Modelli decisionali Processi decisionali e strategie Cosa è una decisione Una scelta tra corsi di azione (opzioni). Le scienze sociali si focalizzano sulle scelte sociali e sulle scelte pubbliche Scelte sociali (collettive) Decisioni che risultano dall’amalgama di decisioni individuali in un processo decisionale (decision-making) Scelte (decisioni) pubbliche (politiche) Classe particolare di scelte sociali che: 1. 2. 3. 4. sono rivolte a influenzare la assegnazione dei valori e/o dei rapporti tra le identità le loro disposizioni si applicano a tutti i membri della comunità possono essere imposte imperativamente ai renitenti sono assunte formalmente da autorità pubbliche e/o 5. sono rivolte ad affrontare e, se possibile, risolvere problemi pubblici (rilevanti per la comunità) Logica delle scelte decisionali Due teorie esplicative (e normative): 1. 2. Teoria della scelta razionale Teoria dell’identità Teoria della scelta razionale Razionalità olimpica Razionalità limitata Razionalità olimpica Logica della consequenzialità: attori compiutamente razionali cercano di ottimizzare i loro ricavi Razionalità limitata Logica della consequenzialità: gli attori cercano di realizzare risultati soddisfacenti dati limiti informativi e di calcolo Entrambe le versioni Gli attori calcolano le conseguenze attese dell’azione in vista della soddisfazione di preferenze date (logica della consequenzialità) Teoria dell’identità Logica dell’appropriatezza: attori situati conformano il loro comportamento a norme sociali o professionali (metodo incrementale) Noi consideriamo processi decisionali in cui: Sono presenti più attori; Questi sono individui o organizzazioni internamente coerenti (team); I diversi attori sono tra loro incoerenti, potenzialmente o effettualmente in conflitto; Questi attori interagiscono e intraprendono giochi decisionali per soddisfare preferenze o identità; Le decisioni che assumono sono decisioni collettive nel senso precedente. Attori Al decision making-collettivo partecipano individui e organizzazioni. Queste possono essere considerate alla stregua di attori collettivi se: 1. I loro membri condividono intensamente interessi, scopi, identità (sono team); 2. Delegano agenti a rappresentarle attraverso procedure collettivizzanti Quali organizzazioni. Formalmente decidono le organizzazioni pubbliche. Ipotesi del government. Le teorie pluralistiche considerano il governo una funzione diffusa oltre i confini formali del pubblico. Al processo di governo partecipano sia agenzie pubbliche che gruppi non governativi. Ipotesi della governance e della complessità decisionale. Quali organizzazioni Tutte le organizzazioni rilevanti possono partecipare, direttamente o indirettamente, formalmente o di fatto, al processo decisionale. Differenti mix di attori governativi caratterizzano ogni politica pubblica. Quali siano non può essere stabilito ex ante ma solo accertato ex post. Dipende dal tipo di politica, dalle fasi del processo politico, dalla forza di ciascuna organizzazione ecc. Tuttavia Le organizzazioni pubbliche sono sempre presenti nel processo di governo. A loro competono le decisioni formali, anche se il loro peso e il loro ruolo sono variabili; Alcune organizzazioni non governative – i partiti, i sindacati, la business community – sono ordinariamente presenti e attive e incidono sulle principali politiche pubbliche Quindi….. Si pongono due problemi per l’analista del decisionmaking: Accertare quali organizzazioni sono presenti e attive nel processo politico; Valutare qual è il ruolo di ciascuna e in particolare quale peso esercita il potere pubblico nella struttura di interazione. Giochi I rapporti di interazione tra le organizzazioni del decision-making sono concettualizzabili come giochi strategici (decisioni congiunte di attori che operano in condizioni di incertezza). I giochi decisionali possono essere cooperativi o non cooperativi e generare diversi tipi di equilibrio [excursus] Coalizioni Nei giochi decisionali le organizzazioni si presentano da sole o in coalizione con altre