CARMEN STREET anno 1, n. 5 GIORNALINO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE DI VICOLO MANZONE 7, BRESCIA HANNO COLLABORATO: Maga Magari, Marco, Fausto, Ersilia, Terry, Giuliano, Francesca, Enza, Simone, Mattia, Walter Satüt, A., Valentina P., Valentina R., M., M&G, Giambattista, Monja, Andrea, Renzo, Massimiliano, Sante... in questo numero: Carmen News 3 NOTIZIE FLASH... Pensieri e parole 4 STORIE Parole in libertà 5 PENSIERI... Pensieri e parole 6 INCONTRI... Pensieri e parole 7 GIOVANNI... DA PRIMIERO Pensieri e parole 8 I LAVORI IN CAMPAGNA (III) Passo Cereda 10 CEREDA S.O.S 11 GUIDA AL CONSUMO CRITICO Speciale Cereda 12 CARMEN STREET CHIAMA... Pensieri e parole 14 DUE PAROLE SUL RAZZISMO Racconti 16 IL MONDO NELL'ARMADIO (II) Racconti 17 SCRITTORI IN ERBA Racconti 18 STRANIERO Maga Magari 19 LE STELLE PREVEDONO Nonprofit 20 SPAZIO PUBBLICITA' Conosci te stesso! 21 VIVERE O LASCIARSI VIVERE? Una pagina per giocare 22 IL PIACERE DI SCOPRIRLO Notizie utili 24 CARMENINFORMA Nel corso del tempo... Carmen Street - Bimestrale - N. 5 (ottobre) 1996 Registrato presso il Tribunale di Brescia il 26-9-95 n. 32/1995. Direttore Responsabile Dott.ssa Anna Grasso Rossetti Redazione e Amministrazione: Vicolo Manzone 7, 25122 Brescia - tel/fax 030/40807 Stampa: Grafiche Opera Pavoniana - BS 2 ... Carmen Street continua con la sua scadenza (quasi) bimestrale. Non mancano i vari contributi che, crediamo, rendono sempre varia e piacevole la lettura, pur mantenendo un certa continuità nelle rubriche che presentiamo. Alcuni contributi che compaiono in questo numero hanno anche lo scopo di aiutare la riflessione personale e - perché no? - anche comune. Sono i contributi che presentano una esperienza di tossicodipendenza, alcuni pensieri sul tema del razzismo e sugli "incontri" che si fanno nella vita, un racconto sul rapporto con l'altro in quanto straniero, la segnalazione di una Guida al consumo critico. Non per questo gli altri contributi non sono adatti per continuare la riflessione! Anzi. Un numero troppo "serio"? Sta a voi lettori - amici e simpatizzanti - esprimervi in merito. L'attenzione finora accordata sembra dimostrare che anche i contributi più "riflessivi" trovano buona accoglienza presso i lettori di Carmen Street. E non è cosa da poco... Carmen News NOTIZIE FL ASH FLASH Calcio e dintorni. dacalisti, impresari... e - perché no - anche Con l'avvio del nuovo anno Carmen Street ha un padre per la celebrazione della Messa una nuova squadra di calcio - e questa per i domenicale. nostri lettori non è più una novità - che sta Tutti insieme (insomma) appassionatamenpartecipando al campionato C.S.I. Crediamo te ci siamo messi a smontare la sala da che la grande squadra capitanata da Enrico e pranzo - cucina compresa - dell'Hotel Oriens Salvatore sia ancora in fase di rodaggio (pre(segnalato sulla guida turistica con 3 stalle). parazione atletica? affia-tamento? umiltà?...), Dopo le lunghissime ore di fatica - cioè tre dato che le priore circa me tre giornate tutti ci siadi torneo sono mo rilasstate alquanto sati con negative nei ricibi e besultati... Perciò vande lonon ci permetcali amotiamo ancora di revolmenmettere qui a te prepalato la fotograrati dai fia della squanostri dra per evidenchefs. ti motivi di sicurezza al fine Castagnata. di evitare che Come orl'indennità dei mai è conCacciatori di taglie nostrani giocatori sia suetudine irrimediabilmente da anni, ci compromessa da parte di facinorosi ultras siamo ritrovati, sabato 26 ottobre, al Centro carmelitani. per gustare i frutti d'autunno: le castagne, A parte gli scherzi: non si può sempre vinceottimamente "brustolite" da Renzo e Gianni. re, ma neanche si può sempre perdere... Nel frattempo Giuly (il nostro fotografo perché anche i tifosi più pazienti attendono quasi ufficiale) mostrava le bellezze e non alfine una giusta gratificazione. del campeggio estivo al Cereda (vale a dire: Auguri, dunque, per le prossime partite! un'indigestione di diapositive, per poter poi gustare meglio le castagne). Ottobrata al Cereda. Ringraziamo tutti i presenti, giovani e meno Grande partecipazione di tutti coloro che giovani (genitori, amici, simpatizzanti, ecc. c'erano all'appuntamento del 4-6 ottobre: ecc.) con un'arrivederci alle prossime occaoperai, cuochi, apprendisti, infermiere, sinsioni. 3 Pensieri e parole STORIE di A. Riceviamo e pubblichiamo il racconto di una esperienza che riteniamo possa essere utile ad essere usata anche come spunto di riflessione. Circa sei, sette mesi fa, ho avuto un incontro che mi avrebbe potuto rovinare la vita. Allora non me ne rendevo conto, oppure non volevo rendermene conto, non lo so. Ero in giro con un amico, tossicodipendente, e come accadeva non di rado l'avevo accompagnato a prendere una busta. Non so perché, ma ho voluto provare anche io. Con ogni probabilità non mi rendevo conto di dove sarei potuto arrivare. Comunque, mi sono bucato. La prima volta, che pensavo sarebbe stata anche l'ultima. Il rituale lo conoscono, chi più chi meno, tutti. La siringa, la fiala di acqua distillata e la roba. La maledettissima eroina, contro la quale in un recente passato ho manifestato in prima linea, gridando slogan contro chi la spaccia e chi permette che la si spacci. Me la stavo iniettando. Tutta la mia rabbia, sciolta in una fiala. Un attimo dopo il buco, questione di pochissimi secondi, ho sentito un brivido di freddo, ed il cuore battermi in gola. Una sensazione di sonno, di annientamento indescrivibile. Mi stava facendo effetto. Mi era rimasta addosso qualche ora, cinque o sei al massimo. Pensavo finisse lì, ma mi sbagliavo. E tanto, anche. Ma non lo sapevo. Passati due o tre giorni, ne sentivo il bisogno. Ero piuttosto nervoso, non stavo bene. Quindi, me la sono procurata. Dopo quella, ce ne sono state altre, tante. Troppe. Dopo circa due mesi, iniziavo a portarne i segni, anche fisicamente. Le occhiaie grigie, gli occhi lucidi. Stavo sprofondando inesorabilmente nel baratro della tossicodipendenza. E cominciavo ad accorgermene. Mi guardavo allo specchio, e non ero più io. Io, io... quello "che va in manifestazione a rompere le scatole". Ebbene, la mia essenza mi stava scivolando via, forse irrimediabilmente. Stavo diventando totalmente anemozionale, non me ne fregava più niente di niente e di nessuno. Non ero più io insomma. Intanto, il tempo passava ed io peggioravo. Poi, di punto in bianco ho detto basta. Non ce la facevo più, non volevo essere dominato dalla droga. Ero stufo di non riuscire a guardare la gente negli occhi, di sentirmi un emarginato. Volevo tornare ad essere vivo. In compagnia, sentivo gli amici fare progetti, per le vacanze estive. Io, non potevo e me ne rendevo conto. Non sapevo se sarei arrivato vivo alle vacanze. Ed invece ci sono arrivato, ed è stato bello. Perché è stato proprio in vacanza che mi sono chiesto fino a che punto ne valeva la pena. Anche perché in vacanza capivo cosa significava essere senza roba, ho provato cosa sono le crisi d’astinenza... 