Periodico della Confagricoltura
di Mantova in abbonamento
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chiuso in tipografia il 11 giugno 2015
Anno LXVI - N. 12 - 15 giugno 2015
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AGEA NEL CAOS,
A RISCHIO
I CONTRIBUTI
PAC.
I
l pericolo è concreto: gli agricoltori
italiani rischiano di non percepire gli
aiuti della Pac 2015. Segnali di preoccupazione arrivano da Confagricoltura Mantova, allarmata per i risvolti che
potrebbe avere sul comparto il caos che
si è creato dentro Agea, l’agenzia per
le erogazioni in agricoltura. In ballo ci
sono 5 miliardi, tanto vale in Italia il sistema della Pac, la Politica agricola comune. Per Mantova, invece, si tratta di
circa cento milioni di aiuti diretti da dividere fra 9mila beneficiari. La situazione
è grave. «Nonostante le nostre ripetute manifestazioni di allarme sulla reale
capacità di tenuta del sistema Agea nel
governare la complessa fase di applicazione della riforma Pac – si legge nella
lettera firmata da Agrinsieme (Confagricoltura, Cia, Alleanza delle cooperative
italiane) e Copagri e indirizzata, fra gli
altri, al ministro per le Politiche agricole
ADDIO A SBARRA,
UNA VITA PRESTATA ALL’AGRICOLTURA.
Maurizio Martina, al direttore generale
di Agea Stefano Sernia e a tutti gli enti
pagatori regionali – ci troviamo oggi costretti a palesare ancora tutta la nostra
preoccupazione per una campagna Pac
che rischia realmente di non consentire
una presentazione delle domande uniche e delle domande Psr (Programma
di sviluppo rurale) con molti agricoltori
che non percepiranno gli aiuti diretti.
L’assenza di un dialogo e di una collaborazione fattiva in tempi coerenti con
l’applicazione – si legge nel documento
stilato dalle organizzazioni di rappresentanza e tutela degli operatori del settore primario – ma anche un atteggiamento di chiusura e di scarsa predisposizione all’ascolto di chi vive da sempre nell’
agricoltura e con gli agricoltori, hanno
determinato un quadro di criticità assolutamente ingestibile: la pubblicazione
tardiva e frammentata della normativa
PSR VECCHIO E NUOVO,
UNO SGUARDO ALLA SITUAZIONE.
PAG. 2
LATTE, SUPERATA LA QUOTA
NAZIONALE DI RIFERIMENTO.
PAG. 3
confagricolturamantova.it
di applicazione e l’assenza, ancora oggi,
di circolari applicative fondamentali
per la predisposizione delle domande
ne sono un esempio emblematico. Gli
operatori dei Caa, i Centri di assistenza
agricola, vivono con frustrazione questa
situazione, dovendo motivare l’attuale
condizione agli imprenditori che, giustamente, mostrano la loro insofferenza
nel tornare e ritornare quotidianamente negli uffici competenti senza poter
presentare la propria domanda di aiuti,
con un sistema che cambia ogni giorno
creando incertezze e non dando garanzia alcuna sul buon fine delle pratiche
lavorate».
Timori condivisi dagli stessi direttori degli organismi pagatori regionali che, a
loro volta, hanno inviato una lettera al
ministro Martina e al direttore di Agea
Coordinamento Renzo Lolli per sollecitare attenzione sul problema.
PAG. 5
ATTUALITÀ
ASSEMBLEA DI CONFAGRI A EXPO.
GUIDI: «BASTA RITARDI SULLA PAC,
IMPRESE RISCHIANO DANNI ENORMI».
Troppi ritardi nelle circolari
applicative, troppe disfunzioni
e intoppi.
L’
esposizione universale 2015 segnerà l’agricoltura italiana dei
prossimi anni, per noi è un dovere esserci e dire la nostra». Lo ha
detto il presidente di Confagricoltura
Mario Guidi nella relazione all’assemblea nazionale dell’organizzazione
che si è tenuta all’Expo, nell’auditorium di Padiglione Italia. ‘Capolavori
made in Italy per nutrire il pianeta’,
questo il titolo del dibattito a cui ha
partecipato anche il ministro delle
Politiche agricole Maurizio Martina.
«Expo – ha aggiunto ha Guidi – sta
ricordando a tutti che l’agricoltura
è essenziale e che il tema della produzione di cibo non può essere sminuito. Confagricoltura sta lavorando
intensamente per coinvolgere il più
possibile le imprese associate sulle
iniziative in programma, creando molte opportunità: il cubo multimediale che accoglie i
visitatori di Palazzo Italia, gli eventi alla vigna
di Leonardo, le iniziative della ricerca al Parco
tecnologico padano, i convegni, gli incontri di
business. Molte le adesioni alle nostre proposte da parte delle aziende più dinamiche che
guardano all’export, alla globalizzazione e che
vogliono valorizzare la loro attività in modo
nuovo agli occhi dei consumatori».
L’assemblea nazionale è stata anche l’occasione per tornare sulla spinosa questione Pac:
«Troppi ritardi nelle circolari applicative, troppe disfunzioni e intoppi. Per questo migliaia
di domande - quelle per ottenere i contributi
della Politica agricola comune - rischiano di
arrivare fuori tempo massimo, con un danno
enorme per le aziende agricole». Davanti alla
scadenza ormai imminente, il 15 giugno, Guidi si è detto «profondamente preoccupato» e
ha annunciato di essere pronto «ad atti formali
nei confronti dell’Agea. Questo vuol dire apri-
ADDIO A SBARRA,
UNA VITA PRESTATA ALL’AGRICOLTURA.
