Fabbisogno finanziario
Riguarda due tipologie di uscite:
- per investimento;
- per gestione corrente.
Capitale circolante
Dipende dalla quantità di risorse monetarie da reperire ed
impiegare a breve.
ATTIVO
31/12/2009
IMMOBILIZZAZIONI
PASSIVO
31/12/2009
PATRIMONIO NETTO
Immobilizz. immat.
250.000
Capitale sociale
700.000
Immobilizz. materiali
950.000
Riserva legale
70.000
Immobilizz. finanz.
120.000
Altre riserve
40.000
Utile d’esercizio
180.000
Rimanenze
30.000
Fondi rischi ed oneri
70.000
Crediti
340.000
T.F.R.
150.000
Depositi bancari
260.000
DEBITI
Denaro in cassa
10.000
Debiti a m/l termine
550.000
Debiti a breve termine
200.000
TOTALE
1.960.000
TOTALE
1.960.000
Capitale circolante
Può, quindi, essere determinato con riferimento all’attivo
circolante e alle passività a breve.
Ammontare delle scorte di magazzino
+ Crediti commerciali
- Debiti commerciali
= CAPITALE CIRCOLANTE COMMERCIALE
+ Attività finanziarie (liquidità)
± altre attività e passività correnti
= CAPITALE CIRCOLANTE NETTO
Attributi per la corretta gestione della struttura finanziaria
Devono essere intraprese politiche volte ad assicurare 4
attributi alla struttura finanziaria:
- omogeneità
- flessibilità
- elasticità
- economicità
Determinazione del rischio finanziario
Il rischio finanziario consiste nell’impossibilità di far fronte:
- alle uscite per la gestione corrente;
- alle necessità di investimento;
- agli impegni di rimborso assunti.
Può essere una condizione che:
- si manifesta in un particolare momento critico
(congiunturale o temporale);
- riguarda la struttura di fonti e impieghi (strutturale).
LEVA FINANZIARIA ED EFFETTO LEVA
A
B
C
Capitale proprio
120
80
40
Capitale di terzi
100
140
180
Capitale investito
220
220
220
Leva finanziaria
Redditività (10%)
= 100/220 = 45,45% = 140/220 = 63,63% = 180/220 = 81,81%
10%*220 = +22
10%*220 = +22
Costo del capitale di
debito (6%)
6%*100 = -6
6%*140 = -8,4
Reddito - interessi
22 – 6 = +16
22 – 8,4 = +13,6
16/120 = 13,33%
13,6/80 = 17%
R.O.E.
10%*220 = +22
6%*180 = -10,8
22 – 10,8 = +11,2
11,2/40 = 28%
RAPPORTO TRA CICLO ECONOMICO E CICLO FINANZIARIO
#
1
2
3
Dipende dai tempi di
Dipende dai tempi di
manifestazione di costi e ricavi
manifestazione di entrate e uscite
Pagamento acquisti
Incasso vendite
Relazione tra i due cicli
1
dilazionato
cash o anticipato
C.F. < C.E.
2
dilazionato
dilazionato (con t <)
C.F. < C.E.
3
cash o anticipato
anticipato (con t >)
C.F. < C.E.
Costi
USCITE
ENTRATE
Ricavi
t
Costi
USCITE
Ricavi ENTRATE
t
USCITE
Costi
ENTRATE Ricavi
t
RAPPORTO TRA CICLO ECONOMICO E CICLO FINANZIARIO
#
Pagamento acquisti
6
Relazione tra i due cicli
4
cash o anticipato
dilazionato
C.F. > C.E.
5
anticipato
cash o anticipato (con t <)
C.F. > C.E.
6
cash o dilazionato
dilazionato (con t >)
C.F. > C.E.
USCITE
Costi
4
5
Incasso vendite
ENTRATE
Ricavi
t
USCITE
Costi
ENTRATE
Ricavi
t
USCITE
Costi
Ricavi
ENTRATE
t
RAPPORTO TRA CICLO ECONOMICO E CICLO FINANZIARIO
#
Pagamento acquisti
Relazione tra i due cicli
7
cash
cash
C.F. = C.E.
8
dilazionato
dilazionato (con t =)
C.F. = C.E.
9
anticipato
anticipato (con t =)
C.F. = C.E.
ENTRATE
Ricavi
USCITE
Costi
7
t
Costi
8
USCITE
Ricavi
ENTRATE
t
USCITE
9
Incasso vendite
Costi
ENTRATE
Ricavi
t
PROSPETTO FONTI-IMPIEGHI
Fonti e usi
Utile netto dell’esercizio precedente
Ammortamenti netti
Accantonamenti netti
FONTI DELLA GESTIONE
Investimenti tecnici
Investimenti finanziari
Rimborso finanziamenti soci
Rimborso debiti a m/l termine
Dividendi
- USI NON CORRENTI
Aumento capitale sociale
Alienazioni patrimoniali
Nuovi debiti a m/l termine
Contributi in c/capitale
+ FONTI NON CORRENTI
SALDO FINANZIARIO
2012
2013
2014
2015
Fonti e usi
SALDO FINANZIARIO
Incremento consistenza magazzini
Aumento crediti a breve
Aumento liquidità
- USI CORRENTI
Aumento debiti fornitori
Aumento debiti finanziari a breve
Aumento altri debiti a breve
+ FONTI CORRENTI
SALDO CORRENTE
SALDO COMPLESSIVO
2012
2013
2014
2015
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