CARMEN STREET anno 1, n. 5
GIORNALINO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE
DI VICOLO MANZONE 7, BRESCIA
HANNO COLLABORATO:
Maga Magari, Marco, Fausto, Ersilia, Terry, Giuliano, Francesca, Enza, Simone, Mattia, Walter Satüt, A.,
Valentina P., Valentina R., M., M&G, Giambattista,
Monja, Andrea, Renzo, Massimiliano, Sante...
in questo numero:
Carmen News
3
NOTIZIE FLASH...
Pensieri e parole
4
STORIE
Parole in libertà
5
PENSIERI...
Pensieri e parole
6
INCONTRI...
Pensieri e parole
7
GIOVANNI... DA PRIMIERO
Pensieri e parole
8
I LAVORI IN CAMPAGNA (III)
Passo Cereda
10
CEREDA
S.O.S
11
GUIDA AL CONSUMO CRITICO
Speciale Cereda
12
CARMEN STREET CHIAMA...
Pensieri e parole
14
DUE PAROLE SUL RAZZISMO
Racconti
16
IL MONDO NELL'ARMADIO (II)
Racconti
17
SCRITTORI IN ERBA
Racconti
18
STRANIERO
Maga Magari
19
LE STELLE PREVEDONO
Nonprofit
20
SPAZIO PUBBLICITA'
Conosci te stesso!
21
VIVERE O LASCIARSI VIVERE?
Una pagina per giocare
22
IL PIACERE DI SCOPRIRLO
Notizie utili
24
CARMENINFORMA
Nel corso del tempo...
Carmen Street - Bimestrale - N. 5 (ottobre) 1996
Registrato presso il Tribunale di Brescia il 26-9-95 n. 32/1995.
Direttore Responsabile Dott.ssa Anna Grasso Rossetti
Redazione e Amministrazione: Vicolo Manzone 7,
25122 Brescia - tel/fax 030/40807
Stampa: Grafiche Opera Pavoniana - BS
2
... Carmen Street continua con
la sua scadenza (quasi) bimestrale. Non mancano i vari contributi che, crediamo, rendono
sempre varia e piacevole la lettura, pur mantenendo un certa
continuità nelle rubriche che
presentiamo.
Alcuni contributi che compaiono in questo numero hanno
anche lo scopo di aiutare la
riflessione personale e - perché
no? - anche comune. Sono i
contributi che presentano una
esperienza di tossicodipendenza, alcuni pensieri sul tema del
razzismo e sugli "incontri" che
si fanno nella vita, un racconto
sul rapporto con l'altro in quanto straniero, la segnalazione di
una Guida al consumo critico.
Non per questo gli altri contributi non sono adatti per continuare la riflessione! Anzi.
Un numero troppo "serio"? Sta
a voi lettori - amici e simpatizzanti - esprimervi in merito.
L'attenzione finora accordata
sembra dimostrare che anche i
contributi più "riflessivi" trovano buona accoglienza presso
i lettori di Carmen Street. E non
è cosa da poco...
Carmen News
NOTIZIE FL
ASH
FLASH
Calcio e dintorni.
dacalisti, impresari... e - perché no - anche
Con l'avvio del nuovo anno Carmen Street ha
un padre per la celebrazione della Messa
una nuova squadra di calcio - e questa per i
domenicale.
nostri lettori non è più una novità - che sta
Tutti insieme (insomma) appassionatamenpartecipando al campionato C.S.I. Crediamo
te ci siamo messi a smontare la sala da
che la grande squadra capitanata da Enrico e
pranzo - cucina compresa - dell'Hotel Oriens
Salvatore sia ancora in fase di rodaggio (pre(segnalato sulla guida turistica con 3 stalle).
parazione atletica? affia-tamento? umiltà?...),
Dopo le lunghissime ore di fatica - cioè tre
dato che le priore circa me tre giornate
tutti ci siadi torneo sono
mo rilasstate alquanto
sati con
negative nei ricibi e besultati... Perciò
vande lonon ci permetcali amotiamo ancora di
revolmenmettere qui a
te prepalato la fotograrati dai
fia della squanostri
dra per evidenchefs.
ti motivi di sicurezza al fine
Castagnata.
di evitare che
Come orl'indennità dei
mai è conCacciatori
di
taglie
nostrani
giocatori sia
suetudine
irrimediabilmente
da anni, ci
compromessa da parte di facinorosi ultras
siamo ritrovati, sabato 26 ottobre, al Centro
carmelitani.
per gustare i frutti d'autunno: le castagne,
A parte gli scherzi: non si può sempre vinceottimamente "brustolite" da Renzo e Gianni.
re, ma neanche si può sempre perdere...
Nel frattempo Giuly (il nostro fotografo
perché anche i tifosi più pazienti attendono
quasi ufficiale) mostrava le bellezze e non
alfine una giusta gratificazione.
del campeggio estivo al Cereda (vale a dire:
Auguri, dunque, per le prossime partite!
un'indigestione di diapositive, per poter poi
gustare meglio le castagne).
Ottobrata al Cereda.
Ringraziamo tutti i presenti, giovani e meno
Grande partecipazione di tutti coloro che
giovani (genitori, amici, simpatizzanti, ecc.
c'erano all'appuntamento del 4-6 ottobre:
ecc.) con un'arrivederci alle prossime occaoperai, cuochi, apprendisti, infermiere, sinsioni.
3
Pensieri e parole
STORIE
di A.
Riceviamo e pubblichiamo il racconto di una esperienza che riteniamo possa essere utile ad essere usata anche come
spunto di riflessione.
Circa sei, sette mesi fa, ho avuto un incontro
che mi avrebbe potuto rovinare la vita. Allora
non me ne rendevo conto, oppure non volevo
rendermene conto, non lo so.
Ero in giro con un amico, tossicodipendente,
e come accadeva non
di rado l'avevo accompagnato a prendere una busta. Non
so perché, ma ho voluto provare anche
io. Con ogni probabilità non mi rendevo conto di dove sarei potuto arrivare. Comunque, mi
sono bucato. La prima volta, che pensavo sarebbe stata anche l'ultima. Il rituale lo conoscono, chi più chi meno, tutti.
La siringa, la fiala di acqua distillata e la roba.
La maledettissima eroina, contro la quale in un
recente passato ho manifestato in prima linea,
gridando slogan contro chi la spaccia e chi
permette che la si spacci. Me la stavo iniettando.
Tutta la mia rabbia, sciolta in una fiala. Un
attimo dopo il buco, questione di pochissimi
secondi, ho sentito un brivido di freddo, ed il
cuore battermi in gola. Una sensazione di sonno, di annientamento indescrivibile.
Mi stava facendo effetto. Mi era rimasta addosso qualche ora, cinque o sei al massimo.
Pensavo finisse lì, ma mi sbagliavo. E tanto,
anche. Ma non lo sapevo. Passati due o tre
giorni, ne sentivo il bisogno. Ero piuttosto
nervoso, non stavo bene. Quindi, me la sono
procurata.
Dopo quella, ce ne sono state altre, tante. Troppe. Dopo circa due mesi, iniziavo a portarne i
segni, anche fisicamente. Le occhiaie grigie,
gli occhi lucidi.
Stavo sprofondando inesorabilmente nel baratro della tossicodipendenza. E cominciavo ad
accorgermene. Mi guardavo allo specchio, e
non ero più io. Io, io... quello "che va in manifestazione a rompere le scatole".
Ebbene, la mia essenza mi stava scivolando
via, forse irrimediabilmente. Stavo diventando
totalmente anemozionale, non me ne fregava
più niente di niente e di nessuno. Non ero più io
insomma. Intanto, il tempo passava ed io peggioravo.
Poi, di punto in bianco ho detto basta. Non ce
la facevo più, non volevo essere dominato dalla droga.
Ero stufo di non riuscire a
guardare la gente negli occhi,
di sentirmi un emarginato.
Volevo tornare ad essere vivo.
In compagnia, sentivo
gli amici fare progetti,
per le vacanze estive.
Io, non potevo e me ne
rendevo conto. Non
sapevo se sarei arrivato vivo alle vacanze. Ed
invece ci sono arrivato, ed è stato bello. Perché
è stato proprio in vacanza che mi sono chiesto
fino a che punto ne valeva la pena. Anche
perché in vacanza capivo cosa significava essere senza roba, ho provato cosa sono le crisi
d’astinenza...
4
Pensieri e parole
PENSIERI...
... SPARSI
Il treno (un pensiero)
di Terry
Quante volte
guardando il treno
avrei desiderato
poter viaggiare
poter andar lontano,
vedere un mondo nuovo
vedere quando il treno va a dormire
chiedermi dove va a finire
se le rotaie, come il mondo, hanno una fine.
Se riesci a riempire
l'inesorabile minuto
dando valore ad ogni istante che passa
tua è la terra,
e tutto ciò che è in essa.
Aspettare,
non significa sperare invano
bensì avere la certezza
che ciò che si aspetta,
arriverà.
... D’AUTUNNO
di Massimiliano
L'amico
apre semplicemente le braccia e dice:
non voglio sapere,
non giudico,
qui c'è un cuore, ci puoi riposare.
‘‘Quel ramo del lago di Como’’... così citava un
grande poeta. Chissà se mai si è soffermato veramente ad osservarlo, magari come sto facendo io, in
una grigia mattina di ottobre!