A
veva l’esperienza del veterano e l’entusiasmo del neofita.
La febbre del fare e l’umiltà di
chi ama rimettersi sempre in gioco, lui
che prima era stato ai vertici nazionali
e poi aveva accettato di ripartire dalla
commissione carni in Borsa merci, senza
nulla togliere al ruolo della commissioni». Così il direttore di Confagricoltura
Mantova, Daniele Sfulcini, ricorda Piero
Emilio Sbarra, medico veterinario e allevatore scomparso all’età di 73 anni.
Uomo di relazioni e del mestiere, Sbarra, animato da una passione sempreverde. La sua scuola dopo l’università era
stato l’Istituto zooprofilattico di Brescia, dove aveva imparato la pratica. Nel
2001 era stato eletto presidente dell’Anas, l’Associazione nazionale allevatori
suini, quando al vertice del livello regionale c’era Giulio Sereni. Momento d’oro
per la suinicoltura mantovana, alla quale si riconosceva il giusto peso. Lungo,
lunghissimo il curriculum di Sbarra, che
in Anas aveva già fatto un triennio dal 1998 al 2000 - come componente
della giunta esecutiva. Senza dimenticare gli incarichi ricoperti in Confagricoltura, all’Istituto Parma Qualità,
all’Associazione mantovana allevatori (di cui è stato presidente della
sezione suini) e in Mantovabanca
(vicepresidente nel periodo più buio
dell’istituto).
Sbarra lascia la moglie Mariarosa e
i figli Matteo e Laura a cui vanni le
più sentite condoglianze di Confagricoltura Mantova.
re un conflitto con il ministero delle Politiche
agricole? Mi spiace, ma non possiamo fare finta
di niente e nascondere che ci sono precise responsabilità per quanto sta accedendo. E noi lo
diremo apertamente».
«Stiamo vivendo un profondo mutamento del
concetto di fare rappresentanza per le imprese – ha continuato – il presidente del Consiglio
dribbla i cosiddetti corpi intermedi per arrivare
direttamente al mondo produttivo. Noi siamo
pronti per affrontare questa nuova opportunità di fare sistema, ma dobbiamo anche dire
che ci sono situazioni che non ci piacciono». È
il caso dell’Imu, che applicata «all’agricoltura
è indice di disequilibrio. Noi abbiamo bisogno
di grandi patrimoni per produrre poco reddito. L’agricoltura non può essere tassata come
un’attività che genera maggiore valore, così
come è insopportabile il regime Iva e quello del
gasolio agricolo. Dobbiamo cambiare per un
nuovo patto con la politica e le istituzioni con
equilibrio ed equità. Vogliamo un fisco equo».
Evidente anche il fatto che l’agricoltura debba
recuperare competitività. «Siamo pronti a investire di più e a creare nuova occupazione e per
farlo non chiediamo risorse a fondo perduto,
anzi, vogliamo semplicemente poter investire
senza un fisco e una burocrazia soffocanti».
COPAGRI
NUOVO PARTNER
DI AGRINSIEME.
Nei giorni scorsi, Copagri ha aderito ad Agrinsieme.
Salgono così a sei le organizzazioni legate da un
accordo interassociativo, che operano in modo coordinato ed unitario: Cia, Confagricoltura, Copagri
(come organizzazioni professionali); Agci-Agrital,
Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare (come centrali cooperative, a loro volte riunite
nella sigla Alleanza delle Cooperative Agroalimentari). Agrinsieme rappresenta circa il 40% del valore
della produzione e del valore aggiunto di settore.
Annunciato poi il passaggio del testimone da Mario Guidi a Dino Scanavino, che assume l’incarico
di nuovo coordinatore di Agrinsieme e resterà in
carica per la durata di un anno, come previsto dal
documento congiunto delle sei sigle. i numeri di
Agrinsieme:
• 1 milione di aziende agricole;
• più di 5 mila cooperative;
• oltre la metà della superficie e del valore della
produzione agricola nazionale;
• circa il 40% del valore dell’agroalimentare italiano.
SEI PRONTO PER IL NUOVO PSR? VIENI IN CONFAGRICOLTURA.
A fine giugno la Regione Lombardia aprirà il bando della misura investimenti del nuovo Programma di sviluppo rurale.
Rivolgiti agli uffici di Confagricoltura per conoscere le opportunità di finanziamento e presentare la domanda di contributo.
2
AFFIDATI ALLA COMPETENZA DI CONFAGRICOLTURA MANTOVA.
SGRAVIO DEI CONTRIBUTI ANTINFORTUNISTICI,
LE DOMANDE ENTRO IL 30 GIUGNO.
C
on una nota, l’INAIL ha comunicato
che, come di consueto, dal 1° giugno
2015 sono aperti i termini per la presentazione, da parte dei datori di lavoro agricolo in regola con la normativa in materia di
salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, delle
apposite istanze telematiche di riduzione dei
contributi antinfortunistici per l’anno 2015.
