SECONDA GIORNATA DELL’EDUCATION L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Un vademecum per le imprese Roma, 13 ottobre 2015 La redazione del vademecum è stata coordinata da Carmela Mazza. Hanno collaborato alla redazione dei testi e raccolta dei materiali: Rossella Aschieri, Alfonso Balsamo, Dario Zavalloni. Ringraziamo tutte le Associazioni Industriali che hanno fornito il loro contributo. Un ringraziamento speciale a Ermanno Rondi e alle 17 Associazioni Industriali coinvolte nel progetto Club dei 15 Education per la collaborazione alla redazione del presente vademecum. Un ringraziamento per l’organizzazione della Giornata Education a Valentina Piacentini e Franco Scerna. Un ultimo ringraziamento al Board Education e a tutti coloro che hanno voluto inviarci commenti e suggerimenti. Sommario Prefazione 5 Introduzione 9 Il cambio di paradigma dell’alternanza 9 Il contesto attuale e le possibili prospettive 15 Gli orientamenti europei sull’alternanza scuola-lavoro 15 I numeri dell’alternanza scuola-lavoro in Italia 17 Le novità de “La Buona Scuola” sull’alternanza 17 Alternanza scuola-lavoro: un’opportunità per la scuola 21 Culturale: il valore educativo del lavoro 22 Organizzativa: cambia il gruppo classe 22 Didattica: interdisciplinarità 23 Alternanza scuola-lavoro: un’opportunità per le imprese 25 Come attivare i percorsi di alternanza scuola-lavoro 27 A) Co-progettazione 27 B) Alternanza scuola-lavoro e sicurezza 35 C) Modelli di Co-valutazione 36 Dieci proposte per migliorare 39 Alternanza in azione 41 Indice delle Associazioni Industriali 93 3 4 L’alternanza per Confindustria di IVAN LO BELLO, Vice Presidente Education di Confindustria “La Buona Scuola” ha finalmente riconosciuto agli studenti italiani il diritto di imparare lavorando. L’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro obbligatoria è una delle più significative innovazioni introdotte dalla riforma scolastica. Un’innovazione attesa da tempo. Lo dicono tanti autorevoli commentatori, lo dice l’Europa, lo dicono gli studenti, le famiglie, gli insegnanti, i dirigenti scolastici. Lo diciamo noi imprenditori, che proprio un anno fa abbiamo chiesto al Governo e al Parlamento di non indietreggiare davanti all’occasione di cambiare in profondità il nostro sistema educativo: da troppo tempo distante dal lavoro e dall’impresa, salvo alcune lodevoli eccezioni. Chi fa impresa sa bene che la maggior parte dei giovani che entrano in azienda, pur con molti talenti e conoscenze, non ha praticamente mai fatto un’esperienza di lavoro durante il percorso di studi. Solo il 4% dei giovani tra 15 e 29 anni è riuscito a conciliare studio e lavoro. In Germania, Regno Unito e Francia si arriva a oltre il 20%. Un ritardo culturale enorme in un contesto europeo e globale sempre più competitivo e insidioso. In tanti anni di attività nel territorio abbiamo raccontato ai giovani cosa significa integrare studio e lavoro: capire qual è la propria vocazione professionale, conoscere la struttura di un’azienda, il suo valore etico e la sua organizzazione, come si opera in squadra, nel rispetto delle funzioni e del ruolo di ciascuno, come apprendere le prime competenze necessarie per entrare e restare in azienda, acquisendo una “bussola” per l’orientamento verso il lavoro futuro, al problem setting, posing e solving. Tutti “ingredienti” che il sistema di istruzione da solo non può dare. E non è certo una colpa. Integrare scuola e lavoro significa concretamente ridurre le lunghissime 5 transizioni occupazionali che in Italia possono avere una durata di 10-12 mesi, mentre in tutti i Paesi europei più orientati alla formazione on the job durano al massimo 4 mesi. È in questo lasso di tempo che si generano fenomeni drammatici come quello dei NEET, i giovani che non studiano e non lavorano: siamo tra quelli che ne hanno più di tutti in Europa. È necessario, per rilanciare la competitività del Paese, che i giovani si affidino a un sistema educativo efficiente che li aiuti a riscoprire il gusto di conoscere e vivere il lavoro, di formarsi un “pensiero manuale”, di guardare alle aziende come a un mezzo per migliorare il proprio percorso di vita. E non solo al fine del proprio percorso professionale. Nel testo de “La Buona Scuola”, ora legge n. 107 del 13 luglio 2015, c’è tutto questo. Una triplice svolta: culturale, organizzativa, didattica. Sia per le scuole. Sia per le imprese. Sia per il Paese. Ma ci troviamo soltanto all’inizio del percorso intrapreso: passare dall’idea al fatto, dalla norma alla prassi, non sarà facile. Garantire davvero a tutti gli studenti la possibilità di entrare in azienda per formarsi. Co-progettare percorsi orientati alle competenze e alla laboratorialità. Rafforzare le reti territoriali e sfruttare le reti digitali per ampliare il raggio delle opportunità. Ecco la sfida per scuola e impresa. C’è molto lavoro da fare e da fare in fretta: serve subito una tempestiva azione che permetta all’alternanza di non restare sulla carta. Occorre trovare soluzioni efficaci sui nodi critici che ancora permangono: educazione alla sicurezza, sgravi alle imprese, riduzione degli oneri burocratici. È vero, noi imprenditori chiediamo queste cose da molti anni e non sempre con i risultati sperati, ma in questa fase è la legge che chiede a noi di attivarci e dare il nostro supporto a tutti gli studenti italiani. E noi non ci tiriamo indietro. Da Confindustria sono nati modelli e proposte che, quando recepite, hanno contribuito a migliorare la scuola italiana. Vogliamo continuare su questa strada e cercheremo di intensificare gli sforzi. 6 Abbiamo una responsabilità non da poco che richiede una riflessione a tutto tondo: per questa ragione è nato questo vademecum, frutto di una forte collaborazione con le nostre Associazioni più impegnate sul terreno educativo, che viene presentato in occasione della Seconda Giornata Education di Confindustria. Lo scorso anno abbiamo presentato le nostre 100 proposte per l’Education e la crescita. Molte di queste proposte restano ancora sulla carta, ma costituiscono senza dubbio un riferimento e un indirizzo che ogni politica davvero riformista non può ignorare. Ma non possiamo sottovalutare i passi avanti fatti in un ambito, quello scolastico, dove resistenze corporative, pigrizie burocratiche, ostinazioni ideologiche, per molti anni hanno proibito l’innovazione. Possiamo mettere a fattor comune idee e energie. Norma e buone prassi sull’alternanza possono trovare reciproco completamento e diventare forza propulsiva per il nostro sistema educativo. Perché impresa e scuola sono, insieme, decisive per ridare slancio alla competitività del Paese. 7 8 Introduzione Introduzione Il cambio di paradigma dell’alternanza Nei sistemi complessi uno più uno può fare anche più di due. Nel caso in oggetto dovrà necessariamente fare di più. L’alleanza tra istruzione e lavoro prevista da la “Buona Scuola” è una piccola rivoluzione nella concezione dell’apprendimento che il nostro Paese ha seguito fin qui, improntata sul s’impara a scuola e poi si applica sul lavoro. I giovani italiani che entreranno in alternanza potranno contare nel proprio portfolio formativo un’esperienza reale non episodica, e un progetto di apprendimento fondato appunto sul dualismo cooperativo tra il fare, il mondo esterno e non estraneo alle aule, il volto, i ritmi, le regole e l’etica del lavoro e dell’impresa, con il mondo a loro più noto dell’aula. Per loro, per le imprese, per le scuole stesse, in questa ibridazione starà il valore che si aggiunge alla somma semplice degli addendi costituiti fino ad aggi da scuola e impresa. Alternare studio e lavoro come metodologia per un apprendimento efficace non è una novità di per sé. In Europa è una prassi diffusa, in Germania è un sistema consolidato e di riferimento internazionale, ma in fondo esso non è che un derivato moderno del modello di apprendistato della bottega cinquecentesca italiana da cui molto deriva della nostra capacità di maker creativi. In Italia dimentichiamo che in provincia di Bolzano essa è legge dal 1955 e che da anni si susseguono e si sommano esperienze di varia natura. E’ vero che il nostro Paese ci arriva tardi, troppo a lungo zavorrato da pregiudizi radicati e diffusi sul mondo del lavoro e sulle imprese, vissute più come luogo dello sfruttamento e dell’esecuzione pedissequa, che non come quello della crescita, dell’esperienza e dell’apprendimento individuale. Anche per questo non possiamo ancora contare su un modello unico di alternanza italiano. Non partiamo per nulla da zero, le scuole italiane che hanno avviato una qualche forma di alternanza sono 9 moltissime (secondo una ricerca MIUR più del 40%) e i progetti del sistema che possiamo considerare almeno parzialmente di alternanza sono più di 10.000. Possiamo quindi contare sulle tantissime esperienze che in questi anni si sono via via stratificate in modo spontaneo e straordinario in cui imprese e scuole hanno collaborato liberamente senza schemi prefissati. E’ una via all’italiana, che nasce bottom-up e che si fonda sulla disponibilità e il talento entusiasta di tanti, docenti e uomini d’azienda, che a quella zona di collaborazione hanno creduto con i fatti. In prima fila, da sempre, ci sono le Associazioni di Confindustria che in tutta Italia hanno promosso, progettato e realizzato tanti cantieri per dare modo ai ragazzi di toccare con mano la ricchezza culturale e il valore formativo del lavoro nelle imprese. La giornata di quest’anno nasce certamente con l’obiettivo di mettere a disposizione e in comune un patrimonio di esperienze ricchissimo e crediamo che molti di questi stimoli potranno essere tesaurizzati dai territori che hanno meno esperienza e consuetudine di scambio tra scuola e impresa. La giornata è idealmente dedicata a tutti quelli che hanno fatto nascere esperienze di alternanza. Alcune sono localizzate, altre sono ormai sistematicamente ripetute, altre hanno una portata più di sistema e possono essere riferimento per le linee guida nazionali che si stanno formando in questi giorni. In ogni caso questa rete italiana di specialisti dell’alternanza è un patrimonio che deve essere messo a valore comune per la realizzazione di un processo di questa complessità. Tuttavia non si tratta solo di condividere esperienze ancorché importanti. Oggi l’alternanza è norma dello Stato, occorre dunque un salto di qualità di sistema e anche per questo si stanno formando le regole applicative. Quest’occasione non va sprecata e va progettata con cura, con la giusta e progressiva gradualità che si richiede nelle sfide impegnative e in cui non si può sbagliare. L’Italia non è la Germania e noi dobbiamo trovare la nostra strada di sistema che è indispensabilmente ricca dei tanti sapori dei territori italiani, delle piccole e piccolissime imprese, di aree metropolitane e di migliaia di piccoli comuni. 10 Introduzione Le linee guida e il PON istruzione possono dare un contributo fondamentale a una piena applicazione di quanto è stato disegnato con la “Buona Scuola”. In primo luogo nelle zone del Paese che per diverse ragioni hanno oggettivamente meno facilità ad avere opportunità di alternanza, per scarsità d’imprese, per la loro dimensione, per difficoltà logistiche e orografiche. Con realismo bisognerà affrontare le oggettive difficoltà esistenti, non caricare di eccessive attese l’alternanza e non imboccare velleitarie quanto impossibili scimmiottature del dualismo tedesco. Ma non si può rinunciare a quella che è una conquista innanzitutto culturale e civile del Paese, che può finalmente dare uno sbocco innovativo alla questione da tempo irrisolta di una migliore occupabilità dei giovani italiani. Le 400 ore sono dunque un traguardo tendenziale ma esse devono essere poste come un obiettivo serio e vincolante per tutti. Ci sono, lo sappiamo, molte questioni operative e organizzative da risolvere, dai trasporti alle assicurazioni, al nodo “classe” come entità di riferimento. Sono affrontabili e alcune esperienze condotte dal sistema, da Federmeccanica a Enel, a Lamborghini, a Bayer, all’esperienza della robotica di Torino, hanno fornito indicazioni interessanti e trasferibili. Tuttavia la condizione preliminare perché il Paese giunga a una sua “buona alternanza” è di merito, è progettuale e di definizione a monte di un buon sistema di valutazione degli esiti. In primo luogo in Italia non esiste, se non localmente o in sperimentazioni di settore, un sistema nazionale e confrontabile su scala europea di rilevazione delle competenze richieste dal sistema nazionale della produzione. Questa è una questione di cruciale importanza per l’alternanza, per l’orientamento, per la trasparenza dei sistemi di formazione regionali, per una piena mobilità del lavoro su scala nazionale ed europea, tutte questioni che sono di particolare importanza soprattutto per le Piccole e le Medie Imprese. Sempre di più le imprese dipenderanno da persone con caratteristiche professionali e culturali capaci di adattarli al cambiamento costante che vivono le società e la competizione globale in particolare. 11 Ciò enfatizza il ruolo delle competenze trasversali e delle cosiddette soft skill, con una riduzione delle rigidità dei profili e un’interdisciplinarietà sempre più elevate. L’interazione tra i saperi sarà più elevata e le barriere disciplinari più permeabili. Perciò oggi andrà fatta una riflessione sul pensare e realizzare percorsi in alternanza che da un lato colgano con pragmatismo la domanda puntuale delle imprese, dall’altro guardino a un orizzonte culturale più ampio. Su questo punto Confindustria, Piccola Industria, Fondirigenti e Intesa SanPaolo hanno avviato una sperimentazione di particolar interesse su quattro filiere produttive fondamentali dell’industria italiana. La “Buona Scuola” ha esplicitamente richiamato la necessità di poter disporre finalmente di un atlante delle competenze che sia di orientamento per i giovani e per l’offerta scolastica e formativa in generale. Occorre che anche su questo punto si passi alla fase realizzativa e Confindustria è pronta a impegnarsi su questo terreno in modo aperto e pieno. Da questo punto parte un ciclo virtuoso che dovrà combinare obiettivi di apprendimento in alternanza e risultati del percorso tenendo conto delle performance attese, delle condizioni di contesto in cui dovrà essere collocata la performance di alternanza, i criteri e i modi con cui valutare le performance. Il processo è di fondamentale importanza per un collegamento finalmente serio tra istruzione e lavoro e per avere un monte ore di alternanza che abbia anche un impatto intenso sull’orientamento alla scelta d’istruzione e lavoro nel nostro Paese. L’alternanza è una trasformazione dell’attuale assetto didattico e pertanto deve essere preparata con informazione e formazione adeguate. Il nostro sistema ha animato, progettato e realizzato migliaia di esperienze, con moltissime imprese. Componenti associative importanti hanno definito modelli che hanno un respiro nazionale e sono un riferimento con valore più ampio. Queste esperienze sono a disposizione. Il nodo oggi è 12 Introduzione fare in modo che la via italiana all’alternanza non sia la semplice somma di tante esperienze, ma che nasca da queste tante esperienze un modello italiano che incida radicalmente sul rapporto tra istruzione e impresa, che contribuisca a fugare, almeno nelle giovani generazioni, la cultura antiimpresa così diffusa nel nostro Paese, che dia una spinta innovativa al rinnovamento progettuale della didattica. Tutto ciò richiede disponibilità e apertura da parte di tutti, richiederà risorse stabilmente appostate perché giunga a piena e completa applicazione. Se lo sarà produrremo un cambiamento e una riforma radicale nella cultura del Paese. E’ quanto ci attendiamo tutti e per questo ci impegneremo a fondo. 