E’ lì!... l’acqua pare rifletta il cielo per quanto è
immobile, se non fosse per quelle piccole correnti
che di tanto in tanto spezzano la sua tranquillità e
forse la sua tristezza.
E come contagiate da lui sembrano le cose che lo
circondano; le piccole barche abbandonate, la spiaggia deserta e gli alberi, da dove, come le lacrime
quando segnano il viso, le foglie una dopo l’altra
cadono giù andando a morire sulla terra.
Ma ecco, quasi annunciata, giungere la pioggia che
spesso in molti di noi porta maggior tristezza... Ma
cos’è la pioggia?
Altro non sono che lacrime! Sì, le lacrime degli
angioletti che piangono per noi; per noi che siamo
tristi, per noi che siamo ammalati, per noi che siamo
soli...
Ed allora è più facile sorridere se c’è già qualcuno
che piange per noi... Non credete?
Questo è l’autunno, capace di spegnerti e allo stesso
tempo accenderti, così realmente vero che se lo si
guarda ed ascolta in silenzio non si può far altro che
imparare.
Cosa?
Che anche dietro la tristezza è celata una grande
gioia, basta solo crederci per trovarla!
Accanto a te,
non ho nulla di cui scusarmi,
nulla da cui difendermi,
nulla da dimostrare.
Grazie, amico mio.
Non considero la felicità,
una forza passeggera,
ma una forza segreta
che agisce lungo tutta la vita.
L'uomo.
L'uomo senza amore è come
una lanterna senza luce,
un'orchestra senza musica,
un cielo senza stelle,
un oggi senza domani.
Lasciateci correre nella freschezza di quel prato
lasciateci volare, come angeli nel cielo
fateci navigare nell'immensità del mare
dateci il nostro cielo e fateci sognare,
dall'alto di una stella noi ci potremmo incontrare
nella piuma di una nuvola potremmo dormire
al tepore di una brezza riusciremo a sognare
ai raggi del sole dolcemente ci potremmo svegliare.
5
Pensieri e parole
INCONTRI...
di Monja
Quante persone incontriamo durante il giorno? E durante tutta la nostra vita? Qualche volta è importante fermarsi
a pensare a tutti questi "incontri"...
Un articolo che parli... incontri?
Dopo la paura iniziale di non trovare niente da
scrivere su questo tema, ora mi trovo qui, con
il timore che questo articolo possa contenere
tutto quello che avrei da dire.
Se mi fermo un attimo e trovo il tempo, e
soprattutto la voglia, di guardarmi indietro,
noto subito come per me siano stati importanti alcuni incontri. Ho sempre avuto la sensazione che molti
"eventi" - che noi
definiamo "casuali" - di casuale non
abbiamo proprio
un bel niente; ho
sempre avuto la
sensazione che alcune persone siano entrate nella
mia vita come
messaggi, spediti
al
momento
giusto, da chissà quale parte dell'universo.
Ci sono persone che sono entrate nella mia
vita senza nemmeno chiedere permesso...
persone che, per qualche inspiegabile motivo,
mi sono apparse speciali e che hanno scritto,
con me, un pezzetino della mia storia.
Ci sono incontri che mi hanno modificata, che
mi hanno aiutata a smussare qualche mio
angolo (io so che ne restano ancora molti!),
che mi hanno fatto scoprire parti di me di cui
non immaginavo neppure l'esistenza.
Ci sono molti volti che sono riusciti a comunicarmi cose che avevo sentito molte volte e
che mai avevo capito, che sono riusciti a
trasmettermi un’improvvisa serenità, senza
dire o fare nulla di straordinario.
Sto parlando dell'importanza di alcuni incontri, non sto dicendo che sia sempre facile.
Anzi, credo che incontrare davvero qualcuno,
a volte, possa essere anche piuttosto complicato. Non stiamo parlando di imparare un libro
a memoria o di inserire dati in un computer; in
un incontro entrano, in gioco due persone con
i rispettivi caratteri e difetti, con la loro storia
e il loro
diverso modo
di pensare e di
esprimersi.
Per incontrare
"l'altro" dobbiamo abbassare qualsiasi
difesa, dobbiamo essere
totalmente noi
stessi, che mi
ha "mandato":
persone che mi porto dentro, che possono
anche essere a centinaia di chilometri, ma che
ormai fanno parte di me; persone che hanno
saputo accompagnarmi, rispettare i miei tempi e accettare i miei limiti; persone tanto
diverse da me e quindi ancora più preziose.
Io ringrazio il Signore perché ogni giorno mi
permette di incontrare persone speciali... a
volte forse non me ne accorgo ed è davvero un
peccato: alcune persone possono anche "venir
spedite" al nostro indirizzo, al momento giusto,
ma solo noi abbiamo la possibilità di aprir loro
la porta!
6
Passo Cereda
GIOVANNI...
DA PRIMIERO
La presentazione di un personaggio sui generis...
sta. Da ultimo propone una ricetta a base di
«Che cosa siete andati a vedere? Un uomo
acqua per una vita migliore.
vestito con abiti di lusso?» (Lc. 7,11).
Quest‘anno
Accostamento
un po' ardito
abbiamo avuforse, ma viene
to la fortuna
di averlo con
istintivo, sponnoi al Cereda
taneo vedendo,
incontrando
a cena. Dopo
cena si è inper le vie di
trattenuto in
Fiera
di
conversazioPrimiero quene lasciansto personagdosi sottogio un po'
porre alle doatipico, fuori
mande curioper i nostri
se dei ragazgiorni.
zi desiderosi
Come il BattiGiovanni a spasso per le vie di Fiera di Primiero
di andare un
sta anche lui si
po' al di là delle apparenze.
chiama Giovanni. Quello che fa colpo è il
La sua scelta potrebbe essere per noi un
suo abbigliamento o, meglio, non abbigliamodo diverso di vivere nella società del
mento.
benessere?
Da anni ormai Giovanni vive portando sia
d'estate che d'inverno solo i
Estate '96: momento di relax alla malga Fossetta
calzoni. Sì proprio, gira scalzo e a dorso nudo. D'estate
magari forse... ma d'inverno
con quelle temperature da
montagna! Ha capelli lunghi
argentati, il volto incorniciato da barba da farlo sembrare
anche un santone indiano.
Originale? E' una scelta di
vita. E' un tipo molto estroverso e geniale. Ha inventato
una macchina girevole che
fotografa a 360 gradi. E' un
apprezzato pittore e organi7
Pensieri e parole
I LAVORI
IN CAMPAGNA (III)
di Ersilia Barbieri Petesi
Continua il racconto del lavoro nei campi e dell'arte di "arrangiarsi" per poter far fronte alla povertà...
Vi parlo in questa puntata di altri attrezzi e di
altri lavori. Vi dicevo della trebbiatura: il cortile, la stalla, le case avvolte in una nuvola di
polvere che tappava gola e naso a tutti. Il
rumore che facevano gli stantuffi che aspiravano l’acqua per il far funzionare la terribile
motrice, il rumore dei setacci dell’imballatrice... duravano per una settimana e ci rendeva al pari di
mugnai. I ragazzini raccoglievano i lacci tagliati ai
covoni del frumento perché
il padrone faceva confezionare con quelli le corde robuste che servivano a legare
i pericolanti carri di fieno
durante il trasporto dai campi alla cascina (e anche i
covoni scivolosi del grano
secco).
Noi eravamo i padroni, così
i trebbiatori venivano a desinare da noi. Mamma faceva belle minestrone di verdure della nostra ortaglia.
Poi, coppa, pancetta, culatello, salami erano
abbondantemente serviti, accompagnati da un
prelibato vino delle nostri botti capaci che
conservavamo nella cantina. Noi ragazzi ci
esiliavano dalla tavola, in tale epoca, per far
sedere i trebbiatori. Erano sempre in 4 o 5.
Avevamo una rabbia che non vi so dire! Però,
diceva papà, bisogna far bella figura. E poi,
trattati così lavoravano meglio e non badavano
alle ore in più di lavoro.
Passata l’estate bisognava accingersi a fare la
raccolta degli ortaggi dell’orto, fagioli, zucche,
patate, cipolle, aglio che venivano conservati al
fresco. Avevano anche la melonia, con angurie,
cetrioli, peperoni e tante altre cose buone da
mangiare. Papà conservava fino a Natale nella
sabbia nello scantinato le angurie perché diceva
che erano di buon auspicio. Intanto i contadini
mettevano ai carri le baròse per portare a casa
il granoturco, lavoro svolto prevalentemente da
noi donne. E alla sera lo si
scartocciava fino all’alba finché
non fosse finito. Col scarfòì dè
ram, piccolo aggeggio che si metteva al dito per tirar via lo
scartoccio dal granoturco (al canù
o fûss). Dopo, finito di fare ciò,
arrivava l’ora della vendemmia
(àndà a ndômià). Così la campagna diventava grigia e brulla: sembrava una donna spogliata da tutti
i vestiti. Restavano le foglie secche da portare a casa per fare da
stramaglia (o letto) alle bestie.
Restavano nei campi i mozziconi
dei gambo del granoturco (i
scràmôss). Si adoperava un falcetto rigido poco incurvato (al
fiochièl); invece quello per fare le strade per la
mietitura del frumento lo chiamavamo la misurö.
Appezzamenti di terreno venivano seminati: i
verzacch erano il foraggio per le mucche da
latte e i raìsù - altri tuberi da dare da mangiare,
sempre alle mucche, fino alla primavera.
