UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
Giovedì, 14 agosto 2014
Giovedì, 14 agosto 2014
Prime Pagine
14/08/2014 Prima Pagina
1
Il Sole 24 Ore
14/08/2014 Prima Pagina
2
Italia Oggi
14/08/2014 Prima Pagina
3
Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
14/08/2014 Prima Pagina
4
La Voce di Romagna
Enti locali
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1
5
Agenda riforme e Europa, Renzi da Draghi e Napolitano
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1
6
Il nuovo corso di Città della Pieve
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1
8
La «sforbiciata» non è più un tabù
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
10
Con la scorta di liquidità aste più facili a fine anno
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
DAVIDE COLOMBO
Debito a quota 2.168 miliardi
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
14
Il cantiere riparte con lo sblocca­Italia
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
16
Parametro del 3% LA PAROLA CHIAVE
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
17
Sul tavolo
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
MARZIO BARTOLONI
Debiti Pa, 3 miliardi per gli enti locali
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
GIORGIO SANTILLI
Demanio e partecipate, largo ai privati
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
GIORGIO SANTILLI
Fondi Ue: il governo taglia i cofinanziamenti al Sud per 8­10 miliardi
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
MATTEO PRIOSCHI
Casse strette fra equità e sostenibilità
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
31
Professioni in cerca di nuove attività
SARA MONACI
«Un tavolo per i nodi dell' Expo»
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10
ROBERTO GALULLO
Quattro carte per il rilancio di Gioia Tauro
MARIANO MAUGERI
«Per noi l' autonomia è missione, non slogan»
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 14
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 28
MARCO PIAZZA
Niente sostitutiva per i non residenti
FRANCESCA MILANO
«Per le semplificazioni ancora molto da fare»
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 30
MAURO PIZZIN
Anticipi delle indennità, firmata la convenzione
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 30
LUCA MIELE
Residenza, rischio incertezze
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 32
EUGENIO BRUNO
Per 650mila nuovi iscritti alle superiori è in arrivo la...
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 1
PIERLUIGI MAGNASCHI
L' art. 18 è già stato abolito a danno dei giovani e di chi...
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 6
La legge di riforma della pubblica
39
43
Gli appuntamenti
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 30
36
41
Lettere
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 29
33
35
Le imprese chiedono la «Zes» Ma c' è la concorrenza...
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 13
26
30
L' efficienza della Pa deve completare le riforme
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 10
23
28
COMMERCIALISTI
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 9
21
25
I NUMERI
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
18
20
DEMANIO
14/08/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 4
12
DOMENICO CACOPARDO
44
46
48
50
52
54
56
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 7
GIANCARLO MAGNI
Sono già evaporati 16 miliardi
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 9
GIOVANNI BUCCHI
Lega, ora anche Tosi guarda al Sud
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 10
GOFFREDO PISTELLI
Luca Zaia dà fuoco alle polveri
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 17
GIOVANNI GALLI
Corti d' appello riviste e corrette
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 23
VINCENZO JOSÈ CAVALLARO
Le Entrate a caccia di pianificazione fiscale aggressiva
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 25
NORBERTO VILLA
Interinali come indeterminati
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 26
FRANCESCO CERISANO
Debiti p.a., 3 mld per gli enti
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 26
60
62
64
Chessidice in viale dell' Editoria
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 22
58
SERGIO TROVATO
Il termine per approvare le aliquote Imu è perentorio
14/08/2014 Italia Oggi Pagina 29
66
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70
72
74
75
In breve
Web
14/08/2014 PavaglioneLugo.net
77
Il capo di gabinetto lo faccia un dipendente già in servizio
14/08/2014 PavaglioneLugo.net
79
Il cinquantesimo anniversario di professione religiosa di suor Elena
14/08/2014 PavaglioneLugo.net
80
Uffici postali aperti nel ponte di Ferragosto
14/08/2014 PavaglioneLugo.net
81
Burattini da sold out a Bagnacavallo
14/08/2014 PavaglioneLugo.net
82
Il Parco del Lago in Festa
14/08/2014 PavaglioneLugo.net
83
Andiamo al cinema nella Bassa Romagna
14/08/2014 lugonotizie.it
85
Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, un miglioramento rispetto...
14/08/2014 lugonotizie.it
87
Questa sera al Parco del Lago: "Rush" di Ron Howard
14/08/2014 lugonotizie.it
88
Verdi: "Da anni manca a Lugo il responsabile del servizio verde pubblico"
14/08/2014 lugonotizie.it
89
Tanti appuntamenti con le Feste dell'Unità in questo periodo...
14/08/2014 lugonotizie.it
91
50° di professione religiosa per suor Elena, volontaria della casa...
14/08/2014 lugonotizie.it
92
Tutto esaurito per i burattini a Bagnacavallo
14/08/2014 lugonotizie.it
93
Al cinema Giardinetto il film "Panico al Villaggio"
14/08/2014 lugonotizie.it
94
La festa dell'Arginino di Voltana dal 13 al 15 agosto, anche un mostra...
14/08/2014 lugonotizie.it
95
Capo di gabinetto e riorganizzazione scolastica a Lugo, Spadoni (Udc)...
14/08/2014 piunotizie.it
97
Più Notizie­ Bassa Romagna ­ Cultura e Spettacoli­ Lugo, ricco...
14/08/2014 Settesere.it
99
Lugo, maltratta la moglie per anni, arrestato 36enne
13/08/2014 Ravenna24Ore.it
100
"Alberi tagliati in modo scellerato, urge il servizio verde pubblico"
13/08/2014 Ravenna24Ore.it
101
La magia dei racconti dimenticati a "Casola è una favola"
13/08/2014 Ravenna24Ore.it
103
Sold out a Bagnacavallo per i burattini in piazza
Il Resto del Carlino Ravenna
14/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14
104
Curava i poveri nella bidonville di Lima, adesso è l' angelo degli...
14/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14
106
Questa sera il pellegrinaggio a piedi da Voltana al
14/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 14
Lo specialissimo Ferragosto di un gruppo di "eterni ragazzi'
14/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
Torna libero, ma lontano dalla moglie
14/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
Quindicenne scivola ad Acquajoss, ricoverata in ospedale con l' elicottero
FILIPPI DANIELE
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14/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
110
A Lavezzola il funerale del ciclista travolto e ucciso a Ponte Bastia
14/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 15
111
Manutenzioni e nuove opere contro le piogge "tropicali'
14/08/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18
112
LUGO PACO MAGIÀ
Corriere di Romagna Ravenna
14/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 2
113
Super ponte per i medici di base
14/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
114
Incidente al parco, si ferisce 15enne
14/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
115
«Le Pro loco dell' Unione dovrebbero allearsi» Nuovi eventi in...
14/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
117
Violenza, il rumeno dovrà lasciare la casa famigliare
14/08/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 13
118
Ferragosto, tutto pronto per il grande evento in centro
La Voce di Romagna Ravenna
14/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 3
119
Allontanato di casa il marito manesco
14/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 6
Lascia la parrocchia e fonda un eremo
14/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 14
Dalle bindoville di Lima agli anziani
14/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 14
Feste dell' Unità nel territorio ravennate
14/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 15
Allontanato di casa il marito manesco
14/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
"Tagli di alberi indiscriminati e potature sbagliate: da anni manca un...
14/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
Massa Lombarda Il sindaco a Sant' Anna...
14/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
Quando le celebrità sono Sganapino e Sandrone: i burattini fanno il...
14/08/2014 La Voce di Romagna Pagina 34
Bonifiche a vele spiegate
GIOVANNI BUCCHI
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Il Sole 24 Ore
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Italia Oggi
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
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La Voce di Romagna
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il premier ha incontrato martedì a sorpresa il presidente della Bce, poi ieri il vertice con il
Quirinale.
Agenda riforme e Europa, Renzi da Draghi e
Napolitano
Decreto sblocca­Italia: demanio e partecipate, entrano i privati.
Spending review, crescita, credito alle
imprese: sono i temi al centro dell' incontro
che il premier Renzi ha avuto a sorpresa
martedì in Umbria con il presidente della Bce
Draghi. Per Renzi «l' Italia non è sorvegliato
speciale». Il premier è andato ieri a conferire
con il capo dello Stato Napolitano: in agenda
riforme ed Europa. Intanto prende forma il
decreto sblocca­Italia: spazio ai privati in
demanio e partecipate.
Palmerini e Santilli u pagine 3­4.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
IL VERTICE IN UMBRIA.
Il nuovo corso di Città della Pieve
Non ci sono commenti dall' Eurotower sull' incontro di martedì
a Città della Pieve fra il presidente della Bce, Mario Draghi, e
il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ma a Francoforte si
accetta con una sorta di rassegnata ineluttabilità che ogni
contatto di Draghi con la realtà politica italiana sia destinato a
suscitare controversie.
Alessandro Merli FRANCOFORTE. Dal nostro
corrispondente L' incontro non era inserito nell' abituale
agenda pubblica dei membri del direttorio della Bce, come
avviene invece regolarmente per le riunioni bilaterali del
presidente con altri capi di Governi europei, come per
esempio il cancelliere tedesco Angela Merkel, che Draghi
vede con una certa regolarità per confrontarsi sui temi
europei. È probabile che a Francoforte non abbia fatto
particolarmente piacere che Renzi abbia detto di Draghi, «Lo
vedo spesso», dato che la Bce ha sempre preferito non dare
pubblicità a questi incontri e anzi tenere il presidente, per il
suo peso nel panorama italiano, fuori da ogni possibile
polemica sulla situazione italiana. Se la segretezza risulta
quindi anomala in rapporto ad altri confronti con leader
europei, trova una motivazione nella precisa intenzione di
Draghi di evitare di ritrovarsi schierato nell' una o nell' altra
vicenda ita
liana. Il merito è in questo caso meno controverso delle mod
alità. Giovedì scorso, in conferenza stampa, il presidente
della Bce ha detto due cose per sua stessa ammissione non
nuove, ma che acquistano un significato importante nell'
attuale situazione italiana. La prima è che non si può fare
marcia indietro nel risanamento dei conti pubblici e che il
Patto di stabilità, quindi la disciplina fiscale, va applicato così
com' è. La seconda, che Draghi ha indirizzato esplicitamente
all' Italia, contrariamente alla sua abituale riluttanza a
pronunciarsi sul suo Paese, è che l' assenza di crescita è
dovuta in larga misura all' insufficienza di investimenti e
questi a loro volta vanno attribuiti all' incertezza sulla
realizzazione di riforme strutturali (puntualmente elencate,
come in altre occasioni: mercato del lavoro e dei prodotti,
liberalizzazioni, burocrazia, giustizia). Su questo punto, il
presidente della Bce già il mese scorso a Londra aveva
proposto che, per aiutare i Governi a fare le riforme, vada adottato un modello di governance europea,
come quello applicato alla politica fiscale, in cui la sovranità venga "condivisa", altro punto che ha
suscitato polemiche in Italia assai più che al
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
trove. Sono considerazioni che cadono in un momento delicato per l' Italia, quando la percezione delle
autorità europee e dei mercati finanziari è che le riforme promesse dal Governo Renzi in materia
economica si siano incagliate e il quadro dell' economia abbia subito un peggioramento: nuova caduta
in recessione, con inevitabile ripercussione sul deficit pubblico, e ulteriore calo dell' inflazione fin sull'
orlo della deflazione. L' Italia è quindi tornata a essere motivo di preoccupazione in Europa e sui mercati
e di questo il richiamo del presidente della Bce è una logica conseg
uenza. La Francia viene vista peraltro in una posizione anch' essa scomoda, tanto che ieri il presidente
della Bundesbank, Jens Weidmann, in un' intervista a "Le Monde" ha ricordato al Governo Hollande l'
importanza di dare l' esempio in Europa, soprattutto sui conti pubblici, e di non fare appello a un euro
debole. La Germania è stata messa da Draghi su un piano diverso, la sua frenata attribuita a fattori
statistici e temporanei, ma gli ultimi dati e sondaggi sollevano qualche interrogativo in più sul vigore
dell' economia tedesca. Il deterioramento della situazione in Europa viene visto a Francoforte come una
ragione in più perché l' Italia acceleri i tempi delle riforme econo
miche. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
La «sforbiciata» non è più un tabù
Nel maggio 2005, in tempi non sospetti e un debito/Pil al
105,8%, Il Sole 24 Ore ruppe il ghiaccio con un' intervista al
Prof. Guarino che ipotizzava una "sforbiciata" del debito
pubblico da 400 miliardi: l' idea destò scalpore. Oggi
trasferire immobili, crediti o partecipazioni in holding fuori dal
perimetro della pa è un' operazione che affascina, allo studio
su molti tavoli. Lo scorso marzo Il Sole 24 Ore ha rilanciato
una proposta in tre mosse da 200 miliardi per ridurre il
debito: il mattone­bond da 60 miliardi, un ritocco contabile su
Efsf­bond da 45 miliardi, privatizzazioni e calo strutturale con
avanzo primario per 100 miliardi. Isabella Bufacchi Poter
ridurre il debito pubblico dall' oggi al domani per riportarlo in
un solo colpo dal 135% almeno sotto il 100% (all' epoca
Guarino intendeva passare dal 105% al 70%) è un sogno nel
cassetto di tutti i Governi che si sono succeduti negli ultimi
vent' anni, compreso quello attuale. L' obiettivo appare alla
portata perché il patrimonio dello Stato, tra asset immobiliari,
crediti e partecipazioni, è estremamente ricco e variegato,
senza contare ovviamente in questo calcolo il patrimonio dei
beni culturali.
Sono proprio le dimensioni elefantiache dello stock del debito
e la complessità degli asset da dismettere o da valorizzare a
non consentire scatti da gazzella. Ecco perché il Sole­24 Ore
ha proposto un pacchetto di interventi articolato in tre mosse,
categoricamente all' interno del quadro di una gestione dei
conti pubblici virtuosa (ma estremamente lenta) che fa leva
sull' avanzo primario e l' azzeramento del deficit.
Il primo passo è la privatizzazione concentrata soprattutto nel
mondo delle municipalizzate. Un processo che attiverebbe
anche risprmi da 800 milioni l' anno. Il secondo intervento è
sugli immobili. Il Tesoro ha creato Invimit, una Sgr
immobiliare dello Stato: si tratta di uno strumento di mercato
dal quale non ci si possono aspettare scatti felini perché la
matassa da sbrogliare è quella degli enti locali. P e r
velocizzare la riduzione del debito, il mattone­bond (proposto
dal Sole­24 Ore già nel maggio del 2013) sarebbe
realizzabile in tempi ragionevoli, purché circoscritto a un
portafoglio di immobili dello Stato smobilizzabili con modalità
relativamente semplici, come quelli a solo uso governativo. Si
tratta di trasferire a una società­veicolo questi asset per 60 miliardi: la spv colloca al risparmiatore
privato (e forse anche agli investitori istituzionali) quote o azioni (con un trattamento fiscale agevolato o
un premio per chi acquista al collocamento e detiene fino a scadenza come nel caso del BTp Italia) e
utilizza l' incasso per acquistare gli immobili riducendo il debito pubblico per questa entità.
La remunerazione delle quote o delle azioni verrebbe garantita dal pagamento dell' affitto che lo Stato
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
andrebbe a pagare sugli immobili. Il taglio del debito pubblico non verrebbe abbinato a una contestuale
riduzione degli interessi che si pagano ora sul debito: questo deriva dalla formula del "sale­and­lease
back" e di tutte le operazioni che mirano a sostituire un BTp con un qualsiasi bond o quota di un fondo o
altro strumento d' investimento emesso da una società posta fuori dal perimetro della pubblica
amministrazione e non contabilizzata nel debito pubblico: a qualsiasi prodotto finanziario innovativo
deve corrispondere un rendimento appetibile, immediato e sicuro per invogliare lo scambio con i BTp. I
rendimenti dei titoli di Stato in questo momento sono estremamente bassi e l' investitore privato è a
caccia di investimenti sicuri con una remunerazione più elevata rispetto ai BoT e BTp: è un buon
momento per proporre alternative, ma lasciare il certo (la cedola di un titolo di Stato) per l' incerto (il
dividendo o il coupon di una spv) è un passo da gigante per il risparmiatore.
La terza operazione taglia­debito proposta dal Sole è di natura puramente contabile e vale almeno una
quarantina di miliardi: si tratta di trasferire all' Esm le passività dell' Efsf in quanto i bond di quest' ultimo
(per una regola Eurostat) gravano sui debiti pubblici nazionali a differenza di quelli del meccanismo di
stabilità. La quota degli Efsf bond e dei prestiti bilaterali alla Grecia ammonta ora a 45,6 miliardi per l'
Italia. Per consentire questo trasferimento, l' Esm non deve avere bisogno di un aumento di capitale
(questo graverebbe sui conti pubblici degli Stati azionisti): in alternativa si possono trasferire asset a
garanzia. Nel contesto di questo maquillage, l' Europa potrebbe decidere di utilizzare l' Esm ­ veicolo
per ora mirato al salvataggio degli Stati in crisi e in prospettiva alle ricapitalizzazioni delle banche ­
anche per finanziare con una sorta di "eurobond" le infrastrutture e gli investimenti per la crescita: e
questo avrebbe un impatto indiretto sui conti pubblici nazionali, alleviandoli in parte dal costo delle
spese produttive.
Il Sole­24 Ore ha rilanciato altre proposte taglia­debito a firma di Paolo Savona e gli EuroUnionBond
ideati da Romano Prodi e Alberto Quadrio Curzio. Un' operazione di peso per il debito pubblico porta la
firma di Renato Brunetta, alla quale hanno collaborato Paolo Romani, Luigi Casero e Guido Crosetto e i
professori Francesco Forte, Rainer Masera e Paolo Savona che arriva a tagliare fino a 400 miliardi in
cinque anni (partendo da 100 miliardi dalla vendita di beni pubblici (15­20 miliardi l' anno); 40­50
miliardi dalla costituzione e cessione di società per le concessioni demaniali; 25­35 miliardi dalla
tassazione ordinaria delle attività finanziarie detenute in Svizzera.
Il tutto con l' emissione di speciali obbligazioni con durata 5/10 anni e una opzione (warrant). Non da
ultimo, Mediobanca ha proposto anche il trasferimento di asset alla Cassa depositi e prestiti (50
miliardi) e l' uso delle riserve auree della Banca d' Italia.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il conto del Tesoro. Collocati nei primi sei mesi più titoli di quelli in scadenza ­ Versati più fondi
ai programmi Esm e Efsf.
Con la scorta di liquidità aste più facili a fine anno
ROMA Nella prima metà dell' anno il Tesoro
ha messo fieno in cascina nel conto di
disponibilità in Bankitalia, fino a superare la
quota anomala dei 100 miliardi, in vista dei
maxi­rimborsi di titoli di Stato che arriveranno
nel secondo semestre dell' anno: 118 mld, BoT
esclusi, contro i 75,5 del primo semestre. Il
debito pubblico è salito finora quest' anno, per
sei mesi consecutivi, fino a portarsi a quota
2.168,425 miliardi: e questo tutto è meno che
rassicurante proprio mentre il Pil invece di
salire in quello stesso periodo è sceso
portando il Paese in recessione. Alcuni fattori
tecnici tuttavia aiutano a scalfire questa
montagna di debito pubblico ­ cresciuta di 100
miliardi nel primo semestre ­ e ricordarli tutti
assieme è comunque una consolazione, per
quanto magra.
Nei primi sei mesi dell' anno dunque il Tesoro
ha collocato più titoli di Stato di quelli in
scadenza, mettendo fieno in cascina nel conto
di disponibilità presso la Banca d' Italia e
traendo beneficio da tassi d' interesse
estremamente bassi. Questo accumulo di
liquidità verrà utilizzato per saldare le maxi
scadenze di titoli di Stato a medio lungo
termine (BTp, CTz, CcT, BTpi, CcTeu ed eurobond in valuta estera) in arrivo nel secondo semestre che
ammonteranno ad oltre 118 miliardi, BoT esclusi.
Il debito pubblico è salito in questi mesi anche per via di operazioni una tantum: all' inizio di quest' anno
l' Italia ha dovuto versare 2,866 miliardi al meccanismo di stabilità ESM pagando l' ultima quota (la
quinta) del capitale paid­in. In aggiunta, la percentuale a carico del debito pubblico italiano degli EFSF­
bond è aumentata di 1,5 miliardi portando il totale a 45,6 miliardi (erano 30 all' inizio del 2012): questo
debito pubblico è "temporaneo" perché calerà nella misura in cui l' Efsf rimborserà i suoi bond in
circolazione e questo avverrà perchè gli Stati aiutati dal fondo ripagheranno a loro volta i prestiti).
Un altro fattore di natura contabile sta facendo lievitare il debito pubblico ed è il pagamento dei debiti
pregressi della pa: i debiti vengono trasformati da commerciali in finanziari e questo automaticamente
va ad aumentare la montagna del debito pubblico. Questa operazione, accettata da Bruxelles ma
soprattutto dai mercati, ha iniettato liquidità direttamente nell' economia reale, ha ridato una boccata d'
ossigeno alle PMI e quindi avrà un impatto diretto a sostegno sul Pil in contropartita all' aumento del
debito pubblico.
Non da ultimo, nel conto di disponibilità del Tesoro confluiscono i fondi degli enti che sono al di fuori del
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
perimetro della pubblica amministrazione, tra i quali la Cassa depositi e prestiti: la liquidità della Cdp
viene "parcheggiata" presso il conto del Tesoro e quindi aumenta il debito pubblico perché è un prestito
della Cassa allo Stato che viene regolarmente remunerato. Il Tesoro a sua volta parcheggia nel conto di
disponibilità presso la Banca d' Italia la liquidità in eccesso (anche quella raccolta con l' emissione dei
titoli di Stato) che viene utilizzata successivamente anche per rimborsare i titoli di Stato in scadenza.
I. B.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
La lunga crisi.
Debito a quota 2.168 miliardi
Nei primi sei mesi dell' anno +100 miliardi ­ Frenano le entrate: ­0,7%
Davide Colombo ROMA Il debito pubblico
tocca un nuovo record nel mese di giugno
superando quota 2.168,4 miliardi, secondo i
dati contenuti nel supplemento al Bollettino
statistico di Bankitalia. L' incremento è di 1,2
miliardi rispetto a maggio e di ben 99,06
miliardi rispetto al dicembre scorso (+4,7%).
Nei primi sei mesi del 2013 l' aumento del
debito era stato di 86,9 miliardi (+4,3%).
Il nuovo scalino del debito si riflette nella
dinamica del fabbisogno delle amministrazioni
pubbliche (36,2 miliardi) e nell' aumento delle
disponibilità liquide del Tesoro (67,6 miliardi).
Il picco poteva essere anche peggiore se non
fossero intervenuti fattori frenanti come l'
emissione di titoli sopra la pari, l'
apprezzamento dell' euro e gli effetti della
rivalutazione dei Btpi; fattori che nel loro
insieme hanno contenuto l' incremento del
debito per 4,8 miliardi.
Fonti del Tesoro ieri hanno fatto sapere che
sull' aumento dei primi sei mesi ha inciso l'
operazione in corso di rimborso dei debiti
della Pa ma anche la scelta di «fare provvista»
sfruttando i bassi tassi di interesse, nella
prima parte dell' anno, per far fronte «alla
quota significativa» di debito in scadenza nella seconda metà del 2014. Secondo le stesse fonti «il conto
di disponibilità», con le emissioni effettuate, è «elevato» ma entro l' anno tornerà a «livelli fisiologici di
25­30 miliardi».
Proprio sul fronte del rimborso dei vecchi debiti della Pa che ha gonfiato il fabbisogno, ieri è stato
annunciato l' avvio di una nuova tranche di 3 miliardi per gli enti locali, che ne potranno fare richieste
entro il prossimo 15 settembre. Stando alle previsioni contenute nel Documento di economia e finanza
di aprile, quest' anno il rapporto debito/Pil dovrebbe raggiungere il 134,9% (+2,1% rispetto alla stima
del settembre 2013; a quota 2.141,4 miliardi). Una dinamica sostenuta da ipotesi di minore crescita
(non certo di nuova recessione) che ora dovranno essere aggiornate al ribasso, e dall' aumento del
fabbisogno dal 3,7 al 5,3% del Pil, dovuto in parte al peggioramento del saldo e in parte ai 13 miliardi
aggiuntivi di rimborso dei debiti Pa disposti per quest' anno (in tutto si tratta di quasi 60 miliardi che il
premier vorrebbe tutti liquidati entro il 21 settembre).
Per mantenere il debito in traiettoria si puntava anche su un piano di privatizzazioni da 0,7 punti di Pil
già dal 2014. Ma al momento si può contare solo sui 2 miliardi in arrivo con la cessione del 35% di Cdp
reti ai cinesi, mentre sembrano ormai sfumate le possibilità che si possano quotare entro l' anno Poste
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
ed Enav.
Tornando ancora per un momento sul fabbisogno, va segnalato che sui valori del primo semestre ha
inciso per 4,3 miliardi il sostegno finanziario ai paesi dell' eurozona. Nel complesso, la quota di
competenza italiana era pari a fine giugno a 59,9 miliardi (contro i 50,8 del giugno 2013). In particolare
si tratta di 45,6 miliardi di prestiti ad altri paesi dell' Uem tramite il programma Efsf o sulla base di
accordi bilaterali e di 14,3 miliardi di contributo nazionale al capitale dell' Esm.
La china discendente del debito/Pil dovrebbe iniziare l' anno prossimo, con un calo dell' 1,6% entro fine
2016 grazie, tra l' altro, all' esaurimento del piano di rimborsi dei vecchi debiti ai fornitori e nell' ipotesi di
un avanzo primario che toccherebbe il 3,3% del Pil nel 2015. Ipotesi quest' ultima che, insieme al
quadro macroeconomico, dovrà essere verificata nell' attesa Nota di aggiornamento del Def a
settembre. Si tratterà, fra l' altro, del primo documento di finanza pubblica ad essere "validato" dal
nuovo Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), istituito a fine aprile come previsto dalla legge rinforzata
sul principio del pareggio di bilancio e in attuazione delle normative europee sulla nuova governance
economica (fiscal compact e two pact). L' Upb, presieduto da Giuseppe Pisauro, in una nota di qualche
giorno fa che riferiva delle fasi di start up, ha reso noto che stanno per essere ultimate le intese con il
ministero dell' Economia per la trasmissione di tutte le informazioni necessarie per la prevista
certificazione delle nuove previsioni macroeconomiche. La nota aggiuntiva del Def sarà inoltre redatta in
coincidenza con il passaggio al nuovo sistema europeo dei conti nazionali Sec 2010, che scatta da
settembre anche per l' Istat, e che comporterà un aggiornamento atteso al rialzo almeno del 2% del
valore monetario del Pil.
Tornando ai dati della Banca d' Italia resta da dire delle entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello
Stato. Sono state pari, a fine giugno, a 42,7 miliardi, in diminuzione del 7,7 per cento (3,5 miliardi)
rispetto allo stesso mese del 2013. Nei primi sei mesi dell' anno le entrate sono diminuite dello 0,7%
(1,3 miliardi) al lordo di una disomogeneità nella contabilizzazione di alcuni incassi, senza la quale la
riduzione è stata ancor più pronunciata.
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DAVIDE COLOMBO
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
L' agenda. La prossima settimana riprendono i lavori all' Economia per la nota di aggiornamento
al Def in vista della redazione della legge di stabilità.
Il cantiere riparte con lo sblocca­Italia
ROMA La strada per ripartire con le riforme e
sostenere la crescita porta dritto al decreto
Sblocca­Italia. Il cantiere è aperto già da
qualche settimana e qualche elemento
comincia a circolare. Come l' indicazione del
commissario alla spending review, Carlo
Cottarelli, sulla razionalizzazione delle
partecipate: un pacchetto di norme (si veda il
servizio a pagina 4) che mira ad accorpare,
ridurre e a migliorare in termini di maggiore
efficienza le società dei servizi pubblici locali.
Per sbloccare subito almeno 1,2 miliardi di
euro da destinare a interventi in corso o
immediatamente cantierabili lo sblocca­Italia
dovrebbe prevedere misure ad hoc come lo
"sblocca­cantieri" (dal commissariamento
della linea ferroviaria Napoli­Bari ai nodi
autostradali di Bologna, Orte­Mestre,
Malpensa, Venezia e Fiumicino).
Ci sono poi le norme "sblocca­burocrazia" con
cui il Governo conta di superare i "no" della
C o n f e r e n z a d e i servizi, c o s ì c o m e a
rideterminare i termini di validità degli atti
raccolti sempre in conferenza dei servizi. Allo
stesso tempo si vogliono introdurre termini
perentori per le autorizzazioni paesaggistiche
che devono essere rilasciate dalle Soprintendenze, così come valorizzare i beni archeologici
eventualmente riemersi durante i lavori nei cantieri. Un capitolo importante anche quello della Cdp sulla
finanza di progetto e le nuove regole sulla dismissioni di beni pubblici e del demanio da affidare, in
concessione o con diritto di superficie, ai privati interessati e che hanno progetti seri di valorizzazione.
La settimana prossima riprenderanno poi i lavori all' Economia per presentare entro settembre la Nota
di aggiornamento al Def. Atto indispensabile per la successiva redazione della legge di stabilità. Che
dovrà centrare almeno tre obiettivi irrinunciabili per il 2015: stabilizzare il bonus di 80 euro (costo 10
miliardi), ridurre la pressione fiscale che grava sulle imprese (probabilmente con un nuovo taglio dell'
Irap) e trasformare in tagli concreti i risparmi di spesa fino a oggi ipotizzati, per evitare la clausola di
"garanzia" e che prevede il taglio di sconti fiscali e aliquote agevolate per almeno 3 miliardi nel 2015, 7
nel 2016 e 10 nel 2017.
Tornando allo sblocca Italia, resta poi da sciogliere il nodo di "quota 96", vale a dire il finanziamento di
una misura previdenziale che dovrebbe garantire il ritiro dal lavoro di circa 4mila dipendenti della
scuola. Renzi ha parlato di una misura che riguarderà una platea anche maggiore rispetto a quella che
era prevista nell' emendamento poi cancellato del dl Pa, mentre per la scuola gli interventi previsti
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14 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
dovrebbero valere circa un miliardo. Infine la questione dell' articolo 18, su cui l' Ncd si aspetta un
accordo politico per il suo superamento entro agosto. Il premier ha già risposto che se ne parlerà in
Senato con la ripresa dell' esame del ddl delega.
E c' è infine da correre sulla riforma fiscale, dal nuovo catasto alla codificazione dell' abuso del diritto,
dalla revisione delle sanzioni ai nuovi regimi fiscali semplificati, dal contenzioso alla riscossione.
Capitoli del nuovo fisco ancora tutti da definire e da presentare alle Camere per i pareri.
M.Mo.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Parametro del 3% LA PAROLA CHIAVE
Il Patto di stabilità e crescita stabilisce che gli
Stati della zona euro devono rispettare vincoli
sul bilancio: deficit pubblico non superiore al
3% del Pil e un debito pubblico al di sotto del
60% del Pil (o un debito pubblico tendente al
rientro). In caso di sforamento del 3%, scatta
la procedura per deficit eccessivo che tuttavia,
prima di arrivare a sanzioni, concede allo
Stato membro tempo per risanare il bilancio.
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Pagina 3
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Sul tavolo
Sul tavolo SBLOCCA ITALIA Subito 1,2
miliardi per le opere cantierabili Per sbloccare
subito almeno 1,2 miliardi di euro da destinare
a interventi in corso o immediatamente
cantierabili lo sblocca­Italia dovrebbe
prevedere misure ad hoc come quelle definite
"sbloccacantieri" (dal commissariamento della
linea ferroviaria Napoli­Bari ai nodi
autostradali di Bologna, Orte­Mestre,
Malpensa, Venezia e Fiumicino). Ci sono poi
le norme "sbloccaburocrazia" con cui il
Governo conta di superare i "no" della
Conferenza dei servizi.
