CARMEN STREET anno 2, n. 3
GIORNALINO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE
DI VICOLO MANZONE 7, BRESCIA
HANNO COLLABORATO:
Maga Magari, Marco F., Fausto, Ersilia, Terry, Giuliano, Il Critico, Debora R., Aziz, Walter Satüt, G&B,
Amaya, Renzo, Maria, Faruk, Andrea, C&C, Beppa
Lanappa, Angela Battagliola, Ciro, Silvana, Piero
Polesini, ed alcuni anonimi...
in questo numero:
Carmen News
3
CARMEN STREET
Pensieri e parole
4
ACCOGLIERE
Notizie di Redazione
5
CARMEN NEWS
Pensieri e parole
6
ATTIVITA' PRIMAVERILI
Pensieri e parole
7
I NOSTRI DESIDERI
Pensieri e parole
8
RICORDI D'INFANZIA
Pensieri e parole
10
UNA CENA ESOTICA
Parole in libertà
11
PENSIERI E PAROLE
Inserto
12
SPAZIO COORDINAMENTO
S.O.S.
13
INFANZIA NEGATA
Pensieri e parole
14
PAROLE SPARSE
Cinema & altro
15
ABBIAMO SCELTO...
Pensieri e parole
16
LE MIE IMPRESSIONI...
Racconti
17
SCONVOLGIMENTO
Racconti
18
L'ULTIMO MESSAGGIO
Maga Magari
19
LE STELLE PREVEDONO
No profit
20
SPAZIO PUBBLICITA'
Conosci te stesso!
21
CHI HA PAURA DELLE ZANZARE
Carmen 2000 + Express
22
SI DICE, SI MORMORA, SI...
Una pagina per giocare
23
IL PIACERE DI SCOPRIRLO
Notizie utili
24
CARMENINFORMA
Carmen Street - Bimestrale - N. 3 (maggio-giugno) 1997
Registrato presso il Tribunale di Brescia il 26-9-95 n. 32/1995.
Direttore Responsabile Dott.ssa Anna Grasso Rossetti
Redazione e Amministrazione: Vicolo Manzone 7,
25122 Brescia - tel/fax 030/40807
Stampa: Grafiche Sette - Bagnolo Mella (BS)
2
Tempo di anniversari
Per molti è ormai tempo di vacanze, l'anno scolastico è terminato, è giunta l'estate. Altri, che
lavorano, potranno tra breve
concedersi un periodo di riposo.
Per Carmen Street il periodo
estivo coincide con le attività a
Passo Cereda: nei mesi di luglio
e di agosto si svolgono i tre turni
di campeggio ed il campo lavoro. E' tempo di vacanze, cambiano le atttività, ma Carmen
Street non va in vacanza...
Per quanti restano al caldo della
città, ricordiamo l'abituale appuntamento di metà luglio, con
la sagra e la festa del Carmine.
Un'occasione di incontro con la
gente e la realtà del quartiere.
Quest'anno, trentesimo anniversario delle attività di Passo
Cereda, si è voluto sottolineare
la data con un momento particolare. La sera del 16 luglio ci sarà
una celebrazione nella Chiesa
del Carmine (ore 19) e quindi,
nei locali del Centro, un momento conviviale: sarà anche
l'occasione per presentare un
piccolo ricordo di Passo Cereda.
Naturalmente a tutti, grandi e
piccini, Carmen Street augura
buone vancaze!
Carmen News
CARMEN STREET
Due parole di presentazione del Centro Aggregazione Giovanile...
COSA E’ UN CENTRO DI AGGREGAZIONE
In specifico:
- la fascia pomeridiana e' riservata ai ragazzi/e della
scuola dell’obbligo (elementari e medie);
- la fascia serale e' per adolescenti e giovani.
Un luogo con tanti spazi dove ci si ritrova per fare
insieme alcune attività, imparare, scambiare idee e magari fare
quattro chiacchiere.
Uno spazio nostro nel quale sentirsi protagonisti nel fare, partecipare, organizzare e
proporre un sacco di
cose.
Gli spazi utilizzati dal
Centro sono messi a disposizione dalla Sovrintendenza, la gestione è privata
(Caritas S. Faustino - Padri Maristi) e convenzionata con il Comune di Brescia.
CONDIZIONI DI FREQUENZA
Chi vuol partecipare alle proposte del
Centro si iscrive
scegliendo
una o più attività che gli
interessano.
L'iscrizione non
comporta alcun costo.
(Per alcune iniziative a volte
viene richiesto un piccolo contributo).
Pur essendo libera la frequenza alle attività del
Centro, viene richiesta una costanza nella partecipazione.
QUANDO E’ APERTO
Il Centro normalmente
funziona dal lunedi' al
venerdi', dalle ore 14,30
alle 19 (fascia pomeridiana) e dalle 20,00 alle
22,00 (fascia serale).
Nel corso dell'anno vengono inoltre programmate iniziative per il sabato
e/o la domenica.
DOVE SI SVOLGONO LE ATTIVITÀ
Pur trovandosi nel cuore
del centro storico di
Brescia, il Centro
dispone di ampi spazi
per lo svolgimento delle
attività.
Inoltre per alcune attività
specifiche (piscina, equitazione, giardinaggio, pattinaggio, calio, ecc.) vengono utilizzate altre risorse sul territorio.
CHI FREQUENTA IL CENTRO
Il Centro e' aperto a
tutti coloro che lo
vogliono frequentare. Di per sé non è
necessaria l'iscrizione
per poter accedere al
Centro. Tuttavia,
per poter meglio
programmare lo
svolgimento delle attività, si richiede di compilare il
volantino di presentazione delle attività.
PASSO CEREDA
E' una località che si trova nelle Alpi Dolomitiche
(Trento). Lì, in un luogo che conserva
ancora il fascino incontaminato della
natura, il Centro dispone
di una struttura per le
attività sia estive che
invernali.
3
Pensieri e parole
ACCOGLIERE
di Maria
Alcune riflessioni sul significato dell'accoglienza...
siamo noi quando guardiamo l’altro con sospetto, quando non ci fermiamo ad ascoltare le
sue parole e lasciamo che queste scivolino
come acqua sotto i ponti; quando abiti, colori e
odori disturbano i nostri sensi e il viso tradisce
una smorfia sprezzante.
L’altro che di solito è
così “prossimo” a volte ci appare come un
corpo estraneo di
quell’unico grande disegno del quale ognuno ne è un tratto.
Ci sono persone ricche di saggezza e bontà che hanno fatto dell’accoglienza uno stile di vita, sono diventate esse stesse strumento attraverso il
quale chi credeva di
essere destinato ad
abitare solitario un angolo di strada a potuto avere fiducia dell’uomo. Persone che
sono riuscite a vedere
negli altri la loro stessa immagine bisognosa di tutte le attenzioni che solo chi ama sa
dare.
È a questi che mi piace guardare, maestri operosi di capacità vissuta ogni giorno nella condivisione. A loro vorrei somigliare, se non nei
gesti e le azioni, nella convinzione che chi ho
accanto mi è fratello e come tale va accolto.
Ricevere presso di sé, accettare, ospitare, capire, amare.
Queste e altre ancora sono le definizioni che
ognuno può trovare alla voce “accogliere” di
un qualunque dizionario.
Ma ci sono parole, emozioni, stati d’animo che
non si trovano scritti
perché difficili da
esprimere, ardui da capire e spesso da accettare.
Se al posto di miliardi
di uomini che popolano la terra, esistesse
una sola unica matrice
clonata miliardi di volte, sarebbe assolutamente identico a noi;
certamente il nostro
clone non vorrebbe
farci del male, non giudicherebbe le nostre
azioni e tanto meno
sparlerebbe di noi.
E se scoprissimo che
la nostra immagine
non ci piace, se avessimo il desiderio di
pensieri nuovi, dove
attingeremmo?
Per fortuna le nostre
capacità non ci permettono di realizzare l’utopia così che al nostro arrivo nel mondo abbiamo trovato uomini diversi nell’aspetto e nei
modi, uomini che chiedono di avere una propria identità che spesso chi è più forte vuole
negare. Artefici e complici di questa negazione
4
Notizie di Redazione
CARMEN NEWS
Cosa bolle in pentola (e cosa e già stato cotto)...
FESTA DEL CARMINE
Come ogni anno, a metà luglio avrà luogo l'ormai tradizionale festa del Carmine. Nei giorni 14-15-16 luglio si
tengono le celebrazioni liturgiche (conclusione con la S.
Messa del 16 alle ore 19). Nei giorni 18-19-20 si ha la
festa del quartiere (serate di ballo liscio in via del
Carmine). Nel salone adiacente alla Chiesa (ingresso da
Vicolo S. Faustino) è allestita una sottoscrizione a premi
(con ricchissimi premi). Sarà anche questa un'occasione
per ritrovarsi insieme e con la gente del quartiere Carmine.
messo l'uscita dal letargo di alcune marmotte che hanno
approfittato di sdraiarsi a sonnecchiare al sole (qui nella
foto ne vediamo due esemplari).
CALCIO
Che fine ha fatto la nostra squadra di calcio? Notizie
recenti confermano che la squadra di calcio ha onorevolmente terminato il torneo (addirittura in una posizione di
media classifica, dopo un girone di andata disastroso ed
un girone di ritorno decoroso). I nostri amici hanno
chiesto più spazio sulle pagine di Carmen Street, ma
nonostante la loro promessa di contributi con fotografie
ed articoli, la redazione non ha ancora visto nulla.
Troppo impegnati negli allenamenti? Bah?!? Sappiamo
però da fonti certe che la squadra si sta preparando per il
prossimo anno: è iniziata la campagna acquisti (?) per
rinforzare l'organico e si cerca lo sponsor. Chi ben
inizia...
PUBBLICAZIONI
"Protegga Iddio, l'eterno Padre
l'alpestre passo dove squilla il cielo,
azzurrità d'abissi e fiori e stelle,
gemme spaziali clarite et belle".
