Messina
News ed informazioni periodiche al personale di Posteitaliane
“ Il Punto . . . su .Poste ” - Organo ufficiale del SLC -CGIL - Anno III - nr.03/2007
Messina 23/03/2007
- 1000 negli ultimi 10 anni * meno 30% negli ultimi 5
Messina e . . .
la favola delle eccedenze
Ora basta. Ogni strada che porta al successo non può che partire dalla valorizzazione e dal potenziamento della risorsa uomo, con programmi formativi e di
gestione mirati proprio alla salvaguardia ed alla tutela delle risorse umane.
di personale.
Negli uffici
postali, anche
della Provincia, non si
può dire che
mancassero le
risorse
per
poter lavorare
con ritmi forse eccessivam e n t e
“tranquilli”.
Ma allora le
Poste svolgevano anche un
ruolo sociale
e come tante
altre aziende
pubbliche
spesso venivano utilizzate
per acquisire
C’era una volta l’Amministrazione consenso.
delle Poste di Messina. Quattro paNon c’era necessità di confrontarsi
lazzi : Piazza Antonello, Ur via Tori- con i competitors sul mercato, né
no, Pistunina e Bisconte pieni zeppi problemi connessi alla produttività e
Houdini
lavora alle Poste
In Poste Italiane S.p.A. oggi quello
che conta è l’immagine, l’apparenza.
Far credere che la privatizzazione
ha portato efficienza, economicità e
valorizzazione delle professionalità
interne.
Come dire, un quasi gioco delle tre
carte e lui la fa da padrone; per questo lo si è ingaggiato ed è tra i più
quotati Dirigenti di quest’Azienda.
Riscopri insieme a noi i tuoi diritti
a PAGINA 3
alla economicità.
Diventata azienda privata, anche se
anomala, stante la suddivisione delle
quote azionarie, Poste S.p.A ha mutato pelle e si è dovuto affrontare il tema
assai scottante dei livelli occupazionali.
In Azienda divenne di gran moda la
parola “esuberi” e iniziò una drastica
cura dimagrante che in poco più di un
quinquennio ha portato una riduzione
delle risorse applicate in Azienda di
oltre il 30%.
Alla riduzione di personale ha fatto
da contraltare un notevole aumento di
produttività pro-capite (oggi un lavoratore postale Italiano produce annualmente ricavi complessivi in linea e in
alcuni casi maggiori, rispetto agli altri
operatori postali europei).
E’ di pochi giorni fa la notizia che
occupa molte pagine di giornali sul
probabile bilancio boom per il 2006
con ricavi che dovrebbero superate i
550 milioni di Euro, questo almeno
stando a quanto dichiarato dall’AD
ing. Massimo
Sarmi.
segue a PAGINA 2
Corsi . . .
. . . da pazzi !
Non possiamo accettare e non accetteremo ulteriori riproposizioni di
corsi ad orario continuato e non esiteremo di rivolgerci alle autorità
competenti sia per la tutela della dignità del lavoro che per la tutela della incolumità del lavoratore di cui
alla tanto decantata legge 626 e sulla
cui pelle si sta giocando, ormai, oltre
ogni misura.
a PAGINA 5
“I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007
(Dalla I° pagina)
La provincia di Messina, ha un territorio molto vasto con un numero
elevato di uffici postali molti dei quali monoperatore.
Riuscire a garantire l’apertura quotidiana di questi uffici è diventata
impresa titanica e sempre più spesso
si registrano casi in cui, all’assenza
del titolare, l’ufficio resta chiuso.
Per affrontare il problema del congedo arretrato (stiamo parlando di
un fenomeno che ammonta a migliaia
di giorni ferie non potute godere a
fronte di precise responsabilità legislative a carico del Datore di Lavoro), l’Azienda continua imperterrita
a chiedere inutili programmazioni,
che poi vengono puntualmente disattese in presenza di necessità contingenti( leggasi distacco in altri uffici
per sopperire all’assenza di qualche
collega . . . ! ! !).
Il congedo non basta programmarlo, bisogna anche che l’azienda si
faccia carico di rispettare le pro-
P AGINA 2
le risorse per garantire la continuità
del servizio offerto alla clientela?
Senza queste risorse anche le zone di
Messina e . . .
servizio non risolveranno un bel nulla favola delle
la.
eccedenze.
Le belle parole, non possono fare
altro che tentare di camuffare un
dato assolutamente inequivocabile: a
Messina, proprio per la sua situaMessina e provincia non solo non
zione di partenza, è stata sempre
esistono più da tempo le dichiarate
considerata dalla funzione RU regioeccedenze, ma i livelli occupazionali
nale, una sorta di isola felice rispetto
sono scesi ben oltre quella soglia miad altre realtà siciliane come ad enima che non consente più l’erogasempio Catania .
zione di servizi di qualità.
Quando ai tavoli di negoziazione si
Non bisogna essere degli esperti
affrontava il tema delle eccedenze,
per sapere che le aziende di servizio
Messina era sempre la realtà con il
possono diminuire il personale fino
numero di applicati più favorevole.
ad un certo punto, oltre il quale la
E su questa equazione: Messiriduzione non può non incidere sulla
na=Esuberi, si è andato avanti nel
qualità del servizio offerto alla cliencorso degli ultimi anni mentre, nel
tela.
frattempo, molti colleghi lasciavano
A Messina, questo limite è stato
il servizio per andare in pensione
superato da tempo, e se la baracca
senza alcun turnover.
ancora non è andata completamente
A questa fisiologica dinamica di
in frantumi si deve allo spirito di sauscite, si sono agcrificio di tanti collegiunti gli incentivi al
ghi che si sobbarcano
prepensionamento,
e sopportano carichi
un primo fondo di
e ritmi di lavoro orasolidarietà e un semai insostenibili.
condo, le cui istanze
Infatti, il dato paradi partecipazione scadossale di tutta quedranno il prossimo
sta vicenda è che non
31 Giugno, e dalle
solo l’azienda non si
prime notizie in nodecide ad affrontare
stro possesso pare
il problema delle
che la partecipazione
carenze di personale,
a Messina sia massicma continua ad attricia.
buire alle due Filiali
Il risultato finale è
di Messina budgets
che Messina dal 1994
stratosferici.
al 2006 ha perso oltre
Ma chiediamo, senmille posti di lavoro,
za per questo voler
nel settore Poste,
assolvere ne difendedove oggi gli applicati
re qualcuno: come
Si parla tanto di squadra, ma che squadra è se non c’è.
complessivi nelle due Mancano le risorse, le unità presenti vengono gestite da può un Direttore di
Filiali e nelle struttu- altri.