13 14 Il contesto attuale e le possibili prospettive Il contesto attuale e le possibili prospettive Gli orientamenti europei sull’alternanza scuolalavoro L’Europa pone sempre più al centro delle sue strategie lo stretto collegamento tra istruzione e lavoro. L’Europa si è orientata verso la messa a sistema di modelli che permettono agli studenti di incontrare il lavoro e le imprese già durante il percorso di studi. In particolare strumenti come alternanza scuolalavoro, orientamento, istruzione tecnica e professionale, apprendistato e formazione alla cultura d’impresa sono stati individuati dall’Unione Europea per facilitare una migliore transizione dalla scuola al lavoro. Con Europa 2020 l’istruzione e l’occupazione, assieme all’innovazione, all’integrazione e al clima/energia sono i cinque fattori chiave dello sviluppo. Nel luglio del 2013 è stata varata l’European Alliance for Apprenticeships, un documento di sintesi delle posizioni europee sulla formazione on the job, che mira in particolare all’utilizzo dell’istituto dell’apprendistato e, più in generale, di tutti gli strumenti di alternanza scuola-lavoro. L’Europa si è dunque definitivamente orientata verso la diffusione della formazione on the job come principale strumento di lotta alla disoccupazione giovanile. I dati confermano che questa scelta produce risultati: nei Paesi europei in cui i sistemi educativi sono maggiormente work-oriented le transizioni scuola-lavoro sono brevi (massimo 4 mesi in Germania, Austria, Paesi Bassi, Danimarca) e la disoccupazione giovanile è a livelli fisiologici (non supera il 7-8%). Esiste da questo punto di vista un limite culturale italiano: da noi, di norma, 15 è invalsa la regola per cui “prima si studia, poi si lavora”. In sostanza il lavoro è stato via via eluso dal processo formativo. Eppure il lavoro è territorio di autentica realizzazione umana, è fonte di identificazione, di autostima, di dignità e di integrazione sociale. È sorgente di produzione e di formazione del sé. È occasione reale per valutare i talenti e le competenze. È ancoraggio fondamentale del benessere psichico. È esperienza che rende possibile sentirsi competenti e valorizzati. L’Italia ha aderito con una carta di impegni all’Alleanza nel luglio del 2015, ma l’importanza dell’alternanza scuola-lavoro era già stata riconosciuta nel febbraio 2014 con l’emanazione delle Linee Guida Nazionali per l’Orientamento Permanente. La possibilità di alternare periodi di studio a reali esperienze di lavoro costituisce, infatti, una delle condizioni essenziali per ridurre la disoccupazione e il mismatch tra le competenze attese dalle imprese e quelle realmente apprese nei percorsi scolastici. L’alternanza rappresenta anche uno strumento di inclusione sociale in quanto, favorendo l’acquisizione di competenze specifiche per affrontare i periodi di transizione (Career Management Skills - CMS), consente una più semplice gestione dei percorsi non lineari di carriera e un migliore adattamento a contesti lavorativi e organizzazioni produttive differenti. Oggi le riforme del lavoro e della scuola sembrano riprendere gli orientamenti europei puntando sulla progettazione di una “via italiana” al sistema duale. È ormai evidente che una delle cause della disoccupazione giovanile è il mancato collegamento tra scuola e lavoro: un problema strutturale che la crisi ha soltanto aggravato. I giovani italiani arrivano tardi alla conclusione del percorso di studi (25,5 anni per una laurea triennale, 26,8 per una magistrale) e spesso senza aver mai fatto un’esperienza di lavoro o stage. 16 Il contesto attuale e le possibili prospettive I numeri dell’alternanza scuola-lavoro in Italia In Europa i giovani italiani tra 15 e 29 anni sono quelli che meno riescono ad alternare percorsi di studio a esperienze di lavoro: solo il 4%, in Germania il 22%, nel Regno Unito il 17%. Secondo il rapporto di monitoraggio realizzato dall’Indire per l’anno scolastico 2013-2014 solo il 10,7% degli studenti delle scuole secondarie superiori ha seguito percorsi di alternanza scuola-lavoro. È stato coinvolto il 43,5% degli istituti secondari di secondo grado: il 43,4% degli istituti professionali, il 37,3% degli istituti tecnici, il 13,3% dei licei. Sono stati 10.279 i percorsi di alternanza: la maggior parte dei quali vengono svolti nella Regione Lombardia (2.836). Seguono la Toscana (1.032), il Veneto (919), il Lazio (711), le Marche (681), l’Emilia Romagna (662), la Sicilia (656) e il Piemonte (530). Complessivamente 126mila strutture hanno collaborato alla realizzazione dei percorsi di cui il 43,8% (53mila) è costituito dalle imprese. Più della metà delle imprese ospitanti hanno tra 1 e 9 dipendenti. I settori prevalentemente interessati sono stati: il manifatturiero (41,9%), i servizi di alloggio e ristorazione (20,9%), altre attività di servizi (6,7%). Gli accordi stipulati tra scuola e impresa per la realizzazione dei percorsi di alternanza sono stati 1.182. Il 50% dei soggetti con cui le scuole hanno stipulato gli accordi sono imprese. Le novità de “La Buona Scuola” sull’alternanza L’alternanza scuola-lavoro è il principale strumento di collegamento tra mondo produttivo e sistema scolastico individuato da “La Buona Scuola”. La legge 107/2015 rende obbligatorio un periodo di alternanza scuolalavoro di almeno 400 ore nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali e di almeno 200 ore nei licei. Attualmente, le scuole che svolgono percorsi di alternanza non superano mediamente le 70-80 ore nell’ultimo triennio. Sarà possibile per gli studenti svolgere percorsi di alternanza sia nel periodo scolastico sia durante le vacanze estive, in Italia 17 o all’estero. La riforma prevede che l’alternanza scuola-lavoro entri in vigore già durante quest’anno scolastico a partire dalle classi terze. I nuovi percorsi di alternanza obbligatoria come previsto dall’articolo 1 comma 33 della Legge 107/2015 partiranno con gli studenti del terzo anno di scuola superiore dell’anno scolastico 2015/2016: si tratta di circa 520mila studenti tra licei, istituti tecnici e professionali, a cui si aggiungono circa 200mila studenti di quarto e quinto anno che proseguiranno i percorsi di alternanza già attivi prima dell’approvazione della riforma. Nel corso del prossimo triennio gli studenti chiamati a fare l’alternanza scuola-lavoro saranno circa 1,5 milioni. Oltre alle imprese, potranno ospitare percorsi di alternanza scuolalavoro gli ordini professionali, gli enti che si occupano di attività culturali e ambientali e gli enti sportivi iscritti al CONI. Sarà possibile inoltre svolgere percorsi di alternanza scuola-lavoro in modalità IFS (Impresa Formativa Simulata), sfruttando le reti digitali. La Legge ha incrementato anche il finanziamento dei percorsi: dagli 11 milioni previsti fino allo scorso anno scolastico la spesa a regime per l’alternanza scuola-lavoro si aggirerà sui 100 milioni di Euro per anno a decorrere dal 2016 (20 milioni per il 2015). “La Buona Scuola” prevede inoltre l’inclusione dell’alternanza scuolalavoro nella terza prova scritta degli esami di Stato. Per gli studenti che hanno svolto questo percorso durante il triennio, l’alternanza scuola-lavoro sarà una vera e propria materia d’esame: la commissione terrà conto delle esperienze specifiche fatte in alternanza scuola-lavoro e coinvolgerà il tutor aziendale che avrà seguito lo studente. Anche nel colloquio orale la commissione potrà fare domande e interloquire con lo studente su questo tema. A tutela degli studenti sarà elaborata una specifica “Carta dei diritti e doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza” da adottare, sentite le rappresentanze studentesche nazionali. Le scuole svolgeranno attività di formazione in materia di salute e tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro organizzando corsi ad hoc. 18 Il contesto attuale e le possibili prospettive Saranno i dirigenti scolastici a individuare e a scegliere imprese e enti pubblici disponibili all’attivazione dei percorsi di alternanza scuolalavoro e iscritti nel Registro Nazionale per l’alternanza scuola-lavoro. Per incrementare il collegamento scuola-impresa-territorio sarà possibile attivare i “laboratori territoriali per l’occupabilità” che consentiranno alle imprese, alle università e agli enti pubblici, di collaborare con le scuole per orientare le attività formative verso settori strategici del Made in Italy e per fornire servizi propedeutici all’inserimento del giovane nel mercato del lavoro. I laboratori, costituiranno spazi di incontro tra scuola e territorio dove sperimentare nuovi percorsi di “didattica laboratoriale” che sarà possibile attivare anche in reti di scuole e nei poli tecnico-professionali. Aperti anche al di fuori dell’orario scolastico, i laboratori potranno contribuire a contenere l’alto tasso di abbandono scolastico (17% media nazionale con punte del 25,8% al Sud) e a fare della scuola un punto di riferimento nella realtà sociale e produttiva di un territorio. Si apre, infine, anche la possibilità di modificare il curriculum dello studente attraverso l’inserimento di insegnamenti opzionali nel secondo biennio e nell’ultimo anno, insegnamenti che saranno finalizzati all’orientamento e all’accesso al mondo del lavoro. In questo caso il contributo delle imprese potrebbe essere di grande supporto alla scuola, sia nell’individuazione delle materie da inserire, sia nello svolgimento delle attività degli insegnamenti stessi. 19 20 Alternanza scuola-lavoro: un’opportunità per la scuola Alternanza scuola-lavoro: un’opportunità per la scuola L’impresa soffre del disallineamento tra formazione scolastica e innovazione. La scuola soffre di una cronica difficoltà a intessere rapporti stabili con il sistema produttivo e con il territorio. Il tema cruciale è come rendere reciprocamente vantaggiosa l’alleanza tra scuola e impresa, per la crescita professionale dei giovani e per la competitività delle imprese. L’alternanza scuola-lavoro non è indolore, cambia la didattica e spinge a profonde innovazioni organizzative e gestionali. In questi mesi molte scuole si stanno interrogando su quali cambiamenti nella vita concreta e nella didattica porterà con sé l’introduzione di un numero così significativo di ore di alternanza scuola-lavoro all’interno del curricolo. L’alternanza scuola-lavoro non è una nuova disciplina che si aggiunge alle 1.056 ore di insegnamento che ogni studente è già chiamato ad affrontare nelle scuole secondarie di secondo grado. È una nuova metodologia didattica che comporta un ripensamento della stessa funzione educativa, formativa e socializzante della scuola nel suo rinnovato rapporto con l’impresa. Non è possibile introdurre l’alternanza scuola-lavoro con successo senza modificare la struttura organizzativa, l’impianto didattico e il modello pedagogico della scuola italiana. L’alternanza scuola-lavoro è un’opportunità per la scuola su tre diversi campi: 1. culturale; 2. organizzativo; 3. didattico. 21 Culturale: il valore educativo del lavoro Il riconoscimento del valore educativo del lavoro comporta l’abbattimento delle rigide barriere frapposte negli anni tra la scuola e l’impresa. In Italia si è affermata, negli ultimi decenni, con le buone ragioni dell’esigenza di ridurre analfabetismo, dispersione, ignoranza, l’idea che fino a 23/24 anni prima si studia e poi si lavora: “first study, after work”. Nei Paesi europei più avanzati, e non soltanto nella Germania del sistema duale, apprendimento “scolare” e apprendimento “sul lavoro” non sono separati ma profondamente integrati. L’opportunità culturale è quella di riconoscere agli studenti italiani il diritto di “imparare lavorando” di cui beneficia gran parte dei loro coetanei europei. Il riconoscimento del valore educativo del lavoro permette al giovane di acquisire competenze utili ad affrontare il mercato del lavoro dopo lo studio: la scuola che organizza percorsi di alternanza è una scuola che offre agli studenti l’occasione di formare soft skills fondamentali per inserirsi nel mercato del lavoro (problem posing, setting and solving, capacità di lavorare in team, rispetto degli orari e dell’organizzazione lavorativa). L’attenzione all’employability permette alla scuola di aumentare il suo prestigio e il suo ruolo socio-economico nel territorio e le fornisce anche un’opportunità per realizzare in concreto l’autonomia scolastica e per valorizzare gli insegnanti più aperti e motivati al mondo produttivo. Organizzativo: cambia il gruppo classe Molte scuole oggi hanno una limitata apertura al territorio, all’impresa, alla realtà produttiva. L’extrascuola, cioè l’insieme delle realtà economiche sociali e culturali, costituisce una vera e propria risorsa organizzativa per la scuola. In tal senso l’alternanza presuppone l’apertura al contesto territoriale e, al tempo stesso, rende più flessibile e peculiare l’organizzazione della giornata e della settimana scolastica. Primo elemento di novità è il venir meno della centralità del “gruppo classe”: l’alternanza introduce metodologie organizzative che possono prevedere 22 Alternanza scuola-lavoro: un’opportunità per la scuola gruppi di studenti che fanno alternanza che non coincidono con il gruppo classe di tipo tradizionale. Secondo elemento: viene meno anche la rigida ripartizione della giornata scolastica e, come accade all’università, non sono più i docenti a spostarsi nelle classi dove i ragazzi li attendono, ma sono i ragazzi a spostarsi nelle classi di Storia, Italiano o nelle classi che, all’interno di un laboratorio, fanno alternanza. Altra novità organizzativa: l’alternanza presuppone un rapporto organico con l’extrascuola, attraverso l’individuazione di una nuova e specifica figura di riferimento. Viene introdotto negli istituti il responsabile dell’alternanza, che avrà il compito di gestire il rapporto con le imprese e di coordinare i tutor scolastici per l’alternanza che operano in stretto collegamento con i tutor aziendali. Infine, la rivoluzione organizzativa prevista attraverso l’alternanza riguarda la valorizzazione dei dipartimenti e dei Comitati Tecnico Scientifici come luoghi dove co-progettare, sul piano didattico e organizzativo, i percorsi di formazione e apprendimento all’interno di scuole e aziende. Didattico: interdisciplinarità Il passaggio da una concezione quantitativa dell’insegnamento a una concezione qualitativa (il cui obiettivo diventa formare una “testa ben fatta” come sostiene Edgar Morin) cambia le modalità di trasmissione dei saperi. L’opportunità didattica è quella di considerare lo studente non solo come un contenitore da riempire di nozioni, ma come un individuo in grado di sviluppare competenze spendibili, sia nella vita privata che professionale, dopo il conseguimento del diploma. Le discipline, che sono fondamentali, possono grazie all’alternanza interagire tra loro andando a formare buone competenze. A livello didattico l’alternanza non deve essere considerata come un percorso di recupero per gli studenti meno dotati ma, come un’opportunità formativa per l’arricchimento di tutti. La tecnologia ha permesso di superare la rigida distinzione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale e l’alternanza segna il punto di incontro tra queste due dimensioni del lavoro. L’alternanza integra il percorso scolastico perché lo 23 apre all’impresa e al lavoro. L’esperienza di lavoro accresce la motivazione dei ragazzi, li aiuta a orientarsi per conoscere meglio le proprie vocazioni, permette di acquisire una visione di insieme delle logiche produttive e dei processi aziendali, sviluppa cultura di impresa. Inserito in una “comunità di pratiche” lo studente individua nuovi aspetti della conoscenza legati alla relazione con gli altri, al contesto sociale e territoriale, al mondo dell’impresa e della produzione. 