Periodico della Confagricoltura di Mantova in abbonamento postale chiuso in tipografia il 19 novembre 2015 Anno LXVI - N. 22 - 23 novembre 2015 Il materiale non pubblicato non si restituisce - Direz., Redaz. e Amministraz. Via Luca Fancelli, 4 - Mantova - Tel. 0376.330711 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MN LATTE, LA PROTESTA ARRIVA A MILANO. LASAGNA: «PROPOSTE CONCRETE DA ASSOLATTE, O ANDREMO AVANTI». P rima la mobilitazione di Corteolona, nel Pavese, davanti allo stabilimento Lactalis. Poi quella all’ingresso della sede milanese di Assolatte, in via Adige 20. Una scelta mirata per portare la protesta nel cuore del capoluogo lombardo e informare direttamente i cittadini a cui è stato regalato latte e un volantino con le ragioni del malcontento: «0,33 euro, il prezzo pagato dall’industria agli allevatori per un litro di latte; 0,50 euro, il costo sostenuto dagli allevatori per produrre un litro di latte; 1,60 euro, il prezzo pagato dai consumatori per acquistare un litro di latte. Gli allevamenti chiudono, chi ci guadagna?». Prosegue - come annunciato dal presidente di Confagricoltura Mantova e Lombardia, Matteo Lasagna - la contestazione volta a sensibilizzare l’opinio- LA LEGA ANTITUMORI AL COTECHINO PRIDE PER DIRE NO ALLA DISINFORMAZIONE. ne pubblica e le istituzioni sulla crisi del comparto lattiero: «Se nei prossimi giorni non riceveremo proposte concrete e convincenti da parte di Assolatte – garantisce Lasagna – andremo avanti con una serie di presidi davanti ai più importanti caseifici della Lombardia». Una scelta dettata dall’atteggiamento di molte industrie di trasformazione italiane, aderenti ad Assolatte, che cor- GREENING, L’ERBA MEDICA NON È PIÙ UNA FORAGGERA. PAG. 2 continua nella seconda pagina PRODOTTI FITOSANITARI, ECCO LE PROSSIME SCADENZE. PAG. 4 confagricolturamantova.it rispondono agli allevatori lo stesso prezzo alla stalla stabilito dai gruppi multinazionali, non valorizzando in alcun modo la materia prima utilizzata per la produzione di formaggi tipici a denominazione protetta. «Un prezzo che risulta in questo momento inferiore di circa il 30 % ai costi di produzione sostenuti dagli allevatori e attestati da autorevoli istituti di ricerca», ha precisato Lasagna, puntando l’attenzione sulla chiusura, inevitabile, di molti allevamenti. Ricordiamo che l’ultimo tavolo ristretto tra produttori e industriali, convocato al ministero delle Politiche agricole, si è chiuso con il no degli allevatori alla proposta di Assolatte. L’industria, incluso il gruppo Lactalis, ha portato a 35 centesimi l’offerta di acquisto e proposto di far decadere l’indicizzazione al prezzo PAG. 5 ATTUALITÀ continua dalla prima pagina tedesco previsto in alcuni contratti. Condizioni assolutamente insufficienti per le organizzazioni agricole. «Con la manifestazione di Milano abbiamo raggiunto alcuni obiettivi importanti - ha concluso Lasagna - il primo è quello dell’unità del mondo agricolo. Confagricoltura ha apprezzato molto che altre organizzazioni, CIA e Copagri, abbiano deciso di aderire alla nostra iniziativa. La situazione è drammatica e fare fronte comune è fondamentale. Non ci proponevamo certo di riaprire la trattativa sul prezzo del latte alla stalla: il nostro scopo era quello di riavviare il dialogo con l’associazione degli industriali e anche questo obiettivo si può considerare raggiunto. Staremo a vedere». LA LEGA ANTITUMORI AL COTECHINO PRIDE PER DIRE NO ALLA DISINFORMAZIONE. P arte dalla provocatoria distribuzione di una fetta di cotechino l’azione di verità messa in atto da Confagricoltura Mantova dopo l’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità sui rischi legati al consumo di carni rosse, soprattutto se trattate. Cotechino Pride, questo il nome dell’iniziativa patrocinata dalla Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, che ha richiamato alla Loggia del Grano moltissimi mantovani. «Il successo di pubblico riscosso da questa manifestazione, nata con l’intento di condannare la cattiva informazione che ha travolto la zootecnia da carne, è la risposta più efficace all’immotivata apprensione generata da un indagine per niente rappresentativa del contesto italiano – ha detto Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura – La ricerca dell’Oms, com’è noto, si basa su parametri di Paesi fuori dall’Ue: si parla soprattutto di Stati Uniti dove gli stili di vita, l’alimentazione e il prodotto lasciano spazio a qualche punto di domanda. Non si possono paragonare la dieta mediterranea, il nostro stile di vita e la trasformazione di alta qualità delle carni suine e