Filiale, a meno che
re della C.O.O. sono
Indipendentemente dal fatto che la responsabilità, come non sia dotato di poall’incirca 1800.
paranormali, preci
hanno insegnato da sempre, implica una certa discrezio- teri
Ma la fiaba dei pre- nalità,
tendere
da quegli uffiqui è come se il Milan scendesse in campo con 9 o ci maggiormente
sunti esuberi è assai
per10 giocatori, per incontrastato volere altrui, imputando, formanti il raggiungidura a morire.
L’azienda continua a però, al proprio allenatore ogni effetto e conseguenza del mento di determinati
non concedere alcuna risultato di gara.
obiettivi, se poi quegli
sportellizzazione per
stessi uffici vengono
le due Filiali di Messina, a fronte per grammazioni richieste.
falcidiati da distacchi per garantire
esempio delle quasi duecento conAdesso è venuta fuori l’idea delle l’apertura quotidiana di altri uffici
cesse a Catania, accampando sempre zone di servizio. Termine nuovo per postali?
la solita scusa: a Messina c’è ecce- definire un assetto organizzativo con
E come può un Direttore di Ufficio
denza.
un ufficio postale di cluster più ele- Postale programmare, scadenzare
Se poi chiediamo: ma quant’è vato, cui fa riferimento un bacino di appuntamenti e visite della clientela,
questa eccedenza?” allora ogni inter- uffici di classe inferiore.
se poi magari è costretto ad aprire
colutore cambia dimensioni aritmeUn’idea che poi, a ben pensare, uno sportello vista la cronica mantiche: 100, 120, 80 quasi si trattasse tanto nuova non è. Ci ricorda molto canza di operatori?
di numeri al lotto.
Per raggiungere gli obiettivi, in
i vecchi uffici postali centro scorta,
Lasciando per un attimo il mondo dove appunto erano allocate delle primis, servono gli strumenti e gli
delle fiabe e volendo affrontare con risorse in eccedenza che dovevano investimenti del caso, questa è la
serietà e responsabilità la realtà quo- garantire le sostituzioni necessarie regola d’oro del libero mercato (a
tidiana, che si vive negli uffici postali per un gruppo di uffici aggregati.
chi piace . . . ! ! !)
delle due Filiali messinesi, per parlaSenza strumenti, non si canta mesChiamiamole zone di servizio,
re di esuberi bisogna proprio avere chiamiamole come volete ma il pro- sa, o al massimo il coro è stonato.
le fette di salame sugli occhi.
blema è sempre lo stesso: dove sono
“I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007
P AGINA 3
Per Posteitaliane ormai ciò che conta è solo l’immagine.
Houdini lavora alle Poste
A lui l’Azienda ha affidato la soluzione di alcuni piccoli problemi di carattere formale
Hudini in una cartolina
autografa del 1903.
Di lui si erano perse le tracce.
Qualcuno asseriva di averlo visto
immergersi nelle acque cristalline
delle Isole Eolie chiuso in catene in
un baule da cui si liberava per ritornare in superficie; altri giuravano di
averlo incontrato al ritorno da un
riuscito esperimento dentro una caverna profondissima e c’è infine chi
aveva assistito alla sua sparizione in
una notte buia e tempestosa.
Stiamo parlando del celeberrimo
mago Hudinì, antesignano e precursore dei vari Silvan e Casanova.
Oggi abbiamo scoperto la verità: il
mago Hudinì non è sparito nel nulla,
ha solo cambiato mestiere.
Da mago è stato assunto ( con tanto di ricco contratto . . . !) alle dipendenze della Divisione COO di
Poste Italiane e applicato alla RAM 1
di Messina.
Il compito era chiaro: sfruttare i
suoi poteri magici per risolvere tutti
i problemi, e sono davvero tanti, che
ogni giorno si registrano nel settore
del recapito.
Mancano portalettere, ci sono tonnellate di posta giacenti negli uffici
postali, la clientela è infuriata perché
privata di un servizio pubblico essen-
ziale? Nessun problema, interviene
Hudinì e risolve ogni cosa.
Tanto, in Poste Italiane S.p.A.
oggi quello che conta è l’immagine,
l’apparenza. Far credere che la privatizzazione ha portato efficienza,
economicità e valorizzazione delle
professionalità interne.
Se poi in realtà tutto va a scatafascio, incompetenti occupano ruoli di
primo piano nel contesto aziendale;
il numero verde a causa delle tante
proteste viene disattivato; si cerchi
di scaricare su altri eventuali responsabilità; tutto questo non conta.
Quello che conta sono le dichiarazione agli organi di stampa dell’AD
Massimo Sarmi: “Per il 2006 presenteremo un bilancio in attivo per oltre 550 milioni di Euro“.
Qualcuno, maliziosamente sostiene che l’ing. Sarmi ha una stramaledetta urgenza di far vedere quanto è
stato bravo per riuscire a farsi rinnovare il contratto plurimilionario oramai in scadenza.
E alla RAM 1 di Messina, si sono
subito adattati al nuovo verbo aziendale dell’immagine: qualche ufficio
postale ha la brutta abitudine di segnalare con precisione e puntigliosità la giacenza realmente presente e
si rifiuta di ritoccare i dati ? Nessun
problema, si chiama Hudinì e con
pochi colpi magici, sulla tastiera di
un computer, tutta la giacenza, nel
giro di una notte, scompare.
Qualcuno grida: “Ma la posta è
ancora in ufficio, non ci sono i postini per consegnarla.” L’importante è
che sui modelli di rilevazione risulti
tavolo pulito e nessuna criticità.
Sarebbe come se, i manager FIAT,
ricevendo dalla rete delle concessionarie migliaia e migliaia di disdette
di contratti da parte di clienti che
avevano deciso di cambiare auto,
invece di chiedersi perché e lavorare
per porvi rimedio, si limitino a nasconderle sia le disdette che le relative auto.
E sarebbe questa la nuova riorganizzazione del settore recapito?
Ci stiamo preparando così ad affrontare le sfide del mercato e la
totale liberalizzazione del settore
postale che la Commissione Europea, salvo ripensamenti, ha fissato per
gennaio 2009 ?
La Divisione COO e i vari ALT e
RAM, ad oggi, ci ricordano molto
Una locandina
di presentazione
del grande Houdini
un’armata brancaleone senza alcuna
direttiva e senza alcun piano strategico.
Continuando così, rischiamo di
vederci invadere dai competitors
stranieri e italiani che ci faranno letteralmente a pezzi.
E la cosa non dovrebbe preoccupare solo le forze sindacali e i vertici
aziendali, ma anche il Governo di
questo Paese stante che nel settore
recapito di Poste Italiane, tra diretto
e indotto lavorano oltre 60.000 persone che rischiano seriamente di restare senza lavoro.
A meno che, il solito Hudinì, non
riesca a risolvere il problema facendo
uscire qualche coniglio bianco dal
cilindro.
Ma nelle aziende, le magie durano
poco: Tanzi , Cragnotti e soci, doceat.
