[email protected]
Una palla di racconto:
un grande evento in
diretta radio
dalla
Un grande evento in diretta radiofonica
Fiera del Libro di Torino, domenica 7 maggio
2006, annuncerà, alla presenza dei CT e di ospiti
d’eccezione, la formazione vincente di ‘Una palla di
racconto’, il concorso per nuovi autori/appassionati
di giochi con la palla lanciato da Catersport,
Fandango Libri e La Scuola Holden.
Dagli studi di CatersportRadio Due è stato lanciato
questo appello: “Raccontate il vostro gioco,
quello che vi siete inventati e che non vi stancate
mai di giocare. Vale tutto, purché ci sia di mezzo
una palla. Non temete di andare in fuori gioco:
scrivete in prosa, in versi, in rima baciata, alternata,
accompagnate le vostre parole con disegni o
fumetti. Date libero sfogo alla vostra fantasia. Ecco a
voi... “Una palla di racconto”.
Ecco il tema della sfida amichevole e divertente a
cui tutti, grandi e piccini, sono invitati a rispondere. E
se l’evento di Torino rappresenta la finalissima, ecco
quali sono invece le diverse fasi dell’originale torneo:
convocazioni > per entrare a far parte della
squadra bisogna inviare un racconto (anche per
immagini) di massimo 15 cartelle all’indirizzo e-mail
[email protected] entro domenica 12 marzo 2006,
indicando nell’oggetto “Una palla di racconto”;
formazione > la squadra sarà formata da alcune
storie “titolari”, che verranno pubblicate in un libro
edito da Fandango Libri, scelte dai Commissari
Tecnici fra quelle inviate, a cui si aggiungeranno
alcuni racconti d’autore sul tema e altri scritti da
allievi del Master Holden; gli altri racconti siederanno
in una virtuale panchina web e potranno essere letti
su sito di Catersport;
i CT > La formazione sarà selezionata secondo
l’insindacabile giudizio dei nostri commissari tecnici:
Alessandro Del Piero – calciatore + Giorgio Porrà
- giornalista sportivo + Julio Velasco - allenatore di
pallavolo + Paolo Verri - Osvaldo Soriano Football
Club + Renzo Ceresa, Laura Fortini - Radio2 +
Marco Ardemagni, Sergio Ferrentino, Luca Gattuso,
Giorgio Lauro, Redazione – Catersport + Rosaria
Carpinelli - Fandango Libri + Lea Iandiorio - Scuola
Holden
Io la mia palla ve l’ho lanciata… ora tocca a voi.
Per maggiori dettagli, tutte le regole del gioco
sono pubblicate sui siti www.catersport.rai.it
www.fandango.it www.scuolaholden.it.
bazar 03 2006
sintonie di giulia baldi 17
www.last.fm
Ok, ci ho messo un po’, anzi, un bel po’, ma non
posso più farne a meno: cari amici amanti della
musica, iscrivetevi alla community di Last.fm e
godete!!! Il ‘free service that tracks your musical
taste, finds similar users, and provides musical
recommendations and free personalised radio’ non
può più essere taciuto.
Le altre radio, fm o online, non se la prenderanno:
tutto ciò non fa altro che renderci sempre
+ pazzi di suoni e ritmi di ogni tipo… che poi vorremo
ascoltare anche attraverso le nostre radio del cuore!
Infatti, una volta entrati nella community e segnalate
le proprie preferenze musicali (che si possono
aggiornare continuamente) si iniziano ad ascoltare
brani selezionati da altri utenti dai gusti simili ai
nostri ma in realtà sempre diversi, e così si scopre in
continuazione qualcosa di nuovo…
Insomma, si tratta di una sorta di peer to peer, ma
‘mediato’, facilitato, che permette agli utenti di crearsi
la propria radio personalizzata. N.B.
La tecnologia utilizzata è lo streaming ma non il
downloading, e il tutto è assolutamente legale. Potete
ancora resistere???
Surfing the aether
Vi siete mai chiesti come suonava la voce di Marconi
nei primi esperimenti di trasmissione via radio? E
avete mai avuto occasione di ascoltare il famoso
‘Attacco dei marziani alla Terra’ creato da Orson Wells
nel 1938 per dimostrare il potere della radio?
Se avete queste e altre curiosità del genere, c’è un
sito americano che, oltre a raccontare la storia della
radio via etere dai primi passi, alla fine del XIX secolo,
fino ai più recenti, nel XXI, ne fa ascoltare alcuni dei
momenti più importanti attraverso semplici file mp3.
Poi, nella pagina dedicata ai links, suggerisce alcuni
altri siti interessanti e divertenti per i maniaci dell’etere.
Il tutto, ovviamente, for free.
http://www.northwinds.net/bchris/
Radiopeunllenera
po’ provocatorio ma altrettanto
Un nome forse
liberatorio per questa radio on line tutta italiana ma
ascoltata in tutto il mondo dagli amanti della musica
e della cultura afroamericana. Radiopellenera, infatti,
“è per chi ama il jazz, new jazz, funk, breakbeat,
soul, neo soul, latin boogaloo, brazilian beat, new
grooves e downtempo, ma non disdegna il reggae,
l’hip hop e il blues”. E oltre che proporre selezioni e
trasmissioni di veri esperti internazionali, dà ottime
indicazioni per acquistare i dischi e le riviste, seguire
gli eventi live da non perdere, o scoprire le altre
tarsmissioni/radio da tenere sempre d’occhio. Una
radio web perfetta per chi cerca solo musica con
l’anima.
www.radiopellenera.com
Che palla di radio...!
Non lasciatevi ingannare... qui le radio di cui parliamo sono tutt’Altro KE noiose!
[email protected]
bazar 03 2006
scene.salmoni di enrico lo verso 21
viva la curiosità!
CINEMA – FESTA INTERNAZIONALE DI ROMA
Cara Eugenia,
finalmente una festa del cinema popolare di qualità!
