[LA ZONA VERDE] DI MONICA MELOTTI O gni estate si ripresenta il problema degli anziani che restano soli in città. A ciò si aggiunge l’emergenza caldo, che secondo le previsioni meteorologiche, continuerà a toccare temperature roventi. Nelle nostre grandi città è già attivo il piano anticaldo predisposto dal ministero della Salute e dalla Protezione civile, per ridurre i rischi nella popolazione più vulnerabile, appunto gli anziani con patologie croniche; il problema non è solo l’afa, ma anche la solitudine. Gli anziani, infatti, crescono: in Italia al primo gennaio di quest’anno gli over 65 erano quasi 12 milioni, un numero consistente e destinato ad aumentare. Un popolo in rosa (il 59% del totale è donna) che teme la solitudine, che non sempre è in grado di muoversi da casa e ha bisogno di un aiuto concreto, di informazioni, di svago, compagnia. Il 20% dei milanesi è un over 65. E uno su 100 è un over 80. Ma dopo i 90 sono quasi tutte donne 12 milioni sono gli over 65 nel nostro Paese. Una politica dedicata a loro è indispensabile Anche la grande città può essere amica di chi resta. C’è chi l’ha capito APERTA PER FERIE PRIMO: NON RESTARE SOLI «Parlare di questa fascia d’età è abbastanza complesso», dice Barbara Rossi, psicoterapeuta e presidente onorario del centro italiano Sviluppo psicologia. «Dobbiamo distinguere tra età cronologica (quanti anni una persona ha compiuto) ed età soggettiva (gli anni che una persona si sente). Significa anche parlare della modificazione lenta e continua che l’organismo subisce, fino a rendere il corpo fragile e vulnerabile, bisognoso di cure e attenzione, facile preda delle malattie. Quasi come nella prima infanzia. “È come tornare bambini”, si dice talvolta. Alcuni assistono impotenti anche alla comparsa di malattie invalidanti, con la perdita della propria autonomia: situazioni non facili da accettare che procurano grande 124 AGOSTO 2007 CLUB3 sofferenza. L’anziano si aggrappa al ricordo di tempi gloriosi, cerca di mostrare a sé e agli altri che nulla è cambiato oppure si isola». La solitudine diventa la compagna scomoda, ma abituale, quando il tempo passa. Diventa un’emozione dominante, triste, nostalgica, deprimente. La solitudine-abbandono aumenta la mortalità perché va ad agire profondamente a livello del sistema nervoso centrale, riducendo gli stimoli relazionali affettivi e sociali. È come se i neuroni si impoverissero: solitudine che genera solitudine. «È importante accettarla, imparare a conviverci, così le cose possono assumere un altro aspetto», continua la dottoressa Rossi. «Invecchiare infatti non significa rinunciare a tutto. La solitudine, la fragilità, la vulnerabilità e an씮 I NUMERI UTILI U n telefono amico al servizio degli anziani per un’estate più serena. Lo slogan è del Filo argento-Auser, l’associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà, che oltre al numero verde 800.99.59.88, attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20 (in Lombardia il numero è attivo 24 ore su 24) per trovare una risposta concreta ai propri bisogni, mette in campo nei mesi più caldi, numerose attività in aiuto degli anziani. Da una rete capillare di assistenza sociosanitaria ai punti di ascolto (240 sedi dislocate in tutta Italia) in grado di fornire aiuto pratico e assistenza psicologica. Inoltre presso i circoli Auser è in distribuzione gratuitamente il libretto di facile consultazione Guida per vivere l’estate sereni, sicuri e informati per affrontare i piccoli disagi che la stagione calda procura. Nelle principali città è anche attivo il servizio “I pony della solidarietà”: centinaia di giovani muniti di motorino e biciclette sono a disposizione dei nonni soli per il disbrigo delle pratiche, per consegnare a casa la spesa e i farmaci. Altri punti d’appoggio sempre validi sono, oltre alla propria famiglia: 씰 il proprio medico di base. 씰 il centro anziani presente in molte Asl. 씰 gli operatori del Comune, presso i servizi sociali e per il tempo libero. 씰 la parrocchia, la Caritas. CLUB3 125 AGOSTO 2007 [LA ZONA VERDE] I NUMERI UTILI A MILANO 쎲 Diverse le iniziative del Comune di Milano per i 300 mila over 65, di cui 92 mila vivono da soli. Il Piano Anticaldo durerà fino al 2 settembre. La novità è il numero verde, unico per Asl e Comune, 800.777.888, attivo tutti i giorno dalle 8 alle 20. «Il Piano Anti Caldo è stato rafforzato», dice Mariolina Moioli, assessore alle Politiche sociali, «tenendo conto dei suggerimenti di chi ne aveva già usufruito: più momenti di socialità e luoghi climatizzati in zone raggiungibili da tutti. Nei mesi di giugno e luglio ci siamo concentrati sull’intrattenimento, coi concerti, le arene del cinema e il primo festival jazz. Ad agosto oltre ai momenti ricreativi sarà inaugurato un villaggio in piazza del Cannone, aperto a tutti. Ma il nostro fiore all’occhiello è il servizio dei Custodi sociali, un nuovo modo per garantire presidi sul territorio. I “custodi sociali” entrano nelle case, vedono i problemi e assieme agli assistenti sociali costruiscono percorsi I Comuni dei grandi centri hanno capito che i fondi per sostenere gli anziani sono ben spesi di assistenza personalizzata. La figura del custode è stata potenziata: l’anno scorso contavamo 22 addetti, ora ne abbiamo 110. Questa figura non sarà operativa solo in estate, ma tutto l’anno, con un occhio vigile per intercettare i bisogni delle persone più fragili». A ROMA 쎲 I punti di