2.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE
3.1.a un ampio repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e
fatti
3.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
3.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
3.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.)
3.1.e le caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali
3.1.f le modalità più adatte per esprimere opinioni personali
3.2 SA (è in grado di)
3.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua standard su argomenti
familiari di interesse quotidiano
3.2.b comprendere l’essenziale di una sequenza audiovisiva/televisiva (messaggi, annunci, previsioni
meteorologiche, avvenimenti, notiziari)
3.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie
interpretative adeguate
3.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
3.2.e dare e chiedere informazioni, usando un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate
3.2.f descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze
P.O.F. unitario 2010-11
71
3.2.g riferire sulle caratteristiche fondamentali di alcuni aspetti della civiltà francese e operare confronti
con la propria cultura appropriati e significativi
3.2.h scrivere dialoghi, messaggi, e-mail e lettere motivando opinione e scelte
3.2.i produrre testi scritti coerenti e coesi su argomenti noti e di interesse personale utilizzando il registro
adeguato
3.3 DIMOSTRA
3.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento della lingua straniera
3.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
3.3.c di raggiungere attraverso l’uso di una lingua diversa dalla propria la consapevolezza dell’importanza
del comunicare
3.3.d di essere interessato e aperto al confronto interculturale
3.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
COMPETENZE IN LINGUA SPAGNOLA:
L’alunno ha, nella lingua spagnola, competenze ad un
1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE
1.1.a un repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti
1.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
1.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
1.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.)
1.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di
interesse quotidiano
1.2.b leggere testi semplici e trovare informazioni di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano
(pubblicità programmi, menu, orari)
1.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e strategie
interpretative adeguate
1.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
1.2.e descrivere e presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze in modo semplice
1.2.f scrivere lettere, e-mail, messaggi, dialoghi o brevi descrizioni usando strutture e vocaboli corretti.
1.3 DIMOSTRA
1.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera
1.3.b di mettersi in gioco, sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
1.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale
1.3.d di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE
2.1.a un buon repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e
fatti
2.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
2.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
2.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.)
2.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali
2.2 SA (è in grado di)
2.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di
interesse quotidiano
2.2.b leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano
(pubblicità programmi, menu, orari)
2.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie
interpretative adeguate e ricavare informazioni esplicite
2.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
2.2.e descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze in modo piuttosto dettagliato
2.2.f scrivere lettere, e-mail,messaggi, dialoghi o brevi descrizioni fornendo opinioni personali semplici
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2.3 DIMOSTRA
2.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera
2.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
2.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale
2.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE
3.1.a un ampio repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e
fatti
3.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
3.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
3.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.)
3.1.e le caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali
3.1.f le modalità più adatte per esprimere opinioni personali semplici
3.2 SA (è in grado di)
3.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua standard su argomenti
familiari di interesse quotidiano
3.2.b comprendere l’essenziale di una sequenza audiovisiva/televisiva (messaggi, annunci, avvenimenti)
3.2.c leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano
(pubblicità programmi, menu, orari)
3.2.d comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie
interpretative adeguate
3.2.e interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
3.2.f ricavare informazioni esplicite e implicite e collegare diverse parti di un testo
3.2.g dare e chiedere informazioni, usando un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate
3.2.h descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze
3.2.i esprimere il proprio punto di vista in maniera semplice
3.2.j riferire alcuni aspetti della civiltà spagnola
3.2.k scrivere dialoghi, messaggi, e-mail e lettere fornendo semplici opinioni personali
3.2.l produrre testi scritti coerenti e coesi su argomenti noti e di interesse personale utilizzando il registro
adeguato
3.3 DIMOSTRA
3.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento della lingua straniera
3.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
3.3.c di raggiungere attraverso l’uso di una lingua diversa dalla propria la consapevolezza dell’importanza
del comunicare
3.3.d di essere interessato e aperto al confronto interculturale
3.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
COMPETENZE IN LINGUA TEDESCA:
L’alunno ha, nella lingua tedesca, competenze ad un
1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE
1.1.a un repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e fatti
1.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
1.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
1.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.)
1.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a comprendere gli elementi principali di un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di interesse
quotidiano
1.2.b leggere testi semplici e trovare informazioni di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano
(pubblicità programmi, menu, orari)
1.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo
1.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
P.O.F. unitario 2010-11
73
1.2.e descrivere e presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze in modo semplice
1.2.f scrivere lettere, e-mail, messaggi, dialoghi o brevi descrizioni usando strutture e vocaboli corretti.
1.3 DIMOSTRA
1.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera
1.3.b di mettersi in gioco, sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
1.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale
1.3.d di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE
2.1.a un buon repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e
fatti
2.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
2.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
2.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari, grammatiche, ecc.)
2.1.e le principali caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali
2.1.f le modalità più adatte per esprimere opinioni personali semplici
2.2 SA (è in grado di)
2.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua su argomenti familiari di
interesse quotidiano
2.2.b leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici di uso quotidiano (pubblicità,
programmi, menu, orari)
2.2.c comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie
interpretative adeguate e ricavare informazioni esplicite
2.2.d interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
2.2.e descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze in modo piuttosto dettagliato
2.2.f scrivere lettere, e-mail,messaggi, dialoghi o brevi descrizioni fornendo opinioni personali semplici
2.3 DIMOSTRA
2.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento di una lingua straniera
2.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
2.3.c di essere interessato e aperto al confronto interculturale
2.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE
3.1.a un ampio repertorio lessicale di base relativo alla sfera personale, abitudini quotidiane, esperienze e
fatti
3.1.b le strutture grammaticali e le funzioni comunicative previste dagli OSA delle Indicazioni Nazionali
3.1.c la pronuncia corretta del lessico e la giusta intonazione
3.1.d l’uso dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.)
3.1.e le caratteristiche linguistiche e comunicative delle più comuni tipologie testuali
3.1.f le modalità più adatte per esprimere opinioni personali semplici
3.2 SA (è in grado di)
3.2.a comprendere in modo piuttosto dettagliato un discorso chiaro in lingua standard su argomenti
familiari di interesse quotidiano
3.2.b comprendere l’essenziale di una sequenza audiovisiva/televisiva (messaggi, annunci, avvenimenti)
3.2.c leggere e trovare informazioni specifiche di materiali semi-autentici/autentici di uso quotidiano
(pubblicità, programmi, menu, orari)
3.2.d comprendere globalmente il significato di testi di vario tipo, adottando le tecniche e le strategie
interpretative adeguate e ricavare informazioni esplicite e implicite
3.2.e interagire in scambi dialogici concernenti situazioni di vita quotidiana e argomenti familiari
3.2.f dare e chiedere informazioni, usando un lessico adeguato e funzioni comunicative appropriate
3.2.g descrivere o presentare oralmente situazioni di vita ed esperienze
3.2.h esprimere il proprio punto di vista in maniera semplice
3.2.i riferire alcuni aspetti della civiltà tedesca
3.2.j scrivere dialoghi, messaggi, e-mail e lettere fornendo semplici opinioni personali
3.3 DIMOSTRA
3.3.a di provare curiosità e interesse verso l’apprendimento della lingua straniera
P.O.F. unitario 2010-11
74
3.3.b di mettersi in gioco sperimentando l’azione comunicativa al di là di timori o esitazioni
3.3.c di raggiungere attraverso l’uso di una lingua diversa dalla propria la consapevolezza dell’importanza
del comunicare
3.3.d di essere interessato e aperto al confronto interculturale
3.3.e di operare comparazioni e riflettere sulle differenze culturali
Campo di esperienza: LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE
-Gestualità, arte, musica, multimedialità1. Il bambino segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo (teatrali,
musicali, cinematografici); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e
per la fruizione e l’analisi di opere d’arte.
2. Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il
linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse
forme di rappresentazione e drammatizzazione. Si esprime attraverso
il disegno, la pittura e altre attività manipolative e sa utilizzare diverse
tecniche espressive.
3. Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività.
Formula piani di azione, individualmente e in gruppo, e sceglie con cura materiali e
strumenti in relazione al progetto da realizzare.
4. E’ preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il
proprio lavoro.
5. Ricostruisce le fasi più significative per comunicare quanto realizzato.
6. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze
sonoro-musicali.
7. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per
codificare i suoni percepiti e riprodurli.
8. Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per
comunicare e per esprimersi attraverso di esse.
P.O.F. unitario 2010-11
75
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Obiettivi di apprendimento
Campo di esperienza: LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE
-Gestualità, arte, musica, multimedialità1. Il bambino segue con attenzione e con
piacere spettacoli di vario tipo (teatrali,
1.a. Manifestare interesse nei confronti
musicali, cinematografici); sviluppa
dei codici non verbali.
interesse per l’ascolto della musica e
per la fruizione e l’analisi di opere d’arte.
2. Comunica, esprime emozioni, racconta,
utilizzando le varie possibilità che il
linguaggio del corpo consente. Inventa
storie e si esprime attraverso diverse
forme di rappresentazione e
drammatizzazione. Si esprime attraverso
il disegno, la pittura e altre attività
manipolative e sa utilizzare diverse
tecniche espressive.
3. Esplora i materiali che ha a disposizione
e li utilizza con creatività.
Formula piani di azione, individualmente
e in gruppo, e sceglie con cura materiali
e strumenti in relazione al progetto da
realizzare.
4. E’ preciso, sa rimanere concentrato, si
appassiona e sa portare a termine il
proprio lavoro.
5. Ricostruisce le fasi più significative per
comunicare quanto realizzato.
6. Scopre il paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e produzione
musicale utilizzando voce, corpo
e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali
di base, producendo semplici sequenze
sonoro-musicali.
7. Esplora i primi alfabeti musicali,
utilizzando i simboli di una notazione
informale per codificare i suoni percepiti
e riprodurli.
8. Esplora le possibilità offerte dalle
tecnologie per fruire delle diverse forme
artistiche, per comunicare e per
esprimersi attraverso di esse.
2.a. Utilizzare i linguaggi non verbali
per esprimere le proprie emozioni
ed esperienze.
3.a. Saper elaborare un piano di
lavoro,un progetto che comprenda
fasi,strumenti ed attività ed
eseguirlo poi in maniera autonoma.
4.a. E’ preciso, sa rimanere concentrato,
si appassiona e sa portare a termine
il proprio lavoro.
5.a. Riflettere e saper comunicare sulle
procedure utilizzate per eseguire un
lavoro.
6.a. Produrre messaggi musicali
attraverso la voce, il corpo,
gli oggetti.
7.a. Percepire brani sonori, abbinandovi
simbologie non convenzionali:
segno, colore, gesto, ritmo.
8.a. Saper riconoscere ed apprezzare
varie forme d’arte
(pittura,scultura,ecc),saper produrre
vari tipi di elaborati utilizzando vari
materiali anche attraverso la
manipolazione e la trasformazione.
8.b. saper produrre vari tipi di elaborati utilizzando
diversi materiali anche attraverso la
manipolazione e la trasformazione.
P.O.F. unitario 2010-11
76
Musica
Traguardi di sviluppo della competenza
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
obiettivi formativi
-Avvicinarsi , ascoltare e comprendere il linguaggio
espressivo musicale nelle sue diverse forme.
obiettivi formativi
-Ascoltare musica, analizzarla ed interpretarla.
-Saper eseguire composizioni strumentali o corali per
affinare il gusto estetico.
-Apprezzare la musica come forma d’arte collegata al tempo
ed allo spazio e riconoscerne la funzione sociale ed
emozionale.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della
scuola primaria
-L’alunno sa esplorar e discriminare eventi sonori dal punto
di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
-Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti
sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare sé stessi
e gli altri; fa uso di forme di notazione convenzionali/non.
-Sa articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche;
le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti.
-Sa eseguire, da solo o in gruppo, semplici brani
(strumentali) e vocali appartenenti a generi e culture
differenti.
-A pplica varie strategie interattive e descrittive (orali,
grafiche) all’ascolto di brani musicali.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della
scuola secondaria di primo grado
-L’alunno è in grado di partecipare in modo attivo alla
realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e
l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a
generi e culture differenti.
-Sa far uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla
lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani
musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso
modalità improvvisative o partecipando a processi di
elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel
confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio
musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi
informatici.
-Sa dare significato alle proprie esperienze musicali,
dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi,
materiali, opere musicali e riconoscendone i significati,
anche in relazione al contesto storicoculturale. Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti
negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un
lessico appropriato e adottando codici rappresentativi
diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e
scritta.
-Sa valutare in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce,
riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni
storiche e alle diversità culturali contemporanee.
-Sa integrare con altri saperi e altre pratiche artistiche le
proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati
codici e sistemi di codifica.
-Sa orientare lo sviluppo delle proprie competenze musicali,
nell’ottica della costruzione di un’identità musicale che
muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e
capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte
dalla scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali
presenti sul
territorio.
-Per le competenze specifiche relative allo studio dello
strumento musicale nelle scuole secondarie di primo grado,
in attesa di una definitiva attuazione della Riforma degli studi
musicali, del conseguente
avvio dei Liceo Coreutico e Musicale e della definizione dei
livelli di entrata ed uscita di quel settore, restano in vigore le
indicazioni contenute nell’Allegato A del DM 201/99.
Sintesi per la certificazione delle competenze
Esplorazione, discriminazione, riproduzione e
interpretazione del linguaggio musicale.
P.O.F. unitario 2010-11
77
COMPETENZE IN MUSICA
L’alunno ha, in musica, competenze ad un
1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE
1.1a alcuni elementi del linguaggio musicale
1.1b le elementari tecniche esecutive di uno strumento musicale e della voce
1.1c alcune caratteristiche dei generi musicali affrontati
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a eseguire semplici brani musicali con uno strumento per imitazione
1.2.b eseguire brani corali a una o più voci per imitazione
1.2.c riconoscere le fondamentali strutture del linguaggio musicale in maniera parziale
1.3 DIMOSTRA
un atteggiamento ancora selettivo nei confronti dei generi musicali, sensibile ma a volte ancora
superficiale nei confronti dei messaggi multimediali e nei confronti dell’inquinamento acustico
2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE
2.1.a gli elementi fondamentali del linguaggio musicale
2.1.b le tecniche fondamentali esecutive di uno strumento musicale e della voce
2.1.c le caratteristiche dei generi musicali affrontati differenti per tipologia e per periodo storico
2.2 SA (è in grado di)
2.2.a eseguire semplici brani musicali con uno strumento facendo uso della notazione tradizionale
2.2.b eseguire brani corali a una o più voci per lettura
2.2.c riconoscere le strutture fondamentali del linguaggio musicale
2.2.d cogliere alcuni rapporti tra la musica e gli altri linguaggi
2.3 DIMOSTRA
un atteggiamento positivo nei confronti della musica senza preclusioni di genere, periodo o estrazione
sociale; sensibile nei confronti dei messaggi multimediali e dell’inquinamento acustico
3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE
3.1.a gli elementi del linguaggio musicale in maniera approfondita
3.1.b le tecniche esecutive di uno strumento musicale e della voce
3.1.c le caratteristiche dei generi musicali affrontati differenti per tipologia e per periodo storico
3.2 SA (è in grado di)
3.2.a eseguire autonomamente brani musicali con uno strumento facendo uso della notazione tradizionale
3.2.b eseguire autonomamente brani corali a una o più voci per lettura
3.2.c riconoscere ed analizzare le strutture fondamentali del linguaggio musicale
3.2.d cogliere e comprendere il rapporto tra la musica e gli altri linguaggi.
3.3 DIMOSTRA
un atteggiamento di apertura e curiosità nei confronti della musica senza preclusioni di genere, periodo o
estrazione sociale, sensibilità nei confronti dell’inquinamento acustico ed un atteggiamento critico nei
confronti dei messaggi multimediali
P.O.F. unitario 2010-11
78
Arte e immagine
Traguardi di sviluppo della competenza
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
obiettivi formativi
-Sviluppare le proprie capacità comunicative ed
espressive attraverso l’uso di linguaggi, tecniche e
materiali diversi.
-Conoscere e comprendere la realtà circostante
attraverso la lettura di immagini.
obiettivi formativi
-Produrre e decodificare messaggi visivi per
cogliere il rapporto esistente tra arte, storia e
contesto sociale.
-Affinare il gusto estetico e potenziare la creatività.
-Leggere le testimonianze del patrimonio artisticoculturale riconoscendone le caratteristiche e le
funzioni per favorire la cura e la valorizzazione dei
beni culturali del territorio.
Traguardi di sviluppo della competenza al
termine della scuola secondaria di primo grado
Traguardi di sviluppo della competenza al
termine della scuola primaria
-L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di
base del linguaggio visuale (punto,linea,
superficie, colore) per osservare e descrivere
immagini statiche e in movimento.
-Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per
produrre e rielaborare in modo creativo le
immagini attraverso diverse tecniche, di materiali
e di strumenti.
-Legge e apprezza opere d’arte esprimendo
emozioni e sensazioni da esse suscitate.
-Conosce i principali beni artistico-culturali
presenti nel proprio territorio mettendo in atto
pratiche di rispetto e salvaguardia.
Sintesi per la certificazione delle competenze
Descrizione, rappresentazione e ricostruzione della
realtà e delle esperienze attraverso semplici linguaggi
espressivi; conoscenza intuitiva del patrimonio artistico
- culturale nel territorio.
