PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE
&
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
IL CASO SPECIFICO DEL POR E DEL PSR REGIONE SICILIA
Programmazione 2007/2013
Cassataro Giuseppe
Muratore Vincenzo
Pedroni Silvia
Roccasalvo Marco
anuwuaneuei
INTRODUZIONE AI POR
I Programmi Operativi (PO) sono documenti approvati dalla Commissione ai fini dell'attuazione
del Quadro Comunitario di Sostegno (QCS è un documento che definisce priorità e strategie
d’intervento in merito all’uso dei fondi strutturali europei che vedano il coinvolgimento di altre
risorse finanziarie come, ad esempio, quelle delle Regioni o di privati). I PO si dividono in:



PON
POR
POIN
Programmi Operativi Nazionali
Programmi Operativi Regionali
Programmi Operativi Interregionali
Tutti i POR (ognuno dei quali ha come Autorità di Gestione la rispettiva Amministrazione
regionale) hanno un'impostazione uniforme e si dividono in sei capitoli:
I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
situazione di partenza
strategia di sviluppo
descrizione specifica della strategia perseguita e degli Assi Prioritari di
intervento così come individuate dal QCS
la descrizione sintetica delle misure che attuano gli assi prioritari
un piano finanziario che, per ciascun asse prioritario e per ogni anno,
indica la ripartizione dei Fondi Strutturali (collegati a specifici Obiettivi) e
degli altri fondi impiegati
le disposizioni di attuazione del Programma Operativo
ASSI PRIORITARI, FONDI STRUTTURALI ED OBIETTIVI: ANALOGIE E
DIFFERENZE NELLE PROGRAMMAZIONI 2000/2006 E 2007/2013
La programmazione 2007/2013 (basata sull’agenda di Lisbona) introduce alcune variazioni rispetto alla
programmazione del periodo precedente nella definizione degli obiettivi e dei fondi strutturali. Gli assi
prioritari , invece, restano inalterati.
PROGRAMMAZIONE 2000/2006
OBIETTIVI
FONDI
PROGRAMMAZIONE 2007/2013
OBIETTIVI
FESR,FSE N°1: miglioramento delle condizioni di
FEOGA
crescita e di occupazione al fine di
accelerare la convergenza tra Stati membri
SFOP
e regioni in ritardo
FESR
N°2: sostegno alla riconversione
N°2: rafforzamento della competitività,
socioeconomica delle zone con difficoltà
dell’occupazione e dell’attrazione delle
FSE
strutturali
regioni
N°3: sostegno, per le regioni non incluse FSE
N°3: rafforzamento della cooperazione
transfrontaliera, transnazionale ed
nell’obiettivo N°1, all’ammodernamento
dei sistemi di istruzione, formazione ed
interregionale al fine di individuare
occupazione
soluzioni congiunte a problemi tra autorità
confinanti
N°1 : promozione dello sviluppo e
dell’adeguamento strutturale delle regioni
in ritardo di sviluppo
FONDI
FESR,FSE
FdC
FESR
FSE
FESR
FONDI STRUTTURALI
FESR: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
FSE: Fondo Europeo di Sviluppo
FEOGA: Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia Agricola (nella programmazione 2007/2013 si trasforma
in FEASR Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale)
SFOP: Strumento Finanziario di Orientamento alla Pesca (nella programmazione 2007/2013 si trasforma in
FEP Fondo Europeo per la Pesca
FdC: Fondo di Coesione
IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE
2007/2013
Assi prioritari dell’ UE per la programmazione 2007/2013:
1.
Valorizzazione risorse naturali e ambientali
2.
Valorizzazione risorse culturali e storiche
3.
Valorizzazione risorse umane
4.
Miglioramento della qualità della vita in città
5.
Sistemi locali di sviluppo
6.
Reti e nodi di sviluppo
7.
Assistenza tecnica
Asse prioritario 5 del POR Regione Sicilia per la programmazione 2007/2013
Sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi produttivi locali e del turismo:
“Rafforzare la competitività del sistema produttivo e turistico regionale attraverso la promozione
dell’imprenditorialità, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione”
IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE 2007/2013
ANALISI SWOT ASSE 5
PUNTI DI FORZA
Alta natalità delle
imprese
 Buona propensione
all’esportazione
 Dinamicità di alcuni
reparti manufatturieri
 Prodotti artigianali ed
agroalimentari di qualità
 Discreta disponibilità di
infrastrutturazione per la
localizzazione industriale
 Dinamicità del settore
turistico
 Ampliamento della
recettività turistica
 Crescita dei flussi
turistici nei centri urbani

