1. Introduzione alla PNL (Programmazione Neuro Linguistica), la scienza che studia l’eccellenza ed il miglioramento della performance in tutti i campi della propria vita; 2. L’applicazione delle tecniche di PNL con particolare riguardo al linguaggio efficace nelle relazioni con gli atleti, la squadra, lo staff e la società; 3. La PNL per la gestione dello stato d’animo e la motivazione della squadra. Polisportivo di Altavilla Vicentina – Divisport Sabato 19 novembre 2011 Relatore: BEPPE SAMMARCO Storia e formazione 1998 al 2009 al Vicenza Calcio (settore giovanile) Dal 2006 approfondimento del COACHING Dal 2007 seminari di formazione con FIGC, AIAC, Vicenza Calcio, AICS, altri enti ed associazioni Master in Coaching con EKIS Ideatore Progetto “La Formazione Vincente” Beppe Sammarco Master in Coaching e Personal Coach Il Mister, il Coaching e la PNL Dal 2005 ho iniziato a leggere testi, navigare in internet, cercare di approfondire sempre di più ed iniziai anche ad organizzare seminari e stage dove la comunicazione era il tema centrale. Quella stagione sportiva non allenai e ne approfittati per seguire da vicino sia tecnici che manager di successo cercando di carpire i loro segreti ed accorciare la strada verso il successo. Iniziai ad osservare con attenzione i comportamenti dentro e fuori dal campo, le interviste dei grandi allenatori, il loro linguaggio, cosa dicevano e come lo dicevano ed iniziai a far caso a quante volte terminologie che avevano a che fare con argomenti che stavo studiando venivano repentinamente ripetuti: - “oggi i ragazzi c’erano con la testa” “le motivazioni sono altissime” “ha vinto la squadra che ci credeva di più” “possiamo farcela perché abbiamo le risorse necessarie” “il nostro obiettivo è molto chiaro” “la mentalità è quella giusta” “non dobbiamo far caso a tutto quello che c’è fuori dal campo” “i problemi lasciamoli fuori e concentriamoci sulle soluzioni” “remiamo tutti dalla stessa parte” “la condivisione del nostro obiettivo ci porterà lontano” “la squadra è stata brava a gestire lo stato d’animo” “sono andati oltre le loro reali capacità” “dobbiamo guardarci dentro per capire dove vogliamo arrivare” E così via …. Tutta una terminologia che poco aveva a che fare con tecnica, tattica e preparazione fisico-atletica e che veniva invocata spesso da allenatori e dirigenti per giustificare un successo o una sconfitta e per citare un elemento che aveva fatto la differenza. Dato per scontato che gli elementi essenziali come la tecnica, la tattica e la preparazione fisica non possono prescindere dall’allenamento, come si può allora allenare l’aspetto mentale affinchè la mente funga da acceleratore di risultati. Stanco di restare ai box vista la mia passione di allenare, decisi di rimettermi la tuta e di tornare in campo non più con una società professionistica, dove mi si offriva solo la possibilità di proseguire con i miei incarichi di coordinamento della Scuola Calcio, ma di rimettermi in gioco soprattutto in virtù delle nuove conoscenze e competenze, peraltro ancora a livello superficiale, trasportando la mia esperienza di calcio professionistico in un settore giovanile dilettantistico di buon livello. Stagione sportiva 2006/07, parto letteralmente da zero e focalizzo la mia attenzione sugli aspetti relazionali, sulla motivazione, sulla condivisione degli obiettivi, lasciando più spazio alla comunicazione intrapersonale rispetto all’imposizione di metodi e concetti soltanto per il mio trascorso di allenatore tra i professionisti. Qualcosa funziona meglio e qualcosa scricchiola, d’altra parte anch’io avevo bisogno di capire la direzione e cambiare la rotta ogni volta che la barca veniva trasportata dall’onda. Nel frattempo continuo i miei corsi sia da allievo, che da organizzatore e mi arriva nell’aprile del 2007 sul tavolo del settore giovanile del Vicenza un libro dal titolo “Creare e gestire un team sportivo di successo. Come Fare!”, di Solidea Vitali Personal coach ed esperta in comunicazione. In due giorni lo bevo letteralmente e mi illumino sui contenuti decidendo a breve di contattare l’autrice del libro con la quale iniziamo un dialogo tra MISTER e COACH, diventiamo amici on line con ore e ore di confronto aperto dove la teoria si mescolava ancora con una pratica superficiale (siamo alla fine della stagione 2006/07). In qualche modo divento uno strumento reale per l’applicazione pratica delle teorie del coaching, dove il Coach attraverso le domande mi fa focalizzare in maniera chiarissima i miei obiettivi e riconoscere le risorse che ci sono dentro di me. Mi aiuta a riconoscere e prendere consapevolezza del linguaggio VERBALE, NON VERBALE E PARAVERBALE facendomi luce sul COME DICO LE COSE e non su quello che dico, spostandomi l’attenzione sulle persone che mi ascoltano e non su io