Il Piano Strategico Nazionale 2007 - 2013 e l’agricoltura sociale Bari, 18 Maggio 2008 IL FEASR e lo Sviluppo Rurale Il Fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR) regolamento CE 1698/2005 del Consiglio, è lo strumento finanziario comunitario finalizzato alla promozione dello sviluppo rurale attraverso tre obiettivi generali : 1. migliorare la competitività del settore agricolo e forestale; 2. valorizzare l’ambiente e lo spazio rurale attraverso la gestione del territorio; 3. migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche. Il Fondo fornisce un’assistenza complementare alle azioni nazionali, regionali e locali. La Commissione e gli Stati membri vigilano inoltre sulla coerenza e la compatibilità del Fondo con le altre misure di sostegno finanziate dalla Comunità (FSE, FESR) 2 Programmazione 2007- 2013 Orientamenti Strategici Comunitari: definiscono le priorità strategiche comunitarie Tavolo di Partenariato: - partenariato istituzionale; - partenariato socio-economico e ambientale Strategie di Lisbona e Goteborg Obiettivi Reg. (CE) 1698/05 Piano strategico nazionale (PSN) approvato il 21/12/2006 in Conferenza S-R fissa le priorità strategiche dello Stato Membro Programmi di sviluppo rurale (PSR) Programma operativo con cui si attuano il PSN e gli OSC 3 3 ASSE PRIORITARIO ASSE I Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale ASSE II Miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale ASSE III Qualità della vita e diversificazione dell'economia rurale ASSE IV LEADER OBIETTIVI PRIORITARI DI ASSE Orientamenti CE – Priorità vincolanti Promozione dell'ammodernamento e dell'innovazione nelle imprese e dell'integrazione delle filiere Consolidamento e sviluppo della qualità della produzione agricola e forestale Modernizzazione, innovazioni e qualità nella catena alimentare Potenziamento delle dotazioni infrastrutturali fisiche e Telematiche Miglioramento della capacità imprenditoriale e professionale degli addetti al settore agricolo e forestale e sostegno del ricambio generazionale Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore naturale Investimenti in capitale umano e fisico Tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e profonde Riduzione dei gas serra Tutela del territorio Regime delle acque Miglioramento dell'attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali e di reddito in aree rurali Rafforzamento della capacità progettuale e gestionale locale Trasferimento conoscenze Biodiversità e preservazione dell'attività agricola e di sistemi forestali ad alto valore naturale Cambiamenti climatici Creazione di opportunità di lavoro e delle condizioni per la crescita Miglioramento della governance Mobilitazione del potenziale di sviluppo endogeno Valorizzazione delle risorse endogene dei territori 4 PSR 2007-2013 PERCENTUALE DELLA DOTAZIONE COMPLESSIVA PER ASSI 38% 42% 8% 9% FEASR SPESA PUBBLICA TOTALE ASSE 1 3.071.052.397 6.434.513.333 9.505.565.730 ASSE 2 3.588.878.553 6.981.450.987 10.570.329.540 ASSE 3 701.720.926 1.414.137.719 2.115.858.645 ASSE 4 673.388.006 1.345.971.837 2.019.359.843 ASSE 5 215.510.118 428.400.788 643.910.906 RRN 41.459.883 // 41.459.883 8.292.009.883 16.604.474.664 24.855.024.664 0% 3% ASSE 1 ASSE 2 ASSE 3 ASSE 4 ASSE 5 RRN ASSE 3: PERCENUTALE DOTAZIONE PER MISURA MISURA 311 7% 9% 14% MISURA 312 15% MISURA 313 MISURA 321 42% 11% MISURA 322 MISURA 323 MISURA 331 2% 5 Ruolo del Mipaaf Definizione e attuazione strategia nazionale per lo sviluppo rurale (Psn) Definizione strategia nazionale per tutte le politiche agricole (Ocm comprese) Assicurare complementarietà e coerenza tra tutte le politiche Coordinamento finanziario tra i 21 Programmi di sviluppo rurale (Psr) Gestione programma Rete rurale nazionale 6 6 Ruolo delle Regioni Ogni Regione è responsabile della definizione della strategia regionale e dell’attuazione del rispettivo Programma di sviluppo rurale – Psr (Autorità di gestione) Alcune Regioni gestiscono il Psr adottando un modello centralizzato. (tradizionale) Altre Regioni seguono un metodo decentralizzato (prevedono: Programmi rurali integrati provinciali (PRIP) cui seguono i Programmi operativi di Asse (POA) attuativi di ciascuna Misura, o i Progetti Integrati per le Aree Rurali (PIAR) tutti elaborati dalle Province insieme alle Comunità Montane) 7 7 I Programmi e le risorse finanziarie 21 Programmi di Sviluppo Rurale 1 Programma nazionale «Rete Rurale » 16 PSR « Competitività »: 5 PSR « Convergenza »: 1 Rete Rurale Nazionale: Totale quota FEASR Quota nazionale Totale risorse 4,110 Miliardi di € 4,141 Miliardi di € 0,041 Miliardi di € _______________ 8,292 Miliardi di € Competitività Convergenza Phasing out Phasing in 8,395 Miliardi di € (*) _______________ 16,687 Miliardi di € (*) di cui 1,487 Miliardi di € (8,9% del totale) a carico delle Regioni 8 2007: Le aree rurali italiane Agroind. 