CARMEN STREET anno 2, n. 3 GIORNALINO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE DI VICOLO MANZONE 7, BRESCIA HANNO COLLABORATO: Maga Magari, Marco F., Fausto, Ersilia, Terry, Giuliano, Il Critico, Debora R., Aziz, Walter Satüt, G&B, Amaya, Renzo, Maria, Faruk, Andrea, C&C, Beppa Lanappa, Angela Battagliola, Ciro, Silvana, Piero Polesini, ed alcuni anonimi... in questo numero: Carmen News 3 CARMEN STREET Pensieri e parole 4 ACCOGLIERE Notizie di Redazione 5 CARMEN NEWS Pensieri e parole 6 ATTIVITA' PRIMAVERILI Pensieri e parole 7 I NOSTRI DESIDERI Pensieri e parole 8 RICORDI D'INFANZIA Pensieri e parole 10 UNA CENA ESOTICA Parole in libertà 11 PENSIERI E PAROLE Inserto 12 SPAZIO COORDINAMENTO S.O.S. 13 INFANZIA NEGATA Pensieri e parole 14 PAROLE SPARSE Cinema & altro 15 ABBIAMO SCELTO... Pensieri e parole 16 LE MIE IMPRESSIONI... Racconti 17 SCONVOLGIMENTO Racconti 18 L'ULTIMO MESSAGGIO Maga Magari 19 LE STELLE PREVEDONO No profit 20 SPAZIO PUBBLICITA' Conosci te stesso! 21 CHI HA PAURA DELLE ZANZARE Carmen 2000 + Express 22 SI DICE, SI MORMORA, SI... Una pagina per giocare 23 IL PIACERE DI SCOPRIRLO Notizie utili 24 CARMENINFORMA Carmen Street - Bimestrale - N. 3 (maggio-giugno) 1997 Registrato presso il Tribunale di Brescia il 26-9-95 n. 32/1995. Direttore Responsabile Dott.ssa Anna Grasso Rossetti Redazione e Amministrazione: Vicolo Manzone 7, 25122 Brescia - tel/fax 030/40807 Stampa: Grafiche Sette - Bagnolo Mella (BS) 2 Tempo di anniversari Per molti è ormai tempo di vacanze, l'anno scolastico è terminato, è giunta l'estate. Altri, che lavorano, potranno tra breve concedersi un periodo di riposo. Per Carmen Street il periodo estivo coincide con le attività a Passo Cereda: nei mesi di luglio e di agosto si svolgono i tre turni di campeggio ed il campo lavoro. E' tempo di vacanze, cambiano le atttività, ma Carmen Street non va in vacanza... Per quanti restano al caldo della città, ricordiamo l'abituale appuntamento di metà luglio, con la sagra e la festa del Carmine. Un'occasione di incontro con la gente e la realtà del quartiere. Quest'anno, trentesimo anniversario delle attività di Passo Cereda, si è voluto sottolineare la data con un momento particolare. La sera del 16 luglio ci sarà una celebrazione nella Chiesa del Carmine (ore 19) e quindi, nei locali del Centro, un momento conviviale: sarà anche l'occasione per presentare un piccolo ricordo di Passo Cereda. Naturalmente a tutti, grandi e piccini, Carmen Street augura buone vancaze! Carmen News CARMEN STREET Due parole di presentazione del Centro Aggregazione Giovanile... COSA E’ UN CENTRO DI AGGREGAZIONE In specifico: - la fascia pomeridiana e' riservata ai ragazzi/e della scuola dell’obbligo (elementari e medie); - la fascia serale e' per adolescenti e giovani. Un luogo con tanti spazi dove ci si ritrova per fare insieme alcune attività, imparare, scambiare idee e magari fare quattro chiacchiere. Uno spazio nostro nel quale sentirsi protagonisti nel fare, partecipare, organizzare e proporre un sacco di cose. Gli spazi utilizzati dal Centro sono messi a disposizione dalla Sovrintendenza, la gestione è privata (Caritas S. Faustino - Padri Maristi) e convenzionata con il Comune di Brescia. CONDIZIONI DI FREQUENZA Chi vuol partecipare alle proposte del Centro si iscrive scegliendo una o più attività che gli interessano. L'iscrizione non comporta alcun costo. (Per alcune iniziative a volte viene richiesto un piccolo contributo). Pur essendo libera la frequenza alle attività del Centro, viene richiesta una costanza nella partecipazione. QUANDO E’ APERTO Il Centro normalmente funziona dal lunedi' al venerdi', dalle ore 14,30 alle 19 (fascia pomeridiana) e dalle 20,00 alle 22,00 (fascia serale). Nel corso dell'anno vengono inoltre programmate iniziative per il sabato e/o la domenica. DOVE SI SVOLGONO LE ATTIVITÀ Pur trovandosi nel cuore del centro storico di Brescia, il Centro dispone di ampi spazi per lo svolgimento delle attività. Inoltre per alcune attività specifiche (piscina, equitazione, giardinaggio, pattinaggio, calio, ecc.) vengono utilizzate altre risorse sul territorio. CHI FREQUENTA IL CENTRO Il Centro e' aperto a tutti coloro che lo vogliono frequentare. Di per sé non è necessaria l'iscrizione per poter accedere al Centro. Tuttavia, per poter meglio programmare lo svolgimento delle attività, si richiede di compilare il volantino di presentazione delle attività. PASSO CEREDA E' una località che si trova nelle Alpi Dolomitiche (Trento). Lì, in un luogo che conserva ancora il fascino incontaminato della natura, il Centro dispone di una struttura per le attività sia estive che invernali. 3 Pensieri e parole ACCOGLIERE di Maria Alcune riflessioni sul significato dell'accoglienza... siamo noi quando guardiamo l’altro con sospetto, quando non ci fermiamo ad ascoltare le sue parole e lasciamo che queste scivolino come acqua sotto i ponti; quando abiti, colori e odori disturbano i nostri sensi e il viso tradisce una smorfia sprezzante. L’altro che di solito è così “prossimo” a volte ci appare come un corpo estraneo di quell’unico grande disegno del quale ognuno ne è un tratto. Ci sono persone ricche di saggezza e bontà che hanno fatto dell’accoglienza uno stile di vita, sono diventate esse stesse strumento attraverso il quale chi credeva di essere destinato ad abitare solitario un angolo di strada a potuto avere fiducia dell’uomo. Persone che sono riuscite a vedere negli altri la loro stessa immagine bisognosa di tutte le attenzioni che solo chi ama sa dare. È a questi che mi piace guardare, maestri operosi di capacità vissuta ogni giorno nella condivisione. A loro vorrei somigliare, se non nei gesti e le azioni, nella convinzione che chi ho accanto mi è fratello e come tale va accolto. Ricevere presso di sé, accettare, ospitare, capire, amare. Queste e altre ancora sono le definizioni che ognuno può trovare alla voce “accogliere” di un qualunque dizionario. Ma ci sono parole, emozioni, stati d’animo che non si trovano scritti perché difficili da esprimere, ardui da capire e spesso da accettare. Se al posto di miliardi di uomini che popolano la terra, esistesse una sola unica matrice clonata miliardi di volte, sarebbe assolutamente identico a noi; certamente il nostro clone non vorrebbe farci del male, non giudicherebbe le nostre azioni e tanto meno sparlerebbe di noi. E se scoprissimo che la nostra immagine non ci piace, se avessimo il desiderio di pensieri nuovi, dove attingeremmo? Per fortuna le nostre capacità non ci permettono di realizzare l’utopia così che al nostro arrivo nel mondo abbiamo trovato uomini diversi nell’aspetto e nei modi, uomini che chiedono di avere una propria identità che spesso chi è più forte vuole negare. Artefici e complici di questa negazione 4 Notizie di Redazione CARMEN NEWS Cosa bolle in pentola (e cosa e già stato cotto)... FESTA DEL CARMINE Come ogni anno, a metà luglio avrà luogo l'ormai tradizionale festa del Carmine. Nei giorni 14-15-16 luglio si tengono le celebrazioni liturgiche (conclusione con la S. Messa del 16 alle ore 19). Nei giorni 18-19-20 si ha la festa del quartiere (serate di ballo liscio in via del Carmine). Nel salone adiacente alla Chiesa (ingresso da Vicolo S. Faustino) è allestita una sottoscrizione a premi (con ricchissimi premi). Sarà anche questa un'occasione per ritrovarsi insieme e con la gente del quartiere Carmine. messo l'uscita dal letargo di alcune marmotte che hanno approfittato di sdraiarsi a sonnecchiare al sole (qui nella foto ne vediamo due esemplari). CALCIO Che fine ha fatto la nostra squadra di calcio? Notizie recenti confermano che la squadra di calcio ha onorevolmente terminato il torneo (addirittura in una posizione di media classifica, dopo un girone di andata disastroso ed un girone di ritorno decoroso). I nostri amici hanno chiesto più spazio sulle pagine di Carmen Street, ma nonostante la loro promessa di contributi con fotografie ed articoli, la redazione non ha ancora visto nulla. Troppo impegnati negli allenamenti? Bah?!? Sappiamo però da fonti certe che la squadra si sta preparando per il prossimo anno: è iniziata la campagna acquisti (?) per rinforzare l'organico e si cerca lo sponsor. Chi ben inizia... PUBBLICAZIONI "Protegga Iddio, l'eterno Padre l'alpestre passo dove squilla il cielo, azzurrità d'abissi e fiori e stelle, gemme spaziali clarite et belle". Dopo la pubblicazione del calendario 1997 Carmen Street offre a tutti gli amici, collaboratori e simpatizzanti un nuovo "lavoro": un fascicolo dedicato ai trenta anni di attività educativa e ricreativa di Passo Cereda, dal titolo "30 