Messina News ed informazioni periodiche al personale di Posteitaliane “ Il Punto . . . su .Poste ” - Organo ufficiale del SLC -CGIL - Anno III - nr.03/2007 Messina 23/03/2007 - 1000 negli ultimi 10 anni * meno 30% negli ultimi 5 Messina e . . . la favola delle eccedenze Ora basta. Ogni strada che porta al successo non può che partire dalla valorizzazione e dal potenziamento della risorsa uomo, con programmi formativi e di gestione mirati proprio alla salvaguardia ed alla tutela delle risorse umane. di personale. Negli uffici postali, anche della Provincia, non si può dire che mancassero le risorse per poter lavorare con ritmi forse eccessivam e n t e “tranquilli”. Ma allora le Poste svolgevano anche un ruolo sociale e come tante altre aziende pubbliche spesso venivano utilizzate per acquisire C’era una volta l’Amministrazione consenso. delle Poste di Messina. Quattro paNon c’era necessità di confrontarsi lazzi : Piazza Antonello, Ur via Tori- con i competitors sul mercato, né no, Pistunina e Bisconte pieni zeppi problemi connessi alla produttività e Houdini lavora alle Poste In Poste Italiane S.p.A. oggi quello che conta è l’immagine, l’apparenza. Far credere che la privatizzazione ha portato efficienza, economicità e valorizzazione delle professionalità interne. Come dire, un quasi gioco delle tre carte e lui la fa da padrone; per questo lo si è ingaggiato ed è tra i più quotati Dirigenti di quest’Azienda. Riscopri insieme a noi i tuoi diritti a PAGINA 3 alla economicità. Diventata azienda privata, anche se anomala, stante la suddivisione delle quote azionarie, Poste S.p.A ha mutato pelle e si è dovuto affrontare il tema assai scottante dei livelli occupazionali. In Azienda divenne di gran moda la parola “esuberi” e iniziò una drastica cura dimagrante che in poco più di un quinquennio ha portato una riduzione delle risorse applicate in Azienda di oltre il 30%. Alla riduzione di personale ha fatto da contraltare un notevole aumento di produttività pro-capite (oggi un lavoratore postale Italiano produce annualmente ricavi complessivi in linea e in alcuni casi maggiori, rispetto agli altri operatori postali europei). E’ di pochi giorni fa la notizia che occupa molte pagine di giornali sul probabile bilancio boom per il 2006 con ricavi che dovrebbero superate i 550 milioni di Euro, questo almeno stando a quanto dichiarato dall’AD ing. Massimo Sarmi. segue a PAGINA 2 Corsi . . . . . . da pazzi ! Non possiamo accettare e non accetteremo ulteriori riproposizioni di corsi ad orario continuato e non esiteremo di rivolgerci alle autorità competenti sia per la tutela della dignità del lavoro che per la tutela della incolumità del lavoratore di cui alla tanto decantata legge 626 e sulla cui pelle si sta giocando, ormai, oltre ogni misura. a PAGINA 5 “I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007 (Dalla I° pagina) La provincia di Messina, ha un territorio molto vasto con un numero elevato di uffici postali molti dei quali monoperatore. Riuscire a garantire l’apertura quotidiana di questi uffici è diventata impresa titanica e sempre più spesso si registrano casi in cui, all’assenza del titolare, l’ufficio resta chiuso. Per affrontare il problema del congedo arretrato (stiamo parlando di un fenomeno che ammonta a migliaia di giorni ferie non potute godere a fronte di precise responsabilità legislative a carico del Datore di Lavoro), l’Azienda continua imperterrita a chiedere inutili programmazioni, che poi vengono puntualmente disattese in presenza di necessità contingenti( leggasi distacco in altri uffici per sopperire all’assenza di qualche collega . . . ! ! !). Il congedo non basta programmarlo, bisogna anche che l’azienda si faccia carico di rispettare le pro- P AGINA 2 le risorse per garantire la continuità del servizio offerto alla clientela? Senza queste risorse anche le zone di Messina e . . . servizio non risolveranno un bel nulla favola delle la. eccedenze. Le belle parole, non possono fare altro che tentare di camuffare un dato assolutamente inequivocabile: a Messina, proprio per la sua situaMessina e provincia non solo non zione di partenza, è stata sempre esistono più da tempo le dichiarate considerata dalla funzione RU regioeccedenze, ma i livelli occupazionali nale, una sorta di isola felice rispetto sono scesi ben oltre quella soglia miad altre realtà siciliane come ad enima che non consente più l’erogasempio Catania . zione di servizi di qualità. Quando ai tavoli di negoziazione si Non bisogna essere degli esperti affrontava il tema delle eccedenze, per sapere che le aziende di servizio Messina era sempre la realtà con il possono diminuire il personale fino numero di applicati più favorevole. ad un certo punto, oltre il quale la E su questa equazione: Messiriduzione non può non incidere sulla na=Esuberi, si è andato avanti nel qualità del servizio offerto alla cliencorso degli ultimi anni mentre, nel tela. frattempo, molti colleghi lasciavano A Messina, questo limite è stato il servizio per andare in pensione superato da tempo, e se la baracca senza alcun turnover. ancora non è andata completamente A questa fisiologica dinamica di in frantumi si deve allo spirito di sauscite, si sono agcrificio di tanti collegiunti gli incentivi al ghi che si sobbarcano prepensionamento, e sopportano carichi un primo fondo di e ritmi di lavoro orasolidarietà e un semai insostenibili. condo, le cui istanze Infatti, il dato paradi partecipazione scadossale di tutta quedranno il prossimo sta vicenda è che non 31 Giugno, e dalle solo l’azienda non si prime notizie in nodecide ad affrontare stro possesso pare il problema delle che la partecipazione carenze di personale, a Messina sia massicma continua ad attricia. buire alle due Filiali Il risultato finale è di Messina budgets che Messina dal 1994 stratosferici. al 2006 ha perso oltre Ma chiediamo, senmille posti di lavoro, za per questo voler nel settore Poste, assolvere ne difendedove oggi gli applicati re qualcuno: come Si parla tanto di squadra, ma che squadra è se non c’è. complessivi nelle due Mancano le risorse, le unità presenti vengono gestite da può un Direttore di Filiali e nelle struttu- altri. Filiale, a meno che re della C.O.O. sono Indipendentemente dal fatto