che parlo. Beh da lì molte cose sono cambiate e l’allenamento costante continuo sulla nuova frontiera del Coaching mi ha condotto ad ottenere risultati straordinari. E per la chiusura del cerchio il Master in Coaching, iniziato nell’agosto del 2009 e conclusosi nel novembre del 2010 con i migliori coach a livello nazionale. Trainers che quotidianamente lavorano con i campioni dello sport e con team sportivi ai massimi livelli e dai quali ho appreso tutte le tecniche di PNL da applicare sia su me stesso che a livello di team sportivo, come gestire lo stato d’animo, prima, durante e dopo la gara, come aumentare la leadership personale, come relazionarsi con i giocatori, come parlare alla squadra, come andare a cercare le risorse necessarie per affrontare le sfide in modo eccellente, come motivare me stesso e la squadra, come fissare un obiettivo e lavorare quotidianamente per la sua realizzazione, come aumentare l’autostima, come produrre un pensiero positivo e potenziante. IL COACHING Strumento per migliorare la comunicazione, la motivazione e la performance nelle persone, nelle aziende e negli sport individuali e di squadra Arte di aiutare qualcuno a prendersi piena responsabilità delle sue azioni per trarre beneficio dal suo comportamento Individua gli stati risorsa insieme alla persona così da utilizzarli al momento opportuno Ispira un linguaggio positivo e motivante E Proprio poco dopo la sua nascita, nel 2006 tra gli obiettivi della Divisport vi è stato quello di creare un polo di formazione sportiva che vada oltre la tecnica, la tattica, la preparazione fisica Abbiamo quindi riunito in un gruppo di lavoro varie professionalità con ex giocatori professionisti, tecnici professionisti, esperti nell’area manageriale, esperti di marketing, operatori sportivi nel campo della preparazione fisica e della psicologia applicata allo sport e dopo esserci confrontati ne abbiamo ricavato che uno dei bisogni essenziali per chi si trova a condividere una passione orientata sia alla crescita dei giovani in ambito professionistico e dilettantistico, sia nel condurre una società sportiva, è la formazione delle persone sul piano della comunicazione e delle relazioni. E da qui nel 2007 siamo partiti con una serie di eventi organizzati in collaborazione con Società professionistiche, Federazioni, associazioni tecniche di allenatori con seminari tenuti da esperti, tra cui Tecnici, ex giocatori, esperti di preparazione fisica, di addestramento tecnico, di psicologia e di comunicazione. Tutto ciò ci ha consentito di raccogliere idee e spunti da parte di tantissima gente in vari temi e campi fino a creare un progetto dal titolo “La formazione vincente” che vuol essere un percorso guidato partendo da concetti di carattere generale per addentrarci poi in incontri successivi più nel dettaglio a toccare varie sponde e tematiche per migliorare le conoscenze di ognuno e soprattutto per giungere ad una metodologia ed ad una filosofia di pensiero che nel tempo sia in grado di fare la differenza. L’obiettivo finale e la nostra mission è quella di essere sempre propositivi per migliorare le capacità di ognuno e per distinguerci dalla normalità creando un gruppo di lavoro/Studio che si trova periodicamente e si confronta sull’applicazione delle tecniche e sui risultati che ottiene facendone partecipi gli altri in un’ottica di condivisione e crescita continua e costante. Seminari Ci hanno aiutato a crescere “Parlare di sport in modo diverso” “la comunicazione e la performance” “Il Gioco di squadra nello sport e nell’azienda” “Creare e gestire un team sportivo di successo” “Parlare con la squadra” “Comunicare in pubblico” “Motivazione e Leadership nel team” “Lo sport coaching e la comunicazione efficace” “Alza i tuoi standard e raggiungi l’eccellenza” PNL Introduzione alla PNL (Programmazione neuro linguistica) La PNL viene utilizzata nella comunicazione efficace, nella vendita, nelle relazioni, per il cambiamento personale, la cura delle fobie, l’accesso alle parti migliori della persona, la prestazione sportiva, ecc. Esistono tantissimi e diversissimi esercizi ed ambiti di applicazione della PNL fino a sostenere che per ogni situazione c’è una tecnica che si può applicare ed adattare. Il raggiungimento di obiettivi, la comunicazione efficace e persuasiva, saper leggere le persone e le situazioni, i loro comportamenti al fine di poter adattare il tuo comportamento alla situazione così da ricavarne il massimo beneficio. La PNL ti offre lo spunto per ampliare le conoscenze e iniziare ad esplorare un mondo da una diversa prospettiva, per poter essere il meglio di te in ogni circostanza. Una delle cose che colpisce all’inizio è la quantità di esercizi che esistono il PNL. La PNL è comunque un atteggiamento, cioè un modo di fare le cose che è più importante