GUIDA PER GLI STUDENTI ERASMUS DI ST ETIENNE Prima edizione a cura di Sergio Dellepiane, aggiornamenti a cura dei futuri erasmus! [email protected] 1)Introduzione 2)La città • Descrizione • Clima • Geografia e trasporti • Gli Abitanti • Turismo e dintorni 3)Cercare casa 4)L’arrivo 5)Come funziona l’Erasmus di Medicina 6)Gli studi di medicina in Francia 7)Il ruolo dello studente di medicina all’ospedale 8)I libri 9)Lo svago 10)Lo sport 11)La lingua 1)Introduzione Questa guida si ripropone di dare le informazioni necessarie per potersi orientare ed ambientare rapidamente. Nel trascrivere le informazioni ho cercato di essere quanto più oggettivo possibile. Vorrei precisare che in queste righe non vi è nessun intento di confronto tra il sistema sanitario francese e quello italiano e tantomeno la volontà di criticare questo o quello. Vi sono invece le istruzioni d’uso per una magnifica esperienza. Spero di aver prodotto qualcosa di utile e vi invito a contattarmi in caso di dubbi. Mi auguro che i futuri Erasmus di St Etienne possano aggiornare e migliorare queste pagine di anno in anno. 2)La città Descrizione. Saint Etienne è il capoluogo del dipartimento 42 (Loire) ed è una delle città più grandi della regione Rhone-Alpes; vi abitano all’incirca 175.000 abitanti (320.000 se si considera l’area urbana) ed è pertanto la “14° ville de France”. Si tratta di una città industriale che ha conosciuto il suo boom demografico tra le due guerre essendo centro carbonifero importante, primo centro di Francia per produzione di armi e sede di svariate imprese del settore secondario. Ad oggi StE è in piena crisi demografica (tra le prime 30 di Francia è l’unica ad aver perso abitanti negli ultimi anni) e si sta riconvertendo a centro del settore terziario. Le attività più rinomate sono: la catena di supermercati Casinò che qui ha la sede centrale, la fabbrica di cioccolato Weiss, la produzione di armi, il Desing con il suo indotto (vero orgoglio cittadino), l’Università Jean Monnet (che è molto rinomata nell’architettura e nell’insegnamento delle lingue), la squadra di calcio A.S.S.E. di cui tutti sono supporter. Ad oggi la città sta investendo moltissimo proprio su Desing ed Università, questo la rende piena di giovani e di studenti stranieri. Tuttavia questa “riconversione” fa sentire i suoi costi, essendo StE una delle città più indebitate della nazione. Se andate su wikipedia.fr troverete una storia molto dettagliata (fin dalle origini romane..) tuttavia nelle vie di StE non vi è traccia di tale lunga storia ad eccezione di qualche casa medioevale. Clima. Il clima di StE è definito dai suoi abitanti atlantico-continentale. In pratica piove molto spesso ed il tempo cambia più volte nel corso della giornata. Le temperature sono comparabili a quelle di Torino, forse più basse di 2-3 gradi. L’inverno 2008/09 è stato particolarmente rigido e ricchissimo in nevicate, ma si è trattato di un anno particolare. Geografia. La città si trova ai piedi del Pilat, una regione montuosa facente parte del Massiccio Centrale, e più precisamente lungo il corso del piccolo fiume Furan (che ad oggi è interrato lungo tutta la sua parte urbana). StE si trova quindi in una valle appena accennata che scende da sud a nord ed è delimitata su entrambi i lati da 7 colline. Il “fondo valle” rappresenta l’asse urbano ed è percorso dalla “Grand Rue” che cambia nome nei vari quartieri che attraversa. Trasporti. I trasporti urbani sono efficienti, il loro fulcro è rappresentato dalla “Grand Rue” sulla quale si sviluppano le due linee di tram (il 4 ed il 5) e si incrociano le varie linee di bus. Il tram 5 ha un percorso a T: il braccio orizzontale sarebbe la via principale e quello verticale il percorso per andare alla principale delle 4 stazioni. Il tram 4 percorre l’asse cittadino per intero (Sud-Nord) passando vicino ai punti strategici del vivere Erasmus: l’Hopital Bellevue, la Clinique Mutualiste, L’Hopital de la Charitè, la facoltà di medicina, la sede centrale dell’università (in cui non metterete piede), gli uffici di accoglienza studenti stranieri (ovvero il CILEC, in cui sarete di casa), le 3 piazze principali della città, il