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NOVEMBRE 2004
Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L.
353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Roma
Supplemento a LiberEtà n.11/2004 - mensile del Sindacato pensionati
italiani della Cgil / a cura dello Spi Cgil regionale Marche
“Basta con le bugie”: i pensionati
in lotta contro la nuova Finanziaria
■ di Oscar Barchiesi
ecchi detti popolari, ma sempre validi, recitano:” i nodi prima o poi vengono al
pettine” e soprattutto “le
bugie hanno le gambe corte”. E’ quello che sta avvenendo nel nostro Paese.
Il Governo Berlusconi,
dopo aver prodotto per tre
anni e mezzo, guasti incalcolabili al presente e al futuro dell’Italia sta procurando la più lunga e difficile crisi economica in cinquant’anni, la riduzione di
tutte le prestazioni dello
stato sociale (pensioni, sanità, scuola, assistenza,…),
l’impoverimento della maggior parte dei cittadini soprattutto dei lavoratori e
dei pensionati a vantaggio
dei ricchi e potenti, creando un buco nei conti dello
stato. E ancora cerca di raccontare storielle e filastrocche a cui ormai crede solo
lui ed i suoi cortigiani.
Il nuovo Ministro del Tesoro, Siniscalco, continua a
raccontare che la legge Finanziaria non creerà problemi agli italiani perché in
fin dei conti taglia solo il
2% delle spese.
Che faccia tosta! Che
maestri di bugie!
Sì, proprio bugie come
giustamente è lo slogan
della campagna di mobilitazione decisa unitariamente dai sindacati pensionati nello scorso mese di
ottobre.
Per le previsioni già decise nei bilanci dello Stato e
degli enti locali, le spese per
investimenti, stato sociale,
contratti di lavoro,.. devono
aumentare rispettivamente
del 4 dell’8%. Dimezzare
tutto questo significa ridurre drasticamente gli investimenti proprio in un momento di crisi significa ridurre le risorse per la sanità,
le pensioni, la suola, l’assistenza sociale. Altro che
legge neutra: è pericolosa e
dannosa per il paese e soprattutto per i pensionati.
Non solo. Il Cavaliere
continua a ripetere che
vuole diminuire le tasse.
Non dice che la sua proposta riguarda solo i ricchi e
non tutti gli altri che continuano a perdere potere
d’acquisto e non arrivano a
fine mese.
Vuole essere anche furbo: lui cala le tasse e Regioni e Comuni cui taglia i trasferimenti saranno obbligate ad aumentarle, a par-
tire dalle addizionali fiscali
all’Ici e alle tasse rifiuti, scaricando un aumento consistente di tasse sui cittadini
mentre i ricchi se le vedranno diminuire.
Cari pensionati e pen-
sionate, questo purtroppo
è il governo che abbiamo.
Un Governo che pensa solo
ai suoi interessi ed a quelli
dei potenti peggiorando le
condizioni di tutti gli altri
ed in particolare dei lavoratori e dei pensionati.
Il sindacato ha deciso la
lotta. Le iniziative di ottobre non saranno certo sufficienti e dovremo deciderne altre per i prossimi giorni. Occorre partecipare e
lottare se vogliamo fermare il declino verso il quale ci
stanno portando e per difendere la nostra pensione,
il nostro stato sociale, le
nostre conquiste. Per evitare che sfascino il Paese con
la legge sulla devolution
che stanno approvando solo per accontentare la Lega
e rimanere a galla attaccati alle loro poltrone.
I consigli
ai consumatori:
come risparmiare
sull’energia
elettrica
Caso parcheggi,
i sindacati
al Comune
chiedono un
nuovo confronto
Segreteria
Spi Cgil:
Gabrielli è
la nuova
responsabile
Tesseramento,
un bilancio
positivo.
Ma si può
fare di più
Carovita:
il sindacato
rilancia
l’Osservatorio
sui prezzi
a pag. 2
a pag. 5
a pag. 6
a pag. 7
a pag. 8
segretario generale
Spi Cgil Marche
V
A Jesi, la bottega di un metalmeccanico in pensione
Il grande “Museo” di Miro
■ di Mirella David
Miro Bini
nel suo
laboratorio
A
Jesi, in Via Lucagnolo n. 24/A, c’è
la “Bottega di Miro”. In questa bottega Bini
Miro, metalmeccanico in
pensione e nostro iscritto,
ha raccolto con grande passione tutti gli utensili usati
in passato dai lavoratori
dello Jesino (falegnami,
contadini, metalmeccanici,
calzolai) ed altri oggetti di
tutti i tipi che non si trovano più nelle case e nei negozi.
In questa stanza di 13
mq., con i suoi attrezzi per
pulire e riparare, Miro ha
creato il suo piccolo museo
per trasmettere e raccontare alle giovani generazioni
come gli artigiani e gli operai del passato usavano e,
addirittura, costruivano da
soli gli oggetti per il loro lavoro.