che la responsabilità, come non sia dotato di poall’incirca 1800. paranormali, preci hanno insegnato da sempre, implica una certa discrezio- teri Ma la fiaba dei pre- nalità, tendere da quegli uffiqui è come se il Milan scendesse in campo con 9 o ci maggiormente sunti esuberi è assai per10 giocatori, per incontrastato volere altrui, imputando, formanti il raggiungidura a morire. L’azienda continua a però, al proprio allenatore ogni effetto e conseguenza del mento di determinati non concedere alcuna risultato di gara. obiettivi, se poi quegli sportellizzazione per stessi uffici vengono le due Filiali di Messina, a fronte per grammazioni richieste. falcidiati da distacchi per garantire esempio delle quasi duecento conAdesso è venuta fuori l’idea delle l’apertura quotidiana di altri uffici cesse a Catania, accampando sempre zone di servizio. Termine nuovo per postali? la solita scusa: a Messina c’è ecce- definire un assetto organizzativo con E come può un Direttore di Ufficio denza. un ufficio postale di cluster più ele- Postale programmare, scadenzare Se poi chiediamo: ma quant’è vato, cui fa riferimento un bacino di appuntamenti e visite della clientela, questa eccedenza?” allora ogni inter- uffici di classe inferiore. se poi magari è costretto ad aprire colutore cambia dimensioni aritmeUn’idea che poi, a ben pensare, uno sportello vista la cronica mantiche: 100, 120, 80 quasi si trattasse tanto nuova non è. Ci ricorda molto canza di operatori? di numeri al lotto. Per raggiungere gli obiettivi, in i vecchi uffici postali centro scorta, Lasciando per un attimo il mondo dove appunto erano allocate delle primis, servono gli strumenti e gli delle fiabe e volendo affrontare con risorse in eccedenza che dovevano investimenti del caso, questa è la serietà e responsabilità la realtà quo- garantire le sostituzioni necessarie regola d’oro del libero mercato (a tidiana, che si vive negli uffici postali per un gruppo di uffici aggregati. chi piace . . . ! ! !) delle due Filiali messinesi, per parlaSenza strumenti, non si canta mesChiamiamole zone di servizio, re di esuberi bisogna proprio avere chiamiamole come volete ma il pro- sa, o al massimo il coro è stonato. le fette di salame sugli occhi. blema è sempre lo stesso: dove sono “I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007 P AGINA 3 Per Posteitaliane ormai ciò che conta è solo l’immagine. Houdini lavora alle Poste A lui l’Azienda ha affidato la soluzione di alcuni piccoli problemi di carattere formale Hudini in una cartolina autografa del 1903. Di lui si erano perse le tracce. Qualcuno asseriva di averlo visto immergersi nelle acque cristalline delle Isole Eolie chiuso in catene in un baule da cui si liberava per ritornare in superficie; altri giuravano di averlo incontrato al ritorno da un riuscito esperimento dentro una caverna profondissima e c’è infine chi aveva assistito alla sua sparizione in una notte buia e tempestosa. Stiamo parlando del celeberrimo mago Hudinì, antesignano e precursore dei vari Silvan e Casanova. Oggi abbiamo scoperto la verità: il mago Hudinì non è sparito nel nulla, ha solo cambiato mestiere. Da mago è stato assunto ( con tanto di ricco contratto . . . !) alle dipendenze della Divisione COO di Poste Italiane e applicato alla RAM 1 di Messina. Il compito era chiaro: sfruttare i suoi poteri magici per risolvere tutti i problemi, e sono davvero tanti, che ogni giorno si registrano nel settore del recapito. Mancano portalettere, ci sono tonnellate di posta giacenti negli uffici postali, la clientela è infuriata perché privata di un servizio pubblico essen- ziale? Nessun problema, interviene Hudinì e risolve ogni cosa. Tanto, in Poste Italiane S.p.A. oggi quello che conta è l’immagine, l’apparenza. Far credere che la privatizzazione ha portato efficienza, economicità e valorizzazione delle professionalità interne. Se poi in realtà tutto va a scatafascio, incompetenti occupano ruoli di primo piano nel contesto aziendale; il numero verde a causa delle tante proteste viene disattivato; si cerchi di scaricare su altri eventuali responsabilità; tutto questo non conta. Quello che conta sono le dichiarazione agli organi di stampa dell’AD Massimo Sarmi: “Per il 2006 presenteremo un bilancio in attivo per oltre 550 milioni di Euro“. Qualcuno, maliziosamente sostiene che l’ing. Sarmi ha una stramaledetta urgenza di far vedere quanto è stato bravo per riuscire a farsi rinnovare il contratto plurimilionario oramai in scadenza. E alla RAM 1 di Messina, si sono subito adattati al nuovo verbo aziendale dell’immagine: qualche ufficio postale ha la brutta abitudine di segnalare con precisione e puntigliosità la giacenza realmente presente e si rifiuta di ritoccare i dati ? Nessun problema, si chiama Hudinì e con pochi colpi magici, sulla tastiera di un computer, tutta la giacenza, nel giro di una notte, scompare. Qualcuno grida: “Ma la posta è ancora in ufficio, non ci sono i postini per consegnarla.” L’importante è che sui modelli di rilevazione risulti tavolo pulito e nessuna criticità. Sarebbe come se, i manager FIAT, ricevendo dalla rete delle concessionarie migliaia e migliaia di disdette di contratti da parte di clienti che avevano deciso di cambiare auto, invece di chiedersi perché e lavorare per porvi rimedio, si limitino a nasconderle sia le disdette che le relative auto. E sarebbe questa la nuova riorganizzazione del settore recapito? Ci stiamo preparando così ad affrontare le sfide del mercato e la totale liberalizzazione del settore postale che la Commissione Europea, salvo ripensamenti, ha fissato per gennaio 2009 ? La Divisione COO e i vari ALT e RAM, ad oggi, ci ricordano molto Una locandina di presentazione del grande Houdini un’armata brancaleone senza alcuna direttiva e senza alcun piano strategico. Continuando così, rischiamo di vederci invadere dai competitors stranieri e italiani che ci faranno letteralmente a pezzi. E la cosa non dovrebbe preoccupare solo le forze sindacali e i vertici aziendali, ma anche il Governo di questo Paese stante che nel settore recapito di Poste Italiane, tra diretto e indotto lavorano oltre 60.000 persone che rischiano seriamente di restare senza lavoro. A meno che, il solito Hudinì, non riesca a risolvere