SPENDING REVIEW Accorpamenti e
riduzione delle partecipate Dal commissario
alla spending review, Carlo Cottarelli, è
arrivata l' indicazione verso una
razionalizzazione delle partecipate: un
pacchetto di norme che mira ad accorpare,
ridurre e a migliorare in termini di maggiore
efficienza le società che erogano servizi
pubblici locali. N e l l a l e g g e d i stabilità
bisognerà trasformare in tagli concreti i
risparmi di spesa fino a oggi ipotizzati, così da
evitare il taglio di agevolazioni, bonus, sconti
fiscali e aliquote agevolate GIUSTIZIA A fine
agosto la riforma in consiglio dei ministri Già nel consiglio dei ministri di fine mese dovrebbe approdare
la riforma della giustizia. Le misure proposte dal ministro Orlando ora sono sotto l' operazione di
consultazione.
Interventi previsti sulla giustizia civile, a partire dal taglio dell' arretrato e dal dimezzamento dei tempi,
corsia preferenziale per le controvesrie che riguardano imprese e famiglie, riorganizzazione della
geografia giudiziaria, carriere e responsabilità dei magistrati FISCO Meno tasse sulle imprese e nuove
norme fiscali Tra le priorità della nuova legge di stabilità ci sarà la riduzione della pressione fiscale che
grava sulle imprese (il taglio dell' Irap potrebbe essere una strada). Per aggiungere carne al fuoco c' è
da correre sulla riforma fiscale, dal nuovo catasto alla codificazione dell' abuso del diritto, dalla
revisione delle sanzioni ai nuovi regimi fiscali semplificati, dal contenzioso alla riscossione.
Capitoli del nuovo fisco ancora tutti da definire e da presentare alle Camere per i pareri.
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Pagina 4
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Pagamenti. Ieri il provvedimento del Tesoro.
Debiti Pa, 3 miliardi per gli enti locali
Marzio Bartoloni Pronti 3 miliardi per gli enti
locali che devono smaltire i loro debiti con le
imprese. Da ieri e fino al 15 settembre Comuni
e Province p o t r a n n o f a r e r i c h i e s t a d i
anticipazioni di liquidità per saldare le fatture
dei fornitori accedendo alla fetta più grossa ­ 3
miliardi ­ della tranche da 6 miliardi che è stata
sbloccata dal decreto ministeriale del 15 luglio
2014 in attuazione del Dl Irpef di aprile scorso
voluto dal premier Renzi. Il decreto assegna
infatti altri 2,2 miliardi a Regioni e Province
autonome per estinguere debiti diversi da
quelli finanziari e sanitari e 800 milioni per
pagamenti degli enti del Ssn. Fondi questi che
arriveranno a destinazione a breve e a cui si
aggiungono altri 2 miliardi per le società
partecipate dagli enti locali e 550 milioni per i
debiti dei ministeri per per una dote
complessiva di 8,8 miliardi di anticipazioni di
liquidità previsti dal Dl Irpef.
I tre miliardi per gli enti locali, sbloccati ieri con
un provvedimento del direttore generale del
Tesoro, serviranno a pagare debiti certi, liquidi
ed esigibili maturati al 31 dicembre 2013,
ovvero debiti per i quali sia stata emessa
fattura o richiesta equivalente di pagamento
entro il predetto termine, oppure anche debiti fuori bilancio che presentavano i requisiti per il
riconoscimento alla fine dello scorso anno. Il provvedimento fissa in particolare criteri e modalità di
accesso e lo schema di contratto tipo di anticipazione. Per gli enti locali sarà possibile scaricare
domanda di anticipazione, schema di contratto tipo e schema certificazione pagamento debiti sul sito
web apposito (debitipa.mef.gov.it).
Va ricordato che il decreto ministeriale di metà luglio che ha sbloccato la tranche da 6 miliardi prevede
che la ripartizione potrà essere modificata, sulla base delle richieste di accesso alle tre sezioni avanzate
dagli enti territoriali interessati (in questo caso occorrerà un ulteriore decreto attuativo). Con la misura
varata ieri dall' Economia si aggiunge un altro tassello al complesso puzzle del piano pagamenti dei
debiti Pa. Il cui motore nelle ultime settimane ha cominciato a girare più velocemente grazie all'
approvazione di una serie di misure da parte del Governo. Un' accelerata che però potrebbe non
bastare per rispettare i tempi della tabella di marcia indicata dal premier Renzi che ha promesso di
pagare il monte debiti di 60 miliardi della Pa entro il 21 settembre, giorno di San Matteo. Un' impresa
difficile se non impossibile visto che a due mesi da quella data ­ risale al 21 luglio l' ultimo monitoraggio
del ministero dell' Economia ­ risultano pagati ai creditori 26,1 miliardi di euro.
Tra le ultime iniziative vanno comunque segnalate oltre al protocollo siglato al Mef il 21 luglio da tutti gli
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
attori in campo (Abi, Cdp, Anci, Regioni, Confindustria, Rete Imprese, Ance, commercialisti) per far
marciare a pieno ritmo la macchina sblocca debiti Pa anche l' operatività dallo scorso 5 agosto ­ dopo la
firma di una convenzione con l' Abi ­ del plafond di 10 miliardi di Cassa depositi e prestiti. Un
passaggio, questo, che apre la porta all' operazione di cessione dei crediti vantati dalle imprese nei
confronti della Pubblica amministrazione. Cassa potrà acquisire dalle banche e dagli intermediari
finanziari i crediti scontati dalle imprese, ridefinendo poi in favore della Pa termini e condizioni di
pagamento dei relativi debiti.
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MARZIO BARTOLONI
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Pagina 4
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Gli interventi.
DEMANIO
Progetti di sviluppo Si pensa a «progetti di
sviluppo» su aree pubbliche date in
concessione o in diritto di superficie a due
tipologie di soggetti promotori: i fondi comuni
di investimento immobiliare o «soggetti
imprenditoriali stabiliti nella Ue che abbiano
forma unitaria» e che abbiano esperienze nella
valorizzazione o di sviluppo immobiliare
PARTECIPATE Incentivi per chi vende L'
obiettivo è rilanciare delle privatizzazioni
anche per le partecipate dagli enti locali, in
particolare nel trasporto locale e n e i servizi
igienici e ambientali. Entro il 31 dicembre
2015. L' incentivo principale (oltre a una serie
di misure fiscali allo studio) che il governo
offre sarebbe soprattutto il prolungamento
della durata della concessione
SEMPLIFICAZIONI Dismissioni più rapide
Procedure di cessione degli immobili della
Difesa più rapide e due norme che vorrebbero
facilitare la dismissione: l' esonero dall'
obbligo di rendere in sede di atto di
compravendita la dichiarazione di conformità
catastale a pena di nullità dell' atto e la
possibilità di acquisire l' attestato di
prestazione energetica (Ape) in un momento
successivo RIFIUTI Possibile riforma della Tari Per la gestione dei rifiuti non manca una sorpresa non di
poco conto sul lato della fiscalità locale: con l' obbligo di definire ambiti territoriali ottimali almeno su
scala provinciale (per evitare la frammentazione) il governo dovrebbe riformare anche la Tari, la tassa
sui rifiuti che oggi ha una competenza esclusivamente comunale.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
La lunga crisi.
Demanio e partecipate, largo ai privati
Promotori su aree e immobili pubblici, concessioni lunghe per le spa locali che saranno
quotate.
Giorgio Santilli ROMA Comincia a prendere
forma il decreto sblocca­Italia o almeno alcuni
dei pezzi che lo compongono. Una riunione di
coordinamento complessiva e finale si terrà a
Palazzo Chigi lunedì 25 agosto, al rientro dalla
pausa estiva, ma in queste ore sono numerosi
i testi che vengono scambiati fra la Presidenza
d e l Consiglio e i singoli ministeri dopo l'
incontro degli uffici legislativi di venerdì
scorso. Se alle bozze che circolano non è
possibile dare ancora il valore del testo
compiuto, in molti casi si comincia a definire
un orientamento attuativo delle linee guida,
assai vaghe, annunciate da Matteo Renzi il 1°
agosto.
S u demanio e partecipate, per esempio,
appare chiaro dai testi di questi giorni lo sforzo
di ridare spazio a soggetti privati per attrarre
nuovi capitali e nuove energie imprenditoriali.
Per il demanio si parte dal bilancio impietoso
che «le attuali procedure di dismissione e
valorizzazione hanno mostrato di non produrre
risultati concreti» e che «vi sono molti beni
pubblici non utilizzati per i quali sarebbe
possibile trovare investitori interessati se essi
fossero messi sul mercato a condizioni
accettabili». Si pensa quindi a «progetti di sviluppo» su aree pubbliche date in concessione o in diritto
di superficie a due tipologie di soggetti promotori: i fondi comuni di investimento immobiliare o «soggetti
imprenditoriali stabiliti nella Ue che abbiano forma unitaria e che possono documentare di aver condotto
a termine nei sette anni precedenti alla data di entrata in vigore del presente decreto almeno una
operazione di valorizzazione o di sviluppo immobiliare di importo almeno pari a quella di cui allo studio
di fattibilità richiesto». Lo studio di fattibilità darebbe il via all' iter: sul modello del promotore
infrastrutturale, dovrebbe definire tutti gli interventi proposti, le risorse, le volumetrie, gli investimenti, la
durata della concessione o del diritto di superficie e dovrà comunque escludere ricadute di finanza
pubblica. Il promotore dovrà prevedere come controvalore del periodo di concessione o del diritto di
superficie «un predeterminato stock di alloggi di edilizia pubblica trasferiti gratuitamente all' ente
locale». Si ipotizza nel testo anche la partecipazione di Cassa depositi e prestiti o della Cdp
Investimenti Sgr, con modalità tutte da definire.
Il testo contiene anche un pacchetto cospicuo di semplificazioni per sveltire le procedure di cessione
degli immobili della Difesa e due norme che vorrebbero facilitare la dismissione di beni demaniali: l'
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14 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
esonero dall' obbligo di rendere in sede di atto di compravendita la dichiarazione di conformità catastale
a pena di nullità dell' atto e la possibilità di acquisire l' attestato di prestazione energetica (Ape) in un
momento successivo agli atti di trasferimento dell' immobile.
Rilancio delle privatizzazioni anche per le società partecipate dagli enti locali, in particolare nei settori
del trasporto locale e dei servizi igienici e ambientali.
Operazioni da compiere entro il 31 dicembre 2015, dice il testo.
Due le vie maestre: la quotazione in Borsa di almeno il 60% del capitale oppure la scelta con gara di un
partner industriale qualora l' ente locale decidesse di tenere il 50,01% delle azioni e di collocare una
quota minoritaria in Borsa (al partner andrebbe la quota restante). La quotazione in Borsa è comunque il
perno dell' operazione anche per le condizioni di trasparenza che darebbe alle operazioni.
L' incentivo principale (oltre a una serie di misure fiscali allo studio) che il governo offre sarebbe
soprattutto il prolungamento della durata della concessione che le bozze circolanti estendono fino a 22
anni e sei mesi, il limite massimo consentito dalla Ue con il regolamento 1370/2007 (relativo in realtà al
solo trasporto locale). La relazione garantisce il rispetto dei principio comunitari. Le bozze quantificano
in 10 miliardi l' aumento del valore delle «società quotande» di questi settori qualora tutti gli enti locali
interessati aderissero alla strada ipotizzata. Altri vantaggi sarebbero «il rafforzamento dimensionale
dell' aggregato industriale» e soprattutto nel Tpl «la quotazione in Borsa favorirebbe la creazione di
player regionali che potrebbero anche procedere rapidamente all' interazione ferro­gomma che stenta a
decollare».
Per la gestione dei rifiuti non manca una sorpresa non di poco conto sul lato della fiscalità locale: con l'
obbligo di definire ambiti territoriali ottimali almeno su scala provinciale ­ contenuto nel testo ­ il governo
dovrebbe riformare anche la Tari, la tassa sui rifiuti che oggi ha una competenza esclusivamente
comunale. Nelle intenzioni dell' Esecutivo, con gli Ato per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati,
delimitati secondo i piani regionali, si proverà, tra l' altro: a superare la frammentazione con una
gestione integrata dei rifiuti; determinare adeguate dimensioni gestionali sulla base di parametri fisici,
demografici, tecnici e sulla base delle ripartizioni politico­amministrative; valorizzare le esigenze. Gli
Ato, inoltre, nei 5 anni successivi alla loro costituzione dovranno raggiungere l' autosufficienza di
smaltimento anche ricorrendo alla cooperazione e al collegamento con altri soggetti pubblici e privati.
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GIORGIO SANTILLI
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14 agosto 2014
Pagina 4
Il Sole 24 Ore
Enti locali
Il premier. Oggi in trasferta nel Mezzogiorno.
Fondi Ue: il governo taglia i cofinanziamenti al Sud
per 8­10 miliardi
Giorgio Santilli ROMA Matteo Renzi e
Graziano Delrio sono pronti a ridurre dal 50 al
26% il cofinanziamento nazionale ai fondi Ue
2014­2020 per le tre grandi regioni del Sud
che sono in fondo alla classifica per capacità
di spesa: Campania, Calabria e Sicilia. A
consentire l' operazione sono i regolamenti Ue
che per le aree "obiettivo 1 convergenza"
prevedono un cofinanziamento nazionale
minimo del 26%. Tenendo conto solo dei due
fondi principali, il Fondo europeo per lo
sviluppo regionale (Fesr) e il Fondo sociale
europeo (Fse), la dotazione di fondi Ue 2014­
2020 è di 6.860 milioni per la Sicilia, 6.326
milioni per la Campania e 3.031 per la
Calabria.
Il taglio al cofinanziamento significa un
risparmio di 8 miliardi nell' arco dei sette anni
(oltre 10 miliardi considerando i fondi agricoli)
che consentirebbe anche per il biennio 2014­
2015 una minore iscrizione nel bilancio statale
di somme dell' ordine di almeno 1­1,5 miliardi.
Un altro "tesoretto" (insieme a quello per la
riduzione della spesa di interessi derivante
dalla riduzione dei rendimenti sui titoli di stato)
che tornerà utile al governo nella
manutenzione dei conti pubblici 2014 per evitare di sforare il 3% di deficit­Pil, nella messa a punto della
legge di stabilità 2015 e probabilmente anche per accrescere i fondi destinati a edilizia scolastica e
dissesto idrogeologico. Alle scuole, d' altra parte, il Cipe ha già ridestinato 400 milioni non spesi della
programmazione 2007­2013 e ieri Renzi, intervenendo all' Expo, ha detto chiaramente che «tutti i fondi
non spesi dalle Regioni saranno destinati alle scuole». Una norma che è già andata in questa direzione,
con particolare attenzione all' efficientamento energetico degli edifici pubblici, era già contenuta nel
decreto competitività, ma il governo potrebbe accelerare ulteriormente in questo senso con il decreto
legge sblocca­Italia del 29 agosto.
Ieri peraltro sia Bruxelles che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, hanno
smentito che ci sarebbero ulteriori ritardi nella definizione dell' accordo fra Italia e Ue sulla
programmazione dei fondi 2014­2020, come affermato dal quotidiano Repubblica. «I negoziati con
Roma sull' accordo di partenariato per il 2014­2020 ­ ha commentato ieri la commissione ­ sono alla
fine. Per questo non c' è rischio che l' Italia possa perdere i 41 miliardi di fondi Ue della
programmazione».
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14 agosto 2014
Pagina 4
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Dal canto suo, Delrio, confermando che i fondi non saranno persi, ha ribadito la volontà del governo
italiano di chiudere l' intesa con Bruxelles «a settembre, secondo il cronoprogramma già definito». A
suggellare la posizione italiana anche le parole del premier: «Spendere meglio i fondi è obiettivo di
questo governo».
L' articolo di Repubblica faceva riferimento alla lettera di osservazioni che la commissione Ue ha inviato
al governo di Roma più di un mese fa: conteneva la seconda ondata di osservazioni all' accordo di
partenariato italiano, dopo quella inviata a maggio. Si tratta di un documento largamente noto (si veda l'
articolo di Beda Romano sul Sole 24 Ore del 10 luglio) che chiede correzioni per rafforzare la capacità
di spesa delle amministrazioni italiane (ma anche la conferma dell' impianto generale, ribadito nella
seconda versione dell' accordo inviato a Bruxelles dal governo). Note sono anche le principali risposte
già date dal governo di Roma e in particolare dal Dipartimento per le politiche di sviluppo (Dps), che è
al centro dello scambio tecnico di osservazioni e contromisure con Bruxelles: in particolare l' Italia punta
sullo strumento del Pra, Piano di rafforzamento amministrativo, che tutte le amministrazioni titolari di
fondi Ue dovranno adottare (si veda l' articolo di Giuseppe Chiellino sul Sole 24 Ore del 31 luglio). Oltre,
ovviamente, al decollo dell' Agenzia per la coesione territoriale che interverrà sul fronte del «sostegno
tecnico» alle amministrazioni titolari dei fondi.
L' annuncio del ridimensionamento della quota di cofinanziamento, che passa per un accordo con le
Regioni interessate e per un sì formale della Conferenza Stato­Regioni, potrebbe arrivare dal premier
già oggi nella trasferta che lo porterà a toccare il territorio delle tre regioni meridionali.
La norma, che dovrà modificare la disciplina dei cofinanziamenti al ciclo Ue 2014­2020 contenuta nella
legge di stabilità 2015 (articolo 1, comma 6), potrebbe pure trovare posto nello sblocca­Italia di fine
mese. Nell' accordo che Renzi si accinge a sottoscrivere con i governatori sarà comunque inevitabile
una clausola che ridestini quelle risorse a interventi di investimento nelle stesse aree. Ma questo potrà
essere fatto con modalità e tempi che consentano comunque un risparmio per i primi due anni del ciclo,
tanto più che la nuova programmazione non potrà comunque partire operativamente, in termini di
spese, che a 2015 avanzato.
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GIORGIO SANTILLI
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Il Sole 24 Ore
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I NUMERI
I NUMERI 26% Confinanziamento fondi Ue Il
governo è pronto a ridurre dal 50 al 26% il
cofinanziamento nazionale ai fondi Ue 2014­
2020 per le tre grandi regioni del Sud che
sono in fondo alla classifica per capacità di
spesa: Campania, Calabria e Sicilia. Tenendo
conto solo dei due fondi principali, il Fondo
europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) e il
Fondo sociale europeo (Fse), la dotazione di
fondi Ue 2014­2020 è di 6.860 milioni per
Sicilia, 6.326 per Campania e 3.031 per
Calabria 8­10 miliardi Il risparmio Con il taglio
al cofinanziamento si punta a risparmiare 8
miliardi nei sette anni (oltre 10 miliardi
considerando i fondi agricoli) che
consentirebbe anche per il biennio 2014­2015
una minore iscrizione nel bilancio statale di
somme dell' ordine di almeno 1­1,5 miliardi.
Somme utili nella manutenzione dei conti
pubblici 2014 per non sforare il 3% di deficit­
Pil, nella messa a punto della legge di stabilità
2015 e forse anche per accrescere i fondi per
edilizia scolastica e dissesto idrogeologico.
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Previdenza. Le conseguenze della sentenza della Cassazione.
Casse strette fra equità e sostenibilità
Matteo Prioschi Rispetto per la decisione dei
giudici, ma perplessità davanti a un quadro
normativo­giurisprudenziale sempre più
complesso, che disorienta e rischia di
vanificare gli sforzi fatti finora. All' indomani
della sentenza con cui la Corte di cassazione
ha bocciato la norma di interpretazione
autentica inserita nella legge di Stabilità 2014
per "blindare" le riforme previdenziali fatte
dalle Casse di previdenza privatizzate, questi
enti si interrogano sugli effetti di tale decisione.
La Cassazione (si veda il Sole 24 Ore di ieri),
in una causa che vedeva contrapposti la
Cassa ragionieri e un suo iscritto, ha stabilito
che la legge di Stabilità non salva le delibere
ante 2007 con cui si è deciso di ricalcolare la
quota retributiva della pensione in base ai
redditi di tutta la vita lavorativa senza
rispettare il principio del pro rata. Va rilevato
che l' ente previdenziale, come altri hanno fatto
successivamente, ha adottato provvedimenti
di riforma per garantire la sostenibilità del
sistema. Sullo sfondo c' è una situazione
comune a tutto il sistema previdenziale, anche
quello pubblico, in cui i meccanismi adottati in
passato si sono dimostrati insostenibili ma le
correzioni determinano un contrasto tra la necessità di far quadrare i conti e la richiesta di mantenere
inalterate le regole preesistenti per i vecchi contributori.
Il tema oggetto della sentenza, osserva Andrea Camporese, presidente Adepp (l' Associazione che
riunisce 19 enti previdenziali privatizzati) «è delicato e complesso e pone una questione prospettica di
notevole rilievo perché si tratta di tenere insieme tre componenti: il patto dei diritti acquisiti; la necessità
dell' equità intergenerazionale, ancor più rilevante a fronte di redditi bassi e discontinui; la sostenibilità
prospettica dei sistemi. Noi vorremmo poter determinare i nostri sistemi tenendo presente tutti questi
fattori con l' attenzione agli interessi di tutti. Sulla decisione della Corte non posso dire nulla, però il
tema non scompare perché l' evoluzione dei sistemi previdenziali, che hanno virato verso il contributivo,
e le modificazioni del mercato del lavoro pongono una domanda importante che non potremo evitare in
futuro. Il tema riguarda il Paese e non solo le casse privatizzate».
La sentenza della Cassazione, inoltre, aggiunge incertezza a un quadro normativo già complesso e
riaccende il dibattito sull' autonomia delle Casse, come sottolinea Renzo Guffanti, presidente della
Cassa nazionale di previdenza e assistenza dottori commercialisti: «Nel nostro caso, da 13­14 anni
abbiamo avviato delle attività di riforma che ci hanno portato a risultati sotto gli occhi di tutti, invertendo
un trend che ci avrebbe visto in passivo di 30 miliardi nel 2041, mentre ora a quella data è previsto un
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Enti locali
attivo di 22 miliardi. Se rispettare le norme vuol dire non fare niente e mantenere il trend che ci avrebbe
visto andare in passivo in linea con la situazione di bancarotta in cui si dibatte l' intera nazione, invece di
portare in attivo la situazione con sacrifici, rinunce e maggiori versamenti, ben venga l' abolizione di
ogni riforma e il ritorno sotto la generosissima mano pubblica.
Ma a quel punto a pagare dovrà essere il bilancio dello Stato e non tutti quegli iscritti che in questi anni
si sono sacrificati per garantire l' equilibrio».
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MATTEO PRIOSCHI
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L' evoluzione delle categorie.
COMMERCIALISTI
I cambiamenti delle professioni e i numeri di
Ordini e Casse professionali LA SITUAZIONE
... ... E LE PROSPETTIVE I NUMERI Finora i
commercialisti non potevano scioperare. In
ogni caso, i commercialisti non potranno
astenersi dal: predisporre e consegnare le
buste paga; compilare e consegnare al cliente,
quando richieste per il pagamento e per l' invio
in modo autonomo le deleghe F24 e le
dichiarazioni fiscali. Va garantita anche l'
assistenza in caso di verifiche. Da rispettare
anche i termini perentori prescritti nell' ambito
dei procedimenti tributari o civili in merito all'
attività di attestazione o in presenza di
concordati Taglio ai collegi sindacali e agli
incarichi di revisione: infatti non c' è più l'
obbligo di nominare l' organo di controllo o il
revisore nelle Srl con capitale sociale non
inferiore a quello minimo stabilito per le Spa.
Lo prevede il Dl competitività. Nelle Srl la
nomina dell' organo di controllo è vincolante
quando c' è l' obbligo di redazione del bilancio
consolidato, quando la Srl controlla una
società obbligata alla revisione legale dei
conti, quando per due esercizi consecutivi la
Srl superi due dei parametri dell' articolo 2435
bis del Codice 115.209 Professionisti Gli iscritti all' Albo unico 58.563 Cnpadc Gli iscritti alla Cassa
dottori commercialisti CONSULENTI DEL LAVORO Per i professionisti dell' area giuridico­economica ­
commercialisti e consulenti del lavoro ­ una parte del lavoro è ancora dedicata alla compilazione delle
dichiarazioni dei redditi. Un' attività che potrebbe cambiare in modo radicale con la promessa della
dichiarazione precompilata da parte delle Entrate, a partire dal prossimo anno. Fondamentale, però,
sarà l' invio all' amministrazione finanziaria dei dati necessari: in particolare della certificazione sui
redditi da lavoro dipendente (e da pensione) I consulenti del lavoro si preparano alla nuova
asseverazione ­ denominata Asse.co.­ che consentirà di certificare la regolarità rispetto a lavoro
minorile, orario di lavoro, contratti collettivi, obblighi contributivi e pagamento della retribuzione relativi
al lavoro subordinato e parasubordinato.
Per i datori di lavoro aderenti all' iniziativa il vantaggio principale arriverà sul fronte dei controlli ispettivi:
le aziende asseverate non verranno controllate per prime 26.577 Professionisti Gli iscritti all' albo 26.712
Enpacl Gli iscritti all' ente di previdenza di categoria AVVOCATI Il processo civile ha da poco introdotto
la telematica: l' avvio è stato graduale e, per ora, interessa le cause incardinate dal 1° luglio in
Tribunale. Il prossimo anno, anche le cause aperte prima dovranno seguire il "rito telematico". Nelle
Corti d' appello l' obbligo del processo telematico decorre dal 30 giugno 2015. La via del digitale
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riguarda gli atti depositati dai difensori e dai soggetti delegati o nominati dall' autorità giudiziaria. Sul
contenuto del processo verbale si elimina l' obbligo di sottoscrizione del verbale di udienza da parte del
testimone Prosegue l' attuazione della riforma forense.
Nei giorni scorsi è stato approvato dai ministeri dell' Economia e del Lavoro il regolamento che
consente agevolazioni per l' iscrizione alla Cassa di circa 50mila avvocati finora esclusi perché avevano
redditi inferiori al minimo. Per consentire la permanenza dell' iscrizione all' Albo, si apre la strada all'
iscrizione d' ufficio alla cassa, retroattiva al 1° gennaio 2014, di oltre 50 mila avvocati. Previsto un
contributo soggettivo di 700 euro l' anno anziché 2.800 per i legali in difficoltà per i primi otto anni
170.106 Professionisti Gli iscritti all' albo 170.107 Cassa forense Gli iscritti all' ente di previdenza
INGEGNERI E ARCHITETTI Per i progettisti la promessa è quella di superare la frammentazione delle
normative che rende oggi particolarmente complessa l' attività professionale. Ogni Comune oggi ha un
regolamento edilizio con prescrizioni e adempimenti, mentre il decreto legge sblocca Italia promette un
regolamento edilizio standard per tutti.
Inoltre dovrebbero essere fissati tempi più brevi per ottenere il permesso di costruire e si dovrebbe
semplificare la procedura per la segnalazione certificata di inizio attività Sui modelli "unici" per il
permesso di costruire e la segnalazione certificata di inizio attività, rispettivamente per le nuove
costruzioni e per il restauro e il risanamento conservativo, si è già raggiunto un accordo in Conferenza
unificata il 12 giugno. Una sezione del modello è dedicata all' asseverazione del progettista
responsabile sulle peculiarità urbanistiche ed edilizie. Nel modello ci sono tutte le informazioni salienti
dell' edificio: dalla sicurezza degli impianti al consumo energetico. Una scheda è dedicata ai vincoli e
alle tutele 387.650 Professionisti Gli iscritti ai due albi 164.731 Inarcassa Architetti e ingegneri iscritti alla
Cassa GEOMETRI E PERITI Il decreto legge 90/2014 mantiene gli incentivi ai tecnici delle pubbliche
amministrazioni impegnati nei progetti. I beneficiari sono: il responsabile del procedimento e gli
incaricati della redazione del progetto, del piano della sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo,
nonché i collaboratori. A questi dipendenti va l' 80% dell' incentivo stabilito, mentre il 20% va destinato
all' acquisto di beni e tecnologie per la progettazione interna. Per i tecnici, dunque, la progettazione
della Pa resta limitata La riforma del Catasto e della fiscalità immobiliare può vedere i professionisti
tecnici in prima linea. È infatti previsto nelle delega che l' agenzia delle Entrate possa ricorrere
«mediante convenzioni, ai fini delle rilevazioni, tecnici indicati dagli ordini professionali». In questo
contesto, i geometri fiscalisti sollecitano l'«Anagrafe immobiliare integrata» e si propongono per
implementarla. L' anagrafe dovrebbe costituire un elemento cardine per la riforma del Catasto e uno
strumento per la gestione del territorio 139.841 Professionisti Gli iscritti ai rispettivi albi 110.170 Cipag
ed Eppi Gli iscritti alla Cassa geometri e all' Ente periti.
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L' ANALISI.
L' efficienza della Pa deve completare le riforme
Maria Carla De Cesari Mentre si aspetta
ancora di cogliere i frutti della riforma
ordinamentale delle professioni ­ dai preventivi
obbligatori se richiesti dai clienti all' abolizione
delle tariffe, sostituite dai parametri vincolanti
solo per i giudici ­ il legislatore (per vie
tortuose e talvolta contrastanti) continua a
sollecitare al cambiamento.
Come primo elemento va segnalata l'
opportunità per gli studi ­ soprattutto dell' area
economico­giuridica ­ di potersi avvalere dello
strumento societario. Una modalità
organizzativa che include tutti i "tipi" previsti
dal Codice civile e che può diventare un atout
per facilitare l' accesso a credito e
finanziamenti. La norma inserita nello schema
di decreto legislativo sulle semplificazioni,
circa la qualificazione del reddito prodotto
dalle società come di lavoro autonomo,
dovrebbe essere stralciata su sollecitazione
del Parlamento, per evitare il doppio binario,
civilistico e fiscale, e per consentire ­ a chi
ritiene che i vantaggi siano maggiori ­ di
qualificare i proventi come reddito d' impresa.
La spinta del legislatore è dettata anche da
esigenze di efficienza della Pa. Fu così con il
Fisco telematico e il cammino degli uffici verso l' efficienza è stato lento e faticoso, nonostante gli sforzi
richiesti ai professioni. È stato lo stesso per la telematizzazione delle procedure per la gestione del
rapporto di lavoro e per l' informatizzazione degli archivi Inps. Si spera, ora, che l' obbligo del processo
telematico per gli avvocati aiuti la giustizia civile a guadagnare efficienza in tempi rapidi.
L' amministrazione dovrebbe aver imparato che imporre sacrifici può essere accettabile se dalla parte
degli uffici si fa tesoro di quanto ricevuto e si trasferiscono parte dei benefici sui professionisti (e
indirettamente sui clienti).
D' altra parte, il legislatore entra a piè pari anche nell' assetto della attività professionali: la promessa di
dichiarazione precompilata potrà funzionare se il Fisco sarà preciso e non scaricherà su commercialisti
e consulenti l' onere di trovare errori. Perché è obiettivamente difficile farsi pagare per un' attività che
qualcun altro afferma di aver svolto a dovere.
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La lunga crisi.
Professioni in cerca di nuove attività
Commercialisti e consulenti del lavoro fanno i conti con dichiarazioni precompilate e
tagli ai controlli.
Maria Carla De Cesari Una rivoluzione
sotterranea nel mondo professionale.
Accesa da tanti piccoli fuochi sparsi qua e là,
la cui direzione è in molti casi ancora incerta.
Eppure i segnali sono numerosi: dall'
affermazione del diritto di sciopero per
commercialisti e consulenti del lavoro, all'
assunzione da parte dell' amministrazione
finanziaria dell' onere di raccogliere e mettere
per iscritto, prima o al posto dei professionisti,
i dati essenziali per la dichiarazione dei redditi;
dal nuovo taglio dei collegi sindacali nella Srl
alle semplificazioni annunciate per assunzioni
e disciplina del lavoro; dal processo telematico
che interessa, per ora, le cause incardinate dal
1° luglio, alla delimitazione delle memorie, per
ora, nel processo amministrativo. Per arrivare
all' obbligo di assicurazione dei medici.