bovine italiane agli standard degli americani». Da Lasagna un ringraziamento speciale alla Lilt di Mantova e alla sua presidente Mariagrazia Gandolfi ha concesso il patrocinio in quanto strenua sostenitrice della dieta mediterranea. Al Cotechino Pride ha partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava: «Fa rabbrividire l’idea che l’Organizzazione mondiale della sanità lanci messaggi errati su temi così delicati come l’alimentazione e il pericolo dell’insorgenza delle malattie – ha dichiarato Fava - perché oltre a creare un allarmismo tanto diffuso quanto infondato, alla fine danneggia la filiera delle carni rosse e credo che né le carni bovine né quelle suine possano, in questa fase di mercato, permettersi ulteriori rimbalzi negativi». Il ricavato delle offerte è stato devoluto alla Lega per la lotta ai tumori di Mantova, presente alla Loggia del Grano con uno stand. CONFAGRICOLTURA: LA CUN È NEL CAOS PIÙ TOTALE. E IL MINISTERO TACE. C Il caos regna sulla Cun, la Commissione unica nazionale dei suini da macello. L’allarme arriva da Confagricoltura Mantova che chiede un intervento urgente del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina per superare una difficile fase di stagnazione. «Invece di mantenere il suo ruolo di organismo preposto a un civile confronto per la definizione della quotazione della carne di maiale – spiega Stefano Salvarani, presidente della sezione suinicola di Confagri – la Cun è sprofondata nella confusione più totale. Al punto che la parte industriale si sente in diritto di farla da padrona e si presenta alle riunioni per dettare legge. Si è creata una situazione che nulla ha a che vedere con lo spirito di collaborazione e rispetto dei ruoli che dovrebbe guidare l’attività della Commissione». Un atteggiamento, quello dell’industria, che Confagricoltura bolla come insostenibile, soprattutto in un momento in cui la filiera è vittima di un massiccio attacco da parte di certa stampa, mentre altri Paesi europei concorrenti sono già proiettati verso il mercato mondiale. «La corretta gestione della Cun dev’essere una priorità per il ministro Martina – continua Salvarani – tutti devono sapere che la suinicoltura italiana è a un passo dal precipizio. Da anni, ormai, continuiamo a ripetere che questo settore, per l’importanza economica e occupazionale che riveste, ha bisogno di una nuova strategia nazionale di rilancio che coinvolga tutta la filiera e le principali amministrazioni. Ma il ministro tace e non ha risposto neppure alle ultime due lettere, inviate lo scorso ottobre, in cui Confagricoltura ha chiesto un confronto urgente proprio per cercare di risolvere questa impasse. Non possiamo più attendere – conclude Salvarani – Confagricoltura è pronta a fare la sua parte, ma serve uno sforzo comune per scrollarci di dosso questo torpore che ci sta portando allo sfacelo». ASSICURAZIONI 2014 E PAC 2015, IN ARRIVO I CONTRIBUTI. B 2 uone notizie per i produttori agricoli. Nei giorni scorsi, Agea ha autorizzato gli organismi pagatori regionali a liquidare la parte mancante del contributo per le assicurazioni del 2014, pari al 28,75% dell’im- porto totale. Allo scopo, il ministero ha stanziato 100 milioni di euro, somma inserita nei fondi destinati alla legge di Stabilità 2016. Per quanto riguarda l’anticipo PAC 2015, in questi giorni l’Organismo pagatore regionale ha iniziato ad effettuare i pagamenti che riguardano il premio base, il greening e l’eventuale premio giovani. Il tutto è pagato nella misura del 70%. ATTUALITÀ A SORRENTO IL SOGGIORNO PENSIONATI DI CONFAGRICOLTURA. A nche quest’anno è arrivato il momento di pensare al consueto soggiorno per i pensionati. La località scelta è Sorrento (NA) presso il Grand Hotel Vesuvio (www.vesuviosorrento.com). La provincia di Mantova sarà di turno dal 11 al 19 marzo 2016 a cui potranno partecipare al massimo 34 persone. Le quote di partecipazione sono: • euro 660,00 per i pensionati iscritti al nostro sindacato, • euro 760,00 per i non iscritti, • euro 160,00 di supplemento per chi vorrà usufruire della camera singola. Al momento dell’iscrizione deve essere pagato un acconto di euro 240,00 non rimborsabili in caso di non partecipazione. Le escursioni prevedono la visita di stupende località, alcune delle quali mai toccate nei precedenti soggiorni. Escursioni intera giornata. 1. Napoli (Spaccanapoli – dai quartieri spagnoli a Forcella – Piazza del Plebiscito, Cappella San Severo e il Cristo Velato, Duomo e il tesoro di San Gennaro, San Gregorio Armeno, tour in bus su Lungomare Caracciolo, Castel dell’Ovo e Posillipo) e Napoli sotterranea. 