il problema facendo uscire qualche coniglio bianco dal cilindro. Ma nelle aziende, le magie durano poco: Tanzi , Cragnotti e soci, doceat. Il biglietto dell’ultimo spettacolo datato 1926. “I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007 Specialisti Sala Consulenza S. . . enza S. . . oldi C. . . omunque Nelle Aziende Pubbliche ed ancor di più in quelle Private, un lavoratore che assume precisi compiti gestionali con l’attribuzione e la responsabilità diretta nel raggiungimento di Budget, aumenta il proprio profilo inquadramentale e vede lievitare, anche considerevolmente, la busta paga. Più responsabilità, più tempo dedicato al lavoro uguale più soldi. Solo alle Poste e solo per il personale non dirigente (i dirigenti, come abbiamo visto in uno scorso numero del nostro giornale, hanno stipendi da favola spesso del tutto immeritati e immotivati ! ! !) non si applica questa equazione. Capita infatti che all’aumentare delle responsabilità corrisponda paradossalmente un decremento delle indennità stipendiali (e poi qualche Direttore di Filiale si meraviglia di non riuscire più a trovare risorse che vogliono crescere . . .). Come dire: caro lavoratore, mi devi raggiungere questi obiettivi, devi lavorare oltre l’orario, ti convoco il pomeriggio per momenti “informativi” e in compenso guadagnerai meno di prima. Quando lo diciamo in giro, noi postali, veniamo scambiati per dei marziani e nessuno di crede. Pensiamo ad esempio a quei Direttori di uffici di fascia B che hanno delle responsabilità e delle incombenze che non possono essere paragonate a quelle degli sportellisti. Confrontando,però, le buste paga, molto spesso scopriamo che lo sportellista guadagna più del suo Direttore. Come un’infermiera che guadagni più del dentista o una se- gretaria più dell’avvocato. Una vera e propria stortura cui pare si stia cercando di mettere qualche pezza in sede di rinnovo del CCNL (scaduto il 31.12.06) prevedendo, proprio per questa tipologia di lavoratori, una indennità di funzione che li differenzi economicamente dai sottoposti. A nostro modo di vedere, analogamente si deve intervenire anche nei confronti dei Direttori di uffici monoperatore, tra i più penalizzati dal recente riordino inquadramentale (anche di questo abbiamo già parlato nel nostro giornale). Ma in questa sede, vogliamo soffermare la nostra attenzione su un’altra figura che riteniamo non abbia avuto il giusto riconoscimento da parte dell’Azienda. Ci riferiamo agli SSC (specialisti di sala consulenza). Quando Poste Italiane decise di diversificare l’offerta di prodotti finanziari ai propri clienti-utenti, si pose il problema di individuare delle risorse che, dopo un’ adeguato percorso formativo, fossero in grado di assistere e consigliare i clienti, proponendo loro strumenti finanziari diversi dai tradizionali Buoni Postali Fruttiferi o Libretto di Risparmio. Queste risorse, chiamate OSC (operatori di sala consulenza) erano di fatto i primi collaboratori del direttore nel raggiungimento del budget. Si occupavano anche di contattare i clienti e di assisterli nella postvendita. Numerosi i momenti “informativi” più che formativi, cui queste risorse sono state impegnate al lancio di ogni nuovo prodotto o di una nuova release. Successivamente, il loro nome è cambiato in questa sorta di tourbillon lessicale che sta attraversando la nostra azienda diventando SSC (specialisti di sala consulenza),pur mantenendo analoghe funzioni e compiti. Cosa hanno avuto questi lavoratori, molti dei quali hanno creduto nel P AGINA 4 messaggio aziendale e si sono impegnati con grandi sacrifici e dispendio di tempo ed energie? Trattandosi in gran parte di ex sportellisti, gli OSC oggi SSC hanno avuto riconosciuto dall’Azienda la fascia B. Passando in sala consulenza, i colleghi in questione hanno però perso l’indennità di cassa che ammonta a circa 70 euro al mese. La differenza stipendiale tra una fascia B (SSC) e una fascia C (sportellista) è di 30 euro. Risultato finale gli SSC rispetto a prima guadagnano 40 euro in meno al mese. Ma intanto l’Azienda continua a pressare sugli SSC per il raggiungimento degli obiettivi. Ci si limita a dare i numeri da fare, senza però indicare anche strategie sul come ottenerli. Pretendere che queste strategie siano sviluppate da risorse che guadagnano poco più di mille euro al mese ci sembra obiettivamente paradossale. Un’Azienda che intenda confrontarsi sul mercato, è ovvio che deve prestare molta attenzione ai costi gestionali, ma è altrettanto ovvio che avere del personale non opportunamente motivato (e la motivazione arriva solo con il denaro, le coppe e i trofei lasciano il tempo che trovano ...) è un problema di non poco conto. Perché non riconoscere agli SSC almeno il rischio cassa? A parte il fatto che ci risulta che in talune unità produttive i colleghi di sala consulenza prendono regolarmente questa competenza accessoristica, è del tutto evidente che gli SSC anche se non siedono come gli sportellisti alle casse, spesso maneggiano molto denaro portato dai clienti per fare degli investimenti. Riconoscere loro queste quattro lire, potrebbe rappresentare motivo di apprezzamento nei confronti dell’Azienda. “I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007 P AGINA 5 Non accetteremo più convocazioni a rischio. La sicurezza del personale prima di tutto. Corsi . . . da pazzi ! Il rispetto degli altri non può che nascere dal rispetto delle regole, che ormai in questa Azienda sono sempre scavalcate e mortificate da un becero qualunquismo ed un sempre più sfrontato arrivismo. 