Hai visto che Roma potrà vantare il primo festival che celebr
Attori e registi di fama intercontinentale e emergenti del nuovoa l’arte dell’attore?
cinema di tutto il mondo
insieme: aria per i miei polmoni!
E poi una giuria popolare fatta di pubblico e non di salotti, politi
ca e potere: un festival
nel festival dedicato a giovani e giovanissimi, uno spazio per i protag
internazionale dell’audiovisivo. Viva i giovani, il nuovo, le apertu onisti dell’industria
re! Viva la curiosità!
Caro Enrico
,
hai ragione, è bello quando ci si apre agli altri (persone, paesi,
culture, idee, esperienze...),
e superbello quando a farlo sono realtà importanti, capaci di indiri
zzare davvero gli
orientamenti e gli stili di vita della nostra società.
So di che stai parlando, si chiama Cinema - Festa Internazio
via da ottobre, prima tappa all’Auditorium di Renzo Piano. nale di Roma, e prenderà il
La scommessa di Veltroni, di Fondazione Musica per Rom
a e degli altri attori del
progetto, è di coinvolgere tutti, la città, il territorio.
Ci saranno infatti ovunque rassegne in parallelo (non solo cinem
letteratura…) come se il palcoscenico fosse ovunque, sempre. a: musica, moda,
Menu? 5 sezioni principali: Première (anteprime internazionali
dell’attore (omaggio ai grandi attori); Competizione (14 opere coi protagonisti); Il lavoro
mondo); Alice nella città (festival nel festival per i bambini). inedite di autori di tutto il
A me però più di tutti incuriosisce Extra: sono percorsi temat
ici scelti per sostenere i
nuovi linguaggi dell’audiovisivo, dalle opere “fuori formato” alla
televisione di qualità, dal
documentario al videogame e al videoclip.
So anche che ci saranno 2 sezioni professionali dedicate al cinem
con altre istituzioni internazionali) e all’industria cinematograficaa giovane (in collaborazione
europeo (presentazione dei prodotti, sviluppo dei progetti produ con spazi per il cinema
La giuria popolare saranno 50 spettatori scelti tra il pubblico ttivi e delle coproduzioni).
di chi va al cinema e
assegnerà il Premio al Miglior Film e quelli al Migliore Inter
prete femminile e Migliore
Interprete maschile.
Sì, con te: viva la curiosità!
leggere.recensioni
28 di ciro bertini
bazar 03 2006
Supereroi della pagina
[email protected]
Romanzieri coragGiosi, poliTici che si mettono in gioco, penSatori scomodi...
ZAR SEGNALA
BA
IL RITORNO A CASA DI ENRICO
METZ – Claudio Piersanti
15 euro)
(Feltrinelli. 204 pp.,
che scrivono benissimo, gli
In Italia è così. Ci sono quelli
“artisti”, capaci di comporre fraseggi che riproducono arie
eteree, sublimi e piene di rimandi di ispirazione sinfonica
– Busi e Baricco su tutti, autori, tra l’altro, dal grande seguito di
pubblico – ma che ti chiedi se scrivano romanzi, disinteressati
come sono a inquadrare una realtà storica.
E ci sono quelli come Piersanti, gli “artigiani”, che non
temono che l’uso di una prosa piana possa farli passare per
scribacchini incolori, concentrati come sono nel tentativo di
interrogare il proprio tempo.
E’ così, ed è stato così, per tutto il ‘900. Prosatori d’arte
da una parte, romanzieri dall’altra. Tutti nella storia della
letteratura, ma oggi si continuano a leggere soprattutto Svevo,
Pirandello e Tozzi. Questo per dire che Piersanti ha scritto un
romanzo molto bello e importante, che mette a fuoco con
grande efficacia non solo il caso particolare di Enrico Metz
ma anche l’epoca che stiamo vivendo. Metz ha avuto una
eminentissima carriera di manager, al seguito dell’Ingegner
Marani, un imprenditore dai progetti talmenti alti che quando
cade lo schianto è enorme. Metz, riesce a defilarsi, tornando
nella città di provincia in cui è nato. In fondo è un avvocato
e, inizialmente, il ridimensionamento esistenziale – qualche
semplice pratica, la frequentazione di qualche vecchio amico
e un bel po’ di tempo per sé – hanno un effetto benefico su
di lui. Poi, gradualmente, complice il suo sottrarsi al codice
della borghesia cittadina e il non trovare un senso alla propria
parabola umana, scivola in un’abulia inesorabile, non priva
di alcuni slanci che fanno pensare a un suo riscatto. Uno
dei motivi di eccellenza del libro, risiede proprio nel suo
carattere di opera aperta, nella duplicità di risposte valide.
Come quando Metz si chiede cosa significhi invecchiare: “che
inizi a capire davvero la realtà o che sei troppo stanco per
affrontarla?” Boh?
Colonna sonora: VINICIO CAPOSSELA Ovunque proteggi
DFnelle vene
6-12-2005
12:14
PENSARE
DO
LEGG–EN
Davide Toffolo (Coconino
PASOLINI
Press. 151 pp., 14 o.euro)
L’insorgenza di un nuovo luogo
La riapertura di un caso giudiziari
comune (“però: come ci manca un intellettuale come lui”). Un
profluvio di pubblicazioni. Ecco in sintesi i risultati del trentennale
dell’assassinio di Pier Paolo Pasolini. Pensatore scomodo. Per
gli altri: forse ancor più che per i suoi detrattori, per quelli che lo
consideravano un punto di riferimento. E per se stesso: doveva
costargli una gran fatica quella continua aderenza alla realtà e il
vedere oltre, sorta di predestinazione alla quale sentiva di non potersi
sottrarre.
Come un supereroe impossibilitato a rinunciare ai suoi superpoteri.
Ci voleva un bravissimo disegnatore.
Ci voleva un musicista.
