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18-04-2012
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APRILE 2012 • POST-IT N.3
PENSIONI IN CONTANTI
ANCORA UN RINVIO:
DAL 1° LUGLIO LO STOP
AI PAGAMENTI SOPRA 1.000 EURO
La commissione bilancio della Camera dei deputati ha accolto le richieste del sindacato pensionati della Cgil. Il 17 aprile è stato approvato un
altro emendamento che proroga al 1° luglio il divieto per l’Inps di pagare
in contanti le pensioni superiori a mille euro. Nel precedente passaggio
parlamentare al Senato è passata una norma che istituisce il delegato a
riscuotere per gli anziani non autosufficienti. Ora la battaglia dello Spi
continua per ottenere l’assoluta gratuità dei conti correnti bancari.
STOP AI PAGAMENTI IN CONTANTI Dal 1° luglio Inps e
Inpdap e tutti gli altri enti pensionistici non possono più pagare in
contanti le pensioni sopra i mille euro. Lo ha stabilito il decreto “Salva Italia” del governo Monti. Il decreto stabiliva che questa norma
dovesse valere dal 1° aprile. Grazie alla pressione del sindacato pensionati il Parlamento ha prima rinviato l’entrata in vigore della legge al 1° giugno e poi l’ha ulteriormente posticipata al 1° luglio.
COSA DEVE FARE IL PENSIONATO? Dal 1° luglio, per riscuotere la pensione sopra i mille euro bisogna per forza farla accreditare in un conto corrente
bancario o in un libretto di risparmio postale intestato al pensionato o cointestato con un parente. Per gli anziani non autosufficienti il Parlamento
ha migliorato il decreto del governo prevedendo la possibilità di
nominare un delegato di fiducia (coniuge, figli) che potrà farsi
accreditare i soldi della pensione nel suo conto corrente. Questa
facilitazione faceva parte delle richieste avanzate dallo Spi e dagli altri sindacati dei pensionati.
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LiberEtà
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il post-it di
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CONTO CORRENTE A ZERO EURO Nel corso del mese di
maggio tornerà a riunirsi il tavolo di confronto tra sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, Inps e Abi (Associazione banche italiane)
per migliorare gli effetti della norma del governo sul pagamento delle pensioni. L’associazione delle banche si è impegnata a proporre offerte più
vantaggiose in modo da poter presentare ai pensionati soluzioni a costo zero prima del 1° luglio e anche per chi ha già un conto corrente. La proposta dei sindacati è di estendere a tutti i pensionati che percepiscono meno di 1.500 euro al mese la possibilità di ottenere dalle banche un conto corrente a costo zero.
CHI NON PAGHERÀ COSTI BANCARI
Dopo tante proteste dei sindacati dei pensionati, è passata in Parlamento la norma che obbliga le banche a dare la possibilità ai pensionati che prendono meno di 1.500 euro di pensione di aprire un conto
corrente a costi zero. Se non si vuole aprire un conto corrente in banca esistono altre possibilità.
INPS CARD: è una carta prepagata dell’Inps che permette di farsi accreditare la pensione, versarci
altro denaro, ritirare i contanti nei postamat e in tutti i bancomat del circuito Cirrus Maestro. Il limite, sia per il prelievo sia per i pagamenti, è di seicento euro al giorno. Impossibile invece effettuare i
bonifici o disporre un pagamento con un assegno.
L’Inps Card non prevede costi di gestione. Non essendo associata a un conto corrente, non si paga alcuna imposta di bollo. E come tutte le prepagate non sono riconosciuti interessi sulle somme depositate. Per ottenerla basta rivolgersi all’ufficio postale dove si riscuote abitualmente la pensione. La
carta si riceverà direttamente a casa insieme al codice di sicurezza, cioè il pin. A quel punto non resterà che tornare alle poste per chiederne l’attivazione.
IN POSTA: tre sono le possibilità offerte dalle poste. 1) Una carta elettronica (tipo Inps Card) che consente, senza costi, di ritirare la pensione agli sportelli automatici delle poste. 2) Il libretto postale con
carta bancomat. Anche qui niente costi aggiuntivi. 3) Un conto corrente riservato agli anziani con più
di 65 anni. Per il 2012 è gratuito. Lo Spi sta contrattando con le poste la possibilità di farlo rimanere così anche per gli anni successivi.
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