La riduzione spetta ai datori di lavoro agricolo attivi da almeno due anni che:
a) siano in regola con tutti gli obblighi in
tema di sicurezza e igiene del lavoro previsti dal d.lgs. n.626/1994 e successive modificazioni (e dunque dal d.lgs. 81/2008) e dalle
specifiche normative di settore, nonché con
gli adempimenti contributivi e assicurativi;
b) abbiano adottato, nell’ambito di piani
pluriennali di prevenzione, misure per l’eliminazione delle fonti di rischio e per il
miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro;
c) non abbiano registrato infortuni nel
biennio precedente alla data della richiesta di ammissione al beneficio o siano stati
destinatari di provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale di cui
all’art. 14 del D.lgs. 81/2008 o sanzionatori
conseguenti alla violazione delle norme in
materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Lo sgravio è concesso nel limite di un plafond annuo di 20 milioni di euro ed è pari
ad una percentuale determinata di anno in
ATTUALITÀ
La procedura richiede
la presentazione, in via
telematica, di un’apposita
richiesta.
anno (non superiore al 20 per cento dei contributi antinfortunistici
dovuti) sulla base del numero di
aziende aventi diritto.
La procedura individuata dall’INAIL
richiede la presentazione, in via telematica, di un’apposita richiesta di
ammissione al beneficio, da inviarsi
entro e non oltre il 30 giugno 2015.
Sulla base delle istanze presentate
e dei controlli effettuati da INPS
e INAIL verranno individuate le
aziende beneficiarie dello sconto
e sarà calcolata la relativa percentuale di riduzione spettante per il
2015.
Per la presentazione delle domande è necessario rivolgersi all’ufficio
paghe di Confagricoltura Mantova,
telefono 0376/330728, mentre per
i quesiti di carattere tecnico il numero da contattare è 0376/330726.
PSR VECCHIO E NUOVO, UNO SGUARDO ALLA SITUAZIONE.
N
on è lombardo, purtroppo, il programma di sviluppo rurale regionale,
per il periodo 2015-2020, ad essere
stato approvato per primo. Infatti, sono
stati quelli di Bolzano, Emilia - Romagna,
Toscana e Veneto i PSR ad avere avuto il
nulla osta da Bruxelles ad oggi. Di prossima approvazione saranno quelli di Liguria,
Umbria, Friuli Venezia Giulia e finalmente
Lombardia. Gli uffici della nostra Regione,
infatti, informano che a fine di giugno dovrebbero aprire il bando della misura investimenti (misura 4), tanto attesa dalle aziende agricole mantovane. Ad oggi, infatti, la
Regione Lombardia ha aperto, nelle more di
approvazione da parte di Bruxelles, la misura 11 agricoltura biologica e la misura 13
indennità compensativa per la montagna,
con scadenza 15 giugno 2015.
Comunque, è possibile avere un quadro
completo andando sul sito della Commissione europea, dove si possono consultare
i PSR approvati e le varie misure dei singoli
programmi approvati: http://ec.europa.eu/
agriculture/rural-development-2014-2020/
country-files/it_en.htm.
Per quanto riguarda la vecchia programmazione, 2007 – 2013, come noto, la spesa va
completata entro due anni dalla programmazione e quindi entro il 31 dicembre 2015
vanno impegnate tutte le somme ancora
da spendere. Per l’Italia, si tratta di circa 3
miliardi di euro tra risorse comunitarie e risorse nazionali distribuite tra alcune Regio-
ni, ancora da spendere. In pratica, rimane
ancora da spendere il 18 per cento dell’ammontare delle risorse programmate nell’intero periodo.
La situazione delle varie regioni e provincie autonome in merito è diversificata. Si
va dalla provincia autonoma di Bolzano
che deve ancora utilizzare il 4,74 per cento
delle risorse FEASR programmate, alla Basilicata che deve utilizzare ancora il 25,81 per
cento delle risorse comunitarie. La spesa da
completare è concentrata in particolare, per
quasi il 50 per cento, nelle cinque regioni
dell’Area Convergenza del Sud Italia. Se a
queste si aggiungono anche Abruzzo e Sardegna, che hanno pure elevate percentuali
di non speso, si arriva praticamente al 60 per
La Regione Lombardia
dovrebbe aprire il bando
della misura 4 (investimenti)
a fine giugno.
cento del totale da impegnare.
È indubbio che si tratta di una situazione non
positiva, da monitorare con attenzione per
verificare come verranno impegnate le risorse residue in questi pochi mesi che ci separano dal termine ultimo fissato dalla normativa comunitaria per evitare il disimpegno.
Dispiace vedere simili somme ancora non
utilizzate in sette anni di programmazione.
ASSICURAZIONI
AGEVOLATE,
PROROGA AL 15 LUGLIO.
Si informa che le colture erbacee - cerealicole
seminate o trapiantate dopo il 10 maggio possono essere coperte da assicurazione agevolata
fino al 15 luglio prossimo. La stessa scadenza è
valida per le colture estive (es. pomodoro) e i
seminativi di secondo raccolto (mais da insilato,
soia, ecc.). Per informazioni contattare l’ufficio
di zona o il Consorzio Agridifesa Lombardia, telefono 389-5436262.