4 Pensieri e parole PENSIERI... ... SPARSI Il treno (un pensiero) di Terry Quante volte guardando il treno avrei desiderato poter viaggiare poter andar lontano, vedere un mondo nuovo vedere quando il treno va a dormire chiedermi dove va a finire se le rotaie, come il mondo, hanno una fine. Se riesci a riempire l'inesorabile minuto dando valore ad ogni istante che passa tua è la terra, e tutto ciò che è in essa. Aspettare, non significa sperare invano bensì avere la certezza che ciò che si aspetta, arriverà. ... D’AUTUNNO di Massimiliano L'amico apre semplicemente le braccia e dice: non voglio sapere, non giudico, qui c'è un cuore, ci puoi riposare. ‘‘Quel ramo del lago di Como’’... così citava un grande poeta. Chissà se mai si è soffermato veramente ad osservarlo, magari come sto facendo io, in una grigia mattina di ottobre! E’ lì!... l’acqua pare rifletta il cielo per quanto è immobile, se non fosse per quelle piccole correnti che di tanto in tanto spezzano la sua tranquillità e forse la sua tristezza. E come contagiate da lui sembrano le cose che lo circondano; le piccole barche abbandonate, la spiaggia deserta e gli alberi, da dove, come le lacrime quando segnano il viso, le foglie una dopo l’altra cadono giù andando a morire sulla terra. Ma ecco, quasi annunciata, giungere la pioggia che spesso in molti di noi porta maggior tristezza... Ma cos’è la pioggia? Altro non sono che lacrime! Sì, le lacrime degli angioletti che piangono per noi; per noi che siamo tristi, per noi che siamo ammalati, per noi che siamo soli... Ed allora è più facile sorridere se c’è già qualcuno che piange per noi... Non credete? Questo è l’autunno, capace di spegnerti e allo stesso tempo accenderti, così realmente vero che se lo si guarda ed ascolta in silenzio non si può far altro che imparare. Cosa? Che anche dietro la tristezza è celata una grande gioia, basta solo crederci per trovarla! Accanto a te, non ho nulla di cui scusarmi, nulla da cui difendermi, nulla da dimostrare. Grazie, amico mio. Non considero la felicità, una forza passeggera, ma una forza segreta che agisce lungo tutta la vita. L'uomo. L'uomo senza amore è come una lanterna senza luce, un'orchestra senza musica, un cielo senza stelle, un oggi senza domani. Lasciateci correre nella freschezza di quel prato lasciateci volare, come angeli nel cielo fateci navigare nell'immensità del mare dateci il nostro cielo e fateci sognare, dall'alto di una stella noi ci potremmo incontrare nella piuma di una nuvola potremmo dormire al tepore di una brezza riusciremo a sognare ai raggi del sole dolcemente ci potremmo svegliare. 5 Pensieri e parole INCONTRI... di Monja Quante persone incontriamo durante il giorno? E durante tutta la nostra vita? Qualche volta è importante fermarsi a pensare a tutti questi "incontri"... Un articolo che parli... incontri? Dopo la paura iniziale di non trovare niente da scrivere su questo tema, ora mi trovo qui, con il timore che questo articolo possa contenere tutto quello che avrei da dire. Se mi fermo un attimo e trovo il tempo, e soprattutto la voglia, di guardarmi indietro, noto subito come per me siano stati importanti alcuni incontri. Ho sempre avuto la sensazione che molti "eventi" - che noi definiamo "casuali" - di casuale non abbiamo proprio un bel niente; ho sempre avuto la sensazione che alcune persone siano entrate nella mia vita come messaggi, spediti al momento giusto, da chissà quale parte dell'universo. Ci sono persone che sono entrate nella mia vita senza nemmeno chiedere permesso... persone che, per qualche inspiegabile motivo, mi sono apparse speciali e che hanno scritto, con me, un pezzetino della mia storia. Ci sono incontri che mi hanno modificata, che mi hanno aiutata a smussare qualche mio angolo (io so che ne restano ancora molti!), che mi hanno fatto scoprire parti di me di cui non immaginavo neppure l'esistenza. Ci sono molti volti che sono riusciti a comunicarmi cose che avevo sentito molte volte e che mai avevo capito, che sono riusciti a trasmettermi un’improvvisa serenità, senza dire o fare nulla di straordinario. Sto parlando dell'importanza di alcuni incontri, non sto dicendo che sia sempre facile. Anzi, credo che incontrare davvero qualcuno, a volte, possa essere anche piuttosto complicato. Non stiamo parlando di imparare un libro a memoria o di inserire dati in un computer; in un incontro entrano, in gioco due persone con i rispettivi caratteri e difetti, con la loro storia e il loro diverso modo di pensare e di esprimersi. Per incontrare "l'altro" dobbiamo abbassare qualsiasi difesa, dobbiamo essere totalmente noi stessi, che mi ha "mandato": persone che mi porto dentro, che possono anche essere a centinaia di chilometri, ma che ormai fanno parte di me; persone che hanno saputo accompagnarmi, rispettare i miei tempi e accettare i miei limiti; persone tanto diverse da me e quindi ancora più preziose. Io ringrazio il Signore perché ogni giorno mi permette di incontrare persone speciali... a volte forse non me ne accorgo ed è davvero un peccato: alcune persone possono anche "venir spedite" al nostro indirizzo, al momento giusto, ma solo noi abbiamo la possibilità di aprir loro la porta! 6 Passo Cereda GIOVANNI... DA PRIMIERO La presentazione di un personaggio sui generis... sta. Da ultimo propone una ricetta a base di «Che cosa siete andati a vedere? Un uomo acqua per una vita migliore. vestito con abiti di lusso?» (Lc. 7,11). Quest‘anno Accostamento un po' ardito abbiamo avuforse, ma viene to la fortuna di averlo con istintivo, sponnoi al Cereda taneo vedendo, incontrando a cena. Dopo cena si è inper le vie di trattenuto in Fiera di conversazioPrimiero quene lasciansto personagdosi sottogio un po' porre alle doatipico, fuori mande curioper i nostri se dei ragazgiorni. zi desiderosi Come il BattiGiovanni a spasso per le vie di Fiera di Primiero di andare un sta anche lui si po' al di là delle apparenze. chiama Giovanni. Quello che fa colpo è il La sua scelta potrebbe essere per noi un suo abbigliamento o, meglio, non abbigliamodo diverso di vivere nella società del mento. benessere? Da anni ormai Giovanni vive portando sia d'estate che d'inverno solo i Estate '96: momento di relax alla malga Fossetta calzoni. Sì proprio, gira scalzo e a dorso nudo. D'estate magari forse... ma d'inverno con quelle temperature da montagna! Ha capelli lunghi argentati, il volto incorniciato da barba da farlo sembrare anche un santone indiano. Originale? E' una scelta di vita. E' un tipo molto estroverso e geniale. Ha inventato una macchina girevole che fotografa a 360 gradi. E' un apprezzato pittore e organi7 Pensieri e parole I LAVORI IN CAMPAGNA (III) di Ersilia Barbieri Petesi Continua il racconto del lavoro nei campi e dell'arte di "arrangiarsi" per poter far fronte alla povertà... Vi parlo in questa puntata di altri attrezzi e di altri lavori. Vi dicevo della trebbiatura: il cortile, la stalla, le case avvolte in una nuvola di polvere che tappava gola e naso a tutti. Il rumore che facevano gli stantuffi che aspiravano l’acqua per il far funzionare la terribile motrice, il rumore dei setacci dell’imballatrice... duravano per una settimana e ci rendeva al pari di mugnai. I ragazzini raccoglievano i lacci tagliati ai covoni del frumento perché il padrone faceva confezionare con quelli le corde robuste che servivano a legare i pericolanti carri di fieno durante il trasporto dai campi alla cascina (e anche i covoni scivolosi del grano secco). Noi eravamo i padroni, così i trebbiatori venivano a desinare da noi. Mamma faceva belle minestrone di verdure della nostra ortaglia. Poi, coppa, pancetta, culatello, salami erano abbondantemente serviti, accompagnati da un prelibato vino delle nostri botti capaci che conservavamo nella cantina. Noi ragazzi ci esiliavano dalla tavola, in tale epoca, per far sedere i trebbiatori. Erano sempre in 4 o 5. Avevamo una rabbia che non vi so dire! Però, diceva papà, bisogna far bella figura. E poi, trattati così lavoravano meglio e non badavano alle ore in più di lavoro. Passata l’estate bisognava accingersi a fare la raccolta degli ortaggi dell’orto, fagioli, zucche, patate, cipolle, aglio che venivano conservati al fresco. Avevano anche la melonia, con angurie, cetrioli, peperoni e tante altre cose buone da mangiare. Papà conservava fino a Natale nella sabbia nello scantinato le angurie perché diceva che erano di buon auspicio. Intanto i contadini mettevano ai carri le baròse per portare a casa il granoturco, lavoro svolto prevalentemente da noi donne. E alla sera lo si scartocciava fino all’alba finché non fosse finito. Col scarfòì dè ram, piccolo aggeggio che si metteva al dito per tirar via lo scartoccio dal granoturco (al canù o fûss). Dopo, finito di fare ciò, arrivava l’ora della vendemmia (àndà a ndômià). Così la campagna diventava grigia e brulla: sembrava una donna spogliata da tutti i vestiti. Restavano le foglie secche da portare a casa per fare da stramaglia (o letto) alle bestie. Restavano nei campi i mozziconi dei gambo del granoturco (i scràmôss). Si adoperava un falcetto rigido poco incurvato (al fiochièl); invece quello per fare le strade per la mietitura del frumento lo chiamavamo la misurö. Appezzamenti di terreno venivano seminati: i verzacch erano il foraggio per le mucche da latte e i raìsù - altri tuberi da dare da mangiare, sempre alle