Questa grande passione
di Miro è nata da quando,
lavorando in fabbrica, si
rompeva un martello o
qualcos’altro e lui preferiva
ripararlo da solo, invece che
sostituirlo con uno nuovo.
Miro, da persona intelligente e curiosa, in passato
ha avuto interessi molteplici (ex batterista del gruppo
jesino New Harlem, conduttore di programmi radiofonici per 20 anni su Radio Eco di Jesi e Radio Studio 24
di Chiaravalle).
Perché aspettare ancora?
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LiberEtà - Ottobre 2004 29
2
Poi, nel campo dello
sport come schermitore,
calciatore ed ora giocatore
di bocce ed infine in politica, consigliere di circoscrizione dal 1994 al 2002.
Per questa sua grande
passione di collezionista
Miro è sempre lì, in Via Lucagnolo, tutti i giorni dal
lunedì al sabato e perfino
la domenica a tenere aperta la sua bottega. In mezzo
a tutti quegli oggetti serviti per il lavoro e ad una
grande quantità di altre cose curiose come una raccolta di cartoline antiche di Jesi, di accendini di ogni tipo,
di “pompette per il flit”, di
antiche pinze, strumenti
medici, scaldaletto ed attrezzi della prestigiosa ditta jesina Guerri, l’elemetto
del pompiere della Saffa,
ecc.. Tutto ciò è in perfetto
ordine, pulito, riparato,
funzionante e rigorosamente non in vendita.
Il sogno di Miro è che
sua “Bottega”, posta all’ingresso del centro Storico a
Porta Valle, possa essere visitata da scolaresche e da
giovani cui trasmettere il
linguaggio e la storia delle
sue “cose” e che le “botteghe” come la sua si moltiplichino, incoraggiate magari anche dall’amministrazione comunale per testimoniare e non disperdere
la cultura del lavoro e la genialità degli operai ed artigiani. Un passato non troppo lontano, ma non da tutti conosciuto. anche questa
è storia, grazie Miro.
Previdenza
NOTIZIE UTILINOTIZIE UTILINOTIZIE UTILINOTIZIE UTILINOTIZIE UTILINOTIZIE UTILINOTIZIE UTILI
a cura dell’ Inca Cgil Marche
Dall’Inail
Limite minimo
di retribuzione
imponibile.
Importi
per il 2004
C
ome ogni anno,
l’Inail riporta i limiti minimi retribuzione imponibile per il
calcolo del premio assicurativo ordinario e speciale, distinti per settore produttivo e tipo di retribuzione (effettiva o convenzionale).
In calce alla nota,
l’Inail comunica che, con
delibera del Presidente
commissario straordinario
n. 464 del 21 giugno 2004,
l’importo delle prestazioni economiche per infortunio sul lavoro o malattia professionale è stato
rivalutato a decorrere dal
1° gennaio 2004. I relativi
importi saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.
Trasformazione
del titolo
di pensione
L’Inps scioglie
la riserva sulle
domande di
trasformazione
di pensioni e
assegni di
invalidità in
pensione di
anzianità che
erano sospese
dal 20 luglio
I
n seguito alla pronuncia di due importanti
sentenze della Corte
di Cassazione a sezioni unite l’Inps aveva sospeso il
20 luglio scorso la liquidazione delle domande giacenti di trasformazione di
pensioni e assegni di invalidità in pensione di anzianità, per poter riesaminare approfonditamente
le indicazioni già fornite
nel 2002 in senso favorevole all’accoglimento (si
veda in proposito previdenza New n. 1).
Oggi, compiuto tale
approfondimento, l’Inps:
1) conferma la possibilità di trasformare pensioni di invalidità (liquidate
in base alla normativa vigente prima dell’entrata
in vigore della legge
222/84) in pensioni di vecchiarda;
2) nega la possibilità
di trasformare pensioni e
assegni di invalidità in
pensioni di anzianità.
Tuttavia, questa decisione avrà effetto solo sulle
domande di trasformazione presentate a partire dal 29 settembre 2004:
tutte le domande presentate entro il 28 settembre
compreso continuano ad
essere accoglibili, naturalmente in presenza dei
requisiti, secondo le disposizioni della circolare
INPS n. 91 del 15 maggio
2002;
3) conferma la possibilità di trasformare pensioni o assegni di invalidità a
carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi in pensione – di
qualsiasi genere, anche di
anzianità – nel Fpld quando i requisiti richiesti nel
Fpld siano raggiunti autonomamente, cioè senza
computarvi i contributi
accreditati nelle gestioni
speciali (e in base ai quali
è stato liquidato il trattamento già in pagamento).
Tale possibilità continua
ad essere sancita dall’art.
2 ter della legge 114/74;
4) conferma l’impossibilità di trasformare la
pensione di invalidità ante legge 222/84 in pensione di inabilità.