Noi donne, di nascosto del padrone, li facevamo cuocere e... com’erano saporiti! Sembrava
di mangiare le cime di rapa. E di rape vere e
proprie ne coltivavamo anche negli orti.
Se ne mettevano sotto aceto tanti vasi, alcune
intere, per l’inverno. Bisognava arrangiarsi in
tutte le maniere, se si voleva superare un po’
8
Pensieri e parole
della nostra povertà! Non pensavamo
neanche di denigrare il settimo comandamento. Dio vedeva la nostra povertà
e credo che da lassù ci facesse l’occhiolino di approvazione perché, a mio dire,
l'erbò che ghè n’dèi camp, lè sò de Dio
e de töcc i so sànc! (l'erba che c'è nei
campi è di Dio e ti tutti i suoi santi). Per
queste occasioni noi ci classificavamo
figli di Dio, perciò dei santi! Sono solo
delle illazioni - certo - e Dio mi perdoni,
non ho intenzione di fare di tutte le erbe
un fascio.
Se l’arrangiarsi è un po’ di sopravvivenza, credo che nessuno si fece povero
per le nostre piccole ruberie. Quando si
ha fame, dicevano i nostri nonni, non
c’è peccato che tenga. Anche se ci arrangiavamo un po’, dopo tutto, era per
noi che il padrone conduceva in porto i
suoi lavori. Noi non badavamo alle ore
in più che dedicavamo per la sua campagna. Dunque eravamo pari, credo.
Poi, pensandoci bene, noi volevamo
bene ai nostri padroni: loro ci prestavano il carro e i cavalli per far sammartino
o per portar a casa la legna raccolta dopo che c’era stata la scalvatura delle
piante.
La campagna ruvida, ma generosa la
gente rozza, ma buona che sempre ti
aiuta, che conosce tutti e si fida di tutti.
Non occorreva chiudere a chiave le porte, bastava appoggiare una sedia. Non
c’erano le ruberie - o per lo meno così
grosse come da noi. Gente burbera,
poco colta, ma con il cuore largo come
una casa. Gente che prima di far polenta
si accorge di aver la madia (la farenerò)
vuota, ma sa che la vicina impresta la
farina. Gente che accorgendosi che tu
non sei in casa ti guarda i bimbi e te li
conforta. Gente che va per te a fare la
spesa al vicino mercato, per farti risparmiare tempo e soldi.
Ditemi, cari concittadini, dove la trovate ora e da voi gente così?
Tanti e cari abbracci. Nonna Ersilia.
FAM E ABUNDANSÓ
Na fètô de polentô e strachitù
na scödèlô de essénô, tröbiô tröbièntô,
na basgiô de capulì e gremolàs,
na fam de luf, mai sassiadô assé
e i tò matèi, tôcc lé
a tiràt le braghe e le treèrse
co le candéle del mosségn al nas
perchè i ga fam amô... e te
ta tödet fô 'l bucù de bòcô
per dàghel a lur... ma Dio Signur!
Entàt ta bruntùlô le bôdele
e ta sa sarô 'I stômec, che dulur!
e ta sa crìdet adôs le lamentéle.
Ta pènset apènô a lur...
Ma che ne sai de la tô fam
de la tô poertà? ma per caretà!
Se la ga fös stadô alurô la televisiù
che ‘n dàô a sbircià ‘n chei palàs
per fat véder sö chei taulù
ön pulì doràt, ön capù gras,
perù, cortèle e cügianì d'arzent,
toàie de Fiandrô, becèr de cristal
e ön papagal che repét frasi sufisticade
entàt ch'el poarèt al fàô le sô scaragnade
e che l’ìô dré a smachinà
chel che ga fös stat domà
sö la sô pòerô tàolô
che conòs gna 'I pa!
Signur, per caretà, pènsegô bé
nòter poarècc cunfidem an Te!
9
Passo Cereda
CEREDA
di P. Renzo
Due brevi parole di spiegazione su di un luogo che è familiare per quelli di Carmen Street, ma non per tutti...
Su queste pagine spesso e con insistenza cupo delle pinete, immerse nella distesa
si parla del Cereda. Ma chi è costui? è forse sterminata di un cielo unico al mondo.
il paradiso?
In questo scenaQuesto forse
rio da fiaba, miè troppo, ma
metizzato in un
qualcosa che
angolo remoto
si avvicina
del Trentino, a
molto. La
quota 1400 metri
Valle
di
circa, si trova
Primiero con
Passo Cereda,
i suoi 700
piccola oasi
metri sul liveldove la natura ha
lo del mare, è
mantenuto le sue
a ridosso del
caratteristiche
famoso gruppiù vere. Da tanti
p
o
anni ormai il
Le Pale di S. Martino viste da Val Canali
dolomitico
Cereda è divenuto
delle pale di S.Martino. Le Dolomiti non luogo delle nostre attività con i ragazzi sia
sono le monestive che invernali.
tagne più alte,
ma le più
belle: la loro
A lato.
bellezza ci laLa cartina con inscia inebriati.
dicato alcuni posCrode, picsibili itinerari per
chi, campaniraggiungere Pasli, guglie si
so Cereda.
inalzano
c o m e
titaniche dentiere, fantastici castelli. Appaiano incontaminati e splendidi come
smeraldi che emergono dal fondo verde
10
S.O.S.
GUIDA AL CONSUMO
CRITICO
La segnalazione di un libro che varrebbe proprio la pena di portare in... tavola!
può incidere su grandi scelte. I due episodi
riguardano il fenomeno della mucca pazza ed il
consumo del mascarpone. Molte imprese sono
entrate in crisi per il drastico calo del consumo
di questi due prodotti a seguito dell'epidemia
scoppiata in Inghilterra e ad un caso di botulismo.
Sono fatti che dimostrano come il consumo
abbia uno straordinario potere di vita o
di morte sulle imprese.
La Guida vuole essere uno strumento
utile in questa direzione. Aiutare il
consumatore a districarsi nella selva
delle imprese che stanno dietro ai
prodotti in commercio. Vi vengono
fornite le informazioni su 180 gruppi nazionali e multinazionali.
Le informazioni sul comportamento delle imprese per un consumo
consapevole sono divise in tre parti.
La prima parte è dedicata alla presentazione del manuale con l'indicazione di un principio molto importante: la sobrietà; e la riflessione
sul perché sia necessario un consumo critico.
La seconda parte è dedicata al vaglio dei marchi e delle Società. Raggruppati per genere di prodotto vengono
presentati secondo i criteri di utilità, di impatto
ambientale e di retroscena sociali.
La terza parte è invece dedicata ai "fatti e
misfatti delle Società". Una documentata rassegna dei marchi e delle aziende. Chiudono il
libro due indici analitici dedicati uno ai prodotti
e l'altro alle società e che si mostrano molto utili
per l'utilizzo stesso della Guida.
Poiché la memoria può difettare, perché non
prendere l'abitudine di fare la spesa tenendo il
manuale sul carrello del supermercato?
La rubrica S.O.S. si occupa questa volta della
segnalazione di un libro un particolare: Guida
al consumo critico a cura del Centro Nuovo
Modello di Sviluppo (Edizioni EMI, Bologna,
£. 25.000).
Fare la spesa è un gesto che non riguarda solo
noi, i nostri gusti, il nostro portafoglio... Non
abitiamo all'interno di un piccolo paese
ove si consumano soltanto i beni che vi
vengono prodotti. Per la nostra epoca,
dietro al gesto quotidiano della spesa in
un negozio o al supermercato, si nascondono problemi di ampiezza
planetaria. Non possiamo dire
di essere attenti alla salvaguardia del nostro ambiente
o di essere solidali con i popoli del Terzo Mondo quando di fatto siamo o rischiamo
di essere complici di imprese
che inquinano, maltrattano i
lavoratori, utilizzano bambini come manodopera e sfruttano indiscriminatamente le
risorse del pianeta.
Si è sempre convinti (rassegnati?)
che i grandi problemi del mondo non
possano essere affrontati che dai politici o dalle nazioni. Invece molte cose possono
cambiare, proprio a partire dalle proprie scelte
quotidiane. Se incominciamo a scegliere in
base a criteri diversi da quelli del gusto, della
comodità, della pubblicità e - perché no - del
costo.
Infatti il consumo ha effetti determinanti sulle
imprese. L'esperienza di questi mesi, ad esempio, rispetto a due fatti che hanno fortemente
influenzato le nostre abitudini alimentari, insegna che anche attraverso la spesa quotidiana si
11
Pensieri e parole
CARMEN STREET CHIAMA
BROOKLIN RISPONDE
di P. Sante
Riceviamo e volentieri pubblichiamo...
difficile immaginare che in America si vive così. Sto
iniziando il mio secondo e ultimo anno di permanenza
presso questa popolazione. Anch’io, con loro, viviamo
certe precarietà accompagnandoci nella ricerca di un
cammino che porti la speranza. Non avevo gran che da
donare. Ho offerto loro tutto ciò che possedevo: il mio
sacerdozio, la fede, i sacramenti, la preghiera e me stesso
in totale disponibilità. L’hanno capito e senza indugi
hanno corrisposto chiedendo e imboccando il giusto
cammino che, pur non risolvendo certe ristrettezze
umane, le allevia dando senso alle fatiche e alla loro vita
così vissuta.