mucche, fino alla primavera. Noi donne, di nascosto del padrone, li facevamo cuocere e... com’erano saporiti! Sembrava di mangiare le cime di rapa. E di rape vere e proprie ne coltivavamo anche negli orti. Se ne mettevano sotto aceto tanti vasi, alcune intere, per l’inverno. Bisognava arrangiarsi in tutte le maniere, se si voleva superare un po’ 8 Pensieri e parole della nostra povertà! Non pensavamo neanche di denigrare il settimo comandamento. Dio vedeva la nostra povertà e credo che da lassù ci facesse l’occhiolino di approvazione perché, a mio dire, l'erbò che ghè n’dèi camp, lè sò de Dio e de töcc i so sànc! (l'erba che c'è nei campi è di Dio e ti tutti i suoi santi). Per queste occasioni noi ci classificavamo figli di Dio, perciò dei santi! Sono solo delle illazioni - certo - e Dio mi perdoni, non ho intenzione di fare di tutte le erbe un fascio. Se l’arrangiarsi è un po’ di sopravvivenza, credo che nessuno si fece povero per le nostre piccole ruberie. Quando si ha fame, dicevano i nostri nonni, non c’è peccato che tenga. Anche se ci arrangiavamo un po’, dopo tutto, era per noi che il padrone conduceva in porto i suoi lavori. Noi non badavamo alle ore in più che dedicavamo per la sua campagna. Dunque eravamo pari, credo. Poi, pensandoci bene, noi volevamo bene ai nostri padroni: loro ci prestavano il carro e i cavalli per far sammartino o per portar a casa la legna raccolta dopo che c’era stata la scalvatura delle piante. La campagna ruvida, ma generosa la gente rozza, ma buona che sempre ti aiuta, che conosce tutti e si fida di tutti. Non occorreva chiudere a chiave le porte, bastava appoggiare una sedia. Non c’erano le ruberie - o per lo meno così grosse come da noi. Gente burbera, poco colta, ma con il cuore largo come una casa. Gente che prima di far polenta si accorge di aver la madia (la farenerò) vuota, ma sa che la vicina impresta la farina. Gente che accorgendosi che tu non sei in casa ti guarda i bimbi e te li conforta. Gente che va per te a fare la spesa al vicino mercato, per farti risparmiare tempo e soldi. Ditemi, cari concittadini, dove la trovate ora e da voi gente così? Tanti e cari abbracci. Nonna Ersilia. FAM E ABUNDANSÓ Na fètô de polentô e strachitù na scödèlô de essénô, tröbiô tröbièntô, na basgiô de capulì e gremolàs, na fam de luf, mai sassiadô assé e i tò matèi, tôcc lé a tiràt le braghe e le treèrse co le candéle del mosségn al nas perchè i ga fam amô... e te ta tödet fô 'l bucù de bòcô per dàghel a lur... ma Dio Signur! Entàt ta bruntùlô le bôdele e ta sa sarô 'I stômec, che dulur! e ta sa crìdet adôs le lamentéle. Ta pènset apènô a lur... Ma che ne sai de la tô fam de la tô poertà? ma per caretà! Se la ga fös stadô alurô la televisiù che ‘n dàô a sbircià ‘n chei palàs per fat véder sö chei taulù ön pulì doràt, ön capù gras, perù, cortèle e cügianì d'arzent, toàie de Fiandrô, becèr de cristal e ön papagal che repét frasi sufisticade entàt ch'el poarèt al fàô le sô scaragnade e che l’ìô dré a smachinà chel che ga fös stat domà sö la sô pòerô tàolô che conòs gna 'I pa! Signur, per caretà, pènsegô bé nòter poarècc cunfidem an Te! 9 Passo Cereda CEREDA di P. Renzo Due brevi parole di spiegazione su di un luogo che è familiare per quelli di Carmen Street, ma non per tutti... Su queste pagine spesso e con insistenza cupo delle pinete, immerse nella distesa si parla del Cereda. Ma chi è costui? è forse sterminata di un cielo unico al mondo. il paradiso? In questo scenaQuesto forse rio da fiaba, miè troppo, ma metizzato in un qualcosa che angolo remoto si avvicina del Trentino, a molto. La quota 1400 metri Valle di circa, si trova Primiero con Passo Cereda, i suoi 700 piccola oasi metri sul liveldove la natura ha lo del mare, è mantenuto le sue a ridosso del caratteristiche famoso gruppiù vere. Da tanti p o anni ormai il Le Pale di S. Martino viste da Val Canali dolomitico Cereda è divenuto delle pale di S.Martino. Le Dolomiti non luogo delle nostre attività con i ragazzi sia sono le monestive che invernali. tagne più alte, ma le più belle: la loro A lato. bellezza ci laLa cartina con inscia inebriati. dicato alcuni posCrode, picsibili itinerari per chi, campaniraggiungere Pasli, guglie si so Cereda. inalzano c o m e titaniche dentiere, fantastici castelli. Appaiano incontaminati e splendidi come smeraldi che emergono dal fondo verde 10 S.O.S. GUIDA AL CONSUMO CRITICO La segnalazione di un libro che varrebbe proprio la pena di portare in... tavola! può incidere su grandi scelte. I due episodi riguardano il fenomeno della mucca pazza ed il consumo del mascarpone. Molte imprese sono entrate in crisi per il drastico calo del consumo di questi due prodotti a seguito dell'epidemia scoppiata in Inghilterra e ad un caso di botulismo. Sono fatti che dimostrano come il consumo abbia uno straordinario potere di vita o di morte sulle imprese. La Guida vuole essere uno strumento utile in questa direzione. Aiutare il consumatore a districarsi nella selva delle imprese che stanno dietro ai prodotti in commercio. Vi vengono fornite le informazioni su 180 gruppi nazionali e multinazionali. Le informazioni sul comportamento delle imprese per un consumo consapevole sono divise in tre parti. La prima parte è dedicata alla presentazione del manuale con l'indicazione di un principio molto importante: la sobrietà; e la riflessione sul perché sia necessario un consumo critico. La seconda parte è dedicata al vaglio dei marchi e delle Società. Raggruppati per genere di prodotto vengono presentati secondo i criteri di utilità, di impatto ambientale e di retroscena sociali. La terza parte è invece dedicata ai "fatti e misfatti delle Società". Una documentata rassegna dei marchi e delle aziende. Chiudono il libro due indici analitici dedicati uno ai prodotti e l'altro alle società e che si mostrano molto utili per l'utilizzo stesso della Guida. Poiché la memoria può difettare, perché non prendere l'abitudine di fare la spesa tenendo il manuale sul carrello del supermercato? La rubrica S.O.S. si occupa questa volta della segnalazione di un libro un particolare: Guida al consumo critico a cura del Centro Nuovo Modello di Sviluppo (Edizioni EMI, Bologna, £. 25.000). Fare la spesa è un gesto che non riguarda solo noi, i nostri gusti, il nostro portafoglio... Non abitiamo all'interno di un piccolo paese ove si consumano soltanto i beni che vi vengono prodotti. Per la nostra epoca, dietro al gesto quotidiano della spesa in un negozio o al supermercato, si nascondono problemi di ampiezza planetaria. Non possiamo dire di essere attenti alla salvaguardia del nostro ambiente o di essere solidali con i popoli del Terzo Mondo quando di fatto siamo o rischiamo di essere complici di imprese che inquinano, maltrattano i lavoratori, utilizzano bambini come manodopera e sfruttano indiscriminatamente le risorse del pianeta. Si è sempre convinti (rassegnati?) che i grandi problemi del mondo non possano essere affrontati che dai politici o dalle nazioni. Invece molte cose possono cambiare, proprio a partire dalle proprie scelte quotidiane. Se incominciamo a scegliere in base a criteri diversi da quelli del gusto, della comodità, della pubblicità e - perché no - del costo. Infatti il consumo ha effetti determinanti sulle imprese. L'esperienza di questi mesi, ad esempio, rispetto a due fatti che hanno fortemente influenzato le nostre abitudini alimentari, insegna che anche attraverso la spesa quotidiana si 11 Pensieri e parole CARMEN STREET CHIAMA BROOKLIN RISPONDE di P. Sante Riceviamo e volentieri pubblichiamo... difficile immaginare che in America si vive così. Sto iniziando il mio secondo e ultimo anno di permanenza presso questa popolazione. Anch’io, con loro, viviamo certe precarietà accompagnandoci nella ricerca di un cammino che porti la speranza. Non avevo gran che da donare. Ho offerto loro tutto ciò che possedevo: il mio sacerdozio, la fede, i sacramenti, la preghiera e me stesso in totale disponibilità. L’hanno capito e senza indugi hanno corrisposto chiedendo e imboccando il giusto cammino che, pur non risolvendo certe ristrettezze umane, le allevia dando senso alle fatiche e alla loro vita così vissuta. L’impegno primario, in