Circolare Inps n. 134
del 29/9/2004
Pensioni Inpdap
all’estero
Dal mese di
gennaio 2005
saranno
pagate ogni
mese anziché
ogni due mesi
L
a cadenza mensile
del pagamento delle pensioni ai residente all’estero è stata
decisa con Delibera del
Commissario dell’Istituto.
Le pensioni pagate in ambito Ue saranno pagate
tramite la Banca Popolare
di Sondrio incaricata dalla
Banca d’Italia. Per le pensioni pagate nei Paesi extra Ue saranno impartite
successive informazioni.
Lettera Inpdap Prot. n.
2980/DG del 14/9/2004.
Pensione di
guerra
Interessi e
rivalutazione
monetaria
A
nche alle pensioni di guerra, in
caso di tardato
pagamento, si applica il
maggiore importo tra interessi e rivalutazione
monetaria senza la necessità di presentare apposita domanda.
Corte dei Conti – Sezione prima Giurisdizionale centrale di Appello –
Sentenza n. 312 del 28
maggio – 6 settembre
2004.
la generalità delle imprese del settore industria.
Il personale già dipendente dall’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, transitato alle dipendenze dell’Eti,
continua ad essere iscritto
all’Inpdap ai soli fini pensionistici mentre le “contribuzioni minori” devono essere versate all’Inps.
Circolare Inps del 14
settembre 2004 n. 131
Contribuzione
previdenza
I dipendenti
dell’Ente
tabacchi sono
iscritti all’Inps
A
seguito dell’acquisizione, da
parte della Britannica Italiana Tabacchi
Spa, dell’ex Eti, la nuova
Società, denominata “British American Tabacco
SpA” è assoggettata, con
effetto dal 1° gennaio
2004, alla normale contribuzione Inps prevista per
3
I consigli di
MATORIFEDERCONSUMATORIFEDERCONSUMATORIFEDERCONSUMATORIFEDER
a cura di Pierino Chiacchiarini responsabile regionale
L’andamento del costo della vita con i suoi effetti negativi sul reddito delle famiglie e quindi
sulla loro condizione globale, oltre che ad una
azione rivendicativa verso il governo e gli attori
del commercio, ci consiglia anche comportamenti
individuali diretti verso il miglior consumo di beni
e servizi.
Con questo numero iniziamo quindi anche una
rubrica di informazione per i consumatori orientata verso il miglior uso possibile degli acquisti e dei
consumi.
Il primo argomento è quello del consumo dell’energia elettrica che, ricordiamo, in Italia ha un
costo del 40% più alto del resto d’Europa e se ciò
non fosse sufficiente sarà oggetto di nuovi prossimi rincari.
Energia elettrica: come risparmiare
I
l consumo elettrico nazionale è determinato
per il 24% dall’illuminazione e dall’uso energetico degli elettrodomestici.
Seguendo alcuni consigli possiamo ottenere a
basso costo ampi margini di
risparmio. Un primo passo
da fare è quello di rivedere
le proprie abitudini, scegliendo i prodotti più adatti e più efficienti.
LE ABITUDINI
Per quanto riguarda l’illuminazione spesso è nostra abitudine, nel passare
da una stanza ad un’altra,
lasciare la luce accesa. Spegnetela!!
L’ETICHETTA ENERGETICA
È buona abitudine porre l’attenzione all’etichetta
europea stampata sulla
confezione d’acquisto delle
lampadine e degli elettrodomestici: questa etichetta
riporta la classe d’efficienza energetica del prodotto
e i consumi standard.
Ci sono 7 classi di efficienza, denominati con le
prime sette lettere dell’alfabeto. La classe “A” comprende i prodotti più efficienti (quindi con un consumo minore); l’ultima
classe, la classe “G” individua i prodotti meno efficienti (ossia i prodotti che
hanno un alto consumo energetico).
L’ I L L U M I N A Z I O N E
Un aiuto per il risparmio energetico ci viene dalla tec-
4
nologia, con l’offerta di alcune soluzioni: ci sono delle lampadine “ad alta efficienza”, il loro consumo è
circa 1/5 del consumo energetico di quelle ad incandescenza e la loro vita è in
media dieci volte più lunga.
In commercio troviamo una
vasta gamma di queste
lampadine, esse variano in
base alla potenza, alla durata e alla diversa tonalità
di luce che emettono.
Ad esempio: tre lampadine tradizionali per complessivi 300Watt restano accese per un totale di 38 ore
la settimana, ovvero 2000
ore l’anno; ognuna di queste ha una vita media di
1000 ore e costa circa 1 €.
Per produrre la stessa luce
(100Watt) si usano tre lampadine da 20Watt cadauna
che restano accese per lo
stesso tempo, per un totale
di 2000 ore annue.
