dicembre 2014
Biblio news
Beethoven alla Scala
Sarà Beethoven, genio planetario
come pochi, a inaugurare la stagione
scaligera dell’Expo con il Fidelio. Sul
podio Daniel Barenboim che guiderà
una prestigiosa compagnia di canto. A
seguire altre 17 opere e 8 balletti per
una stagione che si prospetta
memorabile.
La stagione dell’Expo del Teatro alla Scala si apre con Fidelio
Daniel Barenboim ha scelto Fidelio per il suo
della Scala ricorderà nell’Olandese Volante del
ultimo 7 dicembre alla Scala come Direttore
2013. Leonore sarà Anja Kampe, cantante
musicale, una scelta già fatta 15 anni fa da
tedesca ma ormai di casa in Italia dopo essersi
Riccardo Muti.
perfezionata presso l’Accademia del Teatro alla
Il maestro israelo-argentino ha diretto in molti
Scala. Il suo repertorio comprende quasi tutti i
teatri l’opera di Beethoven ma mai sulle scene
principali ruoli per soprano delle opere tedesche.
milanesi. Grande è perciò
In particolare è già stata la
l’attesa, vista la particolare
Leonora della produzione
affinità con la musica del
2003 del Fidelio del festival
genio di Bonn dimostrata da
di Glyndebourne e la Senta
Barenboim nelle moltissime
della già citata produzione
Ludwig van Beethoven
esecuzioni di tutte le sue
scaligera dell’Olandese
Nuova produzione Teatro alla Scala
opere sinfoniche con le
Volante. Il ruolo del cattivo,
principali orchestre del
ossia Don Pizarro, sarà
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
mondo e delle sonate per
affidato a Falk
pianoforte in veste di solista.
Struckmann, basso/
Lo spettacolo è una nuova
baritono che ha calcato le
Dal 7 al 23 dicembre 2014
produzione del Teatro alla
scene dei principali teatri
Cantato in tedesco con videolibretti
Scala. La regia è stata
d’opera. Alla Scala è stato il
in italiano, inglese, tedesco
affidata a Deborah Warner,
Viandante nel Sigfrido di
al suo debutto sulle scene
Wagner dell’edizione del
Direttore Daniel Barenboim
scaligere, dopo una carriera
1996-97 e il Barak della
Regia Deborah Warner
dedicata prevalentemente al
Donna senz’ombra di
Scene e costumi Chloe Obolensky
teatro di prosa, in particolare
Strauss della stagione 2011shakespeariano, con poche
12. Un Don Fernando di
Luci Jean Kalman
puntate nel mondo della
lusso potremmo definirlo
Cast
lirica, tra le quali però c’è il
quello di Peter Mattei che
Fidelio della stagione 2001
gli appassionati scaligeri
Don Fernando Peter Mattei
del festival di Glyndebourne
ricorderanno per l’eccellente
Don Pizarro Falk Struckmann
con l’orchestra diretta da
performance come Don
Florestan Klaus Florian Vogt
Simon Rattle. Una referenza
Giovanni nell’omonima opera
tranquillizzante.
di Mozart nell’edizione 2011.
Leonore Anja Kampe
Le scene saranno di Chloe
Il libretto sarà scaricabile dal
Rocco Kwangchul Youn
Obolensky, che vanta una
sito del Teatro a partire dal
ventennale collaborazione
Marzelline Mojca Erdmann
giorno della prima
con Peter Brook e una
rappresentazione.
Jaquino Florian Hoffmann
discreta frequentazione del
Scarica il libretto
mondo dell’opera. Tra le sue
dell’edizione 1999.
La prima del 7 dicembre sarà ritrasmessa in 14
realizzazioni i costumi per l’Eugene Onegin di
teatri e sale cinematografiche in alta definizione
Ciaikovskij e il Don Giovanni di Mozart.
con inizio alle 17.30. Il programma completo delle
Quanto ai cantanti, vantano tutti ottime referenze.
manifestazioni lo trovate sulla pagina Fidelio in
Florestan sarà il tenore Klaus Florian Vogt,
città del Comune di Milano.