quest’anno, l’ho rivolto alla popolazione ispana pur svolgendo altre e necessarie attività collaterali. Tale nucleo era notoriamente considerato "negletto e refrattario". In realtà era solo abbandonato a se stesso perché privo di adeguata animazione e del necessario coordinamento. Tale era il motivo che li rendeva latitanti alla frequentazione. Dopo averli visitati nelle loro abitazioni la situazionecambiòaspetto.Lentamente e costantemente hanno incominciato a venire manifestando tanti aspetti positivi fino a quel momento mai realmente considerati. La loro partecipazione è costante e ne arrivano sempre dei nuovi. In realtà, questa gente, da sempre desiderava frequentare la Chiesa, partecipare alla Messa, ricevere il conforto spirituale. Lo desideravano ardentemente ma, purtroppo, anche se da molti anni vivono in America, non parlano l’inglese e quindi esclusi. Di loro si sente parlare tanto e generalmente male... Questa diffusa opinione ha ostacolato e frena la corretta visione della loro interiorità, della tanta sofferenza, solitudine, disagio, emarginazione e della loro spiritualità che, in alcuni momenti, rasenta il misticismo. Vivendo accanto ad essi ho potuto sperimentare i loro due estremi comportamenti che si evidenziano in atti di violenza e di intensa spiritualità. Due estremi dei quali è impegno inderogabile conoscerne la causa per capirli e aiutarli. Questo è stato il mio intendimento e principale proposito. Il conforto che "un missionario italiano" si accompagna- Carmen Street arriva sempre puntuale a Brooklyn. In tal modo il mio pensiero trasvola l’oceanica distanza, animandosi con voi. Gli autori degli articoli e dei dispacci, conosciuti e familiari, mi rievocano la dinamica vita trascorsa al Carmine. Due anni fa lasciai la Comunità e il Centro di Pronta Accoglienza per indirizzarmi a nuove e inedite esperienze. Dopo aver corroborato il mio spirito con un anno sabbatico: un tempo dedicato totalmente alla preghiera, alla riflessione, all’aggiornamento per un rinnovamento mentale, strutturale e attitudinale, sono sbarcato a New York Brooklyn. Una sfida da esperire. Un mondo convulso. Attitudini svariate e complesse in una giungla di provenienti dalle parti più impensate del globo terrestre. Un mondo, tuttavia, che stimola un vivo ricordo per il Carmine, anche se la realtà qui vissuta è tremendamente diversa e complessa. L’impatto è stato duro e faticoso il superamento. L’ostentata opulenza di Manhattan sfiorisce nei quattro rioni periferici rivelando il vero suo volto di povertà, miseria, disordini, paure... I modi e le mentalità, tanto differenti dalle nostre, parvero, all’inizio, spazzare via ogni mio beneficio di età e di esperienze. Col tempo tutto si è dissolto e ho proceduto nell’attività con più chiarezza. E’ già trascorso un anno dalla mia venuta a Brooklyn. Un anno di buona esperienza che mi ha visto alle prese coi problemi più disparati. E’ stato necessario un buon coraggio e tanta pazienza per poter conoscere e agire il più possibile adeguatamente. Più conosco, più problemi scopro! I problemi veri, quelli della gente, di chi fa più fatica, sono emersi in un secondo momento, dopo aver familiarizzato. E’ un mondo povero e per tanti aspetti sballottato. E’ gente che non si può non amare e vale la pena faticare un po’ per loro, considerata la grande fatica che quotidianamente devono sostenere. Qui ho incontrato e visto in faccia la vera povertà! E’ 12 Pensieri e parole va a loro è stato sufficiente per risvegliare il loro potenziale di entusiasmo pieno di effervescente energia e intraprendenza. In tal modo e in capo ad un anno il gruppo si è straordinariamente compattato realizzandosi e pianificandosi in attività che toccano, pressoché, ogni settore. Il tutto parte e converge nelle attività parrocchiali che assieme siamo andati organizzando e stabilizzando. La cornice di tale impegno è resa suggestiva dai vari gruppi che animano le celebrazioni e gli avvenimenti e sono, perciò, motivo di richiamo anche per i meno sensibili o informati. E’ sorto, così, il coro dei cantori. Che eseguono, magnificamente, canti e musiche latinoamericani, con una suggestività coinvolgente. C’è pure un nutrito gruppo di lettori e di animatori della liturgia. Abbiamo racimolato quasi una trentina di ragazzi e ragazze per il servizio all’altare (chierichetti). Lo scopo principale e di avere un primo gruppo di giovani per poter svolgere alcune attività spirituali e formative. L’esempio invoglia e il numero va crescendo. Una decina, tra uomini e donne, hanno accettato e si sono preparati per essere ministri dell’Eucarestia; tanto per la S. Messa quanto per segnalare e portare la Comunione agli infermi. Questo gruppo lo ritenevo importante soprattutto per essere informato degli ammalati e anziani presso questa popolazione. Da circa cinque mesi ha preso vita il Gruppo di Preghiera. Un’iniziativa che essi desideravano tanto. Ad ogni visita me ne facevano richiesta. Sorprendentemente il gruppo si è formato con una cinquantina di partecipanti. Ogni giovedì ci incontriamo. Qui mi è dato capire di più e scoprire l’intensità del loro spirito e della loro preghiera. Sono eccezionali! Ogni incontro lo chiudo con un pensiero e una benedizione e chiedo a Dio che mi aiuti a pregare come loro... In questo gruppo sono già sorte iniziative per un coordinamento sociale rivolto ai bisognosi tanto per ricupero o prevenzione alla droga quanto per sostegno agli indigenti, poveri, e nuclei di persone che visitano le famiglie allo scopo di tenere viva la fede, i valori cristiani, la vita sacramentale, la regolarità dei matrimoni, la non violenza nei suoi vari aspetti: informando e orientando per una possibile soluzione alternativa o per la collocazione occupazionale. E’ da questo gruppo che vado attingendo rinforzi nuovi per le ulteriori iniziative. Mi pare poter scorgere in esso il fermento dello ‘‘Spinto’’, la Grazia e il progetto di Dio. La mia attenzione, per questi incontri, sta diventando sempre più determinata e mirata. Dal gruppo ho potuto scegliere sei persone disposte a prepararsi per essere futuri catechisti presso gli Ispanici... Li incontro ogni martedì per la preparazione biblica, sacramentale e catechetica. A questo incontro partecipano anche altri e, in futuro, emergerà più chiara la loro disponibilità e possibilità. Dopo i miei incontri conto di far loro frequentare un corso diocesano teologico e preparatorio. Col prossimo anno potranno già collaborare all’istruzione catechetica. Coi primi di ottobre ho avviato la Missione presso tutte le famiglie degli Ispanici. E’ tutto l’anno che la sto pensando e preparando. Sabato 14 settembre ho tenuto l’assemblea generale in una "specie" di ritiro e illustrato il progetto. Domenica 15 ho convocato tutti i leader e collaboratori pianificando i dettagli e le attività che svolgeremo quest’anno. Sono sorti quattro gruppi missionari e cominceranno con l’aiutarmi nella prossima Missione presso le famiglie nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Il progetto è ben strutturato e si realizzerà in due tappe: OttobreNatale, metà Gennaio-Pasqua. Lo scopo principale è di svolgere l’evangelizzazione e contemporaneamente aumentare i gruppi missionari affinché possano continuare, in futuro, l’azione presso le famiglie. Ogni gruppo e attività è impostata con autonomia e responsabilità. Quando non ci sarò più saranno in grado di proseguire da soli. I miei giorni sono pienamente occupati e questo è un bene. Non penso al risultato perché ho già sperimentato come la grazia del Signore è presente e compie meraviglie. E così si avvicina il termine della mia esperienza in Brooklyn. Un’esperienza intensa. L’Amministrazione Generale mi ha chiesto di collaborare con essa presso i Distretti. Comincerò con quello dell’Africa. Ai primi di luglio del prossimo anno sono atteso in Senegal, a Dakar. Lì vi opererò per tre anni, in seguito si vedrà.... L’attività ipotizzata è di mettere mano ai progetti di formazione. Avvierò i primi impegni presso una parrocchia urbana di Dakar, ricca di nuovi fermenti ma bisognosa di una pianificazione e di un pilotaggio. Lì siamo ad una tappa inedita e il lavoro consiste