Dopo la pubblicazione del
calendario 1997 Carmen
Street offre a tutti gli amici,
collaboratori e simpatizzanti un nuovo "lavoro": un
fascicolo dedicato ai trenta
anni di attività educativa e
ricreativa di Passo Cereda,
dal titolo "30 anni di amore
per i nostri ragazzi". Il testo
è stato curato da Piero
Polesini ed è arricchito da
una serie di fotografie che
ripercorrono gli anni. Sarà
distribuito a Carmen Street
la sera del 16 luglio.
USCITE
Carmen
Tour in
questi mesi
non è rimasta ferma.
E' stata organizzata
una uscita
al sentiero
delle cascate di
Monticelli
Brusati
(con grande gioia dei
piccoli escursionisti che si sono misurati con scale e
catene). Inoltre, approfittando della disponibilità (leggasi:
casa) di alcuni amici (che ringraziamo) ci si è avventurati
sulle sponde e/o sulle acque, prima, del lago di Iseo e,
poi, del lago di Idro.
Il 15 giugno inoltre alcuni amici hanno avuto la possibilità di recarsi a Passo Cereda con una gita in pullman. Per
alcune persone del Carmine è stata l'occasione di vedere
"dal vivo" un posto di cui finora avevano soltanto sentito
parlare.
MAGGIO AL CEREDA
Approfittando del ponte del 1° maggio Carmen Street ha
trascorso alcuni giorni al Cereda. La permanenza del
folto gruppo è stata allietata da splendide e calde giornate
di sole. Si è potuto così usufruire sia del campeggio (per
la notte) che del Padreterno (per i pasti). C'è stato il
tempo per brevi escursione (i primi allenamenti in vista
delle più impegnative imprese estive) ma anche per
alcuni lavoretti di sistemazione della casa e per l'approvvigionamento della legna. Alcuni intrepidi si sono anche
avventurati alla ricerca di un branco di cervi (segnalato
nei pressi del campeggio), ma sono stati così silenziosi
che... hanno fatto scappare tutti gli animali nell'arco di
alcuni chilometri. Non vanno neanche dimenticati i soliti
giocatori del briscolone che hanno avuto la possibilità di
sfogarsi in interminabili partite notturne né i giocatori di
calcio che hanno consumato scarpe e pantaloni sul
campo di gioco. I caldi primaverili, infine, hanno per-
CAMPEGGIO
Con il 7 luglio iniziano le attività estive del campeggio
(le date dei turni sono a pagina 20). Questo vuol dire sì
trasferimento delle attività, ma per chi resta in città
Carmen Street resta sempre aperto...
A tutti, buona estate.
5
Pensieri e parole
ATTIVIT
A'
TTIVITA'
PRIMA
VERILI...
PRIMAVERILI...
a cura di P. Renzo
La presentazione di una attività promossa quest'anno dal Centro nel periodo primaverile...
vivezza i miei giochi di allora e constato che
la capacità creativa e fantastica dei ragazzi è
identica, ieri come oggi.
Forse sono cambiate le condizioni, ma se noi
adulti le ricreiamo, i ragazzi dimenticano
perfino calcio, bici e TV.
Dopo queste brevi considerazioni diamo spazio ai
diretti interessati...
Bovezzo. Giace ai piedi del monte Spino sul
versante destro della valle del Garza. Dagli
anni sessanta ad oggi il paese ha conosciuto
uno sviluppo edilizio ed un incremento
demografico notevoli e si è passati ad un
economia quasi esclusivamente agricola a
un economia industriale e artigianale. La parte vecchia del paese ha
mantenuto le sue caratteristiche: diversi
edifici di proprietà privata hanno un particolare pregio. Tra questi
l’imponente palazzo
Rota. A lato del palazzo c’è la casa agricola
dove una volta risiedevano i contadini. Ormai vuota, una parte di
cascina ci è stata gentilmente concessa ad
uso dal Dott. Ludovico
Rota per svolgere alcune attività con i ragazzi, quali giardinaggio, bicicletta, giochi all’aperto.
In questa cascina i ragazzi hanno riscoperto i
giochi di tanti anni fa. L’infanzia è un momento magico ricco di vitalità, spontaneità,
immaginazione. Momento irrepitibile in cui
si inventano i giochi, dando vita e movimento
a oggetti inanimati, ma che vengono illuminati da una fantasia prodigiosa.
Se ricordo la mia infanzia rivedo con grande
Q uando
andiamo a
Bovezzo, ci piace giocare
con la nostra casa. All'inizio era solo un rottame, poi
noi l'abbiamo ricostruita,
pulita e messa in ordine.
L'abbiamo fatta perché fosse tutta nostra. Ci piace andare dentro a parlare e
scherzare a volontà.
Davide - Bruno- Richmond Francis - Gigi
Ogni venerdì con il furgone andiamo a Bovezzo.
Ci sono tanti giochi e tante
case. Nella nostra abitiamo in quattro: Giusy, Monica, Elisa e Laura.
Ognuna di noi ha un sogno. Quando veniamo
qua giochiamo a fare le corse con le ruote e
mangiamo anche il ghiacciolo. Oggi abbiamo
giocato col telefono senza fili, con una canna e
poi dopo con la stessa abbiamo fatto saltare i
nostri amici.
Giusy - Laura - Monica - Elisa
Mi piace trasportare legna in una cassetta per
6
Pensieri e parole
accendere il fuoco e far da mangiare. Mi piace
giocare a pallone con Nino. Ci divertiamo a
sistemare la casa e mi piace giocare con Gabri.
I NOSTRI DESIDERI...
Vorrei parlarvi di tutte le cose che desiderano i
bambini ma in particolare le cose che desidero io.
Io vorrei restare sempre in vacanza, guardare la
televisione e mangiare sempre cioccolata. Vorrei
avere una camera per me e dormire da solo e in
questa camera appiccicare i serpentini sui muri.
Mi piacerebbe, la mattina, fare una colazione
abbondante e mangiare
latte con dentro i coco
pops, invece non posso
perché vado sempre di
fretta.
Vorrei un elicottero per
volare e poter guardare
questa città dall'alto.
Però adesso come sempre mi accontento della
vita che faccio.
Ciro
A noi piace venire a Bovezzo perché si fa
bicicletta, giardinaggio e perché possiamo
fare le case. Abbiamo trovato un posto tutto
nostro dove possiamo fare quello che abbiamo voglia perché qui non
ci sono le macchine, i
vetri e nessuno ci disturba.
Andrews - Eugenio
Siamo venuti a Bovezzo
per divertirci. Abbiamo
trovato delle ruote giganti avvolgibili e ruotando
lì sopra, in piedi, ci divertiamo molto. Abbiamo trovato anche dei locali che ne abbiamo fatto delle case.
Io vorrei essere almeno
tanto bella, vorrei avere
una stanza bellissima e
piena di giocattoli, avere tanti amici a scuola,
anche maschi.
Vorrei mangiare le patatine e anche le caramelle
che a me piacciono tanto. Mi piacerebbe essere ricca, avere tanti soldi e
comperare tante cose.
Vorrei avere dei poteri magici e essere brava a
scuola. Mi piacerebbe ritornare presto nel mio
paese cioè a Cuba.
Vorrei vedere questa città più bella e accogliente.
Sarei contenta se avessi i capelli lunghi, beh, non
tanto fino ai piedi, ma fino al sedere. Io vorrei
essere bellissima e elegantissima e non andare a
scuola tutti i giorni.
Io spero che questi miei pensieri si avverino.
Amaya
Roxana
Ciao,
Siamo i due mitici di
Carmen Street. Oggi raccontiamo un'esperienza
che abbiamo passato a
Bovezzo. Ogni venerdì
e martedì tutti ci applaudono perché siamo maestri domestici. Noi
costruiamo case per parlar delle nostre esperienze e dei problemi che si succedono nella
vita scolastica. Abitiamo in Via Saliva, nella
nostra casa ci sono mobili di alta qualità: un
comodino, un cestino, un tavolino che si può
trasformare in sgabello. Nel nostro piano vivono altre persone e noi li abbiamo aiutati a
mettere a posto la loro casa. Nel nostro giardino ci sono fiori di tutti i colori tranne il nero
ed il grigio. Ciao.
Gianluca - Ezolina
7
Pensieri e parole
RICORDI
D'INF
ANZIA
D'INFANZIA
di Ersilia Barbieri Petesi
Proseguendo con le sue escursioni nel passato Nonna Ersilia ci racconta della propria infanzia...
dell’uva della nostra vigna, mi fecero ubriacare
col mosto. Per tre giorni mi arrotolai per il
cortile e la stalla finendo sotto la tavola di un
vicino e dormii per tre giorni. Mi rimase in
corpo il rifiuto e l’odio per il vino che fino a 20
anni non assaggiai più.
Il mio carattere? Un furfantello ribelle... e un
po’ menefreghista e manesco. Io comandavo
tutto il gruppo ed i miei compagni mi temevano, però li avevo sempre vicini perché vedevano in me il
capo branco,
anche se li picchiavo. Quando poi a 7 anni
ci trasferimmo
in paese - perché papà aveva preso in affitto 110 piò di
terra - iniziai a
frequentare le
scuole. Ero
bravissima,
ma ero una ribelle incarnata. I miei compagni facevano ancora le aste ed
io sapevo già tutto l’alfabeto e a memoria
mandavo tutto ciò che già sapevo leggere. Disturbavo in classe perché mentre gli altri balbettavano io sapevo già tutto, mi bastava solo
leggere una sola volta.
In terza classe elementare componevo già piccole poesie, mio padre leggeva un libro "Guerrin
meschino" ed io lo sapevo tutto a memoria.
Qualunque pezzetto di carta che trovavo per
terra io lo leggevo. Da una piccola frase o
racconto ne tiravo fuori una commediola che
facevo recitare ai miei amichetti dalle suore o
nella stalla nell’inverno.
Ricorderò la mia infanzia con un pizzico di
nostalgia, ma con tutta spontaneità.