Ci voleva un allegro ragazzo morto.
Ci voleva un giovane uomo friulano, che si mettesse sulle tracce di un
nonno putativo morto troppo presto, per ridargli voce.
E davvero ci si accappona la pelle nel constatare la chiaroveggenza
del Pasolini che afferma: “La mia indipendenza che è la mia forza,
implica la solitudine che è… la mia debolezza”.
Impressiona l’attualità de “La ricotta”, una pellicola del 1963:
“Giornalista: - Che cosa ne pensa della società italiana? Regista:
- Il popolo più analfabeta, la borghesia più ignorante d’Europa […]
L’uomo medio è un mostro, un pericoloso delinquente, conformista,
razzista, schiavista, qualunquista”. O ancora: “L’uomo tende ad
addormentarsi nella propria normalità, perde l’abitudine di giudicarsi,
non sa più chiedersi chi è…e allora va creato, artificialmente, lo stato
di emergenza. A crearlo ci pensano i poeti, questi eterni indignati,
questi campioni della rabbia intellettuale, della furia filosofica”. E
Toffolo, da vero campione in questo campo, lo ha creato.
Colonna sonora: TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI Il sogno del gorilla
bianco
Pagina 1
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QUA D’ARGENTO – Dario
Franceschini (Bompiani. 104 pp., 6 euro)
O:
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TALENT SCOUTING
NELLE VENE QUELL’AC
Dario Franceschini è nato a Ferrara nel 1958. Si è avvicinato
giovanissimo all’impegno politico nelle organizzazioni studentesche.
È stato assessore alla Cultura della sua città. Ha diretto le riviste
“Nuova Politica” e “Settantasei”. Si è occupato di storia contemporanea
e, come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, di riforme
istituzionali. È avvocato e parlamentare.
Dal 2001 è coordinatore nazionale della Margherita.
Questo è il suo primo romanzo.
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non si fa in tempo a sentenziare qualcosa – sullo scorso numero: “I
politici non amano
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la narrativa. Pochi di loro vi si sono cimentat
i in qualità di autori” - che puntuale arriva la
smentita. E di che calibro! Infatti, chi ti va a��������������������������������������������������������������
pubblicare un romanzo? Niente popò di meno
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che... il coordinatore nazionale della Margher
ita, l’Onorevole Dario Franceschini. Che però,
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nonostante tutto, ha deciso di esordire in sordina:
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niente comparsate televisive e subito in
edizione economica. Bene ha fatto: segno������������������������������������������������������������
di rispetto per il genere romanzo e di fiducia nella
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forza autonoma dell’opera.
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Scritta con l’urgenza della giovinezza e lasciata
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lungamente a decantare, una prima prova
già matura. La storia di un amore viscerale��������������������������������������������������������������
, quello per un territorio che si snoda attorno a un
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fiume e per la sua gente più semplice, legata
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ai cicli
vitali della natura. Così, il cammino di
Primo Bottardi alla ricerca di un vecchio amico,
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cui deve una risposta da più di quarant’anni,
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diventa la scusa per un viaggio a ritroso nel
tempo, un risalire la corrente esteriore del fiume
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e quella interiore della propria vita. Fatte le����������������������
debite distanze - soprattutto geografiche - siamo
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dalle parti del conradiano Cuore di tenebra,
con l’amico
Massimo Civolani inconsapevole
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Kurtz. Ma la vera vocazione di Franceschini���������
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sta nella sua attitudine digressiva rispetto al nucleo
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centrale, quando, con pochi tocchi intrisi d’un
lirismo tenue, ricrea una moltitudine di situazioni
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epifaniche di segno malinconico. Il fantasma
che deve averlo spinto a scrivere è quello
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dell’inconsistenza del reale in mezzo alle nebbie
padane: perché “ogni cosa che non si vedeva
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non esisteva più…”
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Colonna sonora: AMALIA GRE’ Per te
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ISBN 88-452-5600-6
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9 788845 256004
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In copertina: Ferruccio Ferrazzi, Il Po a Piacenza, 1919. Roma, collezione privata
Foto dell’autore: Silvia Bombardi
Progetto grafico: Polystudio. Copertina: Paola Bertozzi
www.dariofranceschini.it/ealtriracconti
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[email protected]
bazar 03 2006
leggere.recensioni di ciro bertini 29
OLD FASHION
RACCONTI DI UN UOMO CHE
HA FRETTA – Emanuel Carnevali
(Fazi Editore. 198 pp., 15 euro)
Era un uomo che aveva fretta, Emanuel Carnev
ali. Fretta
di consumare la vita, per conoscerla meglio e tutta. Ne
fagocitava così tanta, che poi doveva espellerla.
I brandelli del rigetto, a volte ancora interi per non avere
tempo di metabolizzarli, ora corrosivamente acidi, quasi avuto
sempre così veri da risultare rivoltanti. In fondo il suo
a Firenze nel 1897, trasferitosi a 17 anni a New York - – nato
fu il
destino tipico dell’emigrante: apolide, mai completament
e
integrato nel nuovo paese, disconosciuto da quello d’origin
e.
Negli Stati Uniti condusse vita grama, tra occupazioni
saltuarie e stenti, tentativi di inquadrarsi (il matrimonio)
fughe nella bohème dell’epoca (non dimentichiamo e
che si
era in quella passata alla storia come Età del Jazz). Fu
invaso
dal tarlo della letteratura, che gli impose l’obiettivo - niente
popò di meno che – di rifondare le lettere americane.
Sfida
ciclopica e fame, minimi riconoscimenti e senso di fallimen
to,
malattia (encefalite letargica) e disastri familiari, un po’
Modigliani a Parigi. Con la differenza che Modì, post come
mortem
sarà universalmente celebrato. Cosa non accaduta finora
a Carnevali: sulle ragioni si interroga la bella introduzione
di Millet. Forse, semplicemente, ha scritto troppo poco:
romanzo – Il primo dio – una manciata di racconti, delle un
poesie e qualche pagina saggistica.