Il biglietto dell’ultimo
spettacolo datato 1926.
“I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007
Specialisti
Sala
Consulenza
S. . . enza
S. . . oldi
C. . . omunque
Nelle Aziende Pubbliche ed ancor
di più in quelle Private, un lavoratore che assume precisi compiti gestionali con l’attribuzione e la responsabilità diretta nel raggiungimento di Budget, aumenta il proprio profilo inquadramentale e vede
lievitare, anche considerevolmente,
la busta paga.
Più responsabilità, più tempo dedicato al lavoro uguale più soldi.
Solo alle Poste e solo per il personale non dirigente (i dirigenti, come abbiamo visto in uno scorso numero del nostro giornale, hanno
stipendi da favola spesso del tutto
immeritati e immotivati ! ! !) non si
applica questa equazione.
Capita infatti che all’aumentare
delle responsabilità corrisponda
paradossalmente un decremento
delle indennità stipendiali (e poi
qualche Direttore di Filiale si meraviglia di non riuscire più a trovare
risorse che vogliono crescere . . .).
Come dire: caro lavoratore, mi
devi raggiungere questi obiettivi,
devi lavorare oltre l’orario, ti convoco il pomeriggio per momenti
“informativi” e in compenso guadagnerai meno di prima.
Quando lo diciamo in giro, noi
postali, veniamo scambiati per dei
marziani e nessuno di crede.
Pensiamo ad esempio a quei Direttori di uffici di fascia B che hanno
delle responsabilità e delle incombenze che non possono essere paragonate a quelle degli sportellisti.
Confrontando,però, le buste paga, molto spesso scopriamo che lo
sportellista guadagna più del suo
Direttore. Come un’infermiera che
guadagni più del dentista o una se-
gretaria più
dell’avvocato.
Una vera
e propria
stortura cui
pare si stia
cercando di mettere qualche pezza in
sede di rinnovo del CCNL (scaduto il
31.12.06) prevedendo, proprio per
questa tipologia di lavoratori, una
indennità di funzione che li differenzi
economicamente dai sottoposti.
A nostro modo di vedere, analogamente si deve intervenire anche nei
confronti dei Direttori di uffici monoperatore, tra i più penalizzati dal
recente riordino inquadramentale
(anche di questo abbiamo già parlato
nel nostro giornale).
Ma in questa sede, vogliamo soffermare la nostra attenzione su un’altra figura che riteniamo non abbia
avuto il giusto riconoscimento da
parte dell’Azienda. Ci riferiamo agli
SSC (specialisti di sala consulenza).
Quando Poste Italiane decise di
diversificare l’offerta di prodotti finanziari ai propri clienti-utenti, si
pose il problema di individuare delle
risorse che, dopo un’ adeguato percorso formativo, fossero in grado di
assistere e consigliare i clienti, proponendo loro strumenti finanziari
diversi dai tradizionali Buoni Postali
Fruttiferi o Libretto di Risparmio.
Queste risorse, chiamate OSC
(operatori di sala consulenza) erano
di fatto i primi collaboratori del direttore nel raggiungimento del budget. Si occupavano anche di contattare i clienti e di assisterli nella postvendita.
Numerosi i momenti “informativi”
più che formativi, cui queste risorse
sono state impegnate al lancio di ogni
nuovo prodotto o di una nuova release.
Successivamente, il loro nome è
cambiato in questa sorta di tourbillon
lessicale che sta attraversando la nostra azienda diventando SSC
(specialisti di sala consulenza),pur
mantenendo analoghe funzioni e
compiti.
Cosa hanno avuto questi lavoratori,
molti dei quali hanno creduto nel
P AGINA 4
messaggio aziendale e si sono impegnati con grandi sacrifici e dispendio
di tempo ed energie?
Trattandosi in gran parte di ex
sportellisti, gli OSC oggi SSC hanno
avuto riconosciuto dall’Azienda la
fascia B.
Passando in sala consulenza, i colleghi in questione hanno però perso
l’indennità di cassa che ammonta a
circa 70 euro al mese.
La differenza stipendiale tra una
fascia B (SSC) e una fascia C
(sportellista) è di 30 euro. Risultato
finale gli SSC rispetto a prima guadagnano 40 euro in meno al mese.
Ma intanto l’Azienda continua a
pressare sugli SSC per il raggiungimento degli obiettivi. Ci si limita a
dare i numeri da fare, senza però indicare anche strategie sul come ottenerli.
Pretendere che queste strategie
siano sviluppate da risorse che guadagnano poco più di mille euro al mese
ci sembra obiettivamente paradossale.
Un’Azienda che intenda confrontarsi sul mercato, è ovvio che deve prestare molta attenzione ai costi gestionali, ma è altrettanto ovvio che avere
del personale non opportunamente
motivato (e la motivazione arriva solo
con il denaro, le coppe e i trofei lasciano il tempo che trovano ...) è un
problema di non poco conto.
Perché non riconoscere agli SSC
almeno il rischio cassa?
A parte il fatto che ci risulta che in
talune unità produttive i colleghi di
sala consulenza prendono regolarmente questa competenza accessoristica, è del tutto evidente che gli SSC
anche se non siedono come gli sportellisti alle casse, spesso maneggiano
molto denaro portato dai clienti per
fare degli investimenti. Riconoscere
loro queste quattro lire, potrebbe
rappresentare motivo di apprezzamento nei confronti dell’Azienda.
“I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007
P AGINA 5
Non accetteremo più convocazioni a rischio.
La sicurezza del personale prima di tutto.
Corsi . . .
da pazzi !
Il rispetto degli altri non può
che nascere dal rispetto delle
regole, che ormai in questa Azienda sono sempre scavalcate e
mortificate da un becero qualunquismo ed un sempre più
sfrontato arrivismo.
27 Febbraio 2007; 12 Marzo
2007 e 14 Marzo 2007, le date della vergogna e della arroganza aziendale, che mortificano ogni buon senso ed ogni logica evidenza.
Poiché non tutti i colleghi sono
stati oggetto di quanto andremo ad
evidenziare, entriamo subito nello
specifico al fine di dare a tutti la possibilità di comprendere il nostro discorso.
Per le giornate sopra specificate,
sono state fatte delle convocazioni
per la partecipazione a dei corsi formativi, presso le aule della Filiale 1
di Messina, volte a diversi Direttori
di Ufficio Postale, da effettuarsi nelle
ore pomeridiane. Dette e-mail di
convocazione, riportavano in calce
quanto testualmente trascriviamo:
“Si raccomanda puntualità e partecipazione”.
Dove sta il problema? - dirà sicuramente qualcuno - fatto salvo il concetto che ormai questa Azienda ci ha
inculcato in ordine alle sempre più
frequenti convocazioni pomeridiane.