Sono nata in una cascina alla periferia di un
paesino di campagna. Ero la settima di dieci
fratelli. Mio padre conduceva un’azienda di 40
piò di terra. Quando io nacqui, la grande guerra
del '15-18 sarebbe terminata dopo 12 giorni. La
mamma non ebbe la spagnola (febbre pericolosa che decimò interi paesi) perché, nascendo io
- diceva la mamma - lei ebbe modo di evitarla
stando a letto e
riposandosi.
I mie ricordi incominciano all’età dell’asilo.
La mia vivacità
si è presto sviluppata perché
fin d'allora la
mia piccola
mente assorbiva voracemente ogni cosa che
le capitava attorno. Piccole
recite, preghiere, canzoncine, qualunque espressione che vedevo e sentivo dalle maestre, da gente più
grande di me.
Mi vergognavo di avere ai piedi zoccoletti di
legno, perché le strade allora erano tutte una
buca e fango. Durante i piccoli saggi che la
maestra preparava per natale o per la fine dell’anno c’erano sempre ragazzine timide che si
vergognavano e piangevano, ma in me la maestra aveva sempre il tappabuchi, perché io sapevo tutto a memoria. La vergogna in me, confesso, non ha mai fatto presa, non so perché!
All’età di 5 anni caddi in un fossato e quasi
annegavo. Un’altra volta durante la pigiatura
8
Pensieri e parole
C’era appena la 4° elementare. Ero ancora
piccola e la mamma mi mandò ancora a scuola
ripetendo la 3° e la 4° e nel pomeriggio, a
scuola del lavoro, da una maestra o dalle
suore. Imparavo tutto subito e bene: cucito,
ricamo, rammendo. Allora gli uomini quando
avevano i calzoni lisi, non li buttavano via, ma
con la stessa stoffa si mettevano quasi a nuovo. Che fatica far collimare le righe! Ma
dovevano essere come nuovi.
Riguardo alla religione, anche lì - capo di tutta
la mia scuola - piena di difetti, ma benvoluta
e temuta da tutti. Quante sgridate da mia
mamma! E papà con la scùriò (frusta) - che
frustate sulle gambe - perché i genitori dei
miei amici venivano da lui a reclamare che li
avevo picchiati. Allora eran dolori, ma poi,
una leccata (si fa per dire) io ero ancora la
stessa...
Cosicché a 12 anni mi mandò in campagna a
lavo-rare come una dannata in mezzo alla
mischia degli uomini, perché diceva che ero
forte come loro. Mi spronava perché così
(diceva lui) gli uomini vedendo me mi seguivano e lavoravano di più.
Vorrei continuare ma temo di stancarvi. Pensate delle cose strane che vi ho raccontato, ma
tengo a precisare che una volta ogni membro
della famiglia doveva ad una certa età guadagnarsi la pappa. Anche se io avrei voluto
studiare ad ogni costo allora il padre non era
solo il padre, ma pure padre padrone, la sua
parola era legge.
Quale meraviglia provo ora vedendo l’andamento delle famiglie moderne dove fanno
tutti a modo loro e i genitori non sono più
ascoltati, se non in certi casi speciali. Dove sta
il giusto? Allora o adesso? Ditelo voi amici
cari.
Ora vi saluto e vi chiedo scusa se vi ho
stancato, però quando mi incontrate abbiate
un po’ di compassione perché gli anni mi
hanno rubato tutte le mie facoltà.
Ci sentiremo ancora.
Vi do un bacio con tutto il cuore.
QUANT ANDÀE A
SCÖLÔ
Scüsìm carô la mé zent
se öi regordàf con rencressement
i prim agn che 'ndàe a scölô
cole trissìne sö le spale
o con de 'n micì söl co!
Na sachèlô de sac de caneètô
laoràdô a pont crusì,
ön begaröl négher
col culitì bianc fat a crosé
con del cutù ciamàt perlè.
An dei pè ön pèr de truculì
cole tomére de curàm
e le söle de legn massés:
sömeàem töte segàle
che ulàô dré a la sés!
Örciàem l'ös dela nostô clas
mitìem la mà sul stumighì;
- per la maestrô l'erô ön inchì dervìem sübet al nost liber
repassàem compit e lissiù.
Quant sunàô 'l campanel
ön segn de crus, dò orassiù!
pò sa sintiô gna 'n barbèl
töcc i öcc söl silabario:
e la scölô l'érô ön santuario!
QUANDO ANDAVO A SCUOLA
Scusatemi, cara la mia gente, / se voglio ricordarvi con
rincrescimento / i primi anni che andavo a scuola / con le
treccine sulle spalle / o con un "gattino" sulla testa //.
Una borsa di sacco di canapa / lavorata a punto croce / un
grembiule nero / con il colletto bianco fatto a crosé / con
il cotone chiamato perlé //.
Ai piedi un paio di zoccoletti / con le tomaie di cuoio / e
le suole di legno massiccio: / sembravamo cicale / che
volavano dietro la siepe //.
Spiavamo dall'uscio della nostra classe / mettevamo la
mano sullo stomaco / - per la maestra era un inchino - /
aprivamo subito il nostro libro / ripassavamo compito e
lezione //.
Quando suonava il campanello / un segno di croce, due
preghiere! / dopo non si sentiva neanche una mosca volare
/ tutti gli occhi erano sul sillabario: / e la scuola era un
santuario!
Nonna Ersilia Carmelitana
9
Pensieri e parole
UNA CENA ESOTICA...
di P. Renzo
Un'iniziativa del Centro e il racconto della propria esperienza di lavoro.
Il Carmine come quartiere è un grembo, un
IL MIO NUOVO LAVORO
contenitore che accoglie chiunque, senza porsi
tante domande. Di conseguenza anche il nostro Dovete sapere che da metà aprile ho iniziato a
Centro è stato interessato in questi ultimi tempi lavorare in una mensa, in via Spalti San Marco,
vicino alle prigioni. In questa
dal flusso migratorio.
mensa a lavorare siamo tutte
Al Centro è ormai rapdonne. Io, purtroppo, posso
presentato tutto il glolavorare lì solo per tre mesi.
bo terrestre. Ragazzi/
Ora vi racconto un po' il mio
e che danno un tono
lavoro... Arrivo alle 8.30 e
variopinto all'ambienfinisco alle 16.30; indosso
te.
una vestaglia bianca, un capE' nato allora l'interpellino bianco ed un gremrogativo di come far
biule. Il mattino preparo i
convivere queste
tavoli con la mia amica - colmentalità, culture così
lega Cristina. Poi io preparo
diverse. Una pensata
la macedonia, pulisco le vertra le tante è stata di
dure e le do a Maria Rosa,
fare
una
cena
che è la cuoca. Le verdure si
marocchina. La signofanno alla griglia o ripiene di
ra Khadija, mamma di
carne. Oppure facciamo il petre ragazzi che fresce. Il cibo e i sughi che venquentano il Centro, si
gono preparati li mettiamo
è gentilmente prestata
nello scaldacibo.
a preparare un piatto
Ad un quarto alle 11.00 mantradizionale: il cousgiamo noi della cucina, poi
cous.
verso le 12.00 inizia il serviLa sera della cena erazio. Il pasto costa solo
vamo una quarantina.
£.14.000 (lasciando fuori il
La sig. Khadija tra Piera e Monia
Sala da pranzo adeguatamente preparata con un tocco di esotismo... formaggio ed il caffè).
Per tanti di noi italiani era la prima volta che La barista Cristina è molto simpatica e carina, così
assaggiavamo un piatto d'oltremare. Dopo attimi come le mie colleghe della cucina con le quali mi
di incertezza, abbiamo fatto onore al pasto la- diverto molto a lavorare e a... chiacchierare, anche
se manca la radio!
sciando i piatti... puliti.
E' stata sicuramente una serata curiosa e a dire di Purtroppo me ne dovrò andare... e non so ancora
tutti dovrebbe essere ripetuta più spesso, magari dove andrò ora a lavorare. Ma una certezza ho nel
cuore: ho conosciuto delle amiche veramente molapprofittando di qualche altro piatto tipico.
A Carmen Street ci sarà solo l'imbarazzo della to, molto speciali!
Un bacio
Silvana
scelta!
10
Parole in libertà
PENSIERI E PAROLE
di Piero Polesini
VA NELLA LUCE UN TRAMPOLIERE...
La "penna" di coloro che si autodefiniscono
"Scrittori d'élite" rifiuta di partecipare a rivistine parrocchiali, a presenze popolari di cultura, a manifestazioni di carattere religioso,
quasi fosse una umiliazione prestare il proprio
servizio alla Comunità. Snobba il sentimento
degli umili e la fantasia dei semplici,
arrogandosi il diritto di criticare e giudicare.
Di conseguenza la Società non cresce nella
conoscenza di valori etici ed estetici, lasciata
allo sbando e - forse - voluta così, per egoismi
di potere.
La cultura e l'Arte devono radicarsi nel tessuto
dell'umanità per una migliore visione di vita e
per concorrere all'elevazione dello Spirito in
pressante ricerca di Bellezza e Amore. Dare
spazio alla Poesia è un desiderio del nostro
bimestrale: per una poesia vera e profonda; di
certo, non una accozzaglia di espressioni svilite
e ripetitive senza creatività e musicalità, ma
quella filtrata dall'intelligenza e dal cuore.
E' stato giustamente detto: "Ama la poesia,
t'illumina la vita"; e questo è tutto.
Il remo frange, lacrimando, il cielo,
affondato nell'onda;
e l'illusione delle tinte gioca
sulle placate, lisce trasparenze.
Esplode qua e là un abbaglio
di nuvole flettenti;
denso l'azzurro intacca
il fondale del golfo
dove la tinca timorosa abbocca
l'esca mortale.
Attracca lento il legno
a questo ignoto porto;
sobbalza all'urto d'agavi imprudenti
e scuote, al sonno innocuo,
il nero involto della serpe d'acqua.