Certo alcune cose sono mirabili: il racconto straziante
dell’autodistruzione della zia, il paragonare l’amore tra
persone alla colomba cui danno asilo, la descrizione due
propria casa come spazio dell’anima. Arricchiscono della
la figura
di Carnevali le lettere al padre (tra Kafka e Cecco Angioli
e un diario redatto quando ormai era gravemente malatoeri)
.
Morirà a soli 45 anni.
Colonna sonora: TORTOISE & BONNIE PRINCE BILLY
The
brave and the bold
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ER
AD
RE
R
PE
UP
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Arno
–
O
IL MESSIA EBRE
Grunberg (Instar Libri. 456 pp., 16
euro)
del lettore forte – quello che, tanto per
Se esistesse una lobbie
tenersi su, si scola un tot di libri l’anno – imporrebbe agli scrittori
un paio di regole tassative: non fare intuire troppo presto dove
il romanzo andrà a parare e evitare che il manufatto ricalchi
pedissequamente le fattezze di altri usciti in precedenza. Ebbene,
tale lobbie riserverebbe una menzione speciale per questo libro.
Perché? Bè, tanto per cominciare, Il messia ebreo non è ebreo.
Anzi, a volerla dir tutta, suo nonno è stato un solerte servitore delle
SS.
Ma non si pensi che Xavier Radek si dia come missione consolare
il popolo ebraico per espiare colpe parentali. Semmai la figura
del nonno cui si ispira gli fornisce la determinazione necessaria a
conseguire l’obiettivo che si è prefissato.
Essendo impossibile diventare ebrei, soprattutto se si è figli di una
coppia di gentili di Basilea, il primo passo è far credere di esserlo.
E per risultare più convincenti, farsi coincidere da un vecchio
quasi cieco, rischiando di lasciarci le penne. Diventare amico di
Awromele, figlio del rabbino, scoprendo il desiderio omosessuale.
Pensare che “nulla è più insopportabile dell’amore”. Sfuggire alle
attenzioni di un patrigno poi è facile, se da neonati si è riusciti
a sopravvivere ai tentativi di soppressione materni. Tentare la
carriera di pittore a Amsterdam. Dopo il fallimento, raggiungere
la Terra Promessa, e da lì, con una escalation tanto imprevedibile
quanto inarrestabile, influenzare le sorti dell’umanità. E se Il
messia ebreo non fosse neanche un messia? Se al suo posto lo
fosse il pellicano che campeggia in copertina?
Ormai lo sappiamo: l’olandese volante Grunberg è uno scrittore
imprendibile. Un giocoliere raffinato che si diverte a spiazzare il
lettore. Cui è dolce essere beffato da tale mago.
Colonna sonora: BELLE AND SEBASTIAN The life pursuit
BAZAR
COLLECTION
GLADIATORI – Antonio Franchini (Mondadori. 181 pp., 15
euro)
Cosa pensate del crescente successo del “wrestling”? Che sia
uno spettacolo insulso, tipicamente americano, adatto a un
pubblico di bambini e adulti sottosviluppati? Mmmm...: troppo
facile cavarsela così, senza tentare di capire le motivazioni
degli estimatori. Direte voi: eppure si tratta di una recita, che
risponde a un evidente copione predeterminato. E per giunta,
con maschere da commedia dell’arte: il buono, il brutto e il
cattivo. Antonio Franchini, ruvida tempra di scrittore di sfide,
ce ne dà la giusta definizione: “una realtà parallela ricca di
dettagli” che piace per il bisogno contemporaneo di “lasciarsi
avviluppare da un’illusione sospesa”.
Franchini fa di più con questo prezioso libro. Inseguendo
una personale ossessione, osserva che nell’uomo moderno
esiste un’esigenza individuale di misurarsi nello scontro fisico.
Una pulsione ancestrale che lo rende simile - nell’epoca di
Internet e del digitale terrestre - al gladiatore romano. E’ a
questa istanza che Franchini dà corpo. Con un complice
altrettanto eccentrico: il fotografo Piero Pompili, uno che da
anni non immortala altro che pugili e lottatori. Insieme, battono
le palestre di periferia, ring anonimi, incontrano in squallidi bar
esseri umani pestati dalla vita. Raccolgono voci al margine.
Fissano corpi statuari o al contrario bolsi. Sguardi bollenti o
bolliti.
Un libro necessario, forte. Non per tutti. Non tutti per esempio
potranno reggere l’inventario del corpo del “Toro del Golfo”:
una sequela di ossa rotte, organi deturpati e orribili cicatrici.
La vita come lotta per la sopravvivenza. Alla fine, se c’è un
rimpianto, è che un po’ di foto in più non avrebbero guastato
.
Colonna sonora: ISOBELLE CAMPBELL & MARK LANEGAN
Ballad of the broken seas
32 di nancy brilli
leggere.brilletture bazar 03 2006
[email protected]
I Confratelli di
John Grisham
Un libretto in edizione tascabile, quella che se te la poggi
sulle gambe non ti si conficca nella carne con i suoi perfidi
spigoletti…
Resistere. In sé la solitudine sarebbe anche accettabile,
poi ti dici: e adesso? Invece di pensare a vuoto, di sentirti
rintronare i pensieri in testa tipo un pezzo di musica
montato a loop, un anello che gira e gira senza soluzione di
continuità, decidi che vabbè, mettiti l’anima in pace bella
mia, tanto la panza ti deve guarire quindi “ha da passà ‘a
nuttata”.
Che cosa ho qui? Sul comodino di metallo scrostato mi
ritrovo un libretto in edizione economicatascabile, cioè la
mia versione preferita, cioè quella che se leggi a letto non
ti pesa e se te la poggi sulle gambe non ti si conficca nella
carne con i suoi perfidi spigoletti rilegati in cartone rigido.