P.O.F. unitario 2010-11
-L’alunno padroneggia gli elementi della
grammatica del linguaggio visuale e legge e
comprende i significati di immagini statiche e in
movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti
multimediali.
-Legge le opere più significative prodotte nell’arte
antica, moderna e contemporanea sapendole
collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali; inoltre riconosce il valore culturale di
immagini di opere e di oggetti artigianali prodotti
in paesi diversi dal proprio.
-Riconosce gli elementi principali del patrimonio
culturale, artistico e ambientale del proprio
territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela
e conservazione.
-Realizza un elaborato personale e creativo
applicando le regole del linguaggio visivo
utilizzando tecniche e materiali differenti anche
con l’integrazione di più media e codici espressivi.
-Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali,
immagini statiche e multimediali, utilizzando il
linguaggio verbale specifico.
Sintesi per la certificazione delle competenze
Osservare, descrivere e utilizzare gli elementi del codice
visivo; applicare le tecniche artistiche in relazione alle
esigenze espressive; produrre e rielaborare immagini in
modo creativo e personale; riconoscere, descrivere e saper
collocare nel rispettivo contesto un documento culturale ed
artistico, utilizzando il linguaggio specifico.
79
COMPETENZE IN ARTE E IMMAGINE:
L’alunno ha, in Arte e Immagine, competenze ad un
1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE
1.1.a gli elementi basilari del linguaggio visuale
1.1.b gli strumenti, i materiali e le metodologie operative di alcune tecniche artistiche sperimentate
1.1.c alcuni elementi di storia dell’arte
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a leggere ed interpretare un’opera d’arte attraverso l’analisi di alcuni elementi del linguaggio visivo ed
in rapporto al contesto in cu è stata prodotta
1.2.b produrre e rielaborare semplici elaborati applicando e sperimentando tecniche e materiali
1.2.c individuare e classificare alcuni simboli e metafore utilizzate nell’arte e nella pubblicità
1.3 DIMOSTRA
un atteggiamento positivo nei confronti dei beni artistici del territorio riconoscendo diversi ambiti:
architettura, pittura e scultura, il peri0odo artistico di appartenenza ed alcuni elementi fondamentali
2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE
2.1.a gli elementi del linguaggio visuale
2.1.b gli strumenti, i materiali e le metodologie operative delle differenti tecniche artistiche sperimentate
2.1.c elementi di storia dell’arte
2.2 SA (è in grado di)
2.2.a leggere ed interpretare un’opera d’arte attraverso l’analisi degli elementi del linguaggio visivo ed in
rapporto al contesto in cui è stata prodotta
2.2.b produrre e rielaborate elaborati applicando e sperimentando tecniche e materiali
2.2.c individuare e classificare diversi simboli e metafore utilizzate nell’arte e nella pubblicità
2.3 DIMOSTRA
un atteggiamento positivo nei confronti dei beni artistici del territorio riconoscendo diversi ambiti:
architettura, pittura e scultura, il periodo storico-artistico di appartenenza e gli elementi fondamentali
3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE
3.1.a gli elementi del linguaggio visuale
3.1.b gli strumenti, i materiali e le metodologie operative delle differenti tecniche artistiche sperimentate
nel triennio
3.1.c gli elementi della storia dell’arte
3.2 SA (è in grado di)
3.2.a leggere ed interpretare un’opera d’arte attraverso l’analisi degli elementi del linguaggio visivo ed in
rapporto al contesto in cui è stata prodotta
3.2.b produrre e rielaborare elaborati personali in completa autonomia applicando e sperimentando
tecniche e materiali
3.2.c individuare e classificare simboli e metafore utilizzate nell’arte e nella pubblicità
3.3 DIMOSTRA
un atteggiamento positivo e di rispetto nei confronti dei beni artistici del territorio riconoscendo diversi
ambiti: architettura, pittura e scultura, il periodo storico-artistico di appartenenza e gli elementi
fondamentali
P.O.F. unitario 2010-11
80
Campo di esperienza: IL CORPO IN MOVIMENTO
-identità, autonomia, salute1.
Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in
equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il
rispetto di regole , all’interno della scuola e all’aperto.
2. Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi,
riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male, conosce il
proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura
di sé, di igiene e di sana alimentazione.
3. Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri.
4. Esercita le potenzialità sensoriali,conoscitive, relazionali,ritmiche ed espressive del
corpo.
5. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo statico e in movimento.
Traguardi per lo sviluppo della
competenza
Obiettivi di apprendimento
Campo di esperienza: IL CORPO IN MOVIMENTO
-identità, autonomia,salute-
1. Prova piacere nel movimento e in
diverse forme di attività e di
destrezza quali correre, stare in
equilibrio, coordinarsi in altri giochi
individuali e di gruppo che
richiedono l’uso di attrezzi e il
rispetto di regole , all’interno della
scuola e all’aperto.
2. Il bambino raggiunge una buona
autonomia personale nell’alimentarsi
e nel vestirsi, riconosce i segnali del
corpo, sa che cosa fa bene e che
cosa fa male, conosce il proprio
corpo, le differenze sessuali e di
sviluppo e consegue pratiche
corrette di cura di sé, di igiene e di
sana alimentazione.
P.O.F. unitario 2010-11
1.a. Capacità di organizzazione spaziotemporale: equilibrio-orientamentolateralizzazione.
1.b. Partecipazione a giochi collettivi
rispettandone le regole.
1.c. Vivere in modo positivo a livello
corporeo alcuni tipi di relazione con
l’altro:dare e ricevere,domandare
ed ottenere,chiedere e rispondere,
spiegare e comprendere,accettare
e rifiutare.
2.a. Cura in autonomia della propria
persona, degli oggetti personali,
dell’ambiente nella prospettiva della
salute e dell’ordine.
2.b. Comprendere l’importanza di
corrette abitudini alimentari per il
raggiungimento del proprio
benessere psicofisico.
81
3.a. Controllo del corpo, dell’affettività e
dell’emotività in modo adeguato
all’età.
3. Controlla la forza del corpo, valuta il
rischio, si coordina con gli altri.
4 . Esercita le potenzialità sensoriali,
conoscitive, relazionali,ritmiche ed
espressive del corpo.
4.a. Comunicare le proprie esperienze
sensoriali attraverso il linguaggio
corporeo
5.a. Conoscenza del Sé corporeo.
5. Conosce le diverse parti del corpo
e rappresenta il corpo statico e in
movimento.
P.O.F. unitario 2010-11
di
5.b. Avvio alla rappresentazione grafica
percorsi motori, giochi,ecc.
.
82
Corpo movimento sport
Traguardi di sviluppo della competenza
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
obiettivi formativi
-Padroneggiare le conoscenze e le abilità che
consentono, mediante l’esercizio fisico, l’attività
motorio-espressiva, il gioco organizzato e la
pratica sportiva individuale e di squadra, un
equilibrato ed armonico sviluppo della propria
persona.
obiettivi formativi
-Conoscere ed applicare regole sportive.
-Praticare sport, giocare ed allenarsi per stabilire
corretti rapporti interpersonali e comportamenti
equilibrati dal punto di vista fisico, emotivo,
cognitivo e socio-relazionale.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine
della scuola primaria
Traguardi di sviluppo della competenza al
termine della scuola secondaria di primo grado
-L’alunno acquisisce consapevolezza di sé
attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio
corpo, la padronanza degli schemi motori e
posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali
e temporali.
-Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per
comunicare ed esprimere i propri stati d’animo
anche attraverso la drammatizzazione e le
esperienze ritmico-musicali.
-Sperimenta una pluralità di esperienze che
permettono di conoscere ed apprezzare molteplici
discipline sportive.
- Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche.
-Sa muoversi nell’ambiente di vita e di lavoro
rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per
gli altri.
-Sa riconoscere alcuni essenziali principi relativi al
proprio benessere psico-fisico legati alla cura del
proprio corpo e ad un corretto regime alimentare.
-Comprende all’interno delle varie occasioni di
gioco e di sport il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza
che la correttezza e il rispetto reciproco sono
aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza
ludico-sportiva.
-L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio
e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si
coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere,
ha costruito la propria identità personale e la
consapevolezza delle proprie competenze motorie
e dei propri limiti.
-È in grado di utilizzare gli aspetti comunicativo relazionali del linguaggio corporeo – motorio sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle
sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo
delle abilità motorie e sportive,.
-Acquisisce conoscenze e competenze relative
all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla
promozione di corretti stili di vita.
-Acquisisce la capacità di integrarsi nel gruppo, di
cui condivide e rispetta le regole.
-Acquisisce la capacità di accettare e rispettare
l’altro.
-Acquisisce la capacità di assumersi
responsabilità nei confronti delle proprie azioni e
di impegnarsi per il bene comune.
-Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play)
e la rinuncia a qualunque forma di violenza,
attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali
valori, in diversificati contesti.
Sintesi per la certificazione delle competenze
Sintesi per la certificazione delle competenze
Sviluppare e consolidare le abilità motorie e sportive;
utilizzare gli aspetti comunicativi e relazionali del
linguaggio corporeo, motorio e sportivo.
Impiego di schemi motori e posturali, loro interazioni in
situazione combinata e simultanea; rispetto delle regole
dei giochi sportivi praticati.
P.O.F. unitario 2010-11
83
COMPETENZE IN SCIENZE MOTORIE:
L’alunno ha, nelle scienze motorie, competenze ad un
1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE
1.1.a le modalità esecutive di certe azioni
1.1.b la tipologia dei rischi e degli incidenti in alcune attività motorie praticate
1.1.c le principali norme del comportamento stradale
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a selezionare ed utilizzare su specifica richiesta azioni e modalità esecutive in alcune attività sportive
1.2.b comportarsi correttamente per evitare rischi ed incidenti
1.3 DIMOSTRA
una certa padronanza nelle diverse azioni che esegue
2. LIVELLO “INTERMEDIO”
corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE
2.1.a l’azione da eseguire, il suo esito in rapporto all’intenzione ed allo scopo
2.1.b la segnaletica stradale e le norme che ne regolano il comportamento
2.1.c comportamenti da adottare in caso di incidenti
2.2 SA (è in grado di)
2.2.a adattare tatticamente le sue azioni motorie
2.2.b predisporre i materiali sia per evitare incidenti che per fronteggiarne le conseguenze
2.3 DIMOSTRA
una certa padronanza sia nella propria elaborazione concettuale che nella propria esperienza
3. LIVELLO “AVANZATO”
corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE
3.1.a le principali tecniche di miglioramento e consolidamento delle capacità coordinative e condizionali
3.1.b le norme fondamentali di prevenzione degli infortuni e gli elementi di primo intervento
3.1.c la segnaletica stradale e le norme di conduzione dei cicli e dei ciclomotori
3.2 SA (è in grado di)
3.2.a utilizzare le proprie capacità motorie per eseguire esercizi, piani di lavoro, sport individuali e di
squadra
3.2.b utilizzare il corpo per comunicare utilizzando vari codici espressivi
3.3 DIMOSTRA
un atteggiamento positivo
3.3.a nei confronti dell’attività motoria e dello sport rispettando il codice deontologico dello sportivo, le
regole e gli altri
3.3.b nei confronti del benessere psico-fisico derivante da una corretta e sistematica attività motoria
3.3.c nei confronti dell’educazione stradale comprendendo le ragioni delle regole e avvertendole non
come imposizioni ma come elemento della convivenza civile
P.O.F. unitario 2010-11
84
Storia
Traguardi di sviluppo della competenza
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
obiettivi formativi
obiettivi formativi
-Cogliere le connessioni tra passato e presente,
attraverso la scoperta delle tracce del passato nel
proprio territorio
-Conoscere e valorizzare le diversità delle culture
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della
scuola primaria
-L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo
ambiente di vita.
-Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della
protostoria e della storia antica.
-Usa la linea del tempo per collocare un fatto o un periodo
storico.
-Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e
individua le relazioni tra gruppi umani e
contesti spaziali.
-Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici
categorie (alimentazione, difesa, cultura).
-Produce semplici testi storici, comprende i testi storici
proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a
usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante.
-Sa raccontare i fatti studiati.
-Riconosce le tracce storiche, presenti sul territorio, e
comprende l'importanza del patrimonio artistico
e culturale.
Sintesi per la certificazione delle competenze
Orientamento spazio-temporale e identificazione delle
peculiari caratteristiche fisico-antropologiche del
territorio; uso della documentazione e della osservazione
per conoscere realtà storiche e geografiche.
P.O.F. unitario 2010-11
-Conoscere la storia locale, regionale, nazionale,
europea e mondiale per cogliere analogie,
differenze, linee di sviluppo.
-Individuare le connessioni tra passato e presente
per comprendere che le domande poste al futuro
trovano la loro radice nella conoscenza del
passato.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della
scuola secondaria di primo grado
-L'alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza
del passato. Si informa in modo autonomo su
fatti e problemi storici.
-Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle
forme di insediamento e di potere medievali alla
formazione dello stato unitario, alla formazione della
Repubblica
-Conosce i processi fondamentali della storia europea
medievale, moderna e contemporanea.
-Conosce i processi fondamentali della storia mondiale,
dalla civilizzazione neolitica, alla rivoluzione
industriale, alla globalizzazione.
-Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo
ambiente.
-Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale,
italiano e dell'umanità.
-Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende
testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario
genere e le sa organizzare in testi.
-Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando
collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni.
-Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella
complessità del presente, comprendere opinioni e
culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo
contemporaneo.
Sintesi per la certificazione delle competenze
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi
storici in una dimensione diacronica, attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica,
attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali;
collocare l’esperienza personale in un sistema di regole
fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti umani, a
tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
85
COMPETENZE IN STORIA:
L’alunno ha, in storia, competenze ad un
1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1. CONOSCE, in relazione al contesto fisico, sociale, economico, tecnologico, culturale e religioso,
1.1.a fatti, personaggi, eventi ed istituzioni che caratterizzano l’Europa e il mondo dal Medioevo al
Novecento;
1.1.b i processi di costruzione delle civiltà.
1.2. SA (è in grado di)
1.2.a selezionare le conoscenze;
1.2.b capire le grandi permanenze e i mutamenti;
1.2.c usare il manuale e alcuni strumenti (fonti storiografiche, riviste specializzate, cartografia, materiali
multimediali) in modo operativo.
1.3. DIMOSTRA
nei confronti della disciplina un atteggiamento
1.3.a interessato e positivo;
1.3.b operativo nel riuscire ad acquisire nuovi dati, integrandoli in schematizzazioni;
1.3.c propositivo e partecipativo nell’assunzione di comportamenti responsabili, all’interno del contesto
socio-ambientale in cui vive.
2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se
2.1. CONOSCE,
in relazione al contesto fisico, sociale, economico, tecnologico, culturale e religioso,
2.1.a fatti, personaggi, eventi ed istituzioni che caratterizzano l’Europa e il mondo dal Medioevo al
Novecento;
2.1.b i processi di costruzione delle civiltà, delle culture, delle identità collettive ed individuali;
2.1.c il concetto di rivoluzione come processo di trasformazione;
2,1,d gli strumenti essenziali per effettuare comparazioni: periodizzazione, scala spazio-temporale,
mutamenti/permanenze, relazioni di contemporaneità.
2.2. SA (è in grado di)
2.2.a gestire autonomamente la quantità dei fatti riportati nei manuali e nelle varie fonti storiche e
storiografiche;
2.2.b selezionare le conoscenze;
2.2.c capire le grandi permanenze e i mutamenti;
2.2.d ricostruire quadri di civiltà;
2.2.e attualizzare il passato;
2.2.f usare il manuale e i vari strumenti (fonti storiografiche, articoli di giornale, riviste specializzate, testi
letterari, cartografia, materiali multimediali…) in modo operativo.
2.3. DIMOSTRA
nei confronti della disciplina un atteggiamento
2.3.a interessato e positivo;
2.3.b costruttivo nel padroneggiare i concetti portanti disciplinari (sviluppo socio-economico,
comunicazione interculturale, diversità dei valori, rispetto delle diversità, democrazia, cittadinanza,
sviluppo sostenibile, rapporto sistemico uomo-ambiente);
2.3.c operativo nel riuscire ed acquisire nuovi dati, integrandoli in schematizzazioni, eseguendo passaggi
intradisciplinari;
2.3.d propositivo e partecipativo nell’assunzione di comportamenti responsabili, all’interno del contesto
socio-ambientale in cui vive.
3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1. CONOSCE,
in relazione al contesto fisico, sociale, economico, tecnologico, culturale e religioso,
3.1.a fatti, personaggi, eventi ed istituzioni che caratterizzano l’Europa e il mondo dal Medioevo al
Novecento;
3.1.b i processi di costruzione delle civiltà, delle culture, delle identità collettive ed individuali;
3.1.c il concetto di rivoluzione come processo di trasformazione;
3.1.d i punti nodali che hanno avviato processi di trasformazione;
P.O.F. unitario 2010-11
86
3.1.e gli strumenti essenziali per effettuare comparazioni e valutazioni critiche: periodizzazione,
tematizzazione, scala spazio-temporale, mutamenti/permanenze, relazioni di contemporaneità.