24 Alternanza scuola-lavoro: un’opportunità per le imprese Alternanza scuola-lavoro: un’opportunità per le imprese Senza un sistema educativo all’altezza delle sfide della società della conoscenza l’Italia non potrà competere nei mercati internazionali: i giovani, vanno coltivati e accompagnati per poter esprimere tutto il loro potenziale. Eppure solo il 40% delle imprese italiane ha contatti frequenti con le scuole, a differenza del 70% registrato in Germania e Regno Unito. Ciò è dovuto non solo al costo della formazione, ma anche all’eccessiva burocrazia legata all’attivazione dei percorsi di alternanza. Oggi esiste un divario crescente tra le competenze possedute dai giovani “in uscita” dal sistema educativo e quelle effettivamente richieste dalle imprese e dal mondo del lavoro, con la conseguenza che molte imprese faticano a trovare le professionalità di cui hanno bisogno per crescere e restare competitive sui mercati di riferimento. Il rafforzamento dei percorsi di alternanza scuola-lavoro rappresenta la prima soluzione a questo problema consentendo di avvicinare i percorsi scolastici ai bisogni delle imprese e di orientare i giovani verso quegli indirizzi formativi maggiormente richiesti dal mondo del lavoro. La principale valenza dell’alternanza scuola-lavoro consiste, infatti, nel facilitare e orientare lo studente a comprendere l’attività professionale dei diversi settori e ambiti aziendali: è proprio per questo motivo che l’impresa assume in questo percorso didattico un ruolo formativo fondamentale. Tramite la convenzione e il progetto formativo concordati con la scuola, l’impresa propone interventi formativi, stipula convenzioni, riceve l’autorizzazione a formare, individua e forma il tutor aziendale che affianca lo studente. L’alternanza scuola-lavoro costituisce quindi un investimento a lungo 25 termine per le imprese che attraverso questi percorsi acquisiscono una maggior consapevolezza di essere, oltre che luogo di produzione, anche un luogo di sviluppo del progetto educativo dei giovani e, proprio in quanto tali, portatrici di una notevole responsabilità sociale. Quando si crea un’integrazione concreta tra imprese e agenzie educative si innesca un processo virtuoso di riqualificazione, non solo dell’offerta formativa ma anche della domanda di formazione espressa dalle imprese, con effetti positivi sul sistema educativo, sui processi di selezione e recruitment delle imprese e, in definitiva, sulle dinamiche occupazionali. Affinché ciò sia possibile occorre costruire un nuovo clima di fiducia tra imprese, scuole e territori che non si riduca esclusivamente a una pura questione di costi e burocrazia. 26 Come attivare i percorsi di alternanza scuola-lavoro Come attivare i percorsi di alternanza scuola-lavoro A) Co-progettazione 1. Quale modello di alternanza scuola-lavoro adottare? L’alternanza non è un’aggiunta alla tradizionale prassi didattica. Il modello di alternanza scuola-lavoro presuppone due scelte fondamentali: • la scuola si apre al territorio e è in grado di utilizzare, ai fini dell’apprendimento, tutti i contesti esterni utili (fabbriche, laboratori, musei, università, differenti habitat ecc.); • l’alternanza non è una panacea, non deve riguardare tutti gli studenti, perlomeno nelle stesse rigide modalità, deve anzi consentire una maggiore personalizzazione dei percorsi di apprendimento, potendo contare su una molteplicità di ambiti formativi da utilizzare. Occorre tenere conto delle differenti caratteristiche degli individui e utilizzare tutte le possibili motivazioni all’apprendimento individuando i contesti e le modalità più opportune. Partire dal presupposto che alternanza significhi permanenza dei ragazzi in azienda può rendere il monte ore previsto difficilmente raggiungibile. Le esperienze attivate da numerose Associazioni industriali mostrano come i percorsi di alternanza scuola lavoro possano articolarsi in una serie di differenti attività, non sempre necessariamente realizzate all’interno delle aree produttive delle aziende. Tra i diversi modelli utilizzati con successo sul territorio figurano: a) formazione specialistica attraverso moduli didattici realizzati con le imprese; b) accesso ai laboratori delle imprese; 27 c) percorsi strutturati sulle competenze trasversali; d) impresa Formativa Simulata (IFS). La scelta tra le diverse soluzioni disponibili dipenderà dalle peculiarità del territorio e dalle necessità di scuole, studenti e imprese. Nello specifico il modello dell’Impresa formativa simulata potrebbe declinarsi nella strutturazione di laboratori tecnologici realizzati simulando i laboratori o le linee produttive reali delle imprese del territorio così che i ragazzi possano esercitare o sviluppare le loro competenze in contesti simili a quelli reali e quindi propedeutici a inserimenti in alternanza scuolalavoro. È importante, però, che questa metodologia non rimanga un puro esercizio di simulazione senza collegamenti costanti con l’impresa di riferimento. 2. Quante ore di alternanza prevede la legge? Il disegno di legge “La Buona Scuola” introduce almeno 400 ore di alternanza obbligatoria nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali e almeno 200 ore nell’ultimo triennio dei licei. I percorsi di alternanza saranno inseriti nel piano triennale dell’offerta formativa. 3. Esistono dei periodi particolari per svolgere l’alternanza? L’alternanza si svolgerà in parte nel corso dell’anno scolastico e in parte durante la sospensione delle attività didattiche, in estate. 4. Che ruolo svolgerà il dirigente scolastico? La riforma della scuola individua nel Dirigente Scolastico la figura principale per la gestione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Il capo di istituto individuerà all’interno di un apposito registro, che sarà attivato presso le Camere di Commercio, le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili all’attivazione dei percorsi citati, a stipulare apposite convenzioni e a redigere una scheda di valutazione sulle eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione con il mondo del lavoro. 28 Come attivare i percorsi di alternanza scuola-lavoro Oltre alla gestione prettamente organizzativa, al dirigente scolastico spetterà, anche, il delicato compito di promuovere, presso il corpo docente, studenti e famiglie, quella svolta culturale che riconosce il valore formativo del lavoro. Diverse le azioni concrete che si potranno intraprendere già dai primi mesi di scuola per favorire questo cambiamento: 1. individuazione di un “team alternanza” permanente con relativo organigramma (ruoli e responsabilità) in grado di: a) analizzare e ridefinire l’impianto curriculare in una logica di didattica per competenze in cui il tirocinio in azienda rappresenta solo il momento applicativo e solo uno degli strumenti possibili; b) individuare mappe di competenze per la gestione del percorso in azienda e a scuola; c) gestire con i tutor aziendali un percorso integrato coerente con le indicazioni nazionali curriculari; d) utilizzare un format di progettazione comune tra scuola e azienda; e) definire e validare rubriche di osservazione per la valutazione del percorso; f) monitorare l’efficacia dell’azione didattica sugli studenti. 2. organizzare un sistema di monitoraggio del processo con soggetti diversi da quelli coinvolti nel “team alternanza” per una maggiore oggettività di valutazione; 3. organizzare un sistema di comunicazione dei risultati per capitalizzarli e coinvolgere maggiormente il territorio nell’innovazione della scuola (accountability); 4. promuovere un’informazione dettagliata rivolta agli studenti delle scuole secondarie di primo grado e alle loro famiglie sulle 29 opportunità offerte dall’alternanza per potenziare un orientamento consapevole; 5. organizzare e realizzare nei primi mesi di scuola azioni specifiche di formazione per tutti i docenti al fine di rivedere la struttura organizzativa delle discipline, rivisitando le consolidate metodologie trasmissive del sapere nell’ottica di percorsi sviluppati per competenze e integrati con esperienze lavorative reali o simulate; 6. organizzare nei “dipartimenti disciplinari” una progettazione dell’azione formativa con obiettivi definiti, competenze da far raggiungere agli studenti, tempi e modalità didattiche, al fine di poter poi individuare le azioni da svolgere a scuola o in azienda per il raggiungimento delle skills richieste. Occorrerebbe anche avviare una formazione specifica per i capi di istituto sulla didattica per competenze, sull’organizzazione e gestione del personale coinvolto e sulla costruzione di un percorso adeguato alle esigenze educative delle scuole e formative delle aziende. Questa azione di formazione, propedeutica a tutte le attività di organizzazione dei percorsi di alternanza, andrebbe ripetuta nel tempo specialmente per i dirigenti che non hanno esperienze pregresse di gestione di istituti tecnici e professionali. Idealmente potrebbe anche essere realizzata insieme ai responsabili delle aziende così da ottenere un “comune sentire” sull’alternanza. 5. Come verrà modificato il Piano dell’Offerta Formativa? L’alternanza scuola-lavoro va inserita tra i contenuti essenziali del Piano Triennale dell’Offerta Formativa anche ai fini della quota di potenziamento dell’organico dell’autonomia e della scelta dei collaboratori del Dirigente Scolastico (10% dell’organico). In quest’ottica, si potrebbe pensare di individuare una o più figure di docenti (Responsabili dell’alternanza scuolalavoro), che nelle scuole secondarie superiori, svolgano l’attività di raccordo con le imprese coadiuvando il Dirigente Scolastico. Lo schema che segue mostra i diversi attori e step che concorrono al successo dell’alternanza: il 30 Come attivare i percorsi di alternanza scuola-lavoro corpo docente, i tutor, il Comitato Tecnico Scientifico, le aziende coinvolte. Schema operativo alternanza scuola-lavoro Fonte: elaborazione Confindustria - progetto Club dei 15 Education 6. Chi può ospitare studenti in alternanza scuola-lavoro? Possono ospitare gli studenti impegnati in percorsi di alternanza scuolalavoro: a) le imprese; b) le associazioni; c) Enti pubblici e privati compresi quelli del terzo settore; d) gli ordini professionali; e) i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del 31 patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali; f) gli enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale; g) gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI. 7. Come sarà possibile individuare le imprese con cui collaborare? Oggi il meccanismo di coinvolgimento delle aziende da parte delle singole scuole è de-strutturato: a seconda dei casi le aziende vengono contattate dai singoli studenti, dai docenti o dalle associazioni industriali di appartenenza. Ciò riduce notevolmente il numero delle aziende coinvolte che risultano sempre le stesse. Con la riforma questo meccanismo verrà in parte superato attraverso la costituzione, dall’anno scolastico 2015/2016, del Registro Nazionale per l’alternanza scuola lavoro tenuto dalle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (art. 4). Sarà proprio con le strutture iscritte a questo Registro che il dirigente scolastico potrà stipulare le convenzioni per l’attivazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Al termine di ogni anno scolastico il dirigente scolastico redigerà una scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate convenzioni. Il Registro, tuttavia, non potrà sostituire del tutto la funzione di facilitazione e di impulso esercitata dal dirigente scolastico costituendo solo la fase finale e formale di un processo più lungo di “reclutamento” delle imprese. In quest’ottica l’adesione delle imprese al Registro potrà essere agevolata e accelerata anche e soprattutto attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni datoriali e delle istituzioni locali. Ugualmente le reti già istituite in ogni scuola costituiranno un utile strumento da rafforzare e valorizzare. 8. Quali scuole possono partecipare? Oltre agli istituti tecnici e professionali di Stato e ai licei possono beneficiare delle disposizioni emanate sull’alternanza scuola-lavoro anche le istituzioni formative accreditate dalle Regioni per la realizzazione di percorsi di 32 Come attivare i percorsi di alternanza scuola-lavoro Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), finalizzati all’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e formazione. In quest’ultimo caso, tuttavia, è bene ricordare che l’Istruzione e la Formazione sono disciplinate da una normativa specifica per ogni Regione che, a seconda dei casi, può prevedere anche una quota molto più rilevante di ore da dedicare all’alternanza. 9. Come vanno strutturati la convenzione e il progetto formativo? La convenzione tra scuola e impresa deve contenere le indicazioni relative a: • durata; • orario; • nominativi del partecipante e dell’organizzazione ospitante; • mansioni; • diritti e obblighi delle parti; • nominativi di tutor scolastico e tutor aziendale; • modalità di acquisizione della valutazione dello studente; • firme del soggetto attuatore e dell’organizzazione ospitante. Il progetto formativo deve essere chiaro negli obiettivi e nei contenuti. In particolare deve tenere presenti i seguenti punti: • dati dell’allievo e dell’azienda ospitante; • competenze e risultati di apprendimento attesi; • attività dello studente; • polizze assicurative; • periodo e sedi di svolgimento. 33 10. Quali compiti/attività è possibile affidare agli studenti coinvolti in alternanza scuola-lavoro? Non è facile abbinare discipline scolastiche e attività aziendali. Per ovviare a questa difficoltà può essere utile definire una mappa di competenze maggiormente richieste dai diversi settori del sistema economicoproduttivo. Confindustria sta a questo proposito elaborando le skills richieste da alcune filiere industriali. È utile inoltre prevedere dei momenti di confronto diretto tra scuole e aziende anche organizzando dei learning tours in impresa per i docenti così da individuare meglio le caratteristiche metodologiche e di contenuto che devono avere i corsi di studio per rispondere alle esigenze della società e nello stesso tempo permettere alle imprese di venire a contatto con il grande patrimonio di conoscenza presente negli istituti tecnici, professionali e negli enti di formazione troppo spesso latente e non valorizzato. È indispensabile creare una forte alleanza tra azienda e scuola per contemperare l’esigenza di una solida formazione disciplinare degli studenti con la acquisizione di competenze che solo l’ambiente lavorativo consente di apprendere. 11. Quali sono i diritti e i doveri degli studenti in alternanza scuolalavoro? Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è impegnato nella redazione di una Carta dei Diritti e dei Doveri delle Studentesse e degli Studenti in alternanza che permetterà ai ragazzi coinvolti in questi percorsi di capire quali saranno le responsabilità che si assumeranno nei riguardi del datore di lavoro e cosa potranno aspettarsi a loro volta dall’impresa ospitante. Indubbiamente lo studente ha diritto a trovare un’impresa nel cui ambiente crescere sul piano umano e professionale. Al tempo stesso lo studente ha il dovere di conoscere e applicare in modo rigoroso le regole che presiedono a un ambiente lavorativo organizzato 34 Come attivare i percorsi di alternanza scuola-lavoro B) Alternanza scuola-lavoro e sicurezza 1. Quali sono gli obblighi a carico dell’azienda che svolge alternanza? Lo studente in alternanza è equiparabile a tutti gli effetti al lavoratore (cfr. art. 2 D. Lgs 81/08). Di conseguenza il datore di lavoro è tenuto a una serie di adempimenti normativi. Tra essi rilevano: • obbligo di sorveglianza sanitaria. In caso di minorenni l’esito deve essere comunicato a chi ha la potestà genitoriale; • obbligo di dotazione di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) idonei rispetto al rischio di mansione. La Legge 107/2015 prevede che sia a carico della scuola il compito di organizzare corsi di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza e svolti secondo quanto disposto dal D. Lgs. 81/2008. 