Trattasi di I CONFRATELLI di John Grisham. Leggo,
poi rendiconterò.
Mattina dopo, il tè di oggi é la cosa migliore di cui mi
ricordi da tempo. Bene: il libro parla di tre ex giudici, tre
orrendi tipi che si fanno chiamare i Confratelli, tre fetenti
e arroganti truffatori che dal carcere di minima sicurezza
di Trumble, Florida, continuano a far fruttare la loro
propensione all’avvocatura disonesta.
Premetto che Grisham non è uno dei miei autori da
ombrellone (o da viaggio o da relax) preferiti.
Preferisco piuttosto Wilbur Smith o Clive Cussler o magari
Marco Buticchi,che è pure piuttosto belloccio, a giudicare
dalla quarta di copertina.
Preferisco l’azione, la ricostruzione storica.
Ma questo libro mi è piaciuto per il fatto che non ci sono
eroi, sono tutti un pò zozzoni, tutti meschini e loschi e
approfittatori.
Che è un fatto divertente, una volta tanto. E comunque
l’autore è un maestro dell’intreccio e del colpo di scena,
per cui, se foste obbligati a passare delle ore inchiodati
a letto da un attacco di ozio sfrenato, oppure con il
cervello in pausa post-prandiale pre-pennichellesca, o
anche semplicemente perchè la giornata è stata dura e di
applicar vi alla Recherche di Proust manco ve ne passa per
la capa, I Confratelli fa per voi. Quindi, eventualmente,
buona lettura. Anzi, buona brillettura.
care cose,
la vostra sgangherata Nancy B.
illustrazione mara codalli www.oltremara.com
36 di claudio coccoluto
notte.nottetempo bazar 03 2006
[email protected]
RiflesSioni sparse su Sanremo. Tra piedi nudi,
crocifissioni e una star semplice e grande...
Come al solito se si vuole parlare di Sanremo si rischia di cadere nella
banalità.
Eppure qualcosa si può pure tentare di dirla senza essere nè distruttivi
nè banali...
Quello che mi ha colpito è stato innanzitutto quel vestito da MTV
Award, con tanto di megaschermo e spazi bui. Una scenografia
presuntuosa che voleva essere vuota per contrapporsi a qualche
grossa presenza... Addirittura persino l’orchestra quest’anno è stata
“imbucata” per dare + spazio a qualcosa che si è atteso ma non è
arrivato. Eppure questo è stato proprio l’errore maggiore, perchè
l’orchestra è sempre stata l’unico vero trait-d’union tra il Sanremo di
una volta e quello di oggi.
Cosa ci hanno voluto raccontare con questo nuovo Sanremo?
Non è + una gara canora (non lo è ormai da tempo...) perchè tutto
si risolve con ospiti dall’estero. Anche la Cabello, bravissima senza
dubbio, ma l’episodio del massaggino al piede con John Travolta .
resterà solo nel suo curriculum, sicuramente non nei nostri ricordi..
In realtà ci siamo tutti accorti di un’assenza cronica di carisma,
sublimata dal “crucify ” di Anna Oxa. Forse c’era bisogno di un
capro espiatorio... ma in fondo almeno la Oxa ci ha provato a portare
qualcosa di diverso...
Cosa mi è piaciuto?
Mario Venuti per esempio, ma l’hanno cassato.
Gli Zero Assoluto pure, ma con loro c’è un’affinità personale oltre che
artistica, quindi sarei di parte a parlarne bene...
Credo che uno dei momenti migliori sia legato alla partecipazione di
Laura PAusini.
E’ stato ancora troppo poco enfatizzato il fatto che sia stata la prima
cantante italiana a ottenere il Grammy Award, massimo premio che
gli Stati Uniti dedicano alla musica mondiale. Nel lontano 1958 era
toccato solo a Domenico Modugno... Vi pare poco? Ecco questo è
senz’altro un momento da salvare a Sanremo.
Ma se alla fine di tutto ne esce un Sanremo molto ridimensionato, è
senza grandi ospiti, senza grandi canzoni... in fondo a guadagnarne
la musica!
Perchè tutte queste attenzioni su un evento che catalizza il lavoro e
il marketing di migliaia di persone dell’industria discografica non
fanno che togliere ossigeno alla creatività e concentrare la produzione
artistica su 2 soli eventi: Sanremo e Natale.
Sanremo ha avuto molta importanza in un’epoca in cui c’era solo
quello. Oggi x fortuna esistono molti altri contesti per dare spazio alla
musica, e allora spazio ai talenti...
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bazar 03 2006
gusti di chiara spegni 39
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deMEcucum
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ispasmodico? Lo spi
Zenzero, cuMino, pepe, pePEroncino,
cardamomo, coriandolo, canNella, vaniglia,
zafferano & co. Solo per aromatizzare i piatti?
Non proprio: un po’ di curcuma contro le
infiaMMazioni e del cardamomo contro gli
spasmi...
Eco il vero “sale” della cucina! In passato status symbol dei + ricchi,
hanno la capacità di trasformare un piatto, basta tenere d’occhio le dosi.
Mescolare e calibrare le quantità è un’arte, e citando Joyce, “Dio fece il
cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi!”, si pensa subito ai maghi delle
spezie!
pizzico di storia
Un
Pregiate sostanze odorose d’origine vegetale, venute da terre lontane
e usate in famacopea e in cucina, ecco cosa indicava il termine latino
“species”. Considerate a lungo un lusso riservato a pochi X il loro prezzo
elevato, le spezie erano impiegate già dai greci prima e poi dai romani.
E nel Medioevo, in Europa, una manciata di pepe valeva quanto un
bue, mentre nel XIV secolo, a Venezia, il prezzo d’acquisto era 40 volte
superiore a quello d’origine.
