Rasoio di Ockham
Casa, dolce casa
EDIZIONE SPECIALE PER L'ADDIO ALLE VECCHIE SEDI E PER PREPARARCI AL TRASLOCO NELLA NOSTRA NUOVA CASA
9 giugno 2015
Anno XIII - numero 72 (5)
Istituto d'Istruzione Superiore "Primo Levi"
1
Rasoio di Ockham
SOMMARIO
EDITORIALE
Casa, dolce casa
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EDITORIALE BIS
Più un arrivederci che un addio: Dossi se ne va (speriamo)
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INCHIESTA
Vecchia sede VS nuova sede
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SPECIAL LEVI INSIDE
Anno (scolastico) nuovo, sede nuova
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Raffaele, ci manchi!
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Anna, Angelina e Valentino: sostenitori della sede centrale
12
Gianluca, il guardiano del prefabbricato
14
La sede del liceo classico
15
Rosa e Vittoria tengono Alta la Guard(i)a
16
Trasloco e trasporti: come evitare i disagi?
18
Pizzette per un goloso addio
19
LEVIgnette
20
Giochi
21
Addio, vecchie sedi
22
3
Rasoio di Ockham
EDITORIALE
CASA, DOLCE CASA
Carissimi lettori,
Pensavate che il numero di maggio fosse l’ultimo? Invece no, questa è la sorpresa preannunciata nel numero precedente: uno speciale tutto dedicato all’addio alle vecchie sedi e soprattutto all’arrivo in quella nuova!
Un’inchiesta vi mostrerà quanti sono gli studenti nostalgici e quanti invece sono curiosi e trepidanti di trasferirsi
in via Solferino, nella nuova sede, dettagliatamente descritta nelle prossime pagine! Sfogliando questo speciale
troverete inoltre giochi, ricordi, interviste e tanto altro ancora, sempre riguardanti lo stesso argomento.
Essendo questa la nostra ultima pubblicazione per questo anno scolastico (questa volta per davvero), vogliamo
esprimere alcuni doverosi ringraziamenti.
Innanzitutto vogliamo ringraziare ancora una volta la professoressa Nicoletta Galante, docente referente del progetto che ci ha accompagnati in questa avventura.
Ci sentiamo di ringraziare particolarmente e sentitamente il Dirigente Scolastico che ci ha sostenuti ed aiutati fin
dall’inizio.
Per ultimo, ma non per importanza, ringraziamo di cuore il nostro direttore Andrea Dossi, il quale ha reso possibile tutto ciò, si è impegnato ed ha dedicato molto del suo tempo al Rasoio, coordinando i lavori con passione e
determinazione. Oltre a ringraziarlo, purtroppo dobbiamo anche salutarlo poiché il suo percorso in questo liceo è
quasi giunto al termine.
Cogliamo l’occasione per fare un grande “in bocca al lupo” a tutti gli studenti di quinta!
Divagando un po’, ringraziamo i rappresentanti di Istituto che hanno organizzato la prima festa di fine anno scolastico del Levi. Ci complimentiamo inoltre con tutti i gruppi del laboratorio teatrale della scuola che hanno messo in scena spettacoli davvero magnifici!
Terminati i ringraziamenti, non ci resta che augurarvi una buona lettura e una buona estate!
Ci si rivede a settembre… nella nuova sede!!
La Redazione
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EDITORIALE BIS
Rasoio di Ockham
PIÙ UN ARRIVEDERCI CHE UN ADDIO:
DOSSI SE NE VA (SPERIAMO)
Ho cominciato a scrivere nel giornalino dalla terza. Da sempre il mondo del giornalismo mi affascinava e finalmente decisi di scrivere qualche articolo per il Rasoio, spinto anche dalla nostra nuova professoressa di lettere
Padovan. Dal momento in cui intrapresi a scrivere passò un anno e mezzo tranquillo dove cercai di impegnarmi
al massimo nel mio piccolo.
Poi il terremoto di fine anno scolastico 2013/2014. Risparmio il riassunto delle vicende perché ormai sono diventate noiose. Feci un errore: firmare la lettera di dimissioni. Allora avevo ascoltato solo la campana degli ex direttori e non quella della controparte.
Per tutta l’estate ci ho pensato su, ero ancora convinto di essere nel giusto. Mentre valutavo la mia candidatura
alla rappresentanza studentesca d’istituto, pensavo a come far risorgere il giornalino, perché una scuola come il
Levi non può non avere un giornalino, ma lo immaginavo con un nuovo nome. Il mio ex compagno di lista, invece, voleva mantenere il nome, ma entrambi volevamo che a decidere il nome fossero gli studenti.
Il ritorno a scuola per il mio ultimo anno e già si comincia a lavorare per la candidatura e per la propaganda. Si
scrive in bella copia il programma della lista “Azione Levi” dopo le tante bozze dell’estate. Ovviamente non
manca il giornalino tra i punti.
La non elezione mi ha lasciato molto amareggiato (per i soli quattro voti che mi mancavano e per i risultati di altri che non mi aspettavo) ma comunque non era un punto di arrivo ma un punto di partenza, anche perché
l’anno scolastico era appena cominciato, eravamo riusciti nell’impresa di eleggere uno studente di seconda e volevo rispettare il programma anche per non deludere quelle poche cento persone che avevano avuto fiducia in
me e il coraggio di votarmi.
Il primo passo fu il giornalino, ovviamente. Andai dal Dirigente Scolastico per capire come fare, ancora convinto
di rifondarne uno con un nuovo nome. Finalmente ascoltai la sua campana e l’opinione che avevo su di lui e sulle
vicende dell’anno prima cominciò a cambiare.
Mi feci l'idea che sul giornalino entrambe le parti, il DS ed i direttori, avevano ciascuno la loro parte di torto ma
anche ragione, e mi feci la mia opinione. Capii inoltre che lo scorso anno avevo firmato la lettera a mente calda e
che non c’erano ragioni per cambiare il nome al giornalino e ripartire da zero, anzi dalle fondamenta; il Rasoio
era, è e resterà un giornalino di opinione e di informazione, basta che non ci sia disinformazione. Le cose cambieranno sempre e comunque, ma bisognava mandare avanti la tradizione.
