Paper
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Titolo del paper intermedio (a scelta tra 1 e 2):
1)
Il ruolo del filosofo non è più di porsi «un po’ avanti o un po’ a lato» per dire la verità
muta di tutti; è piuttosto di lottare contro le forme di potere là dove ne è ad un tempo
l’oggetto e lo strumento: nell’ordine del «sapere», della «verità», della «vita esaminata», del
«discorso». È in questo senso che la teoria non sarà l’espressione, la traduzione o
l’applicazione di una pratica, ma una pratica essa stessa.
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Si commenti il passo citato, accreditandone o screditandone il valore con ragionevoli
argomentazioni, valutando in particolare – con gli strumenti e le risorse che si ritiene più opportuni
– la eventuale necessità e/o pertinenza di mantenere una posizione socratica nel mondo.
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2)
Il miglior modo di capire Socrate, è precisamente capire che nulla gli è dovuto:
questo è ciò che Socrate preferisce, questo è ciò che è bello aver potuto preferire.
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Si commenti il passo citato, illustrando le ragioni e gli argomenti che rendono Socrate un
“maestro”, valutando – con gli strumenti e le risorse che si ritiene più opportuni – se, come, e in
che misura Socrate sia stato all’altezza del suo ruolo.
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Consegna: giovedì 31 maggio, a lezione.
(lunghezza del paper: da 12.000 a 15.000 caratteri - spazi inclusi)
Nuovi compiti
• Determinare la corretta balance tra autonomia e
autorità = definire la distribuzione più
ragionevole del potere politico→
• “come è distribuito il potere?”/”Quali diritti e
libertà abbiamo?” (NO/non solo)
• “cosa corrisponderebbe ad una equa
distribuzione di potere?”/”Quali diritti e libertà
dovremmo avere?” (SI);
• Studiare come le cose stanno→spiegare come
potrebbero essere→MA→spiegare come
potrebbero essere→immaginare come
dovrebbero essere.
Il paradigma del contratto
• Il modello contrattualista = un metodo per dare una
risposta razionale alla domanda di Hobbes;
→ l’ordine politico legittimo è quello che meriterebbe il
consenso razionale da parte di individui liberi ed eguali,
che si trovassero a scegliere come organizzare la loro
convivenza a partire da una condizione pre-politica (=
“stato di natura”);
• Il paradigma del contratto non esprime una verità storica,
ma una questione controfattuale (no “come sono andate
le cose”, MA “come dovrebbe essere organizzato un
ordine politico legittimo”);
• Paradigma contrattualista = il paradigma concettuale più
forte e consistente cui abbia dato luogo la filpol
normativa.
Strategia a contrario
• “Come sarebbe la vita in uno stato di natura, cioè in un
universo senza ordine né governo?”
• “Che alternative abbiamo?” → punto di partenza per
pensare all’ordine politico: “come sarebbero le cose
senza tale ordine?” → gli argomenti del contratto sociale
non come un’intesa reale o ipotetica, ma come un
espediente in grado di far emergere le implicazioni di
certe premesse morali concernenti l’uguaglianza delle
persone = quando si invoca l’idea di uno stato di natura,
non lo si fa per ricostruire le origini storiche della società,
o gli obblighi storicamente sanciti di individui e governi,
ma per sviluppare l’idea di uguaglianza morale degli
individui.
Hobbes
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La sua “antropo-logica” (negativistica): la condizione umana nel
Leviatano→ non esistono che corpi; (Intro) = movimento+desiderio;
•
L’esperimento mentale di Hobbes: il suo stato di natura e l’invenzione
della società civile (libro I, cap. XIII)→da un patto di associazione a un
patto di soggezione consapevole: scelta libera di creare un
Commonwealth = liberarsi dal desiderio, rinunciare alla libertà→autorità
centrale (“sovrano” o “corpo politico”).
•
I contraenti sono vincolati al patto, il sovrano non lo è: il Leviatano dice
la legge, e la fa rispettare (e a nessuno è concesso ribellarsi);
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La questione fondamentale: a quali condizioni gli individui saranno
disposti a deporre il loro diritto su tutte le cose, in modo da poter
soddisfare il loro interesse a lungo termine per la pace e la sicurezza?
“Non esiste qualcosa che assomigli
ad una quiete…”
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Gli esseri umani→”felicità” (= successo continuo
nell’ottenimento di oggetti di desiderio)→stato di guerra
nella condizione di stato di natura, paura della morte→
Leviatano. Perché?
• ←definizione di potere (Hobbes) = un mezzo/metodo
presente in misura di garantire beni futuri→per essere
certi di raggiungere felicità, necessità di avere potere;
Quindi:
1) Impossibilità di raggiungere un livello di completa
soddisfazione;
2) Impossibilità di garantire sempre il proprio potere
(ricerca del potere in sé = competitiva).
Competizione +uguaglianza = “war”
• Tendenza continua e naturale dell’individuo di
aumentare il potere→competizione;
• MA: competizione≠guerra→perché la competizione nello
sdn porta a guerra?
• Assunzione hobbesiana: gli individui sono per natura
uguali (uguaglianza naturale, XIII, 1 – ovvero in forza e
in abilità - degli esseri umani = tutti gli umani possiedono
il medesimo livello di forza e di abilità→ogni essere
umano possiede la capacità di ucciderne un altro: “… il
più debole ha sufficiente forza per uccidere il più forte,
avvenga ciò per segreta macchinazione, o tramite
alleanza”;
• Seconda ragionevole assunzione hobbesiana: la scarsità
di beni.
Nessuno è al sicuro
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In sdn nessuno può rendere se stesso invulnerabile contro la possibilità di
un attacco: qualsiasi cosa io possieda, altri potrebbero desiderare→restare
costantemente in guardia;
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Se non possiedo nulla = preda di fear (potrei essere una minaccia per gli
altri→vittima di un attacco preventivo);
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Dalle assunzioni hobbesiane in termini di UGUAGLIANZA, SCARSITA’,
INCERTEZZA→sdn come state of war;
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-
3 principali ragioni per un attacco in sdn:
guadagno;
salvezza (prevenire la tua invasione);
gloria e reputazione;
L’elemento rivelatore: la paura.
Il “patto sociale”
• Una versione verticale del contratto sociale: l’ordine
si fonda sull’alienazione delle libertà individuali.
• Perché Hobbes è un liberale:
- è un “progressista”;
- “un mondo di individui liberi ed uguali” il suo
riferimento;
- crede nel consenso come elemento cruciale del patto.
• Perché Hobbes non è un liberale:
- la direzione del patto è verticale;
- il sovrano è onnipotente (squilibrio tra le pretese individuali e il
potere dello stato);
- l’indipendenza del cittadino è compromessa: la sicurezza
interpretata in termini repressivi ed espulsivi.
Hobbes: una teoria democratica
della sovranità assoluta
• In nome dei cittadini: l’ombra della
rappresentanza.
• Il teatro della politica non è più il teatro
della morale/religione.
• Cosa significa prendere la paura sul serio:
aspetti prudenziali e aspetti politici della
questione.
• La “legge del desiderio”.
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SlidesHobbes - Dipartimento di Scienze sociali e politiche