in un rafforzamento e guida per i giovani confratelli africani che giungono dalle comunità apostoliche. Contemporaneamente avvierò rapporti col Seminario e il Centro Studi. (...). Pertanto, lentamente, vado disponendo gli Ispanici alla mia partenza. Ho già parlato con gli stretti collaboratori. E’ facile capire quanto siano dispiaciuti! Da parte mia sono sereno e pronto ad andare dove Dio mi chiama. In quanto ad essi, ne sono certo, la Grazia del Signore li accompagnerà. A tutti un carissimo saluto e un caro ricordo P. Sante 13 Pensieri e parole DUE PAROLE SUL RAZZISMO Alcuni adolescenti di Carmen Street hanno provato a riflettere sul problema del razzismo... Il razzismo non si limita solo alla discriminazione che esiste tra bianchi e neri, per quanto grave possa essere. Vorrei piuttosto soffermarmi sui razzismi che sono legati più alla nostra vita comune. Infatti mi sono accorto che la maggior parte delle manifestazioni di emarginazione si verifica anche tra persone della stessa razza, colore, paese, ecc. Spesso mi è capitato infatti di vedere casi di violazione di una persona unicamente perché è di un’altra regione e città e questo si verifica spesso tra nord e sud italiani. Penso sia una forma di razzismo anche l’esclusione di certi individui che pensano solamente diverso da noi o hanno obiettivi o ideali diversi dai nostri. Purtroppo suppongo che ognuno di noi nel proprio piccolo è un po’ razzista. Per risolvere, quindi, un problema così grande, dobbiamo prima cambiare e migliorarci in modo da migliorare anche gli altri. Sono sicuro che un mondo più solidale e meno egoista sarebbe un mondo migliore. Andrea motorino o solo perché hanno l'orecchino. Le nostre madri vogliono tenerci lontano da questi ragazzi che sono magari anche i nostri amici più intimi con i quali ci confidiamo e ci aiutano quando abbiamo dei problemi. Solo perché hanno capelli lunghi, fumano e hanno l’orecchino. Anche se noi abbiamo degli amici così, non vuol dire che diventeremo così anche noi. Parlando di una fascia di età minore, come ad esempio i bambini delle elementari, può capitare che un piccolo gruppo di birbantelli se la prenda con un ragazzino solo e che non è capace di difendersi picchiandolo o facendoli dispetti. Per questo è inutile mentire facendo finta di non provare razzismo nei confronti degli altri. Enza Nella nostra società il razzismo è diventato una realtà ormai comune. Se succede qualcosa è sempre colpa di persone di colore. Questa estate ho avuto un’esperienza con un ragazzino nero, i miei amici lo prendevano in giro e lo sfruttavano, io non li chiamerei razzisti, ma sono solo ipocriti perché quel ragazzo è molto buono e simpatico. Secondo me il razzismo non è una cosa giusta perché le persone sono tutte uguali anche se hanno colore di pelle diverso: sono sempre esseri umani e hanno tutti i diritti che abbiamo noi. Nel mondo non ci deve essere diversità perché io, per esperienza, ho visto un ragazzo in motorino che aveva fatto un incidente e mi sono stupita perché ad aiutarlo sono stati degli albanesi, hanno chiamato l’ambulanza e l’hanno aiutato, mentre altre persone gli sono passate in parte e lo guardavano soltanto. Da quel giorno mi sono resa conto che non Il razzismo, secondo molti di noi, non esiste, ma invece c’è; è tra noi nei confronti di alcune persone che ci sono antipatiche solo perché siamo invidiosi. Molto più spesso, però, ce la prendiamo con le persone diverse da noi, ad esempio, negri. Spesso molti dicono che noi non proviamo razzismo nei confronti degli altri, ma questo non è vero, ad esempio, in autobus molti non si vogliono sedere vicino a qualche nero solo perché pensiamo che dobbiamo difendere la nostra dignità. Ma forme di razzismo non ci sono solo verso i neri, a volte anche per i ragazzi che vanno in 14 Pensieri e parole problema è tornato a farsi vedere, non significa che prima non ci fosse, anzi. Oggi, solo c’è come prima e più di prima. Ed è molto meno individuabile. Ma non per questo meno devastante. Anzi. Diciamo che, se ieri c’era un’evidente struttura politica e sociale a supportare la sua capillare diffusione, oggi la cosa s’è fatta ancor più preoccupante. Perché tutto questo apparato c’è anche al giorno di oggi ed è arrivato ad estendersi r a d i calmente. Prendiamo in esame un caso lampante ed inequivocabile di razzista: i naziskin. Questi giovani, che credono di portare una grande innovazione in campo sociale e politico, non si rendono assolutamente conto di essere soltanto servi di un sistema ormai in disuso, che pochissimi tengono vivo, abbastanza per farli continuare la loro assurda lotta per la superiorità razziale. Ma siamo sicuri che questi ragazzi sappiano cosa sia realmente il loro tanto adorato nazismo? Non si rendono conto che ci si sta battendo tuttora per cancellare le tracce di un periodo storico che sarebbe meglio per tutti non fosse mai esistito? E’ evidente di no. E’ chiaro che agiscono per pura sottomissione, per piena schiavitù. Sono solo dei poveri da compatire, ma non per questo da sottovalutare. E agiscono anche, non neghiamolo, per via di un appoggio fornitogli da forze politiche di un certo tipo. E sono loro che bisogna combattere, affinché l’aquila non torni a volare sulle nostre teste, mietendo le sue vittime. Ne ha già fatte troppe. Giambattista bisogna guardare da dove arriva una persona o il colore della pelle, ma ciò che ha nel cuore. Francesca Per me il razzismo è una cosa non molto bella da imparare perché se Dio ci ha fatti tutti diversi deve esserci un motivo e credo che la risposta non sia nel razzismo, ma sia nella multirazzialità. Io ho molti amici africani indiani - sudamericani e cinesi: la maggior parte di loro sono africani e anche mia sorella non è razzista dato che il suo moroso è del Senegal e neppure il mio amico belga non è razzista perché ha intorno molti marocchini e africani. Comunque, in fondo ognuno è libero di esprimersi come vuole. Comunque siamo tutti uguali. Simone Il razzismo è una realtà sociale con la quale purtroppo dobbiamo scontrarci quotidianamente. E’ opportuno, però, prima di parlare di questa delicata questione, operare qualche netta, indispensabile distinzione. Ma cosa è il razzismo precisamente? E chi lo provoca o lo subisce, si rende conto pienamente dell’innegabile disagio che provoca? Le domande che bisognerebbe porsi e porre sono tante, forse troppe. Ed è una cosa assai ardua trovare una risposta soddisfacente per tutte. Purtroppo, non ci rendiamo conto, o non vogliamo, peggio, renderci conto che questa piaga vive e vegeta con noi, contro di noi. Che nonostante ci autodefiniamo una società civile e progredita, sembra proprio che non vogliamo disfarci del razzismo, non vogliamo dimenticare il passato. Solo perché è solo nell’ultimo periodo che il 15 Racconti IL MONDO NELL'ARMADIO (II) di M&G Vi ricordate la prima parte del racconto apparso sul numero 3 di Carmen Street? Volete sapere - dopo 4 mesi di attesa - come va a finire? Siete rimasti troppo a lungo sulle spine? Leggete il seguito del racconto e tutte le vostre domande si scioglieranno come neve al sole... Un passo dopo l’altro l’orrenda creatura saliva lungo l’avambraccio crescendo man mano si avvicinava mentre sotto, i muscoli erano come di legno, incapaci persino di tremare. Ecco, ora mi pareva quasi di sentire le feroci mascelle agitarsi minacciose verso di me e intanto era già al gomito; ancora qualche istante ed il bestio orrendo sarebbe arrivato su, su lungo il braccio e le spalle ed infine ci saremmo trovati di fronte io e lui senza alcuna possibilità di fuga e poi... Rividi gli ultimi istanti precedenti, l’armadio visto da fuori, la vita prima: ora che il futuro aveva i contorni incerti di quell’orrore, anche quella assumeva un contorno dolce, mentre ora mi guardava attraverso gli occhi spietati di quella creatura che stava per ghermirmi; nel suo crescere si era presa tutti gli spazi, occupava ormai tutto l’armadio e sotto il peso di quell’orrore cominciavo a soffocare. Dapprima una vaga sensazione e poi sempre di più: la gola che si fa dura e l’aria che entra a fatica, lo spasmodico contrarsi dei polmoni nel tentativo vano di aprirsi il più