PUNTI DI DEBOLEZZA
Dimensione ridotta delle
imprese di alcuni settori
 Basso livello di
cooperazione nella PMI
 Alta mortalità delle
giovani imprese
 Estorsione
 Difficoltà di accesso al
credito per le PMI
 Mancanza di
integrazione tra politiche
per il lavoro ed interventi di
sviluppo locale a sostegno
delle PMI
 Mancanza di un livello di
destagionalizzazione dei
flussi turistici
 Basso livello di fruibilità
turistica di alcuni beni
culturali
 Basso livello di
percezione della sicurezza
come ostacolo al turismo

OPPORTUNITA’
Crescita della
domanda di prodotti
agroalimentari di qualità
 Più attenzione alla
sostenibilità ambientale
dei prodotti e processi
produttivi
 Presenza di distretti e
filiere produttive
 Ampliamento delle
possibilità di
trasferimento
tecnologico
 Crescita a livello
internazionale del
turismo culturale
 Crescita dei flussi
turistici
 Tradizioni popolari e
folkloristiche da
valorizzare

MINACCE
Perdita di quote di
mercato a causa della
competizione dei paesi
asiatici e dell’Est Europa
caratterizzati da un alto
vantaggio competitivo in
termini di costo del lavoro
 Alta competitività dei
paesi mediterranei nel
settore turistico, agricolo e
della pesca
 Aumento del costo
dell’energia e dei trasporti
 Ampliamento dei
processi di concentrazione
industriale in ambito
europeo
 Significativa
dipendenza del sistema
produttivo dalla domanda
pubblica

IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE
2007/2013
L’obiettivo globale dell’Asse viene declinato in tre obiettivi specifici, come previsto dalla
programmazione dell’UE:



Obiettivo 5.1 → consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale siciliano,
incentivando la crescita dimensionale delle PMI, lo sviluppo di distretti e la
formazione di gruppi di imprese, facilitando l’accesso al credito e rafforzando le
agglomerazioni esistenti con la riqualificazione delle aree industriali e
produttive, in un’ottica di miglioramento della qualità e della competitività
complessiva del sistema imprese
Obiettivo 5.2 → potenziare la capacità di espansione delle imprese siciliane in
mercati extra-regionali ed internazionali
Obiettivo 5.3 → rafforzare la competitività del sistema turistico siciliano
attraverso l’ampliamento, la riqualificazione e la diversificazione dell’offerta
turistica ed il potenziamento di investimenti produttivi delle filiere turistiche
IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE
2007/2013: MODALITA’ DI ATTUAZIONE

Autorità: ha il fine di garantire l’efficace e corretta attuazione del Programma
Operativo ed il corretto funzionamento del sistema di gestione e controllo. Sono
individuate tre Autorità le cui specifiche funzioni e modalità sono definite dal
Regolamento CE del Consiglio n.1083/2006 e 1828/2006:
 Autorità di Gestione → responsabile della gestione ed attuazione del PO
conformemente al principio di buona e sana gestione amministrativa e
finanziaria
 Autorità di Certificazione → responsabile della corretta certificazione delle
spese erogate a valere sui fondi comunitari/statali per l’attuazione del
programma operativo
 Autorità di Audit → responsabile della verifica dell’efficace funzionamento
del sistema di gestione e di controllo
IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE
2007/2013: MODALITA’ DI ATTUAZIONE