In Italia tra il 1230 e il 1240, a manipolare le spezie diventano ufficialmente
gli speZiali grazie a Federico II, che li distingue dai medici, coloro invece
che fanno la diagnosi e la prescrizione del rimedio. In Occidente il merito di
avere aperto le rotte delle spezie spetta a Enrico il Navigatore alla metà del
‘400: le spedizioni da lui studiate consentono ai portoghesi di arrivare alle
Indie, ponendo fine al monopolio commerciale degli arabi.
A lungo le spezie rappresentano uno status symbol della cucina di corte,
un segno di distinzione. Anche importanti per la digestione: si riteneva che
il “calore” prodotto dalle spezie aiutasse lo stomaco a “cuocere” meglio i
cibi.
Quelle + care oggi? Lo zafferano italiano e spagnolo, il coriandolo del
Marocco, i chiodi di garofano, la noce moscata dell’isola di Grenada e il
pepe del Sarawak.
cucina indiana: bando agli abusi
La
La cucina più speziata del mondo è quella indiana. In un pasto indiano
originale, non “ammorbidito” per gli stranieri, forse si esagera in dosi e
varietà, tanto che Allan Bay nel suo ultimo lavoro “Le ricette degli altri”,
lancia una provocazione: “Io, di mio, iconoclasta come sono, sogno un
grande cuoco indiano, uno della statura di Escoffier per intenderci, capace
di gettare un giorno le spezie, o la più parte delle spezie, alle ortiche.
Sono convinto che ne vedremmo delle belle – o no?”. Il suo timore? Che
abusando delle spezie si coprano i sapori degli alimenti invece di metterli
in risalto. Anche se poi Bay ribadisce che “non esistono veri e propri
orrori nella cucina indiana” occhio alle dosi! Assaggiare sempre in corso
d’opera!
foto mara codalli www.oltremara.com
è un antisettico, ant
Vecchi ed., 7,75
mentre il cardamomoi con le spezie e le erbe aromatiche”, De te” di Luciano
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ars
di
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ite dal marchio
sulle proprietà “Spezie
euro; ancora puntatohe nuove a 7,90 euro; preparazioni garant k a 6 euro;
Zambotti, ed. Tecnic lle di “Curry e peperoncino”, ed. Key Boo
”, ed. Sonda
“ricetta garantita” queValeria Calamari in “Le spezie in cucina mpo a 6,50
oca
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le “Le spezie” di Bla
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a 10 euro; minimanua iego illustrate da Janira Majello e Luc “Erbe – spezie
euro; coltivazione e impRai a 10 euro; dall’approccio scientifico un indirizzario
“Polvere di spezie”, ed.Denis, ed. Gambero rosso a 12 euro, con
a 19,95
– condimenti” di Alain“Cofanetto delle spezie”, ed. Ippocampo , ed. Newton
spezie”
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utile; idea regalo è il
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euro; supereconomicoimi; non poteva mancare poi la ricca e istr
migliori cuochi
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zie”, ed. Rizzoli a 9,9
cina indiana per
enciclopedia delle Spe anesi in “Le ricette di pappamondo. Cu
dei ristoranti indiani milre di mezzo a 7 euro.
italiani curiosi”, ed. Ter
ricEtta
L’altra
Senza uova, latticini e glutine: sono palline di gamberetti allo
zenzero, da sgranocchiare anche davanti alla tv.
Ingredienti per 8:
550 gr gamberetti lessati e sgusciati
5 cm di radice di zenzero
1 cucchiaio di maizena
1 mazzetto di coriandolo fresco
1 albume
olio per friggere
sale.
Sminuzzare lo zenzero, unirlo a gamberetti, albume, maizena, un
cucchiaio di coriandolo e una presa di sale e frullare il tutto. In un
wok friggere nell’olio caldo delle palline di composto, per mezzo
minuto, fino a che non sono dorate; scolare e mantenere in caldo
mentre si cuociono le altre, poi servire guarnite di coriandolo.
L’anGolo
Tutta da scoprire è l’associazione “Italia India”. Si trova in Corso Regio
Parco 24 a Torino e dalle 19.30 è anche ristorante.
Piatti forti: carni marinate in salsa di yogurt, cumino, coriandolo, fieno
greco, zenzero, aglio, olio di mostarda e sale, per il pollo tandoori
(10 euro) oppure in salsa piccante masala (miscela di 12 spezie) con
peperoni verdi e rossi frullati; altro capitolo sono i curry (dai 9 ai 13 euro)
con pollo o agnello o pesce, una salsa base di pomodoro, cipolla, aglio
e zenzero che cuoce 5/6 ore a fuoco lento e solo alla fine si mescola con
altre spezie intere: cannella, chiodi di garofano, cumino, anice steLlato,
cardamomo nero e verde, zenzero e sale.
Il riso costa 2,50 euro, le verdure 3,50 euro.
Aperto dalle 19.30 alle 23.30, chiuso il lunedì, tel.0112470643.
Il bello è che l’associazione offre anche la possibilità di imparare le ricette
indiane con il grande chef Vittorio ? (Kumalé), basta essere almeno in 7/8
persone (la quota del corso è di circa 120 euro). Fortunati i torinesi anche
per lo Spices Store, in via S.Chiara 15, tel. 0114361650.
48 di luca carboni
arti.skizzi bazar 03 2006
[email protected]
[email protected]
bazar 03 2006
life cash di francesco d,alessandro 51
&
ACQUA POTABILE
Famiglie, tra stangate e riSparmi
…Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dei consum
i e della spesa per capire come “organizzarci” ottimiz
prezzo, quantità, tempo, usi e consumi etc…
zando il rapporto qualità Oggi diamo un’occhiata al consumo dell’acqua poTabi
le.
E’ spiacevole avvicinarsi al rubinetto, aprirlo e scoprir
Ogni giorno noi consumiamo in media 256 litri d’acque che non succede niente… che non c’è acqua per qualsiasi motivo.
a a testa.
