16 maggio 2012
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Sicurezza
Macchine agricole:
le verifiche essenziali
Matteo Guerretti,
Vittorio Nassori
Non sempre le macchine nuove marcate
«CE» rispettano i requisiti di sicurezza
imposti dalla Direttiva macchine.
Benché la Direttiva macchine 2006/42/CE imponga ai
costruttori di marcare «CE» le proprie macchine, di
fornirle della necessaria documentazione e di dotarle
degli opportuni dispositivi di sicurezza, nell’acquisto di
una macchina nuova, è possibile riscontrare alcune carenze nella documentazione di accompagnamento e
“leggerezze” costruttive, quali protezioni o carter incompleti o, nel peggiore dei casi, l’assenza di dispositivi
di sicurezza specializzati. Pertanto, è possibile, e consigliato, controllare almeno che la macchina sia fornita
della regolare certificazione e documentazione. Nel caso
si riscontrassero irregolarità sarà necessario richiedere
al costruttore la “messa a norma” della macchina, in
modo da evitare probabili lamentele da parte dell’agricoltore che, avendo acquistato una macchina nuova, si
accorge successivamente della mancanza della dichiarazione di conformità piuttosto che della marcatura CE. Si
ricorda che l’obbligo della marcatura CE è in vigore dal
21 settembre 1996.
Un altro aspetto molto delicato riguarda la commercializzazione delle macchine prive della marcatura CE
(macchine messe in commercio prima del 21 settembre
1996), per le quali la normativa vigenti impone la loro
messa a norma nel caso che queste non rispondano ai
requisiti di sicurezza. In questo caso, l’incombenza
dell’adeguamento interessa sia l’utilizzatore ma soprattutto il rivenditore che dovrà effettuare attente verifiche
sia nel caso di ritiro dell’usato sia nella successiva vendita.
garanzia della rispondenza ai requisiti essenziali di sicurezza.
La marcatura CE deve essere apposta sulla macchina in
modo chiaro e visibile e deve recare, in maniera leggibile e indelebile, le seguenti indicazioni:
• nome del fabbricante e suo indirizzo;
• marcatura CE;
• designazione del modello;
• numero di serie;
• massa;
• anno di costruzione.
Si è riscontrato che, a volte, le macchine vengono messe
in commercio con i dati della targhetta CE incompleti o,
nel peggiore dei casi, addirittura prive della targhetta
stessa. Il rivenditore non può vendere la macchina senza targhetta CE (e l’agricoltore non potrebbe acquistarla) e dovrà perciò richiamare il costruttore ad adempiere ai previsti obblighi di legge, provvedendo a farsi apporre la targhetta CE sul telaio della macchina. A tal fine, un riscontro può essere fatto controllando sul manuale d’istruzioni in quale parte della macchina è prevista la marcatura CE, informazione che deve essere chiaramente riportata nel manuale.
Si rammenta che i semplici adesivi a volte applicati sulle
macchine riportanti il solo marchio CE non sostituiscono e comunque non hanno valore ai fini degli obblighi
previsti dalla marcatura CE.
L’unico CE valido è quello sulla targhetta accanto al
nome del fabbricante.
Per quanto riguarda l’incompletezza dei dati presenti
sulle targhette, gli aspetti negativi maggiormente riscontrati, ugualmente gravi, riguardano la mancanza
dell’anno di costruzione, del peso della macchina e
dell’indirizzo del costruttore. Richiedere ed esigere una
La marcatura «CE»
La Direttiva macchine impone ai costruttori che intendano commercializzare le loro macchine nei Paesi
dell’Unione Europea di apporre la marcatura CE, come
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corretta marcatura della macchina è un diritto sia
dell’utilizzatore sia del rivenditore.
ca, modello, numero di serie, anno di costruzione), le
disposizioni legislative e normative alle quali la macchina è conforme, la data e la firma del costruttore.
La dichiarazione di conformità illustrata in figura, per
una rotopressa, è un esempio corretto di come deve essere redatto questo documento.