Fra poteste e diritti Partiamo dal diritto di
sciopero: la possibilità di protestare con l'
astensione dall' attività (o da particolari attività)
non è nuova nel mondo professionale, poiché
da tempo è riconosciuta e praticata dagli
avvocati. Tuttavia, il cammino per l'
affermazione del diritto di sciopero per
consulenti del lavoro e commercialisti non è
stato scontato perché si può mettere disordine nei conti dell' Erario e provocare danni e sanzioni ai
clienti. Lo sciopero può comprendere tutte le attività del commercialista (si fa riferimento al decreto
legislativo 139/2009) ma il professionista è sempre obbligato a compilare deleghe e dichiarazioni per il
cliente, «quando richiesto» per il pagamento e la presentazione in via autonoma. Sempre elaborate le
buste paga e garantito il «rispetto dei termini perentori prescritti nell' ambito dei procedimenti tributari o
civili in merito all' attività di attestazione o in presenza di concordati».
In questo modo, i professionisti potrebbero trovare uno strumento per ristabilire un po' di equilibrio nel
rapporto con l' amministrazione finanziaria: a partire dalle riforme dell' ex ministro delle Finanze,
Vincenzo Visco, e con il fisco telematico, il professionista è sempre più diventato un "collaboratore
esterno" degli uffici, a cui fornisce una marea di dati per gli archivi elettronici e per i controlli. In cambio
di questo sforzo poco è stato riconosciuto, visto che gli uffici hanno costretto i professionisti a rincorrere
i software aggiornati all' ultimo minuto, a ritrovare informazioni sparse nella documentazione fiscale e a
confezionare ad hoc file di dati, leggibili dalle macchine delle Entrate. Certo, con il cassetto fiscale si
può dialogare attraverso i canali telematici, ma se occorre confrontarsi vis à vis è difficile sottrarsi alle
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code, alle presunzioni e alla necessità, dell' amministrazione, di fare budget. Lo sciopero, che per i
commercialisti verrà proclamato di norma dalle associazioni sindacali (informati gli Ordini e il Consiglio
nazionale), è consentito anche ai consulenti del lavoro, che escludono la possibilità di astenersi dalla
compilazione del libro unico, delle dichiarazioni obbligatorie connesse al rapporto di lavoro e dalle
dichiarazioni fiscali. Insomma sono fuori tutti gli adempimenti previsti in modo perentorio dalla legge.
Effetto semplificazioni Il legislatore, in ogni caso, continua a modellare l' attività dei professionisti. Lo
schema di decreto legislativo sulle semplificazione promette che la dichiarazione arriverà precompilata
dagli uffici finanziari, con i dati sui redditi da lavoro dipendente o da pensione, quelli relativi ai fabbricati
e, in prospettiva (forse) anche un primo conteggio su spese mediche e altri oneri deducibili e detraibili.
A quel punto, gli studi dovranno far valere la capacità di consulenza e di verifica anche per le
informazioni riportate nei quadri A, B e C ed RP di Unico.
Nuove filoni nella consulenza dovranno essere aperti nei confronti delle imprese, visto che il decreto
legge sulla competitività cancella l' obbligo di nominare l' organo di controllo o il revisore legale per le
Srl con capitale sociale non inferiore a quello minimo stabilito per le Spa. I consulenti del lavoro, per
esempio, stanno cercando di inserirsi nel mercato delle "certificazioni" con l' asseverazione di
conformità dei rapporti di lavoro, che nei prossimi mesi verrà avviata attraverso una "piattaforma"
gestita dalla Fondazione studi. L' asseverazione potrà essere utile ­ nelle intenzioni del Consiglio
nazionale ­ soprattutto per fronteggiare la solidarietà tra committente e appaltatore. In base a un
protocollo con il ministero del Lavoro, la vigilanza si orienterà, in modo prioritario, sulle aziende senza
asseverazione.
Le responsabilità Del resto un aumento delle responsabilità del professionista è sempre più evidente
anche tra i tecnici: in edilizia le procedure soggette a silenzio assenso si reggono, però, sulla
certificazione da parte dei progettisti.
Responsabilità crescenti cui si potrà in parte far fronte con le coperture asssicurative: gli ultimi a essere
destinari dell' obbligo sono i professionisti dell' area medico­sanitaria che da domani dovranno avere il
contrassegno assicurativo. L' obbligo vale, fra gli altri, per medici di famiglia e liberi professionisti
mentre sono esclusi i dipendenti del Servizio sanitario nazionale. Una soluzione, non sempre facile da
reperire, alla possibilità di errori che trova come contraltare il "rimedio" della medicina difensiva,
costosa per lo Stato e, in fondo, anche per il paziente­consumatore.
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Il Sole 24 Ore
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La visita di Renzi. Il premier visita il cantiere di Rho: forse nel decreto «sblocca­Italia» le
deroghe su assunzioni e straordinari.
«Un tavolo per i nodi dell' Expo»
Tra le priorità i fondi al Comune di Milano per potenziare i trasporti pubblici.
Sara Monaci MILANO Non ci sono ancora
risposte, ma la promessa di un «tavolo ad
hoc». I nodi più urgenti dell' Expo 2015
saranno affrontati e risolti il prossimo autunno
dal governo. Questo è l' annuncio di ieri del
premier Matteo Renzi, durante un sopralluogo
nel sito espositivo di Rho per incontrare i 1.300
addetti impegnati nei cantieri.
I lavori nell' area espositiva, ha sottolineato
Renzi, procedono. I ritardi sono stati
parzialmente recuperati. Ora si tratta
soprattutto di arrivare a risolvere le questioni
relative alla mobilità milanese, alle grandi
infrastrutture e alla concessione delle deroghe
al Comune di Milano sulle assunzioni e sugli
straordinari.
Palazzo Marino chiede da tempo 130 milioni,
di cui indispensabili almeno 85: 53 per il
potenziamento del trasporto pubblico locale
(tpl), in vista dell' arrivo di 20 milioni di
visitatori, e 32 per garantire impieghi a tempo
determinato nei settori del Tpl, dell' ambiente e
della gestione dei rifiuti. A occuparsi della
partita sono in particolare il delegato di Expo
Gianni Confalonieri e la vicesindaco Ada Lucia
De Cesaris, ieri presenti all' incontro con Renzi
e con i ministri Maurizio Lupi (Infrastrutture) e Maurizio Martina (Agricoltura). La trattativa dura da mesi
e ora a Milano ci si attende qualche risposta.
Per quanto riguarda le deroghe alle assunzioni temporanee e al tetto degli straordinari, sono già stati
elaborati dal ministero dell' Economia possibili emendamenti, ma ancora non è chiaro in quale decreto
verranno inseriti. Bisognerà aspettare settembre. Non è escluso che la norma in questione possa
essere lo "sblocca­Italia", che ieri il premier ha definito come «il prossimo punto fondamentale».
Sullo sfondo, il governo si è anche impegnato a trovare 60 milioni per ricapitalizzare la società Expo,
dopo che la provincia di Milano ha annunciato la sua uscita dall' azionariato.
Infine le grandi infrastrutture. Sul tavolo, nell' immediato, c' è la defiscalizzione della Brebemi, già
realizzata in project financing, che darebbe alla società di gestione un vantaggio fiscale per 430 milioni.
Segue la risoluzione dello stallo in cui si trova la Rho­Monza, che ormai non verrà costruita ma che
dovrebbe essere sostituita da progetti alternativi di miglioramento della viabilità locale.
Progetti che tuttavia trovano l' opposizione delle cittadinanze locali. Renzi ha rimandato tutte questi
problemi ad un tavolo ad hoc, appunto.
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Il Sole 24 Ore
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De Cesaris ha confermato la collaborazione con il governo, spiegando che la visita del premier è stato
un segnale di «attenzione per la città». Un «fatto positivo» anche secondo il vicepresidente della
Lombardia, Mario Mantovani, che gli ha chiesto di intervenire per risolvere «presto i nodi della
burocrazia romana, che impone una serie di vincoli per la realizzazione delle infrastrutture in
Lombardia».
La giornata di ieri è stata tuttavia all' insegna dell' ottimismo. «Quando il presidente della Repubblica
inaugurerà l' Expo sarà un grande momento di orgoglio del Paese ­ ha detto Renzi ­ Sarà non solo il no­
gufi day, ma chi avrà lavorato alla costruzione del sito e dell' evento si sentirà partecipe della vittoria
dell' Italia.
L' Italia ce la farà. Se riusciremo a rispettare i tempi, e ci riusciremo, non sarà solo per merito del
commissario Giuseppe Sala, del presidente dell' Anac Cantone e dei ministri, del commissario del
Padiglione Italia Diana Bracco e del Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca (tutti presenti all'
incontro di ieri, ndr), ma sarà grazie al lavoro delle donne e degli uomini del cantieri di Expo».
Ieri il premier ha annunciato un traguardo da raggiungere: «Finora sono stati venduti 5 milioni di biglietti,
ma per l' Expo dovremo arrivare a 10 milioni». Un milione è stato acquistato dalla Cina. Poi ancora la
promessa di tornare presto a fare un sopralluogo nel sito espositivo di Rho: «Tornerò prima del 16
ottobre, quando ospiteremo i capi di stato asiatici insieme a quelli europei, durante il semestre italiano.
Andrò di nuovo a controllare lo stato di avanzamento dei lavori».
Infine il premier ha affrontato rapidamente anche temi di politica nazionale ed europea, soprattutto la
questione dei fondi strutturali mal utilizzati dall' Italia. Ha detto che le risorse non utilizzate verranno tolte
alle Regioni che sono rimaste indietro, per reinvestirle in edilizia scolastica. «Palazzo Chigi ha iniziato a
togliere i fondi non spesi e a metterli sulle scuole e lo continueremo a fare. L' obiettivo del governo è
spendere meglio i fondi Ue, e noi cercheremo di cambiare il modello cercando di dare più risorse alle
opere infrastrutturali che ad eventi una tantum».
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SARA MONACI
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14 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
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L' opportunità. Approvazione indispensabile per la competitività.
Le imprese chiedono la «Zes» Ma c' è la
concorrenza lombarda
GIOIA TAURO In Calabria tutti la vogliono e
tutti sperano nel miracolo della Zes, la Zona
economica speciale in quei 700 ettari delle
aree retroportuali di Gioia Tauro.
A invocarla sono la Regione, gli enti locali, i
lavoratori e a gran voce Confindustria
Calabria, che anche oggi ripeterà al premier
Matteo Renzi che il tempo è scaduto. La
stessa Autorità portuale, attualmente
commissariata dall' ex presidente Giovanni
Grimaldi, apprezzatissimo da tutti ma
destinato a lasciare la poltrona (le ultime voci
riportano il nome di Pino Soriero, ex
sottosegretario ai Trasporti nel Governo Prodi
e dirigente del Pd calabrese di lungo corso) ha
sempre visto con gran favore la Zes che
dovrebbe garantire vantaggi economici per le
imprese. Innanzitutto incentivi per la
realizzazione degli investimenti iniziali, poi
agevolazioni doganali, sospensione del
pagamento dell' Iva e dei dazi, semplificazione
delle procedure doganali, esenzione fiscale,
riduzione (o azzeramento) delle imposte sui
redditi (Irap e Ires) e delle imposte sulla
proprietà, esenzioni o riduzione degli oneri
sociali sulle retribuzioni e, infine, disponibilità
di terreni a canoni ridotti e utenze a tariffe agevolate.
Il disegno di legge sulla istituzione della Zes a Gioia Tauro è stato presentato in Senato (A.S. 894) il 27
giugno 2013 e da allora giace lì. Nelle more, la Regione Lombardia, il 17 luglio ha presentato al Senato
(A.S. 1572) una proposta di legge che prevede l' istituzione di una Zes nelle aree territoriali della
Lombardia confinanti con la Svizzera.
Questa competizione italiana a Bruxelles rischia di diventare una concorrenza spietata e così ora,
mentre la Giunta Maroni gioca la propria partita in nome del nord, tutto il sud tifa affinché il semestre
europeo a guida italiana convinca la Ue a varare la zona speciale di Gioia Tauro. Già, perché a
decidere sulla possibilità di istituire la Zes in Italia e a fissarne i profili non può che essere l' Europa.
R.Gal.
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Manifattura al bivio/8.
Quattro carte per il rilancio di Gioia Tauro
Il futuro legato a Zona economica speciale, gateway ferroviario, rigassificatore e piastra
del freddo.
Roberto Galullo GIOIA TAURO. Dal nostro
inviato L' ingresso della divisione cargo della
stazione ferroviaria all' interno del porto di
Gioia Tauro (Rc) è a ostacoli. Se vuoi entrarci
devi fare i conti con un grosso cespuglio.
Meglio aggirarlo, perché ai piedi giace chissà
da quanto tempo un ingombrante rottame
metallico di incerta stabilità, che rischia di far
inciampare chi decidesse di scavalcarlo.
Cespugli come quello, verdi e rigogliosi, sono
sparsi ovunque in questa stazione e lungo
quei binari desolatamente vuoti che
rappresentano plasticamente l' incompiuta di
uno scalo marittimo che avrebbe dovuto (e
può ancora) rappresentare una tra le migliori
carte da giocare sul tavolo dello sviluppo del
Sud, come avrà modo di sentirsi ripetere il
presidente del Consiglio Matteo Renzi, atteso
oggi in Calabria.
Quella stazione rappresenta il paradosso
vivente di una gigantesca opera dove i soldi,
pubblici e privati, finora sono scesi a pioggia. Il
solo terminalista Mct, dal 1995 a oggi, ha
investito circa 350 milioni per permettere alle
banchine di transhipment di reggere la
concorrenza internazionale di cui la stessa
società madre, Contship Italia group, è attrice, visto che nel suo network di scali marittimi ci sono anche
Cagliari, La Spezia, Ravenna, Salerno e Tangeri (Marocco).
Anche a scavalcare quel cespuglio e a voler entrare negli uffici della divisione cargo, comunque,
sarebbe inutile e da contrattare non ci sarebbe nulla. Lungo quei binari che servono i due terminalisti ­
oltre a Mct c' è Blg automobile logistics ­ non corre più neppure un container. Nel 2006, anno di picco
storico, i treni in viaggio sono stati 2.249 (6 al giorno o, se preferite, uno ogni 4 ore) e hanno trasportato
93.406 Teus (il Teu è la misura standard di volume nel trasporto dei container).
Poi l' inesorabile discesa.
Nel 2009 i treni sono stati 800 e i Teus movimentati 29.384 mentre nel 2012 sono precipitati a 20 (uno
ogni 18 giorni) per soli 554 Teus. Lo scorso anno, infine, i cespugli sono stati liberi di invadere binari e
stazione: neppure un vagone. Non c' è dunque da meravigliarsi (casomai da vergognarsi) se, come
dichiara al Sole­24 Ore Salvatore La Rocca, segretario regionale Filt Cigl, quando arrivano le
delegazioni straniere, questa tappa viene saltata con tutte le scuse possibili e immaginabili. «Come
glielo andiamo a spiegare ­ dice La Rocca ­ agli stranieri che, a esempio, i container oversize, si
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incagliano nella galleria nei pressi della stazione campana di Battipaglia?».
A segnare il dominio del trasporto su strada, rispetto a quello ferrato, pesano anche le tariffe. Il costo
per singolo container può variare da 250 a 700 euro (a seconda della grandezza e della destinazione) al
quale bisogna aggiungere il costo di manovra per la terminalizzazione dei treni (circa 600 euro a treno).
Eppure proprio il rilancio del gateway ferroviario è una delle carte attraverso le quali si gioca il rilancio
del porto che nel 2012 (ultimi dati dell' Autorità dei trasporti nel primo rapporto annuale spedito al
Parlamento il 16 luglio 2014) è stato utilizzato al 64,8% delle sue capacità e che continua a ricevere
sostanziosi contributi pubblici (sempre nel 2012 sono stati 19,4 i milioni) per ambire a competere con
scali come Valencia, Bahia de Algeciras, Brema, Anversa, Amburgo e Rotterdam, tutti stabilmente
sopra i 4 milioni di Teus, con picchi in Germania e Olanda di 8 e 10 milioni, rispetto ai tre di Gioia (dati
2013).
Così il fiato di operatori e imprenditori resta sospeso in attesa del secondo bando di gara dell' Autorità
portuale per i lavori di quest' infrastruttura la cui lunghezza, distribuita tra 4 fasce di binari, sarà di 3,2
chilometri.
L' opera è prevista nell' ambito dell' Accordo di programma quadro firmato il 28 settembre 2010 e
finalizzato alla polifunzionalità dell' intera area industriale a partire dalla concretizzazione di un adeguato
sistema della logistica e dei trasporti.
Al primo bando, scaduto il 21 aprile 2013, nonostante l' immediata disponibilità di 20 milioni dei fondi
"Pon­Reti per la mobilità 2007­2013", nessun soggetto ha ritenuto conveniente partecipare, a
cominciare dal Gruppo Fs con la società Rfi per la parte infrastrutturale e Trenitalia per i servizi d i
trasporto delle merci su treno. Le voci di corridoio indicano che questa volta ci sarebbe almeno una
manifestazione d' interesse: quella di Sogemar, società di Contship Italia. A completare il quadro si
aggiungono i 20 milioni per la tangenziale di collegamento, all' altezza dello svincolo di Gioia Tauro, tra
la A3 Salerno­Reggio Calabria e il porto e i 5 per la tangenziale di collegamento tra il varco doganale di
San Ferdinando e lo scalo, proposti nella nuova programmazione "Pon­Reti e mobilità 2014­2020".
La realizzazione del terminal intermodale, oltre che la realizzazione della Zes (si veda articolo in
pagina), potrà dare spinta alle desertificate aree industriali (solo un pugno le imprese attive) e a un
sistema che potrà finalmente scegliere di abbandonare il transhipment (vale a dire il passaggio da nave
a nave) per diventare un porto servente per l' Italia e il nord Europa oltre che per il Nord Africa, dove
attualmente sono già rivolti gli sguardi del terminalista Blg che smista verso quei mercati i grandi marchi
delle vetture asiatiche eccezion fatta per Honda.
Un effetto domino porterebbe a superare tutte le resistenze per l' avvio dei lavori del rigassificatore in
capo alla società Lng Medgas terminal, che sarebbe completato al massimo in 5 anni.
Un' opera unica in Italia perché ricalcherebbe quella di Boston (Usa): il pontile per l' attracco sarebbe a
circa 500 metri dalla costa, le condotte criogeniche di circa 4 chilometri attraverserebbero i comuni di
Gioia, San Ferdinando e Rosarno, raggiungendo i serbatoi nell' entroterra portuale, collegati alla rete
nazionale dei gasdotti. L' investimento stimato è di 1,2 miliardi e gli occupati dovrebbero essere tra i
600 e i mille nella fase di cantierizzazione, per diventare 125 nella fase operativa, ai quali si
aggiungerebbero i 500 dell' indotto. Senza contare le ricadute fiscali derivanti dai nuovi insediamenti, le
royalties (sembra da ridiscutere ma per ora fissate a 10 milioni) per Regione ed enti locali e le riserve di
gas alle migliori condizioni per il territorio.
Nel domino entrerebbe di conseguenza la piastra del freddo, vincolata proprio alla realizzazione del
rigassificatore, attraverso la quale sarà possibile quella filiera del freddo in grado di rilanciare la
vocazione agroalimentare della Piana di Gioia Tauro e di attrarre gli altri poli agroalimentari del sud.
Quattro carte dunque ­ gateway ferroviario, rigassificatore, piastra del freddo e Zes, oltre alla garanzia
della legalità (si veda altro articolo in pagina) ­ senza le quali il destino del porto, già segnato dal quarto
anno consecutivo di cassa integrazione straordinaria per 1.294 unità e da licenziamenti in vista per
alcuni operai delle quattro imprese portuali esterne allo scalo, sarà ineluttabile.
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ROBERTO GALULLO
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
INTERVISTALuca ZaiaPresidente del Veneto.
«Per noi l' autonomia è missione, non slogan»
Mariano Maugeri Governatore Zaia, sempre
convinto che la via gandhiana e legalitaria
siano le strade per ottenere l' autonomia?
Senza ombra di dubbio. Ricordo sempre che
un certo numero dei padri costituenti erano
federalisti. Luigi Einaudi diceva: a ogni regione
daremo l' autonomia cui aspira.
I catalani sembrano impermeabili al no del
primo ministro spagnolo e tirano dritto. Il
loro referendum si celebrerà il 9 novembre.
E voi?
Tra Veneto e Catalogna noi siamo in vantaggio
per 1 a 0. Palla al centro. Il Veneto le due leggi
regionali per l' autonomia e l' indipendenza le
ha approvate, i catalani no.
In Catalogna però i cittadini si mobilitano con
catene umane di 400 chilometri, in Veneto
neppure una seduta plenaria del Consiglio
regionale.
Si sbaglia, da noi ci sono state ben due
riunioni plenarie. Aggiungo che il movimento
per l' autonomia e l' indipendenza della mia
regione è sganciato dai partiti e raccoglie oltre
il 90% dei consensi.
Molti veneti si lamentano: al centralismo di
Roma si sarebbe sostituito quello di Venezia.
Che non brilla certo per efficienza.
Noi abbiamo mani libere solo sul sistema sanitario, che peraltro è tra i più competitivi d' Italia e d'
Europa. Stop. Le società partecipate non dovrebbero esistere, è vero, ma nascono solo per difenderci
dalle angherie romane. In troppi dimenticano che il Veneto è una delle pochissime regioni a non aver
mai applicato l' addizionale Irpef.
Torniamo ai referendum.
È grave che abbiano bocciato quello sull' autonomia. Continuerò a ripetere che i referendum debbano
tenersi in forma ufficiale. La manifestazione del pensiero è un principio ineliminabile sancito dalla
Costituzione italiana. È la prova provata del disegno neocentralista in atto, di cui la riforma del titolo V è
solo il fronte più evidente.
Ce l' ha con Renzi? Sì. L' impugnazione delle due leggi regionali è un errore. In fondo, si tratta solo di
referendum consultivi. Anche se passassero con il 90 per cento dei sì non accadrebbe nulla di
sconvolgente.
Perché non avviate un negoziato con Roma?
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14 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Siamo pronti. I veneti non aspettano altro. Il residuo fiscale attivo della mia regione è di 21 miliardi.
Sono solo quattro o cinque le Regioni italiane con un surplus. Le altre sono praticamente fallite e quattro
regioni del Sud, da sole, hanno accumulato un deficit sanitario di cinque miliardi. Vado avanti?
Prego. In Veneto l' ospedalizzazione media è di circa sette giorni, al Sud di 30.
C' è chi sostiene che lei cavalcherà il tema dell' autonomia in vista delle prossime regionali del 2015.
Si sbagliano. L' autonomia è una missione, non uno slogan. E lo dico prima di tutto alla mia controparte
politica. Essere di sinistra in Veneto e non essere autonomisti significa non essere veneti. Se ci
proponessero di trattenere come a Bolzano i nove decimi delle tasse, qui faremmo i salti di gioia.
E il solito, vecchio adagio: padroni a casa nostra.
Perché non dovrebbe essere così? Ogni giorno incontro imprenditori che subiscono una tassazione
mostruosa del 68,5% contro una media europea del 46. In Carinzia, la regione austriaca dove noi
andiamo a prendere lo spritz, è addirittura al 25. A Roma vivono in un altro pianeta. E non capiscono
che qui c' è una situazione esplosiva.
Ancora Roma ladrona? I romani, ai tempi dell' impero, erano capaci di far pagare le tasse persino agli
egiziani. Finora è andata bene solo perché quello veneto è un popolo pacifico. Mille anni di governo
della Serenissima non si possono cancellare. Stavolta, però, non ci fregheranno.
Venti di guerra? Diceva don Luigi Sturzo, non il sottoscritto: sono unitario e allo stesso tempo federalista
impenitente. Una cosa dev' essere chiara a tutti: i tempi in cui il Veneto pagava la malagestio degli altri
sono finiti per sempre.
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MARIANO MAUGERI
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Lettere
Il mondo del credito segua l' invito di Visco alle
riforme La necessità del sistema economico
italiano di investimenti produttivi non sembra
assecondata dal sistema bancario che presta
denaro prevalentemente a chi è in grado di
offrire garanzie reali; vengono così tarpate le
ali a chi, pur senza mezzi e garanzie da offrire,
ha interessanti idee da sviluppare che
potrebbero contribuire al rilancio di economia
e lavoro. Se le banche non hanno uffici studi in
grado di valutare fattibilità e redditività degli
investimenti o se, peggio ancora, li hanno ma
non vogliono rischiare, danneggiano l' Italia
come e forse più di una burocrazia inefficiente
e inefficace.
Ascanio De Sanctis Roma Lei tocca un tasto
sensibile, quello dei rapporti tra banca ed
impresa.
Non c' è dubbio che la gravissima crisi che
assedia l' economia italiana da anni ha
complicato i conti sia degli istituti di credito sia
delle aziende.
Ma è altrettanto vero, nonostante gli sforzi
diplomatici degli uni e degli altri, che non si
riesce ad uscire dal "rimpallo" delle
responsabilità tra banchieri ed imprenditori. Il
che, in un sistema "bancocentrico" e ad alta sensibilità relazionale come il nostro, dove il ricorso al
credito bancario è la leva finanziaria principale a disposizione delle imprese (spesso sottocapitalizzate,
in prevalenza di piccole dimensioni) è un problema serio. Che le banche debbano cambiare passo nella
partita della selezione del merito del credito è però un dato oggettivo, sul quale la stessa Banca d' Italia
sta insistendo con forza anche per migliorare la governance degli istituti di credito. L' ultimo intervento a
luglio del Governatore Ignazio Visco proprio all' assemblea dell' Associazione bancaria (Abi) ne è la
riprova. Visco ha detto chiaro e tondo che il sistema finanziario «deve riguadagnare la fiducia del
pubblico e dimostrare di saper svolgere appieno le funzioni che gli sono proprie, non facendo mancare
il finanziamento a chi lo merita, sostenendo l' economia reale». Non solo. «Un malinteso localismo ­ ha
spiegato Visco ­ può inficiare le scelte gestionali e determinare situazioni di crisi; in assenza di adeguati
presidi, il supporto indiscriminato a grandi prenditori, inclusi i soci e le parti correlate, e alle aree di
insediamento possono distorcere l' allocazione del credito». Sono parole chiare e l' invito a cambiare è
tanto forte quanto esplicito. Bisognerebbe farne tesoro.
@guidogentili1 Uniti per la pace La violazione della libertà religiosa e della sacralità della vita sono solo
parte dei problemi mediorientali.
Aderiamo all' invito del Cardinale Scola ai credenti cristiani e musulmani occidentali di sostenere il
valore delle minoranze religiose.
L' instabilità politica e sociale dei Paesi islamici, figlia del colonialismo e dello sfaldamento del Califfato
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14 agosto 2014
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Ottomano, supera le categorie storico­sociologiche dell' Occidente contemporaneo. La ricostruzione
immaginaria e ideologica di un presunto Islam delle origini, scade nell' esclusivismo religioso, estraneo
alla tradizione islamica, e nel misconoscimento dei veri principi ispiratori comuni a ogni autentica
rivelazione. Le responsabilità dei musulmani sono innegabili, e la perdita diffusa della loro eredità
intellettuale è all' origine di queste degenerazioni.
Ebrei, cristiani e musulmani discendono dalla stirpe di Abramo, da Ismaele e Isacco, dalla purezza del
monoteismo. La convivenza di minoranze ebraiche e cristiane nel mondo islamico ha avuto numerosi
esempi storici, dalla Spagna, al Marocco, alla Persia.
Il rispetto degli ebrei c' è sempre stato, perlomeno fino a quando regnanti illuminati, come Idris in Libia,
ne hanno tutelato i diritti civili e religiosi.
La perdita del controllo di alcuni territori in Terra Santa non può determinare una incomunicabilità di
principio tra le rappresentanze religiose. I riferimenti coranici alle "genti del Libro", ebrei e cristiani,
come fratelli con cui "gareggiare nelle buone opere", vengono oggi colpevolmente disattesi.
Il Rabbino Giuseppe Laras invitava a «chiedere a Dio di infondere una lungimirante intelligenza di cuore
(più acuta di quella del pensiero) nei governanti e nei loro consiglieri». Un esempio ne è la presenza in
Marocco di un consigliere ebreo del Re di grande rispettabilità. Questa lungimiranza intellettuale, base
di ogni civiltà, permise ad Avicenna e Averroè di servirsi degli insegnamenti di Platone e Aristotele per
collegare mondi diversi, funzione cui pure i musulmani italiani sono oggi chiamati.
Ci uniamo alla preghiera per la Pace a sostegno dei cristiani, questo venerdì 15 agosto, Assunzione
della Vergine Maria, figura di purezza ed elevazione comune a cristiani e musulmani.
Yahya Pallavicini Imam Moschea Al­Wahid di Milano Vice presidente Coreis ( Comunità religiosa
Islamica italiana)
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Il Sole 24 Ore
Enti locali
Gli appuntamenti
Gli appuntamenti Domani Il decreto sulla Pa
Dopo la guida di oggi, che è dedicata al diritto
societario, domani il Focus del Sole 24 Ore
scende nel dettaglio del decreto legge sulla
Pubblica amministrazione e p r e n d e i n
considerazione, in particolare, le nuove regole
per i dipendenti pubblici e l a r i f o r m a d e i
controlli sugli appalti, le disposizioni sulla
trasparenza e le misure destinate alle Camere
di commercio Gli altri Focus I bonus fiscali I
due appuntamenti precedenti al Focus di oggi
sul diritto societario sono stati dedicati al Dl
competitività. In particolare, il primo, uscito con
Il Sole 24 Ore del 12 agosto, ha preso in
esame le regole sul credito d' imposta per gli
investimenti in impianti. Il secondo Focus,
disponibile con Il Sole 24 Ore di ieri, ha
approfondito gli altri incentivi fiscali.
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14 agosto 2014
Pagina 29
Il Sole 24 Ore
Enti locali
5 | INTERESSI SULLE OBBLIGAZIONI.
Niente sostitutiva per i non residenti
M a r c o Piazza A n c h e g l i i n t e r e s s i s u l l e
obbligazioni emesse da società non quotate e
non negoziate in mercati regolamentati sono
esenti dalla ritenuta del 26% se percepiti da
residenti in Paesi esteri white list, compresi gli
investitori istituzionali privi di soggettività
tributaria. Unica condizione è che le
obbligazioni siano detenute «da uno o più
investitori qualificati».
L' esenzione è resa possibile dal fatto che ­ a
seguito delle modifiche introdotte nel Dlgs
239/1996 dall' articolo 21 del Dl 91 del 2014 ­
tali interessi, invece di subire la ritenuta di cui
all' articolo 26, comma 1 del Dpr 600/73,
scontano l' imposta sostitutiva di cui al Dlgs
239/1996, imposta che non è applicabile dei
confronti dei non residenti white list di cui al
Dm 4 settembre 1996 (articolo 6 del decreto
legislativo). Il concetto di investitore qualificato
­ coincidente con quello di «clientela
professionale» di cui al regolamento Consob
16190 del 29 ottobre 2007 ­ comprende, fra gli
altri, «gli investitori che possiedono l'
esperienza, le conoscenze e la competenza
necessarie per prendere consapevolmente le
proprie decisioni in materia di investimenti e
per valutare correttamente i rischi che assumono» (si veda anche la circolare 4/E del 2013).
Dovrebbe essere confermato che ­ nel caso in cui un' emissione sia detenuta sia da investitori qualificati
sia da altri investitori ­ il Dlgs 239 si applica non solo sui proventi dei titoli detenuti dai primi, ma anche
su quelli detenuti dagli altri: la gestione di un doppio regime su un' unica emissione sarebbe, per l'
emittente, praticamente impossibile.
Dalla relazione governativa si comprende che l' imposta sostitutiva sarà applicata direttamente dall'
emittente ­ ai sensi dell' articolo 5, comma 2 del Dlgs 239/1996 ­ al momento dello stacco delle cedole o
del rimborso del titolo e che sarà operata a titolo d' acconto nei confronti degli imprenditori (società, enti
e persone fisiche) residenti. Dato che l' emittente non interverrà in occasione dell' eventuale cessione
dei titoli, si deve ritenere che l' acquirente traslerà sul cedente l' imposta sostitutiva corrispondente al
rateo di cedola maturato al momento della transazione.