quartiere dei pub e dei locali, la sede dell’EDF (elettricité de france), la libreria dove vanno gli studenti di medicina, il centro commerciale (Centre Deux), 3 stazioni secondarie e, al capolinea, il nuovissimo Hopital Nord dove passerete il 99% della vostra attività studentesca. Il tempo di percorrenza è rapido (35-40 min sud-nord). Va da sé la grande convenienza di abitare sull’asse cittadino. La sera dopo le 22 si ferma una buona parte dei bus, mentre alle 23.04 parte l’ultimo tram, ogni fermata presenta le indicazioni degli orari. Qui di seguito propongo la tariffazione studenti. L’abbonamento mensile alla rete è di 30.8€, la corsa singola 1.3€, ci sono biglietti a punti (14-20 viaggi a seconda degli orari per 16€) e quelli da 10 viaggi a 7,5€, l’annuale è di circa 250€. Pagando il 30% circa in più (es mensile 40€) si ha il “pass Ourà”, che copre anche treni e bus nei dintorni di StE (alcuni di noi hanno fatto stage nella vicina Firminy e hanno preso tale pass). Per avere un qualsiasi abbonamento bisogna portare all’ufficio Stas (vicino a piazza Hotel de Ville) un’attestazione di residenza, le fototessere, un certificato di scolarità e la fotocopia della carta di identità. Se vi si smagnetizza l’abbonamento ve lo sistemano gratis nel medesimo ufficio. Detto ciò potete acquistare i biglietti e gli abbonamenti successivi al primo in tutti i tabaccai. Si timbra ogni volta che si sale sul tram anche se si è abbonati. Per chi ha la macchina è abbastanza facile muoversi al di fuori del centro; la circolazione è deviata su una specie di raccordo intra-urbano ben percorribile, vi è poi anche una tangenziale. Il centro cittadino invece è quasi impercorribile per via di sensi unici dalla difficile interpretazione. Gli Abitanti. Gli abitanti di StE, gli Stephanois, sono uno dei melange meglio riusciti d’Europa. L’abbondanza di lavoro ha portato a più riprese nella città polacchi, portoghesi, spagnoli, magrebini e tanti, tantissimi italiani (la metà degli ospedalizzati con cui ho avuto a che fare era di origine siciliana); fatta eccezione per i magrebini vi troverete davanti alla 2-3 generazione. StE risulta pertanto molto aperta ed abituata agli stranieri: in ogni angolo troverete gente disposta a darvi una mano e nessuno vi riprenderà per un difetto di pronuncia, ma, al contrario, tutti si sforzeranno di capire il vostro francese anche se imperfetto. Rimarcabile è anche il forte senso di appartenenza alla città. Essendo la popolazione perlopiù di origine operaia, l’orientamento politico è a sinistra. Le vere ossessioni locali sono la squadra di calcio, l’architetto Le Corbusier e le miniere. Il calcio è considerato come una religione ed è consigliabile andare a vedere una partita (prezzo curva sud 10€), noi torinesi veniamo continuamente rimproverati di aver portato via dall’ASSE Platinì. Turismo e dintorni. StE risulta tanto splendida dal punto di vista umano quanto nulla da quello architettonico. Troverete qualche casetta medioevale sparsa nel quartiere dei locali (la più rinomata è in place du People), il duomo assolutamente kitch di inizio ‘900, una chiesa barocca, la prefettura ed il municipio. I musei più rinomati sono 3: Arte Moderna (altro orgoglio cittadino ma non troppo significativo), Arte ed Industria (dove c’è di tutto un po’, dalle armature ai giocattoli!) ed il museo delle miniere, il più suggestivo. I dintorni sono molto validi ma talvolta difficilmente raggiungibili senza macchina. La città di Lione è un Must dell’erasmus stephanois, l’8 dicembre c’è la “Fete de Lumieres” a mio avviso la notte bianca tra le più belle d’Europa! A Firminy troverete il “Patrimoine Le Corbusier de Firminy-Vert” ovvero una serie di costruzioni moderne abbastanza orrende che hanno rivoluzionato l’architettura mondiale (Le Corbusier ha avuto delle intuizioni che sono applicate in ogni palazzo moderno). Bellissime sono le gole della Loira (irraggiungibili se non in macchina) con il paese di St Victor, l’abbazia di Chambles (ci si può arrampicare sulla torre) e alcuni castelli. Si trovano a 15km dal centro verso ovest. La “Guffre d’enfer” è una gola subito fuori StE (6 km a sud da avenue de