anni di amore per i nostri ragazzi". Il testo è stato curato da Piero Polesini ed è arricchito da una serie di fotografie che ripercorrono gli anni. Sarà distribuito a Carmen Street la sera del 16 luglio. USCITE Carmen Tour in questi mesi non è rimasta ferma. E' stata organizzata una uscita al sentiero delle cascate di Monticelli Brusati (con grande gioia dei piccoli escursionisti che si sono misurati con scale e catene). Inoltre, approfittando della disponibilità (leggasi: casa) di alcuni amici (che ringraziamo) ci si è avventurati sulle sponde e/o sulle acque, prima, del lago di Iseo e, poi, del lago di Idro. Il 15 giugno inoltre alcuni amici hanno avuto la possibilità di recarsi a Passo Cereda con una gita in pullman. Per alcune persone del Carmine è stata l'occasione di vedere "dal vivo" un posto di cui finora avevano soltanto sentito parlare. MAGGIO AL CEREDA Approfittando del ponte del 1° maggio Carmen Street ha trascorso alcuni giorni al Cereda. La permanenza del folto gruppo è stata allietata da splendide e calde giornate di sole. Si è potuto così usufruire sia del campeggio (per la notte) che del Padreterno (per i pasti). C'è stato il tempo per brevi escursione (i primi allenamenti in vista delle più impegnative imprese estive) ma anche per alcuni lavoretti di sistemazione della casa e per l'approvvigionamento della legna. Alcuni intrepidi si sono anche avventurati alla ricerca di un branco di cervi (segnalato nei pressi del campeggio), ma sono stati così silenziosi che... hanno fatto scappare tutti gli animali nell'arco di alcuni chilometri. Non vanno neanche dimenticati i soliti giocatori del briscolone che hanno avuto la possibilità di sfogarsi in interminabili partite notturne né i giocatori di calcio che hanno consumato scarpe e pantaloni sul campo di gioco. I caldi primaverili, infine, hanno per- CAMPEGGIO Con il 7 luglio iniziano le attività estive del campeggio (le date dei turni sono a pagina 20). Questo vuol dire sì trasferimento delle attività, ma per chi resta in città Carmen Street resta sempre aperto... A tutti, buona estate. 5 Pensieri e parole ATTIVIT A' TTIVITA' PRIMA VERILI... PRIMAVERILI... a cura di P. Renzo La presentazione di una attività promossa quest'anno dal Centro nel periodo primaverile... vivezza i miei giochi di allora e constato che la capacità creativa e fantastica dei ragazzi è identica, ieri come oggi. Forse sono cambiate le condizioni, ma se noi adulti le ricreiamo, i ragazzi dimenticano perfino calcio, bici e TV. Dopo queste brevi considerazioni diamo spazio ai diretti interessati... Bovezzo. Giace ai piedi del monte Spino sul versante destro della valle del Garza. Dagli anni sessanta ad oggi il paese ha conosciuto uno sviluppo edilizio ed un incremento demografico notevoli e si è passati ad un economia quasi esclusivamente agricola a un economia industriale e artigianale. La parte vecchia del paese ha mantenuto le sue caratteristiche: diversi edifici di proprietà privata hanno un particolare pregio. Tra questi l’imponente palazzo Rota. A lato del palazzo c’è la casa agricola dove una volta risiedevano i contadini. Ormai vuota, una parte di cascina ci è stata gentilmente concessa ad uso dal Dott. Ludovico Rota per svolgere alcune attività con i ragazzi, quali giardinaggio, bicicletta, giochi all’aperto. In questa cascina i ragazzi hanno riscoperto i giochi di tanti anni fa. L’infanzia è un momento magico ricco di vitalità, spontaneità, immaginazione. Momento irrepitibile in cui si inventano i giochi, dando vita e movimento a oggetti inanimati, ma che vengono illuminati da una fantasia prodigiosa. Se ricordo la mia infanzia rivedo con grande Q uando andiamo a Bovezzo, ci piace giocare con la nostra casa. All'inizio era solo un rottame, poi noi l'abbiamo ricostruita, pulita e messa in ordine. L'abbiamo fatta perché fosse tutta nostra. Ci piace andare dentro a parlare e scherzare a volontà. Davide - Bruno- Richmond Francis - Gigi Ogni venerdì con il furgone andiamo a Bovezzo. Ci sono tanti giochi e tante case. Nella nostra abitiamo in quattro: Giusy, Monica, Elisa e Laura. Ognuna di noi ha un sogno. Quando veniamo qua giochiamo a fare le corse con le ruote e mangiamo anche il ghiacciolo. Oggi abbiamo giocato col telefono senza fili, con una canna e poi dopo con la stessa abbiamo fatto saltare i nostri amici. Giusy - Laura - Monica - Elisa Mi piace trasportare legna in una cassetta per 6 Pensieri e parole accendere il fuoco e far da mangiare. Mi piace giocare a pallone con Nino. Ci divertiamo a sistemare la casa e mi piace giocare con Gabri. I NOSTRI DESIDERI... Vorrei parlarvi di tutte le cose che desiderano i bambini ma in particolare le cose che desidero io. Io vorrei restare sempre in vacanza, guardare la televisione e mangiare sempre cioccolata. Vorrei avere una camera per me e dormire da solo e in questa camera appiccicare i serpentini sui muri. Mi piacerebbe, la mattina, fare una colazione abbondante e mangiare latte con dentro i coco pops, invece non posso perché vado sempre di fretta. Vorrei un elicottero per volare e poter guardare questa città dall'alto. Però adesso come sempre mi accontento della vita che faccio. Ciro A noi piace venire a Bovezzo perché si fa bicicletta, giardinaggio e perché possiamo fare le case. Abbiamo trovato un posto tutto nostro dove possiamo fare quello che abbiamo voglia perché qui non ci sono le macchine, i vetri e nessuno ci disturba. Andrews - Eugenio Siamo venuti a Bovezzo per divertirci. Abbiamo trovato delle ruote giganti avvolgibili e ruotando lì sopra, in piedi, ci divertiamo molto. Abbiamo trovato anche dei locali che ne abbiamo fatto delle case. Io vorrei essere almeno tanto bella, vorrei avere una stanza bellissima e piena di giocattoli, avere tanti amici a scuola, anche maschi. Vorrei mangiare le patatine e anche le caramelle che a me piacciono tanto. Mi piacerebbe essere ricca, avere tanti soldi e comperare tante cose. Vorrei avere dei poteri magici e essere brava a scuola. Mi piacerebbe ritornare presto nel mio paese cioè a Cuba. Vorrei vedere questa città più bella e accogliente. Sarei contenta se avessi i capelli lunghi, beh, non tanto fino ai piedi, ma fino al sedere. Io vorrei essere bellissima e elegantissima e non andare a scuola tutti i giorni. Io spero che questi miei pensieri si avverino. Amaya Roxana Ciao, Siamo i due mitici di Carmen Street. Oggi raccontiamo un'esperienza che abbiamo passato a Bovezzo. Ogni venerdì e martedì tutti ci applaudono perché siamo maestri domestici. Noi costruiamo case per parlar delle nostre esperienze e dei problemi che si succedono nella vita scolastica. Abitiamo in Via Saliva, nella nostra casa ci sono mobili di alta qualità: un comodino, un cestino, un tavolino che si può trasformare in sgabello. Nel nostro piano vivono altre persone e noi li abbiamo aiutati a mettere a posto la loro casa. Nel nostro giardino ci sono fiori di tutti i colori tranne il nero ed il grigio. Ciao. Gianluca - Ezolina 7 Pensieri e parole RICORDI D'INF ANZIA D'INFANZIA di Ersilia Barbieri Petesi Proseguendo con le sue escursioni nel passato Nonna Ersilia ci racconta della propria infanzia... dell’uva della nostra vigna, mi fecero ubriacare col mosto. Per tre giorni mi arrotolai per il cortile e la stalla finendo sotto la tavola di un vicino e dormii per tre giorni. Mi rimase in corpo il rifiuto e l’odio per il vino che fino a 20 anni non assaggiai più. Il mio carattere? Un furfantello ribelle... e un po’ menefreghista e manesco. Io comandavo tutto il gruppo ed i miei compagni mi temevano, però li avevo sempre vicini perché vedevano in me il capo branco, anche se li picchiavo. Quando poi a 7 anni ci trasferimmo in paese - perché papà aveva preso in affitto 110 piò di terra - iniziai a frequentare le scuole. Ero bravissima, ma ero una ribelle incarnata. I miei compagni facevano ancora le aste ed io sapevo già tutto l’alfabeto e a memoria mandavo tutto ciò che già sapevo leggere. Disturbavo in classe perché mentre gli altri balbettavano io sapevo già tutto, mi bastava solo leggere una sola volta. In terza classe elementare componevo già piccole poesie, mio padre leggeva un libro "Guerrin meschino" ed io lo sapevo tutto a memoria. Qualunque pezzetto di carta che trovavo per terra io lo leggevo. Da una piccola frase o racconto ne tiravo fuori una commediola che facevo recitare ai miei amichetti dalle suore o nella stalla nell’inverno. Ricorderò la mia infanzia con un pizzico di nostalgia, ma con tutta spontaneità. Sono nata in una cascina alla periferia di un paesino di campagna. Ero la settima di dieci fratelli. Mio padre conduceva un’azienda