possibile, cercare l’aria per poterlo fare ancora una volta e gli occhi che cercano aiuto ma c’è solo il buio e non c’è fiato. Fu così: l’ultimo atto disperato riscosse i muscoli dal loro torpore ed una voglia improvvisa di vita, nonostante tutto mi spinse ad uscire. Le ante si spalancarono sotto l’impeto violento della fuga che si arrestò solo contro il letto; allo stesso modo fu sbalzata l’orrenda creatura. Fuori ritrovai il fiato e con quello il sole: la luce naturale filtrava dalla finestre e mai mi era parsa così bella. Ricuperai la ragione e quando finalmente ritrovai anche il coraggio vidi che nell’armadio, nell’angolino più buio, dove doveva essere l’orrenda creatura scalzata dalla mia precipitosa fuga non v’era altri che un piccolo innocuo ragnetto. Fu l’ultima volta che entrai nell’armadio: ora per ricordo, le mie porte son sempre bene aperte... Posta Carissimi Bresciani, a due giorni dal mio 19esimo compleanno approfitto del viaggio di Luigi per mandare un grosso bacio a tutti. Mi raccomando ricordarmi sempre per le cose positive e non. Forse abbiamo trovato casa qui a Roma. Presto vi aspetteremo in massa. Un bacione-one-one da Carmen Ciao a tutti! Come state? Noi molto bene anche se ci mancate tanto. Tanti auguri, anche se in ritardo, alla Mariella. Speriamo di rivederci presto, magari di nuovo a Passo Cereda!! Un grosso saluto anche a Debora, Anna, Rosanna, Alessandro... ecc. Ciao! Francesca, Lucia, Claudia, Francesca Ringraziamo quanti ci hanno scritto attraverso le pagine di Carmen Street. E un arrivederci a presto! Dove? a Roma? a Castiglion Fiorentino? a Passo Cereda?!?... 16 Racconti SCRITTORI IN ERBA stecche di cioccolato, 2 sacchetti di caramelle galatine e adesso toccava alle smarties. Ma le smarties che c'erano in quel supermercato erano magiche. Magiche nel senso che erano animate, cioè avevano occhi, bocca e tutto il resto. Di lì passava, con la sua mamma, Sara, una bambina sveglia, simpatica e molti intelligente. Vittorio stava per prendere un pacchetto di smarties, ma esse si misero a parlare: «No! non mi prendere» diceva una smarties impaurita. «Diventerai un ciccione» diceva l'altra per difendersi. In quel momento Sara passava di lì e sentì tutto. Allora corse da Vittorio e gli disse: «Fermati! Prova a pensare se fossi tu una smarties. E poi, con tutti i dolci che hai già comperato! Non ti bastano?». Vittorio pensò, e poi aggiunse: «Hai ragione». E se ne andò pensieroso. Il Pallone Un giorno gli esseri umani fecero una partita di calcio, il portiere rinviò e il pallone uscì dal campo e decise di scappare da loro perché gli davano tanti calci e gli facevano male. Dopo essere scappato si ritrovò in un campo di erba e lì si mise a piangere perché gli mancavano i suoi amici calciatori. Il pallone decise di rimettersi in viaggio e continuò a scendere, salire, andare a destra e a sinistra, ma non riuscì a trovarli. Un giorno un bambino lo trovò e lo portò a casa e con lui giocò. Il mattino seguente Tori, il bambino, vide il papà e gli presentò l'amico pallone; pensò che quello era diventato il "loro" pallone. Qualche giorno dopo Tori lo portò alla partita ed il pallone riprese a giocare, a prendere calci. E continuò così per tutta la vita finché non si bucò. Valentina P. Mattia L'arcobaleno Smarties in pericolo Ciao, io sono un arcobaleno e mi chiamo Clara. Vivo nel paese dei colori. Vivo da sola perché la mia famiglia è morta per causa del sole che ha sciolto i miei genitori nel 1899 avanti Cristo. Il sole, essendo molto caldo e cattivo, sciolse i miei genitori perché non c'era più la pioggia, era finita. Vivevamo tutti tristi, con la paura di essere uccisi dal sole. I miei amici erano il tappeto magico ed il pallone; tutti gli altri sono arcobaleni. Io cercavo di divertirmi giocando con i miei amici. Un bel giorno di primavera tornò la pioggia e tutti felici giocammo. Ma purtroppo la pioggia era bollente perché era fatta dal sole. E così ci scottammo tutti e morimmo. Il nostro paese era molto triste senza nessuno. Ora io vivo in un paese che non c'è. Protagonista: Smarties Altri personaggi: un ragazzo golosone, Sara(bambina salvatrice) Luogo: supermercato. Un giorno non tanto lontano da oggi, in un supermercato c'era un ragazzo, Vittorio, che aveva un unico difetto: era terribilmente goloso! Sua madre gli aveva consegnato (per comperare alcune cose per la cena che doveva preparare per i suoi colleghi di lavoro) 5.000 lire, ma... sai com'è! Guarda quello, che buono! Oppure: «Come mi piacerebbe comprare quell'altro». Si era dimenticato cosa doveva comperare. Allora Vittorio, furbo di carta, voleva spendere tutto in dolci e dolciumi. Aveva già preso: 2 Valentina R. 17 Racconti STRANIERO di M. "Il sonno della ragione genera mostri" (F. Goya). conoscerlo, deve essere il figlio dei vicini di casa. Cerca di mandarlo via. No, non vuole sapere cosa l'abbia spinto fin lì, di cosa possa aver bisogno: deve andare via, al più presto. Intanto si copre con la coperta. Così mascherato nella penombra gli farà sicuramente paura apparendogli come un fantasma - ed il vantaggio della coperta è quello di non lasciarsi mostrare. Lo spinge lungo le scale ed il ragazzo fugge, cerca di rifugiarsi in una stanza che si rivela un tremendo trabocchetto. Ma il ragazzino non è più tale. Sicuramente è uno straniero. Come fa a non essersi accorto che è uno straniero e che in realtà è molto più vecchio di quanto gli era parso in un primo momento? E' pericoloso - per forza - è necessariamente pe-ri-co-lo-so: è uno straniero! Infatti è armato: dietro la schiena nella mano chiusa impugna un coltello a serramanico ed è pronto a far scattare la lama per conficcargliela nel ventre a tradimento. Deve aver già ucciso tutti gli altri abitanti della casa. Infatti ha le scarpe sporche di sangue. Anche se non lo avesse fatto, sarebbe lo stesso e che non lo abbia ancora guardato negli occhi dimostra che è un assassino. Lui si protegge. Getta la coperta ed afferra una sedia che brandisce come una clava contro lo straniero, colpendolo selvaggiamente più volte... Ma non era che un incubo, un perfido incubo dopo un pasto troppo abbondante. Lui si alza ancora un po' intontito, col fiato grosso e la bocca impastata. Dalle scale sale rapidamente uno che gli si fa incontro sorridente: è un amico ed è passato a salutarlo... Da oltre due ore sta ascoltando una musica che gli pare celestiale. Si è coricato a letto per riposare un po' e da tempo nel dormiveglia il suono lo culla giungendo sommesso dalla stanza accanto. Ma non sa distinguere con certezza quali pezzi la radio gli stia proponendo. Forse egli si sta muovendo con una carovana nelle steppe dell'Asia centrale. Oppure si è lasciato affascinare dall'interminabile fabulazione di Sheherazade. Semplicemente un complesso dark propone un monotono tema musicale. Lui non sa realmente dirsi quale di queste musiche accompagnino il suo dormiveglia. D'altra parte vorrebbe svegliarsi del tutto, aprire gli occhi, ma non ci riesce, nonostante gli sforzi una pesante catena gli tiene serrate le palpebre degli occhi. Certo, si deve svegliare subito, ha sentito un rumore al piano di sotto. Qualcuno deve essere penetrato in casa, sicuramente un ladro, un malintenzionato, un delinquente. E lui sta dormendo! Nel sonno sa che si deve risvegliare al più presto. Deve aprire quei maledetti occhi che gli restano serrati. Chiamare qualcuno, farsi sentire, gridare - se necessario anche se la sua bocca non emette alcun suono e un groppo gli serra la gola. E' ripieno di paura, in un'angoscia che gli ha levato la parola, terrorizzato per il mistero che sale con passo felpato i gradini della scala. Ed ecco, a fatica si alza, ha in mano una coperta che tiene per un lembo, quasi ignara portatrice di sicurezze. Nel corridoio intravede la presenza di un ragazzino. Si chiede che cosa possa volere a quest'ora. Lo conosce, gli pare di 18 Maga Magari LE STELLE PREVEDONO L'antica sapienza di Mani, trasportata in Europa dai bogomili e dai catari, la vera conoscenza del bene e del male, del basso e dell'alto, del maschile e del femminile, l'essenza dell'esistere e l'esistenza dell'essere, la condizione imperfetta del presente e del passato