Rochetaillée) con due delle dighe più antiche del globo (1871), anche questa difficilmente raggiungibile, offre una passeggiata di 3 km nel bosco con due splendidi laghi, è consigliabile andare a settembre o in primavera. Il vicino parco del Pilat, di cui la Guffre è parte, è ricchissimo di splendide passeggiate da fare in estate oppure d’inverno con le racchette da neve o gli sci da fondo. A circa 70km a sud si trova Le Puy en Velay, con le sue due magnifiche chiese medioevali. A 75km a ovest c’è l’abbazia medioevale di Chaise Dieu nella quale si trova una sala per confessare i lebbrosi a metri di distanza: mettendosi agli angoli opposti si può parlare senza che nessun altro nella stanza possa ascoltare. 3) Cercare casa Questa operazione va fatta quanto prima, prenotando l’appartamento on-line. Il sottoscritto si è recato in loco a cercare il 24 agosto ed ha trovato solo 5 appartamenti liberi tra tutte le residenze private. La maggior parte delle residenze (non tutte) le troverete su http://www.adele.org/. Sostanzialmente avete 3 scelte: la co-locazione, la residenza pubblica, la residenza privata. Andare in affitto con uno studente locale è sicuramente un modo per ambientarsi e divertirsi. In più troverete posto anche all’ultimo momento! Si fa tutto su internet grazie alla presenza di siti come www.appartager.fr . Se volete informazioni più complete cercate l’informa giovani in Rue de la Resistance. Le residenze pubbliche sono svariate e la lista vi arriverà a giugno dall’ufficio di accoglienza studenti, bisogna considerare che bagno e cucina sono quasi sempre in comune ed il frigo non c’è in tutte le stanze. Anche queste risultano assolutamente divertenti in quanto ospitano gente di tutto il mondo. Rinomata è “la Cotonne” con calcio balilla, palestra e ping-pong, ma appollaiata su un’ ”ardua” salita e situata in un quartiere non troppo centrale, le stanze hanno il frigo ed il bagno, il tutto in 9mq! La cucina è in comune. Il prezzo è di 160€ al mese per gli studenti, 220 per gli altri. Le residenze private sono più care: 300-400€ al mese per il classico “studiò” da 19mq (si noti che un appartamento da 60mq non ammobiliato costa circa 350€), tuttavia sono le più comode ed hanno tutto il necessario (mobili, angolo cucina, bagno). Non si dimentichi che arriva a tutti un aiuto dallo stato francese (attraverso la CAF) che è proporzionale all’importo dell’affitto. Riporto il mio caso a titolo d’esempio: sotto i 26 anni, studente, non salariato, affitto di 350€: aiuto di 163€. 4)L’arrivo Risulta necessario arrivare una settimana prima del vostro debutto all’ospedale (debutto che, a differenza di tutti gli altri studenti, sceglierete voi!), in quanto c’è da sbrigare una marea di commissioni. Munitevi di fototessere, fotocopie di carta di identità e tessera sanitaria, vi serviranno in più occasioni. La prima cosa da fare è firmare il contratto d’affitto (necessarie le fotocopie dei documenti e le foto) e fotocopiare l’attestazione di residenza che vi darà il locatore. Dopo di ciò seguirà un lungo calvario fatto di uffici, scarpinate e fotocopie. In questo può aiutarvi l’associazione SaVa (Saint Etienne Ville D’Accueille), che vi contatterà sistematicamente per e-mail e il cui scopo è aiutare gli studenti stranieri (gratis) inviandogli un tutor che parla la loro lingua (!!!!). Io non ne ho beneficiato, qui di seguito cercherò di fare la lista delle cose da fare nel giusto ordine, spero di non sbagliarmi! a)Fare 12 fototessere, fotocopie della carta d’identità, della carta sanitaria (quella blu col codice fiscale), 3 del certificato di residenza. Stampare il foglio d’arrivo dal sito di unito. b)Andare al CILEC (Rue Denis Papin), manifestarsi, riempire il primo dossier, consegnare una copia di tutto, fare firmare il foglio di arrivo e faxarlo all’ufficio relint di Torino (cosa non urgente). Riceverete qui istruzioni sui punti seguenti, se sono diverse dalle mie seguite quelle! c)Indipendentemente dal CILEC, fare l’assicurazione sulla responsabilità civile alla Smerra (che è obbligatoria, l’ufficio è sulla via del tram, subito a sud della sede centrale dell’università). Per gli studenti in medicina è