2. Come si possono gestire i costi dei trasporti? In alcuni casi i costi dei trasporti sono a carico delle scuole. In altri casi non sono coperti dai finanziamenti per l’alternanza. Occorre, però, aggiungere che i siti aziendali spesso sono difficilmente raggiungibili dai mezzi pubblici e occorrerà quindi prevedere dei trasferimenti ad hoc. 3. Come si possono formare i docenti e i tutor scolastici e aziendali? Molti docenti sono ancora legati allo schema tradizionale dello stage e fanno fatica a cogliere la caratteristica fondamentale dell’alternanza scuolalavoro che è quella di concepire percorsi progettati insieme tra scuola e azienda. Anche la funzione del tutoraggio (sia scolastico che aziendale) è più ricca di contenuti, e quindi delicata, rispetto a uno stage tradizionale, soprattutto per permettere al termine una corretta valutazione. Il successo dei progetti formativi in alternanza scuola-lavoro è fortemente correlato alla co-progettazione delle attività da parte di imprese e di scuole. Già oggi molte scuole e imprese lavorano insieme per realizzare eccellenti 35 percorsi di alternanza. Non mancano, però, i casi in cui le aziende non sono coinvolte né nella progettazione, né nella valutazione finale del progetto formativo e delle competenze in esito all’esperienza in alternanza. In molti casi le aziende italiane hanno un’intensa collaborazione con le scuole e ne conoscono dirigenti scolastici e docenti. In altri casi il personale aziendale non ha familiarità con le attività di docenza nelle scuole. Determinante è la collaborazione tra tutor scolastico e tutor aziendale. Anche le attività di tutorship in azienda richiedono supporto, sia in fase di progettazione congiunta del percorso con la scuola, sia in fase di supervisione del ragazzo, sia in fase di valutazione. Si prefigura quindi la necessità di progettare un percorso di formazione per i tutor aziendali anche con la presenza dei tutor scolastici (es. Progetto Mentore). A questo proposito occorrerà predisporre dei percorsi formativi specifici con un format standard per i tutor aziendali. Sarà utile anche valorizzare i Comitati Tecnico Scientifici di istituto e i Comitati Tecnico Scientifici di indirizzo per l’impostazione di possibili soluzioni prevedendo a livello centrale dei moduli standard di formazione. Con riguardo ai docenti e ai tutor scolastici sarà necessario, invece, attuare quanto previsto dal D.D. 832 del 4-11-2014 che prevede interventi formativi per i docenti delle istituzioni scolastiche impegnate nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, prevedendo incentivi quali il riconoscimento di crediti per la partecipazione. C) Modelli di Co-valutazione 1. Come si possono valutare i percorsi di alternanza? L’alternanza scuola-lavoro introduce nella normale attività scolastica una importante novità: la valutazione finale delle competenze acquisite spetta esclusivamente ai docenti della scuola ma deve necessariamente prevedere la presenza di esperti aziendali. Già oggi esistono modelli di valutazione delle competenze acquisite dagli studenti durante i percorsi di alternanza. Numerose Associazioni industriali hanno messo a punto set di 36 Come attivare i percorsi di alternanza scuola-lavoro indicatori e di test. Più recentemente i progetti Enel, Ducati-Lamborghini e Federmeccanica hanno dato particolare importanza al momento della valutazione dell’alternanza. Occorre però riconoscere che non esiste una diffusa co-valutazione da parte di scuole e imprese specialmente nel caso dell’Esame di Maturità. In taluni casi gli studenti che svolgono percorsi di alternanza (ad esempio nel settore della meccanica avanzata o della chimica serica) sono svantaggiati perché la seconda prova si basa su teorie di meccanica generale o teorie di chimica generale, non valorizzando le competenze acquisite nei percorsi di alternanza. Naturalmente esistono già strumenti valutativi che Associazioni Industriali e scuole hanno messo a punto e possono essere utilizzati per la valutazione delle competenze acquisite in azienda: • griglie di valutazione; • predisposizione e somministrazione di questionari; • valutazione di conoscenze/abilità/competenze acquisite (prova esperta); • valutazioni dei/con i tutor aziendali (spunti per riprogettazione). Vanno tenuti anche in considerazione gli strumenti utili a rilevare le competenze trasversali e le competenze tecnico-professionali. Il giudizio finale dovrebbe essere focalizzato su esiti di risultato (cambiamenti intercorsi nei risultati di apprendimento tra situazione iniziale e finale) e di processo. 2. Come si potrà strutturare la terza prova dell’Esame di Maturità? Oltre alla seconda prova dell’esame di maturità che di norma è strettamente collegata all’indirizzo specialistico della tipologia di scuola, riveste una grande importanza la terza prova che tenderà progressivamente a essere personalizzata in quanto all’interno di una stessa classe saranno presenti diverse esperienze di alternanza. Per questo motivo essa sarà 37 complementare al “progetto” che ogni allievo sviluppa durante l’anno scolastico per poi essere presentato durante il colloquio orale. I tutor svolgeranno quindi un ruolo di primo piano nella costruzione della terza prova. Sarebbe comunque opportuno effettuare una sperimentazione che possa permettere di individuare quali possono essere – a legislazione vigente – le tipologie di terza prova più adatte alla valutazione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro in sede di terza prova. 3. Quale meccanismo è possibile utilizzare per la certificazione delle competenze? Anche in quest’ambito esistono diversi modelli di certificazione delle competenze. Occorre però che le esperienze di eccellenza nel campo della certificazione delle competenze vengano diffuse e conosciute. Si potrebbe prevedere a livello nazionale/regionale uno schema che possa essere utilizzato, tenendo presenti eventuali esperienze già esistenti. In ogni caso la certificazione deve essere effettuata dalla scuola tenendo presenti le valutazioni fatte dall’azienda e comporta il riconoscimento di crediti spendibili poi in situazione lavorativa. 38 Dieci proposte per migliorare Dieci proposte per migliorare Nonostante o forse proprio a causa della grande portata della riforma, l’introduzione dell’obbligatorietà dell’alternanza scuola-lavoro nell’ultimo triennio delle scuole secondarie superiori comporta alcune criticità oggettivamente importanti quali: la necessità di garantire a tutti gli studenti la possibilità di fruire di percorsi di alternanza, la corrispondenza tra la domanda di competenze delle aziende presenti sul territorio e gli indirizzi delle singole scuole e la presenza di un numero sufficiente di imprese disponibili a ospitare gli allievi soprattutto in quei territori caratterizzati da un elevato numero di istituti dello stesso tipo che collaborano con le stesse aziende. Per vincere questa sfida facilitando così l’attuazione della riforma Confindustria ha elaborato dieci proposte chiave. 1) Riconoscere incentivi e sgravi fiscali per le imprese che ospitano studenti in alternanza scuola-lavoro. 2) Inserire la formazione sulla sicurezza nei programmi scolastici di tutte le scuole secondarie superiori. 3) Inquadrare i progetti di alternanza scuola-lavoro nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa, tenendo conto delle differenze tra piccola e grande impresa. 4) Prestare attenzione non solo alla fase di orientamento e di preparazione/progettazione del percorso di alternanza, ma anche alla sua realizzazione e alla restituzione dei risultati per dare significato all’esperienza, curando la motivazione degli studenti e responsabilizzando il tutor/referente della scuola. 5) Avviare una sperimentazione per individuare quali possano essere – a legislazione vigente – le tipologie di prova più adatte alla valutazione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro in sede di Esame di Stato. 39 6) Attribuire alle organizzazioni di rappresentanza delle imprese il ruolo di regia locale organizzativa per il coordinamento, la co-progettazione e la pianificazione dei percorsi di alternanza prevedendo contestualmente una sufficiente copertura finanziaria. 7) Articolare la seconda prova dell’Esame di Maturità sulla base di una tematica generale definita a livello centrale lasciando alle singole scuole la redazione di dettaglio. 8) Inserire la partecipazione dello studente a un percorso di alternanza scuola-lavoro tra le motivazioni valide ai fini dell’integrazione del punteggio attribuibile dal consiglio di classe in sede di maturità nel rispetto del massimale di 20 punti complessivi (art. 11 c. 4 DPR 323/1998). 9) Prevedere per le attività di alternanza effettuate all’interno del normale percorso curriculare che la prestazione del medico sia pagata da fondi dello Stato e delle Regioni sul modello di quanto previsto dalla normativa sugli stage rispetto alla posizione INAIL. 10) Definire uno status dello studente in alternanza scuola-lavoro che lo distingua dal lavoratore. 40 ALTERNANZA IN AZIONE Le esperienze delle Associazioni di Confindustria Alternanza in azione Prima de “La Buona Scuola”, della Legge 107/2015, di decreti e norme sull’alternanza c’è stato, e c’è, l’impegno di Confindustria a dare ai giovani italiani l’opportunità di imparare lavorando. Da molti anni le Associazioni Territoriali e di Categoria di Confindustria lavorano con la parte più innovativa del sistema educativo per progettare e realizzare percorsi di alternanza scuola-lavoro. Nonostante strozzature burocratiche, difficoltà logistiche, migliaia di imprenditori aprono ogni giorno le porte delle aziende agli studenti: per aiutarli a essere pronti per il mondo del lavoro, a sviluppare competenze, a orientarsi verso il futuro. Questo breve manuale nasce proprio dalle capillari esperienze di un sistema che guarda al capitale umano come vero motore della crescita del Paese. Da Nord al Sud sono nati casi eccellenti che in molti casi sono stati presi a riferimento per la riforma del sistema di istruzione. Le esperienze di Confindustria mostrano che è possibile combinare vocazioni produttive e formative, peculiari per un Paese manifatturiero come il nostro, che ne possono trainare la crescita e lo sviluppo. Alternanza in azione si propone come una rapida rassegna, certo non esaustiva, di modelli concreti, realizzabili e realizzati, che possono essere un riferimento, una prima base di partenza, per questo nuovo corso dell’alternanza scuola-lavoro in Italia. La riforma offre un’occasione da non perdere per sperimentare e mettere a sistema un efficace collegamento scuola-lavoro nel nostro Paese. Un’opportunità che Confindustria intende cogliere partendo dal suo know-how e dalla determinazione dei suoi imprenditori. 43 ACIMAC www.acimac.it L’alternanza scuola-lavoro all’interno del Distretto Ceramico Modenese L’Associazione ha svolto il ruolo di facilitatore delle relazioni fra le imprese associate e le scuole tecniche del territorio modenese favorendo la realizzazione di stage funzionali alla costruzione di competenze tecniche spendibili all’interno delle realtà imprenditoriali locali, nonché favorendo la possibilità dell’ingresso delle scuole nei laboratori di ricerca e sviluppo presenti nelle aziende coinvolte. CONFINDUSTRIA ALESSANDRIA www.confindustria.al.it Comitato Tecnico Scientifico (CTS) Istituto A. Volta Confindustria Alessandria siede nel Comitato Tecnico Scientifico dell’Istituto A.Volta. Tra le attività realizzate spiccano: corsi di formazione e stage aziendali per i docenti, co-progettazione di moduli formativi scuolaimpresa, attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro attraverso brevi periodi di tirocinio in Italia e all’estero. ANCE – FORMEDIL SISTEMA SCUOLE EDILI www.ance.it Per un’alternanza sicura – Centro Provinciale di Istruzione Professionale Edile di Padova Il progetto, rivolto a allievi della classe 4° geometra, affianca a una fase d’aula di conoscenza del settore edile una visita in un cantiere significativo e 120 ore di alternanza svolte in aziende del settore. I ragazzi frequentano anche un corso di 16 ore per la Formazione dei Lavoratori e durante l’attività 44 Alternanza in azione di stage vengono monitorati da un tutor. Al termine dell’esperienza ricevono un attestato e il libretto Formedil. Stage curriculare percorsi di obbligo formativo – Espe Lecco Il progetto prevede l’attivazione di stage curriculari nelle imprese del territorio per gli alunni dei corsi di Istruzione e Formazione Professionale. Gli stage sono attivati durante il secondo e il terzo anno rispettivamente con una durata di 300 e 400 ore. Per coloro che ne fanno richiesta è anche possibile attivare ulteriori periodi di stage a giugno e luglio. Stage in azienda – Assistedil Rovigo Al fine di ridurre le distanze tra realtà scolastica e lavorativa vengono organizzati stage nei cantieri di imprese edili e affini operanti nella Provincia di Rovigo e nella Regione Veneto. I cantieri sono selezionati sulla base dello stato di avanzamento dei lavori di costruzione, in modo che gli allievi possano eseguire in forma reale le lavorazioni che sono state oggetto di insegnamento simulato nelle settimane precedenti. Alternanza scuola-lavoro nei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale - Ente Sistema Edilizia Brescia Il progetto, avviato nell’a.f. 2002/2003, prevede per i ragazzi iscritti ai corsi per la Qualifica di Operatore Edile e per il Diploma di Tecnico Edile lo svolgimento di 2 o 3 periodi all’anno di alternanza scuola-lavoro della durata di 5-7 settimane continuative in impresa, per un totale di 440 ore al secondo anno, 560 al terzo e 200-240 (5-6 settimane) al quarto. Tirocini curriculari all’interno dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale - Scuola edile di Bergamo Durante il terzo anno dei percorsi di formazione per la qualifica di Operatore Edile vengono organizzati tirocini curriculari della durata di almeno 450 ore. Mediamente fruiscono di questi percorsi 30 allievi ogni anno. 45 Attività di stage nei percorsi di Istruzione e Formazione professionale – Scuola Professionale Lavoratori Edili di Treviso Tirocini di formazione in Impresa della durata di 3, 5 o 7 settimane per gli studenti frequentanti il percorso di Qualifica per Operatore Edile e il quarto anno per conseguimento del Diploma di Tecnico Edile. Alternanza scuola-lavoro per studenti dell’Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio - Centro per la Formazione e la Sicurezza di Belluno Il progetto, rivolto agli studenti dell’Istituto Follador di Belluno, prevede 16 ore orientamento gruppo, 32 ore di formazione in aula, 32 ore di impresa formativa simulata, 16 ore di project work e 136 ore di stage fuori orario scolastico CONFINDUSTRIA ANCONA www.confindustria.an.it Impara a intraprendere Opportunità per gli studenti di misurarsi con il mondo del lavoro e degli affari, attraverso la simulazione di un’attività di impresa e la realizzazione del business plan. Sono altresì previste visite aziendali, incontri con gli imprenditori e formazione mirata. Learning by doing school L’iniziativa ha per oggetto lo sviluppo di progetti inerenti tematiche aziendali, realizzati attraverso la metodologia della didattica laboratoriale a partire da esigenze concrete e reali delle imprese partecipanti. Traineeship Progetto di alternanza scuola-lavoro realizzato in collaborazione con Federmeccanica, che rappresenta la prima concreta attuazione a livello nazionale della riforma “La Buona Scuola”, nonché un nuovo modello di 46 Alternanza in azione alternanza formativa per il nostro Paese. CRE.A Crescere in azienda Il progetto si sviluppa lungo gli ultimi due anni della scuola superiore proponendosi di diffondere la cultura d’impresa e favorire il passaggio dei giovani dalla scuola al mondo del lavoro. Nello specifico i periodi di alternanza sono seguiti da stage durante le vacanze con la possibilità di beneficiare di un tirocinio formativo della durata massima di 6 mesi, dopo il conseguimento del diploma di maturità del 5° anno. ANIE http://anie.it Giornata di studio sul sistema duale tedesco Giornata di studio dedicata all’analisi delle specificità del sistema duale tedesco e al confronto con progetti di alternanza scuola-lavoro in Italia per individuare una “via italiana” all’alternanza. Incontro di approfondimento sul tema dell’alternanza scuola-lavoro L’incontro ha valutato le opportunità e le criticità per scuole e imprese derivanti dalla legge 107/2015. Si sono analizzate, inoltre, le forme di alternanza previste negli ITS e nell’Alto Apprendistato. Protocollo d’Intesa Anie – Miur Nella convinzione della necessità di rafforzare il raccordo tra scuola e impresa, ANIE ha siglato nel mese di ottobre un protocollo d’intesa con il MIUR per la promozione dell’alternanza scuola-lavoro. Esperienze di tirocino ABB coinvolge oltre 50 scuole su tutto il territorio nazionale in esperienze di tirocinio ospitando già nei primi mesi del 2015 ben 50 studenti presso i propri stabilimenti. 