3
CONDIZIONALITÀ
A
4
partire dallo scorso 1° giugno, gli
agrofarmaci devono essere immessi
sul mercato nel rispetto delle nuove
classi di pericolo e, quindi, con nuove etichette, con il conseguente aggiornamento
delle schede di sicurezza, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1272/2008; è prevista una
deroga per i prodotti immessi in commercio
prima del 1° giugno 2015 che possono essere commercializzate fino al 1° giugno 2017
senza l’obbligo di essere etichettate nuovamente.
Il Regolamento Ue è lo strumento con cui
l’Unione europea ha recepito il GHS (Globally Harmonised System for Classification and
Labelling of Chemicals), un sistema di classificazione ed etichettatura armonizzato a livello mondiale e introduce importanti cambiamenti per tutta l’industria chimica, compresi gli agrofarmaci, sia a livello di principi
attivi che di prodotti.
Il ministero della Salute ha messo nei giorni
scorsi una nota, avente ad oggetto l’applicazione delle disposizioni per stoccaggio,
vendita/acquisto e utilizzo dei prodotti fitosanitari classificati in conformità al Regolamento (CE) 1272/2008. La nota del Ministero
si è resa necessaria in relazione al fatto che
l’entrata in vigore delle nuove norme in materia di classificazione, ha posto alcune problematiche in merito all’attuazione delle disposizioni sull’abilitazione all’uso professionale dei prodotti fitosanitari (art. 25 del DPR
290/01 art. 9 del d.lgs. 150/2012). In merito
all’abilitazione all’uso professionale, si ricorda che, a decorrere dal 26 novembre 2015,
secondo quanto previsto dall’art. 9 del d.lgs.
150/2012, chi acquista per l’impiego diretto,
per sé o per conto terzi, o utilizza agrofarmaci deve essere in possesso di specifico certificato di abilitazione rilasciato dalle Regioni e dalle Province autonome che si applica
a tutti i prodotti fitosanitari, ad eccezione
di quelli espressamente destinati agli utilizzatori non professionali. Mentre sino al 26
novembre 2015 sono ancora vigenti le disposizioni relative di cui all’art. 25 del DPR
290/01 che prevede l’obbligo del patentino
per l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari classificati e/o etichettati molto tossici,
tossici e nocivi.
Rispetto a quanto previsto dall’art. 25 del
DPR 290/01, dunque, il certificato all’acquisto sarà richiesto per tutti gli agrofarmaci destinati ad uso professionale e non più
esclusivamente per quelli classificati come
tossici, molto tossici e nocivi (T, T+, Xn).
In relazione a quanto specificato, a partire
dal 26 novembre 2015, la nuova classificazione non avrà particolari effetti dal punto
di vista del possesso dell’abilitazione, perché come già specificato, sarà obbligatoria
per tutti i prodotti fitosanitari per uso professionale.
Il problema si pone invece nel periodo 1°
giugno – 26 novembre 2015 in cui sono ancora vigenti le norme relative all’art. 25 del
DPR 290/01 ed in commercio, oltre agli agrofarmaci classificati secondo le precedenti di-
AGROFARMACI, CAMBIANO
LE ETICHETTE DI PERICOLOSITÀ.
sposizioni, sono già presenti prodotti con la
nuova classificazione.
In relazione al quadro descritto, ed in attesa
dell’entrata in vigore dei nuovi requisiti per
l’acquisto ed impiego dei prodotti fitosanitari (26 novembre 2015) e del decreto interministeriale sugli usi non professionali in via
di predisposizione, il ministero della Salute
ha specificato che il patentino di cui all’art.
25 del DPR 290/2001, per quanto riguarda
gli agrofarmaci classificati ed etichettati secondo le nuove disposizioni, è obbligatorio
per l’acquisto, per l’uso diretto o per conto
terzi, e per l’utilizzo degli agrofarmaci che
in etichetta riportano determinati pittogrammi, in combinazione con alcune indicazioni di pericolo (vedi tabella seguente). Nel
caso in cui in etichetta non siano riportati i
pittogrammi, il certificato è comunque obbligatorio se in etichetta è presente almeno
una delle indicazioni di pericolo.
Devono essere immessi
sul mercato nel rispetto
delle nuove classi di pericolo.
Resta ferma l’obbligatorietà del patentino
per gli agrofarmaci classificati come tossici,
molto tossici e nocivi (T, T+, Xn), ai sensi della direttiva 1999/45/CE, che si possono ancora trovare in commercio, in relazione alla
deroga stabilita dal regolamento Ue per le
miscele immesse in commercio prima del 1°
giugno 2015 che possono essere commercializzate fino al 1° giugno 2017 senza l’obbligo di essere rietichettate.
Per i prodotti che soddisfano i requisiti specificati in tabella, si applicano le disposizioni del DPR 290/2001 relativi alla vendita e
all’immagazzinamento dei agrofarmaci classificati come tossici, molto tossici o nocivi.