Organismi
 Organismo responsabile per la ricezione dei pagamenti → provvede
alla gestione delle risorse finanziarie assegnate al PO sulla base della
legislazione amministrativa e contabile comunitaria nazionale e regionale e
dei criteri di buona gestione finanziaria
 Organismo responsabile per l’esecuzione dei pagamenti
 Organismo nazionale di coordinamento in materia di controllo
 Organismi intermedi → L’Amministrazione regionale può designare un
organismo o soggetto pubblico/privato per svolgere una parte o la totalità
dei compiti dell’Autorità di Gestione o dell’Autorità di Certificazione per
svolgere mansioni per conto dell’Autorità stessa nei confronti dei beneficiari
che attuano le operazioni
 Comitato di sorveglianza → ha la funzione di accertare l’efficacia e la
qualità dell’attuazione del Programma Operativo
IL POR DELLA REGIONE SICILIA PER LA PROGRAMMAZIONE
2007/2013: MODALITA’ DI ATTUAZIONE

Disposizioni di applicazioni dei principi orizzontali: il PO garantisce il pieno
rispetto di tali principi. A tale scopo l’Autorità di Gestione attiva specifici
approfondimenti della valutazione in itinere su questi aspetti che sono oggetti di
commento nei Rapporti di esecuzione annuali e di informativa al Comitato di
Sorveglianza
 Pari opportunità e non discriminazione → assicurata in tutte le fasi della
programmazione, attuazione, sorveglianza e valutazione del programma
 Sviluppo sostenibile → vengono adottate tutte le misure necessarie ad
assicurare l’integrazione orizzontale della sfera ambientale nella strategia
complessiva del PO
 Partenariato → coinvolgimento delle parti economiche e sociali e di altri
portatori d’interesse in tutte le fasi del programma
 Diffusione delle buone pratiche → ricerca di casi di successo a cui
ispirarsi nell’azione amministrativa
 Cooperazione interregionale
 Modalità e procedure di coordinamento
 Progettazione integrata
STRATEGIA
•Con gli orientamenti
strategici comunitari per
la politica di coesione
•Tra il programma e il
DSR e QSN
Quadro generale di coerenza strategica
•Con la strategia di Lisbona ed
il piano nazionale di riforma
(PICO)
•Con obiettivi comunitari su
occupazione, inclusione
sociale , istruzione e
formazione
•Con le politiche di
sviluppo nazionale
COERENZA CON GLI ORIENTAMENTI STRATEGICI COMUNITARI (OSC)
PER LA POLITICA DI COESIONE
LA combinazione degli obiettivi del PO risponde chiaramente a un disegno
generale in linea con le tre priorità fissate negli OSC:
1. Rendere l’Europa e le sue regioni più attraenti per gli investimenti e
l’occupazione ( orientamento 1);
2. Promuovere la conoscenza e l’innovazione a favore della crescita (O.2);
3. Posti di lavoro migliori e più numerosi.
(Es 1: in linea con l’orientamento 1, obiettivo 1.1 “potenziare le infrastrutture di trasporto”,
il programma operativo nell’ambito dell’asse prioritario 1 (reti e collegamenti per la
mobilità) - in continuità con la vecchia programmazione 2000-06 – contribuisce a
garantire una maggiore integrazione con i mercati nazionali ed europei. (…) mediante
interventi sulla viabilità primaria e sulla rete ferroviaria e sul sistema portuale .)
COERENZA TRA IL PROGRAMMA , IL DSR E IL QSN
La programmazione regionale del FESR nella regione Sicilia è stata definita sulla base degli
indirizzi strategici delineati dal Documento Strategico Regionale (DSR) approvato dal
Governo nel 2005. Esso si configura, pertanto, come La fonte dell’indirizzo strategico
per la programmazione delle politiche si sviluppo soprattutto in relazione alle priorità
relative ai fattori di ATTRATTIVITA’ e allo sviluppo della società della CONOSCENZA.
ATTRATTIVITA’ : infrastrutture dei trasporti, energia e risorse naturali
CONOSCENZA : ricerca e innovazione , società dell’informazione e i sistemi produttivi
IL POR è stato altresì definito seguendo le priorità del Quadro Strategico Nazionale (QSN).
Si punta pertanto a potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza, agendo su
fattori di contesto quali il Rafforzamento della rete TRASPORTISTICA (priorità 6 del
QSN) e i sistemi urbani (priorità 8).
Valorizzazione dei sistemi ambientali (priorità 5) ecc…
COERENZA CON LA STRATEGIA DI LISBONA E IL PIANO NAZIONALE
DI RIFORMA (PICO)
La programmazione regionale del FESR assume a riferimento gli obiettivi e la strategia comunitaria di
Lisbona – società della conoscenza, coesione sociale e pari opportunità, sviluppo ambientale, sociale
ed economica allo sviluppo regionale.
L’obiettivo indicato dal consiglio di Lisbona di rendere L’Europa, entro il 2010, “l’economia basata sulla
conoscenza più competitiva e dinamica del mondo , in grado di realizzare una crescita economica
sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggioe coesione sociale” rappresenta,
