Il valore come fondamento dello scambio Soddisfazione e valore Comprensione delle esigenze da soddisfare Offerta proposta e fornita al cliente Valore percepito/Valore per il cliente Soddisfazione Fedeltà del cliente Valore del cliente Soluzione al problema del cliente Fiducia del cliente Valore per l’azienda Il valore per il cliente è rappresentato dal valore che per lui ha l’offerta che gli viene proposta e fornita dall’azienda Il valore del cliente è riferito al valore economico (margini) che l’azienda è in grado di ottenere dalle transazione con il cliente Il valore percepito Il valore percepito cattura l’essenza del processo di elaborazione e valutazione delle caratteristiche degli attributi di un prodotto da parte di un consumatore • Prezzo pagato (P) • Qualità percepita delle prestazioni complessive di prodottoservizio (QP) • Qualità percepita del processo di relazione con il fornitore (QR) • Altri costi monetari connessi al prodotto-servizio (ACp) Valore percepito Benefici Sacrifici Valore per il cliente = QP + QR- P- ACp -ACr • Costi, monetari e non, connessi al processo di relazione con il fornitore (ACr) Relazione Attese-Prestazioni Parte inutile dell’offerta Parte dell’offerta adatta alle esigenze Parte mancante nell’offerta Attese dei clienti Esigenze dei clienti Prestazioni offerte Prodotto-servizio Alcune tipologie di costi sostenuti dai consumatori/acquirenti 1. costi monetari 2. costi fisico-temporali 3. energia spesa per acquistare il prodotto e tempo dedicato all’acquisto costi psicologici 4. esborsi monetari per acquistare il prodotto; includono, prezzo, costi di viaggio, conservazione, consegna e altre spese sostenute per acquistare o entrare in possesso del prodotto, per utilizzarlo ed anche per eliminarlo Ansia, disappunto, malfunzionamenti, disservizi, ritardi (conseguenze psicologiche che talvolta accompagnano gli acquisti) costi sociali alcuni acquisti possono determinare la disapprovazione o le critiche altrui Ipotesi alternative di valore per il cliente Valore dei costi percepiti Prezzo (P) Altri costi (AC) Valore dei benefici percepiti Elevato=100 Caso A Alti =15 Alto=80 Caso B +5 Caso C Bassi=5 -25 Caso D +15 Caso E Alti =15 -15 Caso F +25 Basso=60 Caso G Bassi=5 Basso=70 -5 Caso H +35 +5 La mappa del valore per il cliente Più elevato Minor Valore per il cliente Linea del “valore equo” Margini più alti Zona K Prezzo relativo Zona J Maggior valore per il cliente Più basso Inferiore Superiore Qualità percepita relativa Margini più bassi La soddisfazione Prestazioni percepite (o qualità percepita) Soddisfazione = Valore percepito cioè Prestazioni attesa (o qualità attesa) Fattori influenti Aspettative Confronto Facilità di valutazione Valore atteso Prestazioni percepite Grado di soddisfazione/i nsoddisfazione Costi di cambiament o Comportamenti di fedeltà/infedeltà Componenti delle aspettative Le esperienze precedenti fanno parte di una “banca della memoria”. Ressa si basa anche sulle esperienze fatte con prodotti-servizi con confrontabili con quello in oggetto Questa è la forma di comunicazione più efficace per influenzare le opinioni anche su esperienze già vissute Chi è più competente sul prodotto-servizio tende a ritenere importanti alcuni aspetti che altri invece non osservano. In genere è più difficile da soddisfare Esperienze precedenti Comunicazione interpersonale Competenze personali Spesso sono più difficili da soddisfare le persone più giovani, quelle di sesso maschile e quelle di classe socioeconomiche più elevata Caratteristiche sociodemografiche La “promessa” di un risultato positivo ottenibile utilizzando un certo prodotto-servizio è tipica della comunicazione di marketing che perciò predispone ad aspettative più elevate Comunicazione di marketing Aspettati ve La percezione del prodotto Caratteristiche del prodotto, attributi e benefici Valore percepito Soddisfazione L’impresa definisce le caratteristiche e gli attributi di un prodotto, che i consumatori, a loro volta, elaborano in funzione dei loro obiettivi personali, obiettivi che contribuiscono a definire il valore atteso del prodotto stesso. I consumatori, a loro volta, utilizzano la loro percezione del valore di un prodotto per stimare la soddisfazione che deriveranno dall’acquisto. Dopo l’acquisto e l’uso del bene la soddisfazione (o insoddisfazione) emergente, confermando (o negando) le valutazioni precedentemente effettuate, consente una valutazione più precisa del prodotto. Da questo confronto fra aspettative