L’impegno primario, in quest’anno, l’ho rivolto alla
popolazione ispana pur svolgendo altre e necessarie
attività collaterali. Tale nucleo era notoriamente considerato "negletto e refrattario". In realtà era solo abbandonato a se stesso perché privo di adeguata animazione
e del necessario coordinamento. Tale era il motivo che
li rendeva latitanti alla frequentazione. Dopo averli
visitati nelle loro abitazioni la situazionecambiòaspetto.Lentamente e costantemente
hanno incominciato a venire manifestando tanti
aspetti positivi fino a quel
momento mai realmente considerati. La loro partecipazione è costante e ne arrivano sempre dei nuovi. In realtà,
questa gente, da sempre desiderava frequentare la Chiesa, partecipare alla Messa, ricevere il conforto spirituale.
Lo desideravano ardentemente ma, purtroppo, anche se
da molti anni vivono in America, non parlano l’inglese
e quindi esclusi. Di loro si sente parlare tanto e generalmente male... Questa diffusa opinione ha ostacolato e
frena la corretta visione della loro interiorità, della tanta
sofferenza, solitudine, disagio, emarginazione e della
loro spiritualità che, in alcuni momenti, rasenta il
misticismo. Vivendo accanto ad essi ho potuto sperimentare i loro due estremi comportamenti che si
evidenziano in atti di violenza e di intensa spiritualità.
Due estremi dei quali è impegno inderogabile conoscerne la causa per capirli e aiutarli. Questo è stato il mio
intendimento e principale proposito.
Il conforto che "un missionario italiano" si accompagna-
Carmen Street arriva sempre puntuale a Brooklyn. In tal
modo il mio pensiero trasvola l’oceanica distanza,
animandosi con voi. Gli autori degli articoli e dei
dispacci, conosciuti e familiari, mi rievocano la dinamica vita trascorsa al Carmine.
Due anni fa lasciai la Comunità e il Centro di Pronta
Accoglienza per indirizzarmi a nuove e
inedite esperienze. Dopo aver corroborato
il mio spirito con un anno sabbatico: un
tempo dedicato totalmente alla preghiera,
alla riflessione, all’aggiornamento per un
rinnovamento mentale, strutturale e attitudinale, sono sbarcato a New York Brooklyn.
Una sfida da esperire. Un mondo convulso. Attitudini svariate e complesse in una
giungla di provenienti dalle parti più impensate del globo terrestre.
Un mondo, tuttavia, che stimola un vivo
ricordo per il Carmine, anche se la realtà
qui vissuta è tremendamente diversa e
complessa.
L’impatto è stato duro e faticoso il
superamento. L’ostentata opulenza di
Manhattan sfiorisce nei quattro rioni
periferici rivelando il vero suo volto di povertà, miseria,
disordini, paure...
I modi e le mentalità, tanto differenti dalle nostre,
parvero, all’inizio, spazzare via ogni mio beneficio di età
e di esperienze. Col tempo tutto si è dissolto e ho
proceduto nell’attività con più chiarezza.
E’ già trascorso un anno dalla mia venuta a Brooklyn. Un
anno di buona esperienza che mi ha visto alle prese coi
problemi più disparati. E’ stato necessario un buon
coraggio e tanta pazienza per poter conoscere e agire il
più possibile adeguatamente. Più conosco, più problemi
scopro! I problemi veri, quelli della gente, di chi fa più
fatica, sono emersi in un secondo momento, dopo aver
familiarizzato. E’ un mondo povero e per tanti aspetti
sballottato. E’ gente che non si può non amare e vale la
pena faticare un po’ per loro, considerata la grande fatica
che quotidianamente devono sostenere.
Qui ho incontrato e visto in faccia la vera povertà! E’
12
Pensieri e parole
va a loro è stato sufficiente per risvegliare il loro
potenziale di entusiasmo pieno di effervescente energia
e intraprendenza. In tal modo e in capo ad un anno il
gruppo si è straordinariamente compattato realizzandosi e pianificandosi in attività che toccano, pressoché,
ogni settore. Il tutto parte e converge nelle attività
parrocchiali che assieme siamo andati organizzando e
stabilizzando.
La cornice di tale impegno è resa suggestiva dai vari
gruppi che animano le celebrazioni e gli avvenimenti e
sono, perciò, motivo di richiamo anche per i meno
sensibili o informati. E’ sorto, così, il coro dei cantori.
Che eseguono, magnificamente, canti e musiche latinoamericani, con una suggestività coinvolgente. C’è pure
un nutrito gruppo di lettori e di animatori della liturgia.
Abbiamo racimolato quasi una trentina di ragazzi e
ragazze per il servizio all’altare (chierichetti). Lo scopo
principale e di avere un primo gruppo di giovani per
poter svolgere alcune attività spirituali e formative.
L’esempio invoglia e il numero va crescendo. Una
decina, tra uomini e donne, hanno accettato e si sono
preparati per essere ministri dell’Eucarestia; tanto per la
S. Messa quanto per segnalare e portare la Comunione
agli infermi. Questo gruppo lo ritenevo importante
soprattutto per essere informato degli ammalati e anziani presso questa popolazione.
Da circa cinque mesi ha preso vita il Gruppo di Preghiera. Un’iniziativa che essi desideravano tanto. Ad ogni
visita me ne facevano richiesta. Sorprendentemente il
gruppo si è formato con una cinquantina di partecipanti.
Ogni giovedì ci incontriamo. Qui mi è dato capire di più
e scoprire l’intensità del loro spirito e della loro preghiera. Sono eccezionali! Ogni incontro lo chiudo con un
pensiero e una benedizione e chiedo a Dio che mi aiuti
a pregare come loro...
In questo gruppo sono già sorte iniziative per un coordinamento sociale rivolto ai bisognosi tanto per ricupero
o prevenzione alla droga quanto per sostegno agli
indigenti, poveri, e nuclei di persone che visitano le
famiglie allo scopo di tenere viva la fede, i valori
cristiani, la vita sacramentale, la regolarità dei matrimoni, la non violenza nei suoi vari aspetti: informando e
orientando per una possibile soluzione alternativa o per
la collocazione occupazionale. E’ da questo gruppo che
vado attingendo rinforzi nuovi per le ulteriori iniziative.
Mi pare poter scorgere in esso il fermento dello ‘‘Spinto’’, la Grazia e il progetto di Dio. La mia attenzione, per
questi incontri, sta diventando sempre più determinata
e mirata.
Dal gruppo ho potuto scegliere sei persone disposte a
prepararsi per essere futuri catechisti presso gli Ispanici...
Li incontro ogni martedì per la preparazione biblica,
sacramentale e catechetica. A questo incontro partecipano anche altri e, in futuro, emergerà più chiara la loro
disponibilità e possibilità. Dopo i miei incontri conto di
far loro frequentare un corso diocesano teologico e
preparatorio. Col prossimo anno potranno già collaborare all’istruzione catechetica.
Coi primi di ottobre ho avviato la Missione presso tutte
le famiglie degli Ispanici. E’ tutto l’anno che la sto
pensando e preparando. Sabato 14 settembre ho tenuto
l’assemblea generale in una "specie" di ritiro e illustrato
il progetto. Domenica 15 ho convocato tutti i leader e
collaboratori pianificando i dettagli e le attività che
svolgeremo quest’anno.
Sono sorti quattro gruppi missionari e cominceranno
con l’aiutarmi nella prossima Missione presso le famiglie nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Il progetto
è ben strutturato e si realizzerà in due tappe: OttobreNatale, metà Gennaio-Pasqua. Lo scopo principale è di
svolgere l’evangelizzazione e contemporaneamente
aumentare i gruppi missionari affinché possano continuare, in futuro, l’azione presso le famiglie. Ogni gruppo
e attività è impostata con autonomia e responsabilità.
Quando non ci sarò più saranno in grado di proseguire
da soli.
I miei giorni sono pienamente occupati e questo è un
bene. Non penso al risultato perché ho già sperimentato
come la grazia del Signore è presente e compie meraviglie.
E così si avvicina il termine della mia esperienza in
Brooklyn. Un’esperienza intensa.
L’Amministrazione Generale mi ha chiesto di collaborare con essa presso i Distretti. Comincerò con quello
dell’Africa. Ai primi di luglio del prossimo anno sono
atteso in Senegal, a Dakar. Lì vi opererò per tre anni, in
seguito si vedrà.... L’attività ipotizzata è di mettere mano
ai progetti di formazione. Avvierò i primi impegni
presso una parrocchia urbana di Dakar, ricca di nuovi
fermenti ma bisognosa di una pianificazione e di un
pilotaggio. Lì siamo ad una tappa inedita e il lavoro
consiste in un rafforzamento e guida per i giovani
confratelli africani che giungono dalle comunità
apostoliche. Contemporaneamente avvierò rapporti col
Seminario e il Centro Studi. (...).
Pertanto, lentamente, vado disponendo gli Ispanici alla
mia partenza. Ho già parlato con gli stretti collaboratori.
E’ facile capire quanto siano dispiaciuti! Da parte mia
sono sereno e pronto ad andare dove Dio mi chiama. In
quanto ad essi, ne sono certo, la Grazia del Signore li
accompagnerà.
A tutti un carissimo saluto e un caro ricordo
P. Sante
13
Pensieri e parole
DUE PAROLE
SUL RAZZISMO
Alcuni adolescenti di Carmen Street hanno provato a riflettere sul problema del razzismo...