di 40 piò di terra. Quando io nacqui, la grande guerra del '15-18 sarebbe terminata dopo 12 giorni. La mamma non ebbe la spagnola (febbre pericolosa che decimò interi paesi) perché, nascendo io - diceva la mamma - lei ebbe modo di evitarla stando a letto e riposandosi. I mie ricordi incominciano all’età dell’asilo. La mia vivacità si è presto sviluppata perché fin d'allora la mia piccola mente assorbiva voracemente ogni cosa che le capitava attorno. Piccole recite, preghiere, canzoncine, qualunque espressione che vedevo e sentivo dalle maestre, da gente più grande di me. Mi vergognavo di avere ai piedi zoccoletti di legno, perché le strade allora erano tutte una buca e fango. Durante i piccoli saggi che la maestra preparava per natale o per la fine dell’anno c’erano sempre ragazzine timide che si vergognavano e piangevano, ma in me la maestra aveva sempre il tappabuchi, perché io sapevo tutto a memoria. La vergogna in me, confesso, non ha mai fatto presa, non so perché! All’età di 5 anni caddi in un fossato e quasi annegavo. Un’altra volta durante la pigiatura 8 Pensieri e parole C’era appena la 4° elementare. Ero ancora piccola e la mamma mi mandò ancora a scuola ripetendo la 3° e la 4° e nel pomeriggio, a scuola del lavoro, da una maestra o dalle suore. Imparavo tutto subito e bene: cucito, ricamo, rammendo. Allora gli uomini quando avevano i calzoni lisi, non li buttavano via, ma con la stessa stoffa si mettevano quasi a nuovo. Che fatica far collimare le righe! Ma dovevano essere come nuovi. Riguardo alla religione, anche lì - capo di tutta la mia scuola - piena di difetti, ma benvoluta e temuta da tutti. Quante sgridate da mia mamma! E papà con la scùriò (frusta) - che frustate sulle gambe - perché i genitori dei miei amici venivano da lui a reclamare che li avevo picchiati. Allora eran dolori, ma poi, una leccata (si fa per dire) io ero ancora la stessa... Cosicché a 12 anni mi mandò in campagna a lavo-rare come una dannata in mezzo alla mischia degli uomini, perché diceva che ero forte come loro. Mi spronava perché così (diceva lui) gli uomini vedendo me mi seguivano e lavoravano di più. Vorrei continuare ma temo di stancarvi. Pensate delle cose strane che vi ho raccontato, ma tengo a precisare che una volta ogni membro della famiglia doveva ad una certa età guadagnarsi la pappa. Anche se io avrei voluto studiare ad ogni costo allora il padre non era solo il padre, ma pure padre padrone, la sua parola era legge. Quale meraviglia provo ora vedendo l’andamento delle famiglie moderne dove fanno tutti a modo loro e i genitori non sono più ascoltati, se non in certi casi speciali. Dove sta il giusto? Allora o adesso? Ditelo voi amici cari. Ora vi saluto e vi chiedo scusa se vi ho stancato, però quando mi incontrate abbiate un po’ di compassione perché gli anni mi hanno rubato tutte le mie facoltà. Ci sentiremo ancora. Vi do un bacio con tutto il cuore. QUANT ANDÀE A SCÖLÔ Scüsìm carô la mé zent se öi regordàf con rencressement i prim agn che 'ndàe a scölô cole trissìne sö le spale o con de 'n micì söl co! Na sachèlô de sac de caneètô laoràdô a pont crusì, ön begaröl négher col culitì bianc fat a crosé con del cutù ciamàt perlè. An dei pè ön pèr de truculì cole tomére de curàm e le söle de legn massés: sömeàem töte segàle che ulàô dré a la sés! Örciàem l'ös dela nostô clas mitìem la mà sul stumighì; - per la maestrô l'erô ön inchì dervìem sübet al nost liber repassàem compit e lissiù. Quant sunàô 'l campanel ön segn de crus, dò orassiù! pò sa sintiô gna 'n barbèl töcc i öcc söl silabario: e la scölô l'érô ön santuario! QUANDO ANDAVO A SCUOLA Scusatemi, cara la mia gente, / se voglio ricordarvi con rincrescimento / i primi anni che andavo a scuola / con le treccine sulle spalle / o con un "gattino" sulla testa //. Una borsa di sacco di canapa / lavorata a punto croce / un grembiule nero / con il colletto bianco fatto a crosé / con il cotone chiamato perlé //. Ai piedi un paio di zoccoletti / con le tomaie di cuoio / e le suole di legno massiccio: / sembravamo cicale / che volavano dietro la siepe //. Spiavamo dall'uscio della nostra classe / mettevamo la mano sullo stomaco / - per la maestra era un inchino - / aprivamo subito il nostro libro / ripassavamo compito e lezione //. Quando suonava il campanello / un segno di croce, due preghiere! / dopo non si sentiva neanche una mosca volare / tutti gli occhi erano sul sillabario: / e la scuola era un santuario! Nonna Ersilia Carmelitana 9 Pensieri e parole UNA CENA ESOTICA... di P. Renzo Un'iniziativa del Centro e il racconto della propria esperienza di lavoro. Il Carmine come quartiere è un grembo, un IL MIO NUOVO LAVORO contenitore che accoglie chiunque, senza porsi tante domande. Di conseguenza anche il nostro Dovete sapere che da metà aprile ho iniziato a Centro è stato interessato in questi ultimi tempi lavorare in una mensa, in via Spalti San Marco, vicino alle prigioni. In questa dal flusso migratorio. mensa a lavorare siamo tutte Al Centro è ormai rapdonne. Io, purtroppo, posso presentato tutto il glolavorare lì solo per tre mesi. bo terrestre. Ragazzi/ Ora vi racconto un po' il mio e che danno un tono lavoro... Arrivo alle 8.30 e variopinto all'ambienfinisco alle 16.30; indosso te. una vestaglia bianca, un capE' nato allora l'interpellino bianco ed un gremrogativo di come far biule. Il mattino preparo i convivere queste tavoli con la mia amica - colmentalità, culture così lega Cristina. Poi io preparo diverse. Una pensata la macedonia, pulisco le vertra le tante è stata di dure e le do a Maria Rosa, fare una cena che è la cuoca. Le verdure si marocchina. La signofanno alla griglia o ripiene di ra Khadija, mamma di carne. Oppure facciamo il petre ragazzi che fresce. Il cibo e i sughi che venquentano il Centro, si gono preparati li mettiamo è gentilmente prestata nello scaldacibo. a preparare un piatto Ad un quarto alle 11.00 mantradizionale: il cousgiamo noi della cucina, poi cous. verso le 12.00 inizia il serviLa sera della cena erazio. Il pasto costa solo vamo una quarantina. £.14.000 (lasciando fuori il La sig. Khadija tra Piera e Monia Sala da pranzo adeguatamente preparata con un tocco di esotismo... formaggio ed il caffè). Per tanti di noi italiani era la prima volta che La barista Cristina è molto simpatica e carina, così assaggiavamo un piatto d'oltremare. Dopo attimi come le mie colleghe della cucina con le quali mi di incertezza, abbiamo fatto onore al pasto la- diverto molto a lavorare e a... chiacchierare, anche se manca la radio! sciando i piatti... puliti. E' stata sicuramente una serata curiosa e a dire di Purtroppo me ne dovrò andare... e non so ancora tutti dovrebbe essere ripetuta più spesso, magari dove andrò ora a lavorare. Ma una certezza ho nel cuore: ho conosciuto delle amiche veramente molapprofittando di qualche altro piatto tipico. A Carmen Street ci sarà solo l'imbarazzo della to, molto speciali! Un bacio Silvana scelta! 10 Parole in libertà PENSIERI E PAROLE di Piero Polesini VA NELLA LUCE UN TRAMPOLIERE... La "penna" di coloro che si autodefiniscono "Scrittori d'élite" rifiuta di partecipare a rivistine parrocchiali, a presenze popolari di cultura, a manifestazioni di carattere religioso, quasi fosse una umiliazione prestare il proprio servizio alla Comunità. Snobba il sentimento degli umili e la fantasia dei semplici, arrogandosi il diritto di criticare e giudicare. Di conseguenza la Società non cresce nella conoscenza di valori etici ed estetici, lasciata allo sbando e - forse - voluta così, per egoismi di potere. La cultura e l'Arte devono radicarsi nel tessuto dell'umanità per una migliore visione di vita e per concorrere all'elevazione dello Spirito in pressante ricerca di Bellezza e Amore. Dare spazio alla Poesia è un desiderio del nostro bimestrale: per una poesia vera e profonda; di certo, non una accozzaglia di espressioni svilite e ripetitive senza creatività e musicalità, ma quella filtrata dall'intelligenza e dal cuore. E' stato giustamente detto: "Ama la poesia, t'illumina la vita"; e questo è tutto. Il remo frange, lacrimando, il cielo, affondato nell'onda; e l'illusione delle tinte gioca sulle placate, lisce trasparenze. Esplode qua e là un abbaglio di nuvole flettenti; denso l'azzurro intacca il fondale del golfo dove la tinca timorosa abbocca l'esca mortale. Attracca lento il legno a questo ignoto porto; sobbalza all'urto d'agavi imprudenti e scuote, al sonno innocuo, il nero involto della serpe d'acqua. Si riscalda la pietra al mite evento della stagione nuova; gelosa del suo fossile offre conchiglie diluviate al sole: retaggio incapsulato