e percezioni derivano, inoltre, le decisioni relative al riacquisto del prodotto, o l’attivazione di un processo di passaparola positivo o negativo. Aree di soddisfazione Disconferma negativa Conferma Disconferma positiva Fascia di tolleranza Aspettative non raggiunte Aspettative superate La soddisfazione è più reattiva alla disconferma negativa che a quella positiva: quando la prestazione percepita supera le aspettative la soddisfazione cresce, ma a un ritmo minore L’insoddisfazione produce più passaparala negativo di quello positivo prodotto dalla soddisfazione E’ prioritario l’insoddisfazione sovrasoddisfare” prevenire più che Gli effetti della soddisfazione Un cliente soddisfatto molto più probabilmente riacquista Un cliente soddisfatto più probabilmente tende ad aumentare i suoi acquisti presso lo stesso fornitore Un cliente soddisfatto più probabilmente parla agli altri della sua esperienza positiva Un cliente soddisfatto tende ad effettuare una minore pressione sugli sconti Una maggiore soddisfazione produce un effetto positivo anche sul clima aziendale Fiducia e Fedeltà Soddisfazione Fiducia del cliente La Fiducia aiuta lo svolgimento dello scambio e costituisce un mezzo per semplificare i processi di scelta Fedeltà del cliente Comportamento umano, frutto di libera scelta, volto a continuare in modo esclusivo, intensificare e sviluppare la relazione in atto con una controparte e a diffonderne un’immagine positiva Profitto annuale del cliente Premium di prezzo Promozione Risparmi di costo Maggiori acquisti Profitto-base Anni Costi di acquisizione Fedeltà e soddisfazione E Clienti patrimonio stabile Soddisfazione competitiva B Soddisfazione Clienti persi (per scarsa attenzione) A Insoddisfazione Clienti giustamente persi Infedeltà D Clienti indifferenti C Clienti ostaggi Retention Fedeltà vera e propria/Loyalty Indicatori relativi alla fedeltà •Tasso di retention: % di clienti rimasti dopo un periodo •Longevità relativa del cliente: numero di anni di permanenza del cliente con lo stesso fornitore •Tasso di penetrazione sul cliente: % degli acquisti del cliente detenuta dal fornitore (customer share) •Tasso di raccomandazioni a terzi: % di clienti che hanno raccomandato l’azienda ad altri. • Analisi clienti persi: analisi delle cause per cui un cliente ha lasciato l’azienda Lifetime Customer Value (LCV): Valore degli acquisti di un consumatore nella sua vita presso lo stesso fornitore n t=1 Flusso di cassa (1+i)n Una formulazione completa del LCV n LCVw = t=0 m (QwMC-CMTw)t (QkMC-CMTk)t + p - CAw k t=0 (1+i)t t (1+i) Customer equity Valore del Patrimonio Clienti somma dei LCV di tutti i clienti Elemento chiave per la redditività di lungo termine di ogni impresa Modello fedeltà/cambiamento del cliente Valore per il cliente Costi di cambiamento tollerabili pur di cambiare Valore totale della permanenza Vp Valore della soddisfazione Vs CCT Livello dei costi di cambiamento “strutturali” CCK Grado di soddisfazione del cliente Zona di fedeltà Zona di cambiamento Zona di retention Caso Alla fine degli anni ’70 sembrava che in Italia i tempi fossero maturi per lanciare una formula commerciale che all’estero stava riscuotendo grande successo: il discount. Il paese uscita da una pesante crisi economica caratterizzata da una forte inflazione unita ad una diminuzione della produzione ed elevata disoccupazione. Cominciavano, tuttavia, ad affermarsi alcune tendenze di fondo che si sarebbero rafforzate e mantenute per tutti gli anni ’80; in particolare la tendenza a privilegiare l’individuo ed il benessere individuale, l’idea che è l’avere a prevalere sull’essere, il desiderio del tutto e subito. La G.S. titolare dell’omonima catena di supermercati decise di aprire una catena di discount con l’insegna Supersconto sul modello di un catena svizzera. I discount presentavano alcune caratteristiche: superficie di 200/400 mq; prevalenza di prodotti di marca esposti in cartoni sugli scaffali; assortimento composto di prodotti alimentari non deperibili e di prodotti per l’igiene della casa e della persona; servizi (parcheggio e personale di vendita) ridotti al minimo; presenza di prodotti offerti solo nella versione base della marca leader e di una seconda marca più economica. A fronte di un inizio promettente l’andamento dei negozi andò peggiorando. Domande: Quali aspetti del macro ambiente sono stati sottovalutati dalla G.S.? Quali elementi della formula commerciale non erano in linea con le esigenze in atto nell’epoca?