Il razzismo non si limita solo alla
discriminazione che esiste tra
bianchi e neri, per quanto grave
possa essere. Vorrei piuttosto
soffermarmi sui razzismi che sono legati più alla
nostra vita comune.
Infatti mi sono accorto che la maggior parte delle
manifestazioni di emarginazione si verifica anche
tra persone della stessa razza, colore, paese, ecc.
Spesso mi è capitato infatti di vedere casi di
violazione di una persona unicamente perché è di
un’altra regione e città e questo si verifica spesso
tra nord e sud italiani.
Penso sia una forma di razzismo anche l’esclusione
di certi individui che pensano solamente diverso da
noi o hanno obiettivi o ideali diversi dai nostri.
Purtroppo suppongo che ognuno di noi nel proprio
piccolo è un po’ razzista.
Per risolvere, quindi, un problema così grande,
dobbiamo prima cambiare e migliorarci in modo
da migliorare anche gli altri. Sono sicuro che un
mondo più solidale e meno egoista sarebbe un
mondo migliore.
Andrea
motorino o solo perché hanno l'orecchino.
Le nostre madri vogliono tenerci lontano da
questi ragazzi che sono magari anche i nostri
amici più intimi con i quali ci confidiamo e
ci aiutano quando abbiamo dei problemi.
Solo perché hanno capelli lunghi, fumano e
hanno l’orecchino. Anche se noi abbiamo
degli amici così, non vuol dire che
diventeremo così anche noi.
Parlando di una fascia di età minore, come ad
esempio i bambini delle elementari, può capitare
che un piccolo gruppo di birbantelli se la prenda
con un ragazzino solo e che non è capace di
difendersi picchiandolo o facendoli dispetti.
Per questo è inutile mentire facendo finta di non
provare razzismo nei confronti degli altri.
Enza
Nella nostra società il
razzismo è diventato una
realtà ormai comune.
Se succede qualcosa è sempre colpa di persone di
colore.
Questa estate ho avuto un’esperienza con un
ragazzino nero, i miei amici lo prendevano in giro
e lo sfruttavano, io non li chiamerei razzisti, ma
sono solo ipocriti perché quel ragazzo è molto
buono e simpatico.
Secondo me il razzismo non è una cosa giusta
perché le persone sono tutte uguali anche se hanno
colore di pelle diverso: sono sempre esseri umani
e hanno tutti i diritti che abbiamo noi. Nel mondo
non ci deve essere diversità perché io, per
esperienza, ho visto un ragazzo in motorino che
aveva fatto un incidente e mi sono stupita perché ad
aiutarlo sono stati degli albanesi, hanno chiamato
l’ambulanza e l’hanno aiutato, mentre altre persone
gli sono passate in parte e lo guardavano soltanto.
Da quel giorno mi sono resa conto che non
Il razzismo, secondo molti di noi,
non esiste, ma invece c’è; è tra noi
nei confronti di alcune persone
che ci sono antipatiche solo perché siamo invidiosi.
Molto più spesso, però, ce la prendiamo con le
persone diverse da noi, ad esempio, negri. Spesso
molti dicono che noi non proviamo razzismo nei
confronti degli altri, ma questo non è vero, ad
esempio, in autobus molti non si vogliono sedere
vicino a qualche nero solo perché pensiamo che
dobbiamo difendere la nostra dignità.
Ma forme di razzismo non ci sono solo verso
i neri, a volte anche per i ragazzi che vanno in
14
Pensieri e parole
problema è tornato a farsi vedere, non significa
che prima non ci fosse, anzi. Oggi, solo c’è
come prima e più di prima. Ed è molto meno
individuabile. Ma non per questo meno devastante. Anzi. Diciamo che, se ieri c’era un’evidente struttura politica e sociale a supportare
la sua capillare diffusione, oggi la cosa s’è fatta
ancor più preoccupante. Perché tutto questo
apparato c’è anche al giorno di oggi ed è
arrivato ad
estendersi
r a d i calmente.
Prendiamo
in esame un
caso lampante ed inequivocabile
di razzista: i
naziskin.
Questi giovani, che
credono di
portare una
grande innovazione in campo sociale e politico,
non si rendono assolutamente conto di essere
soltanto servi di un sistema ormai in disuso, che
pochissimi tengono vivo, abbastanza per farli
continuare la loro assurda lotta per la superiorità razziale. Ma siamo sicuri che questi ragazzi
sappiano cosa sia realmente il loro tanto adorato nazismo? Non si rendono conto che ci si
sta battendo tuttora per cancellare le tracce di
un periodo storico che sarebbe meglio per tutti
non fosse mai esistito?
E’ evidente di no. E’ chiaro che agiscono per
pura sottomissione, per piena schiavitù. Sono
solo dei poveri da compatire, ma non per
questo da sottovalutare. E agiscono anche,
non neghiamolo, per via di un appoggio fornitogli da forze politiche di un certo tipo. E sono
loro che bisogna combattere, affinché l’aquila
non torni a volare sulle nostre teste, mietendo
le sue vittime.
Ne ha già fatte troppe.
Giambattista
bisogna guardare da dove arriva una persona o il
colore della pelle, ma ciò che ha nel cuore.
Francesca
Per me il razzismo è una cosa
non molto bella da imparare
perché se Dio ci ha fatti tutti
diversi deve esserci un motivo e credo che la
risposta non sia nel razzismo, ma sia nella
multirazzialità. Io ho
molti amici africani indiani - sudamericani e cinesi: la maggior
parte di loro sono africani e anche mia
sorella non è razzista
dato che il suo moroso è del Senegal e
neppure il mio amico
belga non è razzista
perché ha intorno
molti marocchini e
africani.
Comunque, in fondo
ognuno è libero di esprimersi come vuole.
Comunque siamo tutti uguali.
Simone
Il razzismo è una realtà sociale
con la quale purtroppo dobbiamo
scontrarci quotidianamente. E’
opportuno, però, prima di parlare di questa
delicata questione, operare qualche netta, indispensabile distinzione. Ma cosa è il razzismo
precisamente? E chi lo provoca o lo subisce, si
rende conto pienamente dell’innegabile disagio
che provoca? Le domande che bisognerebbe
porsi e porre sono tante, forse troppe. Ed è una
cosa assai ardua trovare una risposta soddisfacente per tutte. Purtroppo, non ci rendiamo conto,
o non vogliamo, peggio, renderci conto che questa
piaga vive e vegeta con noi, contro di noi. Che
nonostante ci autodefiniamo una società civile e
progredita, sembra proprio che non vogliamo
disfarci del razzismo, non vogliamo dimenticare il
passato.
Solo perché è solo nell’ultimo periodo che il
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Racconti
IL MONDO
NELL'ARMADIO (II)
di M&G
Vi ricordate la prima parte del racconto apparso sul numero 3 di Carmen Street? Volete sapere - dopo 4 mesi di attesa
- come va a finire? Siete rimasti troppo a lungo sulle spine? Leggete il seguito del racconto e tutte le vostre domande
si scioglieranno come neve al sole...
Un passo dopo l’altro l’orrenda creatura
saliva lungo l’avambraccio crescendo man
mano si avvicinava mentre sotto, i muscoli
erano come di legno, incapaci persino di
tremare. Ecco, ora mi pareva quasi di sentire le feroci mascelle agitarsi minacciose
verso di me e intanto era già al gomito;
ancora qualche istante ed il bestio orrendo
sarebbe arrivato su, su lungo il braccio e le
spalle ed infine ci saremmo trovati di fronte
io e lui senza alcuna possibilità di fuga e
poi... Rividi gli ultimi istanti precedenti,
l’armadio visto da fuori, la vita prima: ora
che il futuro aveva i contorni incerti di
quell’orrore, anche quella assumeva un contorno dolce, mentre ora mi guardava attraverso gli occhi spietati di quella creatura
che stava per ghermirmi; nel suo crescere si
era presa tutti gli spazi, occupava ormai
tutto l’armadio e sotto il peso di quell’orrore
cominciavo a soffocare. Dapprima una vaga
sensazione e poi sempre di più: la gola che
si fa dura e l’aria che entra a fatica, lo
spasmodico contrarsi dei polmoni nel tentativo vano di aprirsi il più possibile, cercare
l’aria per poterlo fare ancora una volta e gli
occhi che cercano aiuto ma c’è solo il buio
e non c’è fiato. Fu così: l’ultimo atto disperato riscosse i muscoli dal loro torpore ed
una voglia improvvisa di vita, nonostante
tutto mi spinse ad uscire. Le ante si spalancarono sotto l’impeto violento della fuga
che si arrestò solo contro il letto; allo stesso
modo fu sbalzata l’orrenda creatura. Fuori
ritrovai il fiato e con quello il sole: la luce
naturale filtrava dalla finestre e mai mi era
parsa così bella. Ricuperai la ragione e
quando finalmente ritrovai anche il coraggio vidi che nell’armadio, nell’angolino più
buio, dove doveva essere l’orrenda creatura
scalzata dalla mia precipitosa fuga non v’era
altri che un piccolo innocuo ragnetto. Fu
l’ultima volta che entrai nell’armadio: ora
per ricordo, le mie porte son sempre bene
aperte...
Posta
Carissimi Bresciani,
a due giorni dal mio 19esimo
compleanno approfitto del viaggio
di Luigi per mandare un grosso bacio a tutti. Mi
raccomando ricordarmi sempre per le cose positive e non.
Forse abbiamo trovato casa qui a Roma. Presto
vi aspetteremo in massa.