forza e le novità dell’assistenza agli anziani che nella capitale sfiorano quota 578 mila. Anche quest’anno il Comune ha predisposto il servizio “Nonna Roma”, una rete di interventi e iniziative per aiutare e assistere i nonni che restano in città. «Il nostro impegno è rivolto ad attivare una rete permanente di sostegno per garantire agli anziani il diritto di invecchiare a casa propria ma protetti», spiega Raffaella Milano, assessore ai Servizi sociali. «I nostri servizi sono sempre attivi, vengono però potenziati nei mesi più caldi. Per il quarto anno consecutivo sono funzionanti le Oasi, spazi al mare, nel verde o in località particolari destinate ad accogliere ogni giorno gli anziani più fragili. Attivo anche il servizio di trasporto gratuito con pulmini che accompagnano i nonni per le loro esigenze (visite mediche, la spesa, le passeggiate). Quest’anno parte il servizio “Spesa a domicilio”, grazie all’adesione di numerosi supermercati e mercati 씮 che la voglia di vivere, ci mettono a confronto con i limiti e le difficoltà dell’esistenza, ma con la possibilità di riscoprire momenti di gioia e di piacere che la fretta della quotidianità aveva reso difficile. I tempi diventano più lunghi e più meditati, i ritmi diventano più leggeri e meno incalzanti. Sentire la propria famiglia vicino è fonte d’immensa gioia, di sostegno, di coraggio. Non dimentichiamo però le nostre passioni e gli amici. L’estate allora può diventare occasione di nuovi incontri, di nuove possibilità di relazioni». A MISURA D’UOMO Sui giornali e in Tv le immagini più accattivanti ritraggono spiagge, palme, cieli, cime di monti, corpi giovani in costume da bagno o impegnati in attività sportive e di svago. La città è invece un ammasso di cemento, inquinamento, stress e frastuono: un’immagine improponibile, triste, da rimuovere. «Nell’immaginario collettivo» dice Alberto Spagnoli, analista, «la città finisce per rappre- rionali che si sono impegnati per garantire la consegna gratuita a casa della spesa per tutti gli ultrasettantenni che vivono da soli». Tutti i servizi sono raggiungibili attraverso il numero unico 06.06.06. È anche attiva la Sala operativa sociale, una sorta di “118” sociale in grado di dare una risposta concreta all’anziano in pericolo. Il telefono è 800.440.022. Infine l’iniziativa “Non più soli”, un servizio di teleassistenza e telesoccorso tel. 06.570.88.700. A TORINO 쎲 Anche la città di Torino, con 200 mila over 65, ha provveduto a potenziare le iniziative per arginare l’emergenza caldo. «È stato creato un archivio dei soggetti più fragili in base alle informazioni raccolte dai medici di base per identificare le tipologie di intervento più idonee», dice Marco Borgione, sentare l’alienazione, la perdita di libertà, la nostalgia per una vita “naturale”. Tuttavia, invecchiando, molte persone preferiscono tornare o restare in città. In città la farmacia è vicina e sono vicini il medico, l’ospedale, il teatro, il cinema, l’Università della terza età. Il fatto è che l’idealizzazione della vita “a contatto con la natura” e la svalutazione della vita cittadina hanno favorito il degrado delle città. La longevità rappresenta una ragione in più per riqualificare la vita cittadina, che può essere ricca di occasioni e scoperte. La città vive di contraddizioni: avvengono in- assessore alle Politiche sociali. «Inoltre è stato potenziato il Servizio aiuto anziani che funzionerà come call center centrale per la raccolta di richieste di aiuto e informazioni Tel. 011.81.23.131. In questo progetto sono state coinvolte le farmacie comunali per divulgare le informazioni per difendersi dal caldo. In più sono stati climatizzati alcuni centri frequentati da anziani e per gli over 65 c’è l’entrata gratuita a tutti i musei della città. Per le proprie scelte strategiche Torino è stata inserita nella Rete europea Oms Città Sane IV fase. L’obiettivo generale del progetto Città sane è quello di migliorare la salute dei cittadini mettendo questa al centro delle politiche locali sanitarie e non. Per questo, in collaborazione con il Consiglio dei Seniores, è stato istituito l’Osservatorio socio-culturale dell’anzianato. Ma punto di forza è il potenziamento del servizio di assistenza domiciliare, in particolare i servizi di telesoccorso, i pasti a domicilio, le prestazioni integrative e i “servizi di tregua”: interventi da parte di operatori professionali e volontari che danno un po’ di sollievo ai familiari che quotidianamente si occupano della cura dei propri anziani non autosufficienti». contri e crimini, acquisti e abusi, si incontrano opportunità e pericoli, invenzioni e droga, capolavori e rapine, musei e supermercati. Se impariamo a cogliere l’importanza dell’apertura, del contatto con gli altri, siamo sollecitati a riconoscere le nostre città, a rispettarle, a curarle, renderle più belle e ospitali». Città a misura d’uomo dove l’anziano possa essere inserito in una rete socio-assistenziale in grado di curarlo sia fisicamente che mentalmente, tenendo l’intelletto il più vivo possibile. Questo è il compito delle pubbliche amministrazioni e associazioni di volontariato che si trasformano di pari passo, sperimentano nuove iniziative e creano nuovi spazi a misura di over 65. E in prima linea ci sono i Comuni per non far cadere l’anziano nella prigionia del disagio. 왎 La città non è ostile per chi rimane se i servizi funzionano. Anzi, è più bella CLUB3 127 AGOSTO 2007