pertanto, il punto di riferimento dell’azione regionale per il periodo 2007/2013, che si ispira a due
principi cardine:
crescita economica e occupazione
Sulla base di questi principi vengono così stilati degli orientamenti generali (es: rendere
attraente il contesto in cui operano le imprese)
Sulla base degli orientamenti ogni paese membro stila un piano nazionale di riforma su base
triennale ( in Italia esiste un Piano di Innovazione , crescita e occupazione : PICO)
Il POR , operativamente cerca di rispondere con contributi specifici al raggiungimento degli
obiettivi prioritari del PICO (es: rafforzare la capacità amministrativa della PA per rispondere alle
esigenze del sistema produttivo regionale)
COERENZA CON GLI OBIETTIVI DELLA COMUNITA’ RELATIVI
ALL’OCCUPAZIONE, IN MATERIA DI INCLUSIONE SOCIALE ,
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Il PO assume come riferimento le strategia indicate dall’agenda sociale 2005/2010 del
Processo di Bologna in materia di istruzione superiore e ricerca .
(Il processo di Bologna è un processo di armonizzazione dei sistemi di istruzione superiore, nato nel
1999quando 29 ministri dell'istruzione europei si incontrarono per sottoscrivere un accordonoto
come la Dichiarazione di Bologna
Gli obiettivi sono in breve:
•
•
•
la creazione di un'Area Europea dell'Istruzione Superiore
la promozione nel mondo del sistema di istruzione superiore europeo
l'armonizzazione dei sistemi universitari europei )
COERENZA CON LE POLITICHE DI SVILUPPO NAZIONALE
Il programma infatti mira anche a rilancaire con forza il principio dell’integrazione tra le
politiche di sviluppo attuate tramite i diversi strumenti di finanziamento regionali,
nazionali e comunitari .
(es:politiche per lo sviluppo del settore culturale ; l’asse 3 del PO sviluppa un piano per la privatizzazione
dell’offerta dei servizi , collegandosi anche alle priorità nazionali di valorizzazioni delle attività
economiche.)
•Con gli orientamenti
strategici comunitari per
la politica di coesione
•Tra il programma e il
DSR e QSN
•Con la strategia di Lisbona ed
il piano nazionale di riforma
(PICO)
OBIETTIVO GENERALE DEL
POR
“Innalzare e stabilizzare il tasso
di crescita medio dell’economia
regionale attraverso il
rafforzamento dei fattori di
attrattività di contesto e della
competitività di sistema delle
attività produttive in un quadro
di sostenibilità ambientale e
territoriale di coesione sociale”
•Con le politiche di
sviluppo nazionale
•Con obiettivi comunitari su
occupazione, inclusione
sociale , istruzione e
formazione
Asse 5: sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi produttivi
locali e del turismo
-
-
-
-
-
Consiste nel “rafforzare la competitività del sistema produttivo e turistico regionale
attraverso
la
promozione
dell’imprenditorialità,
dell’innovazione
e
dell’internazionalizzazione”.
L’obiettivo verrà perseguito puntando a consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale
siciliano maggiormente competitivo e di qualità nei settori manifatturieri, dei servizi alle
imprese e dell’energia.
Gli indicatori sono: incremento occupazionale delle imprese, aumento della percentuale di
esportazioni ad elevato valore aggiunto e stimolare interventi diretti all’ estero delle imprese
siciliane.
Per quanto riguarda il turismo invece si punta sulla promozione dell’immagine e sulla
realizzazione di eventi di richiamo per ridurre la stagionalità della domanda e allargare il
bacino numerico dei possibili turisti.
l’obiettivo è innalzare la permanenza dei turisti portandola su valori prossimi al livello
nazionale e destagionalizzare i flussi attraverso il potenziamento dell’offerta e lo sviluppo di
diverse tipologie di turismo.
Asse 5:sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi produttivi
locali e del turismo
-
L’obiettivo globale dell’asse viene declinato in tre obiettivi specifici:
-
1: consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale siciliano, incentivando la crescite
dimensionale delle PMI, lo sviluppo di distretti e la formazione di gruppi di imprese
facilitando l’accesso al credito e rafforzando le agglomerazioni esistenti con la
riqualificazione delle aree industriali e produttive, in un’ottica di miglioramento della
qualità e della competitività complessiva del sistema delle imprese.
-
2: potenziare la capacità di espansione delle imprese siciliane in mercati extra-regionali
ed internazionali
-
3: rafforzare la competitività del sistema turistico siciliano attraverso l’ampliamento, la
riqualificazione e la diversificazione dell’offerta turistica ed il potenziamento di
investimenti produttivi delle filiere turistiche.
Modalità di attuazione