Bene, convinto nelle mie nuove idee e consapevole di aver sbagliato in passato convocai la prima riunione per il
20 novembre. Ero emozionatissimo, finalmente si sarebbe ricominciato.
Però il 20, oltre ai nuovi redattori, si presentarono anche gli ex, e così la prima riunione, dopo il confronto e lunghe discussioni senza soluzione restò solo il tempo di nominare i condirettori e di decidere la data della pubblicazione. Dovemmo ritrovarci una settimana dopo e quindi perdere una settimana di lavoro fondamentale, visto
che la pubblicazione era prevista per il 20 dicembre.
Una corsa contro il tempo per l’edizione di Natale, il tutto mescolato con la mia inesperienza, gli impegni extrascolastici legati al nuoto, al lavoro, ai corsi di formazione politica ed agli esami per diventare istruttore dello sport
che pratico. Devastante impaginare, difficile pinzare, mezze graffette si piegavano e diventavano inservibili. Ricordo che la pinzatrice si ruppe e per poco non mi feci prendere dal panico. Per fortuna, anche con l’aiuto del
prof. Carrer, riuscimmo a sistemarla e a concludere la fascicolazione. Ricordo ancora che per finire in tempo mi
ero portato a casa il lavoro da fare, finendo a mezzanotte, nel giorno prima della nostra prima uscita.
Una corsa contro il tempo: per questo superare il traguardo è stata una grande soddisfazione.. Era come la nascita di un figlio. Ok, ora forse esagero, diciamo piuttosto una fenice che rinasce dalle proprie ceneri.
Tanti i complimenti, altrettante le critiche negative, però ricorderò sempre le parole del DS: “Ottimo lavoro, un
lavoro quasi professionale”.
Le vacanze di Natale le passammo col sorriso insomma. Poi il ritorno a scuola e subito a pensare al nuovo numero. Si decise di pubblicare il 14 febbraio, giorno di san Valentino.
Verso fine gennaio trovai sul sito del MIUR due concorsi nazionali cui poter iscrivere il Rasoio. Nel parlai con la
redazione e con il DS e tutti fummo favorevoli nel partecipare. Sorse un problema poiché la scadenza del concorso “Fare il Giornale nelle scuole” dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti era fissata per il 31 gennaio, non potevamo partecipare poiché per iscriversi servivano due numeri ma noi disponevamo solo di uno. Inviai una mail
per chiedere una deroga dicendo una piccola bugia (“Volevamo pubblicare il 31 gennaio proprio per partecipare
al concorso ma abbiamo avuto dei problemi tecnici”). Mi risposero il 4 febbraio dicendo di inviare lo stesso il
materiale e che sarebbe stata poi la commissione a valutare. Così il 14 febbraio ci iscrivemmo a questo concorso
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Rasoio di Ockham
EDITORIALE BIS
(con un ritardo di due settimane!) e al concorso "Il Miglior Giornalino Scolastico Carmine Scianguetta" indetto
dall'Istituto Comprensivo "Don Lorenzo Milani" di Manocalzati, in provincia di Avellino.
Anche la pubblicazione del 14 febbraio non è stata una passeggiata. Ormai avevo imparato ad impaginare e sapevo come gestire gli articoli, ma già la redazione cominciava ad avere delle divisioni interne che mi hanno fatto
molto male, anche perché non ne capivo bene le ragioni . Pensavo che tutto sarebbe passato, che l’uscita in un
giorno in cui dovrebbe trionfare l’amore avrebbe risolto tutto. Non è stato così però ho guardato il lato positivo
ed oggettivamente avevamo fatto ancora una volta un lavoro straordinario, merito di questi redattori!
Il 18 marzo è stato un giorno memorabile. Il DS mi comunica poco prima della fine delle lezioni che avevamo
vinto il concorso nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. Una gioia immensa, finalmente un riconoscimento per il
mio impegno e per quello dei redattori. E subito si pensò a organizzare il viaggio a Benevento!
Il 1° aprile uscì il terzo numero. Un altro numero difficile, soprattutto per il fatto che è stata dura gestire i redattori per gli ormai soliti noti problemi interni. Un numero magico però: addirittura 52 pagine, penso sia un record
e anche la dimostrazione che nonostante avesse vinto un premio la redazione non si sia rilassata ma che anzi
puntava a migliorarsi ancora.
Il 21 aprile è un'altra data importante per il Rasoio. Sempre l'efficientissimo DS mi comunica la vittoria del secondo concorso nazionale cui avevamo partecipato. Una vittoria che mi ha dato meno emozioni anche perché
era imminente la partenza per Benevento.
E così il 29 aprile si partì per Benevento. Una città fantastica, anche se la premiazione mi ha un po’ deluso. Ma
soprattutto mi ha deluso la divisione, che boh, sarà stata forse una mia impressione, però l'ho sentita parecchio e
ciò mi ha creato molto disagio.
La pubblicazione di maggio è stata un inferno. Inizialmente prevista per il 9 maggio, abbiamo deciso di spostarla
al 16 per avere maggiore tempo a disposizione e alla fine abbiamo pubblicato il 19. Le cause? I continui ritardi e
le solite e note divisioni interne. È stata una sofferenza personale, ho cercato di accontentare tutti ma alla fine
abbiamo sempre fatto la nostra figura. Però devo dire che il numero di maggio è quello che mi è piaciuto di meno.
Ed ora siamo giunti al 9 giugno, un numero a cui tengo molto, spero vi piaccia. Nonostante il flop delle elezioni
regionali che ha visto la lista che sostenevo fare una non bellissima figura, nonostante il lavoro in piscina che mi
occupa tutti i giorni come istruttore e bagnino, soprattutto il weekend, e nonostante la preparazione in vista della
maturità, ho cercato ancora una volta di dare il massimo.