Ognuna di queste ultime lampadine ad “alta efficienza” costa circa 10 €
ed ha una vita media di
10000 ore e quindi 5 anni.
Dopo 5 anni, al conteggio
delle spese totali (lampadine e consumi) si scoprirà di
aver pagato 570 €, mentre
per le stesse ore di illuminazione e della stessa intensità di luce, le spese saranno di 138 €. Il risparmio
netto è di 432 € in 5 anni,
ovvero 86 € all’anno.
ECCO ALCUNI
ACCORGIMENTI
IMPORTANTI:
IL FRIGORIFERO
Il frigorifero va tenuto
lontano da fonti di calore,
va posizionato ad una giusta distanza dal muro e lo
sbrinamento deve avvenire
periodicamente.
Quando il motore del
nostro frigorifero non
smette mai di funzionare
questo significa che esso
non è in grado di soddisfare il livello di freddo programmato.
Il consumo di un frigorifero a 4 stelle ad alta efficienza è pari a 220 kWh annui in meno (36 € l’anno)
rispetto al dispendio energetico di un frigorifero a 4
stelle normale.
LA LAVATRICE
Un lavaggio alla temperatura di 90° C comporta un
consumo energetico più
del doppio di un lavaggio a
40° C. Con l’utilizzo dei
nuovi detersivi non è più
necessario che la temperatura superi i 60° C per ottenere un bucato ottimale.
Facendo, in media, 4 lavaggi settimanali a 60° C invece di 90° C, avremmo un
risparmio di 36 € annui pari a 220 kWh annui.
LA LAVASTOVIGLIE
Rimuovere dalle stoviglie i residui più grossi di cibo e pulire il filtro dopo ogni lavaggio.
Utilizzare l’apparecchio
preferibilmente a pieno carico.
Eliminare l’asciugatura
a fine lavaggio, poiché aprendo lo sportello per far
circolare l’aria è più che
sufficiente per asciugare le
stoviglie. Ciò consente un
risparmio di circa il 45% di
energia, riducendo la durata del ciclo di almeno 15
minuti.
LA TV E
IL VIDEOREGISTRATORE
La TV ed il videoregistratore quando lasciati in
stand-by (spenti col telecomando) possono arrivare a
consumare la stessa quantità di energia elettrica necessaria per il loro uso.
IL COMPUTER
Un computer in piena
attività ha un consumo energetico in media di 500
Watt. La parte del computer che assorbe più energia
è lo schermo.
È falsa l’idea che l’accendere e lo spegnere ripetutamente il computer può provocargli dei danni. Quindi è
sempre meglio spegnerlo
quando non serve. I computer di nuova generazione
presentano funzioni per risparmiare energia.
STAND-BY
Visto che la funzione di
stand-by comporta consumo di energia elettrica, infatti 20 ore giornaliere di
stand-by consumano 200
kWh annui (33 €), è meglio
spegnere completamente
gli apparecchi e gli elettrodomestici normali. In quanto è bene sfruttare la funzione di stand-by solamente per gli apparecchi che
non possono essere spenti
(es. apparecchiature programmabili).
ANCONA - La decisione dell'amministrazione comunale di Ancona di estendere a
tutte le aree e i quartieri
cittadini i parcheggia pagamento solleva un duplice
problema: di metodo e di
merito.
Di metodo perché l'amministrazione comunale, ed
in primo luogo l'Assessorato
alla viabilità, pur consapevole della portata e dell'impatto che tale decisione avrebbe comportato nei confronti di tante categorie di
cittadini, non ha attivato alcun confronto con le diverse associazioni di categoria,
le rappresentanze sociali, le
realtà circoscrizionali.
Si sarebbe dovuto avviare un processo decisionale
che, ferme restando le
competenze e la titolarità
del Comune, portasse al risultato di un percorso condiviso e sostenuto, quantomeno non osteggiato, da
gran parte dei cittadini anconetani e non.
Così facendo non sarebbero venuti meno né l'autorevolezza dell'Assessore
né tantomeno la legittima
autonomia nell'assumere
delle scelte, ma si sarebbe
evitato di farle apparire
frutto di una operazione
Anche i sindacati polemici contro l’amministrazione
Parcheggi: «Il Comune riapra il confronto»
“Comprensibili” le critiche rivolte
impositiva e vessatoria, tenendo conto delle altrettanto legittime esigenze e
necessità di chi quotidianamente deve recarsi al lavoro in città.
Sono quindi comprensibili e per molti versi condivisibili le critiche che a vario titolo sono state sollevate da tanti cittadini e autorità; ora è necessario ed
opportuno che l'amministrazione comunale, avvii
un'azione di recupero convocando un tavolo di con-
fronto con tutti i soggetti
interessati.
