COMPUTAX s.a.s di R. Frare & C. Rag. Roberto Frare – Dott. Francesco Dam 31029 VITTORIO VENETO (TV) – Via Dante, 61/b Tel. 0438-554711 r.a. - Fax 0438-554154 E-mail [email protected] – [email protected] Informativa per la clientela di studio N. 02 del 04.01.2012 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Incasso delle pensioni superiori a 1.000 € Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterLa a conoscenza che in base a una comunicazione dell’Inps (che è arrivata o arriverà a circa 450mila pensionati) dal prossimo 7 marzo, l'Inps non potrà più corrispondere il sussidio in banconote, quando esso sia superiore (o pari) a 1.000 €. Inoltre, si comunica che entro febbraio 2012 i pensionati interessati dovranno comunicare all'istituto il canale alternativo attraverso il quale intendono ricevere l'assegno mensile, sia esso un conto bancario, un libretto postale o una carta ricaricabile. Premessa A decorrere dal 6.12.2011, l’art. 12, comma 1, del Decreto Legge 6 dicembre 2011 ho ridotto a € 1.000 il limite per l’utilizzo: del denaro contante; degli assegni bancari o postali/circolari e dei vaglia postali o cambiari; dei libretti di deposito bancari o postali al portatore. L’utilizzo del contante A seguito della riduzione della soglia per i trasferimenti di denaro contante, non è più possibile effettuare pagamenti tra soggetti diversi in un’unica soluzione in contante di importo pari o superiore a € 1.000. I trasferimenti eccedenti tale limite vanno eseguiti tramite intermediari abilitati (banche, Poste, ecc.). 1 Pagamenti delle Pubblica amministrazione In linea con tali disposizioni, il D.L. 201/2011 ha previsto che per “favorire la modernizzazione e l’efficienza degli strumenti di pagamento” da parte della Pubblica Amministrazione, entro il 6.3.2012 (3 mesi dall’entrata in vigore del decreto in esame), si dovrà “avviare il processo di superamento dei sistemi basati sull’uso di supporti cartacei”. A tal fine, le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, nonché i loro enti, devono effettuare “in via ordinaria” i pagamenti: su un c/c bancario o postale del creditore; ovvero con le modalità offerte dai servizi elettronici di pagamento interbancari prescelti dai beneficiari. Conseguenze per i pensionati La normativa sopraesposta si riflette sui soggetti che percepiscono pensioni. In particolare, i pensionati che ricevono ancora la prestazione in contanti sono 2,2 milioni (450.000 con trattamenti superiori a 1.000 euro e 1.750.000 con trattamenti inferiori a questa cifra) a fronte dei 3,5 milioni che erano nel 2008. Nel complesso i pensionati Inps sono 13,8 milioni. Comunicazione dell’Inps A tal fine, l'Inps ha inviato circa 450 mila comunicazioni a chi percepisce un importo superiore a 1.000 euro, invitando a comunicare all'Istituto - entro il mese di febbraio 2012 modalità alternative di riscossione. L'adeguamento alle nuove modalità di pagamento deve avvenire entro il 6 marzo 2012. L'Istituto quindi non può effettuare pagamenti in contanti d’importo superiore a 1.000 euro a partire dal 7 marzo 2012. I pensionati che ricevono la lettera dell'Istituto possono comunicare entro il mese di febbraio 2012 le nuove modalità di riscossione, scegliendo tra l'accredito in conto corrente, su libretto postale o su carta ricaricabile. La richiesta di variazione della modalità di pagamento può essere inoltrata attraverso il sito istituzionale da parte dei soggetti in possesso di Pin, oppure direttamente a una Struttura territoriale dell'Istituto. In alternativa, la richiesta può essere fatta presso gli uffici bancari o postali, secondo le consuete modalità. 2 Conti correnti a condizioni agevolate Al fine di favorire i pensionati nel D.L. 201/2011 è stato previsto che i versamenti delle somme a soggetti con trattamenti pensionistici minimi, assegni e pensioni sociali sono esenti dall’imposta di bollo. Inoltre, entro il 28.3.2012 (3 mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione), l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), le Poste, le associazioni dei prestatori di servizi di pagamento, le imprese che gestiscono circuiti di pagamento e le associazioni delle imprese rappresentative a livello nazionale dovranno definire le regole generali finalizzate ad “assicurare una riduzione delle commissioni a carico degli esercenti in relazione alle transazioni effettuate mediante carte di pagamento”. In ogni caso, è limitata alla misura massima dell’1,5% la commissione a carico degli esercenti sui pagamenti effettuati con strumenti di pagamento elettronico, incluse le carte di pagamento, di credito e di debito. Distinti saluti Lo Studio ringrazia per l’attenzione riservatagli e rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, riservandosi la facoltà di tenervi costantemente aggiornati sulle novità e relativi adempimenti di Vostro interesse…… 3