Scusate le righe della cronologia del Rasoio di quest'anno dal mio punto di vista. Passo ora ai ringraziamenti, che
sono tantissimi e mi scuso se mi dimenticherò di qualcuno.
Ringrazio tutti i redattori e le redattrici. Voi siete l'anima del Rasoio. Vi nominerei tutti quanti, uno ad uno ma
per questioni di spazio evito.
Ringrazio di petto il DS Ezio Toffano che ci ha dato una grossa mano, tanti consigli, spero di non averla delusa.
Vi consiglio di andarci a parlare ogni tanto, è una persona che davvero ha a cuore il nostro bene nonostante le
voci e nonostante tutto quanto.
Grazie alla docente referente Nicoletta Galante che ci ha sempre sostenuto ed in particolare ha sostenuto me nei
momenti più difficili. Ringrazio anche il marito Ettore.
Un grazie anche alla prof.ssa Zanni ed al prof. Trovato per il loro supporto.
Grazie a tutti i non studenti che hanno collaborato e che ci hanno sostenuto. In particolare Valentino, che mi ha
insegnato ad usare la fotocopiatrice.
Grazie al presidente del consiglio d'Istituto Sig. Marco Cadorin, sempre al nostro fianco ed uno dei primi nostri
sostenitori. Grazie anche al Comitato Genitori che ha sempre espresso un parere positivo nei nostri confronti.
Grazie alla 5a C sc. con cui ho passato cinque anni bellissimi e divertentissimi, sperando che questo numero non
diventi una pallina (ci siamo capiti). Nonostante tutto, voglio bene a tutti voi.
Grazie ai miei insegnati. So di non essere il top come studente, spesso intrattabile e difficile da prendere.
Grazie a tutte le persone che mi hanno sostenuto e che ho conosciuto in questi anni, in particolare nell'ultimo.
Infine mi sento in dovere di fare delle scuse. Scusate se ho fatto torti, la maggior parte li ho commessi in buona
fede. Scusate i miei errori, ne ho commessi tanti anche legati al Rasoio, riconosco che in certi momenti ho sbagliato. Sbagliando s'impara, almeno questo mi consola. Scusate il mio pessimo carattere: teston, permalosetto, un
po' chiuso e poco sorridente, poi la lista dei difetti è lunghissima...
Non so che cos'altro aggiungere, vorrei dire molto altro e specificare ciò che ho appena accennato. Il 10 giugno
sono sicuro che almeno una lacrima mi bagnerà la guancia.
Grazie e scusatemi.
Andrea Dossi 5a C sc.
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INCHIESTA
Rasoio di Ockham
VECCHIA SEDE VS NUOVA SEDE
“Ricorderò e comunque e so che non vorrai
Ti chiamerò perché tanto non risponderai
Come fa ridere adesso pensarti come un gioco
E capendo che ti ho perso
Ti scatto un' altra foto
Perché piccola potresti andartene dalle mie mani
Ed i giorni da prima lontani saranno anni
E ti scorderai di me
Quando piove i profili e le case ricordano te
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te!”
Da Ti scatterò una foto di Tiziano Ferro
Cosa non mancherà della vecchia
sede
Corridoi
Attrezzature
Attrezzature
Anni
Clima
Clima
Aule
Aule
Anni
Corridoi
Come l’autore della canzone, anche noi diremo
presto addio alla nostra
cara (?), vecchia e forse
ormai decrepita scuola.
Tanti gli anni passati, i ricordi, le interrogazioni, i
compiti, le amicizie, gli
amori nati e finiti.
Ma vogliamo davvero dire
addio alla vecchia sede? O
in fondo in fondo un po’
ci mancherà? O ancora,
non vediamo l’ora di varcare le nuovissime porte
della nuovissima sede lasciando alla demolizione la sede di via Biagi & co.?
Vediamo cosa ne pensano gli studenti del Levi!
Perfetta parità, alunni combattuti tra nostalgia e aspettativa.
Per quanto riguarda le motivazioni dell’una o dell’altra, le cose che ci mancheranno di più sono per il 46% i ricordi legati alla sede e per il 30% gli anni (davvero numerosi per alcuni) che ci hanno fatto affezionare. Meno
importanti sono invece il clima, le “spaziosissime” aule e gli “ampissimi” corridoi (8% per ognuno dei tre) e nessuno ha menzionato le fantastiche attrezzature in dotazione.
Per altri la vecchia sede non è da rimpiangere, anzi. Note negative soprattutto per le aule (da non dimenticare
l’allegro colorito che ha accompagnato ogni nostra lezione) secondo il 32% degli intervistati, i corridoi (troppo
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Rasoio di Ockham
stretti e angusti) per il
23%, il clima per il 18%,
le attrezzature (moderne
quanto una baionetta)
per il 22% e, solo per pochi, gli anni passati (5%).
Tanti i commenti, da un
semplice “struttura vecchia, orrenda, buia” a
motivazioni più articolate
e drastiche come “preferisco vivere piuttosto che
morire a scuola per colpa
di un calcinaccio”.
INCHIESTA
Cosa mancherà della vecchia sede
Aule
Corridoi
Clima
Clima
Anni
Ricordi
Ricordi
Anni
Aule
Corridoi
Volenti o nolenti, quel
che è certo è che il prossimo settembre la nostra porta d’ingresso non sarà più la stessa. Quindi facciamocene una ragione e vediamo un
po’ cosa ci aspettiamo dalla nuova sede di via Sansovino: al primo posto con il 31% gli spazi a disposizione
(niente più “effetto sardina” camminando per i corridoi). Seguono le attrezzature per il 28% (che speriamo saranno all’altezza dei nostri sogni) e una buona percentuale (22%) va al bar interno (a buon intenditore poche parole…). Una nota positiva anche
per il clima secondo l’11% (si
spera nell’unità visto che finalmente saremo tutti “vicini vicini”), mentre una nota di demeriAttrezzature;
Bar; 8
10
to va all’affollamento degli autobus visto che anche i nostri
Attrezzature
colleghi dell’Einaudi non scherClima
zano con i numeri (l’8% è preAutobus
occupato di non trovare più posto). Da menzionare anche la
Spazi
capiente aula magna e il modeBar
sto anfiteatro.