2. Certosa di Padula e Grotte di Petosa. Escursioni mezza giornata. 1. Reggia di Capodimonte (dimora reale dei Borboni, Bonaparte e Savoia). 2. Pompei (S. Messa Giubilare nel Santuario e a seguire visita del sito archeologico). 3. Costiera amalfitana (Amalfi, Ravello e Positano). 4. Gragnano (visita al pastificio Liguori, Ville di Stabia e Castello medievale di Lettere). Giornata libera. Per coloro che fossero interessati, la segreteria nazionale provvederà ad organizzare con l’agenzia viaggi una gita facoltativa a Capri a prezzo prestabilito. I costi saranno a carico dei partecipanti. Sarà cura della nostra sede organizzare un servizio di andata e ritorno, con un costo ancora da definire. Le adesioni con i relativi dati anagrafici, residenza, categoria numero pensione e versamento dell’acconto dei partecipanti, devono pervenire al Patronato ENAPA tel. 0376 330712 entro e non oltre il 15 gennaio 2016. COMMERCIALIZZAZIONE DI OGM, GLI STATI MEMBRI NON POTRANNO VIETARLA. I l Parlamento europeo ha respinto, con 579 voti contro 106 e cinque astensioni, una proposta di regolamento comunitario che avrebbe permesso ai singoli Stati membri di limitare o vietare la vendita e l’utilizzo sul proprio territorio di alimenti o mangimi Ogm già approvati a livello Ue. La bocciatura è stata motivata per incompatibilità con la normativa sul mercato unico europeo, difficile o impossibile da far rispettare senza reintrodurre controlli alle frontiere nazionali sulle importazioni. Tuttavia la Commissione europea ha risposto in aula che non intende ritirare la sua proposta, quindi proseguono i negoziati con il Consiglio, ma il Parlamento europeo manterrà la sua posizione. Resta quindi in vigore l’attuale procedura di autorizzazione degli Ogm che, sia per la coltivazione che per l’alimentazione umana e animale, prevede che vi sia una valutazione del rischio da parte dell’Efsa. Se i risultati di questa valutazione sono favorevoli, la Commissione presenta agli Stati membri un progetto di decisione, che richiede una maggioranza qualificata, a favore o contro. Se non c’è una maggioranza qualificata, come sinora non c’è mai stata, la decisione viene rimessa alla Commissione, che rilascia l’autorizzazione. A que- CERTIFICAZIONE UNICA 2016, I DOCUMENTI DA CONSEGNARE. LAVORO, INCENTIVI PER ALL’ASSUNZIONE DELLE DONNE. S i avvisano le aziende associate che per la compilazione e l’invio della C.U. 2016 (redditi 2015) occorre consegnare ai nostri uffici la seguente documentazione: - fatture relative ai lavoratori autonomi saldate nel corso del 2015; - quietanze modelli F24 relative al versamento delle ritenute d’acconto. Importante: per poter gestire l’inserimento dei dati nei tempi e nei modi corretti, la documentazione già in vostro possesso deve esserci consegnata entro il 15 dicembre 2015. Le fatture e i modelli F24 relativi ai prossimi mesi devono pervenirci man mano che ne verrete in possesso. sto punto, i singoli Stati possono vietare solo la coltivazione sul proprio territorio, mentre non possono impedire la vendita e l’utilizzo di alimenti e mangimi contenenti ingredienti geneticamente modificati. S i rende noto che con decreto interministeriale dei ministeri del Lavoro e dell’Economia del 13 ottobre 2015 sono stati individuati – per l’anno 2016 – i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomodonna. Tra i settori interessati vi è l’agricoltura. A Tali settori si applica l’incentivo all’assunzione di cui all’articolo 4, commi 8-11, della Legge n. 92/2012. Ricordiamo che tale articolo prevede, tra l’altro, un’agevolazione per l’assunzione di donne di qualsiasi età con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi. L’agevolazione consiste nello sgravio del 50% dei contributi di previdenza ed assistenza sociale a carico del datore di lavoro, per un periodo pari a: • 12 mesi in caso di assunzione a tempo determinato (anche in somministrazione), prorogabili fino a 18 in caso di trasformazione a tempo determinato; • 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato. L’incentivo spetta nei limiti previsti dal regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 (regime “de minimis”). 