Il sindacato ritiene che,
per contrastare le politiche
del Governo centrale che
penalizzano il servizio
pubblico, e per tutelare
quanti per assoluta necessità di lavoro debbano raggiungere la città di Ancona
o spostarsi al suo interno,
vada attuata una politica
che favorisca l'utilizzo dei
mezzi pubblici, attraverso
la stipula di accordi e convenzioni per ridurne il co-
sto dell'abbonamento in
modo realmente incentivante.
Crediamo anche necessario, soprattutto per coloro che a causa di particolari
orari di lavoro o condizioni
logistiche, non possano agevolmente utilizzare i
mezzi pubblici, che l'amministrazione comunale di
concerto con le imprese, e
gli Enti più significativi, verifichi le reali dimensioni di
tali esigenze e sperimenti
modalità e agevolazioni per
il pedaggio dei parcheggi.
Analoghe iniziative, come organizzazioni sindacali, attueremo nei confronti
delle imprese e degli Enti
affinché nei diversi livelli di
contrattazione prendano
posto anche richieste in tal
senso.
Infine, occorre un ulteriore e puntuale piano di
viabilità e di percorrenza
dei mezzi pubblici che permetta di garantire un più
alto livello di efficienza del
servizio.
Consigli pratici / Bollette: le regole per “sopravvivere”
Pagato il canone RAI (scadeva il 31 gennaio)? A posto con la tassa di proprietà dell’auto (il vecchio bollo)? Bene, ma
per quanto tempo vanno tenuti scontrini, estratti conti, ricevute, bollette....? Ecco le regole per non ingolfarsi di pezzi di
carta inutili e non buttare invece quelli che servono.
Due mesi: estratti conto bancari e postali (dopo 60 giorni gli errori non si possono più contestare).
Un anno: ricevute pagamento dell’assicurazione. Scontrini d’acquisto. Ricevute di operazioni bancarie e bonifici. Ricevute di pagamento di spedizionieri.
Tre anni: bollo auto (anche se nel frattempo l’auto è stata venduta). Ricevute di pagamento di imbianchini, idraulici, elettricisti, muratori. Parcelle
di avvocati, commercialisti, notai, architetti (a partire dalla fine del rapporto).
Quattro anni: Versamento ICI. Pagamenti tassa rifiuti.
Cinque anni: bollette, luce, gas, telefono (anche se pagate tramite conto corrente). Multe stradali pagate. Pagamenti tramite conto corrente. Pagamenti IVA ed IRPEF (a partire dall’anno successivo alla dichiarazione). Ricevute d’affitto e spese condominiali.
Sei anni: ricevute d’albergo:
Dieci anni: ricevute canone RAI. Versamenti dei contributi per la colf. Attestazione del versamento dei contributi previdenziali.
Da conservare per sempre: lettere di assunzione, licenziamento e dimissioni, libretto di lavoro, buste paga, diplomi scolastici, documenti di matrimonio e divorzio, atti notarili, risultati di esami medico-clinici. Le rate del mutuo, ma solo fino all’estinzione del mutuo stesso.
di Enzo Pucci
sub-lega SPI di Collemarino
5
Intervista a Elisabetta Gabrielli, nuova segretaria Spi di Pesaro
«Mi impegnerò per tutti i pensionati»
Sostituisce Anna Morbidelli, ora all’Auser
■ a cura di
Marina Druda
PESARO - Elisabetta Gabrielli è la nuova segretaria
dello Spi Cgil provinciale di
Pesaro. E’ stata eletta al posto di Anna Maria Morbidelli, attualmente coordinatrice dell’Auser.
Gabrielli, nuova segretaria Spi. Cosa cambierà?
<Ho insegnato con passione per molti anni, cercando di far crescere i miei
studenti nel riconoscimento del valore dell’impegno
quotidiano sempre mandando un messaggio di fiducia. Ho alimentato un
clima di accettazione e fiducia reciproca fra i ragazzi nello svolgimento della
vita di classe, ora che ho
raggiunto l’età che mi dà
più libertà, ho scelto di collaborare con la Cgil, prima
come organizzatrice di corsi di alfabetizzazione italiana per gli immigrati, ora come componente della
segreteria provinciale dello Spi>.
Elisabetta
Gabrielli
Quali sono le sue
priorità?
<Nel momento in cui mi
accingo a svolgere il mio
compito sento il dovere di
ringraziare per la fiducia
accordatami e di affermare che mi impegnerò a fondo per quelle che sono le
mie possibilità perché gli
obiettivi di tutela e di difesa dei diritti dei lavoratori
e dei pensionati, gli obiettivi della Cgil, possano essere al meglio realizzati
specie in questa fase politico-storica così difficile e
delicata, in cui ogni giorno
se ne tenta un disconoscimento.