Si riscalda la pietra al mite evento
della stagione nuova;
gelosa del suo fossile
offre conchiglie diluviate al sole:
retaggio incapsulato d'altre età
per stimolare, in senso tempo e spazio,
l'ipotesi che inganna
la visionaria intelligenza umana;
Quest'anno ricorre il trentesimo anniversario delle attività estive a Passo
Cereda. Un bel po' di storia è trascorsa.
Generazioni e generazioni hanno passato le loro vacanze tra le pinete, i
picchi e le crode di questo suggestivo
angolo dolomitico. Si è voluto ricordare la data con un incontro, aperto a tutti
gli amici e simpatizzanti, che si terrà a
Brescia la sera del 16 luglio. Alle ore
19 ci sarà una S. Messa nella Chiesa
del Carmine; seguirà un momento conviviale. In tale occasione verrà offerto
un piccolo fascicolo curato da Piero
Polesini.
Oh! Non dar retta al mito della Scienza:
un futile miraggio,
un sortilegio amaro;
intrappola l'istinto dell'Amore,
incubi crea e fa perire il mondo!
La fantasia del tuo pazzo cuore
l'albero intende e viaggia con le nuvole,
e se ti chini a vezzeggiare un fiore,
t'illumina la mente il suo splendore.
Va nella luce un trampoliere,
le grandi ali remanti,
il lungo becco giallo, teso in aria,
alla divina libertà del volo
(da "Porto d'Amore")
11
Inserto
SPAZIO COORDINAMENTO
a cura di Angela Battagliola
In questo numero viene presentata una delle primissime esperienze di aggregazione giovanile intorno alla tematica musicale, nata nel
quartiere Carmine a cura del “grandissimo” maestro Giovanni Ligasacchi come specifica opera di prevenzione nei confronti di
bambini e ragazzi “di strada”.
Il Centro bresciano di educazione musicale ha infatti una storia quasi trentennale alle spalle, storia ed intenti del quale viene qui
proposto un resoconto dalla Sig. Rosa Messora in Ligasacchi che con il figlio Angelo attualmente si occupa della direzione del
benemerito centro.
Non pochi sono i ragazzi del quartiere ed in tempi più recenti dell’intera città, che non solo hanno sperimentato il far musica, ma che
hanno conseguito pure brillanti risultati come professionisti.
Vogliamo ricordare qui un’ex alunna della scuola elementare “M. Calini” Cetti Schinocca che dalle prime esperienze del centro di
educazione musicale é passata al Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia ove nella sessione estiva conseguirà il diploma in
“Pianoforte”.
Coloro che fossero interessati ad iscrivere i propri figli al Centro Bresciano di Educazione Musicale “G. Ligasacchi” possono
rivolgersi alla segreteria in V. Nino Bixio n. 9 tel. 293003.
MUSICA AL "CENTRO"
DI LIGASACCHI
l’attuale fabbricato in via Nino Bixio n. 9,
sempre in simbiosi con la scuola elementare.
Dalle ore 16,30 i tredici animatori attendono i
bambini per le lezioni di musica. Sono persone
particolari, che hanno acquisito, attraverso corsi di formazione e la pratica giornaliera, linguaggi,
tecniche e didattiche particolari adatti ai bambini, per
farli divertire e rilassare
dopo la fatica giornaliera.
I piccoli musicisti si dimostrano molto seri e ricettivi,
mancano molto raramente
alle lezioni e dimostrano
una tenacia davvero inaspettata. Come ogni anno
vi sarà il saggio annuale,
che si terrà presso la
chiesetta di San Giacomo,
di fianco alla chiesa di San
Faustino, il giorno 11 GIUGNO alle ore 17.
Tutti sono invitati a sentire
questi piccoli artisti, a cogliere questi attimi di intensa emozione e di felicità per la prova da superare.
Sono occasioni da non perdere.
Da oltre 30 anni al "Centro musicale" passano
molti bambini della scuola elementare Calini.
Dopo una lunga giornata di lavoro sopra
libri e quaderni, i piccoli musicisti, armati
di violini, trombe e
tamburi, si cimentano con la musica.
Il CENTRO ha visto
passare molti alunni,
centinaia, migliaia.
Alcuni di essi si sono
diplomati in musica
e ne hanno fatto la
loro attività. Molti
hanno avuto la rara
opportunità di "giocare" con gli strumenti musicali senza
dover acquistarli,
poiché il CENTRO li
ha sempre prestati
gratuitamente ed ha
sempre sostenuto la
spesa per le riparazioni.
Dalla sede del palazzo Calini, ora agisce presso
Messora Rosa
12
S.O.S
INFANZIA NEGATA
Per troppi bambini l'infanzia non è l'età del gioco...
I BAMBINI E LA GUERRA
"Quando entrate in un villaggio, uccidete senza grossi
problemi i suoi abitanti, 20 o 60 che siano, compresi
anziani e bambini. Soprattutto questi ultimi, che sono
i futuri guerriglieri". Questi sono i consigli che alcuni
anni fa dava il generale Cisneros ai suoi soldati. Non
è che le cose siano cambiate. Bambini e giovani
continuano ad essere le vittime dei conflitti che si
succedono sulla faccia della terra. Oggi si tratta della
regione dei Grandi Laghi (Zaire), ieri della Bosnia...
Negli ultimi dieci anni sono stati uccisi da guerre e da
conflitti armati un milione e mezzo di bambini. Vale
a dire, ogni tre minuti, un bambino è morto per motivi
di guerra. Nello stesso periodo, circa 5 milioni sono
rimasti mutilati (un bambino ogni minuto). Sono, dati
forniti dall'UNICEF e quindi degni di credibilità.
Ma l'infanzia viene colpita anche in forma indiretta.
Per fare un esempio, negli ultimi 4 anni l'embargo
contro l'Irak ha provocato la morte di almeno 150 mila
bambini (per fame e malnutrizione, per epidemie e
scarsità di medicinali).
In giro per il mondo ci sono disseminate oltre 100
milioni di mine antiuomo, il che significa una mina
ogni 20 bambini. Una mina può funzionare a distanza
di anni, provocando la morte o la menomazione del
malcapitato. Va da sé che molto spesso sono proprio
i bambini a farne le spese. Le mine antiuomo sono
fabbricate, fra l'altro, in Italia (Valsella, BPD,
Tecnovar).
La Convenzione Internazionale dell'ONU sui diritti
del bambino stabilisce che un adolescente di età
inferiore ai 15 anni non possa essere convinolto in un
conflitto armato (ma esiste un età minima per uccidere e per essere uccisi?!?). Nonostante questo, in vari
paesi, molti minori al di sotto di questa età vengono
arruolati nelle forze armate.
processo educativo. C’è una riduzione alla schiavitù,
che è particolarmente devastante per i bambini: vi si
trovano molti dei 20 milioni di bambini, che lavorano
nelle miniere o nelle campagne di tanti paesi asiatici
o latino-americani. In Pakistan ci sono bambini nelle
cave e nelle miniere, vigilati, obbligati a lavorare
come schiavi e destinati a farlo per tutta la vita per
pagare i debiti dei padri. Una situazione simile è
denunciata in Nepal e Bangladesh. In India ci sono
bambini che vengono rapiti dalle proprie case, portati
in altri stati, obbligati a lavorare 14-16 ore nella
produzione dei tappeti, del vetro o del mattone, in
condizioni insalubri, con scarsa alimentazione.
L’America latina presenta una grande varietà di lavoro minorile, che riguarda alcune decine di milioni di
bambini. (...) Solo in Colombia ci sono 2.090.000
piccoli lavoratori su una popolazione di 35 milioni di
abitanti. Le bambine lavorano soprattutto come domestiche e si sa ben poco di come si sviluppi questo
lavoro in realtà: gran parte del lavoro dei minori in
America latina è poco visibile, occulto.
Casi gravi di sfruttamento dei minori sono in aumento
anche nei paesi del mondo ricco. Negli Stati Uniti, tra
il 1983 ed il 1990, le violazioni alla legislazione contro
il lavoro infantile sono cresciute del 250%.
Una corrente di azione sociale sostiene che l’abolizione del lavoro dei minori non sia l’unica soluzione. Si
deve fare una distinzione tra i diversi tipi di lavoro e
le diverse età; bisogna combattere il lavoro di schiavitù, di sfruttamento e nocivo, ma anche riscattare e
convertire il lavoro dei minori in diritto. Alla base di
questa posizione c'è una concezione del lavoro come
un valore positivo, un fattore di socializzazione.
A questo atteggiamento si contrappone quello che
giudica il lavoro infantile non conseguenza della
povertà, ma causa della povertà (poiché aumenta la
disoccupazione degli adulti e compromette le prospettive future di lavoro più qualificato dei bambini),
alternativo alla formazione scolare, nocivo alla salute
e allo sviluppo del minore: sarebbe necessario assicurare un insegnamento primario adeguato e gratuito,
sostituire i bambini lavoratori con gli adulti disoccupati
(se possibile della stessa famiglia), introdurre una
legislazione che proibisca le importazioni di prodotti
fabbricati con la partecipazione dei bambini».
I BAMBINI E IL LAVORO
Per il lavoro minorile ci si trova «di fronte ad una vasta
gamma di situazioni che vanno da un lavoro in vere
condizioni di schiavitù, al lavoro di sfruttamento, al
lavoro illegale, al lavoro pericoloso o nocivo, al
lavoro informale, così come al lavoro di minori rivendicato come diritto dai settori popolari e dai movimenti di adolescenti e bambini lavoratori dell’America latina, e considerato come un fattore positivo nel
(da Sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli, 1995).
13
Pensieri e parole
PAROLE SP
ARSE
SPARSE
Riflessioni di alcuni adolescenti...
IL BACIO
Di tutte le cose provate fino ad ora, il bacio è la
cosa più dolce e bella.
E' uno scambio di affetto, un momento che passa
in un attimo ma che resta per sempre.
