MERCOLEDÌ 31 OTTOBRE 2007
LA REPUBBLICA XV
L’INIZIATIVA
Islam e Mediterraneo, allo Steri un convegno e la laurea ad al-Misrati
INIZIANO oggi, a Palazzo Steri, i lavori del sesto convegno
internazionale di studi interculturali intitolato ‘‘La città crocevia d’incontri in ambito arabo-islamico e mediterraneo’’.
Un’iniziativa che fa da cornice al conferimento della laurea
honoris causa in Antropologia culturale allo scrittore Alì Mustafà al-Misrati, una delle personalità culturali più eminenti
della Libia. La laudatio sarà tenuta dall’islamista Antonino
Pellitteri.
I lavori dureranno quattro giorni (saranno aperti allo Steri
dal rettore dell’ateneo palermitano Giuseppe Silvestri) per
poi trasferirsi venerdì presso l’aula magna della facoltà di
Lettere e si concluderanno sabato nella sala rossa di Palazzo dei Normanni.
Al convegno parteciperanno numerosi professori e ricer-
catori italiani, europei e arabi, proveniente dai vari paesi arabi nordafricani e mediorientali. Saranno presenti, tra gli altri,
Mohamed Edweb rettore dell’università libica al-Magreb,
Abdul Karim Rafeq dalla College of William and Mary di Williamsburg, Khairia Kasmieh dell’Università di Damasco e
Ibrahim Magdud dell’Accademia libica in Italia.
Adham M. Darawsha
UN SAGGIO DEL PALERMITANO GIOVANNI VENTIMIGLIA, DOCENTE DI FILOSOFIA A LUGANO
VIZI CAPITALI
ALLA SICILIANA
AUGUSTO CAVADI
LA LUSSURIA
Dipinto di Donizetti
ispirato alla lussuria
uno dei sette vizi
presi in esame
l direttore dell’Istituto di filosofia applicanazioni va considerato non un virtuoso, ma
ta presso la Facoltà di teologia di Lugano è
un vizioso per difetto.
un aitante e brillante quarantenne paler«Dopo la superbia, l’invidia e l’ira, nell’emitano che vive ormai da anni, con la moglie
lenco dei vizi capitali, viene l’accidia»: che ape i due figli, nel vallone Ticino. Solitamente si
parentemente assomiglia alla «neuroasteoccupa di argomenti un po’ astrusi difficilnia» e alla «depressione», ma in realtà è una
mente pronunziabili (del genere “ontologia
«tristezza ostentata per giustificare e nascondel virtuale” e “teorie della persona e della codere cose come indolenza, oziosità, fannullomunità”), ma gli è capitato — del tutto casualsità, pigrizia». Anche in proposito, l’autore
mente — di essere invitato a occuparsi un po’
non trova di meglio che evocare il «sicilianisdi morale per un pubblico di ascoltatori estrasimo ed elegantissimo» compagno di studi
nei al mondo filosofico accademico. InverSalvatore il cui motto era «Annascìu stancu e
tendo la prospettiva etica abituale, Giovanni
campu p’arripusarimi (sono nato stanco e viVentimiglia ha preferito passare in rassegna i
vo per riposarmi)».
vizi anziché le virtù, sfornando così un sucL’avarizia, quinta della compagnia, è «un
cinto, ma succoso, libretto dal titolo volutavizio subdolo»: si traveste infatti di belle virtù
mente paradossale: “Vizi. Esercizi per casa”
(ad esempio la lotta contro il consumismo),
(Apogeo, Milano 2007).
pur essendo in realtà un modo di ragionare da
La sequenza è suggerita dall’elencazione
«depressi». Marx lo aveva detto con acume:
classica che risale addirittura al Medioevo: i
«Quanto più accumuli risparmiando, tanto
sette vizi capitali, cioè fondamentali, intorno
meno realizzi la tua vita: più hai, meno sei».