3.2. SA (è in grado di)
3.2.a selezionare le conoscenze;
3.2.b capire le grandi permanenze e i mutamenti;
3.2.c attualizzare il passato;
3.2.d gestire autonomamente la quantità dei fatti riportati nei manuali e nelle varie fonti storiche e
storiografiche;
3.2.e ricostruire quadri di civiltà;
3.2.f mettere in rete i concetti elaborati;
3.2.g usare il manuale e i vari strumenti (fonti storiche e storiografiche, articoli di giornale, riviste
specializzate, testi letterari, cartografia, materiali multimediali…) in modo operativo e critico.
3.3. DIMOSTRA,
nei confronti della disciplina, un atteggiamento
3.3.a interessato e positivo;
3.3.b costruttivo nel padroneggiare i concetti portanti disciplinari (sviluppo socio-economico,
comunicazione interculturale, diversità dei valori, rispetto delle diversità, democrazia, cittadinanza,
sviluppo sostenibile, rapporto sistemico uomo-ambiente);
3.3.c consapevole nel riconoscere che tali concetti possano cambiare e ristrutturarsi;
3.3.d operativo nel riuscire ed acquisire nuovi dati, integrandoli in schematizzazioni, eseguendo passaggi
intradisciplinari e raccordi interdisciplinari;
3.3.e propositivo e partecipativo nell’assunzione di comportamenti responsabili, all’interno del contesto
socio-ambientale in cui vive;
3.3.f costruttivo nella ricerca di soluzioni di fronte ai problemi.
P.O.F. unitario 2010-11
87
Geografia
Traguardi di sviluppo della competenza
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
obiettivi formativi
-Conoscere la molteplicità delle realtà ambientali,
da un punto di vista fisico ed
antropico.
-Cogliere le coordinate storiche, geografiche ed
organizzative della vita umana per cogliere le
relazioni fra uomo e ambiente.
obiettivi formativi
-Conoscere gli stati europei e del mondo, orientarsi
nello spazio per individuare le relazioni
uomo/ambiente/uomo.
-Saper ricavare, da informazioni quantitative
relative a fatti e fenomeni geografici, valutazioni
qualitative riferibili a risorse economiche, sviluppo,
sottosviluppo, rispetto ambientale…
Traguardi di sviluppo della competenza al termine
della scuola secondaria di primo grado
Traguardi di sviluppo della competenza al
termine della scuola primaria
-L'alunno si orienta nello spazio circostante e
sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici, punti cardinali e coordinate
geografiche.
-Si rende conto che lo spazio geografico è un
sistema territoriale, costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di connessione e/o di
interdipendenza.
-Individua, conosce e descrive gli elementi
caratterizzanti dei paesaggi (di montagna,collina,
pianura, costieri, vulcanici ecc.) con particolare
attenzione a quelli italiani.
-È in grado di conoscere e localizzare i principali
“oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…)
e antropici (città, porti e aeroporti,
infrastrutture…) dell’Italia.
-Utilizza il linguaggio della geo-graficità per
interpretare carte geografiche e per realizzare
semplici
schizzi cartografici e carte tematiche.
-Ricava informazioni geografiche da una pluralità
di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche,
artistico-letterarie).
-L'alunno osserva, legge e analizza sistemi
territoriali vicini e lontani.
-Utilizza opportunamente concetti geografici (ad
esempio: ubicazione, localizzazione, regione,
paesaggio,
ambiente,
territorio,
sistema
antropofisico...), carte geografiche, fotografie e
immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per
comunicare efficacemente informazioni spaziali
sull'ambiente che lo circonda.
-È in grado di conoscere e localizzare i principali
“oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e
antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…)
dell’Europa e del Mondo.
-Sa agire e muoversi concretamente, facendo
ricorso a carte mentali, che implementa in modo
significativo attingendo all'esperienza quotidiana e
al bagaglio di conoscenze.
-Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la
conoscenza dei diversi contesti ambientali e socioculturali, superando stereotipi e pregiudizi.
-Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici
significativi e le emergenze storiche, estetiche,
artistiche ed architettoniche, come patrimonio
naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
-Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle
azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse
scale geografiche.
Sintesi per la certificazione delle competenze
Sintesi per la certificazione delle competenze
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in
una dimensione diacronica, attraverso il confronto fra epoche
e in una dimensione sincronica, attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali; collocare l’esperienza personale
in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento
dei diritti umani, a tutela della persona, della collettività e
dell’ambiente.
Orientamento spazio-temporale e identificazione delle
peculiari caratteristiche fisico-antropologiche del
territorio; uso della documentazione e della
osservazione per conoscere realtà storiche e
geografiche.
P.O.F. unitario 2010-11
88
COMPETENZE IN GEOGRAFIA:
L’alunno ha, in geografia, competenze ad un
1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE e utilizza propriamente nella vita quotidiana concetti fondanti della disciplina quali:
1.1.a posizione
1.1.b sistema di riferimento topologico, astronomico, coordinate geografiche
1.1.c rappresentazione cartografica
1.1.d scala grafica, numerica, simbolismo cartografico
1.1.e ecosistema, ambiente, territorio, paesaggio
1.1.f sviluppo sostenibile
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a leggere, interpretare e produrre carte di alcune realtà territoriali, individuando la rappresentazione
maggiormente adeguata a riprodurre un determinato fatto e fenomeno
1.2.b rilevare le componenti, la struttura e l’organizzazione attuali di un territorio, comprendendo il
dinamismo che domina il rapporto uomo-ambiente per interagire in modo responsabile con il
territorio
1.3 DIMOSTRA
ed attua comportamenti rispettosi nei confronti degli ecosistemi e delle collettività
2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE e utilizza propriamente nella vita quotidiana concetti fondanti della disciplina quali
2.1.a posizione
2.1.b sistema di riferimento topologico, astronomico, coordinate geografiche
2.1.c rappresentazione cartografica (fisica, politica, tematica)
2.1.d scala grafica, numerica, simbolismo cartografico
2.1.e ecosistema, ambiente, territorio, paesaggio
2.1.f sviluppo sostenibile
2.1.g globalizzazione
2.1.h urbanizzazione
2.2 SA (è in grado di)
2.2.a leggere, interpretare e produrre carte di alcune realtà territoriali, individuando la rappresentazione
maggiormente adeguata a riprodurre un determinato fatto e fenomeno
2.2.b rilevare le componenti, la struttura e l’organizzazione attuali di un territorio, comprendendo il
dinamismo che domina il rapporto uomo-ambiente per interagire in modo responsabile con il
territorio
2.3 DIMOSTRA
ed attua comportamenti rispettosi nei confronti degli ecosistemi e delle collettività, solidali e pacifici verso
gli altri individui anche appartenenti a culture ed etnie diverse da quella di appartenenza
3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE e utilizza propriamente nella vita quotidiana concetti fondanti della disciplina quali
3.1.a posizione
3.1.b sistema di riferimento topologico, astronomico, coordinate geografiche
3.1.c rappresentazione cartografica (topografica, corografica, geografica)
3.1.d scala grafica, numerica, simbolismo cartografico
3.1.e ecosistema, ambiente, territorio, paesaggio
3.1.f sviluppo sostenibile, impronta ecologica, impatto socio-ambientale
3.1.g nord/sud del mondo, globalizzazione
3.1.h urbanizzazione
3.1.i identità territoriale
3.2 SA (è in grado di)
3.2.a ascoltare leggere, interpretare e produrre carte di realtà territoriali, individuando la rappresentazione
maggiormente adeguata a riprodurre un determinato fatto e fenomeno
3.2.b rilevare le componenti, la struttura e l’organizzazione attuali di un territorio e quelle del passato,
comprendendo il dinamismo che domina il rapporto uomo-ambiente per interagire in modo
P.O.F. unitario 2010-11
89
responsabile con il territorio, progettando e gestendo adeguatamente spazi funzionali alle esigenze
delle società ed utilizzando in modo controllato le risorse ambientali disponibili
3.3 DIMOSTRA
ed attua comportamenti rispettosi nei confronti degli ecosistemi e delle collettività, solidali e pacifici verso
gli altri individui anche appartenenti a culture ed etnie diverse da quella di appartenenza
P.O.F. unitario 2010-11
90
Campo di esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO
-Ordine, misura, spazio, tempo, natura1. Il bambino raggruppa confronta , misura in base a criteri diversi ( colore , forma e
dimensione ) ; confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare;
2. Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; segue
correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
3. Si orienta nel tempo della vita quotidiana. Riferisce eventi del passato recente utilizzando
opportunamente semplici indicatori temporali (prima, adesso, dopo) ; formula semplici
riflessioni e considerazioni relative al futuro immediato e prossimo.
4. Osserva e coglie i fenomeni e le trasformazioni naturali degli organismi viventi sulla base
di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità.
5. Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi.
6. E’ curioso, esplorativo, pone domande, discute, formula ipotesi, spiegazioni, soluzioni e
azioni.
7. Utilizza un linguaggio corretto per descrivere le osservazioni o le esperienze.
P.O.F. unitario 2010-11
91
Traguardi per lo sviluppo della
competenza
Obiettivi di apprendimento
Campo di esperienza: LA CONOSCENZA DEL MONDO
-Ordine,misura,spazio,tempo,natura1.a. Raggruppare e confrontare in ordine
al colore, alla forma, alla dimensione.
1. Il bambino raggruppa e ordina
1.b Classificare e formare insiemi.
secondo criteri diversi, confronta e
1.c. Riconoscere le quantità
valuta quantità; utilizza semplici simboli
tanto-poco-niente.
per registrare; compie misurazioni
1.d. Discriminare le quantità maggiore
mediante semplici strumenti.
e minore.
2. Colloca correttamente nello spazio
se stesso, oggetti, persone; segue
correttamente un percorso sulla
base di indicazioni verbali.
3. Si orienta nel tempo della vita
quotidiana.
Riferisce eventi del passato recente
dimostrando consapevolezza della
loro collocazione temporale;
formula correttamente riflessioni
e considerazioni relative al futuro
immediato e prossimo.
4. Osserva e coglie i fenomeni e le
trasformazioni naturali degli
organismi viventi sulla base di criteri
o ipotesi, con attenzione e
sistematicità.
5. Prova interesse per gli artefatti
tecnologici,li esplora e sa scoprire
funzioni e possibili usi.
6. E’ curioso, esplorativo, pone
domande, discute, confronta ipotesi,
spiegazioni, soluzioni e
azioni.
P.O.F. unitario 2010-11
2.a. Percepire i concetti spazio-temporali:
a) aperto-chiuso; b) dentro-fuori;
c) vicino-lontano; d) sopra-sotto;
e) davanti-dietro f) in avanti-all’indietro;
g) prima-dopo.
2.b. Effettuare spostamenti nello spazio
seguendo le indicazioni orali
dell’insegnante o di un compagno.
3.a. Riconoscere,descrivere e
rappresentare la successione degli
eventi della giornata avendo
coscienza del prima, adesso,dopo.
4.a. Intuire l’importanza del rispetto della
natura, delle cose e degli esseri viventi.
4.b. Compiere osservazioni sui vari
organismi,fenomeni,ambienti per
individuarne le caratteristiche,i cicli e le
esigenze vitali.
4.c. Formulare semplici ipotesi e trovare
soluzioni.
5.a. Sa osservare alcuni oggetti di uso
comune,descriverne forme e scoprirne
le funzioni.
6.a. Adoperare lo schema investigativo del
“chi, che cosa, quando, come, perché?”
per risolvere problemi, chiarire
situazioni, raccontare fatti, spiegare
processi.
6.b. Avviare alla formulazione di semplici
ipotesi per risolvere problemi concreti.
92
7. Utilizza un linguaggio appropriato
per descrivere le osservazioni o le
esperienze.
7.a. Ricordare e ricostruire attraverso un
appropriato linguaggio verbale diverse
forme di documentazione.
Matematica
Traguardi di sviluppo della competenza
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
obiettivi formativi
-Padroneggiare il linguaggio e i simboli della matematica
per indagare con metodo fenomeni problematici in contesti
vari, per elaborare progetti di risoluzione.
obiettivi formativi
-Saper produrre congetture, esprimere ragionamenti ed
argomentazioni.
-Riconoscere situazioni problematiche e trovare possibili
soluzioni per sviluppare il pensiero logico-razionale.
-Acquisire non tanto regole, tecniche e procedure
standardizzate, ma i procedimenti dell’induzione, della
deduzione, della generalizzazione, dell’astrazione come
habitus per esplorare il mondo.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della
scuola primaria
-L’alunno ha sviluppato un atteggiamento positivo rispetto
alla matematica, anche grazie a molte esperienze in contesti
significativi, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti
matematici che ha imparato siano utili per operare nella
realtà.
-Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i
numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere ad
una calcolatrice.
-Ha imparato a percepire e a rappresentare forme, relazioni
e strutture che si trovano in natura o che sono state create
dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno
geometrico (riga, compasso, squadra) ed i più comuni
strumenti di misura.
-È in grado di utilizzare rappresentazioni di dati adeguate e
le sa utilizzare in situazioni significative per ricavare
informazioni.
-Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a
seconda dei punti vista.
-Riesce a descrivere e classificare figure in base a
caratteristiche geometriche e utilizza modelli concreti di
vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni.
-Riesce a risolvere facili problemi mantenendo il controllo
sia sul processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a
parole il procedimento seguito.
-Si è reso conto che in molti casi i problemi possono essere
affrontati con strategie diverse e possono ammettere più
soluzioni.
-Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente
ristretti ad un unico ambito) mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati e spiegando a parole il
procedimento seguito.
-Grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e
alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni ha
imparato a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati)
e a sostenere le proprie tesi.
-Ha imparato a riconoscere situazioni di incertezza e ne
parla con i compagni iniziando ad usare le espressioni "è più
probabile", “è meno probabile” e, nei casi più semplici,
dando una prima quantificazione.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della
scuola secondaria di primo grado
-L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto
alla matematica e, attraverso esperienze in contesti
significativi, ha capito come gli strumenti matematici appresi
siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
-Percepisce, descrive e rappresenta forme relativamente
complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che
sono state create dall’uomo.
-Grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e
alla manipolazione di modelli costruiti con i compagni, ha
consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa
argomentare (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà
caratterizzante e di definizione).
-Nelle discussioni rispetta punti di vista diversi dal proprio; è
capace di sostenere le proprie convinzioni, portando esempi e
contro esempi adeguati ed argomentando attraverso
concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione
riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione
corretta.
-Valuta le informazioni che ha su una situazione, riconosce la
loro coerenza interna e la coerenza tra esse e le conoscenze
che ha del contesto, sviluppando senso critico.
-Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la
situazione e traducendola in termini matematici, spiegando
anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il
controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
-Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni
che gli consentono di passare da un problema specifico ad
una classe di problemi.
-Usa correttamente i connettivi (e, o, non, se... allora) e i
quantificatori (tutti, qualcuno, nessuno) nel linguaggio
naturale, nonché le espressioni: è possibile, è probabile, è
certo, è impossibile.
P.O.F. unitario 2010-11
93
Sintesi per la certificazione delle competenze
Sintesi per la certificazione delle competenze
Lettura della realtà e risoluzione di situazioni
problematiche anche attraverso la ricerca di strategie
diverse; raccolta, organizzazione e interpretazione di
dati; padronanza e utilizzo dei concetti/strumenti
elementari della matematica.
Applicare le principali tecniche di calcolo; risolvere
problemi concreti e significativi; raccogliere,
organizzare, rappresentare e interpretare dati;
comprendere e utilizzare i principali simboli matematici
e i termini specifici.
COMPETENZE IN MATEMATICA:
L’alunno ha, nella matematica, competenze ad un
1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE
1.1.a i numeri;
1.1.b le operazioni fondamentali (addizione, sottrazione,moltiplicazione, divisione, potenza, radice
quadrata);
1.1.c le misure;
1.1.d le presentazioni matematiche di base quali: figure, tabelle, grafici.
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a eseguire le operazioni fondamentali;
1.2.b calcolare proporzioni e percentuali;
1.2.c utilizzare correttamente le unità di misura;
1.2.d risolvere situazioni problematiche note in cui sono chiaramente indicati dati e richieste.
1.3 DIMOSTRA
un atteggiamento positivo nei confronti della disciplina.
2. LIVELLO “INTERMEDIO”
corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE
2.1.a il linguaggio matematico e la sua relazione con il linguaggio naturale.
2.2 SA
2.2.a utilizzare gli strumenti di sussidi adeguati ( tavole numeriche, strumenti geometrici);
2.2.b risolvere situazioni problematiche note a partire da informazioni esplicite ed implicite applicando
formule ed utilizzando la simbologia convenzionale.
2.3 DIMOSTRA
un atteggiamento disponibile e positivo nei confronti della disciplina.
3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE
3.1.a i termini e i concetti matematici (inclusi i più importanti teoremi di geometria e algebra).
3.2 SA
3.2.a usare i procedimenti logici di induzione, deduzione e generalizzazione;
3.2.b valutare criticamente le varie strategie risolutive di problemi;
3.2.c utilizzare le modalità matematiche di presentazione per descrivere e spiegare la realtà (grafici,
formule, modelli).
3.3 DIMOSTRA
un atteggiamento curioso e critico nei confronti della disciplina e sa utilizzare le conoscenze e le abilità
acquisite anche per risolvere situazioni problematiche in contesti nuovi e di vita reale.