Ma quanta ne lasciamo scorrere e perdere negli scarich
Quanto ne sappiamo della sua provenienza e di come i senza riflettere un attimo su quanto sia preziosa questa risorsa?
problema siccità che quest’anno sembra toccato anchediventa potabile? Le regioni del Sud Italia si trovano spesso ad affrontare il
Pochi e semplici consigli possono farci risparmiare fino le regioni settentrionali.
a 25 € al mese, rispettare noi stessi, gli altri e la natura:
applicare ai rubinetti il frangigetto-areatore che evita
la dispersione di almeno 7000/8000 litri d’acqua in un
meglio la doccia che il bagno
anno
conviene riparare subito tubazioni, wc e rubinetti che
perdon
o
acqua
Installare un water a scarico differenziato che può far
risparmiare fino a 25 mila litri d’acqua all’anno X una
chiudere i rubinetti mentre ci si insapona sotto la doccia
famiglia di 3 persone
X lavare l’auto meglio il classico secchio d’acqua con o ci si rade o mentre si lavano i denti
spugna
anzich
é la pompa
utilizzare gli elettrodomestici come lavastoviglie e lavatric
i solo a pieno carico e con programmi economici
X innaffiare le piante meglio utilizzare l’acqua in cui è
stata lavata frutta e verdura
Infine, occhio anche all’indicatore di efficienza del consum
o idrico degli elettrodomestici che comprate. I
ll Water Conservation Rating Scheme viene usato per
individuare gli elettrodomestici + efficienti dal punto
Maggiore è il numero di ‘A’ indicate sull’elettrodomestico,
di vista dei consumi idrici.
E’ molto interessante visitare i siti: http://www.contrattoac maggiore sarà l’efficienza dal punto di vista dei consumi idrici.
qua.it/
ed
il
link http://
www.umwelt-schweiz.ch/buwal/it/fachgebiete/gewaesser
schutz/grundwasser/faq/
Aziende e Marketing
“…La propensione di un cliente a parlare bene o male di
un prodotto
o servizio è la più importante variabile del marketing moderno
…”
…così Fred Reichheld, economista americano, in una sua
CGM significa consumer-generated-media, cioè passapa intervista.
rola.
Una pratica antica ma che si sta rivalutando grazie allo sviluppo
tecnologico dei media e all’effetto moltiplicatore di internet.
Che dire dei blog e dei gruppi? Grazie alla rete, milioni di
si parlano in tempo reale e sono ormai abituate a scambiapersone
re e
condividere le proprie opinioni e le proprie esperienze.
Il CGM gode del più alto tasso di affidabilità, rispetto a tutti
i mezzi di
comunicazione.
A questo punto è la figura dei nostri uomini di marketing che
rapidamente evolversi per non subire l’effetto della comunic dovrà
massa. Vedere anche http://www.connecting-managers.c azione di
om/
Finanziamenti agevolati alle
impr
ese: nuova 488
Il 2 febbraio scorso è stato firmato
il D.M. per la riforma degli
alle attivita’ produttive, la ‘NUOVA 488’. Contributo in conto incentivi
capitale al
50% e finanziamento agevolato al 25% dell’investimento ammissi
bile
sono le misure massime. Le misure delle agevolazioni sono
nell’allegato numero 3 al decreto, che complessivamente contenute
e’
compos
to
di 16 articoli . Eccone il riepilogo:
OBIETTIVO 1
P.I. (piccole imprese) - fondo perduto dal 41% al 50%; finanziam
ento
agevolato dal 15% al 25%;
M.I. (media impresa) - fondo perduto dal 41% al 50%; finanziam
ento
agevolato dal 15% al 25%;
G.I. (grande impresa) - fondo perduto dal 31,2% al 44,4%;
finanziamento agevolato dal 15% al 22,2%.
COMUNI CENTRO-NORD IN DEROGA 87.3.c
P.I. (piccole imprese) - fondo perduto pari al 13,7%; finanziam
ento
agevolato pari al 15%;
M.I. (media impresa) - fondo perduto pari al 11,1%; finanziam
ento
agevolato pari al 15%;
G.I. (grande impresa) - fondo perduto pari al 7,1%; finanziam
ento
agevolato pari al 15%.
COMUNI CENTRO-NORD OBIETTIVO 2 & SOSTEGNO
TRANSITORIO
P.I. (piccole imprese) - fondo perduto pari al 10%; finanziam
ento
agevolato pari al 15%;
M.I. (media impresa) - fondo perduto pari al 4,2%; finanziam
ento
agevolato pari al 15%;
G.I. (grande impresa) - escluse.
Durata massima 15 anni, minima 6.
Info su www.minindustria.it
Imprese e competitività
E’ partito il 1° Survey online sulla competitività delle imprese
italiane
Rivolto a imprenditori, dirigenti d’azienda, manager e professio
nisti, il
1° Survey online sulla competitività delle imprese italiane
rilevare l’opinione dei partecipanti sulle ragioni del calo diconsentirà di
competitività
delle imprese italiane.
Numerosi indicatori rivelano uno stato di difficoltà dell’indu
stria italiana
e individuano una serie di fattori responsabili di tale fenomen
o, tra i
quali gli scarsi investimenti in innovazione e formazione, l’inefficie
del mercato del lavoro e del sistema fiscale, l’eccessiva burocraz nza
Il questionario online, raggiungibile attraverso i siti di Eccellere ia.
//www.eccellere.com, Key4biz http://www.key4biz.it e Spazio http:
Impresa
http://www.spazioimpresa.biz/Pub/
54 di agnese ananasso
hi-tech bazar 03 2006
[email protected]
CONvergenze:
TECnolOGIE contAMInate
Le nostre case? Un mix di tecnologie...
Contenuti
I contenuti si possono scaricare da Google e Yahoo!
O dai siti degli operatori che offrono anche il servizio.