Un bacione-one-one da Carmen
Ciao a tutti!
Come state? Noi molto bene anche se ci
mancate tanto. Tanti auguri, anche se in ritardo,
alla Mariella.
Speriamo di rivederci presto, magari di nuovo
a Passo Cereda!! Un grosso saluto anche a
Debora, Anna, Rosanna, Alessandro... ecc.
Ciao! Francesca, Lucia, Claudia, Francesca
Ringraziamo quanti ci hanno scritto attraverso
le pagine di Carmen Street. E un arrivederci a
presto! Dove? a Roma? a Castiglion Fiorentino? a Passo Cereda?!?...
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Racconti
SCRITTORI IN ERBA
stecche di cioccolato, 2 sacchetti di caramelle
galatine e adesso toccava alle smarties.
Ma le smarties che c'erano in quel supermercato erano magiche. Magiche nel senso che erano
animate, cioè avevano occhi, bocca e tutto il
resto.
Di lì passava, con la sua mamma, Sara, una
bambina sveglia, simpatica e molti intelligente. Vittorio stava per prendere un pacchetto di
smarties, ma esse si misero a parlare: «No! non
mi prendere» diceva una smarties impaurita.
«Diventerai un ciccione» diceva l'altra per difendersi.
In quel momento Sara passava di lì e sentì tutto.
Allora corse da Vittorio e gli disse: «Fermati!
Prova a pensare se fossi tu una smarties. E poi,
con tutti i dolci che hai già comperato! Non ti
bastano?».
Vittorio pensò, e poi aggiunse: «Hai ragione».
E se ne andò pensieroso.
Il Pallone
Un giorno gli esseri umani fecero una partita di
calcio, il portiere rinviò e il pallone uscì dal
campo e decise di scappare da loro perché gli
davano tanti calci e gli facevano male.
Dopo essere scappato si ritrovò in un campo di
erba e lì si mise a piangere perché gli mancavano i suoi amici calciatori.
Il pallone decise di rimettersi in viaggio e
continuò a scendere, salire, andare a destra e a
sinistra, ma non riuscì a trovarli.
Un giorno un bambino lo trovò e lo portò a casa
e con lui giocò. Il mattino seguente Tori, il
bambino, vide il papà e gli presentò l'amico
pallone; pensò che quello era diventato il "loro"
pallone.
Qualche giorno dopo Tori lo portò alla partita
ed il pallone riprese a giocare, a prendere calci.
E continuò così per tutta la vita finché non si
bucò.
Valentina P.
Mattia
L'arcobaleno
Smarties in pericolo
Ciao, io sono un arcobaleno e mi chiamo Clara.
Vivo nel paese dei colori. Vivo da sola perché
la mia famiglia è morta per causa del sole che
ha sciolto i miei genitori nel 1899 avanti Cristo.
Il sole, essendo molto caldo e cattivo, sciolse i
miei genitori perché non c'era più la pioggia,
era finita.
Vivevamo tutti tristi, con la paura di essere
uccisi dal sole. I miei amici erano il tappeto
magico ed il pallone; tutti gli altri sono arcobaleni. Io cercavo di divertirmi giocando con i
miei amici.
Un bel giorno di primavera tornò la pioggia e
tutti felici giocammo. Ma purtroppo la pioggia
era bollente perché era fatta dal sole. E così ci
scottammo tutti e morimmo.
Il nostro paese era molto triste senza nessuno.
Ora io vivo in un paese che non c'è.
Protagonista: Smarties
Altri personaggi: un ragazzo golosone,
Sara(bambina salvatrice)
Luogo: supermercato.
Un giorno non tanto lontano da oggi, in un
supermercato c'era un ragazzo, Vittorio, che
aveva un unico difetto: era terribilmente goloso! Sua madre gli aveva consegnato (per
comperare alcune cose per la cena che doveva
preparare per i suoi colleghi di lavoro) 5.000
lire, ma... sai com'è! Guarda quello, che buono!
Oppure: «Come mi piacerebbe comprare quell'altro». Si era dimenticato cosa doveva
comperare.
Allora Vittorio, furbo di carta, voleva spendere
tutto in dolci e dolciumi. Aveva già preso: 2
Valentina R.
17
Racconti
STRANIERO
di M.
"Il sonno della ragione genera mostri" (F. Goya).
conoscerlo, deve essere il figlio dei vicini di
casa. Cerca di mandarlo via. No, non vuole
sapere cosa l'abbia spinto fin lì, di cosa possa
aver bisogno: deve andare via, al più presto.
Intanto si copre con la coperta. Così mascherato
nella penombra gli farà sicuramente paura apparendogli come un fantasma - ed il vantaggio
della coperta è quello di non lasciarsi mostrare.
Lo spinge lungo le scale ed il ragazzo fugge,
cerca di rifugiarsi in una stanza che si rivela un
tremendo trabocchetto.
Ma il ragazzino non è più tale. Sicuramente è
uno straniero. Come fa a non essersi
accorto che è uno straniero e che in
realtà è molto più vecchio di quanto gli era parso in un primo momento? E' pericoloso - per forza - è
necessariamente pe-ri-co-lo-so: è uno
straniero!
Infatti è armato: dietro la schiena
nella mano chiusa impugna un coltello a serramanico ed è pronto a far
scattare la lama per conficcargliela nel
ventre a tradimento. Deve aver già ucciso
tutti gli altri abitanti della casa. Infatti ha le
scarpe sporche di sangue. Anche se non lo
avesse fatto, sarebbe lo stesso e che non lo abbia
ancora guardato negli occhi dimostra che è un
assassino.
Lui si protegge. Getta la coperta ed afferra una
sedia che brandisce come una clava contro lo
straniero, colpendolo selvaggiamente più volte...
Ma non era che un incubo, un perfido incubo
dopo un pasto troppo abbondante. Lui si alza
ancora un po' intontito, col fiato grosso e la
bocca impastata. Dalle scale sale rapidamente
uno che gli si fa incontro sorridente: è un amico
ed è passato a salutarlo...
Da oltre due ore sta ascoltando una musica che
gli pare celestiale. Si è coricato a letto per
riposare un po' e da tempo nel dormiveglia il
suono lo culla giungendo sommesso dalla stanza accanto. Ma non sa distinguere con certezza
quali pezzi la radio gli stia proponendo. Forse
egli si sta muovendo con una carovana nelle
steppe dell'Asia centrale. Oppure si è lasciato
affascinare dall'interminabile fabulazione di
Sheherazade. Semplicemente un complesso
dark propone un monotono tema musicale. Lui
non sa realmente dirsi quale di queste musiche
accompagnino il suo dormiveglia.
D'altra parte vorrebbe svegliarsi del tutto, aprire gli occhi, ma non ci riesce, nonostante gli sforzi una pesante
catena gli tiene serrate le palpebre degli occhi. Certo, si deve
svegliare subito, ha sentito un
rumore al piano di sotto. Qualcuno deve essere penetrato in
casa, sicuramente un ladro,
un malintenzionato, un delinquente. E
lui sta dormendo! Nel sonno sa che si deve
risvegliare al più presto. Deve aprire quei maledetti occhi che gli restano serrati. Chiamare
qualcuno, farsi sentire, gridare - se necessario anche se la sua bocca non emette alcun suono e
un groppo gli serra la gola. E' ripieno di paura,
in un'angoscia che gli ha levato la parola, terrorizzato per il mistero che sale con passo felpato
i gradini della scala.
Ed ecco, a fatica si alza, ha in mano una coperta
che tiene per un lembo, quasi ignara portatrice
di sicurezze. Nel corridoio intravede la presenza di un ragazzino. Si chiede che cosa possa
volere a quest'ora. Lo conosce, gli pare di
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Maga Magari
LE STELLE
PREVEDONO
L'antica sapienza di Mani, trasportata in Europa dai bogomili e dai catari, la vera conoscenza del bene e del male, del basso e dell'alto, del maschile
e del femminile, l'essenza dell'esistere e l'esistenza dell'essere, la condizione imperfetta del presente e del passato alla luce del futuro: sono solo alcuni
campi delle straordinarie conoscenze esoteriche di Maga Magari. Se vuoi la Conoscenza rivolgiti a Maga Magari (solo £ 150.000 a seduta, IVA
esclusa).
ARIETE 21/3-22/4 A forza di sbattere la testa vi si sono sdrucite le corna; non preoccupatevi,
il vostro premuroso ed affettuoso (con gli altri) partner vi aiuterà presto a farle ricrescere. Amore:
meglio di così si muore!
TORO 22/4-21/5 Per voi la recessione porta brutte notizie: finita l’epoca delle vacche grasse
vi aspetta un gelido inverno di vacche magre; in quanto alle vacche non è solo questione di dieta.
Amore: mostratevi il più possibile gentili, per non fare sempre la figura dei buoi.
GEMELLI 22/5-21/6 C’è chi dice di voi che siete d’oro; secondo gli astri invece siete patacche
dorate (ottone o oro del Giappone) lucidi fuori e poveri dentro; il celebre motto è solo per voi:
non tutto ciò che luccica è d’oro. Ma consolatevi, il vostro bagliore porterà a sicure conquiste.
CANCRO 22/6-21/7 Finalmente buone notizie (per gli altri): il segno è stato soppresso e sostituito con quello dell’asdrubalione, costellazione a 27 anni luce, poco dopo la costellazione dello
scorfano e vicino a quella della scrofa; come dire che se brutti e puzzolenti son meglio di voi!