3 NUOVA PAC GREENING, L’ERBA MEDICA NON È PIÙ UNA FORAGGERA. L’ erba medica non è più una foraggera, almeno per la diversificazione dei seminativi, adempimento previsto dal greening. E’ quanto afferma la Commissione europea nelle linee guida sulla gestione dei prati permanenti redatto lo scorso 16 luglio. In questo documento, la Commissione afferma che la coltura dell’erba medica in purezza non può considerarsi come foraggera ai sensi dell’art. 4 del Regolamento Ue n. 1307 del 2013. Deve invece essere considerata come seminativo. Lo stesso concetto è ribadito in una risposta ad un quesito del nostro Ministero, con cui la Commissione afferma che, ad esempio, un’ipotetica azienda con 50 ettari, tutti a erba medica, la stessa azienda deve provvedere ad effettuare secondo le regole della diversificazione tre colture diverse in quanto l’erba medica non è una foraggera e quindi non può dare adito alle esclusioni previste dall’articolo 44 del Regolamento n. 1307 del 2013, secondo cui le aziende con più del 75% della superficie a seminativo dedicata a foraggere sono escluse dalla diversificazione, a patto che la superficie rimanente non superi i 30 ettari. La stessa Commissione afferma che, eccezionalmente per il 2015, le aziende che hanno interpretato l’erba medica in purezza come una foraggera non avranno conseguenze negative, se non hanno ottemperato alla diversificazione dei seminativi, in quanto hanno agito in buona fede. Dal 2016, invece, le aziende dovranno prestare attenzione a tale regola, essendo la medica in purezza un normale seminativo. La conseguenza di questa interpretazione, aspramente contestata da Confagricoltura, che ha chiesto formalmente una modifica della norma, è che moltissime aziende dell’Oltrepò Mantovano, zona Parmigiano Reggiano, che praticano regolarmente l’erba medica spesso su oltre il 75% della superficie a seminativo, dovranno forzatamente adeguarsi alla regola della diversificazione, magari rompendo parte del prato (si veda la tabella seguente sulle regole della diversificazione dei seminativi). Superficie aziendale a seminativo Numero colture Limiti Fino a 10 ha Esenzione - Da 10 a 30 ha Minimo 2 la coltura principale può coprire il 75% massimo della superficie. Oltre 30 ha Minimo 3 la coltura principale può coprire massimo il 75% della superficie. Le due principali, massimo il 95% della superficie. Si tratta di una restrizione assurda, perché l’erba medica è la vera coltura green del nostro ordinamento colturale e in tal modo diviene penalizzata. Rompere il prato per far posto ad cereale è un vero controsenso. Tale impostazione della Commissione, ha un unico vantaggio. Medicai di oltre 5 anni di età non potranno più essere equiparati a prati permanenti e quindi potranno essere destinati a seminativi senza necessità alcuna di nulla osta da parte di Agea, in funzione di quanto previsto dal secondo adempimento del greening, divieto, obbligo di mantenimento dei prati permanenti. Si ricorda, infine, che l’erba medica, essendo una coltura azotofissatrice può continuare ad essere utilizzata come qualsiasi altra leguminosa come area a focus ecologico (EFA), pur con il fattore di conversione negativo di 0,7. Vale la pena ricordare che le EFA, terzo adempimento del greening, interessano le aziende con più di 15 ettari di seminativo, che devono destinare almeno il 5% della superficie a seminativo a aree a focus ecologico. L’erba medica come altre leguminose ha fattore di conversione pari a 0,7. Pertanto, per ogni ettaro di EFA è necessario costituire 1,43 ettari di azotofissatrici. Esempio, un’azienda con 30 ettari a seminativo deve destinare almeno 1,5 ettari di superficie a EFA (il 5%). Utilizzando la coltura azotofissatrice, la superficie diventa di 2,15 ettari almeno di erba medica o altra leguminosa tipo la soia o il pisello. Per maggiori informazioni rivolgersi ai tecnici degli uffici zona o della sede di Mantova. PSR, PER LA MISURA INVESTIMENTI PRESENTATE 515 DOMANDE PER UN VALORE DI 279 MILIONI S 4 i è chiuso lo scorso 3 novembre il primo bando della Misura 4.1.01 del PSR 2014-2020, per il quale sono stati stanziati 60 milioni di euro, 40 per la pianura, 20 per la montagna. L’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava ha comunicato che sono state inoltrate 515 domande dalle imprese agricole, per un totale di oltre 100 milioni di euro richiesti, in grado di generare investimenti complessivi stimati sulla parte pubblica - per più di 279 milioni di euro. La maggior parte delle domande sono concentrate nelle aree di pianura dove sono state presentati 468 progetti di investimento per oltre 250 milioni di euro con domande di contributi per 87,7 milioni di euro, essendo la cifra erogabile pari al 35 per cento degli investimenti totali. Nonostante la crisi, quindi, le imprese agricole lombarde dimostrano voglia nel proseguire il processo di ammodernamento delle proprie aziende. Con questi dati, però, con ogni probabilità metà delle domande non saranno finanziate. Ad aprile sarà pubblicato un altro bando con più risorse a disposizione