27 Febbraio 2007; 12 Marzo 2007 e 14 Marzo 2007, le date della vergogna e della arroganza aziendale, che mortificano ogni buon senso ed ogni logica evidenza. Poiché non tutti i colleghi sono stati oggetto di quanto andremo ad evidenziare, entriamo subito nello specifico al fine di dare a tutti la possibilità di comprendere il nostro discorso. Per le giornate sopra specificate, sono state fatte delle convocazioni per la partecipazione a dei corsi formativi, presso le aule della Filiale 1 di Messina, volte a diversi Direttori di Ufficio Postale, da effettuarsi nelle ore pomeridiane. Dette e-mail di convocazione, riportavano in calce quanto testualmente trascriviamo: “Si raccomanda puntualità e partecipazione”. Dove sta il problema? - dirà sicuramente qualcuno - fatto salvo il concetto che ormai questa Azienda ci ha inculcato in ordine alle sempre più frequenti convocazioni pomeridiane. Allora, i tre passaggi formativi cui ci stiamo riferendo riportano come orario di convocazione, uno 15,00 19,00 e i restanti due 15,30 - 19,30. Premesso che a questi corsi vengono chiamati, oltre che Direttori di area Quadro, anche Direttori di uffici monoperatore ed ancor di più allocati in sedi periferiche distanti 50, 70, 90 KM da Messina, in premessa ci sorge spontanea una domanda: “Come potranno fare, questi signori, ad essere a Messina alle ore 15,00 o anche alle ore 15,30, puntuali, se devono essere in servizio sino alle ore 14,00 (salvo complicazioni, come nelle ricette mediche), presso la loro sede di lavoro ?”. Facciamo due conti ed una sempli- ce riflessione. Alle 14,00 usciranno dall’Ufficio, con più di sei ore di lavoro, si metteranno in macchina e percorrendo ognuno il proprio tragitto in un ora, massimo un ora e trenta minuti, traguarderanno l’aula di Filiale, laddove saranno formati sino alle 19,0019,30 per poi rimettersi in macchina e ripercorrendo i restanti 60, 70 o 90 Km, guadagneranno la soglia di casa intorno alle ore 21,00 circa. Grazie a Dio, finalmente anche questa giornate è finita e con appena, quasi, 14,00 ore di lavoro (tutto sommato poteva succedere di peggio). Credo che molti colleghi hanno già capito l’antifona, per cui aver chiamato vergogna aziendale una siffatta pretesa ci sta tutta, anzi mancherebbe anche dell’altro. Riteniamo che al tempo degli schiavi, si aveva cura, da parte dei padroni, quantomeno di permettere agli stessi di sfamarsi, al fine di poter produrre una resa, sicuramente vicina alle aspettative del padrone. Qui arriviamo ad una pretesa di lavoro di 14 ore continuative, senza pausa pranzo, senza un attimo di riposo, con il rischio sulla propria incolumità personale, senza contare poi quali possono essere gli indici di resa o di apprendimento. L’importante che i corsi si facciano e pur di non perdere i contributi che saranno erogati all’Azienda, tutto si ritiene possa essere lecito. Ancora “Vergogna”; qualunque siano o possano essere le esigenze aziendali, ciò significa buttare allo sbando i propri dipendenti, non avere minimamente cura e rispetto non solo della loro dignità, ma della loro stessa persona e delle loro stesse fa- miglie. Se un colpo di sonno, un incidente viene a causare un qualsiasi “danno”, chi racconterà a moglie o figli, in casi del genere, delle “esigenze aziendali ?”. Crediamo, che si stia, o meglio si sia superato già ogni limite di sopportazione, ritenendo ogni ulteriore riflessione del tutto superflua. Non possiamo accettare e non accetteremo ulteriori riproposizioni di quanto abbiamo dato notizia, non esitando a rivolgerci alle autorità competenti sia per la tutela della dignità del lavoro che per la tutela della incolumità del lavoratore di cui alla tanto decantata legge 626. Ci permettiamo inoltre di sollecitare l’Azienda, di cui nel nostro caso le due Filiali di Messina, affinché per quanto attiene alle loro sfere di competenza nonché alle loro specifiche prerogative e determinazioni, provvedano alle convocazioni, per progetti formativi o per comunicazioni commerciali, attinenti al personale di fascia quadro, assolutamente nelle ore antimeridiane, nella considerazione della loro flessibilità oraria ed in mancanza soprattutto di erogazione di prestazione straordinaria. Per i Direttori di Uffici di Presidio o monoperatore, nella impossibilità di provvedere diversamente, si abbia il buon senso di convocazioni essenziali, da effettuarsi nell’assoluto rispetto delle regole e soprattutto avendo cura delle esigenze, delle difficoltà e, fosse anche, delle necessità di chi, dovendo raggiungere altra sede dopo una giornata di lavoro, abbiano ad avere il diritto alla salvaguardia ed alla tutela almeno della propria sicurezza personale. “I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007 P AGINA 6 Ipotesi piattaforma Contratto 2007-2010 Personale non Dirigente di Posteitaliane Vi proponiamo un’ampio stralcio dell’ipotesi di piattaforma del Contratto 2007-2010 che, quanto prima, verrà posto in discussione a livello centrale. La strada ci porta verso un contratto di settore. Art. 7 – partecipazione Accentuare, per quel che riguarda le materie oggetto di analisi all’interno dei lavori dell’Osservatorio Paritetico Nazionale gli aspetti inerenti l’impatto sul ciclo produttivo dell’introduzione di nuovi processi tecnologici. Affermare che la partecipazione della componente sindacale deve esser attiva già nella parte di definizione e impostazione dei programmi formativi, e non soltanto nell’analisi dei pacchetti già predisposti. Ribadire l’impegno aziendale a fornire con un congruo anticipo tutto il materiale oggetto degli incontri. Costituire un osservatorio nazionale sul mobbing. Art. 17 bis – - Si rivendica un ruolo maggiormente definito delle RSU; Art. 18 - procedure di raffredamento e conciliazione. Inserire la seguente dichiarazione a verbale: “Le OO.SS. rivendicano il superamento della regolamentazione provvisoria emanata dalla commissione di garanzia in materia di sciopero nel settore postale attraverso un accordo tra le parti interessate, anche per realizzare l’estensione erga omnes dell’efficacia delle procedure di raffreddamento previste dal CCNL. Art. 21 – classificazione del personale Rivalutare il livello inquadramentale “B” riconoscendo la relativa differenza economica con decorrenza dalla firma del presente contratto. Art. 21 bis – sviluppo professionale e di carriera e politiche meritocratiche. Inserire dopo l’articolo 21 un articolo riguardante lo sviluppo professionale e la carriera dove siano indicati criteri e modalità trasparenti di valorizzazione e sviluppo delle capacità professionali in azienda e le relative politiche meritocratiche. Art. 23 Part Time (tempo parziale) Mantenere l’impianto del contratto in vigore. Va inserito nella modulistica il recupero (per il part time verticale) della festività coincidente con la domenica- Va riguardata la metodologia di calcolo per verificarne eventuali incongruenze. Inserire