specialista del repertorio tedesco e che il pubblico
Fidelio
Daniel Barenboim
Anja Kampe
Klaus Florian Vogt
2
Falk Struckmann
Fidelio: una tragedia a lieto fine
L’unica opera teatrale di Beethoven deriva dalla
Léonore del commediografo francese Jean-Nicolas
Bouilly, tipica pièce à sauvetage, come si diceva a
quel tempo. Oggi la chiameremmo una commedia
a lieto fine. Siamo a Siviglia, nel XVII secolo. Lei
ama “lui”, un garzone del padre, che vede la cosa
di buon occhio e sogna prossime nozze. Ma “lui”
non ama lei. Fin qui sembrerebbe l’ennesima
variante del tipico triangolo di tante opere: il
tenore ama il soprano ma il baritono si oppone,
solo a parti invertite. Ma se andiamo a vedere le
cose più da vicino scopriamo che la vicenda non
ha nulla di scontato, tanto che si può definire
unica nella storia del teatro d’opera. Innanzi tutto
il luogo dove si svolge: un carcere dove il
governatore Pizzarro fa rinchiudere senza
processo i propri avversari politici. Il carceriere è
Rocco, padre della innamorata Marzelline, mentre
il garzone, il nostro “lui”, si fa chiamare Fidelio.
Perché le virgolette? Perché non è un lui ma una
lei travestita, Leonore, che è alla ricerca di suo
marito Florestan, acerrimo nemico di Pizzarro, di
cui da tempo non si hanno più notizie. Leonore
teme che possa essere rinchiuso proprio nella
prigione di Rocco perciò si è travestita da uomo e
si è fatta assumere come garzone sperando di
trovarlo. In effetti nella cella più sotterranea della
prigione è rinchiuso proprio Florestan, ormai in fin
di vita. Una lettera anonima avvisa Pizzarro della
visita del ministro di stato don Fernando, noto
come uomo magnanimo. Pizzarro decide allora
che è venuto il momento di uccidere il prigioniero:
dato che Rocco non è disposto a compiere questo
crimine, nonostante
l’offerta di una borsa
di monete, sarà lui a
ucciderlo. Rocco
accetta solo di scavare
una fossa con l’aiuto
di Fidelio. Il secondo
atto inizia con una
delle arie per tenore
più belle della storia
W. Schroeder-Devrient
dell’opera con la quale
la prima Leonore
Florestan canta la sua
disperazione. Giungono Rocco e Fidelio. La cella è
buia, il prigioniero è sdraiato più morto che vivo,
irriconoscibile. Fidelio lavora alacremente. Quando
la fossa è scavata si avvicina al prigioniero per
offrirgli un pezzo di pane. Anche ciò è vietato ma
Rocco non ha il coraggio di opporsi visto che per il
poveretto sono gli ultimi momenti di vita. È solo a
questo punto che Leonore riconosce il marito che
però è talmente prostrato da non riconoscerla.
Arriva Pizzarro e si avvicina al prigioniero con un
pugnale in mano per terminare la sua opera
infame ma Leonore gli si para davanti impugnando
una pistola e dichiarando la sua identità. Pizzarro
rimane interdetto: in questo istante uno squillo di
tromba annuncia l’arrivo di don Fernando che
chiede di passare in rassegna tutti i prigionieri.
Quando vede Florestan in quello stato non crede
ai suoi occhi e ordina che sia liberato all’istante.
Cosa che avviene tra le grida di giubilo di tutti i
prigionieri che inneggiano al coraggio di Leonore.
