6° Istituto Comprensivo di Padova BRUNO CIARI Scuole Primarie Davila Morante Rodari Tommaseo PROGETTO ACCOGLIENZA A.S. 2015 – 2016 “La supremazia di una conoscenza frammentata nelle diverse discipline rende spesso incapaci di effettuare il legame tra le parti e la totalità, e deve far posto ad un conoscere capace di cogliere gli oggetti nei loro contesti, nei loro complessi, nei loro insiemi” Edgar Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro “L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo.” Albert Einstein IL PERCHÈ DELL’ACCOGLIENZA - storia di un progetto Dopo l'introduzione dei Nuovi Programmi,dei Nuovi Ordinamenti e le Nuove Indicazioni del 2012 si è fatta strada l'esigenza di garantire l'unitarietà dell'insegnamento, l'azione concordata fra gli insegnanti del modulo, la gradualità e la trasversalità dell'approccio alle discipline. All'interno della Commissione «Continuità sc. dell’Infanzia - sc. Primaria», dopo alcuni anni di lavoro attivo fra gli Insegnanti dei due ordini di scuola, si è giunti all’ipotesi di costruzione di un progetto allargato che favorisse, a tutti i livelli, il passaggio alla scuola primaria. Il contributo operativo e informativo fornito dagli insegnanti della scuola dell'infanzia, nell'oggettivo confronto fra realtà scolastiche diverse, è stato rilevante ai fini della costruzione del percorso. I vari O.O.C.C. inoltre hanno segnalato con frequenza varie forme di disagio e difficoltà vissute dagli alunni nel passaggio da un ordine di scuola all’altro, si è cercato quindi di tracciare un percorso iniziale mirante a prevenire possibili esiti negativi. Se è vero che alcune tendenze negative ci vengono dalla società, dallo stile di vita che da più parti viene sostenuto quale modello ideale (la competizione, l'emergenza dell'individuo a tutti i costi, ecc.) è pur vero che ciascuna agenzia educativa deve assumersi nello specifico le proprie responsabilità. Abbiamo pertanto formulato delle ipotesi di fondo, da verificare a medio e lungo termine: se l'offerta formativa si colloca, fin dall'inizio della classe prima, secondo un progetto unitario, limitando al massimo le distinzioni disciplinari e favorendo un clima disteso, piacevole, stimolante; se l'intervento è mirato soprattutto a potenziare quegli aspetti che possono maggiormente educare allo stare insieme, ad avere una maggiore conoscenza di sé, degli altri, dello spazio fisico, riusciremo a porre le basi di un positivo clima relazionale e di apprendimento? Favoriremo un approccio più motivante alle discipline stesse e quindi, un "sapere" più approfondito e duraturo? Si sono individuate pertanto delle risposte di intervento che modificassero la realtà scolastica, a partire dall'inizio del curricolo, cioè «dall'accoglienza» offerta agli alunni di classe prima. IL PROGETTO: PRESUPPOSTI PER UNA «BUONA ACCOGLIENZA» L’accoglienza come metodo nel processo educativo prevede: - fiducia, da parte dell’adulto, nel bambino; - attenzione dei docenti rivolta «in primis» al mondo interno del bambino fatto di fantasia, aspettative, progetti, ipotesi, concetti, contesti familiari; - convinzione che i bambini lasciano «segni» che gli adulti devono imparare a leggere. 1) UN METODO ACCOGLIENTE: ♦ valorizza il gioco inteso come modalità del bambino di rapportarsi alla realtà; ♦ costruisce un clima sociale positivo ; ♦ attua ad opera del docente la «mediazione didattico/educativa»; ♦ attiva ed elabora le informazioni grazie ad una attenzione costante all'ascolto. 2) UN ATTEGGIAMENTO ACCOGLIENTE: ♦ predispone gli ambienti, i tempi, i materiali, gli oggetti... in funzione dell'attività e dell'autonomia dei bambini; ♦ organizza i gruppi con l’obiettivo di giungere ad un’equilibrata formazione delle classi; ♦ dà importanza al benessere del bambino che apprende; ♦ presuppone la disponibilità all’ascolto come principio educativo. 3) LA FUNZIONE DELL'ADULTO DEVE ESSERE QUELLA DI: ♦ conferire senso alle esperienze; ♦ recuperare i “saperi impliciti” presenti nel quotidiano; ♦ sostenere la crescita e la capacità di comprensione dei bambini (senza sostituirli, prevaricarli, forzarli cognitivamente, anticiparli); ♦ far crescere i bambini dentro la regola della qualità della vita e dell'esperienza; ♦ provocare situazioni problematiche adeguate alla comprensione dei bambini; ♦ accogliere educandoli i ritmi dei bambini ; ♦ agire attivamente confermando, riprendendo, rilanciando, problematizzando; ♦ sviluppare il pensiero creativo. In tal senso abbiamo lavorato per la costruzione di un progetto caratterizzato da gradualità e continuità. L'operatività di tali premesse si traduce nelle seguenti scelte organizzative, metodologiche, didattiche: ! intervento degli insegnanti a livello interdisciplinare, con graduale avvio ad una maggiore specificità dei contenuti disciplinari a partire dal mese di novembre ; ! priorità e potenziamento delle «educazioni», per le quali sarà attivata una programmazione annuale, e di attività trasversali relative allo sviluppo e consolidamento di competenze di base ; ! attività in gruppi, con interscambio fra i componenti nella scuola Morante, il plesso coinvolto nella «formazione delle classi»; ! predisposizione concordata in sede di commissione di spazi, tempi, materiali e modalità di accoglienza relativi all’intero progetto. Detti incontri si terranno presso la scuola Morante del 6° Istituto; ! prolungata osservazione e conoscenza dei bambini, sia sotto l'aspetto comportamentale che cognitivo; ! sensibilizzazione e informazione dei genitori sul "Progetto Accoglienza" prima e dopo l'inizio dell'anno scolastico. Queste linee portanti del progetto sono assunte da tutti gli Insegnanti di classe prima, rese operative e verificabili dagli stessi in itinere, al fine di apportare modifiche e integrazioni. Gli strumenti di verifica consisteranno nelle osservazioni degli insegnanti ed in prove d'ingresso sia individuali che di classe. Una parte di queste sono prove standardizzate e ci permettono di capire quali sono le caratteristiche dei nostri gruppi di bambini rispetto alla media dei gruppi di bambini della stessa età del territorio regionale. Le informazioni ricavate dalla somministrazione di tali prove aiutano le insegnanti ad operare scelte didattiche più vicine ai bisogni dei bambini. Il confronto dei risultati delle diverse prove per ciascun bambino permette inoltre di tratteggiarne il profilo cognitivo, di cogliere quali sono le sue attitudini rispetto ai tre grandi ambiti disciplinari che sono quello logico-linguistico, quello logico-matematico e quello spaziale percettivo. Alla fine del primo e del secondo quadrimestre i bambini svolgono prove di accertamento uguali per ciascuna scuola del nostro Istituto. Sono momenti di verifica che contribuiscono a fare il punto sull’azione didattica intrapresa e a programmare in modo coerente gli interventi successivi. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA La programmazione educativa e didattica dell’anno scolastico 2015/2016 fa riferimento alle linee guida sopra esposte. Qui di seguito vengono approfonditi gli aspetti organizzativi, educativi e didattici. ASPETTI GENERALI DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA NEL PRIMO PERIODO " Intervento degli insegnanti organizzato attorno ai nuclei trasversali precedentemente presi in considerazione e mirato alla costruzione negli alunni dei prerequisiti indispensabili ad un approccio specifico ai contenuti disciplinari. Nei processi formativi verrà prestata particolare attenzione all'esercizio della memoria, della creatività e delle emozioni per il risvolto positivo che possono avere nei vissuti dei bambini; " attenzione rivolta all’osservazione dei bambini, per rilevare sia comportamentali che cognitivi anche in vista della formazione delle classi; " formazione delle classi nella scuola Morante prevista entro il primo mese di scuola; " orario delle attività articolato con una progressiva strutturazione; " incontro con i genitori prima dell’inizio delle lezioni per illustrare il progetto e informare del corredo scolastico individuale necessario agli alunni; " predisposizione di spazi, tempi, materiali e modalità di accoglienza per il primo giorno di scuola e successive settimane; PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA La programmazione educativa segue tre linee