obbligatoria una seconda assicurazione che copre i danni fatti all’ospedale (il costo totale è sui 25). Anche qui serve una copia di tutto. Vi daranno delle tessere grosse come una carta di credito che voi fotocopierete! Sempre alla Smerra è possibile fare l’assicurazione sulla casa, che è però più cara che alla BNP. d)Indipendentemente dal punto “b” aprire un conto corrente locale. Alla BNP è gratis (io non ci credevo: niente spese, niente tasse, due conti di cui uno al 4,25% accessibile solo da internet e uno al 3% che corrisponderà al vostro bancomat, tra di loro sono comunicanti su internet, potete prelevare da qualsiasi sportello senza commissione!). Servirà una copia di tutto e la fototessera. Il conto è attivo subito il bancomat arriva in 7-8gg. Fotocopiate le vostre coordinate bancarie. Sempre alla BNP è possibile fare l’assicurazione (obbligatoria) sulla casa, che tuttavia va fatta dopo l’assicurazione sulla responsabilità civile da fare alla Smerra assicurazioni. e)Tornare al CILEC e consegnare le fotocopie dell’assicurazione. Verrà depositata la domanda di iscrizione che resterà in studio qualche gg. Vi daranno subito un certificato provvisorio di scolarità utile per EDF, Caf, abbonamento ai mezzi e cose simili. f)Ritornare al CILEC e ritirare il certificato di iscrizione definitivo e la carta studenti. g)Ora siete in regola! Potete andare a fare il contratto EDF (elettricità), l’abbonamento ai mezzi e l’iscrizione alla CAF. -Per l’abbonamento andare in piazza Dorian (subito a sud di piazza dell’Hotel de Ville) all’ufficio Stas (la società di trasporti urbani). Serviranno 2 fototessere e le copie di certificato di residenza, di scolarità e carta di identità. -Per l’EDF (attenzione ci sono formule di affitto in cui è inclusa!), andare in piazza dell’Hotel de Ville e portare le fotocopie di carta d’identità, codice fiscale, attestazione di residenza, le coordinate bancarie se volete il pagamento automatico. -Per la Caf andare in Place Boivin e portare fototessere e copie di carta di identità, tessera sanitaria, coordinate bancarie. Compilare il modulo, portare al vostro locatore l’altro modulo e farlo compilare, (accertare che il locatore non abbia chiesto di inviare direttamente a lui l’aiuto CAF!!), riportare tutto. Attendere 2/4 settimane e vi arriverà a casa la tessera di affiliato CAF. Il 5 di ogni mese vi arriveranno i soldi del mese prima, farà fede la data dell’attestato di residenza. Chiedete lì come fare la “Carte Vitale” che copre le vostre spese mediche equiparandovi ad un cittadino francese (dovrebbe essere gratis, io non l’ho fatta). A)Indipendentemente da tutti i punti precedenti recatevi all’Hopital Nord dal primario di radiologia (primo piano, ovvero quello dell’ingresso principale): il mitico professor Charles Veyret. Egli è il coordinatore degli erasmus di medicina. Chiedete un appuntamento. Il giorno dell’appuntamento esponetegli il vostro piano studi (vedere “Come funziona l’Erasmus di Medicina”), ne uscirete con delle lettere a ciascuno dei primari con cui avrete a che fare durante l’erasmus. B) Con le lettere del prof Veyret andate alla facoltà di medicina: verranno qui trattenute definitivamente, mentre una copia arriverà ai professori destinatari. Portate anche le fotocopie del certificato di iscrizione alla facoltà (punti d ed e) e le fototessere. Ne uscirete con un libretto per la valutazione degli stage. Complimenti avete finito! Per iniziare ad andare all’ospedale servono in teoria le lettere o il libretto, in pratica nessuno vi domanderà nulla. 