Allora, i tre passaggi formativi cui
ci stiamo riferendo riportano come
orario di convocazione, uno 15,00 19,00 e i restanti due 15,30 - 19,30.
Premesso che a questi corsi vengono chiamati, oltre che Direttori di
area Quadro, anche Direttori di uffici monoperatore ed ancor di più allocati in sedi periferiche distanti 50,
70, 90 KM da Messina, in premessa
ci sorge spontanea una domanda:
“Come potranno fare, questi signori,
ad essere a Messina alle ore 15,00 o
anche alle ore 15,30, puntuali, se
devono essere in servizio sino alle
ore 14,00 (salvo complicazioni, come nelle ricette mediche), presso la
loro sede di lavoro ?”.
Facciamo due conti ed una sempli-
ce riflessione.
Alle 14,00 usciranno dall’Ufficio,
con più di sei ore di lavoro, si metteranno in macchina e percorrendo
ognuno il proprio tragitto in un ora,
massimo un ora e trenta minuti, traguarderanno l’aula di Filiale, laddove
saranno formati sino alle 19,0019,30 per poi rimettersi in macchina
e ripercorrendo i restanti 60, 70 o
90 Km, guadagneranno la soglia di
casa intorno alle ore 21,00 circa.
Grazie a Dio, finalmente anche
questa giornate è finita e con appena,
quasi, 14,00 ore di lavoro (tutto
sommato poteva succedere di peggio).
Credo che molti colleghi hanno già
capito l’antifona, per cui aver chiamato vergogna aziendale una siffatta
pretesa ci sta tutta, anzi mancherebbe anche dell’altro.
Riteniamo che al tempo degli
schiavi, si aveva cura, da parte dei
padroni, quantomeno di permettere
agli stessi di sfamarsi, al fine di poter
produrre una resa, sicuramente vicina alle aspettative del padrone.
Qui arriviamo ad una pretesa di
lavoro di 14 ore continuative, senza
pausa pranzo, senza un attimo di riposo, con il rischio sulla propria incolumità personale, senza contare
poi quali possono essere gli indici di
resa o di apprendimento.
L’importante che i corsi si facciano
e pur di non perdere i contributi che
saranno erogati all’Azienda, tutto si
ritiene possa essere lecito.
Ancora “Vergogna”; qualunque
siano o possano essere le esigenze
aziendali, ciò significa buttare allo
sbando i propri dipendenti, non avere minimamente cura e rispetto non
solo della loro dignità, ma della loro
stessa persona e delle loro stesse fa-
miglie.
Se un colpo di sonno, un incidente
viene a causare un qualsiasi “danno”,
chi racconterà a moglie o figli, in
casi del genere, delle “esigenze aziendali ?”.
Crediamo, che si stia, o meglio si
sia superato già ogni limite di sopportazione, ritenendo ogni ulteriore
riflessione del tutto superflua.
Non possiamo accettare e non accetteremo ulteriori riproposizioni di
quanto abbiamo dato notizia, non
esitando a rivolgerci alle autorità
competenti sia per la tutela della
dignità del lavoro che per la tutela
della incolumità del lavoratore di cui
alla tanto decantata legge 626.
Ci permettiamo inoltre di sollecitare l’Azienda, di cui nel nostro caso
le due Filiali di Messina, affinché per
quanto attiene alle loro sfere di
competenza nonché alle loro specifiche prerogative e determinazioni,
provvedano alle convocazioni, per
progetti formativi o per comunicazioni commerciali, attinenti al personale di fascia quadro, assolutamente nelle ore antimeridiane, nella
considerazione della loro flessibilità
oraria ed in mancanza soprattutto di
erogazione di prestazione straordinaria.
Per i Direttori di Uffici di Presidio
o monoperatore, nella impossibilità
di provvedere diversamente, si abbia
il buon senso di convocazioni essenziali, da effettuarsi nell’assoluto rispetto delle regole e soprattutto
avendo cura delle esigenze, delle
difficoltà e, fosse anche, delle necessità di chi, dovendo raggiungere altra sede dopo una giornata di lavoro,
abbiano ad avere il diritto alla salvaguardia ed alla tutela almeno della
propria sicurezza personale.
“I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007
P AGINA 6
Ipotesi piattaforma
Contratto 2007-2010
Personale non Dirigente di Posteitaliane
Vi proponiamo un’ampio stralcio dell’ipotesi di piattaforma del Contratto 2007-2010 che, quanto
prima, verrà posto in discussione a livello centrale. La strada ci porta verso un contratto di settore.
Art. 7 – partecipazione
Accentuare, per quel che riguarda le
materie oggetto di analisi all’interno
dei lavori dell’Osservatorio Paritetico Nazionale gli aspetti inerenti
l’impatto sul ciclo produttivo dell’introduzione di nuovi processi tecnologici.
Affermare che la partecipazione della componente sindacale deve esser
attiva già nella parte di definizione e
impostazione dei programmi formativi, e non soltanto nell’analisi dei
pacchetti già predisposti.
Ribadire l’impegno aziendale a fornire con un congruo anticipo tutto
il materiale oggetto degli incontri.
Costituire un osservatorio nazionale
sul mobbing.
Art. 17 bis –
- Si rivendica un ruolo maggiormente definito delle RSU;
Art. 18 - procedure di raffredamento e conciliazione.
Inserire la seguente dichiarazione a
verbale:
“Le OO.SS. rivendicano il superamento della regolamentazione provvisoria emanata dalla commissione
di garanzia in materia di sciopero nel
settore postale attraverso un accordo tra le parti interessate, anche per
realizzare l’estensione erga omnes
dell’efficacia delle procedure di
raffreddamento previste dal CCNL.
Art. 21 – classificazione del
personale
Rivalutare il livello inquadramentale
“B” riconoscendo la relativa differenza economica con decorrenza
dalla firma del presente contratto.
Art. 21 bis – sviluppo professionale e di carriera e politiche
meritocratiche.
Inserire dopo l’articolo 21 un articolo riguardante lo sviluppo professionale e la carriera dove siano indicati criteri e modalità trasparenti di
valorizzazione e sviluppo delle capacità professionali in azienda e le relative politiche meritocratiche.
Art. 23 Part Time (tempo parziale)
Mantenere l’impianto del contratto
in vigore.
Va inserito nella modulistica il recupero (per il part time verticale) della
festività coincidente con la domenica- Va riguardata la metodologia di
calcolo per verificarne eventuali incongruenze. Inserire la possibilità di
un suo miglior utilizzo a tutela di
situazioni di disagio particolare.
Il lavoro supplementare va retribuito come lavoro straordinario.
Art. 24 ex Apprendistato.
Va riscritto adattandolo alla nuova
normativa in riferimento al Dlgs 276/2003 che individua 3 tipologie di
contratto con finalità diverse.