Dovranno essere chiarite le modalità con cui i non residenti che hanno diritto all' esenzione potranno
documentare di aver detenuto il titolo per l' intero periodo di maturazione degli interessi (si veda il Sole
24 Ore del 30 luglio 2014).
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MARCO PIAZZA
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Il Sole 24 Ore
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INTERVISTACarlo Bonomi Vicepresidente Assolombarda.
«Per le semplificazioni ancora molto da fare»
«Le imprese perdono tempo a seguire le novità a scapito di ricerca e sviluppo»
Francesca Milano Sulle semplificazioni si può
fare di più. È questo, in sintesi, il pensiero di
Carlo Bonomi, vicepresidente di
Assolombarda per credito, finanza e fisco,
secondo cui «è un bene che il primo decreto di
attuazione della delega di riforma del sistema
fiscale riguardi le semplificazioni, ma quello
che manca ancora è un' agenda che permetta
una visione di più lungo periodo».
Perché, secondo lei, è necessaria una
programmazione più omogenea in materia
fiscale?
Perché negli ultimi sei anni si sono susseguite
o l t r e 6 0 0 n o v i t à tributarie c h e h a n n o
complicato notevolmente la vita delle imprese.
Basti pensare che i risultati di un sondaggio
dimostrano che gli imprenditori definiscono il
fisco "ostile", "oneroso", "incerto", "complicato"
e "mutevole". Il continuo cambiamento delle
regole impone un aggiornamento costante
che, specialmente per le Pmi, sottrae tempo
ad attività molto più utili come la ricerca, lo
sviluppo dei nuovi prodotti, i viaggi in nuovi
mercati.
Perché l' incertezza di cui parla
penalizzerebbe il mercato?
Come può un imprenditore pianificare investimenti e strategie se non ha certezza delle regole tributarie
vigenti? In Italia le norme cambiano troppo velocemente, spesso agendo anche in maniera retroattiva.
Con la conseguenza che anche le misure che dovrebbero semplificare ottengono l' effetto contrario,
come nel caso delle perdite su crediti di modesto valore e della dichiarazione dei redditi precompilata,
che obbligherà i sostituti d' imposta a inviare i dati dei lavoratori in tempi molto stretti, cosa che
potrebbe comportare elevati rischi di errore e conseguenti sanzioni.
Quindi a suo avviso le semplificazioni non semplificheranno poi così tanto ...
No, e soprattutto non c' è visione di lungo periodo nella loro programmazione. Per esempio, noi
avevamo proposto di investire sulle imprese i fondi che invece il Governo ha deciso di destinare ai
lavoratori con il famoso bonus di 80 euro. Investirli sulle imprese avrebbe permesso di aiutare il sistema
produttivo, che di riflesso avrebbe portato benefici alle famiglie.
Quali sono gli interventi più urgenti secondo lei?
Prima di tutto, è necessario introdurre la deducibilità totale del costo del lavoro dalla base imponibile
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Il Sole 24 Ore
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Irap. Poi, bisogna aumentare e rendere strutturali le agevolazioni su ricerca e sviluppo, ancora troppo
scarse rispetto agli altri Paesi europei. E bisognerebbe rivedere la fiscalità locale, il cui peso è diventato
insostenibile. Più in generale, come Assolombarda abbiamo presentato 24 proposte di semplificazione:
dal calcolo della tassazione del Tfr all' abolizione dei quadri delle dichiarazioni relativi a dati già in
possesso delle Entrate; dalla soppressione dell' obbligo dell' F24 a saldo zero alla possibilità di
registrazione cumulativa mensile per le autofatture sotto i 154,94 euro.
Che ne è stato di queste proposte?
Solo cinque sono state raccolte nello schema del decreto sulle semplificazioni: quella sull' acquisizione
di validità delle aliquote dell' addizionale regionale con la pubblicazione nel sito ministeriale come
avviene per l' addizionale comunale; quella che consente di uniformare per l' addizionale comunale e
regionale la data di riferimento del domicilio fiscale; quella che prevede semplificazioni del modello
Intrastat "servizi"; quella relativa alla possibilità di invio tramite Pec e validità sino a revoca della
richiesta di applicazione della ritenuta ridotta sulle provvigioni e quella che prevede la semplificazione
delle regole sulle lettere d' intento. Quest' ultima peraltro in termini non così convincenti rispetto alla
nostra proposta.
Quale potrebbe essere il ruolo delle imprese nel progetto di riscrittura delle regole fiscali?
Le imprese potrebbero contribuire molto, perché rappresentano il vero tessuto produttivo italiano. C' è
bisogno che la politica ci dia maggiore ascolto, che tenga in considerazione il punto di vista degli
imprenditori, i loro problemi, i loro consigli. Solo così si potrà costruire un fisco più efficiente ed equo.
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FRANCESCA MILANO
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Il Sole 24 Ore
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Inail. Definito il nuovo accordo con l' Inps per i casi di dubbia competenza.
Anticipi delle indennità, firmata la convenzione
Mauro Pizzin Via libera dell' Inail al rinnovo
della convenzione con l' Inps per l' erogazione
dell' indennità per inabilità temporanea
assoluta da infortunio sul lavoro, da malattia
professionale e da malattia comune nei casi di
dubbia competenza. Il nuovo accordo ­
approvato con Determina del presidente n.
247 del 6 agosto scorso ­ avrà durata triennale
e decorrerà dal trentesimo giorno successivo
alla sua approvazione da parte di entrambi gli
enti.
La convenzione impegna Inail e Inps ad
adottare, nei casi di dubbia competenza
assicurativa per i quali abbiano ricevuto
richiesta di prestazioni da parte dei propri
assicurati, tutte le soluzioni necessarie a
garantire agli assicurati stessi, per i periodi di
assenza dal lavoro, la corresponsione di
prestazioni economiche.
La regola adottata è quella per cui le
anticipazioni andranno versate dall' istituto che
abbia ricevuto per primo la denuncia/certificato
del proprio assicurato fino all' assunzione del
caso da parte dell' ente competente e
comunque entro i limiti del periodo massimo
indennizzabile previsto per la malattia
comune.
Nel caso dell' Inail si tratta del 50% dell' indennità per inabilità temporanea assoluta prevista dal testo
unico approvato con Dpr 1124/65, fissata nel 60% della retribuzione media giornaliera fino al 90° giorno
e nel 75% della retribuzione media giornaliera dal 91° giorno fino alla guarigione clinica. Una misura,
quest' ultima, che potrà essere variata su richiesta dell' Inps. Se l' anticipazione sarà, invece, effettuata
dall' istituto di previdenza, quest' ultimo dovrà versare l' indennità di malattia nella misura prevista dalla
normativa vigente.
Il documento contiene anche le modalità operative da adottare e le comunicazioni da dare all'
interessato e all' Inps nei casi in cui l' istruttoria amministrativa e l' accertamento medico­legale portino
la struttura Inail ad escludere la sua competenza sul caso denunciato. Parimenti si stabilisce l' obbligo
di segnalazione da parte dell' Inps all' Inail nel caso in cui l' istituto di previdenza abbia ricevuto
denuncia diretta dall' interessato e ravvisi la presenza di requisiti utili a qualificare l' evento come
riconducibile a fattispecie tutelate dalla normativa in materia di infortuni e malattie professionali.
Se il provvedimento emesso dall' Inail in caso di richiesta di riesame da parte dell' Inps risulti carente di
motivazione o quando l' istituto assicurativo non abbia valutato ulteriori e rilevanti elementi allegati dalla
struttura Inps all' atto dell' invio, la questione della competenza sarà rimessa a un Collegio regionale
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14 agosto 2014
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composto da rappresentanti di entrambi gli enti.
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MAURO PIZZIN
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14 agosto 2014
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Delega fiscale. L' attuazione può dare l' opportunità di riformare le regole ancorate al tempo di
permanenza.
Residenza, rischio incertezze
Meglio la perdita o l' acquisto istantaneo all' atto dello spostamento.
Luca Miele L' attuazione della delega fiscale,
sulla quale proprio nei giorni scorsi è stato
reso il parere delle commissioni Finanze di
Camera e Senato, potrebbe costituire lo
strumento per affrontare due temi di fiscalità
internazionale che generano spesso difficoltà
applicative per i contribuenti.
Il primo tema riguarda la disciplina dei criteri
generali di residenza fiscale nel territorio dello
Stato dei soggetti Ires, così come definita ai
sensi dell' articolo 73 del Tuir, laddove
stabilisce che, ai fini delle imposte sui redditi,
si considerano residenti le società e gli enti
che per la maggior parte del periodo di
imposta hanno la sede legale o la sede dell'
amministrazione o l' oggetto principale nel
territorio dello Stato.
La residenza, quindi, si perde o si acquista in
ragione della permanenza ­ per la parte
maggiore o minore del periodo di imposta ­ di
uno dei criteri di collegamento soggettivo con
il territorio dello Stato.
La residenza «dubbia» Questa regola può
generare ipotesi di doppia tassazione o
doppia esenzione in quanto nella gran parte
degli altri paesi la residenza risponde alla
regola del cosiddetto split year in base al quale la residenza si acquista o si perde istantaneamente con
il trasferimento nel territorio dello Stato o fuori di esso.
Possono verificarsi, quindi, ipotesi di soggetti che, per il nostro ordinamento, non risultano residenti in
nessuno dei due paesi o, al contrario, hanno doppia residenza: fattispecie che vanno poi risolte
bilateralmente sulla base delle convenzioni e delle speciali regole ivi previste (cosiddetto tie breaker
rules).
Un intervento del legislatore delegato, in forza dei principi presenti nell' articolo 12 della legge 23/2014,
finalizzato a introdurre nel nostro ordinamento regole sulla residenza in linea con quelle presenti nella
gran parte degli altri paesi ridurrebbe in modo significativo le problematiche conseguenti al
trasferimento della residenza, anche in materia di exit tax.
Analogo ragionamento può essere svolto con riguardo alla residenza delle persone fisiche e al vigente
articolo 2 del Tuir.
I costi black list Un secondo tema di grande rilevanza attiene alla normativa di cui all' articolo 110,
comma 10 del Tuir che non consente di dedurre i costi per acquisti di beni e prestazioni di servizi da
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paesi a fiscalità privilegiata, salvo dimostrare l' esercizio dell' effettiva attività commerciale svolta dal
fornitore o le ragioni economiche che giustifichino la scelta del fornitore estero.
La finalità della norma è quella di evitare che operatori economici che intrattengono rapporti con
soggetti localizzati in paesi black list che pagano imposte inferiori o non le pagano affatto, possano
corrispondere prezzi di acquisto maggiori rispetto a quelli di mercato, concordando con il fornitore la
retrocessione dell' eccedenza; retrocessione che potrebbe anche avvenire estero su estero con la
creazione, peraltro, di fondi neri da utilizzare per finalità varie.
Premessa questa finalità, la norma interna appare troppo restrittiva e non rispettosa del principio di
proporzionalità, anche perché nella prassi non viene riconosciuta l' applicazione delle clausole di non
discriminazione contenute nelle convenzioni contro le doppie imposizioni, nonostante l' articolo 117
della Costituzione sancisca la prevalenza dei trattati internazionali sulle norme interne.
Le possibili modifiche L' ambito di intervento da parte del legislatore delegato potrebbe essere più o
meno incisivo: c' è chi ritiene che, ad esempio, la norma dovrebbe riguardare le sole prestazioni di
servizi e non anche le cessioni di beni; chi limiterebbe l' applicazione della norma ai soli fornitori
principali, dovendosi poi stabilire cosa debba intendersi per fornitore principale.
Ciò che appare certamente irragionevole è che l' indeduciblità del costo debba essere totale e non
limitata alla parte di esso non considerata "congrua"; in tal senso, forse l' applicazione delle regole del
transfer pricing potrebbe essere di aiuto nella nuova formulazione di una norma che, peraltro, non ha
eguali negli altri ordinamenti tributari.
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LUCA MIELE
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LA GUIDA PRATICA PER LA FAMIGLIA.
Per 650mila nuovi iscritti alle superiori è in arrivo la
«Carta dello studente»
Eugenio Bruno Il nuovo anno scolastico
inizierà all' insegna della "carta dello studente
2.0". Alla riapertura delle scuole superiori
comincerà la distribuzione della nuova tessera
«IoStudio Postepay»: un' operazione che
partirà subito per 650mila nuovi iscritti al primo
anno e che, passo passo, coinvolgerà circa tre
milioni di alunni e 6mila istituti statali e paritari.
Con una novità non da poco rispetto alla
versione precedente: sarà una vera e propria
ricaricabile e potrà essere usata per acquisti in
punti vendita convenzionati o sul web.
Nata nel 2008/2009 su iniziativa del ministero
dell' Istruzione e sotto l' alto patronato del
presidente della Repubblica, «IoStudio» è la
carta servizi che permetterà agli studenti delle
scuole secondarie di secondo grado statali e
paritarie, da un lato, di dimostrare il loro status
e, ad esempio, entrare gratis nei musei. Dall'
altro, consentirà l' accesso a una serie di
agevolazioni elencate sul Portale dello
studente: sconti per cinema e treni, piani
tariffari delle compagnie telefoniche, corsi di
lingua.
Il 12 febbraio 2013 il ministero dell' Istruzione
(Miur) ha pubblicato un avviso pubblico per
individuare un partner finanziario che la implementasse con le funzioni di uno strumento di pagamento.
La gara l' ha vinta Poste Italiane, poi incaricata di stampare e distribuire le nuove tessere.
La nuova carta dello studente sarà una prepagata ricaricabile anonima e non sarà vincolata ad alcun
conto corrente. Verrà consegnata ai diretti interessati solo su richiesta della famiglia e in modalità non
attiva. A differenza delle altre prepagate, prevederà una serie di paletti. Non potrà essere utilizzata per
effettuare acquisti su tutte le categorie merceologiche ritenute a rischio o non idonee a studenti
minorenni (gioco online, armi eccetera). Inoltre, garantirà un' elevata tracciabilità: le famiglie potranno
visionare e monitorare il dettaglio di tutti i movimenti effettuati. Ed eventualmente bloccarla in caso di
furto o smarrimento.
La tessera consentirà non solo di effettuare acquisti nei circa 10mila esercizi convenzionati, ma anche
pagamenti online, ricariche telefoniche e prelievi presso gli sportelli automatici. Potrà diventare lo
strumento su cui fare transitare tutti i trasferimenti in denaro previsti dal Miur agli studenti, come borse
di studio e premi alle eccellenze. Senza dimenticare i servizi aggiuntivi attivabili a seconda della
dotazione tecnologica di scuole o Comuni: dal servizio mensa ai trasporti e all' accesso ad aree
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L' art. 18 è già stato abolito a danno dei giovani e di
chi lavora nelle pmi
Il dibattito sull' abolizione dell' articolo 18 dello
Statuto dei lavoratori (che impedisce il
licenziamento dei dipendenti) si ripresenta con
regolarità impressionante da decenni. È
diventato ormai un rito totemico, destinato a
non produrre effetti. Pura gesticolazione per
non decidere nulla. Coloro che si oppongono
all' abolizione dell' art. 18 appartengono a due
scuole. La prima, è contraria all' abolizione per
partito preso. Poi ci sono i contrari perché,
dicono, sono «ben altri» gli interventi necessari
per far riprendere l' occupazione. I più
pericolosi, lo si sa dal '68, sono questi ultimi, i
«benaltristi», quelli cioè che, per non risolvere
un problema, lo allargano a dismisura. Al
contrario dei primi, che sono telebani nei loro
convincimenti («non c' è proprio spazio per
discuterne») ma almeno assumono una
posizione identificabile e quindi anche
contrastabile, i benaltristi sembrano più
ragionevoli, meno prevenuti. Paiono addirittura
disposti ad analizzare il problema che però,
dicono, «è solo uno dei tanti problemi». Essi
non tengono in conto che, essendo l' art. 18
uno dei tanti problemi, si potrebbe cominciare
a risolverlo. E ciò, ovviamente, non
impedirebbe di risolvere anche gli altri
problemi sul tappeto.
Non c' dubbio che se si vuole ridurre la disoccupazione, bisogna che la domanda riprenda. Per
raggiungere questo obiettivo, c' è un largo ventaglio di provvedimenti che infatti sono stati assunti o si
stanno discutendo. Ma per capire come mai, fra le assunzioni, solo il 17% è a tempo indeterminato
(senza contare gli addetti alle imprese con meno di 15 dipendenti per i quali la precarietà permanente è
la sola soluzione possibile) bisogna mettersi nei panni di un imprenditore che assume, certo, se c' è il
mercato che tira ma anche se, assumendo, non ossifica la sua azienda, impedendole di adeguarsi alle
alee della congiuntura e della concorrenza (che è internazionale, anche se produce rubinetti o
stuzzicadenti di plastica).
Il dibattito sull' art. 18 non tiene conto che i contratti a tempo indeterminato, oggi garantiscono solo le
classi d' età più anziane che sono blindate da contratti precedenti iper garantistici. È, questo, un altro
aspetto dello sfruttamento delle classi più mature a danno di quelle giovani che si percepisce
chiaramente anche sul terreno previdenziale. I diritti non più sostenibili sono infatti pagati dalle più
giovani generazioni che non hanno avuto la possibilità di accedere a questi diritti, proprio perchè essi,
oggi, non sono più economicamente sostenibili. Tali diritti, dovendo scegliere, sono oggi assicurati solo
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a coloro che, per ragioni anagrafiche, avevano avuto la possibilità di salire nel bus (oggi pieno) del
welfare di un tempo. E gli altri, le classi d' età al di sotto dei 35 anni? Beh, quelle, si attacchino.
Il recentissimo decreto Poletti, che prevede che si possa assumere una persona per tre anni (senza
garantirgli, durante quel periodo di tempo, la sicurezza del posto di lavoro) introduce sicuramente un
importante elemento di flessibilità ma non risolve certo il problema. Anzi, semmai, rischia di aggravarlo.
Infatti, alla fine dei 36 mesi, il datore di lavoro ha due possibilità, ai sensi della nuova legge: o trasforma
il contratto, da tempo determinato a tempo indeterminato, oppure lascia a casa chi ha lavorato con lui
per i 36 mesi precedenti e che avrebbe potuto continuare a farlo, pur senza avere la garanzia del posto
fino alla pensione.
Infatti, se il datore di lavoro, allo scoccare del terzo anno, non se la sente di assumere a tempo
indeterminato il suo collaboratore, quest' ultimo perde il posto, addirittura «ai sensi di quella legge che
avrebbe dovuto assicurarglielo fino al giorno della pensione». Per quest' ultimo infatti non c' è nemmeno
la possibilità di scegliere il male minore. I sindacati (e la legge Poletti) sono chiari, a questo proposito: o
ce la fa a farsi assumere a tempo indeterminato, oppure torna a casa, dove, ammesso di riuscire a
trovare un altro lavoro (cosa certo non facile), si troverebbe nella necessità di trovare, dopo una lunga
ricerca, una altro lavoro «a 30 mesi».
Per non voler prendere in considerazione la possibilità dell' interruzione unilaterale del rapporto di
lavoro, si costringono gli occupati a rinunciare al lavoro che avevano. In un mondo dove di eterno non c'
è niente (con la sola eccezione dei dipendenti pubblici; ma non certo tutti gli occupati possono essere
dipendenti pubblici) il problema da affrontare sarebbe quello dell' indennità in caso della risoluzione del
contratto.
Infatti, se non ci fosse una penale certa, immediata, predeterminata e quindi automatica, i dipendenti si
esporrebbero all' arbitrio senza limiti del datore di lavoro. L' indennità invece rende oneroso l' eventuale
arbitrio (e quindi lo limita) e, nello stesso tempo, fornisce al licenziato i mezzi per far fronte alle difficoltà
del momento. Ma non volendo ammettere un principio (la possibilità di licenziare con indennizzo) si
finisce per dissuadere l' imprenditore che, a certe condizioni, assumerebbe e, nello stesso tempo, per
non indennizzare chi, lavoratore a tempo determinato (sono milioni) viene lasciato a casa. Bel colpo, dal
punto di vista sociale.
PIERLUIGI MAGNASCHI
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La Cassazione sarebbe stata svuotata da cariatidi, sostituite da magistrati più disposti a
innovare.
La legge di riforma della pubblica amministrazione
va nella direzione giusta, ma procede troppo
lentamente
Nei giorni scorsi, il decreto legge sulla riforma
d e l l a pubblica Amministrazione è s t a t o
convertito, dopo un breve corso parlamentare
(dal 24 giugno al 7 agosto). È, quindi, legge
dello Stato e regolerà la vita di centinaia di
migliaia di dipendenti pubblici per i prossimi
anni. Lo esamineremo, in alcuni articoli, in
modo, per quanto possibile, puntuale.
Partiamo subito dalle misure immediate che
riguardano lo status dei dipendenti pubblici.
Per la prima volta dal 1971 (anno in cui, con l'
introduzione della dirigenza pubblica e l' avvio
d e l l e regioni, s i r e a l i z z ò u n i m p o n e n t e
operazione di prepensionamenti e
trasferimenti proprio alle regioni), il governo
pensa a un ricambio generazionale. Certo, c' è
la questione delle coperture e dell' aggravio
complessivo dei costi della finanza pubblica,
ma, di fondo, si prende di petto un mondo
sclerotizzato da riti e carriere stabili, molto
collegate alla politica.
Peraltro, il ricambio è limitato all' abrogazione
del trattenimento in servizio (dopo i 65 anni) e
all' ampliamento della risoluzione unilaterale
del contratto da parte dello Stato per i
dipendenti che abbiano raggiunto i requisiti
pensionistici.
La risoluzione unilaterale sarà esercitabile per
i dipendenti che hanno raggiunto i 62 anni e una contribuzione idonea a una pensione, in sostanza,
integra.
Contrariamente a quanto previsto nel decreto­legge, le nuove norme non si applicano al personale di
magistratura e ai dirigenti medici e del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale.
In quest' ultimo caso, la risoluzione unilaterale non potrà avvenire prima dei 65 anni di età. Se c' è un'
osservazione da muovere all' impianto di queste disposizioni, è che sono troppo timide e non avranno l'
effetto di realizzare un vero e proprio, importante ricambio. Riguarderanno gente che ha davanti a sé
due anni di servizio nell' età 65­67.
A parte qualche posizione apicale, il resto è, in realtà, truppa, con una produttività vicina allo zero.
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Ed è parimenti troppo timido l' approccio ai problemi della magistratura, visto che il criterio della
gerontocrazia, più prima che dopo, deve essere abolito. Le proteste fondate sullo svuotamento della
Corte di cassazione e delle magistrature superiori rispecchiano solo un' esigenza corporativa, della
corporazione degli anziani magistrati con incarichi di vertice (e conseguenti macchine di servizio,
scorte, segreterie). Poiché la magistratura è un' organizzazione complessa, basata sull' autonomia,
sulla gerarchia (poco) e sull' anzianità, il pensionamento dei sepolcri imbiancati non promuoverebbe
giudici senza esperienza, ma gente che già opera e da tempo nelle Corti di appello e nei tribunali.
La legge affronta anche ­e non poteva non farlo­ il turn over per il periodo 2014­2018, proponendosi di
allargarlo e, in questo modo, di ottenere nuovi accessi. Sono questi nuovi accessi che cambieranno la
faccia dello Stato, giacché si tratterà di gente nativa­digitale quindi capace di imprimere un'
accelerazione mai vista, a procedure e decisioni.
La mobilità viene potenziata: il trasferimento dei dipendenti all' interno della stessa amministrazione o,
previo accordo tra amministrazioni, in altra amministrazione, in sedi collocate nello stesso Comune o a
una distanza massima di 50 chilometri dalla sede cui sono adibiti può essere disposta senza il
consenso del lavoratore interessato. In coerenza con l' impianto generale, le amministrazioni non
potranno conferire incarichi di studio e di consulenza, né incarichi dirigenziali o direttivi o cariche in
organi di governo di amministrazioni pubbliche, a soggetti già lavoratori pubblici e privati collocati in
quiescenza, a meno che non si tratti di incarichi o cariche a titolo gratuito.
Infine, vengono ridotti del 50%, per ciascuna associazione, i distacchi, le aspettative e i permessi
sindacali. Le novità sono tante e non rivoluzionarie. Vanno, troppo cautamente, nella direzione giusta.
Produrranno miglioramenti percepibili fra qualche anno.
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DOMENICO CACOPARDO
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È la differenza di ricchezza che se n' è andata fra la previsione del +0,8% di pil e la realtà del ­
0,2.
Sono già evaporati 16 miliardi
Questi soldi, adesso, debbono saltar fuori in altro modo.
La riforma del Senato e quella che sarà fatta a
seguire, della legge elettorale, non servono
allo scopo di far ridecollare l' economia
italiana. Prima di tutto perché sono pessime
riforme, secondariamente perché non avranno
nessuna incidenza sullo snellimento del
processo decisionale. La prima infatti potrà
dispiegare i suoi effetti, se tutto va bene, fra
oltre un anno quando l' Italia, o è uscita dalla
crisi o sarà già stata commissariata dall'
Europa.
La seconda riforma, quella elettorale, perché,
più che alla stabilità del Paese, serve alla
stabilità politica di Renzi e Berlusconi.
Difficilmente si verificherà l' effetto­traino che
in cui molti sperano. A settembre, quindi,
volenti o nolenti, il governo dovrà mettere
mano ai temi veri e allora inizieranno i dolori.
Il governo tenta di sminuire i fatti ma la
situazione italiana è drammatica. È questo un
errore che ha già fatto Berlusconi e in cui ora
sta cadendo Renzi.
All' inizio del novembre del 2011 il Cav,, allora
premier, tentò di negare l' evidenza con la
celebre uscita «Crisi?
Ma se i ristoranti sono tutti pieni». Dopo
nemmeno due settimane, aveva già
rassegnato le dimissioni. Da quel momento,
anche se lo spread è tornato quasi normale, e non è poco, le cose sono andate peggiorando. Trimestre
dopo trimestre il pil ha sempre avuto il segno meno, moltissime aziende hanno chiuso, altre sono finite
in mano straniera, i posti di lavoro sono andati sempre calando, migliaia di giovani laureati hanno
continuato ad andare all' estero.
Oggi siamo in recessione, anche se, per edulcorare il concetto, tutti si affannano a parlare di recessione
tecnica. La verità è che sui conti del Paese, che per diversi analisti presentavano già più di un problema
vista la difficoltà di mantenere tutti gli impegni presi, grava la mancata ripresa. Invece di + 0,8%,
previsto dall' Esecutivo solo qualche mese fa, siamo a ­ 0,2%. Vale a dire un punto percentuale di pil, il
che, tradotto in cifre, fa la bellezza di 16 miliardi. Soldi che devono saltare fuori in qualche modo.
Renzi sembra ipotizzare tagli alla spesa, ma anche questa, visto che nell' ultimo anno la spesa invece di
diminuire è aumentata del 7,8%, è qualcosa più di una scommessa. C' è qualcuno che pensa davvero
che i mercati o l' Europa se ne stiano tranquilli perché il Senato ha approvato in prima lettura la sua
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riforma?
A settembre, o si buttano sul piatto riforme forti e coraggiose o saranno guai. A quel punto, il problema,
più che della maggioranza di governo, sarà del Pd.
Il partito di maggioranza relativa resterà compatto, ad esempio, quando verranno in discussione i
provvedimenti sul lavoro? Dalle prime avvisaglie c' è da dubitarne. La Cgil, che tanto peso ha su molti
parlamentari democratici, ha già fatto ricorso alla Corte Europea per il decreto con cui Poletti ha
liberalizzato i contratti a tempo determinato fino a 36 mesi.
A settembre, sarà meglio prendere il toro per le corna. Basta con le manfrine. Pochi provvedimenti
chiari, certi e definiti. Poi in Parlamento: e chi li vota, li vota. Non c' è tempo da perdere. Nel 2015
dovremo avere il pareggio di bilancio, nel 2016, oltre al pareggio di bilancio, dovremo rientrare di un
ventesimo del debito pubblico che eccede il 60% del pil, qualcosa come 45/50 miliardi. Chi pensa ad
ulteriori rinvii si illude. L' alternativa è una sola: la troika.
GIANCARLO MAGNI
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Al sindaco di Verona il Carroccio sta sempre più stretto. Nuovo asse con l' ex ministro Passera.
Lega, ora anche Tosi guarda al Sud
Premiato in Salento, cerca consensi per la sua fondazione.
C' è rimasto qualcuno all' interno della Lega
Nord che non abbia l' ambizione di portare nel
Mezzogiorno il partito che per la sua stessa
denominazione si rivolge solo alla parte
settentrionale del Paese, peraltro
professandone la secessione? La domanda
sorge spontanea perché, se è vero che il
segretario federale Matteo Salvini alle ultime
europee ha voluto il simbolo del Carroccio
anche sulle schede elettorali delle
circoscrizioni Sud e Isole, adesso anche i suoi
avversari interni cercano consensi in pieno
Meridione.
Sono sempre più lontani, ormai, i tempi in cui,
al grido di «Roma ladrona» e di «Via i terroni
dal Nord», il partito di Umberto Bossi vedeva
come principale 'nemico' proprio la
popolazione meridionale, considerata
sfaticata, corrotta, spendacciona e poco incline
all' impegno. Adesso ci sono gli immigrati da
contrastare, soprattutto quelli clandestini che
arrivano sulle nostre coste accolti nell' ambito
della contestatissima operazione Mare
Nostrum. I 66.759 voti conquistati dalla Lega
Nord nelle regioni del Sud alle ultime europee,
dove si è attestata addirittura all' 1% tra Sicilia
e Sardegna, nascono innanzitutto dalla
protesta contro l' invasione di extracomunitari
che tanti piccoli paesi di quelle zone stanno subendo.
Protesta che in certi casi ha trovato una risposta politica soltanto nel Carroccio.
Fin qui la linea di Salvini, che con la sua battaglia «No Euro» ha travalicato i confini e superato la
frattura nord­sud sulla quale è nato il partito padano, preferendo ora puntare sullo scontro grandi
multinazionali­piccoli produttori, sull' avversione all' Unione europea «dei banchieri e dei burocrati» in
alleanza con il Front National francese di Marine Le Pen, e in contrasto con la Germania a trazione
Merkel, con buona pace di chi tra le camicie verdi aveva sempre visto di buon occhio il popolo tedesco.
Ma non solo Salvini tra i leghisti cerca nuovi sostegni al Sud. Pure un altro pezzo da novanta del partito,
spesso non in linea con il segretario federale, tanto per usare un eufemismo. Ossia quel Flavio Tosi,
sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta, che insieme all' assessore regionale lombardo all'
Agricoltura, Gianni Fava, guida una minoranza interna al Carroccio, se così la si può chiamare, spesso
in contrasto con le uscite di Salvini, come quelle contro la moneta unica, contro i diritti per le coppie
omosessuali e contro la legalizzazione delle droghe leggere, tanto per fare qualche esempio.
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Ebbene, il 22 agosto Tosi sarà premiato a Guagnano, in terra salentina in provincia di Lecce, e riceverà
il premio Terre del Negramaro dal sindaco Fernando Leone, che ha scelto l' amministratore leghista
perché con il Vinitaly organizzato nella sua Verona da anni promuove i vini salentini.
Peccato che sia l' opposizione in consiglio comunale, che alcuni artisti invitati all' evento si siano messi
contro il riconoscimento al sindaco leghista. E così, in aperta polemica con la scelta di premiare un
esponente di un partito che non è mai stato tenero con il sud, la cantante Paola Turci e Nabil Salameh
dei Radioverdish hanno annunciato di non voler prendere parte all' evento.
Tosi alza le spalle, fa notare che proprio la Turci un anno fa partecipò a una manifestazione
(«Venerazioni») organizzata dal suo Comune veronese a trazione leghista, e soprattutto boccia le prese
di posizione di Bossi contro i meridionali. Non bastasse, annuncia che la sua fondazione «Ricostruiamo
il Paese» con la quale chiede da tempo le primarie per la leadership nel centrodestra, sta mettendo
piede nel Meridione, dalla Puglia alla Sicilia passando per la Calabria.