LEONE 22/7-21/8 I biascichii che emettete da quando portate la dentiera hanno compromesso
definitivamente la vostra credibilità; dov’è finito lo spirito regale che era in voi? Orsù, timidi
gattini da sofà, non vi resta che cercare qualche attempata vecchietta/o bisognoso di compagnia;
ci guadagnerete le attenzioni che ormai tutti vi disdegnano e magari qualche coccola.
VERGINE 22/8-21/9 Segno in recessione; chi si sentisse in imbarazzo per il prolungarsi del
problema, a richiesta può essere inserito nel segno della cotoletta o nel segno del cotechino, a
seconda dell’ascendente e del peso (corporeo); i più reietti saranno invece inseriti nel tiro a
segno, al posto del bersaglio.
BILANCIA 22/9-21/10 Tutti apprezzano il vostro equilibrio mentale, la vostra equilibrata saggezza, la capacità di esprimere pareri equilibrati, l’incredibile abilità nel mantenere l’equilibrio
nelle soluzioni più difficili, e da ultimo, non certo per importanza, la capacità davvero unica
di soppesare le vostre scelte decidendo infine sempre per le soluzioni più equilibrate. Attenti
ad ogni minimo squilibrio: potrebbe essere fatale per il vostro generale equilibrio.
SCORPIONE 22/10-21/11 Mercurio nel segno della tarantola potrebbe generare qualche
problema di carattere: siate un po’ meno pungenti ed evitate inutili veleni; la luna nel segno
dell’antidoto sarà favorevole a soluzioni ragionate dei vostri piccoli contrasti.
SAGITTARIO 22/11-21/12 Ora il cielo è generoso con voi: Eros scaglierà frecce a raffica e
qualche puledrina/o zoppa/o potrebbe esserne colpito: non perdete l’occasione per acchiapparla/o al volo, pardon al trotto....
CAPRICORNO 22/12-21/01 E per i nati ascendente capri i problemi sono simili a quelli dei
nati ariete, aggravati forse da un certo puzzo congenito al vostro segno; per i nati ascendente
corno i problemi sono invece di scarsa entità; problemi gravi invece per chi vi deve ascoltare.
ACQUARIO 22/01-21/02 Il vostro problema è la grave carenza di trasparenza nei confronti
degli altri; è sempre impossibile guardarvi dentro e ciò porta ad una scarsa fiducia nei vostri
confronti; forse la continua stagnazione di ciò che avete dentro vi ha imputridito l’animo?
Sappiate allora rinnovarvi, che si risolveranno i vostri problemi.
PESCI 22/02-21/03 Dopo i sollazzamenti estivi, per i pesci i nati con ascendente salmone è
tempo di un lungo e faticoso percorso, tutto in salita; non disperate la vostra fatica sarà
premiata... Per gli ascendente scorfano invece nessuna speranza. Per le trote, peggio che mai.
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Nonprofit
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Una pagina di auguri, di date e di pubblicità...
Se ti interessa essere informato delle attività e
delle iniziative di Carmen Street puoi richiedere in volantino mensile Carmen News,
passando dal Centro o - su richiesta ti verrà
spedito a casa.
Tra i prossimi appuntamenti:
26 novembre: incontro con Fiorenzo Bugatti,
socio della cooperativa Cauto e volontario de
"La Rete" (ore 20,45)
in data ancora da fissare: incontro con la
comunità "Il Calabrone"
Per informazioni:
Vicolo Manzone 7, BS
tel. 40807
BUON COMPLEANNO A...
Continuiamo con la tradizione di fare gli
auguri agli amici di Carmen Street:
Monja Rasi
Federico Nugnes
Rosanna Ruggeri
Carla Bernardi
Terry Bertoletti
Piero Zanetti
Marco Belleri
Mohamed Bahman
Maurizia Marchesi
Rinaldo Bazzotti
Eros Del Frate
Sabrina De Martino
Nino Bairami
Michela Sanmarco
Giuliano (Popi) Marniga
Diego Milani
Giordano Reboldi
Tarek Oulad
Diana Del Bello
Brunilda Floqi
Renzo Pasotti
Valentina Piantoni
3-11
5-11
6-11
8-11
10-11
10-11
12-11
12-11
13-11
13-11
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21-11
21-11
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1-12
3-12
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MAMANDACARU'
ASSOCIAZIONE SENZA SCOPO DI LUCRO
... un vestito nuovo per te,
ma vissuto da altri!
MERCATINODELL'ABBIGLIAMENTO
USATOSELEZIONATO
vendita riservata agli associati
nuova sede:
VIA VILLA GLORI 10/B
APERTO IL SABATO, ORARIO 9-12; 15-18
PREZZI STRACCIATI
... e a tutti gli altri
dei quali non
conosciamo
la data: auguri!!!
PER UN RISPARMIO INTELLIGENTE
CHE SALVA L'AMBIENTE
parte del ricavato sarà devoluto per un progetto di
solidarietà con il Brasile
Non gettare gli indumenti usati nei cassonetti!
Portali alla sede dell'Associazione Mandacarù
in Via Villa Glori, 10/b - Brescia tel. 030/3732523
20
Conosci te stesso!
VIVERE
O LASCIARSI VIVERE?
di W. Satüt
L'insostenibile leggerezza dell'essere o la cupa pesantezza del non-essere. La pura essenza del vivere o l'evidente
anomalia del non-vivere. La spossante ricercatezza del costume o la frenetica noia dell'acquiescenza. Il test giusto per
superare ogni dubbio in materia.
1- Andate in gita a Venezia. La vostra metà è:
a) Siete il solito sfortunato e ai primi passi finite dentro ad un canale
b) Piazza S. Marco e dintorni
c) I bronzi di Riace
d) Un giro in gondola con la/il vostra/o morosa/o.
e) Una piccola trattoria della zona dell'Arsenale dove si mangia dell'ottimo pesce a poco
prezzo.
2- La vostra lettura preferita è:
a) Lèggere? Perché lèggere?
b) Il libro delle ricette della cucina
c) Il manuale della sfortuna
d) L'ultimo Strega e l'ultimo Campiello
e) Quelle belle storie d'amore che mi fanno sognare tanto tanto (Harmony)
3- Hanno dimenticato di farvi gli auguri per il vostro compleanno:
a) Che bello! Mi sono mangiato tutta la torta da solo senza doverne offrire ad alcuno!
b) Vi richiudete nella vostra stanza e non uscite più per tre settimane
c) Tanto il prossimo anno li compio ancora...
d) Versate fiumi di lacrime finché il vostro lui/la vostra lei, preso/a da violenti sensi di colpa, si getta
in ginocchio ai vostri piedi quale vittima sacrificale
e) Non mi sono accorto che la data del mio compleanno è già passata
da due mesi
4- Il vostro datore di lavoro vi vuole licenziare (per gli studenti: il preside
vi vuole espellere dalla scuola):
a) Nulla di grave: finché si può mangiare c'è da campare.
b) Quest'anno ho cambiato soltanto sette volte il lavoro (studenti: è soltanto la dodicesima
sospensione dalle lezioni, siete ancora ben lontani dal record dello scorso anno).
c) Vi precipitate nel suo ufficio e vi gettate ai suoi piedi a pulirgli le scarpe...
d) Scuola... lavoro... ma cosa sono? Non me ne frega un bel niente
e) Avrò più tempo per stare con la/il mia/o morosa/o.
5- E' un'uggiosa giornata di pioggia. Avreste voluto restare a letto, ma
avete dovuto alzarvi. Per di più vi fa male il nervo sciatico:
a) E' il tempo adatto per farmi una bella mangiata: costine, crauti e polenta.
b) Amore mio, coccolami!
c) Stringete i denti e pensate alle ferie del prossimo anno: agosto, spiaggia, sole...
d) Come farò ad andare a sciare?
e) Di sicuro incomincerà a farmi male anche la testa, i denti e la schiena!
risposta
a
b
c
d
e
1
3
5
1
4
2
2
1
2
3
5
4
3
2
5
3
4
1
4
2
3
5
1
4
5
2
4
5
1
3
5 punti: Non si può dire che stiate vivendo la vostra vita a pieno. Vi mostrate alquanto indifferenti alle cose
che vi circondano. Forse non vi lasciate trascinare dalle mode, ma non avete una personalità tale essere
indipendenti. Oltre tutto non sapete dove si trovano i bronzi di Riace! Ignoranza? Con un filo di egoismo...
da 6 a 24 punti: Siete nella media. Senza alti né bassi vivete il vostro solito trantran quotidiano. Forse sarebbe
ora di darvi una mossa e prendere la vita un po' più sul serio. O aspetterete prima di morire?
10 punti (se avete totalizzato 2 punti ad ogni domanda): pensate solo a mangiare. Insomma, siete tra quelli
che vivono per mangiare e non mangiano per vivere.
15 punti (se avete totalizzato 3 punti ad ogni domanda): la vita per voi è un fiume che vi trascina con la
sua impetuosa corrente. Non è solo questione di fortuna...
20 punti (se avete totalizzato 4 punti ad ogni domanda): credete che l'amore risolva tutti i problemi del
mondo. Ma in fondo siete alquanto egoisti e avete paura che la vita vi lasci in un angolo da soli.
25 punti: Ma che vita è la vostra!?! mediocremente immersi nel volubile volgere delle mode.