5)Come funziona l’Erasmus di Medicina La caratteristica unica dell’erasmus stephanois deriva da un’idea geniale del prof. Veyret. Questi si è reso conto che il sistema di studi locale è assolutamente inapplicabile a qualsivoglia progetto di scambio (vd Gli studi di medicina in Francia) ed ha partorito la seguente formula: ogni esame da sostenere prevede un tirocinio nel reparto corrispondente, alla fine di questo tirocinio il primario del reparto stesso provvederà a valutare lo studente. Il tirocinio tipo è di 4 settimane, la settimana di inizio la scegliete voi. I vantaggi del sistema sono: un ritmo assolutamente non pressante (i tirocini sono solo al mattino lun-ven, si entra alle 8 nelle chirurgie e alle 9 nelle medicine), un esame al mese ben cadenzato e senza aggrovigliamenti, il fatto che si deve studiare esattamente quello che si vede tutti i giorni. In caso ci siano le lezioni della materia che state seguendo, vi sarà consigliato di andare ma in genere senza alcun obbligo. Gli svantaggi sono due. Il primo riguarda gli esami non clinici (farmaco, AP, anatomia, biochimica): questi vanno dati in facoltà e sono fuori da questo sistema, pertanto dovrete accordarvi col relativo professore. Il secondo riguarda gli esami composti (tipo cardio-pneumologia e chirurgia toracica) questi prevedono tanti tirocini quante sono le cliniche toccate (nell’esempio 3), si può ben capire che mettendo solo esami composti ci si trova a fare molti tirocini per avere pochi voti. I punti in sospeso sono anch’essi due. Il tirocinio non deve essere obbligatoriamente di 4 settimane: in molti hanno preferito fare medicina interna in 6 o 7, qualcuno per fare nefro-endocrino-uro si è fatto accorciare la permanenza a 3 tirocini da 3. Sono stati riportati casi eccezionali di tirocini di due settimane, assolutamente mal visti dai relativi primari (lo studente stephanois cambia reparto ogni 3 mesi!). Il secondo punto in sospeso è la valutazione: su questo Veyret non ha dato indicazioni ai suoi colleghi ed ognuno procede in ordine sparso (orale classico, giro visite con domande, commento degli esami radiologici, crocette, raramente lo scritto). Se volete indicazioni dovete rintracciare lo studente erasmus che è stato nel reparto che vi interessa prima di voi. Io sono stato in: dermatologia, nefrologia, endocrinologia, urologia, ginecologia di Firminy, radiologia. I miei conoscenti in: pediatria (sia nord che Firminy), ginecologia a nord, gastrologia, psichiatria, chirurgia addominale, medicina interna (ed altri che ho dimenticato). Contattatemi per i dettagli. ATTENZIONE: Veyret andrà in pensione nel 2011. NON Ė ESCLUSO che il futuro coordinatore cambi le disposizioni! 6)Gli studi di medicina in Francia (ed in particolare a St Etienne) Questo capitolo non vi riguarda direttamente, ma forse potrà darvi una mano ad orientarvi. Il sistema di studi in Francia è radicalmente diverso da quello italiano e si basa moltissimo sulla pratica ed un po’ meno sulla teoria. Medicina dura 6 anni di cui 3 “di base” e 3 di clinica. All’inizio del secondo semestre del 6° anno si passano tre esami che riprendono tutto il programma dei 3 anni “clinici”: uno scritto alla facoltà (50% del voto), un’orale (10%), uno scritto regionale per il quale ci si ritrova tutti nel capoluogo (40%). Fatto ciò si è abilitati a prescrivere farmaci. In più, durante il 2° anno si prende un’abilitazione (che non ho ben capito) e si possono fare le guardie come aiutoinfermiere, al 4° si prende il diploma da infermiere. Per entrare in specialità vi è un esame alla fine del 6° anno (il famigerato “Internat”) per il quale gli studenti del sud vanno a Marsiglia e quelli del nord a Parigi. L’esame è allo stesso giorno, alla stessa ora e con lo stesso testo, per tutti i 6000 laureati; ancora una volta è ripreso tutto il programma dei 3 anni “clinici”. In base alla classifica si potrà scegliere il reparto e la città in cui si effettuerà la specialità. Si è obbligati a scegliere qualcosa! Entro sei mesi si può cambiare specialità a patto di restare nella città in cui ci si trova, ma si potrà scegliere solo tra i reparti a cui si aveva accesso in base al proprio posto in classifica. Passato l’esame si è “interne”. La specialità dura 10 semestri di cui 2 devono essere trascorsi in due reparti a scelta al di fuori della propria materia; è anche obbligatorio fare una tesi che può essere presentata in qualsiasi momento. Il programma di medicina è codificato lettera per lettera! I collegi dei docenti di ogni materia si ritrovano infatti per elaborare i cosiddetti “items” ovvero i punti essenziali del programma. Il ministero coordina il tutto raccogliendo i 370 items finali. Ogni esame sarà basato su tali items e negli esami dell’ultimo semestre di università vanno preparati tutti