Ludwig van Beethoven (Bonn 1770 - Vienna 1827)
Tedesco di Bonn ma di discendenza fiamminga, Ludwig (o Luis come
talvolta si firmava) nasce da una famiglia di musicisti. Il padre,
musicista alla corte del principe arcivescovo di Colonia, dove il nonno
era stato kappelmeister, intuì molto presto le doti musicali del figlio e
lo forzò con metodi brutali allo studio del pianoforte e del violino con
l’idea di sfruttarlo come enfant prodige, come Mozart padre aveva
sfruttato il giovanissimo Amadeus. Ma dopo pochi concerti dovette
I funerali di Beethoven
abbandonare il progetto per lo scarso successo ottenuto. Ludwig
comunque dimostra fin da giovanissimo una grande propensione per la composizione: le sue prime
opere risalgono al 1782. Due anni dopo entra nell'orchestra di corte e si fa notare dal conte Ferdinand
von Waldstein che, intuendo le sue enormi potenzialità, nel 1792 lo presenta a Haydn che a sua volta lo
invita a Vienna per proseguire gli studi sotto la sua guida. Nel 1795 pubblica la sua opera prima, i
tredici trii dedicati al principe Lichnowsky, che gli assicurano una buona popolarità, grazie alla quale, dal
1796, riesce a farsi pubblicare anche i lavori scritti in precedenza, oltre a quelli che venivano via via
prodotti. Vedono così la luce le prime sonate per pianoforte, il settimino (che ebbe un particolare
successo), i primi quartetti, i due primi concerti per pianoforte e la prima sinfonia. È ormai un acclamato
virtuoso del pianoforte quando comincia a perdere l’udito, tragedia che tiene segreta a tutti fino al 1802
quando la confessa ai fratelli con una lettera nota come il "Testamento di Heiligenstadt" dal nome del
sobborgo di Vienna dove abitava. Nonostante questa disgrazia prosegue senza sosta la produzione di
sinfonie, concerti per pianoforte e per violino, e pagine cameristiche, opere accolte ora con entusiasmo
ora con freddezza o addirittura dileggio. S'accresce comunque la schiera degli ammiratori tra i quali i
più grandi letterati e musicisti del suo tempo e potenti amici che spesso però vengono trattati con
alterigia. Gli ultimi dieci anni sono vissuti tra malattie, crisi di misantropia e affanni d'ogni genere nella
sordità pressoché totale. Ma è proprio negli ultimissimi anni che nascono capolavori come la Messa
solenne, la nona sinfonia e i quartetti dall'opera 127 all’opera135. Muore il 26 marzo 1827. Secondo le
cronache dell’epoca ai suoi funerali sfila una processione di oltre ventimila persone.
3
La vera Leonora
Il libretto del Fidelio di Beethoven trae origine dalla commedia Léonore
ou l’amour conjugal; fait historique espagnol en deux actes scritta
pochi anni prima -nel 1797- da Jean-Nicolas Bouilly, autore oggi caduto
nell’oblio ma che all’epoca era uno scrittore teatrale rinomato, con qualche
ambizione politica.
Il fatto cui allude il titolo è una vicenda realmente accaduta di cui Bouilly
era stato testimone, lieto fine compreso.
Siamo nel 1793, nel bel mezzo della rivoluzione francese. Bouilly è inviato
a Tours dal governo rivoluzionario come pubblico accusatore dei
controrivoluzionari della Vandea. Fra costoro trova incarcerato l’amico
conte René de Semblancy. Per cercare di salvarlo, con la connivenza del
carceriere Pujol, riesce a introdurre nel carcere Blanche, la moglie del
Jean-Nicolas Bouilly
recluso, travestita da contadina. Il tentativo di evasione però fallisce.
La repressione contro i controrivoluzionari guidata Jean Baptiste Carrier,
esponente della fazione più radicale e nemico giurato di de Semblancy, è talmente violenta che suscita
l’indignazione persino di Robespierre che convoca Carrier e gli ordina di adottare metodi meno disumani.
Ciò porterebbe alla liberazione di de Semblancy che Carrier vuole evitare a qualunque costo. Perciò,
tornato a Tours, per prima cosa cerca di eliminare il rivale ma Blanche lo ferma impugnando una pistola.
Proprio in quel momento arriva l’inviato di Robespierre, Saint-Andrée, che arresta Carrier e lo conduce a
Parigi sotto scorta.
Per evitare possibili complicazioni con la censura, Bouilly sposta l’azione un secolo indietro, nel Seicento,
e per di più l’ambienta in Spagna. Cambia poi i nomi dei personaggi: de Semblancy diventa Florestan,
Carrier, Pizarro; Pujol, Rocco; Blanche, Leonore; Saint-André, Fernando.
Beethoven non fu il solo musicista che si interessò a questa commedia: era stata infatti già messa in
musica anche da Pierre Gaveaux (1798) e Ferdinando Paër (1804), mentre Simon Mayr realizza la sua
versione nello stesso anno della prima messa in scena del Fidelio (1805).