P.O.F. unitario 2010-11
94
Scienze
Traguardi di sviluppo della competenza
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
obiettivi formativi
Conoscere per rispettare l’universo animale e il mondo
vegetale nelle loro molteplici sfaccettature; conoscere la
geografia fisica della terra e il significato dei principali
fenomeni naturali attraverso l’osservazione e la
sperimentazione;
Conoscere e praticare le fondamentali norme igieniche e di
prevenzione.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della
scuola primaria
obiettivi formativi
Saper osservare fatti e fenomeni.
Formulare ipotesi, trovare soluzioni, acquisire le procedure
del metodo sperimentale per potenziare la conoscenza
dell’ambiente.
Conoscere il proprio corpo anche per migliorare lo stile di
vita.
-L’alunno ha acquisito capacità operative, progettuali e
manuali, che utilizza in contesti di esperienza-conoscenza per
un approccio scientifico ai fenomeni.
-Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in
particolare all’esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul
campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue
considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di
chiarimenti.
-Essendo stato abituato a non banalizzare la complessità dei
fatti e dei fenomeni, sta imparando a identificarne anche da
solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco.
-A partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri,
dai mezzi di comunicazione e dai testi letti, si pone domande
esplicite e individua problemi significativi da indagare.
-Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i
compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni,
osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni
spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici
relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta
soluzioni e interpretazioni, ne produce rappresentazioni
grafiche e schemi di livello adeguato.
-Sa analizzare e raccontare in forma chiara ciò che ha fatto e
imparato.
-Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso
l’ambiente scolastico in quanto ambiente di lavoro
cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente
sociale e naturale.
-Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di
comportamenti e di abitudini alimentari.
-L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di
raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e
monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio.
-Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico
o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto.
-Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in
ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpreta
lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente
controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la
complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture
pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa e interagisce
per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali.
-Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni,
formalizzazioni logiche e matematiche dei
fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita
quotidiana.
-È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di
apprendimento compiuto, sulle competenze in via di
acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte
effettuate e su quelle da compiere.
-Ha una visione organica del proprio corpo come identità
giocata tra permanenza e cambiamento, tra
livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti.
-Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come
sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra
loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del
mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità
umana nel sistema e adotta atteggiamenti responsabili verso
i modi di vita e l’uso delle risorse.
Conosce i principali problemi legati all’uso delle scienza nel
campo dello sviluppo tecnologico ed è disposto a
confrontarsi con curiosità ed interesse.
Traguardi di sviluppo della competenza al termine della
scuola secondaria di primo grado
Sintesi per la certificazione delle competenze
Sintesi per la certificazione delle competenze
Osservazione della realtà per riconoscere relazioni,
modificazioni, rapporti causali; esplorazione
dell’ambiente naturale e antropico; sviluppo di
atteggiamenti di curiosità nei confronti della realtà
naturale e assunzione di comportamenti rispettosi
dell’ambiente e del proprio corpo.
Osservare la realtà per individuare relazioni e rapporti causaeffetto; comprendere gli elementi dell’ambiente naturale e
antropico.
P.O.F. unitario 2010-11
95
COMPETENZE NELLE SCIENZE:
L’alunno ha, nelle scienze, competenze ad un
1. LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE
1.1.a fatti e termini di base del mondo naturale;
1.1.b relazioni principali fra progresso scientifico e ambiente.
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a cogliere gli aspetti essenziali di un fenomeno o di un fatto.
1.3 DIMOSTRA
interesse nei confronti della scienza e dei problemi ambientali.
2. LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE
2.1.a le principali regole e leggi del mondo naturale;
2.1.b le relazioni fra progresso scientifico e l’ ambiente.
2.2 SA (è in grado di)
2.2.a formulare semplici ipotesi e spiegare fatti e fenomeni;
2.2.b riconoscere analogie e differenze.
2.3 DIMOSTRA
volontà di acquisire conoscenze scientifiche e assumere atteggiamenti responsabili nei confronti
dell’ambiente e della salute.
3. LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE
3.1.a le problematiche scientifiche, le relazioni fra scienza tecnologia società e ambiente.
3.2 SA (è in grado di)
3.2.a utilizzare le conoscenze e le metodologie scientifiche per spiegare il mondo naturale al fine di
vederne le problematiche;
3.2.b comprendere i cambiamenti del mondo naturale determinati dall’ attività antropica e loro
conseguenze
3.3 DIMOSTRA
consapevolezza della responsabilità che ogni cittadino ha nei confronti dell’ ambiente e della salute umana.
P.O.F. unitario 2010-11
96
Tecnologia
Traguardi di sviluppo della competenza
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
obiettivi formativi
Prendere coscienza della notevole richiesta
energetica della società attuale. Mettere in atto
comportamenti personali responsabili
nell’utilizzo delle varie fonti di energia, evitando
gli sprechi (educazione ambientale) ed i rischi
(educazione alla salute).
Saper utilizzare in modo semplice strumenti
informatici.
obiettivi formativi
Riconoscere il ruolo della tecnologia nello sviluppo
economico e sociale delle società nel tempo e nello
spazio,
acquisendo,
nel
contempo,
piena
consapevolezza della necessità della ecosostenibilità
della stessa.
Traguardi di sviluppo della competenza al
termine della scuola primaria
-L’alunno esplora ed interpreta il mondo fatto
dall’uomo, individua le funzioni di un artefatto e
di una semplice macchina, usa oggetti e
strumenti coerentemente con le loro funzioni ed
ha acquisito i fondamentali principi di sicurezza.
-Realizza oggetti seguendo una definita
metodologia progettuale cooperando con i
compagni e valutando il tipo di materiali in
funzione dell’impiego.
-Esamina oggetti e processi in relazione
all’impatto con l’ambiente e rileva segni e
simboli comunicativi indagando nei prodotti
commerciali.
-Osservando oggetti del passato, rileva le
trasformazioni di utensili e processi produttivi e
li inquadra nelle tappe più significative della
storia della umanità.
-È in grado di usare le nuove tecnologie e i
linguaggi multimediali per sviluppare il proprio
lavoro in più discipline, per presentarne i
risultati e anche per potenziare le proprie
capacità comunicative.
-Utilizza strumenti informatici e di
comunicazione in situazioni significative di gioco
e di relazione con gli altri .
Traguardi di sviluppo della competenza al termine
della scuola secondaria di primo grado
-L’alunno è in grado di descrivere e classificare
utensili e macchine cogliendone le diversità in
relazione al funzionamento e al tipo di energia e di
controllo che richiedono per il funzionamento.
-Conosce le relazioni forma/funzione/materiali
attraverso esperienze personali, anche se molto
semplici, di progettazione e realizzazione.
-È in grado di realizzare un semplice progetto per la
costruzione di un oggetto coordinando risorse
materiali e organizzative per raggiungere uno scopo.
-Usando il disegno tecnico esegue la
rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici
o di oggetti.
-Inizia a capire i problemi legati alla produzione di
energia ed ha sviluppato sensibilità per i problemi
economici, ecologici e della salute legati alle varie
forme e modalità di produzione.
-È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi
multimediali per supportare il proprio lavoro,
avanzare ipotesi e valicarle, per autovalutarsi e per
presentare i risultati del lavoro.
-Ricerca informazioni ed è in grado di selezionarle e
di sintetizzarle, sviluppa le proprie idee
utilizzando le TIC ed è in grado di condividerle con
gli altri.
Sintesi per la certificazione delle competenze
Sintesi per la certificazione delle competenze
Descrivere e classificare oggetti, macchine o impianti in
relazione alle forme, ai materiali impiegati e al tipo di energia
che richiedono per il loro funzionamento; iniziare a
comprendere problemi economici, ecologici e della salute legati
alla produzione industriale e fare ipotesi sul risparmio
energetico; realizzare un semplice progetto per la produzione di
un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative, con il
supporto di rappresentazioni tecnico/grafiche; utilizzare le
nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per elaborare,
presentare e condividere il proprio lavoro.
Utilizzo semplice di strumentazione tecnologica e
della metodologia progettuale; impiego della
videoscrittura, dei principali programmi informatici.
P.O.F. unitario 2010-11
97
COMPETENZE IN TECNOLOGIA:
L’alunno ha, in tecnologia, competenze ad un
7.
LIVELLO “ELEMENTARE” corrispondente a 6 se
1.1 CONOSCE
1.1.a i prodotti tecnologici ed i passaggi essenziali di un processo produttivo, dell’economia e
dell’informatica
1.1.b il linguaggio grafico ed i termini tecnici di base
1.2 SA (è in grado di)
1.2.a utilizzare il disegno tecnico per progettare e realizzare semplici oggetti seguendo modelli predisposti
1.2.b leggere disegni tecnici di oggetti, piantine e semplici impianti
1.3 DIMOSTRA
un atteggiamento sufficientemente positivo nei confronti dell’evoluzione tecnologica, riconoscendola
indispensabile ma nello stesso tempo manifestando attenzione particolare agli effetti sull’ambiente
8.
LIVELLO “INTERMEDIO” corrispondente a 7/8 se
2.1 CONOSCE
2.1.a i principi fondamentali della tecnica, della tecnologia, dell’economia e dell’informatica
2.1.b il linguaggio grafico, della tecnica e della tecnologia
2.2 SA (è in grado di)
2.2.a utilizzare il disegno tecnico per la progettazione e realizzazione di oggetti e modelli in scala
2.2.b leggere e comprendere disegni tecnici riferiti a oggetti, macchine, planimetrie e schemi di impianti
2.3 DIMOSTRA
un atteggiamento disponibile nei confronti dell’evoluzione tecnologica, riconoscendo tuttavia le dinamiche
di base dell’equilibrio tra tutela dell’ambiente e progresso tecnologico
9.
LIVELLO “AVANZATO” corrispondente a 9/10 se
3.1 CONOSCE
3.1.a i principi della tecnica, della tecnologia, dell’economia e dell’informatica
3.1.b il linguaggio grafico come strumento di comunicazione visiva, della tecnica e della tecnologia per
argomentare anche con arricchimenti personali
3.2 SA (è in grado di)
3.2.a utilizzare il disegno tecnico per la progettazione e la realizzazioni di modelli e impianti
3.2.b leggere comprendere ed interpretare disegni tecnici riferiti a macchine, impianti e planimetrie
3.3 DIMOSTRA
un atteggiamento curioso e critico nei confronti dell’evoluzione tecnologica cogliendone le relazioni con lo
sviluppo della società pur nella consapevolezza che per sviluppo sostenibile si intendono modelli di
crescita che coniughino gli aspetti economici con quelli sociali ed ambientali e compatibili con la
rigenerazione delle risorse naturali
P.O.F. unitario 2010-11
98
PROGETTO IRC
SCUOLA DELL’INFANZIA
OBIETTIVO GENERALE
• Sviluppo di un corretto atteggiamento nei confronti delle religiosità.
OBIETTIVI SPECIFICI
•
•
•
•
•
Accettazione di tutti i compagni di sezione;
imparare a stare insieme;
imparare a contenere l’aggressività;
‘libera’ espressione dei propri sentimenti ed emozioni.
Acquisizione di alcune semplici conoscenze
PERCORSI METODOLOGICI
• Interventi (letture, conversazioni, attività didattiche, ecc…) basati sugli interessi e
gli interrogativi dei bambini (senso della nascita, le origini della vita, del cosmo, della
malattia, del dolore, del ruolo dell’uomo nell’universo, dell’esistenza di Dio, ecc…);
•
letture e conversazioni sui valori dell’amicizia, della solidarietà, della
fratellanza, della collaborazione;
•
esperienze didattico-educative (conversazioni, letture, drammatizzazioni,
attività grafico-pittoriche, ecc..) per celebrare le ricorrenze (Natale e Pasqua), per
coglierne il significato più autentico;
•
esperienze di vita scolastica attente al vissuto di ogni bambino e alla sua
confessione religiosa in un’interazione multiculturale e multiconfessionale.
P.O.F. unitario 2010-11
85
Religione
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
obiettivi formativi
-Prendere coscienza delle radici che ci legano al
mondo ebraico e cristiano e dell’identità
spirituale dell’Italia e dell’Europa.
-Riflettere sulla dimensione religiosa
dell’esperienza umana.
-Cogliere le somiglianze e le differenze fra le
grandi religioni monoteiste.
obiettivi formativi
-Prendere coscienza delle radici che ci legano al
mondo ebraico e cristiano e dell’identità spirituale
dell’Italia e dell’Europa.
-Riflettere sulla dimensione religiosa dell’esperienza
umana.
-Cogliere le somiglianze e le differenze fra le grandi
religioni monoteiste.
-Cogliere nei documenti della chiesa le indicazioni
che favoriscono l’incontro, il confronto e la
convivenza tra persone di diversa cultura e religione.
-Individuare nelle testimonianze di vita evangelica,
anche attuali, scelte di libertà per un proprio
progetto di vita.
-Confrontare criticamente comportamenti ed aspetti
della cultura attuale con la proposta cristiana
Traguardi di sviluppo della competenza al
termine della scuola primaria
-Rileva il legame fra l’Antico e il
NuovoTestamento
-Individua la relazione tra la diffusione del
Vangelo e il contributo della Chiesa nel mondo
di oggi
-Individua i principali insegnamenti di Gesù
-Legge e interpretare i principali segni religiosi
espressi da culture diverse
-Riconosce il significato e il valore dei riti, dei
gesti e delle immagini nella religione cattolica
-Distingue i ruoli delle istituzioni della Chiesa
cattolica
-Individua significative espressioni d’arte
cristiana
Traguardi di sviluppo della competenza al termine
della scuola secondaria di primo grado
-Conosce la struttura della chiesa e sa individuarne
le caratteristiche
-Sa individuare i valori fondamentali e sa metterli in
relazione con l’esperienza di vita dell’uomo
contemporanee
-Sa individuare i valori fondamentali e sa metterli in
relazione con l’esperienza di vita dell’uomo
contemporanee
-Sa individuare i valori fondamentali e sa metterli in
relazione con l’esperienza di vita dell’uomo
contemporanee
-Sa individuare i valori fondamentali e sa metterli in
relazione con l’esperienza di vita dell’uomo
contemporanee
-Comprende e sa collegare testi biblici e fonti
documentarie
-Comprende il significato dei termini specifici, sa
utilizzarli e collegarli
P.O.F. unitario 2010-11
86
P.O.F. unitario 2010-11
87
ORGANIGRAMMA COMPONENTE GLHI
BELTRAMI MILENA
CIPRESSI CATIA
FERRI SARA
OMICIOLI ROBERTA
FRANCO LUCIA
RENZONI KATIA
SANTINI JESSICA
GAGGIOLI ADRIANA
BOTTACHIARI LUANA
GORI MARIANGELA
OLIVIERI BEATRICE
PIERUCCI NARA
ZAGAGLIA FABIOLA
membro docente – sostegno
Scuola Primaria
membro docente – curriculare
Scuola Primaria
membro docente – sostegno
Scuola Primaria
membro docente – curriculare
Scuola Secondaria
membro docente – sostegno
Scuola Secondaria
membro docente – curriculare
Scuola Infanzia
membro docente – sostegno
Scuola Infanzia
membro docente – curriculare
Scuola Infanzia
membro rappresentante genitori
membro rappresentante genitori
rappresentante ASUR
responsabile servizi educativi Comune di Saltara
responsabile servizi educativi Comune di Montemaggiore
TRE ORDINI SCOLASTICI PER ESPRIMERE E VALORIZZARE LA
PROPRIA DIVERSITÀ
Le diversità etniche, culturali, religiose e biologiche non solo saranno accettate da tutte le componenti
scolastiche, ma valorizzate.
Viene previsto il seguente PROTOCOLLO per garantire una piena accoglienza , una conoscenza
dell’alunno e della sua cultura d’origine e una concreta inclusione nella realtà scolastica.
VADEMECUM
PER TUTTI I DOCENTI CHE HANNO ALUNNI STRANIERI IN
CLASSE
“In questo spazio puoi trovare spunti, indirizzi, materiali , conoscere come e
perché l'alunno è stato inserito nella classe dove stai insegnando, conoscere
nomi e funzioni di chi , nella nostra scuola e sul territorio si occupa degli
alunni stranieri affinchè tu possa affidarci le tue difficoltà.”