assieme. Ne consegue che la preparazione francese è molto omogenea: tutti gli studenti di Francia studiano sugli stessi testi. Altra cosa caratteristica è la struttura dell’item stesso: poca fisiopatologia, nessuna traccia di biologia molecolare né biochimica né altre cose “troppo teoriche”. Al contrario si ritrova amplio spazio dedicato ai sintomi, alle domande da porre, all’esame oggettivo applicato alla patologia, al “bilancio da fare” una volta raccolti i dati, alla presa in carico, agli esami da prescrivere, alla terapia. Tutto ciò è spiegato in maniera lapalissiana (si trovano consigli come: lavarsi le mani, attenzione ai risvolti psicologici, mettersi i guanti…) e con ridondanza. Altra cosa che mi ha sconvolto è la presenza di Items come: “la visita di programmazione della gravidanza”, “presa in carico della donna stuprata”, “condotta a tenere di fronte ad una sterilità”, “visite obbligatorie per il bambino di 9 mesi”, “condotta a tenere davanti ad un dolore addominale”, che mettono ancora una volta in risalto l’approccio assolutamente pratico al sapere medico. In questo contesto ogni facoltà decide come formare i propri studenti. La facoltà di StE era 24° di 30 in Francia in base alla classifica annuale dell’Internat ed ha quindi deciso di cambiare approccio. Si dice che il cambio di strategia abbia portato ottimi risultati, ma l’eventuale conferma arriverà nel 2010 quando i primi studenti del nuovo ordinamento faranno l’Internat. In tale impostazione si hanno i primi 3 anni “di base” come in tutte le altre facoltà. Al terzo anno è aggiunto un corso pratico sull’ingresso in ospedale con la spiegazione di tutti i “geste” più frequenti (ECG, emogasanalisi, biopsia cutanea, intubazione, mielogramma…) a cui seguono 3 tirocini da 1 mese ciascuno. Dal quarto anno si entra nel tremendo sistema dei “partielles”. Tutto il programma è diviso in 5 blocchi, dalla A alla E, ogni semestre corrisponde ad un blocco e ad un unico esame che tocca tutte le cliniche fatte: il “partielle”! Il sesto ed ultimo semestre è dedicato agli esami di abilitazione alla professione (vedi sopra). Nel semestre, lo studente fa due tirocini da tre mesi che sono obbligatoriamente attinenti al blocco in cui si trova. In tutto ciò si è continuamente classificati in base ai risultati! Dei 900 studenti circa che si iscrivono al primo anno i primi 120 avranno accesso al secondo. In base alla media conseguita al terzo si sceglierà con che ordine passare i blocchi (non è obbligatorio andare dalla A alla E). In ogni blocco chi avrà i voti più alti sceglierà il tirocinio per primo (il primo verrà scelto dai classificati dispari e poi da quelli pari, il secondo viceversa). In qualsiasi momento degli 11 anni di formazione allo studente sono proposti dei “master” accavallabili agli impegni già presi, la grandissima parte di questi è proposta durante la specializzazione. Tali master abilitano alla carriera universitaria (il DEA), alla pratica dell’ecografista, alla medicina dello sport, alla medicina legale e via dicendo. 7)Il ruolo dello studente di medicina all’ospedale In Francia lo studente di medicina è, a partire dal 4° anno, un lavoratore salariato abilitato a far le guardie, come infermiere, e coperto da contratto. Lo stipendio cresce nei tre anni (180, 200, 230€ al mese) e le settimane di vacanza calano (4 nel sesto anno da porre come e quando si vuole). Come conseguenza nell’ospedale lo studente ha un ruolo che è tenuto ad assolvere, tale ruolo cambia a seconda delle caratteristiche del reparto. L’unica mansione uguale in tutti i reparti è quella di tenere in ordine le cartelle cliniche. Nei reparti medici gli studenti fanno tutti i piccoli gesti della pratica clinica. Nei reparti chirurgici in genere vi è accesso libero alle sale e capita talvolta di prendere parte all’intervento come aiuto. Ovviamente ogni reparto trova il suo equilibrio, ritengo pertanto più pratico porvi gli esempi piuttosto che trarre conclusioni generali. In urologia tutte le mattine alle 8 giro visite di 25 minuti, alle 8.30 si mettono a posto le cartelle. Alle 9 si può: o andare in ambulatorio (il medico vi proporrà di fare: anamnesi del