d'altre età per stimolare, in senso tempo e spazio, l'ipotesi che inganna la visionaria intelligenza umana; Quest'anno ricorre il trentesimo anniversario delle attività estive a Passo Cereda. Un bel po' di storia è trascorsa. Generazioni e generazioni hanno passato le loro vacanze tra le pinete, i picchi e le crode di questo suggestivo angolo dolomitico. Si è voluto ricordare la data con un incontro, aperto a tutti gli amici e simpatizzanti, che si terrà a Brescia la sera del 16 luglio. Alle ore 19 ci sarà una S. Messa nella Chiesa del Carmine; seguirà un momento conviviale. In tale occasione verrà offerto un piccolo fascicolo curato da Piero Polesini. Oh! Non dar retta al mito della Scienza: un futile miraggio, un sortilegio amaro; intrappola l'istinto dell'Amore, incubi crea e fa perire il mondo! La fantasia del tuo pazzo cuore l'albero intende e viaggia con le nuvole, e se ti chini a vezzeggiare un fiore, t'illumina la mente il suo splendore. Va nella luce un trampoliere, le grandi ali remanti, il lungo becco giallo, teso in aria, alla divina libertà del volo (da "Porto d'Amore") 11 Inserto SPAZIO COORDINAMENTO a cura di Angela Battagliola In questo numero viene presentata una delle primissime esperienze di aggregazione giovanile intorno alla tematica musicale, nata nel quartiere Carmine a cura del “grandissimo” maestro Giovanni Ligasacchi come specifica opera di prevenzione nei confronti di bambini e ragazzi “di strada”. Il Centro bresciano di educazione musicale ha infatti una storia quasi trentennale alle spalle, storia ed intenti del quale viene qui proposto un resoconto dalla Sig. Rosa Messora in Ligasacchi che con il figlio Angelo attualmente si occupa della direzione del benemerito centro. Non pochi sono i ragazzi del quartiere ed in tempi più recenti dell’intera città, che non solo hanno sperimentato il far musica, ma che hanno conseguito pure brillanti risultati come professionisti. Vogliamo ricordare qui un’ex alunna della scuola elementare “M. Calini” Cetti Schinocca che dalle prime esperienze del centro di educazione musicale é passata al Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia ove nella sessione estiva conseguirà il diploma in “Pianoforte”. Coloro che fossero interessati ad iscrivere i propri figli al Centro Bresciano di Educazione Musicale “G. Ligasacchi” possono rivolgersi alla segreteria in V. Nino Bixio n. 9 tel. 293003. MUSICA AL "CENTRO" DI LIGASACCHI l’attuale fabbricato in via Nino Bixio n. 9, sempre in simbiosi con la scuola elementare. Dalle ore 16,30 i tredici animatori attendono i bambini per le lezioni di musica. Sono persone particolari, che hanno acquisito, attraverso corsi di formazione e la pratica giornaliera, linguaggi, tecniche e didattiche particolari adatti ai bambini, per farli divertire e rilassare dopo la fatica giornaliera. I piccoli musicisti si dimostrano molto seri e ricettivi, mancano molto raramente alle lezioni e dimostrano una tenacia davvero inaspettata. Come ogni anno vi sarà il saggio annuale, che si terrà presso la chiesetta di San Giacomo, di fianco alla chiesa di San Faustino, il giorno 11 GIUGNO alle ore 17. Tutti sono invitati a sentire questi piccoli artisti, a cogliere questi attimi di intensa emozione e di felicità per la prova da superare. Sono occasioni da non perdere. Da oltre 30 anni al "Centro musicale" passano molti bambini della scuola elementare Calini. Dopo una lunga giornata di lavoro sopra libri e quaderni, i piccoli musicisti, armati di violini, trombe e tamburi, si cimentano con la musica. Il CENTRO ha visto passare molti alunni, centinaia, migliaia. Alcuni di essi si sono diplomati in musica e ne hanno fatto la loro attività. Molti hanno avuto la rara opportunità di "giocare" con gli strumenti musicali senza dover acquistarli, poiché il CENTRO li ha sempre prestati gratuitamente ed ha sempre sostenuto la spesa per le riparazioni. Dalla sede del palazzo Calini, ora agisce presso Messora Rosa 12 S.O.S INFANZIA NEGATA Per troppi bambini l'infanzia non è l'età del gioco... I BAMBINI E LA GUERRA "Quando entrate in un villaggio, uccidete senza grossi problemi i suoi abitanti, 20 o 60 che siano, compresi anziani e bambini. Soprattutto questi ultimi, che sono i futuri guerriglieri". Questi sono i consigli che alcuni anni fa dava il generale Cisneros ai suoi soldati. Non è che le cose siano cambiate. Bambini e giovani continuano ad essere le vittime dei conflitti che si succedono sulla faccia della terra. Oggi si tratta della regione dei Grandi Laghi (Zaire), ieri della Bosnia... Negli ultimi dieci anni sono stati uccisi da guerre e da conflitti armati un milione e mezzo di bambini. Vale a dire, ogni tre minuti, un bambino è morto per motivi di guerra. Nello stesso periodo, circa 5 milioni sono rimasti mutilati (un bambino ogni minuto). Sono, dati forniti dall'UNICEF e quindi degni di credibilità. Ma l'infanzia viene colpita anche in forma indiretta. Per fare un esempio, negli ultimi 4 anni l'embargo contro l'Irak ha provocato la morte di almeno 150 mila bambini (per fame e malnutrizione, per epidemie e scarsità di medicinali). In giro per il mondo ci sono disseminate oltre 100 milioni di mine antiuomo, il che significa una mina ogni 20 bambini. Una mina può funzionare a distanza di anni, provocando la morte o la menomazione del malcapitato. Va da sé che molto spesso sono proprio i bambini a farne le spese. Le mine antiuomo sono fabbricate, fra l'altro, in Italia (Valsella, BPD, Tecnovar). La Convenzione Internazionale dell'ONU sui diritti del bambino stabilisce che un adolescente di età inferiore ai 15 anni non possa essere convinolto in un conflitto armato (ma esiste un età minima per uccidere e per essere uccisi?!?). Nonostante questo, in vari paesi, molti minori al di sotto di questa età vengono arruolati nelle forze armate. processo educativo. C’è una riduzione alla schiavitù, che è particolarmente devastante per i bambini: vi si trovano molti dei 20 milioni di bambini, che lavorano nelle miniere o nelle campagne di tanti paesi asiatici o latino-americani. In Pakistan ci sono bambini nelle cave e nelle miniere, vigilati, obbligati a lavorare come schiavi e destinati a farlo per tutta la vita per pagare i debiti dei padri. Una situazione simile è denunciata in Nepal e Bangladesh. In India ci sono bambini che vengono rapiti dalle proprie case, portati in altri stati, obbligati a lavorare 14-16 ore nella produzione dei tappeti, del vetro o del mattone, in condizioni insalubri, con scarsa alimentazione. L’America latina presenta una grande varietà di lavoro minorile, che riguarda alcune decine di milioni di bambini. (...) Solo in Colombia ci sono 2.090.000 piccoli lavoratori su una popolazione di 35 milioni di abitanti. Le bambine lavorano soprattutto come domestiche e si sa ben poco di come si sviluppi questo lavoro in realtà: gran parte del lavoro dei minori in America latina è poco visibile, occulto. Casi gravi di sfruttamento dei minori sono in aumento anche nei paesi del mondo ricco. Negli Stati Uniti, tra il 1983 ed il 1990, le violazioni alla legislazione contro il lavoro infantile sono cresciute del 250%. Una corrente di azione sociale sostiene che l’abolizione del lavoro dei minori non sia l’unica soluzione. Si deve fare una distinzione tra i diversi tipi di lavoro e le diverse età; bisogna combattere il lavoro di schiavitù, di sfruttamento e nocivo, ma anche riscattare e convertire il lavoro dei minori in diritto. Alla base di questa posizione c'è una concezione del lavoro come un valore positivo, un fattore di socializzazione. A questo atteggiamento si contrappone quello che giudica il lavoro infantile non conseguenza della povertà, ma causa della povertà (poiché aumenta la disoccupazione degli adulti e compromette le prospettive future di lavoro più qualificato dei bambini), alternativo alla formazione scolare, nocivo alla salute e allo sviluppo del minore: sarebbe necessario assicurare un insegnamento primario adeguato e gratuito, sostituire i bambini lavoratori con gli adulti disoccupati (se possibile della stessa famiglia), introdurre una legislazione che proibisca le importazioni di prodotti fabbricati con la partecipazione dei bambini». I BAMBINI E IL LAVORO Per il lavoro minorile ci si trova «di fronte ad una vasta gamma di situazioni che vanno da un lavoro in vere condizioni di schiavitù, al lavoro di sfruttamento, al lavoro illegale, al lavoro pericoloso o nocivo, al lavoro informale, così come al lavoro di minori rivendicato come diritto dai settori popolari e dai movimenti di adolescenti e bambini lavoratori dell’America latina, e considerato come un fattore positivo nel (da Sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli, 1995). 