Funzione strumentale: Ins. CIPRESSI CATIA
P.O.F. unitario 2010-11
88
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
FATTI
Primo arrivo
del nuovo
alunno/a e dei
genitori
LUOGO
CHI'
Personale
amministrativo
responsabile
delle iscrizioni
Iscrizione alla
scuola
COMPITI
-Raccolta dati e
documentazione
anagrafica e scolastica
(all.1)
-Consegna di fascicoli o
schede di informazione
-Acquisizione
dell’opzione di avvalersi
o non avvalersi dell'IRC
Dirigente o
vice
Primo incontro
di conoscenza
con l’alunno e
i genitori
Genitori
Dirigente
scolastico
Assegnazione
P.O.F. unitario 2010-11
Colloquio e
compilazione scheda
personale
VEDI allegato
fine tabella
Individuazione della
classe/sezione di scuola
dell’infanzia Primaria
FUNZIONI
-ACCOGLIERE
-INFORMARE
-INDIRIZZARE AI SERVIZI
-FISSARE UN INCONTRO CON
LA F.S. o con il docente R/P
(rinviando l’inserimento a
scuola ad un momento
successivo da concordare
con il Dirigente )
ACQUISIRE INFORMAZIONI
UTILI ALL’INDIVIDUAZIONE
DELLA CLASSE E FUNZIONALI
ALL’ACCOGLIENZA E
ALL’INTEGRAZIONE
-ANALIZZARE
DOCUMENTAZIONE E LE
INFORMAZIONI
85
STRUMENTI
- modulo iscrizione
- fascicolo informativo
in lingua italiana o in
lingua d’origine
Scheda personale, per
la scuola dell’infanzia
e per la scuola
primaria:
background socioculturale
progetto
e
percorso
migratorio
della
famiglia
storia scolastica
biografia linguistica
extrascuola
aspettative
del
bambino e della
famiglia
Normativa
Informazioni relative
dell’alunno
alla classe e
alla sezione
Direzione
Accoglienza e
inserimento
Aula
dell’alunno
nella classe
Laboratori
Progettazione
del percorso
educativodidattico
/secondaria da parte
Insegnanti del – del Dirigente
-ANALIZZARE LA SITUAZIONE
L’équipe
DELLE CLASSI, I BISOGNI E LE
Assegnazione della
RISORSE DISPONIBILI (a livello
Classe/sezione di scuola di sezione/ classe e plesso)
infanzia/primaria/
secondaria e
destinazione delle risorse
(la frequenza può
iniziare due o tre giorni
dopo e in modo
graduale)
alla scuola nel paese
d’origine
Assegnazione della
classe da parte del
Dirigente
Insegnanti della Predisposizione
dell’accoglienza
classe
sensibilizzando gli alunni
rispetto all’arrivo del
Compagni di
nuovo compagno/a.
Avvio alla conoscenza
classe
di spazi, tempi, ritmi della
Altri alunni dello scuola.
stesso paese
Individuazione di
facilitatori e mediatori (
d’origine
anche genitori) della
comunicazione.
Eventuale verbale
della Commissione
Intercultura
Pronto soccorso
linguistico
Materiale per
l’accoglienza
(facilitatori visivi,
sonori…)
Referente
Ambienti
della scuola
Insegnanti
alfabetizz.
Insegnanti di
P.O.F. unitario 2010-11
-FAVORIRE LA PRIMA
ACCOGLIENZA
-FACILITARE LA
COMUNICAZIONE
-INDIVIDUARE STRATEGIE PER
COINVOLGERE L’ALUNNO/A
IN ATTIVITA’ DELLA CLASSE
Somministrazione prove -VALUTARE LA SITUAZIONE DI
e registrazione
PARTENZA Vedi allegato
osservazioni sistematiche
-INDIVIDUARE UN PERCORSO
Stesura del percorso di
GRADUALE DI
alfabetizzazione
APPRENDIMENTO DELLA
86
Documenti ufficiali
d’iscrizione
Scheda personale
iscrizione
Dati relativi alle classi
(numerosità, problemi
presenti, orari…)
Prove elaborate da
G.Favaro
“Parole non dette”
Regione Toscana
classe
Prime attività di
conoscenza della L2
linguistica
LINGUA ITALIANA
Adeguamento della
programmazione di
classe
-ADOTTARE METODOLOGIE E
STRATEGIE CHE CONSENTANO CD “Tutti uguali, tutti
LA PARTECIPAZIONE AL
diversi” Regione
LAVORO DELLA CLASSE
Lombardia
…………….
Insegnanti del – Attuazione della
L’équipe
programmazione del
percorso di
Insegnanti di
apprendimento della
alfabetizzazione lingua italiana
Classe
Attuazione
degli interventi
Attuazione di strategie
Compagni
di facilitazione Laboratorio di come
per facilitare il lavoro in
italiano L2
linguistica
mediatori/tutors classe
L’ educazione
interculturale
Revisione dei contenuti
delle discipline per il
superamento di una
Tutta la scuola Insegnanti del – visione etnocentrica.
l’équipe
Facilitazione della
comprensione del
proprio vissuto passato e
La classe di
della situazione
inserimento
Insegnanti
presente.
aggiunti
-FAVORIRE L’ACQUISIZIONE
DELLE ABILITA’ LINGUISTICHE
UTILI ALLA COMUNICAZIONE
INTERPERSONALE A SCUOLA E
NELL’EXTRASCUOLA
-FAVORIRE L’APPRENDIMENTO
SCOLASTICO
-FAVORIRE LA CONOSCENZA,
IL CONFRONTO, LA
COSTRUZIONE E
L’ACCETTAZIONE DELLE
DIVERSE IDENTITA’
Mediatori visivi
Accorgimenti linguistici
Scelte metodologiche
Sussidi ( libri,
audiocassette,
videocassette, CD,
giochi, spettacoli,
films…)
Organizzazione di
iniziative, tempi e spazi
-Valorizzazione degli
elementi della propria
P.O.F. unitario 2010-11
Materiali specifici di
educazione linguistica
per l’apprendimento
dell’italiano L2
87
I laboratori
Alunni della
classe
memoria, aspetti della
cultura familiare e di
gruppo, esperienze
condivise dal gruppo dei
coetanei.
- favorire l’accesso
reciproco ai rispettivi
mondi
Aula
Laboratorio
Valutazione
Insegnanti del
modulo
Insegnanti di
alfabetizz.
Funzione
strumentale
Commissione
intercultura,,
costituita dalle
F/S area alunni
Scuole
dell’Infanzia
Continuità
Scuole
primarie e
secondarie di
primo grado
Enti,
Associazioni…
P.O.F. unitario 2010-11
Insegnanti dei
vari gradi di
scuola
Referenti per
l’intercultura
Operatori di
Enti,
Associazioni…
Rilevazione in itinere e
nella fase finale delle
competenze acquisite
Rilevazione di
osservazioni relative
all’integrazione
Valutazione periodica
dell’utilizzo delle risorse
Scambio delle
informazioni per il
passaggio ai diversi
ordini di scuola
Strumenti specifici di
osservazione e di
valutazione
Monitoraggio dei
processi di
MONITORARE L’ANDAMENTO integrazione in
DEL PROGETTO INTERCULTURA riferimento agli
orientamenti generali
UTILIZZARE AL MEGLIO LE
e alle scelte
organizzative.
RISORSE DISPONIBILI
FAVORIRE UN PROCESSO
SIGNIFICATIVO DI
APPRENDIMENTO E
INTEGRAZIONE
PROMUOVERE LA PIENA
INTEGRAZIONE DEGLI
ALUNNI/E
FAVORIRE L’INTEGRAZIONE
SOCIALE DEGLI ALUNNI E
Collaborazioni,
convenzioni, intese tra le DELLE FAMIGLIE
diverse scuole e le
agenzie del territorio.
88
Schede di
osservazione e di
valutazione
Programmazioni
personalizzate
Progetti interni ed
esterni alla scuola…)
Quadro di riferimento per le competenze in LINGUA ITALIANA
come lingua
P.O.F. unitario 2010-11
85
PER GLI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRE REALTÀ
SCOLASTICHE
Saranno previsti:
ACCOGLIENZA nella classe e nell’Istituto
CONOSCENZA dell’alunno e della sua esperienza scolastica pregressa
EVENTUALI INTERVENTI DI RINFORZO , se necessario.
Per gli alunni diversamente abili,
al fine di attivare e promuovere le abilità funzionali, le autonomie e lo sviluppo del potenziale cognitivo di
ognuno, nel rispetto dell’offerta delle pari opportunità, saranno previsti:
ACCOGLIENZA intesa non solo come inserimento, ma, quanto più possibile, come integrazione che
coinvolga tutti gli insegnanti e tutti gli allievi dell’équipe, della sezione, della classe e, ove si renda
necessario, dell’Istituto.
CORRESPONSABILITÀ E COLLEGIALITÀ nella gestione della disabilità fra tutti i docenti membri
dell’équipe pedagogica senza l’esclusiva delega all’insegnante di sostegno. ( PATTO FORMATIVO )
SCAMBIO di ruoli e di professionalità all’interno della classe e/o dell’Istituto.
PLURALITÀ DI STRATEGIE DIDATTICHE che rendano significativa la presenza dell’alunno
diversamente abile, nella sezione e nella classe; che consentano buoni livelli di individualizzazione; che
attivino le risorse informali di insegnamento presenti nel gruppo-classe (coppie di aiuto, coppie di lavoro,
lavori in gruppo omogeneo, lavoro in gruppo eterogeneo, tutoraggio); che rispettino l’individualità delle
capacità e dei tempi di apprendimento di ognuno attribuendo a ciascun alunno ruoli differenziati ma
dignitosi e complementari all’interno della classe.
PLURALITÀ DI OFFERTE FORMATIVE, ovvero frequenza dei laboratori opzionali programmati per
il gruppo classe e attività quali: teatro, sport, musica, operatività, sia nel tempo scolastico sia in quello
extra, se previsto.
PLURALITÀ DI STRUMENTI ivi compresi software didattici semplificati ed individualizzabili.
COLLABORAZIONE CON GLI OPERATORI degli EE. LL., dell’A.S.U.R. e di cooperative per
consentire agli alunni e alle famiglie di ottenere l’affiancamento di educatori, assistenti di base ( per i casi
più gravi ) sia in orario scolastico sia in quello extra.
ORIENTAMENTO inteso come sostegno e guida al raggiungimento di un’autonomia personale e sociale
che consenta la costruzione di un progetto di vita ed una futura integrazione socio-lavorativa.
CONTINUITÀ VERTICALE con gli ordini scolastici precedenti e quelli seguenti prevedendo un
inserimento “ assistito” nel passaggio da un ordine scolastico all’altro.
CONTINUITÀ ORIZZONTALE intesa come completo e documentato passaggio di informazioni
diagnostiche e metodologico-didattiche sull’alunno disabile nell’eventuale cambio di insegnante e nel
passaggio da un ordine scolastico all’altro.
P.O.F. unitario 2010-11
85
CURRICULO FUNZIONALE volto a promuovere la presa di coscienza del sé sociale prevedendo un
percorso didattico che favorisca l’autonomia personale nella cura della propria persona e nell’utilizzo di
servizi quali negozi, uffici, servizi sanitari, di mezzi di trasporto ( tram, treno) e di comunicazione.
DOCUMENTAZIONE PER OGNI ALUNNO. Annualmente, per ogni allievo disabile, verranno redatti i
seguenti documenti:
- PEI
- PATTO FORMATIVO FRA TUTTE LE COMPONENTI
- CONTRATTO FORMATIVO Scuola- Famiglia
- PIANO DI LAVORO INDIVIDUALIZZATO
- QUADERNO DEI MIEI TALENTI
Tali documenti, insieme a DF e PDF, costituiranno il curricolo diagnostico-didattico dell’alunno disabile.
P.O.F. unitario 2010-11
86
P.O.F. unitario 2010-11
87
SVILUPPO
“Recuperare le carenze,
valorizzare le eccellenze”
L’Istituto favorisce L’INDIVIDUALIZZAZIONE E LA PERSONALIZZAZIONE
dell’insegnamento come risposta ai “bisogni diversificati” degli allievi dei tre ordini
scolastici
CON :
Interventi di R/C/P per fasce di livello di alunni in orario curricolare e, se
necessario, in orario extrascolastico con appositi corsi.
Articolazione flessibile del gruppo-classe
Divisione della classe in tre gruppi omogenei per livello o disomogenei
Classi aperte in orizzontale e verticale
Tutoring (docente; compagno)
Coppie di lavoro (omogenee), coppie d’aiuto (disomogenee).
Diversificazione del codice linguistico, dei canali, dei registri, delle strategie, degli
strumenti didattici, degli spazi, coerentemente alla varietà delle intelligenze, degli
stili di apprendimento e degli stili cognitivi.
Potenziamento dell’autostima degli allievi con rinforzi positivi, con l’ausilio dei
docenti tutor
Attività di LABORATORIO per il gruppo elettivo o gruppo di livello.
P.O.F. unitario 2010-11
88
METODI
Nel corso dell’anno verranno utilizzati dagli insegnanti METODI E STRATEGIE
DIVERSIFICATI al fine di rispondere
a bisogni e stili di apprendimento differenti.
CONTRATTO D’AULA
All’inizio di ogni unità di lavoro si espliciteranno:
OBIETTIVI
CONTENUTI
ATTIVITÀ
TEMPI DI LAVORO
ATTIVITÀ D’INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
LEZIONE FRONTALE
LEZIONE DIALOGICA
LEZIONE CIRCOLARE
LAVORI DI GRUPPO OMOGENEI/COOPERATIVE LEARNING
DIBATTITI GUIDATI
ATTIVITÀ OPZIONALI
PERCORSI: OPERATIVI, ESPRESSIVI, MOTORI, CULTURALI
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
METODO SPERIMENTALE
dall’osservazione alla “legge”
METODO PROGETTUALE
dall’idea alla realizzazione
METODO DELLA RICERCA
dall’ipotesi alla tesi
STRUMENTI VARI
LIBRI DI TESTO E NON
RIVISTE E QUOTIDIANI
LAVAGNA NERA , LUMINOSA e MULTIMEDIALE
REGISTRATORE E VIDEOREGISTRATORE
COMPUTER E STRUMENTI MULTIMEDIALI
STRUMENTI MUSICALI
STRUMENTI DI LABORATORIO
VIDEOPROIETTORE
GIOCHI DIDATTICI
ALTRO
P.O.F. unitario 2010-11
89
Utilizzando STRATEGIE
quali:
CAMPO SOCIO-AFFETTIVO-RELAZIONALE
Contratto formativo con gli alunni ed i loro genitori
Rinforzo positivo;
Colloqui d’aiuto;
Conversazioni guidate;
Messaggi d’accoglienza verbali e non verbali;
Autorevolezza e comprensione.
CAMPO COGNITIVO
Contratto d’aula;
Controllo immediato della comprensione;
Utilizzo guidato dei libri di testo;
Utilizzo guidato di altri strumenti di lavoro;
Utilizzo di schemi, tabelle, mappe ( II biennio di scuola primaria e scuola secondaria);
Rinforzo immediato ed in itinere;
Esercitazioni immediate su quanto spiegato;
Rinforzo dell’attenzione e della concentrazione;
Rinforzo della memoria;
Flessibilità didattica;
Utilizzo di materiale /strumenti diversificati.
Nelle classi, se richiesti dai docenti, potrà entrare personale ESPERTO di :
MUSICA – SPORT – TEATRO – AMBIENTE – CINEMA nonché MADRELINGUISTI, PSICOLOGI,
MEDICI, ecc….
P.O.F. unitario 2010-11
90
VERIFICA E VALUTAZIONE
I DOCENTI TERRANNO SISTEMATICAMENTE SOTTO CONTROLLO IL PROCESSO DI
MATURAZIONE /APPRENDIMENTO DEGLI ALLIEVI TRAMITE:
♦ Osservazioni analitiche e registrazione dati per la verifica iniziale che sarà di tipo descrittivo;
♦ Valutazione formativa in itinere con prove di verifica differenziate (orali, scritte, strutturate,
semistrutturate, non strutturate); a difficoltà graduale e con osservazioni formali ed informali,
soprattutto nella scuola dell’infanzia.
Al termine del secondo quadrimestre si opererà una valutazione sommativa (scuola primaria e secondaria).
I docenti di Scuola dell’Infanzia compileranno le griglie di osservazione.
Gli alunni con debiti dovranno essere recuperati con appositi interventi dai loro docenti che, a tal fine,
utilizzeranno strategie e strumenti diversificati,in un’ottica di flessibilità didattica.
I risultati delle verifiche saranno sempre comunicati alle famiglie che andranno coinvolte nel processo di
apprendimento, (attraverso un'opera di controllo, sostegno, ascolto, valorizzazione) ma non in quello di
insegnamento, di esclusiva competenza dei docenti.
La verifica quadrimestrale è collegiale (équipe pedagogica, classe) e si conclude, al termine dell’anno
scolastico, con l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva.
Al termine del ciclo della scuola secondaria si consegue la licenza di scuola secondaria di I° grado, in
seguito agli esami di stato.
Gli apprendimenti degli alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di I grado saranno valutati
sistematicamente, con le varie prove di verifica ed alla fine di ogni quadrimestre, in decimi.
La valutazione sommativa dovrà tenere conto dei criteri generali deliberati dai Collegi Docenti di ordine,
nelle sedute del mese di ottobre ‘10.
I CRITERI a cui attenersi sono comunque i seguenti:
occorre evitare l’utilizzo di voti quali 1; 2 ; 3 . Una verifica molto negativa sarà valutata 4. Nella Scuola
Secondaria, un compito consegnato in BIANCO in via eccezionale, potrà essere valutato con 3, ma si dovrà
sempre tener conto del ragazzo affinché, anche con il ritorno ad una valutazione in decimi, non si perda mai
l’aspetto formativo di ogni verifica / valutazione.
I gruppi disciplinari e di area definiranno con chiarezza e ne renderanno edotte le famiglie i parametri di
riferimento per ogni voto.
Per la valutazione del comportamento si fa riferimento alla normativa ministeriale.
Nella scuola dell’infanzia gli allievi saranno osservati dai docenti e le loro competenze verranno monitorate
con apposite prove.
I dati saranno riportati nelle griglie di osservazione che, al termine del ciclo, saranno allegate al fascicolo
personale dell’allievo.
I risultati della valutazione formativa e sommativa saranno sempre comunicati ai genitori con strumenti e
modalità diversificati.