PITTOGRAMMA DI PERICOLO
E AVVERTENZA
CLASSE E CATEGORIA DI PERICOLO
INDICAZIONE DI PERICOLO
(GHS 6)
PERICOLO
Tutte le classi di pericolo per la
salute” e le categorie di pericolo
correlate al simbolo
Tutte le categorie di pericolo correlate al simbolo
(GHS 8)
PERICOLO
oppure
ATTENZIONE
Tutte le classi di pericolo per la
salute” e le categorie di pericolo
correlate al simbolo
Tutte le categorie di pericolo correlate al simbolo
(GHS 8)
ATTENZIONE
Pericolo per la salute
TOSSICITA’ ACUTA (cat. 4)
H302 – Nocivo se ingerito
H312 – Nocivo per contatto con la pelle
H332 – Nocivo se inalato
Pericolo per la salute
TOSSICITA’ SPECIFICA PER ORGANI
BERSAGLIO (esposizione singola),
categoria di pericolo 3
H336 – Può provocare sonnolenza o vertigini
Pericolo per la salute
TOSSICITA’ SPECIFICA PER ORGANI
BERSAGLIO (esposizione singola),
cateoria di pericolo 3
H335 – Può irritare le vie respiratorie
Qualunque pittogramma o nessun pittogramma in etichetta
Pericolo per la salute
TOSSICITA’ PER LA RIPRODUZIONE,
categoria supplementare –
Effetti sull’allattamento o attraverso l’allattamento
H362 – Può essere nocivo per i lattanti allattati
al seno
Qualunque pittogramma o nessun pittogramma in etichetta
Qualunque classe o categoria di
pericolo o prodotto esente da classificazione di pericolo
EUH029 – A contatto con l’acqua libera un gas
tossico
EUH031 – A contatto con acidi libera un gas
tossico
EUH032 – A contatto con acidi libera un gas
altamente tossico
EUH070 – Tossico per contatto oculare
EUH071 – Corrosivo per le vie respiratorie
FOTOVOLTAICO, PROROGATI
I TERMINI DI RICHIESTA
DELLA QUALIFICA SEU - SEESEU.
I
l decreto competitività D.L. 91/2014 convertito in Legge 116/2014 ha introdotto
l’obbligo per tutti gli impianti di produzione da fonti rinnovabili, operanti in regime di cessione parziale, oppure con quinto
conto energia del pagamento degli oneri
generali di sistema sull’energia elettrica
auto consumata a partire dal 1° gennaio
2014, tali oneri possono essere stimati pari a
circa 55 Euro/MWh. Per gli impianti sopracitati è possibile ottenere condizioni tariffarie
agevolate fino al 95 % sugli oneri generali
di sistema attraverso il riconoscimento della
qualifica SEU o SEESEU.
Il conseguimento della qualifica di Sistema
Efficiente di Utenza (SEU) e di Sistema Esistente Equivalente ai Sistemi Efficienti di
TECNICO-ECONOMICO
Utenza (SEESEU) consente l’accesso all’agevolazione prevista dalla stessa normativa e
quindi la possibilità di pagare solo il 5% degli oneri di sistema. Sarà necessario presentare una specifica pratica di richiesta al GSE.
La scadenza, inizialmente prevista per il 1°
giugno 2015, su richiesta di Confagricoltura,
è stata ora fissata al 30 settembre 2015.
La sopracitata richiesta prevede una perizia redatta da un tecnico abilitato e per questo, Confagricoltura Mantova sta ricercando degli studi
in grado di effettuarla a prezzi convenienti.
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare l’ufficio Tecnico Economico di
Confagricoltura Mantova (Andrea Zampolli – 0376/330733 – Giacomo Guidetti –
0376/330726).
RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI,
APERTO IL BANDO REGIONALE.
S
i informano gli associati che con decreto n° 4640 del 08/06/2015 la Regione
Lombardia ha stabilito i tempi di apertura per la presentazione delle domande
relative al Programma di riconversione e ri-
strutturazione dei vigneti, inerente la prossima campagna vitivinicola 2015 - 2016.
La domanda informatica sarà possibile presentarla a partire dal 10 giugno 2015 e fino
al 30 novembre 2015.
Per ulteriori informazioni circa la predisposizione delle domande, rivolgersi all’ Ufficio
Tecnico di Confagricoltura Mantova – telefono 0376/330709.
LATTE, SUPERATA LA QUOTA NAZIONALE DI RIFERIMENTO.
S
i informa che Agea ha reso noti i dati
delle produzioni relative alla campagna lattiero –casearia 2014-2015. In
base a tali dati, si sono prodotte 11.000.705
tonnellate, superando del 2,23% la produzione dello scorso anno. Pertanto, si profila,
dopo sei anni di piena compensazione, uno
splafonamento a livello nazionale di circa
l’1%, che equivarrebbe ad una somma di
circa 27milioni di euro di multe. La Lombardia, ha prodotto il 42% del latte nazionale,
superando del 2,9% la produzione dell’an-
Bisognerà attendere ancora
alcuni giorni per conoscere
nei dettagli i dati definitivi.
nata precedente.
Bisognerà attendere ancora alcuni giorni
per conoscere nei dettagli i dati definitivi relativi alla compensazione dell’annata
appena terminata, per capire l’ammontare
della multa.
PREMI ACCOPPIATI, DEFINITI GLI IMPORTI PER IL 2014.
S
i rende noto che Agea ha definito gli importi unitari dei premi
accoppiati per la domanda PAC 2014, di cui all’art. 68 del Reg. ce
73/2009. Nella fattispecie, gli importi dei settori più importanti
sono i seguenti:
• Capi bovini macellati ed etichettati
41,41 euro/capo
• Vitelli nati da vacche nutrici primipare iscritte ai libri genealogici
164,56 euro/capo
• Vitelli nati da vacche nutrici pluripare iscritte ai libri genealogici
123,42 euro/capo
• Latte bovino
4,9319 euro/tonnellata
• Barbabietola da zucchero
386,88 euro/ettaro
• Patate per la trasformazione
18,28 euro/tonnellata
Gli importi relativi a tali premi verranno liquidati alle aziende aventi
diritto entro il mese di giugno.