ed accessibile anche dai giovani agricoltori. PRODOTTI FITOSANITARI, ECCO LE PROSSIME SCADENZE. S i ritiene utile riepilogare le prossime scadenze introdotte dalla normativa vigente (D. lgs 150/2012 e D.M. 22 gennaio 2014), con particolare riferimento alla data del 26 novembre 2015, in cui entrerà in vigore l’obbligatorietà del certificato di abilitazione all’acquisto ed all’utilizzo per tutti gli utilizzatori professionali secondo alcune nuove regole. Le autorizzazioni rilasciate con i sistemi precedenti rimangono comunque valide anche dopo il 26 novembre 2015 e fino alla naturale data di scadenza (cinque anni dal rilascio). Si ricorda che le principali novità per gli utilizzatori sono le seguenti: • l’obbligo riguarda sia l’acquisto che l’impiego dei prodotti fitosanitari; • l’obbligo si applica a tutti i prodotti fitosanitari (attualmente è diretto solo ai prodotti classificati molto tossici, tossici e nocivi); • è stabilita la durata minima dei corsi (20 ore il corso base e 12 ore l’aggiornamento); • i soggetti in possesso di diploma di istruzione superiore di durata quinquennale o TECNICO-ECONOMICO Dal 26 novembre entrerà in vigore l’obbligatorietà del certificato di abilitazione all’acquisto ed all’utilizzo. Si ricorda che Confagricoltura Mantova organizza i corsi base e di rilascio dei patentini, essendo, tramite il proprio ente di formazione, associazione accreditata allo scopo (telefono 0376-330732, mail: [email protected]). di laurea, anche triennale, nelle discipline agrarie e forestali, biologiche, naturali, ambientali, chimiche, farmaceutiche, mediche e veterinarie, seppur esentati dal corso base, sono tenuti a superare l’esame di abilitazione ed a frequentare i corsi di aggiornamento. Sempre a decorrere dal 26 novembre 2015, il certificato di abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari costituisce un requisito obbligatorio per la distribuzione sul mercato (all’ingrosso o al dettaglio) di tutti i prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali. Per i prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori non professionali il venditore è tenuto a fornire informazioni sui rischi per la salute umana e per l’ambiente connessi al loro uso. TRASPORTO DI SUINI E BIOSICUREZZA, IL DECALOGO DEI SERVIZI VETERINARI. I Servizi veterinari regionali hanno emesso una circolare con la quale ricordano che nella diffusione delle malattie infettive (es. Aujeszky) un punto critico è rappresentato dallo stato di pulizia e disinfezione degli automezzi che entrano in allevamento. A tal proposito, i Servizi veterinari ricordano che le norme di biosicurezza prevedono delle specifiche disposizioni in materia, la cui osservanza rappresenta un punto di forza cruciale nella lotta alla diffusione delle malattie. In particolare si ricorda i seguenti capisaldi: • tutti gli automezzi adibiti al trasporto di animali devono essere lavati e disinfettati dopo ogni scarico e comunque prima di entrare in un allevamento; • le operazioni di lavaggio e disinfezione devono essere effettuate dopo ogni scarico nell’allevamento o macello presso cui è avvenuto o presso stazioni di disinfezione autorizzate; • a prova dell’avvenuto lavaggio e disinfezione, il trasportatore deve compilare in duplice copia, l’apposita dichiarazione di cui all’allegato IX dell’OM 12 aprile 2008 e conservarne una copia per un anno I Servizi veterinari provinciali saranno impegnati al fine di verificare che il trasportatore svolga effettivamente ed efficacemente le operazioni di pulizia e disinfezione di cui sopra. Tali verifiche potranno essere effettuate presso l’allevamento, stazioni di disinfezione autorizzate e macelli. In particolare le verifiche al macello dovranno essere effettuate in quelli dotati di proprio impianto di disinfezione. Da ultimo, i Servizi regionali richiamano l’importanza anche delle altre norme di biosicurezza tese ad impedirne l’ingresso negli allevamenti e/o a limitarne la diffusione di malattie: • divieto di carichi multipli, a meno che sia garantito il carico degli animali senza che l’automezzo entri in allevamento; • carico delle carcasse senza che l’automezzo entri in allevamento; • dotazione di calzari mono uso anche per i trasportatori qualora avessero accesso diretto in allevamento. FATTURAZIONE ELETTRONICA GSE, NUOVE FUNZIONALITÁ DEL PORTALE. I n materia di fatturazione elettronica nei confronti del GSE, si informa che dal 3 novembre scorso, anche per il regime commerciale dello Scambio sul Posto, sono attivate le funzionalità del Portale del GSE relative alle “Fatture Energy” emesse dagli operatori nei confronti della Pubblica Amministrazione, in attuazione del DM 3 aprile 2013, n. 55. Dalla data sopraindicata il GSE emetterà - per conto degli operatori - le fatture in formato XML, provvedendo a firmarle digitalmente e a trasmetterle al Sistema di Interscambio - SDI. Gli operatori sono tenuti ad effettuare la conservazione sostitutiva delle fatture e delle notifiche del Sistema di Interscambio, messe a disposizione dal GSE sul relativo Portale. Al fine di garantire l’adeguamento informatico dei processi, le citate funzionalità del Portale GSE sono attualmente sospese. 