delle cose che fai. La PNL è una filosofia di vita, una volta conosciuta ed applicata con i risultati tangibili, la tieni sempre con te. La PNL funziona perché a differenza delle scienze costruite prima su base teorica e poi pratica, la PNL ha preso tutto ciò che in natura funziona e lo ha codificato, scoprendo la struttura e rendendola applicabile LA PNL (programmazione neuro linguistica) Anni 60/70 Bandler e Grinder Studio dei livelli di performance Risultati e modelli vincenti Strategia per ottenere risultati L’impatto del linguaggio sulla mente Insieme di tecniche per scoprire il POTERE che è in ognuno di NOI Aree di applicazione LIFE – SPORT E BUSINESS Anthony Robbins E’ un modello attraverso il quale possiamo comprendere come funzioniamo, un po’ come avere un libretto di istruzioni nel nostro cervello, cioè come reagiamo alle situazioni che la vita ci pone di fronte. La PNL prende a modello persone dove sono stati efficaci strategie che hanno ottenuto dei risultati, ne modella i comportamenti per poi codificarli e trasformarli in tecniche ed esercizi da applicare su noi stessi. La PNL è stata definita negli ultimi tempi “La scienza del Successo” è un termine eccessivo, ma comunque va detto che è uno strumento potentissimo per ottenere grandi risultati. La PNL è un approccio che nasce negli anni 70. Intono alla fine anni 60 ed inizio anni 70 Bandler e Grinder, un matematico ed un linguista, all’università di Santa Cruz in California, iniziarono a studiare i grandi comunicatori, cioè le persone che attraverso la loro comunicazione ottenevano successo e cambiavano in meglio le persone. Da psicoterapeuti, ipnoterapeuti, allenatori, atleti, uomini di successo in vari campi dalla medicina, al business, ecc, studiavano l’eccellenza ed il successo, cioè coloro che ottenevano risultati tangibili. Crearono il modello di PNL secondo l’idea che la nostra mente genera dei programmi sulla base del linguaggio che usiamo. Ma l’idea geniale fu nello studiare ed intervistare persone che avevano avuto paure, blocchi, ecc ed in qualche modo lo avevano superato. Questi processi, o strategie superavano di gran lunga ogni forma di terapia, perché si basavano sul risultato e non sulla possibilità. Chi guariva più in fretta da un infortunio, piuttosto chi riusciva a motivare un atleta, o l’atleta in grado di porsi e raggiungere obiettivi importanti. Insomma modellarono le strategie del successo, attraverso l’uso efficace del linguaggio e dell’impatto che ha il linguaggio nella nostra mente. Le strategie di chi riusciva a fare le cose sono state codificate in esercizi e tecniche che si imparano ai corsi ed ai master. Queste tecniche sono state testate con persone che non avevano ancora superato certe situazioni e videro come il cambiamento veniva generato. Il cambiamento dell’uomo è rapido. E’ la preparazione al cambiamento che richiede tempo e costanza. La PNL prende a riferimento tutte le cose che funzionano e ne trova una chiave di lettura che possa essere fruibile a chiunque. Non interessa il contenuto, ma il come si arriva ad un risultato. Alla PNL interessa la strategia del successo. E’ il come che tu puoi insegnare e non il cosa. “la metafora: se dai un pesce ad una persona che ha fame, la sfami per un giorno, se gli insegni a pescare, saprà sfamarsi da sola per sempre”. Riguardiamo indietro al mondo scolastico che abbiamo vissuto. Quanti public speacker eccellenti, comunicatori o motivatori di spessore? .Non tengono in considerazione che la conoscenza se non è apportata in maniera efficace e convincente e soprattutto motivata, non arriva a buon fine. La comunicazione è trascurata, nei corsi di abilitazione compare la comunicazione?, le leve motivazionali? Tanta didattica, tanta tecnica, conoscenza, ma di comunicazione? Se non si conoscono le basi della comunicazione non si può lavorare per obiettivi, sia per te stesso che per la tua squadra. COMUNICAZIONE EFFICACE EMITTENTE CANALE (verbale – paraverbale – non verbale) CODICE (gergo – dialetto – lingua) CONTENUTO CONTESTO RICEVENTE (chi comunica) (ciò che voglio dire) (dove avviene la comunicazione) (a chi è destinato il messaggio) Strategie di Comunicazione efficace Fiducia in se stessi Saper ascoltare Saper dire di no Saper criticare Saper ricevere critiche Congruenza (verbale e non verbale) Feed back e riconoscimenti Cosa vuol dire comunicare! Comunicare non vuol dire parlare (2 orecchie ed una bocca, per ascoltare il doppio di ciò che parliamo). Prima di passare un concetto dobbiamo avere chiaro con chi stiamo parlando, il suo stato d’animo. Non è importante CIO’ CHE DICI, ma COME LO DICI Lo Psicologo nella comunicazione tende ad usare una metodologia didattica, è necessario asciugarla e renderla accessibile a tutti. La PNL ti dà la flessibilità di vedere le opportunità