la possibilità di un suo miglior utilizzo a tutela di situazioni di disagio particolare. Il lavoro supplementare va retribuito come lavoro straordinario. Art. 24 ex Apprendistato. Va riscritto adattandolo alla nuova normativa in riferimento al Dlgs 276/2003 che individua 3 tipologie di contratto con finalità diverse. Quell’adatta a Poste Italiane è quella dell’Apprendistato Professionalizzante . Va definita, possibilmente miglio- Personale non Dirigente di Poste italiane Verso un Contratto di settore rando, la percentuale di durata massima indicando per le singole qualifiche la durata dell’apprendistato. Per il progetto di formazione sono demandate le regioni o scrivere la normativa nel CCNL. Stabilire la percentuale di conferma minima. Art. 28 – Orario di lavoro Eliminare la dichiarazione a verbale e concordare il definitivo inserimento, nel cedolino della busta paga, anche della certificazione oraria, oltre al prospetto delle ferie fatte e da fare; prevedere altresì, ove compatibili con le esigenze del servizio, la possibilità di orari personalizzati, a richiesta del dipendente, per particolari esigenze del nucleo familiare. Dichiarazione a verbale: Le parti si impegnano, considerate le specificità del lavoro svolto a contatto con il pubblico negli uffici postali, a ricercare appropriate soluzioni per coniugare il pieno rispetto dell’orario giornaliero del personale applicato, con le esigenze di fruibilità del servizio da parte della clientela. Art. 29 – regimi di orario e sistemi di flessibilità Inserire la definizione di “lavoratore turnista” Art. 31 – Conto ore individuale Escludere il personale con la qualifica di quadro dall’elenco del personale per il quale è attivabile il conto ore individuale. Concordare la data entro la quale tutti i tavoli negoziali regionali si attiveranno per definire accordi attuativi dei contenuti del presente articolo. Art. – 31 bis – modalità di flessibilità dei quadri e relativa remunerazione. Definire per il personale con qualifica di quadro altre alternative in grado di remunerare le flessibilità orarie connaturate all’esercizio delle relative mansioni. Art. 32 – Reperibilità Confermare che l’importo di reperibilità fino a 24 ore è riferito a ciascun singolo periodo di reperibilità. Eliminare la nota a verbale ed inserire l’elenco delle figure per le quali è previsto l’istituto. Art. 33 – Permessi Portare la durata minima dei permessi a 10 minuti nel caso di utilizzo per compensazione dei ritardi in entrata. Allargare la possibilità di fruizione dei permessi concessi in caso di decesso anche al caso di morte di un parente entro il primo grado del coniuge. Inserire il riferimento dell’art. 14 della legge n. 151/2001 riguardante il diritto delle lavoratrici gestanti ad usufruire di permessi retribuiti per effettuazione di esami prenatali ed accertamenti clinici o visite mediche specialistiche. Art. 34 – Aspettativa Per servizio militare: adattare l’articolo alla mutata normativa in mate- “I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007 P AGINA 7 ria di servizio di leva. Art. 46 – igiene e sicurezza sul mento delle questioni inerenti i Chiarire che in caso di richiamo non lavoro provvedimenti disciplinari. vi è decurtazione del periodo di ferie. Si rivendica la definizione di un pro- Art. 57 - Struttura della retriArt 35 – Ferie tocollo, da allegare al contratto, che buzione Chiarire che l’interruzione del decor- ridisegni l’attuale architettura di Ultimo comma punto A: eliminare: so delle ferie avviene in tutti i casi di relazioni industriali, relative all’am- “e le ulteriori posizioni economiche malattie che pregiudichino il recupe- biente e sicurezza, anche alla luce di cui agli ultimi due alinea del comro delle energie psico-fisiche del lavo- della nuova articolazione di “Datori ma 1, lettera A) del presente articoratore, dichiarato espressamente dal di Lavoro” decentrata sul territorio, lo” medico. con l’obiettivo di esaltare il ruolo e Art. 63 bis – sistema incentiArt. 36 – Giorni festivi la partecipazione degli RLS e degli vante Chiarire che l’ulteriore trattamento organismi paritetici e di raggiungere Dopo l’articolo 63 inserire un appoprevisto nel caso di festività coinci- adeguati standard di igiene e sicurez- sito articolo ove sono stabilite le denti con la domenica spetta anche ai za sia a livello centrale che territo- modalità ed i criteri , oggettivi e lavoratori con contratto part-time riale. trasparenti, di erogazione dei premi, orizzontale, verticale e misto. Art. 50 – Tutela dei diritti e diversi da quelli stabiliti per il preArt. 37 – Trasferimenti della dignità dei lavoratori mio di produttività, e le modalità di Al punto a) comma I portare il limite Vietare ogni forma di discriminazio- confronto con le OO.SS. firmatarie. che determina il trasferimento ad ne nello sviluppo di carriera, con Art. 64 - Indennità di funzione altra sede di lavoro da 30 km a si richiede il trasferimento 10 km; cancellare: “nell’ambito Sperare di vedere una mucca sal- dell’importo dell’indendei comuni di Milano, Roma e tare e per di più nell’acqua, è im- nità di funzione nell’ERI Napoli”. (elemento di retribuzione Per quel che riguarda l’erogazio- possibile . . . ! individuale). ne dell’indennità di prima siste- Sperare in un contratto che ci re- Art. 67 – Indennità per mazione togliere il vincolo del stituisca un po’ di dignità, sarebbe servizi viaggianti trasferimento del nucleo familia- il minimo. Chiarire al punto II che il limire. te di 8 ore per l’erogazione Art. 39 – Trasferta. del supplemento forfetario, fa Si richiede l’adeguamento degli riferimento al servizio comimporti dell’indennità. plessivamente prestato dall’iniSi richiede inoltre di introdurre zio dell’orario di lavoro a fine un limite personale mensile alle orario. richieste aziendali di trasferta, Art. … - Responsabilità salvaguardando la volontarietà; Sociale d’Impresa (RSI) oltre tale limite la indennità sarà Si propone la costruzione di un rivalutata oltre il 100%. protocollo d’intesa, da allegare Art. 40 – Assenze per malatal CCNL, che avvii un percortie – trattamento so condiviso nel quale le parti Le assenze per malattie dovute a si impegnano a realizzare, ad patologie di particolare gravità adottare e