generali: • atteggiamento metodologico/educativo degli insegnanti verso gli alunni; gli aspetti • obiettivi educativi proposti agli alunni; • atteggiamento educativo proposto ai genitori. ATTEGGIAMENTO METODOLOGICO/EDUCATIVO DEGLI INSEGNANTI VERSO GLI ALUNNI - mostrare disponibilità all’ascolto e all’attenzione dei bisogni espressi ed inespressi; valorizzare le conoscenze e le esperienze dei bambini; mettere in atto strategie che favoriscano la conoscenza reciproca e un buon clima relazionale tra bambino e bambino e tra bambino e insegnanti; rispettare i tempi di apprendimento e concentrazione, diversificando opportunamente le attività didattiche OBIETTIVI EDUCATIVI PROPOSTI AGLI ALUNNI Obiettivi generali: • star bene a scuola assieme ai compagni e agli insegnanti; • valorizzare l’individualità riconoscendo positiva la diversità. I bambini verranno condotti a raggiungere tali obiettivi potenziando le capacità di: # riconoscere ed esprimere i propri bisogni rispettando quelli degli altri; # dialogare in modo corretto nel gruppo e collaborare attivamente con tutti i compagni, senza distinzione di razza e provenienza; # ascoltare ed applicarsi alle attività con tempi progressivamente crescenti; # prestare attenzione, osservare e riflettere; # conseguire una progressiva autonomia personale e sociale, in tutti i momenti dell’attività scolastica, nel rispetto consapevole delle regole comuni; # acquisire un graduale autocontrollo a livello motorio; # affrontare situazioni problematiche e conflittuali attraverso il confronto e il dialogo; # conseguire autonomia rispetto all’attività scolastica; # comprendere l’importanza dell’impegno personale nel lavoro anche quando richiede sforzo; # utilizzare ed avere cura del materiale proprio ed altrui; # scoprire le proprie potenzialità e quelle dei compagni; # riconoscere ed accettare modi di esprimersi anche diversi dal proprio; # vivere le diversità come opportunità # acquisire e mantenere una corretta postura durante le attività scolastiche e in mensa; # usare correttamente posate e stoviglie in mensa; # eseguire autonomamente operazioni di igiene personale. PATTO EDUCATIVO Il Patto Educativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola. Si stabilisce, in particolare, tra l’insegnante e l’allievo, ma coinvolge tutto il team docente, l’intero Consiglio di interclasse, gli Organi Collegiali, i genitori, i collaboratori scolastici, gli Enti esterni preposti o interessati al servizio scolastico. CON GLI ALUNNI I docenti elaborano il contratto formativo da condividere con i propri alunni, in coerenza con la programmazione educativa e didattica, in quanto ritengono fondamentale il loro coinvolgimento nel processo formativo. Gli alunni hanno il diritto di: $ vivere in una comunità che rispetti la loro personalità e tenga conto dei loro bisogni: $ vivere in un ambiente sicuro ed accogliente; $ sviluppare le abilità e acquisire le conoscenze utili alla propria autonomia; $ costruire relazioni sociali arricchenti con i coetanei ; $ venire apprezzati per il proprio impegno dagli adulti che interagiscono con loro; $ vedere rispettati la propria cultura, la propria religione, il proprio stile di vita. I docenti provvedono a: $ mostrare disponibilità all’ascolto ed all’attenzione dei bisogni espressi e/o inespressi dai bambini; $ creare un clima di reciproca fiducia, stima e collaborazione, mettendo in atto strategie che favoriscano la conoscenza reciproca, anche tra le famiglie degli alunni; $ rispettare gli affetti e le emozioni individuali. TRA INSEGNANTI I docenti scelgono collegialmente le linee di intervento generali, sia per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi e dei tempi, sia per gli interventi didattico-educativi, favoriscono momenti di aggregazione tra gli alunni all’interno della classe e del plesso e definiscono le linee comuni di intervento riguardanti: a) Conduzione della classe Si prevede un costante scambio di informazioni relative agli argomenti svolti e alle reazioni degli alunni alle varie proposte, la scelta delle modalità di intervento rispetto a comportamento e rendimento, la segnalazione di atteggiamenti e comportamenti particolari, l’organizzazione di tutti i tempi educativi non legati alle “discipline” (intervallo mensa - cambio aula …). b) Rapporti scuola-famiglia Gli insegnanti delle classi concordano le modalità di coinvolgimento delle famiglie, gli argomenti da trattare e gli atteggiamenti da tenere. In presenza di situazioni problematiche cercheranno altresì di individuare insieme al genitore strategie comuni di intervento, che verranno in seguito verificate e, qualora fosse necessario, opportunamente modificate. Evidenziano le potenzialità e gli aspetti positivi di ciascun alunno. c) Carico cognitivo È importante che il carico cognitivo sia distribuito in modo equilibrato nell’arco della settimana, nel rispetto del diritto del bambino a svolgere attività ludiche ed extrascolastiche. Nello svolgimento delle diverse attività disciplinari, gli insegnanti presteranno particolare attenzione alla distribuzione oraria delle stesse, sia nell’arco della giornata che dell’intera settimana. Durante le programmazioni di modulo gli insegnanti confronteranno i contenuti che intendono proporre agli alunni, ne valuteranno e stabiliranno insieme le quantità e l’intensità. In questo modo si eviterà il rischio di giornate di lavoro troppo “pesanti”. Anche i modi e i tempi di somministrazione delle verifiche verranno concordati all’interno di ogni modulo. d)Compiti per casa I compiti rispondono all’esigenza di riflessione personale, di acquisizione di un’abitudine allo studio e all’esercitazione individuale. I docenti ritengono che, attraverso i compiti, i genitori possano seguire il percorso di crescita e di maturazione che il figlio sta compiendo a scuola. Si richiede la collaborazione dei genitori non perché si sostituiscano all’insegnante, ma perché esercitino una funzione di incoraggiamento e controllo, in modo che l’alunno venga a scuola sereno e con i compiti eseguiti con regolarità e puntualità. I compiti per casa sono assegnati per: $ rinforzare e consolidare gli apprendimenti facendo riflettere ogni singolo alunno sulle attività svolte a scuola; $ permettere a ciascun alunno di misurarsi con le proprie capacità e valutare eventuali dubbi o incertezze, che potrà chiarire nelle lezioni successive a scuola; $ sviluppare competenze rispettando ritmi e tempi individuali; $ completare un’attività non conclusa in classe; Qualora i compiti non venissero ripetutamente eseguiti, i docenti interverranno presso i genitori per modificare la situazione. Se ciò non fosse sufficiente, sarà richiesto l’intervento del Dirigente Scolastico. CON LE FAMIGLIE Lo strumento principale di azione per costruire una relazione aperta e serena fra insegnanti e genitori è la riunione assembleare di classe. Le altre opportunità di incontro sono rappresentate dai colloqui individuali e dalle riunioni degli Organi Collegiali, dal Consiglio di Interclasse e dal Consiglio di Istituto per i Genitori eletti. È opportuno che eventuali problematiche didattiche, educative e comportamentali riguardanti le classi vengano prioritariamente discusse nell’assemblea di classe o comunque direttamente con gli Insegnanti di classe. Successivamente, se necessario, verrà concordato un eventuale incontro con il Dirigente Scolastico. La stessa modalità viene seguita per quanto concerne i singoli alunni. Le norme generali, relative alle modalità di comunicazione scuola-famiglia, sono state stabilite dal Consiglio di Istituto e indicate nel Regolamento dell’Istituto (vengono inviate ogni anno ai Genitori). Il Libretto Personale dell’alunno é utilizzato dalla scuola e dalla famiglia per le comunicazioni necessarie. Qualora la comunicazione avesse carattere riservato, non va utilizzato il Libretto ma una lettera in busta chiusa (da parte sia dei docenti che dei genitori). La scuola agirà nei rapporti con la famiglia al fine di: $ far conoscere l’offerta formativa; $ incoraggiare una condivisione dei compiti educativi, pur nel rispetto del reciproco ambito d’intervento; $ riscoprire e valorizzare ruoli e funzioni di tutti i componenti del gruppo familiare. I genitori sono regolarmente informati ed aggiornati in merito a tutte le esperienze scolastiche, sono promotori