Ci sono tre Autorità: Autorità di Gestione, Autorità di Certificazione e Autorità
di Audit (nel rispetto del principio della separazione delle funzioni)
 Autorità di Gestione: - è responsabile della gestione e attuazione del Programma
operativo conformemente al principio di buona e sana
gestione amministrativa e finanziaria.
- è composta da tutti i Dipartimenti e Strutture regionali
competenti per settore, responsabili dell’Attuazione delle
operazioni.
- È rappresentata dal dirigente pro-tempore della
Presidenza della Regione Sicilia- Dipartimento regionale
della Programmazione.
- I rapporti tra il Dipartimento Regionale e le altre strutture
dell’amministrazione regionale coinvolte sono regolati da
atti e procedure interne.
Modalità di attuazione

Autorità di Certificazione: - è responsabile della certificazione corretta delle spese
erogate a valere sui fondi comunitari statali per
l’attuazione del programma.
- la funzione è attribuita al dirigente pro-tempore della
Presidenza della Regione Sicilia- Ufficio Speciale
dell’Autorità di Certificazione.
 Autorità di Audit:- è responsabile della verifica dell’efficace funzionamento del
sistema di gestione e controllo.
- questa funzione è attribuita al dirigente pro-tempore della
Presidenza della Regione Sicilia- Ufficio Speciale per i
controlli di Secondo Livello sulla gestione dei fondi strutturali
in Sicilia.
organismi







Organismo di valutazione della conformità
Organismo responsabile per la ricezione dei pagamenti
Organismo responsabile per l’esecuzione dei pagamenti
Organismo nazionale di coordinamento per la trasmissione delle domande di
pagamento
Organismo nazionale di coordinamento in materia di controllo
Organismi intermedi (l’ amministrazione regionale può designare un organismo o
un soggetto pubblico per svolgere una parte dei compiti dell’Autorità di Gestione o
di Certificazione sotto la responsabilità delle Autorità)
Comitato di sorveglianza (deve accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazione
del programma operativo)
Sistemi di attuazione
Selezione delle operazioni: l’Autorità di gestione può valutare l’opportunità di
avviare operazioni a valere sul Programma Operativo
che devono essere conformi ai criteri di selezione
approvati dal comitato di sorveglianza e che devono
rispettare la normativa comunitaria in materia di
pubblicità e comunicazione.
 Modalità e procedure di monitoraggio: l’AdG garantisce l’attivazione e il
corretto funzionamento del sistema
informatizzato di monitoraggio e verifica
i dati forniti dagli organismi intermedi.
 Valutazione: volta a migliorare la qualità, l’efficacia e la coerenza del programma
operativo.
 Meccanismi di incentivazione: volti a sostenere la qualità dell’azione
amministrativa e l’efficienza dell’attuazione della
programmazione operativa

