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APRILE 2012 • POST-IT N.2
PENSIONI IN CONTANTI
RIMANDATO AL 1° GIUGNO
LO STOP AI PAGAMENTI
SOPRA I 1.000 EURO
Le commissioni bilancio e finanze del Senato hanno accolto le richieste
dei sindacati dei pensionati. È stato approvato nei giorni scorsi un emendamento che sposta al 1° giugno il divieto di pagare in contanti le pensioni superiori a mille euro. L’emendamento contiene anche una norma
che istituisce il delegato per gli anziani non autosufficienti. Ma la battaglia dello Spi continua per l’assoluta gratuità dei conti correnti
STOP AI PAGAMENTI IN CONTANTI Dal 1° giugno Inps e
Inpdap e tutti gli altri enti pensionistici non pagheranno più in contanti le pensioni sopra i mille euro. Lo ha stabilito il decreto “Salva Italia” del governo Monti. Il decreto stabiliva che questa norma
dovesse valere dal 1° aprile. Grazie alle pressioni del sindacato pensionati le commissioni bilancio e finanze del Senato hanno rinviato l’entrata in vigore della legge al 1° giugno.
CHE DEVE FARE IL PENSIONATO? Per riscuotere la pensione sopra i
mille euro bisogna per forza farsela accreditare in un conto corrente bancario o
in un libretto di risparmio intestato al pensionato o cointestato con un parente.
Per le persone non autosufficienti l’emendamento del Senato prevede la possibilità di nominare un delegato di fiducia (coniuge,
figli) che potrà farsi accreditare i soldi della pensione nel suo conto corrente. Questa facilitazione faceva parte delle richieste avanzate dallo Spi e dagli altri sindacati dei pensionati.
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CONTO CORRENTE A ZERO EURO Nel corso di questo mese tornerà a riunirsi il tavolo di confronto tra sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, l’Inps e l’Abi (Associazione banche italiane)
per migliorare gli effetti della norma del governo sul pagamento delle pensioni che ha ricadute pesanti sui pensionati. I partecipanti al tavolo si sono
impegnati a trovare le soluzioni prima del 1° maggio, in modo da poter offrire ai
pensionati soluzioni a costo zero prima del 1° giugno. La proposta dei sindacati
è di estendere a tutti i pensionati che percepiscono meno di 1.500 euro al mese
la possibilità di ottenere dalle banche un conto corrente a costo zero.
PER NON PAGARE COSTI BANCARI
Dopo tante proteste dei sindacati dei pensionati, è passata la norma che obbliga le banche a dare la possibilità ai pensionati che prendono meno di 1.500 euro di pensione di aprire un conto corrente a costo zero. Se non si vuole aprire un conto corrente in banca esistono altre possibilità:
INPS CARD: è una carta prepagata dell’Inps che permette di farsi accreditare la pensione, versarci
altro denaro, ritirare i contanti nei Postamat e in tutti i bancomat del circuito Cirrus Maestro. Il limite, sia per il prelievo sia per i pagamenti, è di seicento euro al giorno. Impossibile invece effettuare i
bonifici o disporre un pagamento con un assegno.
L’Inps Card non prevede costi di gestione. Non essendo associata a un conto corrente, non si paga alcuna imposta di bollo. E come per tutte le prepagate non sono riconosciuti interessi sulle somme depositate. Per ottenerla basta rivolgersi all’ufficio postale dove si riscuote abitualmente la pensione. La carta si
riceverà direttamente a casa insieme al codice di sicurezza, cioè il pin. A quel punto non resterà che tornare alle poste per chiederne l’attivazione.
IN POSTA: tre sono le possibilità offerte dalle poste. 1) una carta elettronica (tipo Inps Card) che consente, senza costi, di ritirare la pensione agli sportelli automatici delle poste; 2) il libretto postale con carta
bancomat. Anche qui niente costi aggiuntivi; 3) un conto corrente riservato agli anziani con più di 65 anni. Per il 2012 è gratuito. Lo Spi sta contrattando con le poste la possibilità di farlo rimanere così anche
per gli anni successivi.
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