Il contratto formativo SCUOLA- FAMIGLIA, i documenti di valutazione e la certificazione delle
competenze entreranno a far parte del fascicolo personale che accompagnerà l’allievo nel suo percorso
scolastico.
P.O.F. unitario 2010-11
91
CONTINUITA’
L'Istituto comprensivo promuove la CONTINUITA’:
ORIZZONTALE: nell’ambito del medesimo ordine, tramite l’ARCHIVIO DIDATTICO, i documenti di
valutazione.
VERTICALE: tra i differenti ORDINI SCOLASTICI per l’elaborazione del P.O.F. in continuità, per la
realizzazione di PROGETTI, per la socializzazione di esperienze e competenze tra docenti appartenenti a
ordini differenti, per lo scambio di informazioni e materiali.
L'Istituto comprensivo promuove "PROGETTI in CONTINUITÀ" tra gli ordini:
-
Scuola dell'Infanzia - Scuola Primaria
Scuola Primaria - Scuola Secondaria di I grado
Scuola Secondaria di I grado - Scuola Sec. di II grado (S.C.I.R.E.)
coordinati dalle funzioni - strumentali e realizzati dalle sezioni - classi terminali di un ordine e quelle iniziali
dell'ordine successivo.
I progetti prevedono:
a. la scelta di una tematica comune;
b. lavori a classi aperte;
c. lo scambio di docenti.
L’Istituto Comprensivo favorisce non solo la CONTINUITA’ fra ordini, ma anche l’ORIENTAMENTO,
inteso come conoscenza, negli anni – ponte, delle caratteristiche organizzative e didattiche dell’ordine
scolastico successivo, degli spazi, delle risorse umane e materiali, degli orari delle lezioni e dei tempi della
didattica. L’orientamento, inteso come pre-accoglienza, prevede VISITE GUIDATE nelle SCUOLE,
conoscenza del personale, distribuzione di materiale illustrativo.
La continuità si realizza anche con incontri tra docenti di ordini differenti volti a trasmettere informazioni
sui singoli allievi, negli anni ponte.
L’Istituto Comprensivo promuove, altresì, all’inizio di un nuovo ciclo, l’ACCOGLIENZA degli ALLIEVI
con specifici progetti riportati nel P.O.F. di ordine a cui si rimanda.
P.O.F. unitario 2010-11
92
(Progetto di Lettura: per accostarsi al piacere dell’ascolto)
P.O.F. unitario 2010-11
93
Gli alunni dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia lavorano in gruppi misti insieme ai
compagni di I° primaria.
I docenti di Scuola dell’Infanzia e di scuola primaria progettano e lavorano in compresenza
con scambio di ruoli.
Il progetto dettagliato è acquisito agli atti delle Scuole.
Gli alunni delle classi V dell’Istituto, suddivisi in gruppi, trascorreranno una giornata nella Scuola
Secondaria di riferimento e parteciperanno allo svolgimento di attività programmate dai docenti di Scuola
Primaria e Scuola Secondaria.
PROGETTO: “Insieme per imparare ad apprendere”.
La suddetta attività di orientamento e pre-accoglienza sarà integrata da PROGETTI in CONTINUITA’ e
precisamente
Istituto Coordinatore:
Istituti Partner:
SCUOLA PRIMARIA
5^ Calcinelli
5^ Saltara
Primary School Mankkaanpuron Koulu
Espoo – Finland
1 - Ecole « Saint Vincent de la Providence »
Rennes, Francia.
2 – Istituto Comprensivo “G. Leopardi”
Calcinelli – Saltara - Italia
3 – Primary School Ulker Ilkogretim Okulu
Ankara – Turchia
SCUOLA SEC. DI 1° GRADO DI SALTARA
Comenius : make friends-stop bulling
Comenius : make friends-stop bulling
SCUOLA SEC. DI 1° GRADO DI MONTEMAGGIORE
5^ Montemaggiore
P.O.F. unitario 2010-11
Comenius : make friends-stop bulling
94
P.O.F. unitario 2010-11
95
EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE
Dai tre ai quattordici anni, la scuola promuove con gli alunni le cosiddette “educazioni” volte a favorire la
formazione graduale della donna, dell’uomo e del/la cittadino/a.
L’alunno, grazie alla maturazione della propria identità e delle competenze culturali, è consapevole di essere
titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri per lo sviluppo di una convivenza civile.
È in quest’ottica che, in ogni ordine scolastico, si progettano e si sviluppano con gli allievi le educazioni:
1.
2.
3.
4.
5.
alla cittadinanza , “conoscere per convivere”;
alla salute ed alimentare,“conoscere per star bene”;
all’affettività, “conoscere le emozioni per “viverle” e gestirle ”.
all’ambiente, “conoscere per tutelare”;
alla sicurezza ,“conoscere per prevenire”;
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
OBIETTIVO: Favorire la formazione del “cittadino” attraverso la conoscenza ed il rispetto delle norme
comunitarie delle reciproche diversità.
SCUOLA dell’INFANZIA
CONOSCENZA E RISPETTO DELLE REGOLE ELEMENTARI
riferite alla vita di sezione (con gli adulti, con il gruppo dei pari, con i compagni più
grandi),durante le attività guidate, spontanee e durante il pranzo.
RISPETTO PER LE COSE proprie ed altrui, per gli spazi, anche comunitari (i bagni,
corridoi, l’atrio, ecc.)
SCUOLA PRIMARIA
Le REGOLE DELL’ISTITUTO E DELLA CLASSE, nei confronti di compagni ed adulti
Il RISPETTO PER LE COSE proprie ed altrui, per gli spazi, anche comunitari (i bagni, i
corridoi, l’atrio, i laboratori)
I DOVERI – I DIRITTI
1. La CONVENZIONE DEI DIRITTI DEL BAMBINO e confronto con la realtà in cui tali
diritti vengono “calpestati” (diritto allo studio, alla salute, al gioco)
2. Le ISTITUZIONI LOCALI Comune, Provincia, Regione ( tra cui stemmi, siti e inni (
Marche , Italia, Europa).
3. Le FORME DI GOVERNO
SCUOLA SECONDARIA
COMPRENSIONE DEI FONDAMENTI DELLE ISTITUZIONI DELLA VITA
SOCIALE, CIVILE E POLITICA
I e II Sec.
III Sec.
P.O.F. unitario 2010-11
La FAMIGLIA.
Le NORME della COMUNITA’ SCOLASTICA.
Le ELEZIONI AMMINISTRATIVE E GLI ORGANI DI GOVERNO
EUROPEI.
Lo STATO ed i suoi ORDINAMENTI .
Le ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI.
Le ELEZIONI POLITICHE.
La COSTITUZIONE ITALIANA.
96
PER TUTTI GLI ORDINI
SPERIMENTARE LA PARTECIPAZIONE
Consiglio D’Istituto degli Allievi
Consiglio di Plesso degli Allievi
Consiglio Comunale degli Allievi
(IV- V PRIMARIA; I – II – III SEC del Comune di Saltara)
Iniziative ed attività di volontariato
EDUCAZIONE ALLA SALUTE/ALIMENTARE
OBIETTIVO :
Favorire il benessere psico-fisico dell’allievo per prevenire malattie,
disagi, dipendenze.
SCUOLA dell’ INFANZIA
Acquisizione di corrette posture durante le attività ed il pranzo.
Acquisizioni di corrette abitudini alimentari, soprattutto a colazione.
SCUOLA PRIMARIA
Acquisizione di corrette posture e di sane abitudini alimentari
Igiene personale
Igiene dentale
Le dipendenze alimentari
Le altre dipendenze (televisione e videogiochi)
SCUOLA SECONDARIA
I
II
III
P.O.F. unitario 2010-11
Igiene come prevenzione
Acquisizione di corrette posture e di sane abitudini alimentari
L’alimentazione e le malattie legate al cibo (obesità, anoressia, bulimia)
La prevenzione delle malattie
Le dipendenze da alcool e fumo
Le tossicodipendenze
La sessualità
97
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’
OBIETTIVO dei TRE ORDINI SCOLASTICI: Favorire, nel rapporto educativo e nell’approccio ai
contenuti, un’educazione affettiva per:
• stimolare, far emergere rispetto nei confronti:
degli altri (parenti, compagni, educatori, ecc…)
degli animali
della natura,
del proprio paese e della Patria.
• far acquisire consapevolezza di:
emozioni
sentimenti
che il bambino/ragazzo potrà esprimere con differenti linguaggi (scritto, orale, grafico-pittorico, musicale,
corporeo, ecc….) e con varie tipologie testuali (racconto, poesia, descrizioni, ecc…). Nella visione di film,
nella lettura di libri, nella scelta di musiche, i docenti dei vari ordini avranno cura di evidenziare i sentimenti
ed i valori universali quali l’amicizia, la pace, la solidarietà, la fratellanza, ecc…
L’educazione all’affettività, TRASVERSALE alle discipline e VERTICALE, si pone l’obiettivo di favorire
nel bambino/ragazzo una crescita psico-socio-relazionale armonica, in contrapposizione e come “difesa” a
modelli che prevalgono su quelli della collettività.
E’ un forte IMPEGNO EDUCATIVO che gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo “G. Leopardi” si
assumono anche in un MUTUO RAPPORTO con le FAMIGLIE, le PARROCCHIE, le SOCIETA’
SPORTIVE, le ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO presenti nel TERRITORIO.
EDUCAZIONE AMBIENTALE
OBIETTIVO : Conoscere l’ambiente per apprezzarlo e salvaguardarlo
SCUOLA
dell’ INFANZIA
Nel triennio, prima conoscenza con i cinque sensi, tramite attività guidate
ed esperienze dirette, di alcuni ambienti naturali vicini all’esperienza del
bambino (campagna, bosco, fiume, mare )
Visite guidate a fattorie didattiche, a isole ecologiche del territorio e a
centri di raccolta differenziata.
Presenza di animali a scuola (pesci rossi, tartarughe) per favorirne
la conoscenza ed il rispetto.
SCUOLA PRIMARIA
Conoscenza, con l’uso dei cinque sensi e con osservazioni ed
esplorazioni, di ambienti naturali locali vicini all’esperienza dei bambini.
Conoscenza degli AMBIENTI NATURALI in ITALIA e loro rispetto
(fiume, collina, mare, montagna).
Conoscenza della STORIA LOCALE con relativa TOPONOMASTICA.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
I
II
III
P.O.F. unitario 2010-11
Conoscenza approfondita di ambienti naturali e di esseri viventi
attraverso anche il metodo sperimentale. Eventuale valorizzazione di
ambienti locali.
Conoscenza del processo di sviluppo del territorio da un punto di vista
dell’organizzazione : sociale, economica, urbanistica.
Conoscenza approfondita di ambienti naturali e di esseri viventi con
particolare attenzione alla tematica dello SMALTIMENTO dei RIFIUTI
Le problematiche connesse agli INQUINAMENTI, ai CAMBIAMENTI
CLIMATICI, allo SVILUPPO SOSTENIBILE, alla DISTRIBUZIONE
DELLA RICCHEZZA.
98
EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
OBIETTIVO:
Informare ed educare per prevenire incidenti a casa, a scuola e nella
STRADA
SCUOLA dell’INFANZIA
COMPORTAMENTI da ADOTTARE in caso di TERREMOTO/
INCENDIO
DUE PROVE DI EVACUAZIONE dell’EDIFICIO SCOLASTICO
SULLA BASE DEL PIANO DI EVACUAZIONE
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
EDUCAZIONE STRADALE
SCUOLA dell’INFANZIA
Conoscenza di alcuni SEGNALI di PERICOLO
Il semaforo
Le strisce pedonali
Come si viaggia in pulmino / in macchina
Dove si cammina per la strada: il marciapiedi.
SCUOLA PRIMARIA
- Conoscenza dei principali SEGNALI di PERICOLO
- Segnali di prescrizione
Come si circola a piedi e in bicicletta
SCUOLA SECONDARIA
- Si veda Scuola PRIMARIA con l’aggiunta del CODICE della STRADA
(elementi) e le SANZIONI
- Il Motociclo; l’uso del casco; la precedenza.
- Corso per il conseguimento del PATENTINO per la guida
del ciclomotore (Cl. III)
- educazione alla convivenza civile
- Infortuni domestici; elementi di primo intervento.
--
INTERVENTO DI ESPERTI
L’EDUCAZIONE STRADALE POTRA’ PREVEDERE ANCHE PROVE PRATICHE.
EDUCAZIONE INTERCULTURALE
SCUOLA dell’INFANZIA
•
Conoscenza e valorizzazione di tradizioni (culinarie, usi e costumi, fiabe)
SCUOLA PRIMARIA
•
Conoscenza e valorizzazione di tradizioni (culinarie, usi e costumi, fiabe)
SCUOLA SECONDARIA
•
Conoscenza e valorizzazione di culture differenti attraverso un percorso storico-geografico- artistico
P.O.F. unitario 2010-11
99
VISITE GUIDATE
Per offrire stimoli e favorire la crescita culturale degli allievi vengono proposte visite guidate e viaggi
d’istruzione .
CRITERI PER L’EFFETTUAZIONE DELLE VISITE
Si stabiliscono i seguenti criteri di massima per la scelta di possibili itinerari e per le modalità di
effettuazione delle visite guidate e viaggi d’istruzione.
•
Visite guidate relative alle educazioni, ai contenuti disciplinari ed ai Progetti (alcune delle quali
irrinunciabili nel primo ciclo d’istruzione).
•
Visite guidate da effettuarsi in orario scolastico o per l’intera giornata o più giornate, con lo
scuolabus comunale, il treno o con noleggio di pullman.
•
Visite guidate in un’ottica di continuità orizzontale e verticale.
VISITE GUIDATE IN CONTINUITA’
Per offrire stimoli e favorire la crescita culturale degli allievi vengono proposti possibili itinerari per visite
guidate e d’istruzione da effettuarsi da 3 a 14 anni:
SCUOLA DELL’ INFANZIA
1) USCITA nel PAESE alla SCOPERTA, soprattutto, dei LUOGHI RISERVATI ai BAMBINI
(giardini, parchi)
2) VISITA GUIDATA a:
1) AMBIENTE NATURALE (CAMPAGNA-FIUME, BOSCO, MARE) vicino all’esperienza del
bambino.
2) MUSEO DELLA CORDA E DEL MATTONE
3) FATTORIA DIDATTICA
4) CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
SCUOLA PRIMARIA
1) VISITA GUIDATA nel PAESE alla RISCOPERTA delle TRACCE della STORIA
2) VISITA GUIDATA ad ALCUNI AMBIENTI VICINI:
BOSCO – COLLINA – FIUME – MARE
3) VISITA a siti archeologici locali; PESARO (capoluogo di Provincia); ANCONA (capoluogo di
Regione) o ROMA (capitale).
4) Visite a MUSEI e ad una BIBLIOTECA.
SCUOLA SECONDARIA
1) VISITA DI ALCUNE CITTÀ ITALIANE MEDIOEVALI, RINASCIMENTALI,
DELL’OTTOCENTO…
2) VISITA DI ROMA SE NON EFFETTUATA NELLA SCUOLA PRIMARIA.
3) EVENTUALE VISITA A STRASBURGO O AD UNA CITTA’ ITALIANA ricca di storia e di arte.
4) VISITA DI UNA MOSTRA D’ARTE.
5) VISITA DI CARATTERE NATURALISTICO (PARCHI NAZIONALI).
P.O.F. unitario 2010-11
100
Per favorire la formazione dell’ uomo e del cittadino, l’autonomia personale e sociale
dell’individuo, la Scuola favorisce lo sviluppo, nei diversi ordini, di un curriculum
funzionale (Educazione Civica).
SCUOLA dell’INFANZIA
SAPER
Presentarsi: nome, cognome, età
Salutare (buongiorno, buonasera, ciao)
Chiedere per favore e ringraziare
Lavarsi le mani
Usare i servizi igienici
Soffiare il naso ed usare il fazzoletto
Usare le posate a tavola
Versare l’acqua nei bicchieri
Usare le forbici
Riordinare il materiale utilizzato per le attività
Indossare e togliere i propri indumenti
Abbottonare e sbottonare i vestiti
Effettuare un fiocco
Attraversare le strisce pedonali (per esperienze verbalizzate)
Arrestarsi al semaforo rosso (per esperienze verbalizzate)
SCUOLA PRIMARIA
SAPERE
Telefonare e rispondere al telefono usando le forme convenzionali
Presentarsi, congedarsi utilizzando il saluto “adeguato” alla
situazione , all’ora …
Usare il “Lei” adeguandolo alla persona (classi V)
Scrivere un indirizzo in una cartolina e/o una busta
Saper compilare una modulistica semplice
Pianificare il lavoro giornaliero e settimanale
P.O.F. unitario 2010-11
101
SCUOLA SECONDARIA
SAPERE
CLASSI PRIME
Usufruire di alcuni servizi territoriali .
Leggere le pagine gialle, Tutto Città e l’orario ferroviario.
CLASSI SECONDE
Accedere alla banca, ai Servizi Comunali ed ai Servizi Sanitari di base.
Scrivere lettere, cartoline, telegrammi, vaglia e conti correnti postali.
CLASSI TERZE
Richiedere la carta d’identità e conoscere il proprio codice fiscale
Curare le pratiche per il bollo e l’assicurazione del motorino.
Leggere e rispondere a richieste di lavoro.
Redigere il curriculum vitae.