Cosa trovi in biblioteca
Audiovisivi
Adorno, Theodor
Beethoven filosofia della musica
Augias, Corrado
Beethoven: dove osa l’armonia
Autexier, Philippe
Beethoven: la forza dell’assoluto
Beethoven, Ludwig van
Fidelio
Beethoven, Ludwig van
Autobiografia di un genio
Carli Ballola, Giovanni
Beethoven: la vita e la musica
Beethoven, Ludwig van
Ludwig van Beethoven: alla scoperta dei
compositori
Dahlhaus, Carl
Beethoven e il suo tempo
Bietti, Giovanni
Ascoltare Beethoven
Morale, Ugo
Introduzione a Beethoven
Salvetti, Guido
Fidelio e altre opere. Testo ed esempi al
pianoforte
Rescigno, Eduardo
Ludwig van Beethoven
Per i ragazzi
Solomon, Maynard
Su Beethoven
Bergamini, Andrea
Beethoven e l’età classica
Solomon, Maynard
Su Beethoven: Musica mito psicoanalisi
utopia
Sage, Allison
Il mio primo Beethoven
4
Genesi dell’opera
«Di tutte le mie creature, il Fidelio è quella la cui nascita mi è
costata i più aspri dolori, quella che mi ha procurato i maggiori
dispiaceri. Per questo è anche la più cara; su tutte le altre mie
opere, la considero degna di essere conservata e utilizzata per
la scienza dell’arte». Così Beethoven, quando ormai la sua
unica opera teatrale si era guadagnata un posto di primo
piano del cuore dei suoi concittadini e nella storia musicale.
La prima versione dell’opera, che precisamente è un singspiel,
ossia un lavoro con parti cantate e parti recitate, come ad
esempio il Flauto magico di Mozart, fu presentata il 20
novembre 1805 al Theater an der Wien con il titolo Fidelio,
oder die eheliche Liebe (Op. 72) (Fidelio o l’amor
coniugale). Non incontrò il favore del pubblico tanto che
Beethoven fu costretto a ritirare l'opera. Gran parte
dell'insuccesso fu dovuto, quasi sicuramente, all'eccessiva
lunghezza del lavoro (tre atti). Ma un notevole peso dovette
avere anche il fatto che Vienna, in quei giorni, era occupata
dall'esercito napoleonico e che in città si era venuto a creare
un clima di generale paura tra gli abitanti tanto che quasi tutti
gli spettatori erano costituiti da militari francesi.
Ma Beethoven, ignorando le ottuse critiche di chi lo accusava
di non sapere scrivere per le voci – basta pensare al ciclo di
lieder An di ferne Geliebte (All’amata lontana), considerato da
conoscitori e appassionati una delle opere che hanno aperto la
strada al romanticismo in musica, dopo l’insuccesso rimise
immediatamente mano all’opera partendo dalla revisione del
libretto che chiese all'amico Stephan von Breuning.
Il risultato fu una versione ridotta, in due soli atti, che fu
ripresentata l'anno successivo (26 marzo 1806) con il titolo
Leonore, oder Der Triumph der ehelichen Liebe (Leonora
o il trionfo dell’amor coniugale). L’esito fu un discreto successo
ma Beethoven di nuovo ritirò la sua opera, questa volta per
una diatriba sui compensi. Fidelio (o Leonora che dir si voglia)
venne comunque data alle stampe nel 1810, il che dimostra
che Beethoven di questa versione era comunque soddisfatto.
Quattro anni dopo (1814) sull’onda del travolgente successo
della settima sinfonia, il Theater am Kärntnertor chiese a
Beethoven di rimandare in scena la sua opera, questa volta
con il titolo di Fidelio oder die eheliche Liebe.
Ciò avvenne il 23 maggio di quello stesso anno ma non prima
che il libretto fosse ancora modificato, questa volta da
Treitschke, che lo migliorò sensibilmente dal punto di vista
teatrale. Il successo fu trionfale.
Il lungo travaglio compositivo portò a Fidelio un’altra
caratteristica unica: per quest’opera furono scritte ben 4
ouverture. Oltre a quella del Fidelio scritta per la versione del
1814, che è quella abitualmente eseguita, ce ne sono altre 3
che sono note come Leonora 1, 2 e 3. In particolare l’ultima è
considerata da molti una delle composizioni sinfoniche più
perfette di Beethoven tanto da essere spesso eseguita nei
concerti. Mahler che, oltre a un grande musicista, fu anche il
più influente direttore del suo tempo, la inserì come interludio
all’arrivo di don Fernando, quasi a fare da separatore tra la
tragedia e il lieto fine. Da allora questa pratica è oggetto di
dibattiti tra i puristi che la avversano perché non voluta
dall’autore e i seguaci di Mahler tra cui si annoverano alcuni
dei direttori più prestigiosi tra cui Furtwängler, Bernstein e
Muti. Per la prossima edizione scaligera Barenboim, come già
fece nell’agosto 2004 a Lucerna, non eseguirà l’ouverture
tradizionale ma quella nota come Leonora 2, e non inserirà la
Leonora 3 nel secondo atto.