Penso che ognuno di
noi possa anzi debba con
testardaggine ritagliarsi uno spazio, fare la propria
parte attraverso un lavoro
quotidiano sul territorio,
nella relazione con le istituzioni, nelle piccole e grandi
vertenze, nell’assistenza a
chi cerca risposte spesso
difficili, nella costruzione di
una rete sempre più vasta
di rapporti umani e di solidarietà per superare questo
diffuso clima di incertezza,
apprensione e rassegnazione, di fronte a una situazione interna e internazionale
che appare difficile e che
quindi richiede l’impegno
di tutti>.
La giornata della Solidarietà nelle piazze
Grande successo per l’Auser
■ di Marina Druda
PESARO- Domenica 2 ottobre è stata la giornata della Solidarietà organizzata
dall’Auser. Nelle maggiori
piazze di tutto il territorio
provinciale, a Pesaro, a
Urbino, a Fano, Motecchio, Pergola, Fossombrone, Serra Sant’Abbondio,
Frontone,
Fer-
6
mignano, Villa Fastiggi e
Marotta, sono stati allestiti gazebo per la raccolta
fondi in favore delle attività dell’Auser.
Con un contributo minimo di 2 euro, è stato possibile acquistare un pacco di
pasta “antimafia” prodotta
dalla cooperativa siciliana
“Placido Rizzotto” (dal
nome del sindacalista siciliano trucidato dalla mafia),
realizzata con grano colti-
vato in campi sequestrati al
potere mafioso.
La pasta antimafia ha
avuto un grande successo e
le scorte si sono ben presto
esaurite con grande soddisfazione dei volontari dell’Auser.
Ancora una volta la
provincia si è dimostrata
sensibile ai problemi sociali
e solidale con le iniziative
di volontariato.
Grazie alla “giornata di
solidarietà”, l’Auser provinciale potenzierà l’iniziativa
del Filo d’Argento di Telefono Amico..
Si tratta dell’attivazione
di numero verde gratuito
(800-995988), aperto tutti i
giorni dalle ore 9 alle 20, a
disposizione degli anziani,
contro la solitudine e in
grado di fornire aiuto come
la consegna della spesa,
l’acquisto di medicinali,
l’accompagnamento a una
visita medica.
A MONTECCHIO, Auser e
Spi di Pian del Bruscolo
hanno anche organizzato
una cena aperta a tutti alla
quale hanno partecipato
centinaia di persone. Nel
menù, naturalmente, pasta
“antimafia” doc.
A Pesaro
Università
Età libera
L’Università dell’Età libera è in via Nanterre (campus
scolastico).
Numero di telefono e fax:0721/416704
e-mail: [email protected]
Web: www.provincia.ps.it/unilunilbera.
La Segreteria è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9.30
alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.
Per tutti i corsi verrà rilasciato un attestato di frequenza per richiesta di credito formativo.
Per chi si iscriverà a due attività è prevista l’iscrizione
gratuita ad un terzo corso a scelta.
Gli ultimi dati dello Spi Cgil
Tesseramento:
un bilancio positivo
Ma per il futuro si può fare tanto di più
■ di Gherardo Giglioni
L
a ripresa dell’attività
dopo le ferie coincide tutti gli anni con
un momento di riflessione
politica e di ripresa delle
piattaforme e delle rivendicazioni sia di categoria che
generali. Gli organismi direttivi dello Spi sia locali sia
nazionali hanno già fatto il
punto della situazione.
CONFRONTO 2003-2004
L’anno scorso la nostra
organizzazione provinciale di categoria ha chiuso il
tesseramento con un segno appena positivo: la
differenza tra le nuove adesioni e il totale di quanti ci hanno lasciato, volontariamente o meno, al termine del 2003 era di 506
(1876 nuove iscrizioni meno 1370 eliminazioni per
vari motivi e revoche). Avevamo giudicato questo risultato positivamente, il
migliore della regione, anche e soprattutto in considerazione di un trend non
proprio favorevole che era
individuabile nelle statistiche degli anni passati e di
quelle nazionali.
Al termine del terzo trimestre 2004 i conti ci danno qualche speranza di
confermare il risultato dello scorso anno e qualche timore che la tendenza del
tesseramento dovrà farci
ancora riflettere sulle trasformazioni del nostro sindacato e su quanto dovremmo inventare per “stare al passo” con i tempi.
I DATI DEL 2004
Nei primi nove mesi del
2004 abbiamo complessivamente inscritto allo Spi di
Macerata 1560 nuovi pensionati mentre1077 sono le
revoche e le eliminazioni
sommate fra di loro: il saldo attivo è attualmente di
483, il trend dello scorso
anno sembra riconfermabile anche perché alla stessa
data nel 2003 avevamo un
saldo positivo di 1358 unità, 202 in meno di oggi.
