news [ CINQUEMINUTI CON EURISKO ] ▼ numero 63 / settembre 2014 INSIGHT PER IL CAMBIAMENTO SOCIOCULTURALE L’OTTIMISMO VIRTUALE E L’ATTENDISMO REALE DEGLI ITALIANI NONOSTANTE I PROGRESSI EVIDENTI NELL’USO DELLA TECNOLOGIA, GLI ITALIANI NON STANNO «VIRTUALIZZANDO» I LORO ACQUISTI. NEL SENSO CHE RESTANO BEN RADICATI SU UN MIX DI COMPORTAMENTI TECNOLOGICI, VIRTUALI E FISICI. COME HA PROVATO A DIMOSTRARE IL SEMINARIO DI LUGLIO DI GfK EURISKO Gli Italiani sembrano invece virtualizzare lo scambio sociopolitico. Ovvero: a una offerta politica recente che ha messo sul mercato una grande quantità di promesse e annunci corrisponde un Paese con promesse altrettanto virtuali: l’ottimismo e la ripresa del sentiment. Effettivamente dall’insediamento del governo Renzi portatore di una visione indubbiamente innovativa del rapporto fra Paese e politica è corrisposto un quasi continuo aumento del sentiment e delle speranze delle famiglie. Ma lo scambio, purtroppo - come mostra il dibattito d’estate e gli accorati appelli degli economisti - sembra fermo al virtuale: tu prometti, io dichiaro ottimismo. Lo scambio economico, quello dell’economia reale (soldi in cambio di consumi e investimenti), non appare minimamente toccato dal virtuale. I consumi restano depressi (anche più di prima in alcuni comparti). L’unico segnale di vita: la ripresa del risparmio, che per l’industria finanziaria è una buona notizia, ma nel contesto generale del Paese assume un significato non completamente positivo (risparmio significa rimandare i consumi e creare una premessa al circolo deflazionistico). Come alcuni avevano predetto (da indicazioni di ricerca, non da magici poteri), gli 80 euro non hanno prodotto risultati tangibili. Con buona probabilità, da soli, non risolleveranno il quadro economico dei consumi e degli investimenti. Quindi? Meno promozioni e più “every day low taxes”. La prima ipotesi per la ripartenza dei consumi parte da qui. Sostituire una politica di annunci positivi e straordinari con un piano Italia - auspicabilmente bi-partizan che delinei gli obiettivi nei prossimi 5,10,20 anni. Di riforme non si può fare a meno. Ma si può anche morire: lo dicono nei seminari riservati i capi azienda, stanchi di rincorrere un quadro legislativo che continua a cambiare, a modificare gli obblighi e i processi di attuazione. Il governo Le scelte Renzi: non soffro di annuncite L’orizzonte è maggio 2017 Il premier dà il via ai suoi mille giorni con un sito sul programma «Sul lavoro il modello è Berlino. Ora non si discute di rimpasto» Il sistema tedesco Nel 2003 il cancelliere socialdemocratico Gerhard Schröder presentò «Agenda 2010», un pacchetto di riforme che incise sulla spesa sociale, sul fisco, sulla sanità e sulle regole del mercato del lavoro e della formazione Il libretto rosso con le riforme e lo slogan «La Germania in movimento» Il tasso di disoccupazione in Germania % 10,5 nel 2003 a luglio 2014 4,9 % ROMA — «Nel momento in cui sei accusato di annuncite, malattia tipica di una parte del ceto politico, noi rispondiamo con un elenco di date alle quali ci siamo auto costretti». Il presidente del Consiglio Matteo Renzi presenta il programma dei mille giorni, che almeno in teoria chiude la strada alla tentazione delle elezioni anticipate per arrivare fino al maggio 2017, pochi mesi prima della scadenza naturale della legislatura. E lo fa tagliando virtualmente il nastro di un sito internet che dovrà dar conto dei progressi del governo sulla strada delle riforme. L’indirizzo è passodopopasso.italia.it, la parola Italia aggiunta in corso d’opera perché