La nuova programmazione regionale Piani Operativi Regionali Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013 Il contesto europeo: La Strategia di Lisbona Gli Obiettivi comunitari fissati nella Strategia di Lisbona del 2000 rispondono al criterio generale di: “Fare dell'Europa l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo entro il 2010, in particolare modo sottolineando l'importanza della creazione di un clima favorevole alle PMI, che realizzi una crescita più stabile e duratura, creando nuovi e migliori posti di lavoro” L' attuazione della nuova Strategia di coesione economica e sociale 2007- 2013 Gli Obiettivi I programmi operativi I fondi Gli Obiettivi da raggiungere nel triennio 2007-2013: convergenza, competitività e cooperazione Obiettivo 1 detto di “Convergenza” (fondi utilizzati: FSE, FESR e il Fondo di coesione) per le zone svantaggiate (81, 54% dei fondi) vale Obiettivo 2 detto di “ Competitività regionale ed occupazione” (fondi utilizzati: FESR e il FSE) (15,95% dei fondi) Obiettivo 3 detto di “Cooperazione territoriale” (si utiliz il FESR) (2,52% dei fondi) I programmi europei 2007- 2013: da dove nascono A livello europeo sono stati adottati nel 2006 gli “Orientamenti strategici comunitari per la coesione economica, sociale e territoriale”, che hanno sancito la necessità per l'Europa di ottenere - più attrazione per gli investimenti e l'occupazione - promozione della conoscenza per favorire la crescita -posti di lavoro migliori e più numerosi A livello italiano, si è definito il “Quadro Strategico Nazionale”, che traduce le linee politiche europee in indirizzi strategici e operativi per le Politiche Regionali di sviluppo. Dall'analisi del documento, si elaborano i P.O.N (Piani Operativi Nazionali) Dal Quadro sopra delineato, scaturiscono i P.O.R (Piani Operativi Regionali) I Piani Operativi Regionali Lombardi e le risorse economiche 2007- 2013 RISORSE: circa 2.300 Meuro (UE + Stato) con un decremento del 20% circa sui Fondi Strutturali (FSE e FESR) rispetto al periodo 2000-2006 4 Piani Operativi: Piano di Sviluppo Rurale: 900 Meuro (+ 52 Meuro) POR Competitività: 532 Meuro (+ 100 Meuro ca. ma su tutto il territorio regionale) POR Occupazione: 800 Meuro (quasi dimezzato rispetto al periodo precedente) POR Cooperazione Italia Svizzera: 91 Meuro (+ 40 Meuro ca. rispetto al periodo 2000-2006) In sintesi – Le prospettive della programmazione comunitaria 2007/2013 in Lombardia DURATA: Programmazione settennale 2007-2013 RISORSE: circa 2.300 Meuro (UE + Stato) DOVE: su tutto il territorio regionale PRINCIPALI STRUMENTI: Piano di Sviluppo Rurale (PSR), POR (Programmi Operativi): POR Competitività, POR Occupazione e POR Cooperazione Italia-Svizzera APPROCCIO: integrato rispetto agli obiettivi regionali e senza zonizzazioni FINALITA’: visibilità dei risultati e loro misurabilità – riferimento alle strategie di Lisbona P.O.R. L’analisi di contesto della Regione Lombardia Regione Lombardia Leadership nazionale ed europea per il sistema di innovazione e della ricerca, poco orientato al rapporto con le imprese e il mercato Stile operativo del sistema regionale “Innovazione senza ricerca e ricerca senza innovazione” Altri punti di debolezza del contesto produttivo regionale Atomizzazione delle imprese; problemi di capitalizzazione; problema di rafforzamento competitivo; scelte strategiche di riduzione dei costi nel breve periodo e scapito di investimenti innovativi nel lungo; limitata natalità di imprese ad alto contenuto tecnologico; attività aziendali che inficiano l’ambiente Le indicazioni della Regione Lombardia per perseguire l'Obiettivo Competitività crescita dimensionale, aggregazione e capitalizzazione delle imprese miglioramento delle condizioni di accesso al credito libertà d’impresa e semplificazione delle procedure concentrazione su innovazione e ricerca e sviluppo tecnologico attività di trasferimento tecnologico creazione di contatti tra PMI e istituzioni del mondo della ricerca razionalizzazione degli strumenti agevolativi, limitando l’utilizzo dei sistemi incentivanti “a fondo perduto” Aumento dell’apporto privato nei progetti di partnership, sia come servizi, sia come risorse P.O.R. Competitività regionale Priorità di intervento: -Asse 1 “Innovazione ed economia della conoscenza” -Asse 2 “Energia” -Asse 3 “Mobilità sostenibile” -Asse 4 “Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale” -Asse 5 “Assistenza Tecnica” Asse 1 – Innovazione ed economia della conoscenza PRIORITA’ • PROMUOVERE E SOSTENERE LA RICERCA E L’INNOVAZIONE PER LA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE, ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO DELLA CONOSCENZA • INTENSIFICARE, SEMPLIFICARE E INNOVARE LE RELAZIONI TRA GLI ATTORI DEL SISTEMA DELLA CONOSCENZA (PMI, GRANDI