di crescita e di cambiamento nella quotidianità. La capacità di adattamento al mondo che ci circonda è fondamentale per una vita migliore. Nel dettaglio: PROGRAMMAZIONE: Analizzare e riprodurre comportamenti e programmi di successo NEURO: Ogni comportamento è il risultato di processi neurologici o neuronali LINGUISTICA: I processi ed i programmi sono espressi e rappresentati attraverso il linguaggio VERBALE, NON VERBALE E PARAVERBALE. La Mappa non è il Territorio La mappa è una rappresentazione unilaterale e parziale della realtà. Attraverso la mappa ci orientiamo, ma il territorio è più frastagliato, più ricco. La mappa si è formata negli anni, con il nostro vissuto, i nostri valori. Il territorio è molto più vasto. La mappa non è il territorio e la realtà non è la mappa. Il cambio della prospettiva ti consente di vedere la realtà da un altro punto di vista. Tanto più allarghiamo la nostra mappa, tanto più aspetti della realtà riusciamo a vedere. La comunicazione si misura all’arrivo E’ il risultato che conta non come si comunica o cosa si comunica. LIMITI DELLA COMUNICAZIONE 100% - Ciò che voglio dire 80% - Ciò che dico 50% - Ciò che la persona sente 40% - Ciò che la persona raccoglie 30% - Ciò che comprende 20% - Ciò che ricorda 10% - Ciò che riporta e racconta 22 Immaginiamo che le informazioni che arrivano dall’esterno sono come una tempesta di LEGO, colorati che entrano nella nostra testa e noi sulla base della nostra interpretazione della realtà forniamo una risposta. Naturalmente facciamo delle scelte prima di dare una risposta che tengono conto delle CANCELLAZIONI, DISTORSIONI E GENERALIZZAZIONI generate dal nostro IO, fatto di Esperienze, modelli di riferimento e genetica. Ognuno di noi fornisce la sua risposta sulla base della propria Mappa del Mondo. Cosa genera le mie convinzioni: - esperienze di vita e giudizio di persone per noi significative educazione e modelli di riferimento che la società ci pone genetica (siamo mamma e papà nel condensato, la somma delle due parti) E’ la reazione all’esperienza che genera la convinzione. Io posso cadere e pensare di non sapere camminare, mentre invece posso cadere e rialzarmi e pensare che posso camminare anche senza cadere! CARATTERE: - ESPERIENZE EDUCAZIONE GENETICA Il tutto va miscelato con l’Intelligenza che permette l’adattamento alla situazione e sviluppare in continuazione. Impatto emotivo della comunicazione POSITIVO Economico,guadagno Moderno, novità Utile, vantaggioso Funzionale, risparmio Reciproco, garanzia Comodo, semplice NEGATIVO Costoso, complicato Paura, difficile Disturbo, dovere Perdita, pericolo Rischio, sacrificio Sforzo, spesa Il linguaggio e la teoria del NON L’INCAPACITA’ APPRESA Credere di non essere capaci di fare una cosa è una convinzione limitante, ma lo è ancor di più quando la credenza è collettiva. “nessuno è mai riuscito a ….” GENERALIZZAZIONE Questa incapacità ci è stata inculcata da bambini, quando i nostri maestri di riferimento (Genitori, scuola, sport, ….) ci convincevano che una cosa nn poteva essere fatta così da farci sentire incapaci ed impotenti di fronte alle situazioni standardizzate come “nn si può fare”. Si genera così la convinzione che per quanto ci sforziamo nn riusciremo mai a cambiare una situazione La scuola non sviluppa l’intelligenza, ma implementa il sapere e la conoscenza. Spesso produciamo ciò che non vogliamo, proprio perché lo attiriamo. Esempio “non voglio vedere le scimmie” “non voglio vedere le mele verdi” Dove concentriamo la nostra attenzione?. Quando mi piace una macchina, inizio a vederla dappertutto. Diciamo ciò che desideriamo produrre e non ciò che NON vogliamo che accada. Non è facile perché siamo programmati al negativo. La nostra mente lasciata libera produce negatività. E’ frutto della nostra educazione, delle nostre esperienze. La nostra mente visualizza il soggetto o il sostantivo e dire NON DEVI SBAGLIARE IL PASSAGGIO innesca il meccanismo mentale dell’errore. La nostra cultura ci ha fatto crescere con il NON (vedi Comandamenti Non nominare il nome di Dio invano, NON AMMAZZARE, NON RUBARE, NON DESIDERARE LA ROBA D’ALTRI, NON DESIDERARE LA DONNA D’ALTRI, NON COMMETTERE ATTI IMPURI, ECC) A scuola NON DISTURBARE, NON GRIDARE, NON CORRERE, NON SPORCARE IL QUADERNO A Casa NON FARE IL DISPETTOSO, NON MANGIARE CON LE MANI, NON PIANGERE, NON TOCCARE. Siamo sempre portati a rilevare l’errore, concentrarsi sul problema e poche volte aiutare alla soluzione. Quando un giocatore commette un ERRORE gli diamo addosso, ma non gli stimoliamo la cosa giusta. Continuiamo a soffermarci sulla COSA SBAGLIATA. Dobbiamo cambiare il nostro dialogo interno ed allenarci al pensiero positivo e di fronte ad un problema dobbiamo pensare alla soluzione. Più ci focalizziamo sul problema, più lo ingigantiamo. La soluzione