5
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del bambino.
TEMPO PIENO dalle 7.30 alle 16.30
Euro 480,00 (- 10% per tutto il tempo delle
frequenza del bambino, + Euro 1,50 al giorno per
pasto e merenda.
TEMPO PIENO PLUS dalle 7.30 alle 17.30
Euro 500,00 (- 10% per tutto il tempo delle
frequenza del bambino, + Euro 1,50 al giorno per
pasto e merenda.
Dopo le 17.30 verranno applicate le tariffe del baby
parking Euro 5,00 all’ora).
L’ELENCO CONTINUERÀ SUI PROSSIMI NUMERI
A MANTOVA CREATIVA
LO STREET FOOD FIRMATO CONFAGRICOLTURA.
I
6
Giovani di Confagricoltura si
confermano protagonisti di
Mantova Creativa. Nei giorni della manifestazione, dal
29 maggio al 2 giugno, il loro
logo è risaltato sugli stand dello street food — il cibo in strada — dislocati per le vie del
centro. I ragazzi dell’Anga sono
stati inoltre fornitori esclusivi
del ristorante LaCucina di via
Oberdan, che per tutti i giorni
della manifestazione ha servito solo i prodotti delle aziende
associate. Successo di pubblico
anche per lo show cooking con
prodotti firmati Confagri che ha
accompagnato la presentazione
di “Tre R in cucina”, un libro di
Emanuela Cavalca Altan e Manuela Porta contro gli sprechi in
tempi di crisi. Un ricettario insolito e originale per una cucina
ricca fatta di ingredienti poveri,
presentato alla Loggia del Grano.
«Come sottolinea il tema portante di Expo – ha detto Andrea
Carlini, vicepresidente dei Giovani di Confagri e promotore
delle iniziative organizzate per
Mantova Creativa - assicurare al
mondo intero un’alimentazione
buona, sana, sufficiente e soste-
nibile è una sfida enorme e che vede protagonisti tutti i produttori, anche noi. La nostra è
una provincia dalla vocazione spiccatamente
agricola ed è prioritario, per noi, coltivare il legame con la città. Fare impresa, oggi, vuol dire
anche uscire dalle nostre aziende, entrare in
contatto con le altre realtà imprenditoriali,
confrontarci e collaborare con loro. La nostra partecipazione a Mantova Creativa va
proprio in questa direzione».
MANTOVA
Listino n. 23
Giovedì 11 giugno 2015
FRUMENTO TENERO:
Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a
Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250)
alla ton. € non quotato
Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u.
max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. € non quotato
Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max.
14%; prot. 11% min.) alla ton. € non quotato
Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1%
max.; u. max. 14%) alla ton. € non quotato
Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.;
u. max. 14%) alla ton. € non quotato
Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non
quotato
Andamento del mercato: non quotato
FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord)
(Mercato di Bologna del 04/06/2015 €/ton.)
Fino (79/80kg/hl,ce 1+1%,b.30/35%,v.6%,p12,5%)
299,00 - 304,00
Buono
mercantile
(77/78
kg/hl,ce
1,5+1,5%,b.50/60%,v.8%,p11,5%) non quotato
Mercantile (74/75 kg/hl,ce 2+2%,v. 10%) non quotato
Andamento del mercato: in rialzo,
COLZA: (Mercato di Parigi, previsione di offerta €/
ton.) 347,90
http://commodities.euronext.if5.com/Commodities.aspx
GRANOTURCO:
Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari
(u. max. 14%) alla ton. € 141,00 - 143,00
Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da
fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. €
145,00 - 148,00
Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) comunitario alla ton. € 152,00 - 157,00
Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) non comunitario alla ton. €180,00 - 182,00
Granella verde, umidità al 25% uso foraggero non
quotato
Trinciati di mais 1° raccolto non quotato
Andamento del mercato: calmo
SEMI OLEOSI:
Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2%
max) alla ton. € 360,00 - 365,00
Semi di soia esteri (franco arrivo) 379,00 - 392,00
Semi di soia esteri geneticamente modificati (franco arrivo) non quotato
Andamento del mercato: buono
CEREALI MINORI
Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60
(umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63
(umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65
(umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato
Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70
(umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato
Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compratore) alla ton. € 165,00 - 170,00
Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del compratore) alla ton. € 169,00 - 174,00
Andamento del mercato: calmo
IL MERCATO DELLA SETTIMANA
FORAGGIO SECCO
Maggengo di 1° taglio 2015 - in campo alla ton.
€ non quotato
Maggengo di 1° taglio 2015 - in cascina alla ton.