Clima; 4
Cosa aspettarsi dalla nuova sede
Spazi ; 11
La parola “nostalgia” deriva dal
greco antico: in greco “ritorno”
si dice nóstos, mentre àlgos significa “sofferenza”. La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio di ritornare, un rimpianto del
tempo passato. Capiamo che sia normale un po’ di tristezza nel lasciare la vecchia sede (anche a noi vengono le
lacrimucce), ma speriamo anche che le novità della sede in via Sansovino ci travolgano tanto da non dover utilizzare il termine “nostalgia” per gli anni vissuti nella nostra cara, vecchia e dolcemente decrepita sede.
Autobus; 3
Eleonora Bordignon 2a B cl.
Silvia Lucchesi 2a B cl.
Sara Spadetto 2a B cl.
7
SPECIAL LEVI INSIDE
Rasoio di Ockham
ANNO (SCOLASTICO) NUOVO, SEDE NUOVA
Davanti al bancone delle collaboratrici
scolastiche, in sede centrale, negli
ultimi giorni voi attenti studenti avrete
sicuramente notato alcuni scatoloni
sigillati. Addentrandovi invece un po'
più in là e sbirciando dalle porte
aperte dei regni informatici di Elio e
Tiziano un vuoto desolato sarà
apparso ai vostri increduli occhi.
Chiaramente, non serve che ve lo dica:
gli scatoloni contenevano i computer
prelevati dalle due aule di informatica.
Ma una, anzi, due domande sorgono
spontanee: Chi è stato? Perché li ha presi?
Mi sono permesso di formulare quattro ipotesi, tra quelle più comuni:
1. È colpa di quel solito fantasma formaggino che si diverte a fare i dispetti ai tecnici di laboratorio.
2. Non è il fantasma formaggino, no, no, sono state le donne delle pulizie che, essendo di fretta, hanno
sbadatamente lanciato una secchiata d'acqua verso il quadro elettrico e di conseguenza tutti i computer si
sono fusi.
3. Sì! Ce l'ho! Come ho fatto a non pensarci prima!? I colpevoli sono quella spada di Damocle e quel
manigoldo dell'anno scorso, proprio loro!
4. OMISSIS.
Alla fine nessuna delle quattro ipotesi è quella corretta; infatti il fantasma formaggino pare non esistere, le donne
delle pulizie mi hanno assicurato che non hanno toccato il quadro elettrico, la tesi di alcuni studenti dell'anno
scorso si era rivelata un'allucinazione causata da chissà che cosa e il reale motivo non ha bisogno di essere
nascosto.
Per chi non lo sapesse, la vera
motivazione a causa della
quale le aule d'informatica
sono state sgomberate e vari
oggetti sono stati racchiusi
negli scatoloni è che dal
prossimo anno tutti noi,
fuorché
gli
sfortunati
maturandi, ci trasferiremo in
un'unica sede nei pressi
dell'Einaudi e già adesso
stanno incominciando con il
trasloco.
In questo numero speciale del
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Rasoio di Ockham
SPECIAL LEVI INSIDE
giornalino, specificatamente
legato al cambio di sedi,
quest'articolo ha lo scopo di
dare alcune informazioni
sulla nuova e unica sede,
affinché il prossimo anno
scolastico non arriviate
impreparati e spaesati.
L'edificio sorge su una
superficie di 11.376 metri
quadrati
e
un'altezza
massima di 11 metri in via
Sansovino. Il liceo è
realizzato con le più recenti norme antisismiche e si avvantaggia delle miglior tecnologie di risparmio energetico e
rispetto ambientale.
Veniamo però alle cose che ci interessano di più, gli spazi interni: la nuova struttura ha 59 aule, 10 laboratori
audiovisivi, un'aula magna dotata di 208 posti a sedere (cosa che ci consentirà di tenere le assemblee d'istituto lì
senza dover andare ad utilizzare quella dell'Einaudi), una palestra, una biblioteca e, novità delle novità, un bar!
Bisogna comunque precisare che oltre al bar, per coloro i quali si sono affezionati, ci saranno anche le classiche
macchinette. L'edificio si compone di un organismo articolato su una pianta che assomiglia ad un pi greco ( П ).
Il corpo principale ospita l'ingresso, la direzione, l'atrio, la didattica in laboratorio, l'aula magna, la biblioteca e due
blocchi per servizi igienici. I due corpi secondari si sviluppano su due livelli fuori terra e contengono solamente
dei locali per la didattica e i blocchi per
i servizi igienici. Ad est di questi è
accostata la palestra che si sviluppa su
un'altezza di tre piani e comprende
anche spogliatoi e servizi igienici. Il
piano seminterrato è costituito da una
trincea che corre sotto tutto l'edificio,
dedicata al passaggio, all'ispezione e alla
manutenzione degli impianti. Qui
trovano posto, posizionati sotto la
direzione, anche un magazzino e un
archivio.
Si tratta di una sede ecologica ed ecosostenibile: l'energia elettrica sarà
fornita da un impianto fotovoltaico,
mentre il riscaldamento sarà garantito
da tre sonde geotermiche, senza nessun utilizzo di combustibili fossili come metano o gasolio.
Queste sono solo alcune informazioni e curiosità, non voglio togliervi la sorpresa, quando, all'inizio del prossimo
anno scolastico, dopo aver oltrepassato il cancello, metterete piede nella nuova sede...
Buone vacanze!
Gianluca Vettoretto 2a cl.
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SPECIAL LEVI INSIDE
Rasoio di Ockham
RAFFAELE, CI MANCHI!