al problema si trova sempre analizzando la causa che ha scatenato il problema e nella mente il pensiero deve essere COSA POSSO FARE PER …. L’Intelligenza ci permette di filtrare le informazioni e scegliere cosa è bene per me! Raccogliamo sempre ciò che seminiamo. La responsabilità è sempre nostra. Se non andiamo d’accordo con un persona, è un problema mio. Sono io che devo cambiare e non aspettarmi il cambiamento degli altri. Marylin Fergusson “Nessuno può convincere un altro a cambiare. Ciascuno di noi è il custode di un cancello che può essere aperto solo dall’interno (dentro – fuori). Noi non possiamo aprire il cancello di un altro, possiamo solo dirgli che esiste un cancello. Sarà la sua ragione ed il suo sentimento a decidere cosa fare” Prendere l’iniziativa riconoscendo che siamo i responsabili delle cose che accadono Non aspettare che siano gli altri a fare le cose, fatele voi! Differenza tra “avere” dipende dall’esterno ed ESSERE che dipende dall’interno. Finchè mi aspetto qualcosa da fuori i miei successi dipendono dagli altri, quando provoco un movimento interno ed agisco i successi dipendono dalla mia attività ed azione Se voglio davvero migliorare la mia situazione l’unica cosa su cui posso lavorare è sul controllo e quindi su me stesso, l’unica cosa su cui ho io il controllo Siamo liberi di scegliere le nostre azioni. Ma non le conseguenze. SE decidiamo di essere disonesti dobbiamo accettare le conseguenze di questo nostro comportamento o azione. Quando prendiamo il capo di un bastone ci spetta anche l’altro! Non sono gli errori a danneggiarci, ma la nostra risposta ad essi. LINGUAGGIO La PNL ha studiato in che modo si può capire, attraverso il linguaggio, come potenziare le proprie risorse ed al tempo stesso cambiare le cose che non ci vanno bene. Attenzione sempre a come CANCELLIAMO, GENERALIZZIAMO E DEFORMIAMO le informazioni. Chiunque voglia interpretare la realtà include questi modelli di acquisizione delle informazioni. La PNL ha elaborato un modello che identifica TRE tipologie di persone dove ognuna ha un canale o “sistema rappresentazionale” più sviluppato rispetto ad un altro. Queste persone rappresentano internamente la loro realtà attraverso il canale sensoriale prevalente VISIVO – tutto ciò che è visibile e può essere immaginato. Fa dei suoi occhi la guida per conoscere e sperimentare e filtra tutte le informazioni attraverso immagini mentali. VISIVO Le sue parole VEDERE – GUARDARE – OSSERVARE – INQUADRARE – DEFINIRE – LUCI – COLORI – PROSPETTIVA – SGUARDO – DELINEARE – TRACCIARE – DIPINGERE – DISEGNARE Non ci vedo CHIARO Ho bisogno di INQUADRARE la situazione Devo OSSERVARE da un altro punto di VISTA Da questa ANGOLAZIONE si VEDE meglio Devo METTERE A FUOCO l’argomento Ho la necessità di FAR LUCE sulla situazione Per entrare in empatia o creare rapport con un VISIVO è necessario parlargli in modo tale che la sua mente riesca a visualizzare e fargli vedere le cose. Generalmente lo sguardo è alto, molto vigile, la respirazione alta, si muovono in fretta perché la mente corre più veloce del pensiero e tendono a tenerti a distanza perché devono vedere bene ciò che sta intorno CINESTESICO – Acquisisce le informazioni attraverso le sensazioni. In questa tipologia aggiungiamo anche gli Olfattivi ed i Gustativi. Il tatto è importantissimo e le emozioni la fanno da padrone. CINESTESICO Le sue parole EMOZIONE – SENSAZIONE – TATTO – GUSTO – OLFATTO – CONCRETO – PASSIONALE – PERCEZIONE – SOLIDO – MORBIDO – ABBRACCIARE – TOCCARE Questa cosa mi PROVOCA una STRANA SENSAZIONE E’ una questione di PANCIA Quello che dici mi fa STAR MALE Ho bisogno di TOCCARE CON MANO Sono molto SENSIBILE a queste EMOZIONI E’ una SENSAZIONE che mi viene DA DENTRO Per entrare in empatia o creare rapport con un CINESTESICO è necessario parlargli in modo tale che le emozioni siano toccate, bisogna fargli provare le sensazioni, ha la necessità di toccare e di essere toccato. In genere quando parlano ti toccano e si avvicinano molto proprio per l’esigenza del contatto fisico. Generalmente lo sguardo è verso il basso perché si ascoltano dentro, la respirazione è diaframmatici, si muovono lentamente, il volume della voce è spesso molto basso, raramente gesticolano ed in genere la postura è molto controllata AUDITIVO – Acquisisce le informazioni attraverso il canale auditivo. Sono i rumori, i suoni e le parole il suo modello principale di apprendimento. AUDITIVO Le sue parole ASCOLTO – MUSICA – RUMORE – SENTIRE – LINGUAGGIO – TRADUZIONE – MORMORARE – CONVERSARE – SINTONIZZARE – CANTARE – URLARE – LEGGERE ASCOLTAMI bene che ti devo PARLARE ALZA LA VOCE che non ti SENTO Questa cosa mi SUONA proprio bene Me lo devo SENTIR DIRE Mi devo SINTONIZZARE sulla sua LUNGHEZZA D’ONDA E’ un RUMORE ASSORDANTE Per entrare in empatia o creare