a diffondere i princiche non si computano ai fini del pi della RSI così come definiti raggiungimento dei limiti di asnel libro verde della Commissenze per la conservazione del sione Europea del 18/7/2001. posto e dei trattamenti economiPARTE ECONOMICA: ci relativi (comma I e II) saranno Al fine di definire, per i lavoraquelle riferite alle patologie di tori del gruppo, una retribucui all’articolo 5 comma 1 lettera zione capace di tutelare ed afa) del D. Lgs. Del Ministero delfermare il potere di acquisto la Sanità del 29 aprile 1998 nr dei salari, di valorizzare ade124 e successive modificazioni, guatamente la professionalità e tener con particolare riferimento a quelle riferimento alle fattispecie di cui al conto degli incrementi delche comportano terapie salvavita. primo comma dello stesso articolo. la cosiddetta produttivitànotevoli di sistema, Si richiede l’impegno dell’azienda a Art. 50 bis – Codice di condot- la richiesta economica è quantificata comunicare al lavoratore, almeno 30 ta nella lotta contro le molestie in: giorni prima, il raggiungimento del e le violenze per i dipendenti, • 8 punti percentuali di aumento, limite di comporto. ai vari livelli, di Poste Italiane Art. 45 bis - Tutela del perso- Dopo l’articolo 50 inserire un nuovo di cui 5 destinati a rivalutare i mininale degli uffici a contatto con articolo contenente le norme per la mi tabellari, il pubblico. lotta alle molestie ed alla violenza la rimanente parte finalizzata a: Vanno concordati programmi di in- nei confronti di tutti i lavoratori del • aumentare la quota aziendale cremento e consolidamento delle gruppo Poste, secondo le indicazioni sulla previdenza integrativa, misure di sicurezza e di tutela del del Comitato Nazionale Pari Oppor- • rivalutare il parametro corrispondente al livello inquadramentale personale in caso di rapine. tunità. Va affermato che il controllo delle Art. 54 – Procedimento disci- “B” banconote false va effettuato attraver- plinare • introdurre per tutti i lavoratori so la fornitura di apposite apparec- Aggiungere una dichiarazione a ver- il ticket restaurant, chiature o mezzi di riconoscimento, bale ove le parti si impegnano ad • rivalutare l’indennità di trasferlimitando la responsabilità degli ad- incontrarsi entro una certa data per ta. detti ai soli casi di accertato mancato verificare se esistono le condizioni trasferire nei minimi tabellari gli utilizzo delle apparecchiature sopra- per l’introduzione sperimentale del- importi attualmente inclusi nell’dette. l’istituto dell’arbitrato per il tratta- E.R.I. “I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007 P AGINA 8 U NO SGUARDO SUL RECAPITO : QUANTA SUPERFICIALITA’. . . N ELLA QUASI TOTALITÀ DEI CASI , IL CLIENTE SCONOSCE LA VERA QUALITÀ DEL SERVIZIO TELEGRAFICO . S AREBBE OPPORTUNO QUALCHE INTERVENTO . C’era una volta . . . o, per meglio rimasti quelli di qualche tem- di lavoro per esse,spesso costrette dire c’erano una volta i fattorini po fa. ad operare in perfetta solitudine. telegrafici. Infatti, estinta quasi del tutto la Quindi un servizio, fino a ieri fioAd essi veniva affidata,come intui- stirpe dei fattorini telegrafici, il ser- re all’occhiello per l’Azienda Poste, bile dal termine stesso, la consegna vizio è stato, sic et simpliciter, affi- viene oggi trattato quasi al pari deldei telegrammi, per i quali era pre- dato, tanto per cambiare, ai soliti la corrispondenza ordinaria. vista una firma di avvenuta conse- portalettere unitamente a poche e E se è pur vero che il recapito delgna corredata dalla data e dall’ora lacunose disposizioni che ne dovreb- la posta ordinaria ha oggi subito un nella quale questa aveva luogo. Ma bero tutelare la qualità. positivo cambiamento,è altrettanto ciò che caratterizzava il telegramOra, pur rinnovando per essi sti- indubbio che il servizio dei telema, più di ogni altra cosa, era il ma e apprezzamento per le loro ca- grammi meriterebbe molta più atlimite massimo, entro il quale ne pacità professionali che, attraverso tenzione, non fosse altro che per la era previsto il recapito al domicilio le pagine di questo giornale, abbia- non indifferente cifra che tale invio del destinatario, stabilito, se la me- mo pìù volte espresso, riteniamo comporta a carico del cliente. moria non ci inganna, in quattro non siano la categoria alla quale deTale “superficialità”, com’è facilore. mente intuibile, non Tale tipologia di è esente da conseinvio,per queste sue guenze, soprattutto caratteristiche, era quando a ritardare è unanimemente conun telegramma considerato il mezzo tenente una propopiù rapido per trasta di lavoro, magari smettere al destinadi quelle a occasiotario comunicazioni nali, oggi tanto(forse tanto urgenti quantroppo, aggiungiamo to necessarie di cernoi) in voga, laddotificazione di avveve la mancata prenuta consegna. Insenza del convocato fatti, la firma appoentro un preciso sta per ricezione giorno ed una preciera da far valere ove sa ora, ne comporta convenisse e perfino la decadenza dal diin sede giudiziaria. ritto; ci riferiamo E’ stato tale e tansoprattutto a supto il successo decreplenze scolastiche, tato dal telegramma offerte di partecipache l’affezione per zione ad eventi mutale prodotto pare sicali in qualità di sia rimasta immutaorchestrali e così via ta nel cuore degli La copia di quello che ha rappresentato una delle vecchie e dicendo. utenti (pardon, più amate glorie della storia postale italiana. Certamente in In quei casi in cui ”clienti”), da far sì tempi molto diversi, ma comunque un servizio essenziale. il danneggiato ha che gli stessi contideciso di ricorrere nuino a farne, ancor oggi, un ab- mandare questa incombenza, soprat- all’azione legale, a pagare lo scotto bondante utilizzo, sia per i tradizio- tutto in considerazione del loro ora- di far parte di un ingranaggio difetnali invii di auguri, congratulazioni rio di servizio limitato alle sole ore toso è alla fine l’impiegato o il pore condoglianze, sia per diffide e della mattinata. talettere che, fatte le debite ecceziopreannunci di azioni legali o cose Ed ecco che le consegne avvengo- ne, è quasi sempre il meno responsimili, nonché per segnalare situa- no spesso con notevole ritardo, sabile di quanto accaduto. zioni che richiedano