Disposizione di applicazione dei principi orizzontali

Il POR garantisce il pieno rispetto dei principi orizzontali comunitari:
- Pari opportunità e non discriminazione: l’AdG assicura la parità di genere e le
pari opportunità in tutte le fasi del programma. La Regione definisce gli indicatori
e i criteri di verifica del rispetto di questo principio e il comitato di sorveglianza
viene informato periodicamente, almeno annualmente.
- Sviluppo sostenibile: l’AdG assicura le funzioni di integramento e sorveglianza
per l’integrazione della componente ambientale nel programma mentre
l’amministrazione regionale adotta le misure necessarie per assicurare
l’integrazione orizzontale della sfera ambientale. Anche in quasto caso la regione
informa periodicamente il Comitato di Sorveglianza.
- Partenariato: l’AdG assicura il coinvolgimento delle parti economiche e sociali e
degli altri portatori di interessi in tutte le fasi del POR. Il nuovo ciclo di
programmazione prevede già a livello politico il riconoscimento pieno del ruolo del
partenariato attraverso un protocollo d’intesa più un eventuale codice di
comportamento.
Disposizione di applicazione dei principi orizzontali
- Diffusione delle buone pratiche: per migliorare le condizioni di efficienza ed
efficacia nell’attuazione delle politiche di coesione, l’amministrazione promuove la
ricerca di casi di successo, sia a livello di tipologie di intervento che di procedure di
attuazione, a cui ispirarsi nell’azione amministrativa.
- Cooperazione interregionale
- Modalità e procedure di coordinamento: l’AdG assicura il coordinamento
dell’intervento del POR con altri strumenti di intervento della politica regionale
comunitaria e ne riferisce al Comitato di Sorveglianza attraverso periodiche
relazioni. Verrà coinvolto anche il partenariato.
- Progettazione integrata: nel POR non si intende ricorrere alla progettazione
integrata, così come previsto nel precedente ciclo di programmazione 2000/2006.
nell’ambito degli assi a maggiore connotazione territoriale progetti integrati
potranno contribuire al perseguimento dell’integrazione e della complementarietà
tra i fondi FESR, FSE ed il FEASR.
Struttura del PSR
Le fasi del processo di programmazione
2007/2013
Obiettivi
Strumenti di
finanziamento
Convergenza
Fondo di Coesione, FERS,
FSE
Competitività regionale e
occupazione
FERS, FSE
Cooperazione territoriale
europea
FESR
Sostegno allo sviluppo
rurale
FEASR
Le Politiche di Sviluppo
Rurale
La principale novità è rappresentata
dall’introduzione del Fondo Europeo Agricolo
per lo Sviluppo Rurale (FEASR), che sarà
l’unico strumento per il finanziamento delle
politiche di sviluppo rurale.
In Italia le risorse per il FEASR vengono
utilizzate
esclusivamente
attraverso
Programmi Regionali di Sviluppo Rurale
conformemente
al
Piano
Strategico
Nazionale per lo Sviluppo Rurale (PSN)
IL CONTESTO REGIONALE: LE
CARATTERIZZAZIONI DELL’AGRICOLTURA E DEI
SISTEMI RURALI DELLA REGIONE
IL SETTORE PRIMARIO Il contributo del settore agricolo
alla
formazione del Prodotto Interno Lordo (PIL) regionale è superiore alla
media nazionale (4,9%), attestandosi intorno al 6%. Il numero delle
aziende agricole, circa 246.000, ha fatto registrare una contrazione nel
periodo 2000 - 2005 del 15,5% e la Superficie Agricola Utilizzata (SAU) è
pari a 1.250.703 ettari, circa il 10% di quella nazionale.
LE PRODUZIONI DI QUALITÀ Il sistema agroalimentare regionale è
caratterizzato da un ricco patrimonio di specificità e vocazionalità territoriali
che, anche grazie a particolari caratteristiche climatiche ed ambientali,
contribuiscono alla spiccata diversificazione dell’offerta agricola. Accanto
alle numerose produzioni tradizionali, la Sicilia annovera diversi prodotti di
qualità. Si conta, infatti un elevato numero di prodotti riconosciuti a livello
europeo: in particolare, la regione annovera 10 DOP, 5 IGP e 30 vini a
denominazione (1 DOCG, 22 DOC, 7 IGT). Accanto a questi, vanno richiamati anche i 239 “Prodotti Tradizionali” riconosciuti a livello nazionale.
LE TIPOLOGIE TERRITORIALI DELLA REGIONE
Sulla base della classificazione adottata dal Piano
Strategico Nazionale (PSN) il territorio siciliano risulta
ripartito in quattro tipologie territoriali.
A.Aree urbane.