rapport con un AUDITIVO è necessario parlargli in modo tale che possa ascoltare bene le parole. A volte bisogna proprio scandire i suoni, usare ritmi e volumi adeguati. Generalmente parlano a voce alta, hanno la necessità di sentirsi sia quando parlano che quando leggono. Quando gli parli tendono a mettersi in una posizione favorevole all’orecchio che ascolta ed a volte ruotano il capo per sentire meglio. Le mie decisioni AUDITIVO VISIVO CINESTESICO VISIVO: guarda il colore, l’estetica, il disegno, le rifiniture, la brillantezza CINESTESICO: deve entrarci dentro, sprofondare nelle poltrone, trovare la comodità, toccare con mano la carrozzeria, sentire il volante e gli altri strumenti in mano AUDITIVO: la accende, vuole sentire il motore, alza ed abbassa i finestrini, apre e chiude le portiere, accende la radio, si dondola nel sedile per sentire se cigola QUINDI? Quando parlo alla squadra o al singolo giocatore ho la necessità di individuare al più presto la sua modalità prevalente di immagazzinare le informazioni e modellarmi su quel canale. Per raggiungere tutti la mia modalità comunicativa deve tener conto di tutti i canali rappresentazionali (Visivo – auditivo e cinestesico) COME POSSO FARE? Individuando il mio canale prevalente riflettendo sulle parole che utilizzo, sulle metafore, sui miei modelli linguistici, se sono abituato a disegnare gli schemi, spiegarli o creare uno stato emotivo. Un buon metodo è registrarsi e poi riascoltare ciò che ho detto facendo attenzione e riconoscendo il linguaggio, sottolineando le espressioni suddivise nei tre canali. Canali della comunicazione VERBALE (parole – linguaggio – predicati – NON VERBALE (mimica – gestualità – postura 7% metafore – sms – mail – chat) 55% – fisiologia – espressioni del viso – movimenti – stile – abbigliamento) PARAVERBALE (volume – suono – ritmo – 38% tempo – cadenza – velocità – timbro) MOVIMENTI OCULARI Emisfero destro = CREATIVITA’ Emisfero sinistro = RAZIONALITA’ Sono difficili da interpretare ci vuole un grande allenamento, anche perché gli ambidestri ed i mancini sono problematici da individuare. Generalmente un destro ha il futuro a destra, mentre il passato a sinistra. Immagini future in alto a ds, immagini passate in alto a sx Suoni idem Per le sensazioni c’è una differenza Dialogo interiore lo sguardo va in basso a sinistra Emozioni percepite lo sguardo va in basso a destra Tutto ciò va esaminato dopo che il coach ha fatto una domanda e quindi ha intuito dove cerca la risposta l’interlocutore. Movimenti Oculari Visivo costruito Visivo ricordato Auditivo costruito Auditivo ricordato Cinestesico • Dialogo interno LE DECISIONI Le persone sono diverse tra loro e quindi pensano e si comportano in maniera diversa. I metaprogrammi sono gli schemi di pensiero che determinano il modo in cui classifichiamo, orientiamo ed organizziamo le nostre esperienze. MATCHER – tendono ad accomodare e risolvere MISMATCHER – tendono a puntualizzare ed entrare nel dettaglio Attraverso i metaprogrammi attiviamo il nostro PROCESSO DECISIONALE Verso/via da • • VERSO: Si va verso qualcosa che provoca dolore, piacere, risultati ed hanno in mente ciò che vogliono VIA DA: Agiscono per evitare ciò che non vogliono Referenza interna/esterna • INTERNA: decidono cosa fare o cosa dire a seconda di ciò che pensano di loro stessi • ESTERNA: prendono le decisioni a seconda di ciò che dicono o pensano le altre persone Uguaglianza/differenza • • UGUAGLIANZA: Ragionano per somiglianze e prediligono l’uguaglianza DIFFERENZA: Ragionano per differenze e sono attratti dall’originalità, dal cambiamento e dalla novità Generale/dettaglio • • GENERALE: Preferiscono un quadro generale della situazione (con troppi dettagli li perdi) DETTAGLIO: Vogliono che ogni cosa sia dettagliata nei particolari, passo dopo passo, cercano una logica MOTIVAZIONE a fare piacere Zona di confort dolore COME SE ….. STATO D’ANIMO Prima di ogni momento importante comportati: FISIOLOGIA LINGUAGGIO FOCUS – CONVINZIONI E CREDENZE Come se il risultato fosse già nelle tue mani 38 36 La TRIADE rappresenta le 3 forze che influenzano ogni nostra emozione e comportamento • • • CREDENZE (Valori – regole – identità) LINGUAGGIO (Domande – metafore – incantesimi) FISIOLOGIA (biochimica – struttura – movimento) Attraverso un’ottima gestione della TRIADE possiamo influenzare posItivamente il nostro STATO D’ANIMO FISIOLOGIA: Postura – Respiro – Espressione – Gestualità Il nostro corpo manifesta sempre il nostro stato d’animo. Credenze e linguaggio inviano messaggi al nostro corpo che è la sede in cui si manifestano le emozioni. Un radicale cambiamento nelle Fisiologia crea un immediato cambiamento nelle emozioni e nei comportamenti. A cosa sto pensando Il mio LINGUAGGIO INTERNO FISIOLOGIA Postura Respiro Espressioni del viso Gesti e