Il bacio trasforma un giorno piovoso e malinconico in uno splendido e gioioso. Fa dimenticare
ogni preoccupazione, ti fa sognare per un istante
e ti trasporta lontano dalla realtà, in un luogo misterioso, sconosciuto ma caldo e confortevole.
Il bacio non chiama in causa solo lingua e labbra,
ma anche stomaco, cuore, braccia, mani, tutto il
corpo è coinvolto, la mente è libera, leggera.
L'io cessa di essere e i due corpi diventano un
tutt'uno con lo spazio.
Gli occhi sono chiusi dando la possibilità ai
pensieri e alla fantasia di viaggiare e disperdersi
nell'infinito.
Andrea
L'AMORE
L'amore è dotato di una grande forza, le persone
innamorate infatti non avvertono più le banalità della vita
quotidiana, sentono di poter
affrontare ogni difficoltà, di
poter superare ogni problema
e sono disponibili a vivere ogni
esperienza con cuore aperto e
pronto.
Faruk
Io non lo so!
ma lo scoprirò guardando negli occhi
di una farfalla,
ne sento il suo profumo.
Vorrei soltanto un bacio
dalle tue dolci labbra
lo desidero più di ogni altra cosa
al mondo.
Aziz
AMORE
Per me l'amore è
un sentimento che nasce dal cuore.
Per me l'amore è volersi bene.
Per me l'amore è stare insieme.
Per me l'amore è una malattia che ferisce i sentimenti degli altri e che gli uomini perdono facilmente senza accorgersene.
L'amore è un labirinto che con il passare del
tempo non riesci a trovare la via giusta
perché ti perdi nel buio delle tenebre.
Anonima
PENSIERI SPARSI
Se la terra trema
mi viene il mal di schiena
se ci cammino sopra
mi sembra vuota
ma vuota non è
chissa cosa c'è...?
Tarek ovvero: !!!???!!!
14
Cinema & altro
ABBIAMO SCEL
TO
...
SCELTO
TO...
a cura del Critico
Se siete tra coloro che non possono vivere senza leggere John Grisham, vedere il Gobbo di Notre Dame, o ascoltare
Nek passate pure oltre, non è la pagina che fa per voi!
LE VALUTAZIONI DEL CRITICO
$
L
= da vedere/leggere/sentire
= brutto
☺ = buono
K = simpatico
Un libro $$$
Tempo per leggere ne rimane sempre poco. La
nostra vita quotidiana non lascia molto spazio
per la lettura. C'è già chi prevede che il libro
abbia tempo contato, questione di venti o trent'anni e tutto sarà sostituito dall'informatica. Tuttavia, per chi si concede ancora un po' di tempo per
la lettura segnaliamo un testo adatto ai lettori di
età dai 10 ai 100 anni... Si tratta di Storie per
bambini di Isaac B. Singer (Mondadori, 1997,
nella collana supereconomica - £. 6.900 - I Miti
Junior). E' una raccolta di 36 racconti del grande
scrittore (Premio Nobel per la Letteratura 1978).
Vi è descritto un mondo perduto, quello dei
villaggi e dei quartieri ebraici dell'Europa orientale, della cultura yiddish, un mondo irrimediabilmente spazzato via dalla furia nazista. Viaggi
impossibili e paesi senza tempo, foglie parlanti
e panorami innevati, creature della notte e presenze celestiali, racconti biblici e storie buffe...
E' l'universo nel quale ci immette la lettura di
questo lieve, soave libro. E anche se il titolo può
far storcere il naso a qualcuno, questi racconti si
fanno gustare per la loro capacità di ridestare il
bambino che è in noi.
Un film $$$
Il regista iraniano Abbas Kiarostami si era già
fatto apprezzare alcuni anni fa con il film Dov'è
la casa del mio amico. E' giunto sugli schermi
italiani il suo recente Sotto gli ulivi. Il nucleo di
questa storia sono le riprese di un film e la storia
parallela del giovane Hossein innamorato di
Tahereh. Keshavarz, il regista, ha appena scelto
N
M
= pericoloso per la salute
= neanche in punto di morte
due giovani non professionisti per interpretare
una coppia di sposi. La ragazza, una studentessa
alla vigilia degli esami, è Tahereh. Hossein è un
giovane tuttofare della troupe che viene all'improvviso chiamato a sostituire il protagonista
maschile, inadatto a sostenere la parte. Si ricomincia a girare il film, ma anche Hossein si
blocca, sembra incapace. Questa volta dipende da
Tahereh che non gli risponde. Il regista cerca di
capire quello che sta succedendo. Hossein è innamorato di Tahereh, ma ne è separato dalla sua
povertà e dalla mancanza di cultura. Si profila
così una situazione complessa, dove nella finzione delle riprese, i due devono recitare la parte di
sposi fedeli ed innamorati, mentre dietro le quinte
si ripropongono situazioni di vita...
"Volevo fare un film sulle riprese di un altro film.
Credo che quello che succede dietro la macchina
da presa sia più affascinante, più reale, più concreto" (Kiarostami).
Un disco $$$
Fabrizio De Andrè rappresenta una parte importante nella canzone d'autore italiana, con alle
spalle ormai quasi quarant'anni di attività. Il suo
ultimo lavoro, Anime salve, uscito già da alcuni
mesi può essere considerato, per gli estimatori del
genere e dell'autore, come una delle cose migliori
prodotte. Nelle sue canzoni prendono voce i miserabili, i dannati della terra, con le loro sofferenze, solitudini e delusioni. Ma ci si sofferma anche
sull'estremo bisogno di speranze per "questi servi
disobbedienti alle leggi del branco" (in Smisurata
preghiera).
15
Pensieri e parole
LE MIE IMPRESSIONI
SU PPASSO
ASSO CERED
A
CEREDA
Dopo anni e anni la nostra nonna Ersilia ha potuto soddisfare un suo desiderio: vedere il famoso Passo Cereda non in
cartolina, ma con i propri occhi...
Finalmente ho visto realizzato un mio grande
sogno. Il 15 giugno insieme con tanti amici e con
Padre Roberto siamo saliti lassù. A pieni polmoni, con ansia indescrivibile, dopo quasi quattro
ore di viaggio in pullman, siamo arrivati in quel
magnifico posto. A pieni polmoni lassù ho gustato tutto quell'incantesimo. Lì abbiamo incontrato Padre Renzo (il magnifico capo - con lui la
sorella, gli amici,
gli imparagonabili
cuochi). Fu una
giornata stupenda:
avrei voluto restare
almeno per quindici giorni, lassù. Pinete stupende! Le
impressionanti Pale
di San Martino simili a tante stalattiti, a statue superbe
che circondano Passo Rolle, Passo
Cereda e tante altre superbe montagne che incantano chi le vede, specialmente la prima volta.
Dentro il rifugio erano preparati i tavoli per il
pranzo. Mi è parso di addentrarmi in un angolo
di paradiso. Lì, a portata di mano, cibi succulenti
e vini generosi erano preparati apposta per noi.
Avevo con me la mia amica Elsa, le sue figlie, la
signora Carla, alle nostre spalle il coro di Padre
Roberto, il quale ha dato spicco alla giornata sia
durante il viaggio che lì sul posto. Non mi
scorderò mai. E pensare che non volevo andarci!
Temevo per le mie malconce gambe. Ma a dire il
vero, non ho provato nessun disturbo. Fu evidente questo, il Padre Eterno mi ha sorretto e confortato.
Sul pullman poi, tra poesie e suonate di armonica
a bocca, ancora una volta sono stata un anfitrione
- un po' fuori del tempo - ma piena di verve e di
allegria. Mi sono, come si dice, accaparrata la
simpatia di tutta la comitiva.
Ringrazio i cari padri che mi hanno spronato a
partecipare. Non dimenticherò mai ciò che ho
visto lassù, vicino proprio a Lui, il Padre Eterno
(di nome e di fatto). Ma perché tanto lontana sei,
carissima montagna? Abbassati! Vieni a noi vicino!
Mi sono poi
sentita orgogliosa nel vedere il mio quadrettino raffigurante il Padreterno (vecchia maniera)
proprio appeso
lì, in bella vista, nel salone.
Quando non ci
sarò più, chissà
se almeno un'anima buona si ricorderà di me e
delle mie stravaganze! Se così avverrà, spero in
un semplice requiem.
Per finire vorrei gridare a tutti: "Andate là, su
quelle cime eterne e verdissime, a godervi le
vostre ferie, rimarrete esterefatti, come sono rimasta io".
Un sincero augurio ai bambini che andranno là
durante i tre turni di vacanze ed un grido di letizia
non solo ai Padri, ma anche ai loro collaboratori.
Se potessi coricarmi sulle spalle il nostro Carmine, io lo trasporterei lassù, in quel posto che
sembra così vicino al Padre Eterno e alla Madre
sua, Maria, protettrice dei nostri Padri Maristi.
Con tanta soddisfazione
nonna Ersilia Carmelitana
16
Racconti
SCONV
OLGIMENTO
SCONVOLGIMENTO
di G&B
MANIFESTAZIONE FISICO-OCCULTA
l'ipotesi che lo avesse leggermente urtato e che
fosse per questo caduto in malo modo - si fosse
ridotto così. Inaspettatamente lo sentì gemere e
dire solo queste parole: «Attento ai Divoratori di
Dolore...».
Beh, a questo punto, più che chiamare un'ambulanza, non poteva fare. Probabilmente ci avrebbe
messo un'ora prima di arrivare e nel frattempo il
ragazzo sarebbe anche morto, ma lui l'aveva
chiamata lo stesso. Per non avere il peso di un
cadavere sulla coscienza, insomma.
Era quindi tornato verso il suo camion e risalito in
cabina. La chiave dell'accensione
faceva una certa fatica ad entrare, ma
per il resto non ci furono problemi.
Dopo pochi chilometri, uno scoppio
di pneumatico quasi lo fece finire
fuori strada. Ora doveva trovare un
telefono ed avvisare Briggs...