C' è poi un altro aspetto che caratterizza Tosi in chiave sempre più nazionale e lontano dalla Lega, lui
che si è sempre impuntato per avere anche una sua lista civica di riferimento alle elezioni
amministrative per allargare il suo consenso anche fuori dal Carroccio: il 26 agosto il sindaco di Verona
presenterà il libro dell' ex ministro Corrado Passera, «Io Siamo», a Rimini in un incontro in cui sarà
presente anche l' autore, dopo aver preso parte al Meeting di Cl in un dibattito con i colleghi Giuliano
Pisapia di Milano e Dario Nardella di Firenze. E proprio con Passera, Tosi vuole rifondare il
centrodestra. Non certo con la sola Lega, che ormai gli sta sempre più stretta.
GIOVANNI BUCCHI
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Il Governatore veneto, dopo la ricandidatura da parte della Lega, inizia la campagna un anno
prima.
Luca Zaia dà fuoco alle polveri
Prima raffica: ricorso alla Consulta contro gli 80 euro.
Sarà una lunga campagna elettorale quella per
la regionali venete, anche se manca più di un
anno, dato che si voterà nel 2015, il confronto
è già cominciato. Luca Zaia, governatore
leghista uscente, che ha incassato il via libera
alla ricandidatura dal Carroccio nazionale di
Matteo Salvini e Roberto Maroni, e l' appoggio
del segretario regionale veneto, Flavio Tosi, è
partito all' attacco. L' annuncio dato l' altro ieri,
dal presidente veneto, di un ricorso, piuttosto
tardivo, alla Consulta contro il provvedimento
degli 80 euro, si deve infatti inquadrare in
questa strategia.
Non si tratta semplicemente di una ritorsione
perché l' esecutivo di Matteo Renzi ha
impugnato i due referendum per l' autonomia
a p p r o v a t i i l m e s e s c o r s o d a l consiglio
regionale, ma dell' inizio di una strategia di
attacco frontale al governo del segretario
democrat, se non al premier tout court.
Il ricorso alla Corte costituzionale è così
motivato: i soldi, per restituire Irpef in busta
paga alla platea dei lavoratori dipendenti che
ne ha diritto, arrivano dai trasferimenti agli enti
locali, segnatamente alle regioni, tagliati ad
hoc. « Va bene dare gli 80 euro a chi ha
bisogno», ha spiegato ieri Zaia al Corriere
Veneto, «non ho nulla in contrario, ma se per
farlo tagliano alle Regioni virtuose e mettono a rischio perfino il sistema sanitario allora è inaccettabile».
Il governatore ci è andato giù duro: «Se si fossero usati questi soldi per finanziare gli stage a 640 mila
ragazzi era probabilmente meglio», ha detto, «ma non è questo il punto. Il problema sono le modalità di
copertura che sono ancora una volta calcolate su tagli basati sulla spesa storica. Alla Sicilia limano le
unghie e a noi tagliano un braccio».
Il mix dei tagli con i quali si recuperano le risorse è infernale per Palazzo Balbi e Palazzo Ferro­Fini a
Venezia, rispettivamente sedi della giunta e d e l consiglio veneti: salterà l' 80% delle spese di
rappresentanza, il 50% del budget per formazione, stessa percentuale per le spese per le missioni, il
70% destinato alle auto di servizio e l' 80% delle spese per mobili. Via anche il 20% delle spese per le
consulenze esterne. A riferimento Roma ha preso a riferimento le percentuali sono uguali per tutte le
Regioni e usano come cifre di riferimento le spese dal 2009 al 2013.
Prendere l' iniziativa politica per la Lega è essenziale in questo momento e il Veneto, insieme alla
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Lombardia, è la regione dove il partito governa, anche con un certo prestigio, e dove anche il 25 maggio
scorso Alberto da Giussano, antico simbolo leghista seppur accompagnato dalla parola d' ordine «no
euro», ha invertito nell' urna delle europee la dura tendenza delle politiche e delle amministrative 2013.
Quindi fuoco con tutte le armi della propaganda, anche a costo di riaprire il vecchio armamentario
bossiano: il ricorso degli 80 euro altro non è che l' attualizzazione di «Roma ladrona» che il Senatur
strillava in ogni dove, mentre la settimana scorsa, il compassato Tosi aveva stupito molti osservatori
protestando contro l' arrivo dei profughi a Venezia: modalità e temi da Lega 1.0 e non certo dal
movimento «oltre la Lega», cui ha dato vita il sindaco di Verona. E in questo quadro si inseriscono
anche la linea dura di Massimo Bitonci, neosindaco padovano, che lancia la battaglia per dare la
precedenza ai padovani nell' assegnazione degli alloggi popolari della sua città e, ancora ieri, le
dichiarazioni dello stesso Zaia sui profughi con la scabbia segnalati a Treviso, che fa pendant con l'
allarme Ebola lanciato, in Lombardia non a caso, dal vicecapogruppo leghista.
Ma campagna elettorale significa, per l' appunto, che anche il Pd non starà a guardare. In Veneto, il
segretario regionale Roger De Menech, renziano, non ha fatto freddare il colpo del governatore,
rinfacciandogli le spese disinvolte in pubblicità, così come, nelle settimane scorse, gli oppositori nel
consiglio lombado avevano contestato a Maroni, un investimento milionario in comunicazione.
«Dispiace che il presidente Zaia abbia bisogno di togliere a un milione di veneti il bonus di ottanta
euro», ha detto De Menech allo stesso quotidiano, «per essere libero di spendere i soldi dei contribuenti
come vuole lui. La settimana scorsa, per esempio, ha deciso di investire 1,7 milioni di euro in pubblicità
della Regione. È proprio per mettere fine all' allegra spesa regionale che», ha concluso il segretario, «il
governo Renzi ha deciso di tagliare sprechi e inefficienze delle Regioni. Zaia si adegui».
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GOFFREDO PISTELLI
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Chessidice in viale dell' Editoria
Mediaset crea Med 4 per lo spin off di
Premium. Si chiama Med 4 la società per
azioni creata da Mediaset in cui dovrebbero
confluire le attività della pay tv Premium nei
prossimi mesi. La società al momento è
controllata al 100% da Rti, il braccio operativo
del Biscione, e ha come amministratore unico
Marco Giordani, il direttore finanziario del
gruppo. Agli spagnoli di Telefonica è destinato
l' 11,11% della società, dopo l' investimento da
100 milioni di euro che ha fissato il valore di
Premium in 900 milioni. Altri partner
dovrebbero entrare alla fine delle attuali
trattative con Vivendi e Al Jazeera.
Rcs, Equita Sim riduce il target price.
Equita Sim ha ridotto il prezzo obiettivo su Rcs
da 1,9 a 1,6 euro, a causa della «minore
crescita attesa della pubblicità (2014 a ­7%
rispetto al precedente +2%) e delle attività
digitali (tasso composto medio annuo di
crescita 2013­2016 del 14% rispetto al
precedente +24%), compensate da maggiori
efficienze». La raccomandazione resta
comunque buy alla luce di quattro fattori: la
conferma dell' obiettivo di ebitda 2014 a 85
mln, la Spagna che sta dando segnali di
ripresa della pubblicità, il fatto che Equita
ritenga che «ci sia spazio per ulteriori
efficienze» e l' esistenza di un «appeal speculativo, essendo l' azionista di riferimento Fiat». Il titolo del
gruppo editoriale ha chiuso ieri in Borsa in calo dell' 1,05% a 1,13 euro.
Condé Nast divorzia da Lucky. Torna in scena Anna Wintour. Condé Nast si separa dalla sua bibbia
dello shopping made in Usa Lucky e creerà con la piattaforma di e­commerce BeachMint una nuova
società indipendente, The Lucky group, per fondere dall' inizio del 2015 testata cartacea e servizi di
commercio elettronico. Della partita sarà anche Anna Wintour, direttore storico di Vogue America.
Robin Williams, Abc chiede scusa per aver violato la privacy della famiglia.
Il network americano Abc ha dovuto chiedere pubblicamente scusa per aver violato la privacy della
famiglia di Robin Williams con riprese aeree della sua casa vicino a San Francisco. Un mea culpa a cui
Abc è stata costretta dopo le numerose lamentele che le sono piovute addosso, attraverso i social
network, dai fan dell' attore morto suicida lunedì scorso. Subito dopo la conferenza stampa dei familiari,
che chiedevano rispetto per il loro dolore, Abc è andata in onda con le riprese aeree dell' abitazione.
Sony, vendute 10 mln di Playstation 4 in nove mesi. Disponibile negli Stati Uniti e in Europa dal
novembre 2013, in Giappone dal febbraio di quest' anno, la Ps4 è attualmente in vendita in un centinaio
di paesi nel mondo ma 10 milioni di console vendute resta «un evento che dobbiamo festeggiare», ha
dichiarato il numero uno di Sony Computer Entertainment Andrew House. Il successo senza precedenti
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Enti locali
di questa «piattaforma multimediale» è dovuto, secondo House, alla ricchezza delle sue funzioni, che
non si limitano a quelle di un videogioco ma la trasformano in un terminale di accesso a una vasta
gamma di contenuti audiovisivi online.
Abruzzo, Messaggero e Tempo si ritirano. Il Messaggero vuole chiudere in Abruzzo la redazione dell'
Aquila e prepensionare tre degli otto redattori in servizio. Il Tempo sta invece pensando alla cassa
integrazione a zero ore di tutti i redattori della redazione abruzzese. Ecco perché l' Ordine dei giornalisti
d' Abruzzo, con il sindacato dei giornalisti, ha chiesto «un deciso e immediato intervento dei
rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, dei parlamentari, affinché vengano perseguite tutte le
iniziative utili alla salvaguardia della qualità dell' informazione locale, che passa per il mantenimento
degli attuali livelli occupazionali e delle strutture redazionali».
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L' aggiornamento del ministero delle linee guida per la riforma della giustizia.
Corti d' appello riviste e corrette
Coinvolti i 26 distretti e gli uffici di procura generale.
Revisione della geografia giudiziaria dei
distretti di Corte di appello. E, di conseguenza,
ridefinizione degli uffici di procura generale. Il
tutto, senza oneri a carico della finanza
pubblica. Questo l' ultimo aggiornamento
relativo alla riforma della giustizia, fornito ieri
dal ministero. «Tra gli obiettivi che il governo
si propone di conseguire con la riforma della
giustizia», ha spiegato via Arenula, «c' è quello
di estendere il processo di razionalizzazione
della geografia giudiziaria ai distretti delle corti
d' appello». Ad oggi, infatti, il territorio è
suddiviso in 26 distretti di Corte d' appello,
alcuni coincidenti con il territorio di una
regione, altri con una sua parte, mentre solo il
distretto di Torino comprende quello di due
regioni (Piemonte e Valle d' Aosta). A essere
coinvolti nella revisione, gli uffici giudiziari
delle Corti di appello e delle relative procure
generali, al fine di consentire anche a questi
uffici di giovarsi delle economie di scala che
ne conseguiranno.
«La revisione dei distretti di Corte d' appello»,
ha spiegato il ministero, «potrà essere
realizzata anche mediante l' attribuzione di
circondari di tribunali appartenenti a distretti
limitrofi, secondo criteri oggettivi e
predeterminati.
Inoltre, seguendo lo schema già attuato per i tribunali, si potrà procedere alla soppressione delle sezioni
distaccate di corte di appello, nei casi in cui ciò si riveli necessario per rispettare gli standard minimi di
efficienza».
Immediata conseguenza di tale riorganizzazione sarà la ridefinizione degli uffici di procura generale.
«Mutuando anche in questo caso le scelte adottate in sede di riforma della geografia giudiziaria dei
tribunali», ha evidenziato via Arenula, «andrà previsto che il personale di magistratura e quello
amministrativo entrino di diritto a far parte dell' organico delle Corti di appello o delle procure generali
presso le Corti di appello, cui saranno trasferite le funzioni degli uffici soppressi.
L' intervento normativo sarà attuato senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica, p u r
perseguendosi obiettivi di innalzamento dell' efficienza della macchina giudiziaria».
Coinvolte anche le circoscrizioni dei tribunali. «La riforma della geografia giudiziaria del 2012 ha
soppresso 30 tribunali e i corrispondenti uffici di procura, ma ha dovuto realizzarsi», ha sottolineato il
dicastero, «negli angusti confini della legge di delega originaria.
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Enti locali
Da qui la necessità di abbandonare la regola che ha imposto di mantenere almeno tre tribunali per ogni
distretto di Corte d' appello e di rimuovere il divieto di soppressione dei tribunali con sede nei
capoluoghi di provincia, a prescindere dalla conformità ad altri parametri funzionali». In questo modo,
potranno essere soppressi i tribunali che, per le ridotte dimensioni del bacino di utenza, risultino non
essere in grado di assicurare un sufficiente standard di efficienza, ma si potranno anche valutare le
istanze e le esigenze di equilibrato ed efficace presidio del territorio non adeguatamente considerate
nell' ambito di esercizio della originaria legge di delega, mantenendo fermi il divieto di ripristino delle
soppresse sezioni distaccate e il principio secondo il quale a ogni tribunale deve poter corrispondere un
ufficio di procura.
«I magistrati e il personale amministrativo degli uffici soppressi», ha concluso via Arenula, «dovranno
entrare di diritto a far parte dell' organico dei tribunali o delle procure, cui saranno trasferite le funzioni
degli uffici soppressi».
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GIOVANNI GALLI
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Un' analisi degli indirizzi per l' attività ispettiva e di verifica 2014.
Le Entrate a caccia di pianificazione fiscale
aggressiva
Abbandono dei rilievi meramente formali e
massima attenzione alle frodi fiscali
internazionali e alle operazioni di
pianificazione fiscale aggressiva. Un fisco che
si concentra dunque sui fenomeni più insidiosi
in termini di danno per il gettito erariale e per l'
inquinamento dell' economia legale e che
m e t t e i n s e c o n d o piano l e v i o l a z i o n i
meramente formali. Questi due dei passaggi
chiave della circolare a firma del direttore dell'
Agenzia delle entrate Rossella Orlandi del 6
agosto 2014 sugli indirizzi per l' attività
ispettiva e di verifica 2014. In attesa che i
decreti delegati attuativi della legge delega
fiscale vengano emanati, decreti che
ridisegneranno il sistema sanzionatorio
amministrativo (sia penale che amministrativo)
e che forniranno una disciplina organica sull'
abuso del diritto, l' Agenzia delle entrate
sceglie di dare rilevanza alle norme dell'
ordinamento positivo che permettono, al
ricorrere di determinati presupposti, di non
contestare rilievi meramente formali. L' art. 6,
comma 5­bis, del dlgs 472/1997, corpus
normativo questo recante i principi generali in
materia di sanzioni amministrative tributarie,
prevede la non punibilità per le violazioni che
non arrecano pregiudizio all' esercizio delle
azioni di controllo e che non incidono sulla determinazione della base imponibile, dell' imposta e sul
versamento del tributo.
Le violazioni formali che, sulla base degli indirizzi operativi in commento, l' Agenzia delle entrate potrà
decidere di non contestare, sono dunque non solo quelle a cui non corrisponde un minor gettito per l'
erario, ma anche quelle che non sono potenzialmente idonee ad arrecare un ostacolo all' attività di
accertamento dell' amministrazione finanziaria. Tipica violazione che l' Agenzia delle entrate potrà, a
determinate condizioni, decidere di non contestare è, per esempio, la separata indicazione nella
dichiarazione dei redditi dei costi relativi a fornitori residenti in paesi black list, costi la cui deducibilità,
ai sensi dell' art. 110 Tuir, è subordinata alla prova dell' effettiva localizzazione del fornitore nel
rispettivo paese di residenza, dell' effettiva esecuzione della cessione di beni o prestazione di servizi, o,
alternativamente, dell' effettivo interesse del contribuente ad approvvigionarsi o avvalersi del fornitore in
questione. In presenza delle comunicazioni periodiche (mensili/trimestrali) effettuate dal contribuente
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recanti i dati su tali acquisti black list e della prova delle condizioni che danno diritto alla deducibilità del
costo, meri errori quantitativi sugli imponibili indicati separatamente in dichiarazione assumono la
rilevanza di violazioni formali non punibili. Ancora, affinché una violazione formale possa non essere
contestata, essa non deve recare pregiudizio all' azione accertatrice dell' amministrazione finanziaria: si
pensi alle violazioni sul monitoraggio fiscale per omessa compilazione del quadro RW. Chiarita la
natura tributaria di tali sanzioni (su cui negli anni passati si è discusso), non vi è dubbio che tali sanzioni
sono non correlate ad un tributo e che tendono a tutelare l' azione di accertamento dell' Agenzia delle
entrate in relazione ad attivi esteri astrattamente suscettibili di produrre redditi tassabili in Italia, redditi
che, in assenza di tale obbligo formale, potrebbero sfuggire facilmente a tassazione. Sulla base degli
indirizzi operativi dell' Agenzia delle entrate in commento e alla luce dell' art.
6, comma 5­bis, del dlgs 472/1997, c' è spazio per non contestare tutte quelle omissioni relative alla
compilazione del quadro RW in caso di attivi esteri da cui, neppure in potenza, potrebbero derivare
redditi tassabili in Italia.
Lotta alla pianificazione fiscale aggressiva. L' azione dell' Agenzia delle Entrate sarà sempre più mirata
a contrastare fenomeni di pianificazione fiscale aggressiva consistenti nello sfruttamento delle disparità
esistenti tra due o più sistemi fiscali, al fine di perseguire a) la doppia non imposizione (i redditi non
sono tassati nello Stato della fonte, per l' applicazione delle limitazioni alla potestà impositiva di questo
Stato discendenti dalle convenzioni contro le doppi imposizioni, né in quello di residenza del percettore
per l' esistenza di regimi di esenzione locali), b) doppie detrazioni (la stessa perdita è detratta sia nello
Stato della fonte del reddito che nello Stato di residenza del percettore), c) la localizzazione del reddito
in uno Stato a fiscalità più vantaggiosa tramite la rimozione artificiosa del presupposto d' imposta nello
Stato dove le operazioni da cui discende il reddito vengono effettuate. Viste le caratteristiche, la
pianificazione fiscale aggressiva è stata in passato utilizzata da gruppi con importante radicamento
internazionale. Una delle tecniche di pianificazione fiscale più utilizzata dalle multinazionali è il «profit
shifting», tendente a spostare i profitti verso regimi fiscali privilegiati (caratterizzati da una bassa
percentuale di prelievo fiscale) e di evitare il pagamento delle imposte nei paesi in cui le società
pongono in essere operazioni commerciali sostanziali, tramite la rimozione dei presupposti d' imposta
in tali Stati (es. vendite effettuate online sul territorio nazionale da aziende che localizzano i centri di
gestione ordini in paradisi societari o ancora operazioni di raccolta pubblicitaria on line da parte di
società satellite localizzate in paradisi fiscali con server ivi localizzati, pubblicità poi fruibile online sul
territorio nazionale). Il profit shifting può essere ottenuto, ad esempio, attribuendo un valore artificiale ai
corrispettivi da applicare alle operazioni commerciali intercorse tra società collegate e/o controllate
residenti in nazioni diverse, al fine di trasferire l' imponibile dove più è conveniente. Sulla base della
circolare sugli indirizzi dell' attività di verifica a firma del direttore dell' Agenzia delle entrate Rossella
Orlandi, la lotta alla pianificazione fiscale aggressiva sarà condotta tramite 1) la contestazione del
transfer pricing, la ricostruzione ai fini reddituali cioè delle operazioni intercompany secondo il valore
normale, 2) l' individuazione sul territorio nazionale di stabili organizzazioni occulte dei soggetti esteri
(normalmente si tratta di società appartenenti a gruppi multinazionali incaricate di fare assistenza o
marketing verso clienti italiani, ma che in realtà rappresentano i veri centri decisionali dei soggetti esteri
nel territorio nazionale), 3) la contestazione di residenze estere fittizie di società (esterovestizioni).
Finalmente un fisco, quello che traspare dalla circolare dell' Agenzia delle entrate, che guarda molto alla
sostanza.
VINCENZO JOSÈ CAVALLARO
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Il principio contabile Oic 12 sceglie la prevalenza della sostanza sulla forma.
Interinali come indeterminati
Le spese sostenute sono considerate costi del personale.
Le spese sostenute per il lavoro interinale
sono costi del personale. L' Oic sceglie questa
strada facendo prevalere la sostanza sulla
forma. Questo uno dei contenuti che ha anche
riflessi fiscali presenti nel nuovo principio
contabile Oic 12 che ha anche incorporato il
precedente documento interpretativo 1
illustrativo della composizione delle singoli
voci del conto economico.
Il lavoro interinale Nel documento Oic il costo
sostenuto per i lavoratori interinali è parificato
a quello dei dipendenti e classificato nella
voce B9 del conto economico.
Si prevede che nella voce B9 del conto
economico devono iscriversi tutti i costi
sostenuti nel corso dell' esercizio per il
personale dipendente ivi inclusi quelli correlati
al lavoro interinale.
Tale interpretazione, se letta nell' ottica del
principio di prevalenza della sostanza sulla
forma, ma preso atto della posizione assunta
dall' organismo italiano di contabilità vi è da
chiedersi se ciò debba valere per l' intero
costo sostenuto o solo per la parte relativa al
rimborso degli oneri. La seconda opzione è da
preferire: quanto pagato a fronte dell' utilizzo
di un lavoratore interinale comprende il
rimborso del costo sostenuto dalla società
fornitrice e il compenso pagato alla stessa (tra l' altro facilmente individuabili considerando il diverso
trattamento Iva).
Tale seconda quota si ritiene debba essere iscritta tra la prestazioni di servizio essendo tale sia
formalmente che nella sostanza. Inoltre così comportandosi si raggiunge un trattamento contabile in
linea con le previsioni Irap secondo cui: il costo del rimborso degli oneri retributivi e previdenziali
(iscritto nella voce B9) è assoggettato a Irap; il compenso riconosciuto dall' impresa utilizzatrice (iscritto
nella voce B7) è invece deducibile ai fini Irap.
Si deve però sottolineare che imputandosi da parte dell' utilizzatore i costi dei lavoratori interinale nella
voce B9 si ha una doppia iscrizione del medesimo costo nella identica voce di conto economico. Infatti i
medesimi costi sono iscritti sempre nella voce B.9 del conto economico anche dall' impresa fornitrice.
Le altre ipotesi Seguendo la tesi dell' Oic circa la classificazione nella voce B9 di tali costi sorgono
alcuni dubbi.
In primo luogo è da verificare se sia necessario suddividere l' onere complessivo nelle diverse voci di
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Enti locali
costo della voce b9) (b9­a salari e stipendi, B9­b oneri sociali ecc.). Tale scelta sarebbe senza dubbio
coerente con le previsioni contabili ma è fin d' ora evidente la sua difficoltà di applicazione non essendo
sempre tali dati rilevabili dal documento di acquisto del servizio.
Inoltre non è del tutto chiaro il trattamento invece prescritto per forme differenti ma simili al lavoro
interinale. Tra i costi da iscrivere in B7, l' Oic 12 ricorda ad esempio i costi per il personale distaccato
presso l' impresa e dipendente da altre imprese (il corrispondente ricavo, per l' impresa da cui dipende
il personale distaccato, è classificabile nella voce A5). Se davvero il costo per distacchi deve essere
imputato tra i servizi difficile è da capire la differenza con il trattamento suggerito per il lavoro interinale.
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NORBERTO VILLA
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La Corte dei conti ha registrato il decreto del Tesoro sulla convenzione Mef­Cassa depositi.
Debiti p.a., 3 mld per gli enti
Entro il 15/9 le domande per avere anticipi di liquidità.
Conto alla rovescia per il pagamento dei debiti
degli enti locali.
Gli uffici di comuni e province avranno poco
più di un mese di tempo (la scadenza è il 15
settembre) per presentare le domande di
anticipazione di liquidità alla Cassa depositi e
prestiti. Risorse che serviranno a estinguere i
debiti certi, liquidi ed esigibili maturati al 31
dicembre 2013. Ma anche a saldare i debiti
per i quali, entro la stessa data, sia stata
emessa fattura. Le anticipazioni serviranno
anche a coprire i debiti fuori bilancio, compresi
q u e l l i c o n t e n u t i n e i piani d i r i e q u i l i b r i o
finanziario pluriennale degli enti in dissesto. In
ballo, per le amministrazioni locali ci sono 3
miliardi di euro stanziati dal decreto
ministeriale del 15 luglio scorso (si veda
ItaliaOggi del 16 luglio) in attuazione dell' art.
32 del dl Irpef (n. 66/2014). Per dare il via all'
operazione mancava solo un ultimo tassello: la
registrazione alla Corte dei conti del decreto
del direttore generale del Tesoro, che ha
approvato il Terzo atto aggiuntivo all'
Addendum alla Convenzione Mef/Cassa
depositi e prestiti, che, a sua volta, fissa i
criteri e le modalità di accesso ai fondi da
parte degli enti. Il visto di conformità della
magistratura contabile è arrivato l' 11 agosto e
ora la macchina organizzativa può finalmente partire.
In attuazione del Terzo atto aggiuntivo all' Addendum, sarà la Cassa depositi e prestiti a ricevere le
domande e a verificarne la completezza, in nome e per conto del Mef.
Non solo. La Cdp dovrà trasmettere al Mef l' elenco delle istanze accolte e rigettate e determinare l'
importo delle anticipazioni spettanti a ciascun ente. La ripartizione delle somme sarà effettuate in modo
proporzionale tra gli enti che hanno inoltrato domande complete. La dead line per la concessione delle
anticipazioni è il 30 settembre 2014. La documentazione per accedere al beneficio e i relativi allegati
(domanda di anticipazione, schema di contratto tipo di anticipazione e schema certificazione
pagamento debiti) sono pubblicati sul sito web debitipa.mef.gov.
it alla voce «atti e documentazione». Le domande dovranno essere sottoscritte dal legale
rappresentante dell' ente (il sindaco) e dal responsabile del servizio finanziario.
Potranno essere inviate via Pec, fax o tramite consegna a mano. Ricevuta l' anticipazione di cassa, gli
enti locali avranno al massimo 30 giorni di tempo per estinguere i debiti. Dell' avvenuto pagamento dei
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Enti locali
debiti dovrà essere data comunicazione alla Cdp.
I pagamenti dovranno essere effettuati dando priorità ai crediti non oggetto di cessione pro soluto. Le
anticipazioni potranno avere durata massima fino a 30 anni e gli enti le rimborseranno pagando, a
partire dall' anno solare successivo a quello in cui è stata effettuata l' erogazione, rate costanti,
comprensive di capitale e interessi, con scadenza al 31 maggio di ogni anno. Il tasso di interesse da
applicare alle anticipazioni sarà pari all' 1,295%. Per gli enti che detengono partecipazioni in società, il
decreto Irpef subordina la concessione dell' anticipazione alla presentazione di una dichiarazione che
attesti la verifica dei crediti e debiti reciproci nei confronti delle partecipate. Tale dichiarazione dovrà
essere certificata dai revisori dell' ente locale e delle società.
FRANCESCO CERISANO
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Il termine per approvare le aliquote Imu è perentorio
Il termine per la deliberazione delle aliquote Imu, che
coincide con il termine per l' approvazione del bilancio
d i previsione, è perentorio. Dunque, è illegittima la
delibera comunale che ha fissato le aliquote Imu con
due giorni di ritardo. In questo caso le nuove aliquote
non sono applicabili per l' anno di riferimento (2013),
anche se il Prefetto ha autorizzato il comune a
approvare il bilancio d i previsione oltre il termine
previsto dalla legge. L' autorizzazione prefettizia, che ha
carattere eccezionale, non consente di derogare al limite
temporale imposto dalla norma di legge. Non va poi
confuso il termine per l' adozione delle nuove aliquote
c o n q u e l l o p r e v i s t o p e r l a pubblicazione s u l s i t o
informatico ministeriale, che è solo una condizione per
la loro efficacia. Lo ha chiarito il Consiglio di stato,
quinta sezione, con la sentenza n. 3808 del 17 luglio
scorso. Secondo il comune di Lamezia Terme il termine
del 30 novembre 2013, fissato lo scorso anno, dopo
varie proroghe, per approvare bilanci preventivi,
regolamenti e delibere su aliquote e tariffe non avrebbe
natura perentoria, ma ordinatoria. Quindi, la delibera
sulle aliquote Imu adottata il 2 dicembre sarebbe valida.
Peraltro, il ritardo sarebbe giustificato dall'
autorizzazione concessa dal prefetto. Inoltre, l' atto generale sarebbe stato emanato entro il 9 dicembre,
termine da osservare per la pubblicazione delle delibere sul sito informatico. Per i giudici di Palazzo
spada, invece, la perentorietà del termine previsto dall' articolo 1, comma 169, della legge 296/2006
(Finanziaria 2007) è indiscutibile ed è «desumibile dal dato testuale della disposizione». In base a
questa norma le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno in caso di mancata
approvazione delle delibere entro il termine assegnato. Per il 2103 il termine massimo da rispettare era
il 30 novembre. E non può essere considerata una sanatoria l' autorizzazione concessa dal prefetto ad
approvare il bilancio oltre il suddetto termine.
SERGIO TROVATO
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Italia Oggi
Enti locali
In breve
Architetti. La riqualificazione architettonica e
funzionale degli spazi urbani; il recupero di
aree industriali dismesse; il riciclo dei materiali
all' interno dei processi edilizi; la
valorizzazione di tecnologie per la
sostenibilità.
E ancora, il contenimento del consumo del
suolo; la densificazione della città; le nuove
forme dell' abitare; la mobilità sostenibile; il
retrofit energetico; il design for all; le smart
city: sono alcuni dei temi sui quali dovranno
cimentarsi i partecipanti alla terza edizione del
P r e m i o R I . U . S O . I l Consiglio nazionale
architetti lancia la terza edizione del «Premio
RI.U.SO.» Possono parteciparvi fino al 26
settembre architetti e ingegneri, università,
enti, f o n d a z i o n i e a s s o c i a z i o n i . L a
commissione giudicatrice del premio sarà
presieduta da Leopoldo Freyrie, presidente
degli architetti italiani e composta da Danilo
V e s p i e r , R p b w R e n z o Piano B u i l d i n g
W o r k s h o p , T o m m a s o D a l B o s c o , Anci,
Edoardo Zanchini, Legambiente, Nicola
Leonardi, The Plan. La premiazione si terrà a
ottobre nel corso di Saie 2014.
Consulenti del lavoro. Fino a lunedì 18 agosto
sarà possibile per gli iscritti all' Enpacl
effettuare versamenti spontanei in acconto a
titolo di contribuzione obbligatoria, senza la necessità di specificare la tipologia di contributo (soggettivo
o integrativo), dovuta nel 2014. Il relativo pagamento (c' è piena libertà di determinazione degli importi)
verrà effettuato tramite M.Av., generabili attraverso l' apposita procedura prevista dall' ente. In sede di
dichiarazione, ossia entro martedì 16 settembre 2014, si dovrà effettuare la ripartizione di quanto
versato.
In tale occasione, infatti, gli iscritti decideranno a che titolo imputare le anticipazioni e saranno posti
nella condizione di scegliere se versare il saldo della contribuzione soggettiva e/o della contribuzione
integrativa in unica soluzione ovvero a rate. Il contributo di maternità sarà richiesto con la rata di
settembre, prima rata utile dopo l' approvazione del bilancio consuntivo 2013, che ne consentirà la
quantificazione.
Medici. Anche quest' anno la Fondazione Enpam, la cassa di previdenza di categoria, mette a
disposizione 290 borse di studio per gli orfani dei medici e degli odontoiatri. I sussidi saranno concessi
agli studenti universitari, delle scuole medie e superiori che appartengono a nuclei familiari in precarie
condizioni economiche. Le borse di studio saranno erogate anche sotto forma di pagamento delle rette
di ammissione ai convitti, collegi o centri formativi Onaosi. Il modulo di domanda, scaricabile dal sito
www.enpam.it e reperibile anche presso le sedi degli ordini dei medici, va spedito direttamente all' ente
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14 agosto 2014
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Italia Oggi
Enti locali
insieme ai documenti specificati nel Bando.
Il termine per la presentazione è il 15 dicembre 2014.