Conoscere il servizio comunale INFORMAGIOVANI (Saltara)
Conoscere il proprio gruppo sanguigno
CLASSI PRIME - SECONDE - TERZE
Progettare e realizzare un piano di lavoro settimanale.
P.O.F. unitario 2010-11
102
ORGANIGRAMMA COMPONENTE GENITORI
GENITORI MEMBRI DEL CONSIGLIO d’ISTITUTO
UBALDI MICHELA
MOLINELLI RAFFAELE
GASPARINI TANIA
GIULIANI ANDREA
HURTADO AGUIRRE VICTOR
LONDEI MAURIZIO
PARADISI MONICA
ROSSINI RAFFAELLA
Presidente
Vice-Presidente
GENITORI rappresentanti di classe/sezione
Per i nominativi si fa riferimento alle comunicazioni che saranno inviate alle Scuole ed a tutti
i genitori dopo le elezioni per il rinnovo dei Consigli di Intersezione, Interclasse, Classe:
1 genitore per classe/sezione SCUOLA dell’INFANZIA ed PRIMARIA
4 genitori per classe SCUOLA SECONDARIA
L'Istituto promuove la partecipazione delle famiglie degli alunni di cui ricerca la collaborazione al
fine di perseguire il benessere psico - fisico dell'allievo e di facilitarne l'apprendimento.
I genitori definiscono la "politica scolastica" dell'Istituto, d'intesa con il Collegio dei Docenti e con
le Amministrazioni Comunali di riferimento, tramite i loro rappresentanti in seno al Consiglio
d'Istituto.
I genitori, altresì, collaborano con i docenti di classe/sezione per la realizzazione di progetti,
iniziative varie volte a favorire l'apprendimento e la crescita umana e culturale dell'allievo tramite i
rappresentanti di classe, d'interclasse, d'intersezione e nelle assemblee.
Seguono, inoltre, il percorso scolastico dei loro figli partecipando regolarmente agli incontri
promossi dalla scuola e stipulano con i docenti di sezione/classe un CONTRATTO FORMATIVO.
L’ ISTITUTO STABILISCE DI RISERVARE UNA MATTINATA DEL MESE DI
NOVEMBRE AI GENITORI - “ GIORNATA DELLE FAMIGLIE A SCUOLA”.
IN TALE GIORNATA I GENITORI POTRANNO:
- ASSISTERE ALLE LEZIONI;
- PARTECIPARE AD ATTIVITA’ DIDATTICHE CONCORDATE;
- PARTECIPARE A DIBATTITI E AD ATTIVITA’ OPERATIVE
P.O.F. unitario 2010-11
103
FORMAZIONE PER GENITORI
In collaborazione con altri Enti si promuoverà la formazione dei genitori, con personale esperto, a
condizione che ci siano appositi finanziamenti.
Si è costituito dallo scorso anno scolastico un COMITATO GENITORI – AGIL, con il compito di
promuovere iniziative volte a favorire l’integrazione e la partecipazione dei genitori.
P.O.F. unitario 2010-11
104
L’Istituto ha stipulato CONVENZIONI DI RETE con altri istituti e precisamente:
1) RETE RADICI:rete per l’accoglienza e il diritto alla cittadinanza
2) RETE PROGETTO SPIDER: disturbi specifici apprendimento
3) RETE S.C.I.R.E. – per la continuità fra tutte le Scuole Secondarie I grado e le Scuole
Secondarie di II grado del Distretto di FANO
4) RETE STUDIARE con la Provincia di Pesaro - Urbino per l’informatizzazione di alcuni
servizi rivolti all’utenza.
5) RETE delle BIBLIOTECHE delle MARCHE per la gestione informatica della biblioteca e
la messa in rete con le altre biblioteche della Regione aderenti alla rete.
6) RETE SULLE COMPETENZE LINGUISTICHE – LOGICO-MATEMATICHE e
TECNOLOGICHE , con gli Istituti di FERMIGNANO; ACQUALAGNA, URBINO,
APECCHIO, FOSSOMBRONE.
7) RETE ORIENTAMENTO con gli Istituti di PESARO “GALILEI”, CAGLI, ORCIANO,
FERMIGNANO, URBINO” PASCOLI”, FANO “GANDIGLIO”.
L’Istituto ha, altresì, stipulato CONVENZIONI:
con la FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE dell’UNIVERSITA’ degli
STUDI di URBINO per l’attività di TIROCINIO.
con l’ISTITUTO PROESSIONAL. PER I SERVIZI SOCIALI DEL POLO
SCOLASTICO DI FOSSOMBRONE per stage di alunni nelle scuole dell’infanzia.
con IL MUSEO DEL BALì
con la SOCIETA’ SPORTIVA
con la BOCCIOFILA.
con i VOLONTARI.
L’Istituto stipula CONTRATTI con esperti per attività teatrali, musicali, linguistiche
P.O.F. unitario 2010-11
105
L’Istituto Comprensivo “G. Leopardi” ha conseguito l’accreditamento regionale ai sensi del
D.G.R. n°62/01 e del D.G.R. n°2164/01, e innovato con D.G.R. n.39056 del31/07/06.
L’Istituto ha conseguito la CERTIFICAZIONE di QUALITA’ il 27/04/2006, ai sensi della
norma UNI EN ISO 9001:2000 rilasciata dall’Ente Certificatore CERTIQUALITY di
Milano.
Nel mese di marzo 2010 l’Istituto ha confermato la CERTIFICAZIONE di QUALITA’ con il
passaggio dalla norma UNI EN ISO 9001:2000 alla norma UNI EN ISO 9001:2008.
Funzione strumentale con il compito di effettuare audit interni Corvino Elisabetta;
Responsabile della Qualità GAGGIOLI ADRIANA
Fanno parte del Gruppo Qualità altresì ; Mencarelli Bruna, De Luca Pierangela, Severi
Viviana, Berti Alessandra in rappresentanza degli altri ordini scolastici.
L’Istituto, in quanto Ente Accreditato, presenta progetti di formazione per accedere a Fondi
europei.
P.O.F. unitario 2010-2011
106
IL C.T.I.
Il Centro Territoriale misto per l’integrazione degli alunni diversamente abili dell’ambito
territoriale n° 7, con sede presso l’Istituto Comprensivo “G. Leopardi” di Calcinelli di
Saltara, in via Marconi 1/3 si configura come un POLO di informazione, documentazione,
scambio, formazione funzionale all’integrazione.
Le Scuole afferenti all’ambito territoriale n.7 (II.CC. Saltara, Cartoceto, Fossombrone,
Montefelcino; D.D. Fossombrone; Polo Scolastico Fossombrone) stipulano ACCORDI di
rete fra loro ed ACCORDI di programma con gli EE.LL., l’A.S.U.R., le Associazioni di
volontariato presenti nel territorio, al fine della costituzione e gestione del C.T.I.
FUNZIONI DEL C.T.I.
Il Centro Territoriale per l’integrazione
DIECI PUNTI DI ATTENZIONE
1) L’integrazione
Il C.T.I. persegue come obiettivo prioritario l’integrazione degli ALUNNI disabili delle varie
istituzioni scolastiche sostenendo con informazioni e consulenze i docenti, i genitori, gli
operatori.
2) La collaborazione istituzionale.
Il C.T.I. stabilisce relazioni con gli altri C.T.I. provinciali, regionali, nazionali, con il U.S.P. e la
U.S.R.. Stabilisce altresì intese, collaborazioni, accordi di programma con gli EE.LL., l’A.S.L.,
le Associazioni presenti nel territorio.
3) La partecipazione.
Opera d’intesa con i soggetti coinvolti favorendo il lavoro d’équipe nella progettazione e nella
verifica.
4) L’innovazione.
Si pone in una posizione di ricerca continua relativamente alle problematiche della disabilità
(normative, testi specialistici, riviste, progetti).
5) Il monitoraggio.
Si pone come osservatorio privilegiato dei processi di integrazione e raccoglie e pubblicizza dati
significativi relativamente alla DISABILITA’, soprattutto riferiti all’ambito territoriale n. 7.
6) L’immediatezza delle risposte
Pone costante attenzione ai bisogni ed alle domande dei soggetti coinvolti per rispondere con
flessibilità e cognizione.
P.O.F. unitario 2010-2011
107
7) L’ efficienza e l’ascolto.
Cerca di coniugare i criteri di efficienza e di un uso razionale delle risorse umane e strumentali
con atteggiamenti basati sull’ascolto attivo delle persone che utilizzano lo SPORTELLO.
8) La gratuità.
Il servizio è gratuito.
9) La visibilità.
Il C.T.I. cerca di diventare visibile a conosciuto da docenti, famiglie, operatori, associazioni
tramite diversi canali informativi.
10) L’apertura e lo scambio.
Il C.T.I. è aperto allo scambio di esperienze, materiali, progetti tra Scuole, famiglie, Enti.
RESPONSABILE DEL CTI: FERRI SARA
P.O.F. unitario 2010-2011
108
CONSIGLIO D’ISTITUTO DEGLI ALLIEVI
Per favorire la partecipazione degli allievi alla vita della Scuola, viene costituito e reso
operativo il CONSIGLIO D’ISTITUTO DEGLI ALLIEVI così formato:
SCUOLA INFANZIA: un alunno di anni 5 per ogni plesso.
SCUOLA PRIMARIA: un alunno per ogni biennio per ogni plesso (due alunni per ogni biennio nella
Scuola Primaria di Calcinelli).
SCUOLA SECONDARIA: numero 3 alunni di cui uno di classe prima, uno di seconda, uno di terza (numero
sei nella Scuola Secondaria di Saltara).
Totale numero 24 alunni.
Presidente: un alunno di terza secondaria.
Membro di diritto: Dirigente Scolastico.
Membri aggregati: responsabili di plesso e Presidente del Consiglio d’Istituto.
COMPETENZE
1. Fare proposte didattiche per il curricolo e l’extracurricolo al Dirigente Scolastico e/o
al responsabile di plesso;
2. Fare osservazioni e proposte relative al funzionamento, agli orari, agli spazi, alle
attività…( Gli alunni di Scuola Secondaria fanno proposte anche per il P.O.F. in
appositi incontri).
TEMPI
Il comitato si riunirà due volte all’anno. Ad un incontro saranno invitati i Sindaci. IL SECONDO
INCONTRO SI TERRA’ NEI SINGOLI PLESSI.
CONSIGLIO COMUNALE degli ALUNNI
Il Consiglio ha competenze propositive in ambito: ambientale, scolastico, ricreativo, culturale, come da
progetto agli atti della scuola.
Il Consiglio delle ragazze e dei ragazzi viene riconosciuto dal Consiglio Comunale del Comune di Saltara.
GLI ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI SALTARA, CON ATTIVITA’ AUTOGESTITE DI
VOLONTARIATO , PROPONGONO DI:
1. ORGANIZZARE UN MERCATINO DEI LIBRI DI TESTO USATI PER GLI ALUNNI NEOISCRITTI o CON DIFFICOLTA’ ECONOMICHE;
2. ORGANIZZARE MOMENTI DI TUTORAGGIO NELLO STUDIO POMERIDIANO PER
SUPPORTARE I COMPAGNI IN DIFFICOLTA’;
3. METTERE A DISPOSIZIONE PER IL VOLONTARIATO UNA BANCA- ORE.
P.O.F. unitario 2010-2011
109
FORMAZIONE DEL PERSONALE
(docente e non docente)
Si prevede, anche per l’anno scolastico 2010/11, un processo di aggiornamento-formazione
per il personale docente e non docente come risposta a bisogni manifestati.
SCUOLA dell’INFANZIA
Aggiornamento sul tema dell’ animazione teatrale o musicale.
SCUOLA PRIMARIA
Aggiornamento sulla valutazione.
Aggiornamento sull’utilizzo delle LIM.
SCUOLA SECONDARIA
Aggiornamento sulla valutazione.
Aggiornamento sull’utilizzo delle LIM.
Gli insegnanti, a domanda, parteciperanno ad aggiornamenti organizzati da altri Enti
accreditati su argomenti di carattere pedagogico,didattico, organizzativo.
PERSONALE A.T.A.
Potenziamento dell’utilizzo della posta elettronica.
Per i docenti dei tre ordini e per il personale A.T.A. saranno previsti corsi distrettuali
sulla SICUREZZA ed il PRIMO INTERVENTO .
P.O.F. unitario 2010-2011
110
L’Istituto controlla i risultati finali della valutazione sommativa
elaborando ed utilizzando i dati dei documenti di valutazione delle
classi terminali e degli esami di Scuola Secondaria.
(Ammissione o non ammissione e valutazioni complessive)
Favorisce il confronto tra i docenti degli ANNI PONTE
(SCUOLA INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA) al suo interno.
Segue il percorso scolastico dei propri allievi nelle Scuole Secondarie di
II grado richiedendo alle stesse i risultati finali del I anno.
P.O.F. unitario 2010-2011
111
L’Istituto favorisce l’allestimento, in ogni ordine e plesso,
dell’ARCHIVIO DIDATTICO CARTACEO, FOTOGRAFICO,
VIDEO, con CD, DVD, in cui sono riportati i documenti più
significativi, i progetti, i lavori prodotti dagli allievi, prove di verifica
per favorire la socializzazione di competenze e dei materiali prodotti dai
docenti e dagli allievi.
P.O.F. unitario 2010-2011
112
L’istituto favorisce la pubblicazione di PROGETTI/ATTIVITA’
tramite:
CARTELLONISTICA – LOCANDINE – DEPLIANTS
PAGINA WEB
GIORNALI D’ISTITUTO
ARTICOLI DI GIORNALE
CONFERENZE, MOSTRE
P.O.F. unitario 2010-2011
113
IL PRESENTE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA SARA’ VALUTATO DA
TUTTE LE COMPONENTI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA SUA STESURA
TRAMITE:
Questionari per docenti – famiglie – studenti – A.T.A.
Assemblee con docenti e genitori
Incontri con gli Enti Locali
alle proposte educativo - didattiche curricolari ed extracurricolari.
SI VALUTERA’ :
Il grado di soddisfazione dell’utenza (alunni – genitori) ;
Il percorso degli allievi in ambito educativo ed in ambito cognitivo;
Il successo scolastico di tutti gli allievi dell’Istituto in relazione anche al precedente anno
scolastico.
I dati emersi saranno utilizzati per progettare il miglioramento nell’anno scolastico 20112012
Approvato dal Collegio Docenti Unitario nella seduta del 18/10/ ‘10
Adottato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 20 /10/ ‘10
Verrà illustrato a tutti i genitori:
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria
21/ 10/‘10
28/10/ ‘10
26/10/ ‘10
NB. Tutte le parti riferite alla Scuola dell’Infanzia sono state evidenziate con il colore
verde;
quelle riferite alla Scuola Primaria con il colore fucsia;
quelle invece riferite alla Scuola Secondaria con il colore arancio.
Le parti in rosso indicano le integrazioni rispetto allo scorso a.s
P.O.F. unitario 2010-2011
114
P.O.F. unitario 2010-2011
115
PROGETTI D’ISTITUTO
progetto Comenius
progetti continuità
progetto agio/disagio(recupero)
progetto “coro d’istituto”
progetto di alfabetizzazione motoria(USP)
SCUOLA DELL’INFANZIA
AREA PROGETTI DIDATTICI
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA DELL’INFANZIA “C. COLLODI” CALCINELLI
1. Progetto Natale: “Aspettando Babbo Natale!”.
2. Progetto”Happy Day”: “Io, mamma e babbo…ci mettiamo in gioco”, consegna dei diplomi ai
bambini di cinque anni con la partecipazione anche dei bambini di tre, di quattro anni e di tutti i
genitori.
3. Progetto gemellaggio che verrà effettuato attraverso uno scambio di doni, durante alcune
ricorrenze (Natale e Pasqua), con le Scuola dell’Infanzia “G. Rodari” di Calcinelli e “Don G.
Bosco” di Villanova.
4. Progetto biblioteca “Amico libro…..”: esperienza del prestito del libro rivolto agli alunni di 5
anni.
5. Progetto Lingua Inglese: “Noi parliamo Inglese…” rivolto agli alunni di 5 anni, con il.
coinvolgimento di un genitore esperto.
6. Progetto “Psicomotricità”: rivolto agli alunni di tre, quattro e cinque anni, con la
collaborazione di un esperto esterno e con il contributo delle famiglie.
7. Progetto “Genitori in…scena!”: drammatizzazione ideata per tutti i bambini del plesso e
realizzata da un gruppo di genitori, in tema con la programmazione educativo-didattica della
scuola.
Progetti con Enti: Festa di Primavera.
SCUOLA DELL’INFANZIA “G. RODARI” CALCINELLI
Progetto: ”Un amico in più….”gemellaggio con la Scuola dell’Infanzia “C. Collodi” di Calcinelli e
“Don G. Bosco” di Villanova.
2. Progetto CEA: Progetto alimentare.
3. Progetto alimentare: “Dall'orto alla tavola”.
4. Progetto Natale: “Natale insieme…”.
P.O.F. unitario 2010-2011
116
SCUOLA DELL’INFANZIA “M. MONTESSORI” DI SALTARA
Progetto: “Un amico in più…” gemellaggio con la Scuola dell’Infanzia “Don Bosco” di Villanova.