43% 1.050 17% 30% Agricoltura Popolazione 8% Densità (*) Superficie Poli urbani Occupati Agricoltura intensiva 17% 22% 253 30% 31% Aree rurali intermedie 32% 24% 143 34% 27% Aree rurali svantaggiate 43% 12% 54 20% 12% La territorializzazione del PSN è funzionale alla individuazione dei bisogni e delle linee di intervento regionali 9 In coerenza con il PSN, il Psr della Regione Puglia individua quattro tipologie territoriali: A “Poli urbani” B “Aree rurali ad agricoltura intensiva” C “Aree rurali intermedie” D “Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo” La strategia dell’Asse 3 Primo livello: Orientamenti Strategici Comunitari risorse destinate all’Asse 3 dovrebbero contribuire alla priorità assoluta rappresentata dalla creazione di posti di lavoro e delle condizioni per la crescita …. tenendo conto delle esigenze delle donne, dei giovani e dei lavoratori anziani..” “Le Secondo livello: Piano strategico nazionale (Psn) ….sia attribuito un peso adeguato alla creazione di nuove opportunità di occupazione e di reddito, al miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione, per contribuire in modo significativo all’efficacia dell’intervento complessivo sul contesto socio-economico delle aree rurali. Terzo livello: Programma di sviluppo rurale (Psr) Psr Attuazione delle strategie di sviluppo rurale MISURE 11 L’Agricoltura Sociale nel Piano Strategico Nazionale Gli obiettivi del Piano Strategico Nazionale (PSN) si rivolgono all’insieme delle aree rurali italiane. I fabbisogni di intervento legati alle tipologie di azione finanziabili all’interno dell’Asse III sono riconducibili prevalentemente alle aree con maggiori caratteristiche di ruralità (c)aree rurali intermedie e d) aree rurali con problemi complessivi di sviluppo) ASSE PRIORITARIO ASSE III Qualità della vita e diversificazione dell'economia rurale OBIETTIVI PRIORITARI DI ASSE Orientamenti CE Priorità vincolanti Miglioramento dell'attrattività dei territori rurali per le imprese e la popolazione Creazione di opportunità di lavoro e Mantenimento e/o creazione di delle condizioni per la opportunità occupazionali e di reddito crescita in aree rurali 12 L’obiettivo prioritario di Asse “Mantenimento e/o creazione di nuove opportunità occupazionali e di reddito in aree rurali ” mira a incentivare gli investimenti nelle attività economiche esistenti o da creare. Le azioni chiave interessano: diverisificazione delle attività agricole qualificazione dell’offerta agri-turistica produzione di energia valorizzazione di prodotti di qualità del territorio iniziative di agricoltura sociale mantenimento e sviluppo di micro-imprese nei settori dell’artigianato, del manifatturiero, della valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale mantenimento e sviluppo di iniziative nel campo del turismo rurale e dei servizi ricreativi locali Agricoltura Sociale nei PSR Le misure dell’ASSE 3 L’obiettivo prioritario “Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali e di reddito in aree rurali” si articola in 8 misure di intervento (la Regione Puglia non ha attivato le misure 322 e 341): Misura 311 Diversificazione in attività non agricole Misura 312 Sostegno alla creazione e allo sviluppo delle imprese Misura 313 Incentivazione di attività turistiche Misura 321 Servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale Misura 322 Risanamento e sviluppo dei villaggi Misura 323 Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale Misura 331 Formazione e informazione Misura 341 Acquisizione di competenze, animazione ed attuazione di strategie di sviluppo locale 14 Agricoltura Sociale nei PSR ASSE 3: Misura 311 Diversificazione in attività non agricole La misura sosterrà la diversificazione delle