di alcune iniziative e collaborano secondo le modalità stabilite dagli organi collegiali preposti, in particolare nelle assemblee di classe. É compito del genitore: - rispettare il lavoro svolto dai docenti e le regole della scuola (in particolare l’orario di entrata/uscita); - evitare messaggi contraddittori; - apprezzare le esperienze scolastiche del figlio; - rassicurare il bambino/ragazzo; - controllare ogni giorno i quaderni e il libretto personale; - firmare con tempestività gli avvisi; - controllare che il proprio figlio abbia sempre tutto il materiale necessario, abbia svolto i compiti assegnati e avviarlo gradualmente all’autonomia; - consegnare puntualmente eventuali quote (assicurazione, gite,...); - evitare assenze sistematiche del figlio; - giustificare ogni assenza, anche di un solo giorno; il certificato medico di riammissione è richiesto dopo assenze superiori a 5 giorni. I genitori saranno coinvolti nella riflessione sull’importanza di una frequenza costante, per arrivare alla consapevolezza che le prolungate e/o frequenti assenze (non dovute a motivi di salute) causano difficoltà sia al percorso di apprendimento del proprio figlio che nello svolgimento regolare delle attività di classe. In caso di assenza i genitori dovranno attivarsi per far recuperare al proprio figlio le attività non svolte a scuola. DAL PRIMO GIORNO DI SCUOLA ALL’AVVIO DELLE DISCIPLINE: ORGANIZZAZIONE -STRUMENTI E RISORSE – CRITERI DI VALUTAZIONE MODALITA' DI LAVORO Gli insegnanti partecipanti al Progetto Accoglienza, dopo aver preso visione del lavoro svolto negli anni precedenti, hanno elaborato le linee programmatiche, i contenuti e le modalità di svolgimento delle attività riguardanti il primo periodo di scuola in modo unitario, trasversale, interdisciplinare, sia a livello d’istituto che di modulo. Ciò ha comportato anche il concordare modalità operative riguardanti la gestione della quotidianità. Per quanto riguarda gli elaborati degli alunni si decide che nel retro di ogni prodotto verrà scritto il nome del bambino (è possibile copiarlo da appositi cartellini ) e, a discrezione, una didascalia copiata dalla lavagna o scritta autonomamente ciò a seconda del livello di concettualizzazione della scrittura di ognuno. Nel primo quadrimestre il carattere usato per la scrittura è lo stampato maiuscolo. La prima forma di valutazione sarà realizzata con l’uso di uno stampino, o altro segno, che accerterà, a discrezione dell’insegnante, il controllo eseguito al termine del lavoro. Consisterà quindi essenzialmente in una “presa visione” accompagnata da forme verbali di incoraggiamento. Solo con il mese di ottobre si procederà con l’introduzione di modi diversi e più articolati di valutazione. I lavori non verranno consegnati sempre con immediatezza alle famiglie. Per un'iniziale conoscenza degli alunni saranno utilizzate le prove di ingresso riguardanti le seguenti aree cognitive : percettiva - spaziale - temporale - linguistica – logica - matematica. Una tabella specifica raccoglierà le varie valutazioni che saranno conservate dagli insegnanti. CALENDARIO COMPLESSIVO SOMMINISTRAZIONE A.T. RODARI Gruppo Gruppo B* A* Giovedì 17 Venerdì 18 8:45-9:30 LL1 Sabato 19 Lunedì 21 Martedì 22 9:45-10:30 LL1 MORANTE Gruppo Gruppo A B 8:459:459:30 10:30 LL1 LL1 11:0012:00 LM1 11:1512:00 LM1 9:3010:30 SP1 Prima B 8:30-9:30 SP1 8:459:30 RS1 Venerdì 2 10:0010:45 LL1 8:459:30 LL1 11:0011:30 SP1 11:4512:30 SP1 8:309:30 LM1 9:4510:30 LM1 8:309:30 RS1 9:4510:30 RS1 9:4510:30 RS1 9:45-10:30 RS1 8:309:30 LM1 9:4510:30 LM1 Mercoledì 30 Giovedi’ 1° ott Prima A Prima B 8:309:30 SP1 11:0012:00 LM1 11:0011:30 LL1 8:30-9:30 RS1 DAVILA 9:4510:30 LL1 9:3010:30 SP1 Giovedì 24 Martedì 29 Prima A 8:45-9:30 LM1 Mercoledì 23 Venerdì 25 TOMMASEO 9:3010:30 SP1 11:0011:30 RS1 8:309:30 SP1 11:4512:30 RS1 Vi prego di farmi sapere ogni eventuale proposta di modifica. *la classe prima è una sola ma piuttosto numerosa, per questa ragione è necessario organizzare il lavoro suddividendo i bambini in due gruppi PRESENTAZIONE DEI TEST DI ACCESSO ALLA SCUOLA PRIMARIA Che cosa sono? I Test di Accesso sono prove individuali a scelta multipla che rilevano alcune aree di potenzialità degli alunni in riferimento alla teoria delle “intelligenze multiple” di Howard Gardner Quali test somministrare e perché? Vengono somministrati 4 test che qui di seguito sono descritti. I risultati ottenuti consentono di avere un buon quadro di conoscenza delle potenzialità individuali di ciascun bambino e dell’intera classe per ciascuna macro-area disciplinare logico-linguistica, logicomatematica, spaziale percettiva. Da chi, come e quando vengono somministrati? Vengono somministrati dall’insegnante psicopedagogista entro le prime due settimane dall’inizio delle lezioni. Al fine di utilizzare al meglio i risultati, è auspicabile che anche l’insegnante di classe sia presente alla somministrazione e collabori secondo le seguenti modalità: • è necessario separare i banchi, in modo da evitare che gli alunni copino; • ogni bambino avrà sul banco SOLO la matita (no astuccio, né temperino, né gomma), ma con la punta funzionante; • il docente che rimane in classe dovrebbe preferibilmente essere quello della disciplina su cui verte il test; • non deve intervenire con spiegazioni aggiuntive ma essere molto attento a dare il segno ai bambini che perdono la riga, con un semplice segno del dito; • il docente potrebbe osservare alcuni particolari rilevanti ai fini della conoscenza degli alunni, che vanno scritti per essere poi oggetto di confronto. Calendario delle somministrazioni Le somministrazioni si svolgeranno da giovedì 17 settembre a venerdì 2 ottobre sempre in orario antimeridiano. Sono programmati 4 interventi della durata di un’ora circa per ciascun gruppo di alunni (si veda il calendario). I gruppi di bambini che partecipano alla somministrazione sono due per ciascun plesso. Ogni bambino è in grado di svolgere il lavoro, anche se a proprio modo, purchè riesca a rimanere seduto. E’ importante che tutti possano lavorare senza troppe distrazioni. Modalità di restituzione Se non ci sono modifiche a quanto programmato la restituzione dei risultati potrà iniziare da martedì 6 ottobre durante la riunione di PdM, dando priorità ai Plessi che devono formare le classi. In questa occasione verrà illustrato l’utilizzo dei risultati sia nella programmazione delle attività didattiche, sia per la formazione delle classi o dei gruppi di lavoro, sia per la conoscenza delle potenzialità dell’alunno. Che cosa viene comunicato ai genitori? In occasione dell’assemblea di classe le insegnanti potranno informare i genitori che ad inizio d‘anno vengono proposte ai bambini prove individuali e collettive con lo scopo di capire le caratteristiche del gruppo e proporre attività didattiche il più possibile adeguate. Queste attività vengono svolte da Marina Morello che è l’insegnante che si occupa dell’accoglienza di tutti i bambini del l’Istituto. RELAZIONI SPAZIALI (RS1): questo test traduce in stimoli visivi chiari e familiari ai bambini i concetti astratti di cui sono oggetto le relazioni spaziali. Cogliere le relazioni tra gli oggetti e, una volta superata la fase evolutiva, cogliere le relazioni tra i concetti e gli avvenimenti, è una facoltà indispensabile per il successo scolastico. Per questa ragione il test ha una buona capacità predittiva. Ogni item di questo test presenta un concetto topologico, di seriazione o di ordine che è presente negli obiettivi didattici previsti per il primo quadrimestre. LOGICO LINGUISTICO (LL1): è un test a scelta multipla che richiede la conoscenza di alcuni connettivi logici. In questa fase evolutiva è possibile considerare la logica come abilità trasversale ai tre ambiti disciplinari, linguistico, matematico e antropologico. Dall’applicazione di questo test si ricavano buone informazioni riguardo la maturità logica globale del bambino. Dal momento che la padronanza linguistica è un prerequisito per la formazione di tutte le altre competenze scolastiche, il risultato ottenuto in questo test dovrebbe essere riconsiderato, in momenti successivi, lungo tutto il primo quadrimestre. LOGICO MATEMATICO (LM1): è un test a scelta multipla a tre alternative centrato sulle potenzialità di problem solving. La formulazione dei problemi richiede al bambino di pianificare