AARRGH! Un urlo pauroso, l'urlo
di una persona che capisce che la vita
lo sta abbandonando ed è alla ricerca
disperata di un appiglio per sfuggire
alla morte, lo aveva distratto dai suoi
pensieri. Non capiva da dove fosse
arrivato.
Guardando sul ciglio della strada, vide un uomo
arrancare su di un prato scosceso. Istintivamente
lo raggiunse: aveva gli occhi fuori dalle orbite,
perdeva bava biancastra e densa e aveva una piaga
enorme sul braccio destro. Questa piaga, grande
e rossastra, perdeva sangue e pus. Era molto
repellente.
L'uomo parlava o, meglio, delirava: «Sono qui...
sono in quattro... sono pazzi... vivono di dolore e
sangue...».
«Ma che sta capitando qui?!?». Capiva di essere
probabilmente nei guai. Di cosa stava parlando?
Chi erano le persone o, meglio, i demoniaci esseri
di cui parlava quell'uomo? Ed erano veramente lì?
Doveva scappare, ma le gambe si rifiutavano di
obbedirgli e tremavano. Aveva paura. Raggiunse
il camion. Non partiva!
«Il cartellino!...». Era corso a timbrare e si era
diretto in direzione.
Briggs, quel maledetto bastardo! Trattare i propri
dipendenti come si trattasse di merda... Ma con un
tipo così era inutile discutere e non valeva la pena
di farci a pugni, nonostante le varie e aperte
provocazioni.
Fossero stati altri tempi, con ogni probabilità, lo
avrebbe sollevato di terra e scaraventato sul pavimento, prendendolo a calci. Ora non l'avrebbe
fatto.
Sbuffando, si era quindi diretto nel
grande parcheggio dell'azienda.
Dopo pochi passi, era giunto davanti
ad un camion, carico di materiale da
cancelleria, con una enorme scritta
su di una fiancata Aeroservice e più
sotto di proprietà di Hector Briggs.
In ogni caso, dopo pochi istanti era
partito. Doveva recapitare la merce
da Erikson, in una città vicina. Un'ora
di autostrada, forse un'ora e mezza se
c'era traffico.
Accese la radio, inserendo una cassetta: era un
album degli Iron Maiden regalatogli da Julie
pochi anni prima. Ogni tanto lo riascoltava volentieri, lo metteva a suo agio e gli faceva ricordare i
tempi felici con sua moglie...
«!!!». Un bambino a bordo di uno skateboard gli
aveva tagliato la strada, finendo faccia a terra. Un
capitombolo veramente spettacolare.
Al diavolo Briggs e la sua tabella di marcia! Con
una brusca frenata, aveva accostato il camion sulla
corsia di emergenza. Correndo, aveva raggiunto il
ragazzo, convinto di trovarlo in male condizioni.
Il ragazzo era riverso a terra, con la faccia premuta
sull'asfalto. Perdeva sangue, o così sembrava.
Rigirandolo, per poco trattenne un conato di vomito: il volto era devastato; totalmente sconvolto
nei lineamenti; gli occhi erano schizzati all'interno, e dalle due orbite colavano tanti, sottili fili di
sangue. Era impossibile che - anche ammettendo
(Seconda parte)
17
Racconti
L'ULTIMO MESSAGGIO
di A.
Un breve racconto fantascientifico di un (im)probabile avvenimento futuro...
Ben presto ci fu chi cercò di tirare in ballo
motivazioni metafisiche - l’ira divina s’era
abbattuta sul mondo, prodromo della fine
cosmica descritta con arcane parole in libri
impolverati - a punizione delle malefatte dell’umanità. E chi dichiarò ripetutamente che era
impossibile - un fenomeno scientificamente
impossibile: da quando in qua l’acqua bollente
non evaporava in vapore acqueo precipitando
sulla terra?
Si invocò il disastro ecologico. Lo scellerato
rapporto dell’uomo con la natura aveva alterato
il ritmo delle stagioni, aveva scatenato reazioni
imprevedibili. Non era più questione di inquinamento atmosferico, radioattivo o marino che
fosse, ma le prime manifestazioni di un pianeta ormai inabitabile per qualsiasi genere di vita.
E in fondo nessuno poteva dimostrare la fondatezza delle proprie
ipotesi. Erano solo esclamazioni, disappunti, frammenti di discorsi pronunciati tra le mura domestiche nella ristretta cerchia dei parenti o degli amici sopravvissuti. Mentre
fuori il fenomeno continuava; oltre
le pareti, oltre le finestre chiuse il meglio possibile, una battente pioggia arroventava, bagnandola, la faccia della terra - dalle rosse
tegole dei tetti all’esile erba dei prati - ormai
disseccata, distrutta nel breve volgere di poco
tempo.
Io non so dire molto di più. I ricordi di quel
tempo sono confusi e non so bene per quale
motivo potetti anch’io sopravvivere. Ma è come
se la mia esistenza fosse frantumata, orribilmente dissecata da quella pioggia.
Oramai chi di noi può dire che quello che non
è mai accaduto non possa un giorno accadere
dopo ciò che abbiamo sperimentato?
Quella volta che dal cielo a lungo si rovesciò
acqua bollente ci rintanammo per giorni e giorni nelle nostre case. L’aria era diventata insopportabilmente rovente e un’afa tremenda rendeva le pareti grondanti. Una cappa
indescrivibile avvolgeva le cose e quello che gli
occhi riuscivano a vedere era ciò che nel nostro
immaginario collettivo corrisponderebbe ad una
visione infernale.
Le nostre facce incredule bruciavano - al pari
dei corpi sottoposti ad una continua, massacrante sauna. Si boccheggiava sdraiati sui letti,
piangenti e invocando una liberazione che tardava a venire. Il fenomeno aveva distrutto buona parte dei sistemi di
comunicazione nella zona colpita e i danni provocati erano
inimmaginabili. Qualsiasi sistema di refrigerazione non era
più in grado di funzionare - d’altra
parte i collegamenti elettrici erano
saltati o per lo meno la fornitura di
energia era stata sospesa, forse
per evitare ulteriori disastri.
Molti manufatti composti di materie plastiche si erano irrimediabilmente deformati o sciolti. Nessun metallo
poteva essere usato o soltanto toccato.
Gli animali - e tutti quanti erano rimasti sorpresi all’aperto o le cui abitazioni non resistevano
al fenomeno - morirono ustionati - e tra spasmi
indescrivibili. La pelle si era loro riempita di
bolle per poi squamare coma la muta del serpente a primavera. Si levarono urla al cielo per
ore ed ore e noi, impotenti, restammo ad attendere che calasse il silenzio. E gli alberi e l’intera
vegetazione andavano raggrinzando come inesorabili rughe sulla faccia della terra.
Non sapevamo se fossimo stati gli ultimi sopravvissuti né se medesima o peggiore sorte
fosse capitata agli altri abitanti del pianeta.
18
Maga Magari
STELLE
LEPREVEDONO
Quando equinozio e solstizio si succedono nella medesima stanza nell'arco di pochi minuti. Quando il solitario trova l'anima
gemella e la capanna. Quando le stelle non hanno più segreti. Quando la faccia oscura della luna non è più oscura...
MAGA MAGARI, naturalmente!
giorno. Non credere che me la prenda per così
poco... Voglio rassicurarti che nonostante la poca
fede sarai presto accontentata nella tua richiesta.
Veniamo dunque al tuo spinoso problema. Mi viene
da chiederti: non è che la rabbia che hai addosso ti
porta a vedere tutto in maniera alquanto negativa?
Se non sbollisci un po' non c'è filtro amoroso che
tenga. E cioè, io ti posso anche trovare il moroso
nell'arco di una settimana, ma poi rischi di vederlo
fuggire dalle braccia appena ha modo di conoscerti
un poco...
Comunque, per risolvere il tuo problema ci vuole
ben poco. Basta che la sera prima di coricarti ti beva
mezzo litro di acqua oligominerale ripetendo per
tre volte questa antica formula magica:
Mei bèl che bröt
Mei sciòr che poarèt
Mei zuegn che ëcc
però al fa li stèss
Vedrai che l'effetto sarà assicurato ed immediato.
Con affetto
Maga Magari
Carissima Maga Magari:
chi le scrive è una scettica per eccellenza. A dire
la verità credo proprio che non esista una Maga Magari,
ma che il nome nasconda semplicemente qualche buontempone di Carmen Street che si diverte alle spalle degli
altri creduloni... Comunque ho deciso di metterLa alla
prova, una buona volta. Voglio dunque sapere se
quanto da vari anni va dicendo sia poi effettivamente
vero. Infatti ripete sempre di avere doti portentose,
infallibili. Ma, a quanto mi risulta, non è ancora
successo un bel niente. Ed allora, ecco la mia richiesta: metta in cantiere tutto il suo armamentario (filtri,
stelle e quanto altro io non so) perché entro due mesi
possa trovare il moroso. Se entro tale data io non avrò
visto nulla di concreto, sappia allora che per me lei
non esiste (...). Per intanto, non me ne voglia.
Una scettica molto, molto disperata
(lettera firmata)
Carissima ***,
la gente del mio mestiere è preparata a tutto.
Lettere come la tua sono per me all'ordine del
ARIETE 21/3-22/4 Vi si preparono due mesi intensi di lavoro. Ferie: niente. Amore: menopausa. Denaro: sempre contato.
TORO 22/4-21/ 5 Amori: ai mari o ai monti, se non sono scorpioni, non vi si addicono. Salute: prestate attenzione ai morsi degli insetti.
GEMELLI 22/5-21/6 Meglio il mare o la montagna? La tintarella o i bagni di fango? Il surf o il parapendio? Conciliatevi con
il vostro alter ego e finalmente avrete un'estate tranquilla.
CANCRO 22/6-21/7 Salute: discreta. Vi faranno male i calli e i denti. Sarete soggetti alle insolazioni e alle dermatosi. Ma
per voi queste sono ben poca cosa...
LEONE 22/7-21/8 Amori: in corso. Anche se vi sembrerà d'avere una salute di ferro cercate di non esagerare, potreste presto scoppiare.