attività e del reddito della famiglia agricola attraverso 5 azioni che prevedono investimenti funzionali: fornitura di ospitalità agrituristica fornitura di servizi educativi e didattici fornitura di servizi socio-sanitari produzione e commercializzazione di prodotti artigianali in ambito aziendale produzione e vendita ai gestori di energia da biomasse e da residui colturali… Agricoltura Sociale nei PSR: ATTIVITA’ La misura 311, sostiene la plurifunzionalità prevedendo incentivi per investimenti strutturali e l’acquisto di attrezzature al fine di creare nuove occasioni di reddito per le aziende agricole . Alcuni esempi: gli asili rurali con servizi integrativi e sperimentali per la prima infanzia servizi ludico-ricreativi/ludoteche (corsi di artigianato e cultura locale) assistenza per anziani, comunità di tipo familiare mamma-bambino o per persone con non abili (pet-therapy, horticultural therapy ecc.) fattorie didattiche ed eco-fattorie : percorsi didattici di educazione all'agricoltura compatibile, alle produzioni di qualità, all'educazione alimentare, nel rispetto delle tradizioni, dell'ambiente e della cultura locale Inserimento lavorativo, formazione per diversamente abili, exdetenuti e altri soggetti deboli Alcune regioni hanno elaborato e realizzato marchi ufficiali per il riconoscimento delle aziende accreditate agli albi regionali delle fattorie didattiche promuovendo delle vere e proprie reti regionali e sub-regionali 16 Spese Ammissibili opere edili per la conversione, la ristrutturazione e il completamento di immobili aziendali, compresi interventi relativi all’impiantistica, destinati o da destinare all’attività plurifunzionale prevista; interventi per la realizzazione di spazi e strutture finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche per la fruizione di soggetti diversamente abili purché non resi già obbligatori da specifiche norme comunitarie; interventi di ripristino, adeguamento o realizzazione di aree, strutture e percorsi aziendali destinati all’ospitalità, alla recettività ed a fini fisioterapico-riabilitativi in spazi aperti Spese Ammissibili investimenti per la segnaletica e la messa in sicurezza delle aree e dei percorsi attrezzati; realizzazione di ricoveri e strutture necessarie alla gestione e all’alloggiamento di animali oggetto dell’attività plurifunzionale o a servizio degli ospiti; acquisto o leasing con patto di acquisto di attrezzature informatiche, di strumenti innovativi per l’informatizzazione e l’adeguamento tecnologico dell’azienda purchè strettamente funzionali alla realizzazione degli interventi previsti e fino ad un massimo del rispettivo valore di mercato. acquisto o leasing di dotazioni (macchine, attrezzature, arredi, ecc.) necessarie e funzionali allo svolgimento dell’attività plurifunzionale oggetto del finanziamento; Spese non ammissibili interventi di sostituzione; acquisto di beni immobili; acquisto di animali e piante annuali e la loro messa a dimora; realizzazione di interventi finalizzati per la vendita e la trasformazione dei prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato; gestione dell’azienda agricola; spese per noleggio di macchine ed attrezzature; spese amministrative e per il personale; realizzazione di opere di manutenzione ordinaria; IVA ed interessi passivi; VENETO Val D'Aosta UMBRIA TRENTO TOSCANA SICILIA SARDEGNA PUGLIA SPESA PUBBLICA € 588.042.742 PIEMONTE MOLISE MARCHE SPESA PRIVATA € 667.590.331 LOMBARDIA LIGURIA LAZIO FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA CAMPANIA CALABRIA BOLZANO BASILICATA ABRUZZO 0 50,000,000 100,000,000 150,000,000 200,000,000 250,000,000 20 Esternalità prodotte dalle attività sviluppate nell’asse 3 • la permanenza della popolazione rurale nelle zone svantaggiate (inversione dell’andamento demografico) • creazione di nuovi posti lavoro e nuove professionalità • miglioramento della fruibilità dei fabbricati, borghi e centri urbani minori • sensibilizzazione sui temi dell'ambiente e del territorio dell'agricoltura compatibile, delle produzioni di qualità, dell'educazione alimentare, nel rispetto delle tradizioni, dell'ambiente e della cultura locale 21 Grazie per l’attenzione Contatti [email protected] [email protected] Per maggiori informazioni www.politicheagricole.gov.it www.reterurale.it 22