13 Pensieri e parole PAROLE SP ARSE SPARSE Riflessioni di alcuni adolescenti... IL BACIO Di tutte le cose provate fino ad ora, il bacio è la cosa più dolce e bella. E' uno scambio di affetto, un momento che passa in un attimo ma che resta per sempre. Il bacio trasforma un giorno piovoso e malinconico in uno splendido e gioioso. Fa dimenticare ogni preoccupazione, ti fa sognare per un istante e ti trasporta lontano dalla realtà, in un luogo misterioso, sconosciuto ma caldo e confortevole. Il bacio non chiama in causa solo lingua e labbra, ma anche stomaco, cuore, braccia, mani, tutto il corpo è coinvolto, la mente è libera, leggera. L'io cessa di essere e i due corpi diventano un tutt'uno con lo spazio. Gli occhi sono chiusi dando la possibilità ai pensieri e alla fantasia di viaggiare e disperdersi nell'infinito. Andrea L'AMORE L'amore è dotato di una grande forza, le persone innamorate infatti non avvertono più le banalità della vita quotidiana, sentono di poter affrontare ogni difficoltà, di poter superare ogni problema e sono disponibili a vivere ogni esperienza con cuore aperto e pronto. Faruk Io non lo so! ma lo scoprirò guardando negli occhi di una farfalla, ne sento il suo profumo. Vorrei soltanto un bacio dalle tue dolci labbra lo desidero più di ogni altra cosa al mondo. Aziz AMORE Per me l'amore è un sentimento che nasce dal cuore. Per me l'amore è volersi bene. Per me l'amore è stare insieme. Per me l'amore è una malattia che ferisce i sentimenti degli altri e che gli uomini perdono facilmente senza accorgersene. L'amore è un labirinto che con il passare del tempo non riesci a trovare la via giusta perché ti perdi nel buio delle tenebre. Anonima PENSIERI SPARSI Se la terra trema mi viene il mal di schiena se ci cammino sopra mi sembra vuota ma vuota non è chissa cosa c'è...? Tarek ovvero: !!!???!!! 14 Cinema & altro ABBIAMO SCEL TO ... SCELTO TO... a cura del Critico Se siete tra coloro che non possono vivere senza leggere John Grisham, vedere il Gobbo di Notre Dame, o ascoltare Nek passate pure oltre, non è la pagina che fa per voi! LE VALUTAZIONI DEL CRITICO $ L = da vedere/leggere/sentire = brutto ☺ = buono K = simpatico Un libro $$$ Tempo per leggere ne rimane sempre poco. La nostra vita quotidiana non lascia molto spazio per la lettura. C'è già chi prevede che il libro abbia tempo contato, questione di venti o trent'anni e tutto sarà sostituito dall'informatica. Tuttavia, per chi si concede ancora un po' di tempo per la lettura segnaliamo un testo adatto ai lettori di età dai 10 ai 100 anni... Si tratta di Storie per bambini di Isaac B. Singer (Mondadori, 1997, nella collana supereconomica - £. 6.900 - I Miti Junior). E' una raccolta di 36 racconti del grande scrittore (Premio Nobel per la Letteratura 1978). Vi è descritto un mondo perduto, quello dei villaggi e dei quartieri ebraici dell'Europa orientale, della cultura yiddish, un mondo irrimediabilmente spazzato via dalla furia nazista. Viaggi impossibili e paesi senza tempo, foglie parlanti e panorami innevati, creature della notte e presenze celestiali, racconti biblici e storie buffe... E' l'universo nel quale ci immette la lettura di questo lieve, soave libro. E anche se il titolo può far storcere il naso a qualcuno, questi racconti si fanno gustare per la loro capacità di ridestare il bambino che è in noi. Un film $$$ Il regista iraniano Abbas Kiarostami si era già fatto apprezzare alcuni anni fa con il film Dov'è la casa del mio amico. E' giunto sugli schermi italiani il suo recente Sotto gli ulivi. Il nucleo di questa storia sono le riprese di un film e la storia parallela del giovane Hossein innamorato di Tahereh. Keshavarz, il regista, ha appena scelto N M = pericoloso per la salute = neanche in punto di morte due giovani non professionisti per interpretare una coppia di sposi. La ragazza, una studentessa alla vigilia degli esami, è Tahereh. Hossein è un giovane tuttofare della troupe che viene all'improvviso chiamato a sostituire il protagonista maschile, inadatto a sostenere la parte. Si ricomincia a girare il film, ma anche Hossein si blocca, sembra incapace. Questa volta dipende da Tahereh che non gli risponde. Il regista cerca di capire quello che sta succedendo. Hossein è innamorato di Tahereh, ma ne è separato dalla sua povertà e dalla mancanza di cultura. Si profila così una situazione complessa, dove nella finzione delle riprese, i due devono recitare la parte di sposi fedeli ed innamorati, mentre dietro le quinte si ripropongono situazioni di vita... "Volevo fare un film sulle riprese di un altro film. Credo che quello che succede dietro la macchina da presa sia più affascinante, più reale, più concreto" (Kiarostami). Un disco $$$ Fabrizio De Andrè rappresenta una parte importante nella canzone d'autore italiana, con alle spalle ormai quasi quarant'anni di attività. Il suo ultimo lavoro, Anime salve, uscito già da alcuni mesi può essere considerato, per gli estimatori del genere e dell'autore, come una delle cose migliori prodotte. Nelle sue canzoni prendono voce i miserabili, i dannati della terra, con le loro sofferenze, solitudini e delusioni. Ma ci si sofferma anche sull'estremo bisogno di speranze per "questi servi disobbedienti alle leggi del branco" (in Smisurata preghiera). 15 Pensieri e parole LE MIE IMPRESSIONI SU PPASSO ASSO CERED A CEREDA Dopo anni e anni la nostra nonna Ersilia ha potuto soddisfare un suo desiderio: vedere il famoso Passo Cereda non in cartolina, ma con i propri occhi... Finalmente ho visto realizzato un mio grande sogno. Il 15 giugno insieme con tanti amici e con Padre Roberto siamo saliti lassù. A pieni polmoni, con ansia indescrivibile, dopo quasi quattro ore di viaggio in pullman, siamo arrivati in quel magnifico posto. A pieni polmoni lassù ho gustato tutto quell'incantesimo. Lì abbiamo incontrato Padre Renzo (il magnifico capo - con lui la sorella, gli amici, gli imparagonabili cuochi). Fu una giornata stupenda: avrei voluto restare almeno per quindici giorni, lassù. Pinete stupende! Le impressionanti Pale di San Martino simili a tante stalattiti, a statue superbe che circondano Passo Rolle, Passo Cereda e tante altre superbe montagne che incantano chi le vede, specialmente la prima volta. Dentro il rifugio erano preparati i tavoli per il pranzo. Mi è parso di addentrarmi in un angolo di paradiso. Lì, a portata di mano, cibi succulenti e vini generosi erano preparati apposta per noi. Avevo con me la mia amica Elsa, le sue figlie, la signora Carla, alle nostre spalle il coro di Padre Roberto, il quale ha dato spicco alla giornata sia durante il viaggio che lì sul posto. Non mi scorderò mai. E pensare che non volevo andarci! Temevo per le mie malconce gambe. Ma a dire il vero, non ho provato nessun disturbo. Fu evidente questo, il Padre Eterno mi ha sorretto e confortato. Sul pullman poi, tra poesie e suonate di armonica a bocca, ancora una volta sono stata un anfitrione - un po' fuori del tempo - ma piena di verve e di allegria. Mi sono, come si dice, accaparrata la simpatia di tutta la comitiva. Ringrazio i cari padri che mi hanno spronato a partecipare. Non dimenticherò mai ciò che ho visto lassù, vicino proprio a Lui, il Padre Eterno (di nome e di fatto). Ma perché tanto lontana sei, carissima montagna? Abbassati! Vieni a noi vicino! Mi sono poi sentita orgogliosa nel vedere il mio quadrettino raffigurante il Padreterno (vecchia maniera) proprio appeso lì, in bella vista, nel salone. Quando non ci sarò più, chissà se almeno un'anima buona si ricorderà di me e delle mie stravaganze! Se così avverrà, spero in un semplice requiem. Per finire vorrei gridare a tutti: "Andate là, su quelle cime eterne e verdissime, a godervi le vostre ferie, rimarrete esterefatti, come sono rimasta io". Un sincero augurio ai bambini che andranno là durante i tre turni di vacanze ed un grido di letizia non solo ai Padri, ma anche ai loro collaboratori. Se potessi coricarmi sulle spalle il nostro Carmine, io lo trasporterei lassù, in quel posto che sembra così vicino al Padre Eterno e alla Madre sua, Maria, protettrice dei nostri Padri Maristi. Con tanta soddisfazione nonna Ersilia Carmelitana 16 Racconti SCONV OLGIMENTO SCONVOLGIMENTO di G&B MANIFESTAZIONE FISICO-OCCULTA l'ipotesi che lo avesse leggermente urtato e che fosse per questo caduto in malo modo - si fosse ridotto così. Inaspettatamente lo sentì gemere e dire solo queste parole: «Attento ai Divoratori di Dolore...». Beh, a questo punto, più che chiamare un'ambulanza, non poteva