Se andiamo a vedere il
dettaglio si scopre che questo ultimo trimestre ha prodotto complessivamente
367 nuove iscrizioni e che
questo dato, se confrontato con il terzo trimestre
dello scorso anno, denuncia
un saldo negativo di 113 unità: i mesi di luglio, agosto
e settembre dello scorso
anno avevano portato 480
iscrizioni. In effetti l’operazione bustone di inizio
d’anno ha concentrato la
maggior parte dei contatti
nei primi mesi e, grazie alla
e 51 al Inpdap), lo scorso
anno erano 487 le deleghe
fatte contro ben 813 concomitanti. Il calo relativo delle concomitante non va interpretato come momento
negativo della efficienza
dei servizi previdenziali ma
come una trasformazione
in atto della platea dei pensionati: sempre più ristretta
e forse fatta da sempre più
gente capace di seguire in
direttamente le proprie vicende, senza la necessità
assoluta di rivolgersi al pa-
ci” ad aderire al nostro sindacato. Per far questo dovremo magari pensare a
nuovi collegamenti e a
nuove alleanze con le categorie della Funzione pubblica e della Scuola.
Tutto sommato, comunque, possiamo dirci
soddisfatti di quello che fino a questo momento siamo stati in grado di mettere in campo. Siamo riusciti
a realizzare quello avevamo stabilito all’inizio dell’anno: sostituire con azio-
buona organizzazione dello Spi e alla collaborazione
dei servizi della Cgil, tutti
quei contatti hanno prodotto un buon “magazzino” che ora però stiamo in
qualche misura smaltendo.
tronato. Il segno è anche
quello che sempre di più bisogna trovare canali diretti
di proselitismo, cercare
strumenti e motivazioni
per chiedere ai pensionati,
soprattutto quelli “pubbli-
ni di proselitismo diretto
quello che si pensava dovesse verificarsi come effetto delle politiche restrittive sulla previdenza e
cioè il calo dei pensionamenti. Con la conseguente
LE PRIORITA’
PER IL FUTURO
Occorre che in questi
due mesi che rimangono,
tutti noi produciamo uno
sforzo per legare l’attività
politica e la sempre presente attività di supporto ai
servizi (Inca e Caaf ma non
solo) ad attività mirata di
proselitismo. Ma bisogna
fare anche un’altra considerazione. E cioè il totale
delle iscrizioni allo Spi di
Macerata nei primi 9 mesi
del 2004 ammontano 1560,
di queste 672 sono concomitanti mentre 835 sono le
nuove deleghe (784 all’Inps
difficoltà delle deleghe
concomitanti. Dobbiamo
continuare con lo stesso
entusiasmo e sicuramente
coglieremo l’obiettivo della crescita anche al termine del 2004.
Contro il carovita, lo Spi Cgil
rilancia l’osservatorio provinciale
■ di Domenico Nepi
Q
uest’anno l’autunno si presenta a tinte fosche, non per
colpa delle avverse condizioni atmosferiche, ma per
i prezzi che continuano a
crescere. Ma i pensionati e
i lavoratori possono stare
tranquilli; c’è qualcuno che
pensa a loro.
Eureka: il presidente del
consiglio ha finalmente risolto il problema del costo
della spesa quotidiana. Con
un’audacissima trovata ha
deciso di bloccare fino alla
fine di dicembre 2004, con
l’accordo governo-grande
distribuzione, il prezzo
d’alcuni prodotti con il
marchio delle loro organizzazioni. La trovata è sconcertante ed esilarante al
tempo stesso; il nostro caro
presidente del consiglio
propone, d’accordo con la
grande distribuzione, il
blocco di quei prezzi che
molti di loro avevano già
congelato da tempo. Insomma ci hanno servito
l’ennesima patacca stagionale. Serve, poi, a qualcosa
bloccare il prezzo di qualche prodotto mentre gli altri salgono vertiginosamente? Al portamonete di noi
poveri consumatori l’ardua
risposta.
Naturalmente, anche
bloccando per un breve periodo i prezzi di qualche
prodotto, il problema non
si risolve: se le retribuzioni
seguitano ad essere più
basse dell’inflazione reale,
se le pensioni con la loro
stagnazione cronica non
consentono di arrivare alla
fine del mese, anche il risparmio di qualche centesimo che quest’operazione
produrrà, se lo produrrà,
non servirà a nulla.
Non è questo il modo
per fare una seria politica
dei prezzi, occorrono soluzioni rilevanti. Non è possibile pagare al supermercato, ad esempio, un chilo di
pesche due euro quando alla fonte, vale a dire al produttore, è pagato trenta
centesimi il chilo; qualcosa
che non va lungo il tragitto
<< dal produttore al consumatore >> dovrà pur esserci, ed è proprio qui che gli
organi competenti devono
andare a mettere il naso.