B.Aree rurali ad agricoltura intensiva e specializzata.
C.Aree rurali intermedie.
D.Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo.
ASSE I
MIGLIORAMENTO DELLA COMPETITIVITA’ DEI
SETTORI AGRICOLO FORESTALI
ll primo Asse, ha l’obiettivo di favorire la realizzazione di interventi
per accrescere
la competitività del settore agricolo e forestale. Le priorità
individuate sono le seguenti:
• Miglioramento della capacità imprenditoriale e ringiovanimento
del tessuto imprenditoriale.
• Ammodernamento e sviluppo di un sistema di imprese
competitivo.
• Potenziamento ed ampliamento delle reti infrastrutturali stradali,
irrigue ed energetiche
• Promozione e sviluppo delle produzioni agricole di qualità
riconosciute, compreso il biologico
ll secondo Asse, ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo che
l’agricoltura svolge per l’ambiente e lo spazio naturale.
Le priorità individuate sono:
• Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione
di sistemi agro-forestali ad alto valore naturalistico
• Tutela e gestione sostenibile del territori
• Tutela del suolo e delle risorse idriche
• Aumento della produzione di biomassa e l’adozione e
diffusione di pratiche per la riduzione dei gas serra.
Gli interventi previsti nel terzo Asse, sono diretti a migliorare
la qualità di vita nelle zone rurali e a promuovere la
diversificazione delle attività economiche, per creare e
consolidare l’occupazione. Vengono individuate tre priorità:
• Miglioramento dell’attrattività dei territori rurali per le
imprese e le popolazioni locali
• Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali
e di reddito nelle aree rurali
• Promozione della formazione, acquisizione di competenze
e animazione dei territori.
Asse quarto, “Attuazione dell’approccio Leader”, è un asse
metodologico, attraverso il quale la Regione punta a favorire
la maggiore integrazione delle iniziative, sia a livello
territoriale che di filiera. In particolare l’Asse è volto a
rafforzare le capacità progettuali e gestionali locali e a
valorizzare le risorse interne dei territori. Le azioni sono
realizzate da Gruppi di Azione locale (GAL) costituiti da un
partenariato pubblico-privato rappresentativo che attraverso
il Piano di Sviluppo Locale (PSL) esprime strategie di sviluppo
integrato locale per il proprio territorio.
I beneficiari del Programma sono gli agricoltori, gli operatori
del sistema agroalimentare e forestale, gli imprenditori e
aspiranti imprenditori che operano nei territori rurali, sia in
forma singola che associata, gli enti e le istituzioni pubbliche,
i soggetti prestatori di servizi di formazione, di consulenza e
assistenza alle imprese, i partenariati locali. A livello
finanziario, il PSR Sicilia 2007-2013 avrà a disposizione per la
realizzazione degli interventi 2 miliardi e 100 milioni di euro
di risorse pubbliche.
La ripartizione delle risorse tra gli Assi di intervento è la
seguente:
Progettazione Integrata
La realizzazione degli obiettivi prioritari del Programma
prevede la possibilità di attivare misure e strumenti in
maniera trasversale ai singoli Assi per favorire l’organicità e
l’efficacia degli interventi. Il PSR della Regione Siciliana
promuove l’approccio integrato, favorendo progettualità e
interventi che siano coerenti con i fabbisogni del contesto
regionale.
L’approccio integrato sarà realizzato attraverso le seguenti
modalità attuative:
• Progetti integrati aziendali, attivabili da singoli beneficiari
(Pacchetto giovani).
• Progetti integrati collettivi, che prevedono il coinvolgimento di una
pluralità di soggetti pubblici e privati (Pacchetto di filiera e Progetti
integrati).
Pacchetto Giovani
Il Pacchetto giovani prevede un insieme
di misure di sostegno all’avvio dell’attività
dei giovani agricoltori, di età inferiore a 40
anni. Il Pacchetto sostanzialmente
garantisce all’impresa la possibilità di
pianificare una serie di interventi tra loro
complementari,
attivando
contemporaneamente e in una visione
organica diverse misure del PSR.
Quale sarà il futuro della
politica di coesione?
Quale è lo strumento più
appropriato per portare
avanti la politica di
coesione?
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Diapositiva 1 - Dipartimento di Economia