fare. Probabilmente ci avrebbe messo un'ora prima di arrivare e nel frattempo il ragazzo sarebbe anche morto, ma lui l'aveva chiamata lo stesso. Per non avere il peso di un cadavere sulla coscienza, insomma. Era quindi tornato verso il suo camion e risalito in cabina. La chiave dell'accensione faceva una certa fatica ad entrare, ma per il resto non ci furono problemi. Dopo pochi chilometri, uno scoppio di pneumatico quasi lo fece finire fuori strada. Ora doveva trovare un telefono ed avvisare Briggs... AARRGH! Un urlo pauroso, l'urlo di una persona che capisce che la vita lo sta abbandonando ed è alla ricerca disperata di un appiglio per sfuggire alla morte, lo aveva distratto dai suoi pensieri. Non capiva da dove fosse arrivato. Guardando sul ciglio della strada, vide un uomo arrancare su di un prato scosceso. Istintivamente lo raggiunse: aveva gli occhi fuori dalle orbite, perdeva bava biancastra e densa e aveva una piaga enorme sul braccio destro. Questa piaga, grande e rossastra, perdeva sangue e pus. Era molto repellente. L'uomo parlava o, meglio, delirava: «Sono qui... sono in quattro... sono pazzi... vivono di dolore e sangue...». «Ma che sta capitando qui?!?». Capiva di essere probabilmente nei guai. Di cosa stava parlando? Chi erano le persone o, meglio, i demoniaci esseri di cui parlava quell'uomo? Ed erano veramente lì? Doveva scappare, ma le gambe si rifiutavano di obbedirgli e tremavano. Aveva paura. Raggiunse il camion. Non partiva! «Il cartellino!...». Era corso a timbrare e si era diretto in direzione. Briggs, quel maledetto bastardo! Trattare i propri dipendenti come si trattasse di merda... Ma con un tipo così era inutile discutere e non valeva la pena di farci a pugni, nonostante le varie e aperte provocazioni. Fossero stati altri tempi, con ogni probabilità, lo avrebbe sollevato di terra e scaraventato sul pavimento, prendendolo a calci. Ora non l'avrebbe fatto. Sbuffando, si era quindi diretto nel grande parcheggio dell'azienda. Dopo pochi passi, era giunto davanti ad un camion, carico di materiale da cancelleria, con una enorme scritta su di una fiancata Aeroservice e più sotto di proprietà di Hector Briggs. In ogni caso, dopo pochi istanti era partito. Doveva recapitare la merce da Erikson, in una città vicina. Un'ora di autostrada, forse un'ora e mezza se c'era traffico. Accese la radio, inserendo una cassetta: era un album degli Iron Maiden regalatogli da Julie pochi anni prima. Ogni tanto lo riascoltava volentieri, lo metteva a suo agio e gli faceva ricordare i tempi felici con sua moglie... «!!!». Un bambino a bordo di uno skateboard gli aveva tagliato la strada, finendo faccia a terra. Un capitombolo veramente spettacolare. Al diavolo Briggs e la sua tabella di marcia! Con una brusca frenata, aveva accostato il camion sulla corsia di emergenza. Correndo, aveva raggiunto il ragazzo, convinto di trovarlo in male condizioni. Il ragazzo era riverso a terra, con la faccia premuta sull'asfalto. Perdeva sangue, o così sembrava. Rigirandolo, per poco trattenne un conato di vomito: il volto era devastato; totalmente sconvolto nei lineamenti; gli occhi erano schizzati all'interno, e dalle due orbite colavano tanti, sottili fili di sangue. Era impossibile che - anche ammettendo (Seconda parte) 17 Racconti L'ULTIMO MESSAGGIO di A. Un breve racconto fantascientifico di un (im)probabile avvenimento futuro... Ben presto ci fu chi cercò di tirare in ballo motivazioni metafisiche - l’ira divina s’era abbattuta sul mondo, prodromo della fine cosmica descritta con arcane parole in libri impolverati - a punizione delle malefatte dell’umanità. E chi dichiarò ripetutamente che era impossibile - un fenomeno scientificamente impossibile: da quando in qua l’acqua bollente non evaporava in vapore acqueo precipitando sulla terra? Si invocò il disastro ecologico. Lo scellerato rapporto dell’uomo con la natura aveva alterato il ritmo delle stagioni, aveva scatenato reazioni imprevedibili. Non era più questione di inquinamento atmosferico, radioattivo o marino che fosse, ma le prime manifestazioni di un pianeta ormai inabitabile per qualsiasi genere di vita. E in fondo nessuno poteva dimostrare la fondatezza delle proprie ipotesi. Erano solo esclamazioni, disappunti, frammenti di discorsi pronunciati tra le mura domestiche nella ristretta cerchia dei parenti o degli amici sopravvissuti. Mentre fuori il fenomeno continuava; oltre le pareti, oltre le finestre chiuse il meglio possibile, una battente pioggia arroventava, bagnandola, la faccia della terra - dalle rosse tegole dei tetti all’esile erba dei prati - ormai disseccata, distrutta nel breve volgere di poco tempo. Io non so dire molto di più. I ricordi di quel tempo sono confusi e non so bene per quale motivo potetti anch’io sopravvivere. Ma è come se la mia esistenza fosse frantumata, orribilmente dissecata da quella pioggia. Oramai chi di noi può dire che quello che non è mai accaduto non possa un giorno accadere dopo ciò che abbiamo sperimentato? Quella volta che dal cielo a lungo si rovesciò acqua bollente ci rintanammo per giorni e giorni nelle nostre case. L’aria era diventata insopportabilmente rovente e un’afa tremenda rendeva le pareti grondanti. Una cappa indescrivibile avvolgeva le cose e quello che gli occhi riuscivano a vedere era ciò che nel nostro immaginario collettivo corrisponderebbe ad una visione infernale. Le nostre facce incredule bruciavano - al pari dei corpi sottoposti ad una continua, massacrante sauna. Si boccheggiava sdraiati sui letti, piangenti e invocando una liberazione che tardava a venire. Il fenomeno aveva distrutto buona parte dei sistemi di comunicazione nella zona colpita e i danni provocati erano inimmaginabili. Qualsiasi sistema di refrigerazione non era più in grado di funzionare - d’altra parte i collegamenti elettrici erano saltati o per lo meno la fornitura di energia era stata sospesa, forse per evitare ulteriori disastri. Molti manufatti composti di materie plastiche si erano irrimediabilmente deformati o sciolti. Nessun metallo poteva essere usato o soltanto toccato. Gli animali - e tutti quanti erano rimasti sorpresi all’aperto o le cui abitazioni non resistevano al fenomeno - morirono ustionati - e tra spasmi indescrivibili. La pelle si era loro riempita di bolle per poi squamare coma la muta del serpente a primavera. Si levarono urla al cielo per ore ed ore e noi, impotenti, restammo ad attendere che calasse il silenzio. E gli alberi e l’intera vegetazione andavano raggrinzando come inesorabili rughe sulla faccia della terra. Non sapevamo se fossimo stati gli ultimi sopravvissuti né se medesima o peggiore sorte fosse capitata agli altri abitanti del pianeta. 18 Maga Magari STELLE LEPREVEDONO Quando equinozio e solstizio si succedono nella medesima stanza nell'arco di pochi minuti. Quando il solitario trova l'anima gemella e la capanna. Quando le stelle non hanno più segreti. Quando la faccia oscura della luna non è più oscura... MAGA MAGARI, naturalmente! giorno. Non credere che me la prenda per così poco... Voglio rassicurarti che nonostante la poca fede sarai presto accontentata nella tua richiesta. Veniamo dunque al tuo spinoso problema. Mi viene da chiederti: non è che la rabbia che hai addosso ti porta a vedere tutto in maniera alquanto negativa? Se non sbollisci un po' non c'è filtro amoroso che tenga. E cioè, io ti posso anche trovare il moroso nell'arco di una settimana, ma poi rischi di vederlo fuggire dalle braccia appena ha modo di conoscerti un poco... Comunque, per risolvere il tuo problema ci vuole ben poco. Basta che la sera prima di coricarti ti beva mezzo litro di acqua oligominerale ripetendo per tre volte questa antica formula magica: Mei bèl che bröt Mei sciòr che poarèt Mei zuegn che ëcc però al fa li stèss Vedrai che l'effetto sarà assicurato ed immediato. Con affetto Maga Magari Carissima Maga Magari: chi le scrive è una scettica per eccellenza. A dire la verità credo proprio che non esista una Maga Magari, ma che il nome nasconda semplicemente qualche buontempone di Carmen Street che si diverte alle spalle degli altri creduloni... Comunque ho deciso di metterLa alla prova, una buona volta. Voglio dunque sapere se quanto da vari anni va dicendo sia poi effettivamente vero. Infatti ripete sempre di avere doti portentose, infallibili. Ma, a quanto mi risulta, non è ancora successo un bel niente. Ed allora, ecco la mia richiesta: metta in cantiere tutto il suo armamentario (filtri, stelle e quanto altro io non so) perché entro due mesi possa trovare il moroso. Se entro tale data io non avrò visto nulla di concreto, sappia