La segretaria dello Spi
Cgil di Ascoli Piceno, Anna
Rita Ancona, in occasione
della festa di “LiberEtà” a
Stella di Monsampolo, nel
LiberEtà / Tutti in festa
STELLA DI MONSAMPOLO La festa di LiberEtà? Non
solo momenti di svago e di
convivialità, a Stella di
Monsampolo, in una piazza
gremita di gente, con tavoli per la raccolta di firme a
sostegno dell’Anpi, referendum per abrogare la
legge sulla procreazione assistita, diffusione della rivista LiberEtà e libri. Insieme,
sono stato discussi i problemi della nostra Vallata e
tutti hanno convenuto sul
fatto che questa crisi economica colpisce in modo
particolare i ceti più deboli,
quelli che hanno più bisogno di sanità, di case. Hanno partecipato molti esponenti delle istituzioni: il
presidente della Provincia
Massimo Rossi, l’assessore
alle Politiche Sociali del comune di Ascoli Achille Marcucci, il sindaco di Monsampolo, Remo Schiavi, vice sindaco di Colli Paula Beatriz
Amadio. I politici si sono
confrontati con i sindacalisti della Cgil di Ascoli, Emi-
dio Celani, Anna Rita Ancona e il segretario regionale
Spi Giuseppe Pettinari e
l’amministratore delegato
di LiberEtà Mario Riccieri.
Il dibattito si è sviluppato
su svariati temi. Tra gli altri è
stato il sindaco ha parlare di
crisi della nostra Vallata fa
chiudere molte aziende.
Il palco dei relatori.
suo intervento, ha parlato
proprio dei problemi relativi al costo della vita e degli
aumenti dei prezzi, della
mancanza d’abitazioni per
le famiglie più disagiate e
di tutti i problemi non risolti né dal governo centrale,
né dagli enti locali.
Inoltre Anna Rita dice:
<< E’ importante far istituire l’osservatorio provinciale
dei prezzi e delle tariffe
perché le famiglie dei lavoratori e pensionati, del nostro territorio, non sopportano più l’aumento dei
prezzi al consumo e delle utenze >>. Ha inoltre posto
l’accento sugli aumenti del
prezzo dei medicinali, annunciando che quest’argomento sarà discusso in un
prossimo dibattito.
Tesseramento: lo Spi
fa il punto della situazione
FERMO - A causa della pioggia, la festa anziché nel giardino si è svolta nei locali della Camera del Lavoro che si
è riempita di pensionate e di pensionati. Venti sono stati gli anziani che hanno ricevuto una medaglia ricordo
a sottolineare la loro lunga militanza nell’organizzazione della Lega Spi di Fermo. Molto significativa la presenza dell’intera segreteria della Camera del Lavoro provinciale e particolarmente commovente è stato l’intervento del presidente onorario regionale dell’Anoi. Nel corso della festa sono stati sottoscritti più di 400 euro che
verranno versati all’Anpi a sostegno della preparazione
del sessantesimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo.
Un altro momento importante della festa è stata la
conferenza tenuta dal professor Alessandro Volponi sulla prima internazionale operaia.
Infine il segretario generale dello Spi Marche Oscar
Barchiesi ha svolto l’intervento conclusivo sottolineando gli aspetti più significativi dell’attuale momento politico internazionale e nazionale.
Fervono i preparativi del Filo d’Argento
Fermo, subito una postazione telefonica
■ di Giuliana Bonanni
FERMO - Si spera che con l’inizio del prossimo anno
“L’Auser Filo d’argento” sia
in grado di aprire una sua
postazione telefonica anche a Fermo. La presenza di
un gruppo numeroso di
partecipanti al primo incontro fra i futuri operatori
e la psicologa Teresa Ragusa lascia ben sperare. La
partecipazione e l’attenzio-
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ne agli argomenti trattati
da un uditorio composto di
persone non più giovanissime, dimostrano come il
prolungamento della vita e
il modo migliore per affrontarlo, sia un problema
non facile da affrontare in
una società in continua evoluzione e cambiamenti.
Il sentirsi “rimasti indietro”, non più attori ma
spettatori silenziosi lasciati
nella solitudine e ricercare
rifugio nei ricordi, è la condizione di vita per la maggioranza delle persone anziane.
L’obiettivo del “Filo
d’Argento” è di sciogliere
la lastra di ghiaccio che separa l’anziano dal resto
della società, smitizzare attraverso un filo telefonico
angosce e paure,aiutare a
risolvere problemi e correre
in aiuto quando ce ne sia
bisogno.
Segreteria regionale Spi Cgil Marche:
Oscar Barchiesi, Giuseppe Pettinari,
Anna Colafrancesco
A cura di:
Maria Federica Buroni
Hanno collaborato:
le segreterie Spi provinciali di
Ancona, Pesaro, Macerata e Ascoli Piceno
Grafica:
Media Graphics
Collaborazione fotografica:
Daniele Cimino, Giusy Marinelli
Stampa: F.lli Spada - Ciampino Roma
Sede: Via Primo Maggio, 142/a - Ancona
Tel. 071/285741 Fax 071/2857400
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Novembre - CGIL Marche