IMPRESE, ISTITUZIONI PUBBLICHE, CENTRI DI RICERCA E INNOVAZIONE) Asse 1 – Innovazione ed economia della conoscenza In pratica, ciò significa bandi che finanzieranno: Sostegno agli investimenti in ricerca industriale e sviluppo innovativo e tecnologico delle PMI Sviluppo di centri di competenze di rilievo regionale Sostegno alla nascita e alla crescita della capacità competitiva e innovativa delle imprese Sostegno alla semplificazione dei rapporti tra imprese, sistema delle conoscenze e PA Sostegno allo sviluppo ed all’utilizzo delle infrastrutture telematiche e delle tecnologie informatiche nei rapporti tra imprese e nelle relazioni tra imprese, sistema delle conoscenze e PA Sostegno alla società dell'informazione in aree affette da digital divide Asse 2 – Energia PRIORITA’ INCREMENTO DELL’AUTONOMIA E DELLA SOSTENIBILITA’ ENERGETICA RIDUZIONE DI CONSUMI ENERGETICI INCREMENTO DELLA PRODUZIONE ENERGETICA DA FONTI RINNOVABILI E SVILUPPO DELLA COGENERAZIONE Asse 2 – Energia In pratica, ciò significa bandi che finanzieranno: Il potenziamento e la valorizzazione della produzione di energia da fonti rinnovabili il potenziamento del risparmio energetico attraverso l’ estensione delle reti di teleriscaldamento, impianti mini-idroelettrici, fonti geotermiche e sistemi a pompe di calore il sostegno di tecnologie e modalità organizzative per ridurre l’inquinamento derivante dalla mobilità e dalla produzione Asse 3 – Mobilità sostenibile PRIORITA’ SVILUPPO DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE DI PERSONE E MERCI POTENZIAMENTO DELL’INTEGRAZIONE MODALE PASSEGGERI E MERCI E FORME DI TRASPORTO A RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE IMPLEMENTAZIONE DELLE RETI INFRASTRUTTURALI SECONDARIE ATTRAVERSO UN TRASPORTO MERCI EFFICIENTE, FLESSIBILE, SICURO E AMBIENTALMENTE SOSTENIBILE Asse 3 – Mobilità sostenibile In pratica, ciò significa bandi che finanziano: Accessibilità e integrazione urbana delle stazioni ferroviarie per lo sviluppo del trasporto ferroviario e dell’intermodalità dei passeggeri Tecnologie intelligenti per ridurre gli impatti ambientali derivanti dalla mobilità urbana Implementazione di reti infrastrutturali per trasporto merci sostenibile Asse 4 – Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale PRIORITA’ CURA E PROMOZIONE DEL PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE A SOSTEGNO DELLO SVILUPPO SOCIO-ECONOMICO E IN QUANTO POTENZIALE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEFINIZIONE DI FORME DI ATTRATTIVITA' DEL TERRITORIO COME VOLANO DI CRESCITA PER LE IMPRESE Asse 4 – Tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale In pratica, ciò significa bandi che finanziano: Qualificazione di aree di pregio naturale e culturale che ne favoriscano la messa in rete e la fruibilità turistica Realizzazione e promozioni di itinerari turistici per la fruizione sostenibile delle risorse culturali e ambientali Asse 5 – Assistenza Tecnica PRIORITA' Rafforzamento della capacità amministrativa connessa all’attuazione del POR Preparazione, attuazione, sorveglianza e ispezioni Valutazione e studi, informazione e comunicazione Tipologia delle agevolazioni Contributo in conto capitale: consiste nel classico contributo a fondo perduto Contributo in conto interessi (o prestiti agevolati): si tratta di un contributo che viene concesso a fronte della stipula di un finanziamento a medio lungo termine Contributo in conto canoni: è paragonabile a un contributo in conto interessi e si applica a un contratto di locazione finanziaria Tipologia delle agevolazioni Concessione di garanzia: attraverso l'istituzione di particolari fondi, vengono concesse garanzie a sostegno, totale o parziale, di finanziamento a medio lungo termine richiesti dai beneficiario a fronte di programmi di investimento Concessi di finanziamenti in capitale di rischio: investimento di capitale azionario da parte di operatori specializzati per un periodo di mediolungo termine al fine di sostener eil potenziale di sviluppo "Bonus fiscale": dà la possibilità al beneficiario di monetizzare il contributo in sede di pagamento d'imposta Gli strumenti finanziari innovativi si caratterizzano per la loro natura rotativa e la capacità di attrarre risorse addizionali private e/o pubbliche sul mercato, massimizzando l'"effetto leva" delle limitate risorse comunitarie disponibili, aumentandone l'impatto sul territorio lombardo e garantendo la sostenibilità degli interventi realizzati nel tempo Regione Lombardia Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Contesto socio-economico regionale Situazione demografica: forte riduzione popolazione giovanile e crescita relativa del peso degli anziani; diminuzione della natalità e allungamento della vita media i fattori principali; in regione insiste il 20% della popolazione straniera