Io,
che
quest’anno ero a
Guarda Alta, ogni
volta che magari
passavo per la sede centrale e andavo verso l'aula
magna, osservavo
la scrivania posta
subito dopo le
scale e sentivo un
vuoto. Pensavo:
"Che fine ha fatto
Raffaele?" Non
sono l'unico studente a cui manca; infatti la sua
simpatia è nota a
tutti gli studenti.
Dopo aver fatto
un giro tra i collaboratori scolastici in cerca di sue notizie, la signora Anna ci ha suggerito di intervistare Raffaele e ci ha dato il
suo numero.
Salve Raffaele, come sta?
Malissimo. Sono stato vittima di un apparente errore della malasanità del Veneto. Dopo cinque mesi di attesa,
sono stato operato al ginocchio e poi anche alla caviglia, ma si sono accorti che avevo una micro frattura al malleolo e al perone. Avevo l'osso rotto a metà. Ho rischiato anche la vita perché poteva venirmi una trombosi. Ora
ho una placca di 18 cm con 12 viti, ho portato il gesso 40 giorni e, dopo terapie varie, la placca mi dà fastidio a
causa di un rigetto, ed ora sto aspettando che, nel terzo ospedale che cambio, mi tolgano tutto per ritornare finalmente alla mia vita e al mio amato lavoro, con tutti voi.
Quando pensa di poter tornare?
Purtroppo non te lo so dire. Lunedì ho una lista infinita di esami per essere operato nuovamente. Io spero per il
1 luglio, ma non ti posso dire nulla con certezza.
Stiamo intervistando vari suoi colleghi che ci stanno raccontando com'è per loro la sede che stiamo per
lasciare, ecco, da quanto lavora al Levi?
Da tantissimo, 15 anni! Quali sono i pregi ed i difetti dell'ormai vecchia sede? La vecchia sede è accogliente, mi
rimarrà sempre nel cuore, ho tanti bei ricordi legati a questa scuola. Purtroppo le condizioni per andare avanti
non ci sono, la struttura è vecchia e presenta problemi evidenti a tutti, soprattutto ora che La Provincia non riesce più a provvedere a tutte le manutenzioni necessarie, visto che ci trasferiamo. Pensa che ero sempre al lavoro
per fare un po' di manutenzione. Con il trasloco questi problemi saranno risolti.
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Rasoio di Ockham
SPECIAL LEVI INSIDE
Parlava prima di bei ricordi, ne ha uno in particolare?
Non te ne posso dire uno in particolare. Sono tantissimi e positivi. Ripeto, sono tanti, non te ne dico uno.
Che cosa si aspetta dalla nuova sede?
Mi aspetto che sia
più accogliente e
più spaziosa. Inoltre, poiché non ci
saranno più le sedi
distaccate, staremo
tutti assieme e non
ci saranno più corse da una sede ad
un'altra. È molto
meglio una sede
unica, saremo come una grande famiglia.
Fa un saluto agli
studenti?
Certamente, saluto tutti gli studenti, ma anche i colleghi, gli insegnanti, il personale degli uffici amministrativi ed
il Preside. Vi ho tutti nel mio cuore e spero di abbracciarvi tutti molto presto, per me è stato un anno difficile.
Ed infine, augura delle buone vacanze agli studenti?
Ovviamente, vi auguro delle belle vacanze e ai ragazzi di quinta come te auguro di fare degli ottimi esami, comunque, come prima, auguro delle buone vacanze anche ai miei colleghi, amministrativi, ai professori ed al Preside.
Sentire di nuovo la sua voce è stato emozionante. Dal tono si capiva perfettamente la sofferenza nel stare lontano dal Levi, da noi studenti, dai suoi colleghi e dai professori. Mi ripeteva in continuazione: "Mi mancate tutti
quanti" e "Il mio lavoro è la mia vita".
Grazie Raffaele per l'intervista, sono sicuro che piacerà ai nostri lettori. Penso che come noi manchiamo a lei, lei
manchi a noi. Le assicuro che in particolar modo ci manca il suo viso sempre sorridente e la sua simpatia che ci
contagiava nelle giornate un po' tristi, magari dopo un brutto voto a scuola.
Ci vediamo nella nuova sede, o meglio, io la verrò a trovare, visto che spero di andarmene!
Andrea Dossi 5a C sc.
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SPECIAL LEVI INSIDE
Rasoio di Ockham
ANNA, ANGELINA E VALENTINO
SOSTENITORI DELLA SEDE CENTRALE
Giunti al termine di quest’anno non ci resta che ringraziare chi ci ha sempre accompagnato con solidarietà in
questi anni, bussando in classe nei momenti più opportuni per comunicare supplenze gradite o entrate fuori orario, o ancora fotocopiando appunti mai presi o schede perse chissà dove. Ecco allora a voi delle super inedite interviste ad Anna, detta più comunemente “ la Signora Anna”, Angelina, accompagnata dalla colonna musicale di
Cesare Cremonini e Giacomo Savi, oramai conosciuto
come “Valentino” per motivi tutt’ora sconosciuti!
Nome?
Anna.
Da quanto lavori nel nostro Liceo?
Ho iniziato nel 1988 al Liceo Classico, poi hanno accorpato le due scuole e mi hanno spostata allo scientifico.
Quali sono i difetti del lavorare qui?
Ci vorrebbe un po’ più di umanità e collaborazione disinteressata!
E i pregi?
Mi piace lavorare in un ambiente giovane, inoltre spesso vengo riconosciuta e salutata dagli ex studenti.
Hai ricordi particolari legati al Liceo?
Al mio primo anno di lavoro ero a Guarda Alta, (Ginnasio), erano solo tre classi di ragazzi vispi e turbolenti, ma
mi sono tanto divertita.
A Carnevale hanno infiocchettato la mia auto (una Cinquecento vecchia) e mi hanno scritto: BUON CARNEVALE!
Cosa ti aspetti dalla nuova sede?
Spero di passare i miei ultimi anni di lavoro in tranquillità.
Fai degli auguri per le vacanze vicine!
Auguro a tutti buone vacanze! Non stressatevi e chi deve recuperare studi!
Nome?
Angelina.