5 ESTERO L’ CONFAGRICOLTURA, PRIMI SUCCESSI CONTRO L’ITALIAN SOUNDING. Associazione tedesca senza fini di lucro Italian Sounding - costituita a Roma il 24 febbraio scorso dalle due Camere di Commercio Italiane in Germania e da Confagricoltura - ha già ottenuto i primi risultati. In occasione dell’edizione della fiera appena conclusa di Anuga ha ottenuto dal tribunale di Colonia due provvedimenti di inibitoria contro produttori dell’Egitto e di Dubai che esponevano in fiera pasta con le diciture “Italiano”, “Milano” e “San Remo” e sulle quali era apposta la bandiera italiana, pur trattandosi di prodotti non di origine del nostro Paese. Tali prodotti, quindi, non potranno più essere offerti in ven- dita o commercializzati in Germania o alla prossima fiera di Anuga. I presidenti dell´associazione, Giandomenico Consalvo di Confagricoltura e Barbara Rizzato, amministratore di Alessi Deutschland, hanno ribadito l´importanza del ruolo di tale associazione nella tutela del made in Italy e nella lotta ai prodotti che vengono commercializzati come italiani pur non essendolo. Un fenomeno fortemente diffuso non solo negli USA, in Canada o in Cina, ma anche nella UE, dove sempre più produttori non italiani utilizzano nomi, parole o la bandiera italiana per meglio veicolare sul mercato i loro prodotti. CONCLUSO L’11° ROUND DEI NEGOZIATI TTIP. S i è tenuto a Miami (USA) il penultimo confronto tra Stati Uniti e Unione Europea sul Trattato Transatlantico (TTIP). Le Organizzazioni agricole europee spingono per giungere a risultati concreti. Ai capi negoziatori dell’UE le Organizzazioni agricole europee Copa-Cogeca chiedono progressi tangibili sull’eliminazione della burocrazia e delle barriere non tariffarie in seno al TTIP. La richiesta coincide anche con lo scambio di offerte fra UE e USA circa l’acceso al mercato, che include il 97% delle linee tariffarie. Il restante 3% rientra invece nella categoria comprendente settori agricoli molto sensibili. Al riguardo, il segretario 6 generale di Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, ha sottolineato l’importanza economica del possibile accordo, ricordando che gli USA rappresentano l’acquirente più importante di prodotti agroalimentari europei, per un valore di 15 miliardi di euro. Da qui la necessità, tra le altre, di trovare un accordo circa l’eliminazione delle barriere non tariffarie sulle questioni sanitarie e fitosanitarie. Il TTIP sul web. L’Unione Europea ha creato uno spazio web dedicato al TTIP, ricco di informazioni, schede e documentazione varia. Si veda: http://ec.europa.eu/trade/policy/ in-focus/ttip/index_it.htm (Fonte: Veneto Agricoltura). Il fenomeno è diffuso non solo negli USA, in Canada o in Cina, ma anche nella UE. È il penultimo confronto tra Stati Uniti e Unione Europea sul Trattato Transatlantico. MANTOVA Listino n. 45 Giovedì 19 novembre 2015 FRUMENTO TENERO: Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250) alla ton. € 206,00 - 212,00 Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. € 180,00 - 183,00 Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 11% min.) alla ton. € 181,00 - 184,00 Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1% max.; u. max. 14%) alla ton. € 177,00 - 180,00 Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.; u. max. 14%) alla ton. € 170,00 - 175,00 Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non quotato Andamento del mercato: stazionario FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord) (Mercato di Bologna del 12 novembre 2015 €/ton.) Fino (79/80kg/hl,ce 1+1%,b.30/35%,v.6%,p12,5%) 269,00 - 274,00 Buono mercantile (77/78 kg/hl, ce 1,5 + 1,5%, b.50/60%, v.8%, p11,5%) 259,00 - 264,00 Mercantile (74/75 kg/hl,ce 2+2%,v. 10%) non quotato Andamento del mercato: invariato GRANOTURCO: Granoturco nazionale-alimentare-u.max 14%-conforme ai Reg.UE 1881/2006;1126/2007;165/2010 alla ton. non quotato Granoturco nazionale-zoot.