21
Una pagina per giocare
IL PIACERE
DI SCOPRIRLO
TRAME DI FILM
IL CRUCIVERBA
1
2
4
3
5
7
6
1. E' la storia di un ricercatore d'oro alle prese con
tante difficoltà quotidiane cui deve far fronte con le
uniche risorse che ha a disposizione.
8
9
10
11
2. E' la storia di un uomo che accoglie nella sua
poverissima stanza un bambino e al quale si
affeziona. Ma la vita dei due viene presto turbata
dall'intervento di assistenti che allontanano il
bambino per inserirlo in un istituto...
12
14
13
15
16
3. L'attore, nonché regista, da vita ad un personaggio indimenticabile, operaio ad una catena di
montaggio e che resta coninvolto nei diabolici
meccanismi di una società che si avvia verso la
più disumana automazione...
18
17
19
Orizzontali: 1. Spesso lo sono i tifosi - 8. Un artigiano che
lavora un particolare metallo - 9. Albero simbolico - 10.
Iniziali del poeta Aleardi - 11. Opposto a giù - 12. Articolo
romanesco - 13. Cassetto - 15. Non crede - 16. Azione che
disolitosifailmattinoquandocisialza-19.Fiumecampano.
4. L'incontro casuale tra un povero diavolo e una
sentimentale fioraia non vedente si trasforma in
una commovente storia d'amore caratterizzata
da una grande interpretazione del protagonista...
Verticali: 1. Nome di cantante - 2. Lo vengono le
partenti! - 3. Trabocchetti acquatici - 4. Esercitare un
mestiere - 5. Teodor Ivanovic Odoevskij - 6. Aosta - 7.
Imposta al Valore Aggiunto - 10. Un moschettiere - 12. Un
gas - 14. Ciascuno ha la sua - 16. Sassari - 17. Articolo - 18.
Me.
Sapreste dire di che film si tratta?
E - se siete propri bravi - qual è l'indimenticabile regista di tutti questi film?
REBUS (frase: 5,3,8)
REBUS (frase: 4,8)
*
VI
NE
22
*
Un'altra pagina per giocare
LE SOLUZIONI DEL NUMERO
PRECEDENTE
1
2
T E
3
4
V E
5
7
6
O R A R I O
9
U M E A A
R I
13
T A
16
A N
L L E R O
I E N E
A G A T
T E S
T O
15
17
19
V
10
S O
12
C
14
E’ un gioco che i lettori di Carmen Street conoscono ormai bene.
Bisogna, nei due schemi proposti, individuare un certo numero di
parole di senso compiuto, osservando le seguenti regole:
- per ciascuna parola che si trova le lettere dello schema si
utilizzano una sola volta;
- queste lettere utilizzate devono essere sempre in caselle contigue.
Per esempio, nel primo schema, la parola CONO è corretta (le
lettere sono in caselle contigue ed usate una sola volta), mentre la
parola ZAR non è valida (la A non è contigua alla R).
Riuscite ad individuare, tra le tante parole, in ciascun schema la
frase misteriosa che utilizza tutte le lettere?
R O N E
8
11
IL PAROLIERE
18
O C L E
O
A
N
A
C
E
O
N
E
Q
Z
A
S
R
I
D
U
E
I
O
C
A
T
E
I
L
N
O
L
T
S
S
T
I
N
LA FRASE MISTERIOSA
REBUS (frase 11, 8)
Ci sono segni e segni. A ciascun segno corrisponde
una lettera. Osservate bene quelli che compaiono qui
sotto e cercate di decifrare il messaggio nascosto...
Manifestare coraggio.
REBUS (frase 3, 7, 8)
Far fallaci discorsi.
IL PAROLIERE
Le frasi misteriose che compongono gli schemi sono:
1 Schema: Capire il problema.
2 Schema: Leggere un romanzo.
TRAME DI FILM
I tre film (con rispettivi registi) sono:
1. Guerre stellari di G. Lucas.
2. 2001 odissea nello spazio di S. Kubrick.
3. Solaris di A. Tarkovskji.
Se non li avete ancora visti, potreste farlo!!!
C
H
I
C
O
N
L
E
S
T
R
D
E
L
V
E
N
O
S
C
A
D
E
T
O
E
?
QUADRATO MAGICO
LA FRASE MISTERIOSA
I segni nascondevano il seguente messaggio:
Chi trova un amico trova un tesoro. Ma forse la soluzione
non era così semplice come può apparire a prima vista.
SCOMMESSE
La risposta è facile: avrà perduto.
LA FONTANA
I 4 zampilli in un'ora riempiono, colando assieme:
1/48 + 1/72 + 1/96 + 1/6 = 61/288
della vasca. Essa si riempirà quindi in 288/61 di ora, pari a 4 ore e
44/61.
Sapreste trovare i restanti numeri in modo tale
che sommando otteniate il medesimo risultato
sia orrizzontalmente che verticalmente? (i numeri sono compresi tra 1 e 16).
1
6
5
2
23
Notizie utili
CARMENINFORMA
NUMERI UTILI
- Residenza
- Stato di famiglia
- Stato libero
EMERGENZE
Brescia soccorso
Polizia
Soccorso ACI
Carabinieri
Vigili del fuoco
Croce verde
Croce bianca
Polizia municipale
Croce Rossa Italiana
Radio taxi
OSPEDALI
118
113
116
112
115
222242
44244
45001
3532932
35111
Ospedale Civile: Piazzale Ospedali Civili, 1 Tel. 39951
Feriale: 13,15-14,15 e 18,45-20,00
Festivo: 10-11 e 19-20
Divisione infettivi: (c/o Ospedale Civile)
Festivo: 10-11 e 19-20,15
Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00
Ospedale dei bambini:
V. Vitt. Emanuele II, 50. Tel. 293261
Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00
Festivo: 10-11 e 19-20,00
Ronchettino: Tel. 399066
Feriale: 13,15-14,15 e 19,15-20,15
Festivo: 10-11 e 19-20
Ospedale S. Orsola :
V. Vittorio Emanuele II, 27. Tel. 29711
Feriale: 13,00-15,00 e 19,15-20,15
Festivo: 10-11; 13-15 e 19-20
Centro psichiatrico residenziale:
V.le Duca d. Abruzzi, 15 Tel. 58172.
Orario 10-11,30 e 15-17
S.O.S.
Telebimbo: "Pronto ti ascolto"
Servizio pubblico a tutela dei minori; via Galilei, 20 dalle
ore 9 alle 23 tutti i giorni. Tel. 399022
Telefono amico: Tel. 3755555 in funzione ogni giorno
dalle 18 alle 24.
Telefono azzurro-rosa: contro ogni tipo di violenza su
minori e donne Tel.236363-2420845 dalle 18 alle 24.
Croce Blu: Servizio gratuito farmaci a domicilio per
persone inabili, via Raffaello 167 Tel. 2310094
Nucleo operativo tossicodipendenze USL 41:
via Cipro 9, Tel. 2421661
Associazione alcolisti anonimi:
TEL. 318846-801101-220450
SOLIDARIETÀ
Centro Affidi Familiari: Brescia, via Ferri 91, Tel. 2306869
AIDO (associazione italiana donatori organi):
Brescia, via Monte Grappa 7, Tel. 383703.
Da Lunedì a Venerdì ore 14,00-16,00
SERVIZI
Ufficio passaporti: martedì, giovedì, Sabato ore 9,30-13
Ferrovie: informazioni: ore 8-12 e 15-19; Tel. 3752449
Anagrafe: Tel. 29831: lunedì - venerdì ore 8,30-13,30
sabato 8,30-12,15
AVIS comunale centro prelievi:
Brescia, via Balestieri 7.
Apertura: Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 8,00 alle
ore 10,00.
Ufficio pensioni, libretto di lavoro: da lunedì a sabato
ore 8.30-13.30; Tel. 2983275
Operatori di strada:
Brescia, vic. dell’Angelo, Tel 3750101.
IX Circoscrizione Via F. Borgondio, 29 - Tel. 56354 Fax 3772565; da lunedì a giovedì dalle 8 alle 17; venerdì
ore 8-14
- Servizio autentica firme, fotocopie e atti notori; da lunedì a
venerdì ore 10-12
- Raccolta domande soggiorni climatici per anziani nei periodi
stabiliti dal settore Servizi Sociali: da lunedì a venerdì ore 9-12
Centro aperto per anziani (mensa):
Brescia, via Odorici 4, Tel. 3757908
Gruppo Narcotici Anonimi:
Brescia, vicolo Manzone 7,
martedì e giovedì ore 21-22,30.
LA RETE cooperativa di solidarietà sociale, centro
diurno l’Angolo:
Accoglienza per i senza fissa dimora, Brescia, vic. Anguilla
6, Tel 46309.
Documenti rilasciati dal comune:
- Atti notori e dichiarazioni sostitutive di atti notori
- Autentica copie documenti
- Autentica firme e foto
- Carta d’identità
- Cittadinanza
- Esistenza in vita
- Godimento dei diritti politici e iscrizione liste elettorali
- Iscrizione liste di leva
- Libretto di lavoro
- Matrimonio
- Morte
- Nascita
Orari S. Messe
Presso la Chiesa del Carmine
ingresso da Via Carmine o da Vic. Manzone 7
Da lunedì a sabato ore 8.00
Domenica ore 9.00
24
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Anno 1, numero 5 (Ottobre - Novembre 1996)