2. Progetto Natale: “Festeggiamo insieme il Natale”, drammatizzazione di una semplice storia.
3. Progetto motorio: “Giochi in movimento” (Associazione culturale “Madama Dorè”).
4. Progetto libro: “Un libro tira l’altro”, esperienza del prestito del libro.
5. Progetto musicale: “Crescere con la musica” (Associazione culturale “Madama Dorè”).
6. Progetto”Happy Day”: condivisione di momenti di gioco e di convivialità, consegna dei diplomi
ai bambini di cinque anni.
7. Progetto CEA: “Progetto alimentazione”.
8. Progetti con Enti ed Associazioni locali: Festa dell’autunno, Natale e Festa di Primavera.
SCUOLA DELL’INFANZIA “DON G. BOSCO” DI VILLANOVA
Progetto: “Un amico in più…” gemellaggio con le Scuole dell’infanzia “C.Collodi”, “G. Rodari” di
Calcinelli e “M. Montessori” di Saltara.
2. Progetto “Fiori e sapori”: collaborazione alla progettazione e gestione, nell’ambito della
mostra mercato “Fiori e sapori”, di un laboratorio per i bambini.
3. Progetto “E’ Natale”: partecipazione alla manifestazione “Seguendo la cometa” in
collaborazione con gli Enti locali.
4. Progetto di educazione motoria “Madama Dorè. Giochi in movimento”: danze, musica,
drammatizzazione di storie e giochi strutturati, progetto realizzato da una esperta.
5. Progetto “Sto bene nella mia scuola”: allestimento del salone principale per renderlo più
accogliente e per favorire nel bambino il legame affettivo con la sua scuola.
6. Progetto “Le fiabe illustrate”: realizzato in collaborazione con l’associazione “Sconfini”
prevede la rappresentazione della fiaba “Hansel e Gretel”.
7. Progetto CEA “C’era una volta in un bosco incantato”: prevede l’intervento di un esperto a
scuola e una escursione nel bosco.
8. Progetto “Inglese”: rivolto ai bambini di cinque anni e realizzato da una insegnante del plesso
con competenze in lingua inglese.
9. Festa di fine anno.
P.O.F. unitario 2010-2011
117
SCUOLA PRIMARIA
AREA PROGETTI DIDATTICI
Progetti del plesso di SALTARA
di plesso
“Sport a scuola”: attività di volley(tutte le classi) - gioco bocce (cl.3^- )
“Natale con i nonni” riflessione sul tema della solidarietà,
degli affetti e degli ideali per superare una visione strettamente
consumistica del Natale
“Merenda giusta e dintorni” percorso di educ. Alimentare
“Suoni e colori del mondo” progetto di educ. Musicale a tema
interculturale
di classe
1^
2^
•
•
•
•
•
•
•
3^
4^
•
•
•
•
•
5^
CEA : c’era una volta in un bosco incantato
CEA: chi vive nel prato?
Mr. Penny e l’arte di dipingere (pinacoteca di Fano)
Adotta l’autore
CEA: progetto sperimentale sull’alimentazione
Dove si nasconde l’aria(Museo del Balì)
Progetto ministeriale per il piano nazionale ”Scuola Digitale” :
Classe 2.0
CEA: il consumo critico
Adotta l’autore
CEA: progetto di educazione alimentare
Adotta l’autore
Crescere nella cooperazione
Progetti del plesso di CALCINELLI
di plesso
Sport a scuola ( volley, gioco bocce )
Musica e arte progetto musicale e artistico con il contributo di
esperti esterni
di classe
Progetti di Educazione all’agio
e
e
e
e
- classi 1 , 3 , 4 , 5 Progetti recupero per alunni in difficoltà
Progetti Lettura
e
e
e
-classi 3 , 4 , 5 Adotta l’autore
Altri progetti
e
-classi 2 Acchiappa la notte
e
-classi 3 Progetto alimentazione
e
-classe 4 I segreti del bosco (CEA)
P.O.F. unitario 2010-2011
118
Progetti del plesso di MONTEMAGGIORE/SAN LIBERIO
Di plesso
“Seguendo la cometa”
IA - IB
“Nel bosco incantato” (C.E.A.)
II
“La catena alimentare marinae tutti i suoi segreti” (C.E.A.)
III A - IIIB
“Archeologia sperimentale” (C.E.A.)
IVA - IVB
“L’Acqua e l’ecosistema fiume” (C.E.A.)
“Adotta l’Autore”
VA - VB
“La nostra vegetazione: curiosità e segreti” (C.E.A.)
PROGETTO CLASSE 2.0
L’istituto partecipa al Bando di Concorso per le Scuole Statali Primarie “Classe 2.0” nell’ambito del
piano nazionale denominato “Scuola Digitale,” della Direzione Generale per gli Studi, la Statistica
e i Sistemi Informativi (DGSSSI) del MIUR.
P.O.F. unitario 2010-2011
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
AREA PROGETTI DIDATTICI
PROGETTO ACCOGLIENZA
Progetto elaborato e condotto per favorire la continuità tra
ordini scolastici e l’integrazione degli alunni delle classi prime e
degli alunni extracomunitari e stranieri
PROGETTO ORIENTAMENTO
CLASSI
PRIME
- Il sé in rapporto agli altri. Conosco me stesso e gli altri.
CLASSI
SECONDE
- L’adolescente ed il gruppo – la famiglia – gli adulti
- L’adolescente nello spazio
- Le diversità di genere (maschi e femmine)
CLASSI
TERZE
- Il preadolescente e le sue trasformazioni fisiche, psicologiche,
logiche, cognitive
- Il preadolescente e le scelte: “Prendere le decisioni”
- Le scuole secondarie di secondo grado incontrano gli alunni a
scuola
- Il mondo del lavoro
- Il curriculum funzionale
- Corso preparatorio allo strumento della fisarmonica
PROGETTO AMBIENTE
CLASSI
PRIME
CLASSI
SECONDE
CLASSI
TERZE
- Riconoscimento di alberi e arbusti (prevista una attività con
Casa Archilei)
- “Il sentiero dei frutti dimenticati”: riscoperta di un antico
sentiero che collega Saltara alla Villa del Balì
- SOS CLIMA, l’inquinamento, il risparmio energetico
PROGETTO Ed. ALLA SALUTE
CLASSI
PRIME
CLASSI
SECONDE
CLASSI
TERZE
- La salute psico-fisica
- Psiche e cibo
- La sessualità e le dipendenze
PROGETTO IDEA
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
P.O.F. unitario 2010-2011
Ogni classe, propone attività, laboratori, giornate particolari da
svolgere nel corso dell’anno scolastico, tra queste: corsi
sportivi (tennis, calcio femminile, danza), tornei sportivi, corsi
120
creativi (ceramica, fotografia, teatro, botanica), Festa di
Halloween, Festa di carnevale, con premiazione della
maschera migliore, Festa di fine anno, Musical, calendario
fotografico della scuola, adozione a distanza, attività di
tutoraggio per alunni meno bravi.
PROGETTO PAROLE PER NATALE
CLASSI
PRIME
CLASSI
SECONDE
CLASSI
TERZE
Progetto in collaborazione con la pro loco e l’ente comunale,
in continuità tra la Scuola Primaria (classi III, IV e V di
Saltara, Calcinelli e Montemaggiore) e la Scuola Secondaria di
primo grado (classi I, II, e III di Saltara e Montemaggiore). Ha
per oggetto un concorso indetto dal Consiglio comunale dei
ragazzi, avente per tema la solidarietà
PROGETTO SPORTELLO D’ASCOLTO
CLASSI PRIME,
SECONDE E TERZE
Finanziato dall’Associazione Genitori dell’Istituto (AGIL)
prevede lo sportello d’ascolto con lo psicologo Gualazzi,
rivolto agli alunni delle classi prime, seconde e terze della
Scuola Secondaria di I grado di Saltara e Montemaggiore.
PROGETTO CONTINUITA’
CLASSI
PRIME
CLASSI
SECONDE
PROGETTO COMENIUS: “Make friends, stop bullying”
avente per tema il bullismo (sono coinvolte le classi V delle
scuole primarie di Saltara, Calcinelli e Montemaggiore e le
classi I di Saltara e Montemaggiore).
Con Scuola Secondaria di II grado:
Progetto S.C.I.R.E. di italiano
PROGETTO CRESCERE NELLA COOPERAZIONE
Promosso dalla Federazione marchigiana Banche di Credito
Cooperativo, si propone di sviluppare un'azione di impegno
CLASSI I A
civico ed etico in grado di favorire la dimensione della
SALTARA E II A
MONTEMAGGIORE solidarietà e dell'imprenditorialità nel mondo scolastico.
Progetto in continuità con la scuola primaria, coinvolge anche
la classe V A della Scuola Primaria di Saltara.
PROGETTO “DEDICATO A TE”
CLASSI
TERZE
Concorso riservato agli alunni delle classi III di Saltara e
Montemaggiore in memoria di una giovane ragazza
scomparsa.
PROGETTO MUSICA
CLASSI
PRIME
Riguarda la creazione di un coro di voci bianche. Progetto in
continuità con la scuola primaria: coinvolge, oltre che le classi
I della scuola secondaria di Saltara e Montemaggiore, anche le
classi IV e V della scuola primaria di Saltara, Montemaggiore
e Calcinelli.
PROGETTO CENTRO SPORTIVO
P.O.F. unitario 2010-2011
121
CLASSI
PRIME
CLASSI
SECONDE
CLASSI
TERZE
Gli alunni parteciperanno alle varie attività proposte in orario
extracurricolare (pomeriggio) come preparazione ai Giochi
Sportivi Studenteschi e come opportunità, per coloro che non
frequentano società sportive, di conoscere e praticare alcuni
sport. Le attività riguarderanno le specialità dell’atletica
leggera, la corsa campestre e i giochi sportivi di squadra.
PROGETTO MANIFESTAZIONI SPORTIVE
CLASSI
PRIME
CLASSI
SECONDE
CLASSI
TERZE
In orario curricolare è prevista la partecipazione da parte degli
alunni a numerose manifestazioni sportive: corsa campestre,
atletica leggera su pista, torneo di minivolley, bowling, nuoto,
badminton. La fase iniziale, ovvero d’Istituto, avviene
attraverso una rilevazione dei risultati ottenuti da parte di tutti
gli alunni durante le attività sportive nell’anno scolastico. Le
fasi successive (distrettuale, provinciale, regionale e nazionale)
sono subordinate ai regolamenti del Comitato organizzatore.
NB: i progetti completi sono consultabili a scuola.
P.O.F. unitario 2010-2011
122
PROGETTI CONTINUITÀ
Con Scuole dell’infanzia:
(Progetto di Lettura: per accostarsi al piacere dell’ascolto)
P.O.F. unitario 2010-2011
123
Con la scuola primaria
Gli alunni dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia lavorano in gruppi misti insieme ai compagni di I°
primaria.
I docenti di Scuola dell’Infanzia e di scuola primaria progettano e lavorano in compresenza con scambio di
ruoli.
Il progetto dettagliato è acquisito agli atti delle Scuole.
Gli alunni delle classi V dell’Istituto, suddivisi in gruppi, trascorreranno una giornata nella Scuola
Secondaria di riferimento e parteciperanno allo svolgimento di attività programmate dai docenti di Scuola
Primaria e Scuola Secondaria.
PROGETTO: “Insieme per imparare ad apprendere”.
La suddetta attività di orientamento e pre-accoglienza sarà integrata da PROGETTI in CONTINUITA’ e
precisamente
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SEC. DI 1° GRADO DI SALTARA
5^ Calcinelli
5^ Saltara
Comenius : make friends-stop bullying
Comenius : make friends-stop bullying
SCUOLA SEC. DI 1° GRADO DI MONTEMAGGIORE
5^ Montemaggiore
Comenius : make friends-stop bullying
Con Scuole Superiori:
Progetto S.C.I.R.E.
Italiano – Matematica (classi II)
P.O.F. unitario 2010-2011
124
CURRICULO SCUOLA SECONDARIA
AREA PLURI DISCIPLINARE
AMBITO DELLE ATTIVITÀ LINGUISTICO - ESPRESSIVE
VISITE GUIDATE a CASA ARCHILEI : “Green English”
PARTECIPAZIONE ALLA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE SMILE
(FRANCESE)
Classi
CICLO
DI LEZIONI CON INSEGNANTE MADRELINGUISTA
prime
GIORNATA DELLE MARCHE
PROGETTO COMENIUS
PARTECIPAZIONE ALLA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE SMILE
(INGLESE E FRANCESE)
CICLO DI LEZIONI CON INSEGNANTE MADRELINGUISTA
Classi
seconde GIORNATA DELLE MARCHE
PROGETTO S.C.I.R.E. di italiano
A
T
T
I
V
I
Classi
terze
VISITA AD UNA MOSTRA D'ARTE
PARTECIPAZIONE ALLA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE
PALCHETTO STAGE ( FRANCESE)
CICLO DI LEZIONI CON INSEGNANTE MADRELINGUISTA
GIORNATA DELLE MARCHE
Classi prime
USO DIDATTICO della BIBLIOTECA e della VIDEOTECA e della LAVAGNA
Classi seconde
MULTIMEDIALE
Classi terze
AMBITO ARTISTICO E TECNOLOGICO
ATTIVITÀ OPERATIVE IN OCCASIONE DEL NATALE
FESTA DELLA PRIMAVERA
PARTECIPAZIONE A CONCORSI d’ISTITUTO, LOCALI E NAZIONALI
VISITE GUIDATE NEL TERRITORIO (cl. I)
VISITE GUIDATE A CITTÀ D’ARTE (cl. I , II e III)
VISITE GUIDATE A MOSTRE (cl. III)
AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
T
ATTIVITA’ DI LABORATORIO (cl. I , II e III)
INTERVENTO DI ESPERTI NELLE CLASSI PER L’ED. AMBIENTALE/ SALUTE (cl.
II e III)
GIOCHI MATEMATICI (cl. I , II e III)
À
AMBITO DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE
PROGETTO BOWLING (cl. II)
CENTRO SPORTIVO
CAMPIONATI STUDENTESCHI
NUOTO ( Montemaggiore)
TORNEO “DINO AMBROSINI” (cl. I)
TORNEO DI BADMINTON
P.O.F. unitario 2010-2011
125
AREA PLURI –DISCIPLINARE
AMBITO DELLE VISITE GUIDATE
A
T
T
I
V
I
T
À
IN ORARIO SCOLASTICO
IN ORARIO SCOLASTICO ED
EXTRASCOLASTICO
Classi prime
CASA ARCHILEI (inglese)
MUSEO DEL BALI’ (italiano: attività
“Mito e stelle”) e FISICANDO
1 g.
Visita al castello di Caldarola
Classi
seconde
URBINO
MUSEO DEL BALI’ (italiano: attività
“Visione e conoscenza astronomica al
tempo di Dante” – se attivata)
INTERVENTO DI ESPERTI DI CASA
ARCHILEI
1 g.
Visita al castello di Gradara
(attività laboratoriale su Dante) da
effettuarsi qualora l’attività al
Museo del Balì non venisse attivata
Viaggio di istruzione a
Mantova
1 g.
Visita alla mostra sul
Risorgimento che si tiene a Roma,
alle scuderie del Quirinale
MUSEO DEL BALI’
Classi terze
gg.3
Viaggio di istruzione in Germania
per visitare la cittadina gemellata
con Saltara
Gli itinerari potrebbero subire modifiche o integrazioni per motivi di ordine logistico.
P.O.F. unitario 2010-2011
126
25 settembre 10
20 novembre ‘10
Novembre/
dicembre date da
concordare
novembre ‘10
10 dicembre 10
Dicembre 10
“PULIAMO IL MONDO”
“GIORNATA DELL’INFANZIA”
Visione di un film sui diritti negati dei minori
“GIORNATA DELLE FAMIGLIE A SCUOLA”
“GIOCHI MATEMATICI D’AUTUNNO”
“GIORNATA DELLE MARCHE”
Visione di un video documentario sulla regione Marche
LABORATORI DI NATALE
CONCORSO “PAROLe per Natale
27 gennaio ‘11
LA GIORNATA DELLA MEMORIA
10 febbraio ‘11
GIORNATA DELLE FOIBE – Testimonianza ed esecuzione/ascolto di brani musicali
Febbraio ‘11
Marzo ‘11
8 marzo ‘11
aprile ‘11
“M’ILLUMINO DI MENO”: giornata sul risparmio energetico
LA CREATIVITÀ IN CLASSE – IL CARNEVALE
“GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE
FESTA DELLA PRIMAVERA
PREMIAZIONI
9 giugno ‘11
Saltara e
Montemaggiore
Luglio ‘11
P.O.F. unitario 2010-2011
► Il “lettore” della Scuola
► I “matematici” della Scuola
► I campioni d’Istituto
► L’alunno modello
► La classe con l’aula più accogliente per tutto l’a.s.
Dopo gli esami di Stato premiazione degli alunni licenziati con il massimo dei voti
nella serata dell’eccellenza
127
ALLEGATI
• VADEMECUM ALUNNI STRANIERI
• QUESTIONARIO ORALE PER LA FAMIGLIA DELL'ALUNNO AL PRIMO INCONTRO
(EVENTUALMENTE CON L'AIUTO di un MEDIATORE).
• LIBRETTO DI PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA ITALIANA IN LINGUA
ARABA, CINESE.
P.O.F. unitario 2010-2011
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Unitario - Centro Documentazione Integrazione Handicap