movimenti Quando è la mia attenzione ORA! Verso il FUTURO ? = ansia o obiettivo Verso il PASSATO ? = ricordo positivo/negativo Al PRESENTE ? = cosa faccio PRE – OCCUPARSI o PRE - PARARSI 40 37 LINGUAGGIO: Il dialogo interno è fondamentale I nostri pensieri sono il linguaggio della nostra mente L’amore è il linguaggio dell’anima La mente è in grado di illuminare la Tua strada I significati che attribuiamo alle nostre esperienze determinano come ci sentiamo. Il linguaggio che noi usiamo all’interno della nostra mente è un fondamentale catalizzatore delle nostre emozioni e poi si manifesta nei nostri comportamenti ed azioni. CREDENZE: il Focus mentale Le nostre convinzioni sono fondamentali Il nostro futuro non rispecchia il nostro passato, sono le nostre decisioni che influenzano il futuro. Non ci sono SCUSE, ma solo SCELTE E DECISIONI. La LEGGE DI ATTRAZIONE – tutto ciò che la mente immagina si trasforma in realtà e ciò che immaginiamo viene attratto da noi! Più sappiano sulle credenze delle persone, più riusciamo ad anticipare i loro comportamenti. - le OPINIONI sono sono credenze che hanno impatto a breve termine e di basso livello sul destino delle persone - le CREDENZE sono quelle con un impatto forte e protratto nel tempo PENSIERO – STATO D’ANIMO – ACCESSO ALLE RISORSE – RISULTATI - Domande (perché capita sempre a me?…) - metafore globali (mi sento pugnalato alla schiena! …) - incantesimi (non ce la faccio, non ce la faccio! …) Circuito del successo FOCUS MENTALE PENSIERO Dove sono concentrati i miei PENSIERI RISULTATI STATI D’ANIMO RISORSE 39 Una caratteristica fondamentale di ogni persona di successo è sicuramente l’ atteggiamento mentale . Una persona che non crede in se stessa e in quello che fa, infatti, attinge poco dal suo potenziale e difficilmente potrà ottenere grandi risultati, confermando la sua ipotesi di “valere poco”. Al contrario una persona determinata, sicura, motivata, positiva e focalizzata sul risultato avrà molte più probabilità di riuscire in ciò che vuole, poiché il comportamento tende a confermare la direzione dell’atteggiamento , che porta ad auto realizzarsi, ovvero a far sì che a fronte di una profonda convinzione in qualcosa, tutti i propri sforzi a livello conscio e inconscio tendano a unirsi per realizzare quella credenza. E rifletto su ……: Modella le persone che hanno avuto successo. Stabilisci rituali quotidiani da seguire. Circondati di persone positive. Chi cerca trova. Cambia la tua prospettiva. Fai il carico di energia. A domanda stupida corrisponde risposta stupida. Se fai le cose che hai sempre fatto ottieni le cose che hai sempre ottenuto. Le nostre decisioni forgiano il nostro destino. Non sei soddisfatto? .. Cambia. Attrai le cose che pensi. Sii il tuo miracolo. Siamo i responsabili della nostra comunicazione. Il miglioramento è vitale. Il cambiamento è sublime. O cresci o muori. Se vuoi conquistare un’isola, brucia le navi così non c’è via di fuga e combatti. Per trovare una strada che non c’è la devi inventare. Non importa ciò che si sa, ma importa ciò che si fa con ciò che si sa. Guida l’autobus della tua vita. Ogni cambiamento inizia con il primo passo. Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione. Il cambiamento è facile, è la preparazione al cambiamento che richiede tempo, fatica e motivazione alta. Togliere ciò che ci limita. La convinzione è la nostra interpretazione della realtà. Ciò su cui ci concentriamo crea la nostra realtà. Attiriamo ciò che pensiamo. La nostra realtà non è la realtà. La qualità della nostra vita è proporzionale al nostro stato d’animo. Concentriamoci su ciò che abbiamo e non su ciò che ci manca. Chi domanda, guida. Le domande controllano e dirigono i nostri pensieri. C’è sempre qualcosa da imparare anche nella peggior situazione. Lo stato di grazia è il momento in cui crei performance straordinarie. Non esistono atleti senza risorse, ma stati d’animo senza risorse. La qualità dei miei pensieri influenza lo stato mentale. Perché = problema, Cosa posso fare per … = soluzione. Concentriamoci su ciò che vogliamo. Comportati come se … prima di ogni momento importante. Volere è potere, inconscio permettendo. Bisogna vedere oltre i nostri muri di casa. Cadere e rialzarsi prima degli altri è mentalità vincente. Se penso di essere una cosa ho buone probabilità di diventarlo. Raccogliamo ciò che seminiamo. Le cose fatte con la testa sono faticose, quelle fatte con l’emozione e la passione vanno da sole. Più grande è l’ostacolo e più la crescita è grande. Risolvere significa anche perdonare. Impara la differenza tra “ciò che è e ciò che io penso che sia”. Le cose vanno accettate per come sono e non per come vogliamo che siano. Il processo di apprendimento passa attraverso il fare, sbagliare, … risolvere. La psicologia lavora sul problema