le azioni utili a raggiungere l’obiettivo senza entrare nel merito della conoscenza di alcuna tecnica algoritmica. Non ha importanza, dunque, che il bambino sappia che cosa sono le operazioni e tantomeno che sappia risolverle perché il test misura la capacità del bambino di servirsi della propria esperienza per trovare strategie di soluzione. Gli stimoli proposti sono adeguati all’età e le situazioni rappresentate rispettano il realismo infantile. SPAZIALE PERCETTIVO (SP1): è il test che chiede al bambino di coordinare abilità visive, di rappresentazione spaziale e di discriminazione percettiva. Il quadro teorico di riferimento è quello della Gestalt ed in particolare delle regole che governano il completamento intuitivo di figure. Le abilità richieste sono, a loro volta, parti di percorsi logici presenti in vari ambiti disciplinari. I risultati ottenuti dai bambini a questo test riguardano potenzialità stabili e raramente influenzate dalla cultura di provenienza. Questo test è un buon predittore di capacità logico-intuitive e di rappresentazione interna dello stimolo (qui c’è la figura ma potrebbe trattarsi di un percorso, di un problema, di una sequenza). La conoscenza degli alunni sarà ampliata attraverso l’osservazione in momenti di attività concrete e l'utilizzo di prove individuali che consentano di integrare la conoscenza rispetto alle modalità di affrontare il lavoro. Per quanto riguarda l'aspetto motorio e comportamentale verrà praticata l'osservazione principalmente durante le attività strutturate e libere, in classe e fuori classe, in grande e in piccolo gruppo. FORMAZIONE DELLE CLASSI. Le osservazioni che emergeranno dall'analisi iniziale, basate su una sistematica rilevazione dell'aspetto intellettivo e comportamentale degli alunni nel primo mese di scuola, costituiranno elementi di base per operare una suddivisione bilanciata di problematiche e risorse degli alunni e quindi per la formazione delle classi. Criteri adottati nell’Istituto: • • • • • • • modalità comportamentali e relazionali, con particolare attenzione alle situazioni positive ed a quelle conflittuali; competenze cognitive; distribuzione maschi e femmine; in linea di massima separazione delle coppie di gemelli osservazioni/indicazioni degli insegnanti delle scuole dell’infanzia e aggregazioni e conoscenze relazionali sviluppate dai bambini nel periodo di frequenza della scuola dell’infanzia; richieste dei genitori ( compatibili con i precedenti criteri); modifiche di inserimento nelle classi potranno comunque avvenire successivamente alla suddivisione delle sezioni previa valutazione da parte del team docente che si confronterà con il servizio psicopedagogico, il Dirigente Scolastico e la famiglia dell’alunno. IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA Sarà, ovviamente, un giorno speciale in cui i bambini verranno a scuola accompagnati dai genitori. L’ingresso avverrà 30 minuti dopo quello degli altri alunni. Attraverso dei giochi si avvierà una prima forma di conoscenza dei nuovi compagni e si darà spazio alle emozioni che i genitori provano verso questa importante tappa di crescita dei loro figli. Il filo conduttore saranno i pulcini che vanno a scuola. 6° ISTITUTO COMPRENSIVO - PADOVA Scuola ………. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA MODULO 1^ Modello condiviso INSEGNANTI ……….. a.s. 2015 \ 2016 In classe intervengono inoltre: ……… AVVIO ANNO SCOLASTICO Già dal primo giorno di scuola si lavorerà cercando di stabilire un clima di accoglienza e serenità tra compagni e insegnanti, attraverso molti momenti dedicati all’ascolto e all’attenzione dei bisogni dei bambini. Nel primo giorno di scuola sarà organizzata una festa speciale dedicata all'accoglienza dei nuovi alunni e delle loro famiglie. Abbiamo programmato attività ludiche, di movimento, di rilassamento, molte letture da parte degli insegnanti e momenti nei quali i bambini potranno esprimere con vari linguaggi il proprio vissuto. In tutto il primo periodo di scuola ( da settembre a novembre ) si svolgeranno attività interdisciplinari, partendo dai vissuti dei bambini, ed organizzati attorno ai nuclei portanti estrapolati dal protocollo di intesa per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti di disturbo specifico dell’apprendimento. Il primo racconto dal quale partiremo per la costruzione della prima unità d'apprendimento sarà : A scuola, pulcini! di Valeri Gorbachev, Edizioni Nord-Sud Fin dai primi giorni verranno somministrate gradualmente le prove d’ingresso sia individuali che di classe. SITUAZIONE DELLE CLASSI ……….. ASPETTI EDUCATIVI DELL’AZIONE DIDATTICA Obiettivi educativi Obiettivi generali: • star bene a scuola insieme ai compagni e agli insegnanti • valorizzare l’individualità riconoscendo positiva la diversità I bambini verranno condotti a raggiungere tali obiettivi potenziando le capacità di : - riconoscere ed esprimere i propri bisogni rispettando quelli degli altri; dialogare in modo corretto nel gruppo e collaborare attivamente; ascoltare ed applicarsi alle attività con tempi progressivamente crescenti; prestare attenzione, osservare e riflettere; conseguire una progressiva autonomia personale e sociale nel rispetto consapevole delle regole comuni; acquisire un graduale autocontrollo a livello motorio; affrontare situazioni problematiche e conflittuali attraverso il dialogo e il confronto; conseguire autonomia rispetto all’attività scolastica; comprendere l’importanza dell’impegno personale nel lavoro anche quando richiede sforzo; utilizzare ed avere cura del materiale proprio ed altri; scoprire le proprie potenzialità e quelle dei compagni; riconoscere ed accettare modi di esprimersi anche diversi dal proprio; vivere le diversità come opportunità arricchenti; acquisire e mantenere una corretta postura durante le attività scolastiche; eseguire autonomamente operazioni di igiene personale. Individuazione strumenti di verifica Partendo da quelle che sono le esigenze formative e i bisogni educativi di ciascun alunno, il processo di valutazione delle competenze terrà conto di tre importanti dimensioni: • Dimensione soggettiva ovvero il significato personale che ciascun alunno attribuisce alla propria esperienza d’apprendimento: la percezione dell’adeguatezza nell’affrontarlo e gli schemi di pensiero attivati a fronte di un successo/ insuccesso. • Dimensione intersoggettiva riferita alle modalità e agli strumenti di osservazione e valutazione delle prestazioni dell’alunno ovvero protocolli di osservazione strutturati e non, analisi dei comportamenti sul campo. • Dimensione oggettiva riferita a compiti operativi ovvero prove di verifica più o meno strutturate, realizzazione di prodotti che consentono di documentare “che cosa” il soggetto ha appreso e “come”, con quale grado di padronanza ha sviluppato le sue competenze,. AZIONI CONCORDATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI Educazione alla convivenza democratica intesa come rispetto dell’altro 1 – conversazioni e discussioni collettive per far sì che ogni alunno possa e sappia esprimere idee e opinioni, anche divergenti o in contrasto rispetto a quelle degli altri. Uso dell’assemblea di classe come mezzo per concordare e stabilire le regole della vita comune 2 – una volta concordate con i colleghi del modulo e del plesso le linee educative e le strategie di intervento, gli insegnanti assumono e mantengono atteggiamenti coerenti con quanto è stato stabilito insieme. Momenti di aggregazione Durante l’intervallo la sorveglianza viene effettuata da tutti gli insegnanti in servizio. È stabilito che quando la ricreazione è svolta all’aperto è fatto divieto agli alunni di entrare nel plesso senza l’autorizzazione degli insegnanti. I docenti, per favorire la socializzazione, cercano di proporre e stimolare giochi di gruppo, controllando che non ci siano alunni che vengono esclusi. Adeguato spazio verrà assegnato anche alla capacità, da parte degli alunni, di organizzare dei giochi in autonomia. Rispetto delle potenzialità e stima di sé 1 – Gli insegnanti prevedono l’attuazione di interventi tesi al potenziamento e al consolidamento delle capacità dei bambini in modo da farli operare secondo un ritmo di lavoro adeguato. Si ritiene questo un modo concreto per permettere di aumentare la sicurezza personale, l’autonomia e la stima di