Da quanto lavori nel nostro Liceo?
Da due anni.
Quali sono i difetti del lavorare qui?
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Rasoio di Ockham
SPECIAL LEVI INSIDE
Oh, non ce ne sono!
E i pregi?
Il rapporto con i ragazzi e gli insegnanti, il piacere di parlare con delle persone di una certa cultura!
Hai ricordi particolari legati al Liceo?
Beh sono qui da troppo poco tempo, ma nel complesso ho dei ricordi piacevoli!
Cosa ti aspetti dalla nuova sede?
Mi aspetto che avremo meno problemi di sicurezza e spero di fare gli ultimi anni prima della pensione in una bella scuola.
Fai degli auguri per le vacanze vicine!
Adoperate bene il tempo per riposare corpo e mente e tenete la testa sulle spalle!
Nome?
Giacomo Savi, detto Valentino.
Da quanto lavori nel nostro Liceo?
Dall’84, sono esattamente 31 anni!
Quali sono i difetti del lavorare qui?
Soddisfare troppe richieste contemporaneamente, certe
volte arrivano cinque persone in un minuto e bisogna
accelerare! C’è sempre quello che è in ritardo e ti mette
in difficoltà perché non sai a chi dare la priorità!
E i pregi?
Questa è una scuola prestigiosa, con gente simpatica, inoltre i ragazzi sono migliorati nel corso del tempo,
all’inizio mancavano di rispetto.
Hai ricordi particolari legati al Liceo?
Mi ricordo l’incendio nella vecchia sede: dei ragazzi avevano dato fuoco alla scuola e sono stato chiamato di mattina presto per aprire la sede.
Cosa ti aspetti dalla nuova sede?
Non lo so ancora, quando saremo là valuterò. Spero di essere più comodo arrivando in corriera.
Fai degli auguri per le vacanze vicine!
Auguro a tutti gli studenti, al personale e agli insegnanti delle buone vacanze!
Un grazie per la disponibilità per questa piccola intervista e un augurio affettuoso di buone vacanze pure a loro!
Alice Amico 4a B sc.
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SPECIAL LEVI INSIDE
Rasoio di Ockham
GIANLUCA, IL GUARDIANO DEL
PREFABBRICATO
Se pensi al prefabbrico non puoi non pensare a lui: il custode, quello che lo ripulisce da cima a fondo, quello che
regola tutto e tutti. Eh si, proprio lui: Gianluca. Un gran lavoratore: ogni volta che passo per la sede centrale lo
vedo sempre indaffarato con la spazzatura o con la scopa in mano ma trova sempre il tempo di salutare e di
scambiare due parole. Ho sfruttato proprio la sua disponibilità per quest’intervista, fatta proprio mentre lui trasportava i cassonetti della carta.
Nome?
Gianluca.
Da quanti anni è qui nel prefabbricato?
Uno.
Le mancherà il prefabbricato?
NO! (Un “no” così deciso che di tali pochi ne ho
sentito, poi una risata) Sì, perché così non vedo
nessuno! L’hai capita?
Pregi del prefabbricato?
(Ci pensa un po’) Aspetta…te lo gestisci, cioè le
pulizie…
Difetti del prefabbricato?
Alcune classi puzzano per il discorso della plastica e delle poche finestre, soprattutto l’aula 78. Per
il resto tutto bene.
Ha un ricordo particolare legato al prefabbricato?
Tanto freddo durante l’inverno (risata) in corridoio!
Che cosa si aspetta dalla nuova sede?
Non lo so, bisogna andarci a lavorare.
Anche se non sa come sia la nuova sede, secondo lei è meglio i prefabbricato o appunto la nuova sede?
Nuova sede (risata)!
Un augurio di buone vacanze per gli studenti?
Studiate!
Anche d’estate?
Anche. Studiate. Studiate. Studiate. Sai che cosa diceva un certo Lenin? Impara. Impara. Impara.
Poi ho lasciato Gianluca al suo lavoro. Grazie della disponibilità e dell’ironia che offri a noi studenti.
Andrea Dossi 5a C sc.
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SPECIAL LEVI INSIDE
LA SEDE DEL LICEO CLASSICO
Vicino al passaggio a livello, si erge la storica sede del liceo classico Primo Levi di Montebelluna, che
per tanti anni ha accolto tra le sue mura studenti che porteranno con sé il suo ricordo, con pregi e difetti. La struttura si sviluppa su due piani, con all'esterno un giardino abbastanza grande e un parcheggio,
invece, abbastanza piccolo. Dato che lo spazio interno non è poi così grande, è facile fare amicizia con
gli altri studenti, di vista ci si conosce tutti e non manca la tranquillità.
Ma veniamo ora ai difetti.
In qualunque stagione non ci si riesce a liberare dal freddo e a volte capita che sia più caldo fuori che
nelle aule e infatti, molto spesso, gli studenti durante le lezioni si tengono addosso il giubbetto, continuando ad avere freddo, e se una porta viene chiusa con un po' troppa forza, tutte le altre vibrano rumorosamente. Essendo una sede staccata, le circolari sono poco puntuali e qualche volta arrivano il
giorno stesso, o il successivo, in cui il tagliandino dovrebbe esser consegnato.
Nonostante tutto, a questa scuola ci si affeziona e le cose che mi mancheranno di più sono la tranquillità e le piccole dimensioni, che ti permettono di avere tutto "sotto mano", compresi i distributori di
snack, sempre affollati durante l'intervallo.
Giada Pillon 5a B cl.
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SPECIAL LEVI INSIDE
Rasoio di Ockham
ROSA E VITTORIA TENGONO ALTA LA
GUARD(I)A
Con il trasferimento nella nuova sede si perderà il paradiso terrestre della sede di Guarda Alta. Di questa sede le
colonne sono senza dubbio le collaboratrici scolastiche Rosa e Vittoria, sempre disponibili e simpaticissime. Per
questo numero speciale non si poteva non fare una doppia intervista anche per conoscere qualche segreto che
molti non conoscono.
