L’ECONOMIA DELLA RIFORMA
FERROVIARIA EUROPEA
Loris Di Pietrantonio e Jacques Pelkmans
Settembre 2004
Corso di Politiche e Istituzioni Economiche Europee.
Prof. Orcalli
Dott. Toschi
Esposizione:
Marcato Gilberto
Moscetti Alessia
La riforma europea prende in considerazione le
seguenti tematiche:
• La necessità di una maggiore competitività
ferroviaria.
• La promozione della mobilità sostenibile in
Europa tramite l’utilizzo della rete ferroviaria in
alternativa al trasporto stradale.
• Minori ripercussioni sulla bilancia pubblica degli
Stati Membri.
Il trasporto ferroviario europeo è un sistema
affetto da numerose problematiche. Prima fra
tutte l’incapacità di assorbire la domanda di
traffico nei tempi di crescita economica.
I motivi del declino del trasporto ferroviario:
Ragioni esogene:
• Trasformazione delle industrie:
da huge-stock based a processi just-in-time
dal prodotti di basso valore/alto volume a
prodotti di alto valore/piccolo volume.
• Politiche ed investimenti a favore del trasporto
stradale invece di quello ferroviario.
Ragioni endogene:
• Scarsa attenzione alla cura del cliente.
• Debole affidabilità e puntualità nelle spedizioni.
• Limitata flessibilità per le spedizioni
transfrontaliere.
• Frammentazione del servizio transfrontaliero
(mancanza di interoperabilità).
• Assenza di cabotaggio transfrontaliero.
• Mancanza di integrazione dei servizi.
• Priorità di traffico per il trasporto passeggeri.
• Mancanza di one-stop-shop nell’allocazione del
percorso.
• Mancanza di competizione.
• Costi di gestione non trasparenti nei corridoi
internazionali.
Gli obiettivi della riforma europea:
1. Promuovere la competitività del trasporto
ferroviario in Europa, tramite la riduzione delle
inefficienze ed una maggiore trasparenza nella
valutazione dei costi. Ciò è reso possibile solo
successivamente all’eliminazione delle
asimmetrie con gli altri settori di trasporto e e
con l’introduzione di riforme che promuovano
la liberalizzazione e la competitività.
2. Incentivare un modello di mobilità sostenibile
per contribuire ad alleviare i problemi di
congestione, di sicurezza e dell’ambiente. Il
sistema ferroviario potrebbe rivestire
nuovamente, con le adeguate riforme di
mercato, il ruolo di maggior sistema di
trasporto ad alta densità.
3. Promuovere meccanismi di mercato che
riducano la spesa pubblica ( i sussidi al
sistema ferroviario sono secondi solo alle
spese della politica agricola).
La riforma del sistema ferroviario e i
provvedimenti europei:
1. Direttiva 440/91 sulla separazione contabile tra
rete e servizi, la quale è stata
successivamente ampliata dalla Direttiva 18/95
riguardo le licenze delle imprese ferroviarie.
Questo provvedimento comunitario introduce il
libero accesso tramite forme limitate di
accesso internazionale con “raggruppamenti
internazionali” di imprese ferroviarie.
2. Il primo pacchetto ferroviario, entrato in vigore il
15 marzo 2003, si riferisce al trasporto merci e
rappresenta un atto di liberalizzazione del
settore ferroviario attraverso l’introduzione
dell’accesso libero e di forme di competitività.
3. Il secondo pacchetto ferroviario del 2004 tende
ad armonizzare i requisiti e le certificazioni di
sicurezza e definisce la creazione dell’ Agenzia
ferroviaria europea per la sicurezza e la
interoperabilità.
4. È prevista l’approvazione del terzo pacchetto
ferroviario con il quale, entro il 2010, si
liberalizzerà il servizio passeggeri, e si
provvederà ad armonizzare il sistema delle
licenze di guida (drivers) e la qualità del servizio
di trasporto merci.
Caratteristiche del mercato dei servizi
ferroviari:
• Presenza di economie di scopo, vista la natura
multi-service e multi-purpose del sistema
ferroviario.
• Presenza del monopolio naturale.
• L’esistenza di barriere tecniche e legali che
rendono difficile l’entrata di nuovi concorrenti.
Queste caratteristiche scoraggiano la
trasparenza dei costi, l’allocazione efficiente
delle risorse ed implicano la presenza di
economie di scala e di scopo.
Le economie di scopo e l’intermodalità:
Le economie di scopo,
all’interno del sistema
ferroviario, si suddividono in
due categorie: merci e
passeggeri.
Nel primo caso l’introduzione
della competitività intermodale
(tra diversi competitori
ferroviari) potrebbe dimostrarsi
utile per aumentare l’efficienza
del servizio e la soddisfazione
del cliente. Nel secondo caso il
grado di competitività
intermodale dipende dalla
scala e dalla densità del
mercato.
Ulteriori cause dei fallimenti del sistema
ferroviario in Europa:
•
•
•
•
•
Piano delle licenze frammentato.
Mancanza della interoperabilità.
Mancanza di uniformi licenze di guida.
Locomotive e l’assenza del leasing.
Priorità dell’allocazione e i sistemi di sicurezza.
• Ostacoli al cabotaggio.
Separazione verticale e unbundling dei servizi
Obiettivi:
• Trasparenza dei costi
di gestione.
• Promozione della
concorrenza.
• Eliminazione e
prevenzione alla
cross-subsidisation.
• Riduzione delle
asimmetrie di
informazione.
Gli effetti della separazione verticale
• Recupero del costo efficiente. La Direttiva
12/2001 impone la separazione finanziaria
(orizzontale) dei costi relativi al trasporto merci e
passeggeri.
• Miglioramento della capacità di allocazione.
• Massimizzazione del recupero dei costi
dell’utilizzo dell’infrastruttura.
Organismi comunitari di promozione della
coordinazione tra gli operatori del sistema
ferroviario europeo:
• RailNETEurope è stata istituita nel 2002 per
migliorare il coordinamento internazionale dei
percorsi ferroviari e degli orari attraverso la
progressiva introduzione di “one-step-shop”.
• Agenzia europea per la sicurezza ferroviaria e
l’interoperabilità che si occupa principalmente
degli obiettivi di sicurezza comuni, metodi di
sicurezza comuni, accertamento dei requisiti di
interoperabilità.
conclusioni
• Difficoltà di competizione nella creazione di nuove
infrastrutture.
• Presenza di economie di densità che creano problemi di
sicurezza e asimmetrie di informazioni.
• Presenza di barriere tecniche e legali che creano
difficoltà alla creazione di un mercato interno ferroviario.
• La coordinazione nel network si scontra con la
separazione verticale.
• Mancanza della trasparenza del costo del servizio
erogato.
• Necessità di creare sinergie fra gli investimenti per le
infrastrutture e la tecnologia ed il meccanismo di
interoperabilità comunitario.
• La creazione di un’ efficiente rete ferroviaria europea
necessita di riforme step-by-step in modo tale che gli
operatori di mercato possano assorbirle gradualmente
creando, così, mercati competitivi privi di asimmetrie di
informazione.
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gruppo 3 (L`economia della riforma ferroviaria europea)