€ non quotato
Fieno di 2° taglio 2015 - in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 2° taglio 2015 - in cascina alla ton. € non
quotato
Fieno di 3° taglio 2015 - in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 3° taglio 2015 - in cascina alla ton. € non
quotato
Fieno di 4° taglio 2015 in campo alla ton. € non
quotato
Fieno di 4° taglio 2015 in cascina alla ton. € non
quotato
Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in campo alla
ton. € non quotato
Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in cascina
alla ton. € non quotato
Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in campo alla ton. € 65,00 - 75,00
Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in cascina alla ton. € non quotato
Andamento del mercato: prima quotazione erba
medica 2° taglio
PAGLIA di frumento pressata
da mietitrebbia in campo (Rotoballe) alla ton. €
non quotato
da mietitrebbia in cascina (Rotoballe) alla ton. €
non quotato
Andamento del mercato: non quotato
RISONE
Vialone nano (resa 50 - 56) alla ton. € 860,00 - 910,00
Carnaroli (resa 55-61) alla ton. € 860,00 - 900,00
Arborio (resa 52 - 57) alla ton. € 850,00 - 900,00
Andamento del mercato: attivo
SUINI (a peso vivo) del peso:
di 7 Kg al capo € 38,200
di 15 kg. al kg. € 3,620
di 25 kg. al kg. € 2,510
di 30 kg. al kg. € 2,390
di 40 kg. al kg. € 2,130
di 50 kg. al kg. € 1,870
di 65 kg. al kg. € 1,590
di 80 kg. al kg. € 1,400
di 100 kg. al kg. € 1,330
Andamento del mercato: calmo ( prezzi indicativi)
SUINI da macello:
oltre 130 a 145 kg. al kg. € non quotato
oltre 145 a 160 kg. al kg. € non quotato
oltre 160 a 180 kg. al kg. € non quotato
oltre 180 kg. al kg. € non quotato
Andamento del mercato: non quotato
VACCHE da macello (a peso vivo):
vacche 1°qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 1,040
- 1,140
vacche 2° qualità (P2 - P3) al kg. € 0,840 - 0,940
vacche 3° qualità (P1) al kg. € 0,610 - 0,710
Andamento del mercato: stazionario
VITELLONI da macello (a peso vivo):
Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 U3 - R2 - R3) al kg. € 2,130 - 2,250
Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine,
charolaise e piemontese) (O2 - O3 - R2 - R3) al kg.
€ 1,840 - 1,940
Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,640
- 2,790
Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,380
- 2,470
Andamento del mercato: calmo
RISO:
Vialone nano alla ton. € 2.040,00 - 2.090,00
Carnaroli alla ton. € 1.880,00 - 1.930,00
Arborio alla ton. € 1.880,00 - 1.930,00
Andamento del mercato: attivo
Vitelli maschi pezzati neri:
da 40 a 45 kg. al kg. € 1,900 - 2,100
da 46 a 55 kg. al kg. € 2,500 - 2,700
da 56 a 70 kg. al kg. € 2,500 - 2,700
Andamento del mercato: stazionario
Vitelli femmine pezzate nere ( a parità di peso e
categoria le femmine vengono valutate € 0,30 in
meno al Kg. dei maschi)
FORMAGGIO GRANA PADANO
Stagionatura di 10 mesi e oltre al kg € 6,500 - 6,600
Stagionatura da 14 e oltre al kg € 7,150 - 7,300
Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg € 7,650 - 7,800
GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana
Padano) - Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori
sale al Kg € 5,200 - 5,350
Andamento del mercato: stazionario
Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise
e piemontese:
da 46 a 55 kg. al kg. € 2,600 - 2,800
da 56 a 70 kg. al kg. € 2,600 - 2,800
Andamento del mercato: stazionario
Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di
peso e razza le femmine vengono valutate € 0,30
in meno al Kg dei maschi)
FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO
Stagionatura di 12 mesi e oltre al kg € 7,550 - 7,800
Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg € 8,250 - 8,350
Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg € 8,950 - 9,050
Andamento del mercato: stazionario
Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga:
da 46 a 55 kg. al kg. € 4,100 - 4,600
da 56 a 70 kg. al kg. € 4,500 - 5,000
Andamento del mercato: stazionario
Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a
parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,70 in meno al Kg dei maschi)
BURRO:
Zangolato di creme fresche per la burrificazione al
kg. € 1,600
Burro mantovano pastorizzato al kg. € 1,800
Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg. € 2,800
Andamento del mercato: stazionario
kg. € 2,420 - 2,520
Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre € 2,570 - 2,670
Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. € 2,220 - 2,320
Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre € 2,370 - 2,470
Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg € 2,140 - 2,240
Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre € 2,190 - 2,290
Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. € 1,640 - 1,790
Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. € 1,790 - 1,890
Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre € 1,890 - 1,990
Andamento del mercato: stazionario
VITELLONI da macello (a peso morto):
Limousine (U2 - U3 - E2 - E3)
da 350 a 380 kg. al kg. € 4,430 - 4,580
da 381 a 400 kg. al kg. € 4,290 - 4,390
da 401 kg. e oltre al kg. € 4,120 - 4,220
Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)
da 380 a 420 kg. al kg. € 4,040 - 4,120
da 421 a 450 kg. al kg. € 3,960 - 4,050
da 451 kg. e oltre al kg. € 3,880 - 3,960
Andamento del mercato: calmo
SCOTTONE da macello (a peso morto):
Limousine (U2 - U3 - E2 - E3)
da 230 a 270 kg. al kg. € 4,820 - 4,920
da 271 a 300 kg. al kg. € 4,580 - 4,680
da 301 kg. e oltre al kg. € 4,510 - 4,570
Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3)
da 260 a 300 kg. al kg. € 4,260 - 4,360
da 301 a 340 kg. al kg. € 4,220 - 4,320
da 341 kg. e oltre al kg. € 4,200 - 4,300
Andamento del mercato: calmo
Uova Nazionali fresche colorate in natura (€/Kg)
Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco azienda. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 08/06/2015
Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg € 0,9300 - 0,9700
Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg € 1,0600 - 1,1000
Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg € 1,0600 - 1,1000
Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate (€/100pz)
Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati
del 08/06/2015
Uova sel. S. - meno di 53 gr. €/100pz 8,700 - 8,900
Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. €/100pz 9,900 - 10,10
Uova sel. L - da 63 a 73 gr. €/100pz 10,70 - 10,90
Uova sel. XL - da 73 gr. e più €/100pz 12,90 - 13,10
GASOLIO AGRICOLO
Prezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 31 maggio 2015
- Fino a litri 1.000 €/Lt 0,861
- da litri 1.001 a 2.000 €/Lt. 0,852
- da litri 2.001 a 5.000 €/Lt. 0,834
- da litri 5.001 a 10.000 €/Lt. 0,822
- oltre litri 10.000 €/Lt. 0,816
Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova
VACCHE da macello (a peso morto):
Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. €
2,570 - 2,670
Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350
ANNUNCI ECONOMICI
Sei socio di Confagricoltura Mantova? Vuoi
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economico che riguarda la tua azienda agricola?