paziente mentre lui segue la visita precedente, le ecografie vescicali, i “touché rectal” delle prostate più “interessanti”) o andare in sala, dove in tre settimane è stato necessario 3 volte l’aiuto di uno studente. Tutti i giovedì riunione di tutto il reparto: uno studente a turno espone una presentazione su un caso clinico, poi tutti gli studenti presentano, facendone un sunto, le cartelle dei pazienti che verranno operati la settimana successiva. Uno studente a turno porta il dolce. In nefrologia ci sono 5 suddivisioni: 1)rianimazione nefrologica, dove non c’è nulla da fare oltre al giro visite 2) il reparto, dove ogni studente segue la storia clinica di un certo numero di pazienti e può trovarsi a fare: il prelievo dell’emo-gas-analisi, l’ECG, il prelievo di midollo, l’eco vescicale, l’MMS. 3)il daily hospital dove si fa l’esame oggettivo a tutti i pazienti 4)la dialisi dove vi è solo il giro visite 5)l’ambulatorio dove si assiste alla visita e al più si prende la pressione. In tre settimane sono state necessarie 4 emogas, molti ECG e 2 prelievi di midollo. Tutti i martedì c’è una lezione di mezz’ora, a giovedì alterni gli specializzandi presentano un articolo oppure viene proiettata l’AP dei pazienti delle ultime settimane. In endocrinologia ci sono 3 suddivisioni: ospedalizzazione completa, settimanale, giornaliera. In tutti i casi lo studente fa anamnesi ed esame oggettivo completo a tutti i pazienti che entrano nel reparto e, se necessario, tutti i gesti come in nefrologia. Ovviamente c’è il giro visite. Tutti i giovedì colloquio con presentazione di farmaci da parte di rappresentanti (uno studente a turno porta il dolce). In radiologia ci sono 5 suddivisioni: IRM, radiologia interventistica, TAC, ecografia, radiologia pediatrica. A seconda del medico presente si riesce a fare: le ecografie (poi puntualmente riverificate), l’aiuto negli interventi (frequente), talvolta ci si siede alla pc della tac manovrando i vari tagli. Tutti i lunedì c’è il colloquio e gli studenti sono interrogati su lastre varie. In dermatologia ci sono 3 possibilità: 1)ambulatorio, dove si è spettatori 2)reparto, dove si fa ogni giorno il giro visite e si possono fare tutti gesti come in nefrologia (rari) e le biopsie cutanee 3)daily hospital dove si segue il paziente nella giornata come in endocrinologia. Ginecologia di Firminy offre 4 possibilità. 1) reparto: si visitano le pazienti prima che escano e si fa il solito giro visite.; le donne uscenti sono gestite dagli studenti 2)ambulatorio: può capitare di misurare la pressione o l’altezza uterina di una donna incinta 3)sala operatoria: l’unico studente che scende fa spessissimo da aiuto 4)sala parto: può capitare di prendere parte attiva al lieto evento, quella passiva è comunque possibile. Sta agli studenti decidere come disporsi. Se dovete sostenere l’esame di ginecologia vi consiglio caldamente di passare da questo reparto! In molti reparti uno studente a turno deve presentarsi di sabato mattina per svolgere le mansioni basilari. In tutti i casi lo studente ha le sue piccole mansioni. Non crediate però che ogni mattina ci siano da fare 20 prelievi di midollo e 50 biopsie. Potete però star certi che se ne capiterà 1 solo dovrà comunque esser fatto dallo studente! In tutti i casi insistete e chiedete di poter prendere parte all’attività. Gli studenti francesi percepiranno facilmente il vostro carattere “provvisorio” all’interno del reparto e talvolta non vi proporranno di prendere parte alle attività più articolate (come il seguire i pazienti durante l’ospedalizzazione in nefrologia, o il presentare il caso clinico in urologia), il principio è sempre lo stesso: chiedete e vi sarà dato! 8)I libri Il collegio dei professori di ciascuna materia si riunisce con frequenza annuale per produrre e seguire quello che sarà il testo di referenza: “la collegiale”. Tutti i professori del paese adottano come base tale testo che si presenta come una raccolta di items (ovvero punti del programma). Ciascun collegio si appoggia quindi ad una casa editrice per pubblicare. In tutti i casi gli items della collegiale sono reperibili gratuitamente su internet in una versione