5
Fidelio e Rocco scendono nella prigione per
scavare la tomba del prigioniero
Fidelio si rivela come Leonora e blocca l’atto
criminale di Pizzarro minacciandolo con una
pistola. Nello stesso momento arriva don
Fernando: è il lieto fine
La stagione 2014-2015 del Teatro alla Scala
La stagione che sta per iniziare è particolarmente
ricca di spettacoli: ben 18 opere oltre a uno
spettacolo costruito sui finali di tre opere di
Donizetti, intitolato “Le tre regine”, e 7 balletti, di
cui uno da definire e un Gala des Étoiles a
chiusura dell’Expo. Per avere un confronto la
stagione 2013-14 aveva visto 10 opere e 7
balletti.
Gioachino Rossini
Otello
Gaetano Donizetti
Le tre regine
Gioachino Rossini
Il barbiere di Siviglia
Giacomo Puccini
La bohème
Gaetano Donizetti
L'elisir d'amore
Giuseppe Verdi
Falstaff
Alban Berg
Wozzeck
Questi sono gli spettacoli in cartellone:
Opera
Ludwig van Beethoven
Fidelio
Bernd Alois Zimmermann
Die Soldaten
Claudio Monteverdi
L'incoronazione di Poppea
Giuseppe Verdi
Aida
Wolfgang Amadeus Mozart
Lucio Silla
Georges Bizet
Carmen
Giacomo Puccini (Finale Luciano Berio)
Turandot
Giorgio Battistelli
CO2
Gaetano Donizetti
Lucia di Lammermoor
Pietro Mascagni - Ruggero Leoncavallo
Cavalleria rusticana - Pagliacci
Giacomo Puccini
Tosca
Balletto
Nacho Duato
Lo schiaccianoci
Heinz Spoerli
Cello Suites (In den Winden im Nichts)
Autore da definire
Spettacolo (da definire) della Scuola di Ballo
dell'Accademia Teatro alla Scala
Jean Coralli - Jules Perrot
Giselle
Ugo Dell'Ara
Excelsior
Alexei Ratmansky
La bella addormentata nel bosco
Spettacolo per la chiusura di Expo 2015
Gala des Étoiles
Kenneth MacMillan
L'histoire de Manon
La Scala per i bambini
Durante la prossima stagione la Scala ha messo in cartellone uno spettacolo
concepito espressamente per i bambini. Si tratta di una particolare versione
della Cenerentola di Rossini, ridotta e riadattata per i più piccoli.
Le repliche saranno distribuite fino al 17 maggio. Guarda il calendario.
I prezzi dei biglietti sono molto promozionali: 40 euro per un posto di platea
e palco, da 5 a 20 euro per un posto galleria. Per di più pagano solo gli adulti
mentre fino a 18 anni si entra gratis.
Questa la locandina:
La Cenerentola
(dall’opera di Gioacchino Rossini)
Elaborazione musicale e arrangiamento: Alexander Krampe
Direttore: Maxime Pascal
Regia: Ulrich Peter
Scene: Luigi Perego
Costumi: Dorothea Nicolai
Lo spettacolo è stato realizzato in coproduzione con il Festival di Salisburgo.
6
Una serata alla Scala, un sogno non impossibile
In tutto il mondo chi
dice Milano dice La
Scala. Per noi che
l’abbiamo vicina
andarci almeno una
volta nella vita è un
must assoluto.
Se non ci siete mai
stati non lasciatevi
intimorire: cercate
bene nel programma
della stagione e
riuscirete senz’altro a
trovare uno spettacolo
di vostro gusto.
Se poi avete meno di
30 anni, c’è una pagina per voi.
Ma trovare i biglietti è difficile, direte voi: lo sanno
tutti. Difficile ma non impossibile.
Ecco come fare.
Per prima cosa bisogna individuare lo spettacolo.
Consultate l’elenco mese per mese.
Ogni spettacolo ha costi diversi in funzione dei
posti. Visto che i posti disponibili sono pochi e le
richieste tante, è fondamentale mettersi all’opera
proprio alle ore 9:00 del giorno in cui aprono le
prenotazioni: in linea di massima 60 giorni prima
del giorno della prima. Se
avete scelto la
prenotazione on line, un
po’ prima dello scoccare
delle ore 9:00 del giorno
fatidico, vi dovrete
collegare alla pagina delle
prenotazioni, gestita da
Ticketone, la società
concessionaria, a cui è
bene registrarsi in
anticipo.