VERGINE 22/8-21/9 Le stelle rivelano che per voi un amore sboccerà improvviso sulla spiaggia al chiaro di luna. Purché
il principale vi conceda le ferie, quest'anno.
BILANCIA 22/9-21/10 Nel vostro perfetto equilibro saprete distribuire le vostre vacanze tra mari e monti. Attenti alle correnti
d'aria, potrebbero turbarvi sensibilmente.
SCORPIONE 22/10-21/11 Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Specialmente di voi. (Non prendetevela, anch'io sono uno scorpione).
SAGITTARIO 22/11-21/12 Un temporale estivo cambierà radicalmente la vostra vita. Potrete così apprendere la differenza
tra la pianificazione e l'imprevisto.
CAPRICORNO 22/12-21/01 La luna mi suggerisce che il periodo estivo sarà per voi tutto rose e fiori. Giove però consiglia
che non ci sono rose senza spine. E Marte i fiori li fa seccare...
ACQUARIO 22/01-21/02 Il caldo soffocante dei mesi estivi vi manderà in crisi. Fate attenzione a non esporvi troppo, per non correre
il rischio di avere delle sorprese.
PESCI 22/02-21/03 Con l'arrivo delle ferie potrete ritemprarvi con una bella vacanza al mare. Per distendere i nervi, come sport
vi si addice la pesca subacquea.
19
Nonprofit
SP
AZIO
SPAZIO
PUBBLICIT
A'
PUBBLICITA'
Una pagina di auguri, di date e di pubblicità...
LE DATE DI PASSO CEREDA
BUON COMPLEANNO A...
Come ogni estate Carmen Street
(Vicolo Manzone 7 - tel. 40807)
organizza il campeggio in Trentino.
Carmen Street non va in vacanza per
quanto riguarda i vostri compleanni!
Nonostante la pausa estiva non ci dimentichiamo di fare gli auguri a tutti quelli di
cui conosciamo la data di nascita.
1° turno: 7 luglio - 21 luglio
dai 6 ai 15 anni
2° turno 21 luglio - 4 agosto
dai 6 ai 15 anni
Marco Bosco
Lara Gorni
Paolo Giupponi
Alida Perni
Dario De Fazio
Houda Elbriki
Valentina Rivetti
Valentina Prestini
Corinne Cerqui
Veronica Orrù
Giuseppina Rundine
Amaya Coello
Simona Amarante
Aziz Mejarte
Nicola Danesi
Giuliano Polverini
Balkisa Ademi
Gianluca Pascolin
Roberta Amarante
Felicia Osae
Mariasole Dell'Aversana
3° turno: 4 agosto - 18 agosto
3-7
3-7
3-7
9-7
12-7
14-7
14-7
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22-7
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29-7
3-8
14-8
14-8
16-8
16-8
22-8
25-8
26-8
31-8
Campo lavoro - dai 16 ai 90 anni
4° turno: 18 agosto - 1 settembre
dai 6 ai 15 anni
AMICI DI MANDACARU'
ASSOCIAZIONE SENZA SCOPO DI LUCRO
... un vestito nuovo per te,
ma vissuto da altri!
MERCATINO DELL'ABBIGLIAMENTO
USATO SELEZIONATO
vendita riservata agli associati
Via Villa Glori, 10b - Brescia
APERTO IL SABATO,
ORARIO 9-12; 15-18
PREZZI STRACCIATI
PER UN RISPARMIO INTELLIGENTE
CHE SALVA L'AMBIENTE
... e a tutti gli altri
dei quali non
conosciamo
la data: auguri!!!
parte del ricavato sarà devoluto per un progetto di
solidarietà con il Brasile
Non gettare gli indumenti usati nei cassonetti
Portali alla sede dell'Associazione
in Via Villa Glori, 10b - Brescia tel. 030/2301889
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Conosci te stesso!
CHI HA PAURA
DELLE ZANZARE?
di W. Satüt
L'arrivo dell'estate comporta, oltre a tutta una serie di cose piacevoli (vacanze/ferie, sole, mare...) anche alcuni
svantaggi, quali la presenza di certi fastidiosi insetti assetati del vostro povero sangue...
1- Per la promozione scolastica vi aspettare un bel regalo:
a) Un nuovo fantastico materasso per le vostre dormite più saporite.
b) Una serata al ristorante ***** (5 stelle).
c) L'orsacchiotto di pelouche.
d) Un paio di scarponi per le prossime escursioni.
e) Una tonnellata di cocacola.
2- All'improvviso avvertite un forte desiderio di coccole:
a) Tirate fuori dall'armadio il vostro vecchio pelouche.
b) Vi scolate una bottiglia di vino rosso.
c) In mancanza di meglio, vi fate una bella dormita.
d) Fate un piccolo spuntino: un chilo di cioccolata e 35 briosche.
e) Uscite a fare una passeggiata per gustarvi il fresco della sera.
3- Sognate di essere sopra un pericolante ponte sospeso sopra di un abisso
senza fondo:
a) Navigati esploratori quali siete, prendete la borraccia e bevete a garganella il contenuto (cognac).
b) C'è nell'aria un odore di cinghiale arrosto per cui è meglio attraversare in fretta il ponte e andare
in cerca del cibo prelibato.
c) Tanto lo sapete che state dormendo e che è soltanto un sogno...
d) La strada da fare è ancora tanta e qui siamo solo all'inizio.
e) Per fortuna dormo con il mio pelouche, che mi da sicurezza...
4- Sta piovendo da tre giorni ed ormai si stanno verificando alcuni
allagamenti:
a) Se tutta quest'acqua fosse grignolino...
b) Niente paura, il mio materasso è impermeabile e può galleggiare.
c) Mettete in salvo all'ultimo piano di casa le provviste della dispensa.
d) Siete preoccupati per il vostro pelouche che si può bagnare (e restringere).
e) Ma io non sono a casa! Sto facendo la traversata delle Alpi...
5- Avete appena ricevuto una dichiarazione d'amore:
a) Auguri! Cin-cin!
b) Per la gioia vi fate 10 Km di corsa.
c) Ci vuole una pizza, per festeggiare.
d) Lo raccontate subito al vostro amico preferito (il pelouche).
e) Vi svegliate: era soltanto un sogno.
risposta
a
b
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1
3
25 punti: Il cibo è il vostro unico orizzonte di vita, la vostra ragione di vita. Più che paura delle zanzare,
sono esse a dover stare attente a voi: sareste benissimo capaci di papparvele tutte.
20 punti (solo per chi ha avuto 4 punti ad ogni risposta): Siete sempre in movimento e quindi di difficile
bersaglio per i nostri impavidi insetti. Loro lo sanno, ma non per questo vi lasceranno in pace.
15 punti (solo per chi ha avuto 3 punti ad ogni risposta): Siete le prede preferite delle zanzare (a meno
che il vostro russare sia tale da spaventarle!).
10 punti (solo per chi ha avuto 2 punti ad ogni risposta): Non andando molto per il sottile, a volte vi
capita di inghiottire, con tutto quello che bevete, anche qualche insetto. E questo non sempre è male,
visto che sarebbe meglio non bere a digiuno...
5 punti: Come al solito siete unici ed inclonabili!!! Mai usciti dall'infanzia e forse un po' tontoloni,
quando aspettate a crescere? Sicuramente credete che le zanzare siano delle belve, dei mostri e nessuno
vi può cambiare l'idea. Poverini...
Tutti gli altri punteggi: Inclassificabili: e quindi le zanzare fanno bene a pungervi!
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Carmen2000 + Express
SI DICE, SI MORMORA, SI
MORMORICCHIA, SI NARRA CHE.......
di Beppa Lanappa
A Carmen Street, quest'anno, al posto della Lotteria di Capodanno e del Gratta e Vinci è scoppiata un'altra smaniosa e febbrile
attività: smascherare la Beppa! La Redazione fa sapere che si attiene alla massima imparzialità e non fornisce alcun elemento atto
alla identificazione della collaboratrice. Al tempo stesso la Redazione ritiene di precisare che unica responsabile dei contenuti resta
l'autrice stessa.
1. Si dice, si mormora, si narra... anzi da fonti
sicure si assicura che, dopo il fallimento dell'ultima tornata referendaria, si è aperta la
"caccia alla Beppa"! Cercate, cercate, cercate
e quando avrete trovato, avrete un bellissimo
premio... ammesso che troviate! Nel frattempo è soltanto acqua... acqua... acqua...
2. A proposito di acqua, il solito mormorio
diventa sciabordare e stavolta gorgheggia dalle
profonde acque del lago di Iseo. Pescatori ed
ambientalisti locali si domandano che fine
abbiano fatto tinche, cavedani, anitre e cigni.
Lo spiffero questa volta è forte e gorgheggiando riferisce che componenti della
famigerata congrega TirantunisCarmen tuffandosi nelle ormai ex-gelide acque del suddetto lago abbiano dato vita a una migrazione
forzata dei poveri animali (ma poveri, poveri
animali!).
3. Si dice che al Carmen Street si proiettino
film sempre nuovi. Titolo di un recente successo: "Cosa ti cucino stasera?". Interpreti in
ordine di gusto (o, meglio, di disastro): pastasciutta al detersivo (blooh... blooh... blooh...
e tante bollicine); come secondo (secondo
interprete) gallina ai ferri con salamine
bolliarrostite e per concludere la partecipazione straordinaria di un eccellentissimo caffè salato. Autrice, regista e protagonista principale nonché unica (per fortuna!) chef: la
nostra zia dai mitici jeans rossi (ormai macchiati di salsa di pomodoro).
P.S. Per Natale suggeriamo a chi di dovere di
regalare un libro di Suor Germana...
4. Dicono e ripetono e ridicono e riripetono
che ballando ballando si fa girare el ciarighì
al volo (ma dove sta scritto che va girato al
volo? Ma chi l'ha detto? Ma perché va fatto?).