Quell’adatta a Poste Italiane è quella
dell’Apprendistato Professionalizzante .
Va definita, possibilmente miglio-
Personale non
Dirigente
di
Poste
italiane
Verso un
Contratto
di settore
rando, la percentuale di durata massima indicando per le singole qualifiche la durata dell’apprendistato.
Per il progetto di formazione sono
demandate le regioni o scrivere la
normativa nel CCNL. Stabilire la
percentuale di conferma minima.
Art. 28 – Orario di lavoro
Eliminare la dichiarazione a verbale e
concordare il definitivo inserimento,
nel cedolino della busta paga, anche
della certificazione oraria, oltre al
prospetto delle ferie fatte e da fare;
prevedere altresì, ove compatibili
con le esigenze del servizio, la possibilità di orari personalizzati, a richiesta del dipendente, per particolari
esigenze del nucleo familiare.
Dichiarazione a verbale:
Le parti si impegnano, considerate
le specificità del lavoro svolto a contatto con il pubblico negli uffici postali, a ricercare appropriate soluzioni per coniugare il pieno rispetto
dell’orario giornaliero del personale
applicato, con le esigenze di fruibilità del servizio da parte della clientela.
Art. 29 – regimi di orario e sistemi di flessibilità
Inserire la definizione di “lavoratore
turnista”
Art. 31 – Conto ore individuale
Escludere il personale con la qualifica di quadro dall’elenco del personale per il quale è attivabile il conto
ore individuale.
Concordare la data entro la quale
tutti i tavoli negoziali regionali si
attiveranno per definire accordi attuativi dei contenuti del presente
articolo.
Art. – 31 bis – modalità di flessibilità dei quadri e relativa
remunerazione.
Definire per il personale con qualifica di quadro altre alternative in grado di remunerare le flessibilità orarie connaturate all’esercizio delle
relative mansioni.
Art. 32 – Reperibilità
Confermare che l’importo di reperibilità fino a 24 ore è riferito a ciascun singolo periodo di reperibilità.
Eliminare la nota a verbale ed inserire l’elenco delle figure per le quali è
previsto l’istituto.
Art. 33 – Permessi
Portare la durata minima dei permessi a 10 minuti nel caso di utilizzo
per compensazione dei ritardi in
entrata.
Allargare la possibilità di fruizione
dei permessi concessi in caso di decesso anche al caso di morte di un
parente entro il primo grado del
coniuge.
Inserire il riferimento dell’art. 14
della legge n. 151/2001 riguardante
il diritto delle lavoratrici gestanti ad
usufruire di permessi retribuiti per
effettuazione di esami prenatali ed
accertamenti clinici o visite mediche
specialistiche.
Art. 34 – Aspettativa
Per servizio militare: adattare l’articolo alla mutata normativa in mate-
“I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007
P AGINA 7
ria di servizio di leva.
Art. 46 – igiene e sicurezza sul mento delle questioni inerenti i
Chiarire che in caso di richiamo non lavoro
provvedimenti disciplinari.
vi è decurtazione del periodo di ferie. Si rivendica la definizione di un pro- Art. 57 - Struttura della retriArt 35 – Ferie
tocollo, da allegare al contratto, che buzione
Chiarire che l’interruzione del decor- ridisegni l’attuale architettura di Ultimo comma punto A: eliminare:
so delle ferie avviene in tutti i casi di relazioni industriali, relative all’am- “e le ulteriori posizioni economiche
malattie che pregiudichino il recupe- biente e sicurezza, anche alla luce di cui agli ultimi due alinea del comro delle energie psico-fisiche del lavo- della nuova articolazione di “Datori ma 1, lettera A) del presente articoratore, dichiarato espressamente dal di Lavoro” decentrata sul territorio, lo”
medico.
con l’obiettivo di esaltare il ruolo e Art. 63 bis – sistema incentiArt. 36 – Giorni festivi
la partecipazione degli RLS e degli vante
Chiarire che l’ulteriore trattamento organismi paritetici e di raggiungere Dopo l’articolo 63 inserire un appoprevisto nel caso di festività coinci- adeguati standard di igiene e sicurez- sito articolo ove sono stabilite le
denti con la domenica spetta anche ai za sia a livello centrale che territo- modalità ed i criteri , oggettivi e
lavoratori con contratto part-time riale.
trasparenti, di erogazione dei premi,
orizzontale, verticale e misto.
Art. 50 – Tutela dei diritti e diversi da quelli stabiliti per il preArt. 37 – Trasferimenti
della dignità dei lavoratori
mio di produttività, e le modalità di
Al punto a) comma I portare il limite Vietare ogni forma di discriminazio- confronto con le OO.SS. firmatarie.
che determina il trasferimento ad ne nello sviluppo di carriera, con Art. 64 - Indennità di funzione
altra sede di lavoro da 30 km a
si richiede il trasferimento
10 km; cancellare: “nell’ambito Sperare di vedere una mucca sal- dell’importo dell’indendei comuni di Milano, Roma e tare e per di più nell’acqua, è im- nità di funzione nell’ERI
Napoli”.
(elemento di retribuzione
Per quel che riguarda l’erogazio- possibile . . . !
individuale).
ne dell’indennità di prima siste- Sperare in un contratto che ci re- Art. 67 – Indennità per
mazione togliere il vincolo del stituisca un po’ di dignità, sarebbe servizi viaggianti
trasferimento del nucleo familia- il minimo.
Chiarire al punto II che il limire.
te di 8 ore per l’erogazione
Art. 39 – Trasferta.
del supplemento forfetario, fa
Si richiede l’adeguamento degli
riferimento al servizio comimporti dell’indennità.
plessivamente prestato dall’iniSi richiede inoltre di introdurre
zio dell’orario di lavoro a fine
un limite personale mensile alle
orario.
richieste aziendali di trasferta,
Art. … - Responsabilità
salvaguardando la volontarietà;
Sociale d’Impresa (RSI)
oltre tale limite la indennità sarà
Si propone la costruzione di un
rivalutata oltre il 100%.
protocollo d’intesa, da allegare
Art. 40 – Assenze per malatal CCNL, che avvii un percortie – trattamento
so condiviso nel quale le parti
Le assenze per malattie dovute a
si impegnano a realizzare, ad
patologie di particolare gravità
adottare e a diffondere i princiche non si computano ai fini del
pi della RSI così come definiti
raggiungimento dei limiti di asnel libro verde della Commissenze per la conservazione del
sione Europea del 18/7/2001.
posto e dei trattamenti economiPARTE ECONOMICA:
ci relativi (comma I e II) saranno
Al fine di definire, per i lavoraquelle riferite alle patologie di
tori del gruppo, una retribucui all’articolo 5 comma 1 lettera
zione capace di tutelare ed afa) del D. Lgs. Del Ministero delfermare il potere di acquisto
la Sanità del 29 aprile 1998 nr
dei salari, di valorizzare ade124 e successive modificazioni,
guatamente
la professionalità e tener
con particolare riferimento a quelle riferimento alle fattispecie di cui al conto degli incrementi
delche comportano terapie salvavita.