Veterinari. Il Consiglio di amministrazione dell' Ente nazionale di previdenza ha definito, anche per il
2014, i criteri per partecipare al concorso per l' erogazione di 90 sussidi per motivi di studio: 60 borse
da 1.250 euro l' una e 30 borse di studio da 500 euro ciascuna.
Come lo scorso anno, è possibile presentare domanda per le categorie: Diploma di maturità e Corsi
universitari.
Per partecipare occorre aver conseguito una votazione minima di 83/100 agli esami di stato o avere una
media matematica di 27/30 per gli studi universitari. Le domande dovranno essere inoltrate entro e non
oltre la scadenza perentoria del 30 settembre 2014. Le graduatorie relative agli studenti assegnatari e
idonei saranno deliberate dal comitato esecutivo nel mese di dicembre e successivamente pubblicate
sul sito internet dell' Enpav, dove potranno essere consultate. I documenti necessari si possono
scaricare dal sito www.enpav.it Per gli psicologi iscritti all' Enpap mercoledì 1° ottobre 2014 scade il
termine per la presentazione della comunicazione reddituale e per il pagamento del saldo contributivo
per i redditi prodotti nell' anno 2013. Agli inizi di settembre sarà attiva in area riservata la funzionalità
dedicata alla comunicazione telematica 2013 (voce menu «Posizione contributiva» sezione
«Comunicazioni reddituali» e quindi selezionare la voce «Inserisci una nuova comunicazione
reddituale«). La comunicazione potrà essere compilata esclusivamente on line dal sito www.enpap.it.
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PavaglioneLugo.net
Web
Il capo di gabinetto lo faccia un dipendente già in
servizio
n questo momento di difficoltà economiche
richiamate ogni giorno anche dal premier
Renzi di Gianfranco Spadoni Ho letto sulle
colone del Carlino l'intervista al sindaco di
Lugo e due questioni in particolare hanno
attirato la mia attenzione. Una riguarda
l'istituzione del posto di capo Gabinetto del
sindaco che rappresenta una scelta legittima
ma facoltativa, cui il primo cittadino
evidentemente intende avvalersi ad ogni
costo. Pur nel rispetto della scelta, condivido,
in questo senso, le argomentazioni critiche e di
merito del capogruppo Verlicchi e aggiungo
come in questo momento di difficoltà
economiche richiamate ogni giorno anche dal
premier Renzi, una responsabile rinuncia di
tale funzione assegnabile, peraltro al
personale interno dell'ente, rappresenterebbe
un bel segnale di sobrietà apprezzato in modo
trasversale da tutti i cittadini. D'altra parte,
tuttavia, è un fatto di sensibilità e di autonomia
soggettiva, rispetto alla quale, pur non
condividendone la decisione scelta, mi
attengo. Un secondo tema caro a Ranalli
attiene la riorganizzazione scolastica sul
territorio lughese. E' fuori di dubbio che
l'ipotesi del primo cittadino della città di
Baracca, rappresenti il percorso da seguire,
vale a dire la fusione degli istituti Manfredi ­ Marconi con l'Istituto di istruzione superiore Stoppa ­
Compagnoni, progetto oltretutto già previsto da anni dal Piano provinciale dell'offerta formativa e di
organizzazione della rete scolastica dell'amministrazione provinciale, ma l'obiettivo non è certamente di
facile soluzione. Il Consiglio provinciale, infatti, con propria delibera del novembre 2012 con effetti sull'
'anno scolastico 2013­2014, ha confermato il proprio voto favorevole rispetto a tale soluzione, ma si
tratta di un problema logistico e di edilizia scolastica, tradotti anche in risorse economiche certe, forse di
non facile e di immediata soluzione. Soprattutto, poi, se si considera il marasma normativo di questi
ultimi periodi in materia di competenze e funzioni decentrate a regioni e a enti locali, e in particolare
all'insieme della materia in oggetto in capo alle province ora in completo black out. Vi è dunque una
questione organizzativa, ma soprattutto un'esigenza imprescindibile di risorse disponibili per attuare
l'atteso polo tecnico professionale , e, inoltre, vi è anche un altro elemento non meno importante rispetto
a quelli citati. Vale a dire la metodologia preliminare usata per individuare le scelte di programmazione
scolastico formativa non sempre coerente con i conseguenti risultati occupazionali. Lugo, in altre parole,
è diventata una città con grosse difficoltà di tipo occupazionale per i tanti giovani costretti a lasciare quel
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territorio alla ricerca di un lavoro. Quel rapporto stretto e imprescindibile tra scuola e mondo del lavoro
e, più in generale, con il tessuto socio economico locale, sta mostrando da anni evidenti scricchiolii, tali
da richiedere la rivisitazione della programmazione scolastica. In altre parole servono nuove strategie in
grado di percepire una domanda diversa dal passato e in condizione di essere sempre più aderente ai
bisogni della località della Bassa Romagna, la quale sta rischiando di trasformarsi in una città
dormitorio con tassi di disoccupazione preoccupanti. Gianfranco Spadoni consigliere provinciale Udc
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Il cinquantesimo anniversario di professione
religiosa di suor Elena
Con una messa celebrata nella chiesa di San
Francesco da Paola ­ Santa Maria a Lugo,
suor Elena dello Spirito Santo ha festeggiato il
cinquantesimo anniversario di professione
religiosa. Suor Elena, che fa parte delle Figlie
della Sapienza, svolge da quasi vent'anni
servizio presso la casa protetta Sassoli di
Lugo, gestita dall'Asp dei Comuni della Bassa
Romagna. Dopo la messa le consorelle e i
familiari si sono stretti attorno a suor Elena per
un momento di festa. Alla cerimonia ha
partecipato anche il presidente dell'Asp dei
Comuni della Bassa Romagna, Pierluigi
Ravagli. «In questa lieta occasione di festa
hanno commentato i responsabili e gli
operatori della casa protetta Sassoli
desideriamo esprimere con gratitudine un
affettuoso ringraziamento a suor Elena per la
sua preziosa presenza nella nostra comunità
in questi ultimi diciassette anni.» Suor Elena
nasce ad Arborea, in provincia di Oristano, nel
marzo 1941, seconda di tre figli. I genitori, di
origine veneta, erano emigrati in Sardegna per
la bonifica del Campidano durante il
ventennio. Nel 1946 la famiglia si trasferisce a
Torino nel quartiere di Porta Palazzo, nei
pressi del Santuario della Madonna della
Consolata. Attiva nell'Azione Cattolica fin da
giovane, Elena matura la vocazione religiosa durante un ritiro organizzato dalle Figlie della Sapienza.
La lettura del libro La vera devozione di San Luigi Maria di Montfort è per lei un'illuminazione. Nel 1962
entra in comunità a Castiglione Torinese e prende i voti perpetui il 2 agosto 1964. Nel 1965 viene
trasferita a Roma per il periodo di juniorato dove studia Teologia, disciplina solitamente riservata agli
uomini. Nel 1970 insegna religione a Sanremo presso le scuole medie ma dopo un anno viene inviata in
missione in Perù, dove trascorrerà 14 anni, prima nelle bidonville di Lima e poi sulle Ande. Nel 1984
ritorna a Roma, dove insegna alla Scuola per Religiosi dei Focolari di Grottaferrata. Nel 1985 rientra
nella Provincia italiana delle Figlie della Sapienza in occasione del trecentesimo anno della nascita della
fondatrice dell'ordine. Convinta di ritornare in Perù al più presto viene invece inviata in varie comunità
del sud Italia e infine a Roma presso la Comunità Vieni e vedi. Nel 1996 frequenta un corso di Pastorale
sanitaria per campi scuola. Dopo aver visitato la casa protetta Sassoli di Lugo, nell'agosto 1997 chiede
di essere inviata in struttura come volontaria provvisoria per occuparsi dell'assistenza spirituale ai
ricoverati e ai loro familiari.
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Uffici postali aperti nel ponte di Ferragosto
Pensioni Inpdap prelevabili anche dagli Atm in
funzione 24 ore su 24 Sono 59 gli uffici postali
aperti in provincia di Ravenna (24 nel
capoluogo e nel forese), per qualsiasi tipologia
di operazione, anche durante il ponte di
ferragosto. Sul sito www.poste.it, alla voce
cerca ufficio postale, digitando città e indirizzo
di residenza, sono visibili gli uffici postali più
vicini con i relativi orari e servizi e indicazione
delle giornate di apertura o chiusura. Anche
presso gli uffici postali sono affissi avvisi alla
clientela riguardanti la rimodulazione degli
orari estivi. La mattina di sabato 16 sono
regolarmente in pagamento anche le pensioni
Inpdap, che possono essere ritirate sia presso
gli sportelli postali sia presso i 33 sportelli
automatici Postamat, in funzione h 24, dislocati
nell'intera provincia. Il prelievo massimo
consentito presso l'Atm è di 600 euro al giorno.
Può essere effettuato sin dal primo giorno utile
dai pensionati che hanno scelto l'accredito
gratuito sul conto Bancoposta (mediante carta
Postamat Maestro) o sul libretto postale
(grazie alla Libretto Card). La sicurezza dei
prelievi è garantita dai sistemi di sicurezza
passiva, come l'antiskimming che impedisce
la clonazione delle carte di credito, di cui sono
dotati gli sportelli automatici di Poste Italiane. Il
servizio pensionati e accreditati, totalmente gratuito, permette inoltre di usufruire di un'assicurazione
che copre fino a 700 euro l'anno contro il furto di contante subìto nelle due ore successive al prelievo
effettuato sia negli uffici postali che dagli sportelli automatici. Parlavamo ieri di medici chiusi per quattro
giorni, ma le poste sono aperte, in posta circola denaro... ana
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Burattini da sold out a Bagnacavallo
Grande affluenza in Piazzetta del Carmine per
lo spettacolo Burattini in farsa Piazzetta del
Carmine tutta esaurita per lo spettacolo
Burattini in farsa dello scorso martedì 12
agosto curato dalla Compagnia I burattini di
Christian Waldo inserito nel prezioso contesto
del Bagnacavallo Festival 2014 (5­26 agosto).
Uno spettacolo di burattini tradizionali che ha
saputo allietare intere famiglie suscitando
l'ilarità spontanea dei tanti bambini presenti
immedesimati nelle simpatiche vicende di
Sganapino, Sandrone, Fagiolino e Brighella. Il
Bagnacavallo Festival 2014 prosegue con il
quinto appuntamento fissato per lunedì 18
agosto (ore 21) in piazzetta del Carmine (in
caso di maltempo: porticato del Teatro
Goldoni, piazza della Libertà): Fiabe, fiabe
filanti! con Sergio Diotti della Compagnia ADM
e le musiche dal vivo di Pepe Medri. Ingresso
ad offerta libera, direzione artistica affidata a
Michele Antonellini.
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Il Parco del Lago in Festa
Oggi, giovedì 14 agosto, la rassegna
cinematografica Lugo Cinema Estate si ferma
per un giorno e lascia spazio a Il Parco del
Lago in Festa. Alle ore 21 si esibisce il gruppo
Paco Magià con un repertorio musicale anni
60 ­70 e 80. Lo spettacolo è ad ingresso
gratuito, e viene offerto dal bar Dolceamaro.
Oltre ad una serie di degustazioni funzionerà
anche un fornito stand gastronomico
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14 agosto 2014
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Andiamo al cinema nella Bassa Romagna
Domani venerdì 15 agosto, SOTTO UNA
BUONA STELLA di Carlo Verdone, con Carlo
Verdone e Paola Cortellesi. Nell'intervallo del
film è prevista l'estrazione fra gli spettatori di
b u o n i s c o n t o d a 1 0 d a u t i l i z z a r e n e i
Supermercati CRAI di Lugo, Cotignola,
Massalombarda e Voltana. Cosa
succederebbe se un uomo d'affari (Carlo
Verdone), divorziato, con una bella casa, una
vita agiata, una ragazza mozzafiato, si
trovasse improvvisamente costretto a fare il
Mammo casalingo con due figli ventenni ed
una nipotina a carico? SOTTO UNA BUONA
STELLA racconta la storia di un padre (Carlo
Verdone, nel ruolo di Federico Picchioni) che
si e'separato dalla moglie quando i figli erano
ancora piccoli. Nel corso degli anni, grazie ad
una brillante carriera in una holding finanziaria,
non ha fatto mai mancare nulla alla famiglia
ma la sua totale assenza, affettiva e fisica,
specialmente verso i figli, e' stata
imperdonabile. L'improvvisa morte della
moglie ed uno scandalo finanziario che lo
riduce quasi in rovina, cambieranno
drasticamente la vita di Federico Picchioni.
Non potendo più permettersi di pagare l'affitto
ai figli, e' costretto a farli andare a vivere a
casa sua. DATA USCITA: 13 febbraio 2014
GENERE: Commedia REGIA: Carlo Verdone SCENEGGIATURA: Carlo Verdone, Pasquale Plastino,
Gabriele Pignotta, Maruska Albertazzi ATTORI: Carlo Verdone, Paola Cortellesi Potete trovare tutte le
informazioni sulla programmazione di Lugo Cinema Estate sul sito www.lugocinema.net Domani sabato
16 agosto, DALLAS BUYERS CLUB di Jean Marc Vallè Dallas Buyers Club racconta la storia vera di
Ron Woodroof, un elettricista/cowboy ribelle del Texas al quale, nel 1986, viene diagnosticato l'AIDS,
con una prognosi di pochi giorni di vita. Frustrato dalla mancanza di opzioni mediche disponibili e
tutt'altro che rassegnato a questa sorta di condanna a morte, Ron trova un'ancora di salvezza nei
farmaci alternativi e in un mix di vitamine di sua invenzione. Entra così in contatto con altri ammalati e
familiarizza con loro, superando l'iniziale omofobia e ritrovandosi al centro di un cospicuo business di
contrabbando. Inizia così una tesissima partita a scacchi con la legge che vieta i farmaci da lui usati e
con la polizia. DATA USCITA: 30 gennaio 2014 GENERE: Drammatico REGIA: Jean­Marc Vallée
SCENEGGIATURA: Craig Borten, Melisa Wallack ATTORI: Matthew McConaughey, Jennifer Garner,
Jared Leto, Steve Zahn Potete trovare tutte le informazioni sulla programmazione di Lugo Cinema
Estate sul sito www.lugocinema.net Domenica 17 AGOSTO GODZILLA di Gareth Edwards INGRESSO
GRATUITO L'epica rinascita dell'icona Godzilla della Toho, in questa spettacolare avventura, dalla
Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures, contrappone il mostro più famoso del mondo alle malvagie
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14 agosto 2014
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creature che, sostenute dall'arroganza scientifica dell'umanità, minacciano la nostra esistenza. Godzilla
si svolge in continenti diversi e si dipana nel corso di decenni, seguendo l'impatto di una serie di
misteriosi e catastrofici avvenimenti, attraverso l'occhio di un gruppo di persone intrappolati
nell'epicentro. DATA USCITA: 15 maggio 2014 GENERE: Azione, Fantascienza REGIA: Gareth
Edwards SCENEGGIATURA: Frank Darabont, Max Borenstein, David Callaham ATTORI: Aaron Taylor­
Johnson, Bryan Cranston, Elizabeth Olsen, Juliette Binoche. Potete trovare tutte le informazioni sulla
programmazione di Lugo Cinema Estate sul sito www.lugocinema.net
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Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale,
un miglioramento rispetto alle previsioni
La recente approvazione del consuntivo 2013
è stata l'occasione per il Consorzio di Bonifica
della Romagna Occidentale di aggiornare i
propri programmi di interventi sul territorio e di
investimenti per l'innovazione tecnologica
degli strumenti operativi dell'ente. A chiusura
del bilancio si è infatti accertata una
disponibilità aggiuntiva, rispetto alle previsioni
del budget 2014, di 375.000 euro, che sarà
destinata all'incremento dei fondi per
l'ammodernamento degli impianti e per
l'esecuzione di nuovi interventi di
manutenzione dei canali. Si potrà quindi
rafforzare l'azione programmata dal Consorzio
in questi ultimi anni, volta un continuo
miglioramento della funzionalità delle opere
che gestisce nel suo territorio di competenza.
Complessivamente, il fabbisogno totale della
gestione corrente del Consorzio è risultato nel
2013 di 13.800.000 euro. La voce principale di
costo, dell'importo di 7.100.000 euro, è
rappresentata dai costi tecnici per la
manutenzione e l'esercizio delle opere
preposte allo scolo delle acque di pioggia, alla
difesa idraulica e all'irrigazione in pianura e
alla regimazione dei corsi d'acqua e al
consolidamento delle pendici in collina e
montagna. Sommando a questi costi quelli del
personale direttamente impegnato nell'esecuzione, progettazione e direzione di lavori, nonché gli
accantonamenti per futuri investimenti e interventi sul territorio, risulta un ammontare complessivo
dell'attività tecnica corrente di più di 10 milioni di euro. A questa attività si è poi aggiunta quella di
esecuzione di nuove opere, principalmente nel campo della bonifica montana e dell'irrigazione, per un
ammontare complessivo di 4.800.000 euro. Per il futuro, il programma triennale prevede di mantenere
annualmente importi simili agli attuali sia per la manutenzione ordinaria che per quella straordinaria. Le
prospettive derivanti da fondi strutturali europei quali, per esempio, il Fondo Europeo Agricolo Per Lo
Sviluppo Rurale, fanno ben sperare per il finanziamento dei lavori per il completamento della
distribuzione irrigua nei comuni di Faenza e Cotignola e per l'avvio delle opere per la distribuzione
tubata in pressione anche a valle del Canale Emiliano Romagnolo. Per quanto riguarda il Distretto
Montano, poi, grazie al medesimo Fondo si prevede il finanziamento di 5/6 progetti per altrettanti invasi
e di nuove strade e acquedotti. «La scarsità di risorse per la bonifica idraulica di pianura ci impone di
dare sempre maggiore importanza alla manutenzione, fondamentale anche alla luce dei recenti tragici
episodi di dissesto idrogeologico che si verificano in Italia commenta il presidente del consorzio di
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Bonifica, Alberto Asioli. Infatti il nostro Consorzio ha impiegato circa la metà del proprio bilancio a
questo scopo. Nonostante ciò non perdiamo certo di vista il futuro attraverso la realizzazione di nuove
importanti opere. È il caso ad esempio della cassa di espansione dello scolo Brignani realizzata a Lugo
su progetto dei nostri tecnici, che hanno curato anche la realizzazione in fase esecutiva, e che
rappresenta un esempio di come l'azione di bonifica sia ancora oggi fondamentale per proteggere le
nostre città da eventi meteorologici sempre più intensi. In base a una convenzione con il Comune di
Lugo, il Consorzio gestisce l'opera sotto il profilo della sua funzionalità idraulica e cura anche la
manutenzione del verde, mentre spetta al Comune la regolamentazione degli accessi all'area del Parco
Golfera. In presenza dei fenomeni climatici estremi, sempre più frequenti negli ultimi anni, che hanno
visto susseguirsi precipitazioni violente e molto concentrate nel tempo alternate da lunghi periodi
siccitosi, la cassa ha già svolto in diverse occasioni un ruolo di difesa idraulica dell'abitato di Lugo.
Fortunatamente, a differenza che in altre realtà, la popolazione non ha avvertito gli effetti di queste forti
precipitazioni, in quanto la piena che in passato ha determinato allagamenti di strade, con
interessamento anche delle abitazioni, ha potuto espandersi nell'area della cassa.»
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Questa sera al Parco del Lago: "Rush" di Ron
Howard
Il racconto di una delle più celebri rivalità
sportive della storia, quella tra i piloti di
Formula 1 James Hunt e Niki Lauda. Nato da
un ambiente privelgiato, carismatico e
affascinante, Hunt non poteva essere più
diverso dal metodico e riservato Lauda: la loro
rivalità nacque fin dai tempi della Formual 3 e
continuò per anni, fermata nemmeno dal
terribile incidente che vide protagonista Lauda
nel 1976 al Nürburgring. INGRESSO
GRATUITO. DATA USCITA: 19 settembre
2013 GENERE: Azione, Biografico,
Drammatico REGIA: Ron Howard
SCENEGGIATURA: Peter Morgan ATTORI:
Chris Hemsworth, Daniel Bruehl, Olivia Wilde,
Christian McKay, Potete trovare tutte le
informazioni sulla programmazione di Lugo
Cinema Estate sul sito www.lugocinema.net
Spettacolo
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Verdi: "Da anni manca a Lugo il responsabile del
servizio verde pubblico"
Scrivono i Verdi di Lugo in merito ai recenti
tagli di alberi: "I tagli scellerati degli alberi in
via Manzoni e viale Rossini, nonché lo
stillicidio di alberi tagliati per la città, da via
Brignani a via Pescantini, hanno un
responsabile: il funzionario del servizio verde
del Comune. Meglio, il suo fantasma, dal
momento che manca una figura in carne e
ossa che ricopra questo ruolo da moltissimi
anni, seppure prevista in organico, mentre i
giardinieri da quattro sono passati a uno. È
mancata soprattutto la volontà politica da parte
dell'Amministrazione precedente di far
svolgere questo ruolo a una persona
competente". "Si è preferito delegare ­
proseguono i Verdi ­ questo delicato ruolo
all'Ufficio tecnico (privo di agronomi o botanici)
che a sua volta appalta gli interventi a ditte
esterne scelte discrezionalmente e mancanti
spesso dei requisiti di trasparenza e
professionalità richiesti dal ruolo e, soprattutto,
con notevole aggravio di spese. Si vedano gli
interventi di abbattimento indiscriminato sopra
citati e le potature inutili di questa primavera: i
platani di viale Masi, le querce del Circondario
Ovest e Sud, i gelsi di viale De Brozzi".
"Potature sbagliate e fuori tempo ­ incalzano i
Verdi ­ che rischiano di compromettere lo
sviluppo armonico di piante appartenenti a tutta la collettività con palese danno pubblico in pieno
contrasto con il Regolamento del verde, pubblico e privato, fatto adottare a suo tempo dai Verdi. Per
fare potature agli alberi occorre affidarsi a professionisti, non a taglialegna per pagare i quali si è pure
riusciti a trovare risorse in periodo di vacche magre, anzi magrissime, per i Comuni". "Infine, una
domanda: perché si è lasciato smantellare nel tempo il Servizio verde pubblico lasciando Lugo come il
solo Comune della nostra zona privo di un servizio del genere? I tempi sono più che maturi per
cambiare rotta: una sfida per il nuovo Sindaco!" ­ hanno poi concluso i Verdi. Politica
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14 agosto 2014
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Tanti appuntamenti con le Feste dell'Unità in questo
periodo ferragostano
Numerosissime le Feste dell'Unità organizzate
dai volontari del Partito Democratico in tutto il
Ravennate, in attesa della grande festa
provinciale, che si svolgerà dal 29 agosto al 15
settembre, nell'area del Pala De André. Nove
giorni di festa ancora a Conselice, nell'area
dello stadio comunale. Specialità
gastronomiche da non perdere: pasta fatta in
casa, cappelletti, tortelloni, le migliori
specialità di carne e pesce, antipasti e grigliate
di pesce, rane fritte o al sugo. Venerdì 15 si
pranza alla festa a mezzogiorno. Ogni sera sul
palco centrale uno spettacoli diverso. Giovedì
14 agosto arriva l'Orchestra Patrizia
Ceccarelli. Gli altri eventi: venerdì 15 agosto
Orchestra Marco e Alice; sabato 16 agosto
Gianni Drudi; domenica 17 agosto Orchestra
Luca Orsoni; lunedì 18 agosto Spettacolo con
Giorgio e le Magiche Fruste e alle 23.30 fuochi
pirotecnici. Da martedì 19 agosto a giovedì 21
ecco l'altra festa dei Giovani. Ultimi giorni per
la Festa di Riolo Terme, al Parco Pertini di
Corso Matteotti. Gli spettacoli: giovedì 14
agosto Orchestra Vanessa e Claudio; venerdì
15 agosto Giorgio e le Magiche Fruste; sabato
16 agosto Orchestra Gli amici del sole;
domenica 17 agosto Orchestra Gabriele e
Milva. Specialità gastronomiche da non
perdere: pappardelle alla lepre, braciola di castrato, spaghetti allo scoglio, antipasto misto di pesce.
Venerdì 15 agosto si pranza alla festa a mezzogiorno. A Cotignola la Festa è allestita al Campo sportivo
G.Vassura'. Specialità gastronomiche da non perdere: ristorante romagnolo, ristorante di pesce,
minestre fatte in casa, pizzeria con forno a legna. Venerdì 15 si pranza alla festa a mezzogiorno. Il
calendario degli eventi propone giovedì 14 agosto una commedia dialettale con la Cumpagneja de
Bonumor'; venerdì 15 agosto musiche balcaniche dal mondo con Roberto Durkovic e i suoi violini
Tzigani; sabato 16 agosto spettacolo e ballerini con I Diavoli delle Fruste; domenica 17 agosto, sfilata di
moda D'altri tempi'; infine lunedì 18 agosto Orchestra Mirko e liscio romantico. Bagnara di Romagna ha
allestito una tensostruttura in Largo della Libertà (vicino al campo sportivo e alla palestra). Specialità
gastronomiche da non perdere: primi di carne e pesce, castrato e grigliata ai ferri, trippa alla
bagnarese, spiedini, grigliata e fritto misto di pesce. Venerdì 15 e domenica 17 si pranza alla festa a
mezzogiorno. Il programma: giovedì 14 agosto Pianobar con Christine; venerdì 15 agosto Pianobar con
Ciro; sabato 16 agosto Caffè Concerto del Trio Italiano; domenica 17 agosto Pianobar con Davide
Lazzarini. Appena iniziata invece la Festa dell'Unità a Castiglione di Cervia,che proseguirà fino al 25
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agosto, nella nuova arena Palma d'Oro'. Specialità gastronomiche da non perdere: minestre fatte in
casa: cappelletti, tagliatelle, strozzapreti, le migliori specialità di carne e pesce, grigliata, pesce fritto,
anguille e rane al sugo. Il programma: Giovedì 14 agosto Orchestra Luana Babini; Venerdì 15 Jastin e la
sua orchestra; sabato 16 I Caiman in concerto (musica latino americana); Domenica 17 Orchestra
Roberto Polisano. Lunedì 18 sono previsti più appuntamenti; alle 19.45 gara podistica, alle 21.15
Modugno Story Luisella e Silvano D'Angiò con i ragazzi e le ragazze della Spat Music e le ragazze della
ginnastica ritmica dell'Endas di Cervia. Poi martedì 19 Orchestra Roberta Cappelletti; mercoledì 20
Spettacolo con Giorgio e le Magiche Fruste; giovedì 21 Orchestra Grande Evento; venerdì 22 spettacolo
con Duilio Pizzocchi; sabato 23 Bucci band; domenica 24 Orchestra Luca Bergamini; infine lunedì 25
agosto, Orchestra Genio e i Pierrots. E, ancora, a Brisighella, nel piazzale degli Alpini, la festa prosegue
fino al 17 agosto. Specialità gastronomiche da non perdere: tortelli di patate, strozzapreti piccanti,
arrosticini di agnellone, grigliate. Gli spettacoli: giovedì 14 agosto Orchestra Elisa e le Brillanti Note;
venerdì 15 agosto orchestra I più di notte'; sabato 16 agosto Bondage Quartet (country rock & Blues);
Domenica 17 agosto Orchestra Blaek Stiss. La festa propone anche uno Stand del libro, mostre e
incontri con gli autori. Apre, infine, venerdì 14 agosto la Festa dell'Unità di Longastrino, nel Parco
dell'Unità di via Valletta. Specialità gastronomiche da non perdere: lasagne di pesce, anguilla a
brodetto, piatti al tartufo e ai funghi, anguilla ai ferri. Venerdì 15 e domenica 17 si pranza alla festa a
mezzogiorno. Il programma: giovedì 14 agosto musica con Umberto Cevenini; venerdì 15 agosto
Stefania Ciani; sabato 16 agosto Gianluca Berardi; domenica 17 agosto Vanessa e Claudio; lunedì 18
agosto Gruppo danze e spettacolo Milleluci'.
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50° di professione religiosa per suor Elena,
volontaria della casa protetta Sassoli di Lugo
Sabato 2 agosto, con una messa celebrata
nella chiesa di San Francesco da Paola ­
Santa Maria a Lugo, suor Elena dello Spirito
Santo ha festeggiato il cinquantesimo
anniversario di professione religiosa. Suor
Elena, che fa parte delle Figlie della Sapienza,
svolge da quasi vent'anni servizio presso la
casa protetta Sassoli di Lugo, gestita dall'Asp
dei Comuni della Bassa Romagna. Dopo la
messa le consorelle e i familiari si sono stretti
attorno a suor Elena per un momento di festa.
Alla cerimonia ha partecipato anche il
presidente dell'Asp dei Comuni della Bassa
Romagna, Pierluigi Ravagli. «In questa lieta
o c c a s i o n e d i f e s t a hanno commentato i
responsabili e gli operatori della casa protetta
Sassoli desideriamo esprimere con gratitudine
un affettuoso ringraziamento a suor Elena per
la sua preziosa presenza nella nostra
comunità in questi ultimi diciassette anni».
Suor Elena nasce ad Arborea, in provincia di
Oristano, nel marzo 1941, seconda di tre figli. I
genitori, di origine veneta, erano emigrati in
Sardegna per la bonifica del Campidano
durante il ventennio. Nel 1946 la famiglia si
trasferisce a Torino nel quartiere di Porta
Palazzo, nei pressi del Santuario della
Madonna della Consolata. Attiva nell'Azione
Cattolica fin da giovane, Elena matura la vocazione religiosa durante un ritiro organizzato dalle Figlie
della Sapienza. La lettura del libro La vera devozione di San Luigi Maria di Montfort è per lei
un'illuminazione. Nel 1962 entra in comunità a Castiglione Torinese e prende i voti perpetui il 2 agosto
1964. Nel 1965 viene trasferita a Roma per il periodo di juniorato dove studia Teologia, disciplina
solitamente riservata agli uomini. Nel 1970 insegna religione a Sanremo presso le scuole medie ma
dopo un anno viene inviata in missione in Perù, dove trascorrerà 14 anni, prima nelle bidonville di Lima
e poi sulle Ande. Nel 1984 ritorna a Roma, dove insegna alla Scuola per Religiosi dei Focolari di
Grottaferrata. Nel 1985 rientra nella Provincia italiana delle Figlie della Sapienza in occasione del
trecentesimo anno della nascita della fondatrice dell'ordine. Convinta di ritornare in Perù al più presto
viene invece inviata in varie comunità del sud Italia e infine a Roma presso la Comunità Vieni e vedi. Nel
1996 frequenta un corso di Pastorale sanitaria per campi scuola. Dopo aver visitato la casa protetta
Sassoli di Lugo, nell'agosto 1997 chiede di essere inviata in struttura come volontaria provvisoria per
occuparsi dell'assistenza spirituale ai ricoverati e ai loro familiari.
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Tutto esaurito per i burattini a Bagnacavallo
Piazzetta del Carmine tutta esaurita per lo
spettacolo Burattini in farsa dello scorso
martedì 12 agosto curato dalla Compagnia I
burattini di Christian Waldo inserito nel
prezioso contesto del Bagnacavallo Festival
2014 (5­26 agosto). Uno spettacolo di burattini
tradizionali che ha saputo allietare intere
famiglie suscitando l'ilarità spontanea dei tanti
bambini presenti immedesimati nelle
simpatiche vicende di Sganapino, Sandrone,
Fagiolino e Brighella. Il Bagnacavallo Festival
2014 prosegue con il quinto appuntamento
fissato per lunedì 18 agosto (ore 21) in
piazzetta del Carmine (in caso di maltempo:
porticato del Teatro Goldoni, piazza della
Libertà): Fiabe, fiabe filanti! con Sergio Diotti
della Compagnia ADM e le musiche dal vivo di
Pepe Medri. Ingresso ad offerta libera,
direzione artistica affidata a Michele
Antonellini.