un immediato attestandosi su uno o, a volte, due Un invito, quindi,ai colleghi a intervento spesso, questi ultimi, giorni, a fronte dell’urgenza che tale trattare i telegrammi con la stessa diretti ad Enti Pubblici. attenzione che impiegherebbero nel invio richiederebbe Questo, anche perché nessuE non è nemmeno trascurabile maneggiare una bomba ad orologeno si è mai preoccupato di co- che, negli U.D.R., il servizio ATEM ria ed un appello all’Azienda perché municare ufficialmente che il viene affidato alle medesime unità impieghi le risorse necessarie a rentrattamento e l’attenzione ri- addette al Track and Tracing, più dere tale servizio ineccepibile come servate dall’Azienda a tale comunemente conosciuto come lo stesso richiede e come dovrebbe prodotto, di contro, non sono T&T, con un ulteriore sovraccarico essere. “I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007 C’ ERA P ERSONAGGI , UNA VOLTA UFFICI ED APPARATI . . . P AGINA 9 . . . DELLA NOSTRA STORIA . timbro a sigillo, per l’impronta, magari bagnato, al fine di fare attaccare il tutto e facendolo indurire. Per non parlare poi di quando dimenticavamo il pentolino sul fornello e dopo essersi sciolta cominciava a bruciare facendo un fumo insopportabile che eravamo poi costretti a respirare non potendo disporre di aperture che potessero repentinamente cambiare l’aria, divenuta irrespirabile. Ma vogliamo raccontarvi un aneddoto che si rifà ad almeno 40 anni fa se non di più, proprio sulla ceralacca. Dovete sapere - ci dice questo collega - che molti anni fa, nel quartiere di Barracca, a S. Teresa di Riva, proprio sotto la Chiesa della Madonna di Porto Salvo, c’era un campo di tiro a segno, dove spesso, gli appassionati di tiro a volo, andavano a sparare ai piattelli. - Sopra alcune persone alle prese con una sigillatura in ceralacca. - Sotto il sigillo per l’impronta. - A destra, invece, un prezioso set da scrivania per ceralacca in pregiato legno di faggio con accessori in ottone.Corredato di: fornelletto a spirito, crogiolo fondicera con supporto, sigillo personalizzabile, 1 barra di ceralacca. Tra le tante, cose che hanno segnato nel bene o nel male il nostro passato, non potevamo non far menzione della famosa ceralacca. Ha fatto bene qualche collega a suggerircela perché effettivamente anch’essa fa parte della nostra storia ed ha avuto sicuramente un ruolo ben definito, lasciando a molti dei particolari ricordi ma ad alcuni sicuramente anche qualche sonora bruciatura. “Vai ad accendere il pentolino”, soleva dire spesso il Direttore verso la fine della giornata “che dobbiamo chiudere il versamento”. E allora andavamo nella stanza posta sul retro e collegavamo la spina del fornellino elettrico per riscaldare questo micidiale miscuglio di resine, di sostanze minerali e coloranti, usato specificatamente per sigillare. Una volta sciolta, veniva versata con un cucchiaio sulle piegature della carta apponendovi di sopra il Ebbene, questi piattelli con un diametro di circa 10/12 cm, che venivano lanciati in aria da una macchina e sottoposti allo sparo dei vari tiratori, erano proprio di ceralacca nera e dipinti da un lato di bianco per essere più visibili come bersaglio. Certamente questa era la ceralacca che allora veniva usata negli uffici postali, per le varie sigillature. A raccoglierla - continua questo nostro collega - si prestavano i figli dei Direttori e anche i figli degli impiegati di tutta la zona jonica, che dopo le gare specifiche, correvano lungo la spiaggia, al di sotto del piazzale di tiro, per raccogliere i piattelli. E la gara spesso era tra chi riusciva a raccoglierne non solo di più ma di quelli interi, non centrati dai tiratori, poiché cadendo sulla sabbia riuscivano a rimanere integri e a non rompersi. Ed è proprio cosi che, anche allora, si aveva cura di tenere sotto controllo le spese di gestione. “I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007 IL “Minchia rischiamo di diventare tutti scienziati!”. Sbottò Turi Spitaleri alla 132° convocazione in Filiale per partecipare all’ennesimo corso. Alle 15,00 doveva tassativamente essere presente a Montelusa, pena pesanti sanzioni disciplinari che andavano dalla fustigazione pubblica alla assegnazione temporanea ai servizi sociali in una comunità di recupero per individui disadattati. Guardato l’orologio, don Turi calcolò che non c’era tempo per mangiare a casa. Chiamò quindi la moglie Rosalia che si incazzò come una bestia avendo passato più di tre ore in cucina a preparargli il suo piatto preferito: spaghetti al nero di seppia. ”Che andasse a fare in … lui e i corsi, da domani solo pastina in bianco” - pensò la signora Scalisi prima di sbattere giù la cornetta del telefono. A rendere ancora più piacevole la giornata, giunse inattesa la telefonata della collega Rita Camelia che, a dispetto del nome floreale, era brutta come una cambiale in protesto e notissima scassa cabbasisi al quadrato. Chiedeva la cortesia di un passaggio avendo l’auto dal meccanico. Uscendo dall’ufficio, don Turi si recò alla rosticceria “da Minicu” dove ingurgitò un pesantissimo arancino al ragù e una mozzarella in carrozza bevendoci su una birra. Salito in auto, giunse in viale dei Cipressi, così chiamato perché conduceva al cimitero monumentale di Vigata, dove la collega lo attendeva puntualissima. Aperta la portiera della macchina, l’abitacolo fu invaso da un intensissimo e fastidiosissimo odore di muschio selvatico, essenza di cui la signora Rita era solita fare largo uso. Inoltre, come lo Spitaleri prevedeva, cominciò a sproloquiare senza sosta sui brillanti risultati di vendita che aveva ottenuto. Era anche riuscita a vendere un televisore al plasma da 42 pollici a tale Renato Squercio ottantaseienne cieco di guerra. E parlava, parlava, parlava mentre a don Turi le balle stavano assumendo le dimensioni di un dirigibile. Vuoi per le chiacchiere, vuoi per il muschio selvatico,vuoi per l’arancino o la mozzarella in carrozza, lo Spitaleri cominciò a sudare copiosamente e a sentirsi male. Improvvisamente fu colto da lancinanti dolori addominali che lo costrinsero a fermare la mac- P AGINA 10 CONTROCANTO china e infrattarsi in un piccolo boIl dott. Volpati, elegantissimo nel schetto che costeggiava la strada tra