APPROFONDIMENTI Approfondimenti gnoseologici (= relativi al CONOSCERE PER EDUCARE) la conoscenza umana • multimodalità: con i sensi, intelletto, ragione, intuizione, empatia, azione, operazioni •Tra costruttivismo sociale e “dialogo ermeneutico” interazione sociale: -“orizzontale” : rapporto soggetto <--> alterità - “verticale”: referenza a cultura (storia)<->valori…verità ■ conoscenza dei saperi scientifici(criticità,giustificazione,…), ■ conoscenza dei quadri teorici (globalità,unitarietà, universalità, ultimatività), ■ conoscenze per operatività etica, tecnico-espressiva doxa, episteme, praxis, tecne, poiesis… (Aristotele) tra opinione, scienza, sapienza, saggezza 21 febbraio 2005 Prof. Carlo Nanni 3 1. Le nuove possibilità offerte dalle neuro scienze i «neuroni specchio» e la conoscenza per empatia o la rilevanza della «intelligenza emotiva» (D. Goleman), 2. La ricerca teorica può aiutare : Tra razionalità Ideologica/Tecnocratica /e/ Irrazionalità: (Sperimentalismo, Fideismo, “Sentire” Soggettivistico, relativismo culturale…) = Una Razionalità, una Scientificità, una Tecnologia “a misura d’uomo” (cfr. il dialogo tra “ratio/tecne /et fides”) Importanza delle Categorie del: - Possibile - Alterità/ Differenza, Pluralismo – Limite/con-fine Il Ruolo della Retorica = La Ragionevolezza = Oltre il “pensiero unico” il “pensiero complesso” (E. Morin)/pensiero poliedrico (papa Francesco) = Il pensiero “glocale” (pensare simultaneamente il globale e il locale) e il dialogo interculturale e interreligioso = il «mistero» della persona, non mai e non totalmente conoscibile (scientificamente) = “dilatare la razionalità” (Benedetto XVI)… ma anche dilatare l’INTELLIGENZA della fede Al fondo: chiarire il concetto di VERITA’ - Per il positivismo=verificabilità empirica=>il “fatto” - Per il neopositivismo=logicità procedurale - Per il Tecnologismo = l’efficacia - tradizionalmente=adeguazione tra soggetto conoscente e realtà conosciuta =>prospettiva relazionale sistemica e dinamica: la verità come “esistenziale”=modo tipicamente umano di CERCARE E VOLER ESSERE TRASPARENTE tra soggetto (individuo,gruppo,comunità) e alterità (sé, altri, cose, istituzioni, prodotti,mondo,tempo, Dio,…) nella e tra la storicità e l’apertura alla trascendenza Religiosa – confessante Ideale-valoriale Intellettuale-spirituale trascendenza io INDIVIDUO (soma, psiche, spirito) COMUNITA’ POPOLO MASSA trasparenza Socio storica autotrascendenza altro Me storia Reti relazionali (fisiche e virtuali) Mondi vitali –culturali Processi e tendenze storiche in atto Altri Altro/Dio, Animali, cose, oggetti, mondo, cultura, tempo-spazio ideologie tradizioni, i valori …..Fare la verità…. Adegua il tuo amore all’essere di ciascuna realtà Antonio rosmini Approfondimenti epistemologici (relativi al conoscere «SCIENTIFICO» su e per l’educazione) Filosofia dell’educazione= riflette “su” e “per” l’educazione (riflette l’ educazione = teorizzandola) disciplina autonoma tra – accanto a le scienze dell’educazione Dipende da cosa si intende ■per pedagogia ■ per e scienze dell’educazione [Tema A.2.] PEDAGOGIA (E SCIENZE DELL’EDUCAZIONE) Diversi significati lungo la storia (cfr. etimologia) Qualsiasi riflessione/ricerca relativa all’educazione (non scientifica – scientifica) (senso largo/generico) senso 2. Ambito ● culturale (dell’area umanistica) stretto/specifico ● e scientifico (tra le scienze umane) 2.1. disciplina scientifica dell’organizzazione del sapere e dell’intervento educativo (equivalente a «pedagogia generale») accanto a: - scienze dell’educazione (biologia, antropologia, psicologia, sociologia… dell’educazione) - filosofia dell’educazione (epistemologia/metateoria) - didattica e tecnologie dell’educazione = viste come discipline “contestuali” 2.2. ambito scientifico multidisciplinare/interdisciplinare denominato “scienze dell’educazione NB. due significati di Scienze dell’educazione 1) s. stretto = discipline educative da scienze umane 2) s. largo = sistema multidisciplinare/interdisciplinare Oggi invece si parla anche di scienze della formazione (ma vi includono aspetti/discipline di tipo giuridico, linguistico, economico, comunicativo, ecc. 0. 