sé. 2 - Nel limite del possibile, si proporranno anche attività diversificate; se l’argomento sarà lo stesso per tutti, la consegna per qualcuno potrà essere più semplice. L’alunno a scuola “conosce- scopre- riesce a fare-inventa” 1 - L’alunno vive come un tutt’uno il momento dell’apprendimento e quello della creatività. Le proposte didattiche presenteranno, particolarmente in classe prima, un aspetto ludico-creativo. Gli insegnanti affronteranno gli argomenti in modo che i concetti siano acquisiti e conquistati: l’alunno se ne appropria attraverso la scoperta e la sperimentazione. METODOLOGIA COMUNE PRESCELTA DAL GRUPPO DOCENTE - - Mostrare disponibilità all’ascolto e all’attenzione dei bisogni espressi ed inespressi; valorizzare le conoscenze e le esperienze dei bambini; mettere in atto strategie che favoriscano la conoscenza reciproca ed un buon clima relazionale tra bambino e bambino e tra bambino ed insegnanti; rispettare i tempi di apprendimento e concentrazione, diversificando opportunamente le attività didattiche; organizzare le attività in modo flessibile: per piccoli gruppi, livello individuale o coinvolgendo tutta la classe, utilizzando la forma laboratoriale e la lezione frontale; promuovere attività ludiche, di movimento, di esplorazione tattile, di rilassamento, di lettura da parte degli insegnanti, momenti nei quali tutti i bambini possano esprimersi e raccontare con vari linguaggi il proprio vissuto; svolgere attività in comune con bambini, genitori ed insegnanti: in particolare nel primo periodo nelle classi prime, durante il periodo natalizio, per effettuare visite e viaggi d’istruzione, per organizzare la festa di fine anno o per realizzare progetti educativi inerenti le diverse aree disciplinari; favorire l’unitarietà dell’insegnamento-apprendimento attraverso lo sviluppo di tematiche comuni alle varie aree. RICHIESTE DELLA SCUOLA ALLA FAMIGLIA Per garantire maggior trasparenza nel rapporto scuola-famiglia, evitando così equivoci in itinere, gli insegnanti intendono esplicitare quel che si aspettano, sul piano educativo, da parte dei genitori degli alunni: - fiducia nella professionalità educativa e nelle competenze didattiche del team docente; - rispetto dell’orario di entrata e di uscita dall’edificio scolastico, salvo casi eccezionali giustificati nel libretto personale e con la presenza di un genitore o di chi ne fa le veci; - controllo quotidiano del libretto personale sia per venire a conoscenza di eventuali avvisi da parte degli insegnanti, che per comunicare con gli stessi (richiesta di colloqui aggiuntivi con il team docente, giustificazioni per assenze ecc.); controllo quotidiano dei quaderni e dei compiti che saranno assegni con un avvio graduale; segnalazione scritta della mancata esecuzione dei compiti assegnati; controllo sistematico del materiale scolastico (colla, forbici, quaderni, libri ecc.) rendendone comunque l’alunno responsabile principale; partecipazione alle assemblee di classe e ai colloqui individuali; i colloqui con i genitori, sia quelli previsti dal calendario scolastico sia quelli richiesti dalle famiglie, verranno sempre gestiti collegialmente dal team. RELAZIONI INSEGNANTI\GENITORI Al fine di stabilire una proficua collaborazione con i genitori il modulo: ♦ si confronterà sempre con i genitori su modalità e contenuti nell’ambito delle assemblee di classe; ♦ si rende disponibile a colloqui individuali al di fuori di quelli stabiliti nel calendario scolastico, sempre gestiti in team; ♦ la programmazione delle attività e la loro attuazione sarà esplicitata chiaramente nel corso delle assemblee di classe ed eventualmente è consultabile da parte delle famiglie; ♦ le problematiche che coinvolgono l’intera classe dovranno essere affrontate in assemblea. DISTRIBUZIONE DEL CARICO COGNITIVO NELL’ARCO DELLA SETTIMANA Dopo aver concordato l’orario di svolgimento delle attività si definiscono i seguenti criteri: % Garantire il più possibile ad ogni classe lo svolgimento di tutte le attività per ogni ambito disciplinare nella prima fascia oraria. % Presenza dell’insegnante di religione nei giorni di ….. % Organizzazione dell’orario in modo che nella stessa giornata entrino in ogni classe non più di tre insegnanti che possono comunque corrispondere anche a 4 discipline. % Presenza dell’insegnante di inglese ……. . % Favorire un’equa suddivisione del carico cognitivo nell’arco della settimana. % Favorire un’equa distribuzione delle ore di compresenza in tutti i giorni della settimana ed in tutte le classi del plesso. % Possibilità di svolgere le attività di educazione motoria ……. . % Permettere la copertura di eventuali assenze dei docenti nell’arco di tutta la settimana. % Permettere il recupero orario dei docenti nell’arco della settimana. COMPITI PER CASA Il team ritiene opportuno assegnare i compiti per casa, sia perché essi rispondono all’esigenza di riflessione personale e di esercitazione individuale, sia perché pensa che , attraverso i compiti , i genitori seguano il percorso di crescita e di maturazione che il figlio sta compiendo a scuola. Nella maggior parte dei casi i compiti per casa saranno di completamento alle attività non terminate in classe o esercizio di rinforzo alle attività svolte. Naturalmente sarà salvaguardato il principio secondo il quale i compiti dovranno essere compatibili con il carico cognitivo della giornata. Di fronte a situazioni di non svolgimento dei compiti o mancanza del materiale richiesto, gli insegnanti provvederanno a richiederne la motivazione agli alunni stessi ( se non giustificata nel libretto personale ) e la loro esecuzione, sempre a casa , in tempi brevi. In caso di ripetuta verifica di tale negligenza, si segnalerà ai genitori tramite libretto personale, seguito da colloquio individuale con il team docente. In caso di assenza prolungata le insegnanti chiedono la collaborazione dei genitori che hanno il compito di informarsi sulle attività svolte in classe e su quelle da eseguire a casa attraverso i compagni o gli stessi insegnanti che provvederanno a far pervenire loro eventuali schede di lavoro. STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione è considerata dal team quell’operazione, quasi quotidiana, di correzione di esercizi e compiti, intesa nella sua funzione didattico-formativa che confermi l’alunno sul percorso che sta compiendo, oppure che lo stimoli al miglioramento e alla percezione positiva di sé. Nella prima fase dell’accoglienza in particolare la correzione sarà effettuata a volte individualmente con lo scopo di valutare il raggiungimento dell’obiettivo prefissato, altre volte sarà invece collettiva come momento di ulteriore esercitazione e chiarimento. In particolare nella classe prima, per il primo periodo di scuola non verranno segnate nei quaderni le correzioni per promuovere nel bambino l’entusiasmo del “ fare “; l’avvenuta presa visione da parte dell’insegnante degli elaborati degli alunni verrà evidenziata con un simbolo concordato, evitando valutazioni. Si ritiene che le verifiche e le valutazioni siano sostanzialmente formative e non selettive, perciò si considerano le verifiche come percorso all’interno del curricolo e non come atto finale. Le verifiche saranno a volte scritte a volte orali, al termine di singole unità di lavoro o alla realizzazione di progetti, con modalità e strumenti diversi a seconda delle necessità. Inoltre, non sempre il bambino saprà che sta facendo una verifica.. I genitori saranno informati sull’esito delle verifiche. Per le verifiche quadrimestrali si utilizzeranno i voti da 5 a 10; gli esercizi sul quaderno saranno valutati in modo differente a seconda se si voglia dare un rinforzo positivo o si richieda un maggiore impegno. Si somministreranno le prove di Istituto iniziali e finali ed altre prove il più possibile oggettive ricavate da quaderni operativi o guide e riviste tematiche o autonomamente elaborate dai docenti sulla base degli argomenti trattati e del livello della classe. A maggio è prevista la somministrazione delle Prove INVALSI di italiano e matematica. ASPETTI ORGANIZZATIVI GENERALI ALUNNI Gli alunni potranno accedere all’edificio scolastico dalle ….. alle ….. e verranno accolti dagli insegnanti …… . I genitori non potranno accedere ai locali della scuola se non per brevissime e poche comunicazioni con i docenti; in