suo blazer blu con cravatta regil’imbarazzo e la vergogna. mental, accolse affabilmente i partecipanti quindi, con l’ausilio delle immancabili slides, illustrò agli astanti come utilizzare la lingua per incollare i francobolli, umettandola bene al fine di gustare a dovere il retrogusto di fragola. Quindi, polemizzando con quei sindacalisti critici sull’utilità di taluni corsi di formazione, comunicò che era giunto il momento di passare dalla teoria alla pratica. Suonò un campanello e in sala fece ingresso un cameriere con una candida livrea bianca che spingeva un carrello contenente fogli interi dei nuovi francobolli. “Adesso, disse il dott. Volpati, proverete a incollare questi francoTuri Spitaleri, bolli e vediamo se apprezzerete a il gusto di fragola di Maletin procinto dovere to. di appartarsi Se l’iniziativa avrà successo tra i nostri clienti, concluse il funzionaImperterrita venditrice, la signora rio dell’Area Country, sono pronti Rita lo seguì consigliandogli di con- per essere lanciati sul mercato frantrollare la pressione, utilizzando ma- cobolli al gusto di mirtilli,banana e gari uno sfigmomanometro presente dei nuovissimi al gusto di arancino” nel catalogo che lei stessa avrebbe provveduto a ordinargli. In alternativa, propose l’acquisto di un attrezzo da palestra utile per mantenere il fisico in salute pagabile in comode rate mensili senza interessi. Solo il sinistro borboglio di stomaco dello Spitaleri, indusse la donna a rientrare precipitosamente in auto. Ripresosi a fatica dallo “smottamento addominale”, Don Turi e la signora Rita, ripresero il viaggio ma di tanto Il solo pensiero in tanto si registravano delle silenziofù fatale per Spitaleri se “fuoruscite d’aria” (che sono le più pericolose . . .!), solo parzialmente Alla parola arancino, don Turi fu assorbite dal profumo di muschietto e come morso dalla Tarantola. che resero il viaggio molto “ventoso”. Si alzò in piedi e cominciò a corGiunti, nonostante tutto, con un rere verso il bagno in un rigurgito ritardo di appena pochi minuti, entra- di prolasso addominale. rono nella sala corsi della Filiale attiLa strada di ritorno a casa fu un rando gli sguardi dei colleghi presen- vero e proprio calvario. Ogni cinti. quecento metri una sosta, una sorta Don Turi sembrava reduce da una di via crucis che comunque aveva sala operatoria, mentre la signora ottenuto un obiettivo: fare stare Rita emanava un “profumo” che di zitta la Rita che continuava a turarsi muschietto aveva oramai solo il ricor- il naso con dei fazzolettini profumado. ti. Lo Spitaleri era pronto a iarmare Lasciata la collega in via dei Citurilla, al primo che avesse avuto il pressi, don Turi rientrò a casa e coraggio di fare dei commenti. Ma, senza salutare nessuno si chiuse in mossi da umana pietà, tutti tacquero. bagno per circa tre orate, bestemObiettivo del momento formativo miando contro il dott. Volpati e i era il lancio di un nuovo francobollo suoi stramaledettissimi francobolli. al gusto di fragola. Tutor (se Dante Morale per l’Azienda: forse safosse vissuto ai giorni nostri, anche rebbe proprio il caso di razionalizVirgilio sarebbe stato un Tutor . . . !) zare l’utilizzazione dei corsi ai casi il dott. Placido Volpati referente slin- strettamente necessari. guation e satistation dell’area Per don Turi, prima dei corsi Country . mantenersi leggero. “I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007 P AGINA 11 . . . il mio . . . Punto! Periodico del SLC-CGIL Messina Sindacato lavoratori comunicazione Neque laus in copia, neque culpa in penuria consistit Autorizzazione Tribunale di Messina Nr. 2/06 - R.S. del 25/01/06 (Non si ha meriti nell’abbondanza né colpe nella povertà) Dir. Resp. Esmeralda Rizzi Capo Redattore N. Caminiti La frase è espressamente Perché tu sei posta alla fine del capitolo 20 Perché tu sei Ricco dell’Apologia di Apuleio, dove Povero copia “abbondanza” e penuria “scarsità”, si riferiscono specificamente a beni del tutto esteriori. Per una volta permetteteci di abbandonare il senso letterale latino e di calare l’intera frase in un contesto a noi particolarmente vicino e vissuto quotidianamente. Accostiamo l’abbondanza o la scarsità alla più o meno crescente situazione di vendita dei prodotti di Posteitaliane, all’interno dei nostri Uffici. Ebbene, noi sosteniamo e lo abbiamo dimostrato in più di una occasione, che non vi sono grossi meriti laddove emerge una situazione di allineamento agli al palo. obiettivi di vendita, così come, asPurtroppo è l’occasione, in molti solutamente, non possono ascriver- casi, che spesso gioca e si materiasi colpe laddove si è costretti a stare lizza con la sua semplice casualità. Direzione e Redazione Presso la Segreteria Provinciale e-mail: [email protected] Stampato da GRAPH snc Via Mantineo 4 - 98030 S. Alessio Siculo Segreteria Provinciale: Viale Europa 48, scala A - Int.1 98123 Messina Tel.-Fax nr. 090-694070 Sito: www.slccgilmessina.it e-mail: [email protected] ORARIO DI SEGRETERIA LUNEDÌ, MERCOLEDÌ E VENERDÌ DALLE 16,30 ALLE 20,00 I nostri numeri a portata di mano: Oriti (Segr. Gen.) 334-9539210 Di Guardo (Segr.) 335-6654606 Stancampiano (Serg.) 333-1190868 Caminiti (Pres. C.D.) 349-3294761 ? !!! C’è . . . Poste per te - Pettegolezzi, fatti e misfatti, dall’emisfero postale ! ! ! Festeggiati due colleghi a S. Teresa di Riva Si sono ritrovati in un noto agriturismo di Gallodoro, i dipendenti dell’Ufficio Postale di Santa Teresa di Riva, per festeggiare il compleanno dei colleghi Carmelo Stancampiano e Franco Sesto. L’occasione è stata propizia per poter trascorre alcune ore al di fuori dell’ambiente di lavoro, dando risalto a quelli che dovrebbero essere i valori umani e sociali che, purtroppo per noi, trovano sempre meno spazio all’interno dei luoghi di lavoro. Ricco il menù, a base di specialità tradizionali siciliane e per finire torta e brindisi (neanche a dirlo) con spumante rigorosamente italiano In un clima di grande armonia,la giornata è passata piacevolmente . Ai colleghi, Carmelo e Franco, gli auguri della nostra redazione. “I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007 Sindacato lavoratori comunicazione Segreteria Provinciale MESSINA Sito: www.slccgilmessina.it E-mail: [email protected] P AGINA 12