Se è la prima volta, è
consigliabile leggere prima
le domande più frequenti.
Se vi siete collegati qualche momento prima
dell’ora X noterete che il sistema di prenotazione
non è attivo.
Dovete aver pazienza ed essere pronti alla
selezione del giorno dello spettacolo e del posto,
perché quando il sistema si apre avrete pochi
minuti per fare la vostra scelta. A questo punto:
buona fortuna!
Ma se non siete riusciti a prenotare, non
disperate: ci sono altri modi per vedere lo
spettacolo!.
BAM, BAM, BAM, BAAAAM!
Dopo il successo delle mostre “Mozart a
Strisce” (2011), “Wagner a Strisce” (2012) e
“Sempre Verdi” (2013) allestite da WOW Spazio
Fumetto per celebrare l’inaugurazione della
stagione lirica del Teatro alla Scala, il museo
quest’anno propone una mostra dedicata a
Ludwig van Beethoven. Il titolo è BAM, BAM,
BAM, BAAAAM! Il mito di Beethoven
raccontato a fumetti. Vi ricorda niente questo
titolo? Ma sì, è l’inizio della quinta sinfonia!
Dai Peanuts a Pippo, dal fumetto americano alle
eleganti scene delle Figurine Liebig, un viaggio
nel mondo del fumetto e dell’illustrazione sulle
tracce di Ludwig van Beethoven. La mostra gode
del patrocinio e della collaborazione del Consiglio
di Zona 4 del Comune di Milano.
Martedì 16 dicembre, inoltre, in occasione del
compleanno di Beethoven, Won Spazio Fumetto
organizza l’evento “BUON COMPLEANNO
BEETHOVEN”! aprendo gratuitamente le sue
porte, dalle 10.00 alle 20.00, a tutti i musicisti,
gruppi e orchestre che vogliano eseguire brani
del Genio di Bonn per una giornata di grande
musica! Un’iniziativa in collaborazione con il
Consiglio di Zona 4 del Comune di Milano,
l’Associazione Insieme con la Musica e il Sistema
Orchestre e Cori Giovanili e Infantili (Lombardia)
e con Fondazione Pasquinelli. Ingresso libero.
7
Biblioteca Comunale
Sistema
Bibliotecario
Milano
Est
Biblioteca Comunale - Sede centrale
Centro Civico Verdi - Via XXV Aprile
20090 Segrate
Tel. 02 26902374 / 02 26902366
[email protected]
[email protected]
La Biblioteca Comunale di Segrate,
Prossimi incontri
presente sul territorio dal 1970, garantisce a
tutti i cittadini la possibilità di informarsi
attraverso la consultazione e il prestito di libri,
quotidiani, periodici, dvd, cd musicali, cd-rom
e risorse digitali. In Biblioteca è possibile
navigare in internet da postazioni multimediali
fisse oppure attraverso la rete wireless
gratuita e accedere alla biblioteca digitale per
consultare online quotidiani italiani e stranieri,
banche dati professionali, risorse audio e
video, e-book.
La biblioteca organizza iniziative per
promuovere la lettura coinvolgendo lettori di
tutte le età, dai bambini agli adulti, e favorisce
lo scambio tra culture diverse e l’accesso alle
risorse informative e culturali da parte di tutti i
cittadini, senza distinzione di età, razza, sesso,
religione, nazionalità, lingua o condizione
sociale.
La Biblioteca Comunale, con le sue sedi
decentrate, possiede circa 64.000 volumi e
circa 6500 cd e dvd. Fa parte del Sistema
Bibliotecario Milano Est che dispone di circa
760.000 documenti che si possono richiedere
con il servizio di prestito interbibliotecario.
Venerdì 12 dicembre - Ore 18.30
Rassegna Incontri letterari
Chi scrive e chi legge
con Roberto Pegorini,
autore del romanzo “Cuore Apolide”
Interviene Cesare Cadeo, autore della prefazione del
libro
In collaborazione con D Come Donna APS
Sala Conferenze - Centro Culturale G. Verdi
Via XXV Aprile
Ingresso libero
www.bibliomilanoest.it
8
Scarica

Biblio News dicembre 2014