mentre in coaching lavora sulla soluzione. Sii quello che fai e non dire quello che fai. Non può dare se non hai … Tutto ciò che la mente può immaginare, lo può realizzare. Impegno, autodisciplina e costanza in ogni cosa che fai. Non andare in guerra se non sei in pace con te stesso. Di fronte a due strade prendi la meno battuta se desideri evolverti. Esci dalla zona di confort ed affronta le sfide. Si impara meglio quando si insegna. La condivisione ti lega alle persone. Senza la pratica e l’epserienza la teoria non ha forza. Si possono comprare le mani di una persona ma non il suo cuore. Tra stimolo e reazione c’è sempre una possibilità di scelta. A ferirci non è ciò che succede, ma la nostra reazione a ciò che succede. Non aspettare gli eventi, provocali! Vivi di obiettivi e non di aspettative. Siamo liberi di scegliere le nostre azioni, ma non le conseguenze di esse. Quando prendiamo il capo di un bastone ci spetta anche l’altro. Cerca di essere una LUCE e non un critico, fai sempre parte della soluzione e non del problema, sii un modello e non un giudice. Ciò che abbiamo dietro o davanti a noi è irrilevante rispetto a ciò che abbiamo dentro di noi. Tutte le risorse di cui abbiamo bisogno sono dentro di noi ADESSO! Comincia pensando alla fine. L’ultimo dei tuoi giorni cosa vorresti dicessero di te. Management è fare le cose giuste, leadership è fare le cose bene. Sogni senza rischi producono conquiste senza merito. Se vogliamo ottenere risultati nuovi dobbiamo fare cose nuove e cambiare le abitudini. Chi non comunica non esiste. Meglio si comunica e più si vale. Anche se ci spostiamo oggi solo di un grado, tra tanti domani la nostra vita sarà cambiata. Non c’è teoria senza applicazione pratica. La Fortuna è l’incontro dell’occasione con la preparazione. La sconfitta fa parte del successo. I problemi sono opportunità, le paure sono sfide. La grandezza è figlia della solitudine dove si cerca la risposta alle proprie domande. Usa al meglio la tua cassetta degli attrezzi. I risultati migliori si ottengono con la flessibilità. L’ostinazione è la nemica del successo. L’efficacia della comunicazione si misura proporzionalmente alla risposta che ottieni. Le persone di successo hanno cuore, passione, entusiasmo e chiarezza di obiettivi. Non sono le tecniche che provocano il cambiamento, ma le persone che vogliono cambiare. La LUCE è sempre al centro del buio più profondo. Dove è posizionata l’asticella della tua vita?. Nutri te stesso se vuoi nutrire gli altri. Si può portare un cammello alla fonte ma non costringerlo a bere. Per motivare bisogna essere ispirati, carichi di energia ed indurre stati emozionali positivi. E’ impossibile risolvere un problema allo stesso livello in cui si è generato. Il successo deriva dall’applicazione su base costante. Prima di criticare cammina con le sue scarpe per almeno un miglio … L’obiettivo è un sogno con una data di scadenza. Nessun singolo può diventare più importante del team. Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare. La bravura è nello spazio che intercorre tra la percezione dell’errore e l’impedire il suo verificarsi. Le parole vivono dopo di noi. Gli altri stanno bene se noi stiamo bene. La mission di ognuno deve essere la continua ricerca della propria mission. Ci sono persone che ci hanno ispirato costantemente, mentre altre che ci hanno fatto fare il salto di qualità. Siamo il risultato delle decisioni che abbiamo preso nella nostra vita. Il cambiamento avviene sempre dall’interno. Le persone di successo sono costantemente fuori dalla zona di comfort. La statua è dentro la roccia e l’artista la sa riconoscere togliendo le parti superflue. Allena la tua felicità mentale, fisica e spirituale. I pensieri lasciati liberi si orientano al negativo. Se non dominiamo la nostra mente sarà lei a dominare noi. L’80% del nostro dialogo proviene dall’interno di noi stessi. Il coltello può spalmare la marmellata o uccidere … Il successo è determinato dall’80% di ciò che pensi e dal 20% di ciò che fai. PERCHE’ NON RIUSCIAMO A FARE LE COSE CHE VOGLIAMO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Mente focalizzata su troppe cose (imparare a focalizzarsi) Stanchezza fisica e mentale (Allenati e alimentati in modo sano) Mancanza di tecniche e strumenti (aggiornati e medita) Previsione di sconfitta (Mentalità positiva e visualizare il successo) Disorganizzazione (Piano d’azione, organizzazione, metodi) Ambiente demotivamente (cerca persone positive e notizie positive) Mancanza di FEDE (meditazione e vedere il risultato prima) “O Grande spirito, dammi la forza di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso e la saggezza di capirne la differenza tra le due” (Preghiera Cherokee) GRAZIE ! ! ! “Ogni lungo cammino inizia sempre con il primo passo” Beppe Sammarco 30