Manuale d’uso e manutenzione
Un altro semplice controllo può essere effettuato sul
manuale d’uso e manutenzione. Questo deve essere presente e dovrà sempre accompagnare la macchina, anche
in caso di rivendita. Talvolta le macchine vengono consegnate e vendute senza il libretto d’istruzioni in quanto
perso durante il trasporto o non trasmesso per dimenticanza. Nel caso che la macchina sia sprovvista del manuale, questo dovrà essere immediatamente richiesto
prima di poter commercializzare la macchina.
Il manuale – benché il più delle volte venga considerato
un inutile “pezzo di carta” – è invece di fondamentale
importanza in caso di contestazione da parte delle autorità di vigilanza a seguito di irregolarità, incidente o infortunio. Il libretto d’istruzioni deve essere in lingua italiana: anche se questa considerazione possa apparire
ovvia e scontata, non è infrequente che macchine provenienti dalla Germania, dalla Francia o da altri Paesi
siano accompagnate esclusivamente da manuali in lingua originale. La Direttiva macchine prevede che la
macchina sia fornita con un libretto d’istruzioni nella
lingua del Paese in cui la stessa viene venduta e commercializzata. Infine, considerato anche il costo notevole della macchina, è lecito pretendere e aspettarsi che il
manuale d’istruzio-ne sia costituito da un libretto ben
strutturato, completo e facilmente comprensibile.
La dichiarazione «CE» di conformità
È essenziale verificare che il modello, il numero di serie
e l’anno siano gli stessi di quelli riportati sulla targhetta
CE della macchina.
Spesso, erroneamente, al posto della Direttiva 2006/42/CE (in vigore dal 29 dicembre 2009) si citano ancora le vecchie Direttiva 1998/37/CE e Direttiva 1989/392/CE.
Nel caso che la macchina sia equipaggiata con componenti elettrici o elettro-idraulici dovranno essere citate
le Direttive 2004/108/CE (Direttiva compatibilità elettromagnetica) e 2006/95/CE (Direttiva bassa tensione).
La citazione delle norme tecniche nella dichiarazione
CE, sebbene fondamentale per una corretta verifica tecnica della conformità della macchina, non è di per sé
obbligatoria; le norme descrivono i metodi e le misure
di protezione da adottare per eliminare o ridurre i rischi.
Oltre alla presenza della marcatura CE, l’aspetto più
importante per verificare che la macchina sia conforme
alla Direttiva macchine, è la Dichiarazione CE di conformità.
La dichiarazione CE di conformità è il documento mediante il quale il costruttore dichiara che la macchina
messa in commercio rispetta tutti i requisiti essenziali
di sicurezza definiti nella Direttiva macchine. In altri
termini, si tratta di un'autocertificazione del costruttore, tranne che per alcuni tipi di macchinari considerati
più pericolosi. La firma della dichiarazione CE di conformità autorizza il fabbricante ad apporre sulla macchina la marcatura CE. Nella dichiarazione CE di conformità è necessario controllare che essa stessa sia presente e che sia in lingua italiana.
Deve, inoltre, contenere i seguenti dati: nome e indirizzo del fabbricante, la descrizione della macchina (mar-
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La Direttiva macchine non obbliga i costruttori ad adottare nessuna norma specifica ma afferma che se si adottano delle norme di tipo armonizzato (norme En), allora, l’applicazione di queste norme è presunzione di conformità. Un costruttore potrà quindi adottare soluzioni
diverse da quelle indicate nelle norme, a condizione di
dimostrare di avere raggiunto un livello di sicurezza equivalente ai requisiti essenziali della Direttiva. È importante che i costruttori e gli utilizzatori di macchine
agricole verifichino che a livello di marcatura e documentazione le macchine in loro possesso siano conformi.
Pretendere il rispetto delle normative di sicurezza è un
obbligo e un dovere da parte di tutti.
Matteo Guerretti, dottore agronomo, consulente in sicurezza
di macchine agricole e luoghi di lavoro.
Vittorio Nasorri, dottore agronomo, consulente in sicurezza di
macchine agricole e luoghi di lavoro.
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