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Al cinema Giardinetto il film "Panico al Villaggio"
Questa sera al cinema Giardinetto di via
Ippolito Nievo si recupera la serata annullata
per il maltempo con la proiezione "Panico al
Villaggio", un film del 2009 diretto da Stéphane
Aubier e Vincent Patar. In una terra lontana
lontana, esiste un villaggio chiamato Villaggio
dove abita un cavallo chiamato Cavallo
assieme ai suoi due inseparabili e scatenati
amici: Indiano e Co­Boy. La nostra storia ha
inizio il giorno del compleanno di Cavallo (che
in italiano ha la voce di Massimo Lopez); per
fargli un bel regalo Indiano e Co­Boy decidono
di farsi spedire dei mattoni e costruire un
barbecue ma qualcosa va storto: anziché 50
mattoni se ne ritrovano 50 milioni e, nel
tentativo di sbarazzarsene, gettano il villaggio
nel panico. Cercano invano di rimediare al
disastro compiuto, ma finiranno solo col
peggiorare le cose.
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La festa dell'Arginino di Voltana dal 13 al 15 agosto,
anche un mostra "Bambini nel tempo"
In occasione della tradizionale festa
dell'Arginino, dal 13 al 15 agosto 2014, verrà
allestita la mostra "Bambini di un tempo" a
cura di Gloria Pagani e Maurizio Tabanelli.
Carrellata d'immagini fotografiche che
rappresentano, a partire dagli anni '10,
personaggi ritratti in varie situazioni, durante
l'infanzia: attimi fuggenti immortalati che
suscitano ancora tenerezza e curiosità. La
mostra propone al visitatore occasioni
d'incontro e di dialogo per ricordare, con un
po' di nostalgia, un'età magica della vita. Orari
di apertura: 13 e 14 agosto dalle 18,00 alle
24,00, 15 agosto dalle 08,00 alle 12,00 dalle
16,00 alle 24,00 presso il Santuario della
Beata Vergine dell'Arginino in Via Comunetta
Voltana di Lugo (Ra).
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14 agosto 2014
lugonotizie.it
Web
Capo di gabinetto e riorganizzazione scolastica a
Lugo, Spadoni (Udc) sulle posizione del sindaco
Riportiamo una nota del consigliere
provinciale Udc Gianfranco Spadoni a
proposito di due argomenti toccati dal sindaco
di Lugo Davide Ranalli in un'intervista
rilasciata al Carlino: il posto per capo di
gabinetto e la riorganizzazione scolastica.
Sull'istituzione del posto da capo di gabinetto
("una scelta legittima ma facoltativa") scrive
Spadoni: "Pur nel rispetto della scelta,
condivido, in questo senso, le argomentazioni
critiche e di merito del capogruppo Verlicchi e
aggiungo come in questo momento di difficoltà
economiche richiamate ogni giorno anche dal
premier Renzi, una responsabile rinuncia di
tale funzione assegnabile, peraltro al
personale interno dell'ente, rappresenterebbe
un bel segnale di sobrietà apprezzato in modo
trasversale da tutti i cittadini. D'altra parte,
tuttavia, è un fatto di sensibilità e di autonomia
soggettiva, rispetto alla quale, pur non
condividendone la decisione scelta, mi
attengo". Sulla riorganizzazione scolastica in
territorio lughese, il consigliere provinciale
spiega: "È fuori di dubbio che l'ipotesi del
primo cittadino della città di Baracca,
rappresenti il percorso da seguire, vale a dire
la fusione degli istituti Manfredi ­ Marconi con
l'Istituto di istruzione superiore Stoppa ­
Compagnoni, progetto oltretutto già previsto da anni dal Piano provinciale dell'offerta formativa e di
organizzazione della rete scolastica dell'amministrazione provinciale, ma l'obiettivo non è certamente di
facile soluzione. Il Consiglio provinciale, infatti, con propria delibera del novembre 2012 con effetti
sull'anno scolastico 2013­2014, ha confermato il proprio voto favorevole rispetto a tale soluzione, ma si
tratta di un problema logistico e di edilizia scolastica, tradotti anche in risorse economiche certe, forse di
non facile e di immediata soluzione". "Soprattutto ­ sottolinea Spadoni ­ se si considera il marasma
normativo di questi ultimi periodi in materia di competenze e funzioni decentrate a regioni e a enti locali,
e in particolare all'insieme della materia in oggetto in capo alle province ora in completo black out. Vi è
dunque una questione organizzativa, ma soprattutto un'esigenza imprescindibile di risorse disponibili
per attuare l'atteso polo tecnico professionale , e, inoltre, vi è anche un altro elemento non meno
importante rispetto a quelli citati. Vale a dire la metodologia preliminare usata per individuare le scelte
di programmazione scolastico formativa non sempre coerente con i conseguenti risultati occupazionali.
Lugo, in altre parole, è diventata una città con grosse difficoltà di tipo occupazionale per i tanti giovani
costretti a lasciare quel territorio alla ricerca di un lavoro. Quel rapporto stretto e imprescindibile tra
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14 agosto 2014
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lugonotizie.it
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scuola e mondo del lavoro e, più in generale, con il tessuto socio economico locale, sta mostrando da
anni evidenti scricchiolii, tali da richiedere la rivisitazione della programmazione scolastica. In altre
parole servono nuove strategie in grado di percepire una domanda diversa dal passato e in condizione
di essere sempre più aderente ai bisogni della località della Bassa Romagna, la quale sta rischiando di
trasformarsi in una città dormitorio con tassi di disoccupazione preoccupanti".
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14 agosto 2014
piunotizie.it
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Più Notizie­ Bassa Romagna ­ Cultura e Spettacoli­
Lugo, ricco programma da oggi fino alla settimana
prossima al Parco del Lago
Programmazione al Parco del Lago in via
Quarantola da mercoledì 13 a domenica 17
agosto MERCOLEDI' 13 AGOSTO RUSH di
R o n H o w a r d INGRESSO GRATUITO Il
racconto di una delle più celebri rivalità
sportive della storia, quella tra i piloti di
Formula 1 James Hunt e Niki Lauda. Nato da
un ambiente privelgiato, carismatico e
affascinante, Hunt non poteva essere più
diverso dal metodico e riservato Lauda: la loro
rivalità nacque fin dai tempi della Formual 3 e
continuò per anni, fermata nemmeno dal
terribile incidente che vide protagonista Lauda
nel 1976 al Nürburgring. DATA USCITA: 19
settembre 2013 GENERE: Azione, Biografico,
Drammatico REGIA: Ron Howard
SCENEGGIATURA: Peter Morgan ATTORI:
Chris Hemsworth, Daniel Bruehl, Olivia Wilde,
Christian McKay, Potete trovare tutte le
informazioni sulla programmazione di Lugo
Cinema Estate sul sito www.lugocinema.net
VENERDI' 15 AGOSTO FERRAGOSTO
SOTTO UNA BUONA STELLA di Carlo
Verdone, con Carlo Verdone e Paola Cortellesi
Nell'intervallo del film è prevista l'estrazione
fra gli spettatori di buoni sconto da 10 da
utilizzare nei Supermercati CRAI di Lugo,
Cotignola, Massalombarda e Voltana Cosa
succederebbe se un uomo d'affari (Carlo Verdone), divorziato, con una bella casa, una vita agiata, una
ragazza mozzafiato, si trovasse improvvisamente costretto a fare il Mammo casalingo con due figli
ventenni ed una nipotina a carico? SOTTO UNA BUONA STELLA racconta la storia di un padre (Carlo
Verdone, nel ruolo di Federico Picchioni) che si e'separato dalla moglie quando i figli erano ancora
piccoli. Nel corso degli anni, grazie ad una brillante carriera in una holding finanziaria, non ha fatto mai
mancare nulla alla famiglia ma la sua totale assenza, affettiva e fisica, specialmente verso i figli, e' stata
imperdonabile. L'improvvisa morte della moglie ed uno scandalo finanziario che lo riduce quasi in
rovina, cambieranno drasticamente la vita di Federico Picchioni. Non potendo più permettersi di pagare
l'affitto ai figli, e' costretto a farli andare a vivere a casa sua. DATA USCITA: 13 febbraio 2014 GENERE:
Commedia REGIA: Carlo Verdone SCENEGGIATURA: Carlo Verdone, Pasquale Plastino, Gabriele
Pignotta, Maruska Albertazzi ATTORI: Carlo Verdone, Paola Cortellesi Potete trovare tutte le
informazioni sulla programmazione di Lugo Cinema Estate sul sito www.lugocinema.net SABATO 16
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14 agosto 2014
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AGOSTO DALLAS BUYERS CLUB di Jean Marc Vallè Dallas Buyers Club racconta la storia vera di
Ron Woodroof, un elettricista/cowboy ribelle del Texas al quale, nel 1986, viene diagnosticato l'AIDS,
con una prognosi di pochi giorni di vita. Frustrato dalla mancanza di opzioni mediche disponibili e
tutt'altro che rassegnato a questa sorta di condanna a morte, Ron trova un'ancora di salvezza nei
farmaci alternativi e in un mix di vitamine di sua invenzione. Entra così in contatto con altri ammalati e
familiarizza con loro, superando l'iniziale omofobia e ritrovandosi al centro di un cospicuo business di
contrabbando. Inizia così una tesissima partita a scacchi con la legge che vieta i farmaci da lui usati e
con la polizia. DATA USCITA: 30 gennaio 2014 GENERE: Drammatico REGIA: Jean­Marc Vallée
SCENEGGIATURA: Craig Borten, Melisa Wallack ATTORI: Matthew McConaughey, Jennifer Garner,
Jared Leto, Steve Zahn Potete trovare tutte le informazioni sulla programmazione di Lugo Cinema
Estate sul sito www.lugocinema.net DOMENICA 17 AGOSTO GODZILLA di Gareth Edwards
INGRESSO GRATUITO L'epica rinascita dell'icona Godzilla della Toho, in questa spettacolare
avventura, dalla Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures, contrappone il mostro più famoso del
mondo alle malvagie creature che, sostenute dall'arroganza scientifica dell'umanità, minacciano la
nostra esistenza. Godzilla si svolge in continenti diversi e si dipana nel corso di decenni, seguendo
l'impatto di una serie di misteriosi e catastrofici avvenimenti, attraverso l'occhio di un gruppo di persone
intrappolati nell'epicentro. DATA USCITA: 15 maggio 2014 GENERE: Azione, Fantascienza REGIA:
Gareth Edwards SCENEGGIATURA: Frank Darabont, Max Borenstein, David Callaham ATTORI: Aaron
Taylor­Johnson, Bryan Cranston, Elizabeth Olsen, Juliette Binoche. Potete trovare tutte le informazioni
sulla programmazione di Lugo Cinema Estate sul sito www.lugocinema.net
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14 agosto 2014
Settesere.it
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Lugo, maltratta la moglie per anni, arrestato 36enne
L'11 agosto un cittadino rumeno 36enne è
stato arrestato con l'accusa di aver maltrattato
per anni la moglie, picchiandola e vessandola.
L'uomo è stato condotto nel carcere di
Ravenna dopo la denuncia della moglie,
disperata per la situazione che si protraeva
ormai da tempo.
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13 agosto 2014
Ravenna24Ore.it
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"Alberi tagliati in modo scellerato, urge il servizio
verde pubblico"
I V e r d i Lugo intervengono sui tagli e le
potature delle piante dell' ultimo periodo "I tagli
scellerati degli alberi in via Manzoni e viale
Rossini, nonché lo stillicidio di alberi tagliati
per la città, da via Brignani a via Pescantini,
hanno un responsabile: il funzionario del
servizio verde del Comune. Meglio, il suo
fantasma, dal momento che manca una figura
in carne e ossa che ricopra questo ruolo da
moltissimi anni, seppure prevista in organico,
mentre i giardinieri da quattro sono passati a
uno": È quanto si legge in una nota stampa dei
Verdi Lugo, che continuano a richiamare all'
attenzione il taglio delle piante dell' ultimo
periodo avvenuto in alcune zone della
cittadina. Il movimento poi prosegue: "E'
mancata soprattutto la volontà politica da parte
dell' Amministrazione precedente di far
svolgere questo ruolo a una persona
competente. Si è preferito delegare questo
delicato ruolo all' Ufficio tecnico (privo di
agronomi o botanici) che a sua volta appalta
gli interventi a ditte esterne scelte
discrezionalmente e mancanti spesso dei
requisiti di trasparenza e professionalità
richiesti dal ruolo e, soprattutto, con notevole
aggravio di spese. Si vedano gli interventi di
abbattimento indiscriminato sopra citati e le
potature inutili di questa primavera: i platani di viale Masi, le querce del Circondario Ovest e Sud, i gelsi
di viale De Brozzi. Potature sbagliate e fuori tempo ­ spiegano i Verdi ­ che rischiano di compromettere
lo sviluppo armonico di piante appartenenti a tutta la collettività con palese danno pubblico in pieno
contrasto con il Regolamento del verde, pubblico e privato, fatto adottare a suo tempo dai Verdi. Per
fare potature agli alberi occorre affidarsi a professionisti, non a taglialegna per pagare i quali si è pure
riusciti a trovare risorse in periodo di vacche magre, anzi magrissime, per i Comuni. Infine, una
domanda: perché si è lasciato smantellare nel tempo il Servizio verde pubblico lasciando Lugo come il
solo Comune della nostra zona privo di un servizio del genere? I tempi sono più che maturi per
cambiare rotta: una sfida per il nuovo Sindaco".
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13 agosto 2014
Ravenna24Ore.it
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La magia dei racconti dimenticati a "Casola è una
favola"
Teatro, narrazione, memorie, dal 14 al 17
agosto Dal 14 al 17 agosto si svolge a Casola
Valsenio l' ultima tranche della Festa dei
racconti dimenticati ­ Casola è una favola: ogni
giorno si alterneranno passeggiate nei boschi,
visite a cripte medievali, racconti fra le mura di
abbazie e in cima alle montagne, laboratori al
giardino, cene a tema e soprattutto sovrano il
Teatro, lo spettacolo dal vivo, con interessanti
interpreti della scena italiana come il Teatro
Potlach, il Baule Volante, Teatrombria, Florian
Proposte, Burambó, Arrivano dal Mare, che
proporranno le loro produzioni in contesti
scenografici unici come il Parco del Cardello,
la Sala Luisa Pifferi, i Cortili di Casola vecchia,
C a ' Budrio. "In questa ultima settimana ­
spiegano gli organizzatori ­ lo specchio che ha
guidato tutta l' edizione è stato penetrato come
una leggera garza e tutto il pubblico si
ritroverà al di là, nel cuore del Festival, in un
mondo rovesciato dove il Teatro acquista un
valore fondamentale, dove l' uomo è realmente
al centro, con i suoi bisogni, il suo pensiero, le
sue fantasie, la sua capacità di scegliere.
Durante il week­end ad allietare pranzi e cene
nei ristoranti casolani, curiosi personaggi usciti
dal libro delle memorie racconteranno storie
antiche animando i preziosi piatti alle erbe che
da decenni sono una peculiarità di Casola. Protagonisti di queste incursioni, Piera Dall' Osso, Sabina
Morgagni, Sonia Galliani, Sergio Diotti, Rina Baldassarri e Marina Bartoli. Molti degli eventi sono su
prenotazione così per garantirne una migliore organizzazione è attiva tutti i giorni una info Line dalle ore
10 alle ore 2: cell. 392 6664211­ oppure è possibile inviare una mail a [email protected] ,
possibilmente entro la giornata precedente l' evento". Il Cartellone Il sipario del festival si apre il 14
pomeriggio presso il lungofiume (punto di raccolta presso la Biblioteca G. Pittano) alle ore 17,00 per
interagire con i Racconti per Sensi Interrativi di Silvia Rastelli, con la sua nuova produzione Dalla Luce
al soffio (si consiglia la prenotazione). La sera per le vie del centro di Casola ( ingresso libero) Teatro
Potlach presenterà la versione itinerante di Angeli sulla Città dove gli attori­ambasciatori offrono in dono
azioni, immagini poetiche e visioni al paese di Casola raccontando le meraviglie dei paesi dai quali
provengono. Un teatro che va dai suoi potenziali spettatori, li cerca e li affascina proprio lì dove vivono
quotidianamente, nelle loro vie, nei loro cortili. Un teatro che ha la capacità magica di bloccare il tempo
quotidiano, per dar vita ad un tempo dilatato, quello dell' arte, che nella sorpresa di un incontro
trasformerà la serata in un' esperienza in cui regnano il colore e la fantasia. "Casola è una Favola" è
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organizzata dal Comune di Casola Valsenio e dal Teatro del Drago/Famiglia d' arte Monticelli, in
collaborazione con la Pro Loco di Casola Valsenio e la Società d' Area Terre di Faenza, l' ANPI DI
Casola Valsenio, con il contributo della Provincia di Ravenna e della Regione Emilia­Romagna, della
Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, della Banca di Credito Cooperativo della Romagna
Occidentale, e del sostegno di Zerocento, Copura, Gyproc­Saint Gobain e la collaborazione della
Fondazione Oriani. La biglietteria, nei luoghi di spettacolo aprirà un' ora prima degli spettacoli­ info
392/6664211­ ­ingresso unico 5,00. In caso di maltempo gli spettacoli verranno recuperati presso il
Cinema Teatro Senio, la Sala Pifferi, la Sala Guidani.
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Sold out a Bagnacavallo per i burattini in piazza
Grande affluenza per lo spettacolo di Christian
Waldo Piazzetta del Carmine tutta esaurita per
lo spettacolo "Burattini in farsa" dello scorso
martedì 12 agosto curato dalla Compagnia "I
burattini di Christian Waldo" inserito nel
prezioso contesto del Bagnacavallo Festival
2014 (5­26 agosto). Uno spettacolo di burattini
tradizionali che ha saputo allietare intere
famiglie suscitando l' ilarità spontanea dei tanti
bambini presenti immedesimati nelle
simpatiche vicende di Sganapino, Sandrone,
Fagiolino e Brighella. Il Bagnacavallo Festival
2014 prosegue con il quinto appuntamento
fissato per lunedì 18 agosto (ore 21) in
piazzetta del Carmine (in caso di maltempo:
porticato del Teatro Goldoni, piazza della
Libertà): "Fiabe, fiabe filanti!" con Sergio Diotti
della Compagnia ADM e le musiche dal vivo di
Pepe Medri. Ingresso ad offerta libera,
direzione artistica affidata a Michele
Antonellini.
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
Curava i poveri nella bidonville di Lima, adesso è l'
angelo degli anziani alla Sassoli
Festeggiata suor Elena nel 50° anniversario di professione religiosa.
«IN QUESTA lieta occasione di festa
desideriamo esprimere un affettuoso
ringraziamento a suor Elena per la sua
preziosa presenza nella nostra comunità in
questi ultimi 17 anni». E' il commento dei
responsabili e degli operatori della casa
protetta Sassoli, in occasione della messa
celebrata nella chiesa di San Francesco da
Paola ­ Santa Maria a Lugo, per festeggiare il
50esimo anniversario di professione religiosa
di suor Elena dello Spirito Santo. La religiosa,
che fa parte delle Figlie della Sapienza, da
quasi 20 anni svolge servizio alla casa protetta
Sassoli di Lugo, gestita dall' Asp dei Comuni
della Bassa Romagna. Dopo la cerimonia, cui
ha partecipato anche il presidente dell' Asp
Pierluigi Ravagli, le consorelle e i familiari si
sono stretti attorno a suor Elena per un
momento di festa.
SUOR Elena nasce ad Arborea, in provincia di
Oristano, nel marzo 1941, seconda di tre figli. I
genitori, di origine veneta, durante il ventennio
erano emigrati in Sardegna per la bonifica del
Campidano. Nel 1946 la famiglia si trasferisce
a Torino nel quartiere di Porta Palazzo, nei pressi del Santuario della Madonna della Consolata. Attiva
nell' Azione cattolica fin da giovane, Elena matura la vocazione religiosa durante un ritiro organizzato
dalle Figlie della Sapienza. La lettura del libro ?La vera devozione di San Luigi Maria di Montfort' è per
lei un' illuminazione. Nel 1962 entra in comunità a Castiglione Torinese e prende i voti perpetui il 2
agosto 1964.
L' ANNO successivo viene trasferita a Roma per il periodo di juniorato dove studia teologia, disciplina
solitamente riservata agli uomini. Nel 1970 insegna religione in una scuola media di Sanremo, ma dopo
un anno viene inviata in missione in Perù, dove trascorrerà 14 anni, prima nelle bidonville di Lima e poi
sulle Ande. Nel 1984 ritorna a Roma, dove insegna alla Scuola per religiosi dei Focolari di Grottaferrata.
Nel 1985 rientra nella Provincia italiana delle Figlie della Sapienza in occasione del trecentesimo anno
della nascita della fondatrice dell' ordine. Convinta di tornare in Perù al più presto, suor Elena viene
invece inviata in varie comunità del sud Italia e infine a Roma alla ?Vieni e vedi'. Nel 1996 frequenta un
corso di pastorale sanitaria per campi scuola.
DOPO aver visitato la casa protetta Sassoli di Lugo, nell' agosto 1997 chiede di essere inviata in
struttura come volontaria provvisoria per occuparsi dell' assistenza spirituale ai ricoverati e ai loro
familiari. Una ?provvisorietà' che dura da ben diciassette anni.
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Il Resto del Carlino Ravenna
Questa sera il pellegrinaggio a piedi da Voltana al
santuario dell' Arginino
ENTRA nel vivo a Voltana la tradizionale festa
dell' Assunta al settecentesco santuario dell'
Arginino, in via Comunetta, un paio di
chilometri dal centro. Alle 18 apertura mostra
fotografica "Bambini di un tempo', a cura di
Gloria Pagani e Maurizio Tabanelli. Inoltre,
pesca e punto ristoro. Alle 19 pellegrinaggio a
piedi dalla chiesa di Voltana al santuario dell'
Arginino; all' arrivo, intorno alle 20, il parroco
don Felice Marchi celebrerà la messa. Per il
ritorno sarà disponibile un bus navetta. Alle 21,
piano bar con Dubi Duo e alle 23 il rosario.
Domani, Ferragosto, il programma religioso
prevede tre messe al santuario (alle 8, 9.30 e
11).
Alle 7.30, invece, apertura bar per colazioni all'
aperto.
Dalle 16 intrattenimento e giochi per bambini e
adulti, con giochi, magie e palloncini per bimbi
e adulti in compagnia di Tonino e Renata. Alle
18.30 il rosario e alle 21 balli, canti e musica
con Tonino e Renata. La festa si concluderà
alle 23 con il rosario.
Nelle tre serate, tutte ad ingresso libero,
funzionerà un punto di ristoro.
Domani sarà anche disponibile un servizio gratuito di bus navetta.
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Il Resto del Carlino (ed.
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AMICIZIA E SOLIDARIETÀ SPENSIERATO APPUNTAMENTO DI "NOI CHE CI SIAMO
CONOSCIUTI A LUGO NELL' ESTATE DEL 2013'
Lo specialissimo Ferragosto di un gruppo di "eterni
ragazzi'
TRA I modi più semplici, ma però coinvolgenti,
di festeggiare il Ferragosto a Lugo c' è anche
quello di uno dei tanti gruppi nati sul web negli
ultimi tempi.
"Noi che ci siamo conosciuti a Lugo nell' estate
del 2013' organizza infatti anche quest' anno
una festa di Ferragosto all' insegna della
semplicità, dell' amicizia e della solidarietà.
Non si tratta di una compagine molto
numerosa ­ in tutto gli adepti sono una trentina
­, ma è lo spirito di questi eterni ragazzi a fare
la differenza, dando alla giornata­ culmine dell'
estate il sapore di una festa tra compagni di
classe un po' scapestrati e burloni.
«Tutto è nato per caso ­ spiega Giovanni
Fontanieri, presidente del gruppo e "deus ex
machina' di ogni attività ­ dagli aperitivi
insieme in un locale di Lugo, poi facebook ha
cementato la nostra amicizia e in questo modo
si è creato un gruppo di amici che dà vita ad
iniziative, a mio parere, di una spontaneità e di
una semplicità uniche».
DAL primo pomeriggio, amici e familiari
convergeranno nel giardino di Fontanieri per
accendere i "barbecue' per la cena, portando ognuno qualcosa, già pronto o da cucinare. Poi sul far
della sera, quando la tavola è allestita, inizia la festa con musica, giochi, "lazzi e frizzi' per stare in
compagnia e passare un Ferragosto del tutto insolito. Tra le attrattive per grandi e piccoli, oltre ai piatti
cucinati da "ragazzi e ragazze' del gruppo, ci sono le visite alla casetta sull' albero e i giri panoramici
nei campi, sul rimorchietto trainato dal trattore guidato da Fontanieri.
La filosofia di "Noi che ci siamo conosciuti a Lugo nell' estate del 2013' è proprio questa: ognuno ha i
propri problemi, ma ha anche voglia di dimenticarli tornando qualche ora alla spensieratezza di un
tempo. E al mattino seguente, conclusa la festa, tutti in piazza a far colazione.
«LE COSE più semplici ­ conclude Fontanieri ­ a volte si rivelano anche quelle più preziose e la nostra
amicizia nata sul web credo possa dimostrarlo».
Daniele Filippi.
FILIPPI DANIELE
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14 agosto 2014
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UOMO VIOLENTO.
Torna libero, ma lontano dalla moglie
ACCOGLIENDO la richiesta del pm Isabella
Cavallari, il gip Antonella Guidomei ha
convalidato l' arresto del 36enne rumeno
accusato di maltrattamenti alla moglie, sua
connazionale. Episodio di cui abbiamo riferito
ieri.
L' uomo, difeso dall' avvocato Nicola Casadio,
è stato liberato, ma con la misura cautelare
dell' allontanamento dalla casa familiare,
situata nel centro storico di Lugo.
Il 36enne era stato arrestato domenica dai
carabinieri della stazione di Lugo. La moglie,
temendo conseguenze più gravi per la propria
incolumità, si era presentata nel tardo
pomeriggio al Comando di via Mentana
sporgendo denuncia dopo che, al culmine dell'
ennesimo litigio, aveva subìto percosse dal
marito. Le indagini hanno consentito di
appurare che gli episodi e i contesti di vere e
proprie aggressioni fisiche si protraevano
addirittura da una decina di anni.
Lu.Sca.
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Quindicenne scivola ad Acquajoss, ricoverata in
ospedale con l' elicottero
Momenti di paura ieri pomeriggio nel parco di Conselice.
E' STATA trasportata con l' elicottero di
Romagna Soccorso all' ospedale "Santa Maria
delle Croci' di Ravenna un ragazzina
conselicese di 15 anni che nel tardo
pomeriggio di ieri, all' interno del grande parco
"Acquajoss' in via Gagliazzona a Conselice, ha
urtato il capo restando per alcuni momenti
semincosciente. Le cause dell' incidente sono
in corso di accertamento, ma appare
verosimile che si sia trattato di una scivolata.
L' allarme è stato dato una manciata di minuti
dopo le 18. A rivolgersi alla centrale operativa
del 118 e a chiedere l' intervento dei mezzi di
soccorso è stato l' esperto e preparato
personale della struttura, unitamente ad alcuni
frequentatori del parco; anche ieri l' Acquajoss
era stato meta di centinaia di giovani e di
numerose famiglie. Sul posto è intervenuta un'
ambulanza, mentre in un campo situato a lato
di via Selice, a poche decine di metri dalla
struttura, è atterrato l' elicottero di Romagna
Soccorso. Dopo aver ricevuto i primi soccorsi,
la ragazzina è stata caricata sull' autolettiga e
accompagnata all' elicottero, poi decollato in
direzione del nosocomio ravennate. Fortunatamente, le condizioni della sedicenne non sono apparse
gravi come inizialmente temuto.
l.s.
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A Lavezzola il funerale del ciclista travolto e ucciso a
Ponte Bastia
SI SVOLGONO questa mattina i funerali di
Renato Rubbi, il ciclista 65enne di Lavezzola
che domenica pomeriggio è stato travolto alle
spalle da un' auto lungo l' Adriatica a San
Biagio di Argenta, subito oltre il confine di
provincia.
Alle 10 la salma lascerà la camera mortuaria
dell' ospedale civile di Argenta e sarà
trasportata a Lavezzola, nei pressi di piazza
Caduti, dove si formerà il corteo per il cimitero.
Renato Rubbi ( nella foto ) era operatore
ecologico in pensione; lascia la moglie Iginia e
il figlio Cristian, dirigente di una squadra di
volley conselicese.
Domenica intorno alle 18 stava salendo la
rampa che conduce al ponte della Bastia sul
fiume Reno, diretto verso casa. Ma, per cause
al vaglio della Polizia municipale di Argenta,
era stato urtato alle spalle e "caricato' da una
Fiat Punto condotta da un 21 enne di Budrio,
nel Bolognese, che stava recandosi a Marina
di Ravenna a far visita a degli amici.
l.s.
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BONIFICA CONSORZIO ROMAGNA OCCIDENTALE HA DEFINITO GLI INTERVENTI DI
PROTEZIONE DELLE CITTÀ DAGLI EVENTI METEO PIÙ FORTI.
Manutenzioni e nuove opere contro le piogge
"tropicali'
CON l' approvazione del consuntivo 2013, il
Consorzio di bonifica della Romagna
occidentale ha aggiornato i programmi di
intervento sul territorio e di investimenti.
Si è infatti accertata una disponibilità
aggiuntiva di 375mila euro rispetto alle
previsioni del budget 2014, che sarà destinata
all' ammodernamento degli impianti e alla
manutenzione dei canali. Il fabbisogno totale di
gestione corrente è risultato di 13 milioni
800mila euro. La spesa principale, 7 milioni
100mila euro, è rappresentata dai costi tecnici
per la manutenzione e l' esercizio delle opere
preposte allo scolo delle acque di pioggia, alla
difesa idraulica e all' irrigazione in pianura e
alla regimazione dei corsi d' acqua e al
consolidamento delle pendici in collina e
montagna. Quasi 5 milioni sono stati spesi per
nuove opere.
Per il futuro, gli obiettivi primari sono in
pianura il completamento della distribuzione
irrigua nei Comuni di Faenza e Cotignola e l'
avvio delle opere di distribuzione in pressione
anche a valle del Cer. In collina, invece, si
prevede il finanziamento di 5, 6 progetti per altrettanti invasi e di nuove strade e acquedotti.
«La scarsità di risorse ci impone di dare sempre maggiore importanza alla manutenzione ­ commenta il
presidente del Consorzio, Alberto Asioli ­. Ma certamente non perdiamo di vista il futuro, attraverso la
realizzazione di nuove importanti opere. È il caso della cassa di espansione dello scolo Brignani,
realizzata a Lugo su progetto dei nostri tecnici, che hanno curato anche la realizzazione in fase
esecutiva, e che rappresenta un esempio di come l' azione di bonifica sia ancora oggi fondamentale per
proteggere le nostre città da eventi meteorologici sempre più intensi».
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Il Resto del Carlino (ed.
Ravenna)
Il Resto del Carlino Ravenna
LUGO PACO MAGIÀ
La rassegna cinematografica Lugo Cinema
Estate si ferma per un giorno e lascia spazio a
Il Parco del Lago in Festa; stasera alle 21 si
esibisce il gruppo Paco Magià con un
repertorio musicale anni 60 ­70 e 80. Lo
spettacolo è ad ingresso gratuito, e viene
offerto dal bar Dolceamaro.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Super ponte per i medici di base
L' Ausl decide di rinforzare il servizio di continuità assistenziale.
RAVENNA. «Considerato che la festività di
Ferragosto è a ridosso di un week end ed
essendo la giornata del 14 un prefestivo per
accordi sindacali, gli ambulatori dei medici di
medicina generale resteranno chiusi per
quattro giornate consecutive (14, 15, 16 e
17)».
L' annuncio è dell' Ausl che però, per
bilanciare la chiusura dei medici di base e dei
pediatri (che non saranno presenti nelle stesse
giornate, ad eccezione della fascia oraria 8­10
del solo sabato 16 agosto) ha provveduto a
potenziare il servizio di continuità assistenziale
a Ravenna, Faenza e Lugo.
A Ravenna con un medico in più per le visite
domiciliari (da 3 a 4 unità) nel turno 8­20 di
oggi e il sabato 16. Potenziamento di un
medico in più per visite domiciliari (da 4 a 5
unità) nel turno 8­20 di domani e la domenica
17.