1. La pedagogia e le sue dimensioni La pedagogia e le discipline contestuali Il sistema delle scienze dell’educazione La cultura pedagogica La CULTURA PEDAGOGICA (1) Collocazione • nell’insieme del patrimonio sociale di cultura ( scientifica, non scientifica, tradizionale e attuale) • nell’ambito umanistico - sociale ( = un sottosistema culturale) (2) Un approccio particolare alla realtà Approccio pedagogico alla realtà => lo sguardo educativo - nessuno legge la realtà e i processi storici senza precomprensioni o senza prospettive - l’approccio pedagogico connesso alla vita e crescita personale - (individuale, gruppale, comunitaria) => aiutato dall’ intervento educativo - risalto al culturale e al personale ( prima e più che allo strutturale e all’istituzionale); si dà attenzione al valoriale, al possibile, al positivo (che non al fattuale o all’esistente, al visibile) - l’interesse prassico-operativo della conoscenza: è un “conoscere per educare” (3) Una visione particolare del mondo e della vita => antropologia e Weltanschauung pedagogica - un mondo in divenire ed un’umanità che interagisce attivamente con esso dalla (e tra) natura a cultura => storiche forme di civiltà ( = cosmologia ontologia pedagogica) - un’umanità segnata dalla crescita e dallo sviluppo, da capacità radicali di interiorità e di libertà, di relazionalità e di progettualità (trascendenza); - un’umanità insieme individuo e popolo (antropologia pedagogica) (4) Un quadro di VALORI specifico => valori formativi Al centro => crescita delle persone, la buona qualità della vita personale, individuale e sociale, da prevenire, proteggere , promuovere * valori contenutistici = crescita, sviluppo, qualità umana dell’esistenza, promozione umana della vita personale e comunitaria, libertà, comunitarietà… * procedurali formali/procedurali = gradualità, adeguatezza, pertinenza, validità, significatività; specificità, globalità, integrazione; disciplinarità e transversalità; efficienza e produttività; comunicatività e relazionalità; reciprocità e identità… * etici (= per l’intervento educativo) = ascolto, accoglienza, rispetto, apprezzamento, sostegno, orientamento, correlazione, stimolazione, amore, professionalità, managerialità, autorevolezza, saggezza,… (5) Ciò suppone un quadro delle virtù nell’educatore e nell’educando 1. Diano-etiche = della mente - intelligenza, comprensività, razionalità, progettualità, tatto, scienza e sapienza 2. Etiche – cardinali = del comportamento - prudenza-saggezza, giustizia, fortezza, temperanza 3. Etiche – teologali = della relazione - fede, fiducia, affidamento; speranza, disponibilità, apertura; oblatività, filantropia, dedizione, preoccupazione per l’uomo, solidarietà… fraternità cristianamente = fede ,speranza ,carità (6) Una MENTALITÀ conoscitivo – operativa che coniuga: *il sentire *il rilevare *l’inquadrare, l’interpretare *il prospettare, il progettare *operazionalizzare l’intervento *monitorare, valutare e verificare la validità, pertinenza, adeguatezza, significatività, efficacia degli interventi (7) Una valutazione di fatti, eventi, persone e cose = pedagogica = bada allo sviluppo umano, si fa 1. proattiva ed incoraggiante 2. differenziata e referenziale 3. con funzione diagnostica e prognostica 4 con funzione di rinforzo positivo (8) Una LOGICA OPERATIVA 1. che ha come intenzionalità = nutrire di vita, di cultura, scienza e tecnologia 2. e come stile d’azione = suscitare, mediare, stimolare, promuovere,accompagnare … 3. a partire dal punto accessibile al bene (talenti, risorse soggettive e contestuali) 4. creando la “discrepanza ottimale” (Ausubel) 5 . ponendo in una dinamica di attuazione che va dal minimo, al concretamente possibile, all’umanamente e universalmente degno, … al mistico (originalità-interiorità - misura personale e reale (9) Seguendo fondamentalmente Tre modelli operativi 1. ingegneristico (analisi, progettazione, attuazione, verifica) = per obiettivi precisi da raggiungere 2. clinico (analisi, anamnesi e eziologia, diagnosi, prognosi, cura/trattamento, controllo periodico) = per casi e situazioni difficili e specifici 3. dell’affrontamento dei problemi (problem solving): evidenziazione del problema, ricerca delle cause, l’ipotesi di intervento, ricerca delle risorse, monitoraggio degli interventi e verifica dei risultati… = per situazioni problematiche comuni di ambiente (10) In una prospettiva - di apprendimento/ educazione permanente - di società educante - di responsabilità personale e comunitaria - di un educatore persona/gruppo “schierato» dalla parte della crescita delle persone e della promozione della buona qualità della vita individuale e comunitaria. ISPIRAZIONE CRISTIANA E DOCENZA nanni.unisal.it 1. Fa sentire di essere all’interno di una TRADIZIONE EDUCATIVA con le seguenti caratteristiche: (1) L’ Educazione = “maieutica” e stimolazione della persona (prima e oltre la trasmissione o la formazione di competenze ) -> le persone concrete = punto di partenza, ->la persona = orizzonte di valore (+ che «valori», si vogliono “persone valide”) -> didattica = portare al meglio le possibilità/ i talenti personali Perché: L’educando è persona, fatto ad immagine di Dio, anzi «figlio di Dio» e = modello di vita dei “piccoli” del Regno di Dio (2) = una prospettiva di “umanesimo integrale”, forma e contenuto «ultra-disciplinare» della docenza- fondata su: l’umanità rapportata all’umanità del Cristo risorto (san Paolo, Ef. 4,1-13) Cristo uomo nuovo (GS,22) proiettata verso una “civiltà dell’amore” (Paolo VI), attuata attraverso : una saggia coniugazione di «fides et ratio», di dialogo… (3) Metodologicamente = istruire la mente per irrobustire il cuore (don Bosco) fondamentalità dell’educazione “morale” e religiosa = per essere persone coscienti, libere, responsabili, solidali,…aperti a “camminare umilmente con Dio, nello Spirito” (san Paolo, Gal. 5) 4) la relazione personale, strategia prima dell’educare, pur nell’apprezzamento/uso per le tecnologie educative “più moderne” l’educazione “affare di cuore”; la forza-risorsa educativa della testimonianza “virtuosa” (e competente) personale/comunitaria 5) la comunità educativa scolastica luogo e soggetto primo e ultimo dell’educare: con il PEI, con la didattica, con l’ambiente, con il clima di “famiglia, con gli stage e le iniziative di volontariato e di impegno civile e ecclesiale… in collaborazione e cooperazione (=alleanza) con le famiglie, le parrocchie, il mondo del lavoro, il sistema della comunicazione sociale, l’organizzazione sociale del divertimento e dello sport 2. L’ispirazione cristiana DILATA LA “VISION” ispirativa della funzione docente con una visione del mondo e della vita profondamente “teologale”, oltre l’empirico, lo storico e il sociologico: incentrata sulla rivelazione dell’amore misericordioso di Dio Padre, di cui Cristo è il “volto”, che si vede, e la“parola” che si ascolta; e del rinnovamento umano nello Spirito la storia= storia di salvezza, la ricerca della giustizia e della verità piena Essa può fare da fondamento e orizzonte ultimo di senso dell’educazione: anche nella docenza 3. Permette una MOTIVAZIONE PARTICOLARE dell’azione educativa ● = fini civili:«onesti cittadini e buoni cristiani», nell’orizzonte della «salvezza degli uomini e del mondo», e della edificazione del Regno di Dio (cfr. I 4 pilastri della pace: libertà, giustizia, verità, amore, …), ●non