47 Stage estivi e orientamento L’attenzione al futuro delle nuove generazioni determina l’impegno di Siemens a fornire agli studenti delle scuole superiori attività di orientamento e stage estivi di 4 settimane affiancando loro un tutor aziendale. Alternanza scuola-lavoro Gewiss durante l’anno scolastico ospita circa 30 studenti di terza, quarta e quinta (stage estivi esclusi). Il 70% degli studenti proviene da Centri di Formazione Professionale e dagli istituti tecnici, il restante 30% da licei (principalmente scientifici e linguistici). Alternanza scuola-lavoro per l’efficienza energetica A partire da settembre Schneider Electric e l’ITIS Paleocapa di Bergamo attiveranno un’esperienza di alternanza scuola-lavoro dedicata all’efficienza energetica di 40 ore. I ragazzi, lavorando in team, affronteranno diverse tematiche proposte da tecnici professionisti del settore energetico. ANIMA www.anima.it Adotta una scuola per Expo 2015 L’iniziativa Adotta una scuola per Expo 2015 è stata lo spunto per lavorare con alcuni istituti tecnico industriali di Bergamo, Milano e Brescia per la costruzione di un programma di alternanza scuola-lavoro corredato di borse di studio che partirà al termine dell’anno scolastico 2015-2016. 48 Alternanza in azione CONFINDUSTRIA VALLE D’AOSTA www.confindustria.aosta.it Impresa in azione Programma didattico riconosciuto dalla Commissione Europea come migliore prassi di educazione imprenditoriale nella scuola superiore. La classe realizza, durante l’anno scolastico, un progetto imprenditoriale completo, dalla formulazione dell’idea di business alla concreta realizzazione e vendita di un prodotto o di un servizio. CONFINDUSTRIA ASCOLI PICENO www.confindustria.ap.it Progetto alternanza Scuola – Lavoro Confindustria Ascoli Piceno ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche con il fine di promuovere e coordinare le attività di alternanza scuola-lavoro facilitando l’accesso degli studenti degli istituti di istruzione secondaria della Provincia di Ascoli Piceno all’interno delle imprese. Progetto Traineeship Con l’adesione al progetto “Traineeship” promosso da Federmeccanica, Confindustria Ascoli Piceno mira a una verticalizzazione dell’attività di alternanza scuola-lavoro nel comparto meccanico e impiantistico e al rafforzamento dell’alternanza in tutti gli altri comparti merceologici rappresentati. 49 ASSOCALZATURIFICI www.assocalzaturifici.it Gli Istituti Tecnici Superiori nel comparto calzaturiero Assocalzaturifici sostiene e promuove gli ITS calzaturieri di Veneto e Marche che all’interno del loro piano di studi prevedono periodi di stage nelle aziende calzaturiere associate. Esperienza scuola-lavoro a TheMicam Assocalzaturifici ospita l’ITS Cosmo e l’ITS Moda e Calzature all’interno di TheMICAM, la manifestazione fieristica internazionale più importante per il settore calzaturiero. I ragazzi hanno a disposizione uno spazio dedicato in cui illustrano le tecniche di “Progettazione 3D” e di “Prototipazione Rapida” e i modelli di calzature realizzati durante l’anno. ASSOCIAZIONE ITALIANA CONFINDUSTRIA ALBERGHI www.alberghiconfindustria.it Protocollo di Intesa tra Associazione Italiana Confindustria Alberghi e Re.Na.I.A. Rete Nazionale Istituti Alberghieri Il protocollo mira a favorire l’alternanza scuola-lavoro e il confronto con il mondo dell’impresa per agevolare l’ingresso dei giovani nel settore dell’hotellerie. Protocollo di Intesa con Re.Na.Tur (Rete Nazionale degli istituti tecnici di Stato per il Turismo) Il protocollo ha l’obiettivo di favorire l’alternanza scuola-lavoro e il confronto con il mondo dell’impresa per agevolare l’ingresso dei giovani al mondo dell’hotellerie. 50 Alternanza in azione ASSOLOMBARDA www.assolombarda.it Partnership scuola-impresa Il progetto mira a rafforzare la collaborazione tra imprese e istituti tecnici e professionali per sviluppare percorsi di alternanza scuola-lavoro con strumenti condivisi e in linea con le competenze richieste dalle imprese. Sono stati siglati accordi di rete tra scuole e imprese in sei settori (meccanica, Information and Communications Technology, chimica, elettronica, turismo e moda). CONFINDUSTRIA AVELLINO www.confindustria.avellino.it “Senza… Esperienza” tirocini in azienda Con l‘iniziativa il Gruppo Giovani Imprenditori ha offerto ai ragazzi del quarto e del quinto anno di alcuni istituti tecnici la possibilità di effettuare tirocini formativi e di orientamento di breve durata. L’organizzazione delle attività di tirocinio è stata effettuata a “misura d’azienda”, puntando su piccoli gruppi di studenti e su durate brevi (20 ore settimanali). CONFINDUSTRIA BARI E BARLETTA - ANDRIA – TRANI www.confindustria.babt.it Progetto alternanza scuola-lavoro L’Associazione, attraverso i Giovani Imprenditori, promuove da anni l’alternanza scuola-lavoro fra i suoi iscritti. Si tratta di un progetto sempre aperto, grazie al quale diverse imprese hanno maturato un’esperienza pluriennale. 51 Protocollo d’Intesa con il Politecnico di Bari Il protocollo rende stabile e strutturata l’esperienza formativa in azienda per 40 fra i migliori studenti dei corsi di Laurea magistrale in Ingegneria meccanica e Ingegneria informatica e elettronica. Gli studenti devono svolgere almeno 500 ore di tirocinio in azienda seguendo anche seminari tenuti dalle imprese nell’ambito dei corsi accademici ufficiali. ITS per la Meccatronica Cuccovillo L’Associazione partecipa e lavora assiduamente alle iniziative dell’ITS per la Meccatronica Cuccovillo sostenendo l’ingresso nella Fondazione di sempre nuove aziende. In quanto socia dell’ITS Cuccovillo, ad esempio, UMANA ha contribuito all’avvio di 7 stage per i diplomandi presso altre aziende del territorio pugliese. Accordo per il lavoro dei giovani e l’innovazione nelle imprese con l’Università A. Moro di Bari Formare nuove figure professionali richieste dal mondo del lavoro, diffondere buone prassi per il placement dei laureati, favorire l’ingresso di ricercatori nelle imprese, organizzare corsi di aggiornamento per il personale aziendale, promuovere la partecipazione delle imprese ai bandi europei: con questi obiettivi prende il via una collaborazione fra l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari e Confindustria Bari e BAT. CONFINDUSTRIA BASILICATA www.confindustria.basilicata.it Festival della Chimica Organizzazione di visite aziendali nelle imprese del settore chimico per offrire una panoramica delle potenzialità lavorative del settore agli studenti degli istituti tecnici e professionali. 52 Alternanza in azione Costruire le competenze e generare innovazione Obiettivo dell’iniziativa è stato quello di far progettare e realizzare agli studenti un piccolo prototipo di auto “Urban” a trazione elettrica alimentata da pannelli fotovoltaici da candidare alla Shell Eco Marathon edizione 2016. CONFINDUSTRIA BELLUNO DOLOMITI www.confindustria.bl.it Alternanza con l’Istituto Tecnico Industriale G. Segato di Belluno L’impresa affida un progetto di approfondimento tematico (una vera e propria commessa) a una classe che, suddivisa in gruppi, lo realizza a scuola. Il progetto prevede anche una visita aziendale e un tirocinio estivo per i più meritevoli. Alternanza con l’Istituto Economico Calvi di Belluno Il progetto prevede, accanto alle attività di alternanza scuola-lavoro vera e propria, un periodo di preparazione mirata degli studenti che vengono formati sull’organizzazione aziendale e sulle competenze trasversali. CONFINDUSTRIA BENEVENTO www.confindustria.benevento.it Accordo di Rete per l’attivazione e la gestione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro e di integrazione lavorativa dei soggetti con disabilità Il progetto ha lo scopo di favorire la collaborazione tra scuole, famiglie, enti locali, associazioni, mondo produttivo e servizi del territorio per l’attivazione e la gestione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro e di integrazione lavorativa dei soggetti con disabilità. 53 Alla scoperta del Territorio e del Cibo di Qualità Progetto di alternanza afferente al territorio e al suo patrimonio culturale per individuare strategie di sviluppo integrato e sostenibile. Gli studenti realizzeranno piani di marketing con particolare riferimento a specifiche tipologie d’imprese o prodotti turistici. Confrontarsi oggi per scegliere domani Progetto di alternanza afferente al marketing. I ragazzi svilupperanno la capacità di analizzare i fatti concreti da un punto di vista economico e la capacità di eseguire campionamenti e analisi microbiologiche e chimiche. Programmi di stage e esperienze formative in alternanza in contesti lavorativi internazionali Il progetto intende attuare gli accordi di cooperazione in materia di alternanza, competenze e orientamento, favorendo la realizzazione di esperienze formative in contesti lavorativi internazionali. CONFINDUSTRIA BERGAMO www.confindustriabergamo.it Industria Meccanica per l’Occupabilità - IMO Il Progetto sperimenta la realizzazione di percorsi di alternanza scuolalavoro attraverso una co-progettazione del curriculum scolastico tra scuola e impresa, con un focus sulle competenze strategiche per migliorare l’occupabilità. Alternanza Scuola Lavoro in Svezia con ITIS Paleocapa Gli studenti sono ospitati in alternanza in aziende svedesi secondo un accordo di scambio internazionale. 54 Alternanza in azione Adotta una Classe: Istituto Turoldo con aziende meccatroniche I tecnici di Scaglia Indeva, CMS, SMI Group tengono lezioni e esercitazioni pratiche che portano a realizzare un project work in azienda. Alternanza distretto gomma del Sebino Le aziende ospitano studenti in alternanza per promuovere la conoscenza delle tecnologie e lavorazioni della gomma. Alternanza per le tecnologie della plastica in Valle Seriana Si tratta di un modello basato sull’integrazione delle lezioni scolastiche tradizionali con moduli didattici tenuti da specialisti aziendali sia in classe sia in stabilimento, con ampio utilizzo dei laboratori aziendali. UNIONE INDUSTRIALE BIELLESE www.ui.biella.it Cerchiamo Giovani Motivati Le aziende del settore tessile definiscono insieme i propri fabbisogni di risorse umane in termini numerici e di competenze. Con la scuola si definisce la programmazione didattica del biennio fornendo un focus specifico sulle competenze relative ai singoli profili. Durante il percorso è anche previsto un periodo di alternanza in azienda. I ragazzi meritevoli avranno diritto a borse di studio e verranno inseriti in azienda. Bi-Fuel Progetto ibrido scuola-impresa che porterà a collaborare due istituti tecnici per ideare, progettare, produrre e commercializzare nuovi prodotti legati al settore tessile con il supporto dei Giovani Imprenditori. 55 UNINDUSTRIA BOLOGNA www.unindustria.bo.it Industriamoci ApertaMente Cultura Tecnica Progetto di orientamento scolastico e di valorizzazione della cultura tecnica rivolto alle scuole primarie di II grado. Il progetto prevede incontri in classe con imprenditori e loro collaboratori, visite aziendali, visite ai laboratori degli istituti tecnici, attività in classe condotte dai docenti. ASSOIMPRENDITORI ALTO ADIGE www.assoimprenditori.bz.it Incontro Scuole-Imprese – Intraprendere Insieme Assoimprenditori Alto Adige si sta impegnando, in stretta collaborazione con le proprie aziende associate e le scuole, per preparare al meglio i giovani a gestire il loro futuro tramite: visite aziendali, lezioni di esperti, job estivi e manifestazioni per gli insegnanti. ASSOCIAZIONE INDUSTRIALE BRESCIANA www.aib.bs.it Protocollo d’Intesa sulla Sicurezza per Stage e alternanza scuolalavoro L’Associazione Industriale Bresciana sostiene le imprese nella promozione di progetti di stage e alternanza scuola-lavoro mediante un Protocollo d’intesa con l’Azienda Sanitaria Locale e con l’Ufficio Scolastico Territoriale che riconosce la formazione base e specifica erogata agli studenti dagli istituti superiori in ingresso in azienda. 56 Alternanza in azione Manuale dello Stage e Manuale dell’alternanza scuola-lavoro L’Associazione Industriale Bresciana supporta le imprese nella promozione di progetti di stage e di alternanza scuola-lavoro mediante due manuali online dedicati interamente e operativamente a questi temi. L’Industria Meccanica a Sostegno dell’Occupabilità (IMO) L’Associazione Industriale Bresciana partecipa al progetto IMO di Federmeccanica volto a: indagare le competenze tecniche chieste dalle imprese, promuovere la collaborazione e migliorare la modellizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. ITS Lombardia Meccatronica Insieme ad Assolombarda e Confindustria Bergamo, l’Associazione Industriale Bresciana sostiene l’ITS Lombardia Meccatronica che ha attivato il corso per Tecnico Superiore per l’automazione e i sistemi meccatronici. Il percorso prevede 600 ore complessive di stage in azienda. CONFINDUSTRIA BRINDISI www.confindustriabrindisi.it Progetto Traineeship Confindustria Brindisi aderisce al Progetto Traineeship promosso da Federmeccanica per rafforzare all’interno degli istituti tecnici e professionali le attività di progettazione congiunta a sostegno di stage, alternanza scuola-lavoro e tirocini curriculari e extracurriculari e l’acquisizione di competenze in materia di sicurezza sul lavoro. 57 UNINDUSTRIA CALABRIA www.unindustriacalabria.it L’ITIS in Azienda Attivazione di tirocini nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro degli studenti delle ultime classi presso aziende associate. CONFINDUSTRIA CASERTA www.confindustriacaserta.it Creare Impresa I Giovani Imprenditori diventano tutor degli studenti nelle scuole, tenendo lezioni su cultura d’impresa. CONFINDUSTRIA CATANIA www.confindustriact.it PMI Day – Industriamoci L’iniziativa vuole contribuire a diffondere la conoscenza della realtà produttiva delle imprese e il loro impegno quotidiano a favore della crescita attraverso un’esperienza diretta in azienda. Protocollo d’Intesa con l’Istituto di Istruzione Superiore “Duca degli Abruzzi” di Catania e con l’Autorità Portuale di Catania Il progetto punta a coinvolgere il mondo della scuola in iniziative educative a favore degli operatori in campo marittimo, portuale e logistico incentrate sui temi dell’imprenditorialità prevedendo anche visite di studio e tirocini in azienda. 