“Il giovane cammina più veloce dell’anziano, ma l’anziano conosce la strada”
Prendo spunto da questo proverbio africano, per introdurre il lavoro che gli allievi e i docenti
dell’Istituto scolastico di Monte Carasso hanno svolto durante questo anno scolastico,
coinvolgendo in modo attivo i nonni, i bisnonni e altre persone anziane che hanno avuto il
piacere di condividere con noi questa esperienza.
Non ci è possibile fermare il tempo, tornare al passato ed impedire ai nostri piccoli e grandi
allievi di correre, di andare lontano, fare nuove esperienze e cavalcare le nuove tecnologie.
Ci è invece possibile aiutarli ad immergersi nel passato per capire come si viveva, come si
giocava, si lavorava,… Possiamo arricchire il loro cammino con l’esperienza tangibile di chi
prima di loro ha camminato sulle stesse strade, ha aperto nuove vie e faticato per consegnarci
le comodità di cui possiamo beneficiare oggi.
Con l’energia dei piccoli e l’esperienza dei grandi possiamo quindi andare più solidi incontro
al futuro.
La mia speranza è che questo anno scolastico abbia contribuito ad accrescere quella
conoscenza reciproca di mondi apparentemente lontani , ma concretamente vicini, che
segnano la tappa iniziale e quella finale del percorso personale che ognuno di noi fa.
Colgo l’occasione che mi è data da queste pagine per ringraziare tutti i docenti e gli allievi che
hanno lavorato per questo progetto, ma soprattutto i nonni, i bisnonni, gli anziani del Centro
incontro di Monte Carasso e gli anziani degenti presso la Casa anziani di Sementina, senza i
quali non avremmo potuto ottenere i risultati riportati in questo libretto.
Loredana Martini, direttrice
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Il giovane cammina più veloce dell`anziano, ma l`anziano conosce la