Formazione e-tutor Veneto -maggio 2006- (Gruppo 5) Tutor Salvatore Amato IL CONTESTO SCUOLA: profondi cambiamenti aggiornamento e la formazione in servizio dei docenti attività formative come base di questa trasformazione DIRETTIVA N. 143 del 2001. Cambia la scuola, cambia il contesto formativo: dall'aula alla rete = FORMAZIONE BLENDED utilizzo delle nuove tecnologie IL CICLO DELLA FORMAZIONE Caduta in verticale Individua e dispone Realizza e implementa Organizza sul territorio Svolge il percorso formativo LA FORMAZIONE BLENDED momenti nuove tecnologie in presenza momenti in rete apprendimento collaborativo. STRUTTURA DEL BLENDED LEARNING Attori E-tutor Corsista Strumenti piattaforma Piattaforma multimediale Software che permette di creare un ambiente virtuale di apprendimento con LE CONSEGUENZE Cambiano le caratteristiche VANTAGGI PROBLEMATICHE I VANTAGGI quando dove cosa Qualità e Quantità risorse e materiali >>Facilitazione d’approccio >>Nuove motivazioni I VANTAGGI Isolamento tradizionale comunità di pratica e virtuali amplificazione della formazione confronto, condivisione della conoscenza e delle risorse Individualismo costruttivismo e collaborativismo professione docente di nuove strategie PROBLEMATICHE 1 Risvolti professionali 1- assenza di un documento d’intesa (A.T.A. nel prot2875 del 20 luglio 2004) 2- valore degli attestati: scarso se non addirittura nullo all’interno della professione. 3- figura dell'e-tutor: individuazione, formazione, funzione (contrattualizzazione) PROBLEMATICHE 2 Risvolti tecnici 1- strumentalità: i costi della tipologia formativa sostenuti dal corsista 2- gradualità formativa e competenze del corsista: necessita una gradualità formativa che passi attraverso l’alfabetizzazione, l’approfondimento, il consolidamento. MOMENTI IN RETE – MOMENTI IN PRESENZA Negli approcci blended si cercano di coordinare il momento dell'autoistruzione con appuntamenti di didattica collaborativa, in rete o in presenza. Le attività svolte in presenza non dovrebbero limitarsi alla classica lezione frontale, ma dovrebbero gettare un ponte verso le successive attività a distanza: dopo la stipula del contratto formativo, è bene chiarificare gli obiettivi, i tempi e le modalità di svolgimento delle attività. Nello stesso modo, le attività a distanza devono essere impostate in modo tale da facilitare i successivi momenti in presenza. La blended solution, se ben impostata, facilita il corsista nel processo di apprendimento, permettendo, nel momento di attività a distanza, l'interiorizzazione dei concetti esposti a lezione grazie allo svolgimento di attività mirate, di carattere essenzialmente operativo CORSISTA l'ingrediente principale, il più importante in assoluto: il corsista, il fruitore del corso, l'allievo, il discente, l'apprendista, l'utilizzatore o "utente", come preferite. E' facile capire perché il corsista è spesso l'ingrediente che determina più di altri qualità ed efficacia di un'attività di e-learning. Lasciando infatti inalterati tutti gli altri componenti e cambiando solo i corsisti, si possono avere esperienze dai risultati anche diametralmente opposti: un successo con un gruppo di corsisti, un disastro totale con un altro. Ecco dunque quali dovrebbero essere gli elementi/abilità/caratteristiche fondamentali che un corsista deve disporre per poter essere un "buon" corsista: •Motivazione •Abilità tecniche di base •Capacità comunicative •Consapevolezza degli altri •Disponibilità a mettersi in discussione •Apertura al confronto e allo scambio gratuito •Ritmi costanti E- TUTOR Il ruolo dell'e-tutor si è imposto nell'ambito dell'e-learning come uno dei fattori decisivi per la buona riuscita dell'attività formativa. A questa figura spetta, infatti, il compito delicato di accompagnare i percorsi di apprendimento dei corsisti, sostenendone l'acquisizione di conoscenza, mediando la loro relazione con la tecnologia, favorendone il lavoro collaborativo, monitorandone in tempo reale atteggiamenti e comportamenti. Si tratta di un ruolo la cui centralità è sentita anche nella scuola italiana dal momento che la formazione degli insegnanti in servizio, per decisione del Miur, passa ormai attraverso le modalità dell'e-learning FORUM Ambiente virtuale all'interno del quale gli utenti possono discutere su argomenti di interesse comune. È basato in genere su bacheche ove è possibile lasciare dei messaggi di avvio di una discussione “thread” o repliche ad altri messaggi. Può essere libero o animato da un e-tutor L’ambiente di formazione infatti prevede due tipologie di forum: una strettamente legata all’attività di formazione (forum connessi ai vari laboratori o alle tematiche oggetto di studio) e una community che invece è aperta alla discussione generale. Questa seconda area è risulta indispensabile per evitare che i forum di lavoro siano intasati di messaggi OT, cioè fuori tema. CHAT La chat (in inglese, letteralmente, "chiacchierata") è una forma di comunicazione in rete che consente di comunicare con altri utenti (uno o più di uno) attraverso la tastiera del computer: si scrive una frase e questa è immediatamente visualizzata sugli schermi degli altri partecipanti. A differenza della posta elettronica, in una chat la comunicazione avviene quindi in tempo reale. AULA VIRTUALE Aula virtuale: La lezione a distanza Oggi prende sempre più slancio la formazione contemporanea a più studenti presenti in sedi diverse da parte di un unico docente, tramite le aule virtuali. Con questo tipo di formazione, il docente comunica a distanza tramite sistemi sofisticati di videoconferenza e gli studenti lo vedono su uno schermo tramite un proiettore o sul proprio computer. L'obiettivo della creazione di questi ambienti informativi è di associare alla situazione reale di aula (lezioni, appuntamenti di lavoro, incontri formativi, colloqui, discussione, elaborazione ...) uno spazio virtuale che consente di mettere in relazione altri materiali di studio e documentazione (Dossier didattici; bibliografie mirate; saggi di approfondimento; materiali di documentazione; ...). Mettendo assieme la situazione reale e quella dell'aula virtuale si vorrebbe fissare ancora meglio i contenuti, i significati e la "memoria" degli incontri di formazione.