allora che per me lei non esiste (...). Per intanto, non me ne voglia. Una scettica molto, molto disperata (lettera firmata) Carissima ***, la gente del mio mestiere è preparata a tutto. Lettere come la tua sono per me all'ordine del ARIETE 21/3-22/4 Vi si preparono due mesi intensi di lavoro. Ferie: niente. Amore: menopausa. Denaro: sempre contato. TORO 22/4-21/ 5 Amori: ai mari o ai monti, se non sono scorpioni, non vi si addicono. Salute: prestate attenzione ai morsi degli insetti. GEMELLI 22/5-21/6 Meglio il mare o la montagna? La tintarella o i bagni di fango? Il surf o il parapendio? Conciliatevi con il vostro alter ego e finalmente avrete un'estate tranquilla. CANCRO 22/6-21/7 Salute: discreta. Vi faranno male i calli e i denti. Sarete soggetti alle insolazioni e alle dermatosi. Ma per voi queste sono ben poca cosa... LEONE 22/7-21/8 Amori: in corso. Anche se vi sembrerà d'avere una salute di ferro cercate di non esagerare, potreste presto scoppiare. VERGINE 22/8-21/9 Le stelle rivelano che per voi un amore sboccerà improvviso sulla spiaggia al chiaro di luna. Purché il principale vi conceda le ferie, quest'anno. BILANCIA 22/9-21/10 Nel vostro perfetto equilibro saprete distribuire le vostre vacanze tra mari e monti. Attenti alle correnti d'aria, potrebbero turbarvi sensibilmente. SCORPIONE 22/10-21/11 Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Specialmente di voi. (Non prendetevela, anch'io sono uno scorpione). SAGITTARIO 22/11-21/12 Un temporale estivo cambierà radicalmente la vostra vita. Potrete così apprendere la differenza tra la pianificazione e l'imprevisto. CAPRICORNO 22/12-21/01 La luna mi suggerisce che il periodo estivo sarà per voi tutto rose e fiori. Giove però consiglia che non ci sono rose senza spine. E Marte i fiori li fa seccare... ACQUARIO 22/01-21/02 Il caldo soffocante dei mesi estivi vi manderà in crisi. Fate attenzione a non esporvi troppo, per non correre il rischio di avere delle sorprese. PESCI 22/02-21/03 Con l'arrivo delle ferie potrete ritemprarvi con una bella vacanza al mare. Per distendere i nervi, come sport vi si addice la pesca subacquea. 19 Nonprofit SP AZIO SPAZIO PUBBLICIT A' PUBBLICITA' Una pagina di auguri, di date e di pubblicità... LE DATE DI PASSO CEREDA BUON COMPLEANNO A... Come ogni estate Carmen Street (Vicolo Manzone 7 - tel. 40807) organizza il campeggio in Trentino. Carmen Street non va in vacanza per quanto riguarda i vostri compleanni! Nonostante la pausa estiva non ci dimentichiamo di fare gli auguri a tutti quelli di cui conosciamo la data di nascita. 1° turno: 7 luglio - 21 luglio dai 6 ai 15 anni 2° turno 21 luglio - 4 agosto dai 6 ai 15 anni Marco Bosco Lara Gorni Paolo Giupponi Alida Perni Dario De Fazio Houda Elbriki Valentina Rivetti Valentina Prestini Corinne Cerqui Veronica Orrù Giuseppina Rundine Amaya Coello Simona Amarante Aziz Mejarte Nicola Danesi Giuliano Polverini Balkisa Ademi Gianluca Pascolin Roberta Amarante Felicia Osae Mariasole Dell'Aversana 3° turno: 4 agosto - 18 agosto 3-7 3-7 3-7 9-7 12-7 14-7 14-7 14-7 22-7 24-7 25-7 29-7 3-8 14-8 14-8 16-8 16-8 22-8 25-8 26-8 31-8 Campo lavoro - dai 16 ai 90 anni 4° turno: 18 agosto - 1 settembre dai 6 ai 15 anni AMICI DI MANDACARU' ASSOCIAZIONE SENZA SCOPO DI LUCRO ... un vestito nuovo per te, ma vissuto da altri! MERCATINO DELL'ABBIGLIAMENTO USATO SELEZIONATO vendita riservata agli associati Via Villa Glori, 10b - Brescia APERTO IL SABATO, ORARIO 9-12; 15-18 PREZZI STRACCIATI PER UN RISPARMIO INTELLIGENTE CHE SALVA L'AMBIENTE ... e a tutti gli altri dei quali non conosciamo la data: auguri!!! parte del ricavato sarà devoluto per un progetto di solidarietà con il Brasile Non gettare gli indumenti usati nei cassonetti Portali alla sede dell'Associazione in Via Villa Glori, 10b - Brescia tel. 030/2301889 20 Conosci te stesso! CHI HA PAURA DELLE ZANZARE? di W. Satüt L'arrivo dell'estate comporta, oltre a tutta una serie di cose piacevoli (vacanze/ferie, sole, mare...) anche alcuni svantaggi, quali la presenza di certi fastidiosi insetti assetati del vostro povero sangue... 1- Per la promozione scolastica vi aspettare un bel regalo: a) Un nuovo fantastico materasso per le vostre dormite più saporite. b) Una serata al ristorante ***** (5 stelle). c) L'orsacchiotto di pelouche. d) Un paio di scarponi per le prossime escursioni. e) Una tonnellata di cocacola. 2- All'improvviso avvertite un forte desiderio di coccole: a) Tirate fuori dall'armadio il vostro vecchio pelouche. b) Vi scolate una bottiglia di vino rosso. c) In mancanza di meglio, vi fate una bella dormita. d) Fate un piccolo spuntino: un chilo di cioccolata e 35 briosche. e) Uscite a fare una passeggiata per gustarvi il fresco della sera. 3- Sognate di essere sopra un pericolante ponte sospeso sopra di un abisso senza fondo: a) Navigati esploratori quali siete, prendete la borraccia e bevete a garganella il contenuto (cognac). b) C'è nell'aria un odore di cinghiale arrosto per cui è meglio attraversare in fretta il ponte e andare in cerca del cibo prelibato. c) Tanto lo sapete che state dormendo e che è soltanto un sogno... d) La strada da fare è ancora tanta e qui siamo solo all'inizio. e) Per fortuna dormo con il mio pelouche, che mi da sicurezza... 4- Sta piovendo da tre giorni ed ormai si stanno verificando alcuni allagamenti: a) Se tutta quest'acqua fosse grignolino... b) Niente paura, il mio materasso è impermeabile e può galleggiare. c) Mettete in salvo all'ultimo piano di casa le provviste della dispensa. d) Siete preoccupati per il vostro pelouche che si può bagnare (e restringere). e) Ma io non sono a casa! Sto facendo la traversata delle Alpi... 5- Avete appena ricevuto una dichiarazione d'amore: a) Auguri! Cin-cin! b) Per la gioia vi fate 10 Km di corsa. c) Ci vuole una pizza, per festeggiare. d) Lo raccontate subito al vostro amico preferito (il pelouche). e) Vi svegliate: era soltanto un sogno. risposta a b c d e 1 3 5 1 4 2 2 1 2 3 5 4 3 2 5 3 4 1 4 2 3 5 1 4 5 2 4 5 1 3 25 punti: Il cibo è il vostro unico orizzonte di vita, la vostra ragione di vita. Più che paura delle zanzare, sono esse a dover stare attente a voi: sareste benissimo capaci di papparvele tutte. 20 punti (solo per chi ha avuto 4 punti ad ogni risposta): Siete sempre in movimento e quindi di difficile bersaglio per i nostri impavidi insetti. Loro lo sanno, ma non per questo vi lasceranno in pace. 15 punti (solo per chi ha avuto 3 punti ad ogni risposta): Siete le prede preferite delle zanzare (a meno che il vostro russare sia tale da spaventarle!). 10 punti (solo per chi ha avuto 2 punti ad ogni risposta): Non andando molto per il sottile, a volte vi capita di inghiottire, con tutto quello che bevete, anche qualche insetto. E questo non sempre è male, visto che sarebbe meglio non bere a digiuno... 5 punti: Come al solito siete unici ed inclonabili!!! Mai usciti dall'infanzia e forse un po' tontoloni, quando aspettate a crescere? Sicuramente credete che le zanzare siano delle belve, dei mostri e nessuno vi può cambiare l'idea. Poverini... Tutti gli altri punteggi: Inclassificabili: e quindi le zanzare fanno bene a pungervi! 21 Carmen2000 + Express SI DICE, SI MORMORA, SI MORMORICCHIA, SI NARRA CHE....... di Beppa Lanappa A Carmen Street, quest'anno, al posto della Lotteria di Capodanno e del Gratta e Vinci è scoppiata un'altra smaniosa e febbrile attività: smascherare la Beppa! La Redazione fa sapere che si attiene alla massima imparzialità e non fornisce alcun elemento atto alla identificazione della collaboratrice. Al tempo stesso la Redazione ritiene di precisare che unica responsabile dei contenuti resta l'autrice stessa. 1. Si dice, si mormora, si narra... anzi da fonti sicure si assicura che, dopo il fallimento dell'ultima tornata referendaria, si è aperta la "caccia alla Beppa"! Cercate, cercate, cercate e quando avrete trovato, avrete un bellissimo premio... ammesso che troviate! Nel frattempo è soltanto acqua... acqua... acqua... 2. A proposito di acqua, il solito mormorio diventa sciabordare e stavolta gorgheggia dalle profonde acque del lago di Iseo. Pescatori ed ambientalisti locali si domandano che fine abbiano fatto tinche, cavedani, anitre e cigni. Lo spiffero questa volta è forte e gorgheggiando riferisce che componenti della famigerata congrega TirantunisCarmen tuffandosi nelle ormai ex-gelide acque del suddetto lago abbiano dato vita a una migrazione forzata dei poveri animali (ma poveri, poveri animali!). 