Ora anche dal sito della Apple iTunes. Basta iscriversi e
pagare (inserendo numero di carta di credito –aiuto!) i
film e i video scaricati. Attenzione perché per esempio
da Google si possono solo “vedere”, e non registrare i
film, per cui si paga solo lo streaming e registrare solo
nella propria di memoria.
VanTaggi
Tanta libertà! Non si dovrà “bere” tutto quello che
viene propinato dalla tv, I contenuti si scelgono sul
sito, come al supermercato.
In pratica sarà come avere un mega Blockbuster
dentro casa, solo più fornito.
I costi sono inferiori a quelli del satellitare e del digitale
terrestre perché non bisogna mettere parabole
o sintonizzatori. In più nel futuro sarà possibile
archiviare su server esterni foto, video, film e l’intera
videoteca senza dover ampliare quella del pc di casa e
sarà possibile condividerlo con gli amici o accedervi da
qualsiasi pc, anche dall’altra parte del mondo, in tutta
sicurezza.
Gli addetti ai lavori la chiamano “convergenza”, gli
altri vedono più semplicemente che i confini tra Pc, tv,
telefonino, radio ed elettrodomestici sfumano, fino ad
arrivare ad avere il Pc in mezzo al salotto e a scegliere
i programmi Tv su internet.
Il primo risultato di questo mix di tecnologie e
contenuti è la Ip Tv (Internet Protocol Tv), la Tv sul
computer. I contenuti della televisione non passano più
dall’antenna (tradizionale o parabolica che sia) ma dai
fili del telefono.
Basta avere l’Adsl, altrimenti invece di vedere
immagini nitide e continue si vedrebbero tanti robot
che si muovono a scatti. Quello che verrà sarà l’anno
del boom di questo business, anche in Italia, che,
notoriamente, è sempre un po’ “fanalino di coda”
nell’adottare le nuove tecnologie (tolti i cellulari).
Cresce infatti l’offerta e la concorrenza anche in Italia.
In principio era Fastweb...
Fino allo scorso anno era l’unico operatore che offriva
tale servizio. Ora non più. Infatti arrivano anche Wind,
Telecom Italia, Tiscali.
Alcuni di loro già offrono questo servizio, altri hanno
annunciato il loro ingresso in campo.
Per ora le offerte sul mercato sono poche: Telecom
Italia offre Alice Home TV a circa 45 euro al mese
rendendo disponibili contenuti video in diretta e on
demand, navigazione Internet fino a 4Mb, senza limiti e
senza fili anche da più pc contemporaneamente (fino a
5), servizi Internet gratuiti, la possibilità, direttamente
dal televisore, di navigare in Rete, consultare la posta
di Alice, inviare SMS e utilizzare la rubrica on line, fino
a 5 numeri telefonici personali per effettuare fino a 3
chiamate contemporaneamente.
Per altre info www.alice.it
Fastweb offre la sua Ip Tv a partire da 8 euro al mese,
servizio minimo di noleggio decoder e qualche film in
regalo, il resto si paga (19 euro al mese per l’Adsl fino
a 6 mega più le altre opzioni di Voce e tariffazione per
la navigazione in internet).
Per altre info www.fastweb.it
Tiscali. Ha annunciato il suo ingresso sul mercato
proprio in questi giorni, promette una vasta scelta
di contenuti e di servire un gran numero di utenti.
Staremo a vedere. www.tiscali.it
SvantAggi
Sono legati al fatto che si tratta di una tecnologia ancora acerba,
tutta da
esplorare. Inoltre c’è da considerare che in Italia la diffusion
e della banda
larga è ancora piuttosto lenta, con poco più di 5 milioni di linee
attive.
In più l’offerta di contenuti è ancora ristretta (nonostante quello
che
promettono gli operatori). Cosiccome il livello di interattività
e i servizi
messi a disposizione.
Il consiglio? Aspettare ancora un po’, che il settore sia maturo
e poter
sfruttare a pieno le potenzialità della Tv del futuro.
A Motorola piace l’IpTv
Altrimenti perché avrebbe annunciato di voler acquisire la Kreatel
Communications, azienda che produce i set-top-box per l’Ip
sfruttano Linus come piattaforma? D’altra parte non è una Tv che
novità per
Motorola che già distribuisce col proprio marchio i decoder per
il digitale
terrestre.
Sky ama Alice
Chi è abbonato ad Alice Home Tv ora può acquistare il Cinema
16 euro al mese infatti si ha l’accesso ai canali Sky Cinema di Sky. Con
1, 2, 3 e altri
servizi Sky, senza parabola e senza decoder satellitare. Anche
Sky scende
a compromessi.
Chi sono i proprietari?
Uno dei motivi principali che limita la fruibilità di contenuti?
I soldi e la paura di “cannibalizzare” altri settori come il cinema
o la tv
satellitare.
Quindi per ora il problema è mettersi d’accordo sui diritti e quindi
a chi
bisogna pagare l’accesso ai contenuti, soprattutto visto che
il web non ha
praticamente confini (nel bene e nel male). Infatti ora gli operator
i si devono
mettere d’accordo con Hollywood e le major cinematografich
e, che non
vogliono veder crollare i profitti derivanti dai cinema e dalla vendita
su Dvd. Non solo, c’è il problema anche delle partite in streamin dei film
g.
Uno degli ultimi casi ha visto chiudere i siti Coolstreaming.it
e
Calciolibero.it (anche se Coolstreaming ha già riaperto col dominio
.us)
perché contenevano un link a un sito cinese che trasmetteva
le partite del
campionato di calcio italiano. Il sito cinese infatti aveva comprat
Sky per trasmettere in Cina quelle partite, solo in Cina. Quindi o i diritti da
legale, ma non qui. La proposta è quindi ora di bloccare l’accesslì era tutto
o ai
stranieri che qui sono considerati illegali. Ma questo non si chiama siti
regime?!
Scarica

Che palla di radio...!