a cui ruotano «i sessanta e passa vizi di cui è caPiù simpatici, invece, i molti risvolti del vipace l’uomo». Dunque, nell’ordine di gravità
zio della gola: non è un caso che «sul soffitto li(decrescente): superbia, invidia, ira, accidia,
gneo del Duomo di Cefalù, gli artisti pittori abavarizia, gola, lussuria. Il superbo è, essenbiano dipinto, sulle travi del tetto — così in
zialmente, il «vanaglorioso»: cioè, secondo il
piccolo da non poter essere visto dai visitatonapoletano Tommaso d’Aquino, chi è affetto
ri in basso — un piccolo paradiso musulmadall’irresistibile impulso di «ostentare la prono, con tanto di danzatrici, musica, cibi e bepria eccellenza», se reale, o a inventarsela, se
vande! In mezzo a tanta spiritualità — seminesistente. Invidioso, invece, secondo l’etibrano dire — concedeteci un’oasi di piaceri
mologia latina è colui che guarda di «mal ocmateriali!». (Ciò non toglie che resti un po’ rechio» e che si serve, al fine di «impedire il sucpellente incontrare nei salotti individui che
cesso altrui, ritenuto di impedimento al pro«sanno tutto della ribollita e niente della torre
prio», della sussuradi Pisa, tutto della
tio (o maldicenza)
trippa e niente del
che, nel caso si passi
Colosseo» e che, do«dal segreto delle
vendo evocare l’ulLA
GRADUATORIA
case alla sfera pubtima vacanza a Pablica», diventa vera
lermo, si concentrae propria diffamano quasi unicamenzione. Una triste
te sulle «arancine»).
conseguenza delAltrettanto siml’invidia è l’uso dei
patici possono rivalori morali a scosultare alcuni aspetpo vendicativo: coti della lussuria, setme la ragazza bruttitimo ed ultimo vizio
na che denunzia codel catalogo, che
me troppo leggero il
non è «il lusso sfrecomportamento
nato delle società
della sorella sempre
occidentali (seconin giro per pub e fedo la felice definiste o come Salvatozione di uno studenre, «un mio amico
te all’esame)», bensì
mingherlino e simpatico», che, «di fronte alle
l’insieme delle perversioni connesse con l’eminacce di un compagno di studi, forzuto ed
sercizio della sessualità. La confidenza di una
enorme, gli si avvicinò e gli urlò: ma io ti per«bella e simpatica» amica tedesca dell’autore
dono!».
(«Quando sono depressa vado in Sicilia e mi
Il terzo vizio capitale, l’ira, nasce in realtà
faccio una passeggiata in qualche rione pocome passione e «come tale né positiva né nepolare di Palermo: immancabili arrivano i figativa ma neutra»: se si scatena per scopi turschi, i complimenti, gli apprezzamenti ad alpi, degenera appunto in vizio, se si accende
ta voce e mi passa la depressione!») attesta che
per combattere l’ingiustizia, «può diventare
«la lussuria, certe volte, è meglio del prozac».
una virtù, e in questo caso prende il nome di
Infatti, ci tiene a sottolineare Ventimiglia, la
zelo». Dunque, filosoficamente parlando, chi
perversione erotica autentica è rivelarsi incasi adira per motivi oggettivi (ad esempio un
paci di «ascoltare, aspettare e assecondare il
arbitraggio iniquo) non solo non è un vizioso,
corpo dell’altro»: dimenticare che «l’egoismo
ma va ammirato (specie se, nota l’autore, evinon aumenta ma diminuisce il piacere delta gli insulti tratti dal «gergo palermitano»
l’atto sessuale». E anche questo aveva ben
quali «arbitro, in confronto a te una cassetta
espresso il «mitico Salvatore»: «La differenza
di lumache è niente!» che equivarrebbe a
fra gli animali e gli uomini è che gli animali lo
«molto cornuto»). Così come chi si rassegna
fanno sempre in una sola posizione». Certo:
supinamente — senza nessun tentativo di
perché «gli uomini, facendolo, parlano. E l’icambiamento — a vivere in una terra dove
deale — lungi dall’essere la vita degli angeli —
prosperano favoritismi, imbrogli e discrimiè quello di imparare a dire parole d’amore».
I
L’ira può essere una virtù
se scatenata da motivi
oggettivi, mentre è peccato
rassegnarsi a vivere
in una terra di clientele
E la gola cita il soffitto
del Duomo di Cefalù
Repubblica Palermo
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