molto spoglia e senza immagini; spesso si trovano già stampati nella segreteria studenti alla facoltà in una versione con qualche schema e delle foto in bianco e nero (es: endocrinologia 9€). Le case editrici dei libri di medicina sono principalmente 3: Ellipse, Masson, VG (edizioni KB). Per ogni materia una sola potrà fregiarsi del testo della collegiale, ma tutte e tre avranno lo stesso identico programma. In linea di massima la Masson è la più completa ed approfondita, ma è spesso snobbata in quanto considerata “dispersiva”. Le edizioni Ellipse e VG sono molto schematiche, i paragrafi alle volte si limitano ad elenchi puntati o tabelle riassuntive. A tutto ciò si affiancano, per ogni clinica, altri due tipi di libri: le raccolte di casi clinici su cui esercitarsi (in genere gli esami sono impostati su un caso clinico) ed un libercolo di schemi, sempre basato sugli items, per rendere ancora più facile il ripasso. In genere VG ed Ellipse costano tra i 25 ed i 30€ la Masson tra i 30-40€. I casi clinici sono sui 1520€ mentre il libro di schemi viaggia sui 8-15€. 9)Lo svago StE è una città a vocazione universitaria e la sera si anima discretamente. Le due serate principali sono quelle del giovedì (l’ultima degli studenti fuori sede) e del sabato. La vita notturna si concentra perlopiù nel quartiere medioevale nei pressi di piazza del Popolo, i ristoranti si concentrano invece verso la piazza della cattedrale (place Jean Jouresse) dove si trova uno dei due cinema multisala del centro. Per gli erasmus il CILEC organizza una serata tutti i mercoledì attraverso il mitico coordinatore Patrick; si tratta perlopiù di ritrovi nei vari pub della città che vendono per l’occasione la birra a prezzo politico (2€ la media); sempre Patrick organizza delle partite di calcetto settimanalmente. L’associazione SAVA organizza poi serate varie (esposizioni di quadri con rinfresco, visita notturna ai musei, discoteca, degustazioni, festa crepes, concerti…). Periodicamente il mitico Patrick organizza viaggi nei dintorni (in sei mesi sono stati proposti: visita dei castelli della Loira 4 gg 140€ tutto incluso, visita a Clermond-Ferrand 13€, bus per Lione il giorno della Festa delle Luci a 5€ andata e ritorno, passeggiata in campagna con degustazioni varie a 7€, carnevale di Annecy a 13€). Tutti gli anni verso dicembre c’è il galà di medicina (serata da cravatta) e mensilmente la “soirèe medecine” in discoteca. 10)Lo sport Andando da Patrick al 3° piano del CILEC in rue Denis Papin con 20€, la carta studenti e due fototessere, potrete fare la “carte du sport”. Questa vi da accesso a tutte le strutture sportive universitarie della città senza dover sborsare 1 centesimo in più! Tuttavia bisogna rispettare degli orari precisi (spesso comodi). L’offerta è vastissima, ci sono più di venti attività: calcio, pallavolo, basket, corsa, nuoto, varie arti marziali, badminton, stretching, vari corsi di danza, tuffi, palestra, tiro con l’arco etc. 11)La lingua Il problema della lingua è spesso motivo di angoscia per lo studente nuovo arrivato. Ovviamente conviene avere delle basi e meglio si parla il francese meglio si vive! Tuttavia a StE vi verranno tutti incontro e potrete constatare come non ci sia nulla di cui preoccuparsi. L’unica cosa che raccomando è di saper fare una presentazione di base: una ragazza brasiliana che sapeva solo l’inglese è stata costretta dal prof Veyret a fare due mesi di corsi di lingua prima di poter mettere piede in ospedale. Questo esempio non vi spaventi, io in tutta la mia vita avevo fatto 6h la settimana di francese per un mese e mezzo e non c’è stato alcun problema. Il CILEC organizza poi un corso gratuito di francese di 3h settimanali per tutti gli studenti. L’unico vero grosso problema è nel rapporto col paziente, come potrete immaginare si tratta perlopiù di persone anziane, talvolta con problemi ad articolare le parole e spesso un po’ sordi; il tutto nel contesto delicato dell’ospedale. Questo problema lo vivrete nei primi 1-2 mesi e soprattutto nei reparti medici, dove il contatto col paziente è quantitativamente più importante. Non è un dramma e ci siamo passati tutti! IN BOCCA AL LUPO