3. Si dice che al Carmen Street si proiettino film sempre nuovi. Titolo di un recente successo: "Cosa ti cucino stasera?". Interpreti in ordine di gusto (o, meglio, di disastro): pastasciutta al detersivo (blooh... blooh... blooh... e tante bollicine); come secondo (secondo interprete) gallina ai ferri con salamine bolliarrostite e per concludere la partecipazione straordinaria di un eccellentissimo caffè salato. Autrice, regista e protagonista principale nonché unica (per fortuna!) chef: la nostra zia dai mitici jeans rossi (ormai macchiati di salsa di pomodoro). P.S. Per Natale suggeriamo a chi di dovere di regalare un libro di Suor Germana... 4. Dicono e ripetono e ridicono e riripetono che ballando ballando si fa girare el ciarighì al volo (ma dove sta scritto che va girato al volo? Ma chi l'ha detto? Ma perché va fatto?). Sempre a proposito di ballando ballando: qui si tira tardi, fino alle 3.00 del mattino. Ma forse quel tale non si ricorda che un uomo con due dame fa solo la figura del salame! 5. Si narra, si dice, si mormora o, meglio, si spiffereggia che l'aria buona del nostro castello aiuti a smaltire i fumi alcolici e non ad alcune delle nostre cosiddette dame o, meglio, ad una delle nostre dame in particolare. Il segreto professionale (a cui scrupolosamente ci atteniamo) impedisce qualsiasi citazione a fatti, persone o altro, per cui ogni riferimento è puramente casuale... Ma noi non siamo soggetti a questa clausola! Vero M. G. U. in G. 6. Si dice, si narra, si mormoreggia che anche i bulldozer siano soggetti qualche volta ad avaria. Sarà l'aria fina delle Dolomiti a rendere possibile l'evenienza? Fatto sta che i sassi sulle dita fanno sempre male. (Ma lasei stà sto mür!!!). 7. L'intuito snappone della Beppa vibra, fibrilla, tintinna. Ma che ci andrai a fare tutte ste volte a RRoma? Che ce sta? Ricorda che Beppa viaggia anche in Internet e prima o poi ti becca... 8. Son Beppa Lanappa e son sempre in agguato, stai attento al passo sbagliato per non finire catalogato e stampato. P. S. Diffidate delle imitazioni e delle pseudoconsimilerie: di Beppa ce n'è soltanto una e come lei non ce n'è nessuna! Bacioni (ops... Nasoni!!!) 22 Una pagina per giocare 1 2 3 4 5 IL PAROLIERE 7 6 E’ un gioco che i lettori di Carmen Street conoscono ormai bene. Bisogna, nei due schemi proposti, individuare un certo numero di parole di senso compiuto, osservando le seguenti regole: - per ciascuna parola che si trova le lettere dello schema si utilizzano una sola volta; - queste lettere utilizzate devono essere sempre in caselle contigue. Per esempio, nel primo schema, la parola PRESA è corretta (le lettere sono in caselle contigue ed usate una sola volta), mentre la parola DARE non è valida (la D non è contigua alla A). Riuscite ad individuare, tra le tante parole, in ciascun schema la frase misteriosa (due parole) che utilizza tutte le lettere? 8 9 10 12 11 14 13 15 18 16 17 19 20 Orizzontali: 1. Si seguono quelli degli amici - 8. Segno zodiacale - 9. Città calabra - 10. Disgiunzione - 11. Tratti intestinali - 12. Croce Rossa Italiana - 13. Antico uccello 14. Como - 15. Iniziali dello storico Gibbon - 16. Non si paga volentieri - 18. Riprovar - 20. Fiume laziale. Verticali: 1. Personaggio del fumetto italiano - 2. Misurano il tempo - 3. Città del primo concilio - 4. Non allegri - 5. Partiti - 6. Genova - 7. Mostrare col dito - 10. Oristano - 12. Fianchi montani - 14. Animali - 16. Tenente - 17. Martino è l'11 novembre - 19. Taranto. LE SOLUZIONI DEL NUMERO PRECEDENTE UN ANTICO PROBLEMA Policrate, tiranno di Samo, domanda a Pitagora il numero dei suoi allievi. Pitagora risponde: "La metà degli allievi studia le scienze matematiche; la Natura è oggetto dei lavori d'un quarto; un settimo si esercita nella meditazione e nel silenzio; inoltre vi sono anche tre donne". Quanti sono gli allievi di Pitagora? MARITI GELOSI IL PAROLIERE Le frasi misteriose che compongono gli schemi sono: 1 schema: Effondere ilarità. 2 schema: Confondere le cose. LE FRASI MISTERIOSE Le frasi hanno in comune il nome di una città. In ordine: Terni, Brindisi, Potenza, Nervi, Cuneo, Tiro, Trapani, Macerata, Mosca. NUMERI IN SERIE I risultati sono: Tre mariti sono gelosissimi delle proprie mogli. Si da il caso che si trovano con le rispettive mogli sulla sponda di un fiume che vogliono attraversare. Non dispongono che di una piccola imbarcazione senza barcaiuolo, nella quale possono trovare posto solo due persone alla volta. Siccome nessuno dei tre vuole lasciare la propria moglie in compagnia degli altri due, come si può effettuare la traversata del fiume? UN UOMO... FORTUNATO 6 x 3 - 8 + 1 + 1 = 12 8 + 4 - 2 - 4 x 2 = 12 4 - 2 + 5 x 2 - 2 = 12 3 + 7 - 5 x 3 - 3 = 12 UN TOPO AFFAMATO DI CULTURA Il topo ha roso 102 fogli. Infatti i volumi sono ordinati da sinistra a destra e i fogli dei volumi risultano ordinati da destra a sinistra. Il primo foglio del primo volume è adiacente al secondo volume, come pure l'ultimo foglio del terzo volume. GLORIA La parola GLORIA si può leggere in 124 modi. 23 Un tale si reca in una città per un affare, è particolarmente fortunato e raddoppia il suo capitale. Però prima di partire deve spendere £ 1.200.000. Giunge in una seconda città ed anche qui raddoppia quanto possiede, ma anche qui spende £. 1.200.000. Infine torna nella sua città: raddoppia ancora quanto gli è restato, spende £ 1.200.000 e si trova... senza un soldo. Quanto possedeva all'inizio del suo viaggio? Notizie utili CARMENINFORMA NUMERI UTILI - Residenza - Stato di famiglia - Stato libero EMERGENZE Brescia soccorso Polizia Soccorso ACI Carabinieri Vigili del fuoco Croce verde Croce bianca Polizia municipale Croce Rossa Italiana Radio taxi OSPEDALI 118 113 116 112 115 222242 44244 45001 3532932 35111 Ospedale Civile: Piazzale Ospedali Civili, 1 Tel. 39951 Feriale: 13,15-14,15 e 18,45-20,00 Festivo: 10-11 e 19-20 Divisione infettivi: (c/o Ospedale Civile) Festivo: 10-11 e 19-20,15 Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00 Ospedale dei bambini: V. Vitt. Emanuele II, 50. Tel. 293261 Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00 Festivo: 10-11 e 19-20,00 Ronchettino: Tel. 399066 Feriale: 13,15-14,15 e 19,15-20,15 Festivo: 10-11 e 19-20 Ospedale S. Orsola : V. Vittorio Emanuele II, 27. Tel. 29711 Feriale: 13,00-15,00 e 19,15-20,15 Festivo: 10-11; 13-15 e 19-20 Centro psichiatrico residenziale: V.le Duca d. Abruzzi, 15 Tel. 58172. Orario 10-11,30 e 15-17 S.O.S. Telebimbo: "Pronto ti ascolto" Servizio pubblico a tutela dei minori; via Galilei, 20 dalle ore 9 alle 23 tutti i giorni. Tel. 399022. Telefono amico: Tel. 3755555 in funzione ogni giorno dalle 18 alle 24. Telefono azzurro-rosa: contro ogni tipo di violenza su minori e donne Tel.236363-2420845 dalle 18 alle 24. Croce Blu: Servizio gratuito farmaci a domicilio per persone inabili, via Raffaello 167 Tel. 2310094 Nucleo operativo tossicodipendenze USSL 18: via Foro Boario, Tel. 2421661 Associazione alcolisti anonimi: Tel. 318846 801101 - 220450 SOLIDARIETÀ Centro Affidi Familiari: Brescia, via Ferri 91, Tel. 2306869 AIDO (associazione italiana donatori organi): Brescia, via Monte Grappa 7, Tel. 383703. Da Lunedì a Venerdì ore 14,00-16,00 SERVIZI Ufficio passaporti: martedì, giovedì, sabato ore 9,30-13 Ferrovie: informazioni: ore 8-12 e 15-19; Tel. 3752449 Anagrafe: Tel. 29831: lunedì - venerdì ore 8,30-13,30 sabato 8,30-12,15 AVIS comunale centro prelievi: Brescia, via Balestieri 7. Apertura: Lunedì-Venerdì dalle ore 8,00 alle ore 10,00. Ufficio pensioni, libretto di lavoro: da lunedì a sabato ore 8.30-13.30; Tel. 2983275 Operatori di strada: Brescia, vic. dell’Angelo, Tel. 3750101. IX Circoscrizione Via F. Borgondio, 29 - Tel. 56354 Fax 3772565; da lunedì a giovedì dalle 8 alle 17; venerdì ore 8-14 Centro aperto per anziani (mensa): Brescia, via Odorici 4, Tel. 3757908 Gruppo Narcotici Anonimi: Brescia, vic. Manzone 7, martedì e giovedì ore 21-22,30. - Servizio autentica firme, fotocopie e atti notori; da lunedì a venerdì ore 10-12 - Raccolta domande soggiorni climatici per anziani nei periodi stabiliti dal settore Servizi Sociali: da lunedì a venerdì ore 9-12 LA RETE cooperativa di solidarietà sociale, centro diurno l’Angolo: Accoglienza per i senza fissa dimora, Brescia, vic. Anguilla 6, Tel 46309. Documenti rilasciati dal comune: - Atti notori e dichiarazioni sostitutive di atti notori - Autentica copie documenti - Autentica firme e foto - Carta d’identità - Cittadinanza - Esistenza in vita - Godimento dei diritti politici e iscrizione liste elettorali - Iscrizione liste di leva - Libretto di lavoro - Matrimonio - Morte - Nascita Orari S. Messe Presso la Chiesa del Carmine ingresso da Via Carmine o da Vic. Manzone 7 Da lunedì a sabato ore 8.00 Domenica ore 9.00 24