a livello nazionale I dati economici: in regione si produce il 20.1% del PIL nazionale, il pil per abitante raggiunge quasi € 29.000, superiore al 40% rispetto alla media nazionale (20.000€), numero di addetti in agricoltura pari al 20% dell’occupazione italiana; forte mix produttivo settoriale L’industria agro-alimentare: le dimensioni delle aziende agricole sono superiori a 2,5 volte quelle medie italiane: l’agricoltura in Lombardia presenta caratteristica di “professionalità”, “imprenditorialità” “stabilità” confermato dal fatto che il 50% dei lavoratori agricoli occupato stabilmente nel settore, contro il 23% della media nazionale e è L’analisi di contesto della Commissione per il PSR 2007 - 2013 Obiettivo generale: creazione di posti di lavoro e le condizioni per la crescita Obiettivi da raggiungere: diversificazione dell’economia rurale, miglioramento qualità della vita nelle zone rurali, rafforzamento della capacità locale di sviluppo I tre pilastri su cui l’UE intende intervenire A. Diversificazione dell’economia rurale Lo sfruttamento delle risorse territoriali di carattere ambientale, culturale e ricreativo possono condurre ad un incremento dell’occupazione, del Valore Aggiunto e della qualità della vita nel suo complesso A. Qualità della vita nelle zone rurali La dotazione di servizi per la popolazione è un fattore incentivante per il livello di attrattività del territorio. Fattori essenziali per la qualità della vita è lo sviluppo del potenziale umano nelle zone rurali, attraverso la formazione permanente, la capacità locale di sviluppo nelle zone rurali (attraverso l’approccio bottom-up). A. Rafforzamento della capacità locale di sviluppo Modelli di governance e progettazione territoriale ed integrata Le agroenergie Il tema delle agroenergie è stato definito di “interesse trasversale”, il cui sviluppo interseca tutti gli Assi di intervento Le misure attraverso cui avviare iniziative sono: misure per sostenere interventi per la produzione di energie rinnovabili da riutilizzare all’interno dell’azienda misure per interventi per la produzione di energia da destinare alla vendita del mercato misure per utilizzare energie rinnovabili attraverso l’attivazione di impianti di sfruttamento di biomasse e risorse naturali Concetti chiave della nuova programmazione agricola regionale Occupazione Ricambio generazionale Qualificazione risorse umane Innovazione tecnologica Multifunzionalità/differenziazione delle aree rurali Agroenergie Approccio bottom-up Progettazione integrata Ruolo dell’agricoltura nello sviluppo locale Servizi e qualità Gli strumenti del Psr Piano aziendale di sviluppo Documento che descrive la iniziale dell’azienda, gli elementi essenziali e specifici dell’attività, le strategie e gli obiettivi per lo sviluppo della “nuova” azienda Pacchetti di misure Prevedono l’azione combinata da parte dell’impresa agricola, secondo un unico progetto, a diverse misure. Utile per il raggiungimento di obiettivi congiunti. Devono essere obbligatoriamente accompagnati dal piano aziendale, limitano le domande non indirizzate a precise scelte aziendali Progetto concordato Persegue uno o più obiettivi comuni a diversi beneficiari che vengono da essi assunti ed esplicitati. Potranno essere di filiera e d’area. Questi ultimi sono volti a rispondere agli interessi economici e sociali allargati del sistema rurale attraverso l’integrazione degli attori pubblici e privati del territorio Assi del PSR Asse I – Competitività Obiettivo generale: accrescere la competitività del settore agricolo e forestale sostenendo la ristrutturazione, lo sviluppo e l’innovazione Strategia: favorire la piena consapevolezza delle dinamiche di mercato e una maggiore propensione all’innovazione ed integrazione di filiera Asse II – Ambiente Obiettivo generale: valorizzare l’ambiente e lo spazio naturale sostenendo la gestione del territorio Strategia: promuovere uno sviluppo agricolo e forestale sostenibile in armonia con la tutela della biodiversità, la valorizzazione del paesaggio e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili Assi del PSR Asse III – Qualità della vita e diversificazione dell’economia rurale Obiettivo generale: migliorare la qualità della vita nelle aree rurali ed promuovere la diversificazione delle attività economiche Strategia: garantire la permanenza delle popolazioni nelle zone svantaggiate potenziando il contributo dell’agricoltura al miglioramento della qualità della vita e la diversificazione dell’economia rurale Asse IV – Leader Obiettivo generale: costruire la capacità locale di occupazione e diversificazione Strategia: integrare gli aspetti agricoli nelle attività di sviluppo per accrescere l’efficacia e l’efficienza della governance e costruire la capacità locale di occupazione e diversificazione