organizzazioni, con cui condividono scopi e obiettivi Le arene L’ arena l’ambito (il luogo, ma non necessariamente un luogo fisico) in cui si svolge il processo decisionale. Le arene possono essere formali informali I meccanismi Qualche esempio una macchina Materie prime Prodotto finito meccanismi un computer una medicina l’efficacia di una politica pubblica I meccanismi sono pattern/modelli ricorrenti che agiscono a livello micro per produrre una trasformazione. Rispondono alla domanda “come è avvenuta la trasformazione”? Spiegazione di un fenomeno tramite leggi Spiegazione di un fenomeno tramite meccanismi I meccanismi della decisione Decidere = scegliere tra opzioni alternative, e quindi affrontare (risolvere) conflitti (controversie, divergenze di idee o di interessi) Quali sono i meccanismi elementari* che permettono agli attori di risolvere un conflitto e quindi di decidere? * ossia gli ingranaggi attraverso i quali si forma una decisione collettiva In qualsiasi decisione collettiva sono contemporaneamente in opera più meccanismi, in combinazioni diverse. Noi cominceremo a esaminare le caratteristiche e il funzionamento dei meccanismi elementari e poi esamineremo le loro possibili combinazioni nei processi reali di decisione I meccanismi: la proposta di Brian Barry Barry, B. (1965), Politcal Argument. Lotta Negoziazione Discussione nel merito Voto Sorteggio Gara Autorità Deliberazione I criteri per la risoluzione del conflitto Lotta Negoziazione Deliberazione Voto Sorteggio Gara Autorità Vince il più forte Si raggiunge un accordo tra le parti in conflitto Vince la proposta più convincente Vince chi ha la maggioranza Vince il più fortunato Vince il migliore Il conflitto è sciolto unilateralmente da chi ha l’autorità per farlo Una riclassificazione dei meccanismi Leadership Meccanismi basati sull’autorità Gerarchia Autorità giudiziaria Autorità tecnica Voto Meccanismi basati sull’interazione Negoziazione Deliberazione Meccanismi basati su automatismi (?) Lotta Sorteggio Gara Elster, J. (a cura di) (1998), Deliberative democracy. Processi decisionali Il successo di un processo decisionale è una trasformazione non incrementale dello status quo, indipendentemente dalla capacità della decisione di raggiungere i suoi obiettivi: Ogni proposta di cambiamento si scontra con: - la presenza di opposizioni, esplicite o tacite; - l’indifferenza di attori che, potenzialmente interessati, non ne intuiscono i vantaggi. Processi decisionali Una trasformazione significativa si associa perciò: - a grande disponibilità di risorse da parte del promotore; - al fatto che sia un gioco a somma positiva; - alla comunanza di obiettivi che induce a collaborare; - alla convinzione che non saranno alterati i contesti decisionali. Strategie decisionali Una strategia decisionale è un tentativo intenzionale di generare coordinamento attraverso modifiche degli elementi del processo decisionale che sono nella nostra disponibilità. E’ la capacità di “leggere” i processi decisionali e di scegliere la strategia capace di portare a compimento il processo desiderato. E’ l’art and craft of policy analysis Famiglie di strategie 1. La manipolazione delle risorse: alterare l’equilibrio delle risorse aumentando le proprie e/o diminuendo quelle dell’oppositore (uso di un testimonial, ricorso ad un esperto, ingresso di un nuovo alleato, ecc.); 2. La manipolazione delle modalità di interazione: passare da confronto/scontro a bargaining o a collaborazione; partecipazione e mediazione; strategie esclusive e inclusive Famiglie di strategie (segue) 3. La manipolazione della posta: si modifica il contenuto della policy per sviluppare interesse e/o superare le opposizioni. Ad es.: prevedere compensazioni agli enti locali interessati da un insediamento di forte impatto sul loro territorio; oppure segmentare le poste. 4. La manipolazione del network, cioè del numero e caratteristiche degli attori. Si cerca di modificare le proprietà del network: rispetto alla sua densità, alla sua complessità, alla centralità dei promotori (autorità)