alla luce del futuro: sono solo alcuni campi delle straordinarie conoscenze esoteriche di Maga Magari. Se vuoi la Conoscenza rivolgiti a Maga Magari (solo £ 150.000 a seduta, IVA esclusa). ARIETE 21/3-22/4 A forza di sbattere la testa vi si sono sdrucite le corna; non preoccupatevi, il vostro premuroso ed affettuoso (con gli altri) partner vi aiuterà presto a farle ricrescere. Amore: meglio di così si muore! TORO 22/4-21/5 Per voi la recessione porta brutte notizie: finita l’epoca delle vacche grasse vi aspetta un gelido inverno di vacche magre; in quanto alle vacche non è solo questione di dieta. Amore: mostratevi il più possibile gentili, per non fare sempre la figura dei buoi. GEMELLI 22/5-21/6 C’è chi dice di voi che siete d’oro; secondo gli astri invece siete patacche dorate (ottone o oro del Giappone) lucidi fuori e poveri dentro; il celebre motto è solo per voi: non tutto ciò che luccica è d’oro. Ma consolatevi, il vostro bagliore porterà a sicure conquiste. CANCRO 22/6-21/7 Finalmente buone notizie (per gli altri): il segno è stato soppresso e sostituito con quello dell’asdrubalione, costellazione a 27 anni luce, poco dopo la costellazione dello scorfano e vicino a quella della scrofa; come dire che se brutti e puzzolenti son meglio di voi! LEONE 22/7-21/8 I biascichii che emettete da quando portate la dentiera hanno compromesso definitivamente la vostra credibilità; dov’è finito lo spirito regale che era in voi? Orsù, timidi gattini da sofà, non vi resta che cercare qualche attempata vecchietta/o bisognoso di compagnia; ci guadagnerete le attenzioni che ormai tutti vi disdegnano e magari qualche coccola. VERGINE 22/8-21/9 Segno in recessione; chi si sentisse in imbarazzo per il prolungarsi del problema, a richiesta può essere inserito nel segno della cotoletta o nel segno del cotechino, a seconda dell’ascendente e del peso (corporeo); i più reietti saranno invece inseriti nel tiro a segno, al posto del bersaglio. BILANCIA 22/9-21/10 Tutti apprezzano il vostro equilibrio mentale, la vostra equilibrata saggezza, la capacità di esprimere pareri equilibrati, l’incredibile abilità nel mantenere l’equilibrio nelle soluzioni più difficili, e da ultimo, non certo per importanza, la capacità davvero unica di soppesare le vostre scelte decidendo infine sempre per le soluzioni più equilibrate. Attenti ad ogni minimo squilibrio: potrebbe essere fatale per il vostro generale equilibrio. SCORPIONE 22/10-21/11 Mercurio nel segno della tarantola potrebbe generare qualche problema di carattere: siate un po’ meno pungenti ed evitate inutili veleni; la luna nel segno dell’antidoto sarà favorevole a soluzioni ragionate dei vostri piccoli contrasti. SAGITTARIO 22/11-21/12 Ora il cielo è generoso con voi: Eros scaglierà frecce a raffica e qualche puledrina/o zoppa/o potrebbe esserne colpito: non perdete l’occasione per acchiapparla/o al volo, pardon al trotto.... CAPRICORNO 22/12-21/01 E per i nati ascendente capri i problemi sono simili a quelli dei nati ariete, aggravati forse da un certo puzzo congenito al vostro segno; per i nati ascendente corno i problemi sono invece di scarsa entità; problemi gravi invece per chi vi deve ascoltare. ACQUARIO 22/01-21/02 Il vostro problema è la grave carenza di trasparenza nei confronti degli altri; è sempre impossibile guardarvi dentro e ciò porta ad una scarsa fiducia nei vostri confronti; forse la continua stagnazione di ciò che avete dentro vi ha imputridito l’animo? Sappiate allora rinnovarvi, che si risolveranno i vostri problemi. PESCI 22/02-21/03 Dopo i sollazzamenti estivi, per i pesci i nati con ascendente salmone è tempo di un lungo e faticoso percorso, tutto in salita; non disperate la vostra fatica sarà premiata... Per gli ascendente scorfano invece nessuna speranza. Per le trote, peggio che mai. 19 Nonprofit SPAZIO PUBBLICITA' Una pagina di auguri, di date e di pubblicità... Se ti interessa essere informato delle attività e delle iniziative di Carmen Street puoi richiedere in volantino mensile Carmen News, passando dal Centro o - su richiesta ti verrà spedito a casa. Tra i prossimi appuntamenti: 26 novembre: incontro con Fiorenzo Bugatti, socio della cooperativa Cauto e volontario de "La Rete" (ore 20,45) in data ancora da fissare: incontro con la comunità "Il Calabrone" Per informazioni: Vicolo Manzone 7, BS tel. 40807 BUON COMPLEANNO A... Continuiamo con la tradizione di fare gli auguri agli amici di Carmen Street: Monja Rasi Federico Nugnes Rosanna Ruggeri Carla Bernardi Terry Bertoletti Piero Zanetti Marco Belleri Mohamed Bahman Maurizia Marchesi Rinaldo Bazzotti Eros Del Frate Sabrina De Martino Nino Bairami Michela Sanmarco Giuliano (Popi) Marniga Diego Milani Giordano Reboldi Tarek Oulad Diana Del Bello Brunilda Floqi Renzo Pasotti Valentina Piantoni 3-11 5-11 6-11 8-11 10-11 10-11 12-11 12-11 13-11 13-11 15-11 17-11 20-11 21-11 21-11 24-11 1-12 3-12 5-12 8-12 17-12 30-12 MAMANDACARU' ASSOCIAZIONE SENZA SCOPO DI LUCRO ... un vestito nuovo per te, ma vissuto da altri! MERCATINODELL'ABBIGLIAMENTO USATOSELEZIONATO vendita riservata agli associati nuova sede: VIA VILLA GLORI 10/B APERTO IL SABATO, ORARIO 9-12; 15-18 PREZZI STRACCIATI ... e a tutti gli altri dei quali non conosciamo la data: auguri!!! PER UN RISPARMIO INTELLIGENTE CHE SALVA L'AMBIENTE parte del ricavato sarà devoluto per un progetto di solidarietà con il Brasile Non gettare gli indumenti usati nei cassonetti! Portali alla sede dell'Associazione Mandacarù in Via Villa Glori, 10/b - Brescia tel. 030/3732523 20 Conosci te stesso! VIVERE O LASCIARSI VIVERE? di W. Satüt L'insostenibile leggerezza dell'essere o la cupa pesantezza del non-essere. La pura essenza del vivere o l'evidente anomalia del non-vivere. La spossante ricercatezza del costume o la frenetica noia dell'acquiescenza. Il test giusto per superare ogni dubbio in materia. 1- Andate in gita a Venezia. La vostra metà è: a) Siete il solito sfortunato e ai primi passi finite dentro ad un canale b) Piazza S. Marco e dintorni c) I bronzi di Riace d) Un giro in gondola con la/il vostra/o morosa/o. e) Una piccola trattoria della zona dell'Arsenale dove si mangia dell'ottimo pesce a poco prezzo. 2- La vostra lettura preferita è: a) Lèggere? Perché lèggere? b) Il libro delle ricette della cucina c) Il manuale della sfortuna d) L'ultimo Strega e l'ultimo Campiello e) Quelle belle storie d'amore che mi fanno sognare tanto tanto (Harmony) 3- Hanno dimenticato di farvi gli auguri per il vostro compleanno: a) Che bello! Mi sono mangiato tutta la torta da solo senza doverne offrire ad alcuno! b) Vi richiudete nella vostra stanza e non uscite più per tre settimane c) Tanto il prossimo anno li compio ancora... d) Versate fiumi di lacrime finché il vostro lui/la vostra lei, preso/a da violenti sensi di colpa, si getta in ginocchio ai vostri piedi quale vittima sacrificale e) Non mi sono accorto che la data del mio compleanno è già passata da due mesi 4- Il vostro datore di lavoro vi vuole licenziare (per gli studenti: il preside vi vuole espellere dalla scuola): a) Nulla di grave: finché si può mangiare c'è da campare. b) Quest'anno ho cambiato soltanto sette volte il lavoro (studenti: è soltanto la dodicesima sospensione dalle lezioni, siete ancora ben lontani dal record dello scorso anno). c) Vi precipitate nel suo ufficio e vi gettate ai suoi piedi a pulirgli le scarpe... d) Scuola... lavoro... ma cosa sono? Non me ne frega un bel niente e) Avrò più tempo per stare con la/il mia/o morosa/o. 5- E' un'uggiosa giornata di pioggia. Avreste voluto restare a letto, ma avete dovuto alzarvi. Per di più vi fa male il nervo sciatico: a) E' il tempo adatto per farmi una bella mangiata: costine, crauti e polenta. b) Amore mio, coccolami! c) Stringete i denti e pensate alle ferie del prossimo anno: agosto, spiaggia, sole... d) Come farò ad andare a sciare? e) Di sicuro incomincerà a farmi male anche la testa, i denti e la schiena! risposta a b c d e 1 3 5 1 4 2 2 1 2 3 5 4 3 2 5 3 4 1 4 2 3 5 1 4 5 2 4 5 1 3 5 punti: Non si può dire che stiate vivendo la vostra vita a pieno. Vi mostrate alquanto indifferenti alle cose che vi circondano. Forse non vi lasciate trascinare dalle mode, ma non avete una personalità tale essere indipendenti. Oltre tutto non sapete dove si trovano i bronzi di Riace! Ignoranza? Con un filo di egoismo... da 6 a 24 punti: Siete nella media. Senza alti né bassi vivete il vostro solito trantran quotidiano. Forse sarebbe ora di darvi una mossa e prendere la vita un po' più sul serio. O aspetterete prima di morire? 