58 Alternanza in azione L’impresa dei tuoi sogni Progetto di divulgazione della cultura d’impresa attraverso la trasformazione della classe in “laboratorio” per la nascita di nuove idee imprenditoriali. CONFINDUSTRIA CERAMICA www.confindustriaceramica.it La ceramica a scuola L’associazione organizza dodici percorsi formativi extracurriculari su: ceramica industriale, lingue straniere, logistica e chimica. I percorsi prevedono lezioni frontali, attività pratiche di laboratorio, visite in azienda coerenti con percorsi formativi e la partecipazione alla fiera internazionale della ceramica, dell’architettura e dell’Arredobagno negli stand delle aziende. Gli studenti più meritevoli sono accolti in stage. ITS per il design, lo sviluppo e la sostenibilità del prodotto ceramico industriale Le aziende associate a Confindustria Ceramica collaborano al percorso di Tecnico superiore per il design, lo sviluppo e la sostenibilità del prodotto ceramico industriale attivato a Faenza. CONFINDUSTRIA CHIETI PESCARA www.confindustriachpe.it Traineeship “Traineeship” è un progetto pilota, promosso all’interno del Protocollo d’intesa firmato da Federmeccanica e MIUR, destinato ad avviare un programma di alternanza scuola-lavoro negli istituti secondari superiori tecnici e professionali. 59 L’Alternanza come ponte per unire Scuola e Lavoro – Orientagiovani 2015 Dirigenti scolastici, docenti, imprenditori, responsabili di risorse umane e manager si confronteranno sul tema portando esempi concreti e buone pratiche di alternanza che hanno determinato un aumento del livello di employability dei giovani e un consolidamento del dialogo tra scuola e impresa volto ad allineare i fabbisogni di domanda e offerta di lavoro. Impresa in accademia Il progetto nasce dalla necessità di far dialogare il mondo universitario con quello economico supportando i giovani nella progettazione del proprio futuro professionale. L’iniziativa si articola in due fasi prevedendo un momento teorico-laboratoriale e uno stage di tre mesi in azienda. UNINDUSTRIA COMO www.unindustriacomo.it Orientamento in movimento L’Associazione organizza visite guidate nelle aziende del territorio per le scuole. Le visite sono preparate da incontri svolti dagli imprenditori con famiglie e insegnanti in modo che gli studenti possano giungere preparati all’entrata in azienda. CONFINDUSTRIA COSENZA www.unindustriacalabria.it La Cultura dell’accoglienza vista dalla cucina Il progetto si è sviluppato in un percorso di 120 ore complessive e si è articolato in più fasi tra lezioni frontali, laboratori e stage. In totale sono stati coinvolti 205 studenti di 11 istituti alberghieri della Calabria e i 10 più importanti chef calabresi per migliorare la cultura dell’accoglienza. 60 Alternanza in azione Tecnico Superiore per la gestione e verifica di impianti energetici La Fondazione ITS “Monaco”, con Confindustria Cosenza, Provincia di Cosenza e Università della Calabria, ha realizzato percorsi per la formazione di tecnici in grado di sviluppare interventi per la promozione, l’uso efficiente e il miglioramento dell’energia. Il percorso prevede 600 ore di stage. Orientare al mondo del lavoro Confindustria Cosenza organizza annualmente visite aziendali con gli studenti delle scuole superiori della Provincia. Si tratta di un’azione propedeutica all’alternanza scuola-lavoro che ha l’obiettivo di promuovere la diffusione della cultura d’impresa, contribuendo ad avvicinare scuola e lavoro. CONFINDUSTRIA CUNEO www.uicuneo.it ITS in ambito meccatronica: Tecnico superiore per l’automazione e l’innovazione dei processi e prodotti meccanici Il percorso vuole formare un Tecnico superiore che possieda conoscenze e abilità proprie dei settori meccanico, elettrico, elettronico e informatico. Confindustria Cuneo, attraverso sui rappresentanti, è membro della Fondazione ITS e, tramite aziende associate, fornisce docenze qualificate. Protocollo di intesa con l’Istituto Tecnico Industriale Statale Vallauri per lo sviluppo di iniziative volte a favorire rapporti tra la scuola e il mondo del lavoro Progetto di collaborazione con l’istituto per rispondere ai fabbisogni professionali e formativi delle aziende e per preparare i giovani al mondo del lavoro. Diverse le attività previste: orientamento scolastico, sviluppo di progetti, organizzazione di eventi, formazione continua, promozione di visite aziendali e realizzazione di tirocini formativi. 61 Progetto Scuola Il progetto si sviluppa in una serie di incontri, della durata di due ore, rivolti agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori. È pensato per sviluppare, già in classe, l’apprendimento dei principi base del sistema impresa e delle sue dinamiche, oltre che per di diffondere l’idea del lavoratore come imprenditore di sé stesso. FEDERALIMENTARE www.federalimentare.it Protocollo d’Intesa MIUR e Federalimentare Il Protocollo ribadisce che l’educazione alimentare, combinata a un’adeguata attività fisica, è l’unica via per combattere sovrappeso e obesità e individua alcuni strumenti per favorire l’acquisizione di conoscenze e competenze specifiche del settore agroalimentare: corsi di formazione, tools digitali e tecnologici a supporto della didattica, percorsi di alternanza scuola-lavoro, ricerca tecnologica in campo agroalimentare, visite in azienda. FEDERLEGNO-ARREDO www.federlegnoarredo.it Polo Formativo del Legno-Arredo Il Polo Formativo del Legno-Arredo sviluppa percorsi di alternanza all’interno dei corsi di Istruzione e Formazione Professionale e dei corsi ITS specifici del settore per rispondere al fabbisogno occupazionale e formativo delle industrie del legno-arredo. 62 Alternanza in azione FEDERMECCANICA www.federmeccanica.it Traineeship “Traineeship” è la prima applicazione pratica del modello di alternanza delineato da “La Buona Scuola”. Prevede 400 ore di formazione on the job e verrà attivato in tutte le Regioni. Nell’anno scolastico 2015/2016 saranno coinvolti 50 istituti tecnici e professionali, per un totale di 200 classi, 5.000 studenti e 600 docenti. Industria Meccanica per l’Occupabilità (IMO) IMO è un percorso condiviso tra istituti tecnici e imprese finalizzato alla formazione di competenze specifiche volte a migliorare la transizione scuola-lavoro dei giovani. L’intervento principale è la realizzazione di percorsi partecipati di alternanza scuola-lavoro, sviluppati sulla base di una co-progettazione del curriculum scolastico. FEDERTURISMO CONFINDUSTRIA www.federturismo.it ITS Turismo Lazio “Tecnico superiore per la promozione e il marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali” La Fondazione ITS Turismo, costituita nel 2010 attiva ogni anno un corso biennale di Alta formazione post-diploma in “Tecnico superiore per la promozione e il marketing delle filiere turistiche delle attività culturali”. lntesa tecnica tra il Ministero del Welfare Sociale e delle Politiche Giovanili della Repubblica di Albania, Federturismo Confindustria, Assomarinas e Ucina Federturismo Confindustria ha firmato, a maggio 2015, un’intesa tecnica con il Ministero del Welfare Sociale e delle Politiche Giovanili della Repubblica di Albania, Assomarinas e Ucina finalizzata a rafforzare i 63 legami di cooperazione e di assistenza tecnica sui temi della migrazione per lavoro nonché sulla promozione di percorsi di tirocini formativi in Italia e/o distacchi aziendali per cittadini albanesi nel settore della nautica da diporto e dei porti turistici. “Crescere in digitale” nel turismo “Crescere in digitale” è un progetto rivolto ai giovani disoccupati iscritti a Garanzia Giovani, promosso dal Ministero del Lavoro, Google e Unioncamere. I giovani coinvolti potranno beneficiare di formazione online, laboratori territoriali e tirocini. Federturismo ha predisposto un modulo specifico sui temi del turismo e organizzerà incontri per favorire la partecipazione delle imprese. CONFINDUSTRIA FERMO www.confindustriafermo.it Un ponte tra scuole e imprese Il progetto prevede stage per gli studenti presso le aziende associate e presso Confindustria Fermo, stage per i professori delle scuole secondarie di secondo grado nelle aziende associate e testimonianze di imprenditori nelle principali scuole fermane. Concorso scolastico “Ripensiamo il futuro” Il concorso destinato alle scuole medie e superiori italiane vuole avvicinare i ragazzi alle seguenti tematiche: impresa, economia, lavoro, innovazione, sviluppo, internazionalizzazione. I vincitori ricevono uno stage presso eventi fieristici internazionali, allo scopo di trasferire loro competenze e esperienze reali, maturate sul campo. Alternanza scuola-lavoro Confindustria Fermo ha sottoscritto numerosi accordi con gli istituti secondari di secondo grado provinciali e con le università regionali per 64 Alternanza in azione favorire percorsi di alternanza scuola-lavoro e una migliore interazione fra imprese, scuole e studenti. UNINDUSTRIA FERRARA www.unindustria.fe.it Stage Il progetto interessa sia gli istituti tecnici che i licei con indirizzo economico sociale. Le aziende coinvolte operano in campo meccanico e chimico oltre che nei servizi. PMI Day Il PMI Day coinvolge sia gli istituti superiori sia alcune scuole medie della Provincia di Ferrara in visite aziendali all’interno delle PMI del territorio. Tirocini Attraverso i centri di formazione professionale della zona l’Associazione organizza con le aziende associate dei tirocini nel campo dell’internazionalizzazione e dell’informatica. CONFINDUSTRIA FIRENZE www.confindustriafirenze.it Progetto Grandi Aziende dell’Area Metropolitana Fiorentina Il progetto prevede attività quali alternanza, orientamento, docenza in azienda e in aula, visite aziendali, tesi in azienda e stage su scuole superiori di secondo grado e università. Progetto di alternanza scuola-lavoro in Confindustria Firenze Il progetto prevede l’attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro per studenti delle scuole superiori all’interno dell’Area Economia e Servizi alle Imprese, Area Education e Area Comunicazione di Confindustria Firenze. 65 CONFINDUSTRIA GENOVA www.confindustria.ge.it Progetto Traineeship Confindustria Genova, come Sezione Metalmeccanica e come Gruppo Giovani, ha aderito al progetto Traineeship, promosso da Federmeccanica. L’iniziativa, che coinvolgerà 50 istituti tecnici e professionali italiani, renderà effettiva l’integrazione dell’alternanza scuola-lavoro all’interno del curriculum scolastico. Fondazione ITS ICT Confindustria Genova partecipa con il coinvolgimento del Gruppo Giovani Imprenditori alla Fondazione ITS ICT. L’ITS attualmente sta progettando la quinta edizione del corso “Tecnico superiore per lo sviluppo dei sistemi software”. GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI http://www.giovanimprenditori.org M’Imprendo Italia Il progetto, promosso dai Giovani Imprenditori di Confindustria, prevede un “contamination lab” fra imprenditori e giovani menti creative di studenti, laureati e dottorandi. Gli universitari si candidano per sviluppare progetti innovativi proposti da imprenditori italiani. Organizzati in team lavorano per sei mesi in contatto con l’azienda e vengono formati da tutor esperti. Quattordici le Associazioni Industriali presenti con le proprie aziende. 66 Alternanza in azione CONFINDUSTRIA VENEZIA GIULIA www.confindustriavg.it Progetto di diffusione della cultura d’Impresa Visite aziendali e progetto di diffusione della cultura imprenditoriale per gli studenti delle scuole superiori con la realizzazione di una mattinata di lavoro dedicata ai temi dell’imprenditorialità giovanile e dell’ingresso nel mondo del lavoro. CONFINDUSTRIA CANAVESE www.confindustriacanavese.it Progetto di alternanza Scuola- Lavoro “Automazione industriale” Supporto al progetto di alternanza dell’Istituto di Istruzione Superiore Moro di Rivarolo Canavese, che oltre alla formazione on the job prevede anche cicli di conferenze e visite alle realtà produttive del territorio. CONFINDUSTRIA LECCE www.confindustrialecce.it Uno sguardo al futuro Il progetto nasce con l’obiettivo di educare le giovani generazioni alla cultura d’impresa. Tra le attività svolte, di formazione e di orientamento, un ciclo di incontri in alcune importanti imprese della Provincia di Lecce. Stage e alternanza Ogni anno nella Provincia di Lecce si svolgono numerosi percorsi di alternanza scuola-lavoro che coinvolgono gli studenti di istituti tecnici, professionali e licei. Confindustria Lecce supporta i docenti nell’individuazione delle imprese e nella progettazione dei percorsi. 67 Tirocini curriculari Attraverso l’attivazione dei tirocini curriculari, Confindustria Lecce in collaborazione con collaborazione con il Centro per l’Impiego di Lecce, vuole favorire una prima esperienza in azienda di diplomati, laureati e laureandi. Mimprendo@Unisalento Il progetto, promosso a livello nazionale dal Gruppo Giovani Imprenditori, mira a creare un collegamento tra le esigenze di sviluppo delle aziende e la creatività degli universitari offrendo loro la possibilità di vivere un’esperienza formativa a contatto diretto con gli imprenditori promotori di progetti di innovazione CONFINDUSTRIA LECCO E SONDRIO www.confindustria.lecco.it Industria Meccanica per l’Occupabilità (IMO) Realizzazione di un percorso di alternanza scuola-lavoro nell’anno scolastico 2014/2015 e 2015/2016 che ha visto i ragazzi trascorrere 320 ore in impresa. CONFINDUSTRIA LIVORNO www.confindustrialivorno.it Azioni di promozione e sostegno alla costituzione di alleanze formative tra imprese associate e istituzioni scolastiche. Confindustria Livorno realizza azioni di promozione e sostegno alla costituzione di alleanze formative territoriali basate sullo scambio di esperienze e culture tra imprese e istituzioni scolastiche e sull’arricchimento dei percorsi di studio con le competenze necessarie a un rapido inserimento nel mondo del lavoro. 68 Alternanza in azione Giornata per l’orientamento alla formazione e al lavoro Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Livorno ha organizzato una giornata per l’orientamento alla formazione e al lavoro presso l’Istituto Tecnico Industriale Galilei di Livorno, rivolta agli studenti delle classi quinte dell’indirizzo Biologico Sanitario e Chimico. La palestra dei talenti: allena il tuo talento per assicurarti un futuro di valore Il progetto è un interessante percorso di orientamento, promosso dai Giovani Imprenditori, per gli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti superiori di secondo grado del territorio. I ragazzi saranno assistiti da un personal trainer professionista che li aiuterà a scegliere consapevolmente il proprio futuro allenando potenzialità, motivazione e impegno nei riguardi di un percorso di studi o di un’idea imprenditoriale. ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI LUCCA www.confindustria.lucca.it Portale Train To Job Una piattaforma per far incontrare aziende, istituzioni scolastiche, formative e universitarie, studenti e giovani, per realizzare, organizzare e valutare esperienze di stage o alternanza. Alternanza scuola-lavoro Il progetto, finanziato dal MIUR, nasce per strutturare percorsi di alternanza a partire dalle esigenze delle realtà produttive e dei singoli indirizzi di studi attraverso la ridefinizione dei programmi scolastici. Laboratori di sicurezza Progetto che mira a incrementare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso la formazione dei docenti e degli studenti degli istituti 69 superiori coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro. Alternanza scuola-lavoro Indirizzo “grafica e Comunicazione” opzione Tecnologie Cartarie Progetto volto a declinare l’indirizzo di studi in “grafica e comunicazione”, opzione “tecnologie cartarie”, sulle esigenze delle aziende cartarie, cartotecniche e metalmeccaniche della Provincia di Lucca. Sono previste anche attività di orientamento e concorsi per le scuole medie; iniziative di formazione dei docenti; preparazioni di materiali e programmi per iniziative di alternanza. CONFINDUSTRIA MANTOVA www.assind.mn.it Progettare l’alternanza Attraverso una conoscenza approfondita degli studenti interessati ad affrontare un percorso di alternanza, è stato realizzato il matching con le aziende disponibili nell’ottica di un futuro inserimento. CONFINDUSTRIA MESSINA www.confindustria.messina.it Comfort e automazione domestica per disabili Illumino e Risparmio Percorso di alternanza scuola-lavoro sviluppato in due fasi per approfondire conoscenze e competenze nella progettazione e realizzazione di impianti di illuminazione LED e di sistemi domotici. Protocollo di intesa per la promozione di azioni di raccordo tra il sistema scolastico formativo e il mondo del lavoro A giugno 2015 Confindustria Messina ha sottoscritto un protocollo di intesa con l’ISS “Verona Trento - Majorana Marconi” di Messina per la promozione di azioni di raccordo tra il sistema scolastico formativo e 70 Alternanza in azione il mondo del lavoro ai fini della valorizzazione dell’Istruzione Tecnica e Professionale e la diffusione della cultura di impresa nel territorio. CONFINDUSTRIA MODENA www.confindustriamodena.it Protocollo provinciale per la promozione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Nell’aprile del 2015 è stato siglato un protocollo d’intesa tra enti istituzionali, istituti di istruzione secondaria di secondo grado e associazioni di categoria, al fine di promuovere percorsi di alternanza scuola-lavoro. Progettazione alternanza scuola-lavoro con schede di valutazione degli studenti coinvolti Confindustria Modena ha strutturato, assieme alle aziende situate nel bacino di utenza degli istituti coinvolti, diversi percorsi di alternanza scuola-lavoro. CONFINDUSTRIA MONZA E BRIANZA www.aimb.it Scuole nelle aziende – Aziende nelle scuole: la Flowserve Academy La multinazionale Flowserve collabora attivamente con gli istituti tecnologici della Provincia mettendo a disposizione laboratori e dipendenti che fanno formazione a studenti e insegnanti. Sono una quindicina i corsi professionalizzanti realizzati, compreso uno sulla sicurezza generale. Alternanza scuola lavoro L’associazione sostiene i progetti di alternanza scuola-lavoro delle scuole della Provincia affiancando i docenti referenti nella progettazione del percorso e individuando le imprese disponibili a ospitare in stage gli studenti. L’Associazione organizza, inoltre, visite aziendali per vedere da 71 vicino la realtà lavorativa e i diversi settori produttivi. Fondazione ITS Energia e Poli Tecnici Professionali Confindustria Monza e Brianza ha aderito nel 2013 alla costituzione della Fondazione ITS “Energia, ambiente e edilizia sostenibile”. Nel 2014 sono stati avviati percorsi post-diploma inerenti le figure professionali all’interno dei 4 Poli Tecnico Professionali di cui l’Associazione fa parte. UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI NAPOLI www.unindustria.na.it Progetto Qualità: Qualità d’aula Il progetto “Qualità d’Aula” intende impostare, sviluppare e sperimentare soluzioni “pilota” per le questioni più rilevanti poste dal processo di innovazione sociale e normativa rispetto all’organizzazione del sistema formativo, alla progettazione e gestione del servizio, allo sviluppo della rete di relazioni. A scuola di… apprendistato Il progetto si fonda sull’integrazione tra politiche educative della scuola, fabbisogni professionali dell’Azienda e esigenze formative e di orientamento degli studenti maturando un’esperienza lavorativa in orario curriculare. Comitati tecnico scientifici… al lavoro… I Comitati Tecnico-scientifici si pongono l’obiettivo di mettere a punto specifici percorsi di ricerca-azione utilizzando gli spazi di flessibilità del curricolo scolastico per trasformare, in sinergia con il mondo produttivo, la consolidata prassi didattica in un’opportunità di sviluppo di competenze certificabili e spendibili nel mercato del lavoro. 72 Alternanza in azione Green Farm Corporation Il progetto ha visto la realizzazione, attraverso un percorso di alternanza scuola-lavoro, di una fattoria ecologica alimentata esclusivamente da un impianto eolico e da pannelli fotovoltaici. Promotore del progetto l’ Azienda Graded SpA, leader nell’efficientamento energetico. Studiare l’Impresa, l’Impresa di Studiare Il progetto, che coinvolge 12 aziende e altrettanti istituti scolastici, è articolato in tre incontri scuola-azienda che vertono principalmente sulla presentazione, da parte degli imprenditori protagonisti, di una figura professionale trainante nel comparto in cui opera l’azienda e su visite alle realtà Adesione Progetto Nazionale Federmeccanica- Miur di alternanza scuola-lavoro “Traineeship” L’Associazione ha aderito al progetto Traineeship, promosso da Federmeccanica, che vuole valorizzare e sperimentare, in attuazione della Riforma “La Buona Scuola”, l’alternanza scuola-lavoro come metodologia utile a consolidare il rapporto tra le istituzioni scolastiche e le realtà produttive. Magister Archeo Chef (MAC) Magister Archeo Chef è un percorso che vede coinvolti licei, istutiti tecnici e professionali nella riscoperta delle ricette dell’antichità esaltando i valori della cooperazione e dello scambio. A supporto delle attività sono state realizzate curvature dei curricula e percorsi di alternanza scuola-lavoro sperimentando modelli e strumenti di valutazione autentica. 73 CONFINDUSTRIA PADOVA www.confindustria.pd.it Cubo rosso a porte aperte Una giornata per partecipare a una serie di workshop in modalità esperienziale: dal team building al problem solving, fino al mondo della lean production. Luci sull’impresa Concorso di idee di impresa che intende sviluppare nei giovani l’autoimprenditorialità e sensibilizzarli alla promozione efficace di sé stessi e delle proprie idee. Gli studenti avranno, inoltre, la possibilità di partecipare a una visita aziendale, di realizzare un prodotto/prototipo e di presentare il progetto alla giuria. Olimpiade della macchina utensile Il progetto prevede un concorso per mettere alla prova le competenze dei ragazzi direttamente sulle macchine, con il tutoraggio di imprenditori e di tecnici aziendali. Suona il campanello e entra! Un passaporto verso le imprese: i giovani protagonisti Progetto innovativo per avvicinare gli studenti (di scuola superiore e università) al mondo delle imprese, agevolare la conoscenza reciproca e permettere ai giovani di agire in modo autonomo e indipendente per organizzare visite in azienda. M’imprendo Italia Competizione formativa tra team di studenti, impegnati a sviluppare progetti innovativi proposti dalle imprese. 74 Alternanza in azione L’impresa e l’economia internazionale Seminari in aula e visite aziendali volti a rafforzare il contatto tra studenti universitari e mondo del lavoro per approfondire i processi imprenditoriali sul fronte dell’internazionalizzazione. Stage.it Career Day dedicato al settore ICT e all’incontro tra aziende e studenti per l’avvio di stage in azienda UNIONE PARMENSE DEGLI INDUSTRIALI www.upi.pr.it Giovani e Imprese L’iniziativa prevede l’istituzione di un gruppo di lavoro della consulta meccanica-impiantistica, impegnato sui fronti delle competenze, dell’alternanza scuola-lavoro e dell’orientamento. CONFINDUSTRIA PAVIA www.confindustria.pv.it Alternanza scuola-lavoro Attività di alternanza che si articola lungo due anni scolastici prevedendo il conferimento di una borsa di studio da parte degli enti organizzatori. Lo stage ha una durata di 7 settimane: le prime quattro svolte quando gli studenti frequentano la classe quarta e le restanti durante la classe quinta. L’attività è preceduta da un momento di formazione che ha come tema la sicurezza sul posto di lavoro. 75 CONFINDUSTRIA PESARO URBINO www.confindustria.pu.it Learning by doing - School L’iniziativa vuole sviluppare un’intensa collaborazione tra scuole e imprese. Le aziende presentano inizialmente tematiche di proprio interesse che vengono poi studiate e approfondite a scuola con il supporto di un tutor aziendale secondo la logica laboratoriale e dell’imparare facendo. CONFINDUSTRIA PIACENZA www.assind.pc.it Sostieni una classe Sostieni una classe è un progetto finalizzato ad avviare collaborazioni tra aziende e classi terze di istituti tecnici che vengono accompagnate fino alla quinta. La collaborazione può tradursi nella donazione di attrezzature insieme a documentazioni quali manuali e procedure in uso presso le aziende, formazione in azienda per gli insegnanti, testimonianze dei dirigenti aziendali e percorsi di alternanza scuola-lavoro. UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI PORDENONE www.unindustria.pn.it Progetto Cometa - Verso il futuro con consapevolezza! Iniziativa di orientamento per gli studenti in uscita dalle scuole secondarie di primo grado, promossa dal Gruppo Giovani Imprenditori e dalla Sezione Metalmeccanica. Il progetto prevede incontri nelle scuole e visite aziendali, coinvolgendo professori referenti dell’orientamento, studenti e loro genitori. 76 Alternanza in azione Progetto S.T.A.R.S - Scuola Territorio Azienda Riforma Scolastica Il progetto, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori, ha l’obiettivo di favorire l’integrazione tra i sistemi scolastici e mondo del lavoro e di orientare i giovani studenti alle professioni maggiormente richieste dal settore produttivo. Il progetto si articola in: incontri presso le scuole, visite aziendali e concorso finale. ITS Kennedy L’Associazione è partner dell’ITS Kennedy che propone ai giovani diplomati dei percorsi biennali altamente specialistici nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). Lean Manufacturing L’Associazione assieme a partner nazionali e internazionali, ha realizzato una fabbrica-modello: la Lean Experience Factory. Si tratta di un reale ambiente produttivo dove apprendere le tecniche lean in modo ancora più efficace rispetto ai tradizionali metodi teorici di formazione. ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA www.confindustriarg.it PMI Day La Piccola Industria di Confindustria Ragusa, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori, ha offerto agli studenti delle classi quinte delle scuole superiori della zona la possibilità di trascorrere “un giorno in azienda”, entrando nel cuore dell’attività produttiva della Prefabbricati Sgarioto di Ragusa, della COMES di Ragusa e della SIAM Acque Minerali di Modica. 77 Corso di formazione su sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi e lotta antincendio I Giovani Imprenditori hanno organizzato un corso di formazione, finanziato da Manpower, per 30 alunni di quarta e quinta superiore. Il corso ha previsto anche momenti di alternanza scuola-lavoro per i migliori studenti e i ragazzi hanno avuto la possibilità di ottenere gratuitamente delle certificazioni (Manpower e Antincendio) spendibili sul mercato del lavoro. Le imprese nelle scuole I Giovani Imprenditori delle aziende I.LA.P. SpA e ARIAP SpA hanno portato la loro esperienza imprenditoriale e le loro conoscenze sui modelli organizzativi d’impresa agli studenti delle ultime classi dell’Istituto Tecnico Commerciale di Modica e del Liceo Scientifico e Tecnico Commerciale “Cataudella” di Scicli. CONFINDUSTRIA RAVENNA www.confindustriaravenna.it Premio Guidarello Giovani Iniziativa tesa ad avvicinare i giovani al mondo dell’impresa con l’obiettivo di orientare i ragazzi per un efficace inserimento nel mondo nel lavoro. Gli studenti coinvolti si sfideranno nella realizzazione di un “Reportage in Azienda”. Protocollo di intesa per la promozione del corso di amministrazione finanza e marketing con specializzazione sulle professioni portuali Progetto finalizzato alla formazione di professionalità del settore logistico/ portuale attraverso docenze di imprenditori e percorsi di alternanza scuola-lavoro. 78 Alternanza in azione UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA www.unindustriareggioemilia.it Fondazione ITS Maker - sede di Reggio Emilia Il progetto nasce per rispondere alla domande delle imprese di tecnici superiori per la progettazione e l’industrializzazione di processi/prodotti meccanici-meccatronici. Più del 50% delle ore è realizzato da docenti provenienti del mondo del lavoro e più del 30% delle ore si svolge in stage sulla base di progetti di apprendimento studiati individualmente per ogni ragazzo. Progetto alternanza nell’indirizzo Sistema Moda Il progetto prevede visite aziendali, progetti e casi con esperti aziendali, stage estivi e mini-stage durante il periodo delle lezioni e utilizzo delle aziende come laboratorio. Le aziende del gruppo Max Mara ospitano gli studenti nelle attività di stage, propongono, discutono e co-progettano con gli insegnanti i contenuti e l’organizzazione delle diverse attività del progetto. Shared Education: scuola e imprese corrono insieme Il percorso è stato co-progettato con il Gruppo Gomma Materie Plastiche. Sono stati creati i materiali didattici, che sono stati convertiti in un libro di testo in tre volumi, e è stato arricchito il laboratorio. Alle lezioni dei docenti dell’istituto sono stati abbinati seminari di esperti, uscite didattiche, stage. 79 UNIONE DEGLI INDUSTRIALI E DELLE IMPRESE ROMA, FROSINONE, LATINA, RIETI E VITERBO www.un-industria.it Progetto “Creazione di una rete tra istituti tecnici e professionali e imprese per un sistema integrato” Il progetto, avviato nel 2013, vuole creare una cultura condivisa sulle opportunità offerte dal sistema di istruzione, promuovere riflessioni e proposte e definire percorsi strutturati di alternanza scuola-lavoro. Progetto di alternanza scuola-lavoro “Come in Fiera” Formazione in alternanza sul tema del marketing internazionale in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana di Colonia. Progetto Road To Work (R2W) – alternanza scuola-lavoro Formazione in alternanza per l’acquisizione di competenze di base e professionali per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro L’Industria Meccanica a sostegno dell’Occupabilità (IMO) L’associazione partecipa al progetto IMO di Federmeccanica. Nell’ambito dell’iniziativa sono state realizzate azioni formative rivolte sia ai manager di aziende associate e ai docenti delle scuole superiori. Il piano di lavoro ha incluso anche attività di alternanza scuola-lavoro rivolte agli studenti, accompagnate dalla valutazione delle competenze acquisite. UNINDUSTRIA RIMINI www.unindustria.rimini.it Ricerca Talenti: la valorizzazione della cultura tecnica nella scuola Il progetto mira ad avvicinare i giovani alle realtà economico-produttive del nostro territorio attraverso la premiazione degli studenti che si distinguono per meriti di studio. I 30 studenti più meritevoli di quarta 80 Alternanza in azione superiore partecipano, infatti, a un progetto di alternanza scuola-lavoro. La città dei mestieri: fabbriche aperte e io e l’imprenditore testimonial Percorsi di orientamento scolastico e lavorativo abbinati a incontri con imprenditori o visite in azienda. Alternanza e stage Nord Sud Il progetto mira a supportare le scuole a realizzare percorsi di stage nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro e dei progetti PON e POR, rivolti agli allievi del triennio delle scuole secondarie superiori, per una durata minima di 80 ore. CONFINDUSTRIA SALERNO www.confindustria.sa.it Alternanza scuola-lavoro Confindustria Salerno, attraverso il Gruppo Giovani Imprenditori e il Gruppo Metalmeccanico, ha siglato un accordo con l’Istituto di Istruzione Superire “Galileo Galilei” per la realizzazione di percorsi di alternanza Scuola–Lavoro di breve durata. UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI SAVONA www.uisv.it Fabbriche Aperte 2015 - I giovani incontrano l’industria L’iniziativa, giunta alla sua ottava edizione, coinvolge gli studenti savonesi degli istituti secondari di primo grado in un viaggio alla scoperta del mondo del lavoro e delle figure professionali più ricercate dalla realtà imprenditoriale del territorio attraverso una serie di visite aziendali. 