caso di urgenze si fisseranno appuntamenti il martedì pomeriggio. Gli alunni usciranno dall’edificio scolastico in fila per 2 e accompagnati al cancello dagli insegnanti: i bambini di saranno consegnati ai genitori o a persone da loro stessi presentati . In caso di pioggia i genitori potranno ritirare i loro figli direttamente dentro l’edificio scolastico, al fine di evitare affollamenti che potrebbero essere pericolosi al cancello. INSEGNANTI . • Ogni insegnante ha a disposizione uno spazio ben definito per la raccolta di materiali personali. Per quanto riguarda il materiale di facile consumo, siglato per ogni classe, deve essere accuratamente conservato e mantenuto nella classe di appartenenza per favorire un’organizzazione del lavoro più snella. • L’insegnante che riceve avvisi da consegnare e/o comunicare agli alunni ha l’impegno di trasmetterli con immediatezza. L’insegnante della prima fascia oraria del giorno successivo alla consegna ha l’impegno di controllare l’avvenuta presa visione da parte dei genitori con un’apposita sigla e di segnalare la mancanza della firma dei genitori. • Tutti gli avvisi e circolari che riguardano la classe (e anche i singoli alunni) devono essere conservati in un’apposita cartella sopra la cattedra. • La compilazione dei registri e dei documenti avviene collegialmente in fase di programmazione di modulo e gli stessi vengono conservati nel cassetto della cattedra della classe di appartenenza anche al fine di agevolarne la consultazione da parte di eventuali supplenti. SPAZIO AULA E SPAZI COMUNI Per favorire il più possibile l’ascolto, ma anche la socializzazione, gli insegnanti hanno scelto una disposizione dei banchi …… . Nella disposizione dei banchi le insegnanti presteranno attenzione nel collocare gli alunni con esigenze particolari (lentezza esecutiva, problemi di vista ) in posizioni agevoli. Riteniamo comunque importante operare in uno spazio personalizzato e dinamico, piacevole, accogliente e funzionale Gli alunni potranno utilizzare, oltre lo spazio della propria aula …… . L’uso degli spazi comuni rispetterà gli orari e le modalità concordati a livello di plesso in sede di interclasse all’inizio dell’anno scolastico. . Gli spazi dove verrà trascorso l’intervallo sono i seguenti: …… . Negli spazi interni ( aule, atrio) sono consentiti giochi da tavolo o simili, giochi organizzati, nonché giochi liberi. Lo spazio esterno verrà utilizzato quando le condizioni atmosferiche lo permetteranno. Saranno consentiti giochi di squadra, giochi organizzati e giochi liberi. Si vieterà agli alunni di restare all’interno dell’edificio senza sorveglianza; nel caso si rendesse necessario trattenere all’interno qualche alunno ( ad es. per motivi di salute) se ne garantirà il controllo ( ad es. l’insegnante in compresenza). A livello di plesso sono state fissate alcune regole per lo svolgimento dell’intervallo. Atteggiamenti o comportamenti non in sintonia con le regole del gruppo verranno affrontati con le seguenti modalità: 1 invitare l’alunno a riflettere sul proprio comportamento; 2 inviare comunicazione scritta alla famiglia 3 invitare i genitori ad un colloquio informativo 4 richiedere l’intervento della psicopedagogista in caso di necessità PROGETTI DI MODULO: PROGETTO ACCOGLIENZA La classe 1^ aderisce al Progetto Accoglienza elaborato da tutti i docenti delle classi prime del 6° Istituto Comprensivo di Padova. USCITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE ……………………………………………. PIANO DI UTILIZZO DELLE COMPRESENZE Padova …….. Gli insegnanti del modulo PROGETTO ACCOGLIENZA 2015/16 CALENDARIO ANNUALE DEGLI INCONTRI Si concorda di integrare, nel corso dell'anno, il Progetto Accoglienza con l'attività di programmazione. Ogni incontro avrà la durata complessiva di tre ore ( 15,30 - 18,30 per il plesso Rodari , 16,30 – 19,30 per i plessi Tommaseo, Morante e Davila ) e si terrà presso i locali della scuola Morante. DATE ED ATTIVITA' 6 ottobre elaborazione 2° unità didattica 27 ottobre elaborazione programmazione annuale e trimestre novembre/dicembre/ gennaio delle discipline programmazione annuale delle scienze 24 novembre elaborazione programmazione annuale delle educazioni, dell’informatica, della convivenza civile, dell’inglese, della RC e delle attività formative 19 gennaio programmazione per il bimestre febbraio/marzo delle discipline 15 marzo completamento della programmazione per le discipline maggio/giugno verifica del progetto PRIMA UNITA’ DIDATTICA 16 settembre – 6 ottobre 2015 Testo di riferimento:A scuola, pulcini! di Valeri Gorbachev, Edizioni Nord-Sud Attività da realizzarsi nelle classi a partire dal racconto ed organizzate sulla base del protocollo di intesa per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA dell’Ufficio Regionale del Veneto. ATTIVITA’ PSICOMOTORIE SCHEMA CORPOREO ( orientamento spazio-temporale, dominanza, lateralità ) Attività in atrio o in palestra con gli alunni disposti in riga che mimano il passaggio del ruscello con uno, due o più salti. Una volta definito un punto di riferimento, chiedere ai bambini di sistemarsi: davanti, dietro, a destra, a sinistra, sopra, sotto, vicino, lontano. Disporre sul banco delle sagome di carta dei personaggi del racconto alle quali sarà stata aggiunta una piccola impugnatura. Chiedere ai bambini di prenderle, una alla volta, in mano e di alzarle in alto. Si può poi proporre di posizionarle in basso, alla propria sinistra, alla propria destra, sopra al banco, sotto al banco, vicino e lontano. MOTRICITA’ FINE Disegnare su di un foglio di carta da riciclo non troppo rigida, come può essere ad esempio quella di giornale, una sagoma di discrete proporzioni che rappresenti un elemento presente nel racconto, come ad esempio i sassi. Ritagliarlo, in maniera il più precisa possibile servendosi della “forbice umana”, ossia servendosi delle dita e coordinando il movimento di pollice ed indice. Nello stesso modo potrà essere realizzata l’erba del prato. COORDINAZIONE OCULO-MANUALI Presentare le figure di alcuni personaggi della storia ( il pulcino, il castoro, il leprotto, il ranocchio ) complete ed accostarle ad una in cui manchino dei tratti grafici. Chiedere al bambino di completarla. Per attività di coordinazione oculo-manuale risulterà utile anche la LIM, come pure l’uso di colori a dito, o della scrittura di parole “in aria”. PRASSIE Copiatura di immagini presenti nella narrazione. Per questa attività ci si può servire di strumenti grafici differenziati, quali matite, matite colorate, pennarelli a punta varia, colori a cera, gessetti colorati, pennelli,colori a dito, lasciando ai bambini la scelta dello strumento grafico da utilizzare. ABILITA’ PERCETTIVO-VISIVE E UDITIVE Prendendo come spunto alcune situazioni della storia che contengono suggestioni sonore ( i compagni che rispondono spesso ssssst!, l’acqua che scorre nel ruscello ) far sentire ai bambini, che chiudono gli occhi, dei suoni e chiedere di riconoscerne la provenienza ( sinistra, destra, alto, basso ) e la tipologia. Risulteranno utili a tal fine gli oggetti presenti in aula, quali: matite, temperini, astucci, zaini, sedie …. QUALITA’ DEL GESTO GRAFICO ( impugnatura, direzione del gesto grafico, occupazione dello spazio, pressione, postura mano/polso/spalla ) e QUALITA’ DELLA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA Illustrazione da parte dei bambini di momenti o di situazioni presenti nella storia. AREA LINGUISTICA COMPRENSIONE LINGUISTICA L’insegnante prepara un contenitore che contenga personaggi e oggetti presenti nel racconto. Chiede poi ad un bambino di prendere uno di questi elementi e di portarlo in un determinato luogo, o di consegnarlo ad un compagno. Gli oggetti possono anche venir appesi a dei fili o su di uno stendibiancheria grazie a delle mollette da bucato. Si chiede ad un alunno di uscire dall’aula ed in sua assenza viene tolto uno degli oggetti. Quando il bambino rientra lo si invita ad una “caccia al tesoro”. Può venir appeso anche un oggetto estraneo. In questo caso si chiede al bambino di individuarlo. COMPETENZE NARRATIVE I bambini raccontano con le loro parole parti del racconto che hanno sentito leggere dall’insegnante. L’insegnante, che sta leggendo, s’interrompe in un passaggio significativo della narrazione e chiede ai bambini come il racconto potrebbe proseguire. PRODUZIONE