solo relazione affettiva, filantropica, sociale, ma “agapica” (= “abbiate gli stessi sentimenti di Cristo Gesù..” “la carità di Cristo ci spinge…”) ● volendo bene (= dimensione affettiva), volendo il bene (d. finalistica), volendolo bene (=d. metodologica relazionale), facendolo bene 4. Offre una serie di RISORSE PARTICOLARI nell’agire educativo ● oltre l’energia/motivazione personale ...e la competenza acquisita(di vita, generale, specifica…) Si può far ricorso alla grazia di Dio (…”talenti” personali avuti da Dio+ carisma delle congregazioni eductive) ● all’ invocazione e ispirazione dello Spirito Santo nel momento dell’agire ● alla grazia dei sacramenti, liturgia, eucaristia ● alla preghiera (per i giovani, con i giovani, dei giovani) ● al conforto, sostegno della comunità cristiana ● alla coscienza del «bene» fatto (come il servitore del vangelo) 5. L’ispirazione cristiana consente di VIVERE in un modo particolare LA PRATICA DOCENTE. … come un modo di realizzare una “vita che profuma di Vangelo”; … dà un più ampio respiro alla categoria pedagogica del “servizio educativo”, rivissuto nella linea del «servizio evangelico» (Mc. 10, 43-45) e dell’ «accoglienza evangelica dei piccoli» (Lc. 9,47) … permette di vivere la comunità educativa, come un modo peculiare di essere Chiesa “sacramento di salvezza per il mondo” e di pensare l’educazione (istruzione, formaz.profess., orientamento, sostegno, tutoria…) = come una forma discreta e dialogante di evangelizzazione …. La relazione educativa viene rivissuta in una superiore relazione creaturale e di figliolanza con Dio, in quanto in Cristo si è tutti, educatori ed educandi, “figli nel Figlio (pur nella differenziazione/asimmetria dei ruoli e delle funzioni) = impegnati a crescere e liberarsi insieme in dignità e pienezza di vita L’esemplarità di Gesù Maestro 1) si fa prossimo 2) accoglie personalmente 3) dialoga (“cosa leggi?”) 4) comprende, non condanna anche se non giustifica 5) stimola la “libertà”personale verso il di più, secondo i “talenti” di ognuno e le esigenze del “Regno” (la vocazione-missione): cfr.“non peccare più”, “fa questo e vivrai”, “vendi tutto… “vieni e seguimi”…”lascia le reti …ti farò pescatore di uomini”. 6) Testimonia quanto propone (= il Vangelo dell’amore di Dio per il mondo) «beneficando» e …rischiando!!! 7) «…per loro santifico me stesso»… Sguardo educativo e sguardo di fede Nel Reale: vede - il personale - il possibile - il valore Interessi - Guida della conoscenza Centro d’attenzione Riferimento Condizioni d’esercizio Stile conoscitivo Lo Sguardo Educativo La crescita delle persone Alla base: •un mondo in divenire •libertà nei determinismi dell’accidentalità •costruttività, cultura, civiltà. •Lettura non strabica ma comprensiva e fiduciosa •Atteggiamento “soffice” •Critica e discernimento •Consonanza e coinvolgimento •Competenza e saggezza *Sentire - Empatia *Vedere - Osservare *Inquadrare - Teorizzare *Prospettare - Progettare *Concretizzare - Operazionalizzare *Monitore - Valutare - Verificare Sguardo Educativo / Sguardo di Fede (1) Autonomia e Reciprocità = due modo distinti e correnti di vedere l’uomo e operare per la sua promozione => razionalità / fede => libertà / grazia. (2) L’Educazione = realtà “laicale” - “penultima” (non fine, ma aiuto per… Incarnazione Critica Educazione «Pedagogia» Fede «Teologia» Profezia (3) Stimolo dell’educazione/pedagogia a incarnare la fede: • nella storia • nella società • nella cultura • nel territorio • nelle persone in crescita (3) Funzione critico-profetica della fede rispetto a educazione-pedagogia LO SGUARDO DI FEDE Il «MISTERO DELLA EDUCAZIONE» = vivere e crescere nella «comune e diversificata figliolanza» all’interno della «vita e della comunicazione trinitaria» “Fino alla pienezza dell’umanità del Cristo risorto” “Se non diventerete bambini” La storia = storia