primo comma dello stesso articolo. la cosiddetta produttivitànotevoli
di
sistema,
Si richiede l’impegno dell’azienda a Art. 50 bis – Codice di condot- la richiesta economica è quantificata
comunicare al lavoratore, almeno 30 ta nella lotta contro le molestie in:
giorni prima, il raggiungimento del e le violenze per i dipendenti,
• 8 punti percentuali di aumento,
limite di comporto.
ai vari livelli, di Poste Italiane
Art. 45 bis - Tutela del perso- Dopo l’articolo 50 inserire un nuovo di cui 5 destinati a rivalutare i mininale degli uffici a contatto con articolo contenente le norme per la mi tabellari,
il pubblico.
lotta alle molestie ed alla violenza la rimanente parte finalizzata a:
Vanno concordati programmi di in- nei confronti di tutti i lavoratori del • aumentare la quota aziendale
cremento e consolidamento delle gruppo Poste, secondo le indicazioni sulla previdenza integrativa,
misure di sicurezza e di tutela del del Comitato Nazionale Pari Oppor- • rivalutare il parametro corrispondente al livello inquadramentale
personale in caso di rapine.
tunità.
Va affermato che il controllo delle Art. 54 – Procedimento disci- “B”
banconote false va effettuato attraver- plinare
• introdurre per tutti i lavoratori
so la fornitura di apposite apparec- Aggiungere una dichiarazione a ver- il ticket restaurant,
chiature o mezzi di riconoscimento, bale ove le parti si impegnano ad • rivalutare l’indennità di trasferlimitando la responsabilità degli ad- incontrarsi entro una certa data per ta.
detti ai soli casi di accertato mancato verificare se esistono le condizioni trasferire nei minimi tabellari gli
utilizzo delle apparecchiature sopra- per l’introduzione sperimentale del- importi attualmente inclusi nell’dette.
l’istituto dell’arbitrato per il tratta- E.R.I.
“I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007
P AGINA 8
U NO SGUARDO SUL RECAPITO :
QUANTA SUPERFICIALITA’. . .
N ELLA
QUASI TOTALITÀ DEI CASI , IL CLIENTE SCONOSCE LA VERA QUALITÀ
DEL SERVIZIO TELEGRAFICO .
S AREBBE
OPPORTUNO QUALCHE INTERVENTO .
C’era una volta . . . o, per meglio rimasti quelli di qualche tem- di lavoro per esse,spesso costrette
dire c’erano una volta i fattorini po fa.
ad operare in perfetta solitudine.
telegrafici.
Infatti, estinta quasi del tutto la
Quindi un servizio, fino a ieri fioAd essi veniva affidata,come intui- stirpe dei fattorini telegrafici, il ser- re all’occhiello per l’Azienda Poste,
bile dal termine stesso, la consegna vizio è stato, sic et simpliciter, affi- viene oggi trattato quasi al pari deldei telegrammi, per i quali era pre- dato, tanto per cambiare, ai soliti la corrispondenza ordinaria.
vista una firma di avvenuta conse- portalettere unitamente a poche e
E se è pur vero che il recapito delgna corredata dalla data e dall’ora lacunose disposizioni che ne dovreb- la posta ordinaria ha oggi subito un
nella quale questa aveva luogo. Ma bero tutelare la qualità.
positivo cambiamento,è altrettanto
ciò che caratterizzava il telegramOra, pur rinnovando per essi sti- indubbio che il servizio dei telema, più di ogni altra cosa, era il ma e apprezzamento per le loro ca- grammi meriterebbe molta più atlimite massimo, entro il quale ne pacità professionali che, attraverso tenzione, non fosse altro che per la
era previsto il recapito al domicilio le pagine di questo giornale, abbia- non indifferente cifra che tale invio
del destinatario, stabilito, se la me- mo pìù volte espresso, riteniamo comporta a carico del cliente.
moria non ci inganna, in quattro non siano la categoria alla quale deTale “superficialità”, com’è facilore.
mente intuibile, non
Tale tipologia di
è esente da conseinvio,per queste sue
guenze, soprattutto
caratteristiche, era
quando a ritardare è
unanimemente conun telegramma considerato il mezzo
tenente una propopiù rapido per trasta di lavoro, magari
smettere al destinadi quelle a occasiotario comunicazioni
nali, oggi tanto(forse
tanto urgenti quantroppo, aggiungiamo
to necessarie di cernoi) in voga, laddotificazione di avveve la mancata prenuta consegna. Insenza del convocato
fatti, la firma appoentro un preciso
sta per ricezione
giorno ed una preciera da far valere ove
sa ora, ne comporta
convenisse e perfino
la decadenza dal diin sede giudiziaria.
ritto; ci riferiamo
E’ stato tale e tansoprattutto a supto il successo decreplenze scolastiche,
tato dal telegramma
offerte di partecipache l’affezione per
zione ad eventi mutale prodotto pare
sicali in qualità di
sia rimasta immutaorchestrali e così via
ta nel cuore degli La copia di quello che ha rappresentato una delle vecchie e dicendo.
utenti (pardon, più amate glorie della storia postale italiana. Certamente in
In quei casi in cui
”clienti”), da far sì tempi molto diversi, ma comunque un servizio essenziale.
il danneggiato ha
che gli stessi contideciso di ricorrere
nuino a farne, ancor oggi, un ab- mandare questa incombenza, soprat- all’azione legale, a pagare lo scotto
bondante utilizzo, sia per i tradizio- tutto in considerazione del loro ora- di far parte di un ingranaggio difetnali invii di auguri, congratulazioni rio di servizio limitato alle sole ore toso è alla fine l’impiegato o il pore condoglianze, sia per diffide e della mattinata.
talettere che, fatte le debite ecceziopreannunci di azioni legali o cose
Ed ecco che le consegne avvengo- ne, è quasi sempre il meno responsimili, nonché per segnalare situa- no spesso con notevole ritardo, sabile di quanto accaduto.
zioni che richiedano un immediato attestandosi su uno o, a volte, due
Un invito, quindi,ai colleghi a
intervento spesso, questi ultimi, giorni, a fronte dell’urgenza che tale trattare i telegrammi con la stessa
diretti ad Enti Pubblici.
attenzione che impiegherebbero nel
invio richiederebbe
Questo, anche perché nessuE non è nemmeno trascurabile maneggiare una bomba ad orologeno si è mai preoccupato di co- che, negli U.D.R., il servizio ATEM ria ed un appello all’Azienda perché
municare ufficialmente che il viene affidato alle medesime unità impieghi le risorse necessarie a rentrattamento e l’attenzione ri- addette al Track and Tracing, più dere tale servizio ineccepibile come
servate dall’Azienda a tale comunemente conosciuto come lo stesso richiede e come dovrebbe
prodotto, di contro, non sono T&T, con un ulteriore sovraccarico essere.