LINGUISTICA L’insegnante invita i bambini a raccontare momenti della loro esperienza personale in cui si sono sentiti come i pulcini. Chiede di ripetere espressioni, modi gentili con cui possiamo rivolgerci agli altri ed altri che invece risultino sgarbati. Chiede di riferire di risposte ricevute classificabili come cortesi o inopportune. Questo risulterà un momento importante per verificare la qualità e la complessità della produzione linguistica dei propri alunni. COMPETENZE FONOLOGICHE E METAFONOLOGICHE Chiedere ai bambini di provare a scrivere una parola come “coniglietto” o “ranocchio” per verificare il livello di concettualizzazione della scrittura posseduto da ciascun alunno.. Riproduzione orale del proprio nome e di quello dei compagni. Riproduzione orale di alcune parole presenti nella storia. Si presterà particolar attenzione al mordente, specie in presenza di alunni stranieri. PRESCRITTURA Copiatura da parte dei bambini del proprio nome o di quello di alcuni personaggi del racconto, della data. AREA DELL’INTELLIGENZA NUMERICA PROCESSI LESSICALI Attività mirate alla distinzione tra parole e numeri, sia a voce che nello scritto. Nella scrittura della data focalizzare i segni che traducono i numeri. Lettura di qualche segno numerico. Particolare attenzione verrà prestata ai numeri presenti nel racconto “ A scuola, pulcini!” . PROCESSI SEMANTICI e PROCESSI PRESINTATTICI Costruiamo gruppi di elementi presenti nel racconto o nell’esperienza dei bambini, come ad esempio lo zaino. Costruzione di sequenze: dal più alto al più basso, dal più grande al più piccolo ….. Percorsi agiti con il corpo in una prima fase e poi tradotti in segni grafici CONTEGGIO Numerazione ad alta voce di gruppi di elementi. Scrittura di alcuni simboli numerici. AREA ATTENTIVO MNESTICA CAPACITA’ DI ATTENZIONE E AUTOREGOLAZIONE ( memoria a breve termine visiva, memoria a breve termine uditiva ) Ogni bambino si presenta associando al proprio nome un gesto, gli altri lo ripetono. Nei giorni seguenti i bambini provano a ricordare ogni gesto associato al nome. L’insegnate dice il nome di un bambino della classe e i compagni lo indicano. L’insegnante dice il nome di un oggetto o di un personaggio. Se è presente nella storia dei pulcini i bambini si alzano, altrimenti restano seduti. AREA DELL’AUTONOMIA ( autonomia personale, autonomia di lavoro ) Ci si sofferma su come reagiscono i pulcini quando le loro richieste ai compagni non vengono accolte e si mettono a confronto con altri ipotetici comportamenti. Si apre un confronto su come ciascun alunno, posto in una situazione simile, avrebbe reagito. Si mostrano ai bambini i cartellini con i loro nomi e si verifica se ognuno sa riconoscere il proprio autonomamente. AREA RELAZIONALE ( gioco ) Molteplici percorsi volti a prendere confidenza con il proprio nome ed a conoscere quello dei compagni: ci si presenta, disposti in cerchio, quando qualcuno lancia a noi la palla. Si costruiscono con dei ritmi catene di nomi. Si prepara un cartellone con le foto o le immagini disegnate di tutti i compagni di classe. Si abbina ad ogni foto il cartellino del nome corrispondente. Si preparano dei cartellini con i nomi da disporre volta per volta sui banchi di lavoro. Un gomitolo di lana viene passato tra i bambini: quando lo si riceve si dice forte il proprio nome e se ne stacca un pezzo. Quando tutti hanno staccato un pezzo di filo, questo può venir annodato attorno ad un filo più grande, se possibile seguendo l’ordine in cui i vari pezzi di filo sono stati staccati. SECONDA UNITA' DIDATTICA ( 7 ottobre - 27 ottobre ) Si concorda di iniziare a far utilizzare agli alunni i fascicoli del kit del libro di lettura adottato, considerato che alcuni contengono una serie di proposte adatte a proseguire il lavoro avviato con la prima unità didattica. A tale scopo detti fascicoli saranno richiesti alle famiglie, che li hanno ritirati in libreria, e conservati a scuola. Si continuerà a servirsi di un quaderno unico per altre tre settimane, poi gradatamente si procederà con la suddivisione dei quaderni dei vari ambiti disciplinari. Si inizierà, a scuola, un percorso che, gradatamente, accosti gli alunni al concetto di “compito a casa”. Molti dei bambini che frequentano attualmente la prima classe sono di origine straniera, provengono da lingue e culture diverse. In genere comunque parecchi alunni faticano nel sostenere ritmi e tempi della scuola primaria e richiedono di essere accompagnati nel loro percorso di conquista dell’autonomia. Dedicheremo pertanto del tempo scuola ad insegnare come si fanno i compiti. Questo cammino, con il procedere degli anni scolastici, sfocerà in un percorso relativo al metodo di studio. Partiremo la prima settimana con un compito, per procedere poi, nelle settimane seguenti, con due compiti alla settimana. Questa sperimentazione sarà condivisa sia dal tempo normale che dal tempo pieno. Si presterà particolare attenzione ad individuare spazi e contrassegni che consentano di identificare un compito a casa e si chiarirà per bene in che cosa consistano le azioni di ricopiare e completare. Si cercherà inoltre di far comprendere la differenza che passa tra il procedere sotto una guida ed il provare a far da soli. Nel corso dell’assemblea dei genitori ( 21 ottobre ) gli insegnanti avranno cura di spiegare il percorso seguito e chiariranno alle famiglie il coinvolgimento richiesto nell’esecuzione dei compiti a casa. L’obiettivo principale sarà quello di rinforzare quanto fatto a scuola. I compiti assegnati, a discrezione degli insegnanti, potranno poi essere uguali per tutti, come pure personalizzati in base ai bisogni degli alunni. Il compito sarà facilmente individuabile nei quaderni grazie all’uso di un contrassegno stabilito. Gli insegnanti inizieranno a segnalare gli errori commessi dai bambini, prestando attenzione a non umiliarli e con l’intento di ottenere prestazioni migliori. Allo scopo ci si servirà di penne o matite colorate che saranno presentate come “strumenti amici”, in grado cioè di aiutare l’apprendimento degli alunni. Si comincerà pure l’uso di giudizi scritti volti ad incentivare l’impegno degli scolari. Nella prossima assemblea di classe sarà compito del team dei docenti comunicare alle famiglie gli elementi di novità gradatamente introdotti, dedicando uno spazio particolare ai compiti, verificando che i genitori abbiano ben compreso i criteri adottati dagli insegnanti del progetto Accoglienza. Attività previste: Area linguistica: Si interverrà per favorire lo sviluppo dei prerequisiti esecutivi. Le attività previste mireranno a potenziare: ! La coordinazione oculo-manuale con la presentazione di modelli grafici da riprodurre. Tali modelli saranno presentati alle lavagna, oppure su fogli. Si presterà particolare attenzione a mettere in evidenza sia il punto di partenza per l’esecuzione di ciascun modello, che la direzionalità del segno, tramite l’uso di frecce. Si lavorerà con modelli che si eseguono con un movimento unico e su altri che invece richiedono di staccare la punta della matita e di posizionarla in un punto diverso. Utile sarà la pratica di motivi decorativi che aiuteranno pure ad individuare con facilità l’inizio ed il termine delle attività proposte. Risulterà importante fornire agli studenti una varietà di modelli di cui servirsi. Si potrebbe a tale scopo usare un contenitore dal quale i bambini possano autonomamente estrarre degli esempi grafici. ! L’orientamento sinistra destra sarà rinforzato sia attraverso l’uso del corpo che con specifici esercizi grafici, compreso il ribaltamento di immagini. ! L’orientamento e l’occupazione dello spazio verranno approfonditi servendosi di formati di carta diversi nei quali dipingere figure. Si potrà pure praticare la preparazione, grazie all’uso di pennelli e colori, di fogli di carta da usare per il collage. ! Il coordinamento e la postura del polso, atti a garantire fluidità e rapidità del gesto esecutivo, saranno sviluppati servendosi, nel tracciare i segni, di materiali diversi per forma e pesantezza. Quotidianamente si praticheranno esercizi specifici con le mani e le articolazioni, possibilmente su base musicale. ! Si realizzeranno forme grafiche varie legate sia a racconti letti che ad esperienze personali degli alunni. Per quanto riguarda i prerequisiti costruttivi si interverrà, a