10 punti (se avete totalizzato 2 punti ad ogni domanda): pensate solo a mangiare. Insomma, siete tra quelli che vivono per mangiare e non mangiano per vivere. 15 punti (se avete totalizzato 3 punti ad ogni domanda): la vita per voi è un fiume che vi trascina con la sua impetuosa corrente. Non è solo questione di fortuna... 20 punti (se avete totalizzato 4 punti ad ogni domanda): credete che l'amore risolva tutti i problemi del mondo. Ma in fondo siete alquanto egoisti e avete paura che la vita vi lasci in un angolo da soli. 25 punti: Ma che vita è la vostra!?! mediocremente immersi nel volubile volgere delle mode. 21 Una pagina per giocare IL PIACERE DI SCOPRIRLO TRAME DI FILM IL CRUCIVERBA 1 2 4 3 5 7 6 1. E' la storia di un ricercatore d'oro alle prese con tante difficoltà quotidiane cui deve far fronte con le uniche risorse che ha a disposizione. 8 9 10 11 2. E' la storia di un uomo che accoglie nella sua poverissima stanza un bambino e al quale si affeziona. Ma la vita dei due viene presto turbata dall'intervento di assistenti che allontanano il bambino per inserirlo in un istituto... 12 14 13 15 16 3. L'attore, nonché regista, da vita ad un personaggio indimenticabile, operaio ad una catena di montaggio e che resta coninvolto nei diabolici meccanismi di una società che si avvia verso la più disumana automazione... 18 17 19 Orizzontali: 1. Spesso lo sono i tifosi - 8. Un artigiano che lavora un particolare metallo - 9. Albero simbolico - 10. Iniziali del poeta Aleardi - 11. Opposto a giù - 12. Articolo romanesco - 13. Cassetto - 15. Non crede - 16. Azione che disolitosifailmattinoquandocisialza-19.Fiumecampano. 4. L'incontro casuale tra un povero diavolo e una sentimentale fioraia non vedente si trasforma in una commovente storia d'amore caratterizzata da una grande interpretazione del protagonista... Verticali: 1. Nome di cantante - 2. Lo vengono le partenti! - 3. Trabocchetti acquatici - 4. Esercitare un mestiere - 5. Teodor Ivanovic Odoevskij - 6. Aosta - 7. Imposta al Valore Aggiunto - 10. Un moschettiere - 12. Un gas - 14. Ciascuno ha la sua - 16. Sassari - 17. Articolo - 18. Me. Sapreste dire di che film si tratta? E - se siete propri bravi - qual è l'indimenticabile regista di tutti questi film? REBUS (frase: 5,3,8) REBUS (frase: 4,8) * VI NE 22 * Un'altra pagina per giocare LE SOLUZIONI DEL NUMERO PRECEDENTE 1 2 T E 3 4 V E 5 7 6 O R A R I O 9 U M E A A R I 13 T A 16 A N L L E R O I E N E A G A T T E S T O 15 17 19 V 10 S O 12 C 14 E’ un gioco che i lettori di Carmen Street conoscono ormai bene. Bisogna, nei due schemi proposti, individuare un certo numero di parole di senso compiuto, osservando le seguenti regole: - per ciascuna parola che si trova le lettere dello schema si utilizzano una sola volta; - queste lettere utilizzate devono essere sempre in caselle contigue. Per esempio, nel primo schema, la parola CONO è corretta (le lettere sono in caselle contigue ed usate una sola volta), mentre la parola ZAR non è valida (la A non è contigua alla R). Riuscite ad individuare, tra le tante parole, in ciascun schema la frase misteriosa che utilizza tutte le lettere? R O N E 8 11 IL PAROLIERE 18 O C L E O A N A C E O N E Q Z A S R I D U E I O C A T E I L N O L T S S T I N LA FRASE MISTERIOSA REBUS (frase 11, 8) Ci sono segni e segni. A ciascun segno corrisponde una lettera. Osservate bene quelli che compaiono qui sotto e cercate di decifrare il messaggio nascosto... Manifestare coraggio. REBUS (frase 3, 7, 8) Far fallaci discorsi. IL PAROLIERE Le frasi misteriose che compongono gli schemi sono: 1 Schema: Capire il problema. 2 Schema: Leggere un romanzo. TRAME DI FILM I tre film (con rispettivi registi) sono: 1. Guerre stellari di G. Lucas. 2. 2001 odissea nello spazio di S. Kubrick. 3. Solaris di A. Tarkovskji. Se non li avete ancora visti, potreste farlo!!! C H I C O N L E S T R D E L V E N O S C A D E T O E ? QUADRATO MAGICO LA FRASE MISTERIOSA I segni nascondevano il seguente messaggio: Chi trova un amico trova un tesoro. Ma forse la soluzione non era così semplice come può apparire a prima vista. SCOMMESSE La risposta è facile: avrà perduto. LA FONTANA I 4 zampilli in un'ora riempiono, colando assieme: 1/48 + 1/72 + 1/96 + 1/6 = 61/288 della vasca. Essa si riempirà quindi in 288/61 di ora, pari a 4 ore e 44/61. Sapreste trovare i restanti numeri in modo tale che sommando otteniate il medesimo risultato sia orrizzontalmente che verticalmente? (i numeri sono compresi tra 1 e 16). 1 6 5 2 23 Notizie utili CARMENINFORMA NUMERI UTILI - Residenza - Stato di famiglia - Stato libero EMERGENZE Brescia soccorso Polizia Soccorso ACI Carabinieri Vigili del fuoco Croce verde Croce bianca Polizia municipale Croce Rossa Italiana Radio taxi OSPEDALI 118 113 116 112 115 222242 44244 45001 3532932 35111 Ospedale Civile: Piazzale Ospedali Civili, 1 Tel. 39951 Feriale: 13,15-14,15 e 18,45-20,00 Festivo: 10-11 e 19-20 Divisione infettivi: (c/o Ospedale Civile) Festivo: 10-11 e 19-20,15 Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00 Ospedale dei bambini: V. Vitt. Emanuele II, 50. Tel. 293261 Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00 Festivo: 10-11 e 19-20,00 Ronchettino: Tel. 399066 Feriale: 13,15-14,15 e 19,15-20,15 Festivo: 10-11 e 19-20 Ospedale S. Orsola : V. Vittorio Emanuele II, 27. Tel. 29711 Feriale: 13,00-15,00 e 19,15-20,15 Festivo: 10-11; 13-15 e 19-20 Centro psichiatrico residenziale: V.le Duca d. Abruzzi, 15 Tel. 58172. Orario 10-11,30 e 15-17 S.O.S. Telebimbo: "Pronto ti ascolto" Servizio pubblico a tutela dei minori; via Galilei, 20 dalle ore 9 alle 23 tutti i giorni. Tel. 399022 Telefono amico: Tel. 3755555 in funzione ogni giorno dalle 18 alle 24. Telefono azzurro-rosa: contro ogni tipo di violenza su minori e donne Tel.236363-2420845 dalle 18 alle 24. Croce Blu: Servizio gratuito farmaci a domicilio per persone inabili, via Raffaello 167 Tel. 2310094 Nucleo operativo tossicodipendenze USL 41: via Cipro 9, Tel. 2421661 Associazione alcolisti anonimi: TEL. 318846-801101-220450 SOLIDARIETÀ Centro Affidi Familiari: Brescia, via Ferri 91, Tel. 2306869 AIDO (associazione italiana donatori organi): Brescia, via Monte Grappa 7, Tel. 383703. Da Lunedì a Venerdì ore 14,00-16,00 SERVIZI Ufficio passaporti: martedì, giovedì, Sabato ore 9,30-13 Ferrovie: informazioni: ore 8-12 e 15-19; Tel. 3752449 Anagrafe: Tel. 29831: lunedì - venerdì ore 8,30-13,30 sabato 8,30-12,15 AVIS comunale centro prelievi: Brescia, via Balestieri 7. Apertura: Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 8,00 alle ore 10,00. Ufficio pensioni, libretto di lavoro: da lunedì a sabato ore 8.30-13.30; Tel. 2983275 Operatori di strada: Brescia, vic. dell’Angelo, Tel 3750101. IX Circoscrizione Via F. Borgondio, 29 - Tel. 56354 Fax 3772565; da lunedì a giovedì dalle 8 alle 17; venerdì ore 8-14 - Servizio autentica firme, fotocopie e atti notori; da lunedì a venerdì ore 10-12 - Raccolta domande soggiorni climatici per anziani nei periodi stabiliti dal settore Servizi Sociali: da lunedì a venerdì ore 9-12 Centro aperto per anziani (mensa): Brescia, via Odorici 4, Tel. 3757908 Gruppo Narcotici Anonimi: Brescia, vicolo Manzone 7, martedì e giovedì ore 21-22,30. LA RETE cooperativa di solidarietà sociale, centro diurno l’Angolo: Accoglienza per i senza fissa dimora, Brescia, vic. Anguilla 6, Tel 46309. Documenti rilasciati dal comune: - Atti notori e dichiarazioni sostitutive di atti notori - Autentica copie documenti - Autentica firme e foto - Carta d’identità - Cittadinanza - Esistenza in vita - Godimento dei diritti politici e iscrizione liste elettorali - Iscrizione liste di leva - Libretto di lavoro - Matrimonio - Morte - Nascita Orari S. Messe Presso la Chiesa del Carmine ingresso da Via Carmine o da Vic. Manzone 7 Da lunedì a sabato ore 8.00 Domenica ore 9.00 24