di salvezza “Figli nel Figlio” “Cieli nuovi e terra nuova” L’etica = adeguare l’amore (la carità - agape) all’essere di ciascuna realtà. condizioni • ATTEGGIAMENTO- L’ “occhio buono del Vangelo e della carità (S. Paolo, 1Cor. 13) • METODOLOGIA: condivisione – discernimento critico – profezia (GS nn. 1,4, 11) • FONDAMENTO - Centralità dell’Incarnazione = l’uomo= “prima via della Chiesa” • Discernimento dei “segni dei tempi” • Storicità e pluralismo delle espressioni storiche • LA PROFEZIA del “di più” di Dio: 1) l’integralmente umano 2) oltre le misure umane 3) l’oltre umano (l’escatologico) Approfondimenti etici la “Responsabilità” educativa 1. Il problema: Crescita Umana, Vita delle persone = Valori – il “Senso” “Affidati” al LIBERO impegno individuale/Sociale RESPONSABILE --- in particolare per Educazione => responsabilità EDUCATIVA 2. Perché problema? 2.1. Valori (= l’umano) tra crisi e innovazione 2.2. Un concetto e una pratica riduttiva di relazione 2.3. Nella crisi delle “Evidenze Etiche” e nella Divaricazione tra: - Etica del “Dovere” <->del “Piacere” - Etica dei “Principi <-> della “situazione” (Etica dell’Impegno-”Compromesso”) - Etica del Costitutivo Umano(etica della coerenza) <-> Etica delle Conseguenze 2.4. nell’oscuramento dell’idea-valore di GENERAZIONE Per capire la responsabilità educativa 1) Una idea comprensiva e sistematica della relazionalità in cui il «fatto», ambivalente, richiede la virtù = l ’impegno etico Una antropologia relazionale (io-altro/ storia trascendenza) 2) ricomprendere la valenza dell’idea di generazione (biologica del padre e della madre e culturale di tutti) 3) La base antropologica/educativa = l’educabilità 4) l’importanza dell’impegno per il valore CONCETTO DI VALORE Tra Principio del Piacere /e/ Principio della Realtà Principio del Valore Valore = + Il non ancora -> nel Già + L’Oltre -> nel qui + L’ulteriore -> nell’Esistente sogg. e oggettivo + Il di Più -> nel Poco + L’infinito -> nel finito = «un di più» di Umano, di Vita, di Essere, (di Dio) Concetto di VALORE (BENE) A. Il “LUOGO” del valore Umano – Vita – Essere - Dio Persona/e Rapporto Interattivo Altro/i Mondo Società Storia processi storici mondi vitali individuali, di gruppo, collettivi B. Aspetti del Valore (BENE) Trascendenza Soggettività – Relazionalità – Oggettività Storicità -------------------------------------------------------------NB. Il Valore (BENE) Trans Trans Senso Soggettivo Oggettivo --------------= supera e ci supera ----------------------- Quadro dei valori formativi VALORI CENTRALI Un quadro di valori specifico => VALORI FORMATIVI vita Al centro => crescita delle persone, la buona qualità della personale, individuale e sociale, da prevenire, proteggere , promuovere * valori contenutistici = crescita, sviluppo, qualità umana dell’esistenza, promozione umana della vita personale e comunitaria, la libertà, la comunitarietà… * Valri procedurali formali = gradualità, adeguatezza, pertinenza, validità, significatività; specificità, globalità, integrazione; disciplinarità e transversalità; efficienza e produttività; comunicatività e relazionalità; reciprocità e identità… * etici (= per l’intervento educativo) = ascolto, accoglienza, rispetto, apprezzamento, sostegno, orientamento, correlazione, stimolazione, amore, professionalità, managerialità, autorevolezza, saggezza,… La cultura/le culture ghéos (terra) òikos (casa, habitat) génos (sangue,razza, stirpe) CULTURA lògos (lingua) componenti + o - unitari, pluralistici,organici ambivalenti éthos (atteggiamenti vitali di fondo) mìthos (racconti fondativi) Téchne = tecnologie e tecniche TRASFORMAZIONE DI 2 SE’ E DELL’AMBIENTE 3 COMUNICAZIONE INTERNA ESTERNA MEDIAZIONE CULTURALE TECNOLOGIE FUNZIONI DELLA CULTURA 1 IDENTITA’ DI GRUPPO (e PERSONALE) APPARTENENZA 4 TRADIZIONE TRASMISSIONE ALLE NUOVE GENERAZIONI EDUCAZIONE