COMPUTAX s.a.s di R. Frare & C.
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Informativa per la clientela di studio
N. 02 del 04.01.2012
Ai gentili Clienti
Loro sedi
OGGETTO: Incasso delle pensioni superiori a 1.000 €
Gentile Cliente,
con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterLa a conoscenza
che in base a una comunicazione dell’Inps (che è arrivata o arriverà a circa 450mila
pensionati) dal prossimo 7 marzo, l'Inps non potrà più corrispondere il sussidio in banconote,
quando esso sia superiore (o pari) a 1.000 €.
Inoltre, si comunica che entro febbraio 2012 i pensionati interessati dovranno
comunicare all'istituto il canale alternativo attraverso il quale intendono ricevere l'assegno
mensile, sia esso un conto bancario, un libretto postale o una carta ricaricabile.
Premessa
A decorrere dal 6.12.2011, l’art. 12, comma 1, del Decreto Legge 6 dicembre 2011 ho ridotto
a € 1.000 il limite per l’utilizzo:
del denaro contante;
degli assegni bancari o postali/circolari e dei vaglia postali o cambiari;
dei libretti di deposito bancari o postali al portatore.
L’utilizzo del contante
A seguito della riduzione della soglia per i trasferimenti di denaro contante, non è più
possibile effettuare pagamenti tra soggetti diversi in un’unica soluzione in contante di importo pari
o superiore a € 1.000.
I trasferimenti eccedenti tale limite vanno eseguiti tramite intermediari abilitati (banche,
Poste, ecc.).
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Pagamenti delle Pubblica amministrazione
In linea con tali disposizioni, il D.L. 201/2011 ha previsto che per “favorire la
modernizzazione
e
l’efficienza
degli
strumenti
di
pagamento”
da
parte
della
Pubblica
Amministrazione, entro il 6.3.2012 (3 mesi dall’entrata in vigore del decreto in esame), si dovrà
“avviare il processo di superamento dei sistemi basati sull’uso di supporti cartacei”.
A tal fine, le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, nonché i loro enti, devono effettuare
“in via ordinaria” i pagamenti:
su un c/c bancario o postale del creditore;
ovvero
con le modalità offerte dai servizi elettronici di pagamento interbancari prescelti dai
beneficiari.
Conseguenze per i pensionati
La normativa sopraesposta si riflette sui soggetti che percepiscono pensioni. In particolare, i
pensionati che ricevono ancora la prestazione in contanti sono 2,2 milioni (450.000 con trattamenti
superiori a 1.000 euro e 1.750.000 con trattamenti inferiori a questa cifra) a fronte dei 3,5 milioni
che erano nel 2008. Nel complesso i pensionati Inps sono 13,8 milioni.
Comunicazione dell’Inps
A tal fine, l'Inps ha inviato circa 450 mila comunicazioni a chi percepisce un importo
superiore a 1.000 euro, invitando a comunicare all'Istituto - entro il mese di febbraio 2012 modalità alternative di riscossione.
L'adeguamento alle nuove modalità di pagamento deve avvenire entro il 6 marzo 2012.
L'Istituto quindi non può effettuare pagamenti in contanti d’importo superiore a 1.000 euro a
partire dal 7 marzo 2012.
I pensionati che ricevono la lettera dell'Istituto possono comunicare entro il mese di
febbraio 2012 le nuove modalità di riscossione, scegliendo tra l'accredito in conto corrente, su
libretto postale o su carta ricaricabile.
La richiesta di variazione della modalità di pagamento può essere inoltrata attraverso il sito
istituzionale da parte dei soggetti in possesso di Pin, oppure direttamente a una Struttura
territoriale dell'Istituto.
In alternativa, la richiesta può essere fatta presso gli uffici bancari o postali, secondo le
consuete modalità.
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Conti correnti a condizioni agevolate
Al fine di favorire i pensionati nel D.L. 201/2011 è stato previsto che i versamenti delle
somme a soggetti con trattamenti pensionistici minimi, assegni e pensioni sociali sono esenti
dall’imposta di bollo.
Inoltre, entro il 28.3.2012 (3 mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione),
l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), le Poste, le associazioni dei prestatori di servizi di
pagamento, le imprese che gestiscono circuiti di pagamento e le associazioni delle imprese
rappresentative a livello nazionale dovranno definire le regole generali finalizzate ad “assicurare
una riduzione delle commissioni a carico degli esercenti in relazione alle transazioni effettuate
mediante carte di pagamento”.
In ogni caso, è limitata alla misura massima dell’1,5% la commissione a carico degli
esercenti sui pagamenti effettuati con strumenti di pagamento elettronico, incluse le carte di
pagamento, di credito e di debito.
Distinti saluti
Lo Studio ringrazia per l’attenzione riservatagli e rimane a disposizione per ogni ulteriore
chiarimento, riservandosi la facoltà di tenervi costantemente aggiornati sulle novità e relativi
adempimenti di Vostro interesse……
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