-aflat. B1 inf. a 0,005 ppm (5ppb)-DON inf. a 4 ppm (4.000 ppb)-u.max 14% alla ton. 173,00 - 175,00 Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari (u. max. 14%) alla ton. € 163,00 - 165,00 Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. € 170,00 - 172,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) comunitario alla ton. € 180,00 - 182,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) non comunitario alla ton. € 188,00 - 190,00 Granella verde, umidità al 25% uso foraggero non quotato Trinciati di mais 1° raccolto non quotato non quotato Andamento del mercato: calmo SEMI OLEOSI: Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2% max) alla ton. € 343,00 - 346,00 Semi di soia esteri (franco arrivo) 367,00 - 372,00 Semi di soia esteri geneticamente modificati (franco arrivo) non quotato Andamento del mercato: calmo CEREALI MINORI Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60 (umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63 (umidità max. 14 %) alla ton. € 165,00 - 169,00 Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65 (umidità max. 14 %) alla ton. € 170,00 - 174,00 Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70 (umidità max. 14 %) alla ton. € 175,00 - 179,00 Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compratore) alla ton. € 181,00 - 186,00 Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del com- IL MERCATO DELLA SETTIMANA pratore) alla ton. € 185,00 - 190,00 Andamento del mercato: calmo FORAGGIO SECCO Maggengo di 1° taglio 2015 - in campo alla ton. € non quotato Maggengo di 1° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 90,00 - 95,00 Fieno di 2° taglio 2015 - in campo alla ton. € non quotato Fieno di 2° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 80,00 - 85,00 Fieno di 3° taglio 2015 - in campo alla ton. € non quotato Fieno di 3° taglio 2015 - in cascina alla ton. € 70,00 - 75,00 Fieno di 4° taglio 2015 in campo alla ton. € non quotato Fieno di 4° taglio 2015 in cascina alla ton. € 60,00 - 65,00 Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in campo alla ton. € non quotato Erba medica fienata di 1° taglio 2015- in cascina alla ton. € 90,00 - 95,00 Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in campo alla ton. € non quotato Erba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 in cascina alla ton. € 110,00 - 115,00 Andamento del mercato: PAGLIA di frumento pressata da mietitrebbia in campo (Rotoballe) alla ton. € non quotato da mietitrebbia in cascina (Rotoballe) alla ton. € 45,00 - 50,00 Andamento del mercato: stazionario RISONE Vialone nano (resa 50 - 56) alla ton. € 570,00 640,00 Carnaroli (resa 55-61) alla ton. € 640,00 - 690,00 Arborio (resa 52 - 57) alla ton. € 625,00 - 675,00 Andamento del mercato: pressochè stazionario RISO Vialone nano alla ton. € 1.520,00 - 1.610,00 Carnaroli alla ton. € 1.560,00 - 1.610,00 Arborio alla ton. € 1.500,00 - 1.550,00 Andamento del mercato: pressochè stazionario FORMAGGIO GRANA PADANO Stagionatura di 10 mesi e oltre al kg € 6,400 - 6,500 Stagionatura da 14 e oltre al kg € 7,150 - 7,250 Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg € 7,650 - 7,750 GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana Padano) - Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori sale al Kg € 5,250 - 5,400 Andamento del mercato: buono con prezzi invariati FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO Stagionatura di 12 mesi e oltre al kg € 7,500 - 7,700 Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg € 8,200 - 8,350 Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg € 8,800 - 9,000 Andamento del mercato: buono con prezzi invariati BURRO Zangolato di creme fresche per la burrificazione al kg. € 1,650 Burro mantovano pastorizzato al kg. € 1,850 Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg. € 2,850 Andamento del mercato: stazionario SUINI (a peso vivo) del peso: di 7 Kg al capo € 42,00 di 15 kg. al kg. € 3,620 di 25 kg. al kg. € 2,480 di 30 kg. al kg. € 2,115 di 40 kg. al kg. € 1,785 di 50 kg. al kg. € 1,575 di 65 kg. al kg. € 1,490 di 80 kg. al kg. € 1,450 di 100 kg. al kg. € 1,420 Andamento del mercato: calmo SUINI da macello: oltre 130 a 145 kg. al kg. € non quotato oltre 145 a 160 kg. al kg. € non quotato oltre 160 a 180 kg. al kg. € non quotato oltre 180 kg. al kg. € non quotato Andamento del mercato: non quotato VACCHE da macello (a peso vivo): vacche 1°qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 0,870 - 0,970 vacche 2° qualità (P2 - P3) al kg. € 0,660 - 0,760 vacche 3° qualità (P1) al kg. € 0,460 - 0,560 Andamento del mercato: calmo con prezzi invariati VITELLONI da macello (a peso vivo): Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 