“I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007
C’ ERA
P ERSONAGGI ,
UNA VOLTA
UFFICI ED APPARATI
. . .
P AGINA 9
. . .
DELLA NOSTRA STORIA .
timbro a sigillo, per l’impronta, magari bagnato, al fine di fare attaccare
il tutto e facendolo indurire.
Per non parlare poi di quando dimenticavamo il pentolino sul fornello
e dopo essersi sciolta cominciava a
bruciare facendo un fumo insopportabile che eravamo poi costretti a
respirare non potendo disporre di
aperture che potessero repentinamente cambiare l’aria, divenuta irrespirabile.
Ma vogliamo raccontarvi un aneddoto che si rifà ad almeno 40 anni fa
se non di più, proprio sulla ceralacca.
Dovete sapere - ci dice questo collega - che molti anni fa, nel quartiere
di Barracca, a S. Teresa di Riva, proprio sotto la Chiesa della Madonna di
Porto Salvo, c’era un campo di tiro a
segno, dove spesso, gli appassionati
di tiro a volo, andavano a sparare ai
piattelli.
- Sopra alcune persone alle prese
con una sigillatura in ceralacca.
- Sotto il sigillo per l’impronta.
- A destra, invece, un prezioso set
da scrivania per ceralacca in pregiato
legno di faggio con accessori in ottone.Corredato di: fornelletto a spirito, crogiolo fondicera con supporto,
sigillo personalizzabile, 1 barra di
ceralacca.
Tra le tante, cose che hanno segnato nel bene o nel male il nostro
passato, non potevamo non far
menzione della famosa ceralacca.
Ha fatto bene qualche collega a
suggerircela perché effettivamente
anch’essa fa parte della nostra storia
ed ha avuto sicuramente un ruolo
ben definito, lasciando a molti dei
particolari ricordi ma ad alcuni sicuramente anche qualche sonora
bruciatura.
“Vai ad accendere il pentolino”,
soleva dire spesso il Direttore verso
la fine della giornata “che dobbiamo
chiudere il versamento”.
E allora andavamo nella stanza
posta sul retro e collegavamo la
spina del fornellino elettrico per
riscaldare questo micidiale miscuglio di resine, di sostanze minerali e
coloranti, usato specificatamente
per sigillare.
Una volta sciolta, veniva versata
con un cucchiaio sulle piegature
della carta apponendovi di sopra il
Ebbene, questi piattelli con un diametro di circa 10/12 cm, che venivano lanciati in aria da una macchina
e sottoposti allo sparo dei vari tiratori, erano proprio di ceralacca nera e
dipinti da un lato di bianco per essere
più visibili come bersaglio.
Certamente questa era la ceralacca
che allora veniva usata negli uffici
postali, per le varie sigillature.
A raccoglierla - continua questo
nostro collega - si prestavano i figli
dei Direttori e anche i figli degli impiegati di tutta la zona jonica, che
dopo le gare specifiche, correvano
lungo la spiaggia, al di sotto del piazzale di tiro, per raccogliere i piattelli.
E la gara spesso era tra chi riusciva
a raccoglierne non solo di più ma di
quelli interi, non centrati dai tiratori,
poiché cadendo sulla sabbia riuscivano a rimanere integri e a non rompersi.
Ed è proprio cosi che, anche allora,
si aveva cura di tenere sotto controllo le spese di gestione.
“I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007
IL
“Minchia rischiamo di diventare
tutti scienziati!”. Sbottò Turi Spitaleri alla 132° convocazione in Filiale
per partecipare all’ennesimo corso.
Alle 15,00 doveva tassativamente
essere presente a Montelusa, pena
pesanti sanzioni disciplinari che andavano dalla fustigazione pubblica alla
assegnazione temporanea ai servizi
sociali in una comunità di recupero
per individui disadattati.
Guardato l’orologio, don Turi calcolò che non c’era tempo per mangiare a casa.
Chiamò quindi la moglie Rosalia
che si incazzò come una bestia avendo passato più di tre ore in cucina a
preparargli il suo piatto preferito:
spaghetti al nero di seppia.
”Che andasse a fare in … lui e i
corsi, da domani solo pastina in
bianco” - pensò la signora Scalisi prima di sbattere giù la cornetta del telefono.
A rendere ancora più piacevole la
giornata, giunse inattesa la telefonata
della collega Rita Camelia che, a dispetto del nome floreale, era brutta
come una cambiale in protesto e notissima scassa cabbasisi al quadrato.
Chiedeva la cortesia di un passaggio
avendo l’auto dal meccanico.
Uscendo dall’ufficio, don Turi si
recò alla rosticceria “da Minicu” dove
ingurgitò un pesantissimo arancino al
ragù e una mozzarella in carrozza
bevendoci su una birra.
Salito in auto, giunse in viale dei
Cipressi, così chiamato perché conduceva al cimitero monumentale di
Vigata, dove la collega lo attendeva
puntualissima. Aperta la portiera
della macchina, l’abitacolo fu invaso
da un intensissimo e fastidiosissimo
odore di muschio selvatico, essenza
di cui la signora Rita era solita fare
largo uso. Inoltre, come lo Spitaleri
prevedeva, cominciò a sproloquiare
senza sosta sui brillanti risultati di
vendita che aveva ottenuto.
Era anche riuscita a vendere un
televisore al plasma da 42 pollici a
tale Renato Squercio ottantaseienne
cieco di guerra.
E parlava, parlava, parlava mentre
a don Turi le balle stavano assumendo le dimensioni di un dirigibile.
Vuoi per le chiacchiere, vuoi per il
muschio selvatico,vuoi per l’arancino
o la mozzarella in carrozza, lo Spitaleri cominciò a sudare copiosamente
e a sentirsi male. Improvvisamente fu
colto da lancinanti dolori addominali
che lo costrinsero a fermare la mac-
P AGINA 10
CONTROCANTO
china e infrattarsi in un piccolo boIl dott. Volpati, elegantissimo nel
schetto che costeggiava la strada tra suo blazer blu con cravatta regil’imbarazzo e la vergogna.
mental, accolse affabilmente i partecipanti quindi, con l’ausilio delle
immancabili slides, illustrò agli astanti come utilizzare la lingua per
incollare i francobolli, umettandola
bene al fine di gustare a dovere il
retrogusto di fragola.
Quindi, polemizzando con quei
sindacalisti critici sull’utilità di taluni corsi di formazione, comunicò
che era giunto il momento di passare dalla teoria alla pratica.