Nel distretto di Faenza: ambulatorio territoriale
di via Golfieri aperto oggi, domani, sabato 16
dalle 8.30 alle 14 e dalle 14.30 alle 18.30, la
domenica 17 dalle 14.30 alle 18.30.
A Lugo: ambulatorio territoriale dell' Ospedale
civile aperto oggi, domani, sabato 16 e
domenica 17 dalle 8.30 alle 14 e dalle 14.30
alle 18.30.
«Si ricorda infine ­ fa sapere l' Ausl in una nota ­ che osserveranno le consuete aperture nelle giornate
prefestive e festive gli ambulatori della città di Ravenna (8­20), Cervia (15­18) e, per le sole giornate
prefestive, quelli presenti presso le Case della Salute di Russi (8­13), Bagna cavallo (9­13), Alfonsine
(9­13)».
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Incidente al parco, si ferisce 15enne
Disavventura per un ragazzino che sbatte la testa: portato subito in ospedale.
CONSELICE. Tanto spavento ieri pomeriggio
per uno sfortunato incidente, poi risultato di
lieve entità, al noto parco acquatico Acquajoss
in via Gagliazzona. Il divertimento di un
ragazzino ha rischiato infatti di tramutarsi in
tragedia. Un 15enne è divenuto suo malgrado
protagonista di una disavventura mentre stava
trascorrendo la giornata sfruttando gli scivoli,
le vasche e i percorsi ­gioco dell' ampia e
frequentata struttu rata posta alle porte del
centro abitato di Conselice. Il giovane, per
cause e dinamica ancora da capire nel
dettaglio, ha sbattuto violentemente la testa,
perdendo anche coscienza temporaneamente.
L ' infortunio è capitato poco dopo le 18. Il
15enne è stato soccorso in un primo tempo
dagli amici e dal personale della struttura, che
nel frattempo avevano fatto scattare l' allarme:
al parco acquatico si è precipitata un'
ambulanza, poi supportata dal l' elimedica,
fatta decollare con urgenza dalla base
operativa di Ravenna.
Giunti sul posto, gli operatori sanitari hanno
fornito una prima assistenza al ferito
direttamente sul posto, quindi lo hanno
stabilizzato e caricato a bordo del velivolo,
subito ripartito alla volta dell' ospedale di
Ravenna. Qui il ragazzino è stato preso in
carica dai medici del pronto soccorso e in seguito ricoverato in reparto.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
«Le Pro loco dell' Unione dovrebbero allearsi» Nuovi
eventi in arrivo
LUGO. Mauro Marchiani lancia la sfida:
«Perché le Pro loco della Bassa Romagna non
si consorziano?». La proposta del neo
presidente dell' associazione per la
promozione del terri torio lughese si basa su
una considerazione: «Le pro loco sono entità
autonome e tali devono restare, ma ci sono
difficoltà organizzative che potrebbero essere
risolte unendo le forze».
A suo avviso, «questo ci renderebbe più
efficienti e ci permetterebbe di risparmiare,
ottimizzando le poche risorse disponibili». Non
una fusione, insomma, ma una collaborazione
a livello sovracomunale tra realtà che
manterrebbero comunque le proprie
specificità.
Il 38enne Marchiani, di professione autista di
ambulanze, lo scorso aprile è succeduto ad
Alessandra Montanari alla guida della pro loco
di Lugo e ha cominciato subito a darsi da fare,
potendo contare su una squadra composta da
una ventina di volontari attivi e da una
cinquantina di soci. Sono diverse le iniziative
che debutteranno nel corso del 2014 o che
vedranno l' associazione ricoprire un ruolo di
maggiore responsabile rispetto al passato.
«Quest' anno, per esempio, saremo noi a
occuparci del supporto logistico alla seconda
tappa lughese del Ferrara buskers festival, il prossimo 25 agosto. Un evento che l' anno scorso ha
attirato in città oltre 14.000 persone ma che, forse, non è stato ben compreso dai commercianti, che in
molti casi hanno tenuto le saracinesche abbassate. Noi stiamo cercando di migliorare questo aspetto.
Abbiamo già avuto segnali incoraggian ti». Molte le iniziative nuove. Il 26 agosto, per esempio, cena
cittadina di beneficenza per accogliere il passaggio dei pellegrini partiti da Padova che partecipano all'
iniziativa "In cammino verso Roma", organizzata per raccogliere fondi da destinare al supporto dell'
oncologia pediatrica.
Il 5, 6 e 7 settembre, invece, festa a Santa Maria in Fabriago, nell' ambito di un progetto di promo zione
delle frazioni.
Sempre il 7 settembre si terrà a Lugo il primo pranzo di quartiere, che coinvolgerà i residenti nel
quadrilatero dietro l' agenzia ippica.
Si amplierà, infine, l' offerta per il 31 ottobre. «In piazza si festeggerà la più tradizionale Piligrèna,
mentre sulla Rocca vogliamo creare uno spazio "horror" dedicato ad Halloween. La nostra intenzione è
quella di organizzare anche una cena con delitto. Poi a seguire, l' 1 e 2 novembre, ci sarà la sagra
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
romagnola».
Confermata la programmazione di fine anno, con gli ormai tradizionali mercatini di Natale e il
Capodanno in piazza.
Nell' immediato, invece, le date da segnare sul calendario sono due: 15 e 24 agosto rispettivametne con
il "Ferragosto insieme!" per le piazze del centro storico di Lugo e l' evento "Arte al parco del Loto".
«Fatta eccezione per i "Mercoledì sotto le stelle", appena conclusi con successo malgrado il budget
dimezzato, le manifestazioni che organizziamo sono autofinanziate dalla pro loco stessa, oppure si
servono di fondi raccolti da sponsor e fondazioni ­ precisa Marchiani ­. Insomma, il nostro è un lavoro di
volontariato: tutti i proventi che realizziamo sono reinvestiti per la città».
Alessandro De Michele.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Violenza, il rumeno dovrà lasciare la casa famigliare
LUGO. Dovrà abbandonare l' abitazione dove
viveva con moglie e figli, il 36enne rumeno
arrestato dai carabinieri per via delle percosse
e dei maltrattamenti inflitti alla donna nel corso
degli ultimi 10 anni. Il giudice per le indagini
preliminari, Antonella Guidomei, ha infatti
disposto la misura cautelare dell'
allontanamento dalla casa famigliare. L' uomo,
difeso dall' avvocato di fiducia Nicola Casadio,
è stato rimesso in libertà e andrà con tutta
probabilità a risiedere insieme ai genitori,
residenti sempre a Lugo. Non poche volte la
moglie, 33enne, era stata costretta a ricorrere
alle cure dei medici a causa delle tante
contusioni riportate nei movimentati litigi
scaturiti all' interno della coppia.
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Corriere di Romagna
(ed. Ravenna­Imola)
Corriere di Romagna Ravenna
Ferragosto, tutto pronto per il grande evento in
centro
Cocomero gratis ai partecipanti, mercatini, giochi, "Emozioni in musica" con Marzia
Gagliardi.
LUGO. C' è grande attesa per la serata di
Ferragosto, con tante animazioni nelle piazze
del centro storico. Dalle 19 sono in calendario
Intrattenimenti per tutti i gusti e per tutte le età
a cominciare dai più piccoli con una speciale
area bambini comprendente un laboratorio di
pasta di mais con l' animatrice Antonella ed i
gonfiabili. Per gli adulti, ci saranno hobbisti
creativi, artigianato artistico ed etnico, articoli
vintage in piazza Martiri.
In piazza Baracca, alle 21, è in cartellone lo
spettacolo "Emozioni in musica", con Marzia
Gagliardi, cantante molto quotata che, oltre ad
aver partecipato anni fa al festival di Sanremo
come vocalist, è stata protagonista e vincitrice
della tra smissione "Re per una notte",
condotta su Italia Uno da Gigi Sabani.
«Le eccezionali condizioni atmosferiche e le
varie forme di intrattenimento, promosse in si
nergia da Comune e Pro loco, porteranno
senz' altro tanta gente in centro, desiderosa di
trascorrere alcune ore in relax e divertimento ­
è l' auspicio del sindaco Davide Ranalli ­. E'
una co sa molto positiva, in coincidenza di un
periodo in cui la gran parte della collettività,
con intere famiglie, non va in ferie, prive
peraltro di occasioni di divertimento e di relax.
Sarà una gradevole occasione di incontro per
le tante persone rimaste in città».
«L' evento di Ferragosto è uno degli appuntamenti offerti dalla Pro loco alla cittadinanza nei quali
convergono le risorse reperite durante la nostra attività annuale ­ spiega Mauro Marchiani, presidente
della Pro loco ­. Siamo contenti di poter allietare la ricorrenza agostana a tutti coloro che la
trascorreranno in terra lughese, con la tradizionale offerta, molto gradita nelle edizioni precedenti, di
cocomero fresco».
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
DALLE REDAZIONI.
Allontanato di casa il marito manesco
Lugo Il telefonino glielo ha spaccato due volte
con altrettanti lanci d' impeto contro il
pavimento. Poi ci sono stati tanti insulti
irripetibili. Ma a segnarla negli ultimi dieci anni
di matrimonio sono state soprattutto le botte:
schiaffi, calci e pugni che a suo dire le sono
piovuti addosso anche quando era al quarto
mese di gravidanza.
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
MONTE MAURO DI BRISIGHELLA.
Lascia la parrocchia e fonda un eremo
LA STORIA Don Massimo Randi, ex parroco di Sesto Imolese, ha scelto la vita
eremitica, dopo aver recuperato l' antica pieve e la canonica di Monte Mauro.
Chiudono i conventi e i monasteri, calano le
vocazioni, vengono accorpate le parrocchie e i
vescovi chiamano sacerdoti dall' estero perché
ci sono sempre meno "operai per la messe".
Eppure, nonostante questo quadro desolante,
in Romagna è nato un nuovo eremo, un luogo
dove il religioso può ritirarsi a una vita di
silenzio, lavoro e preghiera. Stiamo parlando
di Monte Mauro, cima di 515 metri nella Vena
del Gesso sopra il paese di Zattaglia (comune
di Brisighella), nel territorio della Diocesi di
Imola. Lassù sorge l' antica Pieve di Santa
Maria Assunta in Tiber iaci, ristrutturata dal
gruppo guidato da don Massimo Randi.
Originario di Barbiano d i Cotignola, parroco
prima a Chiesanuova di Voltana (frazione di
Lugo), quindi a Sasso Morelli (Imola), a 58
anni don Randi ha deciso di dedicarsi alla vita
eremitica a Monte Mauro, dove manca un
parroco da oltre mezzo secolo.
La ricostruzione della chiesa, avviata a metà
anni '90, è terminata nel 2004. In seguito, sono
iniziati i lavori per l' eremo sulle macerie della
vecchia canonica, e dopo dieci anni anche
quest' opera è giunta al termine: un' ampia
struttura su tre piani, capace di accogliere fino
a 12 persone. Don Randi da inizio luglio ha
ottenuto dal vescovo, Tommaso Ghirelli, l'
anno sabbatico, proprio in previsione della vita eremitica.
Don Massimo, perché dopo tanti anni ha deciso di lasciare la parrocchia e ritirarsi in un eremo?
"La mia è innanzitutto una scelta di vita, che nasce a Gamogna, nella Diocesi di Faenza­Modigliana,
quando da diacono, nel '79, visitai con un confratello il rudere rimasto dell' antico eremo e iniziai a
interessarmi alla ricostruzione.
Quando venni ordinato sacerdote, l' allora vescovo di Imola, monsignor Dardani, dopo appena sei mesi
mi affidò subito la parrocchia di Chiesanuova di Voltana, vera terra di missione.
Gli avevo chiesto di poter dividere la mia settimana, tre giorni lì e il resto a Gamogna. Ma poi arrivarono
l' impegno all' ospedale di Lugo, alla chiesa del Ghetto e a scuola. Fino al 1997 sono stato responsabile
della ricostruzione dell' eremo di Gamogna".
Ma adesso sta fondando un nuovo eremo a Monte Mauro...
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La Voce di Romagna
La Voce di Romagna Ravenna
"Fu un infermiere dell' ospedale di Lugo nel '95 a portarmi a vedere quella chiesa diroccata: c' erano
solo l' arco del presbiterio, uno po' di presbiterio marcio, il campanile che stava per crollare e i ruderi
della canonica. Mi fu detto dalla Diocesi di Imola: se vuoi interessarti del recupero di quel luogo, bussi a
una porta aperta, ma non chiederci soldi. Così, con l' aiuto di tantissimi volontari, abbiamo iniziato la
ricostruzione; avevo già in mente di voler fare un eremo, un luogo dove ospitare anche pellegrini, ma
soprattutto dove innanzitutto l' eremita potesse vivere la sua dimensione autentica di rapporto con Dio,
che spesso viene tralasciata per il solito efficientismo".
Tralasciata anche dalla Chiesa?
"La Chiesa ha sempre avuto due anime: la missione e la contemplazione. E tralasciare la
contemplazione è una grave perdita per la Chiesa stessa.
Noi oggi siamo molto proiettati alla evangelizzazione, ma si e vangelizza anche alzando le mani verso
Dio, mentre siamo fortemente sbilanciati sulla prima dimensione. A Monte Mauro tutto è partito non per
un progetto di creare chissà cosa, ma per una esigenza personale, per una chiamata. Il resto è venuto
dopo".
Come è maturata in lei, che ha sempre fatto il parroco, la vocazione eremitica?
"L' ho sempre presentita. La risposta definitiva l' ho avuta l' anno scorso dove finalmente trovai chi
valorizza la figura eremitica di San Romualdo e San Pier Damiani, ossia il beato Paolo Giustiniani che
nel 1520 fondò i monaci camaldolesi di Monte Corona. Io frequento i monaci di Monte Rua, che si trova
sopra Padova".
Quindi l' eremo è destinato a finire sotto questo ordine?
"Il mio intendimento è questo: rimanere prete diocesano, avviare un eremo diocesano che però venga
riconosciuto benevolmente da queste grandi istituzioni monastiche che custodiscono la dimensione
eremitica".
Un' obiezione che sicuramente le è stata fatta: ma con sempre meno preti da mandare nelle
parrocchie, è proprio necessario che un sacerdote si ritiri in un eremo? Non servirebbe meglio
la Chiesa facendo il parroco?
"Di solito chi fa questa obiezione ha già deciso di non capire.
In tutti i casi, chi capisce lo fa perché rispetta l' individualità della persona, chiamata a seguire una
vocazione. Il progetto non sono le voglie di una persona, ma le esigenze vocazionali, che vanno
rispettate. Di fronte alla vocazione personale, ci si deve fermare. La Chiesa viene servita con pari
dignità facendo l' eremita, il parroco o il missionario. Come reazione, sia dei miei confratelli,
tacitamente, ma anche da altri, forse anche nell' istituzione, qualcuno ha pensato: 'Don Massimo è
stanco, un po' esaurito'. Tanto che alla notizia che io mi sarei trasferito quassù, molti mi hanno
telefonato dicendomi: 'Ma stai bene?'. Significa che la vita monastica ed eremitica è vista nella Chiesa
come una specie di malattia e di stranezza, non come una normalità. Credo che anche qualcuno faccia
passare tutto questo come un mio momento di riposo".
Lei però, formalmente, è in anno sabbatico.
"L' ho chiesto con una certa insistenza negli ultimi due anni al mio vescovo, proprio per verificare al
meglio questa vocazione eremitica. Poi è subentrata la Provvidenza che ha pensato di farmi rompere
entrambi i menischi, così ho dovuto fare alcuni mesi di riposo forzato dalla parrocchia di Sasso Morelli.
Adesso comunque mi è stato concesso un anno sabbatico, e dopodiché sarà presa in considerazione
questa prospettiva di vita nuova, anche perché dal vescovo mi è stata chiesta la regola".
Cosa significa?
"Se ti vuoi sposare, hai la tua donna. Un eremita ha già la sua mistica sposa, ma gli manca la sua
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regola, è come accettare legalmente di sposarsi. E il fatto che il vescovo me l' abbia chiesta è un
segnale di riconoscimento. Io avevo già presentato un fac­simile di una giornata tipo, discendente da
quella dei monaci di Monte Rua e Minucciano, adattata alla mia situazione, perché il mio fisico non mi
avrebbe permesso di seguirla tout ­court".
E com' è questa regola?
"La giornata tipo prevede l' alzata tutti i giorni alle 4.15, quindi tutti gli uffici in chiesa fino alle 7 con la
santa messa, poi la colazione. Quindi il lavoro, adesso soprattutto nel sistemare il trasloco. Alle 11.30 la
lettura del Vangelo, l' ora sesta, l' Angelus alle 12, il pranzo e la sosta fino alle 14.30. Fino alle 17.30
letture, studio e meditazione, quindi vespri e rosario.
Mi preparo un po' di cena e alle 20.30 sono a letto".
Tutto questo come si concilia con l' accoglienza dei pellegrini?
"L' accoglienza, quando è richiesta, deve essere accordata in modo intelligente. Uno viene perché
chiede l' Eremo e io voglio dare l' Eremo. Non saranno accolti gruppi che hanno già il loro programma,
'questa casa non è un albergo', ma amici che intendono condividere la giornata"..
Nessun contatto con l' esterno? Telefoni? Internet?
"E' chiaro che devo scendere in paese ogni tanto per comprarmi i viveri, anche se non manca gente che
mi porta cose e chiede anche l' intenzione per la santa messa. Per il resto, qui non credo di attivare
alcuna connessione internet; per quanto riguarda il telefonino, quando sarà il momento, stabilirò un
orario per ricevere le telefonate, dalle 19.30 alle 20.30. Restano le tradizionali feste per l' Assunta e per
il lunedì dell' Angelo".
Giovanni Bucchi.
GIOVANNI BUCCHI
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La Voce di Romagna
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Dalle bindoville di Lima agli anziani
LUGO Suor Elena ha festeggiato i 50 anni di professione religiosa: da 17 è al servizio
della casa protetta Sassoli gestita dall' Asp.
Con una messa celebrata a Lugo nella chiesa
di San Francesco da Paola ­ Santa Maria, il 2
agosto scorso suor Elena dello Spirito Santo
ha festeggiato il 50/esimo anniversario di
professione religiosa. La suora, che fa parte
delle Figlie della Sapienza, svolge da quasi
vent' anni servizio nella casa protetta Sassoli
d i Lugo gestita dall' Asp dei Comuni della
Bassa Romagna. Dopo la messa, le consorelle
e i familiari le si sono stretti attorno per un
momento di festa. Alla cerimonia ha
partecipato anche il presidente dell' Asp,
Pierluigi Ravagli. "In questa lieta occasione di
festa hanno spiegato i responsabili e gli
operatori della casa protetta Sassoli ­
desideriamo esprimere con gratitudine un
affettuoso ringraziamento a suor Elena per la
sua preziosa presenza nella nostra comunità
in questi ultimi 17 anni".
Suor Elena, seconda di tre figli, è ad Arborea,
in provincia di Oristano, nel marzo del 1941. I
genitori, di origine veneta, erano emigrati in
Sardegna per la bonifica del Campidano
durante il Ventennio. Nel 1946 la famiglia si è
poi trasferita a Torino nel quartiere di Porta
Palazzo, non lontano dal santuario d e l l a
Madonna della Consolata. Attiva nell' Azione
Cattolica sin da giovane, Elena ha maturato la
vocazione religiosa durante un ritiro organizzato dalle Figlie della Sapienza. In particolare la lettura del
libro La vera devozione di San Luigi Maria di Montfort è stata per lei un' illuminazione. Nel 1962 è
entrata in comunità a Castiglione Torinese per prendere i voti perpetui il 2 agosto del 1964. L' anno
dopo è stata trasferita a Roma per il periodo di juniorato dove ha studiato teologia, disciplina
solitamente riservata agli uomini. Nel 1970 ha insegnato religione a Sanremo alle scuole medie; ma
dopo un anno è stata inviata in missione in Perù, dove avrebbe trascorso 14 anni, prima nelle bidonville
di Lima e poi sulle Ande. Nel 1984 è tornata a Roma, dove ha insegnato alla scuola per religiosi dei
Focolari di Grottaferrata. Nel 1985 è rientrata nella provincia italiana delle Figlie della Sapienza in
occasione del 300/esimo anno della nascita della fondatrice dell' ordine. Convinta di tornare in Perù al
più presto, è stata invece inviata in varie comunità del sud Italia e infine a Roma nella Comunità "Vieni e
vedi". Nel 1996 ha frequentato un corso di pastorale sanitaria per campi scuola. Infine dopo avere
visitato la casa protetta Sassoli di Lugo, nell' agosto 1997 ha chiesto di essere inviata in struttura come
volontaria provvisoria per occuparsi dell' assistenza spirituale ai ricoverati e ai loro familiari.
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La Voce di Romagna Ravenna
PD.
Feste dell' Unità nel territorio ravennate
Numerose le Feste dell' Unità organizzate dai
volontari del Partito Democratico in tutto il
ravennate, in attesa della grande festa
provinciale, che si svolgerà dal 29 agosto al 15
settembre, nell' area del Pala De André.
Nove giorni di festa a Conselice, nell' area
dello stadio comunale. Specialità
gastronomiche da non perdere, inoltre ogni
sera sul palco centrale uno spettacolo diverso.
Questa sera arriva l' Orchestra Patrizia
Ceccarelli. Gli altri eventi: domani sera l'
Orchestra Marco e Alice; sabato Gianni Drudi;
domenica l' Orchestra Luca Orsoni; lunedì lo
spettacolo con Giorgio e le Magiche Fruste e
alle 23.30 fuochi pirotecnici. Da martedì 19 a
giovedì 21 agosto ecco l' altra festa "dei
Giovani".
Ultimi giorni per la festa di Riolo Terme, al
parco Pertini di Corso Matteotti.
A Cotignola la festa è allestita al campo
sportivo Vassura. Bagnara di Romagna ha
allestito una tensostruttura in Largo della
Libertà. Appena iniziata invece la Festa dell'
Unità a Castiglione di Cervia che proseguirà
fino al 25 agosto.
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La Voce di Romagna Ravenna
Allontanato di casa il marito manesco
LUGO Moglie picchiata per dieci anni: il gip convalida l' arresto e decide di cacciare l'
uomo dall' appartamento.
Il telefonino glielo ha spaccato due volte con
altrettanti lanci d' impeto contro il pavimento.
Poi ci sono stati tantissimi insulti irripetibili.
Ma a segnarla negli ultimi dieci anni di
matrimonio sono state soprattutto le botte:
schiaffi, calci e pugni che a suo dire le sono
piovuti addosso anche quando era al quarto
mese di gravidanza; quando il bimbo era
piccolo; e perfino quando in casa c' erano
parenti e amici.
E se lei non aveva mai denunciato, era stato
solo perché pensava che prima o poi lui
sarebbe cambiato, che avrebbe smesso di
usare le mani. Invece no: l' ultima aggressione
appena domenica sera con successivo
intervento dei carabinieri di Lugo che hanno
arrestato l' uomo ­ un 36enne romeno ­ per
maltrattamenti in famiglia. Ieri il gip Antonella
Guidomei, dopo avere convalidato l' arresto,
ha deciso che il marito ­ difeso dall' avvocato
Nicola Casadio ­ deve essere allontanato da
casa, così come chiesto dal pm di turno
Isabella Cavallari. Una misura che gli impedirà
di ripetere il reato, evento a cui lo stesso
giudice attribuisce una probabilità molta
elevata.
Una relazione partita come tante quella tra i
due. Il matrimonio nel 2001, la casa l' anno
dopo a Lugo. Lei addetta alle pulizie e lui operaio. All' inizio la storia sembrava girare per il verso giusto.
Poi però ci si era messa di mezzo la gelosia dell' uomo. E le discussioni ­ come peraltro riferito a
verbale da diversi condomini ­ erano decollate. Eppure ­ secondo quanto riportato dalla signora lei di
casa proprio non si muoveva mai perché in Italia non ha parenti. Per il resto, nemmeno con i colleghi ci
usciva.
Ma lui quel tarlo della gelosia lo coltivava lo stesso sebbene poi facesse un po' come gli pareva con la
sua vita. Tanto che l' amante ­ sempre a detta della signora ­ se l' era fatta proprio lui: lei ne è sicura
perché a raccontarglielo era stato il fidanzato della rivale. Dalla scoperta del tradimento, il presunto
fedifrago non era più uscito la sera; ma così la collera verso la moglie si era impennata. Poi una notte d'
estate ecco squillare il telefono di casa: era un tizio che si era presentato come cliente di un ristorante
dove lei in quel momento lavorava. Abbastanza per fare esplodere la gelosia di lui: uguale a pugni sulla
schiena e schiaffi in faccia. Poi l' aveva spinta sul pavimento e l' aveva trascinata fino in camera da letto
finché non era intervenuta una zia. Altre botte ­ siamo nell' estate 2005 ­ questa volta davanti a un'
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amica che s' era pure beccata uno schiaffone quando era intervenuta per separare i due. Copione
identico nel 2007 quando in casa c' era il cognato della donna: e quella volta quando il marito aveva
stretto al collo la coniuge, l' altro era intervenuto e i due uomini si erano presi a schiaffi. Ma nemmeno in
quella circostanza lei aveva deciso di denunciare o anche solo di andare all' ospedale: rimaneva pur
sempre suo marito, e poi magari sarebbe potuto cambiare. Tuttavia neanche l' anno dopo con lei incinta
lui era cambiato: un giorno, dopo averla insultata, ecco centrarla con uno sganascione in faccia. Del
resto non s' era frenato nemmeno quando nel 2009 il bambino era molto piccolo. Lei quella volta aveva
chiamato la polizia del locale Commissariato, salvo poi rinunciare a fare formale denuncia.
Ed ecco la situazione immutata nell' aprile 2010 quando in casa c' era la zia.
Quella volta l' uomo aveva colpito la moglie anche con un pugno in testa: la signora, che si trovava nella
vasca da bagno, era svenuta; e a sollevarla dall' acqua ci aveva per fortuna pensato quella zia.
Prima dell' arresto, le ultime botte sono dell' aprile scorso quando la moglie lo aveva rimproverato
perché lui era tornato ubriaco. Si arriva qui all' ultimo episodio: un pugno sulla schiena e due schiaffoni
perché lei non aveva acconsentito a un rapporto sessuale. Lei il giorno dopo ha ritirato la querela: ma
poco importa, perché la gravità di quanto si pensa sia accaduto, farà andare avanti lo stesso il fascicolo
d' ufficio.
ACo.
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LUGO I VERDI SFERZANO IL COMUNE SUL VERDE: "AFFIDARSI A PROFESSIONISTI,
NON A TAGLIALEGNA"
"Tagli di alberi indiscriminati e potature sbagliate: da
anni manca un responsabile"
"Da anni manca a Lugo il responsabile del
servizio verde pubblico. I tagli scellerati degli
alberi in via Manzoni e viale Rossini, nonché lo
stillicidio di alberi tagliati per la città, da via
Brignani a via Pescantini, hanno un
responsabile: il funzionario del servizio verde
del Comune". E' l' accusa lanciata in una nota
dai Verdi di Lugo nella quale si precisa che da
anni "manca una figura che ricopra questo
ruolo" sebbene "prevista in organico, mentre i
giardinieri da quattro sono passati a uno". In
partico lare "è mancata la volontà politica da
parte dell' amministrazione precedente di fare
svolgere questo ruolo a una persona
competente". Secondo i Verdi, "si è preferito
delegare all' ufficio tecnico, privo di agronomi
o botanici, che a sua volta appalta gli interventi
a ditte esterne scelte discrezionalmente e
mancanti spesso dei requisiti e, soprattutto,
con notevole aggravio di spese". A tal
proposito "si vedano gli interventi sopra citati e
le potature inutili di questa primavera: i platani
di viale Masi, le quer ce del circondario Ovest
e Sud, i gelsi di viale De Brozzi". Ovvero
"potature sbagliate e fuori tempo che rischiano
di compromettere lo sviluppo armonico di
piante della collettività" con "palese danno
pubblico in contrasto con il regolamento del
verde, pubblico e privato, fatto adottare a suo tempo dai Verdi". Per fare potature "occorre affidarsi a
professionisti, non a taglialegna per pagare i quali si è pure riusciti a trovare risorse in periodo di
vacche magre, anzi magrissime, per i Comuni".
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Massa Lombarda Il sindaco a Sant' Anna per
ricordare l' eccidio
Il sindaco di Massa Lombarda Daniele Bassi
ha partecipato alla commemorazione del 70°
anniversario dell' eccidio di Sant' Anna di
Stazzema in provincia di Lucca. Il piccolo
paese toscano nei primi giorni dell' agosto
1944 era stato dichiarato dal comando tedesco
"zona bianca" ovvero località adatta ad
accogliere sfollati. Nonostante questo, all' alba
del 12 agosto, tre reparti di Ss con l' appoggio
di fascisti locali, massacrarono 560 civili, in
gran parte bambini, donne e anziani. Li
rastrellarono, li chiusero nelle stalle o nelle
case, li uccisero a colpi di mitra e bombe a
mano. La vittima più giovane aveva solo 20
giorni. "Oggi è più che mai un dovere morale e
civile ­ ha detto il sindaco Bassi ­ ricordare i
lutti e le stragi causate dai nazifascisti. In
particolare ai giovani va consegnata la
memoria di episodi che non dovrebbero più
ripetersi e invece, in tante parti del mondo,
costringono persone inermi a fuggire da
guerre e devastazioni".
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Ferragosto alla Villa Rustica di Russi: rievocatori in costume d' epoca illustreranno mestieri,
ricette e attività degli antichi romani BAGNACAVALLO L' evento, inserito nel Festival 2014 e
curato dalla compagnia "I burattini di Christian Waldo" ha visto la partecipazione di tantissime
famiglie.
Quando le celebrità sono Sganapino e Sandrone: i
burattini fanno il pieno
Piazzetta del Carmine di Bagnacavallo tutta
esaurita per lo spettacolo "Burattini in farsa" di
martedì sera curato dalla compagnia "I
burattini di Christian Waldo" e inserito nel
contesto del Bagnacavallo Festival 2014 che
proseguirà fino al 26 agosto. Uno spettacolo di
burattini tradizionali che ha saputo allietare
intere famiglie suscitando l' ilarità spontanea
dei tanti bambini presenti immedesimati nelle
simpatiche vicende di Sganapino, Sandro ne,
Fagiolino e Brighella.
Il Bagnacavallo Festival 2014 continuta con il
quinto appuntamento fissato per lunedì dalle
21) sempre in piazzetta del Carmine (in caso
di maltempo: porticato del teatro Goldoni di
piazza della Libertà). In cartellone "Fiabe,
fiabe filanti!", con Sergio Diotti della
compagnia Adm e le musiche dal vivo di Pepe
Medri. L' ingresso è a offerta libera, mentre la
direzione artistica è affidata a Michele
Antonellini.
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LUGO.
Bonifiche a vele spiegate
L' approvazione del consuntivo 2013 è stata
occasione per il Consorzio di Bonifica della
Romagna Occidentale di aggiornare i
programmi di intervento sul territorio e di
investimento. A chiusura del bilancio si è infatti
accertata una disponibilità aggiuntiva, rispetto
alle previsioni del budget 2014, di 375 mila
euro, che sarà destinata all' ammodernamento
degli impianti e all' esecuzione di nuovi
interventi di manutenzione dei canali. Si potrà
quindi rafforzare l' azione programmata dal
Consorzio in questi ultimi anni volta un
continuo miglioramento della funzionalità delle
opere che gestisce nel suo territorio di
competenza. In totale il fabbisogno totale della
gestione corrente del Consorzio è risultato nel
2013 di 13 milioni e 800 mila euro. La voce
principale di costo, dell' importo di 7 milioni e
100 mila euro, è rappresentata dai costi tecnici
per manutenzione ed esercizio delle opere per
scolo pioggia, difesa idraulica, irrigazione,
regimazione dei corsi d' acqua e
consolidamento delle pendici in collina e
montagna.
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14 agosto 2014 - Unione dei Comuni della Bassa Romagna