Sempre a proposito di ballando ballando: qui
si tira tardi, fino alle 3.00 del mattino. Ma
forse quel tale non si ricorda che un uomo con
due dame fa solo la figura del salame!
5. Si narra, si dice, si mormora o, meglio, si
spiffereggia che l'aria buona del nostro castello aiuti a smaltire i fumi alcolici e non ad
alcune delle nostre cosiddette dame o, meglio, ad una delle nostre dame in particolare.
Il segreto professionale (a cui scrupolosamente ci atteniamo) impedisce qualsiasi citazione a fatti, persone o altro, per cui ogni
riferimento è puramente casuale... Ma noi
non siamo soggetti a questa clausola! Vero
M. G. U. in G.
6. Si dice, si narra, si mormoreggia che anche
i bulldozer siano soggetti qualche volta ad
avaria. Sarà l'aria fina delle Dolomiti a rendere possibile l'evenienza? Fatto sta che i sassi
sulle dita fanno sempre male. (Ma lasei stà
sto mür!!!).
7. L'intuito snappone della Beppa vibra,
fibrilla, tintinna. Ma che ci andrai a fare tutte
ste volte a RRoma? Che ce sta? Ricorda che
Beppa viaggia anche in Internet e prima o poi
ti becca...
8. Son Beppa Lanappa e son sempre in agguato, stai attento al passo sbagliato per non
finire catalogato e stampato.
P. S. Diffidate delle imitazioni e delle
pseudoconsimilerie: di Beppa ce n'è soltanto
una e come lei non ce n'è nessuna!
Bacioni (ops... Nasoni!!!)
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Una pagina per giocare
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IL PAROLIERE
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6
E’ un gioco che i lettori di Carmen Street conoscono ormai bene.
Bisogna, nei due schemi proposti, individuare un certo numero di
parole di senso compiuto, osservando le seguenti regole:
- per ciascuna parola che si trova le lettere dello schema si
utilizzano una sola volta;
- queste lettere utilizzate devono essere sempre in caselle contigue.
Per esempio, nel primo schema, la parola PRESA è corretta (le
lettere sono in caselle contigue ed usate una sola volta), mentre la
parola DARE non è valida (la D non è contigua alla A).
Riuscite ad individuare, tra le tante parole, in ciascun schema la
frase misteriosa (due parole) che utilizza tutte le lettere?
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Orizzontali: 1. Si seguono quelli degli amici - 8. Segno
zodiacale - 9. Città calabra - 10. Disgiunzione - 11. Tratti
intestinali - 12. Croce Rossa Italiana - 13. Antico uccello 14. Como - 15. Iniziali dello storico Gibbon - 16. Non si
paga volentieri - 18. Riprovar - 20. Fiume laziale.
Verticali: 1. Personaggio del fumetto italiano - 2. Misurano
il tempo - 3. Città del primo concilio - 4. Non allegri - 5.
Partiti - 6. Genova - 7. Mostrare col dito - 10. Oristano - 12.
Fianchi montani - 14. Animali - 16. Tenente - 17. Martino
è l'11 novembre - 19. Taranto.
LE SOLUZIONI DEL NUMERO
PRECEDENTE
UN ANTICO PROBLEMA
Policrate, tiranno di Samo, domanda a Pitagora il
numero dei suoi allievi. Pitagora risponde: "La metà
degli allievi studia le scienze matematiche; la Natura
è oggetto dei lavori d'un quarto; un settimo si esercita
nella meditazione e nel silenzio; inoltre vi sono anche
tre donne".
Quanti sono gli allievi di Pitagora?
MARITI GELOSI
IL PAROLIERE
Le frasi misteriose che compongono gli schemi sono:
1 schema: Effondere ilarità.
2 schema: Confondere le cose.
LE FRASI MISTERIOSE
Le frasi hanno in comune il nome di una città. In ordine:
Terni, Brindisi, Potenza, Nervi, Cuneo, Tiro, Trapani, Macerata,
Mosca.
NUMERI IN SERIE
I risultati sono:
Tre mariti sono gelosissimi delle proprie mogli. Si da
il caso che si trovano con le rispettive mogli sulla
sponda di un fiume che vogliono attraversare. Non
dispongono che di una piccola imbarcazione senza
barcaiuolo, nella quale possono trovare posto solo due
persone alla volta. Siccome nessuno dei tre vuole
lasciare la propria moglie in compagnia degli altri due,
come si può effettuare la traversata del fiume?
UN UOMO...
FORTUNATO
6 x 3 - 8 + 1 + 1 = 12
8 + 4 - 2 - 4 x 2 = 12
4 - 2 + 5 x 2 - 2 = 12
3 + 7 - 5 x 3 - 3 = 12
UN TOPO AFFAMATO DI CULTURA
Il topo ha roso 102 fogli. Infatti i volumi sono ordinati da
sinistra a destra e i fogli dei volumi risultano ordinati da destra
a sinistra. Il primo foglio del primo volume è adiacente al
secondo volume, come pure l'ultimo foglio del terzo volume.
GLORIA
La parola GLORIA si può leggere in 124 modi.
23
Un tale si reca in una città per un affare, è particolarmente fortunato e raddoppia il suo capitale. Però
prima di partire deve spendere £ 1.200.000. Giunge in
una seconda città ed anche qui raddoppia quanto
possiede, ma anche qui spende £. 1.200.000. Infine
torna nella sua città: raddoppia ancora quanto gli è
restato, spende £ 1.200.000 e si trova... senza un soldo.
Quanto possedeva all'inizio del suo viaggio?
Notizie utili
CARMENINFORMA
NUMERI UTILI
- Residenza
- Stato di famiglia
- Stato libero
EMERGENZE
Brescia soccorso
Polizia
Soccorso ACI
Carabinieri
Vigili del fuoco
Croce verde
Croce bianca
Polizia municipale
Croce Rossa Italiana
Radio taxi
OSPEDALI
118
113
116
112
115
222242
44244
45001
3532932
35111
Ospedale Civile: Piazzale Ospedali Civili, 1 Tel. 39951
Feriale: 13,15-14,15 e 18,45-20,00
Festivo: 10-11 e 19-20
Divisione infettivi: (c/o Ospedale Civile)
Festivo: 10-11 e 19-20,15
Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00
Ospedale dei bambini:
V. Vitt. Emanuele II, 50. Tel. 293261
Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00
Festivo: 10-11 e 19-20,00
Ronchettino: Tel. 399066
Feriale: 13,15-14,15 e 19,15-20,15
Festivo: 10-11 e 19-20
Ospedale S. Orsola :
V. Vittorio Emanuele II, 27. Tel. 29711
Feriale: 13,00-15,00 e 19,15-20,15
Festivo: 10-11; 13-15 e 19-20
Centro psichiatrico residenziale:
V.le Duca d. Abruzzi, 15 Tel. 58172.
Orario 10-11,30 e 15-17
S.O.S.
Telebimbo: "Pronto ti ascolto"
Servizio pubblico a tutela dei minori; via Galilei, 20
dalle ore 9 alle 23 tutti i giorni. Tel. 399022.
Telefono amico: Tel. 3755555 in funzione ogni giorno
dalle 18 alle 24.
Telefono azzurro-rosa: contro ogni tipo di violenza su
minori e donne Tel.236363-2420845 dalle 18 alle 24.
Croce Blu: Servizio gratuito farmaci a domicilio per
persone inabili, via Raffaello 167 Tel. 2310094
Nucleo operativo tossicodipendenze USSL 18:
via Foro Boario, Tel. 2421661
Associazione alcolisti anonimi: Tel. 318846 801101 - 220450
SOLIDARIETÀ
Centro Affidi Familiari: Brescia, via Ferri 91, Tel.
2306869
AIDO (associazione italiana donatori organi):
Brescia, via Monte Grappa 7, Tel. 383703.
Da Lunedì a Venerdì ore 14,00-16,00
SERVIZI
Ufficio passaporti: martedì, giovedì, sabato ore 9,30-13
Ferrovie: informazioni: ore 8-12 e 15-19; Tel. 3752449
Anagrafe: Tel. 29831: lunedì - venerdì ore 8,30-13,30
sabato 8,30-12,15
AVIS comunale centro prelievi:
Brescia, via Balestieri 7.
Apertura: Lunedì-Venerdì dalle ore 8,00 alle ore 10,00.
Ufficio pensioni, libretto di lavoro: da lunedì a sabato
ore 8.30-13.30; Tel. 2983275
Operatori di strada:
Brescia, vic. dell’Angelo, Tel. 3750101.
IX Circoscrizione Via F. Borgondio, 29 - Tel. 56354 Fax 3772565; da lunedì a giovedì dalle 8 alle 17; venerdì
ore 8-14
Centro aperto per anziani (mensa):
Brescia, via Odorici 4, Tel. 3757908
Gruppo Narcotici Anonimi:
Brescia, vic. Manzone 7, martedì e giovedì ore 21-22,30.
- Servizio autentica firme, fotocopie e atti notori; da lunedì a venerdì
ore 10-12
- Raccolta domande soggiorni climatici per anziani nei periodi
stabiliti dal settore Servizi Sociali: da lunedì a venerdì ore 9-12
LA RETE cooperativa di solidarietà sociale, centro
diurno l’Angolo:
Accoglienza per i senza fissa dimora, Brescia, vic. Anguilla 6, Tel 46309.
Documenti rilasciati dal comune:
- Atti notori e dichiarazioni sostitutive di atti notori
- Autentica copie documenti
- Autentica firme e foto
- Carta d’identità
- Cittadinanza
- Esistenza in vita
- Godimento dei diritti politici e iscrizione liste elettorali
- Iscrizione liste di leva
- Libretto di lavoro
- Matrimonio
- Morte
- Nascita
Orari S. Messe
Presso la Chiesa del Carmine
ingresso da Via Carmine o da Vic. Manzone 7
Da lunedì a sabato ore 8.00
Domenica ore 9.00
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Anno 2, numero 3 (Giugno - Luglio 1997)