Rosa.
È il primo anno a Guarda Alta.
Un po’…
Siamo come una grande famiglia.
Umida! Umida! Molta umidità!
1. Nome?
Vittoria.
2. Da quanti anni siete qui a Guarda Alta?
Aspetta che faccio i conti… uno… due… tre… quattro… quattro anni sicuri, forse cinque.
3. Vi mancherà Guarda Alta?
Per lei un po’, per me essendo rimasta diversi anni mi
mancherà anche perché è un ambiente piccolino in cui
puoi rapportarti con i ragazzi e conoscerli bene.
4. Pregi di Guarda Alta?
Essendo piccolina…come dice Rosa, siamo una grande famiglia, con tutti voi…no no, non con tutti voi!
(Entrambe ridono.)
5. Difetti di Guarda Alta?
È un po’ malsana…umida! (parola detta in coro con
Rosa, segno di quanto ormai siano affiatate e telepatiche.) Ci vengono di quei dolori!
6. Avete un ricordo particolare legato a Guarda Alta?
No, io no perché è il primo anno che sono qui, quin- Ho vissuto di tutto io qui, sono venuti dentro ed handi…(poi, suggerendo a Vittoria) i ladri che sono venuti no scorazzato in bicicletta, hanno scritto sulle lavaquest’anno…eh, ma non è un bel ricordo…
gne…(cogliendo il suggerimento di Rosa) i ladri, però
non è un bel ricordo, non scriverlo! Comunque ho vissuto diverse realtà positive e negative. Le positive, avendo avuto già altre classi precedentemente, hai un
rapporto che si prolunga nel tempo e a volte qui avevi
la turnazione che li avevi solo un anno questo è un po’
positivo e negativo.
7. Che cosa vi aspettate dalla nuova sede?
Essendo precaria, non so dove sarò il prossimo anno. Gente in monopattino (ride). Non ho un’idea perché
Un grande punto di domanda!
non puoi averla finché non si vede com’è all’interno,
com’è ubicato.
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Rasoio di Ockham
SPECIAL LEVI INSIDE
8. Anche se non sapete come sia la nuova sede, secondo voi è meglio Guarda Alta o appunto la
nuova sede?
(Sospira) È difficile rispondere.
(Sospira) Io sono stata qua quattro, cinque anni mentre di là è un’incognita.
9. Un augurio di buone vacanze per gli studenti?
Vi auguro di andare fuori dal liceo (ride) e di fare un Come lo scorso anno, avendo tutte quinte anche
ottimo esame. (Si unisce agli auguri per il futuro di Vit- quest’anno, vi auguro un buon esame e auguri per il
toria ed aggiunge) Perché voi siete il nostro futuro!
vostro futuro perché questa è una parentesi ma il vero
salto di qualità e la vera strada è dopo.
Le due mitiche “bidelle” poi si fanno un applauso per auto complimentarsi e ridono.
Una classe di
Guarda Alta
Poi Vittoria, particolarmente legata a questa sede essendo stata tanti anni qui, al suono dell’ultima campanella mi
porta un fogliettino:
Guarda Altà è una piccola OASI dove si può vedere il cambio delle stagioni e si diventa una figura di adulto come riferimento per la
scuola e non. Il piacere più grande è ritrovare dei ragazzi (laureati e non) in luoghi disparati e vedere che ancora si ricordano della
“BIDELLA”, ti abbracciano e baciano e rivivono i momenti delle loro goliardie. La cosa più piacevole da ricordare è un piccolo
pensiero, uno scritto, una foto che tengo gelosamente in una scatola a casa.
A Rosa e Vittoria il mio più grande grazie per la disponibilità nel concedermi quest’intervista ma anche e soprattutto per aver reso quest’anno scolastico un anno speciale, piacevole. Vi verrò a trovare con gioia il prossimo anno nella nuova sede.
Andrea Dossi 5a C sc.
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TRASLOCO E TRASPORTI:
COME EVITARE I DISAGI?
Per fortuna non saranno problemi che mi riguarderanno, però penso che il prossimo anno, con il trasloco, ci sarà
qualche dilemma con i trasporti.
Per esempio, chi deve prendere il treno per andare nelle
zone di Cornuda, Pederobba e Alano, se finirà le lezioni
alle 13.00 riuscirebbe molto difficilmente a prendere il
treno che parte alle 13.15 e sarebbe costretto a prendere
quello che passa un'ora dopo. Giorgia, una studentessa
che avrà questo problema il prossimo anno, dice che sta
pensando di prendere la corriera ma ciò implica una notevole spesa da parte dei suoi genitori poiché l'abbonamento alla corriera costa più del doppio di quello del treno. Per lei le soluzioni sarebbero o cambiare l'orario dei treni o quello di uscita da scuola. Non sarebbe male
nemmeno che i prezzi delle corriere diminuissero.
Martina è una ragazza che potrebbe avere le seste ore il prossimo anno. Uso ed abuso i condizionali perché sto
soltanto facendo delle ipotesi. Bene, uscendo alle 14.00 non ricucirebbe a prendere il treno delle 14.10 che la porta a casa. O farà il permesso per l'uscita anticipata o, si spera, si trovi una soluzione migliore.
Il tempo di andare a parlare in comune non ce
l'ho avuto, ma ho avuto l'occasione di scambiare due parole con il DS. Lui non può dire nulla
di certo, in questi tre mesi ci saranno vari incontri per evitare disagi con i trasporti. Tra gli
auspici del preside ci sono che le linee del bus
che vanno verso Caerano, Altivole, Riese, Castelfranco, Vedelago, Asolo, la pedemontana
ecc. prevedano una fermata nei pressi del
campus e che s'istituisca un servizio bus navetta che circoli dalla stazione dei treni e degli autobus al campus al quale accedere col regolare abbonamento.
Mi direte come vi troverete, sperando, ovviamente, che gli eventuali problemi si risolvano!
Andrea Dossi 5a C sc.