Suonò un campanello e in sala
fece ingresso un cameriere con una
candida livrea bianca che spingeva
un carrello contenente fogli interi
dei nuovi francobolli.
“Adesso, disse il dott. Volpati,
proverete a incollare questi francoTuri Spitaleri, bolli e vediamo se apprezzerete a
il gusto di fragola di Maletin procinto dovere
to.
di appartarsi Se l’iniziativa avrà successo tra i
nostri clienti, concluse il funzionaImperterrita venditrice, la signora rio dell’Area Country, sono pronti
Rita lo seguì consigliandogli di con- per essere lanciati sul mercato frantrollare la pressione, utilizzando ma- cobolli al gusto di mirtilli,banana e
gari uno sfigmomanometro presente dei nuovissimi al gusto di arancino”
nel catalogo che lei stessa avrebbe
provveduto a ordinargli. In alternativa, propose l’acquisto di un attrezzo
da palestra utile per mantenere il fisico in salute pagabile in comode rate
mensili senza interessi.
Solo il sinistro borboglio di stomaco
dello Spitaleri, indusse la donna a
rientrare precipitosamente in auto.
Ripresosi a fatica dallo “smottamento
addominale”, Don Turi e la signora
Rita, ripresero il viaggio ma di tanto
Il solo pensiero
in tanto si registravano delle silenziofù
fatale
per Spitaleri
se “fuoruscite d’aria” (che sono le più
pericolose . . .!), solo parzialmente
Alla parola arancino, don Turi fu
assorbite dal profumo di muschietto e come morso dalla Tarantola.
che resero il viaggio molto “ventoso”.
Si alzò in piedi e cominciò a corGiunti, nonostante tutto, con un rere verso il bagno in un rigurgito
ritardo di appena pochi minuti, entra- di prolasso addominale.
rono nella sala corsi della Filiale attiLa strada di ritorno a casa fu un
rando gli sguardi dei colleghi presen- vero e proprio calvario. Ogni cinti.
quecento metri una sosta, una sorta
Don Turi sembrava reduce da una di via crucis che comunque aveva
sala operatoria, mentre la signora ottenuto un obiettivo: fare stare
Rita emanava un “profumo” che di zitta la Rita che continuava a turarsi
muschietto aveva oramai solo il ricor- il naso con dei fazzolettini profumado.
ti.
Lo Spitaleri era pronto a iarmare
Lasciata la collega in via dei Citurilla, al primo che avesse avuto il pressi, don Turi rientrò a casa e
coraggio di fare dei commenti. Ma, senza salutare nessuno si chiuse in
mossi da umana pietà, tutti tacquero. bagno per circa tre orate, bestemObiettivo del momento formativo miando contro il dott. Volpati e i
era il lancio di un nuovo francobollo suoi stramaledettissimi francobolli.
al gusto di fragola. Tutor (se Dante
Morale per l’Azienda: forse safosse vissuto ai giorni nostri, anche rebbe proprio il caso di razionalizVirgilio sarebbe stato un Tutor . . . !) zare l’utilizzazione dei corsi ai casi
il dott. Placido Volpati referente slin- strettamente necessari.
guation e satistation dell’area
Per don Turi, prima dei corsi
Country .
mantenersi leggero.
“I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007
P AGINA 11
. . . il mio . . . Punto!
Periodico del
SLC-CGIL Messina
Sindacato lavoratori
comunicazione
Neque laus in copia,
neque culpa in penuria consistit
Autorizzazione Tribunale di Messina
Nr. 2/06 - R.S. del 25/01/06
(Non si ha meriti nell’abbondanza né colpe nella povertà)
Dir. Resp. Esmeralda Rizzi
Capo Redattore N. Caminiti
La frase è espressamente
Perché tu sei
posta alla fine del capitolo 20
Perché tu sei
Ricco
dell’Apologia di Apuleio, dove
Povero
copia “abbondanza” e penuria
“scarsità”, si riferiscono specificamente a beni del tutto esteriori.
Per una volta permetteteci
di abbandonare il senso letterale latino e di calare l’intera
frase in un contesto a noi particolarmente vicino e vissuto
quotidianamente.
Accostiamo l’abbondanza o
la scarsità alla più o meno crescente situazione di vendita
dei prodotti di Posteitaliane,
all’interno dei nostri Uffici.
Ebbene, noi sosteniamo e lo
abbiamo dimostrato in più di
una occasione, che non vi sono
grossi meriti laddove emerge
una situazione di allineamento agli al palo.
obiettivi di vendita, così come, asPurtroppo è l’occasione, in molti
solutamente, non possono ascriver- casi, che spesso gioca e si materiasi colpe laddove si è costretti a stare lizza con la sua semplice casualità.
Direzione e Redazione
Presso la Segreteria Provinciale
e-mail: [email protected]
Stampato da GRAPH snc
Via Mantineo 4 - 98030 S. Alessio Siculo
Segreteria Provinciale:
Viale Europa 48, scala A - Int.1
98123 Messina
Tel.-Fax nr. 090-694070
Sito: www.slccgilmessina.it
e-mail: [email protected]
ORARIO DI SEGRETERIA
LUNEDÌ, MERCOLEDÌ E VENERDÌ
DALLE 16,30 ALLE 20,00
I nostri numeri a portata di mano:
Oriti
(Segr. Gen.) 334-9539210
Di Guardo
(Segr.) 335-6654606
Stancampiano
(Serg.) 333-1190868
Caminiti
(Pres. C.D.) 349-3294761
?
!!!
C’è . . . Poste per te - Pettegolezzi, fatti e misfatti, dall’emisfero postale ! ! !
Festeggiati due colleghi a S. Teresa di Riva
Si sono ritrovati in un noto agriturismo di Gallodoro, i dipendenti dell’Ufficio
Postale di Santa Teresa di
Riva, per festeggiare il compleanno dei colleghi Carmelo Stancampiano e
Franco Sesto.
L’occasione è stata propizia per poter trascorre alcune ore al di fuori dell’ambiente di lavoro, dando risalto a quelli che dovrebbero essere i valori umani e
sociali che, purtroppo per
noi, trovano sempre meno
spazio all’interno dei luoghi
di lavoro.
Ricco il menù, a base di
specialità tradizionali siciliane e per finire torta e brindisi (neanche a dirlo) con
spumante rigorosamente
italiano
In un clima di grande armonia,la giornata è passata
piacevolmente .
Ai colleghi, Carmelo e
Franco, gli auguri della nostra redazione.
“I L P UNTO . . . SU .P OSTE ” - O RGANO UFFICIALE DEL SLC-CGIL - A NNO III - NR .03/2007
Sindacato lavoratori
comunicazione
Segreteria Provinciale
MESSINA
Sito: www.slccgilmessina.it
E-mail: [email protected]
P AGINA 12
Scarica

23-03-2007 - slc