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ERBA MEDICA
Cerco agricoltore interessato a produrre erba medica
presso azienda agricola di Pegognaga.
Per informazioni chiamare ore ufficio
al n. 338-2000034.
VENDO FONDO RUSTICO
Sito in comune di Marcaria, di circa 55 biolche
mantovane a seminativo irriguo con fabbricati rurali,
già a reddito.
Per informazioni telefonare al n. 339-6739365.
VENDO FONDO AGRICOLO
Biolche mantovane 50 circa a seminativo irriguo, in
comune di San Giorgio di Mantova, con fabbricati.
Per informazioni telefonare al n. 335-5433652.
Direttore Responsabile: Daniele Sfulcini
Design: fachiro.com
Stampa: Publi Paolini
Autorizzazione Tribunale MN - n. 14 del 6-6-1949
Iscrizione ROC N. 7843 - del 29 agosto 2001
7
VITA SINDACALE
L
a carne di suino biologico è una rarità, allevamenti del genere scarseggiano e spesso
hanno mercati di nicchia visti la qualità e il
costo dei prodotti. «L’agricoltura bio ha una certa
presa a livello mediatico e sul piano della genuinità forse vanta qualcosa in più – spiega Gianfranco Rossi, allevatore di suini biologici ad Asola
(Mantova) dopo una vita passata a fare controlli
come veterinario per conto dell’Asl – ma la verità,
per me, è che gli allevatori italiani sono vincolati a norme talmente rigide e a un sistema veterinario così duro che se compriamo carne, latte,
uova e miele prodotti in questo Paese possiamo
stare tranquilli. Il biologico – aggiunge Rossi il cui
allevamento ha una potenzialità di 700 capi per
cinque cicli nello svezzamento e 900 per due cicli
all’ingrasso – va forte in Germania perché lì non ci
sono ispezioni paragonabili alle nostre. E lo dico
anche contro i miei interessi, dopo 35 anni passati dall’altra parte, a vigilare. Di fatto, la richiesta
sul mercato è alta e questo comporta un notevole
8
apprezzamento economico dei capi allevati. Poi,
ovviamente, tutto dipende dai controlli e dalla serietà di chi li fa».
Rossi, che ha iniziato con la suinicoltura biologica
nel 2012 quando le condizioni di mercato erano
già molto critiche, alleva maiali destinati al salumificio Pedrazzoli di San Giovanni del Dosso e non
nasconde le difficoltà che incontra: «È un’attività
complessa e che, se va bene, comporta una perdita del 20% rispetto all’allevamento tradizionale. Gli animali non possono essere trattati più di
una volta nella vita e questo è il limite più grande. Giocano un ruolo determinante la prevenzione, l’igiene, il flusso di suini e la loro gestione.
Le differenze dall’allevamento tradizionale sono
molte». Le strutture, per esempio, che richiedono
un metro quadro e mezzo di spazio al coperto e
1,2 mq all’esterno; la lettiera che presuppone un
sistema di pulizia e di ricambio decisamente impegnativo; il controllo sui mangimi che «è di una
meticolosità estrema e non solo per il veto sugli
LA SUINICOLTURA BIOLOGICA
TRA PRATICHE VIRTUOSE
E BUROCRAZIA,
VIAGGIO IN UN
ALLEVAMENTO
DI ASOLA.
Ogm, ma anche perché non possiamo
utilizzare determinati derivati di animali, né certi grassi». Inevitabile un riferimento alla burocrazia che «è a dir
poco asfissiante. Chi ha un allevamento biologico non può fare a meno di
un tecnico che lo aiuti a gestirlo. È la
mia materia professionale, ma quando
ci occupiamo della tenuta dei registri
e delle varie certificazioni passiamo
confagricolturamantova.it
ore e ore a discutere. Se non fossi
così competente – conclude Rossi
– difficilmente me la caverei. Ma
questo tipo di allevamento permette ai suini di essere più liberi e comportarsi secondo natura con tanto
spazio a disposizione per grufolare
e interagire con gli altri. È una scelta, la mia, e la porterò avanti fino
a quando avrò le forze per farlo».
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L` Agricoltura Mantovana n° 12 del 15 giugno 2015