altrimenti si finisce su un sito dedicato alla scuola, materia sulla quale il governo è stato appena costretto al rinvio. Più che di un cronoprogramma, però, si tratta di un diario di bordo. Non un elenco di riforme da fare con relativa data di scadenza, insomma, non il famoso foglio excel. M va del governo. Forse in quell’occasione potrebbe diventare più concreto, un documento con titoli e scadenze. Ma se informativa sarà, non dovrebbe seguire un voto, tanto meno di fiducia. Sarebbe solo un passaggio formale, non segnerebbe la nascita di un Renzi bis, la nascita di un nuovo programma e magari pure di una nuova maggioranza. Il virtuale taglio del nastro è l’occasione per lanciare l’idea dei «mille asili in mille giorni», che dovrebbe essere concentrata soprattutto nel Mezzogiorno. E per tornare sul dibattito andato avanti tutta l’estate a proposito delle regole per i licenziamenti: «Il problema — afferma il premier L’articolo 18 Sull’articolo 18 parole nette: riguarda solo 3 mila persone l’anno, ma da tempo è vissuto come l’unico problema — non è l’articolo 18, che riguarda 3.000 persone l’anno in un Paese di 60 milioni di persone, ma da anni è vissuto come l’unico problema». Dice Renzi che va riscritto l’intero Statuto dei lavoratori, che «sul lavoro la Germania è un nostro modello, non un nostro nemico» e che il «contratto a tutele crescenti è uno strumento su cui credo ci possa essere un’ampia maggioranza in ambito parlamentare». No, invece, ad un ricambio generale nella squadra di governo in vista del trasferimento a Bruxelles del ministro degli Esteri Federica Mogherini: «Non c’è nessuna discussione sul rimpasto» dice Renzi, sostenendo che la questione verrà affrontata solo alla fine di ottobre, quando la nomina della Mogherini verrà formalizzata, e forse ricordando che i guai veri per Enrico Letta cominciarono proprio quando si cominciò a parlare di rimpasto. Il sito dei mille giorni terrà il conto anche dei decreti attuativi, le norme tecn Difficile spiegare agli head quarter internazionali le continue circonvoluzioni nazionali sui temi del lavoro, « delle pensioni, della tassazione, delle incentivazioni. Da qui si giustifica il suggerimento provocatorio: “Every day low taxes” (ma non solo tasse, anche regole). Pensiamo al tormentone estivo sulle pensioni. Non entriamo nel merito (è meglio raddrizzare una ingiustizia generazionale togliendo ai pensionati che hanno avuto di più di quanto versato o è meglio rispettare - pacta sunt servanda - i diritti acquisiti dai pensionati stessi? ), ma valutiamo le conseguenze sulle famiglie. Chi oggi – dopo questo ulteriore dibattito estivo - si sente ragionevolmente più sereno sul proprio futuro pensionistico da qui ai prossimi 20 anni? segue a pagina 2 news [ CINQUEMINUTI CON EURISKO ] ▼ 2 SETTEMBRE 2014 L’OTTIMISMO VIRTUALE E L’ATTENDISMO REALE DEGLI ITALIANI segue da pagina 1 L’atteggiamento deflazionistico viene proprio dall’incertezza o meglio dalla certezza che sia comunque meglio attendere. Pensiamo a un altro tema cui l’industria finanziaria è molto interessata: l’uso equo e non rapinoso delle risorse del risparmio nazionale per ridurre il debito pubblico. Si prospettano varie soluzione: anche qui, non entriamo nel merito del dibattito, ma occorre sottolineare che il coinvolgimento delle famiglie e dei loro risparmi parte male. Diversamente da quanto fatto in passato, le famiglie non si sentono davvero motivate a investire. In compenso si è provato a vendere, all’ultimo momento, Fincantieri sul mercato retail (famiglie) senza indicazioni strategiche complessive per