81 Attività a supporto dell’Università L’Unione Industriali di Savona favorisce percorsi universitari di interesse per le aziende del territorio. ITS Efficienza Energetica L’Unione Industriali di Savona favorisce la partecipazione delle aziende associate al percorso di studi dell’ITS e al placement successivo. UNIONE INDUSTRIALE TORINO www.ui.torino.it Alternanza scuola-lavoro nel settore turistico-alberghiero Percorso biennale progettato con alberghi, agenzie viaggio e promozione turistica e istituti alberghieri e tecnici per il turismo per lo sviluppo delle competenze di cucina, sala, accoglienza e dei servizi di agenzia. Sono previste docenze aziendali e dell’Associazione sui temi della sicurezza e sugli aspetti innovativi della gestione alberghiera e turistica oltre a diversi momenti di stage estivi e curriculari. CONFINDUSTRIA TRENTO www.confindustria.tn.it L’impresa a scuola Il progetto “L’impresa a scuola” è volto ad approfondire il dialogo e la collaborazione tra mondo della scuola e dell’università e mondo delle aziende. L’iniziativa propone la diffusione della cultura d’impresa e la valorizzazione del concetto di autoimprenditorialità, attraverso interventi di alternanza, strutturati in due moduli complementari, con fasi in aula (testimonianze e esercitazioni pratiche) e fasi di affiancamento orientativo in azienda. 82 Alternanza in azione Scuola-mondo del lavoro – Istituto Tecnico Economico “A. TambosiBattisti” Il progetto ha coinvolto tutte le classi quarte in un percorso che articola l’alternanza scuola-lavoro con attività dentro e fuori la scuola. Le attività si sviluppano in 5 fasi: analisi del target, accoglienza, orientamento informativo, consulenza orientativa personalizzata, formazione orientativa. la quinta fase include visite aziendali e uno stage di 80 ore, presso aziende e enti pubblici. Alternanza nel percorso di Diploma dell’Istruzione e Formazione Professionale trentina Il quarto anno, successivo alla Qualifica, viene attuato in stretta collaborazione con Confindustria Trento e le imprese associate prevedendo formazione in impresa fino a un massimo del 50% della durata corsuale. Alternanza scuola-lavoro all’Istituto Tecnico Tecnologico “F. e G. Fontana” di Rovereto Economico e Il progetto ha coinvolto tutte le classi quarte in un percorso che articola l’alternanza scuola-lavoro con attività dentro e fuori la scuola. Agli interventi di esperti in classe si è succeduta una settimana in azienda seguita in taluni casi da uno stage estivo. Alternanza e Stage all’Istituto Tecnico Tecnologico G. Marconi di Rovereto Il progetto coinvolge tutte le classi quarte in un percorso che integra alternanza curriculare e stage estivo extracurriculare e si caratterizza per un’accurata progettazione di un Piano formativo per l’alternanza e della scheda di valutazione. È previsto un forte coinvolgimento del Consiglio di classe e un’attività di valutazione da integrare in quella curriculare. Lo studente può decidere di estendere nel periodo estivo le 4 settimane iniziali fino a 8. 83 Il Praticantato in alternanza nell’Alta Formazione Professionale ITS Il segmento dell’Alta Formazione Professionale prevede il Praticantato in alternanza in aziende nazionali e estere per 1200 ore (almeno il 40% della durata del percorso). Confindustria Trento con le imprese associate è coinvolta nella realizzazione di tre percorsi formativi. “TU SEI” - Scuola e industria lavorano in partnership “Tu Sei” è stato scelto come titolo comune di un menù di proposte di diversa complessità, ma sempre con l’attenzione a porre il giovane al centro. Sei le azioni previste: Tu sei accolto, Tu sei coinvolto, Tu sei globale, Tu sei creativo, Tu sei imprenditore, Tu sei premiato. UNINDUSTRIA TREVISO www.unindustria.treviso.it Testimoni d’Impresa Percorso progressivo di accompagnamento e completamento dell’alternanza Scuola- Lavoro e dell’orientamento in uscita negli istituti superiori. L’iniziativa si realizza con azioni differenziate - quali incontri con esperti aziendali e visite didattiche, rilevazione degli interessi postdiploma, gruppi di lavoro, commesse da parte delle aziende – che integrano i progetti di alternanza scuola-lavoro e di orientamento in uscita. UCIMU – SISTEMI PER PRODURRE www.ucimu.it Lavorare (in)formati Orientamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado realizzato assieme alle imprese con focus specifico sul settore delle macchine utensili 84 Alternanza in azione Certificazione delle competenze degli insegnanti degli istituti tecnici Certificazione delle competenze degli insegnanti degli istituti tecnici per favorire l’allineamento delle skills in uscita dal sistema scolastico con quelle richieste dalle imprese CONFINDUSTRIA UDINE www.confindustria.ud.it Alternanza scuola-lavoro Sostegno alla promozione e realizzazione di alternanza scuola-lavoro e dei tirocini curriculari e estivi nelle Aziende associate da parte degli studenti di 6 istituti tecnici e dell’ITS Malignani di Udine. Progetto Eurolab Confindustria Udine supporta, nell’ambito del programma Erasmus+, il Progetto “Eurolab Mobilità transnazionale per la Formazione Professionale in ambito lavorativo” attuato dall’ISIS Malignani di Udine, facilitando lo svolgimento di tirocini presso aziende norvegesi, scozzesi e tedesche per gli studenti italiani, e presso aziende friulane da parte degli studenti stranieri. Progetto speciale “Apprendere con Gusto” Collaborazione, insieme a un gruppo di Aziende associate, alla realizzazione di 4 startup virtuali d’impresa nel settore agroalimentare e di 1 nel welfare aziendale con l’obiettivo di sviluppare lo spirito imprenditoriale nei ragazzi e favorire la conoscenza delle imprese. Fabbriche Aperte Programma di visite aziendali con l’obiettivo di favorire l’integrazione tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro e di approfondire la conoscenza del sistema produttivo locale, da parte degli studenti e degli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado, specialmente degli istituti tecnici tecnologici e professionali. 85 Impresa in Azione – Enterprise Academy Collaborazione del Gruppo Giovani Imprenditori al progetto di Junior Achievement “Impresa in Azione”, promosso dal Parco Scientifico Friuli Innovazione di Udine. Alcuni giovani imprenditori hanno supportato, in qualità di coach e mentori, la realizzazione di 4 startup virtuali d’impresa che si sono sfidate nella competizione finale. Protocollo Sicurezza nei luoghi di lavoro Il Gruppo Giovani di Confindustria Udine ha sottoscritto una convenzione di collaborazione, attiva dall’a.s. 2013/14, con l’Istituto Secondario di Istruzione Superiore Malignani di Udine, mirata alla promozione e alla diffusione della cultura della sicurezza in azienda attraverso la realizzazione di interventi in tutte le classi terze dell’Indirizzo meccanica, a supporto dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Progetto speciale “Acquisire competenze diverse per la società produttiva di domani” Supporto alla realizzazione del progetto e dei percorsi di alternanza scuolalavoro attivati per favorire l’orientamento al lavoro attraverso modalità di apprendimento flessibili che colleghino la formazione in aula con l’esperienza pratica. CONFINDUSTRIA UMBRIA www.confindustria.umbria.it Progetto per il rilancio dell’Istruzione Tecnica e Professionale Collaborazione strategica e permanente per la realizzazione di un compiuto sistema di alternanza scuola-lavoro. Il progetto prevede tre fasi distinte: (a) inserimento nel piano dell’offerta formativa scolastica e svolgimento di moduli didattici di approfondimento; (b) realizzazione di stage pomeridiani in azienda; (c) realizzazione di tirocini di formazione e orientamento estivi, opportunamente collegati e consequenziali alle azioni didattiche. 86 Alternanza in azione Fondazione Umbria ITS L’attività della Fondazione Umbria ITS, si sviluppa su due aree: Nuove Tecnologie per il Made in Italy e Nuove Tecnologie della Vita, con l’offerta di cinque corsi. I corsi hanno una durata totale di 1800 ore di cui 1000 di lezione teorico-pratica in aula e laboratorio e 800 di stage aziendale. UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE www.univa.va.it Generazione D’Industria Il progetto ha l’obiettivo di rilanciare l’identità della cultura industriale, favorendo un interscambio culturale tra imprese e scuola. Per gli studenti più meritevoli del quarto e quinto anno è prevista un’esperienza lunga di alternanza scuola-lavoro. CONFINDUSTRIA VENETO www.confindustria.veneto.it Alternanza Scuola Lavoro – Itinerari di conoscenze Confindustria Veneto ha partecipato attivamente ai tavoli regionali di confronto, facendosi successivamente promotrice presso le imprese, tramite le Associazioni Industriali provinciali, delle opportunità offerte da questi percorsi formativi finanziati dalla Regione Veneto. Gli Istituti Tecnici Superiori in Veneto Confindustria Veneto ha concorso in maniera determinante alla costituzione delle sei Fondazioni ITS del Veneto e è componente del Gruppo Tecnico Regionale di Accompagnamento che si riunisce con cadenza periodica e che ha recentemente realizzato un Vademecum per la sensibilizzazione di scuole e imprese verso questo percorso. 87 CONFINDUSTRIA VENEZIA AREA METROPOLITANA DI VENEZIA E ROVIGO www.confindustria.venezia.it www.unindustria.rovigo.it Tekne - Venezia Progetti di alternanza scuola lavoro finanziati dal FSE Regione Veneto che coinvolgono piccoli gruppi di studenti motivati e selezionati per svolgere project work mirati sotto la guida di un tutor aziendale e di un tutor didattico. Il progetto comprende una parte di teoria svolta da docenti scolastici e aziendali e da un periodo svolto direttamente in azienda. Alternanza scuola-lavoro I progetti di alternanza scuola-lavoro, finanziati dal FSE Regione Veneto, nascono dalla collaborazione tra scuole, enti di formazione e aziende, sulla base di un incontro dei reciproci fabbisogni. I percorsi si articolano in moduli di formazione in aula e moduli di formazione pratica in azienda. Istituto Tecnico come prima impresa Il progetto, finanziato dal FSE Regione Veneto, ha realizzato negli ITS e negli istituti di istruzione superiore del Veneto azioni di orientamento e placement, visite aziendali e valutazione degli apprendimenti con particolare attenzione al settore chimico, della materia e delle biotecnologie. Professional orienteering Il progetto, finanziato dalla Camera di Commercio di Venezia, mira allo sviluppo delle competenze professionali dei docenti degli istituti secondari di primo e secondo grado. L’iniziativa offre l’opportunità alla classe insegnante di approfondire la realtà produttiva esterna visitando le aziende più significative del territorio. 88 Alternanza in azione ITS Turismo – Jesolo Confindustria Venezia partecipa in qualità di socio fondatore alla Fondazione ITS turismo con sedi a Jesolo (VE) e Bardolino (VR). All’interno dell’ITS: identifica le necessità formative per la curvatura del curriculum e favorisce stage, testimonianze aziendali e visite di studio. Conoscere l’azienda attraverso un’esperienza di alternanza scuolalavoro I percorsi di alternanza scuola-lavoro proposti hanno sviluppato contenuti di alto profilo nella creazione di applicazioni informatiche innovative e nell’approfondimento della lingua inglese rivolta a contesti come il marketing, l’analisi di bilancio e l’economia. Tekne - Rovigo Azione di ricerca e approfondimento disciplinare dell’Istituto Tecnico Industriale Superiore Viola Marchesini di Rovigo nell’ambito disciplinare della chimica e della cosmesi. Sono state realizzate situazioni di apprendimento con caratteristiche di operatività per ricongiungere il “sapere” con il “fare”. UNIONE INDUSTRIALE DEL VERBANO, CUSIO, OSSOLA www.uivco.vb.it PMI DAY – Industriamoci L’Unione Industriale del Verbano, Cusio, Ossola aderisce all’iniziativa nazionale di Piccola Industria aprendo le porte delle proprie aziende agli istituti superiori della Provincia per diffondere la conoscenza della realtà produttiva locale, i valori e il contributo fondamentale che le imprese danno alla crescita economica e sociale del territorio. 89 CONFINDUSTRIA VERONA www.confindustria.vr.it Education Week Progetto destinato a studenti di ogni tipologia e grado (dalle scuole elementari alle università) per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e diffondere la cultura d’impresa anche attraverso visite aziendali. Laboratori della Conoscenza Percorsi di alternanza scuola-lavoro strutturati in quattro fasi negli ultimi due anni della scuola superiore che prevedono l’alternarsi di periodi di formazione mirata in aula a esperienze di stage in azienda. CONFINDUSTRIA VICENZA www.confindustria.vicenza.it Guida allo stage nell’alternanza scuola-lavoro In collaborazione con alcuni docenti l’Associazione ha predisposto una Guida pratica rivolta alle imprese e alle scuole per la progettazione e lo svolgimento di percorsi formativi all’interno delle diverse aree aziendali. Formazione propedeutica all’alternanza scuola-lavoro con le Agenzie per il Lavoro In collaborazione con le agenzie per il lavoro associate sono stati realizzati incontri di orientamento presso gli istituti superiori della Provincia su tematiche relative alla contrattualistica, alla composizione del curriculum vitae e al colloquio di lavoro. Traineeship Confindustria Vicenza partecipa al progetto Traineeship per la diffusione dell’alternanza scuola-lavoro in collaborazione con Federmeccanica. Il progetto coinvolgerà circa 30 aziende e 8 classi prevedendo 400 ore di 90 Alternanza in azione formazione on the job nel triennio. Modello alternanza Scuola Lavoro Vicenza Progetto pilota per l’alternanza scuola-lavoro che prevede la partecipazione di 14 aziende, una scuola e due Associazioni di Categoria. Sono previste 40 ore di formazione tecnica di interesse aziendale in aula e 100 ore di formazione on the job. 91 92 Alternanza in azione Indice delle Associazioni Industriali 1.Acimac 2. Confindustria Alessandria 3. Ance – Formedil Sistema Scuole Edili 4. Confindustria Ancona 5.Anie 6. Anima 7. Confindustria Valle d’Aosta 8. Confindustria Ascoli Piceno 9. Assocalzaturifici 10. Associazione Italiana Confindustria Alberghi 11.Assolombarda 12. Confindustria Avellino 13. Confindustria Bari e Barletta - Andria - Trani 14. Confindustria Basilicata 15. Confindustria Belluno Dolomiti 16. Confindustria Benevento 17. Confindustria Bergamo 18. Unione Industriale Biellese 19. Unindustria Bologna 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. Assoimprenditori Alto Adige Associazione Industriale Bresciana Confindustria Brindisi Unindustria Calabria Confindustria Caserta Confindustria Catania Confindustria Ceramica Confindustria Chieti Pescara Unindustria Como Confindustria Cosenza 93 30. Confindustria Cuneo 31.Federalimentare 32. Federlegno-Arredo 33.Federmeccanica 34. Federturismo Confindustria 35. Confindustria Fermo 36. Unindustria Ferrara 37. Confindustria Firenze 38. Confindustria Genova 39. Gruppo Giovani Imprenditori 40. Confindustria Venezia Giulia 41. Confindustria Canavese 42. Confindustria Lecce 43. Confindustria Lecco e Sondrio 44. Confindustria Livorno 45. Associazione degli Industriali della Provincia di Lucca 46. Confindustria Mantova 47. Confindustria Messina 48. Confindustria Modena 49. Confindustria Monza e Brianza 50. Unione degli Industriali della Provincia di Napoli 51. Confindustria Padova 52. Unione Parmense degli Industriali 53. Confindustria Pavia 54. Confindustria Pesaro Urbino 55. Confindustria Piacenza 56. Unione degli Industriali della Provincia di Pordenone 57. Associazione degli Industriali della Provincia di Ragusa 58. Confindustria Ravenna 59. Unindustria Reggio Emilia 60. Unione degli Industriali e delle Imprese Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo 94 Alternanza in azione 61. 62. 63. 64. 65. 66. 67. 68. 69. 70. 71. 72. 73. 74. 75. Unindustria Rimini Confindustria Salerno Unione degli Industriali della Provincia di Savona Unione Industriale Torino Confindustria Trento Unindustria Treviso Ucimu – Sistemi per Produrre Confindustria Udine Confindustria Umbria Unione degli Industriali della Provincia di Varese Confindustria Veneto Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo Unione Industriale del Verbano, Cusio, Ossola Confindustria Verona Confindustria Vicenza 95 96