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PIZZETTE PER UN GOLOSO ADDIO
Ciao a tutti! Ormai il trasferimento è vicino e per dire addio a queste sedi, parti importanti della storia dei vari licei che frequentiamo, ho pensato di darmi ad un goloso aperitivo. Ecco la ricetta di alcune golose pizzette…
Ingredienti per 21 pizzette
Olive nere denocciolate 3-4
Capperi sott'aceto venti
Provola 65 g
Uova 1 piccola
Origano essiccato 1/2 cucchiaio
Pasta sfoglia 1 rotolo (circa 230 gr)
Acciughe (alici) sott'olio 5 filetti
Pesto alla Genovese 3 cucchiaini
Sugo di pomodoro fresco al basilico 50 g
Preparazione
Per fare le pizzette di sfoglia, iniziate preparando tutti gli ingredienti che serviranno per farcirle. Tagliate a rondelle sottili le olive nere denocciolate a listarelle e poi a cubetti la provola, quindi sbattete l'uovo in una ciotolina utilizzando una forchetta.
A questo punto preparate la base: ricavate dal rotolo di pasta sfoglia 21 dischi con l’aiuto di un coppapasta tondo
del diametro di 6 cm e poneteli su di un foglio di carta forno, poi bucherellateli al centro con i rebbi di una forchetta e spennellateli con l’uovo sbattuto. Procedete con la farcitura mettendo mezzo cucchiaio di passata di pomodoro al centro di 10 pizzette, lasciando libero un po’ di bordo esterno, poi 4-5 cubettini di provola.
Su 5 pizzette mettete le olive nere tagliate a rondelle e i capperi sott’aceto, su altre 5 un pizzico di origano. Proseguite con la farcitura di altre 5 pizzette ponendo al centro di esse mezzo cucchiaino di pesto e 4-5 cubetti di provola; quindi preparate anche le ultime 6 ponendo al centro di ognuna di esse 4-5 cubetti di provola e un’acciuga
sott’olio. Infornate le pizzette di sfoglia in forno già caldo a 200° per circa 12-15 minuti o finché i bordi delle
pizzette non saranno ben dorati. Servite le pizzette di sfoglia tiepide.
Chiara Berti 2a A cl.
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GIOCHI
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LA NUOVA SEDE ED ALTRO
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Cancellate le parole seguenti nello schema presenti in ogni senso e direzione. Alla fine le lettere rimaste, prese nell'ordine risulteranno
essere un saluto, perché questa serie di giochi non finisce qui, ma CONTINUA!
PROVINCIA
VIA BIAGI QUATTRO
VECCHIA
NUOVA
IERI
BAR
PALESTRINA
SENECA
VOCE
LIBRETTO
GUARDA ALTA
LEVI
AULA MAGNA
SOLFERINO
QUADRI
CENA
BRICO
ODINO
INAGIBILE
BUI
SOSTA
VIA PIAVE
BALLO
CARSO
CLASSICO
UNICA
TRE
VITTO
GOMMA
RATTO
AUDIO
ALCOOL
LINEA
CANTANTE
DARDI AUDIO TARME
VASCA
MALE
ANCHE
BACCO
Davide Mondin 2a A cl.
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Rasoio di Ockham
ADDIO, VECCHIE SEDI
Addio, vecchie sedi sorgenti distaccate; edifizi ineguali, noti a chi ha studiato
tra voi, e impressi nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi familiari; aule sparse e non più biancheggianti; addio!
Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana tratto dalla
speranza d’una sede migliore!
Quanto più s’avanza in via , il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da
quell’ampiezza uniforme; e davanti al nuovo edifizio ammirato da tutti, pensa,
con desiderio inquieto, or alla sede centrale, or a quella del classico, or a
Guarda alta, or ai container.
Addio, luoghi divenuti ormai domestici, dove, con un pensiero occulto,
s’imparò a distinguere dal rumore de’ passi comuni lungo i corridoi il rumore
del passo del professor della seguente ora.
Addio, casa per qualcun ancora un poco straniera; palestra, laboratori, campo
sportivo, corridoi e cortili, per noi luoghi dolcissimi, addio!
Tutto ciò che solevamo far entro queste mura, fra un poco altro non sarà che
un felice ricordo, il quale ogni tanto dolcemente riemerge seguito da malinconia.
Addio ormai “vecchio Levi”, addio!
Di tal genere, se non tali appunto, son i pensieri di coloro i quali, nostalgici,
sentiranno la mancanza della vecchia sede, e poco diversi quelli di coloro i
quali, chi più chi meno, hanno trascorso le loro mattinate in questi luoghi,
mentre ci si prepara al trasloco nella nuova sede.
Gli Innominati
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LA REDAZIONE
 Condirettori: Andrea Dossi 5a C sc. e Francesca Amadio 2a A cl.
 Redattori: Francesca Amadio 2a A cl., Alice Amico 4a B sc., Chiara Berti 2a A cl.,
Eleonora Bordignon 2a B cl., Arturo Caseley 2a B sc., Andrea Dossi 5a C sc., Silvia
Lucchesi 2a B cl., Davide Mondin 2a A cl., Giada Pillon 5a B cl., Sara Spadetto 2a B
cl. e Gianluca Vettoretto 2a A cl.
 Disegno della copertina: Gaia Gasparetto 1a B sc.
 Si ringrazia per il sostegno e l'aiuto: Pietro Bazzani 2a B cl., Gianluca Beghin 2a
A cl., Rachele Cominella 2a A cl., Davide De Nardo 2a B cl., Giulio De Zen 2a A
cl., Federico Ferro 2a B sc., Camilla Gazzola 1a A cl., Antonio Girotto 4a B sc.,
Giada Guzzo 1a B s.a., Gianluca Pasi 4a D sc., Lorenzo Portaluri 2a D sc. e Vanessa Spadetto 4a B sc.
[email protected]
PUOI TROVARE IL RASOIO ANCHE ONLINE!
VIA SUL SITO DEL LICEO
www.iisprimolevi.gov.it
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Giugno 2015 - Primo Levi