il Paese. Spesso le privatizzazione degli anni ‘90 sono state criticate, anche giustamente. Però su un punto esse vanno rivalutate: la capacità di raccontare un progetto quanto meno di medio periodo, coinvolgendo e motivando il Paese e i risparmiatori. Appare molto difficile far entrare nell’agenda politica italiana il progetto Italia che preveda quanto meno il traguardo del 2020. Consigliamo di integrare la politica “degli annunci” con il “cronoprogramma” che indichi con chiarezza le prossime scadenze, al di là di quelle elettorali. Occorre riformare il tempo per favorire la liberazione delle risorse economiche del paese nei consumi e negli investimenti. GfK / IT SUL WEB Fabrizio Fornezza www.gfk.com/it 1. Bergamo: a No Frills dati inediti sul turismo 2014 in Italia Le vacanze ‘lunghe’ costano di più (in media il 6%) e diminuiscono di importanza (passando dal 22% del 2013 al 20% di quest’anno). Nonostante questa flessione, il prezzo medio per una vacanza nel nostro Paese ha subito un incremento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La destinazione Italia continua ad attrarre, considerando che il mercato delle prenotazioni in agenzia di viaggio tradizionale, da gennaio a luglio, risulta stabile dal 2012 a oggi. > 2. Cresce la spesa per Verde e giardini La stagione del giardinaggio 2014 volge al termine. Uno sguardo al primo semestre dell’anno dimostra che i consumatori stanno spendendo di più per il giardinaggio, le attrezzature e i prodotti chimici (fertilizzanti e C.) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. > 3. PressRelease per i giornalisti Un percorso che ci auguriamo diventi presto familiare per i giornalisti: dalla homepage di www.gfk.com/it, cliccando su NEWS ED EVENTI, quindi su PRESS ROOM e successivamente su PRESS RELEASES, si raggiunge l’area dove vengono pubblicati i nostri comunicati e le info utili per i media. In questo stesso spazio si trovano i nostri prodotti editoriali Cinqueminuti e Social Trends, compresi gli arretrati delle diverse annate. Per maggiori informazioni e contatti stampa Ê [email protected] Capo Ufficio Stampa: Vitalba Paesano > news [ CINQUEMINUTI CON EURISKO ] ▼ SETTEMBRE 2014 SEMINARIO ANNUALE GfK EURISKO THE ITALIAN WAY I VALORI UNICI E AGGIORNATI DEGLI ITALIANI E DEL MADE IN ITALY > ROMA 18 SETTEMBRE 2014 ORE 10 -13.30 La domanda che si pone è: l’Italia possiede tuttora valori unici e attrattivi, spendibili nello scambio reale e simbolico dei suoi prodotti, dei suoi servizi, delle sue esperienze, dei suoi contenuti? Questi i temi del Seminario, in cui verranno presentati dati inediti di ricerche ad hoc in grado di fornire numeri certi e insight nuovi alle Imprese e al mondo dei Media e della Comunicazione. In particolare: gli italiani quanto contano sulla propria unicità nei progetti che li caratterizzano; e quanto il Paese è in grado di essere brand ambassador del made in Italy. Sono previsti interventi di Paolo Anselmi, Fabrizio Fornezza, Giorgio Licastro,Edmondo Lucchi, Remo Lucchi, Giuseppe Minoia, Silvio Siliprandi. Segreteria organizzativa [email protected] Per accrediti stampa [email protected] MILANO Via Monte Rosa, 15/17/19 - 20149 Milano Tel. + 39 02 43.809.1 Fax + 39 02 48.14.177 [email protected] ROMA Piazza della Repubblica, 59 - 00185 Roma Tel. + 39 06 47.82.33.02 Fax + 39 06 96.70.39.67 [email protected] UFFICIO STAMPA Via Monte Rosa, 19 - 20149 Milano Tel. + 39 02 43.809.376 [email protected] SE NON DESIDERA RICEVERE CINQUEMINUTI MANDI UN EMAIL A [email protected], INDICANDO NELL’OGGETTO REMOVE Direttore responsabile Giuseppe Minoia 3