U3 - R2 - R3) al kg. € 2,290 - 2,410 Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine, charolaise e piemontese) (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 1,970 - 2,070 Vitelloni limousine (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,800 - 2,950 Vitelloni charolaise (U2 - U3 - E2 - E3) al kg. € 2,580 - 2,670 Andamento del mercato: calmo con prezzi invariati Vitelli maschi pezzati neri: da 40 a 45 kg. al kg. € 0,600 - 0,900 da 46 a 55 kg. al kg. € 1,600 - 1,800 da 56 a 70 kg. al kg. € 1,500 - 1,700 Andamento del mercato: calmo Vitelli femmine pezzate nere ( a parità di peso e categoria le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg. dei maschi) Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise e piemontese: da 46 a 55 kg. al kg. € 2,000 - 2,200 da 56 a 70 kg. al kg. € 2,000 - 2,200 Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg dei maschi) Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga: da 46 a 55 kg. al kg. € 3,800 - 4,300 da 56 a 70 kg. al kg. € 4,300 - 4,800 Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,70 in meno al Kg dei maschi) VACCHE da macello (a peso morto): Razze da carne (R2 - R3 - U2 - U3) oltre 340 kg. € 2,250 - 2,350 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350 kg. € 2,100 - 2,200 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre € 2,250 - 2,350 Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. € 1,880 - 1,980 Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre € 2,030 - 2,130 Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg € 1,800 - 1,900 Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre € 1,850 - 1,950 Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. € 1,320 - 1,470 Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. € 1,470 - 1,570 Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre € 1,570 - 1,670 Andamento del mercato: calmo con prezzi invariati VITELLONI da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 350 a 380 kg. al kg. € 4,650 - 4,800 da 381 a 400 kg. al kg. € 4,490 - 4,590 da 401 kg. e oltre al kg. € 4,330 - 4,430 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 380 a 420 kg. al kg. € 4,330 - 4,410 da 421 a 450 kg. al kg. € 4,290 - 4,380 da 451 kg. e oltre al kg. € 4,180 - 4,260 Andamento del mercato: calmo con prezzi invariati SCOTTONE da macello (a peso morto): Limousine (U2 - U3 - E2 - E3) da 230 a 270 kg. al kg. € 4,830 - 4,930 da 271 a 300 kg. al kg. € 4,570 - 4,670 da 301 kg. e oltre al kg. € 4,500 - 4,560 Charolaise o incr. francesi (U2 - U3 - E2 - E3) da 260 a 300 kg. al kg. € 4,320 - 4,420 da 301 a 340 kg. al kg. € 4,280 - 4,380 da 341 kg. e oltre al kg. € 4,260 - 4,360 Andamento del mercato: stazionario j Uova Nazionali fresche colorate in natura (€/Kg) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco azienda. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 16 novembre 2015 Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg € 1,000 - 1,0400 Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg € 1,200 - 1,2400 Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg € 1,150 - 1,1900 Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate (€/100pz) Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio. Quotazioni del mercato avicunicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 16 novembre 2015 Uova sel. S. - meno di 53 gr. €/100pz 9,600 - 9,800 Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. €/100pz 10,900 - 11,100 Uova sel. L - da 63 a 73 gr. €/100pz 11,800 - 12,000 Uova sel. XL - da 73 gr. e più €/100pz 14,000 - 14,200 GASOLIO AGRICOLO Prezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 31 ottobre 2015 - Fino a litri 1.000 €/Lt 0,789 - da litri 1.001 a 2.000 €/Lt. 0,777 - da litri 2.001 a 5.000 €/Lt. 0,761 - da litri 5.001 a 10.000 €/Lt. 0,753 - oltre litri 10.000 €/Lt. 0,748 Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova ANNUNCI ECONOMICI Sei socio di Confagricoltura Mantova? Vuoi pubblicare qui gratuitamente un annuncio economico che riguarda la tua azienda agricola? Invia il testo dell’annuncio a: [email protected] VENDO FONDO AGRICOLO Vendo fondo agricolo libero di biolche mantovane 53 circa a seminativo irriguo, corpo unico, in comune di San Giorgio di Mantova. Per informazioni, telefonare al n. 335-5433652. VENDO N. 130 pali di cemento pieni con archetti come nuovi; N. 140 pali forati con traversino; Corde d’acciaio e filo di ferro più canne d’irrigazione, il tutto per impianto Kiwi. Per informazioni, telefonare al n. 0376-295966. 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