DECALOGO
ANTIPLAGIO
BY
COMPRARE UN FALSO NON CONVIENE,
IL PRIMO A RIMETTERCI SEI TU!
Perché non si debbono comprare macchine e prodotti contraffatti?
Il fenomeno della contraffazione si è esteso anche
al settore delle macchine per il giardinaggio e la
cura del verde, danneggiando gravemente non
solo le aziende che lavorano onestamente,
ed investono risorse consistenti nell’innovazione
dei prodotti, ma anche i consumatori inconsapevoli
e lo Stato stesso.
La macchina contraffatta - con la riproduzione
illecita del marchio oppure del modello o disegno
registrato – è spesso del tutto simile all’originale
e trae in inganno il consumatore, deviando il flusso
commerciale e generando concorrenza sleale.
Dietro alla macchina contraffatta si cela una vera
e propria filiera produttiva e distributiva messa
in atto da aziende parassite e da organizzazioni
criminali, che lucrano sull’immagine del prodotto
originale (frutto di impegno, di tradizione e del
lavoro di tante persone), e beneficiano degli
investimenti altrui (in termini di ricerca, sviluppo
dei materiali, comunicazione e pubblicità) per trarre
profitti senza sforzo, che non solo non vengono
tassati, ma nel caso delle organizzazioni criminali
sono reinvestiti in ulteriori attività illecite.
Le aziende che lavorano onestamente subiscono
danni economici, sia in termini di riduzione del
fatturato - che si traduce in perdita di
occupazione e diminuzione del gettito fiscale sia come danno di immagine, in quanto il
prodotto contraffatto genera nella percezione del
consumatore un ridimensionamento del valore
del prodotto stesso. La macchina contraffatta, in
realtà, non offre le stesse garanzie di sicurezza
e qualità della macchina prodotta dal costruttore
legittimo, che si assume la responsabilità di ciò
che fabbrica, ed espone chi la utilizza ad evidenti
rischi per la salute e la sicurezza. Il basso prezzo
al quale è possibile acquistare la macchina
contraffatta è giustificato dall’utilizzo di materiali
scadenti, con conseguente alto rischio di rottura
della macchina stessa o dei singoli pezzi.
La contraffazione va contrastata, in nome della
legalità e dell’interesse collettivo, con tutti
i possibili strumenti di verifica, controllo e
repressione, ma prima di tutto con un atto
di responsabilità da parte dei cittadini, quello
di non acquistare prodotti contraffatti, e privi
dei requisiti tecnici e degli standard qualitativi
richiesti sul mercato europeo. Acquistare beni
contraffatti, peraltro, può esporre a sanzione
amministrativa fino a 7.000 euro, oltre che
comportare la confisca della merce secondo
dell’art. 1, c. 7 del D.L. 35/2005.
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ANTIPLAGIO
Dieci raccomandazioni per gli acquirenti che non vogliono farsi fregare
I
Rivolgersi sempre a distributori autorizzati, conosciuti e di fiducia, che possano garantire sull’origine
delle macchine, che conoscano i prodotti nelle loro caratteristiche tecniche, e che possano essere
tramiti diretti per ogni pratica concernente l’assistenza e il rapporto con le case costruttrici.
II
Valutare attentamente gli acquisti effettuati mediante canali di vendita quali Internet, televisione,
cataloghi, che di norma non consentono di visionare direttamente il bene. Per gli acquisti su Internet,
in particolare, cercare più informazioni possibili sulla serietà del venditore (identità, indirizzo, garanzia,
diritto di recesso e di ripensamento, partita IVA) utilizzando anche i feedback di altri acquirenti. Infine,
prestare particolare attenzione alle vendite porta a porta, e diffidare dei venditori irregolari sulla strada.
III
Assicurarsi che la macchina abbia la marcatura CE, che attesta il rispetto dei requisiti di sicurezza
essenziali previsti dalle direttive comunitarie ad essa applicabili. Lo stesso marchio CE deve essere
verificato nella sua autenticità: gli elementi che lo compongono devono avere la stessa dimensione
verticale, che non può essere inferiore a 5mm, e le due lettere debbono mantenere la stessa
proporzione in caso di riduzione o ingrandimento.
IV
Porre attenzione a non confondere l’indicazione CE di conformità del prodotto con il marchio CE CHINA
EXPORT o marchi simili non conformi.
V
Assicurarsi che la macchina sia venduta con il relativo manuale di istruzioni. Questo deve essere
redatto anche in lingua italiana, così che possa essere consultato dal consumatore scrupolosamente
per qualsiasi intervento di manutenzione, riparazione, regolazione ecc..
VI
Accertarsi, inoltre, che il marchio del costruttore sia stampato, e non apposto come adesivo (anche su
libretto e certificato CE). Il marchio, infatti, normalmente è apposto con verniciatura, bassorilievo e
simili. Controllare che il marchio sia quello originale e non uno simile, eventualmente visitando il sito
del costruttore. In alcuni casi, per prodotti piccoli di serie, anche i singoli pezzi in plastica sono marchiati
con il logo. Anche l'imballaggio esterno può fornire elementi di garanzia di autenticità, generalmente
riporta tutti i dati (anche matricola) del costruttore e luogo di fabbricazione ed è marchiato con il logo
della casa costruttrice.
VII
Verificare, anche mediante il coinvolgimento diretto del rivenditore, la sussistenza e la reale efficacia
della garanzia, che costituisce il primo strumento attraverso il quale l’azienda si assume la
responsabilità rispetto al prodotto, e mediante il quale il cittadino tutela il proprio acquisto.
VIII Valutare attentamente il divario tra il prezzo di mercato e quello attuato dal venditore, giacché un
forte divario è di solito indice di contraffazione. Per una logica economica intrinseca un prodotto non
può scendere sotto una determinata soglia di prezzo a meno che non veda modificate in modo
sostanziale le proprie caratteristiche tecniche.
IX
Controllare che la macchina abbia la targhetta di identificazione con i dati del costruttore, l’anno di
costruzione, il modello e la matricola.
X
Qualora ci si imbatta in un prodotto contraffatto, questo va segnalato alle autorità competenti;
segnatamente al Ministero Sviluppo economico (telefono call center: 06 47055800; linea diretta
contraffazione: Fax +39 06 4705 5750, e-mail: [email protected]); alla Guardia di
Finanza al numero 117; alla Polizia di Stato al numero 113; all’Arma dei Carabinieri al numero 112.
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