livello prevalentemente orale, per favorire: ! La discriminazione della parola dall’immagine che rappresenta ! L’individuazione della frase e della sua struttura anche contando le parole che la compongono ! L’individuazione delle parole anche all’interno della frase ! Il riconoscimento e la produzione di rime ! L’uso di suoni consonantici singoli o aggregati Rispetto al livello preconvenzionale della scrittura, il lavoro verrà condotto rispetto ai seguenti nuclei: ! Analisi sonora della parola prestando attenzione a tutti i suoni che la compongono ! Segmentazione sillabica, servendosi anche dell’uso di gesti ! Raggruppamento ritmico di parole, utilizzando allo scopo strumenti a percussione Area matematica: Rinforzeremo le abilità di calcolo aritmetico nella comprensione con attività volte a: ! Confrontare ed ordinare quantità servendosi della corrispondenza biunivoca ! Costruire raggruppamenti specificando i criteri di classificazione ! Ordinare quantità in ordine crescente e descrescente, individuando i gruppi più o meno numerosi all’interno di una sequenza composta da tre proposte. Opereremo con quantità indefinite, servendoci di termini quali: uno, nessuno, tanti, pochi, ….. Le abilità di calcolo aritmetico nella produzione saranno esercitate servendosi di materiali e verranno realizzate in forma orale. Attività previste: ! Riconoscimento di quantità ! Numerare in sequenza progressiva e regressiva Per lo sviluppo delle abilità nelle procedure di calcolo aritmetico avvieremo la pratica di: ! Addizioni con calcolo a mente ! Sottrazioni con calcolo a mente Memoria: Nel lavoro con gli alunni si presterà particolare attenzione nell’esercitare le molteplici forme in cui si presenta la memoria: ! La memoria di lavoro ci servirà per organizzare materiali e procedure di cui facciamo uso quotidianamente nel preparare e concludere le attività, nell’organizzare la merenda, in mensa, nell’andare in bagno ! La memoria a breve termine verrà esercitata attraverso le consegne che indicano le modalità esecutive delle varie attività ! La memoria a lungo termine sarà resa operativa con richiami costanti e metodici alle attività svolte in modo tale da rinforzare negli alunni la conoscenza del declinarsi del tempo scuola ! Per la memoria verbale si utilizzeranno narrazioni di storie, poesie e filastrocche ! La memoria uditiva sarà rinforzata con l’uso della musica e dei ritmi ! La memoria visuo-spaziale verrà esercitata nelle attività previste per il consolidamento dei prerequisiti esecutivi necessari per l’apprendimento linguistico ! La memoria cinestetica sarà oggetto di particolare attenzione nella pratica motoria Comprensione: Nel corso della seconda unità didattica si dedicherà ampio spazio a verificare ed esercitare nei singoli alunni la capacità di comprensione, soffermandosi sui seguenti aspetti: ! Conoscenza lessicale ! Comprensione semantica ! Comprensione d’ascolto VI° ISTITUTO COMPRENSIVO PADOVA SCUOLA PRIMARIA MORANTE CLASSE 1^ Elenco materiale richiesto agli alunni per l’a.s. 2015 /2016 PRIMO GIORNO Zaino con: % 1 quadernone a quadri da un centimetro con copertina trasparente % 1 astuccio con 2 matite, gomma morbida, righello, matite colorate, pennarelli a punta sottile % temperino con raccoglitore % forbici metalliche a punta arrotondata % 1 colla stick più una di riserva % 12 pennarelli a punta grossa in astuccio o bustina % 1 quadernetto a quadri di 5 mm per le comunicazioni % una busta trasparente con bottoncino automatico formato A4 (per le comunicazioni) SECONDO GIORNO % 7 quadernoni a quadri da 1 cm con copertina: 1 rossa, 1 verde, 1 gialla, 1 blu, 3 trasparenti % 2 quadernoni a quadri da 1 cm senza copertina ( riserva ) % 1 risma di carta bianca A4 (da fotocopie) % 1 cartellina chiusa con elastico % 1 album da disegno 33x48 con fogli staccabili, senza riquadratura % Scarpe da ginnastica da conservare in un sacchetto di stoffa ( con il nome ) % 1 asciugamano piccolo con gancio da appendere e con il nome scritto TUTTO IL MATERIALE DEVE ESSERE MARCATO CON IL NOME (ETICHETTA) I QUADERNI DEVONO ARRIVARE A SCUOLA RICOPERTI 6° Istituto Comprensivo di Padova scuola primaria Tommaseo Materiali richiesti agli alunni di classe prima a.s. 2015/2016 ! Per il primo giorno di scuola: 1 quadernone a quadri da 1 cm 1 copertina trasparente 1 album da disegno a fogli staccati ruvidi A4 1 risma di carta A4 1 scatola di pennarelli a punta grossa 1 tovaglietta di stoffa per la merenda (da tenere in cartella) ! Nei giorni seguenti: 5 quaderni di riserva 2 buste palstificate portadocumenti con bottone 1 cartellina con elastico di almeno 2cm di spessore Grembiulone o camicione per pittura 1 confezione di pacchetti di fazzoletti di carta (si lasceranno a scuola) 1 sacca con scarpe da ginnastica (da tenere a scuola) ! Nell'astuccio: 2 matite (si consiglia la punta morbida 2B) 1 gomma morbida 1 scatola di pastelli colorati (si consiglia i Giotto supermina) 1 temperino con raccoglitore (consigliato) 1 forbice metallica 3 colle stick ( 2 verranno tenute a scuola) ! Da portare entro la fine del mese di settembre: 5 quadernoni a quadri da 1/2 cm 7 copertine etichettate con nome: 3 trasparenti, 1 rossa, 1 gialla, 1 verde, 1 blu SI RICORDA CHE "TUTTO" IL MATERIALE VA CONTRASSEGNATO CON IL NOME E IL COGNOME DEI BAMBINI ! Materiali per il tempo lungo 1 asciugamano con nome e gancio 6° Istituto Comprensivo di Padova scuola primaria Rodari Materiali richiesti agli alunni di classe prima A a.s. 2015/2016 • • • • • • • • • • • • • • 1 quadernone a quadri da un centimetro per il lavoro in classe con copertina rossa coprente e etichetta + 2 di riserva conservati a scuola da portare subito e con il nome scritto 1 risma di carta bianca A4 1 astuccio con: 2 matite, gomma morbida, righello 1 temperino con raccoglitore 1 forbice metallica a punta tonda 2 colle stick di media misura( 1 viene lasciata a scuola ) pennarelli a punta grossa ( scatola da 12 ), pennarelli sottili, colori a matita 1 cartellina chiusa con un elastico con dorso alto, con dentro i quaderni chiesti 1 busta plastificata portadocumenti con bottoncino 7 quadernoni a quadri da un centimetro con copertina dei seguenti colori: 2 trasparenti, 1 rossa, 1 blu, 1 gialla, 1 verde, 1 rosa. Ogni quaderno dovrà avere un’etichetta con il nome e sarà portato a scuola quando richiesto dagli insegnanti Giochi in scatola da usarsi nell’intervallo e da tenersi a scuola (facoltativo). Non videogiochi Fazzoletti di carta da tenere in cartella e da lasciare a scuola 1 album da disegno a fogli fissi lisci formato A4 1 portalistini di circa 20 pagine Materiali per attività particolari: • • Scarpe da ginnastica conservate in un sacchetto di tela o zainetto con nome ( preferibilmente con la chiusura a strappo ) Grembiule per attività manuali da tenere a scuola ( di un qualsiasi colore ) SI CHIEDE DI MARCARE TUTTO IL MATERIALE CON IL NOME 6° Istituto Comprensivo di Padova scuola primaria Davila Materiali richiesti agli alunni di classe prima a.s. 2015/2016 ! Per il primo giorno di scuola: 1 quadernone a quadri da 1 cm 1 copertina trasparente 1 album da disegno a fogli staccati lisci A4 1 risma di carta A4 1 scatola di pennarelli a punta grossa 1 tovaglietta di stoffa per la merenda (da tenere in cartella) ! Nei giorni seguenti: 5 quaderni di riserva 1 busta palstificata portadocumenti con bottone 1 cartellina con elastico di almeno 2cm di spessore Grembiulone o camicione per pittura 1 confezione di pacchetti di fazzoletti di carta (si lasceranno a scuola) 1 sacca con scarpe da ginnastica (da tenere a scuola) ! Nell'astuccio: 2 matite (si consiglia la punta morbida 2B) 1 gomma morbida 1 scatola di pastelli colorati (si consiglia i Giotto supermina) 1 temperino con raccoglitore (consigliato) 1 forbice metallica 3 colle stick ( 2 verranno tenute a scuola) ! Da portare entro la fine del mese di settembre: 7 quadernoni a quadri da 1 cm 8 copertine con nome: 4 trasparenti, 1 rossa, 1 gialla, 1 verde, 1 blu Giochi in scatola e giocattoli da usare durante l’intervallo e da tenere a scuola (no videogiochi) % Scarpe da ginnastica, preferibilmente con la chiusura a strappo, da conservare in un sacchetto di stoffa ( con il nome ) SI RICORDA CHE "TUTTO" IL MATERIALE VA CONTRASSEGNATO CON IL NOME E IL COGNOME DEI BAMBINI ! Materiali per il tempo lungo 1 asciugamano con nome e gancio